Le sette sorelle PADOVA Tre Primari in via Trasea Incontro dei tre Primari del neonato Dipartimento trasfusionale con donatori e dirigenti avisini nella sede della provinciale. I n relazione al neonato Dipartimento Trasfusionale, la Provinciale di Padova ha colto l'occasione per invitare ad un incontro con i dirigenti e presidenti comunali i tre Primari, ossia il direttore del Dipartimento Dott.ssa De Silvestro primario dell'Az. Ospedaliera - Ulss 16, la Dott.ssa Vaselli della 15 ed il Dott. Pavone della 17. Hanno partecipato anche il Presidente Regionale Dott. Argentoni, il Segretario Nazionale Rino Rosso, ed il Segretario Regionale Dott. Rondin. Tale riunione, tenutasi il 19 dicembre u.s., è stata ripresa dalla televisione Telenordest, che ha anche curato alcune interviste ai nostri illustri e graditi ospiti. È stato un momento fondamentale, per la nostra Avis: infatti ci sono voluti più di 40 anni perché questo potesse avvenire. E l'avere tutti assieme i tre primari riuniti presso l'Avis ha portato ad un fruttuoso interscambio di opinioni, di chiarimenti e di notizie utili al confronto sui nuovi aspetti donazionali e logistici del Dipartimento. E ciò con particolare riferimento alle uscite presso le comunali del nostro Centro di Raccolta, alla luce delle recenti delibere regionali che esigono il rispetto di standard molto elevati sia in termini di ampiezza ed idoneità degli spazi ove effettuare i prelievi, sia per quanto attiene alla qualità ed organizzazione delle procedure. Inoltre, abbiamo avuto la sensazione di aver fatto un passo da giganti verso una più stretta collaborazione ed operatività con le tre Ulss, essendoci ripromessi altri incontri di questo tipo per comunicarci le varie problematiche che emergessero nella fase di sviluppo della nuova organizzazione dipartimentale, sia per le donazioni ed i contatti con i nostri donatori nei vari centri trasfusionali, che per l'informatizzazione ed il buon uso del sangue. Pertanto, fin da ora ci sentiamo tutti impegnati per integrarci con l'obbiettivo di fare il meglio assieme, in comunione di intenti e con la medesima finalità, noi come volontari e loro come responsabili sanitari: su questa base, sarà utilissimo effettuare una programmazione donazionale che permetta agli ospedali di operare e nel contempo riduca i periodi di attesa dei donatori. Ci auguriamo che tutto questo ci dia l'opportunità di raggiungere tra cinque anni l'agognato traguardo dell'autosufficienza. Intanto, diamo già una notizia importante, che sicura- mente darà soddisfazione ai nostri donatori: l'Az. Osp. di Padova nel corso del 2006 ha contenuto all'1,5% l'aumento dei consumi, inizialmente previsto al 5%: questo la dice lunga su quanto dobbiamo dire grazie alle equipe mediche - chirurgiche, che del sangue donato ne hanno fatto veramente un BUON USO. Terminiamo, pregando i nostri Avisini di Padova e cittadini che ancora non fanno parte della nostra numerosa famiglia avisina, di venire a donare presso il nostro accogliente Centro di Raccolta in via Trasea, 10/12, aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 10 e la 2a e 4a domenica del mese dalle 8 alle 10.30 (tel. 049 7800858). Vi salutiamo cordialmente e vi aspettiamo! Il Presidente Provinciale - Sergio Zambon 26 Quando arriva la Befana... L a Befana vien di notte, con la scopa e le scarpe tutte rotte… recitava così una nenia d'alti tempi. Oggi la Befana dell'Avis provinciale di Padova porta gli stivali ed è motorizzata. In Fiorino, con tanto di autista, scorazza nei viali dell'ospedale civile di Padova fino alla Pediatria. E prima di entrare fa il carico di doni. Dopo 15 anni, affrontare l'oncoematologia diventa sempre più difficile, ma i sorrisi e le manine tese dei piccoli pazienti, come sempre, ti danno la carica. Le sale vengono invase da risa e gridolini nel vedere la Befana tutta curva che dispensa sacchetti colorati, contenenti peluche e dolciumi. Il giro continua in tutti gli altri reparti pediatrici: dal pronto soccorso alla terapia intensiva, dalla patologia neonatale alla nefrologia e chirurgia pediatrica senza dimenticare l'urologia e la chirurgia plastica. Un vero bagno di emozioni, ogni volta. Naturalmente la Befana dispensa doni ai bimbi (e anche a qualche “veciota”) che incontra lungo il suo tragitto. L’Avis provinciale, in collaborazione con la Comunale (che presta la sua Befana) tutti gli anni pensa di alleviare, con un piccolo gesto di solidarietà, le sofferenze dei bimbi e di riportare un sorriso nei volti dei genitori che dimostrano una serenità ammirevole. Poi la Cronaca in diretta di una “vecchina” che, targata Avis, gira ogni anno in ospedale per donare un sorriso ai piccoli ricoverati. Befana, fra applausi e complimenti tipo “ma quanto sito bruta”, riprende il cammino fino alla parrocchia di Mandriola dove il gruppo “San Vincenzo” dell'Avis comunale ha preparato i doni per i bimbi del posto. L'atmosfera è più rilassante qui, ma nel cuore portiamo il ricordo dei piccoli malati. Auguriamo a tutti di tornare presto a casa e di poter andare incontro ad una primavera piena di salute e di fiori che sbocciano alla vita, proprio come loro. Auguri bimbi belli, la vostra Befana avisina vi riserva un posticino nel suo cuore ormai vecchio. Ci penserete voi, con la vostra tenerezza, a mantenerlo ancora giovane. A tutti un abbraccio ed un grazie all'autista Valerio Noventa. La Befana avisina in giro per l’ospedale con piccoli pazienti, personale e famiglie. Marisa Cesaro, la Befana Ad Este “camici bianchi” donanti A chi frequenta il Centro Trasfusionale di Este, capita spesso di vedere all'attaccapanni un camice bianco appeso. Può essere l'anestesista che alla fine del turno in Rianimazione passa a fare la donazione, il cardiologo che prima di iniziare la giornata fa la sua donazione, o l'aiuto di medicina che dona insieme alla figlia, oppure il chirurgo ortopedico che si ritrova nel lettino accanto il paziente che opererà la settimana seguente, intento a fare il suo predeposito di sangue. Strano? Non tanto, considerato che tutti i nostri medici trasfusionisti sono iscritti all'Avis e donano regolarmente: quando si dice “dare il buon esempio”! 27 Le sette sorelle PADOVA Tre tenori per TeleThon Ad Este serata di grande musica e solidarietà. S erata all'insegna della solidarietà, il 21 dicembre, quella organizzata dall'Avis Comunale di Este, al Cinema-Teatro “Farinelli”. La platea al gran completo ha seguito con passione le melodie eseguite dai tenori A sinistra un momento della serata Avis per TeleThon di Este. In alto i coloratissimi calendari realizzati dalla Comunale. Giorgio Pederzoli, Giuliano Ansalone e Salvatore Sanna, accompagnati al pianoforte dal M° Dragan Babic. Il repertorio ha spaziato dalle più famose arie tratte dalle Opere più amate, come Tosca, Traviata, Nabucco, Turandot, alle canzoni della tradizione partenopea, senza tralasciare le più belle melodie natalizie. Tutto il programma è stato apprezzato ed applaudito, con momenti di entusiastico accompagnamento del pubblico in sala e richieste di replica. Tra il pubblico era presente anche il Sindaco di Este, dott. Giancarlo Piva, che ha ringraziato l'Avis di Este per il suo impegno sociale e civile. Le offerte raccolte hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 1.800 euro che sono stati interamente versati a favore della ricerca sulle malattie genetiche di TeleThon. La serata si è aperta con la presentazione del nuovo calendario dell'Avis di Este, che quest'anno spicca per originalità, colori ed immagini. È nato dalla nostra collaborazione con la Fondazione IREA - Morini Pedrina e la Cooperativa YGES, ben conosciute nel nostro territorio per la loro opera a favore di persone diversamente abili. Roberto Rondin - presidente Avis Este Scout & Avis sulla “Via di Natale” U n grande falò, presso la sede scout di Zeminiane di Massanzago, ha accolto l'11 novembre le tante persone che hanno preso parte alla “Lucciolata” a favore della “Casa Via di Natale”, associazione Onlus che si occupa di malati terminali di cancro. L'organizzazione è stata curata dal Gruppo scout, dall'Avis, dalla parrocchia e dalle asso- ciazioni del Comune di Massanzago. Scortati dalla polizia locale, dalla protezione civile, dal furgone Avis e dai lupetti scout che facevano da apripista, i partecipanti alla “Lucciolata” hanno suggestivamente illuminato le vie del paese con le colorate luci delle candele. Il percorso di circa quattro chilometri è stato un momento per ritrovarsi, conoscere nuove persone, parlare con loro di cos'è la “Via di Natale”, di volontariato, di sport e anche di Avis. Basta davvero poco per passare una serata diversa e nello stesso tempo fare concretamente solidarietà. Al termine gli scout hanno preparato caldarroste per tutti. Dante Gardin 28 Le sette sorelle VENEZIA Guardia di Finanza in Avis L 'Avis provinciale di Venezia è stata ricevuta presso il Comando regionale generale della Guardia di Finanza del Veneto, per la firma del protocollo d'intesa fra Guardia di Finanza, Avis provinciale e SRC (Servizio di raccolta convenzionato) di Mestre. Alla presenza del Comandante, Generale di Brigata Mario D'Alonzo, del Capo di Stato Maggiore Colonnello Francesco Pastore, del presidente dell'Avis provinciale Maurizio Borsetto e del presidente dell'SRC Giorgio Gobbo, è stato sottoscritto il protocollo. Lo stesso prevede che il Comando provinciale della Guardia di Finanza, attraverso le attività più opportune, promuova i valori umani e solidaristici della donazione del sangue e degli emocomponenti da donatori abituali, per dar vita ad un Gruppo donatori di sangue costituito dagli appartenenti al Corpo in forza ai comandi della provincia e dai loro familiari. Come associazione ci faremo carico, con il supporto delle Comunali, della formazione di liste di appartenenti al Corpo, che andranno a costituire il Gruppo donatori sangue della Guardia di Finanza, delle chiamate per la raccolta e degli esami obbligatori, o suppletivi, atti a convalidare l'idoneità del donatore, ritenuti necessari dal personale medico del SIT o dell'Avis. Gli stessi esami, come per tutti i donatori, senza corresponsione di ticket o altra forma di pagamento da parte del candidato. Solamente la solidarietà e il divulgare l'atto del dono contribuiranno a portare un pò di speranza e di serenità a quanti, nelle corsie di ospedale, sono in attesa del nostro contributo. Protocollo d’intesa e collaborazione fra Provinciale e Fiamme Gialle. SRC Provinciale: bilancio 2006 molto positivo L ’anno 2006 si è concluso positivamente per l'associazione S.R.C. (Servizio raccolte convenzionate) provinciale Avis di Venezia. L'attività di raccolta di sangue e plasma da aferesi e la selezione di donatori per la raccolta di piastrine, ha visto un incremento e mostra un buon andamento in particolare nelle raccolte domenicali. A proposito di quest'ultime, ne sono state programmate circa 150 anche per l'anno 2007. Abbiamo iniziato a fare sopralluoghi in tutti i centri dove avviene la raccolta di sangue per verificare che la situazione sia rispondente alle nuove norme emanate dalla Regione Veneto, quelle per ottenere l'autorizzazione a continuare l'attività sul territorio. L'assemblea dei soci ha inoltre provveduto, come da statuto, a rinnovare le cariche sociali. Il compito del nuovo consiglio è impegnativo per le prove che aspettano l'Associazione: la determinazione della nuova sede del Centro di raccolta in occasione dell'apertura del nuovo ospedale di Mestre, un sistema informativo dipartimentale che non offre le garanzie di quello attualmente in uso, oltre al citato percorso autorizzativo, sono solo alcuni dei problemi sul tappeto che nei prossimi mesi dovranno essere risolti. I buoni risultati raggiunti devono essere un nuovo punto di partenza per garantire un costante riforni- mento di sangue ai nostri ospedali, ove i consumi sono in costante aumento, e dobbiamo prepararci a far fronte alla raccolta anche in sedi tradizionalmente coperte dal servizio pubblico. Rinnoviamo pertanto l'invito a tutti di essere costanti nelle donazioni. Ricordiamo che possono donare presso i punti di raccolta aperti la domenica anche i donatori che si recano abitualmente presso altri centri, purché portino gli esami dell'ultima donazione. Per il calendario delle uscite domenicali ci si può rivolgere ai presidenti delle Avis comunali della provincia di Venezia, o si può consultare il nostro sito internet www.avisrcmestre.ve.it ove si possono trovare anche altre interessanti notizie. Un buon trend soprattutto per le raccolte domenicali. Il calendario 2007 è sul sito. Giorgio Gobbo - Presidente SRC Provinciale Venezia 29 Le sette sorelle VENEZIA Guardandosi allo specchio Com’è nata la campagna dell’Avis provinciale che ha coinvolto autobus e vaporetti dell’Atav. T re antispam e cinque nuovi messaggi, fra i quali uno di mia cugina Marica, responsabile del Gruppo Giovani della provinciale di Venezia. Già immaginavo che avrei trovato una proposta strampalata… “Ti piacerebbe aiutarmi nella realizzazione della campagna pubblicitaria Avis?” Avevo indovinato. La sera stessa Marica è arrivata munita di computer, loghi, numeri verdi, esempi di campagne precedenti e persino un'idea (grazie Max B per l'aiuto!): una meravigliosa ragazza con occhi verdi e carnagione spettrale su sfondo nero che diceva “Affacciati alla vita”. Povera ragazza, lei stessa sembrava bisognosa di una paio di sacche di sangue! Ripartimmo da zero. Servivano un messaggio, uno slogan, un'immagine, un layout grafico… Il problema principale era il tempo: soli tre giorni! Tre giorni per far risaltare gli aspetti positivi dell'essere donatore e la A Mestre un pomeriggio tutto dedicato ai bambini C ome da parecchi anni, ormai, anche nel 2006 l'Avis comunale Mestre-Marghera “G.Zorzetto” ha provveduto ad organizzare, il 19 dicembre, un pomeriggio di divertimento per i figli dei donatori. Al cinema-teatro “Corso” di Mestre è stato proiettato per loro il cartone animato “Cars”. All'ingresso a tutti i bambini, che ci auguriamo diventino tutti futuri avisini, è stato donato un sacchetto di dolciumi. Il vocìo dei piccoli ospiti in attesa dell'inizio del film, è cessato di colpo non appena la sala si è oscurata e sullo schermo sono apparse le prime immagini ed è ripreso, con uno scrosciante applauso, alla conclusione. Ogni bambino è quindi tornato a casa felice e con un altro regalo, un grazioso palloncino a forma di cuore con la scritta “Avis”, a simboleggiare come l'altruismo alberghi in ogni essere umano… bisogna però tirarlo fuori dal profondo del proprio io. Raimondo Retinò 30 possibilità di fare del bene al prossimo, godendo nel contempo dei molti vantaggi che tutti noi già conosciamo. Personalmente credo che la cosa più bella dell'essere donatore sia l'emozione che provi la prima volta, mentre ritorni a casa e ti fa pensare: “Sono un eroe, ho fatto del bene!” Serviva però un messaggio veloce, chiaro ed immediato, che sui mezzi di trasporto pubblico fosse leggibile e comprensibile. Un colpo di genio è arrivato all'improvviso: “Un gesto che vale doppio”. Eccome se vale doppio, vale anche di più! Trovato lo slogan, serviva un'immagine. Pensammo a tutto ciò che riportava all'idea di doppio: la coppia delle carte, i gemelli, le doppie figure della slot machine. Fra le immagini a nostra disposizione spuntò una foto di mia sorella Alessia che si specchiava… la sua immagine era doppia! Elaborammo poi i manifesti, inserendo delle linee rosse che ricordassero la forma di una goccia di sangue ed il senso di continuità del gesto del dono. Un amico, Luca, si è unito al gruppo, in realtà non ha avuto altra scelta… continuavamo a chiedergli conferme, opinioni e aiuti. È stato lui a suggerire le dimensioni degli elementi grafici e a darci altre “dritte” per rendere leggibile il manifesto. Era sabato sera, gli amici chiamavano perché ci decidessimo ad uscire, ma noi, ormai troppo immersi in questa avventura, li abbiamo coinvolti in qualità di “pubblico”. Proprio da loro è arrivato il suggerimento di ravvivare l'intera composizione con uno sfondo azzurro. Col senno di poi (e la soddisfazione di vedere il nostro lavoro girare per la provincia su tutti i mezzi pubblici) ci sorge un dubbio: considerate le polveri che ingrigiscono gli autobus, forse avremmo dovuto usare… un giallo fluorescente! Diletta Scattolin- Avis Noale Continua la “marcia” di GiocAvis C 'è bisogno di sangue, venite a donare! È l'importantissimo appello che l'Avis si impegna a diffondere da quando è nata. Ma qual è il modo migliore perché venga accolto? Se ad esempio lo vogliamo comunicare ai giovani, qual è il modo più efficace per farlo? L'Avis provinciale di Venezia, e in modo autonomo le comunali di Marcon e Martellago, hanno trovato in “GiocAvis” uno strumento adatto a sensibilizzare i ragazzi delle scuole medie e superiori sul tema del dono e della solidarietà. Presentarsi nelle scuole a parlare dell'Avis con un gioco di simulazione può sembrare strano, soprattutto pensando alla scuola superiore in cui i ragazzi sono prossimi all'età adulta, ma l'esperienza maturata in questi anni ha confermato la validità di questa strategia. Il gioco coinvolge in prima persona i ragazzi, che si espongono direttamente superando i blocchi della timidezza e della paura di fare brutte figure, difesi proprio dal meccanismo della simulazione, dall'idea che “tanto è solo un gioco, è finto”. Per noi operatori che conduciamo il gioco, è stupendo vedere come i ragazzi passino dalla fase attiva e ludica, in cui si impegnano a fondo per superare le prove divertendosi, a quella finale in cui attenti ci ascoltano mentre sveliamo insieme il significato del gioco stesso. Osservandoli si capisce che il messaggio è passato e che, almeno in parte, hanno fatto propri i valori del dono, della solidarietà e dell'aiuto verso il prossimo che volevamo trasmettere. Condurre il gioco in maniera efficace non è facile, soprattutto le prime volte, quando non si ha alcuna esperienza in ambito di comunicazione. Per quanto ci riguarda è stato, quindi, molto utile il corso di formazione per conduttori di giochi di simulazione, tenuto dalla dott.ssa Laura Elia, ideatrice di “GiocAvis”. Durante il corso abbiamo appreso tecniche e metodi per porci davanti ai ragazzi in modo da catturare la loro attenzione e far sì che le nostre parole siano sostenute anche dai comportamenti, per trasmettere al meglio il nostro messaggio. Spiegare ai ragazzi l'importanza del dono e della solidarietà non serve solo per le finalità dell'Avis, ma giova a tutta la società, perché contribuisce a formare dei cittadini consapevoli del fatto che bisogna essere i primi a farsi carico dei bisogni degli altri, per far sì che tante cose comincino a cambiare. Dal corso per gli “operatori” organizzato dalla Provinciale una fresca testimonianza. Matteo Andretto - Avis Marcon Passato prossimo e futuro anteriore della “Zorzetto” T radizione e innovazione si intrecciano all'Avis di Mestre-Marghera. Alle iniziative “storiche” che vengono riproposte di anno in anno, si affiancano nuovi progetti, promossi per lo più dal Gruppo Giovani con il sostegno della comunale. Nei mesi scorsi, in particolare, la “Zorzetto” ha cercato di cogliere ogni occasione per concretizzare la collaborazione con TeleThon: nel weekend del 16 e 17 Dicembre presso il gazebo allestito in piazza Ferretto (Mestre) i volontari avisini hanno raccolto oltre 2.000 euro. La raccolta è proseguita anche il 19 dicembre in occasione del “Babbo Natale Avisino” al cinema “Corso”. A TeleThon è stato infine devoluto il ricavato dalla vendita dei biglietti (distribuiti ai donatori a 1 euro l'uno) per assistere alla commedia andata in scena come ogni anno a inizio febbraio al teatro Toniolo, con tre spettacoli riservati ai donatori. La stagione invernale ha visto poi la nascita di due progetti di comunicazione, curati interamente dal Gruppo Giovani: il nuovo sito internet della comunale, online da fine novembre (vedi articolo nelle Pagine giovani), e il calendario fotografico 2007, distribuito tra l'altro in numerosi “punti strategici” del territorio di competenza della comunale. Per i prossimi mesi sono diverse le iniziative già in programma: domenica 22 aprile si terrà il 4° Trofeo ciclistico Avis (partenza da Marghera), mentre il 27 maggio una caorlina targata Avis parteciperà alla tradizionale Vogalonga. Ancora in forse la data in cui si terrà la settima edizione della corsa podistica “Corri… all'Avis” (maggio o settembre). Tra aprile e giugno, inoltre, l'Avis Mestre-Marghera parte- ciperà con uno stand alle principali sagre e feste locali, al fine di raggiungere in modo più capillare i cittadini con la propria attività di informazione e sensibilizzazione. Per avere informazioni più dettagliate ed aggiornamenti sulle iniziative organizzate dalla “Zorzetto”, invitiamo i donatori a visitare il sito internet www.avismestre.it o a telefonare allo 041.981372 (dal lunedì al sabato: 8,00-11,30). Giorgia Chiaro 31 Le sette sorelle TREVISO Tra sogno e... realtà Soddisfazione e nuove sfide per il “Sistema sangue” della Marca trevigiana. D ovendo esprimere un giudizio sull'attività che l'Avis ha svolto in provincia di Treviso, senza timori ed esitazioni direi “eccellente”. Bravi i nostri donatori che non si sono risparmiati, bravi i nostri dirigenti che instancabilmente continuano a seminare nella struttura sociale quei valori a noi tanto cari, quali il “dono” e la “gratuità”. Ancora una volta siamo riusciti a dare risposte concrete alle necessità terapeutiche del nostro territorio, e se fossero veramente attivi i canali di cessione degli esuberi… avremmo potuto fare di più. Nel 2006 abbiamo registrato una raccolta di sangue con un incremento percentuale mai registrato prima. Infatti, sono state raccolte ben 48.245 sacche, con un incremento del 5.39% rispetto alla raccolta record del 2005. I numeri si commentano da soli. Se da un lato ci confortano e ci gratificano i dati della raccolta, dall’altro però non sono mancati né mancano le problematiche in attesa di soluzioni o di migliorie. Lo scoglio più imponente che dobbiamo superare è quello dell'applicazione della recente normativa regionale, che sancisce i requisiti minimi specifici di autorizzazione all'esercizio delle strutture del sistema trasfusionale. Questa norma implica un coinvolgimento di verifica delle strutture dei 64 punti di raccolta (i servizi mobili) presenti nella nostra provincia. Un'apposita commissione, nominata dal Consiglio provinciale, sta analizzando e verificando le azioni da mettere in atto per una corretta applicazione delle normative. I centri di raccolta esterni forniscono quasi un terzo delle sacche raccolte in tutta la provincia; ora dobbiamo adeguarle senza perdere neanche una sacca. Il compito è arduo, ma siamo fiduciosi. Oltre a ciò, nutriamo per il futuro anche qualche sogno e speranza: che il Dipartimento provinciale trovi un'armoniosa funzionalità, che l'unico data base, indispensabile strumento per la gestione dei soci e delle donazioni, diventi realtà e sia affidabile, che siano attivati dei collegamenti informatici con gli altri Dipartimenti della Regione al fine di favorire la collocazione delle eccedenze, che il Coordinamento Regionale per le Attività Trasfusionali trovi quel dinamismo e quella qualità che ancora non si manifestano, che sia costituito, da parte della Regione, il Fondo regionale per le attività trasfusionali, che i nostri tre Centri trasfusionali siano finalmente sollevati dall'ormai cronica carenza di personale, che siano intraprese politiche capaci di creare maggiori investimenti nella ricerca e nello sviluppo scientifico per i nostri ammalati, che… i nostri Direttori generali trovino il coraggio di credere nelle strutture Dipartimentali sovraziendali, senza la paura di perdere parte del loro potere. Liberare la fantasia e sognare è un diritto di ogni individuo. Un'Avis che “viaggia” su valori d'eccellenza, come quelli registrati nella Marca, rende per noi più facile crogiolarci e cullarci sugli allori dei risultati raggiunti. Ma conosciamo anche quanto sia difficile contattare e formare i nuovi donatori e i futuri dirigenti. Noi teniamo al patrimonio associativo che nel tempo è stato costruito e sognamo un futuro più sereno, più semplice, farcito di amore e solidarietà senza arroganza e arrivismo. La realtà che abbiamo davanti c'impone di non stare con la guardia abbassata, le nuove sfide richiedono ancora impegno e fatica e noi, con entusiasmo, continueremo a donare e a cercare di migliorare la qualità della vita degli ammalati. Gino Foffano - Presidente Avis provinciale 32 Una classe davvero “di Ferro” I l nuovo testimonial dell'Avis entra.. a scuola. “Ai miei amici della 4ª A… tutto il meglio e fate i bravi!” è la dedica speciale che gli alunni di una classe elementare del trevigiano hanno ricevuto da Tiziano Ferro. Il cantante ha mandato, infatti, un saluto ai “colleghi” più piccoli, pure loro testimonial della stessa associazione, attraverso un volontario. Ai bambini sono arrivati una maxi foto con la dedica, cartoline, calendari tascabili e depliant realizzati dalla nazionale per la campagna “Tiziano Ferro per Avis”. Inutile dire che l'entusiasmo è arrivato alle stelle nella classe quarta A della scuola statale “G.Bianco” di Castello di Godego, che da un paio d'anni va in gita con i cappellini ed i gadget dell'associazione, è stata protagonista di un'iniziativa locale e nel 2005 ha conquistato la copertina di questo periodico. Certo, per donare sangue i bambini dovranno aspettare ancora un po' di anni, ma “chi ben comincia è a metà dell'opera”, no? Educare alla solidarietà sin da piccoli è da sempre una finalità dell'associazione, che in questo caso può contare anche sull'esempio dei genitori, in buon numero già donatori Avis, e degli insegnanti. Questa scuola, in particolare, da tempo segue un particolare percorso di educazione ai diritti umani e alla solidarietà. Uno stimolo importante alla donazione di sangue, quindi, quello di Ferro (che è di Latina, ma veneto da parte di padre, pure lui donatore di sangue) che lancia da tutti i palasport d'Italia. Impegnato nel tour “Nessuno è solo”, tra una canzone e l'altra si rivolge qualche minuto ai giovani, per invitarli a fare della donazione del sangue un gesto della propria quotidianità, come ben è spiegato nel servizio alle pag. 16 e 17. Un giorno, forse, anche questi bambini come tanti fan incontreranno di persona il loro beniamino, per il momento si godono orgogliosi la dedica che fa bella mostra di sé accanto alla lavagna. Gabriele Zanchin Una dedica particolare di Tiziano Ferro ad una classe elementare testimonial Avis. Avisini “express” che corrono ogni domenica E ccoli! Sono loro gli avisini che ogni domenica percorrono le strade della provincia di Treviso a bordo di due furgoni-frigo dell'Avis provinciale, per recuperare la preziose sacche dei donatori trevigiani. Il loro indispensabile servizio ha alle spalle l'esperienza e il coordinamento del vicepresidente provinciale, Bruno Binotto. L'impegno di questi volontari assicura, da parte di tutte le Avis comunali della provincia che raccolgono il sangue attraverso i servizi mobili, una puntuale consegna del “frutto” delle donazioni al Centro trasfusionale di Treviso. Negli anni la squadra è pure cresciuta e infatti, nelle sue fila, oltre agli storici membri si possono contare anche numerosi giovani che provengono dai vari consigli direttivi e dai gruppi giovani comunali. Nuove entrate che garantiscono una continuità a questo importante lavoro. Oggi i nostri “angeli del sangue” si rendono disponibili anche in altri giorni della settimana per la consegna, nei vari centri di raccolta sangue, dei PC portatili e delle relative stampanti, strumenti indispensabili per l'accettazione dei donatori che effettuano la donazione. Gli “angeli sprint” che ogni domenica corrono sulle strade della Marca con i furgoni-frigo Gorgo al Monticano Un anno speso bene Donazioni di sangue in aumento e aumento di nuovi iscritti, per l'Avis di Gorgo al Monticano, guidata da Paolo Sala. I numeri parlano chiaro: nel 2006 sono state 324 le sacche raccolte, contro le 320 del 2005; i nuovi donatori sono stati 22 che si aggiungono ai 18 del 2005. Il presidente, nel corso dell'assemblea di febbraio, ha evidenziato che l' Avis di Gorgo usufruisce di una nuova sede messa a disposizione dell'amministrazione comunale che ben si presta alla raccolta del sangue, in quanto conforme alla normativa. Costante l'attenzione alla promozione del dono del sangue, con la presenza alle varie manifestazioni paesane e con la programmazione di un incontro con i ragazzi delle locali scuole elementari e medie. All'annuale assemblea dell'associazione era presente anche il vicepresidente provinciale Wanda Pradal, che ha espresso compiacimento per le varie iniziative promosse ed ha illustrato l'iniziativa della Treviso Marathon a cui l'Avis Provinciale darà il suo supporto organizzativo. 33 Le sette sorelle VERONA Donazioni in volo libero E il 2007 si è aperto con due grandi novità: l’iniziativa “Donare fa volare”, in collaborazione le altre associazioni del Dono e CSV e con l’arrivo della nuova sede associativa. 34 A rchiviato anche il 2006 con risultati veramente positivi: oltre mille sacche in più (1.003 per la precisione, +2,56%) rispetto al 2005. Malgrado la brusca frenata di dicembre, sono state 40.195 le donazioni di sangue e plasma raccolte dall'Avis, complessivamente più di 65.000 quelle veronesi. Traguardi mai raggiunti prima! Una nuova fonte di preoccupazione si profila però all'orizzonte: dopo anni di calma piatta s'è improvvisamente impennato il “consumo di sangue” negli ospedali di Verona e provincia, mediamente del 10%, con punte del 15%. Indici concreti del buon funzionamento e dell'elevata specializzazione dei nostri ospedali, in grado di effettuare ogni tipo di trapianto e cure d'avanguardia, richiamando numerosi pazienti anche da fuori regione. Fatto questo che va a beneficio dell'intera comunità, costituendo però fonte diretta di preoccupazione per la componente trasfusionale della Sanità, costretta a intensificare le chiamate dei donatori e in qualche occasione a ricorrere all'aiuto esterno. Verona, città e provincia, che dona con un'intensità più che doppia di quella nazionale, vede così vacillare ogni ipotesi di autosufficienza e torna inevitabilmente a preoccuparsi del proprio fabbisogno. Il conseguente messaggio, rivolto agli associati e a tutte le persone di buona volontà, è al tempo stesso semplice e dovuto: mai abbassare la guardia! La nostra attività volontaria è fondamentale per la salute dei cittadini e per l'intera società, dobbiamo perciò continuare a curare al massimo la periodicità delle donazioni e intensificare la promozione per favorire nuove aggregazioni. Con questa prioritaria motivazione il coordinamento provinciale Avis ha dato vita con quelli di Aido, Admor e Fidas veronesi alla più consistente campagna promozionale interassociativa mai realizzata finora in provincia, deno- minata “Donare fa Volare”. Originata dalla disponibilità del Centro Servizi Volontariato di Verona, che ha erogato uno specifico finanziamento e pensato per una sensibilizzazione delle giovani generazioni, sarà diffusa tramite i canali da questi più seguiti: internet, stampa universitaria, radio, centri d'aggregazione, eventi sportivo/musicali e locali di tendenza, senza trascurare i più tradizionali opuscoli informativi. Nel frattempo l'Avis provinciale di Verona dai primi di gennaio 2007 s'è trasferita nella nuova sede della Monsuà, in strada dell'Alpo, 105, inaugurata ufficialmente sabato 3 marzo con buona partecipazione associativa e alla presenza delle più importanti autorità. Ne riportiamo breve fotocronaca nella pagina accanto. La lunga attesa e l'impegno associativo non sono stati delusi, ne stiamo infatti pienamente apprezzando la praticità e la posizione strategica, facilmente raggiungibile da ogni parte della provincia dalla tangenziale sud (uscita 6 - Alpo), comoda per gli spazi interni (con una bella e attrezzata sala riunioni) ed esterni (ampia possibilità di parcheggio nel cortile recintato). La nuova sede ci offrirà fra l'altro l'opportunità di organizzare nei prossimi mesi un intenso calendario di formazione e aggiornamento, con un programma appositamente studiato per approfondire le conoscenze specifiche di attivisti e soci e per migliorare la capacità di comunicazione collettiva, al fine di divulgare più proficuamente il messaggio associativo. Nella nuova sede “di tutti” realizzata col contributo di tutti, dal prossimo mese di aprile potremo vivere un 2007 caratterizzato da serie di incontri tematici aperti non solo agli attivisti, ma anche a quanti, donatori e non, vorranno aprire il loro interesse al mondo della donazione, alla conoscenza delle regole che disciplinano il volontariato, all'utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione e delle tecniche di relazione interpersonale. Opportunità di semplice arricchimento personale per ogni partecipante, doti fondamentali per il coinvolgimento associativo, attuale o futuro. Ci auguriamo siano molti a cogliere questa valida opportunità, in particolare i giovani. Si tratta in fondo di dedicare qualche ora del proprio tempo alla costruzione dell'Avis futura. Per chi ci crede, un'occasione da non perdere! Luigi Piva - Presidente Avis provinciale Ecco la nuova sede N umerosissimi donatori, il 3 marzo, all'inaugurazione della nuova sede di Avis provinciale e Aited (Associazione italiana talassemici e drepanocitici), realizzata in strada dell'Alpo 105, nell'ex scuola elementare della Monsuà. In meno di dieci mesi la Monsuà, concessa in comodato gratuito dal Comune di Verona, da edificio fatiscente in zona degradata (grazie ad interventi determinanti di Fondazione Cariverona e Assessorato Lavori Pubblici della Regione Veneto), è stata trasformata in un funzionale centro di coordinamento e formazione interassociativo, punto di riferimento e d'incontro aperto al pubblico. Alla realizzazione della struttura hanno contribuito lo studio tecnico dell'architetto Lino Garbin per progettazione e direzio- ne lavori, l'Impresa Costruzioni Nazzareno Bellè, il Banco Popolare di Verona e Novara, ItalSicurezza-Civis per l'impianto di telesorveglianza, la Provincia di Verona e il Centro Servizi Volontariato per l'arredo della sala riunioni, l'Avis regionale Veneto e gli Avisini veronesi che, assieme ai privati cittadini, hanno sostenuto l'iniziativa. Erano presenti il sindaco di Verona Paolo Zanotto, il v. pres. della Provincia Antonio Pastorello, gli assessori regionali Massimo Giorgetti, Flavio Tosi e Stefano Valdegamberi, la dott.ssa Cecilia Donaggio, sottosegretario al Ministero per la Solidarietà Sociale, il vescovo emerito mons. Andrea Veggio, il presidente Avis regionale Alberto Argentoni e il vice presidente Nazionale, Giampietro Briola. I presidenti Avis provinciale Luigi Piva e Aited Pasquale Romanazzi, hanno espresso soddisfazione per aver portato a termine l'operazione determinante per lo sviluppo futuro. Avis Concamarise: prima, bella, candelina P rimo anno di vita già pieno di novità, e con programma molto intenso, quello appena trascorso per l'Avis comunale di Concamarise. Dopo la festa del donatore di fine ottobre, e senza contare le tante altre iniziative fatte prima, ci siamo imbarcati anche nell'avventura Telethon. A dire il vero eravamo un po' titubanti essendo il nostro un paese piccolo, avevamo paura che la gente non rispondesse, facendoci fare una magra figura. Ma il nostro vice presidente e coordinatore provinciale Telethon, Francesco Joppi, ci ha convinto a provare. “È una causa nobile la promozione della cultura del dono assieme alla raccolta fondi finalizzata alla ricerca sulle malattie genetiche rare del sangue”. Abbiamo pertanto programmato una visita alle scuole per un momento di sensibilizzazione al dono e cì è venuta l'idea di far partecipare i bambini di quinta ad una concorso di disegno con tema “donare è bello”. Abbiamo premiato i vincitori alla “Festa di S. Lucia” organizzata in collaborazione con l'Aido e la Pro Loco (che ci ha dato veramente una mano) la sera del 10 dicembre, allestendo in quella serata l'angolo Telethon. Una giuria, composta dagli stessi bambini, ha premiato il vincitore con il disegno più bello. Ha vinto Karim, un bimbo sveglio e sorridente, che ha così la soddisfazione di veder pubblicato il suo lavoro sul nostro giornale. Un grazie di cuore va in particolar modo anche all'associazione Agricoltori di Concamarise, che ha fatto una generosa offerta per Telethon. Soddisfatto anche il nostro presidente, Claudio Bresciani. E non è finita qui, il 2007 è un altro anno di impegni per la nostra comunale, già distintasi sia con la marcia podistica che con l'inaugurazione ufficiale della sede dell'Avis provinciale, dove si è occupata del servizio ristoro a buffet. Ha già all’attivo tante belle iniziative. Roberto Zorzella Il disegno del primo classificato: Karim Louzi di quinta Elementare. 35 Le sette sorelle VERONA Mini Avis Basket I quarant’anni per Madonna di Campagna/San Michele Extra festeggiati con i giovanissimi cestisti. I l Gruppo Donatori di Sangue “Madonna di Campagna-San Michele Extra”, facente capo alla Comunale di Verona, festeggia quest'anno i suoi 40 anni di vita! Quale occasione migliore per proporre il tema della cultura della solidarietà e del dono ad una squadra di giovanissimi campioni in erba di pallacanestro? Deve essere stata questa la domanda che il capogruppo, Remigio Bighignoli, si è posto all'inizio dell'anno. “Abbiamo in animo una serie di iniziative culturali e sportive che realizzeremo in collaborazione con le maggiori associazioni che operano nel quartiere - ha detto Bighignoli - in particolare abbiamo ritenuto di investire su questi giovani campioni che fanno parte del Circolo sportivo parrocchiale Beato Carlo Steeb, presieduto da Andrea Piubello. La sezione minibasket è curata da Renzo Adami ed allenata dal donatore Corrado Scramoncin”. Sicuramente il logo Avis che oggi campeggia sulla maglietta dei giovani atleti troverà, tra qualche anno, spazio nel tesserino associativo dei nuovi donatori. Francesco Joppi A Menà oltre 200 piccoli atleti a “rotelle” Da quattro regioni alla manifestazione di pattinaggio. S i è disputato a Menà il Trofeo di pattinaggio corsa, manifestazione sportiva organizzata dalla società di pattinaggio “La Vangadina Menà”, in collaborazione con l'Avis locale, capitanata dallo storico presidente Antonio. L'evento sportivo, alla sua terza edizione consecutiva, ha visto la partecipazione di 27 società di pattinaggio provenienti dalle regioni Lombardia, Emilia, Friuli e Veneto e più di 200 atleti gareggiare per aggiudicarsi il Trofeo “La Vangadina 2006 - In corsa con l'Avis”. La locale Avis ha distribuito - a piccoli e grandi - cappellini, palloncini e materiale informativo. Le gare si sono svolte per categorie, dai giovanissimi agli allievi, maschile e femminile. Alle 17 c'è stata l'esibizione dei primipassi, gli atleti dai 4 agli 8 anni: una nuvola di bimbi che si sono sfidati in un unico giro di pista, alcuni aiutati dai propri genitori, per essere premiati con la coppa dal presidente. La manifestazione si è chiusa con le premiazioni prima degli atleti (a lato nella foto) e poi delle società partecipanti. A vincere il Trofeo è stata l'HP Noale (VE), ma per noi hanno vinto tutti, atleti e genitori. È stata davvero una bella giornata di sport, all'insegna del dono e dello stare insieme. S. Maria in Progno/Pedemonte: nuova sede interassociativa A Pedemonte, in provincia di Verona, è stata inaugurata il 26 novembre la “Piazza Donatori di Sangue” e la nuova sede della comunale Avis di Santa Maria in Progno/ Pedemonte. I lavori per la realizzazione della struttura della nuova sede sono iniziati nel duemila e sono stati eseguiti interamente da volontari Avis, da Alpini del Gruppo locale e dai soci del Gruppo Anziani, che hanno messo a disposizione il loro tempo per arrivare a completare l'opera. Per 36 eseguire diversi lavori, c'è stata anche una notevole collaborazione da parte del Comune di San Pietro Incariano. In occasione dell'inaugurazione, dopo la Santa Messa celebrata da Don Ivo, si è svolta una bellissima festa alla presenza delle autorità locali, dei dirigenti e dei soci dell'Avis locale, dei rappresentanti dell'Avis provinciale di Verona, di diverse consorelle avisine e di tutte le associazioni che operano nel Comune. Un momento anche di riflessione sull'importanza della solidarietà che accomuna tutte le associazioni di volontariato a favore delle persone meno fortunate. Le sette sorelle ROVIGO Senza sprecarne una sola goccia A bbiamo raggiunto 20 mila donazioni, senza sprecarne neppure una goccia. Questo lo slogan di Avis e Fidas di Rovigo che assieme hanno festeggiato l'importante traguardo raggiunto nel corso del 2006. Il 28 dicembre, presso la sede dell'Ordine dei Medici di Rovigo, il presidente dell'Avis provinciale, Gianluca Braga, il presidente della Fidas Polesana, Antonio Doria, ed il primario del Centro trasfusionale di Rovigo, Rocco risultato delle ventimila donazioni è stato finalmente raggiunto e superato. Dal 1998 al 2005 nei Centri trasfusionali di Rovigo, Adria e Trecenta sono state raccolte quasi 146 mila sacche di sangue. Rovigo è la provincia del Veneto con l'indice di donazioni per numero di abitanti più alto. C'è una donazione ogni 13 abitanti, seguita da Verona, con il 13,7%. Un risultato dovuto oltre che al numero dei donatori, anche all'indice delle donazioni che è di 2,03 donazioni all'anno per ogni donatore. Il Polesine raccoglie il 5% in più del proprio fabbisogno, ma mentre nel 1998 le sacche di sangue che venivano cedute erano oltre cinquemila, adesso sono scese a circa duemila. Tra le cause del maggiore utilizzo a livello locale, ci sono l'invecchiamento della popolazione e l'apertura a Rovigo del reparto di oncologia. Una netta diminuzione ha avuto in questi anni il numero di sacche non utilizzate e scadute dopo 42 giorni, che nel periodo gennaio-luglio 2006 sono state solo 7 su oltre 10 mila. Roberto Giannese Potenza, hanno spiegato come si è arrivati a questo splendido risultato. All'incontro hanno partecipato anche il direttore dell'Ulss 18, Adriano Marcolongo, il presidente dell'Ordine dei Medici, Francesco Noce, il vice presidente della Provincia, Gino Sandro Spinello, l'assessore regionale Isi Coppola e l'assessore regionale alle politiche sanitarie Flavio Tosi. “Il risultato - ha spiegato Braga - è stato reso possibile dall'attivazione dell'Ufficio Unico di chiamata donatori, finanziato dalla Regione Veneto, che ha permesso di unire le 48 sedi Avis sparse sul territorio polesano, da Bergantino a Porto Tolle, permettendo così un'ottimizzazione delle chiamate in base alle necessità, in tempo reale, del Centro trasfusionale”. La rete, infatti, vede la connessione intranet tra tutte le strutture attraverso l'utilizzo di un computer portatile, in collegamento con il server provinciale. Ogni sede riceve le informazioni aggiornate riguardanti le donazioni. Il primario Rocco Potenza ha spiegato nel dettaglio il percorso effettuato dall'Avis: “Era un traguardo che inseguivamo da anni - ha detto - però bisognava raggiungerlo nel modo più giusto, senza permettere che nemmeno una goccia di sangue raccolto fosse sprecata”. Così dalle 17.700 donazioni del 1998 si è passati alle 19.400 del 2005. Il 15 dicembre il La “barriera”, infranta, delle 20mila donazioni in Polesine festeggiata il 28 dicembre da Avis e Fidas con l’Assessore alla Sanità. A sinistra un momento dell’incontro del 28 dicembre, sotto l’entrata della nuova sede che verrà inaugurata il 25 marzo. Il 25 marzo assemblea con inaugurazione sede, a maggio si parla di Etica I l 25 marzo si tiene l'Assemblea provinciale dei Soci Avis. In questa stessa occasione si procederà all'inaugurazione della nuova sede dell'Avis provinciale di Rovigo, in via F. Maffei n° 5. Tutti i soci sono invitati a partecipare numerosi a questo importante appuntamento. D i “Etica della donazione” si parlerà venerdì 11 e sabato 12 maggio grazie a due incontri promossi dall'Avis provinciale di Rovigo. Daranno il loro contributo sul tema studiosi di fama nazionale. L'incontro dell'11 maggio si terrà presso l'Auditorium del Liceo scientifico “P. Paleocapa” in via De Gasperi 19 a Rovigo, alle ore 10. Il secondo appuntamento, sabato 12, si terrà alle ore 9.30 alla sede dell'Ordine dei Medici, in via Silvestri 6, sempre a Rovigo. Per ulteriori delucidazioni rivolgersi alla segreteria dell'Avis provinciale di Rovigo. 37 Le sette sorelle ROVIGO Pulcini per l’Avis La Comunale di Rovigo ha organizzato la prima edizione del torneo “AvisBabbo Natale” a cui hanno partecipato giovanissimi di cinque polisportive. L 'Avis comunale di Rovigo, in collaborazione con la Polisportiva S. Bortolo, ha organizzato lo scorso 23 dicembre, nel palazzetto dello sport, la prima edizione del “Torneo Avis-Babbo Natale” per le squadre di calcio della categoria “pulcini” (bambini tra 9 e 10 anni). L'iniziativa, aperta a tutte le società del territorio comunale, ha visto la partecipazione delle cinque Polisportive Borsea, S. Bortolo, Commenda, Due Torri e Grignano. Per la manifestazione è stata messa in palio una coppa, che la squadra vincitrice terrà fino al prossimo anno: una sorta di Coppa del Mondo in salsa rodigina. Sulla base del trofeo verrà applicata una targhetta con i nomi dei vincitori di ciascun anno. Le sei squadre in gara si sono confrontate in un torneo all'italiana e le varie partite sono state caratterizzate da un gioco corretto e non di rado brillante, animato da grande entusiasmo. Come nelle migliori tradizioni, il trofeo è stato assegnato solo dopo i calci di rigore. Nello scontro decisivo, sostanzialmente equilibrato, non sono bastati la determinazione e i due goal realizzati con bravura: la finale giocata fra Borsea e S. Bortolo si è conclusa sull'uno a uno. Dopo i tiri dal dischetto, la coppa è stata sollevata dal Borsea. Durante la premiazione conclusiva, a tutti i partecipanti è stata consegnata una medaglia e una muta da allenamento, comprensiva di maglia e pantaloncini, con il logo dell'Avis. Ogni società ha ritirato, inoltre, una targa. A consegnare i riconoscimenti un ospite d'eccezione: in sella ad un quod è arrivato Babbo Natale. Alla fine i giovanissimi calciatori e i loro sostenitori si sono rifocillati con panini alla nutella, tè, cioccolata calda e, per i grandi, vin brulé, offerti dagli organizzatori. Al termine del torneo, Enrico Maria Crepaldi, presidente dell'Avis comunale di Rovigo, si è mostrato soddisfatto: “Speriamo che questa manifestazione possa essere ripetuta nei prossimi anni e possa crescere nel tempo. Per i bambini rappresenta un'occasione di divertimento e confidiamo che possa diventare anche un veicolo per far conoscere ai genitori e agli adulti l'Avis. Tutte le iniziative che promuoviamo come associazione cercano, infatti, di conciliare momenti di svago con una maggiore e più diffusa conoscenza dell'Avis”. Al termine del pomeriggio di gioco, la stessa soddisfazione è stata condivisa anche da Marino Benà, della Polisportiva S. Bortolo: “Siamo pronti a dare continuità a questa iniziativa, coinvolgendo chiunque voglia partecipare, è bello ed educativo per tutti entrare in contatto con realtà di volontariato come l'Avis per far capire ai nostri ragazzi quali sono i veri valori della vita e dello stare insieme”. Mattia De Poli Un gran successo il concerto per i donatori È stato positivo il bilancio del concerto pro Avis provinciale, svoltosi il 7 dicembre scorso nella magica cornice del Teatro Sociale di Rovigo. La manifestazione ha visto, infatti, una notevole presenza di pubblico, tanto più apprezzabile se si pensa che, a causa della nebbia, la serata non era certo una fra le più invitanti. Hanno dato inizio al concerto i Cantori della Corale di San Biagio di Lendinara (diretta da Mons. Vincenzo Polo), seguiti dai “Musici Veneziani”, formazione musicale 38 veneta in costumi tipici del '700 veneziano. Il pubblico, entusiasta (e generoso alla fine del concerto) ha molto gradito le musiche proposte. La manifestazione è stata possibile grazie alla collaborazione e al sostegno di ACTIVA Rete, che ha promosso e sostenuto l'iniziativa, lieta di poter operare al fianco dell'Avis provinciale di Rovigo. La speranza è che questa possa essere la prima di una lunga serie di attività organizzate di comune accordo. G. C. Castelgugliemo a scuola d’infanzia B ambini e Avis protagonisti, insieme, a Natale. Anche nel 2006, in occasione delle festività, il Babbo Natale dell'Avis comunale di Castelguglielmo ha avuto l'onore di consegnare tanti doni ai più piccoli. Il primo appuntamento è stato presso la scuola dell'infanzia: in un clima di allegria e spensieratezza, ha incontrato i bambini ed i loro familiari. Poi ha incontrato gli alunni della scuola primaria, che l'hanno accolto con recite in suo onore. Si è trattato di due gioiosi e spensierati momenti d'incontro e di scambio d'auguri. S.M. Nelle foto due importanti momenti con i bambini del paese. Le sette sorelle VICENZA A Schio i Babbi Avis arrivano in... moto L 'Avis in…moto! Per propagandare il dono del sangue e diffondere la solidarietà, l'Avis di Schio, che compie 50 anni a maggio di quest'anno, ha pensato ad una simpatica iniziativa natalizia. In collaborazione con il Gruppo Trial Moto Club Val Leogra di Torrebelvicino, ha inviato 40 motociclisti su moto da trial, vestiti da Babbo Natale e divisi in due gruppi, lungo le strade, in gran parte sterrate, del territorio locale. Hanno percorso i 2 versanti che formano la Val Leogra, raggiungendo contrade che si inerpicano fino alle pendici del monte Pasubio, anche le più lontane, portando pacchi dono contenenti: caramelle, torrone, piccoli panettoni, frutta fresca e secca e tante sorprese per i più piccoli, così come per i nonni. Questa è la quarta volta che l'Avis scledense si avvale del Trial Moto Club, grazie alla disponibilità del consigliere dell'Avis comunale, Mario Scortegagna, che oltre ai doni per tutti, prepara anche il materiale informativo sul dono del sangue da distribuire. E vai… Anche nelle più sperdute ed isolate contrade scledensi, l’Avis è arrivata a regalare un sorriso a tutti, grazie al Trial Moto Club. 39 Le sette sorelle VICENZA È nato il nuovo Dimt Soddisfazione per la nascita del Dipartimento trasfusionale provinciale. Rinnovato impegno per tutti fin dalla prima riunione. C ari donatori e donatrici, ormai vi sarete abituati a trovare nello spazio di questo giornale riservato alla nostra provincia, poche righe scritte dal vostro presidente. Spero non me ne vogliate, ma è l'unico modo per parlare a tutti voi e per tenervi aggiornati su quello che sta - o non sta - avvenendo nel vicentino, nel pianeta sangue e nelle file della nostra associazione. Nell'anno appena trascorso è nato il Dimt, Dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale. È una sigla nuova per dire che il sistema sangue in tutta la provincia è guidato da un organismo con il compito di coordinare la raccolta, organizzare la distribuzione, collocare le eccedenze. Questo nuovo riassetto ed altre novità sono inserite nel 4° Piano sangue regionale. Sarà mia premura comunicare lo svolgersi e lo sviluppo del piano stesso. Mercoledì 7 febbraio 2007 è stata convocata, per la prima volta, la conferenza del Dipartimento. È l’organismo costituito dai rappresentanti e primari delle quattro Ulss della provincia e dalle associazioni e federazioni dei donatori di sangue. Le attività del Dipartimento dovrebbero seguire le indicazioni del Centro regionale attività trasfusionale (Crat). La riunione si è svolta nell'armonia e nella consapevolezza, da parte di tutti gli attori, dell'impegno che si andrà ad affrontare nei confronti dei donatori e degli ammalati. Probabilmente dovremo rallentare un poco le donazioni: vuol dire che anziché donare ogni 100 giorni, doneremo ogni 120. Le regioni alle quali il Veneto inviava il proprio sangue in esubero, infatti, hanno aumentato la loro produzione, e pur non ancora autosufficienti, richiedono meno sangue di prima. Raccogliere sangue per poi non usarlo mi sembra un atto immorale, oltre al fatto che sarebbero sperperati soldi dei contribuenti. Inviterei, pertanto, chi ha un tipo di sangue più idoneo alla plasmaferesi, ad orientarsi verso questo tipo di donazione, se lo desidera e laddove il servizio è effettuato. I nostri ospedali hanno infatti bisogno di emoderivati da trasformazione. Ad ogni modo, sono certo che saremo sempre pronti ad aumentare le donazioni se ci sarà chiesto, per qualsiasi emergenza, conoscendo la vostra generosità e il vostro impegno per gli ammalati. I miei migliori auguri a tutti voi, vi saluto con affetto e gratitudine. Enrico Iseppi - Presidente Avis provinciale Cornedo: festeggiati due donatori in “tripla cifra” Premiati nel corso dell’ultima festa sociale Modesto Fin e Paulino Campi. 40 I due donatori Modesto Fin e Paulino Campi hanno superato le cento donazioni all'Avis di Cornedo Vicentino. Una bella soddisfazione per l'associazione locale, che a novembre ha riunito i suoi donatori per la tradizionale festa dei soci. La giornata è cominciata con la messa a ricordo dei donatori scomparsi, celebrata dal parroco don Federico presso la chiesa parrocchiale di Muzzolon, frazione collinare del Comune di Cornedo, ed è continuata con il pranzo sociale a Brogliano. Hanno partecipato alla giornata: il presidente dell'Avis provinciale Enrico Iseppi e il segretario Gianfranco Zilio, i rappresenanti delle Avis vicentine con i loro gagliardetti, il consigliere regionale Avis Gianfranco Sottoriva e l'assessore all'associazionismo Inereo Berlato, a nome dell'Amministrazione comunale. Molto aprezzate le parole della presidente dell'Avis di Cornedo Vicentino, Mirella Negro, che ha espresso sentimenti d'affetto nei confronti dell'Avis e dei donatori che con il loro gesto esprimono vero amore per il prossimo. Il presidente Iseppi si è invece soffermato sull'importanza fondamentale che il dono del sangue ricopre specialmente per il funzionamento dei Centri trapianti, mentre l'assessore Berlato ha lodato il ruolo sociale che le associazioni di volontariato, come l'Avis, rivestono nella realtà del Comune di Cornedo Vicentino e di come queste si reggano sul silenzioso e laborioso impegno dei loro dirigenti. Un'altra giornata da ricordare. A Castegomberto “marciano” a quota 500 A nno positivo il 2006 per l'Avis di CastelgombertoTrissino. Non solo per le 500 donazioni che i circa 300 donatori attivi hanno effettuato, e per i 22 nuovi iscritti, ma anche per le attività che sono state svolte. “Fiore all'occhiello” si è confermata ancora una volta la gita, che a settembre ha portato per cinque giorni a Praga una cinquantina di persone. Ancora in tema di viaggi, in collaborazione con l'Associazione culturale Agorà, il mese di agosto ha visto un'altra corriera approdare in quel di Verona, per assistere alla rappresentazione lirica de “L'Aida”. Una tre giorni teatrale, in collaborazione con alcune classi dell'Istituto comprensivo di Castelgomberto, ha caratterizzato invece il periodo autunnale. Non è stato possibile, come nel 2005, rispettare il giorno di “San Donato”, ovvero il 22 ottobre, ma i tre spettacoli proposti hanno portato al Cinema Lux parecchie persone, ed un contributo extra per l'attività delle scuole. A queste l'Avis aveva già rivolto la sua attenzione riproponendo a febbraio, assieme all'Avis di Brogliano, il concorso “Avis Scuola” ai ragazzi di terza media, con relativo contributo, ed ancora offrendo alla scuola materna, assieme ai genitori dei bambini della Prima Comunione, una decina d'alberi che fanno bella mostra di sé nel giardino della “Don G. Busato”. Per la prima volta poi, durante la “Festa d'inverno” dell'8 dicembre, gli elaborati del concorso scolastico sono stati esposti sotto ai portici di Palazzo Barbaran, in collaborazione con il Comitato genitori scuole medie. Inoltre, ai ragazzi che hanno preso parte al campeggio Oratorio Rigallo, l'Avis ha donato la cassetta del Pronto soccorso, e ad un gruppo di podisti ha fornito alcune t-shirt “marchiate” Avis, per marciare, ma anche trasmettere un messaggio. Altro punto di forza l'affiatamento del gruppo dei consiglieri in Direttivo e la disponibilità a prendersi carico ognuno della propria parte di incombenze. Con queste premesse come non prevedere un 2007 altrettanto ricco di soddisfazioni e risultati? Nella foto: il gruppo dell’Avis Castelgomberto ad una manifestazione podistica. Andrea Filippi Brogliano: due cori e un neo-maresciallo I n un' atmosfera veramente calda e familiare, si è tenuto anche quest'anno il Concerto di Natale a cura della nostra Avis e dell'Amministrazione comunale. L'assessore Dario Tovo, nostro socio donatore, è riuscito a riunire nella Chiesa parrocchiale due cori completamente diversi per genere musicale e componenti. Il risultato ha superato ogni previsione, regalando ai presenti una serata veramente indimenticabile. Il “Piccolo Coro San Giuseppe” di Monte di Malo si è esibito per primo ed ha conquistato il pubblico. Erano circa quaranta bambini e ragazzi, tra i 6 e i 15 anni, tutti in abbigliamento natalizio; tanti Babbo Natale con berretto rosso e bianco che, abilmente diretti dalla loro solare e sorridente maestra Elena Zordan, si sono esibiti in canzoni tradizionali come la Ninna Nanna di Brahms e altre tratte dallo Zecchino d'Oro. Hanno creato un'atmosfera di semplicità, tenerezza e allegria che ha premiato l'entusiasmo, l'impegno e la bravura con cui si sono esibiti. Attenti e composti, come veri professionisti, hanno poi seguito l'esibizione del gruppo successivo, il “Coro Polifonico di Santorso”, diretto dal maestro Ruggero Vitella, che ha presentato un concerto di polifonia sacra e profana dal periodo rinascimentale al contemporaneo. Un genere diverso dal primo, ma che ha ugualmente entusiasmato e meritato gli applausi dei presenti. Tutti si sono poi ritrovati al ristoro presso le scuole, dove la serata s’è chiusa tra panini, dolci e stuzzichini con gli Alpini a “riscaldare” con cioccolata e vin brulè. Per finire, altra nota lieta. Un nostro assiduo donatore, lo scorso autunno è stato promosso maresciallo dei carabinieri. Felicitazioni e auguri al neo maresciallo Diego Antoniazzi da tutto il consiglio direttivo. Felicitazioni anche a Mirvana Filippozzi, nostra presidente, che da zia gli ha sempre dato un ottimo esempio di avisina Doc. Affollata iniziativa a Natale e auguri ad un avisino Doc. In alto, il maresciallo Diego Antoniazzi; a sinistra: un momento della splendida serata offerta alla cittadinanza da Avis ed Amministrazione comunale 41 Le sette sorelle BELLUNO Nuova vita per l’Abvs Inaugurata la nuova e più razionale sede. Visibilissima, a pianterreno e a due passi dall’Ospedale. E un “grazie” alla sensibilità di un’azienda. D omenica 17 dicembre l'Abvs ha potuto ufficialmente inaugurare la sua nuova sede provinciale. È posizionata in un punto strategico - di fronte all'Ospedale San Martino - e come recita lo slogan sopra l'ingresso: “Ora è più facile trovarsi”. Erano presenti numerose autorità provinciali, il presidente della Provincia Sergio Reolon, e il presidente di Bim Gestione Servizi pubblici Franco Reolon, amministratori cittadini, come il vicesindaco di Belluno Franco Gidoni e i vertici della sanità, rappresentati dal direttore sanitario dell'Usl 1 Lucio Di Silvio. Non mancavano i rappresentanti delle 52 sezioni comunali e della altre realtà Avis, guidate dal presidente regionale Argentoni. È stata la presidente Gina Bortot, ad avere l'onore del fatidico taglio del nastro. Di seguito la benedizione del cappellano dell’ospedale, don Ivano Brambilla, e gli interventi delle autorità presenti. Anche l’assessore regionale alla sanità, Flavio Tosi, il 17 febbraio scorso, ha visitato la nuova sede Abvs iniziando la sua visita alle strutture sanitarie bellunesi. È stato accolto da Gina Bortot e dal presidente regionale Avis, Alberto Argentoni. Un'associazione diffusa capillarmente in provincia e che rappresenta una realtà sociale imprescindibile per il territorio. Tosi ha rivolto un plauso all'Abvs, definendola una realtà sociale imprescindibile per il territorio e sottolineando l'importanza della stretta collaborazione con l'Ulss 1. La sede è composta di un'ampia sala riunioni, tre uffici e un magazzino. Nei nuovi locali troverà posto, naturalmente, l'ufficio di chiamata, avviato nel 1998, che organizza le donazioni in base alle richieste pervenute. La riorganizzazione avverrà con l'introduzione di un moderno software informatico. L'offerta di sangue verrà calibrata in base alle necessità, in modo da rendere il servizio più efficace e non sprecare donazioni. Va ricordato che l'Abvs, costituita nel 1951, è oggi composta da 52 sezioni comunali. Nel corso del 2006 ha contato 5.818 soci attivi, 47 ogni mille abitanti (contro una media regionale di 26) che hanno donato 7.525 unità di sangue e plasma: 58 ogni mille abitanti (la media regionale è intorno ai 46 per mille abitanti). Ampiamente coperte le esigenze dei cinque ospedali dell'Ulss 1, sono state inviate 1.990 unità fuori provincia, di cui 1.738 a Padova, in soccorso alle esigenze degli ospedali della Regione, come da programmi del Centro regionale di coordinamento e compensazione. Manuel Pierobon Aspiag - Eurospar, un’azienda vicina al territorio C 'erano anche i vertici di Aspiag Service, l'azienda che ha ceduto i locali adiacenti al proprio supermercato Eurospar in viale Europa, per consentire all'Abvs l'uso di una sede più consona, sempre vicina all'ospedale S. Martino. Lo stabile era stato adibito in passato a bar su un'estensione di circa 170 metri quadri. “Quando la superficie rimase vuota, ci siamo interrogati sulla sua possibile destinazione - ha dichiarato Diego Andolfato, responsabile sviluppo di Aspiag - fummo contattati dall'Abvs, che chiese di essere considerata tra i possibili utilizzatori. 42 Abbiamo fatto le opportune valutazioni, anche commerciali, e ci è sembrato non solo sensato, ma anche giusto dare la precedenza all'Associazione, definendo un prezzo conveniente. Siamo soddisfatti per aver contribuito alla destinazione socioumanitaria della struttura. La caratteristica del nostro marchio - ha continuato Andolfato - è quella di essere legata a doppio filo al territorio in cui opera. Occasioni come questa sono molto preziose per noi, perché ci consentono di concretizzare questa peculiare vocazione civile”. Soddisfatta, a nome di tutti i donatori Abvs, anche la presidente provinciale Gina Bortot: “Dopo la chiusura del vecchio ospedale di via Caffi - spiega - ci trasferimmo in una sede distante da quella ospedaliera. Ciò era fonte di disagio e di poca funzionalità. In questi ultimi anni abbiamo cercato una soluzione che ci permettesse di ritornare in prossimità dell'ospedale. Tre anni fa la soluzione ottimale cominciò a delinearsi e se oggi siamo ritornati di fronte all'ospedale ciò si deve all'incontro di giuste opportunità. In tal senso ringraziamo Comune, Aspiag e l'avvocato Livio Viel per la disponibilità e la collaborazione”. Non “bulliamo”, ma... doniamo I l mese di gennaio ha visto una nuova idea “girare” per le strade di Belluno. La sezione cittadina dell'Abvs ha infatti fatto veicolare sugli autobus del capoluogo un messaggio promozionale, facendo proprio un problema molto serio ed attuale quale è il bullismo. Crediamo che la nostra associazione di volontariato e solidarietà possa e debba porsi anche come alternativa a questo tipo di atteggiamento, troppo diffuso tra giovani. Alcuni commenti “rubati” tra i ragazzi che utilizzano il servizio di trasporto urbano, raccolti a caldo nel periodo della campagna, ci dimostrano che anche questa è una strada giusta per avvicinarli. A Belluno una campagna civile rivolta ai giovanissimi che “sottovoce” invita anche a donare. Nicola Boito Dai bambini un invito al dono e un calendario U n calendario per la promozione del sangue. E' questa l'iniziativa che la sezione dei donatori del sangue Ponte-Soverzene, in collaborazione con la sezione di Col di Cugnan e il contributo della Banca Popolare di Vicenza e della Comunità montana Belluno-Ponte nelle Alpi, ha realizzato per promuovere e sensibilizzare la gente alla donazione del sangue. L'idea di realizzare un calendario che potesse entrare in tutte le case sensibilizzando il problema della donazione è nata pensando di coinvolgere i ragazzi delle scuole elementari e più precisamente le classi dell'ultimo anno, le quattro classi quinte dell'Istituto comprensivo pontalpino, le due classi della scuola primaria di Polpet, la classe di Oltrerai e quella di Col di Cugnan. I bambini sono stati coinvolti dai donatori in alcuni incontri dove è stato spiegato loro, avvalendosi di supporti multimediali realizzati ad hoc, attraverso una presentazione accattivante e con un linguaggio coinvolgente (non certamente un linguaggio accademico e scientifico), che cos'è la donazione del sangue e l'importanza che ha questo semplice gesto. Successivamente gli alunni coadiuvati dai loro insegnanti hanno realizzato dei disegni interpretando in modo personale, mettendo la propria fantasia e creatività, il tema del dono del sangue. Con alcuni dei disegni è stato quindi realizzato questo calendario distribuito alle circa 3500 famiglie dei due comuni di appartenenza. Tutti gli elaborati pittorici, comunque, sono stati visibili al pubblico in una mostra allestita dagli stessi donatori nell'ambito delle feste natalizie. Ponte-Soverzene e Col di Cugnan: un anno intero in compagnia dell’Abvs per 3.500 famiglie grazie ai disegni dei bambini di quinta elementare. M. P. Mute ciclisti Abvs, successo “on the road” D a due anni ormai le mute ciclistiche dell'Abvs si vedono lungo le strade della provincia, e non solo. Sono un veicolo importante del messaggio di solidarietà che la nostra associazione si propone di trasmettere. E visto che gli amanti della biciletta sono molti, ci sembra giunto il momento di creare un gruppo ciclistico vero e proprio! L'obiettivo iniziale che ci poniamo è di diventare un riferimento per quanti abbiano la passione per la due ruote, senza mire professionistiche. Il nostro traguardo è fare da punto di contatto tra i ciclisti dell'Abvs per l'organizzazione di gite fuori porta o semplici allenamenti. Chi fosse interessato può telefonare allo 0437/27700 lasciando un recapito o mandare un'email a [email protected] Ci faremo vedere al più presto. N. B. Nella foto Diego Mezzavilla e Massimiliano Mario in muta Abvs a Cima Coppi 43