Macchine per cucire, risme di carta, buste e francobolli alle detenute della sezione femminile del nostro carcere di Montorio. Questi i doni fatti dall’associazione villafranchese “La Libellula” durante il periodo natalizio alle detenute di Montorio. Al- la sezione maschile l’associazione ha invece donato un’aspirapolvere e, soprattutto, ha reso possibile l’entrata di alcuni volontari dentisti per un’iniziativa chiamata “Progetto Sorriso” che fornisce protesi gratuite ai detenuti più bisognosi. Aprire un ponte costante tra la società esterna e il dentro alle mura carcerarie è il modo più concreto e costruttivo per far capire a chi é detenuto che esistono realtà esterne che agiscono in difesa della sua dignità e della sua formazione. Carte Calcetto TORNEI Si stanno svolgendo da tempo, nelle varie sezioni, i tornei di briscola e di scala 40. Le partite hanno coinvolto un po’ tutti i detenuti, che all’inizio si sono organizzati nelle celle e in seguito hanno proseguito le sfide nella saletta di socialità. Le finali si avvicinano e ora si spera nelle premiazioni… magari ci scappa anche qualche pasticcino! Piergiorgio Dai primi di gennaio si sta svolgendo qui a Montorio un torneo di calcetto tra i detenuti delle prima, seconda, quarta e quinta sezione. Le 16 squadre partecipanti (quattro per sezione), hanno da poco concluso le fasi eliminatorie. Ora sono tutti impegnati nelle semifinali, che procedono per gironi come nella Champions League. I vincitori saranno proclamati a marzo. FE F EB B. .2 20 00 08 8 L’importanza di un incontro Il progetto “Carcere e scuola” nel 2007 ha portato 1079 studenti “Guardandoti, mentre mi raccontavi la tua storia mi domandavo se sarei stata io l’ultima persona libera a vedere i tuoi occhi ancora puri che nei mesi di carcere a venire si sarebbero irrimediabilmente imbruttiti”. Parole di una studentessa, che descrivono un breve incontro a Montorio con una giovane zingara detenuta. L’occasione è stata offerta da Progetto Carcere 663, l’associazione nata a Verona nel 1993 per sensibilizzare i più LA L AB B II- Per il carcere non muri ma ponti Visto che l’8 marzo, la festa della donna, è ormai dietro l’angolo dedichiamo la prima pagina a quanto avviene nella sezione femminile: cominciando da una riflessione sull’importanza degli incontri tra detenute e il mondo esterno, e finendo con una novità, un corso di flamenco appena partito. 32 2 numero 3 nuum n m eerroo 3322 •• ffeebbbbrraaiioo 22000088 foglio di informazione sulle attività in programma alla Casa Circondariale di Montorio giovani sulla realtà carceraria. Con il progetto dell’associazione “Carcere e Scuola” l’anno scorso sono entrati nella casa circondariale di Montorio ben 1.079 studenti. Conoscere il carcere dall’interno porta spesso i ragazzi a cambiare idea, a prestare maggiore attenzione alle notizie su tale realtà, non più vista come istituzione assoluta ma come assieme composto da persone. Ballando il flamenco Al femminile una danza per riconciliare anima e corpo È partito lunedì 18 il corso di Flamenco organizzato dall’associazione La Libellula su iniziativa di Paola Tacchella, insegnante del CTP Carducci: “Si tratta di una danza che mette in contatto il cielo con la terra, ovvero l’anima con il corpo e quindi offre la possibilità di liberare le emozioni interiorizzate rivitalizzando il corpo – ha spiegato Tacchella -. È anche un’occasione per stare un po’ in gruppo in modo diverso”. Le partecipanti, dotate tra l’altro di scarpe apposite, avranno la fortuna di essere guidate da Maria José León, insegnante di fama nazionale. Appuntamento col grande schermo nuum n m eerroo 3322 •• ffeebbbbrraaiioo 22000088 Una testimonianza per la Memoria Da fine gennaio è iniziato il cinema. In tutte le sezioni, ogni settimana, viene proiettato un film nella sala polivalente del carcere, scelto la mattina delle proiezioni dal comitato sportivo dei detenuti (tra i titoli “Matrix”, “Per qualche dollaro in più”, “Amarcord”, “Alien”, “Giù la testa”, “Quei bravi ragazzi”...). Maurizio Ruzzenenti dell’Associazione “Progetto Carcere 663” ha promosso l’iniziativa accolta dalla Direzione. Per ogni sezione un coordinatore responsabile provvederà alla proiezione nei giorni indicati. Lunedì mattina .............1a sezione Martedì mattina ...........2a sezione Mercoledì mattina ........4a sezione Giovedì mattina............5a sezione Ci si registra il mattino, quando l’agente passa per l’aria. Ringraziamo Maurizio e buona visione a tutti! Piergiorgio Ha cantato e ha ascoltato le letture di un detenuto intrattenendosi per circa due ore nella cappella. Stiamo parlando della cantante Paola Turci, che si è esibita a Montorio giovedì 14 febbraio. Per ascoltare la Turci, premio Amnesty Italia 2006 per la sua canzone “Rwanda”, la sala era gremita con la presenza di un centinaio tra detenuti e detenute. Sabato 16 febbraio nella sezione femminile del carcere di Montorio si è tenuto un concerto per arpa e voce con Nazarena Recchia, arpista di fama internazionale e docente di arpa al Conservatorio di Santa Cecilia. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Progetto Carcere 663”. Devis DDoo pp oo llaa pp rroo iieezziioo nnee dd ii Ò“SScchhiinnddll eerr LL iisstt Ó” iill ffiillmm ddii SStt eevvee nn SSpp iiee llbb eerrgg cchhee rraa ccccoo nnttaa llaa ss ttoo rrii aa dd ii uunn iinndd uussttrr iiaall ee tt eedd eess ccoo ffaammoo ss oo pp eerr aavv eerr ssaall -vvaatt oo cceennttiinnaaii aa dd ii eebb rreeii ,, è iinntteerr vveennuuttoo uunn rree-dduuccee ddee ii ccaa mmpp ii dd ii ccoo nnccee nntt rraamm eennttoo .. DDii cciirrccaa oott ttaanntt aa aa nnnnii,, hhaa ii nniizziiaa ttoo aa rraa ccccoo nnttaa rree llee ssuuee vviiccee nndd ee nneeii ccaammpp ii ddii ss tteerr mmiinnii oo ssoo lloo nneell 22000000.. «ÇM M ii hhaa nnnn oo cc ooll ppiitt oo ll ee ssuu ee ppaarr oollee ssuu llll’ Õii nncc oo nn -ttrroo aa vvuutt oo ccoonn llaa mmaadd rree dd oo ppoo aannnnii dd ii lloo nnttaa -nnaa nnzzaa ee ll aa pp eerr ddii ttaa dd ii tt uuttttoo iill rreess ttoo dd eell llaa ffaa-mmiiggll iiaa.. –Ð rraa ccccoo nnttaa uunn dd eett eennuutt oo –Ð HHaa dd eettttoo cchhee llee ss uuee pp iiaa gghhee ssoo nnoo ss ttaatt ee rriiss aannaatt ee dd aall -ll’Õaabbbb rraacccciioo cchhee ssii ssoo nnoo ssccaammbb iiaattii .. Èé ss ttaattoo ccoo mmmmoo vveennttee»È.. ...e con la musica L’università risponde (3) nuum n meerroo 3322 •• ff eebbbbrr aaiioo 22 000088 Continuano le esperienze di tutoraggio per due studenti detenuti nella sezione isolati di Montorio e iscritti in forma privatistica al liceo. Prosegue anche l’esperienza universitaria del detenuto iscritto alla facoltà di Scienze della formazione. Qui di seguito la terza e ultima parte della sua testimonianza. La mia giornata tipo di studente universitario detenuto inizia al mattino dalle 9 fino alle 12 e nel pomeriggio dalle 13.30 alle 20.00; tutti i giorni, festivi compresi. A disposizione ho l’aula di informatica - quando non si rompe la chiave nella serratura - o la saletta, rimanendo sempre qui in sezione. A volte è piacevole la visita di qualche agente o di qualche superiore di Polizia che, con la “scusa” di dare un’occhiata rassicurativa, scambia qualche parola con me su quanto sto studiando e, qualcuno mi ha pure chiesto su cosa sarà la mia futura tesi di laurea... Beh, una mezza idea ce l’ho, restando nell’umiltà per i mesi che ancora mi separano dalla fine. Il titolo potrebbe essere “Professione o professiona- lità in carcere? Ruoli, missione e metodi di quanti lavorano in ambienti vuoti, nel contesto sociale di questo secolo, fra il dentro e il fuori le mura; con l’impegno di costruire tutti la città”. Lo studio è così organizzato: 45 minuti di lezione, poi un intervallo di 15 che uso per la preghiera o l’interiorizzazione di qualche riflessione, di qualche parola sentita, la lettura del giornale e di riviste culturali varie, oppure ascolto delle trasmissioni culturali alla radio. Ma anche mi ritaglio del tempo per portare avanti il lavoro al nostro giornale della sezione, il Miglio Rosso - che è al suo terzo anno di vita - o, a volte crollo dalla stanchezza e mi addonnento sui libri. A conclusione di questa mia testimonianza ringrazio in particolare il tutor prof. Tacconi, che mi sta accompagnando lungo il percorso universitario; Telepace, la San Vincenzo e l’Università di Verona per il loro supporto economico che mi ha permesso di affrontare le varie spese legate allo studio e alla sopravvivenza in carcere. Guida per i detenuti Sono disponibili in biblioteca le guide per i detenuti. L’opuscolo, che contiene informazioni che riguardano la vita in carcere, è scritto in italiano, inglese, francese e rumeno. Chi fosse interessato può richiederla al bibliotecario.