Quando la rinnovabile
è di gruppo
di Leonardo Berlen, Alessandro Vezzil
L
e discussioni tra vicini di casa riguardano in genere problemi quotidiani,
come la distanza di un recinto, il funzionamento di un ascensore, l’abbaiare
di un cane o come organizzare gli spostamenti dal proprio quartiere al lavoro
e verso la scuola dei propri figli. Immaginiamo, invece, un momento in cui si
inizierà a parlare di quanta elettricità
produce il proprio impianto solare, dell’ultimo inverter in commercio o di
quanti gradi sarebbe meglio inclinare un
collettore solare termico per avere un
da spuntare uno sconto del 20-25%
rispetto ai prezzi di mercato, sia per i
materiali che per l’installazione. Almeno
40 famiglie hanno aderito all’iniziativa
e così potranno accelerare i tempi di
ritorno del loro investimento. Piccoli
esempi come questo si stanno moltiplicando in California, così come aumentano le dimensioni dei progetti.
Le motivazioni di un gruppo di acquisto vanno oltre quelle strettamente economiche. Per un singolo cittadino decidere di acquistare un sistema solare (Fv
ESPERIENZE
L’acquisto collettivo
di beni e servizi
legati alle energie
alternative
e all’efficienza
si sta diffondendo
tra i cittadini.
Dinamiche
e ruoli definiti
sono importanti
per il successo
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campo del solare e delle tecnologie
“energeticamente efficienti” sa che la
maggiore barriera alla loro diffusione è
proprio il basso livello di conoscenza da
parte dei cittadini.
Tecnologie in gruppo
maggior rendimento. È quanto sta accadendo da qualche mese tra gli abitanti
di alcuni quartieri di San José, in California, e in altre parti della Bay Area. Qui si
sono riuniti per acquistare impianti fotovoltaici da installare presso le proprie
abitazioni ottenendo un sconto da parte
della ditta fornitrice. Il programma prevedeva che fossero acquistati in totale
impianti per 175 kW di potenza in modo
o termico) può spesso rivelarsi un’impresa faticosa: valutare i prezzi sul mercato, quali sono i migliori prodotti, trovare un installatore affidabile, oltre a
imparare nozioni utili, ma non sempre
di facile comprensione. Prendere consapevolezza di tanti fattori sulla base delle
scelte condivise da un gruppo rende
questo compito più facile e consente di
ottimizzare i risultati. E chi opera nel
L’esperienza dei gruppi di acquisto di
tecnologie solari, rinnovabili o di attrezzature per l’efficienza energetica sta iniziando a prendere piede anche nel
nostro Paese, sull’abbrivio dei gruppi di
acquisto solidali (Gas), nati alcuni anni fa
da un’idea di approccio critico al consumo e da motivazioni basate su principi
di equità e solidarietà, dove i criteri di
acquisto dei consumatori sono all’insegna della qualità del prodotto, del loro
ridotto impatto ambientale, di scelte
orientate verso beni locali, alimenti dell’agricoltura biologica, imballaggi a rendere, ecc.
Per tutti i gruppi di acquisto c’è
comunque un vantaggio evidente,
anche se non semQUALENERGIA ANNO V - N.5
pre di facile realizNOVEMBRE-DICEMBRE 2007
zazione: mettere
EMISSIONI
CARBONIO
in contatto diretto più consumatori
(amici, vicini di casa, colleghi, abitanti di
un piccolo comune, ecc.) con le aziende,
favorisce un maggiore volume di ordini
a prezzi più bassi di quelli di mercato.
Questi processi economici concertativi, se affiancati da attori istituzionali e
autorevoli che garantiscono solidità e
maturità delle tecnologie, permetterebbero, nel caso che verrà qui analizzato,
la diffusione, in tempi relativamente
brevi, di significative quantità di prodotti efficienti e ambientalmente sostenibili per l’approvvigionamento energetico, che altrimenti seguirebbero logiche
ben più complesse legate a diversi fattori di mercato, come ad esempio incentivi a fondo perduto, spesso episodici, o
il marketing particolarmente aggressivo
di distributori di prodotti e tecnologie.
Favorire l’aggregazione di cittadini in
forme associative, vedremo come, dà al
gruppo un maggior potere contrattuale
nei confronti di fornitori di tecnologie
per il risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili,
garantendo al contempo un sorta di
“affiancamento” nelle scelte di acquisto
di questi prodotti. Con un simultaneo
coinvolgimento anche di altri attori,
quali il sistema bancario per il sostegno
finanziario e l’amministrazione locale, si
può riuscire ad assicurare ai cittadini l’ot-
timizzazione dei risultati in termini di
minor spesa per unità di prodotto e una
certa rapidità di installazione degli
impianti, mentre per le aziende e gli istituti di credito ne scaturirebbero introiti
interessanti, e per tutti, ente locale compreso, un utile ritorno di immagine.
Forme d’organizzazione
Possono essere individuate almeno
tre forme organizzative di gruppi di
acquisto:
• in struttura associativa; per fondare
un’associazione è necessario redigere
uno statuto e un atto costitutivo da
depositare all’Ufficio del registro;
• in struttura appoggiata da associazioni esistenti; pur mantenendo la
propria autonomia, il gruppo può
legarsi a un’associazione che già svolge questa attività;
• in struttura spontanea; il gruppo
nasce da una volontà comune e, pertanto, non ha particolari vincoli da
seguire.
Per comunicare tra loro e scambiarsi
informazioni i vari gruppi di acquisto e
gli stessi partecipanti di un singolo gruppo utilizzano sempre più spesso internet
(siti specifici, forum, e-mail); la chiave del
successo dei gruppi è proprio nell’ottenere e far circolare le informazioni interessanti su come reperire i contatti di
Figura 1: Gruppi d’acquisto: le dinamiche tra gli attori
SOLE
VENTO
rivenditori e installatori o degli Istituti di
credito con i prodotti finanziari più idonei, ma anche per essere aggiornati sull’organizzazione di incontri utili ad
avere chiarimenti sull’argomento. L’esperienza ha dimostrato che la nascita di
un nuovo gruppo è basata anche sul
passaparola. Una volta costituito il gruppo, è possibile scegliere a quale tipo di
organizzazione affidarsi.
In una tipica forma di gruppi di acquisto di tecnologie solari o per l’efficienza
energetica si possono prevedere una
serie di accordi e convenzioni tra l’amministrazione comunale promotrice dell’iniziativa, le imprese di fornitori e di
installatori delle tecnologie e il cittadino; a quest’ultimo verranno proposte
condizioni vantaggiose di acquisto,
insieme a un prodotto finanziario specifico che si presume conveniente proprio
perché determinato in base a una
domanda collettiva. Questa iniziativa,
dunque, funziona tanto meglio quanto
più è elevato il livello di coinvolgimento dei cittadini (o
delle loro associazioni), dell’amministrazione locale e
degli attori che di seguito
vedremo meglio nel dettaglio.
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FOSSILI
NUCLEARE
Le tipologie di acquisti alle quali ci
riferiamo sono molto varie: vanno dai
sistemi solari termici e fotovoltaici alle
caldaie a condensazione, dalle caldaie o
ai termocaminetti alimentati a biomasse, che richiedono anche un accordo contrattuale con i distributori di combustibile vegetale (legno, pellet, cippato), alle
tecnologie per la coibentazione degli
edifici in costruzione o in ristrutturazione, dalle pompe di calore geotermiche ai
pannelli radianti, fino alle vasche per il
recupero dell’acqua piovana.
ziari agevolati a copertura totale o parziale dell’investimento.
Le aziende produttrici di tecnologie
solari, rinnovabili o per l’efficienza energetica e gli installatori, grazie all’applicazione di economie di scala possono
standardizzare i processi e la produzione
e ridurre i prezzi di prodotti e servizi al
cliente finale. Il primo beneficio è nell’aumento del loro giro d’affari; inoltre,
possono godere di una maggiore visibilità nei confronti del Comune e nel futuro trarne vantaggio nel caso di interventi pubblici in affidamento.
Gruppi di acquisto: ruoli e vantaggi
La spinta del Comune
Gli attori del nostro schema di gruppo
di acquisto, che potremmo definire “assistito”, sono: il cittadino (potenziale cliente finale della tecnologia), l’azienda produttrice e installatrice, il Comune, la Esco
(Energy Service Company) e l’Istituto di
credito. Vediamone i ruoli e i benefici.
Il cittadino/consumatore al momento
dell’acquisto dei beni e dei servizi usufruisce di prezzi convenienti, di una
garanzia commerciale sui componenti
più vantaggiosa rispetto a quella media
di mercato, di un contratto di gestione
e manutenzione pluriennale dell’im-
Il Comune, in base alla nostra analisi,
dovrebbe assumere il ruolo di principale
promotore del progetto di gruppo di
acquisto, vantaggiosamente supportato
dall’attività di consulenza di una Esco
locale. Tra i suoi compiti c’è quello di fornire ai cittadini, potenziali aderenti al
progetto, le necessarie informazioni per
avviare un processo di riqualificazione
energetica della loro abitazione, avviare
politiche di incentivazione al risparmio
energetico contando sull’utilizzo di strumenti e materiali forniti dalla Esco, favo-
pianto a costi prestabiliti e competitivi e
della possibilità di far redigere l’eventuale certificazione energetica dell’edificio a un prezzo concordato. Attraverso una specifica formazione (seminari,
incontri, opuscoli informativi), acquisisce
anche una serie di “buone pratiche guidate” per la riduzione delle spese relative ai consumi domestici di energia, ad
esempio indicazioni o guide che aiutano nella richiesta della detrazione fiscale. Si avvale inoltre di pacchetti finan-
rire e patrocinare incontri di formazione/informazione sul consumo e sul
risparmio energetico organizzati direttamente dalla Esco. Ad esempio, potrebbe favorire fenomeni di coinvolgimento
e di emulazione tra i cittadini con l’istituzione di premi per i più “virtuosi”,
ottenendo ripercussioni positive sull’intera popolazione e non solo sui “beneficiari” del progetto. Le sinergie create da
queste azioni devono orientare il Comune a inserire l’iniziativa anche in un con-
SOLE
VENTO
GRUPPI D’ACQUISTO: LE ESPERIENZE
In Italia sono diverse le esperienze di Gruppi di
Acquisto (GdA) per le tecnologie solari e per l’efficienza energetica. Qui ne segnaliamo solo alcune.
Un’iniziativa interessante è quella partita dal Comune di Loceri con il nome di “Sardegna al Sole”. Il
Comune ha invitato i cittadini della provincia dell’Ogliastra a sottoscrivere una manifestazione di
interesse, predisposta dall’ufficio tecnico comunale, per la realizzazione di impianti fotovoltaici. In
poche settimane sono state presentate oltre 150
richieste da parte di privati e aziende. È stato individuato un unico appaltatore che, oltre a un prezzo
contenuto, fosse in grado di offrire un servizio chiavi mano. A oggi le adesioni arrivano a 700 e provengono anche da diversi Comuni sardi. La potenza installabile è di quasi 3 MW.
Tra i primi a percorrere la strada del GdA in questo
settore è l’organizzazione che fa capo a Jacopo Fo.
La tecnologia su cui ha puntato è il fotovoltaico e
le pre-adesioni sono oggi arrivate a circa 2.000. L’iniziativa ha l’obiettivo di un’installazione chiavi in
mano, inclusa assicurazione, garanzie e pre-finanziamento. L’accordo comprende tutti i
contratti con i soggetti coinvolti (progettisti, produttori, installatori, banca,
assicurazione, gestore di rete, GSE).
La Esco AzzeroCO2 supporta le amministrazioni
comunali nel promuovere verso la propria cittadinanza GdA su varie tecnologie energetiche, nell’ambito della campagna “Comuni AzzeroCO2”.
Sono più di 150 le famiglie iscritte a “Cambieresti”,
il progetto ideato dall’agenzia energetica di Venezia “Agire” e adottato dalla Provincia di Biella per
promuovere stili di vita sostenibili tra cui l’iniziativa
di un GsA dedicato a chi vuole installare un impianto fotovoltaico abbattendo i costi.
Specificatamente per il solare termico va citata la
campagna di Legambiente “Alla luce del Sole”. Qui
il modello di gruppo di acquisto è orientato a proporre al cittadino la migliore offerta di impianto
“chiavi in mano”.
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testo più ampio di programmazione
energetico-ambientale, ad esempio
intervenendo sul regolamento edilizio.
Tra i benefici che il Comune otterrebbe da un simile progetto di gruppo di
acquisto c’è soprattutto il ritorno d’immagine, dall’avvio della campagna fino
alla comunicazione dei risultati. Inoltre,
il partenariato che si viene a costituire
con un Istituto di
QUALENERGIA ANNO V - N.5
credito può gettaNOVEMBRE-DICEMBRE 2007
re le basi per con-
FOSSILI
NUCLEARE
dizioni di finanziamento favorevoli in
progetti futuri, come anche per sponsorizzazioni in attività ed eventi organizzati dal Comune.
Nel progetto, come accennato, può
avere un ruolo rilevante una Esco
(Energy Service Company) che, anzi, può
esserne il principale ideatore. La Esco
attiva il progetto dopo aver verificato:
mente fondamentale per l’acquisto di
tecnologie generalmente più costose
rispetto a quelle “convenzionali”. Nel
processo di scelta dell’Istituto di credito,
il Comune o la Esco spesso cercheranno
di privilegiare realtà locali, già inserite
nel tessuto territoriale e imprenditoriale. Il Comune può stipulare con la banca
locale un accordo volontario che preve-
1) la sua fattibilità economica; 2) la
disponibilità da parte del Comune ad
aderire in partnership alla creazione di
una campagna di sostituzione o installazione delle tecnologie. In questa fase
di prefattibilità del progetto, la Esco
impegna proprie risorse senza avere la
garanzia di proseguire nel progetto; è
importante quindi che verifichi in tempi
rapidi la reale disponibilità dell’Ente
locale a farsi portavoce istituzionale, e
quindi autorevole, del progetto nei confronti dei propri cittadini. Altro aspetto
che la società di servizi energetica deve
valutare è il livello di sensibilità e di
conoscenza da parte della cittadinanza
sulle tematiche del risparmio energetico
e delle tecnologie rinnovabili.
La Esco, oltre ai benefici economici
derivanti dalla vendita di titoli di efficienza energetica, può ottenere risorse
da altri due attori coinvolti: dalle banche, per ogni finanziamento andato a
buon fine, oltre che un premio per ogni
target prestabilito e raggiunto; dalle
aziende produttrici e installatrici, poiché
queste le andranno a riconoscere una
percentuale per l’intermediazione creata dal progetto.
Il ruolo dell’Istituto di credito è ovvia-
da interessi agevolati per i cittadini partecipanti al progetto.
Con il progetto di gruppi di acquisto,
la banca ha l’opportunità di incrementare ulteriormente il suo fatturato e la
clientela che viene fidelizzata, proprio
grazie all’iniziativa, anche per nuove
attività e operazioni. Il beneficio per l’Istituto di credito va visto anche in termini di immagine: può infatti manifestare il suo ruolo attivo in progetti che
generano vantaggi ambientali.
Infine, in una situazione particolarmente virtuosa, attraverso la vendita dei
Certificati bianchi, si può chiudere il cerchio con il coinvolgimento anche del
distributore di energia (la società elettrica o del gas) che, visti gli obblighi
imposti dai DM del 20 luglio 2004, in
una fase successiva potrebbe sostenere
direttamente il progetto del gruppo,
acquisendo i titoli.
Affinché tutto questo processo sia
efficace è necessario che i cittadini, organizzati in gruppi o associazioni, vengano coinvolti sin dalla fase preparatoria
della campagna attivata sul territorio, in
modo da comprenderne le motivazioni,
le implicazioni e i vantaggi. Anche per
quanto concerne l’acquisto stesso delle
SOLE
VENTO
tecnologie, la decisione di affidarsi a una
ditta piuttosto che a un’altra - se viene
percepita come frutto di una scelta
presa esclusivamente dalla Esco o da
altro soggetto - corre il rischio di essere
interpretata come imposta dall’alto.
Insomma, coloro che partecipano a queste iniziative non dovrebbero solamente accettare proposte già definite, ma
acquisire anche un potere decisionale,
rivendicando un ruolo di cittadino protagonista più che di consumatore.
Va anche compreso, infatti, che le
classiche offerte chiavi in mano su cui si
basano alcune campagne di questo tipo,
come quelle per l’installazione di
impianti solari termici o fotovoltaici, se
da un lato possono risultare invitanti
per l’accesso facilitato a queste tecnologie, dall’altro possono dare l’impressione di una delle tante proposte di vendita, sul modello delle offerte commerciali
presentate in Tv o nei volantini della
grande distribuzione. Tale metodologia
di comunicazione commerciale non si adatta alla penetrazione di mercato di prodotti
con complessità tecnologica,
di cui molti hanno ancora
scarsa esperienza e conoscenza. Una
strategia che punti al solo prezzo scontato o al tasso agevolato, non favorisce
l’effettivo coinvolgimento dei partecipanti, con il rischio che si valutino solo
gli aspetti economici della campagna,
una sorta di ulteriore proposta di
“spesa”, senza che ne vengano colti gli
aspetti più strutturali, come quello di
dare un proprio contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Un esempio ci è fornito dalle recenti
campagne di cessione gratuita delle
lampadine fluorescenti a basso consumo
che hanno prodotto solo all’inizio, e in
minima parte, gli effetti attesi rispetto
alle potenzialità iniziali, portando a
fenomeni di accaparramento piuttosto
che a un uso razionale dell’energia e a
una riduzione reale dei consumi.
Per quanto riguarda la promozione
sarebbe utile programmare, durante
la campagna, eventi pubblici che la
possano appoggiare e rafforzare,
quali iniziative sui temi dello sviluppo
sostenibile e delQUALENERGIA ANNO V - N.5
l’efficienza enerNOVEMBRE-DICEMBRE 2007
getica.
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