LE PSICOTERAPIE Ogni trattamento di disturbi mentali o di problemi psicologici che utilizzi metodi psicologici Ogni psicoterapia discende da un modello teorico del cambiamento psichico che indica le modalità di insorgenza della psicopatologia e ci suggerisce le tecniche per favorire il cambiamento Psicoterapie Brevi se durano meno di un anno Esistono in forma: individuale, di coppia, della famiglia e di gruppo Prerequisiti comuni Relazione interpersonale tra paziente e terapeuta ed alleanza ad esclusivo beneficio del paziente Un luogo specifico e sicuro (setting) all’interno del quale si svolge questa relazione nel quale tutto ciò che avviene è confidenziale Proposta, ad opera del terapeuta, di nuove prospettive e nuovi punti di vista, in grado di dare un senso a sensazioni confuse e indefinite Insieme di tecniche e di procedure che specificano il modo di operare del terapeuta Requisiti di una Relazione terapeutica Rispetto della riservatezza e del segreto Accettazione del paziente ed assenza di giudizio su di lui e sul suo comportamento Assenza di interesse personale (esclusione in ogni caso di parentela, amicizia, rapporti di lavoro od affari, vincoli di collaborazione o dipendenza) Sospensione di ogni giudizio che riguardi convinzioni religiose, politiche, morali e di ogni scala di valori e di principi del terapeuta in modo da evitare ogni interferenza con la terapia in corso Finalità dell’Intervento terapeutico Far fronte ad un momento di emergenza, di crisi, ad una situazione comunque transitoria Far fronte ad una condizione psicopatologica in atto ed alla sua diretta sintomatologia Prevenire le possibili ricadute, dopo che il paziente ha risolto la situazione acuta Promuovere la crescita personale mediante il cambiamento di aspetti strutturali della persona La Psicoanalisi È stata sviluppata da Sigmund Freud (1856-1939) per la cura delle “Nevrosi” Funzionamento e sviluppo della personalità La vita Psichica si svolge prevalentemente al di fuori della consapevolezza e del controllo del soggetto in forma Inconscia L’Inconscio comprende contenuti psichici attivamente esclusi dalla coscienza e che possono manifestarsi sotto forma di Lapsus, Atti mancati, Sintomi Psicopatologici. La Psicopatologia manifesterebbe la presenza di conflitti inconsci la cui origine risalirebbe ai primi anni di vita In questo senso la terapia viene definita Analisi, per la sua essenza esplorativa. Si ripercorre la storia del paziente facendo emergere le rappresentazioni inconsce che dominano la vita psichica ed il cambiamento è legato alla ristrutturazione connessa alla presa di coscienza di determinate istanze Metodo delle Associazioni Libere Richiede un “Setting” adeguato Lettino con terapeuta fuori dal campo visivo Analista poco attivo e neutrale Non dà consigli, non interviene, raramente risponde a domande, raramente esprime contrarietà o giudizi Interviene con Interpretazioni finalizzate a rendere il paziente consapevole In genere 4 sedute settimanali per almeno 4-5 anni Sviluppo del Transfert e controllo del Controtransfer Richiede una formazione adeguata (almeno 10 anni). Selezione severa Psicoanalisi come metodo di indagine e Psicoterapia Psicoanalitica Cambiamento nel corso degli anni Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale La psicoterapia viene concepita come insieme di conoscenze, di principi e di tecniche che derivano dalla psicologia di base e dalle acquisizioni della ricerca. Negli anni si è avuto un graduale slittamento da prevalere di riferimenti “Comportamentali” a quelli “Cognitivi” Origini nel mondo Anglosassone negli anni ’60 Influssi dati dagli studi di Pavlov e di tutto il filone della psicologia cognitiva Diffuso scontento rispetto ai modelli psicoanalitici La psicoterapia si prefigge di ripercorrere tutti i passi che hanno portato alla situazione di disagio. Tecniche di trattamento con la finalità di modificare La struttura cognitiva La risonanza emozionale Le modalità comportamentali È intervento che agisce sulla causa e non è solo sintomatico Setting individuale in età adulta e familiare in età infantile o con i tossicodipendenti, schizofrenici o anoressiche. Trattamento di coppia nei problemi sessuali o nei conflitti. Trattamento di gruppo quando il problema è la relazione Durata < all’anno per sedute settimanali Le Psicoterapie Umanistiche Diffidenza nei confronti della psicologia e della psicopatologia vista come incapace di classificare una entità tanto privata come la sofferenza psichica Prospettiva prevalentemente filosofica Esiste una “autenticità” dell’essere umano ed il senso della terapia è raggiungerla per svilupparne tutte le potenzialità La tecnica passa in secondo piano rispetto alla persona Le psicoterapie ad orientamento umanistico Maslow, e quelli che adottarono la sua visione dell’uomo, voleva spiegare il comportamento umano in modo olistico Le spiegazioni precedenti, soprattutto le versioni classiche della psicoanalisi e del comportamentismo, vedevano l’uomo oggetto, frammentato e scarsamente agente volontario Le psicoterapie ad orientamento umanistico In ambito psicoterapeutico i nomi che di solito compaiono quando si parla dell’area umanistica sono: James Bugental, Eugene Gendlin, Carl Rogers, Irvin Yalom, Rollo May, Viktor Frankl, Fritz Perls, Ludwig von Bertalanffy Kurt Goldstein, Karen Horney e per l’Analisi Transazionale Mary e Robert Goulding. Terapia centrata sul cliente di Carl Rogers Ottimismo e fede nella bontà intrinseca della natura umana Compito del “terapeuta” è di offrire una atmosfera che permetta di sviluppare un rapporto fondato su Congruenza (deve esprimere il “vero” Sé) Empatia (gli comunica il proprio modo di pensare e di reagire emotivamente) Accettazione positiva incondizionata (relazione calda ma non invasiva) “Cliente” e non “Paziente” perché rigetta la diagnostica psicopatologica e la nozione di malattia Terapia della Gestalt Fritz Perls Concezione ottimistica della natura umana Il passato non esiste più ed il futuro non esiste ancora L’approccio stimola la creatività e l’apertura all’esperienza e la presa di contatto con gli altri in maniera immediata Predilige il Setting Gruppale “Sedia Calda” ed incoraggiato ad identificare sensazioni ed emozioni presenti soprattutto se dolorose e incongruenti Setting gruppale «Nella tecnica della sedia vuota - per esempio, si chiede al cliente di immaginare che una persona con cui ha una relazione emotivamente intensa (padre, madre, coniuge) sia seduta sulla sedia vuota di fronte a lui, e di parlare a questa persona dei problemi della loro relazione e dei sentimenti specifici verso di lei. Il cliente poi cambia sedia e parla come se fosse l'altra persona, e questo mostra come il cliente pensa che l'altra persona lo veda. La tecnica della sedia vuota può essere usata anche per incoraggiare i clienti a parlare a parti diverse di se stessi, alle loro paure, ai loro desideri, o sogni, per cercare di confrontare i loro sentimenti ed accettarli come parte del loro essere totale. Terapia Sistemica Approccio sistemico alla Terapia della Famiglia Watzlawick 1967 “Pragmatica della Comunicazione Umana” Contributo teorico di Gregory Bateson e di un gruppo di ricercatori della scuola di Palo Alto in California Teoria dei “Sistemi” visto come raggruppamento di elementi, all’interno dei quali intercorrono delle interazioni tali per cui ogni variazione nello stato di un elemento finisce col modificare lo stato degli altri elementi Causalità circolare e non lineare Capro Espiatorio (elemento più debole) o “Paziente Designato” Pazienti anoressici, schizofrenici,tossicodipendenti Doppio legame "Un giovanotto che si era abbastanza ben rimesso da un accesso di schizofrenia ricevette in ospedale una visita di sua madre. Contento di vederla, le mise d'impulso il braccio sulle spalle, al che ella s'irrigidì. Egli ritrasse il braccio, e la madre gli domandò :«Non mi vuoi più bene?». Il ragazzo arrossì, e la madre disse ancora: «Caro, non devi provare così facilmente imbarazzo e paura dei tuoi sentimenti». Il paziente non poté stare con la madre che per pochi minuti ancora, e dopo la sua partenza aggredì un'inserviente e fu messo nel bagno freddo". (da "Ecologia della mente" di Gregory Bateson) La comunicazione quindi non è solo costituita da atti verbali volontari, bensì implica una moltitudine di comportamenti corporei, studiati dalla cinesica e dalla prossemica, che influiscono sul contenuto verbale Il doppio legame un tipo di rapporto in cui uno degli interlocutori propone all’altro una situazione tale che qualsiasi sua reazione è sbagliata “vuoi più bene al papà o alla mamma?” Ogni famiglia ha un suo equilibrio interno (omeostasi) anche se disfunzionale ed opporrà le sue resistenze al cambiamento La terapia è vista come azione atta a “perturbare” questo equilibrio Minuchin e la patologia dei confini delle famiglie (Invischianti e Disimpegnate) “Seconda Cibernetica” (anni 80) viene meno la forte contrapposizione con approccio dinamico e cognitivo Setting: Intera famiglia con due terapeuti interni e due oltre lo specchio Seduta Preseduta Intervista familiare Discussione Conclusione Postseduta NON VOGLIO BANALIZZARE, MA, PER COMINCIARE, PROBABILMENTE SAREBBE SUFFICIENTE DOMANDARSI: - PERCHE’ E COME DICO O NON DICO QUALCOSA; - PERCHE’ E COME FACCIO O NON FACCIO QUALCOSA; SE HO LA DISCIPLINA PER FARMI QUESTE DOMANDE, MEGLIO SE IN TEMPO REALE, POSSO, COL TEMPO, ACQUISIRE SEMPRE PIU’ CONSAPEVOLEZZA. Eric BERNE Analisi transazionale Berne è il fondatore dell’AT. Berne nacque in un quartiere ebreo di Montreal nel 1910, si trasferì in America dove si specializzò in psichiatria, lavorò con Erikson e fondo le basi teoriche dell’AT. Il suo interesse era soprattutto per l’intuizione ed i messaggi nascosti provenienti dalle persone. L’AT fornisce: Una teoria della personalità in quanto fornisce un quadro di come siamo strutturati dal punto di vista psicologico e utilizza il modello diviso in 3 parti, noto come modello degli stati dell’IO. Una teoria dello sviluppo infantile, infatti il concetto di copione spiega come gli schemi di vita abbiamo origine nell’infanzia, e infine ci fornisce anche una teoria della psicopatologia, di come noi adulti proponiamo strategie infantili anche quanto queste risultano inefficaci e dolorose. L’AT può essere utilizzato nel sistema di psicoterapia ma anche nei contesti educativi infatti può aiutare insegnanti e studenti a rimanere in una chiara comunicazione ed evitare giochi. Scopo è il conseguimento da parte dell’individuo dell’autonomia che si manifesta con il recupero e l’uso della consapevolezza, della spontaneità e dell’intimità. L’AT si situa nella corrente umanistico-esistenziale e si fonda sui seguenti assunti filosofici: 1-Ogni persona è OK (va bene cosi com’è) IO SONO OK, TU SEI OK 2- Ogni persona è capace di pensare e di decidere cosa vuole dalla vita 3-Le decisione prese possono essere cambiate PUNTO DI PARTENZA E’ LA CONSTATAZIONE CHE TUTTI NOI CAMBIAMO E QUESTI CAMBIAMENTI SONO ATTRIBUIBILI A REALTA’ : PSICOLOGICHE DISTINTE, DEFINITE “STATI DELL’ IO”. L’analisi strutturale è l’analisi della personalità, degli stati dell’IO. Berne definisce uno stato dell’IO come un insieme di sentimenti ed esperienze correlate ad insieme di comportamenti. Ciò significa che una persona possiede infiniti stati dell’IO che costituiscono la struttura della persona. STATO DELL’ IO GENITORE G R E A L T A’ A COMPORTAMENTI, PENSIERI ED EMOZIONI INTROIETTATI DALLE FIGURE GENITORIALI STATO DELL’ IO ADULTO COMPORTAMENTI, PENSIERI ED EMOZIONI CHE SONO UNA RISPOSTA DIRETTA AL QUI-ED-ORA STATO DELL’ IO BAMBINO B COMPORTAMENTI, PENSIERI ED EMOZIONI RIPROPOSTI DA LI’-ED- ALLORA (INFANZIA, ECC.) GLI STATI DELL’ IO GENITORE. Pensa, prova sentimenti e mette in atto comportamenti tipici di un genitore e, nello specifico, dei propri genitori (o figure significative); è la parte che impone regole, valuta e giudica, ma anche quella che offre cura e protezione ADULTO. È la parte razionale, logica, diretta ad organizzare ed elaborare le informazioni, a risolvere i problemi nel qui e ora BAMBINO. Riattualizza sentimenti, pensieri e comportamenti agiti dal soggetto nell’infanzia; parte più legata alle emozioni, spontanea, intuitiva e creativa, ma anche soggetta ad adattamenti. . IN OGNI MOMENTO, IN OGNI AGGREGATO SOCIALE, OGNUNO MANIFESTERA’ UNO DI QUESTI TRE STATI , PASSANDO PIU’ O MENO PRONTAMENTE DALL’ UNO ALL’ ALTRO GENITORE Genitore normativo Positivo quanto da regole e corregge Negativo quando mette l’altro in posizione non OK Genitore Affettivo Positivo quando si prende cura dell’altro Negativo non riconosce le capacità dell’altro e lo mantiene in uno stato di bisogno (madri iperprotettive) BAMBINO Bambino adattato Positivo si adatta alle regole (controllo sfinterico) Negativo schemi infantili non più adeguati (mette il broncio) Bambino libero Positivo quando esprime emozioni in situazioni sicure Negativo pulsioni non censurate TRANSAZIONE (ANALISI DELLA COMUNICAZIONE) È uno scambio comunicativo tra due persone e consiste in uno stimolo ed una risposta tra specifici stati dell’io. L’emittente invia uno stimolo ad un ricevente cui segue una risposta. Le transazioni possono essere complementari, incrociate o ulteriori Le transazioni complementari o parallele sono caratterizzate dal coinvolgimento di 2 stati dell’IO:uno stato dell’IO manda lo stimolo e un altro la “CHE ORE SONO””SONO LE 6” Transazione Il marito chiede: "Sai dov'è la mia cravatta nera? Non la trovo da nessuna parte" (Adulto → Adulto). Se la moglie risponde: "Non so, non l'ho vista", abbiamo una transazione complementare e diametralmente opposta (Adulto → Adulto). Se la moglie risponde: "Perché dai sempre la colpa a me?" si determina una transazione incrociata (con il Bambino che risponde al Genitore, invece dell'Adulto che replica all'Adulto), interrompendo la comunicazione; lo stesso effetto si verifica con la risposta: "Ecco, perdi sempre tutto!" (in questo caso, è il Genitore della moglie che si rivolge al Bambino del marito). Copione “Un copione è un piano di vita che continua a svilupparsi, dopo essere stato strutturato nella prima infanzia, sotto l’influenza dei genitori; è quella forza psicologica che spinge ogni individuo verso il proprio ‘destino’, sia che lo combatta, sia che sostenga trattarsi del frutto di una sua libera scelta” (Berne, 1994, 36). Giochi psicologici “insieme ricorrente di transazioni, spesso monotone con una motivazione nascosta o più semplicemente, come una serie di mosse insidiose truccate”. In sintesi i “giochi”: - sono ripetitivi, - sfuggono alla consapevolezza dello stato dell’io dell’Adulto - comportano un momento di sorpresa e confusione - comportano uno scambio di natura ulteriore - terminano con emozioni sgradevoli e abituali. Triangolo drammatico (karpman) Un Salvatore è una persona che considera gli altri non OK, reagisce offrendo loro aiuto da una posizione di superiorità (“Io so più di te, che sei incompetente”) Un Persecutore reputa gli altri inferiori a lui e non OK, li sminuisce e li schiaccia (“Io sono migliore di te, che sei inferiore”): Una Vittima è una persona che si considera inferiore e non OK. Talvolta la Vittima cerca un Salvatore che la confermi nella sua convinzione Tutti e tre questi ruoli del triangolo drammatico comportano una svalutazione. Una Vittima svaluta sé stessa, mentre sia il Persecutore che il Salvatore svalutano gli altri.