N°
9
LmanaCCO
Gennaio 2015
newsletter di informazione su salute e cosmesi naturale
a cura di Laboratorio di Cosmesi Naturale L’Alambicco
www.alambiccoerboristeria.com
BIO O NON BIO
Biologico e Naturale, alimentare e cosmetico.
Conoscere per scegliere.
Sapevate che spesso i prodotti bio non sono naturali? Oppure che, per esempio, il noto marchio “Bioil” non è
biologico ed è composto per lo più da paraffina (derivato dal petrolio)? Bene, scopriamo i retroscena di questo tema controverso.
Negli ultimi anni c’è stata una forte crescita del mercato “eco-bio-naturale” in tutti i settori. Uno stile di
vita eco-sostenibile tocca svariati comparti come l’alimentazione biologica, la bio-cosmesi, le medicine
e terapie naturali fino alle energie rinnovabili o alla bio-edilizia.
Le nuove offerte devono rispettare tanto le persone quanto l’ambiente, superando la tendenza del
prodotto soltanto “bello” o “buono” per arrivare al più desiderato prodotto “ecologico” o “etico”, ispirato ai valori di sostenibilità e responsabilità. Purtroppo questo quadro non vale per quelle realtà in cui
regna l’interesse speculativo che mette in cattiva luce, aimè, i
produttori seri e affidabili. Noi vogliamo offrire il nostro punto
di vista sull’argomento, per divulgare più informazioni utili al
consumatore, soprattutto durante la fase di scelta e acquisto
del prodotto.
Conoscere vuol dire essere in grado di poter valutare e scegliere liberamente, senza essere influenzati da pubblicità ingannevoli o messaggi fuorvianti.
Abbiamo pensato di approfondire le leggi che regolano il
prodotto Bio, riguardanti due settori di successo: l’alimentare e
il cosmetico.
BIOLOGICO ALIMENTARE
Per definizione un alimento biologico, o proveniente da agricoltura biologica, viene ottenuto mediante l’applicazione di
tecniche produttive che escludono l’uso di prodotti chimici di
sintesi quali concimi, antiparassitari, pesticidi, ma utilizzano
come fertilizzanti prodotti derivati dal mondo naturale (animale, vegetale, o minerale) e tecniche di lotta biologica contro
malattie del mondo vegetale.
L’agricoltura biologica è quindi un sistema di produzione che ha come obiettivo il rispetto dell’ambiente,
degli equilibri naturali e della biodiversità, e che cerca di offrire al consumatore prodotti genuini ottenuti
nel rispetto del ciclo della natura.
Va detto che esiste una differenza tra chi coltiva prodotti biologici e chi trasforma materie prime di origine biologica; mentre il produttore deve controllare che le coltivazioni e i prodotti finali rispecchino fedelmente il metodo biologico, il trasformatore di prodotti finiti (pasta, condimenti, biscotti ecc..), utilizza
materie prime già certificate all’origine, ossia acquistate dal produttore. Ciò significa che, se nel secondo
caso gli ingredienti utilizzati sono già certificati, nel
primo
eventuali contaminazioni di concimi e pesticidi non
idonei non saranno rintracciabili sul prodotto finito).
Per poter ottenere la certificazione Biologica, ogni
azienda deve avvalersi di un Ente Certificatore per
il controllo della produzione con metodo biologico.
L’Ente Certificatore dovrebbe effettuare (almeno una
volta l’anno) dei controlli “fisici” completi, verificando
che tutti i processi rientrino nelle normative. Il controllo viene effettuato con preavviso anche se possono
essere previste ispezioni straordinarie. Attualmente,
nel nostro Paese, il numero di organismi atti al controllo sono una quindicina per oltre 52.000 aziende
A partire dal1 luglio 2012, prodotti biologici
certificate. Tra le aziende agricole, va sottolineato
che la stragrande maggioranza lavora e coltiva sia in
devono avere questo logo in etichetta. Il
modo convenzionale sia in regime biologico. Il punto
logo deve essere riportato obbligatoriaè: come si possono controllare aziende che hanno una
mente su tutti i prodotti alimentari biologici
doppia posizione? Inoltre l’Ente che certifica un’azienche provengono dalla Comunità Europea.
da è lo stesso che la deve poi controllare. Se si aggiunge il fatto che i prezzi dei prodotti Biologici sono molto più elevati (fino a tre volte) rispetto quelli convenzionali e che la vigente norma sull’etichettatura non
permette di sapere quale sia la provenienza di alcuni ingredienti, è naturale sospettare che quello che ci
viene venduto per Biologico possa essere in realtà una truffa. Proprio in questo sta uno dei punti deboli
più evidenti del “sistema biologico”.
Detto ciò, il mondo del biologico ha però risvolti molto positivi. Innanzitutto le regole e i controlli, seppur
nell’impossibilità della certezza, evitano in coltivazione l’utilizzo spropositato di prodotti di origine chimica quali pesticidi, fitofarmaci, OGM, diserbanti ecc. con minori ripercussioni ambientali, limitando poi,
nella successiva trasformazione, l’uso di sostanze di sintesi, coloranti ed aromatizzanti artificiali ecc.
Pertanto l’origine biologica dell’alimento, testimonia perlomeno una presa di responsabilità e di conseguenza, fornisce una certa garanzia al consumatore.
Concludendo, in linea generale, il prodotto biologico, nonostante quanto scritto, è sinonimo di garanzia
per il consumatore.
BIOLOGICO COSMETICO
Esistono norme comunitarie che classificano gli ingredienti in ambito cosmetico senza distinzione tra
quelli convenzionali e quelli usati in ambito Biologico. Purtroppo non esiste una normativa vera e propria, chiara e ineludibile che permetta al consumatore di avere la certezza che il prodotto acquistato sia
Naturale o Biologico; tutti rientrano nell’attuale regolamento CE 1223/2009 sulla cosmesi, senza distinzione.
Lo scopo primario del prodotto cosmetico Bio si può riassumere in questi punti:
- Tutelare il consumatore permettendo l’utilizzo di ingredienti a basso impatto ambientale
- Promuovere l’utilizzo di materie prime di origine biologica o spontanea
- Eviatare l’uso di prodotti di sintesi “a rischio”, di derivazione OGM (modificati geneticamente), e ingredienti derivati dal petrolio.
Senza un’adeguata normativa, è frequente che, quanto appare come slogan in etichetta, possa confondere il consumatore. Anche nel Biologico. Ci cono prodotti Bio che contengono oltre il 90% di acqua ed altri
ingredienti mentre gli ingredienti veramente Biologici sono presenti in percentuale veramente minima.
L’unico modo per verificare che un prodotto sia il più naturale possibile o veramente biolgico, è leggere
attentamente gli ingredienti evitando gli slogan di copertina.
ATTENZIONE ALL’ETICHETTA
Il fattore etico gioca un ruolo predominante ma altrettanto importante è conoscere gli ingredienti. Non
ci si deve fidare di denominazioni “Bio”, “Eco” “Natural” se in etichetta non appare il logo dell’Ente certificatore assieme al logo comunitario del prodotto Biologico. Questo tipo di prodotto non ha nulla a che a
vedere con quelli naturali o biologici. Lo stesso vale per la dicitura che si trova spesso sulle etichette“non
testato su animali” . Quest’ultima infatti è definita “pubblicità ingannevole” in quanto la legge entrata in
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vigore nel Marzo 2013, vieta i test sugli animali sia in riferimento alle materie prime sia sui prodotti finiti, in tutti i Paesi dell’Unione. Nessun prodotto può contenere ingredienti
testati su animali e che quindi non deve essere evidenziato
come motivo di “pregio”.
Per distinguere le tipologie dei prodotti cosmetici che
troviamo in commercio e conoscere la qualità degli ingredienti che li compongono (ovviamente ammessi per legge),
è utile fare riferimento a siti in rete ben strutturati e molto
affidabili che ci forniscono chiare linee guida per la valutazione oggettiva dei cosmetici che abbiamo in casa o che
acquistiamo al supermercato, in profumeria o in farmacia
- Biodizionario (www.biodizionario.it) fornisce un elenco di
ingredienti classificati in tre colori (Verde=sicuro, Giallo=da
utilizzare con cautela, Rosso=da evitare) Anche se schematico, ci può aiutare a comprendere quale prodotto scegliere
in base agli ingredienti;
- Saicosatispalmi (http://forum.saicosatispalmi.org/viewtopic.php?t=9129) dove si trovano centinaia di prodotti,
Intimo Vegetale, completamente naturale,
nome per nome, ingrediente per ingrediente. Basta dare
senza conservanti.
un’occhiata per capire che prodotti rinomati, apparentemente naturali, contengo in realtà quantità enormi di derivati dal petrolio. Convenzionale o “bio” che sia, provate a verificare la lista ingredienti di prodotti quali
“Robert’s”, “Johnson’s”, “L’Erbolario”, “L’ Amande”, “L’Oreal”, L’Occitane de Provence” e tanti altri ancora.
Rimarrete sorpresi!!
La rivista Altroconsumo (http://www.altroconsumo.it/salute/pelle-sole/news/cosmetici-biologici-naturali-foto-gallery) ha redatto diversi articoli che permettono di capire meglio la cosmesi “bio” . Questi strumenti ci aiutano ad interpretare le diciture degli INCI e a capire meglio il tipo di prodotto che ci troviamo
davanti.
Anche la RAI, durante il programma Report del 14 Dicembre scorso (https://www.youtube.com/
watch?v=3gI1tYA12mM ), ha sottolineato diverse lacune della cosmesi “Bio” evidenziando che, purtroppo,
la fiducia del consumatore rispetto ai claim dei prodotti non è ripagata, e che talvolta le persone preposte alla vendita siano addirittura meno preparate dei consumatori stessi. ,
Esempio di etichetta con lista ingredienti in italiano.
Come già detto prima, un prodotto
cosmetico Biologico, per essere considerato tale, deve avere i loghi che ne
garantiscano la certificazione. E’ giusto però sapere che un cosmetico Bio
non è sempre prodotto con il 100%
di ingredienti di origine biologica e
naturale. Può contenere ingredienti
di sintesi così come può contenere
conservanti e che quindi non può
essere definito “migliore” o “più sicuro”
di quello convenzionale. Ecco alcuni
esempi di ingredienti spesso contenuti in prodotti “apparentemente” naturali: Paraffinum Liquidum, Mineral
Oil, Propylene Glycol, Dimeticone, che
sono in realtà derivati dal petrolio.
In definitiva la cosmesi “Bio” non è
tutta naturale e non è necessariamente più sicura o migliore di quella
convenzionale. Dipende sempre dagli
ingredienti che la compongono.
COME ORIENTARCI
Nel nostro laboratorio, per esempio, utilizziamo materie prime sia convenzionali che “Bio”. Non utilizziamo ingredienti derivati dal petrolio o OGM, lavoriamo prioritariamente con oli vegetali, oli essenziali puri
e naturali e tensioattivi di origine vegetale. Oggi, in Italia, che si producano 1000 o 1.000.000 di pezzi,
l’iter e i costi base per la certificazione Bio sono piuttosto elevati. Il rischio per le piccole aziende produt3
trici è quello di essere costrette a incrementare il prezzo al pubblico per poter coprire i costi. L’uso di materie prime selezionate e
l’assenza totale di agenti chimici sono, a nostro parere, la migliore
garanzia di naturalità.
L’INCI, QUESTO SCONOSCIUTO
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients),
non è altro che la lista degli ingredienti del prodotto, elencati in
ordine decrescente rispetto alla quantità utilizzata. Di non facile
lettura, questa distinta di nomi tecnici, botanici, in latino e inglese, non aiuta il consumatore. Infatti, oltre alla descrizione INCI di
legge, sulle confezione dei nostri prodotti aggiungiamo la “traduzione” degli ingredienti in lingua italiana. Un’accortezza semplice
e trasparente che, a nostro parere, dovrebbe essere implementata da tutte le aziende nazionali.
Gli“allergeni” come Limonene, Geraniol, Citral ecc.. (che normalmente chiudono la lista degli ingredienti), per legge devono
essere menzionati in etichetta. A differenza di chi li utilizza come
ingrediente specifico di origine chimica, quelli da noi utilizzati
Damascus - Olio Viso Naturale
sono naturalmente contenuti negli oli essenziali. Siamo convinti
Olio di Jojoba e Oli Essenziali Puri
che un buon olio o un burro vegetale come base e una miscela
mirata di oli essenziali siano decisamente migliori rispetto a creme dove, seguendo l’ordine Inci, troviamo al primo posto la descrizione “aqua” - ossia la semplice acqua (che talvolta è oltre il 70% della formula stessa) - alcol, una piccola parte di oli e burri vegetali e “parfum”, spesso non naturali o di sintesi. Nel
primo caso siamo certi che l’olio o il burro penetrino nella pelle nutrendo in profondità anche attraverso
i principi attivi degli oli essenziali. Nel secondo, solo una piccola parte penetra nella nostra pelle (infatti
il nostro corpo è assolutamente impermeabile all’acqua), il resto evaporerà al solo contatto.
A voi la scelta.
Richiedi presso L ’Alambicco la tessera tascabile con la distinta degli ingredienti da evitare
nei prodotti cosmetici.
Nota: questo opuscolo non intende fornire diagnosi e prescrizioni per casi specifici nè può sostituire la consultazione medica.
Si declina dunque ogni responsabilità per l’uso indiscriminato dei suddetti rimedi quando non avvallato da ricetta medica.
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA:
Patrizia Garzena, Marina Tadiello, Aromi, Profumi e Balsami Naturali, Edizioni FAG, Milano 2006
Giulia Penazzi, Cosmetici Naturali Fai da Te,Tecniche Nuove, Milano 2006
Giulia Fulghesu, Alimentaz. Naturale dallo Svezzamento all’adolescenza - Tecniche Nuove, Milano 2001
http://forum.saicosatispalmi.org/viewtopic.php?t=9129
I NUMERI ARRETRATI DE L’ALMANACCO E LE SCHEDE MONOGRAFICHE DEI SINGOLI OLI
SONO DISPONIBILI SUL SITO WWW.ALAMBICCOERBORISTERIA.COM
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