L a b o ra to r i o p e r u n u s o re s p o n s a b i l e d e l l ’ a c q u a
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è faticoso frequentare i bambini.
“ Dici:
Hai ragione.
. Marconi - classe 1°C
Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli.
Ti sbagli.
Non è questo l’aspetto più faticoso.
E’ piuttosto il fatto di essere costretti ad elevarsi,
fino all’altezza dei loro sentimenti.
Di stiracchiarsi, allungarsi,
sollevarsi sulle punte dei piedi.
Per non ferirli.
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Janusz Korczak
Casalecchio città amica dell’infanzia
scuola Tov
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3°C
Mi piace aprire con questo titolo la premessa, a monte dell’esperienza di seguito presentata,
condotta da COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) e CCRR (Consiglio
Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze), soffermando l’attenzione sulla parola amicizia.
Amicizia, valore così grande e importante nell’esperienza infantile e adolescenziale,
con i suoi lati positivi, con le sue ombre, ma di sicuro ferma nel ricordo di ciascun adulto,
dall’amico del cuore, al compagno “dispettoso”. Amicizia che dovremmo continuare
a perseguire e mantenere viva proseguendo il nostro percorso di vita.
L’esperienza vissuta da ragazzi e adulti con questo progetto è, secondo me,
la modalità più consona quando si lavora sulle buone prassi, su obiettivi
che parlano di diritti e tutela dell’ambiente.
Questo approccio caratterizza molti enti, associazioni, ONG
(organizzazioni non governative), che lavorano nel campo della
solidarietà, della cooperazione internazionale, dell’educazione
allo sviluppo per garantire a tutti gli effetti i diritti dell’infanzia
e la tutela dell’ambiente a partire dai livelli internazionali a quelli
locali. Se il nostro Comune si può definire vicino e amico dell’infanzia
è proprio perchè i ragazzi delle scuole, del CCRR, le loro famiglie,
gli insegnanti, affrontano e riflettono su questi temi nell’ambito dei
saperi scolastici, trasferendoli in un proprio stile di vita.
Persone che dimostrano all’amministrazione la loro amicizia sollecitandola,
stimolandola ad affrontare politiche attente all’infanzia e alla salvaguardia ambientale come
bene comune utile a tutelare il futuro del pianeta.
Contributo che ci viene dalla volontà di dare spazio didattico a questi contenuti, di evidenziare
interesse e coinvolgimento, e che ci sollecita a insistere sul piano politico nel diffondere una
cultura dei diritti alla base di ogni convivenza.
Il processo di cambiamento per costruire una città amica dell’infanzia richiede sforzi, costanza,
condivisione. Elementi indispensabili per realizzare un progetto comune, che si basi su azioni
concrete e conseguenti provvedimenti istituzionali per “dimostrare” la reale fattibilità
degli impegni che gli enti, volendolo, si possono prendere.
Per Casalecchio gli obiettivi fino ad ora dichiarati possono riassumersi in sostegno a:
- ai diritti dei bambini del nostro Paese ma anche dei Paesi del sud del mondo;
- alla sostenibilità ambientale e ad un uso virtuoso delle risorse;
- alla realizzazione di un piano di mobilità urbana attento ai cittadini più piccoli;
- alla lotta contro il degrado urbano e alla progettazione di spazi e luoghi accoglienti e sicuri
in cui i bambini e i ragazzi possono incontrarsi.
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°C
La campagna informativa e progettuale del COSPE sul tema “dell’acqua come risorsa
e bene da non disperdere” perché fondamentale per la vita delle persone e dell’intero
pianeta si situa in questo contesto e, dagli elaborati presentati, credo abbia prodotto un
risultato di impegno e attenzione che in questo opuscolo è ben documentato.
Impegno delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi che ci dimostra quanto conta
l’approfondimento, la motivazione nell’apprendere e “restituire” l’apprendimento attraverso
proposte, progetti e pensieri costruttivi e alternativi.
Impegno che ci dimostra come la metodologia e la didattica innovativa (lavoro di ricerca,
interdisciplinarietà dei linguaggi) siano utili a coinvolgere gli allievi nel proprio processo
di apprendimento tanto da migliorare competenze e saperi.
Merito di insegnanti motivati e competenti, di alunni curiosi, con la voglia di approfondire
e di partecipare, di esperti e consulenti capaci di far leva su queste motivazioni
per innovare il sistema formativo e mettere al centro dell’educazione la promozione
dei diritti umani, la cooperazione internazionale, la sostenibilità ambientale ...
l’acqua bene comune dell’umanità!
Elena Iacucci
Assessore alle Politiche Educative
del Comune di Casalecchio di Reno
Acqua: il nostro oro blu
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In Italia consumiamo circa 250 litri al giorno pro capite di acqua, dato che ci pone in testa
nella classifica dei consumi europei che si assestano intorno alla media di 165 litri al giorno.
Ne usiamo circa 6 litri per lavarci le mani, 3 litri per la pulizia dei denti, dai 100 ai 150 litri per
fare il bagno, dai 40 ai 50 per cucinare e lavare le stoviglie, 15 per fare la barba e 2 per bere.
Tanta acqua scorre dunque nelle nostre azioni quotidiane, ma poca in realtà è quella
disponibile: solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi e quindi utilizzabile.
Il resto è costituito da acqua in forma solida (ghiacciai) o da acqua salata.
Sono partita da questi numeri perché a mio avviso parlano da soli.
Mostrano infatti chiaramente quanto l’acqua sia una risorsa preziosa, proprio perché rara,
e allo stesso tempo fondamentale per la nostra esistenza. E mettono in evidenza
anche quanto proprio a partire dai nostri comportamenti quotidiani dimostriamo di essere
poco saggi. In questi ultimi cinquant’anni di cosiddetto “sviluppo” nel nostro Paese
sono stati inquinati come non mai i fiumi e i laghi, non si è provveduto a pensare di trattenere
e recuperare l’acqua piovana (basta pensare che l’acqua che usiamo per sciacquare
il WC è potabile) e allo stesso tempo è stato promosso uno stile di vita che ha fatto dell’uso
esagerato dell’acqua un segno di benessere.
Per questo, oggi, promuovere nei confronti delle nuove generazioni, futuri cittadini di domani,
un progetto sul risparmio dell’acqua è un gesto necessario di responsabilità.
Un passo importante nella direzione della consapevolezza di come dietro al consumo
dell’acqua, ovvero dietro a quel gesto
semplice e routinario che è l’aprire
un rubinetto, ci siano temi complessi
che riguardano la collettività intesa
come insieme degli abitanti
della Terra, e valori universali
come l’equità sociale e la pace.
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Che si ascoltino dunque i bambini quando ricorderanno ai loro genitori di non essere
“spreconi”. E che i genitori siano di esempio per i loro figli nell’essere virtuosi:
l’educazione al rispetto delle risorse comuni è infatti un elemento fondamentale di civiltà.
Troppo spesso confondiamo l’essere civili con il possesso di beni materiali.
La civiltà passa invece attraverso elementi culturali: dal riconoscimento del valore
- e quindi della salvaguardia - dei beni naturali comuni necessari alla sopravvivenza
della collettività (dall’aria, all’acqua, ai suoli, alla biodiversità) e alla condivisione equa
di queste risorse.
Se pensiamo invece che sono sempre più diffuse, anche nel nostro Paese,
le iniziative - sostenute anche da una recente legislazione - di privatizzazione delle acque,
si può facilmente comprendere che la strada intrapresa è di senso contrario.
Oppure se pensiamo che nonostante i nostri progressi tecnologici, recuperiamo solo
parzialmente le acque piovane, mentre in alcune culture tribali queste pratiche sono di uso
comune, è evidente che il percorso, soprattutto sul piano culturale, è ancora lungo.
Occorre quindi che tutti, amministratori e cittadini, abbiamo invece chiari gli obiettivi.
Senza scoraggiarsi, perché proprio sui grandi temi si può incidere anche e soprattutto
con piccole azioni a livello locale.
Chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o ci si insapona, giusto per fare un esempio,
e ridurre i consumi tanto da portarli in linea con quelli europei significa essere generosi
con il nostro pianeta, i suoi abitanti e le generazioni future.
Significa, goccia dopo goccia, riempire un serbatoio costruito sulla responsabilità
e sulla consapevolezza che possa alimentare e dare forza a una nuova e sempre
più necessaria civiltà del domani.
Beatrice Grasselli
Assessore all’Ambiente del Comune di Casalecchio di Reno
Capitolo I
scuola Moruz
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2
Il COSPE e il CCRR di Casalecchio di Reno
si incontrano...
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CCRR, Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze
di Casalecchio di Reno, cos’è?
Un gruppo di giovanissimi studenti di Casalecchio di Reno
si incontra periodicamente fuori dalla scuola per
scambiare opinioni e condividere le informazioni
raccolte dalla voce dei loro compagni e delle loro
compagne: problemi, proposte, idee, desideri
che riguardano la vita dei ragazzi
che vivono nella loro città.
Questi studenti fanno parte e sono il Consiglio dei Ragazzi e delle
Ragazze di Casalecchio di Reno.
I membri del CCRR sono circa trenta (due maschi e due femmine per ogni scuola primaria
e un maschio e una femmina per ogni ordine di classe delle scuole secondarie).
Le scuole che aderiscono al progetto in questo anno educativo 2008/09 sono:
le scuole primarie B. Ciari, Tovoli, R. Viganò e G. Garibaldi e le tre scuole secondarie di primo
grado G. Galilei, R. Moruzzi e Marconi della città di Casalecchio di Reno. Insieme ai ragazzi
eletti vi sono i così detti “membri onorari”: quindici ragazzi e ragazze che continuano
a partecipare ai progetti avviati, mentre il numero dei consiglieri che partecipano varia
di anno in anno.
Da qualche anno si è anche attuata la formula per cui a seconda dei temi trattati
i consiglieri possono coinvolgere nei gruppi di lavoro amici e compagni di scuola interessati.
Il CCRR si è insediato il 13 febbraio 2002.
È un organismo composto da un gruppo di persone che ne rappresentano altre,
con le quali sono in collegamento, e che ha la funzione di dare pareri e consigli e a volte
di prendere delle decisioni.
È sostenuto da un gruppo di adulti, il gruppo di progetto, composto da operatori comunali
e un insegnante per ogni scuola. In molte scuole le insegnanti che ruotano intorno
al progetto sono due perché spesso sono le stesse che all’interno dei plessi seguono
la progettualità dei Consigli di scuola. Oltre alle insegnanti fanno parte del gruppo
anche una pedagogista, una facilitatrice e esperti dell’Associazione Camina.
Il CCRR lavora in rete con i Consigli di scuola, che sono organi rappresentativi
degli alunni della città. Infatti, all’interno della maggior parte dei plessi che aderiscono
al progetto è presente un Consiglio di scuola, composto dagli studenti eletti dai loro
compagni che si occupano principalmente di questioni legate alla vita da studente
e rappresentano un ottimo interlocutore con il CCRR.
Alcune coordinate del progetto
- Riconoscere i ragazzi e le ragazze come soggetti in grado di formulare proposte
e di intervenire attivamente per realizzarle.
- Perseguire un fare politico degli adulti in grado di ascoltare i giovani, dialogando
e avvalendosi dei loro punti di vista.
Gli obiettivi
- Educare i giovani alla partecipazione civile e politica della città e della società in cui vivono.
- Aiutarli a orientarsi e ad assumersi responsabilità personali e di gruppo.
- Stimolare la collettività a riconoscerli come interlocutori nelle questioni che riguardano
la loro vita e il futuro.
Il metodo
- Offrire ai giovani contesti di apprendimento esperienziale in cui possano misurarsi
gradualmente con compiti concreti, con vincoli e compatibilità esterne,
con impegni assunti nell’ambito di una dimensione comunitaria.
- Promuovere, tra gli adulti coinvolti nel processo educativo, direttamente
(genitori e nonni, insegnanti e operatori scolastici) e indirettamente (tecnici comunali,
associazioni di volontariato, altri enti, altri cittadini) la consapevolezza del proprio ruolo
e della condivisione di responsabilità che la comunità deve percepire nei confronti
di bambini e ragazzi, attivando con coerenza i comportamenti più efficaci.
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I temi
I CCRR nel corso degli anni si è occupato di vari temi proposti dei ragazzi.
Abbiamo approfondito i diritti dei bambini e delle bambine partendo dalla
Convezione Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, abbiamo parlato
di ambiente e città, della vita quotidiana, dei luoghi di incontro, delle relazioni fra giovani
e adulti (gli amici, il tempo libero, la famiglia, la scuola, gli altri abitanti, il Comune),
ma anche delle relazioni fra la città in cui vivono e il loro Paese, l’Europa, il Mondo.
Per saperne di più è possibile consultare la pagine web del Comune di Casalecchio di Reno,
dove i diversi adulti coinvolti nel progetto hanno cercato di raccontarne dati e suggestioni:
http://www.comune.casalecchio.bo.it/ccrr/index.html
“Cambieresti?”... Anche i ragazzi partecipano
Dall’anno educativo scorso 2007/08, nell’ambito del progetto cittadino “Cambieresti?”,
i ragazzi hanno scelto di occuparsi di ambiente, nel senso più ampio del termine.
Con il sostegno di esperti hanno iniziato un percorso laboratoriale di approfondimento
per cui hanno analizzato i propri stili di vita e cercato di modificarli attraverso
la sperimentazione di comportamenti virtuosi.
La riflessione è partita dalla domanda “cosa consumiamo nella nostra vita quotidiana?“.
I ragazzi insieme a un facilitatore, Mattia, hanno elencato le diverse risorse
che quotidianamente utilizzano quali energia elettrica, acqua, carta, gas, denaro,
calorie, combustibili, cibo.
Per alcune di queste hanno analizzato le modalità di consumo e i vari modi per risparmiare
applicandoli nella vita quotidiana sia a casa sia a scuola.
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Il mercatino del baratto: un’esperienza da riproporre
I laboratori svolti nel corso dell’anno si sono conclusi con l’organizzazione della festa cittadina
che ha impegnato i ragazzi a organizzare un
Mercatino del Baratto, promosso in collaborazione con
i Consigli di scuola, dove è stato possibile scambiare
oggetti e materiali di seconda mano che hanno
potuto trovare così nuovi proprietari alimentando
il circolo virtuoso del riuso.
L’esperienza è stata molto positiva perché i ragazzi
coinvolgendo tutte le scuole della città hanno dato
un segnale forte del loro impegno nel credere
e divulgare buone pratiche per sperimentare insieme
agli amici, alle loro famiglie, ai compagni
di scuola e ai cittadini interessati nuovi stili di vita
più ecosostenibile.
Forti di questa esperienza nel corso dell’anno educativo
2008/09 i ragazzi e le ragazze del CCRR
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hanno deciso di perseguire nel loro intento di capire
e confrontarsi con esperti per migliorare i propri stili di vita,
ma soprattutto di continuare nell’intento di sensibilizzare
amici, familiari e cittadini a loro cari.
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Il COSPE
Da questo interesse nasce la collaborazione con il COSPE, Ong di Bologna, nata nel 1983 per contribuire al superamento delle condizioni di povertà ed ingiustizia sociale nel mondo.
E’ un’associazione senza scopo di lucro (Onlus) che opera nel settore della cooperazione
e della solidarietà internazionale, riconosciuta come Organizzazione Non Governativa (ONG)
dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Unione Europea.
In Africa, America Latina, Asia, Mediterraneo e nel Sud Est Europa, Cospe è impegnato in
programmi di sviluppo equo e sostenibile e sostiene la promozione di attività economiche
nei settori agricoltura, artigianato e servizi, con l’accompagnamento di attività formative e di
assistenza tecnica. Un’attenzione particolare è rivolta alle Associazioni e alle reti della società
civile. Nel percorso di lavoro promosso dal COSPE le donne rappresentano un soggetto
fondamentale e indispensabile alla promozione dei processi di sviluppo locale.
Nel proprio operato COSPE ripone inoltre l’attenzione sugli aspetti ambientali quali
la gestione delle risorse naturali, la tutela del patrimonio forestale e il raggiungimento
della sicurezza alimentare delle popolazioni più svantaggiate. Per COSPE l’ambiente è un
bene collettivo e nei suoi interventi cerca di mantenere un equilibrio tra la salvaguardia
dell’ambiente naturale e le condizioni di vita, promuovendo una corretta gestione delle
risorse naturali anche nei progetti di sviluppo rurale e di sostegno all’agricoltura e di
recupero e di valorizzazione dei saperi tradizionali.
In Italia e in Europa realizza programmi di educazione allo sviluppo, all’antirazzismo,
all’interculturalità e per la difesa dei diritti fondamentali.
Con il termine “educazione allo sviluppo” si intende quel lavoro di collegamento,
trasferimento di informazioni e competenze, sensibilizzazione sul tema dei rapporti
Nord-Sud del mondo, rivolto all’opinione pubblica italiana ed europea, alle scuole,
ai mass-media e alle istituzioni di governo per incidere sul cambiamento dei comportamenti
e delle normative teso a modificare gli elementi di squilibrio tra nord e sud.
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Cospe ha promosso:
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Le modalità di intervento sono quelle dei laboratori
nelle scuole, della produzione di materiali informativi
multimediali, dell’organizzazione di seminari divulgativi
e promozione o adesione a campagne di sensibilizzazione
nazionali e internazionali su tematiche specifiche,
come ad esempio l’acqua.
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- Campagna Portatori d’acqua:
promossa a livello europeo dal Comitato Italiano
per il Contratto Mondiale sull’Acqua con il sostegno
di un consorzio di Ong e Associazioni, tra cui il Cospe.
La Campagna ha l’intento di attivare un processo di partecipazione e di mobilitazione di
risorse da parte dei cittadini, istituzioni ed enti locali, disponibili ad impegnarsi a difesa
dell’acqua attraverso una serie di comportamenti individuali e collettivi.
- “Acqua: bene comune, diritto di tutti”:
una campagna di educazione allo sviluppo promossa
da numerose organizzazioni non governative in Italia
e in Europa con l’obiettivo di promuovere il concetto di acqua
come diritto e bene comune dell’umanità.
In particolare “Acqua: bene comune, diritto di tutti” si propone di sensibilizzare l’opinione
pubblica sulla situazione dell’accesso all’acqua nei Paesi del Sud del mondo e di promuovere
processi di cambiamento nella gestione dell’acqua, orientati ai principi di cooperazione,
partecipazione e solidarietà, risparmio.
La campagna nasce dalla drammatica considerazione che attualmente sul pianeta
oltre 1.400.000.000 persone non ha accesso all’acqua potabile nella quantità e qualità
sufficienti. Un numero destinato progressivamente ad aumentare nei prossimi decenni,
in particolare tra i Paesi poveri del mondo, già ora duramente colpiti da questo problema.
12
- W.A.T.E.R. (Water Access Through Empowerment of Rights):
campagna europea, il cui scopo principale è quello di fare tutto il possibile per introdurre
il diritto all’acqua all’interno degli ordinamenti legislativi e regolatori degli Stati.
Il tema è centrale in un contesto storico nel quale l’ONU ha promosso il decennio 2005-2015
quale “decennio dell’acqua” in cui l’obiettivo da raggiungere è il dimezzamento del numero
delle persone che ancora oggi, e siamo intorno al miliardo e mezzo, vedono negata
qualsiasi forma di accesso all’acqua potabile.
Entrambe si inseriscono nel contesto della campagna internazionale per il
Contratto Mondiale sull’acqua (www.contrattoacqua.it),
lanciata a livello internazionale nel 1998.
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Nel novembre 2008, inoltre, COSPE è stato tra i promotori dell’iniziativa
“Carovana dell’Acqua in America Centrale”, un’iniziativa che ha attraversato Nicaragua,
Guatemala, Honduras e El Salvador per portare solidarietà e sostegno alle
mobilitazioni messe in atto da alcune comunità dell’America Centrale
impegnate nella difesa delle proprie risorse idriche dai processi di
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privatizzazione e di mercificazione della loro gestione.
Per saperne di più:
www.cospe.org
[email protected]
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2°B
Nell’ambito di queste attività il COSPE ha proposto ai ragazzi
del CCRR di Casalecchio di Reno di lavorare insieme sulla
risorsa Acqua, bene comune dell’umanità.
Partendo da un percorso di approfondimento
volto a capire meglio l’importanza di tale risorsa
sia a livello locale sia internazionale,
si è organizzato insieme un evento cittadino per
sensibilizzare tutta la cittadinanza e diffondere
informazioni per un uso
più consapevole della risorsa acqua.
13
Capitolo II
Il percorso di ricerca-azione
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I ragazzi e le ragazze del Consiglio
hanno deciso di intraprendere un laboratorio
di approfondimento sulla risorsa acqua
e grazie all’esperienza del Cospe è nata
la possibilità di iniziare questo percorso insieme.
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Acqua: bisogno o diritto?
Primo incontro: 20 novembre 2009
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Il primo incontro si è svolto il 20 novembre,
giornata in cui ogni anno viene celebrata
la Giornata dei diritti dell’infanzia
e dell’adolescenza.
La nostra riflessione è partita così dall’
Art 24 della Convenzione Internazionale
dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
(leggi il box nella pagina successiva)
15
Articolo 24
1. Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute
possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire
che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi.
2. Gli Stati parti si sforzano di garantire l’attuazione integrale del summenzionato diritto
e in particolare adottano ogni adeguato provvedimento per:
a) diminuire la mortalità tra i bambini lattanti e i fanciulli;
b) assicurare a tutti i minori l’assistenza medica e le cure sanitarie necessarie, con particolare attenzione
per lo sviluppo delle cure sanitarie primarie;
c) lottare contro la malattia e la malnutrizione, anche nell’ambito delle cure sanitarie primarie,
in particolare mediante l’utilizzazione di tecniche agevolmente disponibili e la fornitura di alimenti
nutritivi e di acqua potabile, tenendo conto dei pericoli e dei rischi di inquinamento dell’ambiente naturale;
d) garantire alle madri adeguate cure prenatali e postnatali;
e) fare in modo che tutti i gruppi della società, in particolare i genitori e i minori, ricevano informazioni
sulla salute e sulla nutrizione del minore, sui vantaggi dell’allattamento al seno, sull’igiene e sulla salubrità
dell’ambiente e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta loro di mettere
in pratica tali informazioni;
f ) sviluppare le cure sanitarie preventive, i consigli ai genitori e l’educazione e i servizi in materia
di pianificazione familiare.
3. Gli Stati parti adottano ogni misura efficace atta ad abolire le pratiche tradizionali pregiudizievoli
per la salute dei minori.
4. Gli Stati parti si impegnano a favorire e incoraggiare la cooperazione internazionale in vista di ottenere
gradualmente una completa attuazione del diritto riconosciuto nel presente articolo.
A tal fine saranno tenute in particolare considerazione
le necessità dei Paesi in via di sviluppo.
Tanti diritti nei quali i ragazzi si sentono riconosciuti e protetti ma che nel dialogo
e nella riflessione compiuta in gruppo divengono zone scure, emblematiche di altre realtà,
culture, condizioni. E insieme ai ragazzi arriviamo a capire che avere acqua potabile
da bere è un diritto di tutti i bambini del mondo.
16
Cominciamo così a riflettere sulla parola acqua. Cosa ci fa venire in mente?
1. ACQUA:
- Uso superficiale
- Sete
- Risparmio
- Spreco
- Oasi
- Riutilizzo
- Cibo
- Lavarsi
- Potabile
- Indispensabile
- Bere
- Fiumi
- Pioggia
- Laghi
- Mare
- Cascate
- Vita
- Inquinamento
2. ACQUA:
- Fiume
- Piscina
- L’acqua occupa
i 2/3 della terra
- Mare
- Neve
- Vita
- Potabile
- Irriga i campi
- Vasca
- Sete
- Cibo
- Acqua pulita
- La nebbia
- Pioggia
- Gabinetto
3. ACQUA:
- Vita
- Fiumi
- Fontana
- Sete
- Bere
- Rubinetto
- Potabile
- Doccia
- Pioggia
- Piscina
- Mari
- Perché alcuni
bambini
più poveri non hanno
acqua potabile?
4. ACQUA:
- Lavarsi
- Siccità
- Giocare
- Cibo
(senza acqua non
si coltiva)
- Mare
- Mondo
- Pioggia
- Nuotare
- La vita
- Bere
- Clima
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17
Da questi spunti di riflessione è nato un dibattito interessante sull’uso che facciamo
dell’acqua nella vita quotidiana e di come vi sia uno squilibrio tra i tanti Paesi del mondo.
Anche le immagini aiutano a pensare:
non si spreca perché è molto preziosa
“ L’acqua
(a volte è chiamata l’oro azzurro).
“
vignetta vuole evidenziare il problema dell’approvvigionamento dell’acqua:
“ Questa
mentre a noi è sufficiente girare una manopola per avere litri e litri d’acqua,
altre persone invece sono costrette a fare km a piedi per procurarsi un secchio d’acqua.
Questo comporta un uso superficiale dell’acqua, perché se fossimo costretti anche noi
a fare km per procurarci pochi litri d’acqua allora non sprecheremmo così tanta acqua.
“
18
“
bisogna sprecare l’acqua
“ Non
perché in alcuni Paesi si fa la guerra pur di averla.
Immagini, parole e pensieri.
Visioniamo un video per capirne di più.
Secondo incontro: 11 dicembre 2009
Le immagini raccontano molto più delle parole,
e il video “Una goccia tira l’altra. Percorsi di cittadinanza attiva
per diventare Portatori d’acqua” ci ha fatto molto riflettere.
Portatori d’acqua! Ma cosa significa?
La campagna spiegata ai ragazzi...
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scuola G
La campagna “Portatori d’Acqua”
vuole essere una modalità per mettere in rete, rendere concrete
e dare visibilità politica a tutte le iniziative locali
di partecipazione dei cittadini e delle comunità locali che sono disponibili a sostenere
ed impegnarsi per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano e soprattutto
di mobilitazione di risorse e di impegno da parte di Movimenti ed ONG. Sottoscrivendo
i principi della campagna i soggetti coinvolti si impegnano a praticare comportamenti
responsabili nei confronti dell’acqua e partecipano ad azioni di sensibilizzazione
e coinvolgimento delle istituzioni a salvaguardia dell’acqua e al riconoscimento del suo diritto.
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asse 1°C
www.portatoridacqua.it
Per aderire è necessario compilare con i propri dati il modulo di adesione e indicare il tipo di impegni che si sottoscrive
fra quelli previsti e descritti nella Carta dei portatori d’acqua (vedere sul sito).
19
“R” come…
rispettare, ridurre, risparmiare e riutilizzare
Sono queste le 4 parole chiave che abbiamo scelto per approfondire la nostra discussione.
Sono stati divisi in 4 gruppi e attraverso le immagini, parole e pensieri hanno cercato di
rappresentare e comunicare quello che è emerso dal gruppo di lavoro.
L’Italia ha un record poco onorevole: quello degli sprechi d’acqua. Ogni famiglia, infatti, ne consuma
circa 10 miliardi di metri cubi all’anno, 213 litri circa pro capite al giorno.
Le attività svolte in casa senza pensarci fanno scorrere una quantità impressionante di acqua:
- 40-50 litri in cucina per cucinare e lavare le stoviglie;
- dai 9 ai 16 litri ogni volta che azioniamo lo sciacquone (circa 29.000 litri pro capite annui);
- 100 litri per un bagno in vasca, la metà circa per una doccia;
- 170 litri per la lavatrice con un ciclo completo a 90°C, 80 litri per un lavaggio a 30°C;
- solo 2 litri per bere!!
Se vogliamo dunque seriamente parlare di gestione equa e sostenibile dell’acqua,
non possiamo certo dimenticare noi stessi e la nostra vita quotidiana:
dobbiamo invece cominciare ad attuare una piccola rivoluzione del nostro stile di vita,
percorrendo la strada delle 4 R.
20
R come ridurre:
tecniche semplici di risparmio idrico
in casa
Sono molti gli accorgimenti pratici per ridurre
i consumi d’acqua e moltissimi sono quasi banali
e dipendono solo dal nostro buon senso.
Eccone alcuni:
1. Chiudere sempre l’acqua durante la pulizia
dei denti o la rasatura della barba
fa risparmiare ogni volta fino a 15 litri d’acqua!
2. Fare la doccia invece che il bagno significa usare
circa la metà dell’acqua o ancora meno,
soprattutto se evitiamo di lasciar scorrere l’acqua
mentre ci insaponiamo!
3. Lavare i piatti e le verdure utilizzando bacinelle,
senza lasciar scorrere l’acqua: si risparmieranno
rispettivamente 4500 litri a famiglia all’anno!
R come risparmiare
(guadagnando in salute):
due parole sull’acqua minerale in bottiglia
Noi italiani abbiamo (ma non è il caso di andarne
troppo fieri) il primato del maggior consumo
d’acqua minerale in Europa.
Ogni famiglia spende circa 260 euro l’anno.
Ma l’acqua non è sempre così sicura.
La scelta migliore resta quella di utilizzare l’acqua
del rubinetto (più controllata), utilizzando magari
un filtro per abbassare o annullare il contenuto di cloro
e di altre sostanze.
R come recuperare:
dal WC ai fiori, l’inutile viaggio
dell’acqua potabile
Per lavare biancheria, pavimenti, auto, per innaffiare
il giardino e per scaricare il WC non occorrerebbe
avere acqua di eccessiva purezza.
Meglio cercare di ridurre al minimo lo spreco
d’acqua, utilizzando più volte le cosiddette
“acque chiare”: esempio l’acqua utilizzata per
lavare le verdure che può servire per innaffiare le
piante.
R come rispettare:
tecniche di lavaggio
senza (troppo) inquinamento
Non bisogna mai eccedere nell’utilizzo dei detersivi.
Meglio prediligere quelli biologici...
o il buon vecchio sapone di Marsiglia!
21
...Alla fine dell’incontro tutti noi ragazzi e ragazze del CCRR abbiamo
condiviso i principi della campagna e volendo diventare anche noi
Portatori d’acqua abbiamo deciso di organizzare una
grande festa con l’obiettivo di promuovere una nuova cultura
che riconosca l’acqua come un “bene comune dell’umanità, che
appartiene a tutti gli esseri viventi” e l’accesso all’acqua come
un “diritto umano e sociale, individuale e collettivo”.
sc u
ola
G.
Ma
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- classe 1°C
Così facendo il CCRR si è trasformato in:
Comitato Locale di Tutela della risorsa Acqua!
Da questo momento in poi il nostro obiettivo è quello di
promuovere iniziative di sensibilizzazione, discussioni,
diffusione di buone pratiche e modelli di sviluppo sostenibile
a scuola come nel territorio di appartenenza.
Ma come procedere? Esploriamo il territorio...
Terzo incontro: 12 gennaio 2009
Per capire se e cosa si stava organizzando a favore di una cultura più responsabile
nei confronti dell’acqua, abbiamo fatto una breve mappatura delle associazioni
presenti a Casalecchio di Reno e con le nostre facilitatrici si è pensato di invitare le
associazioni che in città si occupano da anni dei temi legati all’educazione ecosostenibile
e in particolare della risorsa acqua.
Così nella seduta del nuovo anno 2009 abbiamo ospitato nella sede delle nostre riunioni
due rappresentanti del “Comitato Acqua Bacino del Reno”, nella figura di Massimo Pancaldi,
presidente del Comitato e Valeria Poggi, volontaria che da anni lavora nelle scuole
del territorio. Le nostre curiosità erano davvero tante, ma abbiamo dovuto scegliere
le domande più significative da sottoporre ai nostri due ospiti.
22
Queste sono solo alcune domande:
- Cosa fate per tutelare il bacino del Reno?
“Facciamo soprattutto campagne di informazione, attività di volantinaggio, iniziative
nelle biblioteche comunali, nelle scuole, ma soprattutto siamo stati presenti di fronte alle
istituzioni: abbiamo posto dei quesiti ai consigli comunali...
In pratica l’azione è soprattutto di 2 tipi: informativa su tutto ciò che riguarda l’acqua sia
per i problemi locali sia nazionali sia internazionali, e politica, ossia il mettersi di fronte alle
istituzioni che gestiscono e che hanno il potere sull’acqua per portare il nostro contributo,
dire la nostra opinione, cercare di tutelare il bene comune acqua, di ricordare che l’acqua
non è merce per fare affari ma è un bene essenziale alla vita!”
- Oggi come viene utilizzata l’acqua del Reno?
“L’acqua in generale viene utilizzata per scopi domestici, industriali e agricoli.
Tra questi tre utilizzi quello predominante non è quello casalingo, ma
quello agricolo, per l’irrigazione dei campi. Forse qui, nel nostro
territorio, l’impiego dell’acqua per scopi agricoli
è un po’ meno predominante rispetto alla media nazionale,
ma è in ogni caso la maggiore”.
Infine...
“Una cosa che i ragazzi possono fare è iniziare ad interessarsi a
questa tematica, e capire cosa significa avere un fiume, un proprio
fiume, e richiedere che siano dei fiumi e non dei rigagnoli, dei canali,
magari anche secchi, o forse artificiali.
Bisogna capire che ogni azione che noi facciamo, anche piccola, può
indirizzare le Amministrazioni a cambiare atteggiamento”.
scuola
Tovoli - classe 3°C
Dopo un acceso dibattito, l’incontro con i nostri ospiti si è concluso con una proposta
concreta: collaborare per organizzare la Giornata Mondiale dell’acqua,
il 22 marzo 2009!
23
E ancora...
Quarto incontro: 11 febbraio 2009
Il secondo appuntamento con il territorio
è avvenuto con l’Associazione Percorsi di Pace,
in particolare nella figura del vice presidente
Maurizio Sgarzi e un volontario, Davide Ferri,
studente e ex consigliere del CCRR.
L’associazione nel corso degli anni 2006/07 ha sostenuto un progetto molto
interessante dal titolo “Risparmia acqua”, che ha coinvolto 89 persone,
quindi 43 famiglie di Casalecchio di Reno, in una ricerca sull’uso giornaliero dell’acqua.
Sono state analizzate le bollette delle famiglie e si è arrivati a sapere che un Casalecchiese
consuma intorno a 125 litri di acqua al giorno, mentre un italiano ne consuma circa 235,
un americano ne consuma circa 435...
nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che ad ogni uomo necessitano
poco più di 40 litri di acqua al giorno!
Dopo un percorso di consapevolezza dell’importanza dell’acqua e di conoscenza del
suo uso consapevole, è stato rilevato che nell’arco dell’anno dal 2006 al 2007
ci sono stati dei miglioramenti nell’utilizzo dell’acqua.
Le famiglie hanno rilevato un risparmio giornaliero della risorsa acqua, con notevoli
benefici per tutti.
Questa esperienza ci ha fatto capire che con un piccolo impegno si può certamente
migliorare il proprio stile di vita, portando dei benefici per sé e per la comunità.
24
Capitolo III
Il grande evento!
22 marzo 2009, la GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA
Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell’acqua (World Water Day), proclamata nel 1992
dall’Assemblea delle Nazioni Unite. Perchè un giorno internazionale per l’acqua? ...
Per contribuire alla riflessione sull’importanza dell’acqua e sulla difesa di una gestione
sostenibile di tale risorsa e per sensibilizzare l’attenzione del pubblico sulla critica situazione
dell’acqua oggi! Si tratta di un appuntamento importante non solo per il suo carattere
simbolico; questa ricorrenza deve infatti costituire l’occasione per rilanciare un più forte
impegno per una generale sensibilizzazione sul valore della risorsa idrica e sul suo corretto
uso volto alla sua tutela ed al risparmio.
Entro il 2030, a causa dei cambiamenti climatici ma anche della rapida crescita demografica,
quasi la metà della popolazione del pianeta vivrà in regioni ad alto stress idrico, tra cui
in particolare l’Africa che conterà fra i 75 e 250 milioni di abitanti sottoposti a tale pressione.
Secondo l’Onu la situazione idrica mondiale è già preoccupante perché più di un miliardo
e 200 milioni di persone non hanno accesso sufficiente alle fonti di acqua pulita e più di due
miliardi di esseri umani vivono senza servizi igienici.
È per questo che, organizzato dal Consiglio Mondiale dell’Acqua, dal 16 al 22 marzo è stato
organizzato a Istanbul il 5° Forum Mondiale sull’Acqua, dal titolo “Colmare il divario
per l’acqua”, il più grande evento relativo alla risorsa acqua che ha l’obiettivo di inserire
la crisi idrica mondiale nell’agenda internazionale. Il Forum, che ha cadenza triennale, riunisce
esponenti di tutti i settori per trovare soluzioni sostenibili alle sfide idriche mondiali.
Ma dal 20 al 22 marzo, sempre a Istanbul - in parallelo al Forum “ufficiale” - si è organizzato
anche il Forum Alternativo, promosso dai numerosi movimenti mondiali che non riconoscono
la legittimità del Consiglio Mondiale dell’Acqua e invocano l’Onu come unico organismo
legittimato a guidare le politiche mondiali dell’acqua. Le Associazioni del Forum Alternativo
25
lottano “contro la privatizzazione dell’acqua e a favore di una gestione pubblica,
partecipata e democratica della risorsa idrica intesa come un diritto inalienabile dell’uomo,
anche se non ancora riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dell’Onu”.
Anche il Cospe è stato presente al Controforum Internazionale sull’acqua!
Per il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi
del Comune di Casalecchio di Reno (CCRR)
il 22 marzo è stata l’occasione per sensibilizzare
la cittadinanza sull’importanza dell’acqua.
IL GIORNO DELLA FESTA
alla Casa della Pace La Filanda
(Via Canonici Renani 8/10, Casalecchio di Reno)
PROGRAMMA FESTA:
ore 15.00: le ragazze e i ragazzi del CCRR presentano il percorso fatto quest’anno
in collaborazione con il Cospe
ore 16.00: merenda per tutti, vieni e porta qualcosa anche tu...
ore 16,30: laboratori e proposte per grandi e piccini
- “Il fiume sotto la lente” a cura della Fondazioni Villa Ghigi
- “Nuvole, torrenti e rubinetti” a cura del Lea di Scandellara del quartiere San Vitale
- Visione del video “Una goccia tira l’altra” con la collaborazione del Cospe
- Esposizione di materiali a cura delle scuole B. Ciari, G. Galilei, S. Tovoli, G. Marconi
Ore 17,30: le ragazze e i ragazzi del CCRR vi proporranno l’assaggio delle acqua
e aspettano i vostri elaborati sull’acqua per il concorso proposto
Saranno presenti:
Beatrice Grasselli, Assessore all’Ambiente del Comune di Casalecchio di Reno
Elena Iacucci, Assessore alle Politiche Educative del Comune di Casalecchio di Reno
abbiamo invitato amici, parenti, compagni di scuola, rappresentanti politici, insegnanti e dirigenti scolastici
del Comune di Casalecchio...
26
Presentazione delle attività
La festa è iniziata così...
Buongiorno a tutti, siamo i Ragazzi e le Ragazze del CCRR di Casalecchio di Reno e quest’anno abbiamo
svolto un percorso di ricerca sull’acqua come bene comune dell’umanità. Abbiamo iniziato il nostro
percorso con l’assaggio di 4 tipi di acque diverse: tre di queste erano acque imbottigliate e una era acqua
del rubinetto. Non sapevamo la provenienza di queste acque e dopo averle assaggiate abbiamo compilato
un questionario dal quale è emerso che la maggior parte di noi riteneva l’acqua di rubinetto la più buona.
Durante gli incontri successivi abbiamo approfondito l’argomento con visioni di video, come “Una goccia
tira l’altra”, interviste a persone impegnate a una promozione di una cultura diversa dell’acqua e realizzazione
di materiali di sensibilizzazione come i cartelloni sulle 4R dell’acqua: Risparmiare, Riutilizzare, Ridurre,
Rispettare. Da questo percorso abbiamo capito che l’acqua è un diritto umano che deve essere garantito
a tutti e non può essere privatizzata. L’acqua infatti è un elemento indispensabile per la vita ed è quindi
necessario cercare di non sprecarla, per questo abbiamo deciso di aderire alla Campagna “Portatori d’acqua”
promossa dal Comitato italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua e da alcune Associazioni tra cui il COSPE
che ci ha seguito in tutto il percorso. La Campagna si propone di attivare un processo di partecipazione
di tutti i cittadini impegnandosi in azioni a difesa dell’acqua. Suggerisce inoltre diversi impegni che ognuno
di noi si può assumere e noi del CCRR abbiamo deciso di impegnarci in attività di sensibilizzazione come
questa giornata del 22 marzo.
Invitiamo tutti, in particolare le istituzioni, ad aderire alla Campagna.Vi ringraziamo per la vostra attenzione
e vi regaliamo le bottiglie con un messaggio importante per tutti voi.
A tutti i Consiglieri ragazzi presenti vengono consegnati
gli attestati di Portatori d’acqua.
Non se l’aspettava nessuno!
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27
Opera di sensibilizzazione: come e perché?
Non si poteva perdere questo evento per informare i cittadini su come migliorare
il loro stile di vita, risparmiando l’acqua che giornalmente usano. Abbiamo pensato
che fosse un’occasione per divulgare buoni consigli e distribuire piccoli gadget utili
a un risparmio consapevole dell’acqua. Grazie al contributo di Coop Adriatica,
il CCRR ha potuto distribuire a tutti i partecipanti i riduttori di flusso.
Cambia le tue abitudini:
montare un semplice riduttore di flusso può farti risparmiare fino al 50% di acqua!
I moderni riduttori di flusso sono semplici dispositivi che, attraverso un innovativo sistema, diminuiscono la quantità di
acqua in uscita dal rubinetto senza diminuire la resa lavante o il comfort. Costano pochi euro, possono essere acquistati
in ferramenta o attraverso internet, si montano in pochi minuti sui rubinetti del bagno e della cucina: svitate il terminale
di uscita dell’acqua (quello che trattiene la reticella contro i pezzi di calcare) ed inserite questo piccolo cilindro di plastica
e successivamente riavvitate il terminale. Un piccolo sforzo che costa poco ma farà risparmiare tanto.
Oltre ai riduttori sono state distribuite a tutti anche
delle bottiglie di vetro contenenti un messaggio
scritto dai noi Ragazzi e Ragazze di Casalecchio di Reno.
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“Goccia dopo goccia”
Un concorso per raccogliere idee
In occasione della festa abbiamo pensato di lanciare un concorso per raccogliere idee
e spunti per iniziare una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza sull’Acqua,
come bene comune.
Il concorso era rivolto ai bambini e ai ragazzi
delle scuole primarie e secondarie inferiori
di Casalecchio di Reno, che potevano
partecipare sia come singoli sia in gruppo
(come ad esempio le intere classi).
Il materiale creato dai ragazzi delle scuole è stato inviato al CDP
– Centro Documentazione Pedagogico – via del Fanciullo 6.
Il 6 maggio si è riunita la Giuria per scegliere gli elaborati vincitori,
che sono stati raggruppati in due categorie:
un gruppo che raccoglie i materiali delle scuole primarie e l’altro
delle scuole secondarie.
La commissione è stata formata da:
- Elena Iacucci, Assessore Politiche Educative di Casalecchio di Reno
- Umberto Pampolini, ex Dirigente IC Croce di Casalecchio di Reno
- Samanta Musarò, Responsabile Area Scuola Eas COSPE
- Katia Bocchi, Grafica di VicoloPagliaCorta, Bologna
- Alessandra Giudici e Chiara Campazzi, Operatrici del CDP di Casalecchio di Reno
- Benedetta Coviello e Giacomo Tritto, 2 rappresentanti del CCRR
29
vincitori del concorso
Categoria scuole primarie:
30
scuola Tovoli
classe 3°C
scuola R. Viganò
Daniele Magnani
classe 1°D
scuola Moruzzi
classe 2°B
scuola Moruzzi
classe 1°B
scuola G. Marconi
classe 1°C
vincitori del concorso
Categoria scuole secondarie I grado:
31
In rete, la web radio
come strumento di informazione
Per pubblicizzare la festa “Goccia dopo Goccia” quale miglior
strumento se non la web radio del Centro Giovanile Blogos
della città? E’ stato così pensato un piccolo spot!
Per evitare ulteriori “buchi nell’acqua”, alcuni ragazzi si sono calati
nella parte di piccoli inviati radiofonici per raccogliere l’opinione
di vari esperti presenti alla festa.
Per saperne di più è possibile consultare il sito: www.blogos.it
32
Lavorare insieme dà più frutti
Grazie al percorso di ricerca svolto abbiamo avuto l’occasione di conoscere alcuni attori
del territorio casalecchiese che, all’interno del mondo del volontariato, lavorano da anni
sul tema dell’acqua. Le chiacchierate svolte con queste persone, rappresentanti di diverse
associazioni, sono state occasioni di stimolo e grazie alle disponibilità incontrate è nata
la collaborazione per realizzare insieme la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Ecco a voi una breve descrizione di ogni realtà che ha partecipato
all’organizzazione dell’evento:
Associazione Percorsi di pace
Percorsi di Pace è un’Associazione costituitasi nel 1995 (diventata ONLUS 1997) operante a Casalecchio
di Reno. Il suo obiettivo principale è la pace, ossia la pacifica convivenza fra culture diverse, e quindi
la solidarietà, gli stranieri, la formazione nelle scuole, la cooperazione internazionale, l’ambiente e di
conseguenza anche l’acqua. Già in passato “Percorsi di Pace” s’era fatta promotrice di iniziative su questo
tema come “Risparmia acqua” dove una trentina di famiglie si auto-organizzavano per controllare i
consumi d’acqua cercando di ridurli e monitorarli costantemente. L’incontro è stato utile perchè i ragazzi
da “Percorsi di Pace” hanno cercato di imparare il più possibile, sia a livello teorico che pratico, e soprattutto
abbiamo fatto nostro l’entusiasmo con cui affrontano i problemi.
Comitato Bacino Reno
Il Comitato Acqua del Bacino del Reno è un comitato spontaneo di volontari che si sono associati
nel 1998 per un comune interesse per l’acqua. E’ collegato all’Associazione Nazionale “Comitato Italiano
per il Contratto Mondiale sull’Acqua” (CICMA) che ha come obiettivo la salvaguardia dell’acqua
e l’accesso di tutti a questa risorsa.
Il Comitato si muove principalmente attraverso campagne d’informazione e azioni politiche cercando
di ricordare alle istituzioni che l’acqua non può essere oggetto di scambi commerciali ma dev’essere
di tutti perché è un bene vitale. Il loro impegno non si limita però solo alla tutela dell’acqua,
perché anche flora e fauna sono importanti per la salute del fiume che costeggiano.
Con loro abbiamo capito che le nostre abitudini possono influenzare in maniera decisiva le aziende:
beviamo l’acqua del rubinetto, imbrocchiamola! Inoltre c’è la questione della privatizzazione
dell’acqua cresciuta di importanza a partire dall’11 dicembre 2002.
La rappresentanza del Comitato è entrata in una “struttura” che si chiama ATO.
Il sito di riferimento è www.contrattoacqua.org
33
Oltre alle Associazioni del territorio hanno contribuito alla realizzazione dell’evento
altri Centri di Educazione Ambientale, che insieme al CDP di Casalecchio di Reno da molti
anni costituiscono una rete di attori che insieme elabora e realizza progettualità che spazia
dall’educazione ambientale all’educazione ecosostenibile.
Quest’anno inoltre, in collaborazione con le scuole del territorio, sta lavorando ad un progetto
finanziato dal Bando Infea della Regione Emilia Romagna dal titolo “Un circolo virtuoso:
buone pratiche in famiglia, a scuola e in città.”
Fondazione VILLA GHIGI
La Fondazione Villa Ghigi è un Centro di Educazione Ambientale accreditato dalla Regione Emilia-Romagna
che da quasi trent’anni si occupa di educazione, formazione, divulgazione e ricerca in campo ambientale.
In occasione della festa la Fondazione ha proposto un laboratorio dal titolo “il Fiume attraverso la lente”.
Il Reno è infatti ormai da molti anni meta abituale delle classi di Casalecchio che si recano lungo le sue
sponde per scoprirne le caratteristiche naturali (piante, rocce, animali), il dinamismo e l’azione di costruzione
del paesaggio, i secolari rapporti con la città e la popolazione. In questo caso, complici le cattive condizioni
atmosferiche, l’idea è stata quella di prelevare una serie di campioni dal greto del fiume da proporre poi ai
ragazzi attraverso le lenti di uno stereomicroscopio. Ingranditi fino a un centinaio di volte, reperti anche
comuni si mostrano in maniera affascinante e inattesa: la penna di un’anatra riporta all’ordinata orditura dei
campi di pianura, la muta della biscia dal collare racconta un paesaggio di dossi regolari e ininterrotti, l’interno
madreperlaceo della conchiglia della vongola di fiume trasfigura in un cangiante arabesco.
E’ solo un gioco ma ci ricorda che cambiare prospettiva a volte può essere molto importante per continuare
a interrogarci sulla realtà che abbiamo intorno.
34
Laboratorio di Educazione Ambientale del Quartiere San Vitale Comune di Bologna:
“Una finestra cittadina su ambiente e territorio”
Il laboratorio è un Servizio Educativo Territoriale del Quartiere San Vitale e un Centro di Educazione
Ambientale della Regione Emilia Romagna.
Offre percorsi educativi alle scuole (dal nido d’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado)
sui temi della sostenibilità ambientale spaziando dallo studio degli ecosistemi all’uso delle risorse quali
acqua, rifiuti e inquinamento atmosferico.
Il giovedì pomeriggio il LEA è aperto al pubblico con “Giocoimparo”, laboratorio per naturalisti in erba;
un sabato al mese organizza visite guidate allo stagno didattico presente dentro il Parco della Villa.
A famiglie e cittadini propone gite nei parchi naturali e nelle aree verdi limitrofe alla città e incontri tematici
sull’ambiente. Dal 2000 è gestito da Anima Mundi soc. coop.
Le scuole del territorio
Nell’organizzazione della festa hanno partecipato con molto entusiasmo anche le scuole
del territorio che si sono impegnate a raccordare all’interno del loro plesso tutti i lavori sul tema
dell’acqua che le classi hanno svolto all’interno di diversi ambiti didattici, e si sono impegnate
ad esporre con cartelloni, computer, foto e altro questi lavori durante lo svolgimento della festa.
Hanno partecipato le Scuole primarie Ciari, Garibaldi e Viganò e le scuole secondarie di primo grado
Galilei, Marconi e Moruzzi, rappresentando così i tre Istituti Comprensivi presenti sul territorio.
35
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- Scuola B.
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Ringraziamenti:
- Elena Iacucci, Assessore Politiche Educative del Comune di Casalecchio di Reno
- Beatrice Grasselli, Assessore Ambiente del Comune di Casalecchio di Reno
- Patrizia Guerra, Responsabile Servizio Pedagogico di Casaleccho di Reno
- Chiara Campazzi, Operatrice del CDP di Casalecchio di Reno
- Gloriana Roveri, Facilitatrice CCRR
- Maura Vanzo, Sara Madrigali, Laura Colabufo, Volontarie Servizio Civile presso CDP di Casalecchio di Reno
- Isabella Marenzi, Tirocinante presso CDP di Casalecchio di Reno
- Maurizio Sgarzi e Davide Ferri, Associazione Percorsi di Pace
- Massimo Pancaldi e Valeria Poggi, Comitato Acqua Bacino Reno
- Elena Ogheri, Fondazione Villa Ghigi
- LEA di Scandellara
- Le scuole: R. Viganò, S. Tovoli, G. Garibaldi, B. Ciari, G. Marconi, G. Galilei, L. Moruzzi
- ... e tutti i giovani Consiglieri del CCRR 2008/09
36
I Ragazzi e le Ragazze del CCRR a.s. 2008/09:
Agnese
Alessandra
Alice C.
Alice B.
Andrea M.
Andrea V.
Benedetta
Brian
Carlotta
Davide
Denise
Edoardo
Elena M.
Elena P.
Eleonora
Elisa G.
Elisa C.
Fabio
Federico
Gabriele
Giacomo G.
Giacomo S.
Giada
Giancarlo
Giorgia
Giulia B.
Giulia G.
Karin
Lorenzo C.
Lorenzo F.
Loris
Luca
Lucrezia
Luigi
Luisa
Marika
Matilde
Matteo
Miguel
Paul
Sade
Samuele
Sara R.
Sara B.
Simona
Simone
Thaina
Vincenzo
Alcune parti sono tratte da materiali di lavoro
prodotti dai ragazzi e dagli adulti
del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze.
37
Note
38
A cura di:
- Alessandra Giudici
Operatrice Centro Documentazione Pedagogico, Casalecchio di Reno
- Samanta Musarò
Responsabile Area Scuola Eas COSPE
Che cos’è il CDP?
È il servizio di qualificazione del sistema scolastico dell’Assessorato alle Politiche Educative,
creato per essere il contesto istituzionale della collaborazione tra la scuola e il territorio
e per offrire sostegno, integrazione e qualificazione al sistema formativo cittadino attraverso
interventi educativi condivisi e mirati dalle aree tematiche più trasversali al sapere
scolastico, quali la convivenza sociale, l’intercultura, l’ambiente, l’educazione alla salute
e la metodologia/didattica. Si rivolge a alunne/i, genitori, insegnanti, educatrici, educatori,
operatrici ed operatori scolastici. Si occupa di formazione, documentazione, informazione,
consulenza e progettazione pedagogica. Promuove e coordina percorsi educativi ed
esperienze di partecipazione. In questa area tematica si inserisce il progetto del
Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze con l’obiettivo di educare i giovani alla
partecipazione civile e politica e di stimolare la collettività a riconoscerli come interlocutori
nelle questioni che riguardano la loro vita e il futuro.
Realizzato con il contributo di:
Programma del Ministero dell’Ambiente
finalizzato a diffondere sul territorio strutture
di informazione, formazione ed educazione ambientale.
Progetto grafico:
Questa iniziativa è stata realizzata con il sostegno finanziario dell’Unione Europea, nell’ambito della Campagna
“ WATER – Water Access Through Empowerment of Rights” (ONG-ED/2007/136-066).
Tuttavia il suo contenuto è di responsabilità esclusiva del COSPE e non potrà, in alcun caso, essere considerato
come il punto di vista dell’Unione Europea.
Scarica

Laboratorio per un uso responsabile dell`acqua