Come si salva un uomo
(il coraggio della quotidianità)
Esercitazione di ricerca storica
condotta su documenti d’archivio dell’ITIS Molinari
A cura di A. Rossi
Premessa: di cosa si tratta
I Protagonisti
Per affrontare questa esercitazione, che ha lo scopo di farti sperimen-
Il Commissario governativo è un personaggio molto importante: Livio
tare il lavoro dello storico, hai bisogno di alcune istruzioni: tanto per
Cambi, scienziato molto stimato, direttore dell’Istituto di Chimica In-
cominciare, devi avere un’idea di quali siano le caratteristiche del do-
dustriale del Politecnico di Milano, Consigliere Nazionale, rappresen-
cumento che ti viene proposto. Si tratta del verbale di una riunione del
tante del Partito Nazionale Fascista nella Corporazione della siderur-
Consiglio di Amministrazione del nostro Istituto, svoltosi nel 1943:
gia e della metallurgia nel 1939; insomma, un “pezzo grosso”, molto
fino agli anni ’70, gli istituti tecnici erano gestiti appunto da un Con-
apprezzato dal regime. Rimase al suo posto anche dopo la guerra,
siglio di Amministrazione; poi, fu introdotto il Consiglio di Istituto.
considerato uno dei più prestigiosi docenti di chimica del paese.
Nel Consiglio di amministrazione sedevano rappresentanti della pro-
Il preside è Angelo Coppadoro: a sua volta scienziato molto stimato,
vincia, degli enti locali, delle associazioni professionali di settore ed il
contribuì alla nascita del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
preside; però a governare il Molinari (che allora si chiamava in un altro modo, cioè “Regio Istituto Tecnico per Chimici Italo Balbo”, in
I tempi
onore di un eroe del fascismo; dal 1945 cambiò nome e prese
Noterai, appena iniziata la lettura, che il verbale è datato “agosto
l’attuale), siccome la scuola era appena nata (nel 1940), in realtà c’era
1943”: l’Italia è in guerra, alleata dei tedeschi contro gli angloameri-
un Commissario Governativo.
cani, ma la situazione è precipitata; per comodità, e per darti un’idea,
Il Commissario, in sostanza, si riuniva solo con il Preside: e infatti, il
ecco un rapido schema:
verbale che viene proposto alla tua attenzione ha solo loro due come
protagonisti.
[ A marzo, duri scioperi nelle fabbriche, segno di crisi nella tenuta del regime
[ 12 giugno: cade l’isola di Pantelleria
[ 10 luglio: sbarco angloamericano in Sicilia; nel giro di un mese, tutta l’isola è nelle mani degli alleati
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[ Notte tra il 24 ed il 25 luglio: la seduta del Gran Consiglio del
[ Cambi e Coppadoro non sono due “eroi della Resistenza”: per-
Fascismo approva l’ordine del giorno Grandi, e Mussolini vie-
sonaggi importanti, abituati a “contare”, si trovano in una si-
ne messo in minoranza
tuazione che li costringe a prendere una posizione; lo fanno
[ 25 luglio: il re, preso atto della situazione (che ha contribuito a
provocare), nomina il Maresciallo Badoglio a capo del governo, e fa arrestare Mussolini. Scene di entusiasmo in tutto il pa-
con grande coerenza e dignità, ma anche con l’accortezza di
chi sa muoversi negli ambienti che contano.
[ Siccome questo non potresti scoprirlo da solo, sappi che in tut-
ese, ma Badoglio alla radio, per tranquillizzare i tedeschi, an-
to il registro dei verbali, conservato nell’archivio del Molinari,
nuncia che “la guerra continua a fianco dell’alleato germani-
questo è il solo verbale scritto da Coppadoro; tutti gli altri so-
co”. Nel frattempo, avvia trattative segrete con gli Alleati, che
no scritti da Cambi, e le due calligrafie sono chiaramente di-
si concluderanno con l’annuncio dell’armistizio il giorno 8 set-
stinguibili. Alla fine di questo percorso, prova a rispondere a
tembre. Il suo governo avvia la “defascistizzazione del paese”
questa domanda: “perché questo verbale è scritto da Coppado-
(ad esempio, al nostro Istituto viene subito tolta l’intitolazione
ro di proprio pugno?” In fondo, il mestiere dello storico asso-
ad Italo Balbo, che poi sarà rimessa sotto il governo della Re-
miglia molto a quello dell’investigatore: l’abilità sta tutta nel
pubblica Sociale Italiana e durerà fino al 1945).
sapersi porre le domande giuste…
Ecco, hai pressappoco tutte le coordinate storiche che ti possono ser-
Beh, buona lettura….
vire: poi, usa il libro di storia, l’insegnante ed anche il web…
La vicenda
Leggendo, potrai ricostruirla senza fatica: il preside Coppadoro riassume nel verbale con estrema precisione quanto accaduto; però tieni
presenti due elementi, prima di farti ingannare dalleapparenze:
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Verbale nr. 31
4 agosto 1943
Il Commissario governativo prof. Livio Cambi, il giorno 4 agosto 1943 alle ore 18, si riunisce con il preside, prof. Angelo Coppadoro.
Viene letto ed approvato il verbale nr. 30 della seduta precedente.
Viene quindi svolto il seguente ordine del giorno:
1. Esame della posizione del signor Pietro Luparelli, vicesegretario supplente.
Il preside ricorda al Commissario come il signor Pietro Luparelli sia stato assunto come vicesegretario supplente dell’Istituto nel
dicembre 1940 per l’anno scolastico 1940-41 e come sia stato successivamente confermato per gli anni scolastici 1941-42 e 1942-43.
Il giorno 11 dicembre 1942 il Luparelli venne chiamato
all’Ufficio politico della Questura per dare spiegazioni sul contenuto
di una lettera da lui diretta ad un nipote, lettera fermata dalla censura.
In tale lettera erano alcune frasi che i censori sospettarono allusive al
Capo del cessato Governo. Ai funzionari dell’Ufficio politico,
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che gli chiedevano spiegazioni al riguardo, il Luparelli assicurò che
egli non intendeva assolutamente alludere al Capo del Governo, bensì
ad un suo superiore di molti anni prima, che l’aveva fatto licenziare
dal posto d’insegnante ricoperto in una scuola governativa; ma le sue
spiegazioni non vennero ritenute soddisfacenti ed il Luparelli venne
immediatamente arrestato e lo stesso giorno trasportato nel carcere
giudiziario di S. Vittore.
Il Preside s’interessò subito della sorte del Luparelli, uomo di
62 anni, serio, onesto, fedele, scrupoloso, se non di grande intelligenza; si recò pertanto in Questura, dove conferì col capo dell’Ufficio politico, potè visitare il Luparelli in carcere, riportando l’impressione
della sua piena innocenza, conferì più volte coi funzionari dell’Ufficio
politico della Questura, anche in presenza del prof. Spadaro1, ordinario di matematica e fisica nell’Istituto, sollecitò ed ebbe la collaborazione dell’insegnante di religione, don Guido Conti, si recò infine dal
Prefetto,
avv.
Tienzo,
presidente
della
Commissione
per
l’assegnazione al confino
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Il prof. Spadaro era stato preside di un liceo nella Slovenia occupata dagli italiani:
era perciò probabilmente un personaggio con qualche conoscenza…
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di polizia.
Ma tale Commissione, avendo ritenuto che le frasi incriminate
della lettera non erano state chiarite dal Luparelli in senso a lui favorevole, gli inflisse la punizione di due anni di confino in località da
destinarsi.
Il Luparelli venne trattenuto in carcere fino al 13 marzo 1943 (cioè per
oltre tre mesi).
All’atto della scarcerazione gli fu comunicato che – data la sua
età e le sue condizioni di salute – l’assegnazione al confino era stata
tramutata in ammonizione con due anni di sorveglianza.
Del caso Luparelli il Ministero dell’Educazione nazionale era
già stato informato dal Preside con lettera inviata al R. Provveditore
agli studi in data 28 dicembre 1942; della punizione a lui inflitta il
Ministero venne poi informato, sempre attraverso il R. Provveditore,
con lettera del Preside in data 18 marzo 1943.
In seguito a tale lettera pervenne al Preside la seguente risposta
del R. Provveditore in data 27 maggio 1943:
«si comunica che il superiore Ministero
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con nota n. 3838 del 24 maggio 1943 ha disposto che il sign. Pietro
Luparelli, vicesegretario supplente in codesto Istituto, assegnato al
confino di polizia, commutatogli in sorveglianza, per la durata di anni
due, venga immediatamente allontanato dal servizio perché gli addebiti a lui mossi lo hanno messo in condizioni di incompatibilità con le
generali direttive politiche del governo».
Tale deliberazione del Ministero era già stata prevenuta, in
quanto che, essendo il Luparelli vicesegretario supplente, e risultando
assente dal 12 dicembre 19422, il Consiglio d’Amministrazione, nella
seduta del giorno 8 gennaio 1943, aveva dovuto dichiararlo dimissionario d’ufficio; ne’ il Luparelli, all’uscita dal carcere, aveva chiesto di
essere ripreso in servizio.
Fatta questa esposizione, il Preside dà comunicazione al
Commissario di due lettere del Luparelli: in una, in data 1 agosto, il
Luparelli, affermando ancora una volta che nella lettera incriminata
egli non intendeva affatto alludere
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Perché era stato arrestato…
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al Capo del cessato Governo, chiede al Preside di essere riassunto in
servizio.
Egli così scrive:
«A me importa che oggi come oggi io ritorni con onore al mio posto,
non per mettermi a posto con l’impiego e guadagnar denaro, bensì per
il fatto morale che porti alla riparazione di quanto ingiustamente mi ha
fatto la malvagità degli uomini».
Nella seconda lettera, in data 4 agosto, il Luparelli informa di
aver avuto comunicazione dall’Ufficio politico della R. Questura di
Milano che – in seguito a disposizione del Ministero dell’interno – gli
veniva tolta l’ammonizione politica.
Pertanto il Preside propone ed il Commissario pienamente approva, che venga accolta la domanda del sign. Pietro Luparelli di riassunzione in servizio, come vicesegretario supplente, per l’anno scolastico 1942-1943.
Il presente verbale viene letto ed approvato seduta stante.
La seduta ha termine alle ore 19.
Milano, 4 agosto 1943
Il Preside
Il Commissario Governativo
(Prof Angelo Coppadoro)
(Prof. Livio Cambi)
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Qualche domanda, adesso…
6. a pag. 6, si scopre che la condanna del Luparelli è stata
tramutata in una più lieve: con quali motivazioni? Ti
dicono niente?
1. a pagina 5 (tutte le indicazioni di pagina si riferiscono a
7. tra pag. 6 e pag. 7 c’è una pignola ricostruzione, in stile
questo opuscolo, non alle fotografie del verbale), il pre-
burocratico, dello scambio di lettere con il Provvedito-
side elenca la serie di passaggi attraverso i quali ha cer-
re; il preside Coppadoro sottolinea di aver preceduto le
cato di aiutare il Luparelli: perché? E perché così nu-
indicazioni del ministero, e di aver già licenziato Lupa-
merosi? Che bisogno c’era di andare a trovarlo in car-
relli. Perché lo mette a verbale?
cere?
8. Perché, alla fine, i primi tre quarti di questo verbale? A
2. nella stessa pagina, veniamo informati della presenza, a
gennaio, quando Luparelli era stato licenziato, erano
molti di questi incontri, del prof. Spadaro, di cui hai
stati ancora questi due uomini a riunirsi ed a prendere
saputo qualcosa in nota: perché anche lui?
quella decisione (e Cambi aveva redatto il verbale),
3. ancora a pag. 5: perché è stato chiesto l’interessamento
dell’insegnante di religione?
4. sempre a pag. 5, un po’ più sopra, il Preside traccia un
ritratto del sign. Luparelli: che bisogno c’era? Forse
Cambi non lo conosceva? Che funzione ha, all’interno
di questo testo, questa presentazione?
5. al termine di questa presentazione, che è elogiativa nei
confronti dell’impiegato, il Preside gli rilascia una solenne patente di imbecillità: perché?
quindi già conoscevano tutta la vicenda…
9. D’accordo, il verbale è l’atto formale necessario a riassumere Luparelli: ma era davvero necessario ricostruire
così puntualmente tutta la vicenda? Perché?
10. A pag. 4 e poi a pag. 8 Coppadoro sottolinea che il governo sotto cui è stata sanzionata la condotta del Luparelli è «cessato»: perché lo fa?
11. Perché, ormai ad agosto, Luparelli viene riassunto per
l’anno scolastico in corso e non per il successivo (che
allora iniziava a metà ottobre)?
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Hai letto che la lettera del Luparelli era stata controllata dalla censura:
sai cos’era? Di seguito troverai una illustrazione interessante…
Beh, siamo arrivati in fondo: la storia di tre uomini, sullo
sfondo di uno dei periodi più bui della storia del nostro paese.
Sembra, in questa storia, aver pesato molto il rapporto
personale tra di loro: che idea te ne sei fatto?
Infine: se sei riuscito a rispondere, anche con l’aiuto
dell’insegnante, a tutte le domande che ti sono state fatte, ti sarai
accorto che in un testo, qualche volta, contano più le cose scritte
tra le righe di quelle esplicite…
Come puoi vedere, la busta è stata aperta sul lato sinistro, la
lettera è stata controllata, poi la busta richiusa con un striscia di carta
con indicato «per censura» e timbrata (anche dalla censura americana)
per autorizzarne la consegna. Avrai anche notato che non si tratta
neppure di corrispondenza privata, ma probabilmente di una fattura…
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