prego a voler accogliere questa
m i a relazione, e veder così adempiti gli autorevoli di Lei ordini
alPobbietto.
Per L'Intendente
I l Segretario Generale
1
Conte V I L L A N I .
L a sollecitudine dell'intendente di Catanzaro di estendere le indagini al Pizzo si spiega col f a t t o che questo paese
era la p a t r i a del celebre cospiratore B e n e d e t t o Musolino,
fondatore della società segreta « Giovane I t a l i a » (una specie
di sodalizio carbonaro d a n o n confondere con la Giovane I t a lia mazziniana), d e p u t a t o nel 1848, firmatario della celebre
p r o t e s t a del 15 maggio del p a r l a m e n t o napoletano, compon e n t e , d u r a n t e la rivoluzione calabrese del 1848, del celebre
Comitato di P u b b l i c a Sicurezza di Cosenza, che ebbe valore
e funzioni di governo provvisorio nelle Calabrie. B e n e d e t t o
Musolino dopo il fallimento della rivoluzione del 1848 s'era
salvato con l'esilio, m a la sua famiglia che a v e v a molto sofferto d u r a n t e la reazione era c o n t i n u a m e n t e vigilata. F r a t e l l o
di B e n e d e t t o era il Carmelo Musolino che subiva la perquisizione domiciliare, r i s u l t a t a infruttuosa.
N o n r i m a n e v a al P i o n a t i , direttore del Ministero di Grazia e Giustizia, che comunicare al B e il fallimento delle indagini, e lo' fece nel consiglio ordinario di Sato del 1° marzo 1859
in N a p o l i . Così n o n fu m a i conosciuto il n o m e dell'autore
della lettex'a « sediziosa »,' d i r e t t a dalla Calabria a Monsignor
Salzano in occasione del suo opuscolo contro lo Scialoja. L a
l e t t e r a r i m a n e , anche con i suoi errori di forma, u n a nobile
p r o t e s t a e bene esprime l'ansia di libertà che a n i m a v a ormai
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1
Arch. di Stato di Napoli, Min. di Grazia e Giustizia, Fase. 5415,
N. 2201.
Arch. di Stato di Napoli, Min. di Grazia e Giustizia, Fase,
e' N°. citati,
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prego a voler accogliere questa mia relazione, e veder così adem