Lo sviluppo di Coop Lombardia •••* Anno 18 - N.8 settembre 1999 Periodico di Coop Lombardia Alla pagina 10 intervista con il Presidente Antonio Bertolini sulle strategie d'Impresa per il futuro. Gli investimenti e la riorganizzazione aziendale necessari per essere protagonisti nel mercato del duemila. Con la carta socio Coop ogni giorno un mondo di vantaggi 8° g Na Ciy -d e Avere cura dei capelli Pagina 2 Alghe delikatessen Pagine 4 e 5 Guardiamoci nel piatto Pagine 6 e 7 L'Italia insegna a "contare" i tumori Pagine 12 e 13 oop adotta, prima in I I n impegno concreto Europa, gli standard LJ nella lotta contro Io di qualità sociale SA 8000 sfruttamento del lavoro minorileAlle pagine 8 e 9 sui prodotti a marchio. C In viaggio con Bonolatours Pagina 15 Avere cura dei capelli Coop i Una gamma completa di trattamenti cosmetici che copre tutte le esigenze di Anna Somenzi I capelli non sono lo specchio della salute, ma risentono di sicuro dei malesseri del corpo. Questo non vuol dire che tutti i problemi che presentano siano da affrontare da un punto di vista medico, perchè molte sono le situazioni, anche passeggere, per le quali è sufficiente una attenzione nei trattamenti cosmetici. La cura dei capelli è oggi facilitata da una grande offerta di prodotti specifici. Innanzitutto dobbiamo capire se i capelli sono normali, grassi, con forfora, sottili, decolorati, o altro ancora. Restando nell'ambito di situazioni non patologiche è sufficiente un trattamento cosmetico appropriato. Oggi si tende, e giustamente, a lavarsi la testa spesso e per questo sono da preferire shampoo delicati, che non alterano la protezione naturale dei capelli e che li proteggono. Dopo il lavaggio è utile utilizzare il balsamo, una sorta di ammorbidente che rende la capigliatura morbida e docile al pettine, toglie elettricità e dona lucentezza. Una volta o due al mese è utile una vera e propria maschera di bellezza, una crema intensiva da applicare su tutta la capigliatura e da lasciare agire. Sono cure di bellezza e affetto che fanno bene al nostro corpo, ogni tanto dobbiamo dedicargli un po' di tempo. I capelli grassi, che producono sebo in eccesso e che dopo un solo giorno dal lavaggio sono unticci e appiccicosi, sono da trattare, sempre al di fuori di problemi medici, con detergenti delicati, mare. Crema intensiva per capelli normali e addirittura una maschera per quelli secchi o trattati, per quelle cure speciali che fanno tanto bene. Sono prodotti dedicati alle donne, ma che sempre più spesso usano anche gli uomini, magari in segreto. Specifici per lo sport shampoo e balsamo insieme in un unico prodotto per un uso frequente e veloce. Balsamo liquido, senza risciacquo per capelli secchi o trattamento, specifico per l'asciugatura a phon e che può essere proficuamente utilizzato per una buona protezione dal sole e anche al da usare anche tutti i giorni, ma non aggressivi, per non peggiorare il problema. Chi ha invece capelli secchi, fragili, che diventano opachi e poco flessibili ha il problema inverso di lavarli almeno una volta a settimana, di trattarli regolarmente con balsamo specifico, gel specifico per proteggerli dal calore del phon prima di tutto e dagli agenti atmosferici, eccetera. Coop inaugura una gam- ma completa di cosmesi peri capelli che copre tutte le esigenze. Prodotti con provitamina B5, che agisce in modo specifico sul capello aumentandone la consistenza. Shampoo, balsamo, gel, tutti specifici per ogni tipo di capello: normale, grasso, secco, Prodotti cosmetici che puntano alla cura dei capelli senza rinunciare allo stylingila pettinatura). Tutti, anche lacca e spuma, testati clinicamente e non su animali. Contorni ricchi Melanzane filanti, spinaci ai formaggio, contorno grigliato misto, tre preparazioni già pronte: dal surgelatore al piatto in pochi minuti, senza aggiunta di altri ingredienti. Tutti a base di verdura sono piatti ricchi, di ingredienti e di praticità. Bastano otto minuti per avere verdure miste grigliate' patate, melanzane, peperoni rossi e gialli, zucchine. Solo cinque minuti per le melanzane filanti, grigliate, condite con pomodoro e mozzarella. Sempre 5 minuti in padella anche per gli spinaci al formaggio costituiti da cubetti di spinaci e formaggio grana. Sono tutti prodotti surgelati e non contengono nessun colorante e nessun conservante. La busta che li contiene è in plastica PE, manomateriale, non contiene alluminati o PVC e derivati. Succhi di frutta 100% ,C142.22(1, Nei supermercati e ipermercati Coop prosegue l'iniziativa che ha per protagonista la Pimpa. La simpatica cagnetta di Altan ti aspetta per parlare non solo di educazione ai consumi alimentari ma anche di sicurezza, di gioco, di studio, di un uso intelligente della televisione e di tante altre cose ancora., LA PIOGGIA UNA BRUT TA COSA! Novità in vetrina Spremute di arancia, pompelmo, ananas o misto di frutti tropicali, al naturale, senza aggiunta di zucchero. Una piacevole novità tra i prodotti Coop per sedare la sete estiva: dissetante pompelmo e arance profumate con spremuta e polpa. E proprio l'inserimento della polpa che rende questi due succhi di frutta come particolarmente piacevoli. La mancanza di zuccheri aggiunti, poi, garantisce un contenuto ridotto di calorie e un grande potere dissetante. Ananas e frutti tropicali misti sono messici, senza polpa, ma non per questo meno gustosi o dissetanti. Nuovi sono anche i contenitori, tetra prisma, più maneggevoli e pratici. DAVVERO? PROVA A CHIEDERLO Al- FIORE! L'unica co il marchio Ecolabel e la garanzia Coop. Non NEP /d/s/c/nine EccÚbel Que,, dalia Conlonnu En alca dopo LA POGGIA GIAY NON CI AVEVO MI plAc5, pErza-io , PENSATO. MA ANCHE MI pA' VA BER E . IL SOLE E' BELLO, No? CetSUMO 2 Ecol0,0, - E C:c. in?,,t1/ v., e dar, lep, pr000rn alle t:m/0,n TI O ,detep mira,/ /i// RAGUSA Gastronomia Diretto Storie di cibi e di cultura Quest'anno la nostra classe ha partecipato all'iniziativa "Tutti i gusti sono giusti" proposta dalla Coop Lombardia in collaborazione con l'associazione culturale "Pandora. Questa animazione si è svolta in due fasi: la prima il 9 aprile con le animatrici Simona e Tiu, mentre la seconda, il 7 maggio, con le signore Malvicini e Irsa. La prima lezione, avvenuta in classe, è stata la più divertente ed è per questo che ci soffermeremo maggiormente su di essa. Come prima cosa ci siamo presentati e due dei nostri compagni, oltre alle animatrici, hanno raccontato la storia della loro famiglia, hanno spiegato il motivo per cui le famiglie si sono allontanate dal loro paese d'origine, Poi ognuna di noi ha parlato del suo piatto preferito. Tiu ci ha spiegato la cultura del suo paese: Thailandia. Si è soffermata appunto sul cibo. Ci ha colpito molto sapere che in Thailandia uno dei piatti più prelibati è costituito da formiche rosse e serpente. Fatto strano è che i Thailandesi non mangiano il cioccolato, di cui il paese è forte produttore! Non lo mangiano perché si scioglie, date le altissime temperature, ma soprattutto perché è un prodotto destinato all'esportazione. Infine Simona ci ha lasciato dei compiti: 1) Fare ricerca su the, caffè e cacao. 2) Preparare un albero genealogico personale. 3) Elaborare tre menù: uno "buono", uno "non buono", "uno proibito". Quando in classe abbiamo letto l'albero genealogico di tutti noi, con grande stupore abbiamo scoperto che nessuno è un milanese "puro". Persino in un gruppo così ristretto come quello della nostra classe le origini sorto molto diverse. I nostri parenti, per vari motivi, di lavoro, di famiglia, di studio si sono trasferiti da varie regioni dell'Italia a Milano. Due nostri compagni provengono addirittura dall'Algeria e dal Perù. La seconda lezione si è tenuta presso la Coop di via Arezzo. Qui ab- biarno mostrato i nostri menù, abbiamo letto le nostre ricerche sul tlu?, sul caffè e sul cacao. Con l'aiuto delle signore Malvicini e Irsa, le animatrici della Coop, abbiamo fatto delle riflessioni sul percorso e, contemporaneamente, Irsa ci ha raccontato molto sul suo paese, Cuba, soffermandosi sulla sua storia, il suo cibo e la sua cultura. Queste lezioni ci sono state molto utili perché abbiamo avuto l'occasione di riflettere su concetti che ci potranno essere utili in futuro per vivere bene in una società dove tutti si accettino, nonostante le loro diversità culturali, Abbiamo compreso che nel mondo nessuna cultura, nessuna religione e nessuna abitudine può essere considerata "sbagliata". La valutazione infatti, dipende dai punti di vista e ciò significa che tutte le cose che accadono sul nostro pianeta non sono né giuste, né sbagliate e che il giudizio dipende solamente dalle situazioni di ognuno nei confronti di questi avvenimenti. Questo percorso culturale ci ha fatto riflettere anche sullo squilibrio economico tra Nord e Sud del mondo. Abbiamo scoperto, infatti, che molti prodotti come il cacao, il the e il caffè sono coltivati esclusivamente nei paesi del Sud, comunque molto poveri, e consumati solo nelle nazioni industrializzati e ricche del Nord. L'anno prossimo approfondiremo tale argomento. A. Tavelli e V. Linzaiata 2D S.M.S. G. Verga via Asturie I Milano Catalogo regali Un socio dice che... Leggo sul numero di giugno di "Quale Consumo" che la campagna di "fidelizzazione" tramite la raccolta punti è iniziata molto bene dal punto di vista delle nuove iscrizioni. D'accordo, ma la dimensione qualitativa - o umana, o sociale che dir si voglia - dove sta? Prendiamo il catalogo dei regali: le solite stoviglie, i soliti corredi, i soliti elettrodomestici. Pochissimo per i bambini e per gli adulti che vogliono divertirsi con loro (tra cui il Monopoli: cosa centra con la cooperazione? Mah!). Manca totalmente qualsiasi proposta di libri, magari quelli sul consuma responsabile di cui si parla nel giornale. O dizionari, manuali, guide turistiche, Cd e Cd Rom, videocassette. Mancano i prodotti del consumo equo e solidale, non solo alimentari ma anche ma anche i. giocattoli e oggetti d'artigianato. Manca la possibilità di trasformare punti in soldi per finanziare l'attività delle Ong (Organizzazioni non governative). Posso capire la necessità economica di attirare una nuova clientela più tradizionale e 'neutra", ma auete pensato di deludere quella parte di acquirenti e soci che ancora si illude che la Coop sia qualcosa di meglio della Stando? Grazie per l'attenzione e cordiali saluti. Caro socio, la sua lettera è sicuramente molto stimolante. Gli argomenti che lei ci espone, si erano già presentati nella fase di preparazione del catalogo. In particolare tutta l'area dell'educazione e della solidarietà avrebbe potuto trovare uno spazio maggiore. Abbiamo optato, forse sbagliando, di percorrere in questa nostra prima esperienza una strada più normale per aver elementi valutabili con le "campagne" del passato, per poi meglio indirizzare le successive iniziative. Le posso fin d'ora assicurare che qualche passo verrà effettuato nella direzione da lei indicata. Mi permetta però di aggiungerle che le sue considerazioni finali sono un poco ingenerose in quanto, quest'anno, poco prima dell'inizio del "catalogo", abbiamo terminato il secondo programma "Computer per la scuola" con il quale abbiamo destinato alla scuola attrezzature informatiche per un valore di oltre 3,8 miliardi (la prima edizione aveva distribuito attrezzature per 4,2 miliardi) per un totale di 1500 computer e di oltre 15,000 articoli. Inoltre molte delle nostre attività commerciali e le attività del settore soci sono per ora uniche ed irripetibili da qualsiasi concorrente. Antonio Rusconi Seregno (MI) Enrico Rossi Responsabile Ufficio Pubblicità e Promozione Coop Lombardia Intanto bisogna arrivarci, in quell'angolo di Sicilia disertato dalle autostrade (se non fosse per quella specie di scherzo tra Siracusa e il nulla) e coni mezzi pubblici non è il caso di provarci. Ci vuole un' automobile, insomma, non c'è santo ambientalista che tenga. E quando sarete prossimi alla meta, sfilando tra le due ali di capannoni, supermercati, insegne commerciali e anonimato, forse vi chiederete in che avventura siete mai andati a cacciarvi. Invece, fidatevi di lei. Ragusa il viaggio lo vale. Vi basterà qualche passo in centro per esseme certi. Le due grandi arterie dalla città, corso Italia e via Roma, perpendicolari tra loro, vi faranno da guida. Iniziate da via Roma, quella in orizzontale, e prendete confidenza con i bar, le vetrine, lo struscio. E' il salotto buono, ma anche Invia dell'attività, delle signore che fanno la spesa, dei turisti stranieri ancora un po' spaesati, come voi. Quando incontrate Corso Italia, in verticale, scegliete prima la parte in salita: vi porterà nella Ragusa "piccola", quella delle panetterie, dei calzolai, delle lavanderie, quella delle vie sempre più piccole, trafficate, vere. Poi tornate giù, riattraversate via Roma e avviatevi per il tratto in discesa di Corso Italia. Con una consapevolezza: state per consegnarvi, finalmente, al Barocco: Barocco vero, rilassato e incredibile. Se siete abituati a pensarlo come sfavillio di stucchi dorati ed esasperazioni di linee e strutture, alzate lo sguardo. Da sotto i balconi fanno capolino le grottesche più affascinanti che abbiate mai visto. Sopra, il barocco del dopo terremoto erbacce in libertà, i cui semi proliferi oltre ogni' possibilità di controllo, sono portati dal vento (o mandati dal Cielo) a dare un tocca di pace all'esposizione di tutto quel genio. Piazza San Giovanni, continuerà l'opera di sdrammatizz azione: è una di quelle allegre e maestose sorprese che solo il Barocco italiano si può permettere. La Cattedrale, ornonima alla piazza vi si annuncerà, sulla destra, con una balconata e una facciata laterale quasi spoglia. Ma fate ancora qualche passo: la facciata principale è un racconto che sosta e riprende, ancora e ancora: i portali, le statue le colonne, i capitelli corinzi, i fregi, il campanile, i portali... E poi c'è Ibla. Se vi pare cosa lecita ringraziare un terremoto, allora fatelo. E ringraziate anche la testardaggine dei siciliani. Ragusa prima era qui, e dopo il terremoto del 1693 che la rase al suolo, una parte dei sopravvissuti decise di ricostruire la città in un altro posto (l'attuale Ragusa, costruita per l'appunto nel pieno vigore del periodo Barocco); altri vollero restare e riprodussero la loro Ibla, pietra su pietra. L'antico portale laterale della prima chiesa di San Giorgio, incastonato nella struttura della città, ancora ricorda quel disastro. La chiesa venne ricostruita in un'altra parte della città, ed è un tripudio di potenza ed eleganza. E' qui, a Ibla, davanti a San Giorgio, che giunge finalmente allo svelamento quel fascino che Ragusa sembrava voler frenare. In queste stradine, lungo questi muri, accompagnati dai colori caldi della pietra modicana, sostando davanti al Circolo di Conversazione o al Palazzo -di Donnafugata, visitando il panoramico e accogliente Giardino Mie°, vi arrenderete allo sfoggio di tanta bellezza: siete a Ragusa, e la fatica del viaggio non ve la ricordate più. Dove mangiare, dove dormire A Ibla, alla Rusticana (tel. 0932/227981) cucina prevalentemente di terra spendendo circa 40 mila (vini esclusi). Da Carmelo invece, a Marina di Ragusa (tel. 0923/239913), il pesce è protagonista indiscusso; 50 mila vini esclusi. In contrada Giubiliana di Ragusa all'Eremo della Giubiliana (tel. 0932/ 669119) assaggiate il cus cus di pesce o i piatti di carne e verdure; 45 mila vini esclusi. Una gita al Castello di Donnafugata, passando attraverso le surreali geometrie di carrubi e muri a secco è imprescindibile. Fermatevi a pranzo alla Trattoria Del Castello (tel. 0932/ 619260)0 provate le buone specialitàe i prezzi onestissimi (circa 30 mila). Per una serata in grande spolvero invece a Modica (20 km da Ragusa) alla Fattoria delle Torri (tel. 0932/751286) troverete ambiente raffinato e accogliente, piatti curatissimi e grande attenzione alle materie prime; circa 100 mila. 11 centralissimo Mediterraneo Palace Hotel (0932/621944), in via Roma, è accogliente, silenzioso e dotato di ogni comfort; 190 mila per la doppia. Cinzia Scaffidi sr... Fuori Arelgoin ‘ÓGGI /DO di Giorgio Vozza Trinità. Parola, voce, immagine: la triade dominante della comunicazione di massa nasce con la televisione. In Italia dal 1955. Ma l'immagine in movimento, senza il suono, l'avevano conquistata i fratelli Lumière alla fine del secolo scorso con l'invenzione del cinema, Il cammino era stato aperto dai fotografi con le stampe su carta nel 1840. Poi Tommaso Edison aveva stupefatto l'Accademia delle Scienze americana con la prima registrazione di una voce. Era la vigilia di Natale del 1877. Un sibilo stentoreo usciva da uno strano apparecchio. Si riconobbero tre parole: "Maria aveva un agnellino". Nessuno aveva mai sentito una macchina parlante. Ma è con la televisione che la parola si unisce all'immagine e viene distribuita istantaneamente in tutte le case. L'attrazione è così potente da catturare per oltre tre ore al giorno di tempo medio una persona media. In America ne toccano cinque a testa. D'accordo, non tutti stanno sempre li davanti allo schermo ad ascoltare e a vedere. Talvolta l'ap- parecchio resta acceso in una stanza vuota. Ma non c'è nessuna occupazione volontaria del tempo così lunga, tutti i giorni. E' come un lavoro a tempo parziale. Con la pubblicità poi è come invitare in casa propria schiere di venditori che insistono nel voler piazzare le loro mercanzie. Lo spiega bene una brava giornalista, Maria Novella Oppo: "La TV si appropria del nostro tempo libero e lo rivende all'industria sotto forma di tempo pubblicitario." Non c'è poi da stupirsi' se per Natale i bambini chiedono in regalo una carta di credito. Tanto tempo fa, un pittore giovanissimo disegnava sulla navata di sinistra della Chiesa fiorentina di Santa Maria Novella, una Trinità. L'affresco suscitò subito un grande stupore. Dietiu le sacre figure sembrava che si aprisse una cappella. Nel 1427 Masaccio aveva inventato la prospettiva. L'immagine "bucava" il muro e entrava nello spazio. Mancava la parola_ Verrà più tardi, non sempre a migliorare l'immagine. quai .41 3 GHE DE Salute di Carla Barzanò In molti paesi le alghe sono da sempre considerate una delicatezza culinaria alla stregua delle più raffinate verdure. Da noi pochi le conoscono. Certo non possono sostituire i prelibati ortaggi disponibili in questa stagione. Ma abbinate agli ingredienti giusti e dosate con cura hanno un gusto gradevole e numerosi pregi dietetici Ecco i suggerimenti per sperimentare ricette inconsuete a base di alghe e pesce, e creare un piacevole aroma marino anche se non si è in vacanza su una spiaggia assolata. In Giappone si consumano da 10.000 anni. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare non si tratta però di ingredienti esclusivi della dieta orientale. Alcune varietà di alghe sono utilizzate da secoli in cucina lungo le coste nord-europee e anche da noi, nel sud, una volta si raccoglieva la cosiddetta "lattuga di mare" (Ulva lactuca) che veniva cucinata come unayera e propria verdura. E un' usanza dimenticata. Oggi le alghe entrano nei menu di alcuni regimi alimentari 'alternativi", come la macrobiotica, ma nella maggioranza dei casi vengono considerate ingredienti stravaganti o addirittura punitivi. C'e' chi assicura che non le mangerebbe mai. E' un' illusione perchè si trovano in numerosi cibi industriali. Alginati e carragenati, per esempio, ricavati da alcuni tipi di alghe, sono molto diffusi in creme, gelati, budini, formaggi spalmabili e persino nei cibi di cani e gatti, grazie alle loro proprietà addensanti e stabilizzanti. Ci sono poi molti cosmetici e farmaci che ne contengono, e inoltre le alghe costituiscono la base di diversi integratori dietetici (ti: 0e :MIMO 4 propagandati per il loro elevato contenuto di sali minerali, in particolare di iodio; sostanza che, fra l'altro, contribuirebbe a stimolare il funzionamento della tiroide rendendo più efficiente il metabolismo. Altri tipi di alghe fanno parte integrante delle nuove tecnologie di produzione dei cibi a basso tenore di grassi, come i formaggi "light". In questo caso, però, non si trovano negli ingredienti finali che consumiamo poichè si tratta solo di coadiuvanti per la produzione. Le alghe entrano infine nella composizione di numerosi mangimi, fertilizzanti e prodotti per la casa, dai cosmetici, alla carta, alle vernici. Gli ubiquitari vegetali acquatici, che rappresentano una delle più antiche forme viventi, sono attualmente la centro di studi e progetti avveniristici. La loro ricchezza di principi nutritivi ha spinto alcuni esperti della FAO a compiere ricerche per capire se potranno contribuire a soddisfare le necessità alimentari della popolazione mondiale in crescita continua. Alcuni presupposti sembrano promettenti. Le al- ghe formano i 3/4 della vegetazione terrestre. Crescono sia nell'acqua dolce che salata e si coltivano senza difficoltà. In presenza di sostanze particolari (come fosfati e nitrati derivati da detersivi e fertilizzanti) la loro crescita può addirittura essere troppo esplosiva, tanto da danneggiare il delicato equilibrio dei bacini idrici ostacolando la crescita di altre forme viventi. Ma nella maggioranza dei casi esse hanno un ruolo benefico per la rigenerazione e la depurazione dell'acqua. Dal punto di vista alimentare sono una discreta sorgente di proteine, forniscono alcune vitamine, come l'acido folico (che però, data la sua scarsa resistenza al calore, viene in buona parte disattivato attraverso la cottura), e soprattutto contengono elevate concentrazioni di diversi minerali pregiati, fra cui potassio, calcio, ferro, magnesio, iodio e zinco. Secondo diverse ricerche condotte negli ultimi anni il loro uso abituale nella dieta avrebbe un effetto benefico per prevenire alcune malattie degenerative, come l'arteriosclerosi e l'ipertensione; inoltre aiuterebbe a diminuire i danni causati dall'inquinamento ambientale, in particolare dalle contaminazioni radioattive. Infine stimolerebbe il metabolismo favorendo, fra l'altro, gli scambi cellulari e l'eliminazione delle tossine. Proprio sfruttando quest'ultima proprietà sono stati creati alcuni preparati a base di alghe da usare come supporto nelle diete dimagranti. Sempre per chi vuole dimagrire ci sono poi farmaci alle alghe che una volta nello stomaco si gonfiano dando la sensazione di essere sazi prima ancora di aver cominciato a mangiare. Non bisogna però illudersi di poter risolvere i problemi dietetici con questi rimedi senza seguire un regime alimentare equilibrato. C'è poi da tenere presente che un elevato consumo di alghe può favorire ipertensione, nervosismo, difficoltà digestive e iperfunzione della tiroide. Meglio quindi usare con cautela i diversi integratori alimentari alle alghe presenti sul variopinto mercato dei cosiddetti prodotti "naturali". Nessun problema invece se le alghe vengono utilizzate in cucina, come insaporente, per arricchire di minerali la dieta in condizioni particolari (per esempio se si segue un regime vegetariano) ma anche per dare un tocco di sapore insolito. Quelle fresche si usano come normali verdure mentre le alghe secche, molto più concentrate, vanno dosate con parsimonia, alla stregua di erbe aromatiche, aggiungendole a ingredienti che si armonizzano bene con il loro aroma salmastro, per esempio pesce, riso e verdure. L'unica controindicazione riguarda chi ha problemi di ipertensione e di ipertiroidismo. Le ricette che seguono sono uno spunto per qualche sperimentazione culinaria. Sui libri di cucina orientale troverete altri suggerimenti interessanti. CONOSCERLE Neí supermercati più riforniti delle maggiori metropoli europee si trovano le alghe fresche, che è di moda servire con il pesce o come antipasto, dopo averle accuratamente sciacquate, per allontanare il sale in eccesso, e lessate. Le alghe essicate sono facili da reperire ovunque, nelle erboristerie e nei negozi di prodotti biologici. Hanno proprietà nutritive e modalità di preparazione diverse a seconda delle varietà. Di solito vanno lavate, talvolta tenute in ammollo qualche ora e/o scottate, in acqua bollente non salata, per un periodo variabile da 1 a 40 minuti, I trattamenti preliminari sono indispensabili perchè le alghe riassorbano l'ac- qua perduta, acquistino un gusto più delicato e una consistenza simile alle verdura a foglia. A questo punto sono pronte per essere utilizzate. Le alghe di qualità migliore provengono dalle coste atlantiche della Bretagna (dalla Francia vengono importate anche in Giappone) e dal Giappone. Prima dell'acquisto è consigliabile controllare la data di scadenza. Agar Agar Sostanza addensante ricavata da alcuni tipi di alghe rosse e venduta di solito sotto forma di polvere odi barrette insapori, è utile per preparare budini, gelatine, creme e altri piatti e può rappresentare una valida alternativa alla colla di pesce. Contiene diversi minerali fra cui un'elevata concentrazione di iodio, per questo motivo è raccomandabile non consumarne in quantità troppo elevate attenendosi ai suggerimenti indicati sulle confezioni, che riportano anche istruzioni e dosaggi per l'uso. Noni Comprendono più di 30 diverse varietà di alghe, coltivate sia in Giappone che lungo le coste atlantiche e sudamericane dove si usano anche fresche. Il tipo essicato è reperibile sotto forma pressata, in sottili fogli viola-verdi LIKATESSEN Le ricette SUSHI DI RISO Ingredienti per 4 persone 4 fogli di alghe nori, 2 tazze di riso bollito preferibilmente del tipo comune, a chicco corto (va bene anche riso semi integrale), una manciata di fagiolini verdi lessati, 2 carote lessate e ridotte a bastoncini, 2 cucchiai di zenzero grattugiato, 2 cucchiai di olio di sesamo (in sua mancanza potete usare quello di soia), 2 cucchiai di salsa di soia senza glutammati (Tamari I. Separate i fogli di alghe l'uno dall'altro e fateli passare velocemente sulla fiamma del gas, senza bruciarli. Ponete un foglio di nori su uno stuoino di vimini o di paglia (o in sua mancanza su uno strofinaccio ben pulito), con la parte ruvida e opaca rivolta verso l'alto. Cospargetelo con alcuni cucchiai di riso, lasciando liberi 3 centimetri di bordo sia in alto che in basso. Mettete al centro del riso qualche fagiolino, 1-2 bastoncini di carote, un goccio d'olio, un cucchiaino di zenzero grattugiato e un filo di salsa di soia. A questo punto arrotolate l'alga su se stessa aiutandovi con lo stuoino lo con lo strofinaccio) in modo da formare una sorta di involtino di forma regolare. Bagnate leggermente i bordi con un filo d'acqua e saldateli con la punta delle dita. Con un coltello affilato tagliate il sushi in circa 6 fette spesse 3 centimetri e disponetele su un piatto. Procedete nello stesso modo con gli altri fogli di sushi, fino a esaurimento degli ingredienti. Il sushi può essere farcito anche con pezzettini di pesce (per esempio gamberetti, avocado, formaggio di soia e altri ingredienti a piacere). Nella cucina giapponese si serve con pesce crudo tagliato a fettine sottilissime; in caso di incertezze sulla freschezza è meglio preferire pesce cotto a vapore. Leggeri e stuzzicanti i sushi sono deliziosi per una cena fredda, i n convenzion ale, o per un pie nic. Calorie 293 Proteine g 6.29 Grassi g 9.52 Carboidrati g 42.14 RISO CON NORI, GERMOGLI DI SPINACI E GAMBERETTI Ingredienti per 4 persone 300 g di riso basmati bollito, 200 g di gamberetti sgusciati, 1 cipollotto affettato finemente insieme alla parte verde, 1 foglio e 112 di alghe nori tagliate a striscioline, 4 mandate di foglie di spinaci piccole, ben lavate e ridotte a striscioline, 1 spicchio d'aglio, 1 peperoncino rosso privato dei semi interni e ridotto a fettine, 3 carote grattugiate grossolanamente, due manciate di germogli di soia (facoltativi), 3-4 cucchiai di olio di soia o di extra vergine d'oliva, 2-3 cucchiai di salsa di soia (senza glutammati). Fate scaldare l'olio in una grande padella antiaderente e mettetevi l'aglio, il peperoncino e la cipolla. Lasciate insaporire, senza annerire, per 2 minuti, quindi aggiungete le carote e i germogli di soia. Proseguite la cottura per altri 2 minuti e infine unite gli spinaci. Coprite, e lasciate cuocere 4-5 minuti, finchè gli spinaci sono appassiti. A questo punto aggiungete i gamberetti e fateli insaporire 2 minuti. Unite infine il riso, le alghe neri a striscioline e fate "saltare", a fiamma viva, finchè l'insieme è ben insaporito. Servite il piatto ben caldo, con salsa di soia da aggiungere a piacere. Per un gusto più piccante potete unire al soffritto di aglio, cipolla e peperoncino 1 cucchiaio di zenzero grattugiato. Un piatto unico coreano rapido da preparare per una cena improvvisata dal gusto esotico. Aggiungeteci una mega insalata rigorosamente mediterranea e un dessert di frutta. Calorie 455 Proteine g 17.64 Grassi g 10.54 Carboidrati g 65.99 MERLUZZO CON SALSA DI DULSE Ingredienti per 4 persone 500 g di filetti di merluzzo freschissimi, 60 g di alghe Guise essicate, 2 spicchi di scalogne, 60 g di burro, 1/2 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato, 2 bicchieri scarsi di vinti bianco secco, 1 pezzettino di scorza di limone non trattata, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, sale e pepe q.b. Come contorno 200 g di riso basmati condito con 2 noci di burro. UNA PER UNA che si possono usare tal quali, senza ammollo. Hanno un gusto molto delicato, e una concentrazione non troppo elevata di sodio e di iodio, quindi possono essere utilizzate anche a chi ha problemi digestivi e di ipertensione. Ingrediente fondamentale dei famosi sushi giapponesi (vedi ricette), sono adatte anche per preparare insalate e piatti a base di riso e pesce. Dulse Diffuse lungo le coste atlantiche sono le più europee delle alghe e vengono usate nella cucina di diverse regioni del nord Europa. Si usano sia fresche che secche, dopo averle lasciate ammorbidire una notte nell'acqua. Particolarmente ricche di calcio e ferro hanno un gusto delicato che si presta particolarmente per minestre e zuppe di pesce. per dare sapore a minestre e brodi, ma vengono eliminate prima dí consumare i piatti. Kombu Rispetto alle alghe neri hanno un sapore più deciso e una concentrazione molto più alta di sodio. Prima dell'uso vanno sciacquate a lungo sotto l'acqua corrente, bollite rapidamente in poca acqua e private della costa centrale più dura. Si tagliano quindi a striscioline per essere consumate in insalata o aggiunte a minestre e verdure in umido. I medici orientali le raccomandano come ricostituente. In inglese chiamate anche kelp, sono intensamente coltivate in Giappone (le migliori vengono dalle isole Hokkaido). Hanno una consistenza abbastanza dura e un sapore molto intenso, legato all'elevata concentrazione di sodio e di acido glutammico. Per questo motivo vanno lavate a lungo prima dell'uso e sono comunque sconsigliabili a chi soffre di ipertensione e ritenzione di liquidi. Nella cucina giapponese si usano Wakame Per prima cosa lavate le alghe e cuocetele, in poca acqua, per 30 minuti. Scolatele e sciacquatele di nuovo-Tagliatele a striscioline. Fate scogliere una noce di burro in una padella antiaderente. Unite lo scalogno e lo zenzero. Fate insaporire quindi aggiungete il vino, la scorza di limone e lasciate cuocere finchè il tutto si è ridotte di 1/3. In una seconda padella antiaderente fate sciogliere un'altra noce di burro. Aggiungete i filetti di merluzzo leggermente salati e pepati, e fateli insaporire da entrambi i lati, Intanto unite al brodetto di vino e zenzero, le alghe, il burro rimasto, e fate cuocere 5 minuti. Aggiungete infine il prezzemolo e versate il tutto sul pesce. Fate insaporire un minuto e servite, su piatti caldi, con il riso bollito disposto a cupola e una decorazione di pomodorini. Il piatto è tratto da tona ricetta irlandese preparata con alghe fresche e pesce ippoglosso, una sorta di grande sogliola, dalle carni piuttosto grasse, che vive nell'Atlantico. Calorie 442 Proteine g 24.69 Grassi g 17.57 Carboidrati g 39.95 INSALATA DI DULSE Ingredienti per 4 persone 60 g di dulse essicate, 1/2 sedano rapa, 4 carote, 2-3 cucchiai di succo di limone, 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, sale q.b., 1 cucchiai di prezzemolo tritato. Sciacquate le alghe e cuocetele per mezz'ora, in poca acqua. Scolatele. sciacquatele nuovamente e riducetele a pezzettini. Mettetele in un'insalatiera e aggiungeteci le altre verdure dopo averle mondate, lavate e grattugiate. Unite il prezzemolo e condite con un'emulsione di olio, succo di limone e sale. )l'un antipasto supervitaminico e rimineralizzante, raccomandabile soprattutto dopo lo sport. Calorie 123 Proteine g 1.97 Grassi g 1028 Carboidrati g 4.46 SPUMA DI LAMPONI Ingredienti per 6 persone 112 kg di lamponi. 80 g di zucchero, 2 dl di panna da montare, 2 chiare di uovo (freschissime),112 barra di agar agar. Per la salsa 125 g di yogurt, 2 cucchiai di zucchero, 10 foglie di menta fresca. Mettete l'agar agar in dna casseruola, Aggiungete I dl di acqua e lasciate riposare per 20 minuti. A questo punto fatelo cuocere, mescolando, finchè si è sciolto perfettamente. Unite i lamponi, lo zucchero e fate cuocere altri 5 minuti. Aggiungete quindi il succo di limone, mescolate con cura e passate il tutto a un setaccio. Mettete il ricavato in una ciotola e lasciatelo riposare in frigorifero, finchè i bordi cominciano a rapprendersi. Unite la panna montata e gli albumi d'uovo montati a neve, ben ferma. Rimettete in frigorifero e lasciate riposare per almeno 4 ore. Poco prima di servire frullate lo yogurt con lo zucchero e 4 faglie di menta fresca. Prelevate la spuma con un cucchiaio e distribuitela su piattini da dolce formando delle palline. Cospargete con un filo di salsa allo yogurt e decorate ogni piatto con una foglia di menta. Servite la spunta ben fredda. Un alternativa al gelato ottima anche con more, mirtilli e pere. Calorie 218 Proteine g 3.69 Grassi g 11.37 Carboidrati g 23.06 &LOLA GUARDIAMO La cronaca recente è stata un vero calvario di allarmi che hanno disorientato i co abbiamo la certezza del processo corretto scegliamo i nostri fornitori, italiani o stranieri che siano, di Patrizia Romagnoli Pollo alla diossina e vino al metanolo, cibi contenenti organismi geneticamente modificati e coca cola inquinata: questa è la sequenza non logica che nelle passate settimane hanno usato, con pochissime variazioni, i mezzi di comunicazione. dai quotidiani alle televisioni che facevano la cronaca di eventi legati da un solo filo conduttore, il fatto di avere a che fare con l'alimentazione. Forse non è compito dell'informazione quotidiana approfondire le ragioni di questi eventi (alcuni lontani nel tempo, come il vino al metanolo) né distinguere la frode alimentare, commessa da produttori disonesti, da disgraziati incidenti di percorso o ancora da sperimentazioni scientifiche (nel caso dei cibi derivati da organismi geneticamente modificati) discusse o discutibili ma dalle conseguenze ancora non accertate. Quel filo conduttore, il cibo e il modo di alimentarsi, ha valenze emotive su cui gioca l'informazione superficiale. Se si vuole andare oltre la superficie ed essere consumatori consapevoli, può essere utile porre interrogativi a chi in qualche modo è responsabile dei cibi che mangiamo: responsabile in quanto controllore, o produttore, o infine distributore. .Coop Italia è sicuramente parte in causa, in quanto distributore - come centrale d'acquisto dei prodotti per il sistema Coop -e peri suoi rapporti con la produzione, tanto CONTROLLI impegnativi da "firmare" i prodotti con il proprio marchio, dopo averli fatti oggetto di accurati controlli. SCAFFALI VUOTI Il ritiro di prodotti a marchio Coop ha suscitato in molti consumatori perplessità e dubbi. "Non è un caso che Coop sia stato il primo distributore a ritirare dalla vendita i polli non appena è scattato l'allarme relativo al prodotto belga che presentava residui di diossina contenuta nel "mangime" spiega il presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari. "Anni e anni di lavoro attento alla qualità e al controllo e di politica commerciale incentrata proprio sulla garanzie al consumatore ci hanno resi preparati all'emergenza. In quei giorni abbiamo immediatamente ritirato oltre duecento prodotti, pur consapevoli del fatto che questo avrebbe creato disagi ai consumatori e problemi con i fornitori. Coop però in questi casi non fa sconti a nessuno. Avremmo anche mandato indietro la Coca Cola, azienda sicuramente importantissima per qualsiasi distributore, se ci fossero stati dei sospetti. Non c'è dubbio che la sicurezza del consumatore è un obiettivo talmente prioritario che qualunque altra logica passa in secondo piano. Per quanto riguarda in specifico i polli allevati in Belgio, si è poi verificato ciò che ci aspettavamo: l'Italia ha una produzione che non solo copre tutto il mercato nazionale, ma è anche Paese esportatore e il prodotto italiano è ben controllato. L'allarme è rientrato, ma il problema della qualità resta comunque fondamentale". PRODOTTI NAZIONALI Coop Italia non solo commercializza ma firma anche con il suo marchio prodotti prevalentemente italiani. La scelta nazionale è comunque una garanzia di qualità o può essere invece vista come una sorta di visione restrittiva in un mercato di fatto senza frontiere? Non è una chiusura. La scelta di puntare sul prodotto nazionale d'altronde non è una scelta assoluta ma piuttosto per così dire "prioritaria' ed ha una ragione molto semplice: prima di acquistare, e ancora di più dì "firmare" un prodotto con il marchio Coop, è necessario per noi avere il controllo diretto dell'intero processo produttivo. A monte del prodotto a marchio - carne ma anche frutta, piuttosto che pasta o salsa - c'è una materia prima agricola o di allevamento zootecnico, poi un processo di raccolta, lavorazione e trattamento industriale. La conoscenza diretta del fornitore consente di valutarne l'affidabilità ed è relativamente più semplice controllare chi è vicino e sottoporre il prodotto alle necessarie analisi igienico - sanitarie. Questo non esclude la ricerca e l'adozione di fornitori più lontani. Rimanendo nel settore delle carni, nei nostri punti vendita commercializziamo, ad esempio, carne irlandese, anch'essa sottoposta agli stessi severi controlli dell'altra - senza limitazioni territoriali preconcette. Anche il prodotto a marchio industriale è sottoposto a controlli aggiuntivi da parte di Coop. 111 fattore discriminante è la qualità e il controllo: quando Questa sottolineatura del controllo significa che Coop è immune da rischi? La certezza assoluta è impossibile, naturalmente: il margine dell'errore umano, dell'avere trascurato qualche elemento rispetto ad un severo sistema di accesso per i fornitori non si può mai escludere. Certo non è materialmente possibile - né avrebbe senso - controllare "tutto" indiscriminatamente. Il piccolo fornitore locale e la grandissima industria che mette in moto un suo sistema di certificazione e controllo qualità non sono la stessa cosa. La grande industria oggi si è dotata di sistemi molto sofisticati per cui se sento che la Coca Cola, da oltre cent'anni presente sul mercato mondiale ai livelli che sappiamo, ha un problema, come è successo di recente, mi viene da pensare che si tratti di un "incidente". Le procedure delle grandi aziende consentono di risalire rapidamente al lotto che presenta un difetto imprevisto e scatta automaticamente il ritiro. Il che non esclude, come dicevo prima, l'immediato blocco della merce da parte nostra in caso di dubbio. Rispetto invece ad aziende fornitrici di dimensioni limitate sono propenso a pensare che l'autocontrollo possa essere • • Prodotto L'evoluzione della specie Coop In un seminario delineato il ricco scenario di tre anni. Test di assaggio e di prova in collaborazione con gruppi di soci. II problema dei biotecnologici di Ugo Pinferi Il 16 giugno 1999 si è svolto a Rapallo il seminario sul Prodotto Coop che è servito a delineare gli obiettivi del prossimo triennio (1999-2001) per questo importantissimo strumento della politica consumerista di Coop. Dirigenti e quadri delle diverse cooperative si sono trovati d'accordo sulle linee strategiche illustrate: da una quota di mercato che è oggi del 20 per cento si dovrebbe arrivare al 21.3 per cento nel 2001. Non sembri piccolo l'incremento: il volume complessivo di affari sarà paragonabile al fatturato di una ipotetica fabbrica •O con un solo marchio, che sarebbe la prima nello scenario italiano. Ma non solo le prestazioni commerciali ed economiche sono state sottoposte a programmi e previsioni. A MISURA D'UOMO Oltre ad incrementare la qualità intrinseca dei prodotti a marchio, c'è un progetto "ergonomico" per far diventare i prodotti con la nostra insegna protagonisti di un miglioramento della qua lità della vita, basato su sicurezza, salute, igiene, ambiente, con imballaggi che mettano al primo posto il consumatore e le sue esigenze. Il periodo 1999-2001 sarà quello che vedrà i primi risultati della certificarione SA 8000, la "certificazione sociale", che partendo dal comportamento corretto di Coop Italia, coinvolgerà via via tutti i fornitori, e poi i loro fornitori, al rispetto di procedure che garantiranno del rispetto delle norme sul lavoro, delle convenzioni dell'ILO, Organizzazione Internazionale del Lavoro, della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, della Carta dei diritti del fanciullo. Ancora una volta Coop si è dimostrata pioniera anche in questo campo. SENZA OGM E DERIVATI A Rapallo è stato ribadi- ta la posizione operante dal gennaio 1998: dai Prodotti Coop sono esclusi gli organismi geneticamente modificati e si lavorerà per escludere anche i prodotti derivati da organismi geneticamente modificati (per intenderci: non solo non c'è la soia o il mais, o altri vegetali modificati, ma non ci saranno neanche amidi o grassi derivati da mais o soia modificati). EQUO SOLIDALI Non appena si saranno verificate le necessarie compatibilità anche i prodotti del commercio equo e solidale entreranno a far parte della squadra dei prodotti Coop. Questo fatto significherà concretamente che i prodotti dovranno si essere equi e solidali, ma dovranno rispondere anche alle altre caratteristiche di sicurezza e ai controlli che il marchio Coop comporta. APPROVATI DAI SOCI Sono già incominciati i test. Gruppi di soci, selezionati per rappresentare le diverse categorie di età, di istruzione, di reddito, vengono coinvolti in assaggi e test operativi dei prodotti che dovranno portare il marchio Coop. Questa attività sarà estesa ed allargata. Insomma, potrà capitare anche a voi che leggete di essere chiamati a far parte di questi gruppi di prova. PRIMI IN EUROPA Proprio mentre si svolgevano i lavori di questo seminario, i giornali riportavano la decisione della UE di mettere al bando le farine di animali e di ossa dall'alimentazione dei polli. Coop ha già escluso queste farine dall'alimentazione dei bovini (lo ha stabilito poi anche la legge italiana), dei maiali e dei polli prodotti per noi. Insomma il consumerisme Coop si esprime anche e soprattutto attraverso il Prodotto Coop. CI NEL PIATTO ,umatori. Su queste problematiche le riflessioni di Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia meno efficace e quindi esercito il controllo in modo ancora più severo. TRANQUILLITÀ Ieri il inetanolo nel vino, oggi la diossina nei mangimi: al consumatore viene il legittimo dubbio che esistano "veleni" incontroll abili a priori, che arrivano a sorpresa ad inquinare ciò che mangiamo. E d'altra parte, nessuno ha mai controllato sistematicamente la presenza o meno di diossina. Come si fa a stare tranquilli? Il pollo belga costava il venti per cento in meno del pollo italiano. Il vino al metanolo, se qualcuno lo ricorda, costava meno di mille lire al litro... Certo, il prezzo alto non è esattamente sinonimo di qualità. Ma è probabile il contrario: il prezzo "troppo basso" induce al sospetto. E valida anche l'obiezione che l'area di rischio potenziale si allarga, e che la diossina non l'avrebbe cercata, in modo sistematico, nessuno. Ma è anche vero - e se ne è parlato in una recente sessione del G8 - che l'eccesso di competizione sul prezzo va a discapito della qualità. Il mercato è ormai mondi a le, la concorrenza agguerrita e la tentazione è a portata di mano, con tutti i rischi che ne conseguono. Per questo come Coop ci battiamo per frenare la spregiudicatezza di chi per restare sul mercato ricorre a "trucchi" che vanno a scapito della qualità. Una buona politica commerciale, condotta in autono- mia e con senso della responsabilità da parte della distribuzione, si fa con programmi, alzando il presidio scientifico e cercando di interpretare le aree di rischio. Non a caso, la scelta di privilegiare il prodotto nazionale ha significato affrontare costi maggiori. Coop presenta un prodotto a marchio che non è mai un "primo prezzo": è il prodotto con il migliore rapporto prezzo qualità, e la convenienza deriva dal fatto di non riversare sul consumatore i maggiori costi del controllo qualitativo. Ma il prodotto Coop non è mai quello che costa meno in assoluto. BIOTECNOLOGIE La scoperta di rischi alimentari inattesi, come la diossina, rende inquieto il consu- Anna Bartolini, Guida ai diritti del consumatore, D'Anselmi editore/Hoepli, 296 pagine CD, 59.000 lire Anni OmM. GUIDA Al DIRITTI DEL CONSUMATORE E' caro, ma ne vale la pena. Anna Bartolini da sola è una garanzia. Pioniera del consumerismo in Italia, collaboratrice di Emma Bonino alla Commissione Europea, geneticamente modificati ci siamo espressi contro già un anno e mezzo fa. Dal gennaio '98 garantiamo il consumatore sull'assenza di Ogm nei prodotti a marchio Coop, sulla base di una certificazione obbligatoria per il fornitore. Noi siamo già oltre: da una anno stiamo lavorando per passare dalla dichiarazione di "non contenente Ogni', rassicurante per il consumatore a "non derivante da Ogm" rassicurante anche rispetto all'ambiente. Sono processi complessi, che richiedono il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, e farti investimenti, nell'ordine dei 15 miliardi. Ma noi le certezze al consumatore le vogliamo dare davvero. Il futuro dei prodotti Coop Frutta e verdura, carni di bovino, pollo e suino: più controlli, più garanzia e più ampia gamma per il marchio Coop. ORTOFRUITA /FRUTFA SAPORITA Sana e controllata sì, ma anche buona e matura al punto giusto? Dopo anni di lavoro sui "Prodotti con amore" su cui ogni anno vengono esercitate 18.200 analisi, è arrivato il momento di aggiungere alle garanzie sanitarie - niente pesticidi, sistemi di qualità applicati rigorosamente - anche quelle di gusto la frutta "non è più quella di una volta"? Forse. Allora, via al progetto frutta saporita: annusiamo e assaggiamo agrumi, pesche, albicocche, susine, cocomeri, meloni, ma anche pomodori, patate e sedano. Sono sedici (prodotti ortofrutticoli che Coop Italia ha individuato per renderli ancora più gustosi. Lo fa in modo scientifico, studiando il grado zuccherino, il grado di maturazione, la quantità di sostanza secca ottimali per accontentare il consumatore più esigente. Saranno messi "sotto torchid gli agricoltori, circa cinquemila, selezionati in modo da fornire prodotto non solo sano, ma anche molto buono. CARNI BOVINE E SUINE/LA PREGIATA Piace e viene scelta da due clienti su cinque nei punti vendita in cui è presente: la carne bovina con il marchio La Pregiata fa parte delle carni Prodotti con amore a marchio Coop, tutti selezionati e controllati nei 741 allevamenti che riforniscono Coop. Assieme ai 284 produttori specializzati in razze particolari, come la chianina, la piemontese e la romagnola, tutte carni tipiche prodotte in precise zone, un po' come le Doc. Anche i suini sono entrati a far parte della gamma Prodótti con amore, e presto arriverà anche il pesce fresco, trote, branzini e orate, sempre provenienti da allevamenti selezionati. Di recente è stato adottato un nuovo metodo di controllo teso a verificare l'assenza di proteine di origine animale nei mangimi: molti ricorderanno, infatti, che c'è una connessione tra la presenza di questo tipo di proteine e la Bse, più nota come "mucca pazza". POLLAME /FATTORIE NATURA L'alimentazione completamente vegetale è la caratteristica di Fattorie natura, la linea di qualità superiore nelle carni avicole. Iniziata su base locale con cappone e galletto livornese, l'esperienza si è estesa a tutti i tipi di pollame, nutriti con mais, frumento, soia, girasole integrale, olio di oliva e di soia, glutine di mais, esattamente "come una volta", compreso lo spazio a disposizione degli animali per razzolare in relativa libertà. La carne viene poi analizzata dal punto di vista chimico, per la ricerca di farmaci indesiderati, microbiologico, nutrizionale e anche organolettico, per migliorare il gusto, la tenerezza e il sapore. "Letture" a cura di Ugo Pinferi Consumatori consapevoli in Europa mature. E, tra le inquietudini, c'è anche quella legata alle biotecnologie, agli alimenti provenienti da organismi geneticamente modificati (Ogm). E oggi ci sono anche distributori, come Esselunga, che fanno leva proprio su questo per confortare il cliente, facendo campagna pubblicitaria sul fatto che i suoi prodotti sono esenti da Ogni. E Coop? L'impegno consumerista di Coop dura da decenni ed è talmente consolidato che spesso lo diamo per scontato. Altri distributori stanno scoprendolo come fattore pubblicitario. Coop ha sempre praticato nei fatti la tutela del consumatore, lavorando su tutta la filiera. Tanto è vero che sul tema degli organismi con questo libro ci fa entrare in Europa da consumatori consapevoli. I capitoli sono: la base giuridica, il diritto alla tutela della salute degli interessati, il diritto ad essere informati, il diritto a servizi pubblici con standard di qualità, il diritto ad essere difeso e rappresentato, il diritto ad un ambiente sano. La parte finale è l'indirizzario: zzario: regione per regione, città per città, sono elencati gli indirizzi che possono aiutarvi a capire di più o a tutelare i vostri diritti. Naturalmente chi dispone di un personal computer, può rapidamente arrivare ad individuare l'argomentò di suo interesse, trovare il provvedimento che lo riguarda, stamparlo. Hanno collaborato con la Bartolini per la stesura del libro Vera Poggi, Moira Rotondo, Desideria Sertorio. IL PROGETTO QUALITÀ DI COOP Prosegue l'impegno di Coop per innalzare il livello di garanzie igienico-sanitarie sui prodotti non a marchio... 1997 campioni analizzati 1998 2.254 3.179 fornitori controllati 557 543 28_192 referenza analizzate 17.700 carni suino magro macellazione diretta allevamenti capi incidenza analisi complessiVe ispezioni 887 894 analisi complessive ... e su quelli a proprio marchio 1997 1998 106 fornitori 122 ispezioni 303 321 analisi totali 437.000 300.000 Ortnfrutta Prodotti con amore 1998 1997 1.215.000 1.083.000 quantità (in q) fornitori 106 100 aziende agricole 5.000 5.000 referenze 110 103 analisi complessive 18.200 16.600 400 ispezioni 550 Carni Prodotti con amore carni bovine 1998 1997 12% macellazione diretta 9% 625 allevamenti 741 allev. 284 361 razze locali capi 283.000 267.500 100% incidenza vitello 100% incidenza vitellone 95% e la pregiata 95% 111.000 analisi complessive 107.600 ispezioni 1.236 1.336 Biotecnologie: benefici, svantaggi, rischi 85% 12 60.000 15% 2.027 129 85% 11 60.000 20% 2.400 130 PRO * autodifesa della pianta e minor uso di prodotti chimici * tecnologie sicure e molto controllate sviluppo industriale e tecnologico * sfruttamento di territori altrimenti improduttivi * aumento delle rese agricole CONTRO ingestione di quantità maggiori di residui erbicidi (la resistenza della coltura indurrebbe ad un loro uso anche vicino alla raccolta); rafforzamento di batteri, virus e insetti; trasmissione della resistenza agli antibiotici * effetti a lungo termine non conosciuti (verso la salute e ancor più verso l'ambiente); studi non indipendenti; aumento dei fenomeni allergici *monopolio/oligopolio industriale * sfruttamento dei paesi del terzo mondo per la biodiversità * supremazia di alcune industrie sull'agricoltura. interazioni tra regni non comunicanti in natura .0.:s6ia13ce 7 Coop Solidarietà di Roberto Cavallini Poco più di un anno fa, nell'aprile 1998, fu istituito presso il Ministero degli Affari Sociali il tavolo nazionale di concertazione tra il Governo e le parti sociali sui problemi dello sfruttamento del lavoro minorile. Primo atta dei soggetti coinvolti in questa iniziativa, Governo, Sindacati, Associazioni imprenditoriali (tra cui Ancc/Coop), organizzazioni del volontariato e dell'associazionismo, compreso Unicef, è stato quello di firmare un documento comune, la "Carta degli Impegni" a base delle possibili azioni concertate per sconfiggere in Italia ma anche all'estero, la piaga dell'uso di manodopera infantile. Il 1998 si è fortemente caratterizzato per un rinnovato impegno istituzionale e civile sui temi dei diritti dell'infanzia: basti ricordare l'impegno profuso da centinaia di associazioni e decine di migliaia di cittadini per la riuscita della "Global March"; una iniziativa internazionale tesa a aggiornare e rendere attuativi le convenzioni Do sul lavoro infantile, l'impegno della stessa Do in questa direzione, l'iniziativa della Cgil che ha impegnato la sua organizzazione su questi temi per tutto l'anno, la campagna per la raccolta di firme per un disegno di legge sugli "Acquisti trasparenti" e per prevenire la violazione delle convenzioni internazionali in materia dei diritti dei lavoratori, salvaguardia dell'ambiente e lotta al lavoro minorile. Governo e Parlamento CONTRO LO SFRUTTAMI CERTIFICATA LA QUALITÀ per loro parte hanno approvato diversi provvedimenti riguardanti politiche per i minori e per le famiglie: tra tutti la promozione di diritti e opportunità per l'infanzia e l'adolescenza (legge 285/ 97), norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, deI turismo sessuale a danno dei minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù (legge 269/98), ratifica della Convenzione per la tutela dei minori (Legge 476/ 98), l'elevamento dell'obbligo di istruzione (legge 9/99). Dopo oltre un anno d' impegno al via una legislazione più incisiv rienza del pallone equo solidale alla certificazione SA 8000 di tutti UN ANNO DOPO Non pochi frutti vanno rapidamente maturando. Nella conferenza internazionale dell'Il°, svoltasi nel mese di giugno a Ginevra, le convenzioni sul lavoro infantile e diritti dei lavoratori hanno trovato una più sistematica e incisiva definizione. Nell'ambito del nuovo contratto di lavoro della Sanità, le organizzazioni sindacali e Aran hanno sottoscritto un accordo per il rispetto delle norme fondamentali dell'Il° e il divieto di lavoro minorile. Anche nel settore orafoartigiano vi è un accordo fra imprenditori e sindacati metalmeccanici per contrastare il lavoro minorile, così come ci sono accordi simili tra Sindacati e Artsana e per alcune grandi aziende del settore pelli e cuoio, Proprio in questi giorni la battaglia contro la piaga del lavoro minorile consegue, sul piano legislativo nazionale, un nuovo importante risultato. Il Senato della Repubblica ha dato il via libera al t disegno di legge che stabilisce misure per combattere, anche a livello internazionale, queste purtroppo diffuse, ed in espansione, forme di sfruttamento dei minori. Il voto è stato pressoché unanime. L'ALBO NAZIONALE Adesso toccherà alla camera dei Deputati la approvazione definitiva. Il provvedimento, in sintesi, prevede l'istituzione di un Albo Nazionale per i prodotti realizzati senza l'utilizzo di lavoro minorile e un marchio di conformità sociale da ap- - porre sui prodotti inseriti nell'Albo. L'adesione all'Albo è volontaria e si ottiene su richiesta autocertificata da parte dell'azienda che garantisca su tutta la filiera produttiva posta sotto il suo diretto controllo. L'iscrizione diviene automatica per quelle aziende che siano in possesso di sistemi certificati di gestione della responsabilità sociale del tipo "Social Accountability 8000", elaborato dal "Council of Economie priorities". La gestione dell'Albo sarà affidata a un Comitato di sorveglianza composto da rappresentanti dei Mini- steri del Lavoro, Industria, Commercio Estero, dei consumatori, delle Associazioni imprenditoriali e dei Sindacati. I risultati fino ad oggi conseguiti sono Frutto di un impegno riconducibile ad un movimento nel cui seno hanno positivamente interagito associazioni, sindacati, istituzioni, centinaia di migliaia di cittadini. Coop è stato uno di questi soggetti, propositivo per la sua parte, ma anche impegnato a ricercare risposte concrete, ancorché parziali al problema. Abbiamo voluto sperimentare la possibilità, da parte di ogni singolo consumatore, di essere, nella quotidianità, soggetto attivo, protagonista consapevole, di un rapporto solidale con le popolazioni più sfortunate del Sud del Mondo. Abbiamo così avviato, anche nei nostri punti vendita, forme di coinvolgimento più diretto dei consumatori, attraverso la possibilità di acquisto di prodotti del commercio equo e solidale. Come sappiamo i criteri universalmente riconosciuti per la certificazione di questi prodotti escludono l'utilizzo di manodopera infantile e prevedono benefici Quella scuola per cinquerrila bambini Dall'impegno congiunto di Coop e Unicef un'opportunità di studio per i ragazzi del Pakistan La Coop proseguendo nel suo impegno contro lo sfruttamento infantile, ha stanziato 400 milioni per finanziare il progetto dell'Unicef in Pakistan riguardante l'istruzione e la riabilitazione di bambini lavoratori nella zona di Sialkot Qualche notizia geografica e economica Sialkot é un distretto della Provincia del Punjab in Pakistan. Ha una popolazione di 3 milioni di abitanti, la metà dei quali è composta da bambini sotto i 14 anni d'età L'economia del villaggio si basa sull'agricoltura e sul lavoro a cottimo (cucitura di palloni da calcio e prodotti in pelle). Sialkot produce una vasta varietà di prodotti per l'esportazione. Il lavoro minorile viene usato in molte fasi produttive delle industrie, i bambini non vengono assunti direttamente dai proprietari delle fabbriche o dagli esportatori bensì dagli appaltatori che forniscono i prodotti finiti. I bambini sono impiegati sia in casa che in piccole botteghe. Il lavoro minorile, specialmente come apprendistato, è un'antica tradizione in queste regioni e per questo e comunemente accettato. Anche se sono presenti una rete di scuole elementari pubbliche e private nonché scuole della moschea e centri educativi non formali, la qualità tl.511I2Q 8 dell'istruzione ha bisogno di essere migliorata. I dati sull'iscrizione scolastica a Sialkot non sono disponibili mentre a livello nazionale la percentuale degli iscritti nella fascia d'età dai 5 agli 11 anni è del 70 per cento. La metà di loro non completa la scuola elementare e diventa una forza lavoro docile e a buon mercato. li progetto In questa realtà è nato in collaborazione tra la Camera di commercio e dell'industria di Sialkot, l'Organizzazione mondiale del lavoro e l'Unicef il "progetto Pakistan", progetto per eliminare il lavoro minorile pericoloso e per promuovere l'istruzione di base a Sialkot. Gli obiettivi l) Sottrarre e riabilitare i bambini che lavorano neil'industria 2) Informare sui pericoli del lavoro minorile 3) Favorire l'accesso all'istruzione di base 4) Assicurare il completamento del ciclo scolastico per tutti i bambini del distretto di Sialkot 5) Coinvolgere tutte le famiglie e la comunità 6) Raggiungere in due anni il 100 per cento delle iscrizioni alla scuola elementare e l'80 per cento del completamento del percorso scolastico nei cin- que anni, L'iniziativa proseguirà anche nel 2000. w. Un Impegno diffuso Il tema del lavoro minorile è stato inoltre nello scorso anno scolastico uno dei temi affrontato con le nostre animazioni nelle scuole. Pur essendo "gli altri tre" un'animazione "nuova" ha avuto un grande successo ed è servita a far crescere la consapevolezza del problema al di fuori di facili rappresentazioni di maniera del problema stesso. Intorno al pallone etico numerosi sono stati i tornei sponsorizzati ed organizzati dalla Coop. L'iniziativa più significativa è stata sicuramente quella avvenuta il 17 e il 18 aprile in occasione del quarto anniversario dell'omicidio di lqbal Masih, il bambino pachistano ucciso a soli 12 anni per essersi ribellato alla condizione di schiavo tessitore di tappeti. In quella occasione infatti l'Unicef, la Lega Calcio, la Federazione italiana gioco calcio - settore giovanile, Transfair, I'Uisp, le Acli in collaborazione con la Coop e Ctm hanno organizzato su tutti i campi di "A" e "B" manifestazioni per sensibilizzare l'opinione pubblica. Fulvio Bella NTO DEL LAVORO MINORILE ;OCIALE DEI PRODOTTI COOP iella tutela dei minori. Dall'esperodotti a marchio. I nuovi obiettivi economici e sociali per i produttori. Abbiamo accompagnato l'uscita del primo prodotto equo con una campagna intesa a formare e sensibilizzare milioni di consumatori sugli scopi del commercio equo. I primi risultati sono stati confortanti: ad un primo prodotto ne sono seguiti altri.11 nostro obiettivo è, nel corso dei prossimi anni, di offrire ai soci e consumatori una gamma di prodotti equi sempre più ampia e diversificata, contribuendo così a rafforzare e autonomizzare le diverse economie locali, precondizione per l'eliminazione del lavoro infantile e di tutte le forme di sfruttamento selvaggio. UN PROGETTO EQUO SOLIDALE In questi ultimi anni, con l'affermarsi nel nostro Paese della moderna distribuzione e delle grandi superfici di vendita ci siamo trovati a gestire una quantità crescente di prodotti non alimentari, in parte o totalmente manufatti in aree del mondo nelle quali viene largamente utilizzata manodopera infantile o, comunque, sfruttata in modo iniquo la manodopera sia femminile che maschile. Per parte nostra prima con la contrattualistica verso i fornitori, poi con norme più complesse, codici di condotta (per tutti vale quello varato da Intercoop per le cooperative europee), ci siamo dotati di strumenti rivolti in particolare ai fornitori che operano all'interno della rete internazionale, la cui filiera produttiva si snoda nel mercato globale. Nella primavera 1998 Coop ha portato a compimento un progetto sperimentale teso a garantire criteri di qualità etica e sociale su un prodotto simbolo dello sfruttamento infantile: il pallone da calcio. Per la prima volta non solo in Italia, ma nell'intera Europa, sono stati commercializzati palloni con la dizione "No Child labmir", sotto il controllo di Trans Fair Italia. Insieme alla garanzia del rispetto delle convenzioni Ilo Coop ha definito un "Fair Trade PremiuM" per un salario maggiorato ai cucitori e per progetti di utilità sociale nel territorio di produzione. Non solo: Coop ha anche finanziato un Progetto Unicef per la scolarizzazione di molte migliaia di bimbi di quella comunità. L'esperienza positiva realizzatasi nello scorso anno ha permesso a Coop, di offrire oggi ai consumatori l'intera gamma dei palloni cuciti a mano con le garanzie del rispetto delle convenzioni Ilo sul lavoro infantile Altri progetti, con le caratteristiche sopraindicate, sono allo studio su prodotti tessili. COOP ITALIA SA 8000 Ma la vera novità di questi mesi è l'adozione, per primi in Europa, da parte di Coop Italia Alimentari, degli standard di qualità sociale denomina- ta SA 8000. Questi standard sono norma di riferimento, elaborata nel 1998 dal già ricordato "CounciI for economie priorities'(Cepaa), che si basano sulle attuali convenzioni ILO e sulla "dichiarazione dei diritti umani" e "Carta dei diritti del fanciullo". Gli standard prevedono requisiti relativi alla sicurezza e alla salubrità dell'ambiente di lavoro, combattono le discriminazioni di qualsiasi tipo, stigmatizzano le pratiche coercitive, stabiliscono un orario di lavoro massimo settimanale, verificano che stipendi e salari siano nei rispetto delle leggi vigenti in ciascun Paese. IL RUOLO DI COOP Con l'adozione di SA 8000 Coop Italia si impegna in primo luogo a rispettare tutti gli standard previsti, ma nel contempo è impegnata a operare affinché i suoi fornitori (in questa fase quelli del prodotto Coop) divengano partecipi di questo processo, adottando progressivamente anch'essi gli standard e promuovendo azioni similari in direzione dei sub-fornitori. Il tutto sotto il controllo di Coop Italia odi aziende di certificazione delegate sempre dal Consorzio. Nei prossimi giorni anche Coop Italia non Alimentari sarà in grado di adottare gli standard di SA 8000. Come si può capire l'impegno di un soggetto della moderna distribuzione come Coop, a differenza di altre similari esperienze fatte da imprese produttive, può innescare un I NOSTRI ORIETTIVI ttenere l'adesione al progetto da parte di tutti i 230 O fornitori di prodotti a nostro marchio. E ffettuare almeno 50 verifiche a cura degli ispettori Coop Italia, nonché 20 ispezioni complete utilizzando ispettori esterni qualificati (con particolare riferimento aí fornitori e subfornitori nel terzo mondo) R A aggiungere la certificazione anche in Coop Italia non alimentari vviare contatti con il mondo delle Organizzazioni Non Governative, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di Consumatori nformare i consumatori e gli stessi lavoratori Coop, nel merito di azioni specifiche da attivare nei confronti di produzioni particolarmente critiche. La prima occasione sarà rappresentata dall'uscita delle banane Prodotti con Amore-Coop: accanto alle garanzie sul fronte dei residui di pesticidi e nel confronti dell'ambiente, si potranno comunicare gli impegni assunti dal fornitore nei confronti dei lavoratori impiegati nelle piantagioni e dell'ispezione attiva a fini di verifica. circolo virtuoso capace in tempi medi di mutare radicalmente e in senso positivo le condizioni di produzione di una vastissima gamma di prodotti. II fatto poiché l'iniziativa di Coop abbia per molti versi anticipato, e forse anche in parte indicato, ai legislatori una strada da percorrere, e percorribile, è motivo di soddisfazione. Fin dal primo giorno della promulgazione della legge oggi all'esame della Camera dei Deputati, Coop sarà in grado di essere pienamente e con- gruamente in linea con il dettato della legge stessa, rispondendo così pienamente ai bisogni di correttezza, di solidarietà e mutualità che sono tra i fondamenti del "contratto" tra le cooperative di consumatori e la loro base sociale. MILIONI DI GIOVANI LAVORATORI ll numero dei bambini che lavora rimane estremamente alto. Se tutti i "giovanissimi lavoratori" fossero recensiti, il numero dei bambini che sono economicamente attivi, oggi nel mondo, arriverebbe probabilmente ad un centinaio di milioni. Mentre è stato calcolato che il numero dei bambini dai 10 ai 14 anni che esercitano attualmente una attività economica si aggira intorno ai 73 milioni, nessuno, al contrario, sa esattamente quanti bambini di età inferiore ai 10 anni lavorino; così come non esiste alcun dato statistico riguardo al numero delle ragazze che svolgono lavori domestici a tempo pieno. lavoro minorile non cessa di aumentare nelle città dei Paesi in via di sviluppo dove i bambini lavorano principalmente nel settore del commercio, dei servizi e in minor misura nell'industria. Comunque malgrado l'urba- nizzazione, in questi Paesi, nove bambini su dieci lavorano nell'agricoltura o in altre attività connesse alle zone rurali. Il lavoro minorile esiste anche nei Paesi industrializzati, anche se in minor misura. Esso sembra aumentare in Africa e in America Latina, dove i ragazzi salariati sono numerosi, come anche in Europa centrale e orientale e negli Stati Uniti, mentre sembra diminuire in Asia ed in Asia Sud-Est. Nell'insieme, i fattori che determinano il lavoro minorile sono legati alla povertà, per cui una bambino è costretto a dare un contributo economico famig Ilare; all'abbandono delle scuole, che spinge molti all'apprendistato nelle industrie e all'analfabetismo. Il fattore grave è che un bambino che lavora oggi sarà domani un adulto senza istruzione e senza formazione. 9 Lombardia Dallo sviluppo d'impresa la forza per il nostro futuro intervista a cura di Daniele Moltrasio A colloquio con il Presidente Antonio Bertolini sulle strategie d'impresa per il futuro. La riorganizzazione aziendale con il rientro di Ipercoop in Coop Lombardia. L'ipotesi di unificazione con Novacoop Piemonte. Il bilancio entusiasmante di 15 anni cd timone di Coop Lombardia. L'Assemblea ordinaria dei soci, lo scorso Giugno, ha approvato un altro lusinghiero bilancio di Coop Lombardia. Al suo interno sono previsti investimenti molto consistenti per i prossimi anni. Vuoi parlarci dello sviluppo che la cooperativa ha in programma alle soglie del duemila? Nei prossimi anni si accentuerà il confronto competitivo tra i colossi della grande distribuzione nazionale e internazionale. Ciò significa che si ridurranno le quote di mercato per tutti e Coop Lombardia, se vuole emergere ed evitare l'emarginazione, dovrà accelerare lo sviluppo e realizzare moderne strutture di vendita di vicinato e di grande attrazione, e contemporaneamente ristrutturare e modernizzare quelle esistenti. Il tutto per migliorare offerta, servizio, quali- tà e convenienza. Un esempio che vale per tutti è rappresentato dal Centro Commerciale "Metropoli", che, con al suo interno un grande Ipercoop, sorgerà a Navate Milanese nella zona di via Amoretti angolo via Bovisasca. Per fare tutto questo occorrono ingenti risorse finanziarie per un ammontare che supera i seicentocinquanta milo liardi. In questo senso iI bilancio approvato dall'Assemblea del 19 giugno ha dato un apporto importante di risorse finanziarie (tra utile netto, ammortamenti e accantonamenti): circa 80 miliardi da destinare allo sviluppo e per migliorare l'efficacia economica e produttiva di Coop Lombardia. tà gestionale nell'ambito di una sola impresa divisionalizzata. In questo contesto rientra il processo di fusione del Consorzio Iper Lombardia in Coop Lombardia. Una strategia unitaria per un'offerta differenziata aderente alle attese e alle legittime richieste del consumatore. L'Assemblea straordinaria dei soci ha anche deliberato il rientro di Iper Lombardia, la società che gestisce gli ipermercati, all'interno di Coop Lombardia. Vuoi spiegarci il significato di questa scelta? La situazione del Il piano di sviluppo si basa su un progetto di riorganizzazione aziendale che prevede la razionalizzazione dei servizi, la riduzione dei costi generali, l'innovazione delle strutture gestionali e dei sistemi informativi. L'obiettivo centrale sarà sempre di più la soddisfazione del cliente e per fare questo occorre perfezionare un posizionamento distintivo per ogni tipo di struttura di vendita. Ecco perché la riorganizzazione della rete avverrà per aggregazione di specifici canali di vendita: canale supermercati e canale ipermercati con am- pia autonomia di scelta, di offerta commerciale e di responsabili-- mercato è molto difficile, la concorrenza sempre più serrata. Quali sono le scelte operative che in questo ambito la cooperativa ha in animo di intraprendere? Si parla di un progetto di unificazione con altre aziende della cooperazione di consumatori 11 problema della mas- sa critica non riguarda solamente i privati, ma anche le singole cooperative del sistema Coop. Contestualmente ad uno sviluppo accelerato, stiamo valutando l'ipotesi di una possibi- le unificazione delle due grandi cooperative regionali di Lombardia e Piemonte. E' un processo che mira al raggiungimento di una massa critica sempre maggiore, che possa favorire i vantaggi derivanti da una più elevata economia di scala a disposizione, nella logistica, nel marketing, negli acquisti e nella ricerca per l'innovazione, in modo da Il Presidente di Coop Lombardia, Antonio Bertolini consentire il massimo livello di competitività, il tutto a favore dei soci e dei consumatori. Naturalmente saranno il progetto e le analisi di fattibilità economica e convenienza gestionale a dire se converrà procedere all'unificazione o se ci sono altre strade da percorrere per raggiungere migliori risultati. Concludendo il tuo intervento all'Assemblea di bilancio hai informato i soci, in vista della scadenza del mandato di Presidenza, di aver sollecitato il Consiglio di Amministrazione a preparare per tempo e nella massima chiarezza, i tempi e i modi per l'elezione del nuovo Presidente. Cosa hanno significato per te questi quindici anni alla guida della cooperativa da punto di vista umano ed imprenditoriale? Un anno fa, in occasio- ne della mia delazione a presidente di Coop Lombardia, avevo espresso il proposito di promuovere nel corso del triennio l'avvicendamento per favorire E ricambio. Coerentemente, dopo l'approvazione del bilancio, ho invitato il Consiglio di Amministrazione ad avviare la procedura per arrivare all'elezione del nuovo presidente. Il Consiglio ha accolto l'invito e sta valutando come arrivare a rendere operativa questa decisione. Certo, nel concludere questa esperienza, sia sul piano personale che imprenditoriale, non posso che considerarla affascinante e straordinaria. Soprattutto il rapporto umano, la preziosa e qualificata collaborazione dei dirigenti, dei quadri, dei dipendenti, con il numero sempre crescente di soci che hanno aderito alla cooperativa, sono stati elementi determinanti, per l'entusiasmo profuso nella costruzione di una impresa cooperativa moderna, efficiente, orientata al sociale,capace di investire ogni anno ingenti risorse per l'ambiente, la cultura, la solidarietà, la formazione cooperativa, a sostegno di organizzazioni sociali e del volontariato presenti sul territorio. Coop Lombardia è cresciuta e compete nel settore della grande distribuzione in un mercato completamente liberalizzato, ma ha saputo mantenere e consolidare le sue peculiarità di azienda cooperativa, coerente con le finalità sociali ed istituzionali iscritte nel proprio statuto, in applicazione dei principi fondanti del movimento cooperativo così come è stato pensato e ideato dai Pionieri di Rochdale 150 anni fa. E' questa la dimostrazione che quando si perseguano con passione e tenacia determinati obiettivi, è possibile raggiungerli. Cooperare, fare cooperazione non è un'utopia, per Coop Lombardia è una realtà, ftintliricialc di Cffili Lui:Alt:dia I-li Ceneethre Internet win..etiagIntabaarlit jt Fertielikiveiceoplombardia.ii ' c lie'u ti2u, L...intatdo nottata di ttdeadiltt Mantici fregai.« Serefe Ferennia Frd.i, sei.. Marco Now', F.111 , 1 Mitélii1.12C,7, Dittele Mograirlt Cm" ?afe, Enrico Nuxrn , Aeloif e Se~ 11. Ukn,i0 U...r..1 Abik ""l.e ig7o1Tra",' Sedrrierla dl redazione .4nrPen Pen venny Feltrice Coop Lambettin tele Elma,odo 75 201-2 bilico 51. 01 7E95.931 lanciala' e sliunpa Coop 11 vado - - Carini.. Lall Lel 01.'512.111 Andamenti Lima Pa i non ala L_ 'MQ:0,r i toni gratti, riWitiaggelitie dei l'ah di Milano nc. 14-1 dei 14 aprile 1932 Airdeinea niLz Unione Si unioz Venodleo 'minano Tardare 27930 rapé L. cwIn di . Qtele Cenatane •alva gli alteri e neo .miao f arLa querelo .iene odi.. E' cene «elogio DECALOGO / 7 UNA NUOVA FAVOLA DI GIORGIO E DAVIDE CELLI SULLA SETTIMA "LEGGE" DEL CONSUMO SOSTENIBILE. 7) RICHIEDERE UN INFORMAZIONE CORRETTA SULL'IMPATTO AMBIENTALE DEI PRODOTTI INFORMAR& E' BELLO il decalogo del Consumo Sostenibile Nessuna di noi può sapere tutto di tutto: se uno lo crede è totalmente fuori strada e prima o poi la vita gliela farà pagare. Non c'è nessuna vergogna a riconoscere la propria ignoranza, anzi è proprio riconoscendola che si pongono le premesse per poterla superare. L'ignorante perpetuo sarà sempre quello che non crede di esserlo. Oggi, il mondo in cui viviamo si sta facendo sempre più complesso, e noi siamo sofferenti di una sindrome da eccesso di informazione. I Pensare di cosa si ha realmente bisogno e prima di fare la spesa fare una lista delle cose che servono 2 Preferire alimenti freschi di stagione, di origine locale e, quando disponibili, di `produzione biologica' 3 Comprare quanto si è sicuri di consumare prima della data di scadenza indicata 4 Usare detersivi con parsimonia e privilegiare prodotti naturali per la pulizia 5 Verificare la possibilità di riparare apparecchi, mobili, vestiti, scarpe 6 In città privilegiare il mezzo pubblico e la bicicletta 7 Richiedere un informazione corretta sul,; : l'impatto ambientale dei prodotti con to delle organizzazioni dei consumatori e:: delle associazioni ambientaliste 8 Evitare prodotti "usa e getta" e preferire prodotti durevoli 9 Scambiare riviste, videocassette ecc. con amici 10 Per fare la spesa, portare una borsa da casa BRICO v Ma a ben pensarci si tratta, nella maggior parte dei casi, di una informazione fasullo. I messaggi pubblicitari ci assediano e ci plagiano attraverso nulle manifesti e mille insegne, si insinuano nelle nostre case dalla finestra aperta sul mondo del nostro televisore, ci fanno l'occhiolino dalle pagine dei giornali e delle riviste, spessa con l'ausilio di don- i, Nell' ambito dei prodotti vernicianti la Famiglia degli smalti od acqua rappresento di certo lo soluzione più recente. Essa è attualmente oggetto dei maggiori sforzi di ricerca. Le sperimentazioni sono finalizzate a migliorare sia il livello delle prestazioni tecniche, che il contributo alle fondamentali esigenze di rispetto per I' ambiente e di tutelo della salute. Anche i consumatori italiani, come è già avvenuto nel nord Europa, mostrano interesse crescente all' utilizzo degli smalti ad acqua. Nello composizione di uno smalto ad acqua sono fondamentali le resine acriliche. L' innovazione fondamentale è costituita certamente dal drastico contenimento della quantità di solvente, ridotta del 90% rispetta a quella presente in uno smalto sintetico. E ' evidente il contributo che tali prodotti danno allo conservazione dell' ambiente, minimizzondo la volatilizzazione di sostanze tossiche. La piccola quon- ne compiacenti e sorridenti. In parole povere, ci spostiamo come fossimo nei meandri di un labirinto di luci, di suoni, di immagini, di una costellazione di miraggi, di allucinazioni psichedeliche, e di canti melodiosi di sirene elettroniche. Per cui, se vogliamo tutelare la nostra salute fisica, e forse soprattutto mentale, contribuendo inoltre alla difesa di questo pianeta che va degradandosi a velocità supersonica e temo irreversibilmente, dobbiamo mantenerci in stretto mntatto con le associazioni dei consumatori e le organizzazioni ambientaliste, per avere dei lumi disinteressati. Che cosa c'è dietro a quei prodotto che ci suggerisce di acquistare alla cieca una seducente e ben dotata signora in bikini7 Se si tratta di un ortofrutticolo, non sarà stato ottenuto per caso con un abuso di pesticidi, nel pieno disprezzo della conservazione della biodiversità, oppure, ed è così, ahimè., più raro, potrà essere vere il contrario? Quella bomboletta di lacca non conterrà dei clorofluorocarburi, composti chimici che provocano delle smagliature nello strato dell'ozono? Oppure quello shampoo non sarà stato sperimen- tato sugli animali, magari iniettando delle sue goccioline negli occhi di un coniglio? Per saggiare quella crema. solare non saranno stati ustionati dei maiali? Spesso è sufficiente leggere le etichette, ma certe volte la faccenda può risultare più complicata: le scritte possono essere oscure, di non facile decifrazione, oppure assenti, e i controlli di legge, dal canto loro, non sono sempre puntuali. Per cui, bisogna prendere coscienza che esistono molti numeri verdi, nu- merosi sportelli di organizzazioni e associazioni di tutela dell'ambiente e di noi tutti, che possono fornirci le indicazioni del caso. Come ho detto all'inizio, non bisogna vergognarsi di non sapere. Ci si deve vergognare, invece, quando si adotta la strategia che la leggenda popolare, falsa certamente, ma dura a morire dato che risale ai bestiari medioevali, attribuisce al povero struzzo: seppellire la testa in terra per non vedere il pericolo. Che, però, arriva sempre puntualmente. una risposta moderna alle esigenze dell'ambiente: smalti ad acqua fila di solvente presente è necessario per favorire I' essiccazione dello smalto o basse temperature. Nonostante lo composizione innovativo gli smalti od acqua garantiscono prestazioni assimilabili o quelle di uno smorto a solvente, sia a livello di copertura che di versatilità, è persino riscontrabile un minor rischio di ingiallimento nel tempo, fenomeno comune in caso di uso di smalti tradizionali, dato la loro sensibilità alla luce. Integrando correttamente il ciclo applicativo con gli specifici fondi di preparazione, primers e, qualora necessari, convertitori di ruggine, entrambi appartenenti olla famiglia dei prodotti ali' acqua, non esistono limitazioni rispetto allo destinazione d' uso, sia dal punto di visto della tipologia di supporto, che dell' ambiente, con la stessa efficacia in interni ed esterni. lo smalto ad acqua satinato può addirittura garantire un livello più elevato di prestazioni su lamiere zincote e su- perfici in plastica e pvc, grazie ad un maggior potere aggrappante. Esiste poi uno serie di vantaggi che rendono meno problematico il processo di applicazione. Si tratta di prodotti pronti oll' uso (o diluibili con acqua e applicabili con ogni tipo di attrezzo. In caso di necessità eventuali macchie possono poi essere rimosse con acqua e sapone. Il vantaggio di maggiore interesse è il tempo di essiccazione, circo 6-8 ore, contro le 24 di uno smalto o solvente. In uno sola giornata possono essere passate fino o tre mani di prodotto. Il fatto che sia inodore lo rende utilizzabile in interni, senza le necessità di oerore il locale. lo smalto ad acqua è, quindi, indicato per effettuare lavori nel periodo invernale e ridurre il grado dì tossicità del prodotto finito, in caso essi siano destinati, ad esempio, oi bambini. Nuova apertura Brico Dal 5 luglio anche BR1CO IO partecipa alla raccolta punti SOCIOCOOP Brico Brico MILANO CREMA Centro Commerciale Bonola via Quarenghi, 23 viale De Gasperi, 76 quale i i Prevenzione Tumori di Giovanni Padovani Negli anni scorsi la Divisione di epidemiologia dell'Istituto dei tumori di Milano, diretta dal dottor Franco Berrino, ha messo a punta e utilizzato un metodo per calcolare la cosiddetta prevalenza dei tumori, cioè il numero delle persone che sono o sono state malate di cancro (ma sono ancora in vita) in un determinato territorio. Il metodo si chiama Preval e qualche mese fa, attraverso un regolare contratto di collaborazione, il National Cancer Institute, l'Istituto dei tumori del governo americano, ha deciso di adottarlo e di inserirlo stabilmente neI suo sistema di calcolo. GLI ELENCHI DEI CASI Si tratta di un riconoscimento di altissimo livello e per i non addetti ai lavori sorprendente. Spesso infatti, per sapere quanti sono i tumori si citano i dati americani perché, si dice, sarebbero più affidabili dei nostri. In realtà la scelta compiuta dal National Cancer Institute dimostra che i livelli di qualità raggiunti dalla nostra epidemiologia sono ritenuti attualmente i migliori. Del resto anche epidemiologi giapponesi e brasiliani sono venuti di recente in Italia a imparare le tecniche per "cantare i tumori". Spiega il dottor Berrino' "Descrivere il pianeta cancro nello spazio e nel tempo non è facile. Per riuscirci ci siamo basati non sulle cartelle cliniche degli ospedali e sui certificati di morte, un metodo di indagine che da solo può dare risultati distorti e difficilmente confrontabili tra loro, ma sui dati raccolti attraverso i cosiddetti registri-tumori". Si tratta di veri e propri elenchi che raccolgono tutti i casi di tumore che si verificano all'interno di un determinato territorio (una regione, una provincia o un comune) e la storia delle persone colpite dal cancro dall'inizio della malattia fino alla morte: anche quando questa si verifica per cause diverse dal tumore. In tutti i paesi occidentali i registri-tumori coprono ormai una ampia - 12 L'ITALIA INSEGNA A Il metodo di lettura e interpretazione dei dati messo a punto dall'équipe del dot e della sua evoluzione nel tempo, anno dopo anno. Uno dei problemi più delicat area geografica. Per quanto riguarda l'Italia, dalla provincia di Varese, dove nel 1975 è stato attivato il primo registro-tumori della penisola, a quella di Ragusa, dove funziona il registro più meridionale, il territorio nazio- nale coperto è del 1595 circa. II metodo di lettura e interpretazione di questi dati messo a punto dall'équipe del dottor Berrino permette attualmente una buona fotografia del cancro e della sua evoluzione nel tempo, anno dopo anno. Ma si sono dovute superare molte difficoltà e acquisire una grande esperienza specifica. "Il segreta dei risultati che abbiamo raggiunto'', spiega il ricercatore milanese, "viene dalla collaborazione con molti gruppi europei e con i colleghi del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatietica dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma, con cui abbiamo rapporti di lavora molto stretti. Uno dei problemi più delicati che l'epide- SETTIMANA EUROPEA PER LA RICERCA SUL CANCRO: 2 - 9 OTTOBRE "UNISCITIANOI" Le principali catene dei supermercati invitano ad unirsi a loro nella settimana Europea per la Ricerca sul cancro Anche: quest'anno, dopo 23 anni di intensa collaborazione le più importanti aziende di distribuzione alimentare (Autogrill, Sidis, Conad, Coop Lombardia. Coal, Toscana Lazio, Esselunga, GS, perstore, Supersconto, Supermercati Gulliver, Supermercati E Castoro, II Gigante, Coop Nouacoop, Unes,) e Gruppo Coin, aiuteranno al ricerca sul cancro: il pubblico nella settimana dal 2 al 9 ottobre, che coincide con La Settimana Europea per la Ricerca sul cancro, verrà invitato ad unirsi al supermercato nell'offrire il proprio contributo alla ricerca sul cancro: basterà utilizzare il bollettino di conto corrente postale contenuto TI et Notiziario Fondamentale AIRC. E' proprio questa la vera novità dì queseanno: il ruolo dei clienti degli oltre 3090 punti vendita in tutta Italia diventerà così ancora più attivo. Queseanno la Settimana di Europa contro il Cancm - programma della Comunità Europea nato nel 1987 con lo scopo di ridurre drasticamente l'incidenza dei tumori entro la fine del millennio - è dedicata al fumo e ai giovani. Questo sarà uno degli argomenti centrali del Notiziario, largo spazio sarà anche dedicato alla prevenzione e alla diagnosi precoce, all'assunzione di corretti stili di vita soprattutto nel campo alimentare, con particolare riferimento alla patologia del tumore del colori-retto. La pubblicazione illustra quanto sia più pericoloso e quindi dannoso fumare per un lungo periodo dì tempo rispetto a fumare molto e affronta il delicato problema di come allontanare i giovani dalle sigarette. Non solo; descrive i fattori che in chiave psicologica inducono il fu matore a iniziare, spiegando in che modo si incominciare sin dall'infanzia a combattere questa battaglia abituando i bambini all'idea che il fumo è una cosa da evitare. L'importanza di una corretta e sana alimentazione quale prevenzione contro i tumori è un altro degli argomenti trattati: un terzo dell'insorgenza dei tumori è infatti correlato a ciò che ogni giorno mettiamo in tavola. Il Notiziario offrirà anche simpatiche e curiose notizie sulle verdure dai segreti poteri antitumorali, come ad esempio i pomodori, per ridurre sempre piit il rischio di contrarre la malattia. Ma non basta, la prevenzione dei tumori si combatte anche con l'attività fisicae gli esami mirati, ampio spazio è proprio dedicato allapatologia del colora retto e all'esistenza di efficacissimi strumenti innovativi per intervenire e curare, quali la laparoscopia o la chemiop re venzione, che hanno permesso di registrare sempre più successi nel trattamento dì questa patologia. miologia dei tumori più aggiornata ha dovuto superare è quello della confrontabilità dei dati raccolti. Le diverse popolazioni osservate, infatti, non vivono l'identico numero di anni e non è facile capire, di conseguenza, se i malati di cancro di una certa zona vivono più a lungo di altri perché vengono curati meglio o semplicemente perché hanno una attesa di vita superiore. Per risolvere questa difficoltà, iI tempo vissuto dopo l'inizio della malattia viene espresso come "sopravvivenza relativa": tenendo conVi, cioè, della lunghezza della vita media tipica di ogni zona. LA STORIA DEI MALATI Ma ci sono anche altri fatti, oltre il recente contratto con gli americani, che dicono perché l'epidemiologia italiana, e quella milanese in particolare, sia salita in cattedra. Nel prossimo settembre, in particolare, uscirà il volume che raccoglie i dati di Eurocare II, uno studio pubblicato dall'Agenzia dell'OMS di Lione che, analizzando la storia di 3 milioni e mezzo di malati riferita da 45 registri-tumori appartenenti a 17 paesi diversi, dalla Finlandia all'Italia, dalla Scozia alla Polonia, ha potuto stabilire la sopravvivenza al cancro nei diversi paesi europei partendo dalle diagnosi di tumore effettuate dal 1985 al 1990. Ebbene, questo studio come quello precedente (l'Eurocare I: prendeva in considerazione le diagnosi effettuate da 1'78 all'85) è stato firmato dall' èquipe di Berrino e dall' Istituto Superiore di Sanità. Nei 15 paesi della UE si registrano ogni anno 1,3 milioni nuovi casi di malattia: i dati contenuti nel cervella informatica dell'Istituto dei tumori di Milano e dell'Istituto Superiore di Sanità sono naturalmente anonimi ma nel loro insieme costituiscono una delle più eloquenti banche-dati del mondo relativamente al numero e al tipo dei tumori che si verificano nel tempo e alla sopravvivenza dei malati che ne sono colpiti. "CONTARE" I TUMORI ›r Berrino dell'Istituto nazionale di Milano permette attualmente una buoria fotografia del cancro quello della confrontabilità dei dati raccolti. Una delle più eloquenti banche - dati. Sorpresa Italia .00 lwrion Questa tabella mostra qual è la differenza tra eoprinn.ona (01 a an414 dalla diagnosi Merle RENE 53 come viene curato il cancro in Italia rispetto alla MAMMELLA 77 media europea.11 dato viene espresso in punti perSTOMACO 23 centuali: per esempio, se 92 in Europa 71 malati su TESTICOLO 100 sopravvivono al 'infama di Hodgkin, in 44 RETTO Italia la sopravvivenza per la stessa malattia è di ENCEFALO 19 70,5. 47 Questo studio mette in COLON evidenza che i malati di UNFOMA italiani sono cura71 cancro HODOKIN ti altrettanto bene di quelli degli altri paesi eu9 ropei: anzi, per alcune malattie molto diffuse, uarooma NON 46 come il tumore della 9050513 mammella e quello del 27 LSIICEMIA colon-retto, diagnosi e terapie praticate nella peMELANOMA 68 nisola ottengono risultati migliori di quelle attuaPROS TATA 47 te altrove. Per molti di noi, abituati a considerare l'Italia come il paese della malasanità e degli scandali in ospedale,que sta è una sorpresa. Gli addetti ai lavori, invece, sanno che da anni l'oncologia italiana gode nel mondo di un solido prestigio: i confronti inter- il I giovani si ammalano meno ma... M-C9,/ 14. ........ 700.000 Te»eex0 I,e7. O0.051, 50952 «41100 »CM 200.009 NmixaMP P.nreprur. 100507 105 1473 1919 107 In questo grafico le due linee in basso indicano la 'incidenza" dei tumori, cioè i nuovi casi di malattia che si registrano annualmente nel nostro paese. Si calcola che ogni anno le persone che si ammalano di cancro in Italia siano 250.000, di cui 135.000 uomini e 115.000 donne. Dagli anni '70 la linea dell'incidenza sale leggermente perché sono ogni anno si verifica qualche caso di tumore in più: ma, precisano gli epidemiologi, questo leggero aumento è dovuto al fatto che la vita della popolazione italiana si allunga continuamente e il tumore è una malattia che colpisce soprattutto gli anziani. In realtà i giovani, anche per le migliori abitudini di vita, si ammalano meno che 10 o 20 anni fa. Invece è in continuo e forte aumento (vedi le due rette in alto) la 'prevalenza", cioè il numero complessivo dei cittadini italiani che, ammalati di tumore, sono tuttora in vita. 390 1999 7000 2,117 Questo è uno dei messaggi più importanti lanciati attualmente dell'epide- miologi a: il sistema sanitario dei paesi occidentali, Italia compresa, deve farei conti con un numero sempre più alto di malati di cancro. I problemi posti da questa situazione possono essere piccoli o grandi, dram matici (quando la malattia si aggrava) o di routine (come nel caso dei controlli di cui i malati hanno bisogno): si tratta comunque di un fatto nuovo (10 anni fa il numero dei malati di cancro era poco più della metà di quello odierno) che va capito e affrontata senza indugio. Si noterà anche che i maschi (linea rossa}sopravvivono meno delle donne; la differenza è dovuta soprattutto ai diversi tipi di cancro che colpiscono i due sessi. Il tumore del polmone, in particolare, da noi colpisce soprattutto gli uomini e non lascia purtroppo, nella gran parte dei casi, molti anni di vita. Ei Le differenze tra Modena e Ragusa Se è possibile nell'Italia settentrionale perché non dovrebbe esserlo anche nel meridione? E' il commento più immediato che suggerisce questa grafico, A Modena 44 malati di tumore su 100 sono ancora in vita dopo 5 anni dalla diagnosi; questo periodo di tempo, 5 anni, è quello scelto internazionalmente per "misurare' l'efficacia delle cure oncologiche. A Ragusa invece soltanto 37 malati su 100 risultano in vita a 5 anni dalla diagnosi: per quasi tutti i tipi di tumore la sopravvivenza dei malati del Sud è più breve. Lo scopo degli studi epidemiologici, però, non è soltanto di mettere in luce la diversa speranza di guarigione dei malati che appartengono a diverse regioni ma di capirne i motivi. In teoria la diversità nella sopravvivenza tra una regione e l'altra vita può avere almeno tre cause. 11 fatto che in certe zone della penisola scarseggiano i mezzi (mammografi per la diagnosi del tumore della mammella, per esempio, o strumenti radioterapici per la cura), uno scarso accesso agli strumenti disponibili (i mammografi in questo caso ci sono ma sono poche le donne che chiedono l'esame) o ancora diagnosi e cure meno accurate che altrove (cioè medici meno preparati). Anche in quEd- ch e zona del settentrione la sopravvivenza è mino- re della media nazionale: uno dei compiti più importanti dell'epidemiologia è di capire caso per caso se l'organizzazione sanitaria ha nelle zone meno favorite qualche responsabilità e di che tipo. .ti -1 -i .7 1 i r 4 5 1 7 5 9 ha • 5 a •? 00ffeeerno a ounti %mia meta C7011/61 rendono alla medicina un servizio prezioso perché indicano il cosiddetto "bisogno sanitario", cioè le malattie in cui, concentrando gli sforzi, è doveroso e possibile ottenere in Italia risultati migliori di quelli attuali. nazionali del dottor Berrino (sono stati effettuati nell'ambito dello studio Euracare, vedi articolo a lato) sottolineano la fondatezza del- l'opinione internazionale. Anche in questo caso le indagini epidemiologiche 4 Operazione-verità Periodo di diagnosi 1978410 i 37% 193240 19a0-e9 0% 20% 40% &T% 00% 100% ancora lontano: nel 1978 inL'epidemiologia ha sempre avuto un ruolo fondamentafatti 33 malati di tumore le nell'informazione e nel- (Considerando tutti i tipi di l'educazione dell'opinione cancro) sopravvivevano a 5 pubblica. Basterebbe ricoranni dalla diagnosi, oggi ne dare la questione del rapporsopravvivono 39. Diffusi nelto tra fumo di sigaretta e l'opinione pubblica questi cancro del polmone. Negli dati contribuiscono a quella anni '70 sono stati gli studi che può essere definita l'opedi statistica sanitaria a scorazione-verità, cioè /a capaprire che F85% circa dei tucita di pensare e di "sentire" mori del polmone viene cauun problema così importansato dal fumo ed è questa te come il tumore in termini scoperta che, sia pure molto realistici. Gli studi epidepiù lentamente di quanto miologici inoltre sottolineasarebbe state augurabile, no per /e singole malattie ha convinto i paesi occidenquali iniziative possono ditali a fumare meno di priminuire la pericolosità del ma. Questo grafico mette in cancro. Abbiamo già detto del evidenza prima di tutto che Fumo di sigaretta, ricordiamo la sopravvivenza al tumore che anche un certo modo di sta migliorando: di cancro, mangiare diminuisce il ricioè, si muore meno di prischio dì ammalarsi. Per altri ma. Ma i] processo di mitumori (quello della rnamglioramento è lento. Attualroèlla, del collo dell'utero e mente un uomo su 3 e una dell'intestino, in particolare) donna su 2 (la differenza è • le indagini epidemiologiche dovuta soprattutto ai tumohanno accertato che controlli ri che colpiscono i due sessi) periodicioontribuiscono auna sopravvive al cancro dopo 5 diagnosi precoce aumentanaimi dalla diagnosi. Dieci do di conseguenza le possibianni Fa questo risultato era lità di guarigione. 13 Mik CRONACHE Crema: a scuola una coop virtuale di guide turistiche da ' ' esami id ' i om maturità r come progetto. Ma iIlonir lavoro ara. avuto domenica 30 maggio uno sbocco operativo: infatti i t ragazzi della SA C hanno organizzato la gita sociale a ;i ...,,L.I. Crema della sezione soci Milano-OrnatofArezzo/Livigno. " I due pullman con i soci sano stati accolti davanti alla sede dell'istituto dal Presidente del locale Comitato soci Canoni, poi, divisi in tre gruppi sono stati guidati dagli studenti alla scoperta del patrimonio artistico della città. ' La gita si è conclusa con il pranzo presso l'azienda agrituristica "La Fraccina" a Spino d'Adda, sempre organizzato dalla 5C. l ragazzi hanno quindi avuto la possibilità di mettersi in gioco direttamente e di sperimentare le loro potenzialità sul campo e sono stati davvero bravi, come ha potuto constatare anche iI loro Preside, venuto a salutarci in piazza Duomo. Ai ragazzi un "in bocca al lupo per i loro e.mi" e buona fortuna se vorranno approfondire l'esperienza della cooperativa, magari non più solo in termini virtuali. Il mondo cooperativo infatti, secondo noi, oggi può offrire importanti possibilità occupazionali ai giovani, ed è importante che i giovani lo conoscano. Dallo scorso amai l'attuale 6A C dell'Istituto Pacioli di Crema sta sperimentando un percorso un po' particolare. Seguiti dagli animatori della Cooperativa Pandora, i raO CR" gazzi hanno deciso di simulare le costituzione di un'impresa cooperativa. Dopo aver attentamente seguito una lezione sulla storia del movimento cooperativo tenuta da Ugo Pin feri e ascoltato le esperienze di altre giovani cooperative tra cui "Bed and breakfast" di Piacenza, i ragazzi sono partiti simulando la costituzione di una cooperativa che si occupasse di favorire le attività turistiche sul loro territorio, soprattutto attraverso la forma dell'agriturismo. Acquisite informazioni sulle aziende agrituristiche del comprensorio tramite le Camere di Commercio e rilevati i bisogni dell'utenza virtuale, hanno steso lo statuto della cooperativa, indicando la quota sociale e scelto il consiglia di amministrazione e il presidente, dopo aver valutato attentamente le risorse interne ed esterne su cui contare. Hanno deciso insomma di fare impresa privilegiando la forma cooperative. Questo lavoro, che come si è detto, li ha visti impegnati, sotto la guida dei loro finseUn gruppo di soci di Milano in Asilo ci Crema :1111111111111~-1~1~111~i Opera Vigevano Cremona Le manifestazioni del Maggio "1 bambini del fiume Spreca" Educazione alimentare Continua la programmazione dell'esposizione della mostra dei disegni dei bambini serbi e musoni m ani "I Bambini del fiume Spreca raccontano":prossi ma tappa la 'Testa dell'Unità" di Crema. Alla mostra, curata dal Centro Sociale Coop Lombardia di Cremona, è legato un progetto ambizioso, anche se di piccole dimensioni, far reincontrare due com unità, serba e mussulmana, che vivono sulle opposte sponde e che la guerra ha profondamente diviso interrompendo ogni comunicazione pacifica. Lo strumento era stato individuato nella ricostituzione delle biblioteche scolastiche della comunità serba di Petrava e della comunità mussulmana di D. Orahovica da attuarsi attraverso una raccolta di fondi che il gruppo spontaneo di volontari di Cremona Issp, che da tempa opera in queste zona e che ha raccolto le testimonianze dei bambini esposte in mostra, ha recapitato ai destinatari. Un primo risultato era già stato ottenuta: alla inaugurazione della mostra a Cremona erano presenti i direttori didattici delle due scuole che si erano impegnati all'avvio delle ricostituzione delle biblioteche di far incontrare i bambini delle rispettive scuole. Risultato raggiunto come testimonia la lettera che ci ha inviato il coordinatore ISSP Maurizio Furgada che pubblichiamo. 'ton il viaggio dello scorso mese di giugno abbiamo portato a termine un importante risultato sul percorso tracciato dai nostri volontari per la riconciliazione di due comunità vittime della guerra nella Bosnia nord orientale. 11 territorio interessato dai vostri aiuti è costituito da un valle segnata dal fiume Spreca, lo stesso che ha dato il nome ad una mostra di disegni( curata da Coap Lombardia), con la quale i bambini della comunità serba di Petrova e quelli della comunità mussulmana di D.Orahovica, hanno voluto portare testimonianza delle sofferenze de loro subite durante il conflitto; ma è questa è la vera novità,non con l'atteggiamento passivo di chi cerca una mera commiserazione come spinta per aiuti spersonalizzati fini a se stessi, bensì con la viva volontà di promuovere un incontro dei loro insegnanti (avvenuto per la prima volta dopo lo scoppio del conflitto,lo scorso settembrelcome premes' sa al loro stessa incontro che avverrà (ormai è ufficiale) alla ripresa del nuovo anno scolastico (ottobre 19991.Un grande risultato! E il tutto ottenuto facendo leva sulle istituzioni scolastiche e attraverso gli strumenti di cultura per eccellenza: i libri." CesarelVlainardi Brescia Verso il parco di Fiero Si è concluso con una tavola rotonda nella Sala Conciliare del Comune di Vigevano il percorso didattico "L'Educazione alimentare a casa e a scuola". La serata ha presentato ai partecipanti i risultati dell'esperienza condotta con i genitori, gli insegnati e i bambini delle scuole materne comunali impegnati in un corso di formazione, 1 più piccoli hanno anche partecipato a un laboratorio pratico di cucina. Erano presenti il sindaco, Valerio Bonecchi, il consigliere di amministrazione di Coop, Carlo Nipoti, e le rel atrici degli incontri di formazione: Valeria Malvicini, Marcia Formigatti e Graziella Libermann che ha anche coordinato i laboratori dì cucina dei più piccoli. Particolare attenzione è stata dedicata alle abitudini alimentari familiari. Un'esperienza positiva che ha coinvolto il mondo della scuola su questo tema per mesi, portando a definizione un documento finale, distribuito a tutte le insegnanti coinvolte. Sottosopra l'albero "Sottosopra l'albero" è stato il titolo dello spettacolo svoltosi presso la Scuola Materna Santa Mana di Vigevano a conclusione del laboratorio teatrale con i piccoli alunni. Protagonista la tenerezza e la spontaneità dei giovani attori che hanno impersonato le piccole talpe, le formiche, gli uccellini e gli animali che popolano gli alberi sia in alto, tra i rami, sia sotto, tra le radici. La scenografia ha previsto l'allestimento di tanti palcoscenici per i giovani attori, il primo all'ingresso della scuola dove tutti i protagonisti hanno iniziato a disegnare un grande albero, il protagonista dello spettacolo. L'attività è frutto della collaborazione tra gli attori della compagnia dei" Teatro del Buratto°, l'assessorato alla Cultura di Vigevano e il Comitato soci Coop locale. I giovani e l'amore Nella classica e romantica cornice del Teatro Cagnoni di Vigevano, si è svolta sabato 29 maggio la rappresentazione finale del laboratorio teatrale del progetto culturale finanziato dal Comitato soci e dall'amministrazione comunale di Vigevano. "I giovani e l'amore": un titolo nato dai sentimenti degli stessi ragazzi che hanno saputo costruire un dialogo proficuo con spettatori presenti in teatro. La rappresentazione è stata contornata da musiche e semplici scenografie ideate e realizzate dai ragazzi sotto la direzione di lo landa Campi del Teatro del Buratto. I ragazzi hanno voluto mettere in evidenza, con la loro recitazione, il valore dell'amore adolescenziale. 14 Si è svolta la 17 "edizione del trofeo ciclistico C.Otmini a Settimo Milanese, con la partecipazione di 279 concorrenti, aperta a tutte lo categorie. Per ogni categoria sono stati premiati i tre primi arrivati per un totale di 15 vincitori. Nella foto un momento della corsa. Lodi La dieta per gli anni d'argento Il Comitato di quartiere di S. Fereol a, Lodi, ha organizza- - Il supermercato Coop di Novate Milanese è stato rinnovato con nuovi banchi del pesce fresco, della carne al taglio, della panetteria per offrire pane, focacce e pizze appena sfornati, ed inoltre il banco delle specialità gastronomiche con a parte la rosticceria. Questo rinnovamento è stato festeggiato con varie iniziative in due giorni dal Comitato soci. Al sabato mattina con un saggio di musica classica all'entrata del supermercato e al pomeriggio sul piazzale antistante con lo spettacolo de "I Mapo". Lavena Ponte Tresa Dal 25 maggio al 3 giugno ai è svolta nel supermercato Coop di Lavane Ponte Tresa, l'animazione "A casa della Pimpa" che ha visto coinvolte numerose classi materne ed elementari. Invitati nella sua casetta all'interno del negozio, i bambini si sono trovati a dover aiutare la Pimpa nello scegliere tre regali per tre persone di età diversa. Ciò che Coop vuole proporre è una riflessione su tutto ciò che quotidianamente si consuma, partendo proprio dai più piccoli. 17° Trofeo ciclistico Olmini M. R. L. Supermercato rinnovato A casa della Pimpa Renato Bandera Settimo Milanese Laica Rizzar-di mago Samuele intrattiene i bambini delle scuole elementari di Elena che si sono recati nel luogo dove la Coop sta realizzando il loro parco vincitore del concorsa "Da grande farò un parco, da grande farò un inondo migliore" che sarà inaugurata nel corso del prossimo anno scolastico. La manifestazione è stata l'occasione per ribadire l'impegno dì Coop Lombardia nei confronti della tutela dell'am ente. età, hanno atteso che imbrunisse per assistere alla fantasmagoria di suoni e di colori che accompagna l'esibizione delle fontane che danzano, Maria Rosaria Lavelli Novate Milanese â Sabato 22 maggio si è aperta la settimana espositiva della Mostra Fili d'Argento a colori che è ormai giunta alla 4° edizione con la partecipazione diretta di Coop alla manifestazione del Maggio Operose, voluta dal consigliere d'amministrazione Savino Gammino. L'Assessorato alla Cultura ha affiancato alla dottoressa Dall'Asta, esperta di Coop Lombardia, una propria psicologa infantile, dottoressa Aronica, che ha introdotto la discussione sui temi inerenti il rapporto intergenerazionale. Il vero olmi del Maggio Operose, però, è stato lo spettacolo delle "Fontane in concerto", tenutasi nell'area adiacente il nostro supermarket. Circa 4000 persone, di ogni M, R. Corso dì cucina 11 Comitato soci Coop di Novate Milanese in collaborazione con il Crec di Bollate ha realizzato un corso di cucina mediterranea. Ristretto il numero dei corsisti che, insieme ad un cuoco professionista, si sono cimentati nella realizzazione e degustazione di otto ricette rapide e il più possibile dietetiche. M.R. L. to, ad inizio giugno, una giornata divulgativa inerente l'alimentazione delle persone non più giovani. Ha fatto piacere riscontrare come Coop Lombardia venga diffusamente considerata come un'entità educativa anche in quest ambito. Infatti la dietista Marzia Formigatti di Pandora ha illustrato ai numerosi presenti i concetti guida in tema alimentare che i nutrizionisti consigliano. Giovanni Pedrazzini e Domenico Zucchelli del Comitato Soci Coop lodigiano, constatato l'interesse suscitato dal pomeriggio e le malte domande rimaste inevase a causa della ristrettezza dei tempi a disposizione, si sone impegnati a riprendere l'argomento in autunno. L'Assessore dichiarato comunale, attento auditore della lezione , ha dichiarat la disponibilità dell'Amministrazione a diffondere l'iniziativa. R.B. Nella scuola con più computer Nella scuola "Poz cani" significativa festa di fine anno. E' qui che è confluito il maggior numero di computer del concorso Coop "Un computer per la scuola". Almeno cinquecento persone erano presenti tra cui dirigenti del Comitato soci e il direttore didattico dottor Taravelli. Uno spettacolo di giocolieri ha allietato la festa. Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro Supermercato o Ipermercato Coop AVVERTENZA Invitiamo comunque i gentili Soci a voler verificare l'esattezza delle quote e [Iene date presso l'Ufficio Soci e Consumatori gg Organizzazione tecnica PER LA FINE DEL MILLENNIO Tour Libia & Djerba Speciale Budapest 8 giorni - pensione completa - viaggio in aereo hotel Sun Club”' sup. a Djerba - hotel in Libia """* - dal 15 a122 novembre pensione completa hotel *** - accompagnatore dall' Italia - visite guidate partenze: da L. 1909Euro 981,27 ' dal 30 ottobre al 3 novembre dal 3 al 7 novembre dal 17 al 21 novembre dal 24 al 28 novembre dal 1 al 5 dicembre - da L. 435 Tunisia i Djerba Hotel Sun Club *** sup pensione completa + bevande 8 giorni da L 640 15 giorni da L 850 22 giorni da L1.090 29 giorni da L1.320 7 documento necessario: carta d'identità Euro 224.66 Mercatini di Natale s: V oita izzAlc partenza 15 novembre Euro 330,53 Euro 438,99 Euro 562,94 Euro 681,72 accompagnatore dall' Italia visite guidate - mezza pensione INNSBRUCK HOTEL *** dal 3 al 5 dicembre STRASBURGO da L. 359 Euro 185,41 HOTEL*** da L. 379 Euro 195,75 dal 3 al 5 dicembre STRASBURGO HOTEL'"" da L.359 Euro 185,41 dal 6 al 8 dicembre Kenia I Malindi HOTEL CORAL KEY BEACH RESORT **** pensione completa - bevande - animazione dai 22 al 30 novembre da L. 1.600 OLATOURS Arjenzko VIALE61 E VACANZE VIAGGI che concorrono alla campagna "RACCOGLI I PREMI CON LA CARTA SOCIOCOOP" prenotazioni realizzate dal 19 aprile al 27 novembre 1999 Lo raccolto che dà sempre buoni frutti Le quote si intendono espresse in migliaia di lire, non includono la quoto di iscrizione, le tasse di irnburco/5Exwco ed oltre particolarità relative al programma specifico. 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