Lo sviluppo
di Coop Lombardia
•••*
Anno 18 - N.8 settembre 1999
Periodico di Coop Lombardia
Alla pagina 10 intervista con il Presidente Antonio Bertolini
sulle strategie d'Impresa per il futuro.
Gli investimenti e la
riorganizzazione aziendale necessari
per essere protagonisti nel mercato del
duemila.
Con la carta
socio Coop ogni giorno
un mondo di vantaggi
8°
g
Na
Ciy
-d
e
Avere cura dei capelli
Pagina 2
Alghe
delikatessen
Pagine 4 e 5
Guardiamoci
nel piatto
Pagine 6 e 7
L'Italia insegna
a "contare" i tumori
Pagine 12 e 13
oop adotta, prima in I I n impegno concreto
Europa, gli standard LJ nella lotta contro Io
di qualità sociale SA 8000 sfruttamento del lavoro
minorileAlle pagine 8 e 9
sui prodotti a marchio.
C
In viaggio
con Bonolatours
Pagina 15
Avere cura dei capelli
Coop i
Una gamma completa di trattamenti cosmetici che copre tutte le esigenze
di Anna Somenzi
I capelli non sono lo specchio della salute, ma risentono di sicuro dei malesseri del corpo.
Questo non vuol dire che
tutti i problemi che presentano siano da affrontare da un punto di vista medico, perchè molte sono le situazioni, anche passeggere, per le
quali è sufficiente una
attenzione nei trattamenti cosmetici.
La cura dei capelli è oggi
facilitata da una grande
offerta di prodotti specifici.
Innanzitutto dobbiamo
capire se i capelli sono
normali, grassi, con forfora, sottili, decolorati, o
altro ancora.
Restando nell'ambito di
situazioni non patologiche è sufficiente un trattamento cosmetico appropriato.
Oggi si tende, e giustamente, a lavarsi la testa
spesso e per questo sono
da preferire shampoo delicati, che non alterano
la protezione naturale
dei capelli e che li proteggono.
Dopo il lavaggio è utile
utilizzare il balsamo,
una sorta di ammorbidente che rende la capigliatura morbida e docile al pettine, toglie elettricità e dona lucentezza.
Una volta o due al mese
è utile una vera e propria
maschera di bellezza,
una crema intensiva da
applicare su tutta la capigliatura e da lasciare
agire. Sono cure di bellezza e affetto che fanno
bene al nostro corpo,
ogni tanto dobbiamo dedicargli un po' di tempo.
I capelli grassi, che producono sebo in eccesso e
che dopo un solo giorno
dal lavaggio sono unticci e appiccicosi, sono da
trattare, sempre al di
fuori di problemi medici,
con detergenti delicati,
mare.
Crema intensiva per capelli normali e addirittura una maschera per
quelli secchi o trattati,
per quelle cure speciali
che fanno tanto bene.
Sono prodotti dedicati
alle donne, ma che sempre più spesso usano anche gli uomini, magari
in segreto.
Specifici per lo sport
shampoo e balsamo insieme in un unico prodotto per un uso frequente
e veloce.
Balsamo liquido, senza
risciacquo per capelli secchi o trattamento, specifico per l'asciugatura a
phon e che può essere
proficuamente utilizzato
per una buona protezione dal sole e anche al
da usare anche tutti i
giorni, ma non aggressivi, per non peggiorare il
problema.
Chi ha invece capelli secchi, fragili, che diventano opachi e poco flessibili ha il problema inverso
di lavarli almeno una
volta a settimana, di
trattarli regolarmente
con balsamo specifico,
gel specifico per proteggerli dal calore del phon
prima di tutto e dagli
agenti atmosferici, eccetera.
Coop inaugura una gam-
ma completa di cosmesi
peri capelli che copre tutte le esigenze. Prodotti
con provitamina B5, che
agisce in modo specifico
sul capello aumentandone la consistenza. Shampoo, balsamo, gel, tutti
specifici per ogni tipo di
capello: normale, grasso,
secco,
Prodotti cosmetici che
puntano alla cura dei
capelli senza rinunciare
allo stylingila pettinatura). Tutti, anche lacca e
spuma, testati clinicamente e non su animali.
Contorni ricchi
Melanzane filanti, spinaci ai formaggio, contorno
grigliato misto, tre preparazioni già pronte: dal
surgelatore al piatto in pochi minuti, senza aggiunta
di altri ingredienti. Tutti a base di verdura sono piatti ricchi, di ingredienti e di praticità. Bastano otto
minuti per avere verdure miste grigliate' patate, melanzane, peperoni rossi e gialli, zucchine. Solo cinque minuti per le melanzane filanti, grigliate, condite con pomodoro e mozzarella. Sempre 5 minuti in
padella anche per gli spinaci al formaggio costituiti
da cubetti di spinaci e formaggio grana. Sono tutti
prodotti surgelati e non contengono nessun colorante
e nessun conservante. La busta che li contiene è in
plastica PE, manomateriale, non contiene alluminati
o PVC e derivati.
Succhi di frutta 100%
,C142.22(1,
Nei supermercati e ipermercati Coop prosegue l'iniziativa che ha per protagonista la
Pimpa. La simpatica cagnetta di Altan ti aspetta per parlare non solo di educazione ai consumi alimentari ma anche di sicurezza, di gioco, di studio, di un uso intelligente della televisione e di tante altre cose ancora.,
LA PIOGGIA
UNA
BRUT TA
COSA!
Novità in vetrina
Spremute di arancia, pompelmo, ananas o misto di
frutti tropicali, al naturale, senza aggiunta di zucchero. Una piacevole novità tra i prodotti Coop per
sedare la sete estiva: dissetante pompelmo e arance
profumate con spremuta e polpa.
E proprio l'inserimento della polpa che rende questi
due succhi di frutta come particolarmente piacevoli.
La mancanza di zuccheri aggiunti, poi, garantisce
un contenuto ridotto di calorie e un grande potere
dissetante. Ananas e frutti tropicali misti sono
messici, senza polpa, ma non per questo meno gustosi o dissetanti. Nuovi sono anche i contenitori, tetra
prisma, più maneggevoli e pratici.
DAVVERO?
PROVA
A CHIEDERLO
Al- FIORE!
L'unica co
il marchio Ecolabel e
la garanzia Coop.
Non NEP /d/s/c/nine EccÚbel Que,,
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RAGUSA
Gastronomia
Diretto
Storie di cibi e di cultura
Quest'anno la nostra classe
ha partecipato all'iniziativa
"Tutti i gusti sono giusti"
proposta dalla Coop Lombardia in collaborazione con
l'associazione culturale
"Pandora. Questa animazione si è svolta in due fasi: la
prima il 9 aprile con le animatrici Simona e Tiu, mentre la seconda, il 7 maggio,
con le signore Malvicini e
Irsa. La prima lezione, avvenuta in classe, è stata
la più divertente ed è per
questo che ci soffermeremo
maggiormente su di essa. Come prima
cosa ci siamo presentati e due dei nostri compagni, oltre alle animatrici,
hanno raccontato la storia della loro
famiglia, hanno spiegato il motivo per
cui le famiglie si sono allontanate dal
loro paese d'origine,
Poi ognuna di noi ha parlato del suo
piatto preferito. Tiu ci ha spiegato la
cultura del suo paese: Thailandia. Si
è soffermata appunto sul cibo. Ci ha
colpito molto sapere che in Thailandia
uno dei piatti più prelibati è costituito
da formiche rosse e serpente. Fatto
strano è che i Thailandesi non mangiano il cioccolato, di cui il paese è forte produttore! Non lo mangiano perché si scioglie, date le altissime temperature, ma soprattutto perché è un prodotto destinato all'esportazione. Infine Simona ci ha lasciato dei compiti:
1) Fare ricerca su the, caffè e cacao.
2) Preparare un albero genealogico personale.
3) Elaborare tre menù: uno "buono",
uno "non buono", "uno proibito".
Quando in classe abbiamo letto l'albero genealogico di tutti noi, con grande
stupore abbiamo scoperto che nessuno
è un milanese "puro". Persino in un
gruppo così ristretto come quello della
nostra classe le origini sorto molto diverse. I nostri parenti, per vari motivi, di lavoro, di famiglia, di studio si
sono trasferiti da varie regioni dell'Italia a Milano. Due nostri compagni provengono addirittura dall'Algeria e dal
Perù. La seconda lezione si è tenuta
presso la Coop di via Arezzo. Qui ab-
biarno mostrato i nostri menù, abbiamo letto le nostre ricerche sul tlu?, sul
caffè e sul cacao. Con l'aiuto delle signore Malvicini e Irsa, le animatrici
della Coop, abbiamo fatto delle riflessioni sul percorso e, contemporaneamente, Irsa ci ha raccontato molto sul
suo paese, Cuba, soffermandosi sulla
sua storia, il suo cibo e la sua cultura.
Queste lezioni ci sono state molto utili
perché abbiamo avuto l'occasione di
riflettere su concetti che ci potranno
essere utili in futuro per vivere bene
in una società dove tutti si accettino,
nonostante le loro diversità culturali,
Abbiamo compreso che nel mondo nessuna cultura, nessuna religione e nessuna abitudine può essere considerata "sbagliata". La valutazione infatti,
dipende dai punti di vista e ciò significa che tutte le cose che accadono sul
nostro pianeta non sono né giuste, né
sbagliate e che il giudizio dipende solamente dalle situazioni di ognuno nei
confronti di questi avvenimenti.
Questo percorso culturale ci ha fatto
riflettere anche sullo squilibrio economico tra Nord e Sud del mondo. Abbiamo scoperto, infatti, che molti prodotti come il cacao, il the e il caffè sono
coltivati esclusivamente nei paesi del
Sud, comunque molto poveri, e consumati solo nelle nazioni industrializzati e ricche del Nord. L'anno prossimo approfondiremo tale argomento.
A. Tavelli e V. Linzaiata
2D S.M.S. G. Verga
via Asturie I Milano
Catalogo regali
Un socio dice che...
Leggo sul numero di giugno di "Quale
Consumo" che la campagna di "fidelizzazione" tramite la raccolta punti è iniziata molto bene dal punto di
vista delle nuove iscrizioni.
D'accordo, ma la dimensione qualitativa - o umana, o sociale che dir si
voglia - dove sta? Prendiamo il catalogo dei regali: le solite stoviglie, i soliti
corredi, i soliti elettrodomestici.
Pochissimo per i bambini e per gli adulti che vogliono divertirsi con loro (tra
cui il Monopoli: cosa centra con la cooperazione? Mah!). Manca totalmente
qualsiasi proposta di libri, magari quelli
sul consuma responsabile di cui si parla
nel giornale.
O dizionari, manuali, guide turistiche,
Cd e Cd Rom, videocassette. Mancano
i prodotti del consumo equo e solidale,
non solo alimentari ma anche ma anche i. giocattoli e oggetti d'artigianato.
Manca la possibilità di trasformare
punti in soldi per finanziare l'attività
delle Ong (Organizzazioni non governative).
Posso capire la necessità economica di
attirare una nuova clientela più tradizionale e 'neutra", ma auete pensato
di deludere quella parte di acquirenti
e soci che ancora si illude che la Coop
sia qualcosa di meglio della Stando?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.
Caro socio,
la sua lettera è sicuramente molto stimolante. Gli argomenti che lei ci espone, si erano già presentati nella fase di
preparazione del catalogo.
In particolare tutta l'area dell'educazione e della solidarietà avrebbe potuto trovare uno spazio maggiore.
Abbiamo optato, forse sbagliando, di
percorrere in questa nostra prima esperienza una strada più normale per aver
elementi valutabili con le "campagne"
del passato, per poi meglio indirizzare
le successive iniziative. Le posso fin
d'ora assicurare che qualche passo verrà effettuato nella direzione da lei indicata. Mi permetta però di aggiungerle
che le sue considerazioni finali sono un
poco ingenerose in quanto, quest'anno,
poco prima dell'inizio del "catalogo", abbiamo terminato il secondo programma
"Computer per la scuola" con il quale
abbiamo destinato alla scuola attrezzature informatiche per un valore di oltre 3,8 miliardi (la prima edizione aveva distribuito attrezzature per 4,2 miliardi) per un totale di 1500 computer e
di oltre 15,000 articoli.
Inoltre molte delle nostre attività commerciali e le attività del settore soci sono
per ora uniche ed irripetibili da qualsiasi concorrente.
Antonio Rusconi
Seregno (MI)
Enrico Rossi
Responsabile Ufficio Pubblicità e
Promozione Coop Lombardia
Intanto bisogna arrivarci,
in quell'angolo di Sicilia disertato dalle autostrade (se
non fosse per quella specie
di scherzo tra Siracusa e
il nulla) e coni mezzi pubblici non è il caso di provarci. Ci vuole un' automobile, insomma, non c'è santo ambientalista che tenga. E quando sarete prossimi alla meta, sfilando tra
le due ali di capannoni, supermercati, insegne commerciali e anonimato, forse vi chiederete in che avventura siete mai andati
a cacciarvi.
Invece, fidatevi di lei. Ragusa il viaggio lo vale. Vi
basterà qualche passo in
centro per esseme certi. Le
due grandi arterie dalla città, corso Italia e via Roma,
perpendicolari tra loro, vi
faranno da guida. Iniziate
da via Roma, quella in
orizzontale, e prendete confidenza con i bar, le vetrine, lo struscio. E' il salotto
buono, ma anche Invia dell'attività, delle signore che
fanno la spesa, dei turisti
stranieri ancora un po'
spaesati, come voi. Quando incontrate Corso Italia,
in verticale, scegliete prima la parte in salita: vi
porterà nella Ragusa "piccola", quella delle panetterie, dei calzolai, delle lavanderie, quella delle vie sempre più piccole, trafficate,
vere.
Poi tornate giù, riattraversate via Roma e avviatevi
per il tratto in discesa di
Corso Italia. Con una consapevolezza: state per consegnarvi, finalmente, al
Barocco: Barocco vero, rilassato e incredibile. Se
siete abituati a pensarlo
come sfavillio di stucchi
dorati ed esasperazioni di
linee e strutture, alzate lo
sguardo. Da sotto i balconi fanno capolino le grottesche più affascinanti che
abbiate mai visto. Sopra,
il barocco del
dopo terremoto
erbacce in libertà, i cui
semi proliferi oltre ogni'
possibilità di controllo,
sono portati dal vento (o
mandati dal Cielo) a dare
un tocca di pace all'esposizione di tutto quel genio.
Piazza San Giovanni, continuerà l'opera di sdrammatizz azione: è una di
quelle allegre e maestose
sorprese che solo il Barocco italiano si può permettere. La Cattedrale, ornonima alla piazza vi si annuncerà, sulla destra,
con una balconata e una
facciata laterale quasi spoglia. Ma fate ancora qualche passo: la facciata principale è un racconto che
sosta e riprende, ancora e
ancora: i portali, le statue
le colonne, i capitelli corinzi, i fregi, il campanile,
i portali...
E poi c'è Ibla.
Se vi pare cosa lecita ringraziare un terremoto, allora fatelo. E ringraziate
anche la testardaggine dei
siciliani. Ragusa prima
era qui, e dopo il terremoto del 1693 che la rase al
suolo, una parte dei sopravvissuti decise di ricostruire la città in un altro
posto (l'attuale Ragusa, costruita per l'appunto nel
pieno vigore del periodo
Barocco); altri vollero restare e riprodussero la loro
Ibla, pietra su pietra. L'antico portale laterale della
prima chiesa di San Giorgio, incastonato nella
struttura della città, ancora ricorda quel disastro.
La chiesa venne ricostruita in un'altra parte della
città, ed è un tripudio di
potenza ed eleganza. E'
qui, a Ibla, davanti a San
Giorgio, che giunge finalmente allo svelamento
quel fascino che Ragusa
sembrava voler frenare. In
queste stradine, lungo questi muri, accompagnati
dai colori caldi della pietra
modicana, sostando davanti al Circolo di Conversazione o al Palazzo -di
Donnafugata, visitando il
panoramico e accogliente
Giardino Mie°, vi arrenderete allo sfoggio di tanta
bellezza: siete a Ragusa, e
la fatica del viaggio non ve
la ricordate più.
Dove mangiare,
dove dormire
A Ibla, alla Rusticana (tel.
0932/227981) cucina prevalentemente di terra
spendendo circa 40 mila
(vini esclusi). Da Carmelo
invece, a Marina di Ragusa (tel. 0923/239913), il
pesce è protagonista indiscusso; 50 mila vini esclusi. In contrada Giubiliana
di Ragusa all'Eremo della
Giubiliana (tel. 0932/
669119) assaggiate il cus
cus di pesce o i piatti di
carne e verdure; 45 mila
vini esclusi. Una gita al
Castello di Donnafugata,
passando attraverso le
surreali geometrie di
carrubi e muri a secco è
imprescindibile. Fermatevi a pranzo alla Trattoria
Del Castello (tel. 0932/
619260)0 provate le buone specialitàe i prezzi onestissimi (circa 30 mila).
Per una serata in grande
spolvero invece a Modica
(20 km da Ragusa) alla
Fattoria delle Torri (tel.
0932/751286) troverete
ambiente raffinato e accogliente, piatti curatissimi
e grande attenzione alle
materie prime; circa 100
mila. 11 centralissimo Mediterraneo Palace Hotel
(0932/621944), in via
Roma, è accogliente, silenzioso e dotato di ogni
comfort; 190 mila per la
doppia.
Cinzia Scaffidi
sr... Fuori Arelgoin
‘ÓGGI /DO
di Giorgio Vozza
Trinità.
Parola, voce, immagine: la triade
dominante della comunicazione di
massa nasce con la televisione. In
Italia dal 1955. Ma l'immagine in
movimento, senza il suono, l'avevano conquistata i fratelli Lumière alla
fine del secolo scorso con l'invenzione del cinema, Il cammino era stato aperto dai fotografi con le stampe
su carta nel 1840. Poi Tommaso
Edison aveva stupefatto l'Accademia
delle Scienze americana con la prima registrazione di una voce. Era
la vigilia di Natale del 1877. Un sibilo stentoreo usciva da uno strano
apparecchio. Si riconobbero tre parole: "Maria aveva un agnellino".
Nessuno aveva mai sentito una
macchina parlante.
Ma è con la televisione che la parola
si unisce all'immagine e viene distribuita istantaneamente in tutte
le case. L'attrazione è così potente
da catturare per oltre tre ore al giorno di tempo medio una persona media. In America ne toccano cinque a
testa. D'accordo, non tutti stanno
sempre li davanti allo schermo ad
ascoltare e a vedere. Talvolta l'ap-
parecchio resta acceso in una stanza vuota. Ma non c'è nessuna occupazione volontaria del tempo così
lunga, tutti i giorni. E' come un lavoro a tempo parziale.
Con la pubblicità poi è come invitare in casa propria schiere di venditori che insistono nel voler piazzare
le loro mercanzie. Lo spiega bene
una brava giornalista, Maria Novella Oppo: "La TV si appropria del
nostro tempo libero e lo rivende all'industria sotto forma di tempo pubblicitario." Non c'è poi da stupirsi'
se per Natale i bambini chiedono in
regalo una carta di credito.
Tanto tempo fa, un pittore giovanissimo disegnava sulla navata di
sinistra della Chiesa fiorentina di
Santa Maria Novella, una Trinità.
L'affresco suscitò subito un grande
stupore.
Dietiu le sacre figure sembrava che
si aprisse una cappella. Nel 1427
Masaccio aveva inventato la prospettiva. L'immagine "bucava" il muro
e entrava nello spazio. Mancava la
parola_ Verrà più tardi, non sempre
a migliorare l'immagine.
quai .41
3
GHE DE
Salute
di Carla Barzanò
In molti paesi le alghe sono da sempre considerate una delicatezza culinaria alla stregua delle più
raffinate verdure. Da noi pochi le conoscono.
Certo non possono sostituire i prelibati ortaggi disponibili in questa stagione. Ma abbinate agli ingredienti giusti e dosate con cura hanno un gusto
gradevole e numerosi pregi dietetici
Ecco i suggerimenti per sperimentare ricette inconsuete a base di alghe e pesce, e creare un
piacevole aroma marino anche se non si è in vacanza su una spiaggia assolata.
In Giappone si consumano da 10.000 anni. Contrariamente a quello che
si potrebbe pensare non
si tratta però di ingredienti esclusivi della dieta orientale. Alcune varietà di alghe sono utilizzate da secoli in cucina
lungo le coste nord-europee e anche da noi, nel
sud, una volta si raccoglieva la cosiddetta "lattuga di mare" (Ulva lactuca) che veniva cucinata come unayera e propria verdura. E un' usanza dimenticata.
Oggi le alghe entrano nei
menu di alcuni regimi
alimentari 'alternativi",
come la macrobiotica, ma
nella maggioranza dei
casi vengono considerate
ingredienti stravaganti o
addirittura punitivi.
C'e' chi assicura che non
le mangerebbe mai. E'
un' illusione perchè si trovano in numerosi cibi industriali. Alginati e
carragenati, per esempio,
ricavati da alcuni tipi di
alghe, sono molto diffusi
in creme, gelati, budini,
formaggi spalmabili e
persino nei cibi di cani e
gatti, grazie alle loro proprietà addensanti e stabilizzanti.
Ci sono poi molti cosmetici e farmaci che ne contengono, e inoltre le alghe
costituiscono la base di diversi integratori dietetici
(ti: 0e :MIMO 4
propagandati per il loro
elevato contenuto di sali
minerali, in particolare
di iodio; sostanza che, fra
l'altro, contribuirebbe a
stimolare il funzionamento della tiroide rendendo più efficiente il metabolismo.
Altri tipi di alghe fanno
parte integrante delle
nuove tecnologie di produzione dei cibi a basso
tenore di grassi, come i
formaggi "light".
In questo caso, però, non
si trovano negli ingredienti finali che consumiamo poichè si tratta
solo di coadiuvanti per la
produzione.
Le alghe entrano infine
nella composizione di numerosi mangimi, fertilizzanti e prodotti per la
casa, dai cosmetici, alla
carta, alle vernici.
Gli ubiquitari vegetali
acquatici, che rappresentano una delle più antiche forme viventi, sono attualmente la centro di
studi e progetti avveniristici.
La loro ricchezza di principi nutritivi ha spinto
alcuni esperti della FAO
a compiere ricerche per
capire se potranno contribuire a soddisfare le necessità alimentari della
popolazione mondiale in
crescita continua.
Alcuni presupposti sembrano promettenti. Le al-
ghe formano i 3/4 della vegetazione terrestre. Crescono sia nell'acqua dolce che salata e si coltivano senza difficoltà.
In presenza di sostanze
particolari (come fosfati e
nitrati derivati da detersivi e fertilizzanti) la loro
crescita può addirittura
essere troppo esplosiva,
tanto da danneggiare il
delicato equilibrio dei bacini idrici ostacolando la
crescita di altre forme viventi. Ma nella maggioranza dei casi esse hanno un ruolo benefico per
la rigenerazione e la depurazione dell'acqua.
Dal punto di vista alimentare sono una discreta sorgente di proteine,
forniscono alcune vitamine, come l'acido folico (che
però, data la sua scarsa
resistenza al calore, viene in buona parte disattivato attraverso la cottura), e soprattutto contengono elevate concentrazioni di diversi minerali
pregiati, fra cui potassio,
calcio, ferro, magnesio,
iodio e zinco.
Secondo diverse ricerche
condotte negli ultimi anni
il loro uso abituale nella
dieta avrebbe un effetto
benefico per prevenire alcune malattie degenerative, come l'arteriosclerosi e l'ipertensione; inoltre aiuterebbe a diminuire i danni causati dall'inquinamento ambientale,
in particolare dalle contaminazioni radioattive.
Infine stimolerebbe il metabolismo favorendo, fra
l'altro, gli scambi cellulari e l'eliminazione delle
tossine.
Proprio sfruttando quest'ultima proprietà sono
stati creati alcuni preparati a base di alghe da
usare come supporto nelle diete dimagranti. Sempre per chi vuole dimagrire ci sono poi farmaci
alle alghe che una volta
nello stomaco si gonfiano
dando la sensazione di essere sazi prima ancora di
aver cominciato a mangiare. Non bisogna però
illudersi di poter risolvere i problemi dietetici con
questi rimedi senza seguire un regime alimentare equilibrato. C'è poi
da tenere presente che un
elevato consumo di alghe
può favorire ipertensione,
nervosismo, difficoltà digestive e iperfunzione della tiroide. Meglio quindi
usare con cautela i diversi integratori alimentari
alle alghe presenti sul variopinto mercato dei cosiddetti prodotti "naturali". Nessun problema invece se le alghe vengono
utilizzate in cucina, come
insaporente, per arricchire di minerali la dieta in
condizioni particolari
(per esempio se si segue
un regime vegetariano)
ma anche per dare un
tocco di sapore insolito.
Quelle fresche si usano
come normali verdure
mentre le alghe secche,
molto più concentrate,
vanno dosate con parsimonia, alla stregua di
erbe aromatiche, aggiungendole a ingredienti che
si armonizzano bene con
il loro aroma salmastro,
per esempio pesce, riso e
verdure. L'unica controindicazione riguarda chi
ha problemi di ipertensione e di ipertiroidismo.
Le ricette che seguono
sono uno spunto per qualche sperimentazione culinaria.
Sui libri di cucina orientale troverete altri suggerimenti interessanti.
CONOSCERLE
Neí supermercati più riforniti delle maggiori metropoli europee si trovano le alghe fresche, che è
di moda servire con il pesce o come antipasto, dopo
averle accuratamente
sciacquate, per allontanare il sale in eccesso, e
lessate.
Le alghe essicate sono
facili da reperire ovunque, nelle erboristerie e
nei negozi di prodotti biologici. Hanno proprietà
nutritive e modalità di
preparazione diverse a
seconda delle varietà.
Di solito vanno lavate,
talvolta tenute in ammollo qualche ora e/o scottate, in acqua bollente non
salata, per un periodo variabile da 1 a 40 minuti,
I trattamenti preliminari
sono indispensabili perchè
le alghe riassorbano l'ac-
qua perduta, acquistino
un gusto più delicato e
una consistenza simile
alle verdura a foglia.
A questo punto sono pronte per essere utilizzate.
Le alghe di qualità migliore provengono dalle
coste atlantiche della
Bretagna (dalla Francia
vengono importate anche
in Giappone) e dal Giappone.
Prima dell'acquisto è
consigliabile controllare
la data di scadenza.
Agar Agar
Sostanza addensante ricavata da alcuni tipi di
alghe rosse e venduta di
solito sotto forma di polvere odi barrette insapori,
è utile per preparare budini, gelatine, creme e
altri piatti e può rappresentare una valida alternativa alla colla di pesce.
Contiene diversi minerali fra cui un'elevata concentrazione di iodio, per
questo motivo è raccomandabile non consumarne in quantità troppo elevate attenendosi ai
suggerimenti indicati
sulle confezioni, che riportano anche istruzioni
e dosaggi per l'uso.
Noni
Comprendono più di 30
diverse varietà di alghe,
coltivate sia in Giappone
che lungo le coste atlantiche e sudamericane
dove si usano anche fresche.
Il tipo essicato è reperibile sotto forma pressata,
in sottili fogli viola-verdi
LIKATESSEN
Le ricette
SUSHI DI RISO
Ingredienti per 4 persone
4 fogli di alghe nori, 2 tazze di riso bollito preferibilmente del tipo comune, a chicco corto
(va bene anche riso semi integrale), una manciata di fagiolini verdi lessati, 2 carote
lessate e ridotte a bastoncini, 2 cucchiai di zenzero grattugiato, 2 cucchiai di olio di
sesamo (in sua mancanza potete usare quello di soia), 2 cucchiai di salsa di soia senza
glutammati (Tamari I.
Separate i fogli di alghe l'uno dall'altro e fateli passare velocemente sulla fiamma del
gas, senza bruciarli. Ponete un foglio di nori su uno stuoino di vimini o di paglia (o in sua
mancanza su uno strofinaccio ben pulito), con la parte ruvida e opaca rivolta verso l'alto.
Cospargetelo con alcuni cucchiai di riso, lasciando liberi 3 centimetri di bordo sia in alto
che in basso. Mettete al centro del riso qualche fagiolino, 1-2 bastoncini di carote, un
goccio d'olio, un cucchiaino di zenzero grattugiato e un filo di salsa di soia. A questo
punto arrotolate l'alga su se stessa aiutandovi con lo stuoino lo con lo strofinaccio) in
modo da formare una sorta di involtino di forma regolare. Bagnate leggermente i bordi
con un filo d'acqua e saldateli con la punta delle dita. Con un coltello affilato tagliate il
sushi in circa 6 fette spesse 3 centimetri e disponetele su un piatto. Procedete nello
stesso modo con gli altri fogli di sushi, fino a esaurimento degli ingredienti.
Il sushi può essere farcito anche con pezzettini di pesce (per esempio gamberetti, avocado, formaggio di soia e altri ingredienti a piacere). Nella cucina giapponese si serve con
pesce crudo tagliato a fettine sottilissime; in caso di incertezze sulla freschezza è meglio preferire pesce cotto a vapore. Leggeri e stuzzicanti i sushi sono deliziosi per una
cena fredda, i n convenzion ale, o per un pie nic.
Calorie 293 Proteine g 6.29 Grassi g 9.52 Carboidrati g 42.14
RISO CON NORI, GERMOGLI DI SPINACI E GAMBERETTI
Ingredienti per 4 persone
300 g di riso basmati bollito, 200 g di gamberetti sgusciati, 1 cipollotto affettato finemente insieme alla parte verde, 1 foglio e 112 di alghe nori tagliate a striscioline, 4
mandate di foglie di spinaci piccole, ben lavate e ridotte a striscioline, 1 spicchio d'aglio,
1 peperoncino rosso privato dei semi interni e ridotto a fettine, 3 carote grattugiate
grossolanamente, due manciate di germogli di soia (facoltativi), 3-4 cucchiai di olio di
soia o di extra vergine d'oliva, 2-3 cucchiai di salsa di soia (senza glutammati).
Fate scaldare l'olio in una grande padella antiaderente e mettetevi l'aglio, il peperoncino
e la cipolla. Lasciate insaporire, senza annerire, per 2 minuti, quindi aggiungete le
carote e i germogli di soia. Proseguite la cottura per altri 2 minuti e infine unite gli
spinaci. Coprite, e lasciate cuocere 4-5 minuti, finchè gli spinaci sono appassiti. A questo punto aggiungete i gamberetti e fateli insaporire 2 minuti. Unite infine il riso, le
alghe neri a striscioline e fate "saltare", a fiamma viva, finchè l'insieme è ben insaporito.
Servite il piatto ben caldo, con salsa di soia da aggiungere a piacere.
Per un gusto più piccante potete unire al soffritto di aglio, cipolla e peperoncino 1 cucchiaio di zenzero grattugiato. Un piatto unico coreano rapido da preparare per una cena
improvvisata dal gusto esotico. Aggiungeteci una mega insalata rigorosamente mediterranea e un dessert di frutta.
Calorie 455 Proteine g 17.64 Grassi g 10.54 Carboidrati g 65.99
MERLUZZO CON SALSA DI DULSE
Ingredienti per 4 persone
500 g di filetti di merluzzo freschissimi, 60 g di alghe Guise essicate, 2 spicchi di
scalogne, 60 g di burro, 1/2 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato, 2 bicchieri scarsi di
vinti bianco secco, 1 pezzettino di scorza di limone non trattata, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, sale e pepe q.b. Come contorno 200 g di riso basmati condito con 2 noci di
burro.
UNA PER UNA
che si possono usare tal
quali, senza ammollo.
Hanno un gusto molto delicato, e una concentrazione non troppo elevata
di sodio e di iodio, quindi
possono essere utilizzate
anche a chi ha problemi
digestivi e di ipertensione. Ingrediente fondamentale dei famosi sushi
giapponesi (vedi ricette),
sono adatte anche per
preparare insalate e piatti a base di riso e pesce.
Dulse
Diffuse lungo le coste atlantiche sono le più europee delle alghe e vengono usate nella cucina di
diverse regioni del nord
Europa.
Si usano sia fresche che
secche, dopo averle lasciate ammorbidire una
notte nell'acqua. Particolarmente ricche di calcio
e ferro hanno un gusto
delicato che si presta particolarmente per minestre e zuppe di pesce.
per dare sapore a minestre e brodi, ma vengono
eliminate prima dí consumare i piatti.
Kombu
Rispetto alle alghe neri
hanno un sapore più deciso e una concentrazione molto più alta di sodio.
Prima dell'uso vanno
sciacquate a lungo sotto
l'acqua corrente, bollite
rapidamente in poca acqua e private della costa
centrale più dura. Si tagliano quindi a striscioline per essere consumate in insalata o aggiunte
a minestre e verdure in
umido.
I medici orientali le raccomandano come ricostituente.
In inglese chiamate anche kelp, sono intensamente coltivate in Giappone (le migliori vengono
dalle isole Hokkaido).
Hanno una consistenza
abbastanza dura e un
sapore molto intenso, legato all'elevata concentrazione di sodio e di acido glutammico.
Per questo motivo vanno
lavate a lungo prima dell'uso e sono comunque
sconsigliabili a chi soffre
di ipertensione e ritenzione di liquidi. Nella cucina giapponese si usano
Wakame
Per prima cosa lavate le alghe e cuocetele, in poca acqua, per 30 minuti. Scolatele e
sciacquatele di nuovo-Tagliatele a striscioline. Fate scogliere una noce di burro in una
padella antiaderente. Unite lo scalogno e lo zenzero. Fate insaporire quindi aggiungete
il vino, la scorza di limone e lasciate cuocere finchè il tutto si è ridotte di 1/3. In una
seconda padella antiaderente fate sciogliere un'altra noce di burro. Aggiungete i filetti
di merluzzo leggermente salati e pepati, e fateli insaporire da entrambi i lati, Intanto
unite al brodetto di vino e zenzero, le alghe, il burro rimasto, e fate cuocere 5 minuti.
Aggiungete infine il prezzemolo e versate il tutto sul pesce. Fate insaporire un minuto e
servite, su piatti caldi, con il riso bollito disposto a cupola e una decorazione di
pomodorini. Il piatto è tratto da tona ricetta irlandese preparata con alghe fresche e
pesce ippoglosso, una sorta di grande sogliola, dalle carni piuttosto grasse, che vive
nell'Atlantico.
Calorie 442 Proteine g 24.69 Grassi g 17.57 Carboidrati g 39.95
INSALATA DI DULSE
Ingredienti per 4 persone
60 g di dulse essicate, 1/2 sedano rapa, 4 carote, 2-3 cucchiai di succo di limone, 4
cucchiai di olio extra vergine d'oliva, sale q.b., 1 cucchiai di prezzemolo tritato.
Sciacquate le alghe e cuocetele per mezz'ora, in poca acqua. Scolatele. sciacquatele
nuovamente e riducetele a pezzettini. Mettetele in un'insalatiera e aggiungeteci le altre
verdure dopo averle mondate, lavate e grattugiate. Unite il prezzemolo e condite con
un'emulsione di olio, succo di limone e sale. )l'un antipasto supervitaminico e
rimineralizzante, raccomandabile soprattutto dopo lo sport.
Calorie 123 Proteine g 1.97 Grassi g 1028 Carboidrati g 4.46
SPUMA DI LAMPONI
Ingredienti per 6 persone
112 kg di lamponi. 80 g di zucchero, 2 dl di panna da montare, 2 chiare di uovo (freschissime),112 barra di agar agar. Per la salsa 125 g di yogurt, 2 cucchiai di zucchero, 10 foglie
di menta fresca.
Mettete l'agar agar in dna casseruola, Aggiungete I dl di acqua e lasciate riposare per
20 minuti. A questo punto fatelo cuocere, mescolando, finchè si è sciolto perfettamente.
Unite i lamponi, lo zucchero e fate cuocere altri 5 minuti. Aggiungete quindi il succo di
limone, mescolate con cura e passate il tutto a un setaccio. Mettete il ricavato in una
ciotola e lasciatelo riposare in frigorifero, finchè i bordi cominciano a rapprendersi.
Unite la panna montata e gli albumi d'uovo montati a neve, ben ferma. Rimettete in
frigorifero e lasciate riposare per almeno 4 ore. Poco prima di servire frullate lo yogurt
con lo zucchero e 4 faglie di menta fresca. Prelevate la spuma con un cucchiaio e distribuitela su piattini da dolce formando delle palline. Cospargete con un filo di salsa allo
yogurt e decorate ogni piatto con una foglia di menta. Servite la spunta ben fredda.
Un alternativa al gelato ottima anche con more, mirtilli e pere.
Calorie 218 Proteine g 3.69 Grassi g 11.37 Carboidrati g 23.06
&LOLA
GUARDIAMO
La cronaca recente è stata un vero calvario di allarmi che hanno disorientato i co
abbiamo la certezza del
processo corretto scegliamo i nostri fornitori, italiani o stranieri che siano,
di Patrizia Romagnoli
Pollo alla diossina e vino
al metanolo, cibi contenenti organismi geneticamente modificati e coca
cola inquinata: questa è
la sequenza non logica
che nelle passate settimane hanno usato, con pochissime variazioni, i
mezzi di comunicazione.
dai quotidiani alle televisioni che facevano la cronaca di eventi legati da
un solo filo conduttore, il
fatto di avere a che fare
con l'alimentazione.
Forse non è compito dell'informazione quotidiana
approfondire le ragioni di
questi eventi (alcuni lontani nel tempo, come il
vino al metanolo) né distinguere la frode alimentare, commessa da produttori disonesti, da disgraziati incidenti di percorso o ancora da sperimentazioni scientifiche
(nel caso dei cibi derivati
da organismi geneticamente modificati) discusse o discutibili ma dalle
conseguenze ancora non
accertate.
Quel filo conduttore, il
cibo e il modo di alimentarsi, ha valenze emotive su cui gioca l'informazione superficiale. Se si
vuole andare oltre la superficie ed essere consumatori consapevoli, può
essere utile porre interrogativi a chi in qualche
modo è responsabile dei
cibi che mangiamo: responsabile in quanto controllore, o produttore, o
infine distributore.
.Coop Italia è sicuramente parte in causa, in
quanto distributore - come centrale d'acquisto
dei prodotti per il sistema
Coop -e peri suoi rapporti
con la produzione, tanto
CONTROLLI
impegnativi da "firmare"
i prodotti con il proprio
marchio, dopo averli fatti oggetto di accurati controlli.
SCAFFALI VUOTI
Il ritiro di prodotti a
marchio Coop ha suscitato in molti consumatori perplessità
e dubbi.
"Non è un caso che Coop
sia stato il primo distributore a ritirare dalla
vendita i polli non appena è scattato l'allarme
relativo al prodotto belga
che presentava residui di
diossina contenuta nel
"mangime" spiega il presidente di Coop Italia,
Vincenzo Tassinari.
"Anni e anni di lavoro attento alla qualità e al controllo e di politica commerciale incentrata proprio sulla garanzie al consumatore ci hanno resi
preparati all'emergenza.
In quei giorni abbiamo
immediatamente ritirato
oltre duecento prodotti,
pur consapevoli del fatto
che questo avrebbe creato disagi ai consumatori
e problemi con i fornitori.
Coop però in questi casi
non fa sconti a nessuno.
Avremmo anche mandato indietro la Coca Cola,
azienda sicuramente importantissima per qualsiasi distributore, se ci fossero stati dei sospetti.
Non c'è dubbio che la sicurezza del consumatore
è un obiettivo talmente
prioritario che qualunque
altra logica passa in secondo piano. Per quanto
riguarda in specifico i
polli allevati in Belgio, si
è poi verificato ciò che ci
aspettavamo: l'Italia ha
una produzione che non
solo copre tutto il mercato nazionale, ma è anche
Paese esportatore e il prodotto italiano è ben controllato. L'allarme è rientrato, ma il problema della qualità resta comunque fondamentale".
PRODOTTI
NAZIONALI
Coop Italia non solo
commercializza ma
firma anche con il suo
marchio prodotti prevalentemente italiani. La scelta nazionale è comunque una garanzia di qualità o
può essere invece vista come una sorta di
visione restrittiva in
un mercato di fatto
senza frontiere?
Non è una chiusura.
La scelta di puntare sul
prodotto nazionale d'altronde non è una scelta
assoluta ma piuttosto per
così dire "prioritaria' ed
ha una ragione molto
semplice: prima di acquistare, e ancora di più dì
"firmare" un prodotto con
il marchio Coop, è necessario per noi avere il controllo diretto dell'intero
processo produttivo.
A monte del prodotto a
marchio - carne ma anche frutta, piuttosto che
pasta o salsa - c'è una
materia prima agricola o
di allevamento zootecnico,
poi un processo di raccolta, lavorazione e trattamento industriale. La
conoscenza diretta del
fornitore consente di valutarne l'affidabilità ed è
relativamente più semplice controllare chi è vicino e sottoporre il prodotto alle necessarie analisi igienico - sanitarie.
Questo non esclude la ricerca e l'adozione di
fornitori più lontani. Rimanendo nel settore delle carni, nei nostri punti
vendita commercializziamo, ad esempio, carne
irlandese, anch'essa sottoposta agli stessi severi
controlli dell'altra - senza limitazioni territoriali preconcette.
Anche il prodotto a marchio industriale è sottoposto a controlli aggiuntivi
da parte di Coop. 111 fattore discriminante è la qualità e il controllo: quando
Questa sottolineatura del controllo significa che Coop è immune da rischi?
La certezza assoluta è
impossibile, naturalmente: il margine dell'errore
umano, dell'avere trascurato qualche elemento rispetto ad un severo sistema di accesso per i fornitori non si può mai escludere. Certo non è materialmente possibile - né
avrebbe senso - controllare "tutto" indiscriminatamente.
Il piccolo fornitore locale
e la grandissima industria che mette in moto
un suo sistema di certificazione e controllo qualità non sono la stessa cosa.
La grande industria oggi
si è dotata di sistemi molto sofisticati per cui se
sento che la Coca Cola, da
oltre cent'anni presente
sul mercato mondiale ai
livelli che sappiamo, ha
un problema, come è successo di recente, mi viene da pensare che si tratti di un "incidente".
Le procedure delle grandi aziende consentono di
risalire rapidamente al
lotto che presenta un difetto imprevisto e scatta
automaticamente il ritiro. Il che non esclude,
come dicevo prima, l'immediato blocco della merce da parte nostra in caso
di dubbio.
Rispetto invece ad aziende fornitrici di dimensioni limitate sono propenso a pensare che l'autocontrollo possa essere
•
•
Prodotto
L'evoluzione della specie
Coop
In un seminario delineato il ricco scenario di tre anni. Test di assaggio e di
prova in collaborazione con gruppi di soci. II problema dei biotecnologici
di Ugo Pinferi
Il 16 giugno 1999 si è
svolto a Rapallo il seminario sul Prodotto Coop
che è servito a delineare
gli obiettivi del prossimo
triennio (1999-2001) per
questo importantissimo
strumento della politica
consumerista di Coop.
Dirigenti e quadri delle
diverse cooperative si
sono trovati d'accordo
sulle linee strategiche illustrate: da una quota di
mercato che è oggi del 20
per cento si dovrebbe arrivare al 21.3 per cento
nel 2001.
Non sembri piccolo l'incremento: il volume complessivo di affari sarà
paragonabile al fatturato
di una ipotetica fabbrica
•O
con un solo marchio, che
sarebbe la prima nello
scenario italiano. Ma non
solo le prestazioni commerciali ed economiche
sono state sottoposte a
programmi e previsioni.
A MISURA
D'UOMO
Oltre ad incrementare la
qualità intrinseca dei prodotti a marchio, c'è un
progetto "ergonomico" per
far diventare i prodotti
con la nostra insegna protagonisti di un miglioramento della qua lità della vita, basato su sicurezza, salute, igiene, ambiente, con imballaggi
che mettano al primo posto il consumatore e le
sue esigenze.
Il periodo 1999-2001 sarà
quello che vedrà i primi
risultati della certificarione SA 8000, la "certificazione sociale", che partendo dal comportamento corretto di Coop Italia,
coinvolgerà via via tutti
i fornitori, e poi i loro fornitori, al rispetto di procedure che garantiranno
del rispetto delle norme
sul lavoro, delle convenzioni dell'ILO, Organizzazione Internazionale
del Lavoro, della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, della Carta dei diritti del fanciullo. Ancora una volta Coop
si è dimostrata pioniera
anche in questo campo.
SENZA OGM
E DERIVATI
A Rapallo è stato ribadi-
ta la posizione operante
dal gennaio 1998: dai Prodotti Coop sono esclusi gli
organismi geneticamente
modificati e si lavorerà
per escludere anche i prodotti derivati da organismi geneticamente modificati (per intenderci: non
solo non c'è la soia o il
mais, o altri vegetali modificati, ma non ci saranno neanche amidi o grassi derivati da mais o soia
modificati).
EQUO
SOLIDALI
Non appena si saranno
verificate le necessarie
compatibilità anche i prodotti del commercio equo
e solidale entreranno a
far parte della squadra
dei prodotti Coop.
Questo fatto significherà
concretamente che i prodotti dovranno si essere
equi e solidali, ma dovranno rispondere anche
alle altre caratteristiche
di sicurezza e ai controlli
che il marchio Coop comporta.
APPROVATI
DAI SOCI
Sono già incominciati i
test.
Gruppi di soci, selezionati per rappresentare le diverse categorie di età, di
istruzione, di reddito, vengono coinvolti in assaggi
e test operativi dei prodotti che dovranno portare il
marchio Coop.
Questa attività sarà estesa ed allargata.
Insomma, potrà capitare
anche a voi che leggete di
essere chiamati a far parte di questi gruppi di prova.
PRIMI
IN EUROPA
Proprio mentre si svolgevano i lavori di questo seminario, i giornali riportavano la decisione della
UE di mettere al bando
le farine di animali e di
ossa dall'alimentazione
dei polli.
Coop ha già escluso queste farine dall'alimentazione dei bovini (lo ha stabilito poi anche la legge
italiana), dei maiali e dei
polli prodotti per noi.
Insomma il consumerisme Coop si esprime
anche e soprattutto attraverso il Prodotto Coop.
CI NEL PIATTO
,umatori. Su queste problematiche le riflessioni di Vincenzo Tassinari, presidente di Coop Italia
meno efficace e quindi
esercito il controllo in
modo ancora più severo.
TRANQUILLITÀ
Ieri il inetanolo nel
vino, oggi la diossina
nei mangimi: al consumatore viene il legittimo dubbio che
esistano "veleni"
incontroll abili a priori, che arrivano a sorpresa ad inquinare ciò
che mangiamo. E d'altra parte, nessuno ha
mai controllato sistematicamente la presenza o meno di diossina. Come si fa a stare tranquilli?
Il pollo belga costava il
venti per cento in meno
del pollo italiano. Il vino
al metanolo, se qualcuno
lo ricorda, costava meno
di mille lire al litro...
Certo, il prezzo alto non
è esattamente sinonimo
di qualità. Ma è probabile il contrario: il prezzo
"troppo basso" induce al
sospetto. E valida anche
l'obiezione che l'area di
rischio potenziale si allarga, e che la diossina non
l'avrebbe cercata, in
modo sistematico, nessuno. Ma è anche vero - e
se ne è parlato in una recente sessione del G8 - che
l'eccesso di competizione
sul prezzo va a discapito
della qualità.
Il mercato è ormai mondi a le, la concorrenza
agguerrita e la tentazione è a portata di mano,
con tutti i rischi che ne
conseguono. Per questo
come Coop ci battiamo
per frenare la spregiudicatezza di chi per restare
sul mercato ricorre a
"trucchi" che vanno a scapito della qualità. Una
buona politica commerciale, condotta in autono-
mia e con senso della responsabilità da parte della distribuzione, si fa con
programmi, alzando il
presidio scientifico e cercando di interpretare le
aree di rischio. Non a caso, la scelta di privilegiare il prodotto nazionale
ha significato affrontare
costi maggiori.
Coop presenta un prodotto a marchio che non è
mai un "primo prezzo": è
il prodotto con il migliore
rapporto prezzo qualità, e
la convenienza deriva dal
fatto di non riversare sul
consumatore i maggiori
costi del controllo
qualitativo. Ma il prodotto Coop non è mai quello
che costa meno in assoluto.
BIOTECNOLOGIE
La scoperta di rischi
alimentari inattesi,
come la diossina, rende inquieto il consu-
Anna Bartolini, Guida
ai diritti del consumatore, D'Anselmi editore/Hoepli, 296 pagine
CD, 59.000 lire
Anni OmM.
GUIDA
Al DIRITTI
DEL
CONSUMATORE
E' caro, ma ne vale la
pena. Anna Bartolini da
sola è una garanzia. Pioniera del consumerismo
in Italia, collaboratrice
di Emma Bonino alla
Commissione Europea,
geneticamente modificati ci siamo espressi contro già un anno e mezzo
fa.
Dal gennaio '98 garantiamo il consumatore sull'assenza di Ogm nei prodotti a marchio Coop, sulla base di una certificazione obbligatoria per il
fornitore.
Noi siamo già oltre: da
una anno stiamo lavorando per passare dalla dichiarazione di "non contenente Ogni', rassicurante per il consumatore
a "non derivante da Ogm"
rassicurante anche rispetto all'ambiente.
Sono processi complessi,
che richiedono il coinvolgimento di tutti gli
attori della filiera, e farti
investimenti, nell'ordine
dei 15 miliardi. Ma noi le
certezze al consumatore
le vogliamo dare davvero.
Il futuro dei prodotti Coop
Frutta e verdura, carni di bovino, pollo e suino: più
controlli, più garanzia e più ampia gamma per il marchio Coop.
ORTOFRUITA /FRUTFA SAPORITA
Sana e controllata sì, ma anche buona e matura al punto giusto? Dopo anni di lavoro sui "Prodotti con amore"
su cui ogni anno vengono esercitate 18.200 analisi, è
arrivato il momento di aggiungere alle garanzie sanitarie - niente pesticidi, sistemi di qualità applicati rigorosamente - anche quelle di gusto la frutta "non è più
quella di una volta"? Forse. Allora, via al progetto frutta saporita: annusiamo e assaggiamo agrumi, pesche,
albicocche, susine, cocomeri, meloni, ma anche pomodori, patate e sedano. Sono sedici (prodotti ortofrutticoli
che Coop Italia ha individuato per renderli ancora più
gustosi. Lo fa in modo scientifico, studiando il grado
zuccherino, il grado di maturazione, la quantità di sostanza secca ottimali per accontentare il consumatore
più esigente. Saranno messi "sotto torchid gli agricoltori, circa cinquemila, selezionati in modo da fornire
prodotto non solo sano, ma anche molto buono.
CARNI BOVINE E SUINE/LA PREGIATA
Piace e viene scelta da due clienti su cinque nei punti
vendita in cui è presente: la carne bovina con il marchio
La Pregiata fa parte delle carni Prodotti con amore a
marchio Coop, tutti selezionati e controllati nei 741 allevamenti che riforniscono Coop. Assieme ai 284 produttori specializzati in razze particolari, come la
chianina, la piemontese e la romagnola, tutte carni tipiche prodotte in precise zone, un po' come le Doc.
Anche i suini sono entrati a far parte della gamma Prodótti con amore, e presto arriverà anche il pesce fresco,
trote, branzini e orate, sempre provenienti da allevamenti selezionati.
Di recente è stato adottato un nuovo metodo di controllo
teso a verificare l'assenza di proteine di origine animale
nei mangimi: molti ricorderanno, infatti, che c'è una
connessione tra la presenza di questo tipo di proteine e
la Bse, più nota come "mucca pazza".
POLLAME /FATTORIE NATURA
L'alimentazione completamente vegetale è la caratteristica di Fattorie natura, la linea di qualità superiore
nelle carni avicole. Iniziata su base locale con cappone e
galletto livornese, l'esperienza si è estesa a tutti i tipi di
pollame, nutriti con mais, frumento, soia, girasole integrale, olio di oliva e di soia, glutine di mais, esattamente "come una volta", compreso lo spazio a disposizione
degli animali per razzolare in relativa libertà. La carne
viene poi analizzata dal punto di vista chimico, per la
ricerca di farmaci indesiderati, microbiologico, nutrizionale e anche organolettico, per migliorare il gusto, la
tenerezza e il sapore.
"Letture" a cura di Ugo Pinferi
Consumatori
consapevoli
in Europa
mature. E, tra le inquietudini, c'è anche
quella legata alle
biotecnologie, agli alimenti provenienti da
organismi geneticamente modificati
(Ogm). E oggi ci sono
anche distributori,
come Esselunga, che
fanno leva proprio su
questo per confortare
il cliente, facendo
campagna pubblicitaria sul fatto che i suoi
prodotti sono esenti
da Ogni. E Coop?
L'impegno consumerista
di Coop dura da decenni
ed è talmente consolidato che spesso lo diamo per
scontato. Altri distributori stanno scoprendolo
come fattore pubblicitario. Coop ha sempre praticato nei fatti la tutela
del consumatore, lavorando su tutta la filiera.
Tanto è vero che sul
tema degli organismi
con questo libro ci fa
entrare in Europa da
consumatori consapevoli.
I capitoli sono: la base
giuridica, il diritto alla
tutela della salute degli
interessati, il diritto ad
essere informati, il diritto a servizi pubblici
con standard di qualità, il diritto ad essere
difeso e rappresentato,
il diritto ad un ambiente sano.
La parte finale è
l'indirizzario:
zzario: regione
per regione, città per
città, sono elencati gli
indirizzi che possono
aiutarvi a capire di più
o a tutelare i vostri diritti.
Naturalmente chi dispone di un personal
computer, può rapidamente arrivare ad individuare l'argomentò di
suo interesse, trovare il
provvedimento che lo
riguarda, stamparlo.
Hanno collaborato con
la Bartolini per la stesura del libro Vera Poggi, Moira Rotondo, Desideria Sertorio.
IL PROGETTO QUALITÀ DI COOP
Prosegue l'impegno di Coop per innalzare
il livello di garanzie igienico-sanitarie sui
prodotti non a marchio... 1997
campioni analizzati
1998 2.254
3.179
fornitori controllati
557 543
28_192
referenza analizzate
17.700
carni suino magro
macellazione diretta
allevamenti
capi
incidenza
analisi complessiVe
ispezioni
887
894
analisi complessive
... e su quelli a proprio marchio
1997
1998
106
fornitori
122
ispezioni
303
321
analisi totali
437.000
300.000
Ortnfrutta Prodotti con amore
1998
1997
1.215.000 1.083.000
quantità (in q)
fornitori
106
100
aziende agricole
5.000
5.000
referenze
110
103
analisi complessive
18.200
16.600
400
ispezioni
550
Carni Prodotti con amore
carni bovine
1998
1997
12%
macellazione
diretta
9%
625
allevamenti
741 allev.
284
361
razze locali
capi
283.000
267.500
100%
incidenza vitello
100%
incidenza vitellone
95%
e la pregiata
95%
111.000
analisi complessive
107.600
ispezioni
1.236
1.336
Biotecnologie: benefici, svantaggi, rischi
85%
12
60.000
15%
2.027
129
85%
11
60.000
20%
2.400
130
PRO
* autodifesa della pianta e minor uso di prodotti
chimici
* tecnologie sicure e molto controllate
sviluppo industriale e tecnologico
* sfruttamento di territori altrimenti improduttivi
* aumento delle rese agricole
CONTRO
ingestione di quantità maggiori di residui erbicidi
(la resistenza della coltura indurrebbe ad un loro
uso anche vicino alla raccolta); rafforzamento di
batteri, virus e insetti; trasmissione della resistenza agli antibiotici
* effetti a lungo termine non conosciuti (verso la
salute e ancor più verso l'ambiente); studi non indipendenti; aumento dei fenomeni allergici
*monopolio/oligopolio industriale
* sfruttamento dei paesi del terzo mondo per la
biodiversità
* supremazia di alcune industrie sull'agricoltura.
interazioni tra regni non comunicanti in natura
.0.:s6ia13ce 7
Coop
Solidarietà
di Roberto Cavallini
Poco più di un anno fa,
nell'aprile 1998, fu istituito presso il Ministero degli Affari Sociali il tavolo
nazionale di concertazione tra il Governo e le
parti sociali sui problemi
dello sfruttamento del lavoro minorile.
Primo atta dei soggetti
coinvolti in questa iniziativa, Governo, Sindacati,
Associazioni imprenditoriali (tra cui Ancc/Coop),
organizzazioni del volontariato e dell'associazionismo, compreso Unicef, è stato quello di firmare un documento comune, la "Carta degli Impegni" a base delle possibili azioni concertate per
sconfiggere in Italia ma
anche all'estero, la piaga
dell'uso di manodopera
infantile.
Il 1998 si è fortemente
caratterizzato per un rinnovato impegno istituzionale e civile sui temi dei
diritti dell'infanzia: basti
ricordare l'impegno profuso da centinaia di associazioni e decine di migliaia di cittadini per la
riuscita della "Global
March"; una iniziativa
internazionale tesa a aggiornare e rendere attuativi le convenzioni Do sul
lavoro infantile, l'impegno della stessa Do in questa direzione, l'iniziativa
della Cgil che ha impegnato la sua organizzazione su questi temi per
tutto l'anno, la campagna
per la raccolta di firme
per un disegno di legge
sugli "Acquisti trasparenti" e per prevenire la
violazione delle convenzioni internazionali in
materia dei diritti dei lavoratori, salvaguardia
dell'ambiente e lotta al
lavoro minorile.
Governo e Parlamento
CONTRO LO SFRUTTAMI
CERTIFICATA LA QUALITÀ
per loro parte hanno approvato diversi provvedimenti riguardanti politiche per i minori e per le
famiglie: tra tutti la promozione di diritti e opportunità per l'infanzia e
l'adolescenza (legge 285/
97), norme contro lo
sfruttamento della prostituzione, della pornografia, deI turismo sessuale
a danno dei minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù (legge
269/98), ratifica della
Convenzione per la tutela dei minori (Legge 476/
98), l'elevamento dell'obbligo di istruzione (legge
9/99).
Dopo oltre un anno d' impegno al via una legislazione più incisiv
rienza del pallone equo solidale alla certificazione SA 8000 di tutti
UN ANNO DOPO
Non pochi frutti vanno
rapidamente maturando.
Nella conferenza internazionale dell'Il°, svoltasi
nel mese di giugno a Ginevra, le convenzioni sul
lavoro infantile e diritti
dei lavoratori hanno trovato una più sistematica
e incisiva definizione.
Nell'ambito del nuovo
contratto di lavoro della
Sanità, le organizzazioni
sindacali e Aran hanno
sottoscritto un accordo
per il rispetto delle norme fondamentali dell'Il°
e il divieto di lavoro minorile.
Anche nel settore orafoartigiano vi è un accordo
fra imprenditori e sindacati metalmeccanici per
contrastare il lavoro minorile, così come ci sono
accordi simili tra Sindacati e Artsana e per alcune grandi aziende del settore pelli e cuoio,
Proprio in questi giorni
la battaglia contro la piaga del lavoro minorile
consegue, sul piano legislativo nazionale, un nuovo importante risultato.
Il Senato della Repubblica ha dato il via libera al
t
disegno di legge che stabilisce misure per combattere, anche a livello internazionale, queste purtroppo diffuse, ed in espansione, forme di sfruttamento dei minori. Il
voto è stato pressoché
unanime.
L'ALBO
NAZIONALE
Adesso toccherà alla camera dei Deputati la approvazione definitiva.
Il provvedimento, in sintesi, prevede l'istituzione
di un Albo Nazionale per
i prodotti realizzati senza l'utilizzo di lavoro
minorile e un marchio di
conformità sociale da ap-
-
porre sui prodotti inseriti nell'Albo. L'adesione
all'Albo è volontaria e si
ottiene su richiesta autocertificata da parte dell'azienda che garantisca
su tutta la filiera produttiva posta sotto il suo diretto controllo.
L'iscrizione diviene automatica per quelle aziende che siano in possesso
di sistemi certificati di
gestione della responsabilità sociale del tipo "Social
Accountability 8000", elaborato dal "Council of
Economie priorities".
La gestione dell'Albo sarà
affidata a un Comitato di
sorveglianza composto da
rappresentanti dei Mini-
steri del Lavoro, Industria, Commercio Estero,
dei consumatori, delle
Associazioni imprenditoriali e dei Sindacati.
I risultati fino ad oggi
conseguiti sono Frutto di
un impegno riconducibile ad un movimento nel
cui seno hanno positivamente interagito associazioni, sindacati, istituzioni, centinaia di migliaia
di cittadini.
Coop è stato uno di questi soggetti, propositivo
per la sua parte, ma anche impegnato a ricercare risposte concrete, ancorché parziali al problema. Abbiamo voluto sperimentare la possibilità,
da parte di ogni singolo
consumatore, di essere,
nella quotidianità, soggetto attivo, protagonista
consapevole, di un rapporto solidale con le popolazioni più sfortunate del
Sud del Mondo.
Abbiamo così avviato,
anche nei nostri punti
vendita, forme di coinvolgimento più diretto dei
consumatori, attraverso
la possibilità di acquisto
di prodotti del commercio
equo e solidale. Come sappiamo i criteri universalmente riconosciuti per la
certificazione di questi
prodotti escludono l'utilizzo di manodopera infantile e prevedono benefici
Quella scuola per cinquerrila bambini
Dall'impegno congiunto di Coop e Unicef un'opportunità di studio per i ragazzi del Pakistan
La Coop proseguendo nel suo impegno contro
lo sfruttamento infantile, ha stanziato 400 milioni
per finanziare il progetto dell'Unicef in Pakistan
riguardante l'istruzione e la riabilitazione di bambini lavoratori nella zona di Sialkot
Qualche notizia geografica e economica
Sialkot é un distretto della Provincia del Punjab
in Pakistan. Ha una popolazione di 3 milioni di
abitanti, la metà dei quali è composta da bambini
sotto i 14 anni d'età
L'economia del villaggio si basa sull'agricoltura e
sul lavoro a cottimo (cucitura di palloni da calcio
e prodotti in pelle).
Sialkot produce una vasta varietà di prodotti per
l'esportazione. Il lavoro minorile viene usato in
molte fasi produttive delle industrie, i bambini non
vengono assunti direttamente dai proprietari delle
fabbriche o dagli esportatori bensì dagli
appaltatori che forniscono i prodotti finiti. I bambini sono impiegati sia in casa che in piccole botteghe. Il lavoro minorile, specialmente come apprendistato, è un'antica tradizione in queste regioni e per questo e comunemente accettato.
Anche se sono presenti una rete di scuole elementari pubbliche e private nonché scuole della
moschea e centri educativi non formali, la qualità
tl.511I2Q 8
dell'istruzione ha bisogno di essere migliorata. I dati
sull'iscrizione scolastica a Sialkot non sono disponibili mentre a livello nazionale la percentuale degli iscritti nella fascia d'età dai 5 agli 11 anni è del
70 per cento. La metà di loro non completa la scuola elementare e diventa una forza lavoro docile e a
buon mercato.
li progetto
In questa realtà è nato in collaborazione tra la
Camera di commercio e dell'industria di Sialkot, l'Organizzazione mondiale del lavoro e l'Unicef il "progetto Pakistan", progetto per eliminare il lavoro
minorile pericoloso e per promuovere l'istruzione
di base a Sialkot.
Gli obiettivi
l) Sottrarre e riabilitare i bambini che lavorano neil'industria
2) Informare sui pericoli del lavoro minorile
3) Favorire l'accesso all'istruzione di base
4) Assicurare il completamento del ciclo scolastico
per tutti i bambini del distretto di Sialkot
5) Coinvolgere tutte le famiglie e la comunità
6) Raggiungere in due anni il 100 per cento delle
iscrizioni alla scuola elementare e l'80 per cento
del completamento del percorso scolastico nei cin-
que anni, L'iniziativa proseguirà anche nel 2000.
w.
Un Impegno diffuso
Il tema del lavoro minorile è stato inoltre nello
scorso anno scolastico uno dei temi affrontato
con le nostre animazioni nelle scuole.
Pur essendo "gli altri tre" un'animazione "nuova" ha avuto un grande successo ed è servita a
far crescere la consapevolezza del problema al
di fuori di facili rappresentazioni di maniera del
problema stesso.
Intorno al pallone etico numerosi sono stati i
tornei sponsorizzati ed organizzati dalla Coop.
L'iniziativa più significativa è stata sicuramente
quella avvenuta il 17 e il 18 aprile in occasione
del quarto anniversario dell'omicidio di lqbal
Masih, il bambino pachistano ucciso a soli 12
anni per essersi ribellato alla condizione di schiavo tessitore di tappeti. In quella occasione infatti l'Unicef, la Lega Calcio, la Federazione italiana gioco calcio - settore giovanile, Transfair,
I'Uisp, le Acli in collaborazione con la Coop e
Ctm hanno organizzato su tutti i campi di "A" e
"B" manifestazioni per sensibilizzare l'opinione
pubblica.
Fulvio Bella
NTO DEL LAVORO MINORILE
;OCIALE DEI PRODOTTI COOP
iella tutela dei minori. Dall'esperodotti a marchio. I nuovi obiettivi
economici e sociali per i
produttori.
Abbiamo accompagnato
l'uscita del primo prodotto equo con una campagna intesa a formare e
sensibilizzare milioni di
consumatori sugli scopi
del commercio equo. I
primi risultati sono stati
confortanti: ad un primo
prodotto ne sono seguiti
altri.11 nostro obiettivo è,
nel corso dei prossimi
anni, di offrire ai soci e
consumatori una gamma
di prodotti equi sempre
più ampia e diversificata,
contribuendo così a rafforzare e autonomizzare
le diverse economie locali, precondizione per l'eliminazione del lavoro infantile e di tutte le forme
di sfruttamento selvaggio.
UN PROGETTO
EQUO SOLIDALE
In questi ultimi anni,
con l'affermarsi nel nostro Paese della moderna
distribuzione e delle grandi superfici di vendita ci
siamo trovati a gestire
una quantità crescente di
prodotti non alimentari,
in parte o totalmente
manufatti in aree del
mondo nelle quali viene
largamente utilizzata
manodopera infantile o,
comunque, sfruttata in
modo iniquo la manodopera sia femminile che
maschile.
Per parte nostra prima
con la contrattualistica
verso i fornitori, poi con
norme più complesse,
codici di condotta (per tutti vale quello varato da
Intercoop per le cooperative europee), ci siamo dotati di strumenti rivolti
in particolare ai fornitori
che operano all'interno
della rete internazionale,
la cui filiera produttiva si
snoda nel mercato globale.
Nella primavera 1998
Coop ha portato a compimento un progetto sperimentale teso a garantire
criteri di qualità etica e
sociale su un prodotto
simbolo dello sfruttamento infantile: il pallone da
calcio. Per la prima volta non solo in Italia, ma
nell'intera Europa, sono
stati commercializzati
palloni con la dizione "No
Child labmir", sotto il controllo di Trans Fair Italia.
Insieme alla garanzia del
rispetto delle convenzioni
Ilo Coop ha definito un
"Fair Trade PremiuM"
per un salario maggiorato ai cucitori e per progetti di utilità sociale nel territorio di produzione.
Non solo: Coop ha anche
finanziato un Progetto
Unicef per la scolarizzazione di molte migliaia
di bimbi di quella comunità. L'esperienza positiva realizzatasi nello scorso anno ha permesso a
Coop, di offrire oggi ai consumatori l'intera gamma
dei palloni cuciti a mano
con le garanzie del rispetto delle convenzioni Ilo
sul lavoro infantile
Altri progetti, con le caratteristiche sopraindicate, sono allo studio su
prodotti tessili.
COOP ITALIA
SA 8000
Ma la vera novità di questi mesi è l'adozione, per
primi in Europa, da parte di Coop Italia Alimentari, degli standard di
qualità sociale denomina-
ta SA 8000.
Questi standard sono norma di riferimento, elaborata nel 1998 dal già ricordato "CounciI for economie priorities'(Cepaa),
che si basano sulle attuali
convenzioni ILO e sulla
"dichiarazione dei diritti
umani" e "Carta dei diritti del fanciullo".
Gli standard prevedono
requisiti relativi alla sicurezza e alla salubrità
dell'ambiente di lavoro,
combattono le discriminazioni di qualsiasi tipo,
stigmatizzano le pratiche
coercitive, stabiliscono
un orario di lavoro massimo settimanale, verificano che stipendi e salari siano nei rispetto delle
leggi vigenti in ciascun
Paese.
IL RUOLO
DI COOP
Con l'adozione di SA 8000
Coop Italia si impegna in
primo luogo a rispettare
tutti gli standard previsti, ma nel contempo è
impegnata a operare affinché i suoi fornitori (in
questa fase quelli del prodotto Coop) divengano
partecipi di questo processo, adottando progressivamente anch'essi gli
standard e promuovendo
azioni similari in direzione dei sub-fornitori.
Il tutto sotto il controllo
di Coop Italia odi aziende di certificazione delegate sempre dal Consorzio.
Nei prossimi giorni anche Coop Italia non Alimentari sarà in grado di
adottare gli standard di
SA 8000.
Come si può capire l'impegno di un soggetto della moderna distribuzione
come Coop, a differenza di
altre similari esperienze
fatte da imprese produttive, può innescare un
I NOSTRI
ORIETTIVI
ttenere l'adesione al progetto da parte di tutti i 230
O fornitori di prodotti a nostro marchio.
E
ffettuare almeno 50 verifiche a cura degli ispettori Coop
Italia, nonché 20 ispezioni complete utilizzando ispettori esterni qualificati (con particolare riferimento aí fornitori e
subfornitori nel terzo mondo)
R
A
aggiungere la certificazione anche in Coop Italia non alimentari
vviare contatti con il mondo delle Organizzazioni Non
Governative, Organizzazioni Sindacali, Associazioni di
Consumatori
nformare i consumatori e gli stessi lavoratori Coop, nel merito di azioni specifiche da attivare nei confronti di produzioni particolarmente critiche. La prima occasione sarà rappresentata dall'uscita delle banane Prodotti con Amore-Coop:
accanto alle garanzie sul fronte dei residui di pesticidi e nel
confronti dell'ambiente, si potranno comunicare gli impegni
assunti dal fornitore nei confronti dei lavoratori impiegati
nelle piantagioni e dell'ispezione attiva a fini di verifica.
circolo virtuoso capace in
tempi medi di mutare
radicalmente e in senso
positivo le condizioni di
produzione di una vastissima gamma di prodotti.
II fatto poiché l'iniziativa
di Coop abbia per molti
versi anticipato, e forse
anche in parte indicato,
ai legislatori una strada
da percorrere, e percorribile, è motivo di soddisfazione.
Fin dal primo giorno della promulgazione della
legge oggi all'esame della Camera dei Deputati,
Coop sarà in grado di essere pienamente e con-
gruamente in linea con il
dettato della legge stessa, rispondendo così pienamente ai bisogni di
correttezza, di solidarietà e mutualità che sono
tra i fondamenti del "contratto" tra le cooperative
di consumatori e la loro
base sociale.
MILIONI DI GIOVANI
LAVORATORI
ll numero dei bambini che lavora rimane
estremamente alto. Se tutti i "giovanissimi lavoratori" fossero recensiti, il numero dei bambini che sono economicamente attivi, oggi nel
mondo, arriverebbe probabilmente ad un centinaio di milioni.
Mentre è stato calcolato che il numero dei
bambini dai 10 ai 14 anni che esercitano attualmente una attività economica si aggira intorno ai 73 milioni, nessuno, al contrario, sa
esattamente quanti bambini di età inferiore ai
10 anni lavorino; così come non esiste alcun
dato statistico riguardo al numero delle ragazze che svolgono lavori domestici a tempo pieno. lavoro minorile non cessa di aumentare
nelle città dei Paesi in via di sviluppo dove i
bambini lavorano principalmente nel settore
del commercio, dei servizi e in minor misura
nell'industria. Comunque malgrado l'urba-
nizzazione, in questi Paesi, nove bambini su
dieci lavorano nell'agricoltura o in altre attività
connesse alle zone rurali. Il lavoro minorile
esiste anche nei Paesi industrializzati, anche
se in minor misura.
Esso sembra aumentare in Africa e in America Latina, dove i ragazzi salariati sono numerosi, come anche in Europa centrale e
orientale e negli Stati Uniti, mentre sembra
diminuire in Asia ed in Asia Sud-Est.
Nell'insieme, i fattori che determinano il lavoro minorile sono legati alla povertà, per cui
una bambino è costretto a dare un contributo
economico famig Ilare; all'abbandono delle
scuole, che spinge molti all'apprendistato
nelle industrie e all'analfabetismo. Il fattore
grave è che un bambino che lavora oggi sarà
domani un adulto senza istruzione e senza
formazione.
9
Lombardia
Dallo sviluppo d'impresa
la forza per il nostro futuro
intervista a cura di Daniele Moltrasio
A colloquio con il Presidente Antonio Bertolini sulle strategie d'impresa per il futuro.
La riorganizzazione aziendale con il rientro di Ipercoop in Coop Lombardia. L'ipotesi di unificazione con Novacoop Piemonte. Il bilancio entusiasmante di 15 anni cd
timone di Coop Lombardia.
L'Assemblea ordinaria dei soci, lo scorso Giugno, ha approvato un altro lusinghiero bilancio di
Coop Lombardia. Al
suo interno sono
previsti investimenti molto consistenti
per i prossimi anni.
Vuoi parlarci dello
sviluppo che la cooperativa ha in programma alle soglie
del duemila?
Nei prossimi anni si accentuerà il confronto
competitivo tra i colossi
della grande distribuzione nazionale e internazionale.
Ciò significa che si ridurranno le quote di
mercato per tutti e
Coop Lombardia, se
vuole emergere ed evitare l'emarginazione,
dovrà accelerare lo sviluppo e realizzare moderne strutture di vendita di vicinato e di
grande attrazione, e
contemporaneamente
ristrutturare e modernizzare quelle esistenti.
Il tutto per migliorare
offerta, servizio, quali-
tà e convenienza.
Un esempio che vale
per tutti è rappresentato dal Centro Commerciale "Metropoli", che,
con al suo interno un
grande Ipercoop, sorgerà a Navate Milanese nella zona di via
Amoretti angolo via
Bovisasca.
Per fare tutto questo occorrono ingenti risorse
finanziarie per un ammontare che supera i
seicentocinquanta milo
liardi. In questo senso
iI bilancio approvato
dall'Assemblea del 19
giugno ha dato un apporto importante di risorse finanziarie (tra
utile netto, ammortamenti e accantonamenti): circa 80 miliardi da destinare allo sviluppo e per migliorare
l'efficacia economica e
produttiva di Coop
Lombardia.
tà gestionale nell'ambito di una sola impresa
divisionalizzata. In
questo contesto rientra
il processo di fusione
del Consorzio Iper Lombardia in Coop Lombardia.
Una strategia unitaria
per un'offerta differenziata aderente alle attese e alle legittime richieste del consumatore.
L'Assemblea straordinaria dei soci ha
anche deliberato il
rientro di Iper Lombardia, la società
che gestisce gli ipermercati, all'interno
di Coop Lombardia.
Vuoi spiegarci il significato di questa
scelta?
La situazione del
Il piano di sviluppo si
basa su un progetto di
riorganizzazione aziendale che prevede la
razionalizzazione dei
servizi, la riduzione dei
costi generali, l'innovazione delle strutture
gestionali e dei sistemi
informativi.
L'obiettivo centrale
sarà sempre di più la
soddisfazione del cliente e per fare questo occorre perfezionare un
posizionamento distintivo per ogni tipo di
struttura di vendita.
Ecco perché la riorganizzazione della rete
avverrà per aggregazione di specifici canali
di vendita: canale supermercati e canale
ipermercati con am-
pia autonomia di scelta, di offerta commerciale e di responsabili--
mercato è molto difficile, la concorrenza sempre più serrata. Quali sono le
scelte operative che
in questo ambito la
cooperativa ha in
animo di intraprendere? Si parla di un
progetto di unificazione con altre
aziende della cooperazione di consumatori
11 problema della mas-
sa critica non riguarda
solamente i privati, ma
anche le singole cooperative del sistema Coop.
Contestualmente ad
uno sviluppo accelerato, stiamo valutando
l'ipotesi di una possibi-
le unificazione delle
due grandi cooperative
regionali di Lombardia
e Piemonte.
E' un processo che mira
al raggiungimento di
una massa critica sempre maggiore, che possa favorire i vantaggi
derivanti da una più
elevata economia di
scala a disposizione,
nella logistica, nel marketing, negli acquisti e
nella ricerca per l'innovazione, in modo da
Il Presidente di Coop Lombardia, Antonio Bertolini
consentire il massimo
livello di competitività,
il tutto a favore dei soci
e dei consumatori.
Naturalmente saranno
il progetto e le analisi
di fattibilità economica
e convenienza gestionale a dire se converrà
procedere all'unificazione o se ci sono altre
strade da percorrere
per raggiungere migliori risultati.
Concludendo il tuo
intervento all'Assemblea di bilancio
hai informato i soci,
in vista della scadenza del mandato
di Presidenza, di
aver sollecitato il
Consiglio di Amministrazione a preparare per tempo e nella massima chiarezza, i tempi e i modi
per l'elezione del
nuovo Presidente.
Cosa hanno significato per te questi
quindici anni alla
guida della cooperativa da punto di vista umano ed imprenditoriale?
Un anno fa, in occasio-
ne della mia delazione
a presidente di Coop
Lombardia, avevo espresso il proposito di
promuovere nel corso
del triennio l'avvicendamento per favorire E
ricambio.
Coerentemente, dopo
l'approvazione del bilancio, ho invitato il
Consiglio di Amministrazione ad avviare la
procedura per arrivare
all'elezione del nuovo
presidente.
Il Consiglio ha accolto
l'invito e sta valutando
come arrivare a rendere operativa questa decisione.
Certo, nel concludere
questa esperienza, sia
sul piano personale che
imprenditoriale, non
posso che considerarla
affascinante e straordinaria. Soprattutto il
rapporto umano, la preziosa e qualificata collaborazione dei dirigenti, dei quadri, dei
dipendenti, con il numero sempre crescente
di soci che hanno aderito alla cooperativa,
sono stati elementi determinanti, per l'entusiasmo profuso nella
costruzione di una impresa cooperativa moderna, efficiente, orientata al sociale,capace
di investire ogni anno
ingenti risorse per
l'ambiente, la cultura,
la solidarietà, la formazione cooperativa, a sostegno di organizzazioni sociali e del volontariato presenti sul territorio.
Coop Lombardia è cresciuta e compete nel settore della grande distribuzione in un mercato
completamente liberalizzato, ma ha saputo
mantenere e consolidare le sue peculiarità di
azienda cooperativa,
coerente con le finalità
sociali ed istituzionali
iscritte nel proprio statuto, in applicazione dei
principi fondanti del
movimento cooperativo
così come è stato pensato e ideato dai Pionieri di Rochdale 150 anni fa.
E' questa la dimostrazione che quando si
perseguano con passione e tenacia determinati obiettivi, è possibile raggiungerli.
Cooperare, fare cooperazione non è un'utopia, per Coop Lombardia è una realtà,
ftintliricialc di Cffili Lui:Alt:dia
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DECALOGO / 7
UNA NUOVA FAVOLA DI GIORGIO E DAVIDE CELLI
SULLA SETTIMA "LEGGE" DEL CONSUMO SOSTENIBILE.
7) RICHIEDERE UN INFORMAZIONE CORRETTA SULL'IMPATTO AMBIENTALE DEI PRODOTTI
INFORMAR& E' BELLO
il decalogo del
Consumo Sostenibile
Nessuna di noi può sapere tutto di tutto: se uno
lo crede è totalmente fuori strada e prima o poi la
vita gliela farà pagare.
Non c'è nessuna vergogna a riconoscere la propria ignoranza, anzi è
proprio riconoscendola
che si pongono le premesse per poterla superare.
L'ignorante perpetuo
sarà sempre quello che
non crede di esserlo.
Oggi, il mondo in cui viviamo si sta facendo sempre più complesso, e noi
siamo sofferenti di una
sindrome da eccesso di informazione.
I Pensare di cosa si ha realmente bisogno
e prima di fare la spesa fare una lista delle cose che servono
2 Preferire alimenti freschi di stagione, di
origine locale e, quando disponibili, di
`produzione biologica'
3 Comprare quanto si è sicuri di consumare prima della data di scadenza indicata
4 Usare detersivi con parsimonia e privilegiare prodotti naturali per la pulizia
5 Verificare la possibilità di riparare apparecchi, mobili, vestiti, scarpe
6 In città privilegiare il mezzo pubblico
e la bicicletta
7 Richiedere un informazione corretta sul,; :
l'impatto ambientale dei prodotti con
to delle organizzazioni dei consumatori e::
delle associazioni ambientaliste
8 Evitare prodotti "usa e getta" e preferire prodotti durevoli
9 Scambiare riviste, videocassette ecc. con
amici
10 Per fare la spesa, portare una borsa
da casa
BRICO v
Ma a ben pensarci si tratta, nella maggior parte
dei casi, di una informazione fasullo. I messaggi
pubblicitari ci assediano
e ci plagiano attraverso
nulle manifesti e mille insegne, si insinuano nelle
nostre case dalla finestra
aperta sul mondo del nostro televisore, ci fanno
l'occhiolino dalle pagine
dei giornali e delle riviste,
spessa con l'ausilio di don-
i,
Nell' ambito dei prodotti vernicianti la Famiglia degli
smalti od acqua rappresento di certo lo soluzione più
recente. Essa è attualmente oggetto dei maggiori sforzi di ricerca. Le sperimentazioni sono finalizzate a migliorare sia il livello delle prestazioni tecniche, che il
contributo alle fondamentali esigenze di rispetto per I'
ambiente e di tutelo della salute.
Anche i consumatori italiani, come è già avvenuto nel
nord Europa, mostrano interesse crescente all' utilizzo
degli smalti ad acqua. Nello composizione di uno smalto
ad acqua sono fondamentali le resine acriliche. L' innovazione fondamentale è costituita certamente dal
drastico contenimento della quantità di solvente, ridotta del 90% rispetta a quella presente in uno smalto
sintetico. E ' evidente il contributo che tali prodotti danno allo conservazione dell' ambiente, minimizzondo
la volatilizzazione di sostanze tossiche. La piccola quon-
ne compiacenti e sorridenti. In parole povere, ci
spostiamo come fossimo
nei meandri di un labirinto di luci, di suoni, di
immagini, di una costellazione di miraggi, di allucinazioni psichedeliche,
e di canti melodiosi di sirene elettroniche.
Per cui, se vogliamo tutelare la nostra salute fisica, e forse soprattutto
mentale, contribuendo
inoltre alla difesa di questo pianeta che va degradandosi a velocità supersonica e temo irreversibilmente, dobbiamo
mantenerci in stretto mntatto con le associazioni
dei consumatori e le organizzazioni ambientaliste, per avere dei lumi
disinteressati. Che cosa
c'è dietro a quei prodotto
che ci suggerisce di acquistare alla cieca una seducente e ben dotata signora in bikini7
Se si tratta di un ortofrutticolo, non sarà stato
ottenuto per caso con un
abuso di pesticidi, nel pieno disprezzo della conservazione della biodiversità,
oppure, ed è così, ahimè.,
più raro, potrà essere
vere il contrario? Quella
bomboletta di lacca non
conterrà dei clorofluorocarburi, composti chimici che provocano delle
smagliature nello strato
dell'ozono?
Oppure quello shampoo
non sarà stato sperimen-
tato sugli animali, magari iniettando delle sue
goccioline negli occhi di
un coniglio?
Per saggiare quella crema.
solare non saranno stati
ustionati dei maiali? Spesso è sufficiente leggere le
etichette, ma certe volte
la faccenda può risultare
più complicata: le scritte
possono essere oscure, di
non facile decifrazione,
oppure assenti, e i controlli di legge, dal canto loro,
non sono sempre puntuali.
Per cui, bisogna prendere coscienza che esistono
molti numeri verdi, nu-
merosi sportelli di organizzazioni e associazioni
di tutela dell'ambiente e
di noi tutti, che possono
fornirci le indicazioni del
caso. Come ho detto all'inizio, non bisogna vergognarsi di non sapere.
Ci si deve vergognare, invece, quando si adotta la
strategia che la leggenda
popolare, falsa certamente, ma dura a morire dato
che risale ai bestiari medioevali, attribuisce al
povero struzzo: seppellire
la testa in terra per non
vedere il pericolo. Che,
però, arriva sempre puntualmente.
una risposta moderna alle esigenze
dell'ambiente: smalti ad acqua
fila di solvente presente è necessario per favorire I'
essiccazione dello smalto o basse temperature. Nonostante lo composizione innovativo gli smalti od acqua
garantiscono prestazioni assimilabili o quelle di uno smorto
a solvente, sia a livello di copertura che di versatilità, è
persino riscontrabile un minor rischio di ingiallimento nel
tempo, fenomeno comune in caso di uso di smalti tradizionali, dato la loro sensibilità alla luce.
Integrando correttamente il ciclo applicativo con gli specifici fondi di preparazione, primers e, qualora necessari, convertitori di ruggine, entrambi appartenenti olla famiglia dei prodotti ali' acqua, non esistono limitazioni
rispetto allo destinazione d' uso, sia dal punto di visto
della tipologia di supporto, che dell' ambiente, con la
stessa efficacia in interni ed esterni.
lo smalto ad acqua satinato può addirittura garantire un
livello più elevato di prestazioni su lamiere zincote e su-
perfici in plastica e pvc, grazie ad un maggior potere
aggrappante. Esiste poi uno serie di vantaggi che rendono meno problematico il processo di applicazione.
Si tratta di prodotti pronti oll' uso (o diluibili con acqua
e applicabili con ogni tipo di attrezzo. In caso di necessità eventuali macchie possono poi essere rimosse con
acqua e sapone.
Il vantaggio di maggiore interesse è il tempo di
essiccazione, circo 6-8 ore, contro le 24 di uno smalto o solvente. In uno sola giornata possono essere passate fino o tre mani di prodotto. Il fatto che sia inodore
lo rende utilizzabile in interni, senza le necessità di
oerore il locale.
lo smalto ad acqua è, quindi, indicato per effettuare
lavori nel periodo invernale e ridurre il grado dì
tossicità del prodotto finito, in caso essi siano destinati, ad esempio, oi bambini.
Nuova apertura
Brico
Dal 5 luglio
anche BR1CO IO
partecipa alla
raccolta punti
SOCIOCOOP
Brico
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MILANO
CREMA
Centro Commerciale Bonola
via Quarenghi, 23
viale De Gasperi, 76
quale
i i
Prevenzione
Tumori
di Giovanni Padovani
Negli anni scorsi la Divisione di epidemiologia dell'Istituto dei
tumori di Milano, diretta dal dottor Franco
Berrino, ha messo a
punta e utilizzato un
metodo per calcolare la
cosiddetta prevalenza
dei tumori, cioè il numero delle persone che
sono o sono state malate di cancro (ma sono
ancora in vita) in un
determinato territorio.
Il metodo si chiama
Preval e qualche mese
fa, attraverso un regolare contratto di collaborazione, il National
Cancer Institute, l'Istituto dei tumori del governo americano, ha
deciso di adottarlo e di
inserirlo stabilmente
neI suo sistema di calcolo.
GLI ELENCHI
DEI CASI
Si tratta di un riconoscimento di altissimo livello e per i non addetti ai lavori sorprendente. Spesso infatti, per
sapere quanti sono i tumori si citano i dati
americani perché, si
dice, sarebbero più
affidabili dei nostri. In
realtà la scelta compiuta dal National Cancer
Institute dimostra che
i livelli di qualità raggiunti dalla nostra
epidemiologia sono ritenuti attualmente i migliori. Del resto anche
epidemiologi giapponesi e brasiliani sono venuti di recente in Italia a imparare le tecniche per "cantare i tumori". Spiega il dottor
Berrino' "Descrivere il
pianeta cancro nello
spazio e nel tempo non
è facile. Per riuscirci ci
siamo basati non sulle
cartelle cliniche degli
ospedali e sui certificati di morte, un metodo
di indagine che da solo
può dare risultati
distorti e difficilmente
confrontabili tra loro,
ma sui dati raccolti attraverso i cosiddetti registri-tumori". Si tratta
di veri e propri elenchi
che raccolgono tutti i
casi di tumore che si
verificano all'interno di
un determinato territorio (una regione, una
provincia o un comune)
e la storia delle persone colpite dal cancro
dall'inizio della malattia fino alla morte: anche quando questa si
verifica per cause diverse dal tumore.
In tutti i paesi occidentali i registri-tumori coprono ormai una ampia
-
12
L'ITALIA INSEGNA A
Il metodo di lettura e interpretazione dei dati messo a punto dall'équipe del dot
e della sua evoluzione nel tempo, anno dopo anno. Uno dei problemi più delicat
area geografica. Per
quanto riguarda l'Italia, dalla provincia di
Varese, dove nel 1975
è stato attivato il primo
registro-tumori della
penisola, a quella di
Ragusa, dove funziona
il registro più meridionale, il territorio nazio-
nale coperto è del 1595
circa. II metodo di lettura e interpretazione
di questi dati messo a
punto dall'équipe del
dottor Berrino permette attualmente una
buona fotografia del
cancro e della sua evoluzione nel tempo,
anno dopo anno. Ma si
sono dovute superare
molte difficoltà e acquisire una grande esperienza specifica. "Il segreta dei risultati che
abbiamo raggiunto'',
spiega il ricercatore milanese, "viene dalla collaborazione con molti
gruppi europei e con i
colleghi del Laboratorio
di Epidemiologia e
Biostatietica dell'Istituto Superiore di Sanità
di Roma, con cui abbiamo rapporti di lavora
molto stretti.
Uno dei problemi più
delicati che l'epide-
SETTIMANA EUROPEA PER LA RICERCA SUL CANCRO: 2 - 9 OTTOBRE
"UNISCITIANOI"
Le principali catene dei supermercati invitano ad unirsi
a loro nella settimana Europea per la Ricerca sul cancro
Anche: quest'anno,
dopo 23 anni di intensa collaborazione le più
importanti aziende di
distribuzione alimentare (Autogrill, Sidis,
Conad, Coop Lombardia. Coal, Toscana Lazio, Esselunga, GS,
perstore, Supersconto,
Supermercati Gulliver,
Supermercati E Castoro, II Gigante, Coop
Nouacoop, Unes,) e
Gruppo Coin, aiuteranno al ricerca sul cancro: il pubblico nella
settimana dal 2 al 9 ottobre, che coincide con
La Settimana Europea
per la Ricerca sul cancro, verrà invitato ad
unirsi al supermercato
nell'offrire il proprio
contributo alla ricerca
sul cancro: basterà utilizzare il bollettino di
conto corrente postale
contenuto TI et Notiziario
Fondamentale AIRC. E'
proprio questa la vera
novità dì queseanno: il
ruolo dei clienti degli oltre 3090 punti vendita in
tutta Italia diventerà
così ancora più attivo.
Queseanno la Settimana
di Europa contro il Cancm - programma della
Comunità Europea nato
nel 1987 con lo scopo di
ridurre drasticamente
l'incidenza dei tumori
entro la fine del millennio - è dedicata al fumo
e ai giovani. Questo sarà
uno degli argomenti centrali del Notiziario, largo spazio sarà anche dedicato alla prevenzione e
alla diagnosi precoce, all'assunzione di corretti
stili di vita soprattutto
nel campo alimentare,
con particolare riferimento alla patologia del
tumore del colori-retto.
La pubblicazione illustra
quanto sia più pericoloso e quindi dannoso fumare per un lungo periodo dì tempo rispetto a
fumare molto e affronta
il delicato problema di
come allontanare i giovani dalle sigarette. Non
solo; descrive i fattori che
in chiave psicologica inducono il fu matore a iniziare, spiegando in che
modo si incominciare sin
dall'infanzia a combattere questa battaglia abituando i bambini all'idea
che il fumo è una cosa da
evitare.
L'importanza di una corretta e sana alimentazione quale prevenzione contro i tumori è un altro
degli argomenti trattati:
un terzo dell'insorgenza
dei tumori è infatti
correlato a ciò che ogni
giorno mettiamo in tavola.
Il Notiziario offrirà
anche simpatiche e curiose notizie sulle verdure dai segreti poteri
antitumorali, come ad
esempio i pomodori,
per ridurre sempre piit
il rischio di contrarre
la malattia.
Ma non basta, la prevenzione dei tumori si
combatte anche con
l'attività fisicae gli esami mirati, ampio spazio è proprio dedicato
allapatologia del colora
retto e all'esistenza di
efficacissimi strumenti
innovativi per intervenire e curare, quali la
laparoscopia o la chemiop re venzione, che
hanno permesso di registrare sempre più
successi nel trattamento dì questa patologia.
miologia dei tumori più
aggiornata ha dovuto
superare è quello della
confrontabilità dei dati
raccolti. Le diverse popolazioni osservate, infatti, non vivono l'identico numero di anni e
non è facile capire, di
conseguenza, se i malati di cancro di una
certa zona vivono più a
lungo di altri perché
vengono curati meglio
o semplicemente perché hanno una attesa
di vita superiore. Per
risolvere questa difficoltà, iI tempo vissuto
dopo l'inizio della malattia viene espresso
come "sopravvivenza
relativa": tenendo conVi, cioè, della lunghezza della vita media tipica di ogni zona.
LA STORIA
DEI MALATI
Ma ci sono anche altri
fatti, oltre il recente
contratto con gli americani, che dicono perché l'epidemiologia italiana, e quella milanese in particolare, sia
salita in cattedra. Nel
prossimo settembre, in
particolare, uscirà il
volume che raccoglie i
dati di Eurocare II, uno
studio pubblicato dall'Agenzia dell'OMS di
Lione che, analizzando
la storia di 3 milioni e
mezzo di malati riferita da 45 registri-tumori appartenenti a 17
paesi diversi, dalla Finlandia all'Italia, dalla
Scozia alla Polonia, ha
potuto stabilire la sopravvivenza al cancro
nei diversi paesi europei partendo dalle diagnosi di tumore effettuate dal 1985 al 1990.
Ebbene, questo studio
come quello precedente (l'Eurocare I: prendeva in considerazione
le diagnosi effettuate
da 1'78 all'85) è stato firmato dall' èquipe di
Berrino e dall' Istituto
Superiore di Sanità.
Nei 15 paesi della UE
si registrano ogni anno
1,3 milioni nuovi casi di
malattia: i dati contenuti nel cervella informatica dell'Istituto dei
tumori di Milano e dell'Istituto Superiore di
Sanità sono naturalmente anonimi ma nel
loro insieme costituiscono una delle più eloquenti banche-dati del
mondo relativamente
al numero e al tipo dei
tumori che si verificano nel tempo e alla sopravvivenza dei malati che ne sono colpiti.
"CONTARE" I TUMORI
›r Berrino dell'Istituto nazionale di Milano permette attualmente una buoria fotografia del cancro
quello della confrontabilità dei dati raccolti. Una delle più eloquenti banche - dati.
Sorpresa Italia
.00
lwrion
Questa tabella mostra
qual è la differenza tra
eoprinn.ona
(01
a an414
dalla diagnosi
Merle
RENE
53
come viene curato il cancro in Italia rispetto alla
MAMMELLA 77
media europea.11 dato viene espresso in punti perSTOMACO 23
centuali: per esempio, se
92
in
Europa
71
malati
su
TESTICOLO
100 sopravvivono al
'infama di Hodgkin, in
44
RETTO
Italia la sopravvivenza per
la
stessa
malattia
è
di
ENCEFALO
19
70,5.
47
Questo studio mette in
COLON
evidenza che i malati di
UNFOMA
italiani
sono
cura71
cancro
HODOKIN
ti altrettanto bene di
quelli degli altri paesi eu9
ropei: anzi, per alcune
malattie molto diffuse,
uarooma NON 46
come il tumore della
9050513
mammella e quello del
27
LSIICEMIA
colon-retto, diagnosi e terapie praticate nella peMELANOMA 68
nisola ottengono risultati migliori di quelle attuaPROS TATA
47
te altrove. Per molti di
noi, abituati a considerare l'Italia come il paese
della malasanità e degli
scandali in ospedale,que
sta è una sorpresa. Gli
addetti ai lavori, invece,
sanno che da anni l'oncologia italiana gode nel
mondo di un solido prestigio: i confronti inter-
il
I giovani si ammalano meno ma...
M-C9,/
14.
........
700.000
Te»eex0 I,e7.
O0.051,
50952
«41100
»CM
200.009
NmixaMP P.nreprur.
100507
105
1473
1919
107
In questo grafico le due
linee in basso indicano la
'incidenza" dei tumori,
cioè i nuovi casi di malattia che si registrano
annualmente nel nostro
paese. Si calcola che ogni
anno le persone che si
ammalano di cancro in
Italia siano 250.000, di
cui 135.000 uomini e
115.000 donne. Dagli
anni '70 la linea dell'incidenza sale leggermente
perché sono ogni anno si
verifica qualche caso di
tumore in più: ma, precisano gli epidemiologi,
questo leggero aumento è
dovuto al fatto che la vita
della popolazione italiana
si allunga continuamente e il tumore è una malattia che colpisce soprattutto gli anziani. In realtà i giovani, anche per le
migliori abitudini di vita,
si ammalano meno che
10 o 20 anni fa. Invece è
in continuo e forte aumento (vedi le due rette
in alto) la 'prevalenza",
cioè il numero complessivo dei cittadini italiani
che, ammalati di tumore, sono tuttora in vita.
390
1999
7000
2,117
Questo è uno dei messaggi più importanti lanciati attualmente dell'epide-
miologi a: il sistema sanitario dei paesi occidentali, Italia compresa, deve
farei conti con un numero sempre più alto di
malati di cancro. I problemi posti da questa situazione possono essere
piccoli o grandi, dram
matici (quando la malattia si aggrava) o di routine (come nel caso dei
controlli di cui i malati
hanno bisogno): si tratta
comunque di un fatto
nuovo (10 anni fa il numero dei malati di cancro era poco più della
metà di quello odierno)
che va capito e affrontata
senza indugio. Si noterà
anche che i maschi (linea
rossa}sopravvivono meno
delle donne; la differenza
è dovuta soprattutto ai
diversi tipi di cancro che
colpiscono i due sessi. Il
tumore del polmone, in
particolare, da noi colpisce soprattutto gli uomini e non lascia purtroppo, nella gran parte dei
casi, molti anni di vita.
Ei
Le differenze tra Modena e Ragusa
Se è possibile nell'Italia
settentrionale perché non
dovrebbe esserlo anche nel
meridione? E' il commento più immediato che suggerisce questa grafico, A
Modena 44 malati di tumore su 100 sono ancora
in vita dopo 5 anni dalla
diagnosi; questo periodo di
tempo, 5 anni, è quello scelto internazionalmente per
"misurare' l'efficacia delle cure oncologiche. A Ragusa invece soltanto 37
malati su 100 risultano in
vita a 5 anni dalla diagnosi: per quasi tutti i tipi di
tumore la sopravvivenza
dei malati del Sud è più
breve. Lo scopo degli studi epidemiologici, però, non
è soltanto di mettere in
luce la diversa speranza di
guarigione dei malati che
appartengono a diverse regioni ma di capirne i motivi. In teoria la diversità
nella sopravvivenza tra
una regione e l'altra vita
può avere almeno tre cause.
11 fatto che in certe zone
della penisola scarseggiano i mezzi (mammografi
per la diagnosi del tumore
della mammella, per
esempio, o strumenti radioterapici per la cura),
uno scarso accesso agli
strumenti disponibili (i
mammografi in questo
caso ci sono ma sono poche le donne che chiedono
l'esame) o ancora diagnosi
e cure meno accurate che
altrove (cioè medici meno
preparati). Anche in quEd-
ch e zona del settentrione
la sopravvivenza è mino-
re della media nazionale:
uno dei compiti più importanti dell'epidemiologia è
di capire caso per caso se
l'organizzazione sanitaria
ha nelle zone meno favorite qualche responsabilità
e di che tipo.
.ti -1 -i .7
1 i r 4 5 1 7 5 9 ha
• 5 a
•?
00ffeeerno a ounti %mia meta C7011/61
rendono alla medicina
un servizio prezioso perché indicano il cosiddetto "bisogno sanitario",
cioè le malattie in cui,
concentrando gli sforzi,
è doveroso e possibile ottenere in Italia risultati
migliori di quelli attuali.
nazionali del dottor
Berrino (sono stati effettuati nell'ambito dello studio Euracare, vedi
articolo a lato) sottolineano la fondatezza del-
l'opinione internazionale.
Anche in questo caso le
indagini epidemiologiche
4
Operazione-verità
Periodo di diagnosi
1978410
i 37%
193240
19a0-e9
0%
20%
40%
&T%
00%
100%
ancora lontano: nel 1978 inL'epidemiologia ha sempre
avuto un ruolo fondamentafatti 33 malati di tumore
le nell'informazione e nel- (Considerando tutti i tipi di
l'educazione dell'opinione
cancro) sopravvivevano a 5
pubblica. Basterebbe ricoranni dalla diagnosi, oggi ne
dare la questione del rapporsopravvivono 39. Diffusi nelto tra fumo di sigaretta e l'opinione pubblica questi
cancro del polmone. Negli
dati contribuiscono a quella
anni '70 sono stati gli studi
che può essere definita l'opedi statistica sanitaria a scorazione-verità, cioè /a capaprire che F85% circa dei tucita di pensare e di "sentire"
mori del polmone viene cauun problema così importansato dal fumo ed è questa
te come il tumore in termini
scoperta che, sia pure molto
realistici. Gli studi epidepiù lentamente di quanto
miologici inoltre sottolineasarebbe state augurabile,
no per /e singole malattie
ha convinto i paesi occidenquali iniziative possono ditali a fumare meno di priminuire la pericolosità del
ma. Questo grafico mette in
cancro. Abbiamo già detto del
evidenza prima di tutto che
Fumo di sigaretta, ricordiamo
la sopravvivenza al tumore
che anche un certo modo di
sta migliorando: di cancro,
mangiare diminuisce il ricioè, si muore meno di prischio dì ammalarsi. Per altri
ma. Ma i] processo di mitumori (quello della rnamglioramento è lento. Attualroèlla, del collo dell'utero e
mente un uomo su 3 e una
dell'intestino, in particolare)
donna su 2 (la differenza è • le indagini epidemiologiche
dovuta soprattutto ai tumohanno accertato che controlli
ri che colpiscono i due sessi)
periodicioontribuiscono auna
sopravvive al cancro dopo 5
diagnosi precoce aumentanaimi dalla diagnosi. Dieci do di conseguenza le possibianni Fa questo risultato era
lità di guarigione.
13
Mik CRONACHE
Crema: a scuola una coop virtuale di guide turistiche
da
' ' esami id
' i om
maturità
r
come progetto. Ma iIlonir lavoro ara.
avuto
domenica
30
maggio
uno
sbocco
operativo: infatti i
t
ragazzi della SA C hanno organizzato la gita sociale a
;i ...,,L.I.
Crema della sezione soci Milano-OrnatofArezzo/Livigno.
"
I due pullman con i soci sano stati accolti davanti alla sede
dell'istituto dal Presidente del locale Comitato soci Canoni,
poi, divisi in tre gruppi sono stati guidati dagli studenti
alla scoperta del patrimonio artistico della città. '
La gita si è conclusa con il pranzo presso l'azienda
agrituristica "La Fraccina" a Spino d'Adda, sempre organizzato dalla 5C. l ragazzi hanno quindi avuto la possibilità di mettersi in gioco direttamente e di sperimentare le
loro potenzialità sul campo e sono stati davvero bravi, come
ha potuto constatare anche iI loro Preside, venuto a salutarci in piazza Duomo. Ai ragazzi un "in bocca al lupo per i
loro e.mi" e buona fortuna se vorranno approfondire l'esperienza della cooperativa, magari non più solo in termini
virtuali. Il mondo cooperativo infatti, secondo noi, oggi può
offrire importanti possibilità occupazionali ai giovani, ed
è importante che i giovani lo conoscano.
Dallo scorso amai l'attuale 6A C dell'Istituto Pacioli di
Crema sta sperimentando un percorso un po' particolare.
Seguiti dagli animatori
della Cooperativa Pandora, i raO
CR"
gazzi hanno deciso di simulare le costituzione di un'impresa cooperativa. Dopo aver attentamente seguito una
lezione sulla storia del movimento cooperativo tenuta da
Ugo Pin feri e ascoltato le esperienze di altre giovani cooperative tra cui "Bed and breakfast" di Piacenza, i ragazzi sono partiti simulando la costituzione di una cooperativa che si occupasse di favorire le attività turistiche sul
loro territorio, soprattutto attraverso la forma
dell'agriturismo.
Acquisite informazioni sulle aziende agrituristiche del
comprensorio tramite le Camere di Commercio e rilevati
i bisogni dell'utenza virtuale, hanno steso lo statuto della cooperativa, indicando la quota sociale e scelto il consiglia di amministrazione e il presidente, dopo aver valutato attentamente le risorse interne ed esterne su cui
contare. Hanno deciso insomma di fare impresa privilegiando la forma cooperative. Questo lavoro, che come si è
detto, li ha visti impegnati, sotto la guida dei loro finseUn gruppo di soci di Milano in Asilo ci Crema
:1111111111111~-1~1~111~i
Opera
Vigevano
Cremona
Le manifestazioni del Maggio
"1 bambini del fiume Spreca" Educazione alimentare
Continua la programmazione dell'esposizione della mostra dei disegni dei bambini serbi e musoni m ani "I Bambini del fiume Spreca raccontano":prossi ma tappa la 'Testa dell'Unità" di Crema. Alla mostra, curata dal Centro
Sociale Coop Lombardia di Cremona, è legato un progetto ambizioso, anche se di piccole dimensioni, far reincontrare due com unità, serba e mussulmana, che vivono
sulle opposte sponde e che la guerra ha profondamente
diviso interrompendo ogni comunicazione pacifica. Lo strumento era stato individuato nella ricostituzione delle biblioteche scolastiche della comunità serba di Petrava e
della comunità mussulmana di D. Orahovica da attuarsi
attraverso una raccolta di fondi che il gruppo spontaneo
di volontari di Cremona Issp, che da tempa opera in queste zona e che ha raccolto le testimonianze dei bambini
esposte in mostra, ha recapitato ai destinatari. Un primo risultato era già stato ottenuta: alla inaugurazione
della mostra a Cremona erano presenti i direttori didattici delle due scuole che si erano impegnati all'avvio delle
ricostituzione delle biblioteche di far incontrare i bambini delle rispettive scuole. Risultato raggiunto come testimonia la lettera che ci ha inviato il coordinatore ISSP
Maurizio Furgada che pubblichiamo. 'ton il viaggio dello scorso mese di giugno abbiamo portato a termine un
importante risultato sul percorso tracciato dai nostri volontari per la riconciliazione di due comunità vittime
della guerra nella Bosnia nord orientale. 11 territorio interessato dai vostri aiuti è costituito da un valle segnata
dal fiume Spreca, lo stesso che ha dato il nome ad una
mostra di disegni( curata da Coap Lombardia), con la
quale i bambini della comunità serba di Petrova e quelli
della comunità mussulmana di D.Orahovica, hanno voluto portare testimonianza delle sofferenze de loro subite
durante il conflitto; ma è questa è la vera novità,non con
l'atteggiamento passivo di chi cerca una mera commiserazione come spinta per aiuti spersonalizzati fini a se
stessi, bensì con la viva volontà di promuovere un incontro dei loro insegnanti (avvenuto per la prima volta dopo
lo scoppio del conflitto,lo scorso settembrelcome premes'
sa al loro stessa incontro che avverrà (ormai è ufficiale)
alla ripresa del nuovo anno scolastico (ottobre 19991.Un
grande risultato! E il tutto ottenuto facendo leva sulle
istituzioni scolastiche e attraverso gli strumenti di cultura per eccellenza: i libri."
CesarelVlainardi
Brescia
Verso il parco di Fiero
Si è concluso con una tavola rotonda nella Sala Conciliare
del Comune di Vigevano il percorso didattico "L'Educazione alimentare a casa e a scuola". La serata ha presentato ai partecipanti i risultati dell'esperienza condotta
con i genitori, gli insegnati e i bambini delle scuole materne comunali impegnati in un corso di formazione, 1 più
piccoli hanno anche partecipato a un laboratorio pratico
di cucina. Erano presenti il sindaco, Valerio Bonecchi, il
consigliere di amministrazione di Coop, Carlo Nipoti, e
le rel atrici degli incontri di formazione: Valeria Malvicini,
Marcia Formigatti e Graziella Libermann che ha anche
coordinato i laboratori dì cucina dei più piccoli. Particolare attenzione è stata dedicata alle abitudini alimentari
familiari. Un'esperienza positiva che ha coinvolto il mondo della scuola su questo tema per mesi, portando a definizione un documento finale, distribuito a tutte le insegnanti coinvolte.
Sottosopra l'albero
"Sottosopra l'albero" è stato il titolo dello spettacolo svoltosi presso la Scuola Materna Santa Mana di Vigevano
a conclusione del laboratorio teatrale con i piccoli alunni.
Protagonista la tenerezza e la spontaneità dei giovani
attori che hanno impersonato le piccole talpe, le formiche,
gli uccellini e gli animali che popolano gli alberi sia in
alto, tra i rami, sia sotto, tra le radici. La scenografia ha
previsto l'allestimento di tanti palcoscenici per i giovani
attori, il primo all'ingresso della scuola dove tutti i protagonisti hanno iniziato a disegnare un grande albero, il
protagonista dello spettacolo. L'attività è frutto della collaborazione tra gli attori della compagnia dei" Teatro del
Buratto°, l'assessorato alla Cultura di Vigevano e il Comitato soci Coop locale.
I giovani e l'amore
Nella classica e romantica cornice del Teatro Cagnoni di
Vigevano, si è svolta sabato 29 maggio la rappresentazione finale del laboratorio teatrale del progetto culturale finanziato dal Comitato soci e dall'amministrazione
comunale di Vigevano. "I giovani e l'amore": un titolo nato
dai sentimenti degli stessi ragazzi che hanno saputo costruire un dialogo proficuo con spettatori presenti in teatro. La rappresentazione è stata contornata da musiche e
semplici scenografie ideate e realizzate dai ragazzi sotto
la direzione di lo landa Campi del Teatro del Buratto. I
ragazzi hanno voluto mettere in evidenza, con la loro recitazione, il valore dell'amore adolescenziale.
14
Si è svolta la 17 "edizione del trofeo ciclistico C.Otmini a
Settimo Milanese, con la partecipazione di 279 concorrenti, aperta a tutte lo categorie. Per ogni categoria sono
stati premiati i tre primi arrivati per un totale di 15
vincitori. Nella foto un momento della corsa.
Lodi
La dieta per gli anni d'argento
Il Comitato di quartiere di S. Fereol a, Lodi, ha organizza-
-
Il supermercato Coop di Novate Milanese è stato rinnovato con nuovi banchi del pesce fresco, della carne al taglio, della panetteria per offrire pane, focacce e pizze appena sfornati, ed inoltre il banco delle specialità gastronomiche con a parte la rosticceria. Questo rinnovamento
è stato festeggiato con varie iniziative in due giorni dal
Comitato soci. Al sabato mattina con un saggio di musica
classica all'entrata del supermercato e al pomeriggio sul
piazzale antistante con lo spettacolo de "I Mapo".
Lavena Ponte Tresa
Dal 25 maggio al 3 giugno ai è svolta nel supermercato
Coop di Lavane Ponte Tresa, l'animazione "A casa della
Pimpa" che ha visto coinvolte numerose classi materne
ed elementari. Invitati nella sua casetta all'interno del
negozio, i bambini si sono trovati a dover aiutare la
Pimpa nello scegliere tre regali per tre persone di età
diversa. Ciò che Coop vuole proporre è una riflessione su
tutto ciò che quotidianamente si consuma, partendo proprio dai più piccoli.
17° Trofeo ciclistico Olmini
M. R. L.
Supermercato rinnovato
A casa della Pimpa
Renato Bandera
Settimo Milanese
Laica Rizzar-di
mago Samuele intrattiene i bambini delle scuole elementari di Elena che si sono recati nel luogo dove la Coop sta
realizzando il loro parco vincitore del concorsa "Da grande
farò un parco, da grande farò un inondo migliore" che sarà
inaugurata nel corso del prossimo anno scolastico. La manifestazione è stata l'occasione per ribadire l'impegno dì Coop
Lombardia nei confronti della tutela dell'am ente.
età, hanno atteso che imbrunisse per assistere alla
fantasmagoria di suoni e di colori che accompagna
l'esibizione delle fontane che danzano,
Maria Rosaria Lavelli
Novate Milanese
â
Sabato 22 maggio si è aperta la settimana espositiva
della Mostra Fili d'Argento a colori che è ormai giunta alla 4° edizione con la partecipazione diretta di
Coop alla manifestazione del Maggio Operose, voluta dal consigliere d'amministrazione Savino
Gammino. L'Assessorato alla Cultura ha affiancato
alla dottoressa Dall'Asta, esperta di Coop Lombardia, una propria psicologa infantile, dottoressa
Aronica, che ha introdotto la discussione sui temi
inerenti il rapporto intergenerazionale. Il vero olmi
del Maggio Operose, però, è stato lo spettacolo delle
"Fontane in concerto", tenutasi nell'area adiacente
il nostro supermarket. Circa 4000 persone, di ogni
M, R.
Corso dì cucina
11 Comitato soci Coop di Novate Milanese in collaborazione con il Crec di Bollate ha realizzato un corso di cucina mediterranea. Ristretto il numero dei corsisti che, insieme ad un cuoco professionista, si sono cimentati nella
realizzazione e degustazione di otto ricette rapide e il più
possibile dietetiche.
M.R. L.
to, ad inizio giugno, una giornata divulgativa inerente
l'alimentazione delle persone non più giovani. Ha fatto
piacere riscontrare come Coop Lombardia venga
diffusamente considerata come un'entità educativa anche in quest ambito. Infatti la dietista Marzia Formigatti
di Pandora ha illustrato ai numerosi presenti i concetti
guida in tema alimentare che i nutrizionisti consigliano.
Giovanni Pedrazzini e Domenico Zucchelli del Comitato
Soci Coop lodigiano, constatato l'interesse suscitato dal
pomeriggio e le malte domande rimaste inevase a causa
della ristrettezza dei tempi a disposizione, si sone impegnati a riprendere l'argomento in autunno. L'Assessore
dichiarato
comunale, attento auditore della lezione , ha dichiarat
la disponibilità dell'Amministrazione a diffondere l'iniziativa.
R.B.
Nella scuola con più computer
Nella scuola "Poz cani" significativa festa di fine anno. E'
qui che è confluito il maggior numero di computer del
concorso Coop "Un computer per la scuola". Almeno cinquecento persone erano presenti tra cui dirigenti del Comitato soci e il direttore didattico dottor Taravelli. Uno
spettacolo di giocolieri ha allietato la festa.
Per maggiori informazioni rivolgetevi al
vostro Supermercato o Ipermercato Coop
AVVERTENZA
Invitiamo comunque i
gentili Soci a voler
verificare l'esattezza
delle quote e [Iene date
presso l'Ufficio Soci e
Consumatori
gg
Organizzazione tecnica
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1999 - N. 8 settembre