2014 GUIDA PRATICA DEL RISPARMIATORE SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore PREMESSA P. 2 SCOPO DELLA GUIDA “ 2 1. Diario del risparmiatore “ 4 2. I principali metodi di pagamento “ 5 A. Il conto corrente “ 5 B. L’assegno “ 7 C. Carte di credito / debito “ 8 D. Credito al consumo (finanziamenti) “ 12 “ 12 “ 14 Il tasso d’interesse “ 15 Gli oneri accessori “ 15 I documenti necessari per richiedere il mutuo “ 16 Acconto o caparra? “ 17 “ 18 “ 19 Il sovra-indebitamento “ 22 Come si cade nel sovra-indebitamento “ 26 Il rischio usura “ 27 Come si diventa vittima di usura “ 28 Come riconoscere l’usuraio “ 29 Come reagire all’usura “ 30 Il decalogo anti usura “ 33 Domande e risposte – alcuni suggerimenti “ 34 Il contratto di credito E. Mutuo 3. Le informazioni sulle relazioni creditizie I Sistemi di informazione Creditizia - SIC 4. 5. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu INDICE 1 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu Guida pratica del Risparmiatore 2 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore PREMESSA In una società dominata dalla precarietà del lavoro e da un consumismo sfrenato, il credito al consumo è in continuo aumento di anno in anno; scende la propensione al risparmio e aumenta quella a comprare oggi contando su redditi futuri. Alla base di questa realtà, vi è verosimilmente anche il fatto che il potere di acquisto è diminuito in misura maggiore rispetto a quanto emerge dai dati Istat e certamente non corrisponde a quello che i cittadini/consumatori percepiscono quando devono mettere mano al portafogli. Nella gestione dell’economia familiare è necessaria una seria e soprattutto sana GESTIONE DELLE ENTRATE correlata con le uscite, allo scopo di evitare spiacevoli sorprese. Attuare, in breve sintesi, una gestione tipica di impresa. Le risorse familiari possono, per lo più, avere un cadenza periodica fissa, se provenienti da un’attività di lavoro dipendente o da una pensione e, quindi, con un sicuro grado di prevedibilità; altrettanto non si può dire per le risorse provenienti da una attività autonoma, o da un capitale investito o dalla gestione di un patrimonio immobiliare. In breve sintesi bisogna evitare che, alla fine del periodo che ci siamo prefissato (mese, settimana, quindici giorni, ecc.), il saldo sia negativo: o dovranno aumentare le entrate o bisognerà contenere le spese. INFORMARE il cittadino-consumatore sulle disposizioni di legge in materia di credito al consumo e la disciplina sui finanziamenti; INFORMARE sui principali rischi derivanti dall’utilizzo di strumenti finanziari pericolosi come, per esempio, l’utilizzo di comode rate mensili con “la prima rata fra sei mesi”, o l’uso-abuso di carte revolving (prepagate), prestiti finalizzati propriamente detti, ecc., scarsa attenzione su TAEG (tasso annuo effettivo globale) l’indicatore di quanto costa realmente il finanziamento, che comprende oltre al tasso d’interesse (TAN - tasso annuo nominale), tutte le spese, le commissioni e le eventuali assicurazioni spesso obbligatorie; Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu SCOPO DELLA GUIDA 3 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore EDUCARE ALLA PREVENZIONE, a causa dell’enorme diffusione dello “shopping a credito”; SENSIBILIZZARE ALLA CONSAPEVOLEZZA che l’altra faccia del credito al consumo è il DEBITO, una faccia della quale è facile dimenticarsi di fronte alle allettanti offerte di finanziamento a colpi di piccole rate mensili che danno la sensazione di poter comprare tutto; INFORMARE il cittadino-consumatore sui propri diritti e sui mezzi per esercitarli; ILLUSTRARE le modalità di accesso agli strumenti di risoluzione stragiudiziale delle controversie. DIARIO DEL RISPARMIATORE 1 Imparare a gestire le risorse Se riusciamo ad avere un’idea abbastanza precisa di quelle che sono le nostre entrate mensili, non con altrettanta precisione possiamo valutare le nostre uscite mensili. Certo, con un’approssimazione più o meno vicina alla realtà, possiamo tentare di calcolare quanto ci resta alla fine del mese. Ma, spesso, questa approssimazione può essere molto lontana dal reale. FACCIAMO UN ESPERIMENTO: all’inizio del mese, con un rapido calcolo mentale proviamo a quantificare quelle che sono le nostre entrate e uscite. Dopo di che, abbiamo la cura di appuntare giorno dopo giorno – facciamo la prova per un mese! – tutte le nostre entrate/uscite, senza dimenticare nulla. Al termine, avremo nella maggior parte dei casi, un risultato sorprendente: dal nostro calcolo mancheranno tutta una serie di piccole spese quotidiane: dal caffè offerto agli amici, al biglietto per il parcheggio, alla mancia, al giornale, alle sigarette, sino ad arrivare alle inconsapevoli commissioni bancarie, le bollette domestiche alla fine del mese: queste spese nascoste peseranno, in alcuni casi, per qualche centinaio di euro. Che significa, questo? Che dobbiamo smettere di concederci dei piccoli vizi? Assolutamente nostre entrate men che meno le uscite. Questa ginnastica mentale è indispensabile per mettere ordine alle nostre necessità di consumo, in relazione a quello che sono le nostre finanze. Per questa ginnastica può essere molto utile tenere un DIARIO DI ENTRATE ED USCITE. In questo è necessario riportare le ENTRATE certe come stipendi mensili provenienti da lavoro dipendente o pensione, affitti, assegni di mantenimento, interessi generati dal possesso di titoli di stato od obbligazioni, interessi bancari e postali, dividendi azionari (una o due volte l’anno), ecc. o entrate provenienti da un lavoro autonomo consolidato. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu no. Significa solo che, a volte, non siamo perfettamente consapevoli di quelle che sono le 4 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Altrettanto necessario è suddividere e catalogare le USCITE con cadenza mensile e/o annuali e quelle quotidiane: In quelle mensili e/o annuali rientrano quelle relative a: affitto/mutuo, condominio, canone RAI, utenze domestiche (telefono, acqua, luce, gas), spese per l’istruzione dei figli (tasse scolastiche, libri), imposte e tasse, rimborso di eventuali debiti, ecc. In quelle quotidiane rientrano quelle relative a: cibo, abbigliamento, trasporti, tempo libero, spese sanitarie, manutenzione dell’abitazione, ecc. Nel bilancio preventivo dovrebbe comunque trovare posto il risparmio che anche se minimo ci consentirà di stare più tranquilli e pensare anche a sviluppi futuri e spesso occorre intrattenere rapporti con banche, società finanziarie o altri operatori economici. I PRINCIPALI METODI DI PAGAMENTO 2 In generale, per acquistare qualsiasi cosa il pagamento può avvenire in contanti o con altri strumenti che permettono il pagamento differito o dilazionato. Si analizzeranno quelli più frequentemente utilizzati: A. B. C. D. E. Conto corrente; Assegno; Carte di credito / debito Credito al consumo (finanziamenti) Mutuo A. IL CONTO CORRENTE Il conto corrente non è più solo uno strumento di gestione del risparmio, cioè una forma di investimento, ma anche un servizio che costa. È un contratto con il quale una banca s’impegna a svolgere i servizi di cassa per conto di un cliente. La banca detiene i fondi depositati dal cliente e li rende disponibili a sua richiesta. Sul proprio conto corrente il riepilogate nell’ESTRATTO CONTO che, periodicamente, è inviato al cliente: le operazioni più frequenti sono l’emissione e l’incasso di assegni bancari, il pagamento di utenze, imposte, rate di mutuo, ordine e ricezione di bonifici, incasso cedole sui titoli, disposizione ordini permanenti di pagamento (RID, Ri.Ba., MAV). Le operazioni possono essere effettuate solo nei limiti della giacenza sul conto corrente. Nel caso il contratto di conto corrente preveda anche un FIDO, il limite di utilizzo non è la giacenza, ma il limite di scoperto fissato nel contratto. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu cliente può effettuare versamenti e prelievi; le operazioni sono registrate analiticamente e 5 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Il contratto di conto corrente è a tempo indeterminato: entrambe le parti, tuttavia, possono decidere di chiudere il contratto in ogni momento, rispettando il termine di preavviso previsto nel contratto. Al momento della chiusura del conto il correntista deve restituire i moduli di assegno non utilizzati, il Bancomat, la carta di credito ecc. Per evitare problemi e lungaggini nella chiusura di un conto corrente è opportuno non effettuare tale richiesta a ridosso della fine dell’anno per non rischiare di pagare le spese per tutto l’anno successivo. Volendo aprire un nuovo conto corrente, è buona regola, non fermarsi alla prima banca. Il risparmio comincia con la scelta del conto corrente più adeguato alle proprie necessità e per questo è importante CONFRONTARE LE OFFERTE dei vari Istituti prima di decidere a quale affidarsi. PATTI CHIARI È un servizio concordato tra ABI e le Associazioni di Consumatori, consultabile su www.pattichiari.it o sugli appositi opuscoli disponibili presso gli sportelli bancari. Lo scopo di questa iniziativa è quella di fornire al consumatore informazioni in modo semplice e comprensibile e permettere di confrontare i servizi offerti dalle varie banche e, quindi, scegliere il conto corrente ritenuto più vantaggioso. Oltre che in Banca, è possibile aprire un conto corrente anche presso gli sportelli di Poste Italiane. Dopo avere deciso la Banca/Poste non ci si deve fidare delle sole comunicazioni verbali, ma è un diritto pretendere COPIA DEL CONTRATTO con le relative condizioni economiche, anche prima della sottoscrizione. Al momento della richiesta di apertura di un conto corrente, la Banca deve svolgere, obbligatoriamente, alcuni adempimenti: deve, in particolare, verificare che il richiedente fallimento o di procedure concorsuali, non sia iscritto nelle banche dati negative (SIC – Sistemi di informazione creditizia) o nell’archivio informatico degli assegni per emissione, di assegni senza autorizzazione o senza provvista, non abbia ricevuto la revoca all’utilizzo della carta di credito/debito, ecc. Il CONTO può essere “a pacchetto” dove è previsto un costo mensile fisso per tutte le operazioni, o relativi a singole operazioni, “convenzionato” a condizioni particolari per le categorie che aderiscono alla convenzione stessa, oppure prevedere il pagamento di ogni singola operazione effettuata dal correntista. È consigliabile almeno ogni anno negoziare e verificare i costi dei propri conti correnti. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu non sia stato dichiarato inabilitato, interdetto, fallito, non siano in corso istanze di 6 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Quali costi fissi possono essere negoziati? - il costo fisso annuo che include un certo numero di operazioni; - le spese per ogni operazione oltre il limite massimo; - le commissioni per l’utilizzo di carta di credito, bancomat, ecc.; - il tasso di interesse. Le Banche possono cambiare in maniera unilaterale i tassi, i prezzi e le condizioni di contratto e tali modifiche devono essere comunicate – con un preavviso minimo di 2 mesi per posta o con altro supporto durevole (per esempio, sul profilo online personale della banca). Entro il termine indicato il Consumatore può recedere senza costi a suo carico. È opportuno, quindi, verificarle periodicamente. Lo scoperto di conto corrente Con lo scoperto di c/c il cliente può utilizzare il fido concesso dalla banca solo per gli importi necessari e ha l’addebito degli interessi direttamente sul conto. L’ASSEGNO È un ordine scritto con cui si chiede alla Banca di pagare una certa somma di denaro alla persona indicata. Nell’assegno bancario, quindi, sono coinvolti 3 soggetti: - il CLIENTE, che ordina alla banca di effettuare il pagamento; - la BANCA, che ha l’obbligo di pagare l’assegno quando viene presentato allo sportello, sempre che il cliente disponga sul suo conto la somma indicata; - il BENEFICIARIO, che presentando l’assegno alla Banca, ha diritto di ottenere quella determinata somma di denaro. COME COMPILARE L’ASSEGNO È obbligatorio indicare sempre: - luogo di emissione, la sua importanza è legata al luogo in cui si trova la banca; - la data, è uno degli elementi essenziali dell’assegno, cui sono collegati i termini stabiliti per l’incasso; - l’intestazione, cioè la persona beneficiaria; - l’importo in cifre e lettere; - la firma. È opportuno versare appena possibile l’assegno ricevuto, non solo per gli interessi che la somma depositata produce, ma anche perché se non si rispettano i tempi stabiliti dalla legge, non è possibile godere delle azioni di tutela proprie degli assegni. È necessario controllare sempre che l’assegno sia integro. QUANDO SI SBAGLIA NEL COMPILARE UNA ASSEGNO: bisogna annullarlo (per esempio Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu B. 7 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore scrivendoci sopra a penna “annullato”) e darne comunicazione alla Banca e/o riportarlo alla Banca alla chiusura del conto. È VIETATO EMETTERE ASSEGNI POSTDATATI, perché assolvono, senza pagare le relative imposte, il ruolo della cambiale. L’assegno postdatato può creare gravi problemi all’emittente, in quanto può comunque essere incassato prima della data indicata sul titolo stesso. L’unica possibilità di utilizzare assegni postdatati è il limite di 4 giorni ex art. 121 RD 1736/33 (assegni spediti per posta) e DPR 642/72 art 9. C. CARTE DI PAGAMENTO CARTA DI CREDITO / DEBITO Per chi ha bisogno di un finanziamento in tempi brevi e senza troppe pratiche burocratiche gli strumenti più gettonati sono le carte di pagamento che si possono distinguere in carte di credito, di debito e prepagate. Attraverso queste è possibile il pagamento di beni e servizi, presso punti vendita situati in tutto il mondo, e il prelievo di somme di denaro in maniera veramente rapida: evita l’utilizzo di contante o di titoli di credito. Le carte di plastica possono essere di varie tipologie, così come i soggetti che le emettono: bancarie(Bankamericard, Top Card, ecc.), societarie (Servizi Interbancari, Agos, Findomestic, ecc.), Travel & Entertainment (American Express, Diner’s Club, ecc.), private (esercizi commerciali e catene distributive). CARTA DI CREDITO: indica la concessione di un credito (fido) al possessore. In base a tale credito il titolare della carta può pagare acquisti o effettuare prelievi di denaro contante. Il debito dovrà essere onorato al ricevimento dell’estratto conto o in più volte, dietro corresponsione di interessi, direttamente all’emittente della carta. Nel primo caso si tratta di una semplice dilazione dei pagamenti, nel secondo, che ha Anche se è il caso più frequente, il possesso della carta di credito non prevede l’obbligatorietà di detenere un conto corrente. CARTA DI DEBITO: prevede l’immediato pagamento di quanto utilizzato: presuppone quindi la tenuta di un conto corrente. Non sono previsti rimborsi rateali. La carta di debito nazionale è il Bancomat/Pagobancomat, ma anche il circuito CIRRUS che consente ai portatori della carta di prelevare contante presso sportelli automatici o di pagare acquisti attraverso l’utilizzo di apposito terminale. Sino ad oggi questa carta è utilizzata prevalentemente a livello nazionale, ma è in aumento l’utilizzo anche a livello internazionale. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu assunto il nome di carta revolving, si tratta di un vero prestito con rimborso rateale. 8 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore CARTA PREPAGATA: può essere monouso (esempio tipico la Viacard) o pluriuso (postcard) e prevede un ammontare che deve essere corrisposto all’emittente all’atto dell’acquisto della carta stessa: l’importo, cioè, viene “caricato” sulla carta e disponibile all’uso sino al suo esaurimento. L’uso è sempre maggiore e, quando collegata ad un circuito internazionale di pagamento, utilizzabile come una normale carta di credito a pagamento differito. L’acquisto delle diverse tipologie di carta avviene tramite un contratto di rilascio, stipulato tra il titolare e l’istituto di credito o Ente (detto “emittente”), dal quale scaturiscono una serie di diritti ed obblighi in capo ai due contraenti. Il contratto per divenire titolari di una carta di credito è un contratto per adesione. In forza del contratto l’unico proprietario della carta, con facoltà di revoca è esclusivamente l’emittente. Il possessore/titolare della carta è l’unico legittimato all’uso della carta e può revocare, in ogni momento il contratto con comunicazione scritta all’emittente. Per gestire in maniera corretta la carta è necessario sapere che a fronte dell’acquisto di beni/servizi, insieme ai soggetti contraenti (emittente e titolare) si posiziona un terzo soggetto: l’esercizio commerciale che effettua la vendita accettando il pagamento attraverso la carta di credito. La partecipazione dei tre soggetti non dà però luogo a un contratto triangolare ma a due distinti contratti: 1) di acquisto; 2) di finanziamento (credito al consumo). Il primo tra esercente e acquirente, il secondo tra finanziatore e titolare della carta. Naturalmente, nel caso di danni o non conformità del prodotto acquistato tramite carta di credito è necessario rivolgersi per l’assistenza e la garanzia del caso al punto vendita. La scelta della carta di credito deve essere preceduta soprattutto dalla verifica del costo annuo della carta, del tasso di interesse effettivo, nel caso di carta revolving, della ricezione la carta deve essere immediatamente firmata, per evitare rischi in caso di furto e smarrimento. Importanti sono i diritti e i doveri delle parti contraenti. Il titolare della carta è l’unico responsabile della stessa, che non può essere ceduta a terze persone. L’emittente ha l’obbligo di comunicare direttamente ed esclusivamente al titolare della carta il codice personale (PIN). L’emittente deve mantenere per un periodo congruo le scritture contabili relative all’utilizzo della carta. L’emittente può modificare le condizioni di utilizzo della carta, purché rispetti le indicazioni relative agli obblighi di trasparenza (art. 118 D.Lgs. 385/93 e successive integrazioni e modificazioni – Testo Unico Bancario) e purché le comunichi almeno 30 giorni prima al titolare. In tale ultimo caso il titolare ha la Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu dell’accettazione in Italia e all’estero. Una volta scelta e sottoscritto il contratto, all’atto 9 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore facoltà di rescindere il contratto entro 60 giorni dalla comunicazione. L’emittente è altresì responsabile per la mancata o inesatta esecuzione di operazioni di pagamento o di prelievo su terminali o sportelli autorizzati. L’emittente, nel caso di blocco della carta da parte del titolare, ha l’obbligo di non consentire ulteriori operazioni successivamente al blocco stesso. Per ogni operazione, lo scontrino, o voucher, deve obbligatoriamente riportare l’importo della spesa, la data e i dati identificativi del cliente e deve essere controfirmato dal titolare della carta. L’esercente deve controllare la corrispondenza della firma del cliente con quella apposta sul retro della carta stessa. Lo scontrino è emesso in duplice copia, una da consegnare al titolare della carta e l’altra, l’originale, è mantenuta dall’esercente che lo rimette per l’incasso, con il riepilogo giornaliero dei pagamenti effettuati, alla propria banca. Nel caso d’utilizzo di apparecchiature POS l’accredito sul conto dell’esercente avviene automaticamente. In caso di smarrimento Chiedere immediatamente il blocco della carta al numero verde predisposto dall’emittente (per comunicazioni dall’estero solitamente esiste un numero dedicato) e denunciare l’accaduto all’autorità giudiziaria. Far seguire alla comunicazione una lettera raccomandata con avviso di ricevimento con allegata la denuncia. Dal momento della denuncia o della comunicazione alla società emittente dello smarrimento o del furto della carta, il titolare è esentato da qualsiasi responsabilità. Al fine di evitare, in caso di furto o smarrimento, problemi e mancato rimborso di quanto utilizzato fraudolentemente è necessario, comunque, tenere separati tessera e codice segreto, in quanto senza quest’ultimo la carta è inutilizzabile: si sconsiglia dal “mascherare” Per le carte di emissione bancaria, in caso di controversia con l’emittente è possibile il ricorso all’ufficio Reclami, istituito presso tutte le banche, e all’ABF – Arbitro Bancario Finanziario, per il quale valgono le regole prima riportate. Un’ulteriore possibilità è il ricorso diretto alla Comunità Europea. È possibile, come per qualsiasi altro negozio giuridico, quando un cittadino comunitario ritenga che una Direttiva o un Regolamento UE sia stato disatteso. Ci si può rivolgere alla Corte di Giustizia della Comunità del Lussemburgo secondo la seguente prassi: richiesta al giudice italiano, che non è obbligato ad accettare, di soprassedere al processo, per avanzare il ricorso alla Corte (i tempi sono molto più lunghi, ma il giudizio è inappellabile). Se il giudice nazionale rifiuta la Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu il PIN trasformandolo in altre cose, ad esempio lettere dell’alfabeto. 10 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore sospensione c’è la possibilità di rivolgersi in appello. Un’alternativa è la presentazione di un esposto in forma scritta. Se ritenuto fondato da luogo all’intimazione a correggere l’errore all’altro contraente ed eventualmente anche allo Stato membro. Lo Skimming è la truffa legata alla clonazione/duplicazione di carte bancomat e di credito E’ molto facile cadere in inganno, perché l’utente utilizza normalmente lo sportello ATM senza accorgersi che i dati della sua carta di credito sono memorizzati a sua insaputa. Solitamente per compiere tale operazioni sono utilizzate due micro telecamere, un’applicata sulla fessura d’inserimento del bancomat e l’altra sul pannello, per registrare il momento di compilazione del PIN segreto. Una volta registrate le immagini i malviventi hanno tutti gli elementi sufficienti per clonare e duplicare le carte di credito e bancomat. Come difendersi da questo fenomeno? 1. Ricordarsi sempre di controllare il distributore ATM, anche quelli che si trovano dentro le filiali delle banche, per capirci, quelli che per essere utilizzati bisogna inserire la carta bancomat nella porta di accesso. Tenete d’occhio la fessura d’ingresso della carta bancomat, se dovesse sporgere o essere movibile al tatto, di colore differente a quelli della banca, se ci sono resti di silicone; state attenti, è consigliabile non fare operazioni con quell’ATM, molto probabilmente è stato applicato il dispositivo denominato Skimmer che clona la carta bancomat. 2. Controllate inoltre che la tastiera dove si digita il codice segreto sia ben salda nella sua sede, che non sia rialzata rispetto al livello del piano. Spesso è sovrapposta una tastiera a quella originale, con lo scopo di memorizzare il codice PIN. Nelle tastiere truffaldine generalmente si possono trovare dei piccoli fori o dei contenitori, dove all’interno sono 3. Ricordarsi sempre di coprire con una mano l’altra che digita il codice PIN, accertarsi che nessuno vi stia spiando durante le operazioni con l’ATM e infine di allontanarsi solo dopo avere preso la carta e i contanti e l’eventuale ricevuta. In generale: non perdete mai di vista la vostra carta quando si effettuano dei pagamenti. E’ fondamentale non dare l’opportunità a nessuno di utilizzare il bancomat di nascosto. Verificate che la carta di credito venga passata solo una volta al POS e, comunque mai in più POS con la banale scusa che la transazione non è valida. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu nascoste delle microtelecamere che registrano i movimenti delle persone. 11 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore D. CREDITO AL CONSUMO (finanziamenti) Il credito al consumo è un prestito o un’analoga facilitazione finanziaria destinata all’acquisto di un bene durevole o non durevole e concessa al cliente da una banca, una società finanziaria o negozio convenzionato attraverso un intermediario finanziario. Una scelta non di per sé sbagliata, a patto che siano rispettate alcune precise condizioni: che sia fatta per beni di prima necessità, che siano previsti fino in fondo i costi che graveranno nel futuro, che ci si informi bene sulle clausole del contratto. In sostanza, che non si faccia, come si usa dire, “il passo più lungo della gamba”. La legge bancaria (D. Lgs. 385/93 e successive integrazioni e modificazioni – Testo Unico Bancario) e alcune leggi successive (ad esempio sulle clausole vessatorie), hanno introdotto significativi diritti per il consumatore, purché il prestito risponda alle esigenze del consumatore a scopi non professionali. La legge non si applica ai prestiti finalizzati all’acquisto, alla conservazione e al restauro di immobili, all’acquisto di terreni da edificare, all’attività professionale o imprenditoriale. È considerato “credito al consumo” il prestito da € 154,94 a € 30.987,42. Il prestito per credito al consumo può essere concesso da INTERMEDIARI E MEDIATORI, BANCHE, INTERMEDIARI FINANZIARI iscritti nell’apposito albo tenuto presso l’UIC (Ufficio italiano Cambi) oppure i commercianti stessi, in quest’ultimo caso solo nella forma di rateizzazione del pagamento del bene. C’è un’altra figura che ruota attorno al mondo dei prestiti. Il MEDIATORE CREDITIZIO. Si occupa di mettere in relazione con le finanziarie il cliente, che da solo, non riesce a ottenere un prestito da banche o intermediari finanziari. In pratica fa da tramite, ma non è il diretto IL CONTRATTO DI CREDITO Per evitare brutte sorprese, occorre verificare che nel contratto ci siano i seguenti elementi: - Il nome della banca o della finanziaria e del consumatore che richiede il prestito; - importo del prestito; - numero, importo e scadenza delle singole rate; - Il tasso annuo nominale di interesse, l’eventuale facoltà di modificarlo, il dettaglio analitico degli oneri applicati al momento della conclusione del contratto e le condizioni che possono determinarne la modifica; - Il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG); Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu erogatore del prestito. 12 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore - importo e causale di tutte le spese escluse dal calcolo del TAEG e condizioni per cui può essere variato; - eventuali garanzie richieste; - le modalità di recesso dal contratto. Se il contratto riguarda l’acquisto di un determinato bene o servizio (prestito finalizzato), oltre agli elementi sopraindicati, devono esserci anche: - la descrizione del bene o del servizio oggetto del contratto; - il prezzo di acquisto in contanti; - il prezzo stabilito dal contratto; - l’ammontare dell’eventuale acconto; - le condizioni per il trasferimento della proprietà al consumatore. Sono nulle le clausole che rinviano agli usi. IL TAEG – Tasso Annuo Equivalente Globale Esprime in percentuale annua il costo totale del credito per il cliente, tenendo conto degli interessi e degli oneri per avere, utilizzare e rimborsare il credito. Consente la comprensione del costo reale del prestito. I criteri per il calcolo del TAEG sono fissati dalla legge. È obbligatorio dichiarare il TAEG nei contratti di concessione del credito, negli annunci pubblicitari, nelle offerte di prestiti comunque esposte, negli avvisi al pubblico (in cui va specificato anche il periodo di validità). Calcolare il TAEG per verificarne l’esattezza non è semplice per chi sia digiuno di matematica finanziaria. A grandi linee potremmo dire che esso risulta dal confronto della somma netta effettiva ottenuta in prestito con l’esborso complessivo dovuto per la restituzione. La somma netta effettiva è ciò che resta del prestito ottenuto dopo che sono state sottratte le spese per istruttoria, avvio della pratica, assicurazione vita, eccetera. Le voci prese in considerazione per la determinazione dei costi sono invece la rata mensile costante di rimborso maggiorata delle relative spese di incasso. ■ Partendo da questi valori ed applicando una complicata formula prevista dalla legge, si ricava il valore cercato. Forti differenze sono dovute alla natura del soggetto che eroga il prestito (banca o società finanziaria) e alle caratteristiche dei singoli contratti che dipendono dall’importo e dalla durata del finanziamento. Le spese fisse, infatti, incidono percentualmente di più su un prestito di minor importo e di minor durata (un esempio 50,00 euro di spese fisse incidono, all’origine, per il 10% su un prestito di 500,00 e per l’1% su uno di 5.000,00). Alla luce di quanto detto, bisogna sempre diffidare di pubblicità che propongono prestiti a tassi del 4% o del 5% nominali, poiché possono nascondere costi occulti, verificabili solo con il TAEG. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu Una banca o una società finanziaria possono modificare il TAEG, purché ciò sia chiaramente scritto nel contratto, con la specificazione delle condizioni che possono giustificare le modifiche. Il consumatore deve essere informato per iscritto almeno 30 giorni prima dell’applicazione delle variazioni, che altrimenti sono nulle, e può recedere dal contratto entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione liquidando il prestito alle condizioni preesistenti. 13 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Prima di chiedere un prestito Pretendere che il contratto sia scritto (è obbligatorio) e contenga l’indicazione precisa di tutti gli elementi. Prendersi qualche giorno di tempo prima di firmare. Informarsi preventivamente su oneri e spese, tasso nominale, TAEG ed eventuali garanzie pretese, personali o cambiarie. Farsi rilasciare copia del contratto prima della firma (è possibile). Diffidare di amici ‘ben introdotti’ (in banca o nella finanziaria): potrebbero ricevere provvigioni dal finanziatore. Provvigioni che saranno inevitabilmente caricate sul costo del prestito. Banche e finanziarie sono obbligate ad esporre al pubblico l’indicazione di tutti gli oneri e il TAEG applicato e non possono in nessun caso pretendere più di quanto pubblicizzato. Non lasciarsi abbagliare dalla promessa di prestiti superveloci. Verificare bene le condizioni senza dimenticare che, comunque, la maggior parte di banche e finanziarie, concede prestiti in meno di due giorni. Nel caso di clausole mancanti o nulle, in quanto in contrasto con la legge, queste sono sostituite di diritto con l’applicazione di un TAEG pari al tasso minimo nominale dei BOT annuali o di altri titoli similari dei 12 mesi precedenti. La scadenza del prestito è di 30 mesi. La legge prevede, inoltre, altre norme a tutela del consumatore, fra queste la facoltà di rimborsare anticipatamente il prestito o risolvere il contratto, il diritto di essere informati per iscritto dell’eventuale cessione del credito e di far valere nei confronti del cessionario tutte le eccezioni, compresa la compensazione. Nel caso di rimborso anticipato deve essere corrisposta anche una penale dell’1,00% sul capitale residuo. - è necessario rispettare le scadenze per il pagamento delle rate; - è un vostro diritto estinguere in anticipo il prestito e potete sempre decidere di farlo valere (dovrete però versare il capitale residuo, gli interessi e le altre spese maturate e l’eventuale penale che di norma non deve superare l’1% del capitale residuo). E. MUTUO Il Codice Civile definisce il mutuo semplicemente come un prestito, indipendentemente dalla natura dell’oggetto del contratto. Nel caso di un IMMOBILE, si parla di MUTUO IPOTECARIO: il mutuante (chi eroga il prestito) concede al mutuatario (chi beneficia del prestito) un somma destinata all’acquisto Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu E’ buona norma ricordare che: 14 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore o alla ristrutturazione dell’immobile. La concessione del mutuo comporta l’iscrizione di ipoteca di 1° grado sull’immobile quale garanzia per il finanziatore. Il valore dell’ipoteca varia, a seconda delle banche, dall’1,5 al 3% dell’importo finanziato. L’ipoteca consiste nel diritto del creditore di espropriare l’immobile vincolato a garanzia del suo credito nel caso di mancato pagamento. Il mutuo ipotecario è stipulato in forma di atto pubblico, alla presenza di un Notaio. Il mutuo ipotecario può essere erogato da una banca o da una finanziaria. Un mutuo finanzia solitamente tra il 50 e l’80% del valore dell’immobile. Negli ultimi anni si sono sviluppati mutui che finanziano l’intero costo di acquisto. In questo caso sono necessarie delle garanzie aggiuntive. La durata è compresa tra 5 e 30 anni, e la rata può essere mensile, trimestrale o semestrale. I tempi di erogazione sono compresi tra 20 e 60 giorni. IL TASSO DI INTERESSE È applicato alle rate di rimborso e può essere fisso, variabile o misto. La scelta però dipende da vari aspetti. Vediamo però innanzi tutto le differenze. Il tasso fisso: È il tasso che resta invariato per tutta la durata del mutuo. Ha il vantaggio di preservare il mutuatario da eventuali sgradevoli sorprese legate a variazioni sfavorevoli dei tassi di interesse legate all’andamento dei mercati finanziari. Per contro, esso non consente di beneficiare di eventuali variazioni favorevoli, ed inoltre la sua maggior sicurezza si paga con tassi più elevati. Il tasso variabile È soggetto a periodiche revisioni legate alle variazioni di alcuni indici riportati sul contratto (quelli più utilizzati sono l’Euribor e l’Eurirs). Il mutuo a tasso variabile di norma è inizialmente più basso rispetto a quello fisso, ed è soggetto a variazioni positive o negative a seconda dell’andamento dei mercati finanziari. all’impossibilità di prevedere l’andamento dei tassi nel medio e lungo periodo. Nei mutui a tasso variabile il tasso di interesse è maggiorato da una commissione, lo Spread, che rappresenta il guadagno della banca mutuante. Il tasso misto Il mutuo a tasso misto prevede l’applicazione di un tasso fisso per un periodo fissato contrattualmente (2-5 anni), mentre per il periodo residuo si applica un tasso variabile. GLI ONERI ACCESSORI La voce “oneri accessori” comprende: Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu Sebbene sia più conveniente all’inizio, dunque, comporta qualche rischio dovuto 15 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore - la parcella del Notaio, - le spese di perizia, - le spese di istruttoria, - l’assicurazione obbligatoria incendio/scoppio da vincolare a favore del mutuante, - l’imposta sostitutiva (0,25%) del valore del mutuo in caso di prima casa, 2% per tutte le altre abitazioni. DOCUMENTI NECESSARI PER RICHIEDERE UN MUTUO Per ottenere un mutuo è necessario produrre almeno i seguenti documenti: Documenti personali - Fotocopia di un documento di identità valido e del codice fiscale dei richiedenti; - Certificato di residenza; - Stato di famiglia in carta semplice; - Certificati di nascita e di cittadinanza (solo per alcuni istituti). Documenti di tipo reddituale - Per i lavoratori dipendenti: modello 101, ultime buste paga e attestato di servizio; - Per i lavoratori autonomi: ultime due dichiarazioni fiscali con ricevute di pagamento Irpef, IVA, iscrizione alla Camera di Commercio o ad un albo professionale. Documenti tecnici - per l’acquisto di un’abitazione: fotocopia del compromesso, fotocopia dell’atto di provenienza dell’immobile, planimetria catastale; - se l’abitazione è ancora da costruire: fotocopia dell’atto di provenienza del terreno, copia della concessione o della licenza edilizia, copia del progetto approvato dal Comune e preventivo dei costi di costruzione; per la ristrutturazione di un immobile: atto di provenienza dell’immobile, planimetria catastale, preventivo dei costi, fotocopia delle autorizzazioni o licenze comunali (se necessarie ai lavori). Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu - 16 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore PRIMA DI ACQUISTARE CASA VERIFICARE CHE… - - il costruttore abbia regolare licenza o concessione; durante la costruzione o dopo la sua ultimazione non siano stati commessi abusi, se sono state rilasciate sanatorie, se la domanda di condono è stata presentata e se sono stati pagati l’oblazione e il contributo; sull’area dove è stato costruito l’edificio non esistano vincoli di edificabilità, che sia stata rilasciata la licenza di abitabilità o di agibilità; il compromesso di acquisto; indicare con precisione la somma dovuta al mediatore e solo al momento della conclusione del contratto, al rogito, pagare la somma; al momento della conclusione del rogito e al pagamento dell’intera somma, pretendere la consegna delle chiavi. se per la sottoscrizione del contratto ci si avvale di un mediatore o di un’agenzia verificare che l’agente sia iscritto all’albo. È opportuno, poi, esaminare con calma ed attenzione le clausole contrattuali, in particolare, per il venditore, la durata dell’incarico. Infatti, se non si comunica per tempo e con le modalità richieste l’intenzione di revocare l’incarico, il contratto si rinnova tacitamente. Il diritto al compenso sorge solo con la conclusione dell’affare, mentre per quanto concerne il rimborso delle spese sostenute, ad esempio per la pubblicità, devono essere rimborsate all’agente da chi ha conferito l’incarico solo se documentate analiticamente. OBBLIGHI DELL’ACQUIRENTE L’acquirente deve controllare che la proposta contenga l’esatta descrizione dell’immobile, con l’indicazione di eventuali vincoli o pesi gravanti sullo stesso. Nel momento in cui si sottoscrive un’offerta di acquisto accettata dal venditore, si realizza un vero e proprio contratto che vincola le parti a darvi esecuzione, pena le conseguenze previste dal Codice Civile in tema di inadempimento. QUINDI, PRIMA DI ADERIRE AD UN’OFFERTA DI VENDITA CON UN’ADESIONE SCRITTA, È OPPORTUNO VALUTARE CON ATTENZIONE L’IMPEGNO CHE SI ASSUME. ACCONTO O CAPARRA? Al momento della sottoscrizione del compromesso deve, solitamente, essere versato un ANTICIPO al venditore che può essere versato sotto forma di: - ACCONTO, ovvero un’anticipazione del prezzo versato dal compratore al momento del - CAPARRA CONFIRMATORIA è la somma che va a favore del venditore se si conclude il contratto. Se il venditore è inadempiente deve restituire il doppio alla controparte che recede dal contratto. Se non adempie l’acquirente, il venditore può recedere dal contratto e tenersi la somma. La caparra è solitamente fissata nel 30% del prezzo totale del bene. Quando si supera questa cifra può essere considerato un acconto. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu rogito e va imputato al prezzo complessivo. Va restituito se il rogito non si stipula. 17 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore - 3 Le informazioni sulle (referenza creditizia) relazioni creditizie Ai fini della corretta valutazione del merito di credito dei clienti, le banche e gli intermediari finanziari necessitano sempre più di informazioni aggiornate sui comportamenti finanziari dei soggetti affidati. Si parla, in proposito, di referenza creditizia. La referenza creditizia rappresenta la reputazione che il cliente ha presso le banche e gli intermediari finanziari e riflette la correttezza dei suoi comportamenti nell'ambito dei rapporti di finanziamento. La referenza è importante perché gli intermediari ne tengono conto quando decidono se concedere il finanziamento. La referenza può essere: Positiva: riguardare cioè i regolari pagamenti delle rate o l'estinzione del debito; Negativa: riguardare ritardi, morosità, insolvenze. Essere considerati "cattivi pagatori" a causa di condotte non corrette può avere effetti negativi sull'accesso al credito, sull'iniziativa privata, sulle proprie relazioni sociali e professionali. La delicatezza della materia e gli effetti che la circolazione di queste informazioni determinano sull'accesso al credito dei consumatori, hanno indotto il legislatore a prevedere una disciplina specifica attraverso un codice deontologico sottoscritto dalle associazioni rappresentative degli operatori del settore. Il codice deontologico vincolante sul piano normativo (se non è rispettato il trattamento dei dati è illecito, può esporre a sanzioni e anche al risarcimento del danno) fissa garanzie per gli interessati. La referenza creditizia è la “fotografia” dei rapporti di credito instaurati dal cliente con il sistema bancario e finanziario, a prescindere dalla regolarità o meno dei pagamenti. La per richiedere nuovo credito o negoziare condizioni migliori. I sistemi di referenza creditizia, quindi, funzionano come, ad esempio, la presentazione fatta da una persona circa l’affidabilità di un’altra persona. Con il vantaggio dell’oggettività: riportano, infatti, i dati “complessivi” (“positivi” e, quando ve ne sono, anche “negativi”), cioè tutti gli eventi che accadono nelle relazioni contrattuali di credito in modo, appunto, del tutto oggettivo. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu storia creditizia di ciascuno di noi, infatti, costituisce un’importante “referenza” da utilizzare 18 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore I Sistemi di Informazioni Creditizie - SIC L'erogazione di finanziamenti da parte delle banche e degli intermediari finanziari è segnalata in archivi pubblici o privati nei quali sono raccolte informazioni in merito all'apertura e all'andamento del rapporto di credito. I SIC - una volta conosciuti come "centrali rischi private" - sono le banche dati private consultate da banche e finanziarie per verificare affidabilità e puntualità nei pagamenti e servono per valutare l'opportunità di concedere credito al consumo, prestiti e finanziamenti in qualsiasi forma tecnica. Le informazioni sono gestite in modo centralizzato da una persona giuridica, un ente, un'associazione o altro organismo. Tali informazioni sono consultabili solo dai soggetti che vi aderiscono su base volontaria e che le comunicano. L'attività dei SIC privati è disciplinata dal "Codice di deontologia" pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23 dicembre 2004 ed emanato in attuazione del "Codice sulla privacy" (D. lgs. n.196/2003). Il Codice di deontologia è stato sottoscritto dai gestori dei SIC, dai rappresentanti degli enti finanziari, da alcune associazioni dei consumatori e dal Garante per la protezione dei dati personali. I principali sistemi di referenza creditizia presenti in Italia sono: - Experian: Via Carlo Pesenti, 121 - 00156 Roma; - CTC - Consorzio Tutela Credito: Viale Tunisia, 50 – 20124 Milano – (l’unico SIC solo negativo); - CRIF: Via M. Fantin, 1-3 – 40126 Bologna; - Assilea: P.le E. Tarantelli, 100 – 00144 Roma I sistemi informativi possono contenere: informazioni creditizie di tipo negativo, che riguardano soltanto rapporti di credito per i quali si sono verificati inadempimenti; - informazioni creditizie, che attengono a richieste/rapporti di credito a prescindere dalla sussistenza di inadempimenti registrati nel sistema al momento del loro verificarsi; La consultazione di questo patrimonio informativo consente alle singole banche e società finanziarie di valutare l'affidabilità del cliente prima di stipulare un nuovo contratto di finanziamento. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu - 19 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Le informazioni riguardanti l'affidabilità e la puntualità dei pagamenti dei clienti possono essere conservate per periodi predefiniti allo scadere dei quali esse dovrebbero essere automaticamente cancellate dal sistema, senza l'applicazione di alcun onere. I tempi di conservazione variano in relazione alla tipologia e alla gravità dell'irregolarità. TEMPISTICA CONSERVAZIONE DATI NEI SIC I dati del singolo soggetto che richiede o ha aperto un rapporto di credito sono mantenuti nei sistemi di informazione creditizia (ex centrali rischi) SIC, per i seguenti termini: - le richieste di finanziamento vengono conservate per 6 mesi dalla richiesta (1 mese in caso di rifiuto o rinuncia al finanziamento); - le morosità di due rate (o mesi), poi sanate, sono visibili per 12 mesi dalla data di regolarizzazione; - le morosità superiori a due rate (o mesi), poi sanate, sono visibili per 24 mesi dalla data di regolarizzazione; - le morosità mai sanate rimangono visibili per 36 mesi dalla scadenza contrattuale o dall’ultimo aggiornamento Tutela della referenza creditizia – Obblighi, doveri e diritti A tutela della referenza creditizia sono previsti OBBLIGHI E DOVERI da parte di banche e intermediari: - OBBLIGO del segreto per le banche e gli intermediari che consultano i sistemi. - OBBLIGO per intermediari bancari e finanziari e gestori SIC di controllare l'esattezza delle informazioni segnalate e di provvedere al loro aggiornamento. - DOVERE - prima di procedere alla segnalazione - di avvisare tramite raccomandata a/r l'interessato, che potrà evitare la segnalazione ai SIC relativa al primo ritardo nei rimborsi con il versamento della rata scaduta. Un successivo ritardo nei pagamenti nell'ambito del medesimo rapporto di credito, invece, verrà subito segnalato nei Una volta scaduti i termini, le informazioni dovrebbero essere automaticamente cancellate dal sistema, a condizione che nel frattempo non si siano verificati ulteriori ritardi nel medesimo rapporto contrattuale. In tal caso, il decorso riprende dalla data della nuova regolarizzazione. Prima della scadenza dei termini sopra indicati, NON È POSSIBILE ottenere la cancellazione delle segnalazioni relative comportamenti irregolari, anche se questi sono stati sanati. Il rispetto delle previsioni normative in ordine alla tutela della referenza creditizia compete al Garante per la protezione dei dati personali, che può disporre verifiche periodiche ai SIC. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu SIC. 20 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Per eventuali violazioni restano applicabili le sanzioni amministrative, civili e penali previste dalla normativa sul trattamento dei dati personali. Anche per il Consumatore sono previsti dei DIRITTI: - DIRITTO ad essere informato (tramite raccomandata a/r) prima della segnalazione; - DIRITTO con una semplice richiesta rivolta al finanziatore o ai SIC di conoscere le informazioni registrate a proprio nome nell'archivio - DIRITTO, in caso di errori, di richiedere la cancellazione o la modifica di dati non corretti. L'eliminazione, integrazione e modifica dei dati contenuti negli archivi può essere disposta anche con provvedimento dell'Autorità Garante per la Privacy. Il trattamento dei dati può riguardare solo dati personali di tipo obiettivo, che vengono precisamente individuati dal codice. Non possono essere usate informazioni e giudizi del tipo "cattivo pagatore". LO SAPEVI CHE … ? - Prima della segnalazioni ai SIC, l’intermediario deve inviarne comunicazione a mezzo raccomandata a/r all’interessato con preavviso e tempistica dati registrazione. - Sono nulli i finanziamenti richiesti a distanza (richieste tramite telefono, mail ecc.). - Recesso 14 giorni per i contratti di credito ai consumatori (art. 125 ter T.U.B.) Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu COSA PUOI FARE - Reclamo a mezzo raccomandata a/r. - Prima di adire le vie legali, in alternativa: Ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) Mediazione (obbligatoria per legge ex L 98/2013) 21 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore IL SOVRA-INDEBITAMENTO 4 Dall’analisi della situazione economica e finanziaria delle famiglie italiane emerge un crescente indebitamento, che porta sempre più frequentemente a situazioni di insolvenza del privato, le quali nel loro stadio patologico si configurano come situazioni di sovraindebitamento. L’insolvenza del privato è destinata a divenire sempre più importante per il concorso, da un lato, del costante aumento dei consumi finanziati a credito e, dall’altro, della diminuzione della rete di protezione sociale (per esempio, riduzione delle tutele in caso di perdita del lavoro, precarietà o assenza di situazioni lavorative, crescente concorso degli assistiti alle spese mediche, riduzioni delle pensioni attese per chi cesserà il lavoro nei prossimi decenni, aumento della pressione fiscale). Nel contesto sociale ed economico dell’Italia di oggi, caratterizzato da una deregolamentazione del mercato del credito, volumi crescenti del finanziamento al consumo e da un minore assistenzialismo rispetto al passato, risulta particolarmente rilevante la possibilità di introdurre una disciplina dell’insolvente civile, che sia in grado di mettere le famiglie, e i privati più in generale, nelle condizioni di poter affrontare le situazioni di sovra-indebitamento, e recuperare un ruolo attivo nel mercato. Un possibile strumento di tutela dal sovra-indebitamento è il “fallimento del debitore”, accompagnato dalla previsione della cancellazione dei debiti, con la possibilità per l’insolvente civile di potersi dedicare a nuove attività produttive. Contrarre un finanziamento può produrre miglioramenti, investimenti, far nascere progetti, risolvere situazioni altrimenti irrisolvibili, ma quando il ricorso al credito è continuo e sempre maggiore o quando si contrae senza una giusta motivazione e senza capire se vi sovra-indebitamento. Dall’eccessivo indebitamento possono nascere le crisi delle famiglie che sfociano in gravi situazioni non solo finanziarie, ma all’incrinatura, a volte irreparabile, dei rapporti sociali, psicologici, interpersonali interni al nucleo familiare. Una famiglia sovra-indebitata è una famiglia che ha contratto troppi debiti e versa in difficoltà finanziarie. Più precisamente, si tratta di una famiglia che, dati i suoi redditi, non riesce a far fronte alle scadenze (rate di mutui, prestiti, etc.) e, contemporaneamente, a mantenere un tenore di vita che ritiene accettabile. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu sono le capacità concrete di farvi fronte nel tempo, la conseguenza non può che essere il 22 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore La nozione di sovra-indebitamento è abbastanza elastica: non contiene e non può contenere nessuna cifra. Non esiste un livello di debito ben definito oltre il quale è possibile dire che una famiglia è troppo indebitata. In altri termini, si parla di sovra-indebitamento quando le entrate non riescono a coprire le uscite per i numerosi impegni finanziari con cadenza mensile: se una famiglia ha un debito complessivo di 100.000 euro ma ha entrate mensili pari a 10.000 euro non la considereremo troppo indebitata, il debito risulterà accettabile. Per converso, un debito di 100.000 euro appare eccessivo se le entrate mensili sono pari a soli 1.500 euro. Ma, qual è il debito accettabile? Proviamo a darne un’illustrazione intuitiva. Per pagare un debito occorre ovviamente contrarre i consumi, cioè occorre spendere meno di quanto si guadagna. Tuttavia, la riduzione del tenore di vita che consegue dalla contrazione dei consumi può essere considerata accettabile o non accettabile dalla singola famiglia. La questione si riduce semplicemente alla capacità di fare a meno di alcuni beni o servizi che, evidentemente, non saranno beni e servizi primari come il cibo, i vestiti e un tetto. Siamo sicuri che tutte le famiglie italiane considerino accettabile rinunciare a beni non primari come una vacanza estiva al mare oppure la sostituzione del vecchio televisore con uno a schermo piatto, o con un nuovo telefono smartphone o tablet? La risposta a questa domanda non può essere univoca. Per alcune famiglie, rinunciare a questi beni non primari è sopportabile. Per altre no! Queste ultime, evidentemente, saranno famiglie abituate ad andare in vacanza al mare ogni anno oppure inserite in un contesto sociale in cui non avere la televisione a schermo piatto o un nuovo cellulare equivale ad una piccola vergogna. In conclusione, essere eccessivamente indebitati dipende dalla dimensione del debito rapportata al reddito, nonché dalla capacità di fare sacrifici per ripagarlo. Il fenomeno del sovra-indebitamento delle famiglie non è molto diffuso nel nostro Paese in debiti per una cifra pari al 40% del suo reddito annuale. Questo dato va confrontato con il 70% della Spagna e della Germania ed il 100% degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Purtroppo, fa riflettere il fatto che il 40% italiano è rappresentato da famiglie a basso reddito indebitate per il 200% e famiglie a reddito medio ed elevato con un debito nullo mentre il 100% inglese risulta da famiglie tutte uniformemente indebitate per il 100% a prescindere dal loro reddito. E’ evidente che, in questo caso, saremmo portati a concludere che le situazioni di difficoltà finanziaria sono più presenti in Italia che in Gran Bretagna. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu confronto agli altri Paesi avanzati. Secondo l’Ocse, nel 2005, una famiglia italiana media ha 23 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Avere un debito pari al 100% del proprio reddito non è confortevole ma è tutto sommato sopportabile. Per converso, con un reddito basso ed un debito pari al doppio del reddito è quasi certo che la famiglia in questione non sia in grado di ripagare (insolvenza). L’esempio precedente è alquanto estremo ed ha come unico scopo quello di invitare a riflettere sul fatto che ragionare solo in termini di medie può risultare fuorviante. Se si guarda ai dati reali, il modo in cui il debito si distribuisce tra famiglie a basso, medio ed elevato reddito non è molto diverso tra Italia e Gran Bretagna. Quindi, possiamo tranquillamente concludere che, dato che l’Italia presenta un indebitamento medio molto inferiore a quello della Gran Bretagna, allora le situazioni di famiglie con difficoltà finanziarie sono meno frequenti nel nostro Paese rispetto alla Gran Bretagna. Perché le famiglie italiane sono in media meno indebitate rispetto alle famiglie degli altri paesi avanzati? Gli esperti, sulla base dei dati a disposizione, rispondono a questa domanda invocando due peculiarità del nostro Paese. La prima peculiarità è di natura socio-culturale: nel nostro Paese la famiglia tradizionale “tiene” di più rispetto a quanto accade altrove. Questo significa che è più frequente osservare figli in difficoltà finanziarie che vengono soccorsi dai genitori piuttosto che rivolgersi alle banche. La seconda peculiarità ha a che fare con il grado di sviluppo dei mercati finanziari e, soprattutto, del mercato dei mutui e dei prestiti personali. Mentre negli altri paesi, gli acquisti a rate, le carte revolving, il credito al consumo ecc. si sono diffusi nel corso degli anni Novanta, nel nostro Paese la loro diffusione su larga scala ha avuto luogo solo negli ultimissimi anni. In conclusione, le famiglie italiane sono meno indebitate perché i legami familiari intergenerazionali sono più forti e perché, almeno fino a qualche anno fa, in Italia è stato più E’ un fatto che, nei Paesi in cui si riesce ad avere credito più facilmente, le famiglie in difficoltà finanziaria sono più numerose. Questo fatto non è solo rilevante in sé ma è rilevante anche perché stimola una serie di interrogativi per coloro che studiano professionalmente i comportamenti dei consumatori (economisti, psicologi, sociologi ecc.). Uno Studio della Banca d’Italia (Questioni di Economia e Finanza – n. 149/2013) rileva una maggiore propensione a non rendersi conto dell’eccessivo indebitamento familiare e, quindi, una maggiore tendenza al sovra-indebitamento in persone con una bassa formazione scolastica, con una precaria situazione lavorativa e che abitano in centri cittadini di media Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu difficile riuscire ad ottenere un prestito per finanziare un acquisto. 24 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore grandezza. Il Sud Italia e le Isole presentano una percentuale quasi doppia rispetto a quella del Nord Italia. Se le famiglie si indebitano in modo eccessivo semplicemente perché trovano qualcuno che fa loro credito. Esiste sicuramente una co-responsabilità degli Istituti finanziari e di credito nel rilasciare finanziamenti con eccessiva facilità. Numerosi studi di psicologia dei consumi dimostrano che molti acquisti sono realizzati sull’onda dell’impulsività, senza adeguata attenzione alle conseguenze finanziarie che ne derivano. Alcuni soggetti semplicemente non sanno rinunciare a un acquisto oppure non riescono a rimandarlo nel tempo. Si tratta, evidentemente, dei soggetti più deboli e suggestionabili di fronte ai messaggi pubblicitari e al condizionamento ambientale da parte di amici e conoscenti. Questo tipo di comportamento è chiaramente irragionevole come pure irragionevole appare l’incapacità di alcuni di capire che effettuare un acquisto oggi pagando in futuro a rate non equivale a non pagare o a pagare meno. Eppure molti soggetti sono vittime di questa illusione. Non si spiegherebbero altrimenti le tante offerte commerciali che prevedono un pagamento nella forma di “comode” rate con inizio differito di vari mesi rispetto al momento dell’acquisto. Esistono, poi, gli ERRORI DI PREVISIONE. Quando si valuta l’acquisto di una casa con un mutuo o quello di un’auto a rate, una famiglia o un individuo mediamente avveduti confrontano il reddito che prevedono di percepire in futuro con le rate che dovranno restituire e con le altre spese che prevedono di dover sostenere. Se il reddito è sufficiente a coprire rate e spese allora l’acquisto viene effettuato; in caso contrario, l’acquisto viene rimandato. L’avvedutezza, però, non mette di per sé al riparo dal rischio di difficoltà finanziarie future. Queste difficoltà potrebbero comunque verificarsi se un evento imprevisto fa saltare le prevista del posto di lavoro fa diminuire il reddito. Un aumento non previsto dei tassi di interesse fa aumentare il peso delle rate. Un divorzio non previsto fa aumentare le altre spese. Quando un evento di questo tipo è all’origine di difficoltà finanziarie allora si sostiene che la causa di queste difficoltà è riconducibile a un errore di previsione e non tanto ad un comportamento irragionevole e poco avveduto. Ma siamo proprio sicuri che la distinzione tra le due cause di dissesto finanziario siano così nette? A ben vedere, il confine tra l’errore di previsione e l’assenza di avvedutezza è piuttosto labile. Una persona avveduta, infatti, dovrebbe anche mettere in conto che in futuro il suo posto di lavoro potrebbe non essere Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu previsioni sui redditi, sulle rate e sulle altre spese future. Ecco alcuni esempi: la perdita non 25 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore tanto sicuro, che i suoi rapporti coniugali potrebbero deteriorarsi e che i tassi di interesse potrebbero aumentare. Insomma, una persona avveduta è anche una persona che effettua delle previsioni prudenziali sulle entrate e le uscite future. Ma per essere veramente avveduti non basta essere prudenti. Occorre anche essere informati. Circa 10 anni fa, nel periodo 2000-2005 i tassi di interesse sono stati particolarmente bassi e molte famiglie italiane hanno contratto un mutuo immobiliare a tasso variabile. Nel periodo 2006-2007 i tassi sono triplicati e per molti le rate del mutuo sono diventate insostenibili. Sicuramente alcune saranno state poco avvedute, ma la maggior parte si sarà trovata in difficoltà perché, al momento della sottoscrizione del mutuo, non ha correttamente anticipato la possibilità di un aumento dei tassi e delle rate. E questo errore di previsione, molto spesso, non è stato causato da imprudenza quanto piuttosto dall’ignoranza sul meccanismo di calcolo della rata e sui meccanismi che governano l’andamento dei tassi di interesse. Per evitare di cader vittima degli errori causati dall’ignoranza esiste un solo tipo di difesa. Si tratta della difesa prodotta dalla conoscenza ovvero, nella fattispecie, dall’alfabetizzazione finanziaria. Si cade nella condizione di “sovra-indebitati” quando né i redditi da lavoro, né le rendite, né le somme ottenibili cedendo parte dei propri beni o di quelli di famiglia (mobili e immobili) consentono di far fronte in maniera regolare e strutturale ai propri debiti e, allo stesso tempo, alle spese legate alla normale gestione familiare. Nell’ultimo decennio, contrassegnato dalle conseguenze delle drastiche misure per entrare nell’area euro, da crisi economiche mondiali, da politiche che non hanno posto il ceto mediobasso al centro della politica, dal superamento, in molti casi del lavoro a tempo indeterminato (il posto fisso), dalla necessità di riequilibrare i conti pubblici e di rientrare dal debito pubblico più alto del mondo, da un tenore di vita delle famiglie basato su un’economia, quella degli anni ’80, che non poteva più esser mantenuto, la risposta delle famiglie si è palesata con due reddito fisso da lavoro dipendente o da pensione o di famiglie con reddito derivato da attività di lavoro autonomo. Le prime hanno sottostimato le prospettive future del loro reddito corrente; le seconde hanno invece continuato a ritenere che a breve termine sarebbe ripreso il ciclo dei consumi privati, e quindi la prospettiva di ricavi più ampi e crescenti dalla loro attività. L’obiettiva sovrastima delle entrate future da parte degli artigiani, dei commercianti, dei professionisti si è allora combinata, perversamente, con il ridimensionamento consumi. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu modalità di comportamento fortemente contrapposte, secondo se si trattasse di famiglie a 26 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore ► Come si cade nel sovra-indebitamento? Spesso si cade nel sovra-indebitamento a causa di un’elevata propensione ad acquistare o investire nata forse dalla fiducia infondata nelle effettive possibilità di far fronte agli impegni. Occorre tuttavia mettere in evidenza l’incidenza di alcuni elementi: - Fattori traumatici: sono i cosiddetti “incidente di percorso”: il flusso di reddito si è interrotto improvvisamente o si è ridotto, spese necessarie non previste o non prevedibili, divorzio, malattia improvvisa, ecc. - Fattori congiunturali: è il caso delle persone o famiglie “sovra-indebitate di lunga durata”: le ragioni sono più complesse e da ascrivere ad una perdurante condizione di crisi del reddito familiare (sia dei lavoratori dipendenti, nel caso del sopraggiungere di disoccupazione e mobilità, sia dei lavoratori autonomi, quando l’impresa familiare diventa marginale ed esce fuori del mercato). - Sovra-indebitamento differito: è una situazione virtuale e perciò non visibile immediatamente: è quella che caratterizza molte famiglie il cui livello di reddito e consumo si discosta positivamente da quello possibile con i soli redditi da lavoro, grazie al contributo di una persona anziana convivente (per il tramite del patrimonio e della pensione da questi posseduta). Dal punto di vista della società nel suo complesso, il sovra-indebitamento di una quota importante di soggetti civili, incapaci di rientrare in condizioni di equilibrio con le sole proprie forze, genera nuovi COSTI PER LA COLLETTIVITÀ, legati anche al rischio di incorrere in mercati del credito illegali e in particolare all’usura. 5 L’usura consiste nello sfruttare il bisogno di denaro di una persona per procurare a se stessi un forte guadagno illecito. In pratica, l’usura è il reato che commette chi concede prestiti a tassi di interesse molto elevati e superiori a quelli consentiti dalla Legge. Le dimensioni del fenomeno sono difficili da definire perché a fronte dei pochi che denunciano la propria situazione, molti cercano ancora di affrontarla senza chiedere aiuto, nonostante esistano leggi efficaci a sostegno di chi è in difficoltà economiche e di chi è soggetto ad usura. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu IL RISCHIO USURA 27 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore IL TASSO DI INTERESSE LEGALE È necessario tener conto del Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), che è l’interesse annuale praticato in media da banche e intermediari finanziari per operazioni della stessa natura. Il TEGM risulta dalla rilevazione effettuata ogni 3 mesi dalla Banca d'Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le tabelle dei TEGM sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e sui siti internet della Banca d’Italia (www.bancaditalia.it – Vigilanza – Contrasto all’usura) e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (www.dt.tesoro.it – Prevenzione reati finanziari – Antiusura – Categorie operazioni creditizie e tassi). Per ogni categoria di prestito è calcolato il relativo TEGM. Un tasso di interesse richiesto per un prestito è contrario alla legge, quando supera il cosiddetto “tasso soglia”, che si calcola aumentando il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) di un quarto (25 %), cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. In ogni caso la differenza tra il “tasso soglia” ed il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) non può essere superiore ad 8 punti percentuali. Tale metodo di calcolo è stato introdotto dal D.L. 70/2011 (convertito nella legge n. 106/2011), che ha modificato l'art. 2, comma 4 della legge 108/96. COME SI DIVENTA VITTIMA DI USURA Si può diventare vittime degli usurai in vari modi: - avviando, in un momento di crisi economica, un’attività senza disporre di adeguati capitali iniziali o in mancanza di adeguata formazione e basandosi solo sul denaro avuto in prestito da una banca; - quando non si riesce a mantenere un rapporto equilibrato tra il proprio reddito ed il tenore di vita, assumendo debiti superiori alle proprie possibilità, giungendo ad un livello insostenibile di indebitamento; - quando la passione smodata per i giochi d’azzardo o i giochi a premio (lotterie, giochi elettronici, ecc.) diventa una vera e propria dipendenza, tale da ricorrere al prestito usuraio finalizzato al proseguimento compulsivo del gioco. proprio problema finanziario, si rivolge ad un soggetto – spesso lo si considera un amico! – che offre e promette tutto quello che la persona in difficoltà vuol sentirsi dire in quel determinato momento. Alla base vi è quindi, di solito, l’errata convinzione da parte della vittima di poter risolvere le proprie difficoltà finanziarie, anche momentanee, rivolgendosi ad un usuraio. Se il prestito usuraio può costituire un rimedio (ad esempio, evita il protesto di un assegno), esso è sempre provvisorio ed avvia la vittima ad una sicura rovina. Non appena la vittima “cade nella rete” dell’usuraio, questi inizia, anche con l’ausilio di tecniche intimidatorie, a pretendere la restituzione del denaro prestato, applicando tassi di interesse elevatissimi, calcolati su base mensile, settimanale e, a volte, anche giornaliera. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu Quasi sempre, si diventa vittime del reato di usura quando la stessa vittima, per risolvere un 28 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Si entra quindi in una spirale perversa nella quale i sentimenti predominanti sono da un lato la paura di non essere in grado di assolvere agli impegni assunti e conseguentemente di dover subire le ritorsioni minacciate dall’usuraio e, dall’altro, la vergogna di ammettere di essere stati tanto sprovveduti; situazione che spesso porta chi la subisce ad isolarsi e chiudersi in sé stesso. Con il passare del tempo la vittima si convince di non avere alternativa: solo l’usuraio, al momento del bisogno, lo ha “aiutato”; ed anche se man mano gli toglie il patrimonio e la serenità, l’usuraio può, comunque, “dargli” ancora qualcosa; magari ulteriore denaro, in cambio dell’ennesimo assegno che nessun altro più accetta. Soltanto la vittima può liberarsi denunciando l’usuraio. In questo modo l’usurato riacquista la propria indipendenza. E ricomincia a vivere. COME RICONOSCERE L’USURAIO Negli ultimi anni alla tradizionale attività dell’usuraio si è affiancata quella di vere e proprie organizzazioni che agiscono anche avvalendosi di persone “insospettabili”. ATTENZIONE !! DIFFIDATE SEMPRE DI CHI PROPONE SOLUZIONI CHE APPAIONO RAPIDE ED INFORMALI, AL DI FUORI DEGLI ORDINARI CIRCUITI DEL CREDITO. Il classico usuraio di quartiere assume di norma la figura del “benefattore” che svolge la sua attività di prestito illegale in un ambito ristretto e con soggetti ben conosciuti, ma a volte può avere le sembianze di un amico, di un conoscente frequentato nell’ambiente di lavoro che convince mentendo sulle personali esperienze. Nelle sale da gioco si può incontrare “l’usuraio di giornata”, che approfitta dell’immediata d’azzardo, accettando il costo giornaliero del raddoppio della somma ricevuta in prestito. L’usura si può nascondere anche in contesti apparentemente legali, come nel caso di attività che sembrano di finanziamento, ma che, invece, celano finalità illecite. A tal proposito bisogna sempre: - controllare che la società che propone il credito sia iscritta presso la Banca d’Italia (il numero di registrazione è sempre riportato nel messaggio pubblicitario; l’elenco è reperibile sul sito internet: www.bancaditalia.it – Vigilanza – Intermediari ed altri operatori); - diffidare delle società che indicano come unico recapito un’utenza mobile. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu necessità di chi vuole subito rifarsi di una perdita proseguendo impulsivamente a giocare 29 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore COME REAGIRE ALL’USURA Per non cadere nelle mani degli usurai, non si deve restare soli: bisogna rivolgersi con fiducia alle Istituzioni, alle Forze dell’Ordine, alle Associazioni di categoria, per cercare di affrontare e risolvere i problemi finanziari senza cadere nella trappola degli usurai. Qualora un soggetto sia già caduto nelle mani degli usurai, deve vincere la paura di minacce e ritorsioni, presentando la DENUNCIA all’Autorità Giudiziaria o alle Forze di Polizia. Solo in questo modo la vittima di usura avrà la possibilità di riprendere la sua attività imprenditoriale senza condizionamenti e con il sostegno economico dello Stato (per esempio, mutuo senza interessi). E’ importante denunciare l’usura poiché è un reato che può essere efficacemente contrastato solo con la collaborazione di chi ne è vittima e, più la vittima collabora, meglio si può combatterla. Nel processo la testimonianza dell’usurato è decisiva. Per questo motivo le norme emanate dallo Stato in materia cercano di incoraggiare la denuncia delle vittime. PER AVERE INFORMAZIONI !! Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu CONTATTATE FORZE DI POLIZIA E/O CARABINIERI CONTATTATE L’ 800 999000 (UFFICIO COMMISSARIO STRAORDINARIO GOVERNO PER IL COORDINAMENTO INIZIATIVE ANTIRACKET E ANTIUSURA) 30 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore FONDI CONTRO L’USURA (Legge n. 108/1996 – Disposizioni in materia di usura) Grazie alla Legge n. 108/1996 Disposizioni in materia di usura, per combattere efficacemente il fenomeno dell’usura sono previsti 2 FONDI di PREVENZIONE e di SOLIDARIETÀ: FONDO DI PREVENZIONE E DI SOLIDARIETA’ (art. 14) istituito presso l’Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento iniziative anti-racket. Mette a disposizione degli operatori economici, commercianti, artigiani e liberi professionisti che hanno denunciato gli usurai un mutuo senza interessi da restituire al massimo in 10 anni, il cui importo è commisurato agli interessi usurari effettivamente pagati e può tenere conto anche di ulteriori danni subiti. Requisiti per ottenere il mutuo sono i seguenti: - essere vittima del delitto di usura, con lo status di parte offesa nel relativo procedimento penale (quindi occorre aver presentato una denuncia penale contro l’usuraio); - esercitare un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, ovvero libera arte o professione (non possono accedere al mutuo senza interessi coloro che non esercitano un’attività imprenditoriale); - assenza di condanne per il reato di usura o di misure di prevenzione personale; - non essere indagato o imputato per il reato di usura, ovvero essere stato proposto per detta misura. FONDO DI PREVENZIONE (art. 15) istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Mette a disposizione dei Confidi (strutture consortili e cooperative formate, a livello locale, da rappresentanti delle categorie economiche e produttive) e delle Fondazioni antiusura somme di denaro per garantire alle banche i prestiti concessi ai soggetti in difficoltà. I Confidi si occupano degli operatori economici, mentre le In particolare, gli operatori economici (artigiani, commercianti, piccoli imprenditori, ecc.) possono rivolgersi ai Confidi che abbiano costituito i fondi speciali antiusura. Le famiglie ed i privati possono, invece, indirizzarsi alle Fondazioni antiusura, riconosciute ed iscritte in un apposito elenco del Ministero dell’Economia e delle Finanze. STRUMENTI LEGISLATIVI PER GLI OPERATORI ECONOMICI E PER LE FAMIGLIE Per venire incontro alle esigenze dei soggetti in difficoltà economico-finanziarie, sono stati introdotti, recentemente, nuovi strumenti. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu Fondazioni antiusura si occupano di singoli e famiglie. 31 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore Per accedere al Fondo e poter ottenere garanzie, il Ministero del Tesoro ha individuato alcuni criteri guida che dovranno seguire i garanti per valutare la meritevolezza del richiedente: - Effettivo stato di bisogno del richiedente e serietà della ragione dell'indebitamento; - Capacità di rimborso del finanziamento concesso in base al reddito o alla situazione patrimoniale; - Entità dell'importo complessivo debitorio a carico del richiedente che deve rientrare entro i limiti di garanzia (Euro 25.800 circa). Il Fondo si rivolge esclusivamente alle famiglie, non imprese, che si trovano in situazioni di difficoltà economica (sovra-indebitamento) e che per questa difficoltà non sono più in grado di coprire con le loro entrate mensili tutte le spese necessarie per il sostentamento del nucleo Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu familiare (vitto, fitto, rata del mutuo, bollette, spese sanitarie, ecc.). 32 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Se ricevi il rifiuto di un prestito da parte di un dipendente di un Istituto di Credito, rivolgiti subito ai suoi superiori, se ti sembra un’ingiustizia. A volte è sufficiente concordare modifiche alle condizioni previste per riuscire a sbloccare l’erogazione del prestito. Comunque, cerca di ottenere una motivazione per il diniego e sforzati di capire. Denuncia subito se, a seguito del rifiuto di un finanziamento da parte di un Istituto di Credito, qualcuno ti indica altri (privati o finanziarie) cui rivolgerti per avere il prestito. Leggi con attenzione tutte le clausole contrattuali quando ti viene concesso il credito. I tassi di interesse che ti sono proposti, sia le altre condizioni possono essere contrattate. Cerca di concordare sempre un piano di rientro, se improvvisamente la Banca ti chiede il rimborso del credito. Cerca di evitare gli sconfinamenti (il denaro costa di più e tu sei in una posizione di debolezza). Quando ti rivolgi ad una Finanziaria assicurati che sia abilitata a esercitare il credito. Assicurati sempre che tutte le condizioni risultino dal contratto. Non rivolgerti mai, per nessuna ragione, a chi ti offre denaro in prestito con rapide procedure chiedendoti in cambio interessi elevati o altre pesanti condizioni. Ricordati che l’usuraio non ti sarà mai amico, non sarà mai il tuo salvatore, ma il tuo carnefice. Rivolgiti ad un CONSORZIO FIDI o alla FONDAZIONE ANTIUSURA più vicina alla tua città se nessuna banca o finanziaria è in grado di garantirti un prestito. Segna sempre tutti i movimenti di contante e di titoli: possono essere decisivi come prova del tuo sfruttamento usuraio. Quando ti incontri con l’usuraio cerca di registrare le conversazioni o di avere testimoni. FAI VALERE I TUOI DIRITTI. Mai l’usuraio può presentare istanze di fallimento contro di te e se viene accertato il rapporto usuraio non sono dovuti interessi. Non dimenticare che un’azione civile, alle volte, può essere sospesa quando è pendente un procedimento penale per usura. In ogni caso non restare mai solo: cerca il sostegno delle Forze dell’Ordine, di un’Associazione di categoria, di un’Associazione antiracket e di una Fondazione o Associazione antiusura. La legge antiusura prevede che un tasso è usuraio quando supera il “tasso soglia” calcolato con le modalità descritte nel paragrafo “Cos’è l’usura”, a cui si rimanda. Tuttavia, rimane la possibilità del Giudice di valutare come usuraio un tasso sproporzionato, quando la parte offesa si trova in “condizioni di difficoltà economica e finanziaria”. Denuncia prima possibile l’usuraio. Non esitare a rivolgerti alle Autorità di Polizia. Non perdere mai tempo: prima denunci e maggiori sono le possibilità di tornare alla vita normale. Esiste una legge che aiuta le vittime dell’usura che hanno denunciato. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu IL DECALOGO ANTI USURA 33 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore OSSERVATORIO SULL'EROGAZIONE DEL CREDITO Decreto Legge 24 marzo 2012, n. 29 coordinato con la legge di conversione 18 maggio 2012, n. 62 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale 21 maggio 2012, n. 117. Tale decreto disciplina l’Osservatorio sull’erogazione del credito e sulle relative condizioni da parte delle banche alla clientela, con particolare riferimento alle imprese micro, piccole, medie e a quelle giovanili e femminili, nonché l’attuazione degli accordi o protocolli volti a sostenere l'accesso al credito dei medesimi soggetti. DOMANDE E RISPOSTE - ALCUNI SUGGERIMENTI D. - Ti hanno prelevato, sottratto, rubato soldi dalla tua carta (bancomat, carta di credito, PostePay) senza autorizzazione; la tua carta è stata clonata o ti hanno rubato i dati della carta su internet. R. - Può accadere di subire il furto del Bancomat, della Carta di Credito e che vengano prelevate delle somme o effettuati acquisti senza autorizzazione. Può accadere anche che vengano prelevate somme online attraverso la carta PostePay, Bancomat o carta di credito. Che fare? Innanzitutto bloccare la carta, poi depositare la denuncia presso Carabinieri o Polizia; quindi, richiedere il rimborso delle somme prelevate senza autorizzazione presso la Banca o le Poste. Dopo 30 giorni, se la Banca o la Posta non risponde o nega il rimborso, è possibile fare un tentativo tramite ricorso presso l’ABF – Arbitro Bancario Finanziario. Nella maggior parte dei casi Banca o Poste rimborsano. Le somme prelevate senza consenso, se non sono stati attivati i sistemi di protezione e allert (es. sms, token), possono essere rimborsate al netto della franchigia massima di € 150,00. D. - Sul finanziamento concesso il tasso applicato è molto elevato. R. - Il tasso soglia di interesse per un normale finanziamento personale è del 18,78%; quello delle carte revolving è, invece, pari al 24,97% (per disponibilità fino a € 5.000) e 19,39% (oltre € 5.000) (rilevazione tassi effettivi globali medi Banca d’Italia - validità II trim. 2014). D. - Rifiutano di concederti un finanziamento e scopri di essere stato illecitamente iscritto ai SIC Sistemi Informazione Creditizia (per esempio, CRIF, Experian, CTC) come “cattivo pagatore” perché hai pagato una rata in ritardo. R. - In caso di ritardo anche di una sola rata, le finanziarie possono applicare interessi di mora altissimi, sfiorando il “tasso usura”, superiori a quelli previsti per legge (rilevati trimestralmente da Banca d’Italia e classificati per tipologia di credito e finanziamento). D. - Hai problemi a pagare le rate del mutuo, ma la tua banca non ti permette di passare al tasso fisso/variabile, di rinegoziare il mutuo o di fare la surroga (cioè, di cambiare banca). Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu D. - Hai sottoscritto una carta revolving, ma hai l’impressione che nonostante le numerose rate pagate, il debito non si estingua, ma diminuisca molto lentamente. R. - La rata della carta revolving spesso copre gli interessi e una minima parte del debito. Con il pagamento delle rate si va a ricostituire la provvista di denaro iniziale (il cosiddetto plafond). 34 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore R. - In caso di SURROGA del mutuo (in una banca differente per migliori condizioni) NON sono dovute spese, penali o altri oneri per il nuovo finanziamento, istruttoria e accertamenti catastali. Se la surroga non avviene entro 10 giorni dalla richiesta, il finanziatore originario deve risarcire l’1% del valore del finanziamento per ciascun mese o frazione di mese di ritardo. D. - Vuoi estinguere o rimborsare anticipatamente il finanziamento e la Banca non te lo permette o ti addebita costi non dovuti R. - è possibile rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento l’importo. In tal caso, si ha diritto ad una riduzione del costo totale del credito per interessi e costi dovuti per la vita residua del contratto. Il finanziatore ha, altresì, diritto ad un indennizzo equo e giustificato per eventuali costi direttamente collegati al rimborso anticipato del credito. L’indennizzo non può superare l’1% dell’importo rimborsato in anticipo, se la vita residua del contratto è superiore a un anno e lo 0,5 % se è pari o inferiore a un anno. IL RICORSO ALL’ABF: UN MEZZO VELOCE E VANTAGGIOSO PER RISOLVERE I PROBLEMI! Il ricorso all’ABF – Arbitro Bancario Finanziario è un sistema rapido, economico e alternativo di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari sorte successivamente al 1 gennaio 2009. L'ABF è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d'Italia. L'ABF decide secondo diritto chi ha torto e chi ha ragione, ma le sue pronunce non sono vincolanti per le parti: intermediario e cliente hanno sempre la facoltà di ricorrere al giudice. Prima del ricorso all’ABF, è necessario tentare di risolvere la controversia, rivolgendo regolare reclamo. Dopo 30 giorni dal reclamo alla Banca, alle Poste o all’Istituto finanziario, in caso di risposta negativa, insoddisfacente e anche in caso di mancata risposta è possibile avviare la procedura di ricorso, comunque entro 12 mesi dalla presentazione del reclamo. € 20,00 alla Segreteria tecnica dell’ABF presso la Banca d’Italia che sarà rimborsata dall’intermediario in caso di esito positivo o anche parzialmente positivo. ARBITRO BANCARIO FINANZIARIO ATTIVABILE DAL PREFETTO (Art.27-bis, comma 1-quinquies, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27, come modificato dal Decreto Legge 24 marzo 2012, n.29, convertito con modificazioni dalla Legge 18 maggio 2012, n. 62) Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu La procedura, che può essere avviata anche individualmente, prevede un contributo iniziale di 35 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore In caso di mancata concessione del credito da parte di una banca, privati ed imprese potranno presentare istanza al Prefetto. Il Prefetto invitata la banca in questione (previa informativa sul merito dell’istanza) a fornire una risposta argomentata sulla meritevolezza del credito dell’istante. Il Prefetto, ove lo ritenga necessario e motivato, segnala all’Arbitro Bancario Finanziario, istituito ai sensi dell’articolo 128-bis del Testo Unico di cui al D. Lgs 395/93 e successive integrazioni e modificazioni – Testo Unico Bancario, specifiche problematiche relative ad operazioni e servizi bancari e finanziari. L’Arbitro si pronuncia non oltre 30 giorni dalla segnalazione. IL CONSIGLIO Fatevi tutelare e affidatevi ad un’Associazione di Consumatori valida e competente che rappresenti i vostri interessi e risolva la problematica con la Banca, le Poste o l’Istituto finanziario. Una valida Associazione di Consumatori può: - Verificare eventuali tassi usurai; - Cancellare iscrizioni illecite a SIC e definire saldi e stralcio per le posizioni debitorie; - Aiutarvi a rendervi consapevoli di situazioni di sovra-indebitamento e cercare una soluzione; Coinvolgere le autorità competenti per tutelare i vostri diritti. Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu - 36 SOSRISPARMIO.eu ACCESSO AL CREDITO E TUTELA DEL RISPARMIO Guida pratica del Risparmiatore La presente Guida rientra nel Progetto SosRisparmio.eu ed è stata realizzata con i fondi della Regione Lazio Programma Regione Lazio per il Cittadino Consumatore III Mod. 2 Il Progetto SosRisparmio.eu è stato realizzato da: A.E.C.I. LAZIO Via Casimiro Teja, 24 – 00157 Roma Tel. 06 45 10 914 – Fax 06 96 037 168 [email protected] – [email protected] C NTRIBUENTI.IT DIREZIONE REGIONALE LAZIO CONTRIBUENTI.IT Direzione Regionale Lazio Via Piave, 61 – 00187 Roma Tel. 06 64 824 141 – Fax. 06 23 321 8823 [email protected] Guida pratica del Risparmiator www.sosrisparmio.eu CONSUMATORI PER L’EUROPA Via A. Bausani, 60 C7 – 00166 Roma Tel. 06 61 905 186 – Fax. 06 61 905 186 [email protected] 37