Spizzica.. Spizzica.. SETTIMANALE DI POLITICA E COSTUME Autorizzazione del tribunale di Siracusa n.2/2003 diretto da Salvo Benanti Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 70 % € 0,50 Telefono 0931412883. Email: [email protected] - tipografia LegoPrint srl Anno 25 FONDATO NEL 1988 N° 35/2013 Domenica 17 novembre 2013 Siamo al Festival di Ortigia bis? L‟assessore Sgarlata annuncia grandi eventi al Teatro Greco a costo zero, ma sembra profilarsi un evento simile a quello del duo Granata-Lo Bello.. Il Teatro Greco di Siracusa si apre alla grande lirica: arriva finalmente in porto, su iniziativa dell‟Assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, il progetto ambizioso e mai riuscito prima d‟ora di aprire l‟imponente spazio scenico del Teatro Greco alla grande lirica, con l‟obiettivo di avviare un festival permanente di opera, danza e musica che possa competere con l‟Arena di Verona e i grandi festival operistici estivi internazionali e, al tempo stesso, essere un importante volano turistico per la città di Siracusa, per la Sicilia e per l‟intera area del Mediterraneo. Un evento culturale e artistico di rilievo per la Sicilia, che vede la Regione Siciliana impegnata a supportare l‟iniziativa senza al momento dover impegnare un solo euro di denaro pubblico, grazie all‟apporto determinante della Fondazione Festival Euro Mediterraneo, intestataria in esclusiva dell‟intera programmazione, avviata nell‟intento di competere subito e quindi fin dal primo anno con gli altri festival musicali internazionali grazie al coinvolgimento e alla supervisione artistica del maestro Enrico Castiglione, garanzia di successo ma anche di attrazione di risorse mediatiche in un momento di crisi così forte per l‟intero settore dello spettacolo dal vivo. “Siamo impegnati in una vera e propria sfida, quella di consolidare un festival operistico per la prima volta al teatro Greco di Siracusa senza al momento disporre di un solo euro di budget pubblico, ma con l‟obiettivo di attrarre fondi europei ed investitori privati a sostegno della possibilità di fare arte e cultura senza sprechi e all‟inse- gna della grande qualità, con immediato ed evidente ritorno economico per il territorio”, ha dichiarato l‟Assessore Mariarita Sgarlata, continuando “i sei eventi proposti nell‟ambito del Festival si configurano come un apripista ad altre proposte di qualità che possano restituire a Siracusa un alto profilo culturale di cui da tempo sentiamo la mancanza. Penso alla tradizione perduta del Festival del Balletto, che negli anni Ottanta ha portato a Siracusa solisti e compagnie di livello eccellente. Mi sembra importante sottolineare che, per la prima volta, stiamo anche abbandonando la consuetudine di organizzare le stagioni estive a pochi giorni dagli eventi, il che poi ne ha sempre vanificato la portata in termini di marketing e di visibilità per la città. Questa volta sarà possibile acquistare on line i biglietti otto mesi prima, non diversamente da ciò che avviene in Italia e negli altri paesi europei”. L‟idea è buona (ma viene proprio dalla Sgarlata?). Introdurre al Teatro Greco l‟Opera Lirica (operazione già tentato con successo anni fa ma a cui, inspiegabilmente, non fu dato seguito), recuperare la stagione dei grandi balletti avviata per molti anni a Siracusa dai primi anni 80‟ con eccellenti risultati di richiamo e che la politica più cialtrona abbandonò per niente, per iniziative strampalate ed inutili. “La Regione Siciliana, dice la Sgarlata, sarà impegnata a supportare l‟iniziativa senza al momento dover impegnare un solo euro di denaro pubblico, grazie all‟apporto determinante della Fondazione Festival Euro Mediterraneo” (?).Poi aggiunge “al momento non (si) dispone di un solo euro di budget pubblico, ma l‟obiettivo è di attrarre fondi europei (ndr: ma i fondi europei non si attraggono ma si utilizzano in base ad una programmazione) ed investitori privati a sostegno della possibilità di fare arte e cultura senza sprechi e all‟insegna della grande qualità”. Ahi Ahi!!.Qui casca l’asino. Sento odore di operazione tipo “Festival di Ortigia”, quella promossa dalla coppia Granata-Ivan Lo Bello, (sostituito da una fantomatica “Fondazione Festival Euro Mediterraneo”), finanziata sostanzialmente con fondi europei, perché la presenza dei privati e dei finanziatori privati come allora fu del tutto figurativa. Serviva (e servirà) perché la programmazione degli spettacoli sia decisa in solitudine da pochissimi, come i budget e la pubblicità ed i relativi uffici stampa. Con il Festival di Ortigia si è scoperto che i privati semplicemente non c‟erano, che la spesa era comunitaria e senza controlli, che le scelte erano rimesse ad 1 o 2 politici, che il fallimento è stato totale, che ancora si cerca chi deve ripianare quell‟ingente spesa. Stesso copione Assessore Sgarlata? Conosceremo la programmazione, la promozione, l‟assistenza, gli uffici stampa etc quando i biglietti saranno già in vendita? Per saperlo. Siamo attrezzati anche a questa eventualità.(sb) Inda: Lo avevamo detto e scritto Esplode fragorosamente il caso INDA? A leggere le dichiarazioni dell‟assessore al Turismo Stancheris (ex segretaria di Crocetta) c’è da restare basiti: “Chiediamo indietro” grida a brutto muso “ i contributi del 2009 e del 2010 e blocchiamo quelli del 2011”. Contributi passati ai raggi X in un dossier dove più volte si descrivono fatti “da valutare sotto il profilo penalistico”. Per concludere : “Mi prendo del tempo per studiare gli atti e poi, se confermata la gestione "borderline" che emerge, depositarli in Procura. Passati ai raggi X in un dossier dove più volte si descrivono fatti “da valutare sotto il profilo penalistico”. Parole pesantissime. Una brutta faccenda per l'Inda, già al centro di un'inchiesta della Procura di Siracusa che da (molto) tempo indaga non solo sui conti, ma anche su una presunta parentopoli all'interno della Fondazione. “Non so se ci siano gli estremi della truffa, ma noi blocchiamo tutto - conferma Stancheris - e non perché io voglia affondare l'Inda, ma il rilancio, all'insegna della qualità e della trasparenza. Ho già parlato con il ministro Massimo Bray e vorrei che anche il commissario straordinario dell'Inda, il prefetto Alessandro Giacchetti, sostenesse il rinnovamento dell'ente dalle fondamenta nella stagione del centenario”. L'assessore conferma che “questa è sola una delle prime operazioni verità per capire da cosa e da chi dipende il buco al Turismo”. Ammette di “aver ricevuto numerose pressioni dalla politica, magari da chi vorrebbe che si continuasse a chiudere un occhio su alcune pratiche, continuandole a finanziare senza nemmeno istruirle adeguatamente”. Ma, conclude, “andrò fino in fondo, con l'Inda e con tutto il resto”. Per il 2012 l'Inda ha chiesto 3.689.357,31 euro. Difficilmente la Regione, con l‟aria che tira, stavolta, scucirà un solo centesimo. “Prima vedere cammello”, dicono a Palermo. E potrebbe essere una visione devastante. Interviene il sindaco Garozzo. “Le notizie che giungono da Palermo sulla Fondazione Inda ci preoccupano per le conseguenze che possono avere sulla città e per l‟ormai imminente stagione del centenario di una delle più prestigiose e uniche istituzioni culturali italiane”. “Siamo ancora nella fase di notizie di stampa – ha aggiunto Garozzo – e attendo di avere elementi più dettagliati da fonti ufficiali. Com‟è noto, la Fondazione è commissariata per cui la città, anche se lo statuto assegna al sindaco la presidenza del consiglio di amministrazione, allo stato è tagliata fuori dalla gestione. Noi abbiamo un solo interesse: che l‟Inda continui a svolgere il suo prestigioso ruolo in un ottica di trasparenza. Perciò, dopo le ultime novità, diventa ancora più urgente riportare la Fondazione sotto una gestione ordinaria. Lo richiede l‟imminente scadenza del centenario; essa deve essere, a maggior ragione, quella del rilancio di un‟istituzione che deve poter operare senza essere sfiorata da sospetti. Le Rappresentazioni classiche – ha concluso – con la loro unicità nel panorama internazionale, sono l‟appunta- mento culturale principale di Siracusa al quale è legata una fetta importante dell‟economia dell‟intera provincia La condivisibile esigenza di trasparenza manifestata dall‟assessore Stancheris deve essere rispettosa delle attese coltivate dal territorio per il 2014”. Un brevissimo commento personale. Le difficoltà dell‟INDA dispiacciono in relazione alla ricorrenza del centenario dell‟Istituto che avrebbe dovuto coincidere anche con un momento indifferibile di rilancio e di trasparenza dopo anni di opacità anche nella gestione artistica. Sorprendono? No, non sorprendono, la gestione “familistica” dell‟INDA, le sbavature finanziarie, l‟inaccessibilità dei bilanci dell‟Ente, sono sempre stati oggetto, da parte dei Fatti, di ripetute denunzie e contestazioni. Tutte ignorate con disprezzo per oltre un decennio, come parole e documenti al vento. Ma oggi – e sono i Fatti ad evidenziarlo,- con la fine della devastante presenza del centrodestra nelle maggiori istituzioni culturali siciliane, si respira un momento di chiarezza e di rilancio, di rispetto del patrimonio artistico e culturale che l‟INDA rappresenta nella città, in Sicilia ed in tutto il Paese. Quando si doveva pesantemente intervenire abbiamo aspettato invano che qualcuno lo facesse, oggi che qualcosa si muove in positivo, l‟INDA, a quel che si legge,rischia un fermo disastroso di anni. In questo ha pienamente ragione il sindaco Garozzo : va bene la trasparenza,la fine dei presunti illeciti, l‟avvio di severe indagini penali, etc etc. ma non sabotiamo l‟INDA e le rappresentazioni classiche e, alla luce di queste pesantissime notizie, “diventa ancora più urgente riportare la Fondazione sotto una gestione ordinaria”. SB: Si susseguono in questi giorni le riunione del vecchio CDA dell‟INDA (Signorelli, Visentin, Balestra etc) per esaminare notizie stampa e rilievi ufficiali ed articolare una difesa, rivolgendosi ai politici di riferimento (Prestigiacomo? Bufardeci? etc). Non sarebbe stato più intelligente essere semplicemente più accorti, meno arroganti, meno disponibili con certi politici che, in fin dei conti,parlano ma non firmano atti e non assumono responsabilità personali. Ecco,meno arroganti, non era un grande sacrificio. Ma il delirio di onnipotenza dei politici “di riferimento” non lo ha consentito. Auguri!!. Comunale a +3236 TeatroVerga +3119 Si allungano a dismisura i tempi, altro che spot di D&G Non è stato mai inaugurato e già si parla di recupero ALTRI SERVIZI A PAGINA 5 Via Crispi +2579 Forse solo i Suv possono percorrere questa trazzera.. 2 Domenica 17 novembre 2013 Vergogna, abborracciati col potere Parla il consigliere comunale Simona Princiotta che attacca senza veli i colleghi consiglieri d‟opposizione, di fatto “sottomessi” alla maggioranza Riceviamo e pubblichiamo: In Consiglio Comunale non c‟è opposizione e tutto si riduce a “tarallucci e vino”. Gli avvenimenti vissuti in consiglio comunale hanno svelato, se ancora non fosse chiaro, il gravissimo momento che la città a sua insaputa sta attraversando. In un consiglio comunale, allorquando si smarrisce la demarcazione tra la maggioranza al governo e la minoranza che finge di fare opposizione, il principio stesso di agone politico ma democratico va a farsi benedire. Nemmeno il più machiavellico dei nostri politici può disconoscere il tunnel in cui questa opposizione consiliare si è andata ad infilare. In una vera e propria area di larghe intese volte a garantire una successione di accomodanti quanto inaccettabili “Tarallucci e Vino” , si consuma il destino di questa città. Non si venga ad usare l‟impegno di quanti con onore e passione politica resistono alla vergognosa finzione tea- ghi preferibili per fare opposizione. La democrazia, ma Vinci non lo sa, ha stabilito quali siano per dignità propria i luoghi della discussione. Senatus populus que Siracusanum. Il governo della città si declina nell‟aula consiliare, non nei giornali on line, e nemmeno sulla carta stampata. Simona Princiotta trale del fare opposizione. Il riferimento è al consigliere Castagnino, la cui passione e dignità politica sono fuori discussione. Ma il resto dei consiglieri? La sottoscritta, oppositrice vera, viene tacciata di fare teatro in consiglio comunale,claddove una miriade di comparse, indegnamente lucrano sul mandato avuto dai cittadini elettori. La consigliera Cetty Vinci, si arroga impunemente il diritto di stabilire quali siano i luo- Apprezzo molto la franchezza di questo comunicato stampa del consigliere comunale Simona Princiotta (nella foto). In periodi in cui la regola generale è quella di non esporsi (chi te lo fa fare?), di non fare mai nomi e cognomi, il cons. com. Princiotta si espone e fa nomi e cognomi, senza temere ritorsioni o vendette a lunga scadenza. La verità vera che tutti conoscono è che in molti affrontano la fatica e le spese di una difficile campagna elettorale amministrativa per trovare un posto di lavoro o per trovare utilità professionali (es: incarichi). Diventati in qualche modo consiglieri comunali (di solito buggerando la parte politica che ti presenta o il compagno di preferenze), l’imperativo naturale è quello di schierarsi con la maggioranza (chi comanda, in questo caso Foti) o con un eclatante trasloco (tipo Pappalardo) o piegandosi a comportamenti politici sempre più sbracati a favore della maggioranza. La motivazione varia: il bene della città, larghe intese politiche…etc. La verità è quella di rendere servizi alla maggioranza (anche non richiesti…) per ottenere qualche favore, anche di poco conto. Così è stato, così sarà. L‟importante è non cedere a queste lusinghe che – di solito – non approdano a nulla, salvo a compromettere la credibilità politica di questi poveracci. Complimenti, dunque, al consigliere Princiotta per la grinta dimostrata e la voglia di combattere e non cedere ai compromessi o dispiacersi per battute malevole e false: Lei “non fa nessun teatro” ma soltanto onora il mandato elettorale per cui è stata eletta in consiglio comunale Ti racconto la mia vita su Facebook Tutti i candidati sindaco avevano il loro bel profilo sui social di tutti i tipi. Rampantissimi, aggiornatissimi sempre pronti ad intervenire a criticare o approvare. Tutti in possesso della ricetta magica per il nostro futuro Che fine ha fatto la proverbiale riservatezza dei siciliani e dei siracusani in particolare? Mi sembra di rivedere come i veri eroi della Patria che hanno unito l‟Italia e omologato i costumi dei popoli italici. Quegli eroi…., Mike Bongiorno, Enzo Tortora, Pippo Baudo, e per i più radical chic, Renzo Arbore. Potere della Tv. Già la Tv, univa le famiglie con quiz e caroselli con una parte della società italiana (di sinistra) che indicava come reazionaria la pubblicità che a stento faceva capolino in una Tv di Stato come quella degli anni 60-70 indicandola come “portavoce del sacro tempio della società dei consumi” . Ma, Lascia o Raddoppia, Rischiatutto, canzonissime varie, con Sanremo in testa convincevano siciliani, lombardi, piemontesi, laziali ecc. ecc. che eravamo tutti una grande nazione. Questo fino a quando qualcuno non scrisse: “Vietato l‟ingresso ai cani e ai meridionali”! Da li si ricominciò, con i luoghi comuni che i siciliani erano gelosi ma grandi prestatori di “opera” che i Lombardi erano cornuti e freddi, ecc. ecc. Le piazze si riempivano, alla polizia ogni tanto partiva un colpo, ma la TV mandava in onda il festival della canzone italiana. Così l‟Italia cambiò, si unì. Poi venne la Lega…. che rivendicarono di avercelo duro, forse una reminiscenza dell‟onta che avevano dovuto subire negli anni 60-70. Ma tutto questo perché ve lo racconto? Non avendo un cazzo che fare, nella mia condizione di disoccupato, osservavo che ancora siamo sotto omologazione dettata da una supposta modernità mettere tutti i cazzi di tutti sui cosa? Ma su I SOCIAL! Molti di noi si dilettano con la “piazza virtuale” (così chi parla bene indica i vari Facebook, Twitter ecc.), ma c‟è chi come me, almeno credo, ne fa un fatto soprattutto ironico in una malcelata speranza di “acchioppo”. C‟è poi un popolo vasto, vastissimo, che ha deciso che i suoi cazzi possano interessare a tutti. Parte così la lobby del “Mi piace” che sarebbe in pratica, tu metti un piace a me nella mia pagina io metto un piace nella tua. E questo ancora ancora, ma poi partono gli autodefiniti writer (in inglese fa più figo). Anche loro evidentemente non avendo un cazzo da fare informano sui loro movimenti anche intimi, il popolo digitale, che a loro volta si sbizzarriscono in “mi piace….mi piace” degni di miglior causa, diciamo così. E fino a qua ci siamo. Poi ci sono gli innamorati\e, che in una sorta di “cantami soggira e sentimi nora “, ci mettono al corrente di quanto sono felici, dei pensieri che gli passano per testa.. e qualche volta non solo dalla testa. Fino a fare una road map (anche questo fa figo) dei loro spostamenti anche fisiologici. Anche la politica ha usato a mani basse la cosiddetta Rete. E non mi riferisco al Grillo Sparlante, almeno non solamente. Guardiamo a livello locale. Tutti i candidati a Sindaco avevano il loro bel profilo sui social di tutti i tipi. Rampantissimi, aggiornatissimi sempre pronti ad intervenire a criticare o approvare. Tutti in possesso della ricetta magica per il nostro futuro se vengo eletto io, io, io, e ancora io, io, io. A proposito ieri (giorno 11\11\13 per chi scrive ) il nostro sindaco ha cambiato la foto del suo profilo, bene, vuol dire che il nostro primo cittadino attivissimo sui social nella campagna elettorale, ha continuato ad informarci delle sue performance da primo cittadino? Lo sapete a quando risaliva il suo ultimo post? Al 27 di Luglio. Ergo, una volta eletto il primo cittadino il profilo lo mollò, troppi scassamenti…. E così a noi resta chi c‟informa se ha preso un caffè più o meno scuro, se la notte è stata proficua e ci fanno vedere il cielo, alba e tramonto compresi, come se gli altri fossero in Australia. E qualcuno anche che ha problemi di stomaco……. Ma andate a cacare . Umberto Guidi Comunicazione per i disabili Con una ampia serie di iniziative prosegue l‟attività dell‟ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER I DIRITTI DEI DISABILI, fondata e presieduta dal giornalista Salvatore Cimino. Nei prossimi mesi si concretizza il progetto sulla comunicazione per i disabili con limpegno dei volontari proprio a tutela dei diritti dei disabili. Il progetto sarà pèatrocinato da Comune e Provincia Regionale di Siracusa, delle Associazioni di Disabili: ENS, ANMIC, ANMIL, UNMS, ANVCG, IVDASA, del Rotaract Palermo Ovest, del Comitato Provinciale dell‟ UNICEF di Siracusa e la collaborazione della stampa siracusana. Nel programma IL “ 6° CONCORSO GRAFICO E LETTERARIO SULLA COMUNICAZIONE SULLA DISABILITA‟ “ , riservato agli studenti di tutte le Scuole di ogni ordine e grado di Siracusa e Provincia, già bandito col patrocinio degli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale. L‟organizzazione di un “Corso di Braille, il sistema di lettura e scrittura adatto a soggetti “non vedenti” tenuto da una valente Insegnante specializzata e riservato alle volontarie per l‟assistenza domiciliare ad alunni “non vedenti”, ad insegnanti di sostegno ed a quanti altri volessero parteciparvi; Il “ 1° CONVEGNO sul tema “Infortuni sul lavoro e disabilità : valutazione dei rischi e prevenzione”; Il “ 2° CONVEGNO sul tema” : L‟INTEGRAZIONE SCOLASTICA - BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI - L‟IMPORTANZA DELLA METODOLOGIA E DEI LINGUAGGI METACOGNITIVI. L‟organizzazione della “6a SETTIMANA DELLA COMUNICAZIONE SULLA DISABILITA‟” che verrà aperta da una Cerimonia Solenne delle Premiazioni che si svolgerà presso il Salone Borsellino di Palazzo Vermexio sede del Comune di Siracusa per la consegna dei premi e degli attestati agli studenti vincitori delle varie sezioni del “6°CONCORSO GRAFICO E LETTERARIO SUI TEMI DELLA DISABILITA‟” (di cui abbiamo parlato all‟inizio del nostro progetto) selezionati da una speciale Giuria preseduta dal Dirigente dell‟Ufficio Scolastico Territoriale e dal Presidente dell‟ A.V.D.D, da Dirigenti Scolastici, Docenti, Giornalisti e rappresentanti di alcune Associazioni dei Disabili. Il Progetto annuale si conclude con la celebrazione della “6° giornata dell‟ A.V.D.D: una Rosa per tutti” durante la quale i gazebo dell‟ Associazione verranno dislocati in vari punti nevralgici della Città e presso i quali le nostre Volontarie, oltre a continuare a raccogliere le firme per la “Casa Famiglia” , presenteranno ai cittadini le finalità dell‟ A.V.D.D offrendo loro degli opuscoli illustrativi sull‟ A.V.D.D e delle rose in ceramica. 3 Domenica 17 novembre 2013 Archimede, quante iniziative finte La statua per onorare lo scienziato? Se ne parla dagli anni „60, ritorno di fiamma negli anni „80 e oggi un fiorire di comitati: serviranno a qualcosa? Caro Enrico grazie dell‟informativa che ignoravo insieme ad altri organi di stampa cittadini e regionali. Non ricordavo che la Dr.ssa Voza fosse non so in quanti comitati archimedei e che ad uno di questi fosse stato commissionata la Statua di Archimede, croce e delizia dei siracusani degli ultimi 2 millenni. Siracusani sempre desiderosi di fare la Statua (esistono migliaia di bozzetti), di legare, come dici, Siracusa al suo più celebre cittadino,ma altrettanto inetti ed incapaci di fare qualcosa di serio che non sia incassare contributi ed incentivi nel nome di Archimede e per i loro affaracci. Delle ricorrenze archimedee si occupò il compianto sindaco Raffaele Caracciolo negli anni 60’ con un simposio di altissimo livello e la pubblicazione che ne seguì. Negli anni 80‟ se ne occupò un pittore di gran moda, Salvatore Fiume, che preparò con polistirolo la bozza della statua che consisteva in una grandissima faccia di Archimede (con barba) che lui vedeva collocata alla Panoramica perché fosse vista da tutta la città e dai suoi visitatori. Idea che allora non piacque. Fu organizzata dal Comune una splendida serata al Teatro Greco in onore di Archimede, conferito un Premio Archimede ad uno scienziato italiano di grandissimo prestigio in una cornice di grande eleganza e con ospiti importanti (ricordo Piero Angela, Nicolosi etc). Poi tutto finì lì. Nessuno riprese l‟iniziativa, agli amministratori venuti dopo la faccenda non li interessava. Così nessuna meraviglia che sia stata Roma a ricordare Archimede nei Musei Capitolini. Noi aspettiamo ancora le iniziative dei comitati, progetti di statue da portare alla conoscenza del pubblico, salvo le mille miserabili iniziative (sicuramente realizzate con tanti costosi convegni) per spillare soldi pubblici nel nome di Archimede. La Domus Archimedea di Piazza Archimede? Le notizie che scrivi le ho pubblicate più volte nei Fatti:non sono una novità e, come è tipico di questa città, non interessarono nessuno, neanche al sindaco Visentin che - di fatto consentì che fosse un privato ad aprire una “Domus Archimedea”, utilizzando un finanziamento regionale, e non il Comune, come sarebbe stato doveroso ed utile. Niente male. Come è andata la “Domus Archimedea” dopo diversi anni dalla sua apertura? Non lo so, proverò ad informarmi, so che alla sua apertura le perplessità non furono poche. Ma almeno una iniziativa diventava concreta. Come questo sia avvenuto è un capitolo che non ci interessa ma che andrebbe approfondito. C‟è sempre chi ci guadagna.. Ormai da diversi mesi e fino a Gennaio 2014 i Musei Capitolini di Roma ospitano una mostra dedicata alla figura di Archimede. Un omaggio alla figura del celebre scienziato Siracusano in coincidenza con la ricorrenza dell‟anniversario della sua morte, avvenuta proprio per mano di un soldato Romano, nel 212 a.C.. Anche a Siracusa, in quest‟anno che si avvia a concludersi, sono state molteplici le iniziative a ricordo di Archimede, nessuna degna di nota a dire il vero, anzi, nessuna che abbia coinvolto i concittadini moderni del più grande e universalmente conosciuto Siracusano che la storia ci ha tramandato. Tutto è rimasto circoscritto in una specie di club senza un contatto vero con la Città e i Siracusani anche se, a dire il vero, qualche contatto con la Municipalità c‟è stato tipo, qualche proposta di sponsorizzazione e qualche richiesta di contributo che, come si sa, non fanno mai male a chi ha fame di cultura e comunque a chi ha fame. Ho cercato di sapere quante sono le associazioni che, a vario titolo, si fregia del nome di Archimede e francamente non sono riuscito nell‟impresa. Non che non ce ne fossero anzi, forse sono anche troppe quelle il cui filo conduttore è: come faccio a esistere senza un contributo pubblico? In pratica, di associazioni filantropiche e senza scopo di lucro, non ne ho trovate. Che il nome Archimede sia una buona base di partenza per fare soldi è risaputo, vedi Topolino e l‟allegra compagnia ma, quello che m‟interessa capire è se a Siracusa c‟è anche la Banda Bassotti. Intanto partiamo col dire che nell‟occasione dei 2300 anni dalla nascita di Archimede a Siracusa nasce il Comitato per la statua di Archimede, Presidente la Dott.ssa Cettina Voza (nella foto), che a sua volta è anche Presidente dell’Associazione Genio Archimedeo che in pratica s‟intesta le celebrazioni di cui sopra. Insieme ai soci, Tecnoparco Archimede e Archisir, partecipa alla pubblicazione di un manifesto che si dice, è andato anche in Cina (!!), partecipa alla presentazione di un francobollo commemorativo, promuove un bel convegno (al Comune) e…… adesso aspettiamo di vedere che statua si farà, quanto sarà condivisa dai siracusani e chi ci metterà i soldi per farla. L‟intreccio dei personaggi che si occupa in qualche modo di Archimede, mi porta al clou di tutto e cioè la Domus Archimedea di Piazza Archimede. Scavando un po‟, mi spunta fuori che Agorasophia srl è la società che lo gestisce e sta pure nella proprietà giacché essa è totalmente posseduta dal Gruppo Thesauro che, guarda caso, è anche proprietario di Novamusa Spa, dove un certo Sig. Mercadante, azionista di riferimento in tutte e Uno spaccato dell‟altra Siracusa, da molti dimenticata o sconosciuta, a firma della giornalista-scrittrice Teresa Callari. Ecco il testo: Direttore artistico della Nottola e del Paladino, Aldo Formosa: personalità poliedrica, sense of humour, organizzatore nato, giornalista professionista e autore di testi teatrali, ottimo regista, non si è limitato a fare teatro suo, ma si è adoperato ad importare spettacoli a livello nazionale e ad esportare le sue produzioni all'estero. Ha messo in scena centinaia di spettacoli per centinaia di repliche ognuno, ha organizzato congressi a tutti i livelli, ha creato il "Premio Sicilia - Il Paladino" internazionale, conferito alle maggiori personali-tà del mondo dell'arte, spettacolo, musica, danza, cinema, letteratura, giornalismo e sport. Dopo gli studi, il lavoro come funzionario delle Poste gli andava stretto. Lo lasciò nel 1980. Alla fine del 1969, Gioacchino Lentini lo chiamò per fare la regia di Il Dio dei denari. Da lì, prese il via il "Teatro di Sicilia", fondato nel 1970, differenziato in due filoni: la prosa, alla "Nottola"; il cabaret e il music-hall, al "Paladino". Nei due locali, l'atmosfera era magica, indimenticabile, irripetibile e coinvolgente: tutto si svolgeva in un clima di cordiali-tà, di spiritosa effervescenza; imperava il principio che non c'erano posti privilegiati, gli spettatori erano tutti uguali. Diven-nero punto di riferimento per la vita teatrale e sociale. Hanno lasciato una impronta profonda nelle cronache del tempo. Diventarono centri di aggregazione dei giovani che usufruivano gratuitamente dei due spazi per mettere in scena i loro spettacoli e furono utili per le rappresentazioni fatte nelle scuole con testi che andavano da Pirandello e Verga a tutti gli altri autori. Facevano parte degli attori della "Nottola", Franco e Nadia Jemmolo, Umberto Lentini, Pietro Mensa, Nello Giuliano, Pippo Bianca, Mirella Parisini, Carmela Messina, Mimmo Rinaldo, Pippo Lampo, Sebastiano Partesano, Rita Aprile, Antonio Salemi, Giovanni Sallicano, Cesare Politi (che poi formò una propria compagnia), Claudio Cinà, Mario Pistorio e Saro Cassia. Fino al 1983 la "Nottola" era attiva: situata nella corte gentilizia di Palazzo Mezio in un antico dammuso con le volte a botte, disponeva di 180 posti, poltroncine, palcoscenico, sipa -rio, camerini. Iniziando gli spettacoli con le maschere siciliane della Com-media dell'Arte, Aldo Formosa porta in scena, scritte da lui o tratte dai racconti di Turi Rovella, Vita e morte di don Cìccio inteso Malanova e Felicità e decoro di don Ciccio inteso Basarocco. Fu l'esplosione di una vena comica autentica ed esilarante da parte degli interpreti, naturali, spontanei, convincenti. L'enorme successo di questi due spettacoli, fece da volano pubblicitario in città e provincia. Fu la rivela- tre le società, pare, abbia in questo momento qualche serio problema di giustizia per ammanchi di denaro derivante dalla gestione di alcune biglietterie di parchi archeologici, compreso il Parco della Neapolis a Siracusa. Mi pare che il problema dei lavoratori Novamusa sia piuttosto noto a Siracusa e non credo ci sia nulla da aggiungere sennonché neanche la Assessora Sgarlata, siracusana, ai Beni Culturali della Sicilia, è riuscita a trovare, fino ad ora, una soluzione al problema dei lavoratori licenziati e a come gestire i siti archeologici. In questa spiacevole faccenda di allegra gestione dei siti archeologici, ciò che più fa girare le scatole e che sono sempre alcuni e di solito sempre gli stessi, quelli che riescono a papparsi soldi pubblici o a ritenere di non dover fare il rendiconto più di tanto per come si gestiscono risorse che dovrebbero essere portate a conoscenza del pubblico per garantire onestà d‟uso e trasparenza. Vedi il caso INDA, ma di questo abbiamo già scritto e tornando alla Domus Archimedea, c‟è una storiella che la riguarda ai più poco nota. Bisogna risalire al 2009 quando Agorasophia scrive in bilancio che la Regione Sicilia gli deve 1.379.986 euro più 114.903 euro per interessi legali, per completare e rendere operativo il progetto della Domus Archimedea risalente alla presentazione del POR Sicilia 2000. L‟Assessore del tempo (chi era?) approva e delibera e un altro Assessore ritira il finanziamento (perché?). Solo il ricorso alla giustizia risolve il contenzioso e Agorasophia, il Gruppo Thesauron e Mercadante, ricevono i soldi e pur con qualche debituccio in giro, la Domus Archimedea nel 2011, apre al pubblico. Fine della storia. Certo, da un lato dispiace che l‟evento di portata nazionale e forse mondiale su Archimede si stia svolgendo a Roma e non a Siracusa, però posso assicurare che è fatto bene e Siracusa è rappresentata in modo eccellente. Sono passati “appena” 2300 anni dalla nascita e morte di Archimede e in tutto questo tempo i siracusani abbiamo continuato a dormire sonni tranquilli senza preoccuparci in nessun tempo, di fare diventare un tutt‟uno Archimede e Siracusa. Solo oggi mi rendo conto che lo scirocco, che è sempre presente a Siracusa, non è solo un vento, non è solo un evento climatico, ma piuttosto è una malattia endemica del siracusano di cui non si conosce la cura per debellarla. A dire il vero, neanche io mi sento molto bene. Il genio di Formosa artista a tutto tondo zione e rivalutazione del teatro dialettale che, attraverso la sapiente regia di Formosa e la valida interpretazione degli attori, venne riconse-gnato al patrimonio culturale. Vennero poi decine di testi impegnati: A oriente del sole di Aldo Formosa, con Michele Abruzzo; Assassinio nella cattedrale di Eliot; Notte di guerra al Museo del Prado di R. Alberti; Basta, sono stato io di Piero Fillioley; Il giorno della civetta di Sciascia; Ivona di Gombrowitz; Ricorda con rab-bia di Osborne; Gertrude Stein con Lydia Alfonsi, testi di Pirandello e di Rosso di San Secondo; Cavalleria rusticana da Verga; un convegno internazionale di studi sulla drammaturgia in Sicilia; la Rassegna cinematografica dei film di Lina Wertmuller, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Luigi Magni, Alberto Sordi e poi "Vittorini e Siracusa" celebrazione del 30° anniversario della scomparsa del nostro grande scrittore. Purtroppo, sopravvenne lo sfratto, da parte dei proprietari. Privo di sede, dal 1983 il Teatro di Sicilia andò peregrinando dall'Ara di Ierone all'Anfiteatro romano, a Piazzetta S. Rocco, a Piazza Duomo, al Teatro Vasquez, al cinema Mignon, nelle scuole, nei Circoli di Siracusa e Sicilia, all‟Anfiteatro Romano, fino a Roma, Treviso, Malta, Nimes. “Nella storia culturale siracusana - dice Aldo Formosa - per il grande numero di realizzazioni, per la qualità professionale, per l'impulso innovativo sull'ambiente, il nostro teatro resta un capitolo ricco di iniziative che hanno coinvolto il tessuto sociale della città: da un computo approssimativo, in questi anni di attività hanno assistito agli spettacoli almeno 75.000 a Siracusa, provincia e altrove”. Come per "La Nottola", si accedeva all'attigua sala del "Paladino", sempre in via Gargallo, attraverso una serie di lunghi anditi bui e tetre arcate, a passi incerti sui selci sconnessi, rischiarati appena dall'oscillante riverbero di alcune lucerne ad olio poste lungo i muri del Palazzo Mezio. All'interno, pareti affrescate con caricature di baffuti cavalieri in armatura e durlindana e leggiadre donzelle biondotrecciute sul verone (opera di Iberico Gianni). C'erano: l'angolo discreto del bar, luci smorzate, divanetti nelle nicchie, Enrico Caruso rustiche panchette di legno, mini tavolini, fiammelle di candele che gocciolavano sui colli di bottiglie. A fine serata, un trionfo di fumanti e pepati rigatoni al sugo e di buon vino rosso, come nella tradizione del "Bagaglino" di Roma. Pubblico, sempre straripante. L'ambiente, l'arredamento, lo stile dell'accoglienza, tutto disponeva l'animo alla lieta prospettiva di trascorrere una serata rilassante, in compagnia di bravi attori e comici, e di personaggi famosi del mondo dello spettacolo nazionale. Vi impe-ravano i famosi "Mammasantissima" (Aldo Zannelli, Enzo Annino, Mario Ferrara, Bruno e Massimo Bianca, Enzo Bongiovanni) che sprizzavano brio da tutti i pori, complesso musicale siracusano famoso in tutta la Sicilia ed oltre; Oreste Lionello, Gianfranco D'Angelo, Leo Gullotta, Teo Teocoli, Anna Mazzamauro, i cabarettisti del "Bagaglino" di Roma; il Magico Nunzio e Bruno Maìlia; Virginio Puzzo; i "Cavernicoli" di Cefalù; Renzino Barbera e il suo estroso repertorio palermitano; Gianni Creati, Giovanni Falsaperla e Lorenzo Spagna, un frizzante trio dalla vicina Catania, fino al mitico “Quartetto Cetra”. Andarono inoltre in scena tre spettacoli d'eccezione: Il Nottoliere, condotto da Pippo Baudo; il Cabaretto a sonagli, spas-sosa parodia del dramma pirandelliano su testi di Enzo Annino e Pino Filippelli; Aspettando Totò, altra parodia arguta e graffiante, scritta a quattro mani: quelle di Enzo Annino, Pino Filippelli, Lucia Di Luciano ed Enzo Bongiovanni. Con i suoi spettacoli di musica folk, infine, il Teatro di Sicilia si inseri pienamente anche in campo internazionale, essendo stato invitato a rappresentare la nostra regione al "Meeting internazionale di Cefalù", nel 1971, al quale presenziarono alti esponenti del mon-do turistico di tutti i Paesi. Ma giunse, come per il suo locale-gemello "La Nottola", anche per "Il Paladino" lo sfratto da parte del proprietario, nel 1983. Si chiudeva, così, una delle più magiche stagioni di svago siracusane, intelligenti e divertenti. Fu una grande amarezza. Per tutti. Ci sentimmo defraudati di qualcosa che ormai faceva parte del nostro costume. Ma è anche importante sottolineare che Aldo Formosa è il solo siracusano le cui commedie vengono rappresentate da Roma a New York. Ed è anche il solo siracusano la cui opera è stata trasmessa in televisione dalla RAI, quando una giuria di eminenti personalità del teatro gli conferì il primo premio (su 1500 autori nazionali partecipanti) per la commedia "Un’abitudine a che serve?”, trasmessa con la regia di A.G. Majano, protagonisti Turi Ferro e Michele Abruzzo, e che ebbe un indice di gradimento superiore ad un contemporaneo programma di Mike Bongiorno. Teresa Callari Nella foto il mitico “Quartetto Cetra” riceve da Aldo Formosa e Concetto Lo Bello il “Premio Internazionale Sicilia – Il Paladino” alla Nottola 4 Domenica 17 novembre 2013 Opinioni e repliche Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti. cittadinisulwebcittadinisulwebcitt Aiutiamo Giorgia Italia,Foti,Garozzo Questa è la piccola Giorgia Di Bella, ha 9 mesi ed è affetta da atrofia muscolare spinale (SMA), una patologia neuromuscolare al momento priva di cura. L'unica cura che sembra funzionare è quella tramite cellule staminali, che ha portato evidenti benefici ad altri soggetti con la stessa patologia. Un giudice però ha deciso poche settimane fa di negare alla piccola Giorgia la possibilità di accedere alle cure con le staminali, ritenendolo un metodo fuorilegge in Italia. Senza entrare nel merito della questione, ritengo che ognuno di noi abbia il diritto di farsi curare nel modo e con i mezzi che ritiene più opportuni, non essendo di competenza di un giudice la speranza di una guarigione o il miglioramento della qualità della vita di ciascuno di noi. Per aiutare Giorgia e la sua famiglia a sostenere le spese mediche è possibile fare una donazione a Giorgia Di Bella IBAN DE85540501100100955475 Bic malade51kls. Inoltre è possibile firmare e fare firmare la petizione online per dire si alle cure con le cellule staminali al seguente indirizzo: http://firmiamo.it/aiutiamo-lapiccola-giorgia. Alessandro Benanti Riceviamo e pubblichiamo: Signor Benanti, come lei avrà certamente notato sono arrivati da qualche giorno sulle strade siracusane dei cassonetti nuovi, roba che non succedeva da tanto tempo. Mi pare un segnale nuovo che non vi sarà sfuggito attenti come siete “alla spazzatura che ha invaso a Siracusa”. Vogliamo dare pubblico rinoscimento all‟assessore Francesco Italia dopo aver detto in maniera errata che è lui che sta dando la nuova proroga alla ditta di Quercioli? So bene che Italia non vi piace ma non è lei che dice sempre anche in televisione che l‟informazione è l‟informazione?. Carmelo Radica Sig. Radica o chi per Lei scrive: visti i suoi interventi settimanali potremmo dare vita ad una Rubrica della serie “L‟Assessore Italia comunica”. Nel merito: non avevo notato i nuovi cassonetti per l‟immondizia, me ne scuso, evidentemente la sostituzione ha riguardato poche zone e non tutte come avrebbe dovuto essere. Comunque è un segnale timido ma positivo. Punto 2: l‟assessore Italia non c‟entra con le proroghe. No Sig. Radica (o chi per Lei) l‟amministrazione propone le proroghe e l‟amministrazione è soprattutto l‟assessore all‟Igiene ed il sindaco. Non si scappa. L‟Odg votato dal Consiglio Comunale è un mega lascia passare di proroghe per la Ditta Quercioli negli anni a venire, sotto forma di direttive. Italia non se ne è accorto? Non c‟entra?. Ahi Ahi, turista fai da te? Riceviamo e pubblichiamo: Caro direttore, il sospetto è che lei faccia articoli ad personam. Nel senso che quasi sempre ad essere nel mirino sono Giancarlo Garozzo e l‟onorevole Gino Foti. Anche il commento dell‟ultimo numero sulle nomine degli avvocati Bruno leone e Francesco Favi tende a fare capire che si tratti di una cortesia personale visto che sono avvocati vicini a Foti e Garozzo. Non nota un accanimento per molti versi inspiegabile visto che leggendo quello che scrive non mi pare per nulla uno sprovveduto? Camillo Ortisi La ringrazio sig. Ortisi, non credo di essere uno sprovveduto. (sb) Vitadacani Fermate il pitbull Aron! Aron, un pitbull già noto per innumerevoli aggressioni alle colonie feline di Riviera Dionisio il Grande, di via Unità d'Italia, di Piazza Santa Lucia e di strade limitrofe, qualche giorno addietro, ha ancora una volta aggredito e causato la morte di Jack, un piccolo yorkshire. L'aggressione è avvenuta in Piazza Santa Lucia dove Aron viene portato dalla persona che attualmente lo ha 'in custodia'. Viene lasciato sempre libero di scorrazzare, senza guinzaglio e senza museruola. Anche il proprietario del cane (che attualmente ha dei conti da regolare con la giustizia), in passato, si divertiva ad aizzare Aron contro i poveri gattini del quartiere. La piccola Martina, una meravigliosa gattina nera, una sera sparì dalla colonia, era stata catturata e tenuta prigioniera per allenare Aron ad aggredire i gatti. Quando è avvenuta l'aggressione a danno di Jack, in piazza, erano presenti moltissime persone ma, come spesso accade, visto che si trattava di un cane, nessuno si è reso disponibile per testimoniare. Il piccolo Jack dopo l'aggressione è tornato a casa con la sua mamma umana, ha vomitato un pò di sangue e dopo circa un ora, in attesa di un veterinario, è crollato a terra esanime. Il custode di Aron, quando accadono episodi come quello sopra descritto, si spaccia per 'finanziere' e fornisce persino un numero di matricola, sperando così di intimorire e dissuadere, da un'eventuale denuncia, i proprietari delle vittime preferite dal cane (gatti e cani di piccola taglia). Il giorno che il Pittbull aggredirà un bambino cosa diranno e faranno le Forze dell'Ordine? Come giustificheranno il mancato intervento e sequestro di questo pitbull, visto che già vi è una denuncia dove si segnala la pericolosità dell'animale? Credo sia necessario ricordare al Sindaco e al Dirigente dell'ASP veterinaria che in altre città siciliane, da anni, vengono organizzati corsi per rilasciare il patentino ai proprietari di cani impegnativi. Evidentemente, a Siracusa, le autorità preposte alla sicurezza dei cittadini dormono 'sonni tranquilli' ed il comune cittadino deve solo prendere atto che, se i cani aggressivi sono di proprietà di "potenti" o di 'pregiudicati', è opportuno tacere, soffrire in silenzio e rassegnarsi. Quando accadono episodi come quello che è costato la vita al piccolo Jack, bisogna chiamare le Forze dell'Ordine, in primis la Polizia Municipale (anche se spesso non vengono, altre volte non rispondono al telefono e se rispondono, declinano l'invito ad intervenire). Devono essere presentate le denunce anche se dopo vengono regolarmente ignorate perchè si tratta di cani e di gatti! Bisogna continuare a denunciare nella speranza che tra qualche migliaia di anni le Forze dell'Ordine e la Magistratura si rendano conto che esistono leggi che tutelano il sentimento che alcune persone nutriamo per gli animali e che la legge n.281 del 1981 tutela gli animali da compagnia e quindi va applicata e rispettata. Elena Caligiore 5 Domenica 17 novembre 2013 Crocetta manda un siluro all‟Inda La sua segretaria, oggi assessore regionale al Turismo, rilascia dichiarazioni trancianti sugli atti della Fondazione per i contributi 2009, 2010 e 2011 Caso Inda, la Regione non vuole più dare contributi alla Fondazione, anzi stoppa contributi per quasi 4 milioni e lo fa perché le documentazioni presentate non sono in regola. A parlare è l‟assessore regionale al Turismo, Stancheris, la bresciana già segretaria di Crocetta. DICE STANCHERIS: Carte allucinanti. Chiediamo indietro i contributi del 2009 e del 2010 e blocchiamo quelli del 2011, quasi 3,5 milioni di euro fra fondi erogati e da concedere. Mi prendo del tempo per studiare gli atti e poi, se confermata la gestione "borderline" che emerge, vado a depositarli in Procura. Oltre alle date che non combaciano per il 2009 c‟è il fondato dubbio sulla natura economica del soggetto Inda poiché vengono prodotti utili di esercizio, condizione che comporterebbe la revoca del'ammissione a finanziamento e ancora fatture riferibili ad altri finanziamenti e per altre attività, ed una risulta rimborsata anche dall'Assessorato Beni culturali (fatto da valutare sotto il profilo penalistico); fatture carenti di tracciabilità; fatture per cui non è dimostrata l'imputabilità pro quota ad "Inda in tournée.” I conti non tornano nemmeno nelle due successive edizioni: L'esigenza come sopra rappresentata riguarda pure l'esame delle pratiche 2010 e 2011. Non so se ci siano gli estremi della truffa, ma noi blocchiamo tutto e non perché io voglia affondare l'Inda, ma per il rilancio, all'insegna della qualità e della trasparenza. Ho già parlato con il ministro Massimo Bray e vorrei che anche il commissario straordinario dell'Inda, il prefetto Alessandro Giacchetti, sostenesse il rinnovamento dell'ente dalle fondamenta nella stagione del centenario. Questa è sola una delle prime operazioni verità per capire da cosa e da chi dipende il buco al Turismo. Andrò fino in fondo, con l'Inda e con tutto il resto. DICE GAROZZO: Le notizie che giungono da Palermo sulla Fondazione Inda ci preoccupano per le conseguenze che possono avere sulla città e per l‟ormai imminente stagione del centenario di una delle più prestigiose e uniche istituzioni culturali italiane. Siamo ancora nella fase di notizie di stampa e attendo di avere elementi più dettagliati da fonti ufficiali. Com‟è noto, la Fondazione è commissariata per cui la città, anche se lo statuto assegna al sindaco la presidenza del consiglio di amministrazione, allo stato è tagliata fuori dalla gestione. Noi abbiamo un solo interesse: che l‟Inda continui a svolgere il suo prestigioso ruolo in un ottica di trasparenza. Perciò, dopo le ultime novità, diventa ancora più urgente riportare la Fondazione sotto una gestione ordinaria. Lo richiede l‟imminente scadenza del centenario; essa deve essere, a maggior ragione, quella del rilancio di un‟istituzione che deve poter operare senza essere sfiorata da sospetti. Le Rappresentazioni classiche con la loro unicità nel panorama internazionale, Cara Stancheris, l‟Inda è Siracusa E‟ dei gironi scorsi la notizia, riportata da un importante quotidiano siciliano, che l‟assessore regionale al turismo, Michela Stancheris, ha rilasciato giudizi e dichiarazioni “forti” sulla gestione, da parte dei vertici dell‟Inda riguardo le stagioni 2009/2010 e 2011. “Carte allucinanti”, “gestione economica borderline”, “fatti gravi da appurare nelle sedi opportune” e infine la decisione della revoca/sospensione dei contributi già stabiliti ma non ancora erogati. Il tutto esplode a poche ore dall‟audizione del comitato nato per sostenere la candidatura della nostra città a capitale europea della cultura 2019. Insomma una tempistica , quantomeno meno inopportuna, che potrebbe incidere negativamente sul progetto Siracusa porta d‟Oriente. Nessuno vuole ergersi a portatore di verità. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare. Senza se e senza ma. Ma, pensiamo, che le cose e i fatti vanno prima accertati e supportati da prove concrete non da giudizi sommari. La Stancheris era al corrente che già la magistratura stava indagando su gestioni passate della fondazione ? Perché, prima di rilasciare questo tipo di dichiarazioni, non ha portato le carte in suo possesso presso la Procura e atteso gli accurati controlli degli organi competenti? Era così necessario ed impellente sbattere il mostro in prima pagina? Ora si registra qualche correzione di tiro e alcune “precisazioni”. Nessuno vuole bloccare la stagione del Centenario, lungi dal governo regionale screditare un istituto riconosciuto universalmente come un vero e proprio patrimonio della cultura. Un passo indietro forse dettato dalle mille voci di protesta che si sono levate sotto il cielo di Siracusa. Già perché, caro Assessore, l‟Inda è Siracusa. Ne è l‟anima e il cuore. La storia e la gloria. Per questo motivo Le chiedo di pesare meglio le parole prima di darle in pasto ai giornali, che giustamente e prontamente, le hanno riportate con grande rilievo e enfasi. Parole pesanti come macigni, anzi come i “sassi” del teatro Greco. Un teatro, assessore Stancheris, che Lei ha dimostrato, come si evince da una Sua recente intervista, di non conoscere. Il sipario si chiude. Per ora. Mimmo Contestabile sono l‟appuntamento culturale principale di Siracusa al quale è legata una fetta importante dell‟economia dell‟intera provincia La condivisibile esigenza di trasparenza manifestata dall‟assessore Stancheris deve essere rispettosa delle attese coltivate dal territorio per il 2014. DICE VINCIULLO: Sono adirato per le dichiarazioni che, la bresciana, Assessore Regionale al Turismo, ha rilasciato questa mattina sull‟INDA. Invito l‟Assessore al Turismo a recarsi, questa mattina stessa, presso la Procura di Siracusa per denunciare tutte le “allucinazioni” che i suoi uffici avrebbero riscontrato nella verifica della contabilità a suo tempo inviata dall‟INDA. All‟attuale Commissario e al precedente Presidente dell‟INDA chiedo di recarsi, anche loro, in Procura per tutelare il buon nome dell‟INDA e la correttezza degli atti amministrativi prodotti dall‟Ente durante e sotto la loro direzione. Esprimo la più totale fiducia nell‟azione che, a suo tempo, stando alle fonti di stampa, avrebbe intrapreso la Procura della Repubblica di Siracusa, certo che la stessa, come sempre ha dimostrato, fino a ora, saprà scrivere una pagina importante nella storia di questa Città, senza le sollecitazioni scomposte e fuori luogo dell‟Assessore Regionale al Turismo. Chiedo infine a tutte le forze politiche, sindacali e culturali della Città, in un momento in cui la stessa Città è candidata a capitale culturale e a pochi mesi dall‟inizio della stagione dell‟INDA, a farsi operosi protagonisti nella difesa di una Istituzione che tutto il mondo ci invidia e che dà lustro non solo alla città di Siracusa, ma alla cultura europea in generale. Certi che la Fondazione INDA saprà dimostrare la correttezza degli atti amministrativi prodotti e la Magistratura riportare la verità su una vicenda che è stata gestita malissimo e mi auguro non in malafede! Il volto sui palazzi sembra quello di Gesù Riceviamo e con qualche perplessità, ma anche con molta curiosità, pubblichiamo: Sono tanti i casi di avvistamenti Ufo, qui ci limitiamo a parlare di alcuni avvistamenti avvenuti nel periodo 2006 -2013 su tutto il territorio sud-orientale della Sicilia e, in particolare, a Siracusa e Provincia. La frequenza degli avvistamenti negli ultimi anni ha registrato un dato alquanto singolare: le persone che hanno avvistato gli oggetti non identificati sono tantissime con testimonianze che non lasciano dubbi o incertezze sull'argomento trattato, ci sono documenti certi come video, foto e financo testimonianze dettagliate che tuttavia non possono che dare quella prova che tutti cerchiamo per arrivare alla verità nascosta per millenni.Il fenomeno UFO ha avuto un forte impatto sulla nostra zona del Siracusano, molti avvistamenti avvenuti negli ultimi anni hanno segnato la vita dei testimoni oculari . Da non tralasciare il fattore psicologico e razionale del fenomeno in sè che spesso viene solo ridicolizzato dai media e dagli scettici accaniti , mentre si ricerca solo la verità per la verità . Questi i fenomeni più eclatanti avvenuti nel periodo di cuji ci occupiamo: Il Caso Light Circle maggio 2006 Siracusa Ologrammi proiettati sui palazzi in ombra al tramonto, volti, gesta, espressioni facciali e discorsi annunciati ..attraverso ologrammi che arrivano a noi come messaggi sconosciuti .. Sono fenomeni che si manifestano sia al tramonto che all'alba. Fonti di luce solare che colpiscono palazzi strade tutto ciò che si trova sul suo percorso di fonte luminosa. Il fenomeno si manifesta nella parte in ombra dei palazzi e quando il sole è già tramontato quasi all'imbrunire. Questi volti si sono formati dal nulla e per tre giorni si sono manifestati come ologrammi in movimento il video è molto chiaro. Dopo i tre giorni sono spariti nel nulla.Maggio 2006 (vedi foto del volto che sembra quello di Gesù Cristo). Le forme geometriche Forme geometriche formatesi in pochi minuti al tramonto durata: il tempo che il sole tramonta del tutto poi svaniscono nel nulla. Rappresentano il DNA Xx in forma geometrica stilizzata.I fenomeni delle xX sono stati registrati in tutto il mondo anche se non sono stati presi bene in considerazione o forse lo sono stati, ma noi non abbiamo notizie attendibili ufficiali, sappiamo soltanto che si tratta di una fonte luminosa e che la funzione principale di questo fenomeno è legato al sole. Caso del Febbraio 2013 UFO sfere luminose a Siracusa La notte del 24 Febbraio 2013 mi arriva la segnalazione di un ragazzo che mi dice che fuori dal balcone della cucina c'era qualcosa di veramente anomalo, ha scattato alcune foto con il cellulare che io personalmente ho analizzato ed ho trovato l'oggetto in questione davvero interessante, sono sfere luminose di forma intelligente, in una delle foto si nota una delle sfere color grigio scuro svolazzare attorno all'oggetto luminoso (si nota anche la scia rilasciata dalla sfera in movimento). Il fenomeno è durato per settimane a periodi alternati si ripresentavano (da constatare se ancora il fenomeno è attivo nella zona dell'avvistamento). Ma vi daremo notizia ben presto. Il CUS (Centro Ufologico Siciliano) tiene sotto monitoraggio molti fenomeni che avvengono nel nostro territorio. Allo scopo di aver chiarezza su questi fenomeni che spesso rimangono ancora celati per la poca credibilità ufficiale sul discorso UFO. Katia Platino Responsabile Cus Zona Siracusa 6 Domenica 17 novembre 2013 Sr-Gela: Il Consiglio dice dice dice Parlano tutti sul casello di Cassibile ma non ci sono poi le procedure giuste per mettere in riga il Cas che nega sfacciatamente ogni responsabilità Riceviamo e pubblichiamo: Due ore e mezza di confronto tra il consiglio comunale e i vertici del Consorzio autostrade siciliane sulla barriera in costruzione a Cassibile. Da Siracusa è partita la richiesta di eliminarla per evitare le condizioni di pericolo alla circolazione e che hanno prodotto tre incidenti in pochi mesi, compreso quello alla scorta del presidente della Regione, Rosario Crocetta; il presidente del Cas, Rosario Faraci, ha risposto con l’impegno di considerare la questione sottoponendola a un esame in sede tecnica. Per il Cas non ci sono responsabilità. Maurizio Trainiti e Gaspare Sceusa, rispettivamente direttore generale e direttore dei lavori, hanno spiegato come quella interessata dalla costruzione della barriera sia un‟area di cantiere, che impone un limite di velocità indicato in loco, e che tutto l‟iter delle autorizzazioni è stato completato. La barriera va realizzata obbligatoriamente, è segnalata secondo le previsioni di legge e, hanno aggiunto, è conforme al progetto e alla norma tecnica. Inoltre, entro il mese saranno installate le segnaletiche definitive e alcuni limitatori di velocità. Il Consiglio invece ha ribadito la pericolosità del casello in questione ed ha quindi di fatto contestato questa scelta, proprio su questo punto infatti ci sono stati moltissimi interventi. Ma è stato votato dal Consiglio Comunale un ODG da trasmettere ufficialmente ai vertici del Consorzio, alla Regione Siciliana, al Ministero di Lavori Pubblici? Non mi è sembrato un gran dibattito e la posizione del CAS mi è parsa di grande arroganza. Come se non fosse successo nulla, come se piazzare un casello a Cassibile fosse ragionevole. Ma quanti caselli devono esserci? Ci sono tutti questi caselli nella Catania-Messina? Ma il vero punto forte del CAS è quello “di avere tutte le autorizzazioni”: ammesso che sia così (ma credo che non lo sia come ha detto Vinciullo) il Comune dove insiste l‟autostrada ha mille modi per costringere il CAS al dialogo, alla ragione. Personalmente riaprirei con forza il tema “pedaggio” che è stata allora una autentica offesa a questa città e alla zona sud della provincia di Siracusa. Offesa subita allora da una rappresentanza parlamentare da operetta, incapace di balbettare qualche motivo di opposizione, e non è scritto da nessuna parte che il nuovo Consiglio Comunale debba dare tutto per scontato : siamo una zona dimenticata dallo Stato, finalmente si costruisce una infrastruttura e non si tiene conto, prima di avviare il pagamento del pedaggio, delle condizioni economiche della zona per aspettare almeno tempi migliori?. Zappulla: Il pedaggio va sospeso Riceviamo e pubblichiamo: Apprendo con stupore dalla stampa che oggi è stato convocato un consiglio comunale aperto sul casello autostradale di Cassibile. Necessità condivisa per l'importanza del tema, molto meno per le modalità della convocazione. Leggo infatti di inviti rivolti solo ai deputati regionali e misteriosa mi appare la ragione del mancato coinvolgimento della rappresentanza parlamentare nazionale. Se è vero infatti che il Cas è siciliano mi pare altrettanto palese che il tema sia di tale portata e di interesse generale da non potere essere circoscritto alle strette competenze territoriali. In ogni caso quella struttura chiamata impropriamente casello deve essere smantellata, perché costituisce grave nocumento alla sicurezza stradale. Mi giungono inoltre notizie in merito al dibattito in aula e che i tecnici del Consorzio Autostrade Siciliane, intervenuti nell‟assise cittadina, abbiano giustificato i problemi e gli incidenti come un deficit di educazione stradale. Se sono vere, queste dichiarazioni mi lasciano allibito e sconcertato. Ricordo che sulla questione il 25 settembre scorso ho inviato una lettera aperta al commissario straordinario del Consorzio Autostrade Siciliane, mentre sulla stampa sono intervenuto più volte sia sulla paventata introduzione del pagamento del pedaggio sul tratto percorribile della Siracusa – Gela che sul problema sicurezza tornato attuale con l‟incidente stradale che ha visto coinvolta l‟auto blu del Governatore della Regione siciliana e in cui hanno rischiato di perdere la vita due agenti della scorta, e con altri gravi sinistri che hanno messo a repentaglio la sicurezza di numerosi cittadini. All‟intervento sulla stampa è seguita la mia interrogazione al ministro dei Trasporti Lupi con la quale invitavo l‟autorevole esponente del Governo ad occuparsi della vicenda, sottolineando che l‟annuncio dell‟introduzione del pedaggio autostradale per il tratto tra Siracusa e Rosolini, entro i primi mesi del 2014, si scontra con la realtà per almeno tre importanti motivazioni che ribadisco ancora una volta, riportando di seguito i tratti salienti della lettera aperta al Commissario Straordinario del Riprende l‟attività di formazione in ambito criminologico, della Rete Centri Antiviolenza di Raffaella Mauceri con il “Corso base di psicologia criminale” che si articolerà in due giornate per un totale di 14 ore di lavoro: venerdì 24 gennaio (h: 15:00/20:00) e sabato 25 gennaio (h: 9:00/13:00; 14:00/19:00) e avrà luogo prevedibilmente presso la sala conferenze di Villa Reimann, via Necropoli Grotticelle 14, Siracusa. In collaborazione con l‟associazione antiracket antiusura “Salvatore Raiti” con il cui coordinamento provinciale la Rete è protocollata sin dal 2009, il corso intende offrire una formazione basilare sui temi della psicologia criminale e delle tecniche investigative; sugli aspetti psicodinamici e penali del comportamento criminale e violento; sui modelli teorici e sulle pratiche connesse all'osservazione e al trattamento del reo in ambito detentivo. Com‟è ovvio, il sorso si rivolge soprattutto a psicologi, avvocati, Cas, Antonino Gazzara Si tratta di un‟autostrada inequivocabilmente incompleta, con alcuni tratti considerevoli delle carreggiate percorribili tra Siracusa e Rosolini che risultano indecenti e bisognosi di ordinaria e straordinaria manutenzione, mentre risulta del tutto evidente che l'arteria è stata pensata, programmata e pianificata per realizzare un collegamento strategico dell'intera dorsale della Sicilia orientale e in particolare tra il territorio di Siracusa e quello di Gela. Aggiungo, sulla base dei recenti fatti di cronaca (ma non solo su questi), che è urgente intervenire con tempestività e solerzia per eliminare tutti gli ostacoli e le situazioni di reale pericolo come quelle palesate nel tragico sinistro che ha messo a serio rischio la vita degli uomini della scorta di Crocetta. Il terzo motivo è altrettanto importante e riguarda le ragioni economiche e sociali […] come possiamo parlare, da più parti, della valorizzazione delle eccellenze agricole e dell‟inestimabile patrimonio naturalistico, storico e culturale del Sud Est Sicilia se non siamo in grado di sostenere queste potenzialità uniche ed irripetibili? E non è certo annunciando l‟introduzione del pagamento di un salato pedaggio per il tratto accidentato di un‟autostrada ancora lontana dall‟essere completata che possiamo risollevare una delle voci critiche dell‟economia della zona: ovvero il trasporto. Al Consorzio Straordinario del Cas – in quella sede - ho chiesto di prendere in considerazione, la sospensione per almeno 5 anni dell‟introduzione del pedaggio sulla Siracusa – Gela o, in ultima analisi, di bloccare il pedaggio fino alla completa realizzazione dell'opera. E l‟ho esortato, inoltre, a prendere tutti i provvedimenti che sono di stretta competenza del Cas per garantire gli standard minimi di sicurezza del tratto autostradale già fruibile. Giuseppe Zappulla deputato nazionale Pd La psicologia di chi delinque operatori delle FF.OO., operatori socio-sanitari, consulenti tecnici, studenti universitari e a tutti coloro che, a vario titolo, possono essere interessati ad acquisire competenze nell‟ambito della psicologia criminale, per esempio ai giornalisti di cronaca nera. Questi in dettaglio, i temi trattati: Lineamenti di Psicologia criminale e investigativa; Genogramma della criminalità; Criminali si nasce?; Elementi di diritto penale; Imputabilità e pericolosità sociale; Trattamento penitenziario e riabilitazione del criminale; Il caso del “mostro di Cassibile”; Scena del crimine e Criminal profiling; Elementi di Vittimologia; Cold case: analisi di alcuni casi di cronaca giudiziaria. Il corso è coordinato dalla dott.ssa Sofia Milazzo (nella foto), Psicologa Esperta in Psicologia Giuridica e Criminologia nonché socia storica della Rete antiviolenza di Siracusa, e si avvale di due docenti d‟eccezione: la dott.ssa Angela Gianì, già Direttrice del Penitenziario di Cavadonna e il dott. Giovanni Mazzone, Professore di Diritto Penale presso l‟Università di Catania. Al presidente dell‟associazione antiracket, Giuseppe Barreca, il compito di presentare, come di consueto, questa iniziativa di così grande attualità, stante che nel nostro paese la criminalità è drammaticamente in crescita in ogni settore e direzione. Come sempre, per gli appartenenti alle Forze dell‟Ordine, il corso verrà erogato a titolo gratuito. Tutti i partecipanti al corso riceveranno le dispense dei moduli in formato digitale e, al termine del corso, l‟attestato di partecipazione. Le iscrizioni sono aperte (ne sono già arrivate 29!) e poiché i posti non sono illimitati si consiglia di prenotarsi telefonando tempestivamente al 339.4737143. 7 Domenica 17 novembre 2013 Pd, nuovo accordo Consiglio-Foti Si conoscono e si detestano da una vita e hanno sempre trovato la soluzione migliore/peggiore. Unica certezza la Castelluccio nuova segretaria del partito nonostante le (finte) urla di guerra dei neo fotiani La guerra nel PD è ormai all‟arma bianca. L‟area Foti che ha partecipato al congresso provinciale per vincerlo con la candidatura di Liddo Schiavo lo ha perduto ed invece di comportarsi come tutte le minoranze del mondo (ricorsi di tutti i tipi per il suo annullamento) si inventa un altro congresso all‟istante dove elegge…Liddo Schiavo nella (ingenua) speranza di ottenere l‟annullamento dei due congressi, quello vero e quello fasullo. Ma è una richiesta ragionevole? Non è il sintomo che il grande capo (Foti) ha perso lucidità per non dire la testa? ”Ci auto-sospenderemo tutti dal partito - dice Paolo Gulino, fotiano di recente ingresso e (si dice) aspirante assessore comunale - sindaco compreso. Roma deve ascoltarci, deve intervenire per mettere fine ad una situazione guidata da una “filiera di acchitati” che vuole conservare potere e poltrone”. L‟ultima parola sulla guida provinciale del Pd, secondo i fotiani, non è ancora stata detta. “Gli ex bersaniani e l‟area Dem - prosegue Gulino hanno comunicato l‟annullamento dei nostri ricorsi da parte della commissione regionale di garanzia dopo averlo saputo per telefono. Noi aspettiamo le carte. E soprattutto la risposta ufficiale che deve arrivarci dalla com- missione nazionale presieduta da Berlinguer che, a questo punto, è l‟unico organismo che riconosciamo”. Nessun cenno al segretario provinciale che hanno eletto loro (Liddo Schiavo): ne hanno chiesto la convalida? Intanto Il caso Siracusa sarà esaminato dal Partito democratico in sede nazio- nale. Lunedì ci saranno le audizioni dei ricorrenti e delle commissioni locali dei congressi di Siracusa.”E se alla fine, è stato chiesto a Gulino, anche Roma dovesse dichiarare valido il congresso del Minareto? Risposta: “Castelluccio (nella foto con due giovani sostenuitori) non sarà il nostro segretario. Rappresenta due aree e non il partito. Proseguiremo la battaglia e ci saranno sorprese”. Un bel modo di rispettare le decisioni nazionali. Ma ora che succede? L‟8 dicembre si vota per le primarie. Qui votano tutti, iscritti e non iscritti, basta pagare al gazebo 2 euro e si vota. Stessa scena? Truppe cammellate in movimento? Reclutati somali, eritrei, siriani, malesi etc come è avvenuto in altre parti dove sono stati arruolati gli albanesi? Non lo so, è possibile. Certamente questo clima non credo che favorisca la partecipazione di elettori “esterni”, di non iscritti al PD, che caratterizzò le primarie del novembre 2012 dove vinse Bersani ma Renzi ottenne una affermazione clamorosa. Se così fosse sarebbe un danno enorme per il PD ed eventuali elezioni nazionali anticipate. Il solito PD che alla fine non vince mai niente? Non so se risponde a verità ma si parla anche di un incontro Foti-Consiglio per fare pace. Del resto è credibile perché si conoscono da una vita, si detestano da una vita, e gli accordi di tutti i tipi li hanno sempre fatto. Perché non dovrebbero questa volta? La cena per beneficenza fa ridere Non è carità che salva. Sull’iniziativa di don Lo Bello abbiamo raccolto il parere di dieci cittadini che abbiamo sentito attraverso il nostro sito Fb Un parroco della città organizza un banchetto di beneficenza per VIP, al fine di raccogliere fondi da destinare ai più bisognosi della propria parrocchia. <<Nella splendida cornice di un noto ristorante di contrada Isola, erano presenti anche il sindaco, assessori e consiglieri comunali >>. E‟ la notizia diffusa con tanto di comunicato stampa e che ha suscitato tanto interesse in città. Attraverso il nostro sito su facebook abbiamo raccolto l‟opinione di dieci lettori. Sette su tre si sono dichiarati contrari. Abbiamo chiesto il perché? <<Quand‟ero giovane e militavo nell‟Azione Cattolica, >> ci risponde il primo <<in occasione delle festività natalizie solevamo organizzare una Fiera del dolce per devolvere il ricavato ai non vedenti bisognosi del Mac (Movimento Apostolico Ciechi). Ebbene ogni volta era una lite tra la presidente e il vice presidente di quel movimento diocesano. La prima concordava ma il secondo si irritava perché riteneva quella forma di beneficienza lesiva della dignità del non vedente. “Un’elemosina di cui si può fare a meno. La sagra si risolve in un mettersi in mostra di alcune signorine delle società bene siracusana”. Affermava Biagio Morelli, che ora non c‟è più>>. Per il secondo lettore i tempi sono cambiati e ci ricorda che l‟attuale Santo Padre, Papa Francesco, appena insediatosi ebbe modo di disertare il concerto organizzato da mons. Fisichella alla ex Sala Nervi (ora Paolo VI°).<<Ritenuto uno spettacolo un po‟ mondano>>. Fu il commento di qualche vaticanista. L‟osservazione del terzo lettore ci sembra più appropriata, perché fa riferimento alla visita di Papa Francesco ad Assisi, nella Basilica del Frate. <<All’ora di pranzo i frati francescani avevano fatto preparare il pranzo in onore del gradito ospite, invitando autorità civili e militari dei luoghi. Ebbene il Santo Padre visitò la sala da pranzo saluto gli invitati e preferì consumare il pasto con i poveri assistiti dalle suore di Santa Maria degli Angeli, alla mensa della Caritas, recandovisi per quel viottolo a bordo di una piccola fiat-panda>>. Un altro lettore fa ancora riferimento alle parole dl Papa nel corso della visita ad Assisi nel giorno di san Francesco: <<La Chiesa si deve spogliare del cancro della mondanità>>.- 4 Ottobre 2013”. Ed un quinto lettore ci ricorda altre parole di Papa Francesco: <<mai adagiarsi sull’avere, si diventa nullità. Siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, non degli idoli>>. 29 Settembre 2013. Un altro lettore ancora riporta le parole del Santo Padre in Sardegna il 22 Settembre 2013 : <<Coraggio, conosco la vostra sofferenza. No al sistema centrato sul dio denaro>>. A leggere tutte queste considerazioni un lettore che si definisce laico fa notare che << don Lo Bello non è mica il Papa e quindi non si può pretendere da lui tanta “teologia o “cristologia” >>. Don Rosario in fondo cerca di fare l‟interesse della sua parrocchia che non è certo la Comunità di San Paolo; anche quando ospita in Chiesa cefali e muletta della politica e della imprenditoria siciliana. <<La Chiesa è di tutti>> è l’osservazione di un altro lettore << però ogni tantu fatti fotografari con qualche credente>> . A dire il vero questa osservazione, un po‟ polemica e presuntuosa, non l‟avrei voluto ospitare ma se prendi una decisione poi la devi mantenere: <<L’origine di don Rosario è chiaramente borghese, forse avrebbe bisogno di una sana esperienza formativa missionaria. Nel suo interesse, più che nel nostro>>. Ma questa è competenza del suo ordinario, non certo della tribù di Facebook. Ho voluto trascrivere per ultima l‟opinione del lettore che mi sento di condividere personalmente. Più che un lettore in effetti è uno scrittore, un certo Luca, da non confondere. La cito testualmente: <<Il giorno intanto cominciava a declinare e i dodici, avvicinatisi, gli dissero: << Metti in libertà la folla, affinché possa andare per i villaggi d‟intorno e per le campagne a trovar da dormire e da mangiare, perché qui siamo in un luogo deserto>>. Egli disse loro:<<Date voi ad essi , da mangiare>>. <<Ma noi non abbiamo che cinque pani e due pesci; a meno che non si debba andare noi a comprare dei viveri per tutto questo popolo>>. Il senso dell‟insegnamento è noto, almeno agli addetti ai lavori. Ma qualcuno si ostina ancora a non capire. La mia non vuole essere una valutazione etica o moraleggiante. Non mi compete. Ma nell‟interesse nella comune religione. << Religio>>, scrive Vito Mancuso nel suo ultimo libro, <<viene dalla medesima radice di logos e indica la realtà che collega tra loro le libertà dei singoli facendone un insieme ordinato, un sistema operativo, una civitas che genera civilitas…. Una cosa però deve essere chiara: che senza organica aggregazione degli ideali più alti non c‟è civiltà, non c‟è sistema, non c‟è organizzazione (non c‟è Chiesa n.d.r.); c‟è solo una massa di individui e di lobby che si fanno guerra senza nessun interesse verso il Bene comune>>. Alla crisi dell‟autorità in quanto tradizione non si dà soluzione con retaggi piccolo borghesi. La cena di o per beneficenza fa solo ridere. Non è carità che salva. Un fenomeno locale, solo nostrano, meridionale? Non credo. Diversamente Massimo Camisasca , superiore generale della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo, non avrebbe inserito nel sottotitolo del suo libro, PADRE Edizioni San Paolo 2010, Ci saranno ancora sacerdoti nel futuro della Chiesa ? a cura di Pepè Genovese Ps All‟udienza dell‟11 settembre scorso Papa Francesco : <<Chiesa non è solo preti>>. 8 Domenica 17 novembre 2013 contromano La sera andavamo al Manhattan Che essere emigranti implica la nostalgia… La nostalgia si muove anche attraverso strane strade sensoriali: odori, sapori, suoni. In questa cittadina dai colli dispari dove trascorro le mie tediose giornate, quanto a odori e sapori meglio levarci mano che quando ci provano sovente fanno cose che non si possono né odorare, né mangiare… senza contare che ci sono ingredienti come mulinciane e pipi che qui sono geneticamente modificati e non si possono guardare pena intossico intestinale e soprattutto psicologico. Restano i suoni. E così l‟altra sera, mentre cercavo di mettere le canzoni dentro un ipod tarocco che ho comprato dall‟apposito cinese della garbatella all‟esoso prezzo di 7,50 euri (c‟è la crisi e uno s‟accontenta), scorrendo le mie canzoni su itunes, ho avuto una botta di nostalgia nostalgica perché sentivo quelle musiche e dentro mi scorrevano vecchi film autobiografici aretusei che pareva che ero lì, che erano successi ieri, ed invece ero in zona Corso Trieste a Roma ed erano successi 20, 30, 40 anni fa. E non c‟entra se le canzoni mi piacciono o meno, ce ne sono alcun che innescano il film, altre no. Metti “Il nostro caro angelo” di Battisti, appena attacca il giro di chitarra iniziale mi trasferisco al Manhattan nell‟inverno‟72-„73. Come fai a ricordare precisamente l‟anno e la stagione, direte voi. E‟ una storia lunga, fregatevene. Insomma sono al Manhattan nella penombra (vedi foto del 1971), in fondo si vede Peppone alla consolle davanti la pista, alle spalle i divanetti, allora c‟erano i lenti, io avevo 16 anni, quanti ne ha mio figlio adesso, e posso percepire la sensazione sulla pelle del sudore della ragazzina con cui stavo allora che alla fine dei “veloci” si metteva a ballare con me. Mi pare di ricordare i vestiti, i pullover aderenti i pantaloni a zampa d‟elefante, non c‟era molta attenzione ai vestiti allora, eravamo ruspanti… Metti “Sotto il segno dei pesci” di Venditti, era una giornata di festa del ‟78, ed io stavo all‟Isola a casa di mio cugino Simone. Dove- La luna di miele dell‟amministrazione Garozzo è finita e da domani saranno in molti a valutare il suo fare con più attenzione di ieri. Abbiamo perciò ritenuto di riassumere la situazione a favore di coloro che poco s‟interessano dei fatti della politica locale. Il governo della Città di Siracusa oggi è affidato ad una entità politica dai contorni non definiti che però tende ad includere tutti, e tutto ciò che la politica ha prodotto dal dopo Visentin in poi. Nessuno si meravigli, quindi, se quando sarà il momento dell‟ineluttabile, anziché parlare di esplosione, sarà opportuno usare il termine implosione, visto che l‟esplosivo lo tengono in mano tanti “amici a titolo personale di Giancarlo” e i gruppi costituiti ai margini dei partiti. Più s‟ingrossa il nucleo della maggioranza più forte sarà il fragore. L‟opposizione reale, in altre parole, quella che doveva essere rappresentata dall‟avvocato Ezechia Reale ha perso il suo peso, anche se già dall‟indomani della sconfitta elettorale pesava poco per il suo frazionamento. Ecco come si presenta divisa quella che doveva essere l‟opposizione. I consiglieri di Gianluca Scrofani, ideatore di Siracusa Democratica, sono due: Chiara Catera e Alberto Palestro, per formalizzare un gruppo consiliare hanno chiesto e ottenuto l‟adesione tecnica di Giuseppe Impallomeni, un ex Grande Sud. Una formazione corteggiata da destra e dal centro che guarda all‟area di governo senza nascondere lo sguardo. Il gruppo Scrofani potrebbe accasarsi in qualche partito di centro come l‟Udc che non riesce ad avere rappresentanza al quarto piano del Vermexio. Questione di settimane, forse di mesi, poi l‟attrazione fatale verso il partito di Casini potrebbe concludersi felicemente con un approdo. Le proposte di entrare in Forza Italia giunte dal notaio Angelo Bellucci non avrebbero stuzzicato l’interesse di nessuno di SD, anche se l‟Udc aretuseo si mostra loro con le sue contraddizioni di partito non attivo, nonostante l‟ampia sede in piazza Adda. Un partito che nessuno è in grado di riferire chi lo rappresenti all‟esterno. Si mormora di un commissario nominato con l‟assenso dell‟on. Pippo Sorbello. Che l’Udc sia preda della confusione si evince anche dal va essere una specie di scampagnata, era dopo pranzo, c‟era tanta gente. Io a quel tempo studiavo a Roma, ma la foto ce l‟ho dell‟Isola in quel pomeriggio assolato. Venditti cantava e io ho una sorta di camera sequenza che più o meno dal cancello della villa, segue da destra verso sinistra tutto il panorama con le auto parcheggiate, i capannelli di ragazzi, le risate che scoppiavano improvvise… Metti “Cosa sarà” di Dalla e De Gregori, doveva essere il 1979 ed ero in macchina in via Von Platen con la mia “zita”, Elena. Non so perché ricordo proprio via von Platen, ma il film è lì. Era il tempo degli impianti stereo con le radio estraibili di potenza spropositata rispetto alle esigenze dell‟auto. La mia era una 127 blu. Piaceva molto a me e a Elena “Cosa sarà”, e nel film della memoria ci siamo noi due con il volume a palla che cantiamo a squarciagola mentre scendiamo verso il semaforo con viale Teocrito, ricordo il profilo sorridente di Elena che canta… eravamo vergognosamente giovani… Metti “Ciao mamma” di Jovanotti. Era un capodanno, forse del ‟91, ero già sposato e facevo il giornalista alla Gazzetta del Sud, non so come eravamo finiti tutti ad un cenone e ballo dalle parti dei Pantanelli e nel mio film c‟è “Ciao mamma” di sottofondo e attorno a me che ballano la mia consorte dell‟epoca (che quest‟anno a luglio facciamo 30 anni di matrimonio) e alcuni miei colleghi, ricordo in particolare Santino Calisti e Vittorio Di Giacomo. Non so perché ricordo in particolare loro, ho davanti agli occhi Vittorio che balla, ma questo è il film. I tem- Consiglieri comunali come “cavalli scossi” fatto che non è riuscito a chiarire se tra le sue fila ci sia ancora l‟ex golden boy, Edy Bandiera, sopraffatto dalle troppe sconfitte elettorali, che agli amici più vicini raccomanda di aspettare il corso degli eventi tenendo un basso profilo dentro l‟Udc in attesa delle offerte migliori che potrebbero giungere dalle rotture nel centrodestra berlusconiano. Altra scheggia di opposizione è il gruppo Progetto Siracusa, capeggiato dal consigliere Salvo Sorbello e partecipato da Fabio Rodante e Massimo Milazzo. Tre consiglieri con ottime capacità di far valere le ragioni dell‟opposizione, che però, non riescono, per scelta, a sfondare la porta temendo di compromettere irrimediabilmente i rapporti con i padroni di casa del Vermexio. Si potrebbe tradurre con: “opposizione oggi, aspettando i possibili tempi migliori del domani". Infine c‟è l‟opposizione più dura e pura che porta avanti il gruppo “Protagonisti con Vinciullo” composto dai consiglieri Simona Princiotta, Salvo Castagnino e Fabio Alota. Da pochi giorni si è dissociata dal gruppo vinciulliano Cetty Vinci, rimasta sempre vicina a Donatella Lo Giudice (nella foto) e a Michele Mangiafico. Poiché www.ifattidelladomenica.it è risaputo che una noce nel sacco non fa rumore, non si comprende fino a che punto possa, la dottoressa Vinci, essere in grado di fare opposizione ad un‟amministrazione locale di taglio renziano con riconosciute composite idee politiche protese ad includere e a non escludere la destra, il centro o la sinistra. Nel corso della settimana sono emerse rotture all‟interno del gruppo formato da consiglieri eletti “con Garozzo Sindaco”, per la troppa presenza di “galli” all‟interno. Ed ecco la nascita di un gruppo alquanto ibrido: “Sel-Garozzo-Renzi” che ha fatto andare in collera il consigliere Alessandro Acquaviva che si considera vendoliano di ferro. I consiglieri Enrico Lo Curzio, Giuseppe Rabbito e Gaetano Malignaggi hanno lasciato la lista di provenienza ( Con Garozzo sindaco) per lanciare segnali d‟insofferenza verso le disattenzioni ai fatti amministrativi proposti dai consiglieri riconosciuti “di serie B” dall‟amministrazione in carica. Malignaggi, Rabbito e Lo Curzio si sono detti: “Forse saremo più ascoltati se ci presentiamo con un gruppo tutto nostro, rispetto al gran calderone che dice di volere appoggiare il sindaco Garozzo ”. Altro gruppo con problemi da definire è quello dei crocettiani del Megafono. Sono quattro: Gaetano Firenze, Giuseppe Casella, Massimo Butti e Gianluca Romeo; il loro silenzio li pi erano cambiati, avevo più di 30 anni, lavoravo, ero marito, ma quel film conserva il sapore di un tempo lontanissimo e spensierato… Metti “No scrubs” delle TLC. Era la fine degli anni ‟90 o forse già il duemila. Era il tempo di Napster, il programma che consentiva a tutti di scaricare gratis le canzoni, erano i primi tempi di internet e di MTV ed il mio film mi riporta ad una mattina in redazione, doveva essere presto, ero solo (portavo mio figlio all‟asilo e arrivavo alle 9,00 alla Gazzetta in via Taro) e prima che il lavoro cominciasse avevo un‟ora per scaricare le canzoni sul portatile che mia moglie mi aveva regalato e per scrivere i primi capitoli di “Dove finiva via Pitia” che allora non sapevo che sarebbe stato il mio primo romanzo e nemmeno se l‟avrei mai finito. Ho l‟immagine dello stanzone della redazione inondato di luce. A sinistra la scrivania di Aldo, in fondo quella di Santino, appesi ai muri i calendari con le donne discinte che ogni anno aggiornavamo e sovrapponevano al precedente per non perdere la memoria storica e poter fare dei paragoni pertinenti e non basati solo sul ricordo… Metti "Ti amo"di Umberto Tozzi e si apre il film di Fontane Bianche, estate '77 o '78. In macchina con Fabio Granata, e con Cristina e Luciana due amiche del nord. Rettilineo del Cubano. Una lapa inchioda davanti a me. La tampono. Portava pomodori. Il conducente anziano scende, guarda e esclama: "Bih, ma ca si fici a sassa". Noi scoppiamo a ridere in quel pomeriggio leggero quando anche un tamponamento era divertente. Ricordo la faccia di Fabio e quelle allegre delle ragazze...Ok. Questo e' un pezzo inutile per voi (in effetti abbastanza anche per me). Ma Nick Hornby ci ha fatto un romanzo sulle canzoni della sua vita, io solo due cartelle. Sono consapevole delle differenze. Hasta lo Manhattan siempre. Joe Strummer riduce nel cantuccio del personale e alla non partecipazione delle idee e della politica. A dire il vero i consiglieri silenziosi del Megafono sono tre, perché, il consigliere Firenze quanto a farsi sentire spesso deborda al punto che si rende difficile frenarne l‟impeto che gli viene dalla sua lunga esperienza maturata all‟ombra delle prima Repubblica. A sentire Firenze, il Megafono applica la politica del “disturbo”, pretendendo in aula l‟applicazione delle regole che spesso vengono ritenute superflue per il gran numero di sostenitori della maggioranza. Il gruppo “Con Garozzo sindaco” a far da corazziere del sindaco sottolineando la fedeltà con prontezza di attacco verso chi mette in discussione il verbo dell‟amministrazione attiva. Il PD si è fatto avvinghiare dalla ragnatela del Congresso e non è facile immaginare il futuro dell‟intero gruppo consiliare, rappresentato da giovani e da portatori di interessi politici diffusi, sarà interessante seguire le fasi della campagna per le primarie dell‟8 dicembre per avere idea di quel che avverrà. Non si sbaglia chi pensa che i travagli del PD saranno anche quelli dell‟amministrazione Garozzo, dal momento che, il sindaco ha scelto di assumere non solo l‟onere di guidare l‟amministrazione cittadina, ma anche quello di essere punta di diamante dei renziani aretusei. Fino a ieri chi svolgeva il ruolo di primo cittadino tendeva a tenersi fuori dalle beghe partitiche e politiche, però, qualcosa di nuovo è accaduto da quando fare il sindaco è diventato compatibile con la guida del partito, anche in ambito nazionale. Caso Renzi docet. A Siracusa questa novità non è gradita ai padri e padroni del PD, il sindaco Garozzo lo sa bene, e non s‟impressiona per nulla, perché magari ha previsto le mosse dei suoi avversari e preparato le contromisure. Non si potrebbe spiegare diversamente la frase pronunciata dal sindaco Garozzo alla conferenza stampa a favore della candidatura di Liddo Schiavo alla segreteria: “Sappiano che con il PD o senza il PD noi cambieremo questa città”. Se non è sfida questa cos‟altro potrebbe essere?