Ancora sull’equilibrio macroeconomico
• Occorre sottolineare che la curva IS non è non è una relazione funzionale
tra tasso d’interesse e reddito, ma solo una relazione di equilibrio (idem
per la LM)
• I VALORI DI EQUILIBRIO y* e r* possono essere ricavati risolvendo il
sistema formato dall’equazione IS e LM (2 equazioni e 2 incognite)
Y  c0  c(1  t )Y  G0  I 0  dr
M 0  fY  gr
M0
f
r*  Y 
g
g
Sostituendo r* nella ricaviamo Y*:
1
d
Y* 
(A  M0)
df
g
1  c(1  t ) 
g
Dove con A è stata indicata la
somma di tutte le componenti
esogene della domanda (c0  G0  I 0 )
Y* 
1
1  c(1  t ) 
df
g
(A 
d
M0)
g
M0
f
r*  Y 
g
g
•
In una formulazione più completa in A abbiamo anche –cT0 e + cTr
•
•
Vi è una relazione positiva tra Y*, G e M0
Vi è una relazione negativa tra Y*, t e T
•Gli equilibri parziali nel mercato della moneta e nel mercato dei beni sono infiniti
(ricorda la derivazione delle due curve)
•Dal confronto dei 2 equilibri parziali si può individuare un’indicazione a favore di
una coppia tra reddito e tasso d’interesse (che realizza l’equilibrio generale)
L’equilibrio nel modello IS-LM è stabile
•
Partiamo da K, in cui c’è eccesso di
offerta di beni e di moneta (r > r*)
•
r diminuisce (gli operatori comprano
obbligazioni Pb (prezzo obbligazioni) ↑,
r↓ per garantire l’equilibrio sul mercato
della moneta  K‘
•
•
In K‘ c’è eccesso di domanda di beni 
aumenta il reddito e quindi la domanda
di moneta con movente transazionale e
precauzionale ( si vendono obbligazioni
Pb ↓) r aumenta fino a raggiungere
l’equilibrio
Analogamente nel punto F…
r
K
LM
E
F’
K'
F
IS
Y
Hp.: il mercato della moneta raggiunge più
velocemente l’equilibrio; sia che si parta da K
che da F il primo passaggio verso E consiste
in un ricollocamento sulla LM
1
d
Y* 
(A 
M0)
df
g
1  c(1  t ) 
g
• A causa dell’interazione tra mercato dei beni e mercato della
moneta si è ridotta l’entità del moltiplicatore (essendo
aumentato il denominatore)
• Vi sono due tipi di politica economica:
- la politica fiscale
- la politica monetaria (ΔM)
Tuttavia l’equilibrio macroeconomico individuato
dall’intersezione tra IS e LM può non coincidere con la piena
occupazione dei fattori produttivi
• Nel modello IS-LM l’equilibrio macroeconomico esiste ed è stabile
(esistono forze che autonomamente muovono il tasso d’interesse e il
reddito verso i valori di equilibrio)
• Tuttavia questo equilibrio spontaneo potrebbe non assicurare la piena
occupazione
• Il Governo (l’operatore pubblico) può intervenire attraverso appropriate
politiche economiche
Politica fiscale, produzione e tasso d’interesse
• Tramite la politica fiscale il Governo agisce sulla domanda aggregata
• Hp.: partiamo da una situazione di equilibrio macroeconomico con un
livello di Y < YPO (reddito di piena occupazione)
• Il Governo vuole avvicinarsi a YPO
• Supponiamo che il governo decida di intraprendere una politica
d’espansione fiscale basata su un aumento della spesa pubblica e/o su una
riduzione delle imposte
 aumento del disavanzo di bilancio che dovrà essere finanziato
• un aumento della spesa pubblica (o una riduzione delle imposte - oppure
entrambe) comporta uno spostamento della curva IS verso destra
La politica fiscale
• Ye1<Ypo
• Il settore pubblico agisce sulla spesa
pubblica  G>0 per ottenere un
livello di reddito pari a Y2 più vicino
alla piena occupazione (ciò avviene
tramite il meccanismo del
moltiplicatore keynesiano)
• Il reddito di equilibrio risulta essere
Ye3
r
LM
E3
r3
r1
E1
E2
IS2
IS1
Ye1 Ye3 Y2 Ypo
Y
La spesa pubblica ha spiazzato gli investimenti privati (l’effetto
di spiazzamento è dovuto all’incremento di r)
Politica fiscale, produzione e tasso d’interesse
Perché il reddito d’equilibrio è Y3 e non Y2?
• La maggiore spesa pubblica mette in moto il moltiplicatore che fa
crescere il reddito sulla base del tradizionale meccanismo keynesiano; ma
la crescita del reddito aumenta la domanda di moneta per transazioni, e
avendo assunto che la quantità di moneta nell’economia è rimasta
invariata, il tasso d’interesse tenderà a crescere
– Al crescere del tasso d’interesse si riduce la preferenza per la liquidità
e la liquidità resa disponibile sarà tanto maggiore quanto più elevata è
la sensibilità della domanda di moneta rispetto alle variazioni del
tasso d’interesse
• L’aumento del tasso d’interesse scoraggerà una serie d’investimenti
privati, diventati non più convenienti ai nuovi livelli del costo del denaro
– La contrazione degli investimenti sarà tanto maggiore quanto più essi
risultano sensibili all’aumento del tasso di interesse (quanto più la IS
è piatta)
L’effetto di spiazzamento degli investimenti privati
• È tanto maggiore quanto più la curva IS è piatta e quanto più la curva LM è
inclinata
In questo caso la politica fiscale è meno efficace
LM
r
IS1
r
IS2
LM
IS2
IS1
A
A
B
Y* Y*SP
B
Y
Y*
Y*SP
Y
L’inclinazione della curva LM
• M0 = fY- gr
•
r = (f/g)Y – M0/g → Δr/ ΔY = f/g
Per un dato valore di f, al crescere di g, cioè della sensibilità della Md a
scopo speculativo al tasso d’interesse diminuisce la pendenza della LM
(viceversa se g si riduce)
• Una Md molto sensibile ad r sarà rappresenteta da una LM piatta; in questo
caso l’equilibrio sul meracto della moneta richiede che ΔY non producano
Δr
• Per un dato valore di g, al crescere di f, cioè della sensibilità della Md a
scopo transazionale al livello del reddito aumenta la pendenza della LM
L’inclinazione della curva Is
1
Y* 
( I 0  dr  G0 )
1  c1
•
1  c1
I G
r
Y 
d
d d
dr/dY = - (1-c)/d
Dato c1 un aumento di d (della sensibilità degli investimenti a
r) diminuisce l’inclinazione della retta, quindi la Is è più
piatta
L’effetto di spiazzamento degli investimenti privati
• Analogamente:
È tanto minore quanto più la curva IS è inclinata e quanto più la
LM è piatta
In questo caso la politica fiscale è più efficace
• Verificare tramite grafico
Come può la Banca Centrale fare assorbire una maggiore quantità di
moneta al mercato?
La BC è il soggetto indipendente dal governo che determina la politica
monetaria di un Paese
– Effettuando operazioni di mercato aperto: laBC, in tal caso, si
comporta come un operatore finanziario qualsiasi che compra e
vende attività finanziarie (es. acquistando attività finanziarie la BC
cede moneta ai venditori, aumentando la quantità di moneta in
circolazione nel sistema)
– Manovra del tasso di sconto: è l’interesse pagato dalle banche
ordinarie per avere un prestito dalla banca centrale.
– La struttura dei tassi di interesse è influenzata dal tasso di sconto
deciso dalla BC. Se questo subisce un incremento, aumentano i tassi
di interesse e conseguentemente diminuisce il credito; al contrario se
si riduce.
– Variazione del coefficiente di riserva obbligatoria
La politica monetaria
• Ye1<Ypo
• L’operatore pubblico (la banca
centrale) agisce sull’offerta di
moneta per esempio acquistando
titoli sul mercato aperto  M>0
(tramite una riduzione del coef. Ri,
una riduzione del tasso di sconto, o
vendendo attività finanziarie sul
mercato)
• Nel nuovo equilibrio rappresentato
dal punto E2 non si è verificato
alcun spiazzamento degli I privati
(perché il tasso d’interesse non è
aumentato)
r
LM1
LM2
E1
r1
r2
E2
IS
Ye1 Ye2
Ypo
Y
Il fenomeno dello spiazzamento degli investimenti privati
• Con il termine spiazzamento si indica la sottrazione di credito al settore
privato, provocato dal finanziamento del settore pubblico
• Può essere determinato:
– dalla crescita dei tassi d’interesse per la pressione sul credito, che
finisce per incidere maggiormente sulla spesa privata d’investimento
più sensibile alle variazioni del costo del denaro
– per effetto di razionamento, quando la limitata disponibilità di credito
porta ad una ripartizione amministrativa del credito tra settore pubblico
e settore privato, che risente dell’espansione del settore pubblico.
Per evitare l’effetto di spiazzamento la BC può attuare
simultaneamente una politica fiscale espansiva e una politica
monetaria espansiva
• Il risultato di una tale combinazione
di politiche è che il reddito cresce
da Y* a YPO mentre il tasso
d’interesse rimane sostanzialmente
costante
r
IS1
IS2
LM
LM2
rs
r
A
B
• ΔG>0 → ΔY>0→ aumento della
domanda di moneta (politica
monetaria accomodante) che viene
però soddisfatto da un incremento
dell’offerta di moneta
In questo modo non vi è Δr >0 indotto
dall’incremento della vendita di
obbligazioni
Y* Y*SP
Y
Relazione inversa tra tasso d’interesse e prezzo delle obbligazioni
(Pb)
• Es. Un’obbligazione del valore nominale di 100€ acquistata al momento
dell’emissione a quel prezzo, promette di restituire dopo un anno il capitale
di 100€ pagando un interesse di 4€ l’anno:
r = 4/ 100 = 4%
Se dopo l’emissione Pb scendesse si potrebbe comprare la stessa obbligazione ad
un prezzo inferiore per es. 80€, allora il tasso d’interesse effettivo diverrebbe:
r = 4/80 = 5%
Efficacia della politica monetaria
Keynes sostiene che non sempre la politica monetaria può essere efficace
per il raggiungimento di un equilibrio di p.o (mentre la politica fiscale
viene ritenuta più efficace soprattutto in una situazione particolare)
r
In una situazione caratterizzata dalla
cosiddetta “trappola della liquidità”, in
quanto r è prossimo allo zero (Pb, ossia
il prezzo delle obbligazioni è molto alto)
e gli operatori desidereranno tenere in
forma liquida qualsiasi quantità di
moneta venga offerta. Ciò si traduce
graficamente in una LM con un tratto
iniziale orizzontale in corrispondenza di
questo livello di r (r minimo)
LM
LM1
rmin
IS
Y*
IS1
Y*1
In questo caso l’unico
strumento efficace è la
politica fiscale
Y
La trappola della liquidità
La LM è rappresentata da una retta
spezzata, nel primo tatto da una retta
parallela all’asse delle ascisse; in
corrispondenza di un valore di “r” così
basso (Pb alto) tutti gli operatori sono
disposti a detenere moneta in forma
liquida (si aspettano che in futuro
Pb↓)
r
LM
LM1
rmin
A partire da rmin e da Y1* la LM sarà
inclinata positivamente
IS
Y*
IS1
Y*1
In questo caso particolare la politica fiscale è massimamente efficace in
quanto non vi è l’effetto di spiazzamento (crowding out)
Y
La visione keynesiana
• La curva IS è molto ripida (gli investimenti sono insensibili al
tasso di interesse)
• La curva LM è orizzontale (g )
È il caso di trappola della liquidità
• La politica fiscale è massimamente efficace ed è quindi l’unico
strumento di intervento in economia
• La politica monetaria è inefficace
La visione monetarista
•
La curva IS è piatta (gli investimenti
sono molto sensibili al tasso di interesse)
•
La curva LM è verticale (la domanda di
moneta è insensibile al tasso di interesse,
ossia g→0)
Quindi, per ogni data offerta di moneta
esiste uno e uno solo livello di reddito a
prescindere dal tasso di interesse. In
questo caso:
•
LM
r
LM1
r*1
r*
IS1
r*2
IS
• La politica fiscale è inefficace (non ha
alcun effetto su Y, ma solo su r, vi è
quindi uno spiazzamento completo)
Y*
Y*1
Y
• La politica monetaria è massimamente efficace
• Per i monetaristi, in realtà, il sistema si trova sempre vicino alla P.O. quindi
incrementi della domanda aggregata (sia dovuti a ΔM >0 che a ΔG>0)
generano solo aumento dei prezzi
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