MODULO 2
R
Regione Piemonte
Assessorato al Turismo
Direzione Turismo Commercio Sport
Settore Offerta Turistica Interventi Comunitari in Materia Turistica
Via Avogadro, 30 - 10121 Torino
DOSSIER DI CANDIDATURA
per la presentazione delle domande ai sensi del “Piano Annuale di Attuazione 2008”
L.R. 24.1.2000, n° 4 e s.m.i.
RELAZIONE GENERALE
DELL’INTERVENTO
2.1 Titolo dell’intervento (breve riferimento nominativo dell’intervento max 80 caratteri)
SLOW PANORAMA: percorribilità dolce lungo la Linea Cadorna e creazione di un
bike park
2.2 Descrizione dell’intervento (sintetica descrizione dell’intervento atta a delineare il
tipo di iniziativa. Max 350 caratteri)
L’armatura storico-culturale della Linea Cadorna diventa motivo, attraverso la
realizzazione di un percorso ciclopedonale attrezzato, dell’organizzazione dello
spazio di crinali e di versante alle soglie del Parco Nazionale della Val Grande, a
grande valenza panoramica sui laghi e sulle Alpi, e di valorizzazione turistica delle
risorse locali.
1
2.3
Relazione dettagliata dell’intervento proposto
L’intervento prevede il recupero del tratto di “Strada Cadorna” che va da Colle a Passo Folungo.
L’impianto tipologico difensivo della “Linea Cadorna”, ancora oggi percepibile nel susseguirsi di
opere e manufatti che lasciano identificare con chiarezza le originarie funzioni e attività - tracciati
camionabili, mulattiere, trincee, camminamenti, postazioni di tiro, bunker, caverne, polveriere,
casermette, ecc. – viene strutturato attraverso un sistema di percorsi e di fruibilità volti a cogliere
le grandi opportunità paesaggistiche e visuali straordinarie che tale infrastruttura storica lascia
cogliere tra la pianura Padana, i grandi laghi prealpini, il dominio Sudalpino.
La Linea Cadorna ha infatti assunto il preciso significato di bene culturale diffuso, identitario e
vocazionale delle comunità locali, facendo si che nella organizzazione della filiera di
valorizzazione le sia riconosciuto un forte ruolo “attrattore”. La tratta in oggetto è uno degli
elementi che nello studio di fattibilità generale della Linea Cadorna compongono il piano di
valorizzazione definito ”Slow Panorama”, ovvero la mobilità dolce alla ricerca del paesaggio: un
sistema integrato di fruibilità a mobilità dolce che coniuga la presenza dei beni e dei manufatti
militari della Linea Cadorna alla doppia condizione di ambito a grande valenza paesaggistica e
buona infrastrutturazione di base.
Il tratto in oggetto è una strada militare caratterizzata da una pendenza praticamente nulla, da
idonea larghezza e da una lunghezza complessiva, compreso l’anello del Monte Bavarione, di
circa 10 km. L’intervento intende migliorarne la fruibilità ciclopedonale mediante il restauro
conservativo dei manufatti storici che la caratterizzano, essenzialmente realizzati in pietra.
In particolare si prevedono i seguenti interventi:
• Ripristino della funzionalità della cunetta esistente (vedi esempio di foto 1 e 2)
• Ripristino della funzionalità delle tombinature esistenti (vedi esempio di foto 3, 4, 5, e 6)
• Realizzazione di nuove canalette di scolo delle acque di ruscellamento (vedi esempio di
foto 7)
• Rifacimento di alcune porzioni di muri di sostegno in pietra lesionati o caduti (vedi
esempi di foto 8, 9 e 10)
• Ripristino di alcuni tratti particolarmente dissestati del piano di camminamento mediante
realizzazione di pavimentazione in terra stabilizzata che consente tra l’altro un buon
livello di permeabilità (vedi esempio di foto 11 e 12)
• Sistemazione mediante tecniche di ingegneria naturalistica di un limitato fenomeno di
dissesto superficiale che coinvolge la sede stradale (vedi esempio di foto 13, 14 e 15)
• Limitati interventi di sistemazione di sentieri che dalla sede stradale consentono di
accedere ai manufatti militari (casematte, trincee, piazzole per mitragliatrici, ricoveri)
(vedi esempio di foto 16)
• Sistemazione dell’area terminale di Passo Folungo con realizzazione di area di sosta con
fontana, panchine, tavoli, barriere di protezione
• Realizzazione di un sistema di bike sharing, noleggio bicicletta condivisa, posizionato in
località Pian Cavallo, al capolinea della linea pubblica del bus. Si tratta di una postazione
cicloposteggio a cui sono collegate le biciclette. Una volta ottenuta la propria chiave,
codificata e non duplicabile, (chiave che può rimanere per sempre in possesso all'utente)
si potrà prelevare la bicicletta. La chiave (con il codice identificativo) rimane bloccata in
rastrelliera fino al momento in cui si riporta la bicicletta. Il sistema di sganciamento è
meccanico: non avendo il vincolo della presa di corrente il sistema si può spalmare sul
territorio dove serve e non richiede mano d'opera specializzata per la manutenzione o
riparazione guasti. In aggiunta sarà installato un dispositivo elettronico alimentato a pile
(durata almeno 2 anni) posto su ogni bicicletta che memorizza:
2
-il numero dei prelievi
-il tempo d'uso (per verificare se l'utente rispetta gli orari che regolano il servizio )
-il tempo d'uso totale (tali dati sono scaricabili tramite apposito lettore in qualsiasi
momento della giornata)
Il progetto Cadorna Bike Park è finalizzato a sviluppare forme turistico - sportive
ecocompatibili. In definitiva si utilizzano percorsi esistenti per permettere la frequentazione
dell’ambiente naturale e culturale ad una fascia sempre più larga ed eterogenea di fruitori,
soprattutto il grande pubblico straniero che frequenta i campeggi sul Lago Maggiore. Si
permette quindi di valorizzare percorsi ed ambienti molto spesso marginali e sottovalutati.
La scelta di Pian Cavallo come luogo per la realizzazione del sistema di bike sharing è motivata
dalla posizione baricentrica anche rispetto alla zona di Linea Cadorna del Monte Morissolo, già
oggetto di notevoli interventi di riqualificazione da parte della Comunità Montana Alto Verbano.
Il prospettato intervento di recupero della Strada Cadorna rappresenta il naturale
completamento dell’intervento di recupero ad uso escursionistico in corso di realizzazione da
parte del Parco Nazionale Valgrande sulla tratta sommitale della strada Cadorna, da Passo
Folungo a Pian Vadà, con costruzione anche di un moderno bivacco di appoggio. In questo
modo l’intervento realizzato dal Parco non rimane isolato e sporadico ma trova continuità fino
ad intersecarsi con la viabilità ordinaria e la linea di trasporto pubblico Intra – Premeno Piancavallo.
In località Colle, punto di partenza della Strada Cadorna, è in fase di completamento (progetto
della Comunità Montana Alto Verbano) la ricostruzione di un alberghetto storico la cui
conduzione sarà facilitata dallo sviluppo del percorso ciclopedonale.
L’itinerario scelto è inoltre già utilizzato come percorso ideale per la pratica del Nordik Walking,
pratica sportiva emergente di origine finlandese che si sta diffondendo verso il sud dell'Europa.
In Germania, in Austria e in Svizzera e recentemente anche in Italia il Nordic Walking si è già
radicato negli alberghi e villaggi turistici come nuova offerta attraente e ben variata per gli ospiti
più attivi.
La "camminata con i bastoncini" privilegia percorsi ad anello anche lunghi dalla pendenza
moderata (come quello qui proposto) che offrano soste panoramiche e/o tematiche in modo
tale da sviluppare un perfetto connubio psico-fisico. La linea Cadorna offre infatti il meglio
per l'amante del Nordic Walking: carrarecce o mulattiere ampie con fondo per lo più in buono
stato, pendenze costanti, punti panoramici di notevole valore estetico oltre alle stesse
fortificazioni che permettono di approfondire la conoscenza della storia e della cultura delle
nostre popolazioni.
2.4 Area interessata dall’iniziativa
L’intervento è localizzato nell’entroterra del Verbano (vedi carta di fig. 1: Inquadramento
geografico), lungo la cresta montuosa che sale al Monte Zeda, ad una quota che varia dai 1238 m
di Colle ai 1369 m di Passo Folungo.
I comuni coinvolti sono:
• Aurano (Comunità Montana Valgrande) coinvolto in massima parte, in tutto il tratto
iniziale e lungo il versante meridionale del M.te Bavarione. Comune ad alta marginalità
così come definito dalla D.C.R. n. 102-36778 del 12 dicembre 2000.
3
•
•
Trarego Viggiona (Comunità Montana Alto Verbano), coinvolto nella zona centrale di
Pian Puzzo e nel tratto sul versante nord del M.te Bavarione, verso Archia. Comune a
media marginalità così come definito dalla D.C.R. n. 102-36778 del 12 dicembre 2000.
Oggebbio (Comunità Montana Alto Verbano), coinvolto in minima parte solo all’inizio.
Comune a media marginalità così come definito dalla D.C.R. n. 102-36778 del 12
dicembre 2000.
L’intervento proposto coinvolge per il 70% territorio all’interno del Parco Nazionale Valgrande
(comune di Aurano).
Da un punto di vista delle ricadute dell’intervento l’area coinvolta è tutta la fascia costiera del
Lago Maggiore da Verbania a Cannobio, dove sono presenti campeggi e aree turisticoresidenziali abitualmente frequentati da turisti tedeschi e olandesi, abituati, per cultura e
tradizione, all’uso della bicicletta in vacanza.
2.5
Analisi del contesto locale
2.5.1 Analisi della domanda e dell’offerta turistica e/o turistico-sportiva del contesto
locale ed esame dei punti di forza e di debolezza in relazione ai problemi ed alle
potenzialità turistiche della località (Occorre descrivere in termini quali-quantitativi lo
stato attuale e le prospettive di evoluzione)
Il settore del turismo è un tradizionale punto di forza dell’economia locale, per l’ampiezza
dell’offerta in termini di attrattori naturalistici di rinomata bellezza (lago, montagna) e di
destinazioni storico, artistiche e culturali, ma anche per l’elevata qualità delle strutture ricettive e
la buona accessibilità verso le aree di interesse turistico (Malpensa, collegamenti viari e
ferroviari).
Con oltre 1600 imprese e circa 3400 addetti (che superano le 4 mila unità nella stagione estiva), il
comparto ricettivo e della ristorazione del VCO ha registrato nel periodo 2002-2006, in termini di
presenze, un incremento del 19% negli esercizi ricettivi alberghieri ed extra- alberghieri), in
particolare per la spiccata attrazione di presenze straniere (soprattutto di origine tedesca,
olandese e francese), che hanno superato 2 milioni e registrano trend positivi anche nell’ultimo
anno di rilevazione, ma anche le presenze italiane (circa 600 mila) segnano interessanti tassi di
incremento, soprattutto nel segmento alberghiero.
Il particolare dualismo tra ambiti ricettivi in contesto lacuale rivierasco, ed entroterra pressoché
per nulla infrastrutturato, costituisce il punto di debolezza dell’attuale sistema di offerta che
dovrebbe seguire non tanto una rincorsa delle aree marginali alla riproposizione dell’ormai
consolidato sistema dell’offerta ricettiva alberghiera dei centri rivieraschi, quanto ad una
specifica strutturazione dei territori dell’entroterra a complemento di quella esistente. Ciò
significa da una parte puntare a modelli di ricettività diffusa (B&B, agriturismi, ecc.) consoni con
le caratteristiche e la consistenza del patrimonio esistente nei molti centri in via di
spopolamento, dall’altra a strutturare sistemi differenziati di offerta a partire dalle peculiarità
locali quali l’ambiente montano con le sue emergenze ambientali, il posizionamento geografico
e paesaggistico delle “terre alte” dell’entroterra lacustre, la vicinanza dei potenziali bacini di
utenza costituiti dai turisti presenti nei centri rivieraschi, la domanda di mobilità ed integrazione
4
(escursionistica, cicloescursionistica, con mezzi pubblici, con percorsi riconoscibili, ecc.) espressa
tra gli utenti turistici del lago, ecc.
In altri termini la valorizzazione delle potenzialità turistiche passa per la promozione del capitale
territoriale che, nello specifico del progetto proposto, tende ad aumentare l’efficienza degli
elementi culturali e dei valori ambientali che possono attribuire senso e significato alle pratiche
locali, né definiscono le identità locali, possono rafforzare le infrastrutture e la logistica della
frequentazione turistica dell’entroterra, lo sviluppo ed il miglioramento dei servizi di accesso a
queste aree innovativi (bike sharing, nordic walking, ecc.), nuovi interventi per la
viabilità/mobilità dolce e lo sviluppo di modalità di trasporto sostenibile.
2.6
Discussione critica della soluzione scelta in relazione agli obiettivi
individuati
2.6.1 Individuazione della soluzione proposta e delle possibili alternative (L’inesistenza di
alternative deve in ogni caso essere puntualmente motivata)
Lo studio di fattibilità ha portato alla individuazione di 4 ipotesi di intervento per la Strada
Cadorna Colle – P.so Folungo:
1. manutenzione dello stato di fatto, con sistemazione del fondo stradale solo nella parte
iniziale più degradata e ripristino di alcuni muri a secco crollati
2. realizzazione di un percorso ciclopedonale con sistemazione completa del fondo stradale
e ripristino della cunetta per tutta la lunghezza della strada
3. completamento del percorso ciclopedonale di cui al punto 2 con posa di barriere di
protezione in legno lungo tutta la strada e consolidamento dei ponti esistenti. Tale
intervento consentirebbe anche il passaggio di mezzi pesanti di soccorso e antincendio
4. apertura della strada al traffico automobilistico a fronte di importanti lavori di
consolidamento, messa in sicurezza dei versanti, posa di barriere di protezione stradale
L’ipotesi individuata e oggetto della presente domanda si colloca tra l’ipotesi 1 e 2.
L’ipotesi 4 è stata di fatto scartata per la non volontà di aprire al traffico automobilistico un’area
di pregio paesaggistico subito a ridosso del Parco Nazionale Valgrande. Inoltre l’intervento,
molto oneroso economicamente, avrebbe di fatto sacrificato o compromesso anche i manufatti
storici per garantire la necessaria sicurezza.
L’ipotesi 3 potrà essere realizzata in seguito con il completamento delle barriere di protezione
che in questa fase non sono previste.
L’ipotesi individuata rappresenta il giusto compromesso tra messa in sicurezza, sistemazione dei
tratti più degradati e compromessi, ripristino della funzionalità delle opere esistenti di scarico
delle acque di ruscellamento, valorizzazione in chiave turistica dei manufatti puntuali presenti al
contorno (opere in caverna, batterie, trincee, postazioni di artiglieria, casematte, ricoveri),
fruizione della infrastruttura viaria mediante sistema automatico di noleggio biciclette.
L’intervento può essere considerato un primo modulo che servirà per testare l’interesse da parte
dei turisti per poi completare o estendere in altre realtà della Linea Cadorna provinciale, per
esempio nella zona del Montorfano (comune di Mergozzo) o nella zona del Bara (comune di
Ornavasso).
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L’origine di tale proposta va ricercata nella consapevolezza che negli ultimi anni sta crescendo in
ogni fascia sociale di cittadini il bisogno di contatto quotidiano con l’ambiente naturale e, per
questo, sia all’interno della città sia nelle sue immediate vicinanze, si è sviluppata la necessità di
attrezzare spazi gradevoli per passeggiare o “fare un giro in bicicletta” nel verde, in un ambiente
caratterizzato da scarso inquinamento e poco rumore.
Oltre alla ciclabilità “urbana” esistono altre forme di mobilità ciclabile sportiva o ricreativa legate
al territorio extraurbano che vanno dalla gita domenicale al percorso cicloturistico culturale,
all’escursione in mountain bike, alla vacanza in bicicletta lungo i fiumi o lungo le grandi reti
ciclabili europee.
Le esperienze in Europa indicano che il cicloturismo può diventare una concreta fonte di
reddito per le economie locali di zone marginali ed ancora abbastanza intatte dal punto di vista
naturalistico. In molte zone a margine di assi ciclabili di grande interesse si è sviluppata una
fiorente economia di supporto rivolta specificatamente al turista in bicicletta basata
sostanzialmente sull'offerta di pensioni, ristoranti e punti di ristoro.
Un'inchiesta ha stabilito che, durante il 1991, lungo l'itinerario ciclabile del Danubio che percorre
320 km in territorio austriaco, circa 100.000 ciclisti hanno speso attorno ai 22 milioni di euro.
In Olanda la rete ciclabile è composta da 6 itinerari tra i 200 ed i 360 km. Ogni anno circa 500.000
olandesi trascorrono alcuni periodi di vacanza in bicicletta effettuando più di 2 pernottamenti
fuori casa ed inoltre, in dieci anni, sono state vendute oltre 100.000 guide.
In Danimarca la rete ciclabile è stata inaugurata nel 1993 ed è composta da 10 percorsi segnalati
in forma unitaria. La pubblicazione "Vacanze in bicicletta in Danimarca 1995" è stata redatta in
cinque lingue e stampata in 5 milioni di copie. Da un'inchiesta presso campeggi e bungalow è
risultato che i turisti in bicicletta spendono circa 70.000 euro al giorno, una cifra superiore a
quella spesa dai turisti motorizzati.
Nel 1991 l'Ente Turistico scozzese ha valutato gli effetti economici del cicloturismo in circa 40
milioni di euro l'anno nella sola Scozia. Nella contea del Sommerset si è calcolato che,
investendo nel cicloturismo da 0,5 a 2 milioni di euro l'anno, il ritorno si aggira tra i 5 e i 10
milioni di euro annui.
In Germania, i cicloturisti che viaggiano lungo i principali itinerari della Mosella e della Saar,
spendono in media 70 euro al giorno per vitto e alloggio. Nella zona dell'Altmuhltaal nel 1989 si
è riscontrato che, realizzando itinerari ciclabili completi di opuscoli esplicativi, negli ultimi 10
anni i pernottamenti sono passati da 820 mila a 1.820 mila ogni anno.
In Svizzera un’inchiesta ha rilevato che nel 2000 lungo i percorsi ciclabili svizzeri sono stati
effettuati 3,4 milioni di escursioni tra giornaliere o di più giorni, per un totale di 155 milioni di km
percorsi (pari alla distanza tra la terra e il sole). I cicloturisti hanno totalizzato 340.000
pernottamenti consumando otre 140 milioni di franchi per acquisto di servizi, alloggio,
ristorazione.
I benefici che si ottengono con questo genere di itinerari hanno una matrice sociale ed
economica per molti operatori del settore turistico della ristorazione e dell’agriturismo,
determinata dall’affluenza di cicloescursionisti locali o provenienti da altre zone. In molte parti
d’Europa lungo gli itinerari classici, che vengono percorsi ogni giorno da migliaia di turisti, si è
sviluppata una fiorente attività turistico-economica indotta.
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2.7
Fattibilità dell’ipotesi progettuale scelta
2.7.1 Descrizione della sostenibilità economico-finanziaria (sostenibilità dei costi e
copertura finanziaria) ed economico-sociale (utilità) dell’investimento
La sostenibilità dell’investimento è assicurata dal tipo stesso di intervento. L’interesse per la
conservazione delle opere militari nazionali data ormai alcuni decenni. Dopo anni di oblio la
“Linea Cadorna” è tornata a destare interesse ed è diventata meritevole di attenzione da parte
degli enti locali. Ad essa si applica la Legge 7 marzo 2001 n° 78 “Tutela del patrimonio storico
della Prima Guerra Mondiale”, norma che, partendo dal presupposto che “La Repubblica
riconosce il valore storico e culturale delle vestigia della Prima Guerra mondiale”, attribuisce allo
stato e alle Regioni, nell’ambito delle rispettive competenze il compito di promuovere la
ricognizione, il restauro, la gestione e la valorizzazione delle vestigia, tra cui forti, fortificazioni
permanenti, e altri edifici e manufatti militari ma anche fortificazioni campali, trincee, gallerie,
camminamenti, strade e sentieri militari.
L’interesse per la rete di strade militari nella Regione Piemonte ha portato recentemente alla
stesura di una proposta di legge regionale che si occupi di dettare e definire le linee per il
recupero, la tutela e la valorizzazione delle ex strade militari del Piemonte, nonché di prevedere
un piano di rilancio per questi percorsi, non soltanto per la loro utilità logistica di collegamento
tra le diverse borgate, ma anche perché possano essere considerati un vero e proprio
monumento storico da promuovere e da far conoscere come testimonianza e memoria degli
eventi.
2.8
Aspetti gestionali. Piano di gestione
2.8.1 Modalità di gestione
Il percorso ciclopedonale e il relativo sistema di noleggio automatico di biciclette saranno
oggetto di specifica convenzione tra i comuni e le comunità montane coinvolte e la Provincia del
Verbano Cusio Ossola.
Già attualmente la pulizia del tracciato è realizzata una volta all’anno dalle squadre degli operai
forestali della Regione Piemonte che operano in convenzione con le Comunità Montane e i
Comuni.
2.8.2 Costi annui previsti (personale, consumi, manutenzione, ammortamenti, …)
Si prevedono costi di gestione per la manutenzione ordinaria del percorso:
•
pulizia della sede stradale e delle scarpate da erbe infestanti;
•
pulizia dei tombini e della cunetta dalle foglie e dal terriccio accumulato
Si ritiene, data la quota a cui il percorso si sviluppa, che sia sufficiente una pulizia ad inizio estate,
nel mese di maggio/giugno per la preparazione del percorso alla frequentazione estiva ed
autunnale (maggio-ottobre) ed eliminazione delle foglie dell’autunno precedente.
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Si ritiene che il lavoro possa essere così quantificato (riferimento Prezzario Opere Pubbliche
Regione Piemonte, 2008):
Attività
Decespugliamento di scarpate stradali invase da rovi, arbusti ed erbe
infestanti con salvaguardia della rinnovazione arborea ed arbustiva naturale
di altezza superiore a metri 1, eseguito con attrezzatura manuale, meccanica
o meno (motosega, decespugliatore, falce)
Interventi con attrezzatura manuale di asportazione di foglie e terriccio per
pulizia tombini e attraversamenti
Sistemazione della pavimentazione con formazione di pavimentazione,
ottenuta mediante strato di misto granulare di cava o di fiume, dello
spessore di cm 15 con sovrastante strato di misto granulare frantumato
(stabilizzato) composto di ghiaia, ghiaietto e sabbia, con correzione del fuso
granulometrico mediante miscelazione con almeno il 30% di materiale
lapideo frantumato delle dimensioni di 10 - 15 mm, compresa l'idonea
rullatura a strati separati, lo scavo e il trasporto dei materiali di risulta alla
discarica - dello spessore finito di cm 20, con materiali forniti dalla ditta
Totale per lavori
IVA 20%
Totale per lavori
Totale costo di manutenzione annuo arrotondato
Costo unitario
Quantità
Costo
0,46 €/mq
9.000 mq
2.300,00
20 €/cad
52
1.040,00
13,93 €/mq
225 mq
2.089,50
5.429,50
1.085,90
6.515,40
6.500,00
Per quanto riguarda il sistema di noleggio automatico delle biciclette è da prevedere il costo di
manutenzione ordinaria del parco biciclette. Tale costo sarà ridotto al minimo poiché le
biciclette sono appositamente costruite e presentano alcune specifiche caratteristiche, come le
gomme antiforatura, senza camera d’aria, assenza di cambio o di altra componentistica delicata,
ruote fissate con bulloni anti effrazione, sella regolabile ma non asportabile e marchiata con la
dicitura “bicicletta pubblica”.
La manutenzione può essere computata in un intervento ogni settimana della durata di 3 ore
(compreso lo spostamento a Piancavallo) per 20 settimane (5 mesi nel periodo maggiosettembre), per un impegno complessivo di 60 ore.
Attività
Interventi di manutenzione parco biciclette
Materiale di consumo
Costo unitario
Quantità
25 €/ora
60 ore
500 € a corpo
1
Totale costo di manutenzione biciclette
Costo
1.500,00
500,00
2.000,00
2.8.3 Ricavi annui previsti (modalità, tipologie e volumi di utenza, …)
Gli unici ricavi sono da ricondurre al noleggio delle biciclette. I costi di noleggio saranno però
contenuti perché s’intende promuovere l’iniziativa come servizio supplementare a disposizione
dei turisti. Sulla base delle esperienze in altre realtà si ipotizza un costo di noleggio di 3 euro per
la mezza giornata e di 5 euro per la giornata intera.
Dal quadro socio-economico presentato nello studio di fattibilità (cap.5.7.) risulta un potenziale
bacino di utenza per il settore dell’alto verbano con 418.236 presenza alberghiere e 932.485
presenze extraalberghiere (di cui il 93 % stranieri). Per un totale di 1.350.721 presenze (dati 2007)
Si ritiene che un’adeguata campagna promozionale nei campeggi rivieraschi potrà coinvolgere
numerosi turisti che utilizzeranno il percorso ciclopedonale sia con le proprie biciclette sia con il
servizio di noleggio automatico proposto.
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Facendo un’ipotesi cautelativa si ipotizza:
Mese
Nota
Bici noleggiate
Aprile
Uso sporadico durante le vacanze pasquali
10 bici per 5 gg
Maggio
Periodo ideale per visite scolastiche: uso più 20 bici per 10 gg
intenso infrasettimanale da parte di
studenti
200
Giugno
Periodo ideale. Prevalenza però di turisti di
una certa età sul lago, poco inclini alle
attività sportive
3 bici al giorno
90
Luglio
Periodo di buona affluenza nelle strutture
extraalberghiere
5 bici al giorno
155
Agosto
Periodo di massima affluenza nelle strutture 10 bici al giorno
extraalberghiere e possibilità di intercettare
turisti di passaggio
310
Settembre
Buona presenza turistica nei campeggi,
soprattutto stranieri
300
Ottobre
Utilizzo molto influenzato dalle temperature 3 bici al giorno
atmosferiche
10 bici al giorno
TOTALE
Totale bici
50
93
1.198
2.8.4 Discussione della sostenibilità dell’investimento nella fase gestionale
(Descrizione di un efficiente sistema di gestione dell’opera)
Sulla base di questa ipotesi ne consegue un ricavo minimo di 8 € x 1.198 bici noleggiate = €
9.584. Il ricavato (che se si applica un costo a giornata di € 10 può anche aumentare a € 11.980)
compensa i costi di manutenzione del parco bici e della manutenzione del percorso.
Il conteggio non tiene conto poi dei ricavi economici indotti sul territorio nel campo delle
maggiori entrate per:
•
accompagnatori naturalistici
•
accompagnatori cicloturistici
•
cooperative che propongono pacchetti di educazione ambientale e percorsi culturali
•
strutture ricettive e di ristorazione
La provincia intende affidare il servizio di noleggio biciclette mediante specifiche convenzioni
con soggetti locali presenti sul territorio. In particolare si intende coinvolgere:
•
Le strutture campeggio di Premeno-Pollino, Cannero e Cannobio
•
La struttura residenziale Hapimag di Cannero, che rappresenta nella nostra provincia la
struttura ricettiva (appartamenti) più utilizzata in tutto l’arco dell’anno
•
La struttura ricettiva “La Dislocanda”, con alberghetto e ristorante attrezzato per
l’accoglienza di clienti anche con gravi handicap fisici. La struttura è gestita dalla
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Associazione delle Cooperative sociali e si occupa anche della organizzazione di
programmi per gruppi, della fruizione del tempo libero, organizzazione di attività
sportive e d escursionistiche.
•
L'Istituto Scientifico Ospedale San Giuseppe di Piancavallo, orientato allo studio e alla
riabilitazione di alta specialità dei processi degenerativi delle malattie metaboliche, dei
disturbi del comportamento alimentare, della patologia della crescita e delle malattie
neurologiche. Tale struttura è dotata di ampi parcheggi, di una reception costantemente
presidiata, di una struttura scolastica, scuola elementare e media di Piancavallo, attiva da
50 anni che si prende cura dei ragazzi ricoverati. Il coinvolgimento di questa struttura,
oltre alla posizione logistica strategica in cui si colloca, offre un valore aggiunto di tipo
sociale ed educativo (educazione al benessere psico-fisico)
•
In futuro, con il completamento dell’intervento di ristrutturazione dell’alberghetto di
Colle, si ritiene che questa struttura ricettiva possa essere coinvolta nel progetto generale
di riqualificazione della Linea Cadorna e possa diventare un vero e proprio centro
specializzato per il turismo in bicicletta.
2.9
Risultati attesi
Analisi degli effetti e delle ricadute previste a seguito della realizzazione dell’intervento
Il primo effetto immediato conseguente alla realizzazione dell’intervento proposto è il recupero
/ restauro di un prezioso bene di archeologia militare.
Realizzando il percorso ciclopedonale si rivitalizza un territorio marginale mediante
valorizzazione turistica delle risorse locali.
Tale percorso ciclopedonale, unitamente agli interventi di riqualificazione di altri tratti di Linea
Cadorna nella zona del Monte Morissolo, consente una maggiore attrattività anche
dell’alberghetto in ristrutturazione in località Colle. Il progetto, coordinato dalla comunità
montana Alto Verbano con il sostegno finanziario della Provincia, intende realizzare una
struttura ricettiva di medio livello con spazi adibiti a centro di assistenza e noleggio mountain
bike.
L’intervento di realizzazione di un agevole percorso ciclopedonale offrirà nuovi incentivi allo
sviluppo dell’agriturismo di Archia, posto lungo il percorso. Sarà infatti possibile proporre
pacchetti di escursione a piedi o in bicicletta unitamente alla degustazione di prodotti tipici
locali.
Il percorso si collega direttamente all’intervento in corso da Parte del Parco Nazionale Valgrande
che raggiunge il nuovo Bivacco Pian Vada. Tale bivacco, attualmente incustodito, è già
strutturato per una gestione futura, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro.
Nei mesi invernali il percorso da Colle – Passo Folungo e fino al bivacco Pian Vadà si presta a
passeggiate con racchette da neve (ciaspole), sci da alpinismo e, data la pendenza ridotta, anche
per la pratica dello sci da fondo escursionistico.
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In una situazione “a regime” sono ipotizzabili forme di gestione coordinata dell’albergo di Colle,
dell’agriturismo di Archia, del bivacco/rifugio Pian Vadà, del noleggio biciclette, con promozione
congiunta di pacchetti incentrati sull’escursionismo, uso della bicicletta o del cavallo, camminate
nelle notti di luna piena, sia d’estate che d’inverno, salite al Monte Zeda, uno dei belvedere più
belli della Provincia.
Come detto in precedenza l’itinerario scelto è inoltre già utilizzato come percorso ideale per la
pratica del Nordik Walking, in quanto la "camminata con i bastoncini" privilegia percorsi ad
anello anche lunghi dalla pendenza moderata che offrano soste panoramiche e/o tematiche in
modo tale da sviluppare un perfetto connubio psico-fisico.
Un percorso attrezzato come quello proposto diventerà una meta preferenziale per proposte
organizzate da parte di accompagnatori naturalistici, guide equestri, accompagnatori di
cicloturismo con conseguenti ricadute economiche indotte nel comparto turistico ricettivo.
La possibilità di organizzare pacchetti didattici rivolti al turismo scolastico consentirà la
frequentazione dell’area in periodi secondari come il mese di maggio e il mese di settembre, con
conseguente allungamento della stagione turistica.
Il tema della Linea Cadorna è inoltre attrattivo per un target particolare (di nicchia) di turista
interessato agli aspetti storici ed etici, che generalmente si muove in gruppi oirganizzati.
L’interesse escursionistico per gli itinerari alla scoperta della Linea Cadorna è costituito non solo
dalla possibilità di unire azione e conoscenza (il cammino in ambiente naturale e la scoperta del
teatro di una guerra mai avvenuta), ma anche dall’aggiungervi la contemplazione (l’offerta di
grandi panorami che permettono di guardare il mondo dall’alto): una risorsa straordinaria per il
turismo storico tra i laghi prealpini e le Grandi Alpi.
11
Nei paragrafi che seguono dovranno essere esposte le analisi, i dati, le caratteristiche ecc. del
Progetto Unitario i cui elaborati tecnici saranno presentati a corredo della domanda di
finanziamento entro 120 giorni dall’approvazione della stessa (termine improrogabile)
2.10 Priorità
2.10.1 Coerenza con le finalità del Piano Annuale di attuazione 2008 (paragrafo 1.6.2), in
relazione alle seguenti tipologie di intervento prioritarie:
(barrare la casella corrispondente e descrivere la rilevanza dell’intervento in progetto nel
successivo paragrafo. E’ possibile barrare una sola casella: se l’intervento proposto rientra
in più di una tipologia prioritaria, individuare quella prevalente)
Realizzazione, miglioramento, potenziamento di strutture ed infrastrutture di
importanza sovra-locale (per capacità di attrazione di flussi turistici) finalizzate al
turismo del benessere, al turismo enogastronomico e alla valorizzazione
paesaggistica dei siti turistici
Realizzazione, ampliamento, miglioramento, completamento di strutture ed
infrastrutture per attività turistiche outdoor e di impianti turistico-ricreativi idonei
allo svolgimento di attività sportive di importanza sovra-locale sia per capacità
attrattiva, dimensione e/o polifunzionalità, sia per specificità della pratica sportiva a
cui sono prevalentemente destinati
Realizzazione di interventi materiali atti a qualificare e a valorizzare strutture esistenti
destinate ad attività museale al fine di rafforzarne la competitività e l’attrattività
turistica
2.10.2 Descrizione di “rilevanza regionale” o “rilevanza intercomunale” del progetto
proposto, ai sensi del paragrafo 1.3.2 del Piano Annuale di Attuazione 2008
Il progetto può essere considerato di “rilevanza regionale” in quanto tassello di un progetto in
corso di riqualificazione e recupero dell’intera “Linea Cadorna”, linea difensiva della prima Guerra
mondiale che nel panorama piemontese è presente esclusivamente (criterio di unicità del bene)
nella zona dell’Ossola e del Verbano, per proseguire poi verso est fino alle Alpi Orobiche.
Interventi sulla Linea Cadorna sono stati attuati dalla Provincia di Varese, sull’altra sponda del
Lago Maggiore, ma essenzialmente legati al censimento dei manufatti e alla creazione di un sito
web che promuove percorsi di visita. Gli interventi di riqualificazione e recupero dei manufatti
attuati sulla parte piemontese rappresentano dei casi unici che in termini di “attrattività trovano
un potenziale bacino di utenza internazionale corrispondente al bacino del Lago Maggiore
(piemontese e lombardo) e alla corrispondente zona del Cantone Ticino (Svizzera). La prossimità
al confine elvetico dovrebbe in prospettiva sempre più sviluppare le caratteristiche
internazionali del contesto, attraverso la creazione di sistemi a rete, in grado di intercettare e
sviluppare gli elementi in comune
12
2.11 Collegamenti e completamenti del progetto unitario con altre iniziative
2.11.1 Filiera
Dovranno essere illustrati i collegamenti con altri progetti proposti e positivamente considerati nell’ambito di
provvedimenti di incentivazione comunitari, nazionali o regionali (Accordi di Programma, Patti territoriali, Progetti
Integrati d’Area, Piani Integrati di Sviluppo Locale, Leggi regionali ecc.)
Il presente intervento è un tassello di un progetto di riqualificazione della intera Linea Cadorna
della Provincia del Verbano Cusio Ossola iniziato nella zona dell’Ossola a metà degli anni ’90 e
proseguito fino ad oggi con estensione alla zona del Verbano (Monte Morissolo e Monte Carza).
Negli ultimi anni la Provincia e gli altri enti locali hanno posto molta attenzione alla Linea
Cadorna come potenziale “prodotto turistico” promuovendo opportune progettualità:
• progetto “Un web gis per l’area transfrontaliera” - Interreg IIIa misura 1.3 – capofila
Provincia del Verbano Cusio Ossola
Per la prima volta è stata fatto un censimento esaustivo (creazione di data-base
geografico) di tutto il patrimonio di manufatti militari della Linea Cadorna presenti sul
territorio provinciale. Si tratta del rilievo di trincee, camminamenti, postazioni, gallerie,
casermette, piazzole, casematte, ricoveri, strade militari, facenti parte della Linea Cadorna
dell’intero territorio provinciale, dal Monte Massone (Ornavasso) al confine svizzero
(Cannobio). L’indagine, che si configura come una prestazione professionale
multidisciplinare, ha portato a conoscere innanzitutto l’esistenza di tale patrimonio in
termini geotopologici, di collocazione ambientale, di stato di conservazione (risultante da
un’analisi obiettiva), di riconoscimento delle macro caratteristiche tipologiche dei
manufatti (aperture, dimensioni, partizioni interne), d’identificazione delle principali
caratteristiche dal punto di vista della fruizione didattica e turistico-urbanistiche
(accessibilità pedonale e veicolare, pubblica e privata, dotazione di sistemi accessori,
difficoltà di raggiungimento...).
• Nell’ambito dello stesso progetto è stato realizzato il volume di pregio “La Linea Cadorna
nel Verbano Cusio Ossola: dai sentieri di guerra alle strade di pace”
• Accordo di programma tra Provincia del Verbano Cusio Ossola e Comune di Ornavasso
finalizzato alla realizzazione dell’intervento di “Restauro, conservazione e valorizzazione
della linea Cadorna in Ornavasso e Migiandone” cofinanziati con proventi dei canoni
idrici (delibera di Giunta Provinciale n. 149 del 01/06/2006) - promosso ai sensi dell’art. 34
del D. Lgs n. 267/2000
• Intervento di recupero e valorizzazione delle zone fortificate della "Linea Cadorna" al
Monte Morissolo e realizzazione di un itinerario escursionistico equestre al Monte Carza.
DOCUP 2000/2006 Misura 2.5 b - capofila Comunità Montana Alto Verbano
• Progetto ECO/SISTEMA VERBANO “Il cielo si specchia nel lago”. Interreg IIIa Misura 2.2 Valorizzazione del patrimonio artistico, culturale ed edilizio comune - Capofila Comune di
Verbania “.
Con il termine “Eco Sistema Verbano” si vuole evidenziare l’obiettivo di una “messa a
sistema” del patrimonio ambientale e culturale del lago e del suo entroterra, in una
prospettiva di sostenibilità sociale ed ecologica, per un progetto che cerca nelle radici del
presente - attraverso l’innovazione culturale e tecnologica - gli spunti per la costruzione
del futuro. I dati raccolti sotto forma di schede e itinerari di visita hanno permesso la
realizzazione di un sito web www.ecosistemaverbano.net con tema specifico dedicato
alla Linea Cadorna
• Progetto Pietre di Chiesa, Pietre di Fortezza, promosso dal Comune di Ornavasso con il
sostegno finanziario della Fondazione CARIPLO. È stato attuato il recupero del tratto di
linea fortificata di Migiandone e dell'antica cava di marmo in località Casino ad
13
•
•
•
Ornavasso. A collegare le due realtà storiche, il comune denominatore della pietra,
impiegata per la costruzione di opere religiose, tra cui il Duomo di Milano, e di opere
militari quali appunto la Linea "Cadorna", pietra che è stata in passato estratta e
sapientemente lavorata per realizzare costruzioni, anche con finalità assai diverse, che
sopravvivono al tempo.
È in fase di costruzione da parte della Provincia del Verbano Cusio Ossola un progetto di
cooperazione transfrontaliera per la valorizzazione turistica della Linea Cadorna. Questo
progetto si occuperà di completare la segnaletica dei percorsi e dei manufatti secondo
standard uniformati e intende organizzare una promozione e pubblicizzazione mirata del
sistema difensivo dell’intera area insubrica (province del Verbano Cusio Ossola, Varese e
Como)
È inoltre in fase di definizione da parte della Provincia del Verbano Cusio Ossola un
intervento da proporre alla Regione Piemonte attraverso un Accordo di Programma sulla
Linea Cadorna, da realizzarsi nell'ambito dell'Intesa Istituzionale del 05/06/06, con le
risorse dedicate al recupero dei Beni Culturali. L’intervento interesserà la zona in comune
di Ornavasso con sviluppo del “Polo documentario divulgativo” sulla Linea Cadorna
individuato nello Studio di Fattibilità e il completamento in comune di Trarego Viggiona
del “Polo Slow Panorama” come individuato nello Studio di Fattibilità.
Recupero storico funzionale e restauro conservativo dei manufatti della strada Cadorna
(P.so Folungo a Pian Vadà), realizzazione di un nuovo bivacco e valorizzazione turisticoambientale dell’area sottesa: attività in corso a cura del Parco Nazionale della Val Grande
con finanziamenti del Ministero dell’Ambiente e della Fondazione CARIPLO per
560.000,00 € complessivi di risorse impegnate.
2.11.2 Collegamento del progetto proposto con i Programmi Territoriali Integrati (P.T.I.)
La proposta trova coerenza nell’ambito del Programma Territoriale Integrato del Verbano Cusio
Ossola (giugno 2008). Il programma identifica il Turismo come uno dei tre assi di sviluppo, inteso
come qualità per valorizzazione del patrimonio naturale e storico culturale (identità del
territorio), come modello di viluppo sostenibile.
Il programma identifica le “opere di difesa e militari” come parte importante del patrimonio
storico-culturale della Provincia, generatori dell’identità territoriale. Tutto il tracciato della Strada
Cadorna oggetto del presente intervento è inserito nella rete locale del patrimonio storico
culturale di interesse turistico.
L’idea che guida il programma stesso è la possibilità e capacità di generare opportunità di
sviluppo territoriale, basandosi su:
• Sviluppo sostenibile
• Valorizzazione patrimonio identitario competitivo
2.11.3 Inserimento del progetto nel quadro di pianificazione turistica
Dovrà essere illustrata la coerenza del progetto proposto con il quadro di pianificazione turistica regionale indicato nel
Piano Strategico Regionale per il Turismo di cui alla D.G.R. n. 47-8657 del 21.04.2008 e nel Programma Turistico Operativo
di cui alla D.G.R. n. 49-8659 del 21.04.2008 e nella programmazione turistica provinciale
La coerenza del progetto proposto è stata guidata dalla costante verifica delle scelte rispetto ai
riferimenti riscontrabili nelle strategie regionali e provinciali.
Il Piano Strategico Regionale per il Turismo definisce sul territorio regionale 20 categorie di
prodotti turistici che s’identificano attorno a formule organizzative e a patrimoni, di natura
materiale e immateriale. L’intervento proposto rientra tra i prodotti turistici focalizzati sullo
14
status
cui:
•
•
•
•
•
socioeconomico della clientela o su specifiche modalità fruitive dei patrimoni locali, tra
Short break/club weekend
Turismo di giornata
Turismo familiare
Turismo scolastico
Turismo accessibile (prestazioni offerte a persone diversamente abili o appartenenti a
categorie con esigenze speciali): in prossimità della Strada Cadorna sorge la Dislocanda
albergo con camere attrezzate per l’accoglienza di clienti anche con gravi handicap fisici.
Tale struttura sarà uno dei punti adibiti alla distribuzione delle chiavi per il noleggio
biciclette.
Inoltre la proposta si configura anche come prodotto turistico focalizzato su una componente
del sistema di offerta o su una attività prevalente:
• Sport invernali emergenti (racchette da neve, sci alpinismo, fondo escursionistico)
• Sport estivi classici (escursionismo) ed emergenti (mountain bike, escursionismo
equestre, Nordik Walking)
• Turismo ambientale (Parco Nazionale Valgrande)
• Turismo culturale, storico ed etico (Linea Cadorna, lotta partigiana)
Tra le priorità strategiche che il Piano strategico regionale del turismo individua vi è anche “Lo
sviluppo sostenibile del sistema montano periferico e marginale”. L’intervento proposto interessa
principalmente il comune di Aurano, inserito nell’elenco dei comuni ad alta marginalità. Tra gli
strumenti riconosciuti in grado di sottrarre dal degrado (e dall’oblio) il patrimonio ambientale,
storico-culturale e paesistico locale o che, in alternativa, sono ritenuti idonei ad attenuare i
fenomeni del malessere demografico e della marginalità socio-economica” sono indicati:
• la valorizzazione dei prodotti estivi e invernali della montagna definita “periferica”
• le iniziative volte a favorire l’escursionismo a piedi, in bicicletta e a cavallo sui sentieri
delle alte vie
Il progetto è coerente con i progetti strategici indicati nel Piano strategico regionale del
turismo (progetti che necessitano, per complessità e per estensione geografica, di una attenta
regia regionale e che corrispondono a quelli inseriti nel Documento Unico di Programmazione).
In particolare: “Le reti e i circuiti turistico culturali: si inscrivono in questa tipologia le iniziative
connesse con la valorizzazione in circuiti regionali (e sovra regionali) dei patrimoni che
rappresentano l’identità storica e culturale della regione o che prefigurano una domanda in crescita
quali sono in particolare le residenze sabaude, gli ecomusei e il sistema regionale delle terme”
Il progetto risulta coerente anche con quanto detto nel Piano Strategico del VCO:
Priorità “coesione sociale e territoriale”. “Un tema ancor più specifico riguarda il consolidamento
delle attività tipiche delle aree montane, dall’artigianato all’agricoltura, dal piccolo commercio
alla ristorazione. In questo ambito, si ritengono prioritari interventi volti alla promozione
territoriale, anche in un’ottica di crescita del “turismo minore” (ampliamento dell’offerta), in
considerazione della capacità che lo sviluppo turistico presenta, specialmente se in una logica di
ricerca di ‘nicchie’ particolarmente qualificate del mercato, di innescare processi evolutivi in altri
settori di intervento attraverso la creazione di nuova domanda (come nel settore agricolo, nel
campo della protezione ambientale, nell’abito della produzione culturale, ecc.).
15
2.12 Qualità e livello di definizione progettuale
2.12.1 Grado di fattibilità dell’intervento - Cantierabilità
Dovrà essere individuato il livello di compatibilità dell’intervento con il quadro normativo e con le previsioni degli
strumenti di pianificazione urbanistica. Dovranno, inoltre, essere indicate le condizioni e gli adempimenti tecnici (quali
autorizzazioni, pareri e nulla osta preliminari) ai quali è subordinato l’avvio dell’iniziativa
Negli strumenti urbanistici comunali vigenti l’area oggetto di intervento è classificata quale Aree
Agricole, differenziate tra Aree Boscate e Aree a Pascolo.
L’intervento, configurato quale intervento di restauro conservativo dell’infrastruttura, potrà
essere attuato mediante presentazione al Comune competente per territorio di richiesta di
Permesso di Costruire.
Il sistema difensivo Cadorna è inoltre sottoposto, quale PATRIMONIO STORICO DELLA PRIMA
GUERRA MONDIALE, alla legge 78/2001 e quale BENE CULTURALE ai sensi dell’art.10 c.1 e c.3,
lett. d) del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.
Il progetto dovrà pertanto ottenere:
1. l’approvazione dei comuni sul cui territorio verranno eseguiti gli interventi (comune di
Trarego-Viggiona e Aurano)
2. l’autorizzazione della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del
Piemonte, ai sensi dell’art.2 comma 2 della Legge 78/2001 e dell’art.21 comma 4 del D.Lgs
42/2004
3. l’autorizzazione del Settore Regionale Beni Ambientali, ai sensi del D.Lgs 42/2004 e della
L.R. 20/89
2.12.2 Tempi
Sulla base delle analisi emerse dal punto precedente, dovranno essere indicati i passaggi normativi necessari per risolvere
le criticità riscontrate che potrebbero ostacolare o rallentare la realizzazione dell’opera. Occorrerà individuare le fasi ed i
tempi che portano alla cantierizzazione dell’opera, dalla progettazione definitiva a quella esecutiva, alla realizzazione ed
all’entrata in funzione
In base alle valutazioni del punto precedente si ritiene che con la presentazione della richiesta di
rilascio delle autorizzazioni, in forza della funzione di sub-delega prevista dalla Legge, si possano
ottenere i pareri richiesti entro 60 giorni dall’inoltro.
Per quanto riguarda la progettazione definitiva ed esecutiva questa si completerà entro 60 giorni
dal rilascio delle suddette autorizzazioni.
La cantierizzazione dell’intervento potrà avvenire entro 45 giorni dal deposito del progetto
definitivo e, prevista una durata di 120 giorni per l’esecuzione delle opere, l’intervento si
concluderà entro 270 giorni totali dalla approvazione del progetto.
Cronoprogramma
Attività 11/2008 02/2009 03/2009 04/2009 05/2009 06/2009 07/2009 08/2009 09/2009 10/2009
Presentazione
candidatura
Approvazione
progetto
Bando per
progettazione
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Stesura progetto
Ottenimento
autorizzazioni
Bando per
assegnazione lavori
Realizzazione lavori
2.12.3 Grado di innovazione tecnologica
Dovrà essere indicata la capacità dell’intervento di soddisfare l’obiettivo (sviluppo, rivitalizzazione, miglioramento del
territorio) anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie
L’intervento proposto si configura come recupero funzionale a scopo turistico di un bene storico
culturale attraverso restauro conservativo dello stesso. L’unico utilizzo proposto di nuove
tecnologie è un sistema di bike sharing, noleggio automatico di biciclette caratterizzato da un
sistema meccanico con circuito elettronico (contatore dei prelievi e misuratore del tempo d'uso).
2.12.4 Effetti sull’ambiente
Per il tipo d’intervento proposto non sono da ravvisare effetti negativi sull’ambiente. Il recupero
della strada militare sarà attuato attraverso forme di restauro conservativo dei manufatti in
pietra.
Le possibili forme di interazione con l’ambiente si potranno avere in fase di cantierizzazione per
un limitato traffico di mezzi di lavoro.
In fase di esercizio gli impatti più rilevanti sono riconducibili all’eventuale aumento delle
presenze turistiche: ciò potrà comportare un aumento complessivo dei consumi energetici a
scala locale, la produzione di inquinanti atmosferici e di carico sui sistemi idrico e dei rifiuti,
l’aumento del traffico a scala locale. Data la dimensione degli interventi non si ritiene che questi
aumenti siano particolarmente significativi. Peraltro l’oggetto stesso dell’intervento contribuisce
in modo significativo al miglioramento della qualità paesaggistica e ambientale delle aree
oggetto di intervento.
2.12.5 Soluzioni adottate ai fini della mitigazione degli impatti
Dovranno essere descritte le principali modificazioni sull’ambiente (se previste) indicando le misure necessarie per
eliminare o mitigare gli effetti negativi, le eventuali misure compensative e le azioni di prevenzione da adottare
Componenti ambientali
Natura e biodiversità
Effetto ambientale Nota descrittiva
previsto
Il progetto prevede la
valorizzazione di aree
Impatto positivo
paesaggistiche inserite nel
Parco Nazionale Valgrande
Il prevedibile aumento di
presenze turistiche sul
territorio potrebbe avere
Mancanza di impatto
potenziali ripercussioni in
Misure compensative
Per mitigare questo rischio
potenziale si è inteso
sviluppare un sistema di
17
potenziali ripercussioni in
termini di inquinamento
ambientale e acustico per
l’aumento di autoveicoli nella
zona di Colle.
Risorse idriche
Suolo
Vegetazione
Fauna
Paesaggio e patrimonio
culturale
noleggio automatico di
biciclette posto in
corrispondenza del capolinea
del bus.
Mancanza di impatto
Il percorso oggetto di
valorizzazione è già ben
Mancanza di impatto o segnalato e utilizzato. Non
impatto lievemente sono previsti danneggiamenti
positivo
del suolo se non quelli
necessari per il ripristino della
funzionalità dei manufatti.
Il progetto prevede la pulizia
del manufatto storico dalle
Mancanza di impatto
erbe infestanti. Non sono
previsti abbattimenti di alberi
Sono previsti interventi di
ingegneria naturalistica per il
risanamento di un erosione
del suolo che interessa il
versante a valle della sede
stradale
Mancanza di impatto
Il progetto prevede la
valorizzazione e il ripristino di
Impatto molto positivo punti di interesse storicoculturale attualmente in stato
di degrado
Gestione dei Rifiuti
Impatto lievemente
negativo
Energia
Mancanza di impatto
Il prevedibile aumento di
L’accesso veicolare
presenze turistiche sul
occasionale della strada
territorio potrebbe avere
consentirà, durante la prevista
potenziali ripercussioni in
manutenzione annuale di
termini di abbandono dei rifiuti raccogliere eventuali rifiuti
da parte dei turisti stessi.
abbandonati
2.12.6 Soluzioni adottate ai fini della valorizzazione dei caratteri tipici dei luoghi
Dovranno essere evidenziate le soluzioni adottate per il recupero dei caratteri originari dei luoghi naturali e storicoculturali presenti nel territorio direttamente interessato, individuandone possibili interazioni con la realizzazione
dell’opera, l’inserimento paesaggistico dell’intervento e gli aspetti positivi di valorizzazione del contesto
L’intervento proposto è incentrato proprio sul recupero funzionale di un manufatto storico
culturale mediante interventi di restauro conservativo dei muri in pietra, dei tombini e della
cunetta. Il percorso permette di collegare tutti gli altri manufatti puntuali (casematte, opere in
caverna, batterie, ricoveri, ospedaletti) e lineari (trincee).
Un prossimo progetto di cooperazione transfrontaliera in fase di definizione sarà incentrato sulla
realizzazione di opportuna segnaletica e pannellistica informativa per illustrare e descrivere i
manufatti militari e le vicende storiche dei luoghi.
18
2.13 Contributo al rafforzamento e/o alla caratterizzazione del prodotto
turistico locale con particolare riferimento ai flussi turistici generati e
all’entità di risorse private che direttamente o indirettamente il
progetto è in grado di attivare
Tracce e persistenze di un patrimonio storico e di archeologia militare , quali nuove occasioni di
percorsi e di scoperta tra Verbano e Ossola alle soglie del Parco Nazionale della Val Grande, non
possono che rafforzare e caratterizzare, con una nuova offerta, i crescenti flussi turistici che
stagionalmente spingono le più massive presenze turistiche del lago verso le colline ed i monti
dell’entroterra, anche in virtù della capacità attrattiva costituita dalla presenza di un parco
nazionale.
Tale rafforzamento e caratterizzazione del prodotto si determina in primo luogo per gli elementi
interconnessi al recupero funzionale ciclopedonale della strada attraverso:
•
il riconoscimento dell’armatura storico-culturale, con una organizzazione dello spazio di
crinali e di versante che diventa possibilità di percorsi ed escursioni;
•
l’offerta di percorsi con grandi opportunità paesaggistiche e visuali straordinarie tra la
pianura padana, i grandi laghi prealpini, il dominio Subalpino;
•
il punto di appoggio di una nuova e moderna architettura, attuata dal Parco Nazionale
secondo criteri di sostenibilità del manufatto edilizio, costituita dal nuovo bivacco offre
una confortevole e strategica opportunità di appoggio per quanti percorrono la linea
Cadorna.
Contestualmente il miglioramento della infrastrutturazione di fruizione turistica ha come indotto
lo sviluppo, su basi imprenditive, di offerte di nuovi servizi all’utenza quali accompagnatori
naturalistici, organizzazione di corsi tematici, ecc., mentre nell’area troveranno occasione di
rafforzamento alcune strutture di ristorazione presenti, oltre che opportunità di recupero del
patrimonio edilizio-rurale ivi presente per nuove destinazioni ricettive
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2.14 Aspetti finanziari
Sintetizzare il Piano Finanziario dell’intervento contenente le indicazioni circa le risorse
con cui l’Ente farà fronte alla spesa per la realizzazione del progetto
Fonte delle risorse con cui si farà fronte
al costo di realizzazione dell’intervento
FONDI PROPRI
Costo
€ 100.000,00
FONDI DI TERZI
Comunità Montana Alto Verbano
€ 20.000,00
Comunità Montana Valgrande
€ 20.000,00
Parco Nazionale Valgrande
€ 10.000,00
Comune di Oggebbio
€ 2.500,00
CONTRIBUTO REGIONE PIEMONTE RICHIESTO
AI SENSI DELLA L.R. n. 4/00
60 %
€ 228.750,00
TOTALE
€ 381.250,00
20
Dettaglio dei costi di realizzazione del progetto. Tabella finanziaria di sintesi
TIPOLOGIE DI COSTO
IMPORTO GLOBALE
OPERE EDILI E IMPIANTI
€ 276.308,00
ATTREZZATURE
€ 19.500,00
ARREDAMENTO
-
SPESE TECNICHE PER PERSONALE ESTERNO
ALL’ENTE BENEFICIARIO
Onorario per progetto definitivo, esecutivo,
capitolato, Direzione Lavori e liquidazione
lavori (riferimento ART.71 comma 3 classe C e
comma 4 tabella F), rilievi, tracciamenti, Cassa
Previdenziale
€ 21.900,33
Data di affidamento incarico........................
SPESE TECNICHE PER PERSONALE DIPENDENTE
DELL’ENTE BENEFICIARIO (non ammissibili a
contributo ai sensi del Piano Annuale 2008)
-
I.V.A.
€ 63.541,67
ALTRO (specificare)
-
TOTALE
€ 381.250,00
21
2.15 Ambiti Territoriali Prioritari
Evidenziare se il Progetto Unitario ricade in uno degli ambiti prioritari sotto
specificati
“progetti di intervento unitari” realizzati nei Comuni ad alta marginalità, così
come definiti dalla D.C.R. n. 102-36778 del 12.12.2000;
“progetti di intervento unitari” realizzati nei Comuni collinari molto svantaggiati,
così come indicati dalla D.C.R. n. 211-35416 del 31.11.2001.
INFORMATIVA per il consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs.30.06.2003 n. 196: i dati sopra riportati sono relativi al
procedimento amministrativo per il quale sono richiesti e verranno utilizzati solo per tale scopo.
Data .......................
Timbro e Firma
del Proponente
Timbro e Firma
del Responsabile tecnico
………………………
………………………
La presente istanza deve essere sottoscritta ed inviata unitamente alla copia fotostatica non autenticata di un documento di identità dei
sottoscrittori, in conformità all’art. 38, comma 3, del D.P.R. n. 445/2000.
22
Scarica

relazione generale dell`intervento