trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:37 Pagina 2 Novembre - Dicembre n.6/2011 Dal 1964 Notiziario ufficiale Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) L’editoriale di Rossano Bartoli AT T UA L I TÀ 2 DAL 12 AL 16 OTTOBRE A SENIGALLIA ( AN ) SI È SVOLTA LA 6 a CONFERENZA NAZIONALE DELLE PERSONE SORDOCIECHE Cari amici, 6a la Conferenza Nazionale delle Persone Sordocieche ha rappresentato, ancora una volta, un momento unico, intenso e ricco di emozioni. Dall’incontro e dal confronto fra tanti amici con problemi comuni e differenti esperienze di vita, dalle loro relazioni, testimonianze, discussioni, sono emerse tutte le loro capacità, la loro ricchezza, la forte volontà di raggiungere traguardi concreti, di assumere ruoli attivi nella società, di passare dal “sogno” alla “realtà” di un’esistenza diversa. Perché possano raggiungere una migliore qualità di vita, maggiori soddisfazioni, realizzarsi come persone, tra le tante due soprattutto sono le condizioni determinanti: che trovi effettiva attuazione la legge 107, “Misure per il riconoscimento dei diritti alle persone sordocieche”, approvata l’anno scorso, e che i nostri sostenitori, così numerosi nonostante le grandi difficoltà del momento, continuino a testimoniarci la loro vicinanza. La conferma di questa loro volontà è dimostrata della nuova ricerca che l’amico Enrico Finzi ha voluto regalare alla nostra Associazione: i dati emersi, che pubblichiamo in queste pagine, ci incoraggiano a proseguire con impegno e con fiducia nel nostro lavoro. CONTINUA A PAG. “Tra sogno e realtà”: come vivere serenamente fra il desiderio di autonomia e la difficile quotidianità Il coinvolgente tema è nato da incontri, confronti e riflessioni sui traguardi raggiunti da chi non vede e non sente e sul lungo cammino ancora da percorrere verso una vita piena e indipendente DALL’ASSOCIAZIONE Un riconoscimento significativo Il “sogno”: uscire dall’isolamento a cui si rischia di essere condannati a causa della pluriminorazione; ritrovare la propria identità intesa come diritto di essere se stessi; sviluppare tutte le potenzialità per poter comunicare col resto del mondo e vivere un’esistenza attiva anche sul piano lavorativo; conquistare gli stessi diritti di ogni cittadino per fare davvero parte dell’intera comunità. La “realtà”: un vissuto quotidiano spesso difficile e complesso; molti ostacoli alla realizzazione di desideri e necessità; il bisogno di costanti e competenti aiuti per raggiungere traguardi significativi. Il nostro Comitato delle Persone Sordocieche ha affrontato questi problemi durante numerosi incontri e riunioni, decidendo di discutere e sviluppare queste tematiche... DAI CENTRI E DALLE SEDI 4 SEGUE A PAG. 5 Le nuove esperienze vissute insieme Tante e tutte davvero interessanti le iniziative organizzate per gli ospiti e gli amici sordociechi alla fine dell'autunno e realizzate grazie anche all'aiuto prezioso di molti volontari. E quello che rimane nei ricordi e nel cuore è, come sempre, la gioia di essere stati "insieme". S T O R I E D I V I TA Loreto (An), 22 ottobre 2011. Nell’ambito del Progetto “SensoriABILIS” dedicato da Confindustria Ancona Turismo all’accessibilità senza barriere, durante una simpatica cerimonia è stato assegnato alla Lega del Filo d’Oro il premio “Miglior Imprenditore”. La motivazione riconosce “il suo costante impegno a favore delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, declinato all’insegna di sinergie tra i diversi ambiti di intervento e di un’attività peronalizzata a stretto contatto con le famiglie di disabili”. A PAG. A Osimo ha comimciato la sua nuova vita Difficilmente mamma Maria avrebbe immaginato un ambiente come quello in cui, con la sua Isabella, di appena due anni, ha passato a Osimo le tre settimane previste dal trattamento precoce... NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:37 Pagina 3 N.6/2011 PAG I N A 2 AT T UA L I TÀ SEGUE DA PAG. 1 ... durante la sua 6a Conferenza Nazionale intitolata proprio “Tra Sogno e Realtà” (Senigallia, 16-18 ottobre). Circa 150 i partecipanti – amici sordociechi, interpreti, volontari e operatori della Lega del Filo d’Oro – a cui hanno dato un caloroso benvenuto il nostro presidente, Francesco Marchesi, il sindaco della città ospitante, Maurizio Mangialardi, altre autorità e persone a noi legate come Loda Santilli, sorella di Sabina, la fondatrice dell’Associazione. È stato sempre con noi anche Geir Jensen, segretario generale della Federazione Mondiale delle Persone Sordocieche e presidente dell’Associazione norvegese. Giovedì, 13 ottobre I lavori sono stati aperti da Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche, che ha cominciato la sua relazione ringraziando i presenti, gli organizzatori e, soprattutto, i volontari “che mettono a disposizione il loro tempo e senza i quali questo evento, come molte altre iniziative, non sarebbe stato possibile”. Dopo aver tracciato una breve storia del Comitato, voluto più di vent’anni fa da Sabina Santilli che ne fu la prima presidente, Francesco ha ricordato che si tratta di un organo consultivo e propositivo nato per far sentire la voce dei sordociechi anche nelle decisioni degli organi istituzionali dell’Ente; per essere luogo di incontro e di confronto fra persone di varie provenienze territoriali, con problematiche differenti e diversi sistemi di comunicazione; per creare un senso di appartenenza e di unità fondamentale per non sentirsi soli e abbandonati. Ha sottolineato che le sei Conferenze Nazionali organizzate fino a oggi hanno sempre avuto lo scopo di essere occasione “di confronto e scambio di esperienze, di stare insieme, di acquisire piena e matura consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri”. E ha proseguito: “La scelta del tema di questa 6^ Conferenza da parte del Comitato è stata fatta soprattutto alla luce di due eventi importanti che riguardano il diritto interna- zionale e la legislazione italiana: da un lato la legge 107/10, che riconosce, pur con i suoi mille limiti, la specificità della sordocecità; dall’altro la Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili, stipulata a New York il 13 dicembre 2007 ed entrata in vigore in Italia con la legge 18/09, che per la sua importanza, per l’ampiezza dei soggetti a cui è potenzialmente rivolta (la Convenzione ONU riguarda tutto il mondo, n.d.r.), per l’importanza dei principi enunciati è la vera pietra miliare... attorno alla quale ruota interamente questa Conferenza”. La Convenzione stabilisce che la disabilità non è solo la menomazione fisica, ma si evolve e si modifica secondo l’ambiente. Una persona sordocieca, perciò, come molte altre con minorazioni, “sarà “meno disabile” in un ambiente che non la discrimina, in una società che non la isola e in un contesto in cui avrà a disposizione guideinterpreti, auisili per migliorare l’autonomia e addestramento necessario per poterli usare al meglio... Corollari a questa concezione della disabilità sono il riconoscimento delle persone disabili all’uguaglianza con gli altri; il loro diritto ad avere le stesse possibilità degli altri, all’accesso all’informazione, all’istruzione, al lavoro, alla salute, alla libertà di movimento, al matrimonio e alla propria famiglia, a vivere una vita indipendente e a partecipare pienamente alla vita della comunità. Non sembra la realizzazione di un sogno?...”. Nell’ambito del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” destinato a persone che si distinguono nel sociale, lo scorso 10 novembre a Francesco Mercurio (nella foto con il nostro presidente) è stato assegnato il Premio Speciale Categoria Giovani perché “con capacità, energia, impegno e tenacia ha ottenuto grandi risultati nello studio e nel lavoro”. “La realtà, purtroppo è molto diversa – ha concluso Franceso –, ma la Convenzione rappresenta comunque un grande traguardo, un punto d’arrivo, ma, soprattutto, di partenza da cui il nostro Comitato ha deciso di avviare una riflessione che attraversi il confine fra sogno e realtà, a volte quasi invisibile, a volte invalicabile”. Dopo una breve pausa, la giornata è proseguita con la premiazione di Monica Andreolle, giovane amica sordocieca di Paterno del Grappa (Tv), vincitrice del “Concorso per Idee” orga- Venerdì 14 e sabato 15 ottobre Come aveva anticipato Francesco Mercurio nella sua relazione, i temi delle nizzato per creare il logo della Conferenza. L’opera di Monica, “La speranza dissetata”, rappresenta i suoi stati d’animo nell’albero in parte triste e spoglio e in parte fiorito, sostenuto dalle mani sicure di persone amiche. Antonio Russo, di Cercola (Na), amico sordocieco seguito dalla nostra sede di Napoli, e Alessandra Broccolo, che per molti anni ha lavorato con noi a Osimo, hanno ricordato Lucia D’Ugo, scomparsa tre anni fa. Con grande forza di volontà, Lucia – nata nel 1935 a Trabia (Pa) e vissuta a Osimo fin dal 1972 – rappresenta l’immagine dell’autonomia e dell’indipendenza raggiunte nonostante i suoi tanti problemi: ha lavorato a lungo come guardarobiera alla Lega del Filo d’Oro e, nei suoi ultimi anni, ha vissuto da sola in un piccolo appartamento fornito di molti supporti studiati per aiutarla, sempre seguita da operatori e volontari che ringraziava con una vocina squillante e piccola come lei e con un sorriso affettuoso. Laura Mondaini, psicologa presso il nostro Settore associativo, ha poi illustrato i risultati di una interessan- sei sedute plenarie tenute durante la Conferenza sono stati tratti dai singoli articoli della Convenzione ONU, svolti da persone sordocieche e tradotti dalle guide-interpreti, dagli operatori e dai volontari secondo i differenti metodi di comunicazione di tutti i presenti. Venerdì sul tema “Identità” ha parlato Simona Natalizia (Rm), spiegando che la parola stessa significa “diritto di essere se stessi”, non identificandosi come sordociechi, ma prendendo coscienza della propria minorazione per “crescere dentro” e anche per costruire un’identità collettiva: un cammino difficile, un continuo riadattamento alla condizione e all’ambiente, che la Lega del Filo d’Oro aiuta a percorrere organizzando iniziative che favoriscono conoscenze e scambi di esperienze di vita. Barbara Verna (Mo) ha spiegato che “Vita indipendente” non è, come alcuni pensano, una scelta obbligata dovuta alla futura, inevitabile assenza della famiglia, ma è il riconoscimento e lo sviluppo delle proprie potenzialità per poter conquistare l’autonomia attraverso strumenti e servizi adeguati te “Ricerca sulle condizioni di vita delle persone sordocieche giovani e anziane”. Durante i lavori di gruppo che si sono svolti nel pomeriggio, alla luce del ricordo di Sabina Santilli e Lucia D’Ugo e in un clima di vicinanza e condivisione, molti partecipanti hanno raccontato le proprie esperienze, i sogni, le tante speranze per il futuro. (corsi di orientamento e mobilità, uso del computer e del cellulare, apprendimento dei diversi sistemi di comunicazione e della gestione della casa) e per poter dimenticare la paura dell’isolamento. Su “Partecipazione” e “Comunicazione e accesso all’informazione” sono intervenuti rispettivamente Giovanni Maio (Quarto – Na) e Alessandro Romano (Fiumicino – Rm), che hanno chiarito come non possa realizzarsi la prima senza la seconda. Non si può, infatti, diventare parte attiva e consapevole della società senza saper comunicare ed entrare in relazione con gli altri e senza essere informati dei propri diritti e dei propri doveri. Le persone sordocieche devono decidere di uscire dal loro isolamento con grande forza di volontà, sapendo di poter contare su aiuti e supporti adeguati, ma soprattutto desiderando fortemente di sentirsi vivi, capaci, integrati. Sabato pomeriggio Francesca Donnarumma (Mezzago – Mb) ha illustrato l’importanza dell’ “Istruzione” intesa non solo come apprendimento di metodi di comunicazione, ma anche come generale conoscenza del mondo. Partendo dalla difficile accettazione del proprio stato e dal coraggio di affrontarlo, una persona sordocieca motivata e desiderosa di apprendere può, con strumenti adeguati, raggiungere livelli di istruzione anche molto elevati e traguardi talvolta imprevedibili sia a livello culturale, sia nella quotidianità e la sua vita sarà così una “finestra sempre aperta sul mondo”. Salvatore Iacono (Sassuolo – Mo) ha sviluppato l’ultimo tema previsto, quello del “Lavoro”, strettamente legato a motivazioni economiche, relazionali, di affermazione delle proprie capacità, di bisogno di normalità e di limitazione della solitudine. La disabilità sensoriale non facilita la ricerca o il mantenimento di un lavoro; nel caso di sordocecità progressiva, poi, si devono trovare strumenti e strategie adeguati per adattarsi alla situazione senza dover nascondere le difficoltà o, peggio, accettare compromessi avvilenti. La Conferenza si è chiusa trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:37 Pagina 4 N.6/2011 PAG I N A 3 AT T UA L I TÀ domenica 16 ottobre con l’intervento conclusivo del nostro segretario generale, Rossano Bartoli, che ha ricordato una a una le precedenti Conferenze (“Fuori dall’isolamento” – Numana, 1995; “Anche noi possiamo” – Sant’Agnello di Sorrento, 1998; “Pari opportunità” – Roma, 2001; “Io in prima persona” – Lesmo, 2004; “Io per gli altri” – Modena, 2008), ha dimostrato vivo apprezzamento per le relazioni svolte e ha voluto sottolineare come siano proprio le stesse persone sordocieche che noi seguiamo, con i loro sogni, i reali progressi, la grande forza di volontà, i migliori testimonial della validità del lavoro svolto e l’aiuto più efficace per poter contare sempre sulla fiducia di tanti sostenitori. Ai saluti finali del nostro attuale presidente, Francesco Marchesi, si sono poi aggiunti, graditissimi, quelli del suo predecessore, Mario Trapanese. organizzati per tutti i partecipanti: perché vivere insieme nuove esperienze e prendere parte a giochi di gruppo e piacevoli serate vuol dire trasformare davvero, almeno per qualche ora, “il sogno in realtà”. Dal cocktail di benvenuto alla serata danzante – durante la quale è arrivato, inatteso e molto gradito, il saluto telefonico di Renzo Arbore –, dalle visite al suggestivo centro storico di Senigallia a quelle alle mostre allestite presso l’Hotel Ritz: tanti ausili e strumenti utili per accrescere l’autonomia; un ricordo di Lucia D’Ugo, esempio di grande forza di volontà tutto da imitare; i lavori realizzati da molte persone sordocieche per creare il logo della Conferenza; i plastici dei più importanti monumenti di Senigallia e lo spazio informativo allestito dal Museo Omero di Ancona, che vuole favorire l’approccio all’arte per le persone sordocieche. E tutti hanno molto gradito e apprezzato la visita effettuata sabato mattina alla motonave “Armonia” di MSC Crociere ormeggiata ad Ancona che, come tutta questa flotta, è dotata di dispositivi e strumenti che consentono anche ai passeggeri disabili di trascorrere vacanze serene e in totale sicurezza. Più di 120 i partecipanti, accolti dal comandante della motonave, che hanno offerto alcuni doni e ricevuto un modellino della nave come ricordo e si sono poi divisi in quattro gruppi per muoversi più facilmente. E che ci hanno scritto entusiasti: “È stato un momento magico, fatto di profumi, morbide moquette, cordialità infinita: un sogno che potrebbe diventare realtà per un viaggio… chissà!”. Visite interessanti e divertimenti per socializzare Non solo sedute plenarie, relazioni, lavori di gruppo, ma anche importanti momenti di svago e relax Nel Suo testamento si ricordi delle persone sordocieche Il Suo testamento può diventare qualcosa di molto importante. Infatti, con un lascito alla Lega del Filo d’Oro Lei assicura un futuro migliore a tante persone sordocieche che possono contare solo sul nostro aiuto. Anche grazie ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centri di riabilitazione di Lesmo e di Molfetta e a far proseguire i lavori a Termini Imerese e a Modena. Ma tanti altri progetti aspettano ancora le risorse necessarie. DUE IMPORTANTI INIZIATIVE SOSTERRANNO LE NOSTRE ATTIVITÀ E CI AIUTERANNO A REALIZZARE NUOVI PROGETTI Quando “dono” vuol dire “solidarietà” Sono davvero molte le vie attraverso le quali si può offrire il proprio sostegno e dimostrare così stima e fiducia negli enti e nelle organizzazioni impegnate ad aiutare chi, come tutti i nostri ospiti e amici sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, ha tanto bisogno. Ancora più importante è percorrere queste vie tutti insieme, perché così si impara a conoscere meglio la realtà che si vuole sostenere e i problemi, i desideri, le necessità delle persone che si decide di aiutare. A questo scopo sono state avviate due iniziative che dureranno a lungo e raggiungeranno un grande pubblico: potremo così contare su contributi preziosi e costanti e su una nuova e maggiore visibilità. Donare “UNORA” di lavoro Le cinque associazioni che compongono il Comitato Italiano UNORA (Lega del Filo d’Oro, Actionaid, Aism, Amref, Intersos) hanno recentemente firmato un accordo con l’Agenzia delle Entrate che prevede da parte dei dipendenti una donazione libera mensile pari al valore anche di una sola ora di lavoro, trattenuto direttamente in busta paga, dopo aver scelto quale progetto (uno o più d’uno) sostenere fra quelli proposti dalle associazioni citate. E il Comitato UNORA, assicu- Per avere più informazioni, richieda il nostro opuscolo lasciti a: Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi 071 7231763 rando la trasparenza delle operazioni, terrà costantemente aggiornati tutti i donatori sui risultati raggiunti proprio grazie a loro. Donare “Un altro Mondo” Così si chiama il cofanetto proposto da RegalOne e Greensense, dedicato alla solidarietà e alla beneficenza e in vendita nei principali punti di Grande Distribuzione. “Donare” significa, in questo caso, sostenere progetti promossi da diverse associazioni Onlus – tra queste anche la Lega del Filo d’Oro - nell’ambito dell’assistenza, della ricerca, dell’ambiente. Chi riceve in dono il cofanetto trova all’interno una guida per scegliere l’associazione a cui devolvere il valore dello stesso e un buono da utilizzare sul sito www.regalone.it per attivare la donazione e, se si vuole, integrarla con ulteriori importi. Un’iniziativa che raggiungerà tante persone, un’idea diversa ma molto generosa anche per un regalo di Natale all’insegna della solidarietà. Informarsi ora è più facile Per ottenere maggiori indicazioni su come sostenere le attività della Lega del Filo d’Oro o effettuare donazioni con carta di credito o periodiche chiamate il nostro trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:37 Pagina 5 N.6/2011 PAG I N A 4 DAI CENTRI Centri e Sedi: le attività in attesa dell’inverno Castagne e montagne russe, bioparchi e teatro, tra il ludico e il socialmente utile Anche alla “Lega” si sfruttano le caratteristiche stagionali: se a settembre si festeggia con la “tartufata”, ai primi di novembre, per gli ospiti e i volontari del nostro Centro di Lesmo, tocca... ma sì, alle castagne. Alla festa che, sotto la veste ludica, quella più gradita e motivante per i nostri ragazzi, nasconde sempre intenti educativi e socializzanti, ha partecipato anche un gruppetto di persone sordocieche provenienti da varie zone della Lombardia e del Piemonte. Divisi i compiti tra chi si occupava pazientemente della preparazione delle castagne e chi decideva di partecipare a una serie di prove di abilità, è cominciata la kermesse. Nemmeno le condizioni climatiche che hanno costretto i nostri “castagnari” ad agire al coperto, sono riuscite a guastare la festa. Tra i giochi più apprezzati, una speciale “caccia al tesoro” che prevedeva la ricerca e l’identificazione di castagne e altri frutti disposti lungo un percorso nei corridoi delle strutture. Poi, siccome “tutti i salmi finiscono in gloria”, anche le castagne sono finite, insieme con altre chicche della cucina brianzola, sulla tavolata finale. Spiritoso e ben scritto l’articolo inviato dalla Sede di Roma e firmato da Roberto. Alcuni ospiti romani della “Lega” hanno partecipato, con i volontari, a due gite nello stesso mese, un evento che secondo Roberto “farà passare alla storia questo ottobre”. La prima, definita “ordinaria” a Macchia Tonda; la seconda, “straordinaria”, proposta da lui stesso, appassionato frequentatore di luna park, al parco giochi di Valmontone. Ecco alcuni brani tratti dal suo divertente resoconto: «... La prima cosa che mi colpì fu un susseguirsi di odori strani, tanto che dissi alla volontaria che mi accompagnava che mi sembrava di passeggiare per le vie di Lima, non di Valmontone (...) Abituato alle giostre dall’età di nove anni, ho fatto le più pericolose come le montagne russe, che ho sempre considerato le “regine delle giostre” e che bisognerebbe tenere per ultime, come il dessert (...) Ho fatto parlare quel bambino che alberga in ciascuno di noi, che ha pieno diritto di esistere e che l’età adulta non ha alcun diritto di soffocare (...) L’unica nota stonata è che ogni giro di giostra durava solo un paio di minuti. Io ne avrei voluti 10, e sulle montagne russe, che dovevano essere il rush finale, anche 20, ma chi si contenta gode, recita un vecchio adagio...» Infine Roberto non ha dimenticato di ringraziare i volontari: «Persone davvero meravigliose ed encomiabili... in questa società che va sempre di fretta ed è indifferente nei confronti di chi ha qualche problema in più». Molte le attività anche nel nostro Centro di Molfetta a cominciare dal progetto di collaborazione con la locale Società Intermedix-CompuGroup Medical Italia, specializzata nella gestione di Software sanitario, che ha inserito un percorso solidale nell’annuale campagna di comunicazione rivolta ai suoi informatori scientifici. Al nostro Centro hanno commissionato la realizzazione di un manufatto in terracotta che rappresentasse il raggiungimento del budget annuale: così il nostro laboratorio di ceramica ha creato un abaco fatto di palline colorate, la cui lavorazione ha coinvolto diversi nostri utenti, con la supervisione di un’esperta ceramista di Molfetta. Il lavoro, che ha richiesto un impegno di tre mesi si è concluso con la consegna dei manufatti presso la sede della Intermedix, dove, alla presenza dei massimi dirigenti, i nostri nove rappresentanti hanno ricevuto un meritato attestato di partecipazione. Sempre da Molfetta e sempre in ambito artistico la notizia di una manifestazione teatrale tenuta al Teatro Verdi di Martinafranca, cui hanno assistito i bambini che frequentano il nostro Centro, con genitori e volontari. Lo spettacolo, adatto anche ad un pubblico di non vedenti e non udenti, grazie all’ausilio del respeaking, rientrava nel progetto dell’associazione teatrale romana “Il Teatro Per Tutti”. Gli attori hanno infatti utilizzato un linguaggio LIS semplificato e hanno interagito con il pubblico, con accompagnamento di suoni e luci. Inimmaginabile la gioia dei bimbi, ma anche quella di genitori e volontari, per aver offerto loro una serata ricca di stimoli e di emozioni. Molfetta conclude con due domeniche “importanti”: il 23 ottobre e il 6 novembre. Durante la prima, ospiti del Centro sono stati i circa 120 componenti dell’associazione “Fede e Luce”, un movimento internazionale di volontariato a favore delle persone disabili e delle loro famiglie, presente con 1.500 comunità nei cinque continenti. Le sei comunità pugliesi hanno inaugurato proprio da noi il nuovo anno sociale, familiarizzando con i nostri utenti, con genitori e operatori. Domenica 6 novembre è stato il turno dei 150 scout di “Agesci Molfetta 3” che, divisi in piccoli gruppi di approfondimento, hanno trascorso anche qualche ora di divertimento nella nostra pineta e partecipato al pranzo comune. Scelte ecologiche quelle del Centro di Termini Imerese: la natura, tra flora e fauna, nel Bioparco di Sicilia, a Villagrazia di Carini (Pa). Nelle numerose aree espositive della struttura immersa nel verde i nostri ragazzi hanno preso confidenza con il mondo degli animali, partecipando al laboratorio esperienziale “La Fattoria di Nonna Anna”: spazzolare un pony, mungere una capretta o accarezzare un coniglio si sono rivelati fattori rassicuranti e, al tempo stesso, galvanizzanti, in grado di arricchire le esperienze sensoriali dei nostri utenti tutti molto emozionati. trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:38 Pagina 6 N.6/2011 PAG I N A 5 STO R I E D I V I TA Isabella, bambina pugliese giustamente caparbia È arrivata a Osimo per il trattamento precoce e al Diagnostico si è subito ambientata SEGUE DA PAG. 1 ... Al Centro Diagnostico della Lega del Filo d’Oro, diretto dalla dottoressa Patrizia Ceccarani, la piccola Isabella Giovanna, nata nell’aprile del 2009 a Manfredonia (Fg), ha trovato tutto ciò di cui aveva bisogno per intraprendere il percorso verso la riabilitazione e il miglioramento della qualità della vita. Il racconto di mamma Maria, tornata da «Sì, anche se non tutto il male viene per nuocere. Proprio in quel periodo Isabella si trovava sotto terapia antibiotica, per cui fu messa in lista di attesa e convocata per la metà di ottobre. Valutando il lavoro fatto al Diagnostico e le sue migliorate condizioni, è probabile che se fosse stata ricoverata in gennaio, la bambina, ancora troppo piccola e immobilizzata dalle protesi, avrebbe dato una risposta diversa dal punto di vista motorio. Invece quei mesi di attesa le hanno consentito di maturare anche quel caratterino che è alla base della sua voglia di recupero. Prima la bambina (affetta da una malattia genetica ancora in fase di definizione, n.d.r.) era ostacolata da gesso, divarica- poco nella sua città, parte proprio da quei venti giorni che hanno impresso alla sua esistenza e a quella della bambina una svolta decisiva. “Da Arbore a Osimo” Manfredonia è vicina a Foggia, la città natale di Renzo Arbore, testimonial storico della “Lega”. Una coincidenza? «In effetti – spiega Maria – l’esistenza della Lega del Filo d’Oro mi era nota grazie soprattutto alla pubblicità televisiva con Arbore, che trovo molto efficace, e ad altre fonti di informazione, ma sono stati i problemi di Isabella a farmi approfondire questa conoscenza. A parlarmi diffusamente della bellissima esperienza vissuta a Osimo è stata un’altra mamma, pugliese come me, conosciuta per caso durante il ricovero di Isabella al “Bambino Gesù” di Roma. L’entusiasmo contagioso di quella donna e il ricordo degli spot di Arbore mi hanno convinta a tentare la via di Osimo e così, in capo a due mesi, avevo compilato e spedito la domanda di accoglienza e il questionario, ma non mi aspettavo, come invece è avvenuto, di essere contattata tempestivamente dal Centro Diagnostico per il ricovero con trattamento precoce di Isabella, programmato per la fine di gennaio di quest’anno. Una sorpresa tra tante altre. Tuttavia……»» Qualche contrattempo? tore e tutore. Ora è libera di muoversi e fare ciò che non aveva mai tentato: è un po’ come se fosse rinata a sedici mesi». “Un luogo ideale” Dopo tre settimane un ambiente nuovo finisce col diventare familiare. Ma quale è stata l’impressione della “prima volta”? «Sono arrivata a Osimo senza avere la minima idea di come si sarebbero svolte le cose, ma piena di fiducia. La pediatra che sul territorio segue Isabella e altri bambini arrivati alla Lega del Filo d’Oro ed è entusiasta dei risultati ottenuti lavorando sulla scorta delle metodiche messe a punto dagli specialisti del Diagnostico, mi ha incoraggiata a vivere un’esperienza che si è rivelata straordinaria, sapendo che poi a casa nulla, del programma di riabilitazione studiato su misura di Isabella, sarebbe andato perduto. Il lavoro di équipe della “Lega”, infatti, comprende un programma educativo per operatori territoriali, che dalle nostre parti manca. La medicina dei protocolli tradizionali vedeva Isabella come se fosse divisa in tanti pezzetti, da esaminare separatamente, secondo le competenze specifiche degli analisti. Nessuno l’ha mai monitorata a 360 gradi e, dopo aver constatato come invece il problema viene affrontato alla “Lega”, ho capito perché certi risultati, ritenuti altrove “impossibili”, a Osimo non li sono affatto. In quelle tre settimane ho imparato che solo una visione d’insieme del bambino consente di far emergere quelle abilità latenti, ma non del tutto disattivate, da tradurre in competenze per la vita...» “Più di una semplice speranza” Ha imparato molte cose sulla “Lega”, a quanto pare. «...Sì. Prima di Osimo, tutto ciò che riuscivo a sapere di Isabella era il grave ritardo a un anno e mezzo di età. La bambina veniva inquadrata dentro una cornice di luoghi comuni. Un errore che ha fatto saltare molte tappe che invece andavano ricostruite, organizzate, come è avvenuto alla “Lega”. Per non parlare del ruolo fondamentale giocato da un ambiente capace di favorire il rapido adattamento non solo dei piccoli pazienti, ma anche dei genitori: non l’interno impersonale di una clinica, ma il calore di una quotidianità confortata da tutti i servizi essenziali. La tua casa. I bambini danno di più se si trovano in un ambiente in cui si crea empatia con i tecnici e gli operatori e sono stimolati da attività sempre nuove e coinvolgenti. L’ambiente ideale per una come Isabella, caparbia, orgogliosa, una che dà il meglio di sé quando è motivata e avverte l’amore di chi le sta vicino. Il carattere forte e la sua tendenza a mettersi al centro della scena sono la sua fortuna. Durante le sedute è instancabile, le difficoltà non la abbattono...» Lei nutre buone aspettative, allora. «...A Osimo ho capito che le attività includono tutti gli aspetti della persona e che la via del recupero passa attraverso il rapporto umano. Il bambino si fida di chi crede in lui. Isabella lavora su due fronti, quello motorio e quello del linguaggio. Sopporta benissimo gli impianti cocleari, sta seduta senza alcun sostegno e può camminare. La dottoressa Ceccarani ha confermato quello che una mamma crede sempre di vedere in una figlia: delle possibilità concrete di recupero. Io le credo. A Osimo è nata molto più di una semplice speranza. Tra breve Isabella sarà pronta per l’asilo nido, in attesa del secondo, bellissimo appuntamento con la “Lega”, l’anno prossimo». Ancora grazie a chi ci sostiene Vogliamo dire grazie a tutti coloro - privati e aziende - che hanno scelto una o più proposte del nostro Catalogo Regali di Natale. Il loro gesto è la testimonianza più valida della volontà di partecipare concretamente alla nostra crescita e rappresenta per noi un aiuto prezioso e uno stimolo a proseguire nel nostro impegno e nel nostro lavoro. E se qualcuno deve ancora decidere il regalo “dell’ultimissimo momento”, c’è la possibilità di contattare subito il nostro Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi tel. 071.7231763 email: [email protected] sito internet: www.legadelfilodoro.it trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:38 Pagina 7 N.6/2011 PAG I N A 6 DALLE SEDI ENRICO FINZI, SOCIOLOGO, PRESIDENTE DI ASTRARICERCHE, ILLUSTRA I SODDISFACENTI RISULTATI DELL’INDAGINE SVOLTA RECENTEMENTE “I sostenitori della Lega del Filo d’Oro confermano stima, fiducia e affetto” Le numerose risposte al questionario inviato nel mese di luglio rappresentano un forte stimolo a proseguire il cammimo intrapreso Molti lo ricorderanno: qualche tempo fa è stato inserito in “Trilli nell’Azzurro” un questionario volto a conoscere le opinioni dei lettori del nostro giornale. Come altre volte in passato, l’istituto di ricerche sociali che presiedo ha - ovviamente a titolo gratuito - predisposto il testo delle domande, codificato ed elaborato le numerosissime risposte (quasi 2.500), interpretato e presentato i dati alla Lega del Filo d’Oro. Il mio compito è quello di ringraziare coloro che hanno collaborato a questa iniziativa e di raccontare a tutti i principali dati dello studio. Cominciamo col dire che gli intervistati sono stati per il 45% donne e per il 25% residenti nel nordovest, il 18% nel nord-est, il 36% nelle regioni centrali, il 21% al sud (incluse le due isole maggiori); il 23% ha il titolo di scuola media inferiore o elementare, il 47% è diplomato, il 30% è laureato; infine, ben il 47% accede a Internet. Il rapporto con la Lega del Filo d’Oro dura da più di quindici anni per il 46% del campione, da dieci-quindici anni per il 34%, da meno di dieci anni per il restante 16%: il che dimostra sia la capacità attrattiva della “Lega” nei confronti di nuovi sostenitori, sia specialmente la lunga fedeltà di moltissimi di essi. Tale “effetto calamita” e tale durevolezza nel tempo del sostegno a questa organizzazione derivano anzitutto dall’immagine, tuttora straordinaria e intatta, della Lega del Filo d’Oro, la quale – a parere di pressoché tutti i suoi amici – riesce a dare dignità anche a persone gravemente disabili (per più del 99% degli intervistati); è seria e affidabile (per il 99%); ha bisogno del sostegno dei cittadini e delle aziende, anche perché gli aiuti pubblici sono minoritari e in calo (99%); assiste con competenza e amore i bambini e gli adulti che più di tutti hanno bisogno di aiuto (98%); è preziosa e anzi insostituibile (97%); è simpatica (96%); risulta efficiente e ben organizzata (95%); usa personale specializzato (educatori, psicologi, infermieri, medici) di elevata qualità (95%); sa comunicare bene con i suoi sostenitori (92%); è una delle più note organizzazioni senza fini di lucro che si occupano di far del bene (91%); sa far sentire la sua gratitudine a chi l’aiuta (88%); utilizza bene le sue risorse (84%); è l’unica che si occupa dei problemi di chi è sordocieco (e a volte muto) oltre che dei suoi familiari (80%); investe tanti soldi nella ricerca scientifica (68%); sta espandendosi velocemente (57%); ha numerosi contatti internazionali con analoghe organizzazioni straniere (32%: ma il 60% non ha informazioni in merito). Tra l’altro, coloro che non si dicono d’accordo con i giudizi appena citati non negano quasi mai la loro veridicità ma semplicemente ritengono di non saperne abbastanza. In ogni caso, sono solo due le critiche significative, anche se minoritarie: il 32% sostiene che la “Lega” non fa abbastanza per farsi conoscere e il 28% ritiene che dovrebbe essere presente in un numero più elevato di regioni. È stato chiesto poi agli intervistati di esprimere una valutazione complessiva circa la Lega del Filo d’Oro tramite un voto da 1/minimo a 10/massimo: il risultato – davvero eccezionale – è sintetizzato dal voto medio, pari a 9.2 (con il 93% del campione che ha espresso voti da 8 a 10, il 5% che ha scelto il voto 7 e solo il 2% che si è limitato al 6 o – rarissimamente – a voti d’insufficienza). Rispetto all’ultima indagine di qualche anno fa, l’entusiasmo per la “Lega” è ancora cresciuto, anche perché taluni strumenti di comunicazione sono stati particolarmente efficaci: la pubblicità con Renzo Arbore (90% di voti da 8 in su), il materiale inviato per posta (78%), “Trilli L’esperienza condivisa... …con insegnanti e operatori da parte dei nostri rappresentanti che hanno dato vita al workshop “Promuovere l’autodeterminazione nelle persone con disabilità gravi”. I lavori si sono svolti nell’ ambito dell’VIII Convegno Internazionale “La qualità dell’integrazione scolastica e sociale” organizzato dal Centro Studi Erickson a cui il nostro Ente ha partecipato come collaboratore e patrocinatore (Palacongressi di Rimini, 18/20 novembre 2011). nell’Azzurro” (64%), l’uso della televisione per raccogliere finanziamenti (59%) e – da poco tempo – il sito Internet (noto al 6% dei sostenitori della Lega e giudicato assai bene dal 61% dei suoi utilizzatori, anzitutto per quel che attiene alla chiarezza, alla facilità d’uso, all’interesse, alla qualità comunicazionale). Anche questo giornale ottiene un largo consenso: la metà degli intervistati ne legge quasi tutti i numeri e molte parti o sezioni, giudicandolo un periodico serio e credibile (93%), interessante (88%), con molte informazioni (85%), capace di evitare la troppa retorica (84%), facile da leggere (83%), ben fatto (73%), unico nel suo genere (72%). Infine, l’87% dei sostenitori della Lega del Filo d’Oro intende continuare a sostenerla, in vari casi accrescendo il sostegno materiale dato a essa; solo il 13% risulta in difficoltà (per motivi collegati alla crisi economica più che per preferenza per altre organizzazioni oppure per critiche alla Lega). Inoltre, sono sempre più numerose le persone che hanno disposto o si preparano a disporre un lascito ereditario o una grande donazione in vita: uno dei modi più efficaci per aiutare la benemerita causa della “Lega”, spesso per cifre importanti e dunque di grande aiuto al suo bilancio. La conclusione è presto detta: anche l’ultima ricerca che abbiamo condotto conferma quanto sia vasto, profondo, convinto e permanente il sostegno che ogni anno oltre 400mila Italiani danno alla Lega del Filo d’Oro. I consigli per un ulteriore miglioramento delle sue prestazioni e delle sue comunicazioni non segnalano alcuna insoddisfazione significativa e non si concentrano su un solo tema: si tratta di migliaia e migliaia di suggerimenti che verranno presi in considerazione uno per uno dalla “Lega”, rincuorata dall’immenso plebiscito di stima e di affetto che costituisce ancora una volta un gradito riconoscimento per tutti i suoi collaboratori oltre che uno stimolo a fare sempre di più per i minorati plurisensoriali giovani e adulti, per le loro famiglie, per la causa suprema dell’umana dignità. È pronto il nostro nuovo video Realizzato dal regista Enzo Sferra di Roma, è ormai pronto il filmato che racconta il nostro Ente attraverso le parole dei “protagonisti” – operatori, volontari, familiari degli ospiti – e con immagini suggestive che illustrano le attività svolte e i servizi offerti. Il video può essere richiesto al nostro Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi - tel. 071/7231763 [email protected] trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:38 Pagina 8 PAG I N A 7 N.6/2011 DALL’ASSOCIAZIONE VISTI DAL VICINO Come Sara ha scoperto la vera “Lega” La Lega del Filo d’Oro, per lavoro, la sente nominare un giorno sì e l’altro pure. Sara De Carli infatti è una giornalista del settimanale VITA, che si occupa di sociale e soprattutto dà voce alle tante realtà (associazioni, enti, fondazioni…) protagoniste del Terzo settore. Per tante tematiche «Rossano Bartoli è un punto di riferimento». Ma Osimo e la realtà dei sordociechi non le aveva mai toccate con mano. Fino alla Sesta Conferenza Nazionale delle persone sordocieche, che si è tenuta a Senigallia dal 12 al 16 ottobre. Comasca, 33 anni, mamma di Giorgio (3 anni) e Filippo (14 mesi), è venuta per conoscere più da vicino la figura di Sabina Santilli, la fondatrice della “Lega”, su cui si è messa in testa di scrivere un libro. Cosa ti ha colpito di primo impatto? Uno si immagina un ambiente silenzioso, invece a tavola c’era un rumore assordante. Babele forse è l’immagine giusta. Non immaginavo ci fossero tante modalità comunicative diverse. Non avevo mai visto la LIS tattile e anche solo il colpo d’occhio dei 22 interpreti in «total black», in un rapporto uno a uno con i sordociechi è stato molto forte. Mentre ascoltavo le relazioni, nella sala della conferenza per curiosità ho contato che erano contemporaneamente attivi sei “canali” diversi per comuni- care. Una bella sorpresa. Anche se… Anche se… La prima sensazione è quella di essere “tagliati fuori”. Per una volta hai una piccolissima e assolutamente parziale percezione di quello che può voler dire per un sordocieco non poter comunicare con il mondo dei “normali”. Una salutare esperienza di disabilità che si è amplificata quando un interprete è stato così gentile da parlarmi per qualche minuto con la Lis tattile. Ero completamente disorientata, e pensare che lui mi diceva «guarda che devi tenere anche gli occhi chiusi». Ma ci tengo a sottolineare che questa sensazione di disagio è stata molto fugace: i volontari e le stesse persone sordocieche sono state davvero bravissime a mettermi (loro!) a mio agio e in effetti c’è voluto poco per riuscire a imbastire quella prima comunicazione che serve per chiacchierare a tavola. Pensa che la prima sera ho incontrato Barbara in ascensore e ci siamo parlate tranquillamente, sai quelle cose tipo a che piano vai tu, ho capito solo dopo che era anche lei sorda e con gravi difficoltà nella vista. La Conferenza nazionale è un momento importante di incontro per i sordociechi. Come l’hai trovata? Straordinaria nel protagonismo assoluto delle persone sordocieche, che si sono messe in gioco e hanno presentato relazioni con uno spessore che sinceramente non mi aspettavo. Pensavo di trovare più “testimonianze”, invece ci sono stati tanti tanti contenuti, spunti, indicazioni di lavoro. Mi è piaciuta la definizione che ne ha dato il grandissimo Francesco Mercurio: una stazione di servizio. Cioè un punto di ritrovo (il valore dell’incontrarsi e ritrovarsi era palpabile nell’aria), ma anche un momento per “fare rifornimento”, ricaricarsi e ripartire. Nonostante l’anno scorso sia stata approvata una legge ad hoc che riconosce la sordocecità come disabilità specifica infatti mi sembra di capire che di strada ce n’è ancora tanta da fare nell’esigibilità dei diritti. Bastava guardare a quella persona che arrivava dalla Norvegia, con due accompagnatori pagati dallo Stato: un altro mondo. Ma è stato bella anche la strada che Francesco ha indicato: prima di andare a dormire ha detto «vi auguro sogni d’oro e una realtà di platino». Una giusta vena di ambizione, che pone subito lontanissimi dal cliché del disabile lamentoso e “questuante”. Un filo d’oro con i giovanissimi “-7 per 150”: così si costruisce la solidarietà Ricordate gli allievi del Liceo Artistico “Aldo Passoni” di Torino che hanno celebrato il 150° dell’Unità d’Italia realizzando bellissime lampade tricolori? Ora torniamo a parlare di loro perché adesso stanno costruendo 150 modellini di una statua che si chiama “-7”, alta quattro metri, realizzata negli anni Novanta da allievi dello stesso liceo e installata nel 1999 nel museo del Carcere “Le Nuove” della città. Ecco perché il progetto è stato intitolato “-7 per 150” ed ecco perché “costruisce la solidarietà”: i ragazzi, d’accordo con la direzione del Liceo e quella del Carcere, hanno deciso di devolvere il ricavato della vendita dei modellini al nostro Ente, come avevano già fatto con le lampade tricolori. Grazie giovani e carissimi amici, a voi e tutti coloro che vi aiutano a essere così generosi! Il dolce ricordo di una nipotina “Laura ricorda la sua nonna Laura Mella, che oggi avrebbe compiuto 100 anni – 11/11/2011”. Così è scritto sulla piccola targa sistemata presso il Centro di Lesmo dove la giovane nipote è nostra ospite. Una data singolare per festeggiare un compleanno importante. La nonna, purtroppo, è scomparsa mesi fa, ma tutti i nipoti e i bisnipoti hanno deciso di ricordarla sempre con questo gesto ricco di affetto e di rimpianto. Auguri, nonna Laura, là dove sei ora, anche da tutti noi! trilli 6_2011.qxd 23-11-2011 17:37 Pagina 1 N.6/2011 PAG I N A 8 AV V E N I M E N T I La solidarietà prende il via: “Ciak... si suona... ...Viaggio tra musica e immagini nel fantastico mondo del cinema”. Questo il titolo del concerto di pianoforte che ha fatto sognare il folto pubblico, eseguito a quattro mani dal Duo Allevi-Guidi al Teatro di Casatenovo (Lc) lo scorso ottobre. Le composizioni di Nino Rota e di Ennio Morricone hanno ricordato a tutti i momenti più belli del nostro cinema e hanno portato un sostegno davvero significativo al nostro Ente, che ha promosso la serata insieme all’Associazione Cul- turale ASCA. Agli artisti, agli organizzatori e tutti i generosi presenti il nostro “grazie di cuore”. “Montalcino, la sua arte,la sua storia,il suo vino”… … è il titolo del premio vinto da Maria Luisa Fumagalli, giornalista del Corriere della Sera, nell’ambito della manifestazione “Premio Casato Prime Donne” organizzata anche quest’anno dall’Azienda “Le Fattorie” di Donatella Cinelli Colombini a Trequanda (Si) per riconoscere il merito di chi divulga il territorio di Montalcino e i suoi vini. E noi non possiamo che ringraziare l’amica Maria Luisa, che ha deciso di devolvere alla nostra Associazione l’ammontare del premio ricevuto e così meritato. Un libro ricco d’amore Si tratta di un volume che raccoglie le tante lettere scritte da Damiano Callari, diciottenne affetto dalla Sindrome di Down, e raccolte dall’insegnante che lo ha seguito negli anni della scuola primaria. Sono scritti che raccontano le emozioni e i sentimenti di questo ragazzo, che ha voluto indirizzarli alle persone che in lui suscitano inte- Così ci conosceranno in tanti! Sapranno molte cose di noi, della nostra attività, del lavoro che svolgiamo, della realtà e dei problemi delle persone che vogliamo aiutare, dei nostri progetti per il futuro e dei traguardi che abbiamo raggiunto in tanti, lunghi anni. Sono tutti coloro che seguono la Serie B, sia sui campi di calcio, sia alla televisione (ne abbiamo parlato a lungo anche sul numero scorso, ricordate?): materiale informativo, maglie con il nostro logo, messaggi degli speaker inviteranno tutti a unirsi a noi con grande solidarietà. E il nostro nuovo spot, visibile sulle reti RAI, Mediaste e Sky, raccontando di noi inviterà a sostenerci direttamente attraverso l’invio di un sms dal proprio cellulare. resse e fiducia. E che dimostra, insieme alla sua famiglia, di avere davvero un cuore generoso perché ha offerto alla nostra Associazione il ricavato della vendita del suo libro. Grazie, Damiano: speriamo che la vita ti sorrida tanto e ti faccia sorridere sempre! 5 serate “blues” per aiutarci Sono quelle che l’Associazione Culturale “Kaleydos” di Assago (Mi) ha organizzato fra settembre e ottobre per sostenere l’attività della Lega del Filo d’Oro. A una di queste è intervenuta Luigina Carrella, responsabile educativo riabilitativo del nostro Centro di Lesmo, che ha spiegato ai presenti chi siamo e che cosa facciamo per i nostri ospiti sordociechi. E proprio a loro sono stati consegnati i contributi raccolti nelle diverse serate, durante una visita che gli organizzatori Un momento davvero importante Sabato 12 novembre 2011 presso Palazzo Rospigliosi a Roma si è tenuto un prestigioso evento culturale organizzato dall’Accademia del Notariato, sul tema “Etica, Estetica, Sussidiarietà: un percorso interculturale a tutela dei diritti umani”. Il Presidente, notaio Adolfo de Rienzi, ha invitato la nostra Associazione a essere presente con un punto espositivo ed informativo che la nostra sede di Roma ha organizzato grazie alla disponibilità di molti volontari. Nel contesto culturale parole di grande merito e di apprezzamento ci sono state rivolte dal Presidente dell’Accademia e dal giornalista Rai dott. Franco Di Mare, che ha condotto la manifestazione. È stata promossa la cultura del lascito testamentario e la piena solidarietà e attenzione verso la nostra “mission”. Il convegno è stato ideato come un’occasione per riflettere sulla necessità di confermare i diritti fondamentali della persona attraverso un percorso che, partendo dall’etica, assicuri solidarietà e ha rappresentato un momento di visibilità e di scambi interpersonali. CI HANNO AIUTATO ● ● ● ● Fotografa Raffaella Milandri - San Benedetto del Tronto (Ap) Dipendenti Ceva Logistics - Assago (Mi) Organizzazione Hobby Dance - Loreto (An) Angelo Calogero Adamo - Paderno Dugnano (Mi) per estemporanea di pittura ● Bib Sport - Sforzacosta (Mc) ● A.S.D. Pedale Lento - Monsampolo del Tronto (Ap) ● A.S.D. Judo Kodokan Corsap - Foggia... ... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore Trilli nell’Azzurro L A P O STA Cari bambini, sono una vostra ammiratrice; sono tanti anni che sono con voi. Vi scrivo poche righe per dirvi che vi voglio tanto bene. Vi faccio sapere che sono una persona molto anziana. Vi ringrazio per il pensiero del giornale che mi avete mandato. Brunetta (Prato) Cara Brunetta, sappiamo che lei è una nostra assidua e fedele sostenitrice da ben 20 anni e l’abbraccio con cui i nostri bambini, se potessero farlo personalmente, le dimostrerebbero il loro affetto, non basterebbe a dirle “grazie” per hanno compiuto al Centro per conoscerne la realtà e per dimostrare ancora una volta un’amicizia che continua anche sul social network Facebook. la sua dedizione. Creda: non si è mai troppo anziani per la solidarietà. Spettabile Redazione, ricevo da anni con molto piacere la vostra rivista, sperando che diventi mensile. Invio il mio modesto contributo sperando che serva anche per questo: più si leggerà, più saranno, saremo al vostro fianco. Con la preghiera sempre viva vi sono vicino; ho pregato anche durante un pellegrinaggio (...) con il desiderio che in ogni luogo ci siano persone che abbraccino il vostro fine d’amore e di solidarietà. Grazie, grazie per tutto. Maria (Roma) Cara Maria, l’apprezzamento dei nostri lettori ci fa sempre piacere. L’informazione, infatti, è per noi un fattore di capitale importanza. Per il momento, però, abbiamo deciso di mantenere la stessa periodicità per “Trilli nell’Azzurro”, di attivare anche altri canali di informazione quali il nuovo sito internet e di investire il contributo di persone generose come lei nella realizzazione di nuovi servizi per i nostri utenti. Iniziative sulle quali teniamo costantemente aggiornati i nostri sostenitori da queste pagine, ma anche sul nostro sito internet e attraverso molti altri mezzi di informazione. Importante è anche l’appoggio di enti, aziende e associazioni che con le loro iniziative a nostro favore ci aiutano a diffondere e consolidare l’immagine della “Lega”. E, non ultimi, ci siete voi, amici sostenitori, con la vostra voglia di parlare di noi e di incoraggiare i vostri conoscenti a fare altrettanto. Grazie di cuore. “...Non conoscerò colori, non conoscerò armonie – non vedrò le bellezze che ad altri danno melodie – di quel che son sicuro e non mi pos- sono privare – è far ragionamenti in questo modo singolare – l’unico rumor che sento, quello del mio cuore, son certo che andrà via – soltanto insieme a quel che mi fa uguale: l’anima mia...” Anonimo Ha scelto, per modestia, l’anonimato, un nostro sostenitore che ci ha inviato un suo componimento poetico, ispirato alle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro, da cui estrapoliamo questi brevi, significativi versi, scritti immaginando evidentemente la condizione interiore di una persona sordocieca e pluriminorata. Notiziario ufficiale della Lega del Filo d’Oro Associazione Nazionale riconosciuta con D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) tel. 07172451 - fax 071717102 c/c postale 358606 INTERNET: www.legadelfilodoro.it POSTA ELETTRONICA E-Mail: [email protected] Direttore editoriale Francesco Marchesi Direttore responsabile Rossano Bartoli Redazione Maria Giulia Agostinelli, Gianluca de Tollis, Lorenzo Gatto, Antonio Mellone, Alessandra Piccioni, Elena Quagliardi, Daniela Ruini. Segreteria di redazione Anna Maria Catena, Maria Laura Volpini Progetto grafico R.C.D. & Partners Coordinamento editoriale, stampa e distribuzione Postel S.p.A. Impaginazione Margaret Ferro - Proart s.a.s. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 23/11/2011 ed è stato tirato in 405.000 copie. Autorizzazione del Tribunale di Ancona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Per garantire la privacy I dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato cartaceo che elettronico, da Responsabili ed incaricati a ciò preposti e possono essesre comunicati a società di marketing diretto che effettuano l’invio di nostro materiale. Per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 (tra cui modificare o cancellare i dati ) scrivere al Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi ( Responsabile del trattamento) presso Lega del Filo d’Oro Onlus Via Montecerno,1 60027 Osimo - AN (Titolare del trattamento).