CONCORSO IN MAGISTRATURA: LE REGOLE D'ORO
In vista della pubblicazione imminente del nuovo bando di concorso per magistrato
ordinario Justowin vi dedica una breve guida di "sopravvivenza" alle prove concorsuali.
Iniziamo dal come affrontare il concorso a partire dai giorni che precedono le prove
scritte.
Questi devono essere dedicati ad un ripasso schematico ma non particolarmente
approfondito del numero più ampio possibile di argomenti di modo da coprirne un largo
spettro.
Gli errori da evitare in questa fase: Studiare in modo disorganico e senza regole. Anche
gli eccessi vanno evitati: occorre risparmiare energie fisiche e mentali per avvicinarsi
alle prove scritte con la maggiore freschezza possibile. La tranquillità psicologica ed il
giusto approccio mentale risultano determinanti: pertanto, bisogna evitare dal farsi
prendere dal panico o dall'ansia.
Il concorso in magistratura come tutti i concorsi pubblici si basa su una valutazione
comparativa, pertanto non è detto che gli altri concorrenti siano tutti più preparati o
capaci di voi.
I tre giorni delle prove serviranno a testare anche il vostro approccio emotivo ad un
esame di grande impatto. E' più che mai indispensabile imparare a gestire le energie
fisiche e psichiche nel miglior modo possibile. Cercate in questa fase di mettere a fuoco
schematicamente gli argomenti di più probabile impatto concorsuale.
Il primo giorno.
Il primo giorno è il più importante perché, soprattutto per coloro che sono alla prima
esperienza, determina il primo impatto con il concorso. E' necessario sapere che l'attesa
prima della dettatura della traccia è piuttosto lunga e può essere snervante: bisogna
evitare di farsi condizionare dalle "voci di corridoio" o dai pessimisti di turno, sempre
presenti, che inevitabilmente pronosticheranno il sorteggio degli argomenti più ostici.
Cercate di isolarvi psicologicamente rendendovi impermeabili alle voci ed alle
chiacchiere di corridoio che si diffondono nell'attesa delle tracce.
Informazioni di carattere pratico.
E' meglio non aggiungere all'inevitabile stress da concorso anche l'ansia che può nascere
se non si conoscono le modalità di svolgimento delle prove di esame, regole che il
candidato deve rispettare e quelle di cui può pretendere il rispetto dagli altri.
Durante la prova scritta è consentito ai candidati consultare i semplici testi dei codici,
delle leggi e dei decreti dello stato. È invece vietato, a pena di esclusione dal concorso,
portare con sé appunti, manoscritti o opuscoli di qualsiasi specie. I candidati possono
essere sottoposti a perquisizione personale prima del loro ingresso nella sala e durante
gli esami. Al fine di assicurare la necessaria riservatezza, il regolamento prevede che la
materia o il gruppo di materie della prova scritta siano determinate dalla commissione, a
pena di nullità, giorno per giorno. Dopo avere stabilito la materia oggetto della prova, la
commissione sceglie, discute e formula tre distinti temi per la prova stessa, che il
presidente chiude e sigilla in altrettante buste perfettamente uguali. I candidati, dopo
essere stati sottoposti ai controlli personali (abbastanza rigorosi), rivolti ad evitare
l'ingresso di materiale non consentito, fanno ingresso nei locali dove si svolge l'esame.
Si sistemano ciascuno in un tavolo separato, identificato da un numero, dove i commessi
hanno già sistemato il materiale di consultazione. La carta su cui devono essere scritti e
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copiati i temi, appositamente timbrata, è fornita dalla commissione. Si procede ad
estrarre a sorte una delle tre buste. Il presidente sottoscrive il tema estratto e procede alla
dettatura. I concorrenti che non sono presenti al momento della dettatura sono esclusi di
diritto dal concorso.
Come "sopravvivere" alla prova scritta
La prova d'esame non è solo — come è giusto — una dimostrazione di preparazione
tecnica ma — come è inevitabile — anche una prova di tenuta fisica e psicologica.
Ecco allora alcuni consigli pratici.
Perquisizioni personali:
- per accelerare le operazioni, limitare il contenuto della borsa o della cartella allo stretto
indispensabile: penne, cibo, documento di riconoscimento, documento di identità,
fazzoletti,
ecc.;
- evitare portafogli gonfi di foglietti, rubriche telefoniche, buste, agende elettroniche,
telefoni cellulari, libri, giornali ed altri oggetti non consentiti: normalmente non è
previsto il servizio guardaroba, dunque l'amministrazione non assume responsabilità in
ordine alla custodia di tali oggetti.
Penne:
- meglio non portarne una sola. Le penne possono essere di colore nero o blu. Il nero è il
colore più usato. Usare un colore d'inchiostro stravagante è un metodo quasi scientifico
per ottenere l'annullamento della prova d'esame per riconoscibilità dell'elaborato;
scegliere una penna che affatichi poco la mano e valorizzi la chiarezza nella grafia.
Cibo e acqua:
- non è previsto alcun servizio di ristoro all'interno dei locali predisposti per l'esame,
dunque qualsiasi cosa si voglia mangiare (cibi energetici e di facile digeribilità) o bere
(acqua,
caffè,
altro)
devono
essere
portati
con
sè.
Uso dei servizi igienici:
- si creano solitamente file lunghissime allo scoccare della seconda o terza ora dalla
dettatura della traccia, momento a partire del quale è consentito l'accesso ai bagni.
Durante la lunga attesa è quasi impossibile evitare che i concorrenti si scambino veloci
impressioni (evitate di farvi confondere le idee). Durante le ultime ore l'accesso ai
servizi è più agevole.
Fumo:
- vietato nelle aule d'esame, spesso è proibito anche nei corridoi e nei bagni. Insomma, è
il momento di smettere!
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Rumore:
- bisogna abituarsi ad un leggero brusio, inevitabile in presenza di alcune migliaia di
candidati. Chi avesse problemi può usare tappi o cuffie di protezione.
Tempo a disposizione:
- il tema va consegnato nel termine massimo di otto ore dalla dettatura della traccia.
Alcuni accorgimenti possono prevenire un crollo fisico o psicologico:
- evitare di studiare il giorno e soprattutto la sera precedente alla prova d'esame (visitare
Roma è la migliore terapia per rilassarsi); non esagerare nel parlare dell'esame al termine
della prima e della seconda prova (specie con compagni ansiogeni o ingiustificatamente
pessimisti), se non nei casi in cui sia strettamente indispensabile per decidere se
consegnare la terza prova;
pazientare
nell'attesa
della
dettatura
della
traccia.
Talvolta passa più di un'ora dall'ingresso in aula; non lasciarsi prendere dal panico; non
lasciarsi impressionare negativamente da una traccia inattesa o difficile. Questa è
un'eventualità assai probabile in quanto nessun corso di preparazione può superare la
fantasia dei commissari. Bisogna considerare che il tema è difficile per tutti e che in
questi casi è ugualmente avvantaggiato il candidato più preparato — per questo più
capace di ricostruire il tema dai principi generali — e più abituato a scrivere.
In questo caso la riflessione sullo schema iniziale sarà necessariamente più lunga (anche
due
ore).
I controlli
Per evitare rapporti con l'esterno viene tra l'altro disposta, in collaborazione con la
Procura della Repubblica, l'intercettazione di ogni forma di comunicazione telefonica e il
disturbo di tutte le trasmissioni radio. In caso di violazione del divieto di comunicazione
scritta e con l'esterno è assai frequente l'irrogazione della sanzione dell'esclusione dal
concorso.
E' inoltre previsto che il Consiglio superiore della magistratura, sentito l'interessato, può
escludere da uno o più dei successivi concorsi chi, durante lo svolgimento delle prove
scritte di un concorso, sia stato espulso per comportamenti fraudolenti, diretti ad
acquisire o ad utilizzare informazioni non consentite, o per comportamenti violenti che
comunque
abbiano
turbato
le
operazioni
di
concorso.
Come se la fatica non fosse stata sufficiente, occorre districarsi nella complessa
procedura di consegna, opportunamente finalizzata ad evitare qualsiasi possibilità di
identificazione dei temi.
Ai candidati sono consegnate, in ciascuno dei giorni di esame, due buste di identico
colore, una grande munita di un tagliando con un numero progressivo e una piccola
contenente un cartoncino bianco; sul tagliando deve essere scritto il numero
corrispondente a quello segnato sulla tessera di riconoscimento inviata al candidato.
Le buste residue, oltre a quelle consegnate ai candidati, sono chiuse in un plico
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suggellato
con
il
bollo
dell'ufficio,
sottoscritto
dal
presidente.
Il
candidato,
dopo
avere
svolto
il
tema,
deve:
a) porre il foglio o i fogli nella busta più grande, senza apporvi la sottoscrizione;
b) il cartoncino bianco, su cui va scritto il nome, cognome e paternità, va chiuso nella
busta piccola.
Successivamente il candidato deve porre la busta piccola in quella grande, richiuderla e
consegnarla al presidente (o a chi ne fa le veci), esibendo la tessera di riconoscimento.
Il presidente, dopo avere accertato che il numero segnato sul tagliando corrisponda a
quello della tessera, pone la sua firma trasversalmente sulle buste, in modo che vi resti
compreso il lembo di chiusura e la restante parte della busta.
È importante dunque mantenere la calma e la concentrazione fino in fondo per evitare di
cadere proprio su questioni di tipo meramente formale. Non bisogna d'altronde lasciarsi
spaventare dalla rigidità della procedura, essenziale per garantire trasparenza alla prova
d'esame: il candidato che si accorgerà di avere sbagliato o scoprirà che la sua busta si è
deteriorata potrà ottenerne la sostituzione.
La stesura dell'elaborato.
Si comincia:
Concentratevi sulla traccia, leggendola e rileggendola più volte, procedete
all'elaborazione di uno schema logico propedeutico allo svolgimento del tema.
Fissate i punti chiave, i passaggi logici e quello che la traccia sostanzialmente richiede.
Cercate di non divagare, rischiando di andare fuori tema, ed evitate di fare riferimento a
questioni
non
direttamente
attinenti
al
petitum
della
traccia.
Evitate di iniziare a scrivere di getto l'elaborato nella convinzione di conoscere
l'argomento: vi è il rischio di fraintendere ciò che la traccia, non sempre formulata in
termini
chiari,
effettivamente
richieda.
Considerate la necessità di fare delle pause nel corso delle ore a vostra disposizione: la
stanchezza e la tensione vi annebbieranno le idee. Vincerà chi riuscirà a mantenere
lucidità e tranquillità.
Non sopravvalutate il tempo disponibile: otto ore sembrano tante ma vedrete che in
questi frangenti il tempo vola.
Cercate di stendere l'elaborato direttamente in bella copia dal momento che non è
scontato che abbiate a disposizione successivamente il tempo per ricopiare.
Rileggete l'elaborato e cercate di valorizzarne la leggibilità e scorrevolezza. Evitate
pertanto
l'uso
di
periodi
lunghi
e
troppo
elaborati.
Consegnate dopo aver attentamente riletto l'elaborato e sfruttate tutto il tempo a vostra
disposizione.
Siate padroni del vostro destino!
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