TOSSICOMANIA
• Definizione: L’organizzazione mondiale della
sanità O.M.S definisce la tossicomania come
uno stato di intossicazione periodico o cronico,
prodotto dal consumo ripetuto di una droga
(naturale o sintetico)
• Caratteristica:
• 1. Rappresenta un desiderio invincibile
(obbligo) di continuare ad usare la sostanza
2. Una tendenza ad aumentare le
dosi
3.Una dipendenza d’ordine psichico
e generalmente fisico nei confronti
degli effetti della sostanza
4. Effetti nocivi all’individuo ed alla
società
ABITUDINE
• Definizione: “Si definisce l’abitudine come uno stato
derivante dal consumo ripetuto di una sostanza”
• Caratteristica:
1. Un desiderio ad assumere (ma non un obbligo o
coazione) per il senso di benessere che essa produce
2. Scarsa o nessuna tendenza ad aumentare la dose
3. Una limitata dipendenza psichica nei confronti degli
affetti della sostanza e assenza di dipendenza fisica e
quindi di sindrome di astinenza
4. Effetti nocivi, se ci sono, limitati all’individuo
ASSUEFAZIONE o TOLLERANZA
• Conduzione fisica per la quale l’uso protratto di un
farmaco – in generale – determina nell’organismo
effetti soggettivi sempre più lievi e scarsi sino al caso
limite del soggetto divenuto resistente, refrattario ad
altre dosi di sostanze
• Si ha quindi assuefazione o tolleranza ad una
sostanza quando – dopo un periodo più o meno lungo
di somministrazione – l’organismo non “sente” più (o
avverte assai meno) gli effetti iniziali di una stessa
dose, realizzandosi così una riduzione o decremento
di effetto per una posologia costante.
OPPIODI
• Oppio e derivati, morfina e succedanei (eroina, laudano, elisir paregorico)
analgesici di sintesi (petidina, dromoran, metadone).
• Queste sostanze danno luogo alla più classica e pericolosa varietà di
tossicomania (con bisogno tossico, dipendenza fisica, assuefazione,
sindrome d’astinenza), spesso instauratesi già dopo la prima
somministrazione. Diverse sono le vie d’assunzione (inalazione, ingestione,
ma specialmente iniezioni sottocutanee e endovenose.
• L’eroinomania costituisce una delle più pericolose e frequenti intossicazioni,
segnalata specialmente fra i giovani negli U.S.: caratteristiche sarebbero le
rapide assuefazioni, la frequenza dell’introduzione per via venosa, l’effetto
ritenuto dai tossicomani più nettamente euforizzante, l’azione più
gravemente e rapidamente destrutturate sulla personalità e sulle condizioni
fisiche.
• Classica è la sindrome d’astinenza morfinica: ansia,
irrequietezza,
angoscia
penosissima,
ricerca
affannosa di droga, eccitamento psicomotorio sino a
quadri confusionali e a tipo delirium tremens;
compaiono altresì crampi della muscolatura liscia,
parestesie, midriasi, scialorrea, etc.
• Utile è la Scala di Himmelsbach (per la valutazione
della sindrome d’astinenza da oppioidi) con: grado 1
(lieve) costituito da sbadigli, lacrimazione, starnuti,
sudorazione; se a questi si aggiungono:
• perdita d’appetito, midriasi, tremori, orripilazione, si ha
il grado 2 (medio) irrequietezza, febbre, insonnia,
ipertensione, si ha il grado 3 (accentuato) vomito,
diarrea, perdita di peso, si ha il grado 4 (grave).
Statistiche
• In base a stime e statistiche realizzate in questi
ultimi anni, la dipendenza, in modo particolare
da eroina, coinvolge un numero di persone
ancora molto alto, si parla infatti di 200.000/
300.000 persone, di cui solo la quinta parte è
conosciuta dai servizi sociali o dalle strutture
private.
I soggetti coinvolti coprono un arco di età
sempre più ampio: da coloro che per la prima
volta si accostano all'uso di droghe (14,15 anni)
a chi ha iniziato a consumare stupefacenti negli
anni
'60
e
'70.
Canapa indiana
• Nota come charas in India e haschish nel Medio Oriente e
viene fumata o ingerita; una preparazione molto meno tossica
e potente, costituita dalla sommità fiorita (sempre della pianta
femmina) è conosciuta come marijuana: è la droga che ha
avuto maggior diffusione in questi ultimi anni, specialmente fra
gli studenti ed i giovani. Più di trecento sono i sinonimi di
gergo per indicare tale droga.
• Da luogo a dipendenza psichica di
intensità assai variabile a seconda
della personalità e dei problemi di
chi
la
usa;
con
scarsa
assuefazione e assenza di
dipendenza fisica e di sindrome
d’astinenza.
• Sindrome Acuta
• Sindrome Cronica
• Complicanze Psicotiche
Dott. Veronesi
• “…Il ministro della Sanità
Umberto Veronesi ha lanciato
l'allarme su «fumo», alcol e
droga. Cifre esagerate quelle
del ministro («Il 50 per cento
dei giovani fuma lo spinello”).
• Allucinogeni (psicotomimetici, psichedelici, etc.) Sotto tale denominazione
vanno sostanze di struttura chimica diverse, ma tutte con comune e
prevalente capacità di produrre importanti e transitorie alterazioni della
percezione (soprattutto nella sfera visiva: illusioni, allucinazioni, pareidolie,
allucinasi, sinestesie; o esperienze di audizione cromatica, etc-) della
corporeità (depersonalizzazione, cenestopatie, etc. ) nonché modificazioni
rapide dell’umore, distraibilità, tremori, disturbi di tipo cerebellare, etc.
• Tali sostanze sono: L.S.D. 25, estratta dalla segale cornuta:
•
Mescalina (peyote) estratto da un fungo messicano;
•
D.M.T. (Dimetiltriptamina)
•
Altre meno note.
• Essi possono produrre dipendenza psichica, ma no fisica, né assuefazione o
sindrome d’astinenza.
Anfetamine
• Anfetamine - contro il sonno, danno luogo in dosi
‘acute’ ad uno stato di eccitamento, con spinta a
parlare, iperattività spiccata, impressione di forza, di
resistenza, sicurezza, con tachicardia, ipertensione,
etc.
• Le anfetamine, oltre all’abitudine, danno dipendenza
psichica
e spesso assuefazione: manca la
dipendenza fisica; la sindrome d’astinenza è costituita
dall’intensa
astenia,
depressione,
ipersonnia,
successive alla sottrazione del farmaco.
Barbiturici e tranquillanti
• Il loro impiego terapeutico è estesissimo (anticomiziali,
sonniferi e ansiolitici); danno luogo a fenomeni di
abitudine abbastanza frequenti risultanti spesso dal
l’impiego di dosi medie e terapeutiche in soggetti
ansiosi, insonni cronici, neurotici e psicopatici e più di
rado a tossicomanie con sindromi da barbiturismo
cronico (irritabilità, torpore, ipobulia, sonnolenza,
ottundimento, bisogno di aumentare le dosi,
dipendenza
fisica
con
pericolosa
sindrome
d’astinenza costruita da stato confuso-allucinatorio,
con crisi comiziali): quadri in parte analoghi sono stati
segnalati
da
meprobamati,
glutetimide,
benzodiazepine.
Metadone
• – Il metadone, un analgesico di sintesi scoperto nel 1944 in
Germania, rientra nella categoria degli agonisti della morfina, ed è il
prodotto che ha raggiunto la maggior diffusione tra quelli usati per il
trattamento farmacologico dell’eroinomania. Gli effetti collaterali
consistono in disturbi vasopressori, stipsi e diminuzione della libido.
• Il programma tipico di trattamento prevede la somministrazione per
via orale di metadone a dosi progressivamente crescenti, fino a
raggiungere un tetto d i 80-120 mg./die, che è considerato sufficiente
per impedire che il tossicomane sia indotto ad assunzioni non
controllate di oppiacei.
• Il successo terapeutico valutato, sulla base del numero di eroinomani
che hanno seguito il programma senza interruzioni per almeno 2
anni, si ha nel 40-80% dei casi a seconda degli autori.
• Antagonisti degli oppiacei. – Si tratta di farmaci che inibiscono
l’azione degli oppiacei per una competizione specifica coi loro
recettori.
Cocaina
• Cocaina ( foglie di coca, etc.) –
L’abuso di cocaina ha oggi
importanza storica (futatori di
‘coca’ degli anni trenta) mentre
quello di foglie di “Erytroylon
Coca ha valore etnopsichiatrico
(masticatori di foglie delle Ande,
contro la fame e la fatica)
Perché fai uso di cocaina?
Mi calma
Mi eccita
La assumo da solo
La assumo in compagnia
Mi toglie il malumore e mi tira su di morale
Mi toglie l’ansia
Mi stimola
Mi fa superare le inibizioni
Interrompe la noia
Mi serve per funzionare ed essere sempre OK
Mi aiuta per la dieta
Perché inizia ad usare cocaina?
Per soddisfare bisogni
•
•
•
•
•
•
•
Per divertimento
Perché si sente più forte
Perché è più concentrato
Perché produce di più
Per aumentare la performance sessuale
Perché è più interessante e di successo
Perché è di moda
n.b. non perché sta male
LA COCAINA
aumenta il release di DA
blocca la proteina transporter
(inibisce il reuptake)
induce deplezione di DA con
ipersensibilità post-sinaptica
(Bowers MB Jr 1998, WilsonJM 1996, Kuhar MJ 1996)
Coca boom
1.
Una ricerca dell’Istituto superiore di sanità conferma le
tendenze più recenti. Il consumo di stupefacenti è in
crescita. I ragazzi lo considerano “normale”.
2.
In tre anni il loro consumo è aumentato vertiginosamente, in
testa a tutte la cocaina con una crescita dell’80%, contro il
27% dei canna conoidi, il 5% di eroina e il 4% di ecstasy.
Come dimostrato dall’aumento generale dell’uso di droga
(4% dal 1999 al 2002) e dall’abbassamento dell’età in cui ci
si avvicina ad essa (13 anni).
3.
“Non sono solo studenti, disoccupati, emarginati”,
commenta
Macchia,
“ma
anche
uomini
maturi,
apparentemente integrati socialmente”. Come i tanti
ragazzini che parlano di canne, di ecstasy come di qualcosa
che ormai fa parte della loro esistenza.
EFFETTI
• 4. “Queste sostanze”, aggiungono i ricercatori,
“rendono disinibiti. Ma fin da subito, costringono a
pagare un prezzo molto alto: depressione, ansia,
paranoia e pensieri psicotici che, in alcuni casi,
spingono alla morte”.
• 5. Una persona su cinque, tra coloro che fanno uso di
cocaina, ecstasy, anfetamine psicofarmaci, resta
vittima di un evento traumatico. Gli incidenti stradali
(38%) seguiti da malori di vario tipo (30,4%), dalle
risse (21,2%) e dai tentati suicidi (14,8%).
• 6. “Sono aumentati del 3% i giovani che cercano
assistenza”, dice la ricerca. Ma tanti, troppi non lo
fanno.
Perché vuole smettere?
Vuole realmente smettere? (abbandoni 70% circa)
richiesta-motivazione
1. Perché sente precipitare le certezze intorno:
- affetti (abbandono, colpa)
- lavoro (fallimenti, debiti)
- amicizie (inadeguatezza, distanza)
2. Perché sta male:
- la cocaina non è più in grado di rispondere ai bisogni
- avverte la discrepanza tra chi voleva essere e chi si
trova ad essere
Come è il cocainomane che vediamo
al servizio….?
• Di sesso maschile
• Età media 30 anni
• Ceto socio economico medio
• Scolarità media
• Libero professionista, piccolo imprenditore
•Sposato con figli (una persona
“normale”)
• L’uso di ecstasy, in progressivo aumento,
secondo le statistiche, a partire dagli anni ’80, è
diffuso soprattutto tra i giovani e soprattutto tra i
frequentatori di discoteche, pub e rave parties.
In Europa circa il 5% dei giovani di età
compresa tra 16 e 24 anni ha fatto uso di
amfetamine o ecstasy nel corso degli ultimi 12
mesi. Attualmente il consumo di ecstasy
tenderebbe a spostarsi dalle grandi discoteche
ai piccoli locali di ritrovo ed agli ambienti privati.
• Ecstasy, anfetamina, psicofarmaci, Lsd, inalanti.
Soprattutto cocaina. Per l’Istituto superiore della
Sanità rappresentano la nuova emergenza in
campo di droghe. In tre anni il loro consumo è
aumentato vertiginosamente, in testa a tutte la
cocaina con una crescita dell’80%, contro il 27%
dei cannabinoidi, il 5 di eroina e il 4% di ecstasy.
I dati emergono da una ricerca condotta dall’Iss
che per la prima volta punta i riflettori sulle droghe
diverse dall’eroina, confermando il continuo
evolversi degli stili di produzione e di consumo
degli stupefacenti e la gravità di un fenomeno
sempre
in
espansione
come
dimostrato
dall’aumento generale dell’uso di droga (4% dal
1999 al 2002) e dall’abbassamento dell’età in cui ci
si
avvicina
ad
essa
(13
anni).
PROGETTO EXTASY
Campagna di prevenzione e di
informazione sulle droghe, alcol
e guida sicura
OBIETTIVI DEL PROGETTO
• Prevenire il consumo di sostanze e promuovere
la guida sicura nelle scuole e nei contesti del
divertimento
• Promuovere una cultura del divertimento sano
• Informare con strumenti adeguati
• Informare chi produce divertimento
(destinatari intermedi)
• Osservatorio epidemiologico
GUIDA&ADDICT
Anno
Guida sotto influenza di
Alcool
Guida sotto influenza di
sostanze stupefacenti
2000
19.700
_
2001
18.603
1.559
2002
21.076
1.069
Fonte : Polizia di Stato
SYSTEM OF INTERVENTION ON ADDICTIONS: EUROPEAN FRAMEWORK, SCIENTIFIC EVIDENCE AND BEST PRACTICE
INCIDENTALITA’ NELLE MARCHE
Anno
Incidenti
stradali
Morti
Feriti
1997
1998
1999
2000
6.330
6.619
6.737
7.702
203
170
189
188
9.113
9.675
10.084
10.785
2001
2002
7.466
7.619
223
205
10.977
11.281
Fonte: ACI/ISTAT
dott.Franco Burattini
Hai assunto sostanze nell’ultimo
anno?
4%
53%
43%
Ha assunto
Non ha assunto
Non risponde
FATTORI DI RISCHIO
• Età: alta percentuale di frequentatori di
locali del divertimento, consumatori di
sostanze, con un range d’età dai 13/14
anni ai 16/17 anni
• Diffusa abitudine al bere sin dal primo
pomeriggio (soprattutto in occasione di
happy hour)
• Diffusa disinformazione rispetto il
fenomeno droga
Alcol e caffeina
58%
Alcol e tabacco
54%
Alcol ed hashish
33%
Alcol e marijuana
30%
Alcol e cocaina
11%
Alcol ed ectasy
6%
PERCENTUALI ASSUNTORI PER FASCE D’ETÀ
Fasce d’età
%
Fino ai 17 anni
63%
Dai 18 ai 25 anni
29%
Dai 26 ai 30 anni
6%
Oltre i 30 anni
2%
LA SICUREZZA
Ti capita di non dormire nei week end per prolungare il
divertimento?
Sul totale degli intervistati risponde si il 40,7%, su questi si è
indagata la percentuale per fasce d’età (sono riportate solo le
percentuali relative a chi afferma di fare almeno un dritto)
Fino ai 17 anni
40%
Dai 18 ai 25 anni
35%
Dai 26 ai 30 anni
31%
Oltre i 30 anni
25%
CASISTICA INCIDENTI STRADALI
Rispetto il numero complessivo di questionari elaborati,
1843, hanno dichiarato di aver avuto incidenti in stato di
ebbrezza il 7,2% di intervistati (132 persone), dei quali:
Fino ai 17 anni
45%
Dai 18 ai 25 anni
43%
I dati evidenziano come anche i minorenni possano avere
incidenti in stato di ebbrezza alla guida di scooter o
ciclomotori.
Alcolismo
•
Viene definito con tale voce l’abuso protratto di bevande
contenenti alcol etilico tale da portare danno e disturbi al
soggetto ed al suo ambiente. La posizione dell’alcolismo in
seno alle Tossicodipendenze presenta aspetti particolari che
meritano segnalazione, in particolare:
•
L’incostanza dell’assuefazione, e quindi dello stato di bisogno
tossico ad aumentare le dosi: anzi nell’alcolismo cronico si
può avere una sorta di paradossale inversione della
tolleranza, in quanto occorrono dosi minori per provocare
ubriachezza o gli stessi effetti ottenuti prima con dosi più
elevate.
•
La maggior parte degli alcolisti resta non diagnosticata fino a
che non presenta complicanze fisiche o evidente
compromissione delle funzioni sociali o occupazionali.
Alcool
….rapporto tra mortalità e allarme sociale
Fatto
Morti annui
Allarme sociale
Metanolo
15
Altissimo
Mucca pazza
3
Enorme
Botulino
2
Altissimo
Eroina
1.000
Alto
Alcool
30.000
Nessuno
Fumo
80.000
Basso
Alcool
12 miliardi di euro
ovvero 24.000.000.000.000 di lire è il
mercato globale dell’alcol in Italia
Livelli ematici
(mg/dl)
Effetti
100
Lieve intossicazione, frequente compromissione delle capacità di
giudizio, ridotta percezione della dimensione temporale, rilassatezza,
disinibizione.
200
Intossicazione da lieve a moderata, eloquio legata, andatura instabile,
viso arrossato o nistagmo, nausea, cambiamenti di umore con
loquacità, euforia o irritabilità, ostilità, tendenza alla lite.
300
Marcata
intossicazione, eloquio incoerente, stupore, marcata
compromissione delle capacità di giudizio e motorie, possibilità di
vomito (tutti i pazienti con livelli alcolici di 300 mg/dl sono alcoolisti).
400
Stupore, sonno profondo, o coma, difficoltà o impossibilità a lasciare il
letto, nonostante stimolazioni vigorose, (alcuni alcoolisti più tolleranti
non sono così gravemente compromessi).
500
La morte può sopraggiungere per questi e accresci livelli ematici.
Fumo
Il fumo
Mortalità attribuibile al fumo (SAM) in Italia, 1998, per sesso e cause
Tumori maligni
Lingua, c.orale, faringe
Esofago
Pancreas
Laringe
Trachea, polmoni, bronchi
Cervice uterina
Vescica
Rene e pelvi renale
m
2247
1611
3798
1896
25720
-3970
2087
f
662
500
3839
126
5475
429
1009
1074
Malattie cardiovascolari
m
f
ipertensione
cardiopatia ischemica
altre mal. Cardiache
mal. Cerebrovascolari
mal. Cerebrovascolari
aterosclerosi
aneurismi aortici
altre m. arterie
6806
7621
28294
2515
26.148
2462
2630
1677
12683
1712
39130
1576 (35-64 a)
39968 (>65 a)
4346
896
1431
Malattie respiratorie
m
f
Polmonite, influenza
Bronchite, enfisema
Broncopatia c. ostruttiva
4782
11246
799
5282
5713
4743
Dati riassuntivi
maschi
femmine
Tumori maligni
M. cardiovascolari
M. respiratorie
41329
111569
16827
13114
136159
11468
TOTALE
169725
160627
La caffeina è una droga
• La caffeina è una droga. Il caffè può quindi
essere preso come esempio. Con tutta
probabilità, cento tazzine di caffè ucciderebbero
una persona. Dieci tazzine forse la farebbero
addormentare. Due o tre agirebbero su di lei
come stimolante. La caffeina è una droga molto
comune. Non è particolarmente nociva, dato che
sono necessarie delle dosi molto massicce
perché abbia effetto. Perciò è nota come
stimolante”.
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