12 Regione Emilia Romagna AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA Policlinico S. Orsola-Malpighi DIREZIONE DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO CENTRO STUDI EVIDENCE BASED NURSING EVIDENCE-BASED NURSING E PRATICA CLINICA Realizzazione a cura di Daniela Mosci Assistenza preoperatoria. Prima parte Joanna Briggs Institute, Knowledege Retention from Pre-operative Patient Information, Vol 4(6), 2000. Traduzione a cura di Ferrarello G. Totale pagine 6. Benfenati Elda, Perelli Rosetta, Mosticone Natale e Cimino Maria Concetta. Prove di efficacia nella preparazione dei pazienti alle principali tipologie di interventi chirurgici. Da Centro Studi EBN Attività 2003: 5-12. Totale pagine 8. Definizione: "Il nursing perioperatorio è in continua evoluzione ed è una specialità che richiede conoscenze, abilità tecniche, creatività leadership, eccellenti abilità di comunicazione. Per rispondere ai mutevoli bisogni del paziente chirurgico, l'infermiere deve continuamente aggiungere conoscenze ed abilità attraverso pratiche di autoeducazione e attraverso la partecipazione a opportunità di formazione" (Craven e Hirnle, 1998). La presente scheda informativa, insieme alla scheda numero 13, si propone lo scopo di fornire un supporto informativo in questa direzione. Obiettivo: in questa scheda informativa sono presentate le evidenze scientifiche relative agli interventi dimostratesi efficaci per la informazione preoperatoria e per la preparazione della cute del paziente all'intervento chirurgico. Materiali e Metodi: per la costruzione di questa scheda si è fatto riferimento ad una revisione sistematica del Joanna Briggs Institute, relativa alla informazione preoperatoria ed ad una revisione compiuta nell'ambito dell'attività del Centro Studi EBN nell'anno 2003. Risultati: Da questi documenti sono emersi interessanti elementi, utili per discutere, riflettere e proporre cambiamenti rispetto a quest'importante ambito assistenziale. Informazione preoperatoria Una buona informazione preoperatoria ha dimostrato diversi USO DEI VIDEO Le valutazioni sul ruolo e l’efficacia dei video esiti positivi per il paziente: riduzione dei tempi di degenza nell’educazione pre-operatoria dei pazienti sono limitate. I post-operatoria, della paura, dell’ansia, dello stress risultati sulla loro efficacia sono contraddittori, ma si ritiene psicologico e del dolore, aumento della collaborazione allo possano avere un loro ruolo in un programma educativo presvolgimento delle attività prescritte, soddisfazione, abilità operatorio più ampio. nell’assunzione di farmaci, uso di analgesici, recupero fisico, autonomia di movimento e grado di preparazione per la COLLOQUI FORMATIVI L’insegnamento è un altro metodo utilizzato per fornire dimissione. Per questo motivo, è estremamente utile sapere l’educazione pre-operatoria. I due studi inclusi in questa quali modalità informative sono connesse a migliori livelli di revisione suggeriscono che: comprensione e trattenimento delle conoscenze. La letteratura 1. l’insegnamento pre-ricovero è più efficace di quello postoffre informazioni rispetto all'efficacia dei seguenti interventi: ammissione in termini di conoscenza del paziente; OPUSCOLI INFORMATIVI In generale l’uso degli opuscoli sembra essere utile ad 2. l’insegnamento di gruppo è efficace quanto quello ottimizzare i livelli di conoscenza ed abilità acquisite dai individuale; pazienti, nonché di tempo impiegato per apprenderli. Gli 3. l’insegnamento di gruppo può ridurre il tempo necessario opuscoli sono risultati essere più efficaci se consegnati prima all’acquisizione delle abilità richieste. del ricovero e/o se preparati specificatamente per la procedura chirurgica che verrà svolta. Raccomandazioni Queste raccomandazioni sono basate sul secondo livello di evidenza (Livello II - Evidenza ottenuta da almeno uno studio randomizzato e controllato ben disegnato) secondo il National Health and Medical Research Council (RCT). Esse sono realizzate in relazione a tre parametri di efficacia: CONOSCENZA - I risultati della revisione suggeriscono che le conoscenze ritenute dal paziente sono maggiori se gli interventi informativi (opuscoli o colloqui) vengono forniti o realizzati prima del ricovero. In particolare la consegna di opuscoli in questa fase si è dimostrato di particolare efficacia. ABILITÀ - La forma educativa più efficace si realizza quando le abilità vengono insegnate per mezzo di opuscoli che, consegnati prima del ricovero e durante la degenza, trattino di contenuti successivamente affrontati in un incontro esplicativo. L’incontro sarà ugualmente efficace se eseguito individualmente o in gruppo. Se si sceglie il solo uso di opuscoli informativi al fine di trasmettere abilità , questi sono più efficaci se consegnati prima del ricovero che non durante la degenza. TEMPO IMPIEGATO NELL’APPRENDIMENTO DI ABILITÀ - Il tempo di apprendimento dei pazienti risulta ottimizzato se gli interventi educativi sono forniti prima del ricovero. Una formula dimostratasi efficace, anche in relazione a questo parametro, è la consegna di opuscoli informativi prima del ricovero e lo svolgimento di un incontro addestrativo, individuale o collettivo, dopo l'ammissione. Preparazione della cute del paziente Forza delle raccomandazioni Guideline for prevention of Surgical Site Infection, 1999 CDC Guideline for prevention of DOCCIA PREOPERATORIA Surgical Site Infection, 1999 CDC L’esecuzione di una doccia o di un bagno preoperatorio è utile a diminuire la colonizzazione Categoria IA Implementazione microbica della cute, ma non alla riduzione dell’incidenza delle infezioni della ferita fortemente raccomandata; raccomandazione supportata da chirurgica. Uno studio con più di 700 pazienti ha evidenziato che due docce preoperatorie studi sperimentali, clinici o antisettiche con clorexidina riducono la conta delle colonie batteriche di 9 volte, mentre lo epidemiologici ben disegnati. iodio-povidone riduce la conta di 1,3 volte. I prodotti a base di clorexidina gluconato Categoria IB implementazione richiedono diverse applicazioni per ottenere il massimo effetto antimicrobico tanto da rendere fortemente raccomandata; necessarie, di solito, più docce antisettiche. raccomandazione supportata da DETERSIONE E DISINFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO alcuni studi sperimentali, clinici o Sono disponibili diversi agenti antisettici per la preparazione preoperatoria della cute del sito epidemiologici. Forte razionale chirurgico. Gli agenti iodofori (per es. iodo-povidone), i prodotti contenenti alcool e la teorico. clorexidina gluconato sono gli antisettici più comunemente usati. Nessuno studio, attualmente, Categoria II Implementazione suggerita; raccomandazione ha valutato l’effetto comparativo di questi antisettici preoperatori per la cute sul tasso supportata da studi clinici od d’infezione delle ferite chirurgiche con lavori ben controllati, specifici per intervento. Le epidemiologici suggestivi o da soluzioni alcoliche tra il 70% ed il 92% hanno attività germicida contro batteri, funghi e virus, razionali teorici. ma possono essere inefficaci contro le spore. Queste soluzioni sono immediatamente attive, Mancanza di raccomandazioni: sono poco costose e costituiscono l’antisettico più rapido e più efficace. Un potenziale problema irrisolto. Pratiche per le svantaggio dell’uso dell’alcool in sala operatoria è rappresentato dalla sua infiammabilità. quali esistono insufficienti La clorexidina cloridrato e gli agenti iodofori hanno un ampio spettro d’attività antimicrobica. evidenze o non esistono sufficienti La clorexidina ha il vantaggio di possedere un’azione residua maggiore già dopo una sola consensi. applicazione e non è inattivata dalla presenza di sangue o dalle proteine del siero. Di contro, gli antisettici iodati, in assenza di sangue o proteine plasmatiche, svolgono un’azione batteriostatica sulla cute per tutto il tempo della loro permanenza. Agente Alcool Clorexidina Iodio/Iodofori Meccanismo d’azione Denaturazione proteine Distruzione della membrana cellulare Ossidazione Gram+ Gram- Mycobacterium tubercolosis Funghi Virus Eccellente Eccellen te Buono Buono Buono Eccellente Buono Scarso Molto buono Buono Eccellente Buono Buono Buono Buono Rapidità d’azione Molto rapido Media Media Attività residua Tossicità Nessuna Evapora ed è volatile Eccellente Ototossicità, cheratite Minima Sono assorbiti dalla cute determinando possibile tossicità e irritazione Prima d’iniziare la preparazione della cute del paziente, questa dovrebbe essere liberata dalla contaminazione grossolana (es: sporco, o materiale organico). La cute del paziente deve essere preparata applicando un antisettico, compiendo cerchi concentrici ed iniziando dall’area che sarà interessata dall’incisione. L’area disinfettata deve essere sufficientemente grande da comprendere l’incisione ed eventuali altri punti di incisione o di accesso per il posizionamento dei drenaggi. La preparazione delle cute può richiedere delle modifiche a seconda delle sue stesse condizioni (se sono presenti ustioni), oppure della localizzazione dell’incisione (volto). Le modifiche che possono rendersi necessarie sono: 1. Rimozione o pulizia della cute dai preparati antisettici dopo la loro applicazione; 2. Utilizzo di una medicazione adesiva impregnata d’antisettico; Professionisti interessati: infermieri 3. Unicamente il passaggio di un antisettico sulla cute, invece della Obiettivi didattici: conoscere le evidenze presenti in letteratura procedura di preparazione sopra descritta; rivolte alla ottimizzazione delle informazioni preoperatorio ed 4. L’uso di un kit “pulito” invece che “sterile” per la preparazione alla preparazione preoperatorio della cute del paziente . chirurgica della cute. Durata dell’offerta formativa: Raccomandazioni 1. Richiedere che i pazienti eseguano la doccia o il bagno preoperatorio utilizzando un agente antisettico, almeno la notte prima del giorno dell’intervento (Categoria IB). 2. Pulire e lavare a fondo la regione dell’intervento e quella circostante, per rimuovere le contaminazioni più grossolane, prima di eseguire la preparazione antisettica della cute (Categoria IB). 3. Usare un agente antisettico appropriato per la preparazione della cute (Categoria IB). 4. Praticare la preparazione antisettica della cute in modo concentrico, muovendosi dal centro verso la periferia del sito chirurgico. L’area preparata deve essere abbastanza estesa per poter allungare l’incisione, per crearne di nuove e per l’inserimento di drenaggi, se necessario (Categoria II). Numero di partecipanti ammessi: Sessioni di verifica: Crediti: Costi: Informazioni: Daniela Mosci presso Centro Studi EBN (Pad 23 – Oculistica 1° piano) - Tel 051-(636)3847 - Fax 051-(636)3049 - E-mail: [email protected] 13 Regione Emilia Romagna AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA Policlinico S. Orsola-Malpighi DIREZIONE DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO CENTRO STUDI EVIDENCE BASED NURSING EVIDENCE-BASED NURSING E PRATICA CLINICA Realizzazione a cura di Daniela Mosci Assistenza preoperatoria. Seconda parte Joanna Briggs Institute, The Impact of Preoperative Hair Removal on Surgical Site Infection, Vol 7(2), 2003. Traduzione a cura di Forni C Totale pagine 6. Mistretta D, Mosci D. Il digiuno preoperatorio. Attività 2003: 25-31. Totale pagine 7. Definizione: "Il nursing perioperatorio è in continua evoluzione ed è una specialità che richiede conoscenze, abilità tecniche, creatività leadership, eccellenti abilità di comunicazione. Per rispondere ai mutevoli bisogni del paziente chirurgico, l'infermiere deve continuamente aggiungere conoscenze ed abilità attraverso pratiche di autoeducazione e attraverso la partecipazione a opportunità di formazione" (Craven e Hirnle, 1998). La presente scheda informativa, insieme alla scheda numero 12, si propone lo scopo di fornire un supporto informativo in questa direzione. Obiettivo: in questa scheda informativa sono presentate le evidenze scientifiche relative al mantenimento del digiuno preoperatorio ed all’esecuzione della tricotomia preoperatoria. Materiali e Metodi: per la costruzione di questa scheda si è fatto riferimento ad una revisione sistematica del Joanna Briggs Institute, relativa alla esecuzione della tricotomia ed ad una revisione compiuta nell'ambito dell'attività del Centro Studi EBN nell'anno 2003. Risultati: Da questi documenti sono emersi interessanti elementi, utili per discutere, riflettere e proporre cambiamenti rispetto a quest'importante ambito assistenziale. La tricotomia preoperatoria Nell’ambito dell’assistenza preoperatoria vengono compiuti diversi interventi per ridurre il rischio di infezione della ferita chirurgica: si pensi alla detersione della cute del paziente, mediante doccia preoperatoria o all’uso di antisettici specifici per la preparazione del sito chirurgico (vedi scheda n. 12). Tra questi interventi vi è anche l’esecuzione della tricotomia. Nonostante l’ampia applicazione, la sua efficacia per la prevenzione delle infezioni non è supportata da solide basi scientifiche; anzi, alcuni studi, hanno dimostrato che la sua realizzazione attraverso l’uso di rasoi, pratica ad oggi estremamente diffusa, porta ad un aumento dell’incidenza delle infezioni chirurgiche postoperatorie. Studiando l’effetto della rimozione dei peli tramite rasoio si è potuto constatare che tale rasatura produce nella cute piccoli tagli, che diventano sede di colonizzazione da parte di organismi favorenti l’infezione. Per questo motivo è stata compiuta una revisione sistematica al fine di valutare in che misura la tricotomia apporti benefici al paziente, in relazione alle diverse modalità con cui può essere praticata. La ricerca sulla prevenzione delle infezioni delle ferite chirurgiche ha dimostrato che NON È NECESSARIO ESEGUIRE LA TRICOTOMIA PER DIMINUIRE IL RISCHIO INFETTIVO. Occorre perciò valutare l’opportunità di eseguire la rimozione dei peli sul sito chirurgico, tenendo presente i problemi connessi all’accesso alla zona ed alla visibilità: la tricotomia può rendersi necessaria per diverse ragioni, ma NON DEVE ESSERE CONSIDERATA UNA MISURA PREVENTIVA DELLE INFEZIONI DELLE FERITE CHIRURGICHE. Il metodo più comunemente utilizzato, ovvero la rasatura con lametta, ha dimostrato di provocare una maggior incidenza di infezioni, mentre è stato dimostrato che LA TRICOTOMIA ESEGUITA CON TAGLIACAPELLI È PIÙ SICURA E COMPORTA UN MINOR RISCHIO D’INFEZIONE delle ferite, a prescindere dal momento in cui viene eseguita rispetto all’intervento. Anche l’uso di sostanze depilatorie è più sicuro dell’uso della rasatura, nonostante si possano verificare eventi avversi dovuti all’insorgenza di irritazioni cutanee e di allergie: per questa ragione, l’uso del tagliacapelli deve essere preferito comunque all’uso delle sostanze depilatorie. Raccomandazioni RASATURA VERSO NON RASATURA - Al fine di diminuire il rischio d’infezione della ferita chirurgica, laddove possibile, è preferibile procedere alla chirurgia senza eseguire la tricotomia, piuttosto che utilizzare rasoi a lametta (Categoria IB). RASATURA VERSO L’USO DEL TAGLIACAPELLI - Qualora sia necessaria, lo strumento preferibile per eseguire la tricotomia al fine prevenire il rischio infettivo della ferita chirurgica è il tagliacapelli (Categoria IA). RASATURA VERSO DEPILAZIONE - In pazienti sottoposti a chirurgia pulita addominale la depilazione, mediante l’uso di creme o saponi depilatori, è preferibile alla rasatura con lametta al fine di ridurre il rischio d’infezione della ferita chirurgica (Categoria IB). TEMPISTICA DELLA TRICOTOMIA PREOPERATORIA - Al fine di prevenire il rischio dell’infezione della ferita chirurgica, la tricotomia eseguita con tagliacapelli deve essere realizzata entro il più breve tempo possibile dall’intervento chirurgico, preferibilmente meno di 2 ore prima (Categoria IB). Livelli di evidenze The Joanna Briggs Institute for Evidence Based Nursing and Midwifery Tutti gli studi sono stati classificati secondo la forza di evidenza contenuta rispetto al seguente sistema di classificazione: Categoria IA – Implementazione fortemente raccomandata e supportata da studi sperimentali, clinici o epidemiologici ben disegnati. Categoria IB - Implementazione fortemente raccomandata e supportata da alcuni studi sperimentali, clinici o epidemiologici. Forte razionale teorico. Categoria II – Implementazione suggerita e supportata da utili studi clinici o epidemiologici o da razionali teorici. Mancanza di raccomandazioni; problema irrisolto L’evidenza è inadeguata o insufficiente o manca consenso sull’efficacia. Il digiuno preoperatorio Il digiuno da solidi e liquidi prima dell’anestesia generale è, da molto tempo, considerato di fondamentale importanza per la sicurezza del paziente, al fine di ridurre il rischio di rigurgito del contenuto gastrico. Il suo razionale è legato al fatto che con l’induzione dell’anestesia, si determina la cessazione, con entità variabile in relazione al livello dell’anestesia, dello stimolo della tosse e della deglutizione, nonché la depressione dei riflessi faringo-laringei. Questi riflessi solitamente proteggono le vie aeree, quindi la riduzione del loro funzionamento porta al rischio di aspirazione polmonare in presenza di rigurgito dei contenuti gastrici o vomito. Nei casi Persone a rischio di aspirazione in cui il contenuto gastrico giunga ai polmoni, per mezzo dell’aspirazione, Persone con patologie della motilità gastrica, ostruzione determinando una polmonite ab ingestis, il paziente è a rischio di una delle principali cause di morte correlate all’anestesia. Lo studio dei tempi di pilorica, reflusso gastroesofageo, gastroparesi diabetica, svuotamento gastrico, che si realizza mediante tecniche radiologiche con obesità; donne nelle prime ore dopo il parto. mezzi di contrasto, evidenzia come i tempi fisiologici di svuotamento dello stomaco nelle persone non a rischio NON GIUSTIFICHI LA NECESSITÀ DI REALIZZARE IL DIGIUNO TOTALE DA SOLIDI E LIQUIDI DALLA MEZZANOTTE. Al di là delle condizioni in cui vi è un aumentato rischio di aspirazione riconosciuto, il digiuno preoperatorio priva i pazienti di nutrizione e idratazione, sottoponendoli a disagi e stress non giustificati. Raccomandazioni da Practice guidelines for preoperative fasting and the use of pharmacologic agents to reduce the risk of pulmonary aspiration. Ameican Sosiety of Anesthesiologists. Valutazione preoperatorio - Per la valutazione preoperatoria deve essere eseguita l’analisi della documentazione clinica, l’esame fisico e il colloquio con il paziente; inoltre si deve includere la valutazione di disturbi di reflusso gastroesofageo, sintomi di disfagia o altri disturbi della motilità gastrointestinale, potenziali disturbi delle vie aeree e disordini metabolici (diabete mellito), che possono incrementare il rischio di rigurgito con aspirazione polmonare. I pazienti devono essere informati del periodo di Non ci sono evidenze che l’assunzione di liquidi 2 o 3 ore digiuno preoperatorio e delle sue ragioni con sufficiente anticipo rispetto prima dell’intervento ponga il paziente à più alto rischio di all’intervento. La verifica del rispetto della prescrizione di digiuno deve complicanze rispetto ai pazienti che seguono un regime di essere effettuata al momento dell’intervento. Quando queste digiuno standard (digiuno dalla mezzanotte). Bere nel periodo raccomandazioni non sono seguite, i professionisti devono valutare il preoperatorio riduce l’esperienza di sete del paziente e non lo rapporto rischi-benefici del procedere ugualmente, in relazione alla quantità espone ad aumentati rischi di rigurgito o aspirazione, quindi è di liquidi o di solidi ingeriti. raccomandata l’assunzione di liquidi chiari fino a 2 ore prima Stato di digiuno preoperatorio (liquidi) - E’ appropriato digiunare dell’intervento oppure 150 ml di liquidi chiari fino ad 1 ora dall’assunzione di liquidi per 2 ore o più prima della procedura operatoria prima dall’intervento per l’assunzione di farmaci per os. che richieda anestesia generale, regionale o sedazione/analgesia. Tra gli esempi di liquidi sono inclusi: acqua, succo di frutta senza polpa, tea chiaro e caffè nero. I liquidi chiari non includono alcool. Il volume dei liquidi ingeriti è meno importante del tipo di liquido ingerito. Stato di digiuno preoperatorio (latte materno) - Ci sono insufficienti evidenze pubblicate che valutano la relazione dei tempi di assunzione del latte materno prima dell’intervento e l’incidenza del vomito/reflusso o aspirazione polmonare. I consulenti esterni ed il gruppo di lavoro supportano un periodo di digiuno da latte materno di 4 ore sia per i neonati che per i lattanti. Stato di digiuno preoperatorio (latte artificiale) - E' appropriato mantenere il digiuno dall’assunzione di latte artificiale per 6 ore o più prima di un MINIMO PERIODO MATERIALE INGERITO intervento in via di elezione che richieda anestesia generale, anestesia DI DIGIUNO regionale o sedazione/analgesia. Liquidi - acqua, succhi di frutta senza polpa, 2 ore Stato di digiuno preoperatorio (da solidi e da latte non umano) - È bevande gassate, tea chiaro, caffè nero. appropriato il digiuno dall’assunzione di cibi leggeri o latte non umano per 2 Latte materno 4 ore (due) ore o più prima della procedura operatoria in elezione che richieda Latte artificiale 6 ore anestesia generale, anestesia regionale, o sedazione/analgesia. Il gruppo di Latte non umano 6 ore lavoro osserva che l’assunzione di fritti o cibi grassi o carne può prolungare Cibi leggeri toast e liquidi 6 ore il tempo di svuotamento gastrico. Sia la quantità che il tipo di cibo ingerito devono essere considerati, quando si determina un appropriato periodo di digiuno. Ciò vale anche per il latte non umano che ha tempi di svuotamento gastrico simili ai solidi. Assunzione preoperatoria di farmaci stimolanti la peristalsi gastrointestinale Non è raccomandato l’uso routinario di stimolanti la peristalsi gastrointestinale nel periodo preoperatorio nei pazienti che non sono a rischio di aspirazione del contenuto gastrico. Assunzione preoperatoria di farmaci bloccanti la ‘- secrezione gastrica. Professionisti interessati: infermieri Non è raccomandato l’uso routinario di farmaci bloccanti la secrezione Obiettivi didattici: conoscere le evidenze presenti in letteratura gastrica nel periodo preoperatorio nei pazienti che non sono a rischio relative alla esecuzione della tricotomia preoperatoria ed al d’aspirazione del contenuto gastrico. mantenimento del digiuno preoperatorio. Assunzione preoperatoria di farmaci antiacidi. Durata dell’offerta formativa: Non è raccomandato l’uso routinario di farmaci antiacidi nel periodo Numero di partecipanti ammessi: preoperatorio nei pazienti che non sono a rischio di aspirazione del Sessioni di verifica: contenuto gastrico. Crediti: Assunzione preoperatoria di farmaci antiemetici. Costi: Non è raccomandato l’uso routinario di farmaci antiemetici nel periodo preoperatorio nei pazienti che non sono a rischio di aspirazione del contenuto gastrico. Assunzione preoperatoria di farmaci anticolinergici. L’uso di farmaci anticolinergici per diminuire il rischio di aspirazione Informazioni: polmonare non è raccomandato. Daniela Mosci presso Centro Studi EBN Assunzione preoperatoria di combinazioni dei farmaci sopravisti. (Pad 23 – Oculistica 1° piano) Non è raccomandato l’uso routinario di combinazioni dei farmaci suddetti - Tel 051-(636)3847 nel periodo preoperatorio nei pazienti che non sono a rischio di aspirazione - Fax 051-(636)3049 del contenuto gastrico. - E-mail: [email protected]