LASCIAMO CHE SIA IL SORRISO DEI NOSTRI OSPITI A PARLARVI DI NOI Regione Piemonte ASL NO (Novara) Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO Gennaio - Febbraio 2011 RESIDENZA PER ANZIANI PALLADIO A DORMELLETTO Il calore di un’atmosfera familiare e la certezza di assistenza medica e riabilitativa adeguata, anche per anziani non autosufficienti. È questo che garantiamo ai tuoi cari: competenza, attenzione e ascolto costanti. la residenza è composta quasi esclusivamente da camere singole, dotate di bagno, balconcino, letto a tre articolazioni e telefono passante. Vieni a trovarci in via pascoli, 19 a dormelletto (NO), è il modo migliore per comprendere come si vive da noi. tel. 0322.498820 - [email protected] In forma SENTI LA VOCE MA NON CAPISCI LE PAROLE? I disturbi uditivi interessano circa 7 milioni di persone in Italia. L’udito è una delle funzioni più importanti per la comunicazione e la sua diminuzione o perdita comporta notevoli limitazioni comunicative. Finalmente ora sono disponibili soluzioni innovative, che permettono di sentire meglio. BASTA! Stop Al Volume Troppo Alto Della Tv! L’angolo dell’esperto Per porre fine alle discussioni in famiglia per il volume troppo alto del televisore Audiofocus Maico utilizza la tecnologia bluetooth® per i collegamenti senza fili con il televisore. Il suono arriva su entrambe le orecchie in modo bilanciato adeguandosi automaticamente. La stessa innovativa tecnologia può essere applicata anche al telefono di casa o al telefonino. Piccolo nelle dimensioni, grandioso nelle prestazioni. Niente più scuse: sentire meglio è possibile! A volte si riesce a sentire facilmente le persone che parlano e si potrebbe anche capire quello che dicono ...se solo parlassero in modo chiaro. Invece sembra che borbottino o che si mangino le parole… L’udito tende a diminuire gradualmente e in maniera indolore, i primi indizi da non sottovalutare sono la percezione meno chiara dei suoni, il volume alto del televisore, la difficoltà a capire le parole in ambienti rumorosi. Per questo è importante tenere sotto controllo il proprio udito. Basta un semplice test, ed agire subito se si riscontra una sua leggera diminuzione. Non aspettare che sia troppo tardi! La tecnologia digitale e l’elaborazione di segnale “Dominio del tempo” consente con le sue 20.000 operazioni al secondo di recuperare al meglio la comprensione delle parole. Microchip da 20.000 operazioni al secondo Prova Gratuita Immediata Con la prova immediata gratuita potrà “toccare con mano” gli innumerevoli vantaggi che potrà ottenere dalle nuove tecnologie. Una Prova Vale Più Di Mille Parole. 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Ebbene sì: credevamo che questo momento arrivasse il più tardi possibile e invece eccoci qua a scrivere. Dopo quattro decenni di assiduo servizio, per la nostra caposala è arrivato il pensionamento! A lei va il grazie di tutti noi per il lavoro che ha svolto sempre con mille qualità: umanità, umiltà, professionalità, instancabilità, sicurezza e generosità. In quarant’anni di attività lavorativa ha eseguito migliaia di prelievi con le sue mani d’oro dette “di San Gennaro”; prelievi non sempre semplici da praticare, ma andati sempre a buon fine. Giuliana ha sostenuto e appoggiato nella nostra Pediatria l’Associazione “Il Pianeta dei Clown” portando gioia e serenità in momenti non felici ai nostri piccoli pazienti, trasformando il nostro reparto in un ambiente colorato, gioioso e pieno di giochi. A lei va riconosciuto il merito di aver trasmesso il senso “forte” del dovere e la disponibilità ad ascoltare e capire chi ha bisogno di noi. Giuliana, siamo state fortunate ad avere lavorato insieme a te; ti auguriamo un mondo di bene. storie e traguardi raggiunti di ognuno di noi. In quel reparto lascerai dedizione verso il prossimo e solare disponibilità. Se potessimo farti un regalo davvero speciale, ti regaleremmo la possibilità di vedere con occhi altrui che persona speciale sei e sei stata. Un abbraccio da tutti noi! P.S. Buona pensione e goditela!!!” I tuoi pazienti Nella foto, da sinistra Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL NO e Giuliana Paracchini. e un gruppo di ex pazienti… “Cara Giuliana, con te abbiamo condiviso parte della nostra adolescenza. Ci ritroviamo ora, raccontandoci negli sguardi un po’ delle nostre tribolate Premiati gli operatori dell’ASL NO…. Mercoledì 22 dicembre scorso, al consueto scambio degli auguri natalizi, la Direzione Generale ha consegnato gli attestati di benemerenza alla persone – andate in pensione nel 2010, con 40 anni di servizio – le quali, con il loro lavoro, hanno contribuito alla crescita dell’Azienda Sanitaria Locale: Lena Benedetti, Maria Daniela Galizia, Antonio Guglielmi, Gabriella Fiorito, Antonio Biancardi, Giovanni Savio, Giuseppe Lo Giudice, Franca Mora. La cerimonia è stata anche l’occasione per conferire l’onorificenza di “Primario Emerito” ad Alessandro Carugati per la Sua opera altamente qualificata e per il costante e proficuo impegno dedicato all’esercizio della propria professione come Direttore della Struttura Complessa di Radiodiagnostica e ad. Emilio Iodice per la dedizione dimostrata, caratterizzata dall’adozione di adeguati criteri organizzativi di gestione e formazione dei propri collaboratori e per il costante e proficuo impegno dedicato alla prevenzione e alla promozione della salute come Direttore della Struttura Complessa Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione nel territorio dell’ASL NO. Sono stati, inoltre, ricordati tutti coloro che hanno lasciato il lavoro nel 2010 come Oretta Bonazza, Antonio Antonini, Angelo Santino Cerutti, Natalina Fornara, Paolo Gorini e Michele Larotonda, a cui va il nostro abbraccio e affettuoso saluto. Nella foto, i premiati IN FORMA Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO (Novara) Direttore Editoriale Gaetano Cosenza Sergio Bertone Arabella Fontana Direttore Responsabile Elena Vallana Vicedirettore Raffaella D’Andretta Comitato Redazione (con funzioni di coordinamento) Davide Bordonaro Maurizio Robberto Comitato Redazione Anna Rita Audone Edoarda Dell’Acqua Mirella Frattini Carmen Gatti Alessandra Mondini Alberta Paggi Claudio Teruggi Redazione Ufficio Stampa ASL NO Via Dei Mille, 2 - 28100 Novara Tel. 0321 374521 Fax 0321 374546 e-mail: [email protected] Grafica e Stampa Tipografia la Nuova Operaia Via Paolo Desana, 13 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142.452559 Sommario Nuova sede per il Dipartimento Area Diagnostica e Servizi e delle Strutture di Allergologia e Diabetologia di Borgomanero pag. 2-3 Si cura anche con le parole pag. 3 “Aiutiamo la sanità novarese”: lo slogan vincente della Fondazione Comunità del Novarese onlus pag. 4-5 Un’apparecchiatura all’avanguardia per il Reparto di Oculistica dell’ASL NO pag. 6 Certificazione di qualità per l’Ospedale di Arona, per la cura e la gestione della degenerazione maculare legata all’età con il Progetto “OLIMPO” la persona al centro dei percorsi Conoscere gli alimenti: comportamenti e prevenzione a tutela del consumatore Alimento sano? Come riconoscere le alterazioni alimentari Salutiamo chi va in pensione... pag. 7 pag. 8-9 pag. 10-11 pag. 12 Si ringrazia Raffaella D’Andretta per la foto di uno “spaccato” dell’Alto Vergante, in copertina Pubblicità EM STUDIO Via Villafranca, 30 - 10024 Moncalieri (TO) Tel. 011.19502529 - 011. 19502736 Fax 011.3853923 Registrazione Tribunale di Novara: Aut. n. 31/97 del 26/07/1997 Sito Internet: www.asl.novara.it Messaggi pubblicitari a pagamento: Ad esclusione di ogni altro soggetto e quindi dell’ASL NO e della EM STUDIO il solo inserzionista è responsabile dei messaggi. Pagina 2 IN FORMA Numero 1/2011 Nuova sede per il Dipartimento Area Diagnostica e Servizi e delle Strutture di Allergologia e Diabetologia di Borgomanero a cura di Elena Vallana Nel mese di dicembre scorso è stata inaugurata a Borgomanero la nuova sede (in via Mons. Cavigioli, 5) del Dipartimento Area Diagnostica e Servizi (Laboratorio Analisi, Anatomia Patologica, Servizio Immunotrasfusionale) e delle Strutture di Allergologia e Diabetologia dell’ASL NO, nell’ambito del programma avviato per riqualificare i Presidi Ospedalieri dell’ASL NO. Nel dicembre 2001 veniva acquistato dagli eredi “Cassina” l’immobile – adiacente all’Ospedale - sul quale è stato realizzato il Dipartimento per un valore di circa 1 milione di euro, finanziati dalla Regione Piemonte. Il progetto preliminare dei lavori di realizzazione del Dipartimento e degli ambulatori veniva approvato nel febbraio del 2003. Nel mese di gennaio 2006, dopo l’aggiudicazione della gara, veniva stipulato il contratto di concessione (che consente di finanziare e gestire l’opera da parte di un soggetto terzo) tra l’ASL NO e la Società “Punto s.r.l.” di Novara. I lavori, iniziati nel mese di gennaio 2008 ed eseguiti dalle Imprese: “Edile Caimi” di Cardano al Campo, dalla “Termoidraulica Corinaldesi” di Trivero e dalla “C.R. Impianti” di Romagnano Sesia, sono stati ultimati e collaudati nel mese di dicembre 2009. La direzione dei lavori è stata attribuita agli architetti Silvano Bonelli - Direttore della S.C. Tecnico Patrimoniale dell’ASL NO - e Silvano Strola suo collaboratore. L’intervento strutturale, che occupa una superficie complessiva di mq. 5.400 circa, ha consentito di ottimizzare gli spazi di alcune attività sanitarie: • nel piano seminterrato sono collocati i nuovi locali dei Servizi di Allergologia e di Diabetologia e, prossimamente sarà trasferita la sede del 118; • al piano rialzato è ubicato il nuovo Centro Prelievi, il Servizio Immunotrasfusionale con lo spazio dedicato all’Avis; • al piano primo si trova il nuovo Laboratorio Analisi, dotato di tecnologia di ultima generazione e completamente automatizzato; Sala prelievi • al piano secondo è collocata l’Anatomia Patologica oltre ad alcuni locali accessori per l’attività del Dipartimento. Tra le principali caratteristiche strutturali – dichiara Silvano Bonelli, Direttore del Servizio Tecnico Patrimoniale dell’ASL NO - è importante sottolineare, l’utilizzo di materiali ad alto risparmio di consumo energetico, gli impianti di condizionamento all’avanguardia che garantiscono un ottimo confort termico oltre che prestazionale nel contesto delle tecnologie strumentali in dotazione ai vari servizi, gli impianti elettrici autonomi funzionanti anche in caso black-out. E’ stato realizzato un impianto di posta pneumatica che collega il DEA/Pronto Soccorso con il Laboratorio Analisi e il Servizio Immunotrasfusionale, per il trasferimento di provette e documenti, garantendo in tal modo una ottimizzazione dei tempi di lavoro e una maggiore efficienza. I costi dell’intervento e le spese gestionali sono contabilizzati in un contratto di concessione ventennale che prevede il pagamento di un canone annuo di circa 600.000 euro. Arredi, attrezzature e tecnologie informatiche sono stati acquisiti: in conto investimenti con procedure in economia per un totale di oltre 400.000 euro; in parte corrente mediante contratti di noleggio per apparecchiature informatiche per un importo complessivo di 47.000 euro; mediante espletamento di gare ad evidenza pubblica e a rilevanza europea per l’affidamento in appalto di sistemi diagnostici completi (cosiddetto service) per l’esecuzione di esami inerenti i settori diagnostici del Laboratorio Analisi e del Servizio Immunotrasfusionale (per un totale di circa 1 milione e mezzo di euro comprensivo delle attrezzature sanitarie di diagnostica, per l’intera durata contrattuale). Il Dipartimento Area Diagnostica e Servizi, solo con l’attività del Laboratorio Analisi, supera i 3 milioni di prestazioni all’anno. Il Centro Prelievi di Borgomanero ha un’affluenza di oltre 500 utenti al giorno. L’Anatomia Patologica esegue oltre 50.000 esami annui, mentre il Servizio Immunotrasfusionale eroga oltre 200.000 prestazioni all’anno integrate da circa 6.000 donazioni da parte dei Volontari Avis con una produzione di emoderivati pari a 15.000 sacche. Il Servizio di Diabetologia, Malattie Metaboliche ed Endocrinologia, eroga, aderendo al Piano della qualità dell’assistenza, tra prime visite e di controllo nelle sedi di Arona, Borgomanero, Oleggio e Trecate oltre 10.000 prestazioni all’anno, mentre il Servizio di Allergologia, all’interno della rete integrata allergologica, effettua oltre 17.000 prestazioni annue. Nella nuova sede, per il Centro Prelievi sono a disposizione degli utenti: un’ampia sala d’attesa con oltre 80 posti a sedere 5 sportelli per accettazioni impegnative e ritiro referti 2 sportelli per consegna materiali biologici (urine, tamponi, campioni ematici recapitati) Il sistema robotizzato per l’identificazione e l’etichettatura delle provette 2 sale con 5 postazioni prelievo di cui una riservata ai bimbi di età compresa tra 0 e 12 anni. 1 ambulatorio per prelievi microbiologici. I percorsi di accesso sono stati studiati per ridurre al minimo i disagi e facilitare alcune tipologie di pazienti, come bambini e donne in gravidanza. Per quanto riguarda i piccoli pa- Numero 1/2011 con il sudan per conferirgli un colore più intenso e quindi più piacevole. Quali sono gli alimenti più a rischio? Sicuramente sono più a rischio gli alimenti di origine animale rispetto ai vegetali, gli alimenti ricchi di proteine (carni, pesce, formaggi), gli alimenti ricchi di acqua e in genere tutti i prodotti freschi che devono essere conservati a basse temperature e non contengono conservanti chimici. Quindi in generale tutti gli alimenti che offrono un terreno ideale per la crescita dei microrganismi, come è successo nel caso delle mozzarelle blu, nella quali si era sviluppato lo Pseudomonas fluorescens o dei formaggi a freschi a pallini rossi per lo sviluppo del batterio Serratia. Quali possono essere le ricadute sulla salute? In linea di massima possiamo stare tranquilli: un alimento alterato di norma non ha conseguenze sulla salute del consumatore, proprio perché l’alterazione del colore o dell’odore o della consistenza sono così evidenti che l’alimento assume un aspetto repellente e non viene più consumato. Inoltre i microrganismi alteranti non sono patogeni, cioè non creano problemi sanitari, se non quando raggiungono concentrazioni molto elevate, ma a questo punto, come ho già detto, la degradazione dell’alimento è di tale entità che diventa evidente la sua non commestibilità e nessuno oserebbe mangiarlo. Come riconoscere un alimento alterato? Gli alimenti alterati si riconoscono molto facilmente tramite i sensi. Gli aspetti da considerare sono quattro: • modificazione dell’odore che diventa sgradevole, odore di putrefazione nelle carni, di ammoniaca nel pesce e nei formaggi in seguito alla degradazione delle proteine. • modificazioni del colore che diventa bruno scuro nelle carni e nei salumi, verdastro nel pesce, giallo –marroncino o a volte rossastro nei formaggi per proliferazione di muffe, lieviti o batteri o per azione dell’aria o degli enzimi contenuti nei cibi. • modificazioni della consistenza che diventa più molle, con formazione di patine viscide o biancastre di muffe sulla superficie • modificazione del sapore che diventa amaro, pungente, frizzante Inoltre se l’alimento è confezionato si può notare un rigonfiamento della confezione per presenza di gas o la raccolta di liquidi viscosi. In ogni caso l’aspetto dell’alimento non è più quello tipico e originale. IN FORMA Pagina 11 Esistono delle precauzioni o delle misure che possono ridurre i rischi di alterazione di un alimento? Sicuramente il produttore deve rispettare tutte le procedure igieniche previste dalle norme sugli alimenti e dalle buone regole di produzione; però è anche molto importante che il consumatore faccia la sua parte, prestando molta attenzione a conservare gli alimenti in modo corretto, rispettando le temperature indicate sulle confezioni e le date di scadenza. Inoltre è molto importante evitare di interrompere la catena del freddo per troppo tempo come succede se si fa la spesa e poi si rimane fuori casa a lungo, con le provviste in macchina. Un’altra precauzione importante che deve essere messa in atto dal consumatore è quella di tenere separati nel frigorifero gli alimenti sfusi di tipo diverso, avvolgendoli con pellicola o alluminio o riponendoli in contenitori con coperchio. Un alimento alterato può essere consumato? Nonostante come ho già detto prima, le alterazioni non siano normalmente pericolose, nella sicurezza alimentare vige il principio di precauzione che è buona norma che venga rispettato anche dal consumatore. Il consumatore può sentirsi sufficientemente tutelato e sicuro che sulla tavola arrivino sempre prodotti sani e di qualità? Il Servizio Veterinario e il Servizio di Igiene, Alimenti e Nutrizione degli Alimenti, ognuno per quanto di propria competenza, effettuano ogni giorno controlli e ispezioni per garantire la sicurezza dei cibi che acquistiamo. L’Italia e la Comunità Europea hanno delle norme sanitarie molto rigide che devono essere rispettate dagli operatori del settore alimentare ad ogni livello. Direi che rispetto ad altri Paesi la nostra situazione è molto tranquilla. Ciò non toglie che si possano verificare episodi spiacevoli come quello delle mozzarelle blu, che peraltro hanno provocato fortunatamente più clamore mediatico che danno alla salute pubblica. Il fatto che ultimamente si rilevino più problematiche sanitarie rispetto al passato è dovuto al notevole aumento dei controlli che gli organi competenti svolgono con diligenza e puntualità in ogni fase della filiera produttiva. Una volta c’erano le stesse problematiche di oggi, ma i controlli erano meno frequenti e di conseguenza anche i casi accertati di irregolarità erano meno numerosi. STUDIO LENTI A CONTATTO VIA PIACENZA, 13 - 15100 ALESSANDRIA DR. LUCIANO ROBUTTI BIOLOGO - CONTATTOLOGO Si riceve LUNEDÌ-MERCOLEDÌ-VENERDÌ Orari 10.30/13 - 14/18 - Tel. 0131 442454 IN FORMA Pagina 10 Numero 1/2011 Alimento sano? Come riconoscere le alterazioni alimentari a cura di Davide Bordonaro, intervista alla dott. ssa Angela Maria Allegra, Dirigente Veterinario del Servizio di Igiene e Assistenza Veterinaria area B cioè di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO. La cronaca, quasi quotidianamente, riporta notizie su alimenti alterati, pollo verde, mozzarellea blu, cozze contaminate che mettono in discussione le misure e gli accorgimenti in essere per garantire la salubrità dell’alimento.… ma cosa deve fare il consumatore per essere sicuro di ciò che mangia? Abbiamo intervistato sull’argomento la dott.ssa Angela Maria Allegra, Dirigente Veterinario del Servizio di Igiene e Assistenza Veterinaria area B cioè di igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NO. Quando un alimento presenta delle caratteristiche diverse da quelle originarie come una colorazione innaturale, vuole dire che è alterato; cosa si intende per alterazione alimentare? L’alterazione è un deterioramento delle caratteristiche organolettiche dell’alimento, che si manifesta con una progressiva modificazione di colore, odore, sapore e consistenza fino alla degradazione totale dell’alimento che perde l’idoneità al consumo umano. Quali sono le cause dell’alterazione? Innanzitutto bisogna tener presente che gli alimenti, siano essi di origine animale che vegetale, sono delle matrici “vive”, dotate di una loro carica microbica naturale che con il passare del tempo tende ad aumentare, fino a provocare le cosiddette “alterazioni”. Possiamo dire che l’alterazione è dovuta ad un aumento eccessivo del numero dei batteri presenti nell’alimento e che il tempo che intercorre tra la fine del processo di produzione e il momento della comparsa dell’alterazione dipende da diversi fattori, quali la carica batterica iniziale, la temperatura di conservazione, le modalità di confezionamento e le caratteristiche intrinseche dell’alimento stesso. Per esempio la carne tenuta a temperatura ambiente si altera 10 volte più velocemente che a 0°C, e gli alimenti ricchi di acqua e proteine si alterano più rapidamente di quelli secchi e a basso contenuto proteico. Quando è provocata “volontariamente” dall’azione umana? Se parliamo di alterazioni microbiologiche, non sono mai provocate volontariamente dall’uomo, ma al massimo si può parlare di insufficiente attenzione nell’applicazione delle norme igieniche di base necessarie per la corretta produzione e conservazione degli alimenti. Mi spiego meglio: se un operatore del settore alimentare non pulisce correttamente le attrezzatura e i locali dove i cibi vengono preparati, non rispetta la catena del freddo o si rifornisce di materie prime già vecchie, il risultato sarà quello di immettere in commercio un alimento con una carica microbica già elevata in partenza e quindi in grado di alterarsi molto più rapidamente rispetto alla sua data di scadenza. Quando si parla di alterazioni fraudolente? Parlare di “alterazioni fraudolente” è un po’ un controsenso, perché l’alterazione è causata normalmente da una modifica microbiologica o enzimatica dovuta al progressivo invecchiamento dell’alimento; in realtà nell’accezione comune il termine alterazione viene utilizzato anche per indicare quelle adulterazioni che vengono messe in atto per mascherare difetti e stati di cattiva conservazione dei cibi o per rendere più piacevole e appetibile un alimento, come succede ad esempio se si aggiungono i solfiti alla carne macinata per mantenere il colore rosso vivo oppure se si colorano le branchie dei pesci con il sangue per farli apparire più freschi o ancora se si aggiungono coloranti vietati, come era successo qualche anno fa con il peperoncino in polvere che veniva mescolato Numero 1/2011 zienti, i genitori hanno la precedenza rispetto agli altri utenti grazie all’accesso ad uno sportello loro riservato. Una volta espletate le pratiche burocratiche, i bimbi con i genitori accedono ad una saletta dove il personale, con competenze specifiche nell’assistenza, esegue il prelievo. Manifesti e pupazzi creano un’atmosfera accogliente che aiuta il bambino a superare il disagio con la struttura sanitaria. Per i diversamente abili, sono state adottate tutte le misure che prevedono il superamento delle barriere architettoniche. Per il Servizio Immunotrasfusionale (SIMT) di Borgomanero sono a disposizione dei donatori e degli utenti: 1 zona dedicata a sala d’attesa; 1 sala donazioni con 6 confortevoli poltrone per il prelievo; 1 sala visite/accettazione donatori; 2 ampi ambulatori per le prestazioni erogate dal Servizio trasfusionale. Inoltre nella nuova palazzina ha sede anche la segreteria dell’ Associazione Volontari del Sangue (AVIS) punto di riferimento di tutti i donatori di sangue e di emoderivati. L’inaugurazione consente, anche, di ringraziare la sezione sovracomunale AVIS di Borgomanero che lavora in sinergia con il SIMT dell’ospedale, per ottimizzare le raccolte di sangue da donatori, promuovere la conoscenza delle finalità associative e bandire campagne di comunicazione sociale. L’AVIS di Borgomanero insieme al SIMT ha IN FORMA Pagina 3 elaborato il progetto “La Raccolta di Plasma per l’autosufficienza in Provincia di Novara” con l’obiettivo di raddoppiare la raccolta di plasma, accogliendo donatori da tutta l’area nord della Provincia di Novara. Il progetto, il cui costo complessivo 36.000 euro è stato finanziato dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Novara e dalla Fondazione “Cav. Giacomo Cerutti“, nonchè dal gruppo Giovani della Sovracomunale, ha permesso l’acquisto di un separatore cellulare per plasmaferesi produttiva all’avanguardia - del valore di 18.000 euro, già donato al SIMT - e prevede l’attivazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza. Nella realizzazione della nuova sede è stato particolarmente curato il comfort – dichiara Anna Tinivella, Direttore Dipartimento Area Diagnostica e Servizi dell’ASL NO – gli utenti infatti hanno a disposizione spazi moderni, idonei, gradevolmente colorati, dotati di tutti i requisiti di sicurezza che assicurano un’assistenza di eccellenza che vede al centro la persona. La nuova Struttura è stata progettata e realizzata rispettando tutti i requisiti necessari per effettuare prestazioni ai massimi livelli di qualità e sicurezza. I nuovi locali sono stati progettati in modo da rispondere sia alle esigenze degli utenti garantendo sicurezza, confort e facilità di accesso in particolare per alcune tipologie di pazienti, come i disabili o le persone allettate, sia alle necessità degli operatori sanitari attraverso spazi di lavoro idonei. Postazione per neonati La dotazione di nuove attrezzature consente unitamente alle qualità professionali del personale l’erogazione di prestazioni ai massimi livelli di qualità e sicurezza in risposta ai bisogni dei nostri utenti. La nuova sede del Dipartimento è un’ulteriore conferma della possibilità di migliorare la qualità della assistenza ai cittadini razionalizzando e riorganizzando le attività. Le eccellenti risorse professionali unite ad una tecnologia d’avanguardia, collocate in spazi idonei a garantire la salvaguardia della dignità del malato, consentono, infatti, di assicurare prestazioni efficaci e di elevato livello. Si cura anche con le parole... Nel mese di novembre è stato presentato il “Punto di Accoglienza” delle Associazioni di Volontariato di Novara, realizzato grazie al generoso contributo della Fondazione BPN per il Territorio. Nella foto alcuni volontari. CENTRO OTTICO SPECIALIZZATO Da 30 anni ci prendiamo cura dei vostri occhi di Dino Acrocetti e C. Snc Via Emilia 132 - 15057 TORTONA - Tel. 0131.862619 - Fax 0131.811564 Pagina 4 IN FORMA Numero 1/2011 “Aiutiamo la sanità novarese”: lo slogan vincente della Fondazione Comunità del Novarese onlus a cura di Elena Vallana Ancora una volta la sinergia tra Istituzioni e Fondazioni è la “carta vincente” per contribuire dare alla popolazione risposte sempre più appropriate e di qualità in termini di salute. La Fondazione Comunità del Novarese onlus dal 2001 ad oggi ha erogato circa 1.000.000 euro all’ASL NO. Il Fondo per gli Ospedali Riuniti di Borgomanero ed Arona (nell’ambito della Fondazione Comunità del Novarese onlus) ha permesso di donare, nel 2010, oltre 90.000 euro per l’acquisizione di apparecchiature sanitarie e borse di studio. Infatti, il Fondo è finalizzato al sostegno finanziario e materiale delle strutture ospedaliere e delle azioni promosse dall’ASL NO. I progetti realizzati hanno permesso, per esempio la costruzione del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgomanero, il potenziamento del Reparto di Oculistica di Arona, l’acquisto di attrezzature all’avanguardia per la prevenzione delle patologie cardiologiche, oculistiche ed oncologiche e la formazione di nuovi medici specialistici in diverse discipline. La donazione, presentata nel mese di novembre scorso, riguarda l’acquisizione di un microscopio operatorio con telecamera a favore della Struttura semplice a valenza dipartimentale di Otorinolaringoiatria e per una borsa di studio per una Dietista per i Presidi Ospedalieri Riuniti. Il Reparto di Otorinolaringoiatria – di- retto dal dott. Ruggero Guglielmetti -, nato un anno fa, ha eseguito oltre 400 interventi chirurgici e oltre 1200 visite ambulatoriali. Nell’Ospedale di Borgomanero – afferma Ruggero Guglielmetti – vengono affrontate le patologie pediatriche per i bimbi di età superiore ai 3 anni; vengono eseguiti gli Numero 1/2011 altra informazione utile allo svolgimento degli accertamenti sanitari. Quali misure deve mettere in atto la casalinga prima di preparare i manicaretti? Lavarsi accuratamente le mani con sapone ed acqua calda, prima di iniziare la preparazione e dopo aver manipolato ad esempio carni fresche, prima del contatto con altri alimenti; indossare un grembiule pulito; mantenere puliti i piani di lavoro e utilizzare stoviglie differenti per alimenti crudi e cotti. Nel caso di verdura e frutta è importante un lavaggio corretto per ottenere una drastica riduzione della carica microbica. E’ necessario effettuare il lavaggio almeno 2 volte in quanto ogni volta la carica microbica si riduce da 100 a 1. E dopo? Spesso i cibi avanzati vengono conservati in frigorifero, ci sono precauzioni da seguire? I cibi avanzati vanno riposti in piccoli contenitori dotati di coperchio, diversi da quelli in cui sono stati cucinati, collocati solitamente sui ripiani intermedi del frigorifero e consumati in tempi brevi. I prodotti freschi vanno separati dai piatti già cotti? Si, per evitare il rischio di contaminazione crociata, cioè il passaggio di microrganismi, talora presenti in prodotti freschi da sottoporre a cottura, che rappresenta un processo di bonifica dell’alimento, ad alimenti già cotti. Come devono essere trattati e conservati gli alimenti dopo essere stati congelati? Devono essere conservati per tempi non troppo prolungati facendo attenzione che, una volta scongelati, non vengano ricongelati senza averli prima sottoposti a cottura. E’ opportuno che la congelazione domestica riguardi piccole pezzature di alimenti crudi con l’accortezza di effettuare lo scongelamento in frigorifero. Nel caso della congelazione di alimenti cotti è necessario raffreddare velocemente gli stessi dopo la cottura mediante procedimenti casalinghi quali ad esempio immersione, in acqua fredda o ghiaccio, del contenitore. Quest’ultima operazione deve essere effettuata anche per gli alimenti cotti che vanno conservati in frigorifero. Quanto durano gli alimenti in frigorifero? Gli alimenti cotti, riposti in frigorifero, sicuramente si conservano più a lungo in quanto le basse temperature permettono di rallentare lo sviluppo di microrganismi; tuttavia è consigliabile consumarli nel giro di pochi giorni (in genere 2-3 giorni) in quanto il loro processo di deterioramento è molto veloce. Per i prodotti freschi confezionati fa fede poi la data di scadenza riportata sulla confezione. Come conservare gli alimenti acquistati durante il tragitto dal supermercato a casa? Gli alimenti freschi e surgelati, da acquistare per ultimi, vanno conservati in borsa termica fino all’arrivo a casa nel più breve tempo possibile soprattutto IN FORMA nella stagione calda. Gli altri alimenti devono essere, comunque, separati dai prodotti non alimentari quali ad es. i detersivi, ecc. Spesso c’è l’abitudine di portare da casa il pranzo da consumare nella pausa lavoro, quali precauzioni occorre seguire per evitare sgradevoli conseguenze? Per primi e secondi piatti è necessario che siano conservati in contenitori chiusi, trasportati in borsa termica qualora il tragitto sia lungo e successivamente collocati all’interno di un frigorifero. Il consumatore novarese può sentirsi, quindi, sufficientemente tutelato e sicuro che sulla tavola arrivino sempre prodotti Pagina 9 sani e di qualità? L’impegno del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ASL NO è di tutelare il consumatore attraverso l’attività di vigilanza, il campionamento degli alimenti e la valutazione della corretta formazione e informazione degli operatori del settore alimentare. E’, comunque, indispensabile il comportamento corretto di tutti coloro che entrano in gioco nelle varie fasi di lavorazione, dalla produzione al consumo, dell’alimento al fine di garantirne la sicurezza e la salubrità. Anche i consumatori hanno, quindi, un ruolo importante nel contribuire a tutto ciò: da qui l’importanza di una corretta informazione. GIBIOTTICA C.SO MONTEBELLO, 19 E 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131 86 64 56 - 0131 88 15 07 Pagina 8 IN FORMA Numero 1/2011 Conoscere gli alimenti: comportamenti e prevenzione a tutela del consumatore a cura di Davide Bordonaro, intervista alla dott.ssa Silvana Pitrolo Dirigente Medico del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e Referente del Centro di Controllo Micologico dell’ASL NO. Spesso si dice che noi siamo quello che mangiamo.. ma la domanda è spontanea: “Come facciamo a sapere che ciò che mangiamo è sano?” Sull’argomento abbiamo intervistato la dott.ssa Silvana Pitrolo, Dirigente Medico del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e Referente del Centro di Controllo Micologico dell’ASL NO. Un alimento può essere a rischio di contaminazione da parte di microrganismi e ciò significa che, per le sue caratteristiche intrinseche e/o per le condizioni ambientali, può rappresentare un terreno favorevole per lo sviluppo di microrganismi. – afferma Silvana Pitrolo - E’ questo il caso degli alimenti “deperibili” che contengono nella loro composizione nutrienti come le proteine ed un elevato contenuto di acqua, fattori ideali per lo sviluppo e la moltiplicazione microbica. Esempi di questo tipo di alimenti possono essere le creme, le salse, le carni; altri alimenti, invece, cosiddetti secchi, poveri di acqua, come ad esempio i biscotti, poco si prestano allo sviluppo di microrganismi. Ai rischi legati direttamente all’alimento si possono aggiungere quelli “ambientali”, quali il tempo e la temperatura, ossia la permanenza per un tempo più o meno lungo a temperatura ambiente di un alimento che invece va conservato in frigorifero. Quali sono le principali cause responsabili della contaminazione alimentare? La non corretta conservazione, la scarsa igiene personale, la scorretta manipolazione, l’utilizzo improprio di utensili, di contenitori, di piani di lavoro per il trattamento di cibi crudi e cotti con conseguente rischio di contaminazione crociata. Un esempio può essere il tiramisù che è preparato con ingredienti non sottoposti a cottura; in questo caso le cause di contaminazione possono essere legate alla permanenza a temperatura ambiente ed alla scorretta manipolazione. Quali possono essere le ricadute più importanti sulla salute? Sono le cosiddette “malattie a trasmissione alimentare” che hanno un’incidenza decisamente più elevata in ambito domestico. Il rischio di contrarre tali malattie dipende da molti fattori: il tipo di alimenti consumati (come ad esempio la maionese fatta in casa, il tiramisù), le manipolazioni che subiscono (ad esempio l’utilizzo dello stesso tagliere per preparare la carne cruda e, successivamente, per affettare l’arrosto già cotto) ed infine la tipologia dei consumatori (ad esempio le persone affette da malattie debilitanti, le donne in gravidanza, gli anziani ed i bambini piccoli sono più suscettibili di ammalare). Immaginiamo un percorso virtuale: si decide di preparare un pranzo particolare, si stende la lista dei prodotti alimentari da acquistare, si esce di casa e si entra in un supermercato. Cosa deve guardare il consumatore per avere la certezza che il prodotto è sano? Verificare che le confezioni degli alimenti non siano alterate (ad es. sacchetti strappati, lattine ammaccate o rigonfie, aria nelle buste sottovuoto, colore modificato di carni e insaccati, muffe anomale nei formaggi). Acquistare prodotti di gastronomia precotti tenuti in appositi banchi a temperatura superiore ai 65 °C o a temperatura di refrigerazione (0 °C +4 °C). Acquistare per ultimi i prodotti refrigerati e surgelati verificando che le temperature dei banchi, in cui sono riposti, siano quelle previste (0 °C +4 °C per i freschi e -18 °C per i surgelati) come riportato sulle confezioni. Vanno scartati i surgelati in confezioni molli o con brina o con il contenuto aggregato in blocchi . Inoltre, è buona abitudine leggere sempre l’etichetta, informarsi sulla provenienza, sull’indicazione “da consumarsi entro o preferibilmente entro“, sulle modalità di utilizzo e di conservazione dell’alimento. Cosa viene indicato nell’etichetta alimentare? L’etichetta riporta, oltre al nome del prodotto, l’elenco degli ingredienti in ordine decrescente di quantità (ad esempio controllando l’ordine degli ingredienti di due prodotti simili possiamo farci un’idea su quale dei due sia qualitativamente migliore), le modalità di conservazione (es. conservare in luogo fresco ed asciutto al riparo dalla luce solare), l’origine del prodotto (azienda produttrice), i termini di scadenza. La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” indica il termine minimo di conservazione (TMC), cioè la data entro la quale il prodotto conserva integre le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Oltre tale termine l’alimento rimane commestibile ma la qualità decade (ad esempio i grissini consumati dopo la data di scadenza non fan- no male ma risultano meno gradevoli al palato ). Indica, inoltre, la data di scadenza cioè la data entro la quale il prodotto alimentare va consumato. Il produttore garantisce che l’alimento è commestibile fino a quel giorno, dopo potrebbe essere dannoso per la salute. E per i prodotti freschi? Il consumatore può richiedere al negoziante o all’addetto del supermercato la scheda, equiparabile all’etichetta alimentare, contenente tutte le informazioni del prodotto che vuole acquistare come ad esempio insaccati, prodotti di gastronomia, prodotti da forno, ecc., non confezionati. Nel caso il consumatore si accorga che un alimento commercializzato è già scaduto, a chi può rivolgersi? Deve essere segnalato immediatamente al Responsabile del negozio di vendita o del supermercato. E nel caso ci si accorga della scadenza dopo l’acquisto, a casa? E’ opportuno fare una segnalazione scritta al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) fornendo tutte le informazioni utili per permettere agli operatori sanitari di effettuare gli interventi di competenza. Se aprendo una confezione alimentare ad esempio una conserva o un surgelato, ci si rende conto che l’alimento è deteriorato o ha un odore o un colore particolare, quale comportamento occorre adottare? Prima di tutto non consumare il prodotto né farlo consumare e, successivamente, rivolgersi al SIAN, avendo cura di conservare l’alimento sospetto in frigorifero fino al momento della consegna al Servizio, eventualmente corredato di scontrino fiscale e di ogni Numero 1/2011 interventi di patologia otorinolaringoiatria più complessi, piccoli interventi ambulatoriali, controlli, consulenze e, durante la settimana, prestazioni diurne di pronto soccorso. Ad Arona sono trattate attività simili a quelle espletate nel nosocomio borgomanerese ma in pazienti senza patologie generali importanti L’apparecchiatura donata potenzierà e migliorerà le prestazioni offerte ai nostri pazienti nel trattamento della patologia laringea e ci consentirà di iniziare il trattamento della patologia dell’orecchio. La borsa di studio – di oltre 38.000 euro - istituita dalla Fondazione per una Dietista per un periodo di due anni – persegue gli obiettivi di: migliorare le attività di promozione della salute sul tema della corretta alimentazione negli Ospedali di Borgomanero e Arona nell’ambito del progetto RIS.O (ristorazione ospedaliera) attivato dalla Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri Riuniti attraverso il controllo della ristorazione ospedaliera secondo i principi nutrizionali per una sana alimentazione, l’informazione ai pazienti e la formazione agli operatori dei Reparti; costruzione di dieta personalizzata a tutti i diabetici di primo riscontro e supporto dietetico a coloro che sono in carico alla Struttura semplice a valenza dipartimentale di Diabetologia nelle sedi di Borgomanero, Arona e Oleggio, nonché la prevenzione delle complicanze del diabete gestazionale riscontrato in gravidanza. L’ASL NO, nel ringraziare la Fondazione “Comunità del Novarese onlus”, sottolinea come la donazione contribuisca ad offrire sul territorio un’assistenza sanitaria di eccellenza che pone al centro della sua attenzione i bisogni del paziente. IN FORMA è stata stampa la II edizione della Guida pratica “Tutti i Servizi per la salute: dove, come, quando…” per aiutare le persone ad orientarsi all’interno delle Strutture Sanitarie novaresi e a far conoscere l’organizzazione e i valori aziendali (disponibile presso le strutture dell’ASL NO e scaricabile dal sito www.asl.novara.it e richiedibile all’Ufficio Stampa dell’Azienda Sanitaria Locale [email protected]) . L’opuscolo permette, anche di mettere in evidenza il lavoro svolto quotidianamente, con passione e competenza, da tutti gli operatori dell’ASL NO. Un rigraziamento va rivolto ai “partners” di questo progetto: la Fondazione Comunità del Novarese onlus e la Provincia di Novara che hanno concorso alla stampa della Guida per rendere accessibili a tutti i novaresi i servizi sanitari di cui dispone il nostro territorio, con l’obiettivo di creare una Pubblica Amministrazione interprete dei bisogni reali della popolazione. Per aiutare gli Ospedali dell’ASL NO – dichiara Ugo Mauri, VicePresidente della Fondazione Comunità del Novarese onlus - chiunque può effettuare una donazione alla Fondazione, destinandola al “Fondo Ospedali Riuniti BorgomaneroArona” attraverso un bonifico bancario, intestato a: • Banca prossima: IBAN IT68A0335901600100000000300 • Bancoposta: IBAN IT63T0760110100000018205146 Il Fondo consente di disporre di nuove risorse per finanziare progetti di interesse per la promozione della salute nel territorio attraverso i Presidi Ospedalieri di Arona e Borgomanero. Permette di coinvolgere nelle scelte e nelle verifiche dei risultati rappresentanti della sanità e della popolazione, dando vita ad un modello di integrazione e partecipazio- Pagina 5 ne alla politica sanitaria negli ambiti territoriali di Arona e Borgomanero. La Fondazione della Comunità del Novarese, nata nel 2000 – prosegue Mauri - finanzia, tramite appositi bandi, progetti in settori quali l’assistenza sociale e sociosanitaria, la ricerca, il disagio giovanile, l’assistenza agli anziani, la tutela e la valorizzazione dei beni artistico/ambientali nel territorio novarese. Il ruolo della Fondazione è quello di promuovere la cultura del dono e migliorare la qualità della vita della propria comunità, favorendo una maggiore consapevolezza dei bisogni e delle opportunità presenti nel proprio territorio, rafforzando il senso di appartenenza e di coesione sociale, aumentando la capacità della comunità di risolvere autonomamente i propri problemi. Si propone, inoltre, di favorire lo sviluppo del terzo settore, promuovendo la crescita delle organizzazioni senza fini di lucro e creando opportunità e collaborazione fra gli Enti non profit. Pagina 6 IN FORMA Numero 1/2011 Un’apparecchiatura all’avanguardia per il Reparto di Oculistica dell’ASL NO a cura di Elena Vallana Nel mese di novembre scorso è stata presentata ad Arona la nuova apparecchiatura “Visante OCT ”, il più recente ed innovativo strumento di diagnosi del segmento anteriore dell’occhio, donata dalla Fondazione “Salina” di Arona alla Struttura Complessa Oculistica del Presidio Ospedaliero dell’ASL NO diretta dal dott.Vito Belloli. Lo studio della cornea e del segmento anteriore dell’occhio rappresenta un momento fondamentale per la preparazione chirurgica e per il follow up del paziente affetto da malattie del segmento anteriore quali cataratta, glaucoma e patologie corneali. Una tecnologia emergente in questo ambito è l’indagine mediante tomografia ottica a luce coerente (OCT). Il nuovo Visante OCT, nome nato dalla fusione delle parole “visione” e “anteriore” e da Optical Coherent Tomography – è il primo strumento ad applicare la tecnologia OCT al segmento anteriore dell’occhio. Rispetto a precedenti OCT presenta alta risoluzione, semplicità e rapidità d’uso. Acquisisce immagini analoghe a quelle ottenute dai convenzionali ultrasuoni, differendo per l’utilizzo della luce al posto del suono e sfruttando così le proprietà ottiche dei tessuti anziché quelle acustiche. La tecnologia OCT è in grado di fornire immagini in profondità della camera anteriore (angolo incluso), assolutamente nitide e ricche di dettagli, senza contatto (caratteristica che costituisce un importante vantaggio pratico). Le immagini OCT assicurano non solo una valutazione qualitativa dei diversi tessuti oculari ma anche informazioni quantitative: è possibile infatti misurare spessori e ampiezze, diametri o anomalie del profilo e dell’omogeneità di un tessuto. L’interpretazione delle immagini OCT of- Numero 1/2011 IN FORMA Pagina 7 Certificazione di qualità per l’Ospedale di Arona, per la cura e la gestione della degenerazione maculare legata all’età con il Progetto “OLIMPO” la persona al centro di percorsi Sicurezza e qualità gli obiettivi del Progetto “Olimpo”, primo programma di certificazione per l’area oftalmica che offre ai pazienti affetti da maculopatia i massimi standard di diagnosi, cura e assistenza. In Piemonte sono 1600 i nuovi casi ogni anno. fre molteplici informazioni diagnostiche su un’ampia gamma di patologie oculari, quali il cheratocono, le opacità corneali, il glaucoma, la cataratta, le anomalie congenite ed acquisite delle strutture del segmento anteriore. L’attrezzatura, del valore di 40.000,00 euro, è stata acquisita grazie alla donazione della Fondazione “Salina” di Arona e messa a disposizione del Reparto di Oculistica. Grazie a questa ulteriore preziosa donazione che va a completare la dotazione tecnologica dell’Oculistica di Arona è possibile dare completa realizzazione ad un progetto per lo sviluppo di nuove metodiche diagnostiche e terapeutiche per le patologie corneali e, attivare nell’ASL NO, un ambulatorio dedicato alle malattie della cornea. L’ASL NO, nel ringraziare la Fondazione “Salina”, sottolinea che “la donazione contribuirà ancor più a garantire nel territorio un’assistenza sanitaria di eccellenza che pone al centro della sua attenzione i bisogni del paziente”. La Fondazione “Salina” nel corso del terzo millennio ha finanziato per oltre 400.000,00 euro l’acquisizione di sofisticate apparecchiature per la prevenzione, la cura delle patologie dell’occhio, contribuendo alla realizzazione di una Struttura di Oculistica altamente specializzata e di riferimento. Il percorso di cura dei pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età (DMLE) da oggi può essere certificato. All’ospedale SS. Trinità di Arona è partito “OLIMPO”, il primo programma di certificazione per l’area oftalmica, che ha l’obiettivo di aumentare lo standard di qualità del servizio offerto al paziente, definendo requisiti di riferimento e prassi organizzative su alcune importanti aree, tra cui: tempestività di accesso alle cure; efficienza operativa (gestione delle liste di attesa, percorso dalla diagnosi alla cura); modalità di presa in carico del paziente durante l’erogazione dei trattamenti e nel follow up. La sicurezza e la qualità nel contesto dell’erogazione delle cure, è un bene prioritario - afferma il Vertice Direzionale dell’ASL NO - Ne sono consapevoli i cittadini ma anche gli operatori sanitari che devono individuare attività e comportamenti organizzativi che permettano di gestire in maniera efficace il paziente. Questo si rende indispensabile oggi anche per i maculopatici, in crescente aumento, la cui gestione non può più essere limitata al quadro oculare ma deve essere complessiva a causa del peso della morbilità associata alla menomazione visiva. Ci troviamo, quindi, di fronte alla necessità di aumentare sempre più le competenze specialistiche del nostro centro per un approccio più strutturato alla presa in carico del paziente maculopatico e ai suoi bisogni. L’aumento del numero di persone affette da DMLE e l’introduzione di nuovi trattamenti farmacologici, come i farmaci antiangiogenici che si somministrano per via intravitreale, hanno cambiato lo scenario della gestione di questo tipo di paziente e dell’organizzazione delle strutture sanitarie, modificando comportamenti che sembravano assodati. - sottolinea Vito Belloli Primario della Struttura Complessa di Oculistica dell’Ospedale di Arona dell’ASL NO – Per questo motivo presso il nostro centro medici e infermieri hanno aderito al progetto OLIMPO che permette di affrontare non solo problematiche cliniche ma anche gestionali del paziente, dalle liste d’attesa agli strumenti di cura e assistenza. Il progetto “OLIMPO”, erogato da Certiquality, ente indipendente di certificazione riconosciuto a livello internazionale (SINCERT), è un percorso di accreditamento che rilascia una certificazione di qualità relativa al processo di diagnosi e cura del paziente con maculopatia. Ma cosa garantisce OLIMPO? Il programma deve offrire al paziente: accesso alle cure entro un massimo di 7 giorni; appropriatezza di trattamento; tempi e modalità di trattamento definiti e rispettati, assistenza costante dopo il primo ciclo di cura, disponibilità completa delle cartelle cliniche, informazioni puntuali a paziente e familiari sui rischi e benefici dei trattamenti proposti, alternative di cura. In conformità alla certificazione, la struttura ospedaliera deve inoltre garantire, la preparazione del personale sanitario, la possibilità di effettuare interventi d’urgenza, un sistema di prevenzione delle infezioni, garanzie di sicurezza di presidi e farmaci in utilizzo. L’oculista è il primo responsabile della salute e del benessere della persona con degenerazione maculare. – continua – Giorgio Francesco Pacelli, Oculista del Reparto del nosocomio aronese - Per questo motivo è importante attivare al massimo tutte le competenze sia organizzative che tecniche anche attraverso un’accurata identificazione e un sistematico monitoraggio delle aree critiche e la definizione precisa delle responsabilità. La Degenerazione maculare legata all’età è una malattia legata all’invecchiamento che colpisce la macula, la parte più centrale della retina, responsabile della visione distinta. Nelle sue diverse forme, “secca” o “umida”, comporta un deterioramento progressivo della visione: i pazienti vedono le forme distorte e la visione centrale viene persa. In conseguenza dell’innalzamento progressivo dell’età media della popolazione la DMLE è destinata ad incidere sempre più sulla salute dei cittadini compromettendone la qualità della vita, che si calcola si riduca del 60%. Attualmente in Italia sono circa 1 milione le persone che presentano i primi segni della DMLE. In totale, i nuovi casi di Degenerazione Maculare neovascolare ogni anno in Italia sono 20.000.