NOTIZIARIO
DELLA DIOCESI
DI S. MINIATO
1 giugno 2014
Piazza del Seminario,13
56028 San Miniato (Pisa)
tel. e fax 0571/400434
[email protected]
Notiziario locale
Direttore responsabile:
Andrea Fagioli
Coordinatore diocesano:
Francesco Ricciarelli
Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
AMMINISTATIVE 2014.........
Gli elettori
scelgono il
PD centrista
DI
l’agenda del VESCOVO
omenica 1 Giugno - ore 11:Cresime a San Rocco di
D
Larciano
Lunedì 2 - ore 10,30: a Badia a Elmi, Certaldo, convegno
regionale della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. Ore
16: in seminario, incontro con i genitori dei ragazzi di prima
comunione di Perignano e Quattro Strade di Lari.
Mercoledì 4 - ore 9,30: udienze.
Venerdì 6 - ore 10: Consiglio diocesano affari economici.
Sabato 7 - ore 8: Pellegrinaggio a Cigoli. Ore 9,30: in
Cattedrale, ritiro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.Ore
17,30: Cresime a Fucecchio le Vedute.
Ore 21,30: in cattedrale, veglia di Pentecoste.
Una Comunità Cristiana in festa
San Miniato festeggia mons. Fausto Tardelli
MICHAEL CANTARELLA
aramente il risultato delle urne è
R
stato cosi chiaro: l’Italia ha scelto
il Pd di Matteo Renzi. Lo ha fatto alle
Europee con oltre il 40 % dei voti; lo
ha fatto a livello locale regalando al
Partito Democratico un successo
importante anche alle
amministrative.
Per quel che
riguarda il
territorio
Diocesano, i
democratici
hanno fatto
l’en plein:
17 comuni
su 17. Non è
certo una
novità
questa, ma
le
dimensioni con cui si è manifestata
l’affermazione del partito di Renzi
sorprende ed entra negli annali di
statistica.
Una scelta, quella degli elettori, che
premia evidentemente chi ha
amministrato il territorio in questi
anni, ma soprattutto mostra di
gradire la svolta "centrista" del Pd
locale.
Anche se Renzi ha affermato più volte
che non esistono più le correnti, è
chiaro che in un partito "all takers"
come quello Democratico le correnti
esistono eccome, e i comuni del
territorio hanno mostrato, sia
nell’antipasto delle primarie sia
nell’urna delle amministrative, di
preferire candidati più moderati.
Il caso di San Miniato è emblematico,
dove Gabbanini non solo conferma i
suoi 9410 voti come nel 2009 ? anche
a fronte di un calo di circa 1000
votanti ? ma cannibalizza l’ala di
sinistra più radicale lasciandola
addirittura fuori dal consiglio
comunale.
Un dato questo che può inorgoglire i
molti che nei comuni si sono spesi
durante la campagna elettorale per
trovare un posto al sole al centro e
strizzare l’occhio all’elettorato
cattolico, ma che adesso chiama (e
obbliga) a una prova di
responsabilità.
Le problematiche che i nuovi
amministratori sono chiamati ad
affrontare sono tante. Da queste
colonne le abbiamo evidenziate più
volte: lavoro, integrazione, famiglia,
scuola e ancora lavoro sono temi
emergenziali che hanno bisogno di
risposte nuove e concrete. Ci sono
anche i temi etici (che molti,
diremmo tutti i candidati hanno
deciso di non affrontare in campagna
elettorale) che oggi riguardano anche
i comuni: come si comporteranno i
nuovi consigli e le nuove giunte sulle
questioni relative alla cultura della
vita, la difesa della famiglia e
l’immigrazione? Di fronte a un
successo di queste dimensioni, e con
un mandato così chiaro da parte dei
cittadini, i nuovi amministratori
hanno il caricatore pieno di
munizioni. Citando il presidente del
consiglio, non hanno alibi. Ed è per
questo che gli auguriamo buon
lavoro, consci del peso che grava
sulle loro spalle, augurandoci che il
loro spirito di servizio alla comunità
produca buona politica per tutti e
porti quei risultati di buon governo
che tutti si aspettano
Il saluto del VICARIO GENERALE
ome passa il
tempo!» E’ una frase
così ripetuta e
comune da
sembrare perfino banale. Non per
questo è meno vera e meno
espressiva di una autentica
percezione interiore. Tuttavia, il
tempo scorre, sì, velocemente, ma
non è detto che debba
necessariamente spazzare via
dalla nostra memoria
avvenimenti significativi e date
importanti della vita e della
storia.
Un evento e una data, che non
possiamo far passare in silenzio,
ma vogliamo ricordare, sia pure
con sobrietà, è il decennio di
ordinazione episcopale del nostro
Vescovo Fausto e del suo ingresso
in diocesi.
Desideriamo innanzi tutto
ringraziare il Signore per averci
donato un Pastore, che in questi
dieci anni ci ha spronato a dare,
«C
nella nostra vita , il primato
assoluto a Dio , a leggere e
meditare la Sua Parola, ad avere
fiducia e dedizione
incondizionata alla santa Chiesa,
a decifrare accuratamente i «segni
tempi», così da essere testimoni
credibili e coraggiosi «della
speranza che è in noi» in una
società ,in fase di accentuata
secolarizzazione, dove sembra
sempre più dominare una cultura
«relativista», che esalta e propone
una libertà senza regole e senza
precisi riferimenti a valori
assoluti e oggettivamente fondati.
Vogliamo, poi, esprimere il nostro
apprezzamento, la nostra stima e
gratitudine al Vescovo Fausto,
anche con la pubblicazione di
questo «opuscolo», nel quale
sono riportati i passaggi salienti
del suo magistero e nel quale
vengono rievocati, attraverso
un’accurata scelta di immagini, gli
eventi più significativi della sua
di di mons. Morello Morelli
azione pastorale.
Il Papa Paolo VI descriveva così il
suo ministero di Pastore della
Chiesa universale: « Noi siamo
semplicemente curatori di anime,
siamo il vescovo di questa
comunità urbana, che si chiama
Roma, e abbiamo per essa il
nostro particolare modo di
amarla: il nostro è amore
pastorale. Non crei malintesi il
termine «pastorale»; non siamo
nel regno dell’Arcadia, e
nemmeno in quello del
sentimentalismo, sebbene anche
di sentimenti sia ricco l’amore
pastorale. Siamo nel regno della
carità, fondato da nostro Signore
Gesù Cristo» .
Con queste parole il Paolo VI
indicava pure magnificamente la
missione di ogni vescovo: amare
in pienezza la propria chiesa. Si
riallacciava, del resto, a
Sant’Agostino, che nel
commentare l’episodio di Gesù
risorto che conferisce a Pietro
l’incarico pastorale ( Gv 21,15-19
), aveva sottolineato come il
Signore trasforma l’amatore in
pastore (« amatorem facit
pastorem»), proprio perché al
pastore viene richiesto un amore
più grande, più disinteressato, più
vigilante, più generoso.
Di un tale amore si è fatto araldo
e testimone in mezzo a noi il
Vescovo Fausto, in questi dieci
anni. Per questo lo ringraziamo
di cuore. Speriamo, infine, di
poter proseguire, sotto la sua
vigile e sapiente guida, nel
cammino di una più incisiva e
efficace azione di
evangelizzazione e di
promozione umana.
Il 30 maggio alle ore 21,30 tutta
la diocesi parteciperà alla
solenne concelebrazione
eucaristica e ai festeggiamenti
per il decennale di ingresso in
Diocesi del Vescovo.
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Una Comunità Cristiana in festa