ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:01 AM ANTIOSSIDANTI COSA SONO GLI ANTIOSSIDANTI? Gli antiossidanti sono sostanze naturali che esistono come vitamine, minerali e altri composti negli alimenti. Si ritiene che aiutino ad impedire malattie combattendo i radicali liberi, sostanze che danneggiano il corpo se non controllate. I radicali liberi sono causati da normali processi corporei come ad esempio la respirazione e da contaminanti ambientali come il fumo di sigarette, agenti inquinanti, sostanze chimiche tossiche, aria inquinata e radiazioni ultraviolette dal sole. Senza adeguate quantità di antiossidanti, questi radicali liberi viaggiano attraverso il corpo, danneggiando le cellule. Le molecole di radicali liberi, ad esempio, possono contribuire allo sviluppo di una malattia cardiovascolare, attraverso l'ossidazione del colesterolo. L'ossidazione, che significa aggiunta d'ossigeno a lipoproteine di bassa densità (LDL o colesterolo “cattivo”), contribuisce alla formazione di placche grasse sulle pareti delle arterie (arteriosclerosi), la qual cosa può finire col rallentare o bloccare il flusso di sangue al cuore. I radicali liberi conducono anche ad uno dei maggiori fattori conosciuti nello sviluppo del cancro, ad una schiera di condizioni d'infiammazione come l'artrite e sono in larga parte responsabili del processo d'invecchiamento. Gli antiossidanti si trovano in molti cibi. Tra questi la frutta e la verdura, noci, cereali, alcune carni, pollo e pesce. Le sostanze antiossidanti includono nutrienti come il Selenio, il Coenzima Q-10, l'Abigenolo, la Vitamina A, la Vitamina C, la Vitamina E, il Beta-carotene, la Luteina, il Licopene, ecc. COME FUNZIONANO? Gli antiossidanti funzionano rallentando significativamente o impedendo l'ossidazione (danno dal processo dell'ossigeno) causato dai radicali liberi che può condurre a disfunzione cellulare o all'insorgenza di problemi come malattie al cuore e diabete. Gli antiossidanti possono anche migliorare le funzioni immunitarie e forse ridurre il rischio d'infezione e cancro. Nel corpo, il processo antiossidante è simile all'impedire ad una mela di diventar color ruggine. Se tagli una mela, incomincia ad imbrunirsi, ma se la intingi in succo d'arancia, che contiene la vitamina C, rimane bianca. Una dieta abbondante in frutta e verdura, cereali integrali e noci, può fornire tutti gli antiossidanti che il tuo corpo abbisogna. GLI ANTIOSSIDANTI PER RALLENTARE L'INVECCHIAMENTO. I radicali liberi e la teoria dell'invecchiamento: Un pesante stress ossidativo progressivamente conduce ad una disfunzione cellulare e alla fine alla morte cellulare. Lo stress ossidativo è definito come uno squilibrio tra ossidanti e/o radicali liberi da una parte e sistemi antiossidanti dall'altra. L'ossigeno richiesto per vivere può in maniera indiretta essere responsabile d'effetti negativi, questi effetti deleteri sono dovuti alla produzione di radicali liberi, che sono tossici per le cellule. Gli attacchi dei radicali liberi causano un danno cellulare e le cellule prese di mira sono le membrane cellulari, che sono particolarmente ricche d'acidi grassi non saturi, sensibili alle reazioni d'ossidazione. AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:01 AM I sistemi di difesa: Questi sono rappresentati dagli enzimi e dagli intercettatori di radicali liberi. I secondi sono composti facilmente ossidabili. L'intercettatore di radicali liberi o i sistemi di neutralizzazione usano una serie di meccanismi, vitamine (E e C), enzimi, ecc. capaci di neutralizzare la peroxinitrite. L'efficacia di questo sistema dipende dal genoma per i sistemi di difesa enzimatica e dall'alimentazione per le vitamine. Lo stress ossidativo può essere ridotto dall'evitare condizioni ambientali sfavorevoli (radiazioni, carcinogeni nella dieta, il fumo…) e integrazione dietetica in antiossidanti. Integrazione dietetica. Ci sono dati epidemiologici che suggeriscono come gli antiossidanti possano avere un effetto benefico su molte malattie legate all'invecchiamento: l'arteriosclerosi, il cancro, alcune malattie neurodegenerative e degli occhi. Raccomandazioni. Benché le conoscenze attuali indichino che gli antiossidanti non possono prolungare la durata massima di vita, l'influsso benefico degli antiossidanti su varie malattie degenerative legate all'età può far prevedere un miglioramento nella durata di vita e migliorare la qualità della vita. Fonte: Gli antiossidanti per rallentare l'invecchiamento, fatti e prospettive. Bonnefoy M, Drai J, Kostka T. Servizio di medicina geriatrica, Pavillon Michel Perret. CH. LA VITAMINA A La vitamina A è una vitamina solubile del grasso, è un antiossidante. La vitamina A viene da fonti vegetali o animali. Le fonti vegetali comprendono frutta e verdura di un bel colore. Le fonti animali comprendono il fegato e il latte intero. La vitamina A è sovente aggiunta ad alimenti come i cereali. La vitamina A aiuta a formare e mantenere denti sani, tessuti soffici e dello scheletro, membrane mucose e pelle. È anche conosciuta come retinolo perché produce i pigmenti nella retina dell'occhio. La vitamina A favorisce una buona vista, specialmente in condizioni di poca luminosità. Può anche essere necessaria nella riproduzione e nell'allattamento al seno. Il retinolo è una forma attiva della vitamina A. Si trova nel fegato animale, il latte intero e alcuni alimenti rinforzati. I carotenoidi sono tinte scure che si trovano in alimenti vegetali che possono trasformarsi in un tipo di vitamina A. Un carotenoide di questo tipo è il beta-carotene. Il beta-carotene è un antiossidante. Gli antiossidanti proteggono le cellule da danno causato dalle sostanze instabili chiamate radicali liberi. Si ritiene che i radicali liberi favoriscano certe malattie croniche e partecipino ai processi degenerativi notati nell'invecchiamento. Se le persone non assumono sufficiente vitamina A, sono AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:01 AM ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi BREVE DESCRIZIONE DI ALCUNI ANTIOSSIDANTI più soggette a malattie infettive e a problemi di vista. Troppa vitamina A può far male. Grandi quantità di vitamina A possono causare difetti di nascita. Un avvelenamento grave da vitamina A di solito avviene quando un adulto assume parecchie centinaia di migliaia di IU. Si possono manifestare sintomi di avvelenamento cronico da vitamina A in adulti che regolarmente assumono più di 25.000 IU al giorno. Bimbi e bambini sono più sensibili e possono star male con l'assunzione di dosi minori di vitamina A o di prodotti che contengono la vitamina A come il retinolo (si trova nelle creme per la pelle). Crescenti quantità di beta-carotene possono modificare il colore della pelle verso il giallo o l'arancione. Il colore della pelle ritorna normale appena l'assunzione eccessiva di beta-carotene è ridotta. LA VITAMINA C La vitamina C è una vitamina solubile in acqua che è necessaria per la normale crescita e sviluppo. La vitamina C è un antiossidante. La vitamina C è importante per la pelle, le ossa e il tessuto connettivo. Favorisce la guarigione e aiuta il corpo ad assimilare il ferro. La vitamina C proviene dalla frutta e dalla verdura. Buone fonti sono gli agrumi, i peperoni rossi e verdi, i pomodori, i broccoli e gli erbaggi. Alcuni succhi e cereali contengono aggiunte di vitamina C. Le vitamine solubili in acqua naturalmente si sciolgono in acqua. Quantità ridondanti di questa vitamina escono dal corpo attraverso l'urina. Questo vuol dire che le persone hanno bisogno di una continua fornitura di tali vitamine nella loro dieta. La vitamina C è richiesta per la crescita e la riparazione di tessuti in tutte le parti del corpo. E' necessaria per formare il collagene, una proteina importante usata per produrre pelle, tessuto per cicatrici, tendini, legamenti e vasi sanguigni. E' essenziale per la guarigione di ferite e per la riparazione e il mantenimento di cartilagine, ossa e denti. La vitamina C è una dei tanti antiossidanti. La vitamina E e il beta-carotene sono due altri antiossidanti molto conosciuti. Il corpo non costruisce da solo la vitamina C, né la immagazzina. E' perciò importante scegliere cibi che contengono abbondanza di vitamina C per la dieta giornaliera. La tossicità della vitamina C è molto rara, perché il corpo non la immagazzina. In ogni modo, quantità superiori a 2000 mg/il giorno non sono consigliati perché queste dosi alte possono causare sconvolgimento di stomaco e diarrea. Scarsezza di vitamina C può condurre a segni e sintomi di mancanza, come: Capelli secchi che si dividono in due Gengivite (infiammazione delle gengive) Perdita di sangue dalla gengive Pelle ruvida, secca e a scaglie Diminuita capacità di guarigione delle ferite Facile incorrere in escoriazioni Perdita di sangue dal naso Smalto dei denti indebolito Giunture gonfie e doloranti AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:02 AM Anemia Inferiore capacità di combattere le infezioni Possibile aumento di peso per ritardato metabolismo LA VITAMINA E La vitamina E è una vitamina solubile nel grasso che agisce come un antiossidante. La vitamina E ha un ruolo nel sistema immunitario e nel metabolismo. Buone fonti di vitamina E sono gli oli vegetali, la margarina, le noci, i semi e le verdure in foglia. La vitamina E è anche aggiunta ad alimenti come i cereali. La maggior parte delle persone ottiene abbastanza vitamina E dagli alimenti che assumono. Le persone con certi disturbi come le malattie del fegato, la fibrosi della ciste e la malattia di Crohn possono aver bisogno di un'aggiunta di vitamina E. La vitamina E è un antiossidante che protegge i tessuti del corpo da danni causati dalle sostanze instabili chiamate radicali liberi. I radicali liberi possono danneggiare cellule, tessuti e organi. Si ritiene abbiano un ruolo in certe condizioni relative all'invecchiamento. La vitamina E è importante anche nella produzione delle cellule rosse del sangue e aiuta il corpo ad usare la vitamina K. La vitamina E può aiutare nella protezione del cuore. Il modo migliore di ottenere sufficienti vitamine essenziali è di mangiare seguendo una dieta equilibrata che contenga una varietà di cibi. AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:02 AM ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi Lo scorbuto è conosciuto come una grave forma di deficienza di vitamina C e si manifesta prevalentemente in soggetti malnutriti più anziani. Alcune persone possono aver bisogno di una dose maggiore di vitamina C: donne incinte o che allattano, fumatori, convalescenti da intervento chirurgico, vittime di scottature. La vitamina C dovrebbe essere consumata ogni giorno perché non si scioglie nel grasso e, perciò, non può essere immagazzinata per un uso differito. Nomi alternativi: acido ascorbico IL SELENIO Il selenio è un minerale. E' un antiossidante ed è assunto nel corpo nell'acqua e nei cibi. La gente lo usa come medicina. La maggior parte del selenio nel corpo proviene dalla dieta. La quantità di selenio nel cibo dipende da dove esso fu cresciuto o allevato. I granchi, il fegato, il pesce, il pollame e il grano sono in genere buone fonti di selenio. La quantità di selenio nei terreni varia molto in giro per il mondo, il che significa che i cibi prodotti su questi suoli hanno anch'essi un differente livello di selenio. Il selenio è usato per malattie del cuore e dei vasi sanguigni, incluso l'attacco cardiaco e “l'indurimento delle arterie” (l'arteriosclerosi). E' anche usato per evitare varie forme di cancro includendo il cancro della prostata, dello stomaco, dei polmoni e della pelle. Alcuni usano il selenio per una tiroide che funziona poco, l'osteoartrite, l'artrite reumatoide (RA), una malattia degli occhi chiamata degenerazione maculare, la febbre del fieno, l'infertilità, le cataratte, i capelli grigi, anormali macchie del capezzolo, la sindrome d'affaticamento cronico (CFS), disturbi dell'umore, avvelenamento da arsenico e prevenzione dell'aborto. Il selenio è anche usato per prevenire gravi complicazioni e morte nel caso di condizioni critiche come danni alla testa e bruciature. E' anche usato per impedire l'influenza aviaria, nel trattamento HIV/AIDS e per la riduzione d'effetti collaterali derivanti dalla chemioterapia del cancro. Alcuni riferimenti 1.Integrazione di selenio in pazienti con grave pancreatite acuta. Kocan L, Firment J, Simonová J, Vasková J, Guzy J. I. Klinika anesteziológie a intenzívnej medicíny, Univerzálna nemocnica L. Pasteura, Kosice, Slovenská republika. 2.L'alimentazione e la psiorasi.. Ricketts JR, Rothe MJ, Grant-Kels JM. Dipartimento di Dermatologia, Centro della Salute dell'Università del Connecticut, 21 South Rd, Farmington, CT 06030, USA. 3.Ruolo del selenio nell'infezione HIV. Stone CA, Kawai K, Kupka R, Fawzi WW. Scuola di Salute Pubblica, Università dell'Alabama a Birmingham, Birmingham, Alabama, USA. COENZIMA Q-10 (COQ-10) Il coenzima Q-10 (CoQ-10) è una sostanza come una vitamina trovata nel corpo, ma specialmente nel cuore, nel fegato, nei reni e nel pancreas. Anche il coenzima Q-10 sembra avere un'attività antiossidante. E' mangiato in AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:03 AM Alcuni riferimenti 1. L'effetto di un trattamento a lungo termine con antiossidanti (vitamina C, vitamina E, coenzima Q10 e selenio) su condiscendenza arteriosa, fattori umorali e indicatori di infiammazione in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare multipli. Shargorodsky M, Debby O, Matas Z, Zimlichman R. 2. Potenziale anti-angiogenico del Coenzima Q10, della riboflavina e della niacina in pazienti con cancro alla mammella sottoposte a terapia tamoxifen. Premkumar VG, Yuvaraj S, Sathish S, Shanthi P, Sachdanandam P. Dipartimento di Biochimica Medica, DR. A.L.M. Post-Laurea, Istituto delle Scienze Mediche Fondamentali, Università di Madras, Taramani Campus, Chennai, India. AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:03 AM ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi piccole quantità nelle carni e nei frutti di mare. Il coenzima Q-10 può anche essere fatto in laboratorio. E' usato come medicina. Molti usano il coenzima Q-10 per il trattamento di particolari condizioni del cuore e dei vasi sanguigni come insufficienza cardiaca congestizia (CHF), dolore al petto (angina), pressione sanguigna alta e disturbi cardiaci collegati a certi farmaci contro il cancro. E' anche usato per il diabete, la gengivite (sia per bocca che applicato direttamente sulle gengive), il cancro della mammella, la malattia di Huntington, di Parkison, la distrofia muscolare, aumentando la tolleranza al movimento, la sindrome da affaticamento cronico (CFS) e la malattia Lyme. Alcuni pensano che il coenzima Q-10 possa curare la perdita di capelli dovuta all'assunzione di 3-(αacetonilbenzil)-4-idrossi cumarina (Coumadin), una cura usata per rallentare la coagulazione del sangue. Alcuni pensano anche che il coenzima Q-10 possa aiutare ad aumentare l'energia. Questo perché il coenzima Q10 ha un ruolo nella produzione di ATP, una molecola nelle cellule del corpo che funziona come una batteria ricaricabile nel trasferimento di energia. Il coenzima Q-10 è stato esperimentato nel trattamento di disordini ereditati o acquisiti che limitano la produzione di energia nelle cellule del corpo (disordini mitocondriaci) e per migliorare la qualità del movimento. Alcuni hanno anche usato coenzima Q-10 per rinforzare i sistemi immunitari di persone con HIV/AIDS, sterilità maschile, emicrania e per contrastare dolore muscolare causato da un gruppo di medicazioni che abbassano il colesterolo chiamate “statine”. Il coenzima Q-10 è stato perfino usato per aumentare la durata della vita. Questa idea iniziò perché i livelli di coenzima Q-10 sono al massimo nei primi 20 anni di vita. All'età di 80 anni, i livelli di coenzima Q-10 possono essere più bassi di quanto lo fossero alla nascita. Non è solo il tempo che consuma la riserva nel corpo di coenzima Q-10, è anche il fumare. Il coenzima Q-10 fu identificato per la prima volta nel 1957. Il Q-10 si riferisce alla struttura chimica della sostanza. Ora il coenzima Q-10 è usato da milioni di persone in Giappone per malattie cardiache, specialmente insufficienza cardiaca congestizia. Il coenzima Q-10 è anche estesamente usato in Europa e Russia. La maggior parte del coenzima Q-10 usato negli USA e in Canada è fornito da compagnie giapponesi. Il coenzima Q-10 è prodotto fermentando barbabietole e zucchero di canna con speciali tipi di lievito. Il coenzima Q-10 è un'importante sostanza simile alla vitamina necessaria per il corretto funzionamento di molti organi e reazioni chimiche nel corpo. Aiuta a fornire energia alle cellule. Persone con certe malattie, come insufficienza cardiaca congestizia, pressione sanguigna alta, la malattia periodontale, la malattia di Parkinson, certe malattie muscolari e AIDS, è possibile che abbiano livelli di coenzima Q-10 più bassi. PICNOGENOLO Picnogenolo è il nome commerciale per un prodotto derivato dalla corteccia di pino di un albero conosciuto come Pinus Pinaster. Gli ingredienti attivi nel picnogenolo possono venire estratti anche da altre fonti, tra cui l'abete argentato, il pino, il guscio delle arachidi, il seme dell'uva e la corteccia dell'amamelide (Hamamelis virginiana). Il picnogenolo è usato per curare problemi di circolazione, allergie, asma, orecchie risonanti, alta pressione sanguigna, irritazioni muscolari, dolore, osteoartrite, diabete, deficit d'attenzione-iperattività (ADHD), una malattia del sistema riproduttivo femminile chiamata endometriosi, sintomi di menopausa, periodi mestruali dolorosi, disfunzione di erezione (ED) e una malattia dell'occhio chiamata retinopatia. E' anche usato per evitare disturbi del cuore e dei vasi sanguigni, tra cui il collasso cardiaco, disfunzioni al cuore e le vene varicose. Il picnogenolo è usato per rallentare l'invecchiamento, conservare una pelle sana, migliorare la resistenza atletica e la fertilità maschile. La combinazione di picnogenolo con il coenzima Q10 può offrire un'importante opzione terapeutica con una tollerabilità molto buona che migliora la gestione del collasso cardiaco senza effetti collaterali. Alcuni riferimenti Analisi del picnogenolo® in combinazione con il coenzimaQ10 in pazienti con collasso cardiaco (NYHA II/III). Belcaro G, Cesarone MR, Dugall M, Hosoi M, Ippolito E, Bavera P, Grossi MG. Panminerva Med. 2010 giugno;52(2 Suppl 1):21-5. Trattamento della disfunzione di erezione con picnogenolo e L-arginina. Stanislavov R, Nikolova V.J Sex Marital Ther. 2003 maggio-giugno;29(3):207-13. Riduzione dei fattori di rischio cardiovascolari in soggetti diabete tipo 2 attraverso un'integrazione di picnogenolo. Zibadi S, Rohdewald PJ, Park D, Watson RR. Dipartimento di Scienze Nutrizionali, Università dell'Arizona, Tucson, AZ 85721, USA. Fonti: NIH: National Institutes of Health Office of Dietary Supplements USA Medline Plus - US National Institutes of Health's Web site (Prodotto da the National Library of Medicine, 2010) AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:03 AM STUDI Molti studi fatti negli ultimi decenni mostrano importanti benefici dell'uso di antiossidanti. Per questo opuscolo ne abbiamo scelti solo alcuni. ANTIOSSIDANTI LEGATI AD UNA MIGLIORE SALUTE DELLE OSSA RELATIVAMENTE ALL'OSTEOARTRITE ”Il nostro studio suggerisce un effetto benefico dell'assunzione di vitamina C sulla riduzione della misura delle ossa e sul numero di lesioni del midollo, entrambe le quali cose sono importanti nella patogenesi dell'osteoartrite del ginocchio”, così ha scritto Yuanyuan della Monash University. Effetti dell'osteoartrite. Circa sette milioni di persone solo nel Regno Unito si dice abbiano problemi di salute a lungo termine connessi con l'artrite. Circa 206m di giornate lavorative furono perse nel Regno Unito nel 19992000, equivalenti a 18bn £ (26bn €) di produttività persa. Il nuovo studio, pubblicato nell'Artrite Ricerca & Terapia, scelse 293 adulti sani (58 anni l'età media) senza dolore al ginocchio o danno subito e chiese loro di compilare un questionario con 121 punti sulle loro abitudini alimentari (FFQ)per valutare l'assunzione di antiossidanti. Dieci anni dopo l'inizio dello studio i ricercatori misurarono il volume della cartilagine, la superficie ossea, i difetti nella cartilagine e le lesioni nel midollo osseo usando la risonanza magnetica per immagini (MRI). Una maggiore assunzione di vitamina C fu associata ad una riduzione del 50 per cento del rischio di lesioni al midollo osseo e ad una minore superficie ossea. L'assunzione di frutta fu anche rapportata ad una minore superficie ossea dell'area sopraelevata della tibia e ad una riduzione del 28 per cento nel rischio di lesioni al midollo osseo. Né la frutta né la vitamina C furono associate ad alcuna misura della cartilagine. Una maggiore assunzione delle carotenoidi luteina e zeaxantina fu associata ad una riduzione del 29 per cento nel rischio di difetti della cartilagine, mentre l'assunzione di beta-criptoxantina fu collegata ad una minore superficie ossea dell'area sopraelevata della tibia. I ricercatori affermarono che gli effetti delle sostanze nutrienti sulla struttura del ginocchio è probabilmente complicata. “Il nostro studio suggerisce che l'effetto diretto della vitamina C è sull'osso piuttosto che sulla cartilagine,” dissero. “Benché la vitamina C e la vitamina E siano conosciuti come potenti antiossidanti, dato che in questo studio fu notato un differente effetto della vitamina C e della vitamina E sulla superficie ossea, può darsi che il meccanismo di azione in questa situazione non sia attraverso un effetto antiossidante”. Infatti, Wang e i suoi collaboratori suggerirono che dato che la vitamina C partecipa all'idrossilazione della lusina e prolina, potrebbe essere una sostanza nutriente necessaria nel collegamento incrociato delle fibrille di collagene nell'osso. “Queste osservazioni rafforzano le indicazioni dietetiche di mangiare più frutta. Mentre i nostri rilevamenti hanno bisogno di essere confermati da più consistenti studi longitudinali, essi comunque sottolineano le AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:03 AM ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi Un'aumentata assunzione di frutta e degli antiossidanti che essa contiene, come le vitamine C e E, può migliorare la salute delle ossa e ridurre il rischio d'osteoartrite. potenzialità di una buona dieta nel modificare il rischio di osteoartrite,” i ricercatori conclusero. Fonte: Artrite Ricerca & Terapia 2007, 9:R66, doi:10.1186/ar2225 "L'effetto degli antiossidanti sulla cartilagine e l'osso del ginocchio in soggetti sani di mezza età: uno studio a sezione trasversale" Autori: Y. Wang, A.M. Hodge, A.E. Wluka, D.R. English, G.G. Giles, R. O'Sullivan, A. Forbes e F.M. Cicuttini GLI ANTIOSSIDANTI POSSONO FORTEMENTE FAVORIRE LA SALUTE DEL CUORE E IL METABOLISMO di Stephen Daniells, 5 luglio 2010 Un'integrazione di lungo termine a base di antiossidanti può influenzare beneficamente il metabolismo dello zucchero e del grasso e fortemente favorire la salute del cuore aumentando la flessibilità delle arterie, dice un nuovo studio. Secondo dati pubblicati in Nutrizione & Metabolismo, integrazioni giornaliere di vitamina C, vitamina E, coenzima Q10 e selenio hanno significativamente migliorato in persone con fattori multipli di rischio cardiovascolare l'elasticità delle arterie e i livelli di colesterolo HDL. “ Questo benefico effetto vascolare fu messo in relazione con un miglioramento nel metabolismo del glucosio e dei lipidi come ad una significativa diminuzione della pressione sanguigna” disse Reuven Zimlichman capo ricercatore del Centro Medico Wolfson, in Israele. Lo studio coinvolse 70 persone con pressione sanguigna alta, diabete, bassi livelli di colesterolo HDL, o che erano fumatori. L'età media dei soggetti era di 62 anni. I partecipanti erano scelti a caso nel ricevere o una placebo o un'integrazione giornaliera in antiossidanti contenente vitamina C (1000 mg al giorno), vitamina E (400 Unità Internazionali al giorno), coenzima q10 (120 mg al giorno) e selenio (200 microgrammi al giorno). Sei mesi più tardi i ricercatori notarono che le persone nel gruppo trattato con antiossidanti esibivano significativi aumenti nell'indice di elasticità – e perciò la salute – dei vasi sanguigni. Specificamente, il grande indice di elasticità arteriosa aumentò da 11 a 12.7 ml/mm Hg x100, mentre nessun cambiamento fu osservato nel gruppo trattato con effetto placebo. Inoltre, i ricercatori dissero che la pressione sistolica e diastolica del sangue diminuì notevolmente scendendo da 145.2 a 136.1 mmHg la prima, la seconda da 78.4 a 75.0 mmHg. Significativi miglioramenti furono anche osservati, dissero i ricercatori, nei livelli di colesterolo HDL per il gruppo trattato con antiossidanti, non nel gruppo placebo. Come fu possibile? Commentando sul meccanismo potenziale, i ricercatori israeliani fanno notare che studi precedenti hanno indicato che le vitamine C e E possono proteggere il DNA da danni, rafforzare difese di tipo antiossidante e restituire salute alle cellule che rivestono i vasi sanguigni (endotelio). In più il coenzima Q10 “gioca un ruolo essenziale come portatore di elettroni nella fosforilazione ossidativa mitocondriaca, migliora le condizioni della disfunzione endotelica nei pazienti di diabete”. Fanno notare anche che il selenio, attraverso il suo ruolo in AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:03 AM vari enzimi antiossidativi, “fornisce efficace protezione all'endotelio dell'arteria coronaria rispetto a danni da stress ossidativi”. UNA RECENSIONE SOSTIENE GLI ANTIOSSIDANTI COME CURA PER LA FERTILITÀ E PER LA QUALITÀ DELLO SPERMA Di Stephen Daniells, 20 settembre 2010 Integrazioni d'antiossidanti, tra essi la vitamina C e E e il selenio, possono migliorare la qualità dello sperma e gli indici di fertilità femminile, sostiene una sistematica recensione della documentazione esistente. Da controlli attuati a caso si è provato un rapporto tra l'integrazione a base di antiossidanti e miglioramenti della fertilità maschile in relazione alla qualità dello sperma, sostiene una recensione pubblicata in BioMedicina Riproduttiva in Internet (Reproductive BioMedicine Online) Alcuni recensori guidati da Tarek El-Toukhy del London's Guy's and St. Thomas' Hospital NHS Foundation Trust fanno notare comunque che i risultati non sono coerenti e che ulteriori studi sono necessari prima di raccomandare integrazioni in antiossidanti ad uomini sterili. “E' assolutamente necessario che questi studi applichino precisi criteri d'inclusione ed esclusione e metodologia standardizzata per aiutare a capire se uno specifico gruppo di uomini sterili possa beneficiare di una terapia a base di antiossidanti, ” hanno dichiarato. Il rapporto tra antiossidanti e misurazioni della fertilità non è nuovo. Lo stress ossidativi causato da una rottura dell'equilibrio tra antiossidanti e pro-ossidanti, è stato registrato, riduce la qualità dello sperma. Secondo Dott. ElToukhy e i suoi collaboratori, circa il 15 per cento delle coppie in età riproduttiva sono affette da problemi di sterilità, con il 50 per cento di questi casi riferito a sperma danneggiato. Investigando le conoscenze scientifiche disponibili per chiarire se integrazioni in antiossidanti possano beneficiare condizioni di sterilità, i ricercatori condussero una ricerca sistematica della letteratura. Trovarono 17 test clinici a caso che consideravano le vitamine C e E, zinco, selenio, folate, carnitina e carotenoidi in relazione alla qualità dello sperma e a statistiche di gravidanza. Erano disponibili dati per 1.665 uomini provenienti da 17 test. I risultati mostrarono un rapporto con l'integrazione AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:03 AM ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi Limitazioni Il prof Zimlichman e i suoi collaboratori notarono che il loro studio aveva parecchi limiti, compreso quello del relativamente piccolo numero di partecipanti. Inoltre, non avevano misurato i livelli d'antiossidanti nel sangue e così non hanno nessun'indicazione di come i partecipanti abbiano reagito all'integrazione. “Inoltre, dato che lo studio attuale è stato centrato su pazienti con fattori multipli di rischio vascolare, l'applicazione dei nostri dati ad altri tipi di pazienti rimane incerta” aggiunsero. Fonte: Nutrizione & Metabolismo Disponibile in accesso libero qui:http://www.nutritionandmetabolism.com/ “ Effetto di un trattamento a lungo termine con antiossidanti (vitamina C, vitamina E, coenzima Q10 e selenio) su condiscendenza arteriosa, fattori umorali e indicatori d'infiammazione in pazienti con fattori multipli di rischio vascolare” Autori: M. Shargorodsky, O. Debbi, Z. Matas, R. Zimlichman a base di antiossidanti. 75 per cento dei test mostrarono un “miglioramento in almeno un parametro di sperma paragonato all'effetto placebo o alla mancanza di trattamento”. Inoltre, 63 per cento degli studi mostrarono significativi miglioramenti nella mobilità dello sperma in paragone all'effetto placebo, mentre solo 33 per cento dei test mostrarono un miglioramento nella concentrazione dello sperma. Relativamente alle statistiche di gravidanza, i recensori con base a Londra riferiscono che l'integrazione in antiossidanti fu associata ad un più alto livello di gravidanza del 19 per cento, paragonato con un solo 3 per cento nei gruppi di controllo con effetto placebo. I ricercatori scrissero che “questa recensione mostra che la terapia orale antiossidante fu associata ad un significativo miglioramento nelle statistiche di gravidanza con concepimento spontaneo o assistito in 6 dei 10 studi presi a caso individuati nella ricerca su database.” Essi aggiunsero che “Questo dato potrebbe essere spiegato almeno in parte dal miglioramento, collegato agli antiossidanti, nella mobilità dello sperma e nel conto totale di sperma in movimento, entrambi i quali si è detto conducano a fertilità maschile o integrità del DNA dello sperma”. Fonte: Reproductive BioMedicine Online Volume 20, Pagine 711-723 “Una sistematica recensione dell'effetto di antiossidanti per via orale sulla sterilità maschile” Autori: C Ross, A Morriss, M Khairy, Y Khalaf, P Braude, A Coomarasamy, T El-Toukhy GLI ANTIOSSIDANTI CONTRO LE MALATTIE CRONICHE 24 settembre 2001 In un nuovo libro, scienziati dell'Università di California, a Berkley, sostengono che assunzioni giornaliere di integratori vitaminici antiossidanti, sia vitamina C e vitamina E, “aiutano a neutralizzare i radicali liberi”, che sono molecole instabili nel corpo che possono danneggiare le cellule e condurre a malattie croniche. "Il manuale completo del benessere a casa” è stato scritto da Dott. John Edward Swartzberg, Dott. Sheldon Margen e i redattori della UC Berkeley Wellness Letter. “Ci sono stati molti studi sulla vitamina C e E e gli scienziati sono solo all'inizio nel capire come questi e altri antiossidanti funzionano. Le prove si stanno accumulando un po' alla volta,” gli autori hanno detto. Secondo gli autori, è difficile ottenere dal cibo la quantità raccomandata di vitamina E e la maggior parte dei cibi considerati buone riserve di vitamina E sono ricchi di grasso. Numerosi studi hanno dimostrato che la vitamina E naturale, fatta da semi di soia, è più efficace della versione sintetica della vitamina E. GLI ANTIOSSIDANTI POSSONO RIDURRE GLI EFFETTI INFIAMMATORI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Un nuovo studio suggerisce che una bevanda ricca in antiossidanti può ridurre i livelli dell'aminoacido omocisteina e contrastare i pericolosi effetti infiammatori collegati alla malattia di Alzheimer. Un'assunzione giornaliera di una bevanda ricca in antiossidanti per 8 mesi fu associata ad un minore aumento AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:03 AM dei livelli di omocisteina, paragonati al gruppo placebo e gli effetti furono ancora più significativi in persone con una forma moderata di Alzheimer, secondo i dati pubblicati nel Giornale delle Scienze Neurologiche. “ Il principale dato di questo studio è che pazienti che hanno preso DRAP mostrano minore aumento nelle concentrazioni di omocisteina (particolarmente pazienti nella fase moderata della malattia di Alzheimer)”, scrissero ricercatori dell'Università Cattolica di Sant'Antonio a Murcia in Spagna. “I polifenolici nella dieta forniscono numerosi benefici di salute, come anti-infiammazione e antiossidazione […]. I nostri risultati suggeriscono che una bevanda antiossidante al polifenolo può ridurre gli effetti dell'infiammazione ed il rischio cardiovascolare associati alla malattia di Alzheimer,” aggiunsero. La malattia di Alzheimer e l'omocisteina Precedentemente, studi epidemiologici hanno informato che alti livelli di omocisteina sono associati a demenza sospetta o confermata. Infatti, lo studio Framingham informò che persone con livelli di omocisteina (tHcy) sopra le 14 micromole al litro di siero avevano il doppio rischio di demenza. “Non è chiaro, comunque, se un alzarsi della concentrazione di omocisteina (tHcy) sia un “fattore di rischio” con ruolo patofisiologico diretto nello sviluppo della malattia o semplicemente un “indicatore di rischio” che riflette un processo sottostante come ad esempio uno stress ossidativi, responsabile sia dell'alta concentrazione di omocisteina (tHcy) sia dello sviluppo della malattia di Alzheimer,” spiegarono i ricercatori. Particolari dello studio Gli scienziati con base a Murcia scelsero 100 donne per partecipare al test clinico, multicentrico, casuale, a controllo cieco doppio. Cinquantadue donne furono considerate genericamente sane (nessun Alzheimer) e assegnate al gruppo di controllo, mentre le altre 48 furono diagnosticate con la malattia di Alzheimer (24 donne con un inizio precoce e 24 con moderato Alzheimer). Donne dai tre gruppi furono casualmente assegnate a uno dei due interventi: uno ricevette una bevanda placebo per otto mesi, mentre l'altro ricevette una bevanda antiossidante ricca in polifenoli. La bevanda antiossidante fu prodotta usando succo concentrato di mela e limone, estratti di mela e di te verde e vitamine B e C. I risultati mostrarono che l'assunzione della bevanda ricca in antiossidanti “attenuò l'aumento di omocisteina (tHcy) nel gruppo di controllo”, che fu misurato ad un livello di 11.7 micromole per litro per la bevanda antiossidante, paragonata a 15.63 micromole per litro per il gruppo placebo. Ancora, in persone con moderate malattie di Alzheimer, la bevanda attiva fu associata ad un livello medio di omocisteina di 10.49 micromole per litro, paragonata a 16.58 micromole per litro per il gruppo placebo. “Se prendiamo il valore d'omocisteina (tHcy) 14.0 micromole per litro come un“valore di rischio” associato ad alterazioni cardiovascolari su malattie neurodegenerative, possiamo affermare che questa concentrazione AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:04 AM ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi “Attualmente sappiamo che picchi in omocisteina del plasma temporaneamente precedono lo sviluppo della demenza e che c'è una continua, lineare relazione inversa tra concentrazioni di omocisteina nel plasma e funzionamento cognitivo nelle persone anziane”, aggiunsero. era più alta in quei soggetti che avevano preso la bevanda placebo nel gruppo di controllo e nel gruppo di AD in fase moderata, mentre i soggetti di quei gruppi the avevano preso la bevanda ricca in antiossidanti polifenolici mantennero i loro divelli di omocisteina più bassi di 14.0 micromole per litro,” affermarono i ricercatori. “Questi dati suggeriscono che la bevanda antiossidante diminuisce il rischio cardiovascolare associato ad iperomocisteinemia in pazienti d'Alzheimer, ” aggiunsero. L'ipotesi omocisteina Precedentemente, alti livelli dell'aminoacido, iperomocisteinemia, erano ritenuti come un indicatore di disturbo cardiaco e considerati un fattore di rischio di malattia aterosclerotica, che contribuisce ad attacchi cardiaci. Il collegamento era fondato sull'osservazione che i bambini con omocistinuria – una rara condizione genetica che causa picchi estremi nei livelli d'omocisteina – hanno più alte probabilità di malattia cardiovascolare. Questa osservazione fu perciò generalizzata nei riguardi della popolazione più ampia, con l'ipotesi indicante che un integrazione con vitamine B avrebbe ridotto i livelli d'omocisteina nel sangue e ridotto il rischio di malattia cardiaca. Il legame tra omocisteina ed eventi cardiovascolari fu messo in questione recentemente dai risultati di una metaanalisi d'otto test di acido folico con la partecipazione di 37,485 soggetti che ha trovato nessun beneficio rispetto al rischio di significativi eventi vascolari, cancro, o morti, nonostante si avesse ridotto i livelli di omocisteina del 25 per cento. Ricercatori dell'Università d'Oxford registrarono le loro scoperte negli Archivi di Medicina Interna (Vol. 170, pp. 16221631). Fonte: Giornale delle Scienze Neurologiche Pubblicato in internet prima che in stampa, doi:10.1016/ j.jns.2010.08.050 “Effetto di una bevanda antiossidante sui livelli d'omocisteina in pazienti di Alzheimer” Autori: J.M. Morillas-Ruiz, J.M. Rubio-Perez, M.D. Albaladejo, P. Zafrilla, S. Parra e M.L. Vidal-Guevara Come possono gli antiossidanti impedire il cancro? Gli antiossidanti neutralizzano i radicali liberi in quanto il naturale prodotto collaterale di normali processi nelle cellule. I radicali liberi sono molecole con il guscio d'elettroni incompleto che le rende più reattive chimicamente di quelle con guscio d'elettroni completo. Anche l'esposizione a vari fattori ambientali, compreso il fumo di tabacco e le radiazioni, può portare alla formazione di radicali liberi. Negli umani la più comune forma di radicali liberi è l'ossigeno. Quando una molecola di ossigeno (O2) diventa carica elettricamente o “radicalizzata”, tenta di rubare elettroni da altre molecole, causando danno al DNA e ad altre molecole. Col tempo questo danno può diventare irreversibile e condurre alla malattia, compreso il cancro. Gli antiossidanti sono descritti come se “spazzassero via” i radicali liberi, intendendo che essi neutralizzano la carica elettrica e impediscono ai radicali liberi di prendere elettroni da altre molecole. PREVENZIONE DEL CANCRO CON SELENIO & VITAMINA E Ricercatori del Centro contro il Cancro dell'Università del Pennsylvania negli USA stanno cercando volontari per AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:04 AM AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:04 AM ANTIOSSIDANTI contro i Radicali Liberi partecipare ad uno studio che stabilisca se il cancro alla prostata possa essere efficacemente trattato con selenio e vitamina E. Il centro ha detto che solo il cancro ai polmoni uccide più individui negli Stati Uniti del cancro alla prostata e che ci si aspetta che 31.200 persone muoiano di questa malattia solo quest'anno. Il selenio è un minerale naturale trovato in multivitamine e in molti cibi come varie forme di grano, mais, pesce e carni di organi animali, ed è stato già studiato come un potenziale trattamento per il cancro della pelle. “Precedenti ricerche sulla vitamina E ed il selenio, in studi che s'interessavano ad altre forme di cancro, suggerivano che questi due nutrienti assieme possono anche prevenire il cancro alla prostata,” ha detto S. Bruce Malkowicz, MD, professore associato di urologia e leader dello studio. "Quel che rende questo studio così interessante, è che prendere la vitamina E e selenio, una vitamina naturale e un minerale trovato in molti cibi comuni, è completamente non tossico quando assunto in dosaggi regolati.” Penn, il luogo coordinatore di 15 altri luoghi in Pennsylvania, è uno dei più di 400 luoghi negli USA, Puerto Rico e Canada dove si raccolgono partecipanti a questo test che è il più grande finora per la prevenzione del cancro alla prostata. Il Test di prevenzione al cancro con selenio e vitamina E, o SELECT, è sponsorizzato dall'Istituto Nazionale contro il Cancro e dal Gruppo Oncologico del Sudovest. Coinvolgerà un totale di 32.400 uomini e potrà durare fino a 12 anni per il suo completamento. Il selenio e la vitamina E sono antiossidanti, capaci di neutralizzare tossine conosciute come radicali liberi che possono altrimenti danneggiare il materiale genetico delle cellule e magari portare al cancro. “Questi due nutrienti che si trovano in natura furono scelti per essere studiati per gli inaspettati risultati di due altri grandi test per la prevenzione del cancro, uno per il cancro non melanoma della pelle e l'altro per quello dei polmoni, nei quali le percentuali di cancro alla prostata furono significativamente ridotte, ” ha spiegato Malkowicz. Le vitamine antiossidanti possono proteggere dal cancro negli organi femminili Aumentate assunzioni di vitamine C e E e beta-carotene possono ridurre il rischio di cancro all'utero, secondo una nuova recensione e meta-analisi dell'informazione scientifica aggiornata ad oggi. Scrivendo in Cause e Controllo del Cancro, scienziati statunitensi riferiscono che ogni aumento di1.000 microgrammi per 1.000 kcal di dieta di beta-carotene fu associato ad una riduzione del 12 per cento nel rischio di cancro endometrico. Similmente, per ogni aumento di 50 milligrammi di vitamina C su 1.000 kcal ilo rischio di cancro endometrico fu ridotto del 15 per cento e per ogni aumento di 5 milligrammi di vitamina E su 1.000 kcal il rischio di cancro endometrico si ridusse del 9 per cento. Il cancro endometrico è il quinto cancro più comune tra le donne a livello mondiale – circa 7000 donne americane muoiono ogni anno di questa malattia – ma la ricorrenza del cancro varia più di dieci volte a livello mondiale. I risultati si basano su dati da studi con controllo su 12 casi e l'assunzione d'integratori non fu considerata dai ricercatori, guidati da Elisa Bandera dell'Istituto sul Cancro del New Jersey. “Benché gli attuali dati con controllo sui casi suggeriscano una relazione inversa tra rischio di cancro endometrico e assunzioni dietetiche di beta-carotene, vitamina C e vitamina E provenienti da cibo, ulteriori studi sono necessari, per confermare un'associazione,” hanno prudentemente affermato i ricercatori. Informativa privacy ex Art.13 D.lgs 196/03 su: www.bluvela.eu/it/privacy.html AntiOx ITALIJANSKI knjizni blok Monday, February 07, 2011 9:37:04 AM