Associazione per la Tutela dei Diritti del Bambino Num. Iscr. Regionale VI 0467 Via Marosticana 265 36100 Vicenza Tel. e Fax 0444 945261 cell. 339 7939100 Email [email protected] Sito web: www.sosinfanzia.org Con il contributo di : Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza Con il patrocinio di: Regione Veneto Università degli Studi Di Padova Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Vicenza Associazione Nazionale Presidi ANNO SCOLASTICO 2004/2005 Monitoraggio Abusi sui Minori - Anno 2005 Vietata qualsiasi riproduzione senza autorizzazione 1 Modalità, metodologia, procedura SOGGETTI INTERESSATI: 1.300 studenti già maggiorenni (quinta classe) degli istituti superiori di ogni genere: Istituti Professionali, Liceo scientifico e Classico, Istituti Tecnici ed Artistici. PROFESSIONISTI E VOLONTARI COINVOLTI: 4 Psicologi (personale maschile e femminile professionisti esterni). Psicoterapeuta Dott.ssa Gabriella Cappellaro e psicoterapeuta Dott. Lino Cavedon per la consulenza sulle definizioni e domande del questionario. Psicologo Dott. Sonny raumer e psicologa Dott.ssa Cristina Zamengo per l’assistenza al monitoraggio, alla somministrazione del questionario e allo scrutinio delle schede compilate. 15 soci volontari. 5.400 Km. percorsi ad opera dei soci volontari con un impegno di 400 ore per gli interventi e l’assistenza al monitoraggio nelle classi e di altre 1.500 ore di servizio volontario e gratuito per la progettazione e la realizzazione del progetto stesso. Esperti di informatica in elaborazione dati, database, restituzione dati in presentazioni multimediali e supporti elettronici, che hanno formato i soci volontari allo scopo specifico. 2 Avvocati esperti nelle tematiche specifiche, Avv. Andrea Coffari e avv. Gabriella Folliero. Dei 42 istituti informati - circa 3.000 studenti -, hanno aderito 14 Istituti Superiori e sono stati coinvolti direttamente dall’azione informativa 1298 studenti. Di questi 1058 erano presenti ed hanno partecipato al secondo intervento, (avvenuto una settimana dopo il primo intervento informativo) sempre classe per classe, e cioè la compilazione del questionario. 180 studenti erano assenti al momento della compilazione del questionario e 60 studenti non hanno potuto compilare il questionario per indisponibilità di ore scolastiche. Gli studenti non erano a conoscenza della data programmata per la compilazione del questionario, concordata con le scuole. COMPETENZE PROFESSIONALI OFFERTE: Psicologi (uomo e donna) sempre presenti alla compilazione dei questionari. L’avvocato Andrea Coffari ha seguito le fasi relative alla formazione dei soci per le informazioni da fornire ai Presidi e ai ragazzi per quanto concerne la privacy e le definizioni legali della raccolta dati e della violenza sui minori. I volontari dell’associazione per la presentazione del progetto ai Presidi, agli insegnanti. Operatori dell’associazione si sono occupati di fornire agli studenti le motivazioni, gli obiettivi e finalità del progetto proposto. Gli psicologi sono stati sempre presenti alla compilazione dei questionari, classe per classe, consegnati in busta chiusa e depositati in un’urna (scatola di cartone chiusa). Distribuzione dei questionari e raccolta ad opera dei soci. L’apertura delle buste e lo scrutinio delle schede è avvenuto presso la sede dell’associazione alla presenza degli psicologi che hanno assistito alla compilazione del questionario. Analisi dei dati ed elaborazione informatica in database con restituzione in slide, grafici e cd per divulgazione ad opera dei soci volontari formati con apposito corso. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE QUESTIONARIO: E’ stata inviata informativa a tutte le Istituzioni, Regione, U.l.s.s., Ordini degli Psicologi e dei Medici, Università di Padova, Comune di Vicenza – servizi sociali - sia all’inizio del progetto che durante il decorso ed ottenuto i patrocini documentati nell’intestazione della presente. Il Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza e Ipab di Vicenza hanno dato loro sostegno al progetto. La titolarità del progetto è stata comunque di questa associazione. E’ stata effettuata la presentazione ai Presidi di 42 Istituti Superiori di Vicenza e Provincia dell’iniziativa ad opera dell’associazione. Nel Comune di Vicenza hanno aderito 3 Istituti Superiori, 3 a Bassano del Grappa, 2 a Valdagno, 1 a Noventa Vicentina, 1 ad Asiago, 1 a Tiene, 1 a Breganze ed 1 a Recoaro. Su autorizzazione dei Capi d’Istituto i volontari dell’associazione, gli psicologi e l’avv. Andrea Coffari, hanno spiegato per circa 20 min, classe per classe ad un totale di 73 classi, l’iniziativa direttamente agli studenti circa una settimana prima della compilazione del questionario. Sono stati forniti cenni chiarificatori sul concetto di violenza sessuale, fisica e psicologica al fine di identificare chiaramente le diverse tipologie di abuso e di escludere qualsiasi fraintendimento in modo da ricavarne dati attendibili. Si sono consegnati dopo circa una settimana, sempre ad opera di nostri soci volontari, i questionari ai ragazzi e invitati a compilarli entro un’ora scolastica, alla presenza della/o psicologa/o che hanno nuovamente ripreso i concetti dei diversi tipi di violenza sui minori. Raccolta questionari ad opera dei volontari. Il tutto si è svolto per singola classe in un’ora scolastica concordata con l’Istituto senza comunicarla agli studenti. Il questionario è stato presentato come un’iniziativa facoltativa e qualsiasi studente poteva rifiutarsi di compilarlo senza motivare il suo diniego (nessuno studente si è rifiutato). Ogni studente era da solo nel proprio banco, separato dagli altri compagni e protetto da un divisorio mobile in cartone fornito dall’associazione. Nessun dato anagrafico o che possa in qualsiasi modo identificare lo studente è stato richiesto. E’ stata richiesta a tutti la massima concentrazione sulle schede consegnate per l’intera ora scolastica, garantendo così a tutti l’assoluta riservatezza nel non essere identificati in base al tempo impegnato per la compilazione. Chi non avesse avuto da dichiarare violenze subite è stato invitato a compilare la terza pagina del questionario che era una pagina intera per inviarci suggerimenti proposte e/o opinioni. In questo modo tutti gli studenti hanno usato l’intera ora scolastica per scrivere, senza alzare mai la testa dal proprio banco, protetti dal divisorio che ha così offerto la massima discrezione per la compilazione. I risultati finali saranno resi pubblici in forma globale e mai specificando settorialmente un singolo Istituto. L’obiettivo di questa indagine sono i dati sull’abuso, non su una specifica scuola, per la prevenzione ed in particolare: OBIETTIVI - di favorire una presa di coscienza più ampia e più adeguata da parte dell'insieme della popolazione e dei professionisti implicati. - di motivare la realizzazione di programmi di prevenzione fornendo ai pianificatori dei servizi sociali e della salute pubblica dei dati che permettano di valutare i bisogni di presa in carico delle vittime, e costituire una base per la loro valutazione. - di sviluppare nuovi strumenti di investigazione, prevenzione e assistenza in vista di affinare le conoscenze sugli abusi sessuali nel bambino da parte delle forze di Polizia, della Magistratura e dei servizi socio-sanitari, educativi e del volontariato. - essere pionieri di un progetto pilota a favore del contrasto e prevenzione degli abusi all’infanzia, da estendere ad altre realtà comunali, regionali e nazionali ed in particolare del Movimento per l’Infanzia. - mettere in atto convenzioni tra gli Enti pubblici, questa associazione ed il Movimento per l’Infanzia per la prevenzione del disagio e dell’abuso nell’ottica di una nuova cultura per l’infanzia. Spiegazioni e dettaglio ORGANIZZAZIONE DELL'INCHIESTA Al fine di limitare gli errori sistematici dovuti al richiamo dei ricordi del passato, abbiamo progettato di interrogare direttamente solo la popolazione studentesca già maggiorenne, giovani ancora vicini per età ai fatti. Si è trattato di rivolgersi ad un gruppo di età capace di comprendere le questioni poste e di rispondervi adeguatamente, senza suscitare conseguenze nefaste al benessere di questi giovani. Uno studio presso ragazzi dai 18 ai 19 anni ha offerto parecchi vantaggi: - Questo periodo di vita, è propizio per affrontare una problematica di ordine sessuale che riunisce le preoccupazioni dei giovani. - Le questioni legate alla sessualità sono già state affrontate a scuola nell'ambito dell’educazione della salute e sessuale. - I partecipanti sono in grado di leggere, di comprendere e di rispondere ad un questionario scritto senza difficoltà - Sono anche in grado di dare o di rifiutare il loro consenso a un tale studio, tuttavia le condizioni, anche legali, sono favorevoli all'esercizio di questo diritto. - Rivolgendosi all'ultimo anno di istruzione superiore, si accede quasi al 80% dei “fanciulli” appena divenuti maggiorenni, (come sancito dalla Carta dell’Onu, fanciulli=minori di 18 anni) di questo gruppo di età, che costituisce una buona rappresentatività. - Fare un'inchiesta con il questionario nelle scuole superiori offre un quadro adatto a un tale studio anziché inviare un questionario a casa o un'inchiesta telefonica, che comportano il rischio di una mancanza di confidenza riguardo all'ambiente familiare che a volte comprende anche un soggetto abusante. - L’eventualità, considerata da questa associazione, di effettuare un simile monitoraggio attraverso il colloquio individuale, comporta il rischio di un carico emozionale troppo forte, in più di essere un metodo più "costoso" in tempo e personale. - A tutti, qualora richiesto, è stato offerto e garantito un supporto sia legale che psicologico, gratuito, privato e personale. . POPOLAZIONE STUDENTESCA Si è trattato di un vasto campione del quarto e quinto anno di scuola superiore del comune e provincia di Vicenza, ma molto rappresentativo (1.300 studenti), includendo gli Istituti di ogni genere (Artistico, Classico, Scientifico, Linguistico, Tecnico, Commerciale, Alberghiero, Professionale). PROCEDURA Si è proceduto in quattro fasi. La prima, ha incluso il gruppo di ricerca per intero o in gran parte (volontari e professionisti) progettando il monitoraggio con la consulenza dell’avv. Andrea Coffari e della psicoterapeuta Dott.ssa Gabriella Cappellaro per definire e porre i quesiti con criteri scientifici. Nella seconda fase si è proceduto con la formazione e preparazione che ha coinvolto sia i soci volontari che i professionisti incaricati della formazione agli studenti. La terza fase ha riguardato il monitoraggio vero e proprio nelle classi mentre la quarta ed ultima fase ha completato il progetto con la elaborazione e restituzione dei dati. SEDUTA DI INFORMAZIONE NELLE CLASSI Questa seduta interattiva tra i ricercatori e gli adolescenti ha comportato parecchi aspetti: 1)sul piano etico: prevenire un potenziale choc emotivo dovuto al questionario fornendo delle informazioni. 2)Fornire un opuscolo che riassume informazioni e luoghi di ascolto e di aiuto nel Comune di Vicenza, sia nel pubblico che nel privato sociale. Permettere di orientare verso i servizi competenti lasciando all'adolescente la scelta della soluzione che gli sembra migliore, adatta alla sua situazione personale. 3)Momento di osservazione e di scambi reciproci per confrontare il modo in cui gli uni e gli altri concepiscono la problematica (sia durante l’informativa che alla somministrazione del questionario). 4)Strutturazione di una relazione di confidenza soddisfacente, che è una delle condizioni indispensabili alla raccolta dei dati che conservano malgrado le garanzie di anonimato, il loro carattere intimo, personale e segreto, spesso disturbante e doloroso. Motivare gli adolescenti a essere partners di ricerca responsabili non può essere fatto senza accordare loro tutta l'attenzione necessaria e senza integrare la loro visione delle cose. 5) la compilazione del questionario avvenuta in ogni classe una o due settimane più tardi, senza previa informazione della data esatta agli allievi. Gli allievi erano seduti uno per banco e “protetti” da un divisorio di cartone appositamente creato e fornito dall’associazione. La somministrazione è stata preceduta dal richiamo degli obiettivi e dalle definizioni di violenza. 6) tutti i dati scritti sono stati inseriti in un database ed elaborati statisticamente con grafici e presentazioni multimediali per la loro divulgazione e pubblicazione, sia su supporto informatico (cd) che a mezzo stampa. QUESTIONARIO Il questionario è stato elaborato intorno a due criteri: • La definizione delle misure e i termini usati sono precisi e senza ambiguità. • L'insieme del questionario è molto breve per poter essere riempito in meno di un’ora scolastica, incluso il tempo di distribuzione e ritiro. Il questionario era rigorosamente anonimo e composto da 20 domande, divise in 5 parti: 1. Dati demografici, sesso, composizione della famiglia e tipo di scolarizzazione dei genitori. 2. Conoscenze e idee ricevute a proposito degli abusi sessuali 3. Informazioni sull'avvento di uno o più abusi sessuali nel corso della vita e sul tipo di abuso. Per questo, l'uso di una definizione basata su fatti. La domanda è posta nel modo seguente: "C'è un adulto o un bambino più grande che non vi ha rispettato ecc.ecc.". La nozione di mancanza di rispetto è stata aggiunta per evitare di considerare come abuso situazioni che non lo sono (per es. visita dal medico) e per differenziare tra atti nel corso dei quali una persona non è rispettata e la sua fiducia abusata. Nozioni queste che sono state spiegate sia nell’informativa che precedentemente alla compilazione del questionario. 4. Gli studenti hanno precisato, all'occorrenza, sulle circostanze di abuso, la sua durata, la sua persistenza, l'età della vittima e dell'abusante, il grado di coercizione, il sesso dell'abusante, la relazione tra vittima e abusante, la rivelazione dell'abuso da parte della vittima e le conseguenze che ha avuto. 5. Informazioni sulla valutazione del questionario e dello studio da parte dei partecipanti. ETICA Per quanto riguarda le considerazioni etiche: - Una particolare attenzione è stata rivolta attentamente allo studio e alla sua preparazione al rispetto assoluto della confidenza e dell'anonimato. Questi sono stati garantiti grazie alla diverse precauzioni prese a livello dell'organizzazione dell'inchiesta e grazie alla responsabilizzazione degli stessi allievi (possibilità di rispondere o no, un allievo per banco durante la compilazione e isolato da un divisorio mobile. Durata massima: 45 minuti, due psicologi presenti: un uomo e una donna. Raccolta dei questionari in busta sigillata e deposti in un urna con riguardo alla riservatezza del singolo/a). - Infine, al momento della seduta di informazione nelle classi, un opuscolo è stato loro distribuito contenente informazioni sugli abusi sessuali e sui luoghi in cui gli studenti possono rivolgersi in caso di bisogno (associazioni, servizi sociali, enti pubblici e privati). - Su richiesta, è stata offerta la possibilità di un consiglio individuale su appuntamento e gratuito. - I questionari, consegnati in busta chiusa, sono stati scrutinati alla presenza degli psicologi presso la sede di sos infanzia. - In rapporto all'argomento della ricerca e dato che la letteratura mostra che una grande percentuale di abusi sessuali avvengono nella famiglia, è stata fatta la scelta di rinunciare al consenso dei genitori, ma di ottenere, invece, il consenso direttamente dai ragazzi sottoposti all’indagine conoscitiva, già maggiorenni e quindi legalmente in grado di esprimere il loro consenso o diniego. COLLABORAZIONE CON ALTRE STRUTTURE Movimento per l’Infanzia. Enti ed Istituzioni che hanno collaborato in fase di realizzazione: Istituti Scolastici Superiori di Vicenza e provincia, ANP. Il monitoraggio è terminato il 30 maggio 2005 ed il progetto si è concluso il 30 Giugno 2005. E’ un’azione resa possibile grazie alla collaborazione e con il contributo finanziario del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Vicenza previsto dai fondi speciali secondo la legge 266/91” e IPAB di Vicenza 1. SESSO O Maschio O Femmina 2. HAI FRATELLI E/O SORELLE O Uno O Due O SI O Tre O NO O Quattro O Più di quattro 3. DATI DEL PADRE O Licenza elementare O Licenza Media O Diploma professionale PROFESSIONE ETA’ O Casalingo O Impiegato O Operaio O Libero professionista O Artigiano O Meno di 40 anni O 40-49 anni O 50-59 anni O Più di 59 anni O Maturità O Laurea O Maturità O Laurea 4. DATI DELLA MADRE O Licenza elementare O Licenza Media O Diploma professionale PROFESSIONE ETA’ O Casalinga O Impiegata O Operaia O Libero professionista O Artigiana O Meno di 40 anni O 40-49 anni O 50-59 anni O Più di 59 anni 5. Le tue conoscenze su queste tematiche derivano da (si possono indicare più risposte): O Informazioni dai mass-media (Tv, Radio, Stampa, Internet) O Locali O Nazionali O Lettura di testi specialistici ( Riviste scientifiche o tematiche) O Esperienza personale e/o familiare O Esperienza professionale O Altro (specificare)…………………………………………………………………………………. O Informazioni dai genitori O Informazioni ricevute nell’ambito di questo progetto 5.bis Ritieni che nei quotidiani locali di queste problematiche se ne parli: O Poco O Troppo O Sufficientemente O Per niente 6. La tua conoscenza dell’argomento la ritieni: O Scarsa. Ho appreso notizie solo in questo periodo. O Sufficiente. O Buona. O Ottima “approfondita” 7. L’abuso sui minori secondo te è (si possono indicare più risposte): O Una realtà sempre esistita O Un’esagerazione dei media O Un prodotto della società moderna O Il risultato di un disagio familiare O Una malattia O Un reato O Altro (specificare)……………… 8. L’abuso all’infanzia avviene(si possono indicare più risposte): O Nelle famiglie disagiate (disagio-degrado sociale e/o economico) O Nelle famiglie di ceto medio O Nelle famiglie ricche O Nelle famiglie di qualsiasi ceto sociale 9. C'è un adulto o un bambino più grande che non ti ha rispettato durante la tua infanzia? O Si O No 10. Durante quale periodo dell’ infanzia? (si possono indicare più risposte): O prima dei 4 anni O dai 4 ai 7 anni O dai 7 ai 12 anni O dai 12 ai 14 anni O dai 14 ai 18 anni 11. Di che tipo di abuso si trattava? (si possono indicare più risposte): O Violenza Psicologica O con contatto O Violenza fisica O senza contatto O Violenza sessuale O Molestia 12. Se si è trattato di violenza sessuale con contatto c’è stata penetrazione? O Si O No 13. Per quanto tempo si è verificato l’abuso e/o la violenza? O in una sola occasione O più volte per ……….(specificare il numero) O giorni O tutt’ora in atto O anni. O mesi 14. L’abusante/molestatore era da te conosciuto? O Si O No 15. Che età aveva l’abusante(si possono indicare più risposte)? O 14 – 18 anni O 51 – 65 anni O 19 – 25 anni O 66 – 75 anni O 26 – 32 anni O Più di 75 anni O 33 – 40 anni O 41 – 50 anni 16. Era un parente (si possono indicare più risposte)? O Si O Conoscente- amico di famiglia O No O Vicino di casa O Altro (specificare)……………….. 17. Se era un parente che grado di parentela aveva (si possono indicare più risposte)? O Padre O Zio O Zia O Parente di terzo/quarto grado O Madre O Nonno O Nonna O Maschio O Femmina O Fratello O Cugino O Sorella O Cugina 18. Hai raccontato a qualcuno l’abuso e/o la violenza subita? O Si subito O Si solo dopo……. circa (specificare il numero) O giorni O No, non l’ho mai raccontato a nessuno O mesi O anni (Se la risposta 18 è affermativa compilare anche le domande seguenti altrimenti passare al punto 20) 19. A chi ti sei rivolto/a per svelare l’accaduto(si possono indicare più risposte)? Genitore (O M O F) Ti hanno creduto? Parente (O M O F) Ti hanno creduto? Amico (O M O F) Ti hanno creduto? Religioso (O M O F) Ti hanno creduto? O Operatore sociale/scolastico Ti hanno creduto? O Associazione Ti hanno creduto? O Autorità (Forze di Polizia – Magistratura) Ti hanno creduto? O Altro (specificare)……………………………… Ti hanno creduto? O SI O NO O SI O NO O SI O NO O SI O NO O SI O NO O SI O NO O SI O NO O SI O NO 2 20. Come giudichi il questionario? O Imbarazzante O Noioso O Utile O Troppo lungo O Interessante O Inutile Lo spazio sottostante è a tua disposizione per esprimere liberamente pareri, emozioni, suggerimenti e tutto quello che l’argomento affrontato con questo monitoraggio ha suscitato in te. 3 STUDENTI COINVOLTI NEL MONITORAGGIO 3000 STUDENTI DEGLI ISTITUTI COINVOLTI DAL PROGETTO STUDENTI DIRETTAMENTE FORMATI DAL PROGETTO 1298 1058 STUDENTI MONITORATI 180 60 STUDENTI ASSENTI AL MOMENTO DEL MONITORAGGIO 73 STUDENTI DEGLI ISTITUTI COINVOLTI DAL PROGETTO STUDENTI DIRETTAMENTE FORMATI DAL PROGETTO STUDENTI MONITORATI STUDENTI ASSENTI AL MOMENTO DEL MONITORAGGIO CLASSI COINVOLTE NELLA FORMAZIONE STUDENTI CHE NON HANNO AVUTO LA DISPONIBILITA' DI ORE SCOLASTICHE PER ADERIRE AL MONITORAGGIO 1 CLASSI COINVOLTE NELLA FORMAZIONE STUDENTI CHE NON HANNO AVUTO LA DISPONIBILITA' DI ORE SCOLASTICHE PER ADERIRE AL MONITORAGGIO PERCENTUALI DI VIOLENZE SUBITE E NON HANNO SUBITO VIOLENZA 31% (N.°332) NESSUNA VIOLENZA SUBITA 69% (N.° 726) TIPI DI VIOLENZA SUBITA: SESSUALE 17% PSICOLOGICA 11% SESSUALE SENZA CONTATTO 4% (N.°46) FISICA 3% PSICOLOGICA 11% (n.°114) SESSUALE CON CONTATTO SENZA PENETRAZIONE 10% (N.°105) FISICA 3% (N.°37) SESSUALE CON CONTATTO E CON PENETRAZIONE 3% (N.°30) NESSUNA VIOLENZA SUBITA 69% NESSUNA VIOLENZA SUBITA SESSUALE CON CONTATTO SENZA PENETRAZIONE PSICOLOGICA SESSUALE CON CONTATTO E CON PENETRAZIONE SESSUALE SENZA CONTATTO FISICA SESSO DELLE VITTIME VIOLENZA SESSUALE 21% 79% Maschio Femmina L'ABUSANTE ERA CONOSCIUTO? (solo sessuale) no 14% si 86% ERA UN PARENTE? (solo sessuale) altro 16% conoscente- amico di famiglia 13% vicino di casa 8% si 63% GRADO DI PARENTELA CON L'ABUSANTE (solo sessuale) padre 17% cugini 34% madre 1% fratello 15% sorella 1% nonna 1% nonno 4% zio 27% MI SONO RIVOLTO AD UN OPERATORE SOCIALE O SCOLASTICO (violenza sessuale) 1 5 Sono stato creduto/a 175 Non sono stato creduto/a Totale violenze sessuali non denunciate alle Istituzioni MI SONO RIVOLTO AD UN'AUTORITA' (FORZE DI POLIZIA-MAGISTRATURA) nei casi di violenza sessuale 3 4 174 Sono stato creduto/a Non sono stato creduto/a Totale violenze sessuali non denunciate alle Istituzioni CONCLUSIONE Questo progetto ha ottenuto i patrocini di Regione Veneto, Università di Padova, Associazione Nazionale Presidi, Ordine dei Medici di Vicenza e Provincia, Ipab e Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza che hanno investito il progetto di autorevolezza morale consentendogli una degna presentazione nelle scuole superiori di Vicenza e provincia. L’iniziale progettualità stimava la partecipazione di studenti del solo comune di Vicenza, ma non poche difficoltà, da parte delle scuole superiori di Vicenza, non hanno permesso il monitoraggio solo nel Comune di Vicenza. Ciò nonostante questa associazione, a costo anche di ulteriori e non preventivati sforzi dei nostri soci volontari, si è attivata in tutta la provincia di Vicenza per dare compimento a quanto progettato. Sono stati così compresi anche i comuni della provincia di Vicenza e precisamente Bassano, Noventa , Asiago, Recoaro, Breganze, Valdagno, Thiene. Tuttavia, le attestazioni di stima, la riconoscenza per la formazione attuata classe per classe in tutte gli istituti superiori coinvolti, i propositi e le richieste di future collaborazioni da parte delle stesse scuole a favore di simili iniziative, hanno ripagato moralmente gli imprevisti e i conseguenti ulteriori impegni richiesti ai soci volontari. La formazione dei volontari ad opera dei professionisti per quanto riguarda la specificità del progetto, ha permesso agli stessi soci di essere parte attiva non solo nella progettazione ma anche nelle azioni di monitoraggio, di assistenza, consulenza e relazione agli insegnanti e agli studenti coadiuvati sempre dai professionisti. Gli esperti professionisti che hanno specializzato il progetto hanno avuto un ruolo importante consentendo una qualificazione eccellente all’iniziativa. Dal punto di vista legale sono state trattate le normative specifiche, “carte internazionali dei diritti del fanciullo”, la privacy, le varie definizioni dei diversi tipi di reato che si configurano nelle specifiche violenze (fisiche, sessuali, psicologiche) e tutte quelle conoscenze giuridiche che riguardano la tutela dei minori attinenti alle violenze subite durante l’infanzia. Particolare nota di merito è doverosa per l’avv. Andrea Coffari che si è contraddistinto per l’efficace comunicativa dialettica con al quale ha saputo esporre e spiegare ai ragazzi concetti di notevole spessore giuridico e morale con esempi concreti ed esaustivi. Per quanto riguarda l’assistenza psicologica ai ragazzi, grazie alla presenza costante garantita da un psicologo e da una psicologa in ogni classe, si è potuto ottenere un ottimo standard qualitativo ed una precisa attendibilità dei dati ottenuti suffragata dagli stessi professionisti, presenti anche allo scrutinio delle schede compilate. Il contesto “intimo e riservato” del piccolo gruppo, la classe, ha consentito di instaurare un rapporto autentico tra i ricercatori e gli studenti favorendo una comunicazione empatica interattiva tra i formatori e i soggetti coinvolti.. Dei 42 istituti informati - circa 3.000 studenti -, hanno aderito 14 Istituti Superiori e sono stati coinvolti direttamente dall’azione informativa 1298 studenti. Di questi 1058 erano presenti ed hanno partecipato al secondo intervento, (avvenuto una settimana dopo il primo intervento informativo) sempre classe per classe, e cioè la compilazione del questionario. 180 studenti erano assenti al momento della compilazione del questionario e 60 studenti non hanno potuto compilare il questionario per indisponibilità di ore scolastiche da parte di un singolo istituto. I risultati emersi purtroppo, confermano quanto già evidenziato da simili monitoraggi, 1995 Ginevra e 2002 Milano, e cioè che anche a Vicenza e provincia gli studenti che hanno dichiarato di aver subito durante la loro infanzia diverse forme di violenze sono: il 31% degli studenti monitorati nel 17% dei casi si è trattato di violenza sessuale (13% con contatto) 11% violenza psicologica 3% violenza fisica nel 69% dei casi non è stata subita alcuna violenza. Questa è un’ulteriore tangibile dimostrazione che per quanto riguarda la violenza sui minori non esistono “isole felici”. Le percentuali di violenza subita non hanno riportato sostanziali differenze ne tra i diversi tipi di Istituto (sia esso Istituto Agrario o Liceo Classico Artistico o Isituto Professionale ecc.) ne tra il capoluogo di Provincia e la provincia stessa. Rarissimi sono stati i casi in cui la violenza è stata denunciata alle Autorità, solo pochissime unità. Le testimonianze scritte nel terzo foglio del questionario (domanda aperta e libera alla quale hanno risposto più di 1.000 studenti) evidenziano sofferenze e richieste di aiuto rimaste quasi sempre disattese. Da evidenziare inoltre la testimonianza di un paio di studenti di sesso maschile che hanno dichiarato la loro sofferta consapevolezza di essere stati autori violenza sessuale su minori e di un singolo studente che si dichiarava “orgogliosamente” pedofilo. Tutti gli studenti hanno ritenuto utile ed interessante il questionario e solo 1 su 1.300 lo ha definito inutile. Siamo ora in possesso di circa 1.000 testimonianze scritte (la terza pagina con domanda aperta del questionario) che probabilmente saranno oggetto di una pubblicazione specifica. Questo monitoraggio, da notizie in nostro possesso, è il primo in Italia svolto con simili procedure e metodologie ad opera di un’associazione di volontariato con simili procedure. PROPOSTE OPERATIVE Si evidenzia emblematicamente che il disagio, l’abuso e il maltrattamento non vengono comunicati ai servizi preposti: i minori, o chi di loro si dovrebbe pre-occupare, non si rivolgono ai servizi! La deduzione che si può verosimilmente considerare risulta essere che i servizi sociali territoriali non vengono utilizzati per queste problematiche. Le politiche sociali ed assistenziali in tal senso dovranno tenere conto in futuro di questi dati per studiare attività preventive che si adattino a queste specifiche necessità ed urgenze emerse: la necessità di strumenti e realtà di assistenza di “mediazione” come questa associazione di volontariato ed il Movimento per l’Infanzia alle quali i ragazzi riconoscono confidenza e fiducia per richiedere consulenza ed assistenza che potrebbero quindi essere veicolate anche agli organi istituzionali preposti e comunque alle specifiche esigenze delle vittime di violenza. A nostro avviso si rendono urgenti innanzitutto interventi preventivi che coinvolgano direttamente ed attivamente il volontariato con convenzioni con gli enti pubblici. Se i ragazzi non si rivolgono ai servizi sociali o ai consultori ci dovremo occupare di fornire loro tutta l’informazione e la formazione necessaria per la prevenzione di questi drammatici problemi, partendo dalla scuola per l’infanzia fino alle scuole superiori con mirati interventi educativi e formativi direttamente classe per classe. Creando riservatezza, fiducia, comunicazione empatica, si potranno creare le condizioni per l’emersione e la prevenzione del fenomeno degli abusi sui minori. Queste nostre metodologie operative hanno portato ad ottimi risultati in termini di efficacia di procedura e di risultati. Per tale motivo riteniamo sia prioritario attuare strategie preventive con simili modalità su tutto il territorio nazionale nell’ambito del Movimento per l’Infanzia. Ad una capillare sensibilizzazione ed informazione ne conseguirà sicuramente una relativa emersione del fenomeno. S.O.S. Infanzia onlus Vicenza Il Presidente Graziano Guerra Monitoraggio Abusi sui Minori - Anno 2005 Vietata qualsiasi riproduzione senza autorizzazione