Associazione per la Tutela dei Diritti del Bambino
Num. Iscr. Regionale VI 0467
Via Marosticana 265 36100 Vicenza Tel. e Fax 0444 945261 cell. 339 7939100
Email [email protected] Sito web: www.sosinfanzia.org
Con il contributo di :
Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza
Con il patrocinio di:
Regione Veneto
Università degli Studi
Di Padova
Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri di Vicenza
Associazione
Nazionale Presidi
ANNO SCOLASTICO 2004/2005
Monitoraggio Abusi sui Minori - Anno 2005
Vietata qualsiasi riproduzione senza autorizzazione
1
Modalità, metodologia, procedura
SOGGETTI INTERESSATI:
1.300 studenti già maggiorenni (quinta classe) degli istituti superiori di ogni genere: Istituti
Professionali, Liceo scientifico e Classico, Istituti Tecnici ed Artistici.
PROFESSIONISTI E VOLONTARI COINVOLTI:
4 Psicologi (personale maschile e femminile professionisti esterni).
Psicoterapeuta Dott.ssa Gabriella Cappellaro e psicoterapeuta Dott. Lino Cavedon per la consulenza
sulle definizioni e domande del questionario. Psicologo Dott. Sonny raumer e psicologa Dott.ssa
Cristina Zamengo per l’assistenza al monitoraggio, alla somministrazione del questionario e allo
scrutinio delle schede compilate.
15 soci volontari. 5.400 Km. percorsi ad opera dei soci volontari con un impegno di 400 ore per gli
interventi e l’assistenza al monitoraggio nelle classi e di altre 1.500 ore di servizio volontario e
gratuito per la progettazione e la realizzazione del progetto stesso.
Esperti di informatica in elaborazione dati, database, restituzione dati in presentazioni multimediali
e
supporti elettronici, che hanno formato i soci volontari allo scopo specifico.
2 Avvocati esperti nelle tematiche specifiche, Avv. Andrea Coffari e avv. Gabriella Folliero.
Dei 42 istituti informati - circa 3.000 studenti -, hanno aderito 14 Istituti Superiori e sono stati
coinvolti direttamente dall’azione informativa 1298 studenti. Di questi 1058 erano presenti ed
hanno
partecipato al secondo intervento, (avvenuto una settimana dopo il primo intervento informativo)
sempre classe per classe, e cioè la compilazione del questionario. 180 studenti erano assenti al
momento della compilazione del questionario e 60 studenti non hanno potuto compilare il
questionario per indisponibilità di ore scolastiche. Gli studenti non erano a conoscenza della data
programmata per la compilazione del questionario, concordata con le scuole.
COMPETENZE PROFESSIONALI OFFERTE:
Psicologi (uomo e donna) sempre presenti alla compilazione dei questionari.
L’avvocato Andrea Coffari ha seguito le fasi relative alla formazione dei soci per le informazioni da
fornire ai Presidi e ai ragazzi per quanto concerne la privacy e le definizioni legali della raccolta
dati e della violenza sui minori.
I volontari dell’associazione per la presentazione del progetto ai Presidi, agli insegnanti. Operatori
dell’associazione si sono occupati di fornire agli studenti le motivazioni, gli obiettivi e finalità del
progetto proposto. Gli psicologi sono stati sempre presenti alla compilazione dei questionari, classe
per classe, consegnati in busta chiusa e depositati in un’urna (scatola di cartone chiusa).
Distribuzione dei questionari e raccolta ad opera dei soci. L’apertura delle buste e lo scrutinio delle
schede è avvenuto presso la sede dell’associazione alla presenza degli psicologi che hanno assistito
alla compilazione del questionario. Analisi dei dati ed elaborazione informatica in database con
restituzione in slide, grafici e cd per divulgazione ad opera dei soci volontari formati con apposito
corso.
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE QUESTIONARIO:
E’ stata inviata informativa a tutte le Istituzioni, Regione, U.l.s.s., Ordini degli Psicologi e dei
Medici, Università di Padova, Comune di Vicenza – servizi sociali - sia all’inizio del progetto che
durante il decorso ed ottenuto i patrocini documentati nell’intestazione della presente. Il Centro
Servizi per il Volontariato di Vicenza e Ipab di Vicenza hanno dato loro sostegno al progetto. La
titolarità del progetto è stata comunque di questa associazione. E’ stata effettuata la presentazione ai
Presidi di 42 Istituti Superiori di Vicenza e Provincia dell’iniziativa ad opera dell’associazione. Nel
Comune di Vicenza hanno aderito 3 Istituti Superiori, 3 a Bassano del Grappa, 2 a Valdagno, 1 a
Noventa Vicentina, 1 ad Asiago, 1 a Tiene, 1 a Breganze ed 1 a Recoaro.
Su autorizzazione dei Capi d’Istituto i volontari dell’associazione, gli psicologi e l’avv. Andrea
Coffari, hanno spiegato per circa 20 min, classe per classe ad un totale di 73 classi, l’iniziativa
direttamente agli studenti circa una settimana prima della compilazione del questionario. Sono stati
forniti cenni chiarificatori sul concetto di violenza sessuale, fisica e psicologica al fine di
identificare chiaramente le diverse tipologie di abuso e di escludere qualsiasi fraintendimento in
modo da ricavarne dati attendibili.
Si sono consegnati dopo circa una settimana, sempre ad opera di nostri soci volontari, i questionari
ai ragazzi e invitati a compilarli entro un’ora scolastica, alla presenza della/o psicologa/o che hanno
nuovamente ripreso i concetti dei diversi tipi di violenza sui minori. Raccolta questionari ad opera
dei volontari. Il tutto si è svolto per singola classe in un’ora scolastica concordata con l’Istituto
senza comunicarla agli studenti. Il questionario è stato presentato come un’iniziativa facoltativa e
qualsiasi studente poteva rifiutarsi di compilarlo senza motivare il suo diniego (nessuno studente si
è rifiutato). Ogni studente era da solo nel proprio banco, separato dagli altri compagni e protetto da
un divisorio mobile in cartone fornito dall’associazione. Nessun dato anagrafico o che possa in
qualsiasi modo identificare lo studente è stato richiesto. E’ stata richiesta a tutti la massima
concentrazione sulle schede consegnate per l’intera ora scolastica, garantendo così a tutti l’assoluta
riservatezza nel non essere identificati in base al tempo impegnato per la compilazione. Chi non
avesse avuto da dichiarare violenze subite è stato invitato a compilare la terza pagina del
questionario che era una pagina intera per inviarci suggerimenti proposte e/o opinioni. In questo
modo tutti gli studenti hanno usato l’intera ora scolastica per scrivere, senza alzare mai la testa dal
proprio banco, protetti dal divisorio che ha così offerto la massima discrezione per la compilazione.
I risultati finali saranno resi pubblici in forma globale e mai specificando settorialmente un singolo
Istituto. L’obiettivo di questa indagine sono i dati sull’abuso, non su una specifica scuola, per la
prevenzione ed in particolare:
OBIETTIVI
- di favorire una presa di coscienza più ampia e più adeguata da parte dell'insieme della popolazione
e dei professionisti implicati.
- di motivare la realizzazione di programmi di prevenzione fornendo ai pianificatori dei servizi
sociali
e della salute pubblica dei dati che permettano di valutare i bisogni di presa in carico delle vittime, e
costituire una base per la loro valutazione.
- di sviluppare nuovi strumenti di investigazione, prevenzione e assistenza in vista di affinare le
conoscenze sugli abusi sessuali nel bambino da parte delle forze di Polizia, della Magistratura e dei
servizi socio-sanitari, educativi e del volontariato.
- essere pionieri di un progetto pilota a favore del contrasto e prevenzione degli abusi all’infanzia,
da estendere ad altre realtà comunali, regionali e nazionali ed in particolare del Movimento per
l’Infanzia.
- mettere in atto convenzioni tra gli Enti pubblici, questa associazione ed il Movimento per
l’Infanzia per la prevenzione del disagio e dell’abuso nell’ottica di una nuova cultura per l’infanzia.
Spiegazioni e dettaglio
ORGANIZZAZIONE DELL'INCHIESTA
Al fine di limitare gli errori sistematici dovuti al richiamo dei ricordi del passato, abbiamo
progettato di interrogare direttamente solo la popolazione studentesca già maggiorenne, giovani
ancora vicini per età ai fatti. Si è trattato di rivolgersi ad un gruppo di età capace di comprendere le
questioni poste e di rispondervi adeguatamente, senza suscitare conseguenze nefaste al benessere di
questi giovani.
Uno studio presso ragazzi dai 18 ai 19 anni ha offerto parecchi vantaggi:
- Questo periodo di vita, è propizio per affrontare una problematica di ordine sessuale che riunisce
le preoccupazioni dei giovani.
- Le questioni legate alla sessualità sono già state affrontate a scuola nell'ambito dell’educazione
della salute e sessuale.
- I partecipanti sono in grado di leggere, di comprendere e di rispondere ad un questionario scritto
senza difficoltà
- Sono anche in grado di dare o di rifiutare il loro consenso a un tale studio, tuttavia le condizioni,
anche legali, sono favorevoli all'esercizio di questo diritto.
- Rivolgendosi all'ultimo anno di istruzione superiore, si accede quasi al 80% dei “fanciulli” appena
divenuti maggiorenni, (come sancito dalla Carta dell’Onu, fanciulli=minori di 18 anni) di questo
gruppo di età, che costituisce una buona rappresentatività.
- Fare un'inchiesta con il questionario nelle scuole superiori offre un quadro adatto a un tale studio
anziché inviare un questionario a casa o un'inchiesta telefonica, che comportano il rischio di una
mancanza di confidenza riguardo all'ambiente familiare che a volte comprende anche un soggetto
abusante.
- L’eventualità, considerata da questa associazione, di effettuare un simile monitoraggio attraverso
il colloquio individuale, comporta il rischio di un carico emozionale troppo forte, in più di essere un
metodo più "costoso" in tempo e personale.
- A tutti, qualora richiesto, è stato offerto e garantito un supporto sia legale che psicologico,
gratuito, privato e personale.
.
POPOLAZIONE STUDENTESCA
Si è trattato di un vasto campione del quarto e quinto anno di scuola superiore del comune e
provincia di Vicenza, ma molto rappresentativo (1.300 studenti), includendo gli Istituti di ogni
genere (Artistico, Classico, Scientifico, Linguistico, Tecnico, Commerciale, Alberghiero,
Professionale).
PROCEDURA
Si è proceduto in quattro fasi. La prima, ha incluso il gruppo di ricerca per intero o in gran parte
(volontari e professionisti) progettando il monitoraggio con la consulenza dell’avv. Andrea Coffari
e della psicoterapeuta Dott.ssa Gabriella Cappellaro per definire e porre i quesiti con criteri
scientifici. Nella seconda fase si è proceduto con la formazione e preparazione che ha coinvolto sia
i soci volontari che i professionisti incaricati della formazione agli studenti. La terza fase ha
riguardato il monitoraggio vero e proprio nelle classi mentre la quarta ed ultima fase ha completato
il progetto con la elaborazione e restituzione dei dati.
SEDUTA DI INFORMAZIONE NELLE CLASSI
Questa seduta interattiva tra i ricercatori e gli adolescenti ha comportato parecchi aspetti:
1)sul piano etico: prevenire un potenziale choc emotivo dovuto al questionario fornendo delle
informazioni.
2)Fornire un opuscolo che riassume informazioni e luoghi di ascolto e di aiuto nel Comune di
Vicenza, sia nel pubblico che nel privato sociale. Permettere di orientare verso i servizi competenti
lasciando all'adolescente la scelta della soluzione che gli sembra migliore, adatta alla sua situazione
personale.
3)Momento di osservazione e di scambi reciproci per confrontare il modo in cui gli uni e gli altri
concepiscono la problematica (sia durante l’informativa che alla somministrazione del questionario).
4)Strutturazione di una relazione di confidenza soddisfacente, che è una delle condizioni
indispensabili alla raccolta dei dati che conservano malgrado le garanzie di anonimato, il loro
carattere intimo, personale e segreto, spesso disturbante e doloroso. Motivare gli adolescenti a essere
partners di ricerca responsabili non può essere fatto senza accordare loro tutta l'attenzione necessaria
e senza integrare la loro visione delle cose.
5) la compilazione del questionario avvenuta in ogni classe una o due settimane più tardi, senza
previa informazione della data esatta agli allievi. Gli allievi erano seduti uno per banco e “protetti”
da un divisorio di cartone appositamente creato e fornito dall’associazione. La somministrazione è
stata preceduta dal richiamo degli obiettivi e dalle definizioni di violenza.
6) tutti i dati scritti sono stati inseriti in un database ed elaborati statisticamente con grafici e
presentazioni multimediali per la loro divulgazione e pubblicazione, sia su supporto informatico (cd)
che a mezzo stampa.
QUESTIONARIO
Il questionario è stato elaborato intorno a due criteri:
• La definizione delle misure e i termini usati sono precisi e senza ambiguità.
• L'insieme del questionario è molto breve per poter essere riempito in meno di un’ora scolastica,
incluso il tempo di distribuzione e ritiro.
Il questionario era rigorosamente anonimo e composto da 20 domande, divise in 5 parti:
1. Dati demografici, sesso, composizione della famiglia e tipo di scolarizzazione dei genitori.
2. Conoscenze e idee ricevute a proposito degli abusi sessuali
3. Informazioni sull'avvento di uno o più abusi sessuali nel corso della vita e sul tipo di abuso. Per
questo, l'uso di una definizione basata su fatti. La domanda è posta nel modo seguente: "C'è un
adulto o un bambino più grande che non vi ha rispettato ecc.ecc.". La nozione di mancanza di
rispetto è stata aggiunta per evitare di considerare come abuso situazioni che non lo sono (per es.
visita dal medico) e per differenziare tra atti nel corso dei quali una persona non è rispettata e la sua
fiducia abusata. Nozioni queste che sono state spiegate sia nell’informativa che precedentemente alla
compilazione del questionario.
4. Gli studenti hanno precisato, all'occorrenza, sulle circostanze di abuso, la sua durata, la sua
persistenza, l'età della vittima e dell'abusante, il grado di coercizione, il sesso dell'abusante, la
relazione tra vittima e abusante, la rivelazione dell'abuso da parte della vittima e le conseguenze
che ha avuto.
5. Informazioni sulla valutazione del questionario e dello studio da parte dei partecipanti.
ETICA
Per quanto riguarda le considerazioni etiche:
- Una particolare attenzione è stata rivolta attentamente allo studio e alla sua preparazione al rispetto
assoluto della confidenza e dell'anonimato. Questi sono stati garantiti grazie alla diverse precauzioni
prese a livello dell'organizzazione dell'inchiesta e grazie alla responsabilizzazione degli stessi allievi
(possibilità di rispondere o no, un allievo per banco durante la compilazione e isolato da un divisorio
mobile. Durata massima: 45 minuti, due psicologi presenti: un uomo e una donna. Raccolta dei
questionari in busta sigillata e deposti in un urna con riguardo alla riservatezza del singolo/a).
- Infine, al momento della seduta di informazione nelle classi, un opuscolo è stato loro distribuito
contenente informazioni sugli abusi sessuali e sui luoghi in cui gli studenti possono rivolgersi in caso
di bisogno (associazioni, servizi sociali, enti pubblici e privati).
- Su richiesta, è stata offerta la possibilità di un consiglio individuale su appuntamento e gratuito.
- I questionari, consegnati in busta chiusa, sono stati scrutinati alla presenza degli psicologi presso la
sede di sos infanzia.
- In rapporto all'argomento della ricerca e dato che la letteratura mostra che una grande percentuale
di abusi sessuali avvengono nella famiglia, è stata fatta la scelta di rinunciare al consenso dei
genitori, ma di ottenere, invece, il consenso direttamente dai ragazzi sottoposti all’indagine
conoscitiva, già maggiorenni e quindi legalmente in grado di esprimere il loro consenso o diniego.
COLLABORAZIONE CON ALTRE STRUTTURE
Movimento per l’Infanzia.
Enti ed Istituzioni che hanno collaborato in fase di realizzazione: Istituti Scolastici
Superiori di Vicenza e provincia, ANP.
Il monitoraggio è terminato il 30 maggio 2005 ed il progetto si è concluso il 30 Giugno 2005.
E’ un’azione resa possibile grazie alla collaborazione e con il contributo finanziario del Centro di
Servizio per il Volontariato della provincia di Vicenza previsto dai fondi speciali secondo la legge
266/91” e IPAB di Vicenza
1. SESSO O Maschio
O Femmina
2. HAI FRATELLI E/O SORELLE
O Uno
O Due
O SI
O Tre
O NO
O Quattro
O Più di quattro
3. DATI DEL PADRE
O Licenza elementare
O Licenza Media
O Diploma professionale
PROFESSIONE
ETA’
O Casalingo
O Impiegato
O Operaio
O Libero professionista
O Artigiano
O Meno di 40 anni
O 40-49 anni
O 50-59 anni
O Più di 59 anni
O Maturità
O Laurea
O Maturità
O Laurea
4. DATI DELLA MADRE
O Licenza elementare
O Licenza Media
O Diploma professionale
PROFESSIONE
ETA’
O Casalinga
O Impiegata
O Operaia
O Libero professionista
O Artigiana
O Meno di 40 anni
O 40-49 anni
O 50-59 anni
O Più di 59 anni
5. Le tue conoscenze su queste tematiche derivano da (si possono indicare più risposte):
O Informazioni dai mass-media (Tv, Radio, Stampa, Internet)
O Locali
O Nazionali
O Lettura di testi specialistici ( Riviste scientifiche o tematiche)
O Esperienza personale e/o familiare
O Esperienza professionale
O Altro (specificare)………………………………………………………………………………….
O Informazioni dai genitori
O Informazioni ricevute nell’ambito di questo progetto
5.bis Ritieni che nei quotidiani locali di queste problematiche se ne parli:
O Poco
O Troppo
O Sufficientemente
O Per niente
6. La tua conoscenza dell’argomento la ritieni:
O Scarsa. Ho appreso notizie solo in questo periodo.
O Sufficiente.
O Buona.
O Ottima “approfondita”
7. L’abuso sui minori secondo te è (si possono indicare più risposte):
O Una realtà sempre esistita
O Un’esagerazione dei media O Un prodotto della società moderna
O Il risultato di un disagio familiare O Una malattia O Un reato O Altro (specificare)………………
8. L’abuso all’infanzia avviene(si possono indicare più risposte):
O Nelle famiglie disagiate (disagio-degrado sociale e/o economico)
O Nelle famiglie di ceto medio
O Nelle famiglie ricche
O Nelle famiglie di qualsiasi ceto sociale
9. C'è un adulto o un bambino più grande che non ti ha rispettato durante la tua infanzia?
O Si
O No
10. Durante quale periodo dell’ infanzia? (si possono indicare più risposte):
O prima dei 4 anni
O dai 4 ai 7 anni
O dai 7 ai 12 anni O dai 12 ai 14 anni
O dai 14 ai 18 anni
11. Di che tipo di abuso si trattava? (si possono indicare più risposte):
O Violenza Psicologica
O con contatto
O Violenza fisica
O senza contatto
O Violenza sessuale
O Molestia
12. Se si è trattato di violenza sessuale con contatto c’è stata penetrazione?
O Si
O No
13. Per quanto tempo si è verificato l’abuso e/o la violenza?
O in una sola occasione
O più volte
per ……….(specificare il numero) O giorni
O tutt’ora in atto
O anni.
O mesi
14. L’abusante/molestatore era da te conosciuto?
O Si
O No
15. Che età aveva l’abusante(si possono indicare più risposte)?
O 14 – 18 anni
O 51 – 65 anni
O 19 – 25 anni
O 66 – 75 anni
O 26 – 32 anni
O Più di 75 anni
O 33 – 40 anni
O 41 – 50 anni
16. Era un parente (si possono indicare più risposte)?
O Si
O Conoscente- amico di famiglia
O No
O Vicino di casa
O Altro (specificare)………………..
17. Se era un parente che grado di parentela aveva (si possono indicare più risposte)?
O Padre
O Zio
O Zia
O Parente di terzo/quarto grado
O Madre
O Nonno
O Nonna
O Maschio O Femmina
O Fratello
O Cugino
O Sorella
O Cugina
18. Hai raccontato a qualcuno l’abuso e/o la violenza subita?
O Si subito
O Si solo dopo……. circa (specificare il numero) O giorni
O No, non l’ho mai raccontato a nessuno
O mesi
O anni
(Se la risposta 18 è affermativa compilare anche le domande seguenti altrimenti passare al punto 20)
19. A chi ti sei rivolto/a per svelare l’accaduto(si possono indicare più risposte)?
Genitore (O M O F)
Ti hanno creduto?
Parente (O M O F)
Ti hanno creduto?
Amico (O M O F)
Ti hanno creduto?
Religioso (O M O F)
Ti hanno creduto?
O Operatore sociale/scolastico
Ti hanno creduto?
O Associazione
Ti hanno creduto?
O Autorità (Forze di Polizia – Magistratura)
Ti hanno creduto?
O Altro (specificare)……………………………… Ti hanno creduto?
O SI O NO
O SI O NO
O SI O NO
O SI O NO
O SI O NO
O SI O NO
O SI O NO
O SI O NO
2
20. Come giudichi il questionario?
O Imbarazzante
O Noioso
O Utile
O Troppo lungo
O Interessante
O Inutile
Lo spazio sottostante è a tua disposizione per esprimere liberamente pareri, emozioni, suggerimenti e
tutto quello che l’argomento affrontato con questo monitoraggio ha suscitato in te.
3
STUDENTI COINVOLTI NEL MONITORAGGIO
3000
STUDENTI DEGLI ISTITUTI COINVOLTI DAL
PROGETTO
STUDENTI DIRETTAMENTE FORMATI DAL
PROGETTO
1298
1058
STUDENTI MONITORATI
180
60
STUDENTI ASSENTI AL MOMENTO DEL
MONITORAGGIO
73
STUDENTI DEGLI
ISTITUTI COINVOLTI DAL
PROGETTO
STUDENTI
DIRETTAMENTE
FORMATI DAL
PROGETTO
STUDENTI MONITORATI
STUDENTI ASSENTI AL
MOMENTO DEL
MONITORAGGIO
CLASSI COINVOLTE
NELLA FORMAZIONE
STUDENTI CHE NON
HANNO AVUTO LA
DISPONIBILITA' DI ORE
SCOLASTICHE PER
ADERIRE AL
MONITORAGGIO
1
CLASSI COINVOLTE NELLA FORMAZIONE
STUDENTI CHE NON HANNO AVUTO LA
DISPONIBILITA' DI ORE SCOLASTICHE PER
ADERIRE AL MONITORAGGIO
PERCENTUALI DI VIOLENZE SUBITE E NON
HANNO SUBITO
VIOLENZA
31%
(N.°332)
NESSUNA
VIOLENZA SUBITA
69%
(N.° 726)
TIPI DI VIOLENZA SUBITA: SESSUALE 17%
PSICOLOGICA 11%
SESSUALE SENZA
CONTATTO
4% (N.°46)
FISICA 3%
PSICOLOGICA
11% (n.°114)
SESSUALE CON CONTATTO
SENZA PENETRAZIONE
10% (N.°105)
FISICA
3% (N.°37)
SESSUALE CON CONTATTO
E CON PENETRAZIONE
3% (N.°30)
NESSUNA VIOLENZA SUBITA
69%
NESSUNA VIOLENZA SUBITA
SESSUALE CON CONTATTO SENZA PENETRAZIONE
PSICOLOGICA
SESSUALE CON CONTATTO E CON PENETRAZIONE
SESSUALE SENZA CONTATTO
FISICA
SESSO DELLE VITTIME VIOLENZA SESSUALE
21%
79%
Maschio
Femmina
L'ABUSANTE ERA CONOSCIUTO? (solo sessuale)
no
14%
si
86%
ERA UN PARENTE? (solo sessuale)
altro
16%
conoscente- amico di
famiglia
13%
vicino di casa
8%
si
63%
GRADO DI PARENTELA CON L'ABUSANTE (solo sessuale)
padre
17%
cugini
34%
madre
1%
fratello
15%
sorella
1%
nonna
1%
nonno
4%
zio
27%
MI SONO RIVOLTO AD UN OPERATORE SOCIALE O SCOLASTICO
(violenza sessuale)
1
5
Sono stato creduto/a
175
Non sono stato creduto/a
Totale violenze sessuali non denunciate alle Istituzioni
MI SONO RIVOLTO AD UN'AUTORITA' (FORZE DI POLIZIA-MAGISTRATURA)
nei casi di violenza sessuale
3
4
174
Sono stato creduto/a
Non sono stato creduto/a
Totale violenze sessuali non denunciate alle Istituzioni
CONCLUSIONE
Questo progetto ha ottenuto i patrocini di Regione Veneto, Università di Padova, Associazione
Nazionale Presidi, Ordine dei Medici di Vicenza e Provincia, Ipab e Centro Servizi per il
Volontariato di Vicenza che hanno investito il progetto di autorevolezza morale consentendogli una
degna presentazione nelle scuole superiori di Vicenza e provincia. L’iniziale progettualità stimava
la partecipazione di studenti del solo comune di Vicenza, ma non poche difficoltà, da parte delle
scuole superiori di Vicenza, non hanno permesso il monitoraggio solo nel Comune di Vicenza. Ciò
nonostante questa associazione, a costo anche di ulteriori e non preventivati sforzi dei nostri soci
volontari, si è attivata in tutta la provincia di Vicenza per dare compimento a quanto progettato.
Sono stati così compresi anche i comuni della provincia di Vicenza e precisamente Bassano,
Noventa , Asiago, Recoaro, Breganze, Valdagno, Thiene. Tuttavia, le attestazioni di stima, la
riconoscenza per la formazione attuata classe per classe in tutte gli istituti superiori coinvolti, i
propositi e le richieste di future collaborazioni da parte delle stesse scuole a favore di simili
iniziative, hanno ripagato moralmente gli imprevisti e i conseguenti ulteriori impegni richiesti ai
soci volontari.
La formazione dei volontari ad opera dei professionisti per quanto riguarda la specificità del
progetto, ha permesso agli stessi soci di essere parte attiva non solo nella progettazione ma anche
nelle azioni di monitoraggio, di assistenza, consulenza e relazione agli insegnanti e agli studenti
coadiuvati sempre dai professionisti.
Gli esperti professionisti che hanno specializzato il progetto hanno avuto un ruolo importante
consentendo una qualificazione eccellente all’iniziativa. Dal punto di vista legale sono state trattate
le normative specifiche, “carte internazionali dei diritti del fanciullo”, la privacy, le varie definizioni
dei diversi tipi di reato che si configurano nelle specifiche violenze (fisiche, sessuali, psicologiche)
e tutte quelle conoscenze giuridiche che riguardano la tutela dei minori attinenti alle violenze subite
durante l’infanzia. Particolare nota di merito è doverosa per l’avv. Andrea Coffari che si è
contraddistinto per l’efficace comunicativa dialettica con al quale ha saputo esporre e spiegare ai
ragazzi concetti di notevole spessore giuridico e morale con esempi concreti ed esaustivi. Per
quanto riguarda l’assistenza psicologica ai ragazzi, grazie alla presenza costante garantita da un
psicologo e da una psicologa in
ogni classe, si è potuto ottenere un ottimo standard qualitativo ed una precisa attendibilità dei dati
ottenuti suffragata dagli stessi professionisti, presenti anche allo scrutinio delle schede compilate. Il
contesto “intimo e riservato” del piccolo gruppo, la classe, ha consentito di instaurare un rapporto
autentico tra i ricercatori e gli studenti favorendo una comunicazione empatica interattiva tra i
formatori e i soggetti coinvolti..
Dei 42 istituti informati - circa 3.000 studenti -, hanno aderito 14 Istituti Superiori e sono stati
coinvolti direttamente dall’azione informativa 1298 studenti. Di questi 1058 erano presenti ed
hanno partecipato al secondo intervento, (avvenuto una settimana dopo il primo intervento
informativo) sempre classe per classe, e cioè la compilazione del questionario. 180 studenti erano
assenti al momento della compilazione del questionario e 60 studenti non hanno potuto compilare il
questionario per indisponibilità di ore scolastiche da parte di un singolo istituto.
I risultati emersi purtroppo, confermano quanto già evidenziato da simili monitoraggi, 1995 Ginevra
e 2002 Milano, e cioè che anche a Vicenza e provincia gli studenti che hanno dichiarato di aver
subito durante la loro infanzia diverse forme di violenze sono:
il 31% degli studenti monitorati
nel 17% dei casi si è trattato di violenza sessuale (13% con contatto)
11% violenza psicologica
3% violenza fisica
nel 69% dei casi non è stata subita alcuna violenza.
Questa è un’ulteriore tangibile dimostrazione che per quanto riguarda la violenza sui minori non
esistono “isole felici”. Le percentuali di violenza subita non hanno riportato sostanziali differenze
ne tra i diversi tipi di Istituto (sia esso Istituto Agrario o Liceo Classico Artistico o Isituto
Professionale ecc.) ne tra il capoluogo di Provincia e la provincia stessa.
Rarissimi sono stati i casi in cui la violenza è stata denunciata alle Autorità, solo pochissime unità.
Le testimonianze scritte nel terzo foglio del questionario (domanda aperta e libera alla quale hanno
risposto più di 1.000 studenti) evidenziano sofferenze e richieste di aiuto rimaste quasi sempre
disattese. Da evidenziare inoltre la testimonianza di un paio di studenti di sesso maschile che hanno
dichiarato la loro sofferta consapevolezza di essere stati autori violenza sessuale su minori e di un
singolo studente che si dichiarava “orgogliosamente” pedofilo. Tutti gli studenti hanno ritenuto utile
ed interessante il questionario e solo 1 su 1.300 lo ha definito inutile. Siamo ora in possesso di circa
1.000 testimonianze scritte (la terza pagina con domanda aperta del questionario) che probabilmente
saranno oggetto di una pubblicazione specifica. Questo monitoraggio, da notizie in nostro possesso,
è il primo in Italia svolto con simili procedure e metodologie ad opera di un’associazione di
volontariato con simili procedure.
PROPOSTE OPERATIVE
Si evidenzia emblematicamente che il disagio, l’abuso e il maltrattamento non vengono comunicati
ai servizi preposti: i minori, o chi di loro si dovrebbe pre-occupare, non si rivolgono ai servizi! La
deduzione che si può verosimilmente considerare risulta essere che i servizi sociali territoriali non
vengono utilizzati per queste problematiche. Le politiche sociali ed assistenziali in tal senso
dovranno tenere conto in futuro di questi dati per studiare attività preventive che si adattino a queste
specifiche necessità ed urgenze emerse: la necessità di strumenti e realtà di assistenza di
“mediazione” come questa associazione di volontariato ed il Movimento per l’Infanzia alle quali i
ragazzi riconoscono confidenza e fiducia per richiedere consulenza ed assistenza che potrebbero
quindi essere veicolate anche agli organi istituzionali preposti e comunque alle specifiche esigenze
delle vittime di violenza. A nostro avviso si rendono urgenti innanzitutto interventi preventivi che
coinvolgano direttamente ed attivamente il volontariato con convenzioni con gli enti pubblici. Se i
ragazzi non si rivolgono ai servizi sociali o ai consultori ci dovremo occupare di fornire loro tutta
l’informazione e la formazione necessaria per la prevenzione di questi drammatici problemi,
partendo dalla scuola per l’infanzia fino alle scuole superiori con mirati interventi educativi e
formativi direttamente classe per classe. Creando riservatezza, fiducia, comunicazione empatica, si
potranno creare le condizioni per l’emersione e la prevenzione del fenomeno degli abusi sui minori.
Queste nostre metodologie operative hanno portato ad ottimi risultati in termini di efficacia di
procedura e di risultati. Per tale motivo riteniamo sia prioritario attuare strategie preventive con
simili modalità su tutto il territorio nazionale nell’ambito del Movimento per l’Infanzia. Ad una
capillare sensibilizzazione ed informazione ne conseguirà sicuramente una relativa emersione del
fenomeno.
S.O.S. Infanzia onlus Vicenza
Il Presidente
Graziano Guerra
Monitoraggio Abusi sui Minori - Anno 2005
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Statistiche violenza sui minori a Vicenza