TEORIE E CULTURE DELLA PUBBLICITA’ Lezione 5 Torniamo a Macintosh Finora Abbiamo ricevuto un brief con la descrizione della situazione e con l’indicazione dell’obiettivo di marketing Abbiamo identificato il problema di comunicazione Abbiamo formulato l’obiettivo di comunicazione Abbiamo definito il posizionamento Abbiamo descritto il target group Ora dobbiamo formulare la copy strategy Formalizzazione della Copy Strategy Main promise o Main consumer benefit: Con Mac sarai libero dalle costrizioni della tecnologia come quelle imposte dalla IBM Reason why: Perché il linguaggio Mac con interfaccia grafica e mouse è amichevole Supporting evidence: In questo caso non c’è Subsidiary appeal: E con Mac farai anche parte di un mondo culturalmente più libero e autonomo Tutto ciò lo si può dire in maniera diretta: “Con il nuovo Macintosh tutti possono usare il computer.” E far vedere come funzionano l’interfaccia grafica e il mouse Giusto ma inefficace C’è bisogno dell’intervento della creatività Brevissima storia del concetto di creatività Antichità – non se ne parla – solo la divinità crea dal nulla – gli artisti sono degli artigiani Rinascimento – autonomia dell’artista – la sua opera non è ancora creazione di idee dal nulla ma imitazione della divinità o combinazione innovativa di idee preesistenti Romanticismo – diffusione dei concetti di ispirazione, fantasia, genio, ideazione, ecc. – siamo vicini al concetto di creatività Ideazione come “fantasia” “Avessimo anche una Fantastica, come abbiamo una Logica, avremmo scoperto l’arte di inventare” (Novalis, I frammenti, seconda metà del XVIII secolo) Ideazione come “combinazione inconsueta” “bello come l’incontro fortuito di un ombrello e di una macchina da cucire su un tavolo anatomico” (Lautréamont, I Canti di Maldoror, 1869)