n. Aprile 2010 4 Sommario Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Editoriale di Paolo Citterio vai... Editoriale di Pietro Scardillo vai... Organizzazione e Management, oggi di di Mino Schianchi L’impatto dell’ICT nell’evoluzione della funzione Risorse Umane: Enterprise 2.0 Collega allo specchio di Piera Marini di Pietro Scardillo Incontro con Laura Bruno, HR Group Director della multinazionale BRACCO Focus sull‟attualitàdi di Mino Schianchi vai... Professione Donna di Pietro Scardillo di Piera Marini Olympe de Gouges: Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina Diritto e Rovescio di Luigi dell’Olio vai... di Michele Bignami La contrattazione aziendale: lo stato dell’arte vai... di Sabrina Pagani I contratti di solidarietà difensivi per le aziende beneficiarie della CIGS La nostra libreria vai... di Luigi dell’Olio Il welfare ora si fa in azienda Al di là dei numeri vai... vai... di Daniela Patruno e Luca Ferrari vai... Da ricordare e non perdere di Alessandra Bertoli e Roberta Scrosati vai... ...vai al Colophon Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Editoriale di Paolo Citterio L a crisi continua a colpire le aziende e i lavoratori. Se il 2009 è stato orribile sul piano finanziario ed economico, ma attenuato sul fronte lavorativo da un largo ricorso alle varie forme di cassa integrazione, il 2010 si caratterizzerà per un triste primato di perdita di posti di lavoro, che potrà portare alla fine dell’anno al raggiungimento del 10% di disoccupati, evocando i peggiori anni bui del secolo scorso. Questa terribile situazione di fatto dovrebbe indurre a rendere tutte le parti componenti l’impresa molto più solidali fra di loro. La sopravvivenza di un’azienda passa anche attraverso la corresponsabilizzazione non solo delle parti interne che negoziano le condizioni complessive di lavoro, ma anche di tutte le categorie professionali ai vari livelli di attività sino ad arrivare alla responsabilità individuale. Il risultato positivo economico-gestionale è sempre più un patrimonio comune sociale, che non solo deve remunerare il capitale di rischio, assicurare la copertura del costo del lavoro e dell’attività gestionale e produttiva, ma deve anche garantire la continuità aziendale attraverso nuovi investimenti. La consapevolezza di tutto questo e l’impegno personale al buon andamento della propria im pre sa divent ano un valore primario nell’etica del lavoro. Per questo considero tutte positive quelle iniziative di politica retributiva, che vanno sempre più estendendo la parte variabile della retribuzione in relazione diretta ai risultati economici d’impresa, che passa anche attraverso una negoziazione diretta degli obiettivi attesi, integrata da un’ efficace e tempestiva, costante comunicazione interna, che informi correttamente i collaboratori sull’andamento gestionale Peraltro, periodico. questa visione Comunicare e informare solidale un importante trova stimolano riscontro nella la responsabilità. sempre più diffusa responsabilità sociale d‟impresa (o Corporate Social Resposibility, CSR), che si fa carico dei temi di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa, cercando di rispondere alle aspettative economiche, ambientali e sociali richieste dai diversi stakeholders , anche per migliorare la qualità della vita della comunità di riferimento, attraverso uno “sviluppo sostenibile”. Numerose sono le aziende che presentano annualmente il loro bilancio sociale, dimostrando una grande sensibilità civile. Tutto ciò è segno di una grande trasformazione culturale, che deve trovare come alleati e protagonisti i professionisti delle HR, per i quali si propone l’opportunità di coniugare l’impegno professionale con la capacità di mediare le problematiche d’impresa con le parti che interagiscono con l’azienda sul piano sociale ed etico a vario titolo (stakeholders). Paolo Citterio [email protected] ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Editoriale di Pietro Scardillo C on questo numero la nuova serie editoriale di HR Time, sotto la mia direzione, compie il primo anno di vita. Esistono ampi spazi di miglioramento per arricchire i contenuti, la veste grafica, le rubriche e per acquisire altri preziosi autori di articoli e di contributi specialistici. Per questo scopo stiamo sviluppando un percorso di riflessione, coinvolgendo innanzi tutto l’attuale gruppo di redazione, poi un ristretto gruppo di HR Manager, invitato in un apposito “focus” a proporre nuove idee, nuove rubriche, nuovi indirizzi editoriali, nuove collaborazioni. Abbiamo anche pensato ad un incontro con i partner-sponsor di Gidp per meglio valorizzare il loro apporto non solo finanziario, ma anche di ulteriore comunicazione e per progettare insieme nuove iniziative, essendo prevalentemente soggetti cointeressati, direttamente o indirettamente, al settore delle risorse umane. Sulla base delle indicazioni che emergeranno, verrà “ritarato” il piano editoriale per meglio rispondere agli orientamenti che verranno espressi, pur prendendo atto di alcuni lusinghieri apprezzamenti per il lavoro svolto fin qui. Ritengo, però, che siano i lettori e, quindi, i Soci di Gidp, ad esprimere la valutazione decisiva sulla qualità di HR Time e sulle sue possibili modifiche rispetto allo schema attuale, comunicando commenti, anche particolarmente critici, proposte, aspettative, suggerimenti,nuovi percorsi. L’aspirazione massima è quella di aprire un rapporto interattivo con i lettori per dialogare su qualsiasi tema e per questo sarebbe interessante studiare una specifica rubrica, utile a favorire questo scambio di opinioni. Non è casuale che per gli autori delle rubriche e, in genere, per ogni articolo viene pubblicata la loro fotografia e la e-mail, e, all’inizio della collaborazione, il loro curriculum vitae. Tutto ciò per favorire un contatto che possa aprire un confronto di idee ed esperienze. A questo riguardo, tra le numerose idee, che stanno emergendo nel nostro percorso di riflessioni, vi è anche l’idea di aggiungere al quarto numero di ogni anno un questionario rivolto ai lettori, perché possano esprimere il loro punto di vista su HR Time. Sono certo che tutti insieme condividiamo l’importanza di valorizzare uno strumento comunicativo on line come questo periodico e che quindi vi possa essere anche il desiderio di elaborarlo ogni tre mesi secondo i nostri desideri, aspettative, utilità conoscitive e professionali. Sarebbe auspicabile che potesse essere vissuto come una creazione, elaborata e vestita in comune, tra redazione e lettori, per ricavare tutti i benefici che in maniera ottimale può dare uno strumento di comunicazione associativo e professionale, sia pure con quel sano realismo della compatibilità con le risorse finanziarie disponibili. Certo di poter contare sulla vostra collaborazione, spero già dal prossimo numero di introdurre novità positive. Pietro Scardillo [email protected] ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Organizzazione e Management, oggi L’impatto dell’ICT nell’evoluzione della funzione Risorse Umane: Enterprise 2.0 di Mino Schianchi D a diversi anni la funzione Risorse Umane è sottoposta ad una forte tensione al cambiamento per dare risposte rapide,efficaci ed a costi decrescenti ai propri clienti interni ed esterni. Sempre di più è chiamata a far fronte alle crescenti aspettative dei manager e di tutto il personale di servizi personalizzati e di qualità. In questo quadro evolutivo hanno giocato un ruolo molto rilevante le tecnologie informatiche. Le soluzioni offerte dall’Information and Communication Technology cambiamento richiesto. Prima fra tutte Internet (ICT) alle esigenze della funzione RU sono state l’acceleratore del che ha consentito la creazione di piattaforme gestionali e di comunicazione su cui si basano la maggior parte delle soluzioni RU attuali. I principali risultati di questa evoluzione, oltre alla riduzione dei costi di funzionamento, sono stati: Integrazione e armonizzazione dei processi di gestione delle risorse umane Aumento della condivisione delle conoscenze in termini quantitativi e qualitativi Maggior coinvolgimento dei singoli individui nei processi di gestione che li riguardano Maggiore documentazione e controllo dei processi di gestione del personale Maggiore trasparenza delle promozioni e movimenti del personale (job posting ) Maggiore accessibilità alle opportunità di sviluppo professionale (formazione on line) Maggiore disponibilità di informazioni aggiornate e standardizzate rivolte a tutta la popolazione aziendale Reportistica più completa per supportare la presa di decisione Per effetto delle nuove soluzioni informatiche la struttura della DRU è diventata più leggera e più veloce nel fornire servizi: oggi questa struttura è caratterizzata dalla presenza di meno persone con professionalità più ampia ed approfondita. Ma non basta! La lean organisation richiede ambienti di collaborazione veloce e flessibile e un’interazione diretta tra le persone più competenti e vicine al problema, superando le barriere funzionali e gerarchiche. La globalizzazione delle attività, unita al contenimento dei costi di trasferta, rende necessaria la possibilità di interazioni virtuali a distanza sempre più ricche e veloci, indipendentemente da spazi fisici e orari di lavoro. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Organizzazione e Management, oggi L’impatto dell’ICT nell’evoluzione della funzione Risorse Umane: Enterprise 2.0 di Mino Schianchi ...segue L’esternalizzazione di molteplici attività aziendali richiede una rete di contatti strutturati che travalicano i confini aziendali e coinvolgono clienti,fornitori, consulenti con il conseguente abbattimento dei silos organizzativi. L’ affermarsi dei Social Network e Community , al di fuori dell’azienda, richiede alla DRU il ripensamento delle politiche e modalità di comunicazione interna ed esterna e la ridefinizione delle metodologie e degli strumenti di gestione del personale. Oggi le tecnologie informatiche mettono a disposizione di chi opera in azienda e quindi anche della DRU un insieme di strumenti ed approcci organizzativi denominati “ Enterprise 2.0 “, che possono aiutare i responsabili di questa funzione a gestire meglio i processi di loro competenza. Enterprise 2.0 deriva dal Web 2.0 e descrive un insieme di approcci organizzativi e tecnologici, orientati all’abilitazione di nuovi modelli organizzativi basati sul coinvolgimento diffuso, la collaborazione emergente, la condivisione della conoscenza e lo sviluppo e la valorizzazione di reti sociali interne ed esterne all’organizzazione. In quale misura questi strumenti sono conosciuti ed utilizzati? Ritengo che dipenda dalla dimensione ,complessità,articolazione geografica dell’azienda. Nella mia attività di Direttore Risorse Umane di una grande azienda appartenente ad un Gruppo multinazionale i principali strumenti già resi operativi sono stati: Gestione dell’immagine aziendale e del processo di reclutamento e selezione via web per ridurre tempi e costi di reperimento del personale. Costituzione di community professionali ( ad es. personale commerciale in Italia, esperti risorse umane a livello mondo,ecc.)con lo scopo di condividere esperienze e best practices , di snellire e rendere più aperte e trasparenti le relazioni organizzative, di migliorare il senso di appartenenza, di ridurre i costi di orientamento e di supporto del personale. Sviluppo della formazione a distanza e messa a disposizione di formazione anche multimediale su dispositivi mobili per ridurre i costi di trasferta e di formazione. Sviluppo e supporto di ogni tipo di comunicazione a distanza e-mail,telefonia mobile, videoconferenze, netmeeting con condivisione in tempo reale di slide e documenti. Potenziamento della comunicazione interna rivolta a tutto il personale attraverso l’intranet aziendale aumentando la quantità e varietà delle informazioni e rendendole disponibili con diverse modalità di pubblicazione (bacheche, forum, blog, video cast, ecc.) ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2009 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Organizzazione e Management, oggi L’impatto dell’ICT nell’evoluzione della funzione Risorse Umane: Enterprise 2.0 di Mino Schianchi ...segue L’utilizzo degli strumenti web sopra citati ha già cambiato le modalità di gestione del personale: è iniziata una nuova fase evolutiva per la Direzione Risorse Umane. Ritengo che nel prossimo futuro gli strumenti di Enterprise 2.0 avranno un’influenza rilevante nella crescita dell’autorevolezza degli appartenenti a questa funzione, rafforzando la loro vicinanza con i capi intermedi e con tutto il personale , favorendo il confronto e lo scambio di idee, recuperando la dimensione sociale ed umana nei rapporti interpersonali, consolidando la trasparenza e la fiducia reciproca. Mino Schianchi [email protected] .Mino Schianchi, nato a Langhirano e laureato in Economia all’università di Parma, ha sicuramente un fine palato. E’ stato Direttore Personale del Gruppo BTicino per circa 23 anni,dal 1987 alla fine del 2009,il cui contesto aziendale è stato caratterizzato da profondi cambiamenti nel management, da forte innovazione di prodotto, da rapida crescita di fattu rat o, da ac quis i zi on i ed incorporazioni societarie, da radicali cambiamenti nei processi produttivi, da sviluppo delle attività all’estero. Ha gestito sistemi di relazioni industriali che hanno permesso di attuare, senza conflittualità, i necessari cambiamenti organizzativi ed il tempestivo adeguamento produttivo alle diverse situazioni congiunturali, contenendo le dinamiche di crescita del costo del lavoro. Ha razionalizzato ed unificato le normative del lavoro ed i trattamenti aziendali riguardanti diverse tipologie di personale, rendendo variabili i premi aziendali legandoli ai risultati della gestione ed al contributo individuale. Ha supportato le direzioni aziendali nella continua ridefinizione delle strutture organizzative e nel dimensionamento degli organici, sviluppando politiche, sistemi e strumenti di gestione delle risorse umane finalizzati ad integrare diverse culture aziendali, a reperire nuovi talenti, a sviluppare le competenze individuali, a premiare e motivare il personale. Si è impegnato nella definizione e nell’implementazione delle politiche del personale per Società Controllate estere con relativa gestione della mobilità internazionale del management. Ha organizzato un Sistema di Gestione Ambientale certificato ed un Sistema di Gestione della Sicurezza con i più alti standard di prevenzione e protezione stabiliti a livello internazionale Precedenti esperienze: 1977-1986 come direttore personale in Scott SpA; 197677 Resp. Relazioni Pers. MagriniGalileo; 1974-76 Resp.Gest+Sviluppo in Vallesusa Tessili; 1970-74 Analista Orga e Gest. Retrib. in Plasmon. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Collega allo specchio Incontro con Laura Bruno, HR Group Director della multinazionale BRACCO di Pietro Scardillo L a giovane e brillante top manager Laura Bruno, dopo la laurea in Bocconi in economia, area specialistica organizzazione del lavoro e sviluppo delle R.U., conseguita nel 1990, ha anche completato alcuni master nello stesso settore. La sua carriera professionale di successo l’ha portata ad assumere posizioni di vertice nel ruolo di HR Manager in tre multinazionali di grande prestigio: Hewlett Packard, Amgen International e attualmente Bracco. Tra un viaggio e l’altro è riuscita a rendersi disponibile per rispondere ad alcune domande per “HR Time”. “Gli Hr Manager sono sottoposti, ancor più negli ultimi tempi a pesantissimi stress, dovuti alla criticità del contesto socio-economico, che si ribalta duramente sugli assetti organizzativi, gestionali e produttivi delle aziende. Sulla base della Sua esperienza, quali sono i suggerimenti/consigli che può dare ai Suoi colleghi per superare questa difficile congiuntura?” “Ritengo che siano molto importanti due comportamenti: capire bene il business dell‟azienda in cui si lavora e spendere molto tempo nella comunicazione. Comprendere la complessità del business e del mercato in cui opera la propria azienda, significa essere percepiti dal vertice come business partner, saper lavorare sui processi, giocare un ruolo attivo con i propri colleghi manager. Inoltre, occorre investire molto sulla comunicazione interna, impegnare parecchio tempo con le persone per contrastare il rischio di demotivazione causato dal difficile momento congiunturale. Occorre supportare i manager nella comunicazione ai propri collaboratori attraverso contatti diretti e indiretti, anche per evitare che si comunichi di meno in questo periodo, in cui c’è più bisogno di fare il punto della situazione aziendale, di focalizzare l’impegno sulle priorità, di corresponsabilizzare le persone sul superamento delle difficoltà.” “Ritiene utile che l’HR Manager possa avvalersi per sé della collaborazione di un esperto di counseling o di coaching o di un mentore, che lo aiuti e lo sostenga nel suo sviluppo professionale e personale? Quanto è realistico che questo possa accadere?” “Credo molto nel counseling e nel coaching. Distinguerei, però, tra un HR Manager giovane ed uno più esperto e maturo professionalmente. Per il giovane è importante avere un mentore nel business; io ho avuto come riferimento i colleghi del marketing, che mi hanno molto aiutato a capire l’azienda e il mercato. Per un giovane il mentore può essere determinante per la sua crescita lavorativa. L’attività di coaching diventa una rilevante opportunità per un esperto HR Manager, che deve trasferire le competenze, necessarie a gestire e a sviluppare le risorse umane, al management aziendale ai diversi livelli. Io mi sto certificando come “executive coach” per meglio affiancarmi ai miei colleghi manager. Individuerei, quindi, tre livelli: uno per noi stessi basato su un efficace e qualificato counseling per sostenere e sviluppare la vita professionale, che spesso è gravata da un carico motivo pesante con ricadute forti sul ruolo; uno di acquisizione di competenze di coaching necessarie a sostenere i manager per la gestione del personale; infine l’assistenza di un mentore/coach per i giovani in carriera HR per un loro proficuo sviluppo personale e professionale.” ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Collega allo specchio Incontro con Laura Bruno, HR Group Director della multinazionale BRACCO di Pietro Scardillo ...segue “Pur avendo presente che le specificità aziendali differenziano l’approccio delle risorse umane, quali sono, a Suo parere, oggi le maggiori aspettative che i collaboratori hanno verso la direzione d’impresa e in particolare verso la direzione risorse umane, con esclusione della garanzia del posto di lavoro e dei livelli retributivi?” “Le istanze, che percepisco possano venire dai collaboratori, si riferiscono soprattutto alla necessità di investire sul loro sviluppo, di essere garantiti da un‟equità interna nelle politiche retributive e di sviluppo, di ricevere adeguate informazioni sul’andamento aziendale in un’ottica di trasparenza e di sano realismo. E’ importante favorire la comunicazione sia attraverso i capi, sia direttamente da parte della direzione HR, senza nulla togliere all’azione del sindacato, che resta protagonista nel suo ambito e nelle sue modalità comunicative. Credo, quindi, che bisogna avere, tra le priorità, l’attenzione all’equità e alla comunicazione.” “Come vede in termini attuali il sindacato in azienda?” “Rilevo che il ruolo del sindacato è meno conflittuale rispetto al passato. Credo che abbia ora, più che in passato, la possibilità di portare e filtrare le esigenze dei lavoratori così come di trasferire loro le informazioni che riceve dal vertice aziendale.” “Esiste la possibilità di coinvolgere i lavoratori o i loro rappresentanti nella direzione d’impresa, compresa la condivisione del rischio d’impresa?” “Attualmente si tende ad estendere, ancor più del passato, la parte variabile della retribuzione, che è legata in parte ai risultati economici aziendali. Sono abbastanza consolidati i sistemi di valutazione delle performances del management e i conseguenti riconoscimenti retributivi (bonus, incentivi,ecc.),collegati al conseguimento degli obiettivi strategici dell’impresa. Sarà sempre più significativa la parte di retribuzione collegata ai risultati economici aziendali sia a livello manageriale, sia, a caduta, ai livelli inferiori, stimolando il coinvolgimento dei collaboratori individualmente e in qualche caso collettivamente.” “Ai giovani, che abbiano deciso di intraprendere la carriere nell’ambito della gestione delle risorse umane, quali raccomandazioni si sentirebbe di comunicare a loro?” “Ai giovani consiglierei di non focalizzarsi solo sullo specifico impegno professionale della gestione tecnica e dello sviluppo delle risorse umane, ma anche di conoscere e capire sia il business dell’azienda in cui sono inseriti, sia le persone. Nessuna di queste due aree deve essere trascurata. Un’ attenzione solo psicologica verrebbe percepita con diffidenza dalla struttura così come un impegno esclusivamente riservato alle relazioni sindacali rischia di non tenere conto ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Collega allo specchio Incontro con Laura Bruno, HR Group Director della multinazionale BRACCO di Pietro Scardillo ...segue delle priorità aziendali influenzate dal business. Per un giovane fare un’esperienza in un’attività o in una funzione strettamente connessa con il business, prima di dedicarsi alle HR, aiuta a capire le aziende. Suggerirei, inoltre, ai giovani di non “diventare monoazienda”; vivere esperienze in diverse realtà, è fonte di grande arricchimento professionale e personale.” “Avendo presente anche la Sua esperienza, qual’ è il prezzo che deve pagare una donna per una carriere manageriale di successo?” “Essere pronta a sacrificare un po’ del proprio tempo personale e della famiglia, ricercando un sano equilibrio tra le esigenze personali e familiari e quelle aziendali. E’ molto importante capire le priorità e le urgenze temporali dei singoli ambiti, per meglio organizzare ed orientare le proprie risorse e saper individuare la rinuncia più opportuna. Sono contraria a certi comportamenti stereotipati propri di una vecchia cultura aziendale, come ad esempio, quello di fermarsi al lavoro comunque fino a tarda ora senza che vi sia una ragionevole urgenza, secondo una cattiva abitudine di orario prolungato del tutto inutile. Mentre bisogna essere pronte a fermarsi, per eccezione, per tutto il tempo che serve, quando si è in presenza di un’urgenza o di una necessità straordinaria. Per questo è necessario darsi delle regole, una forte autodisciplina, come quello di rendere sacre ed inviolabili le proprie ferie o le giornate di sabato e domenica per rendere chiari e netti i confini dei due ambiti lavorativo e personale-familiare. Bisogna crederci, perché per le donne spesso è difficile, e bisogna essere in questo senso anche più forti degli uomini. In ogni caso contribuisce a fare la differenza la sensibilità del capo diretto: ho trovato uomini più comprensivi di donne e viceversa. Certamente con un superiore attento a contemperare le esigenze aziendali con quelle personali e familiari, una donna manager può essere facilitata a raggiungere il giusto equilibrio.” Pietro Scardillo [email protected] Laura Bruno, milanese,coniugata con una figlia di 11 anni. Laureata nel 1990 presso l’università Bocconi in Economia, area specialistica “Organizzazione del lavoro e Sviluppo Risorse Umane”. Master AIF; Executive master ISTUD; frequentante SCOA master per la certificazione di “Executive Coach”. Attualmente HR Group Director della multinazionale Bracco ( 3.000 persone, 900 milioni di euro di fatturato). In precedenza da settembre 2004 a gennaio 2010 in Amgen International, dove ha raggiunto la posizione di HR Director della regione internazionale sud e la relativa responsabilità HR di 9 Paesi, nonché dell’America Latina. E’ stata anche memb ro del Consiglio di Ammnistrazione di Amgen Dompè Italia. Da dicembre 1990 al 2002 nel gruppo di Hewlett Packard Italy, all’interno della quale ha assunto diversi incarichi di grande responsabilità fino a diventare HR Director HP Services (1.600 persone), gestendo anche l’intero processo di integrazione tra HP e Compaq e processi di outsourcing con Telecom Italia. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Focus sull‟Attualità Il Welfare ora si fa in azienda di Luigi Dell’Olio V oucher per la spesa sanitaria, situazione congiunturale), ma dello vicino asili spendere meglio. aziendale. Misure che consentono di c o gratuita nido n s a z i e nd a l i u sulle l e n e z a proble mat iche abitative. La recessione sta portando alla ribalta esperienze di welfare aziendale, che potrebbero costituire le basi per un nuovo modello nei rapporti tra aziende e dipendenti. Perché, se da una parte la crisi ha ridotto gli spazi della contrattazione sul fronte monetario, dall’altra ha fatto crescere lavorato ri l’interesse per una q uota A i niz i o 2 009 , L ux ot t i ca , ha inaugurato la nuova stagione con la sigla, tra management e sindacati, di un accordo che prevede interventi come buoni-spesa e rimborso dei costi sostenuti per i libri scolastici dei figli. A gestire le erogazioni è un comitato paritetico composto da rappresentanti dell’azienda e dei sindacati. allo stabilimento un asilo conciliare i tempi di lavoro con quelli familiari. L’Atm (l’Azienda di trasporti pubblici di Milano) ha messo a punto un pacchetto che va dalla consulenza gratuita su problematiche familiari, abitative, lavorative, per orientare a interventi di housing comprendono anche sociale, la che ricerca di opportunità abitative temporanee. La multinazionale dei software Sap, dei invece, ha creato gruppi di acquisto di nelle sue sedi di Roma e Agrate retribuzione in servizi, soprattutto Brianza. quelli bisogni azienda modenese attiva nel campo familiari e personali. Servizi che si dei trasformatori elettrici, ha messo a possono contrattare al di fuori delle punto nei mesi scorsi il programma piattaforme “Welfare Etm 2010”, che offre ai che sostengono sindacali e i in tempi rapidi. Elettromeccanica dipendenti agevolazioni Una recente ricerca condotta da Gfk- incentivi tradizionali – degli come auto di poi diventare, a possono scegliere tra alcune opzioni: in luce il progressivo declino – negli lavoratori comune qualcosa di più specifico. . I lavoratori “Welfare aziendale e benefit”, mette dei per base seconda delle esigenze di ciascuno, Eurisko e Towers Watson, dal titolo interessi una Tironi, il sostegno paternità, alla il servizio so c i o - sa n i t a r i o , aziendali e telefonino portatile, a formazione tutto vantaggio dei servizi in grado di maternità o i quelli di e assistenza progett i per alla il di tempo libero. Ogni dipendente (incluso il suo e Il carattere innovativo del protocollo familiari. Così, ad esempio, il 41% sta nell’aver collegato un sistema di dichiara che vorrebbe poter usufruire incentivazione a benefici non monetari di asili nido aziendali, contro il 7% ma a servizi e beni utili per sostenere che li ha già a disposizione. Tra gli il reddito e la qualità della vita dei impiegati, uno su quattro gode del lavoratori dipendenti e delle loro rimborso spese mediche, ma chi li famiglie. L’Eni offre campus estivi per Non sempre, tuttavia, queste misure vede i figli dei lavoratori e il take away vengono condivise da tutti. Carrefour raggiunge quota 42%. Le aziende aziendale: attraverso la rete Intranet Italia ha distribuito ai suoi dipendenti non sono insensibili al nuovo scenario si ordina alla mensa un pasto da una brochure indicante le “concessioni che si va profilando, tanto che il 23% portarsi a casa per la cena. Tetra Pak migliorative del contratto collettivo”, sta rivedendo le proprie politiche di consente un orario di lavoro flessibile come i bonus da 250 euro per le neo welfare per i propri dipendenti e ha creato mamme e l’aumento del 10% dei supportare delle come bisogni oggetti aziendale spendere di personali del desiderio all’insegna più (vista non la nucleo familiare) ha un rimborso parziale delle spese sostenute nella busta paga del mese, in cui sono state consegnate le quietanze di pagamento o i giustificativi di spesa. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Focus sull‟Attualità Il Welfare ora si fa in azienda di Luigi Dell’Olio ...segue buoni sconto per tutti i dipendenti, sostenibile quando il ciclo economico contratti individuali o collettivi, negli oltre a 100 borse di studio da mille tornerà a essere positivo. E, al tempo ultimi mesi sta invertendo il trend euro per i figli più bravi. Ma la stesso, strumento di retention per all’insegna della mano pubblica che si decisione trattenere affianca è stata contrastata dai i collaboratori limitando a quella privata la di così l’impatto negativo del turnover. lavoratori concessioni A sorprendere è la diversa tempistica difficoltà. Emblematico il caso dei potrebbero creare. Il management con cui le forme di welfare aziendale colossi dell’automobile, i cui fondi di ribatte sottolineando che, in tempi di si assistenza al personale sono finiti crisi, i negoziati non possono durare paese queste stanno sviluppando nel nostro rispetto agli Stati Uniti. Il troppo a lungo. Diatribe da mettere Paese che da sempre ha puntato su in conto in un Paese, come il nostro, una da sempre abituato a un modello di salute, da impostare attraverso concezione privatistica gambe all’aria in e sindacati per le discriminazioni tra che soprattutto caso sostituisce insieme ai conti aziendali. della welfare pubblico. Luigi dell’Olio [email protected] Alcune aziende si sono attivate, poi, per fornire servizi per il momento della pensione. È il caso dell’Enel, che offre una piattaforma basata su fondi pensionistici complementari e integrativi sanitari, ma anche sulla possibilità di associazione fare parte aziendale dei dell' senior (che si occupa di tempo libero e di assistenza ai soci) e di partecipare alle attività r i cr e a t i v e sportive, culturali organizzate e per i dipendenti del gruppo. Mentre chi va in pensione da American Express può avere una Carta Oro gratuita a vita e godere dei benefici di un fondo integrativo, con l’azienda che vi contribuisce oltre il minimo stabilito dal contratto collettivo. Segnali di come sta cambiando il rapporto tra aziende e dipendenti in un periodo di crisi. Lo scontro che lascia collaborazione, spazio alla ponendo così le basi di una crescita ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Professione donna Olympe de Gouges: Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina di Piera Marini H o sempre scritto, sulle pagine teatrali. Nel 1788 esce il suo primo virtuali di questo giornale, di opuscolo politico, cui seguiranno altre quale non è altro che la riunione donne del nostro tempo, di opere della donna e dell’uomo ……”. letterarie. Durante la situazioni strettamente legate rivoluzione cerca di essere sempre al all’attualità o, al massimo, a pochi centro degli avvenimenti e si batte decenni addietro, quando nel nostro per le sue proposte sociali e Paese hanno iniziato a germogliare i filosofiche. E’ stato tardivo il risveglio delle donne in Italia: ci sono volute due guerre per rendere evidente che l’apporto delle donne nell’economia generale era irrinunciabile. Di qui poi il riconoscimento ufficiale della pari dignità nella vita civile, che ha ampliato il loro ruolo, consentendone gradualmente l’accesso alla politica e alle professioni. Nazione, la La donna è quindi parte integrante di una società fondata sulle leggi vietano ogni atto contrario alla E’ del 1791 la sua “Dichiarazione dei società stessa; tutto ciò che non è diritti della vietato dalle leggi non può essere invia impedito. Ma, dato che la legge deve della cittadina” (1). donna De e Gouges questo scritto alla regina con una essere lettera averla generale, anche le donne devono sempre difesa dalle accuse che le concorrere, in proprio o attraverso erano state rivolte dal Potere perché rappresentanti, alla sua formazione. in cui dichiara di “mai ho potuto accettare l’idea che una principessa allevata in seno alla grandezza avesse tutti i vizi della bassezza morale”. E, a proposito delle donne: “…questa rivoluzione si Mi ha quindi colpito profondamente la nella della natura e della ragione, che primi fermenti di una coscienza di genere. essenzialmente realizzerà solo quando tutte le donne espressione Propone quindi della che volontà cittadine e cittadini possano accedere con pari diritti alle cariche pubbliche, “senza altre distinzioni che quelle derivanti dalle loro virtù e dalle loro capacità”. lettura di un piccolo libro scritto da prenderanno coscienza della loro una grande donna, nata e vissuta in deplorevole sorte e dei diritti che Francia nel 1700, dove ha assorbito i hanno perduto nel consorzio sociale.” Affermati i principi fondamentali di fermenti politico/culturali che hanno impone: “ognuna arrestata e prodotto la rivoluzione dell’89 avendo però impostato la sua vita, dall’età di vent’anni, al di fuori degli schemi previsti dalla società per una giovane. Questa donna si chiama Marie Gauze. Nasce da una famiglia che le impartisce un’educazione molto sommaria, si sposa ma resta vedova subito dopo la nascita di un figlio. Di lì a poco cambia il suo nome in Olympe de Gouges e si trasferisce a Parigi con un imprenditore, con cui vive more uxorio. Si interessa di scienza, frequenta assiduamente i teatri ed inizia a scrivere opere L’art. 1 della Dichiarazione dice: “la donna nasce libera e mantiene parità di diritti con l’uomo”; da questo fondamento discendono tutti gli altri articoli della proposta, che la de Gouges intende discussione portare dell’ alla Assemblea Nazionale. All’art. 2 si legge che “lo scopo di ogni associazione politica è quello di preservare i diritti naturali e imprescrittibili della donna e dell’uomo: tali diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e innanzi tutto la resistenza all’oppressione”. Altro principio fondamentale è che “....ogni sovranità risiede uguaglianza, la donna non si sottrae però ai doveri che la è Nazione accusata, detenuta nei casi determinati dalla legge. Le donne obbediscono come gli uomini a questa norma rigorosa”. De Gouges propone anche matrimoniale che un contratto prevede la comunione dei beni tra i coniugi, con riserva di separarli a favore dei figli comuni e di quelli che potranno nascere da un altro legame particolare; afferma che “i nostri beni appartengono direttamente ai nostri figli in qualunque letto concepiti”. I figli hanno tutti indistintamente il diritto di portare i nomi dei padri e delle madri ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Professione donna Olympe de Gouges: Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina di Piera Marini ...segue che “ci umana, sociale e politica, la sua obblighiamo a sottoscrivere la legge li hanno riconosciuti e capacità di volare alto quando il che punisce chi rinnega il proprio mondo intorno a lei, stesso sangue”. uscito dalla Rivoluzione, era rimasto o Indica anche le modalità di divisione dei beni in caso di separazione; ritornato su anche quello posizioni fortemente conservatrici. propone che venga approvata “una Aveva scritto: “nessuno deve essere legge a favore delle vedove e delle perseguito per le sue opinioni, per nubili ingannate da false promesse quanto radicali; come la donna ha dell’uomo al quale si sono legate” e, diritto di salire al patibolo, così deve a avere proposito costumi, di sostiene depravazione che il dei anche quello di salire alla maggior tribuna, purchè le sue esternazioni contributo “non lo danno le femmine non turbino l’ordine pubblico stabilito pubbliche, ma le donne della buona dalla legge”. Olympe de Gouges (Montauban, 7 maggio 1748 – Parigi, 3 novembre 1793) è stata una drammaturga e giornalista francese che visse durante la rivoluzione francese e lottò affinché le donne ottenessero gli stessi diritti degli uomini. società. Migliorando queste, si cambieranno anche quelle”. Sprona le donne alla presa di coscienza dei loro diritti: “Nei secoli della corruzione avete regnato unicamente sulla debolezza degli uomini”. Nel novembre sua opera andata propone “un mezzo imbattibile": far sì che le donne vengano associate a in Comédie-Française, rivoluzionario sale scena il al del prima Stato Belgio alla generale Dumouriez, dallo conquistatore e, per raggiungere questo scopo, 1793 patibolo per aver sostenuto, con una celebrato E’ tempo di elevare il proprio animo del come e poi accusato di tradimento. Piera Maria Marini [email protected] tutte le attività degli uomini. Nel 1791 pubblicò la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina in cui dichiarava l'uguaglianza politica e sociale tra uomo e donna. In poche pagine Olympe de Gouges affronta, inoltre, tanti problemi ancora oggi irrisolti: dal matrimonio dei preti alla violenza usata alle persone di colore, agli equilibri tra potere esecutivo e legislativo. idee di questa donna non Le hanno bisogno di commenti: è sufficiente leggerle per capire la sua dimensione ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Diritto e...Rovescio “LA CONTRATTAZIONE AZIENDALE: LO STATO DELL’ARTE.” di Michele Bignami Introduzione La contrattazione decentrata rappresenta a tutt’oggi uno strumento poco utilizzato, e che, in particolare, è quasi totalmente assente nell’ambito delle imprese di piccole e medie dimensioni. Secondo stime ufficiali, coinvolge unicamente il 30% dei lavoratori e il 10% delle imprese, fino a raggiungere il solo 4% nel Mezzogiorno, ed una percentuale oscillante tra il 4% e l’8% nelle aziende che hanno alle proprie dipendenze meno di venti prestatori di lavoro. La contrattazione di secondo livello nasce con la funzione di integrare il contratto collettivo nazionale, al fine di meglio rispondere alle esigenze e ai bisogni della singola impresa; mediante la stessa, le Parti possono infatti modulare la regolamentazione in relazione alle specificità produttive e alle problematiche occupazionali che interessano le singole aziende e le singole aree. E’ riconducibile all’attività negoziale privata, non è soggetta ad alcuna rigidità formalistica; quanto ai soggetti legittimati a negoziare, l’accordo interconfederale del 15 aprile 2009 fa espresso riferimento alle rappresentanze sindacali unitarie costituite in azienda. La dottrina e la giurisprudenza costanti affermano l’inesistenza di un “obbligo a trattare” del datore di lavoro, e, correlativamente, di un diritto alla negoziazione in capo alle organizzazioni sindacali. La questione relativa ai soggetti legittimati alle trattative è rimessa agli effettivi rapporti di forza sul luogo di lavoro ed alla capacità di imporsi dei soggetti sindacali, fermo comunque l’obbligo del datore di lavoro di adottare un comportamento conforme a correttezza e buona fede. In relazione al profilo dell’efficacia soggettiva della contrattazione aziendale, come affermato dalla più recente giurisprudenza di legittimità, essa deve ritenersi applicabile a tutti i lavoratori dell’azienda, ancorchè non iscritti all’organizzazione sindacale stipulante, che vi abbiano prestato consenso, anche implicito (con l’esclusione dunque di coloro che abbiano manifestato il proprio dissenso). Sul punto, da ultimo, si è espressa in tal senso la Suprema Corte con la pronunzia n. 10353 del 28 maggio 2004. In particolare, il problema si pone quando il contratto aziendale procuri nel complesso un peggioramento delle condizioni di lavoro: nel caso in cui il lavoratore non iscritto all’associazione sindacale firmataria manifesti esplicitamente il suo dissenso, quest’ultimo impedirà al contratto aziendale di esplicare la propria efficacia. Protocollo 3-23 luglio 1993 La regolamentazione dei livelli di contrattazione è stata per lungo tempo disciplinata dal Protocollo del 3-23 luglio 1993 sulla politica dei redditi ed il sostegno al sistema produttivo. Nella specie, esso prevedeva che la contrattazione collettiva si articolasse normalmente in due differenti livelli: quello nazionale di categoria e quello aziendale; il primo con durata biennale per la parte economica e quadriennale per la parte normativa ed il secondo con durata quadriennale. In particolare, il Protocollo prevedeva che la contrattazione di secondo livello dovesse riguardare “materie ed istituti diversi e non ripetitivi rispetto a quelli retributivi propri del CCNL”, e che le procedure per la sua stipulazione dovessero essere stabilite e disciplinate dagli stessi contratti nazionali. La disciplina concretamente applicabile ai singoli rapporti di lavoro risulta quindi dalla combinazione tra i diversi contratti collettivi e il contratto individuale . Come noto, il sistema corporativo sanciva l’ inderogabilità in pejus della contrattazione collettiva da parte del contratto individuale; ai sensi dell’art. 2077 c.c., infatti, le clausole del contratto individuale difformi da quelle del contratto collettivo venivano sostituite di diritto dalle clausole di quest’ultimo, salvo che contenessero speciali disposizioni più favorevoli al lavoratore. Con la soppressione del sistema corporativo, data la mancata attuazione dell’art. 39, secondo comma della Costituzione si sono opposte due tesi soprattutto a livello dottrinario : quella della caduta del dettato dell’art 2077 cod. civ. e quella della sua vigenza anche dopo il venir meno del sistema corporativo. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N.’ 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Diritto e...Rovescio “LA CONTRATTAZIONE AZIENDALE: LO STATO DELL’ARTE.” di Michele Bignami ...segue Orientamenti giurisprudenza Un orientamento giurisprudenziale sancisce l’attuale vigenza dell’art. 2077 cod. civ. e la prevalenza del contratto collettivo sul contratto individuale, attribuendo efficacia c.d. “reale” alle disposizioni del contratto collettivo stesso. I trattamenti previsti dal contratto collettivo sono invece sempre derogabili in melius a favore del lavoratore, indipendentemente dalle ragioni che ne hanno determinato l’attribuzione. Ad oggi, l’orientamento giurisprudenziale prevalente rinvia per la disciplina del principio di inderogabilità del contratto collettivo all’art. 2113 cod. civ. (“rinunzie e transazioni”), così come modificato dalla legge n. 533 del 1973, che sancisce in modo chiaro e univoco detta inderogabilità. Quanto al contrasto tra fonti di natura collettiva, la giurisprudenza costante esclude l’applicabilità del criterio del favor formulato ai sensi dell’art. 2077 cod. civ., che regola unicamente i rapporti tra contratto collettivo e contratto individuale, ed è quindi concorde nel sostenere che i contratti aziendali possano legittimamente derogare, anche in peius, ai contratti collettivi nazionali ed, in genere, di livello superiore, con efficacia retroattiva. Ciò, fatti salvi i diritti quesiti. Per diritti quesiti si intendono i diritti che sono già entrati a far parte del patrimonio del lavoratore, in base alla disciplina più favorevole del contratto collettivo precedente: essi, come tali, sono intangibili e non disponibili per il sindacato, in assenza di uno specifico mandato o di una specifica ratifica in merito da parte del lavoratore. Si precisa che, secondo i principi di competenza e specialità, nel caso in cui il contratto collettivo nazionale e il contratto aziendale promanino dagli stessi soggetti sindacali, viene riconosciuta la prevalenza delle clausole contenute nel contratto di ambito più “ristretto”. Nel caso in cui, invece, l’accordo sindacale peggiorativo sia stipulato da soggetti diversi rispetto a quelli che hanno sottoscritto il contratto nazionale, il primo esplicherebbe i suoi effetti soltanto nei confronti degli appartenenti alle associazioni sindacali firmatarie, dovendosi escludere che la mera adesione individuale dei non iscritti possa legittimare la modifica in peius rispetto alla disciplina del contratto nazionale. Michele Bignami, 47 anni, è avvocato in Milano e socio fondatore di CBM & Partners – Studio Legale. Da oltre 20 anni si occupa di diritto del lavoro e di problematiche relative alla gestione delle risorse umane, assistendo numerosi gruppi mult inazi onal i e impre se nazionali. e nazionali (GIDP A sso ci az i o ne – HRDA, G i usla vo r i st i Italiani e Assologistica); autore di numerosi articoli divulgativi pubblicati anche specializzate da riviste internazionali, collabora da tempo con GIDP nell’ organizzazione di workshops e convegni. E’ membro di numerose associazioni internazionali (tra le quali Employment and Industrial Relations Committee dell’International Bar Association, European Employment Lawyers Association) E’ stato più volte menzionato da riviste specializzate Legal 500 e Top (tra cui Legal) quale uno dei giuslavoristi di riferimento nel mercato legale italiano. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ Scheda N. 4 2 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Diritto e...Rovescio “LA CONTRATTAZIONE AZIENDALE: LO STATO DELL’ARTE.” di Michele Bignami ...segue Accordo Quadro 22/01/2009 e Accordo interconfederale 15/04/2009 Un deciso rafforzamento del ruolo della contrattazione aziendale è stato promosso dal nuovo Accordo Quadro per la riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 e dal successivo Accordo interconfederale del 15 aprile 2009, che hanno sostituito, con carattere sperimentale le regole del protocollo del 1993; ciò, operando un esplicito richiamo all’esperienza degli ultimi venti anni nell’ambito dei principali Paesi dell’Unione Europea, nei quali, a fronte di un progressivo decentramento della contrattazione collettiva, è stato registrato un incremento della produttività e delle retribuzioni reali. In particolare, l’Accordo Quadro ed il successivo Accordo Interconfederale ribadiscono la sussistenza di due livelli di contrattazione, nell’ambito dei quali la contrattazione di secondo livello si esercita comunque sempre “per le materie delegate, in tutto o in parte, dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria o dalla legge e deve riguardare materie ed istituti che non siano già stati negoziati in altri livelli di contrattazione”. In particolare, è prevista l’incentivazione attraverso il potenziamento e la stabilizzazione delle misure finalizzate alla riduzione delle tasse e dei contributi sulle somme disposte dal contratto aziendale e legate al raggiungimento di obiettivi di produttività ed efficienza; parimenti, l’accordo quadro prevede l’adozione di linee guida, da concordare bilateralmente, per favorire la diffusione della contrattazione aziendale anche nelle piccole imprese. L’accordo del 22 gennaio 2009 assegna altresì un notevole spazio di manovra alla contrattazione aziendale: infatti, ai sensi del paragrafo 2, punto 16, le viene attribuita la possibilità di gestire le situazioni di crisi e di favorire lo sviluppo economico e occupazionale, riconoscendole il potere di modificare, in tutto o in parte, singoli istituti economici o normativi del contratto nazionale; è però doveroso precisare che è comunque richiesta, per l’efficacia di tali previsioni, la previa approvazione delle parti stipulanti i contratti collettivi nazionali. Michele Bignami [email protected] ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Al di là dei numeri I contratti di solidarietà difensivi per le aziende beneficiarie della CIGS di Sabrina Pagani L a pesante crisi economica e atteggiamento da Per quanto riguarda in particolare i finanziaria ha reso necessario parte datoriale nei confronti di tale contratti di solidarietà ex L. 863/84 nel diversi istituto, generalmente sulla base per aziende beneficiare della CIGS, interventi di natura legislativa ed della dichiarata convinzione che la a amministrativa, gestione dei contratti di solidarietà analogia sia afferenti corso connessi del 2009 per contenere effetti di i natura di diffidenza particolarmente complessa. cui trovano applicazione molte la per disposizioni cassa integrazione occupazionale e sociale che ne sono Infatti, anche nel corso degli ultimi guadagni scaturiti. 12 mesi, mentre abbiamo assistito Legislatore con l’art.1, comma 6 L. ad un largo utilizzo della cassa 102/2009 ha innalzato dal 60% integrazione guadagni sia ordinaria, all‟80% straordinaria integrazione salariale. Tali interventi stanno continuando nel 2010. recenti In particolare, preservare i la necessità livelli di occupazionali, nonchè la ridotta capacità produttiva dei datori di lavoro impattati dalla crisi ha indotto il Legislatore ad che dati in deroga forniti (i ammortizzatori esistenti, attuando sociali Tale misura ha natura sperimentale rispetto per gli anni 2009 e 2010 e si al 2008); l’utilizzo dei contratti di solidarietà è stato molto applica limitato. dirigenti, tale situazione solidarietà gli (esclusi apprendisti, stagionali e quelli i i a di solidarietà difensivi di cui all’art. 1, stato di lavoratori domicilio) inseriti nei contratti Le cause che hanno determinato contratti ai lavoratori una “parziale dei di ammortizzatore sociale del 311% già l’utilizzo trattamento confermano un aumento di tale mini riforma”. In tale contesto è incoraggiato il il dall’INPS estendere l’ambito di applicazione degli straordinaria, sono soprattutto difensivi, imputabili alla limitata conoscenza ossia accordi sindacali tra datore di dell’istituto da parte degli operatori lavoro e rappresentanze sindacali del settore, a motivo del ruolo finalizzati, attraverso la riduzione margine dell’orario di lavoro, a salvaguardare solidarietà che i contratti hanno occupato di nel L. n. 863/84 stipulati dal 1 luglio 2009. Sempre nell’ottica l’accesso a tale di agevolare strumento, il i livelli occupazionali, evitando o panorama ammortizzatori Ministero del Lavoro con il DM n. limitando i licenziamenti collettivi. sociali e di conseguenza nei limitati 46448/09, in vigore dal 3 Agosto interventi 2009, degli di legge e di prassi che oltre a prevedere gli stessi hanno avuto nel corso pagamento Ciò nonostante, malgrado sotto il degli anni.Gli interventi legislativi e dell’INPS, nonché la possibilità di profilo ministeriali ricorso gestionale la solidarietà presenti molte analogie con la cassa integrazione discosti guadagni, dalla e si incentivare l’utilizzo di stati ad tale a prestazioni straordinario sopravvenute nelle e lavoro ipotesi di straordinarie esigenze l’incremento del collegate all’attività produttiva, ha modalità della riduzione di orario trattamento semplificazione rivisto le procedure di accesso ai giornaliero delle procedure di accesso e di o attuata sospensione a rotazione), continua a prevalere un dell’entità e la aziendali di parte nelle sia (laddove quindi finalizzati da ammortizzatore sociale, attraverso quest’ultima medesima non sono chiaramente diretto il direttamente contratti di Solidarietà. applicazione dell’istituto. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Al di là dei numeri I contratti di solidarietà difensivi per le aziende beneficiarie della CIGS di Sabrina Pagani ...segue Più precisamente il Ministero del Raggiunta durata massima di il ricorso a questo ammortizzatore Lavoro ha sostituito il precedente 48 mesi, un nuovo contratto di sociale, che consente alle aziende parametro di congruità con un solidarietà per le medesima unità in “indice di congruità” di più agevole aziendale proprio capitale umano. appl icazio ne , solo se decorsi 12 mesi. c onsi ste nte nel rapporto tra ore non lavorate e ore che sarebbero state lavorate dai tale potrà essere stipulato, Ci auguriamo che gli interventi descritti favoriscano effettivamente lavoratori in solidarietà. crisi di non depauperare il Sabrina Pagani [email protected] In tal modo il contratto di solidarietà è considerato idoneo a perseguire il suo scopo quando la percentuale di riduzione di orario concordata tra le parti, p a r a m et r a t a settimanale, non su superi base il Lunedì 19 Aprile 2010 dalle ore 16.30 alle 20.00 presso la sede di BNP Paribas, P.zza San Fedele 2, Sala Auditorium MM linea 1 - MM linea 3 fermata Duomo 60% “IL DDL COLLEGATO LAVORO” dell’orario di lavoro contrattuale dei Programma lavoratori coinvolti nel contratto di solidarietà. Il DM 16.00 – 16.30: registrazione dei partecipanti (Per ragioni organizzative si raccomanda la puntualità in quanto l’inizio dei lavori è previsto per le ore 16.30 esatte) in questione ha inoltre eliminato il requisito della durata Accoglierà i partecipanti il Dott. Paolo Citterio, Presidente Nazionale Associazione Direttori Risorse Umane G.I.D.P./H.R.D.A. minima di 12 mesi previsto dalle Relatori: precedenti disposizioni, consentendo così al datore di lavoro che fosse nelle condizioni di riprendere anticipatamente la normale attività lavorativa di uscire dal programma di solidarietà, senza mettere in discussione i trattamenti sino ad allora percepiti. Prof. Pietro Ichino - Senatore della Repubblica e membro della Commissione Lavoro del Senato (PD) Dott. Giorgio Santini – Segretario Confederale CISL Discussants: Dott. Fulvio Giangrande – Direttore del Personale di Techint Italia Dott. Antonio Limardi – Direttore del Personale Corporate della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor Moderatore: Non è invece stata modificata la previ sio ne de ll a d urat a non superiore a 24 mesi del contratto di Dott. Franco Vergnano – Giornalista de “Il Sole 24 Ore” L’incontro professionale è gratuito per gli associati G.I.D.P. solidarietà, prorogabile di ulteriori 24 mesi, come previsto dall’art. 7, comma, 1, D,L. n. 536/87. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale La nostra libreria Recensione del libro scelto di Luca Ferrari I di Daniela Patruno n questo numero abbiamo deciso di proporre alcune letture riguardano aspetti relativi al che alcuni tema del „benessere‟ sul lavoro. Uno sguardo è quello di Carlo Bisio che con il suo libro presenta le sue esperienze e riflessioni Quindi, da questa angolatura i dati rilevati documentano l’attenzione crescente da parte dell’imprese alla formazione continua per confrontarsi con i nuovi scenari competitivi , sottolineando l’importanza strategica nel riconoscere e dare senso al lavoro ed al benessere professionale delle proprie risorse umane collegate al tema della sicurezza che si traduce in una dimensione articolata volta s t im o l a re le appunto D i r e z i on i a HR nell’impegnarsi a sviluppare una cultura attenta all’individuo ed alla po s s i b i l i t à di approfondire il aiutarlo senso del lavoro. “Talvolta nelle aziende i Responsabili del Personale pensano che la sicurezza sia un problema di cui si occuperanno “quelli della sicurezza” Daniela Patruno [email protected] Luca Attilio Ferrari [email protected] ad suo C arl o Bis i o è ps i c olog o de lle organizzazioni, consulente e formatore. È docente a contratto di Psicologia delle comunicazioni sociali presso l'Università di Milano Bicocca. Questa frase, nelle prime pagine del bel libro Carlo Bisio, ben ci descrive la sua capacità di andare dritto alla questione e suscitare i primi interrogativi. “Non dovrò per ca so Recensione del libro scelto di o cc up a r m i Sicurezza a nche adesso??....”, della penserà qualche Direttore del Personale già oberato da “Abbiamo mille incombenze, assunto da poco un Altri due sguardi sono due diversi Ingegnere che mi segue tutte le manuali entrambi volti a proporre questioni tecniche e burocratiche….” al direttore HR delle linee guida e E’ proprio su questo che interviene strumenti e Bisio : quello che propone è un lavoro, passaggio di logica dalla sicurezza correlato in accordo con la nuova oggettiva alla sicurezza soggettiva. normativa. E’ correggere per lo diagnosticare stress il passaggio valutazione di sviluppata delle imprese e di sviluppo dell’occupabilità dei lavoratori. gli tutti che quegli aspetti aumentano la sicurezza : cioè la capacità di gestire e fronteggiare il rischio presente e L’investimento nella formazione si rafforzamento della competitività sviluppare soggettivi dal 2001 al 2008 a Milano e Lodi . conferma come fattore cruciale nel con insicurezza, ad una logica che cerca nell’illustrare le esperienze della continua rischi, e interventi tesi a limitare il livello di Infine l’ultimo testo si concentra formazione dei dall’analisi Carlo Bisio: PSICOLOGIA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO più in generale migliorare lo sviluppo Editore: OS-ORGANIZZAZIONI posizione eretica: non troverete nel delle persone ed il loro benessere. Bisio suo sceglie breve e fin dall’inizio agile testo una alcun riferimento normativo, come dice ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale La nostra libreria Presentazione del second libro di Luca Ferrari di Daniela Patruno l’autore, su quest’aspetto vi sono molti altri testi a cui attingere. A lui interessa invece considerare come il tema della Sicurezza vada ormai considerato come un tema strategico per le Direzioni del Personale. Dalla legge 626 del 1994 ad oggi ne problemi. “…gli interventi mirati alla sicurezza non ottengono veri e duraturi risultati [perché] non ntervengono sul benessere e sull’empowerment che sono le altre facce della stessa medaglia”. Così Bisio, a fronte degli studi svolti nelle diverse realtà, può sostenere che : è stata fatta di strada. Nel 1994 si qua nd o affrontarono innanzitutto gli aspetti sicurezza sanitari positivo e non terroristico, le persone anche e strutturali, sviluppando considerevoli informative. Come mai azioni allora, a fronte degli sforzi fatti anche dalle aziende, ancora oggi ci troviamo con cifre di “morti impallidire? traiettoria, bianche” Bisio che, da far è manifestano costruttivi p ro blemat ica del la affrontata modo in atteggiamenti nei confro nti un buon clima e una leadership capace, un’attività di gruppo diffusa dalla sono aspetti facilitanti comportamenti di d’intervento non sia più sufficiente, costruzione della sicurezza; ne l l ’ i n c r e m e nt o comportamenti in di sicurezza la strategia decisiva per gestire questo fenomeno. p a r t e ci p a z i o ne una visione arcaica dell’organizzazione orientata al attiva e alla parziale aziendale profitto; in è effetti oggigiorno qualsiasi azienda è ormai Dopo la campagna d’informazione è interconnessa in ampi sistemi che la giunto il momento che le Direzioni portano a cercare di trovare, con del Personale riprendano in mano il equilibrio, la soddisfazione dei clienti, problema e lo riconducano all’interno dei del proprietà e della comunità. contesto dello sviluppo delle risorse, come una delle competenze di Pierpaolo Masciocchi Edizione: Il sole 24 ore sicurezza stessa; considerazione che oggi quel tipo identifica più della una traccia partendo la fornitori, dei dipendenti, della Pierpaolo Masciocchi è avvocato, direttore dell’area ambiente, i nno v az i o ne e d ut i l it i e s d i Confcommercio. Membro della Commissione istituita presso il Ministero del Lavoro per la riforma della legislazione sulla sicurezza sul lavoro. Si tratta di una guida pratica che illustra la definizione norma di di stress, i legge, la rischi, le Bisio parla così di benessere e non più di procedure chiarisce ancora meglio il suo punto sicurezza perché è diversa la cultura da del rischio e gli elementi chiave per di vista; obiettivi del libro sono: promuovere. da sviluppare. Ecco che allora Bisio contribuire a impostare il problema della sicurezza in unmodo che ne renda più efficace la soluzione far conoscere i risultati di ricerche scientifiche svolte in aziende di ogni tipo settore e dimensione, per indicare alcune piste per la soluzione dei In questo modo alla e tecniche di valutazione la prevenzione. Direzione del Personale viene restituita Insieme al libro viene fornito uno non la specifico software per diagnosticare possibilità di rincominciare a fare cultura la situazione, per individuare azioni e strategia in azienda. correttive “una gatta da pelare” ma A cura di Luca Ferrari e gli adempimenti da svolgere in accordo alla ex Dlsg 81/2008. Più precisamente il programma proposto è in grado di generare automaticamente: ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ L'ALGORITM N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale La nostra libreria Presentazione del terzo libro di Luca Ferrari ...segue Un grafico dettagliato che evidenzia tutti i fattori di criticità emersi risposta per risposta di Daniela Patruno Manuale di valutazione dello stress e dei rischi psicosociali valutazione dello stress correlato. L’utente potrà creare inoltre grafici riassuntivi e tabelle di riepilogo relativamente alle proprie valutazioni. Una valutazione complessiva dei risultati del questionario ttraverso una lettura articolata ma omogenea della situazione emersa e delle principali criticità emerse Per ulteriori approfondimenti si consiglia di visitare il sito: www.ferrarisinibaldi.it Una panoramica delle soluzioni sia di carattere organizzativo che strutturale che occorre adottare per prevenire o limitare o ridurre gli elementi stresso geni evidenziati Tutti gli adempimenti previsti dal D.Lsg 81/08 che il datore di lavoro dovrà assumere per assicurare la conformità normativa e le relative formule che dovrà utilizzare a tal fine. A cura di: Giuseppe Ferrari edizione Ferrari Sinibaldi Giuseppe Ferrari è presidente della Sipiss- Società italiana di psicoterapia per lo sviluppo sociale. Il manuale è il risultato di dieci anni di ricerca e consulenza nell’ambito della A cura di: Fondazione Istud gestione dello stress occupazionale e dello studio dei fenomeni connessi ai rischi psicosociali. Istud è una Business School che opera nel campo della formazione professionale superiore e della ricerca sul management. Il libro ha l’obiettivo di risultare uno strumento pragmatico ed esaustivo. C o nt i e ne un questionario –rom co n il professionale cd per la rilevazione del rischio stress lavorativo correlato. dal Tale questionario affiancato software permette di per l’elaborazione creare statistiche, identificare gruppi omogenei per la L'impegno di Assolombarda in tema di formazione continua nasce dalla consapevolezza che essa rappresenta un fattore fondamentale sia per il miglioramento delle performance aziendali e dello sviluppo competitivo, ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ L'ALGORITM N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale La nostra libreria Presentazione del quarto libro di Luca Ferrari di Daniela Patruno ...segue Il libro si propone quindi di presentare le esperienze sviluppate ed orientate a rispondere alle peculiarità e alle esigenze dei diversi settori assieme alla individuazione di nuovi ambiti. Tra questi: l'utilizzo delle nuove tecnologie e dell'e-business come strumenti strategici di crescita aziendale; la trasmissione di knowhow organizzativo e di nuove competenze gestionali finalizzate al consolidamento delle posizioni di mercato e allo sviluppo competitivo; la gestione del capitale umano e intellettuale aziendale, attraverso la valorizzazione della qualità dell'apporto di ciascun collaboratore, lo sviluppo del senso di appartenenza e di responsabilità e l'avvicinamento tra valori aziendali e valori personali. La sua let t ura perm et te di attraversare quanto è stato fatto, analizzando casi ed esperienze curate da Istud, per arrivare a quello che oggi si può configurare come un sistema territoriale di formazione continua. Giovedì 6 Maggio 2010 dalle ore 16.45 alle ore 20.00 presso la sede di GI Group - OD&M Consulting Piazza IV Novembre 5 (MM2-MM3 Centrale FS) “LO STRESS LAVORO-CORRELATO. OPPORTUNITÀ ORGANIZZATIVA E IMPLICAZIONI GIURIDICO-NORMATIVE” Programma Accoglierà i partecipanti il Dott. Paolo Citterio, Presidente Nazionale Associazione Direttori Risorse Umane G.I.D.P./H.R.D.A. Interverranno: Dott. Mario Vavassori, Amministratore Delegato di OD&M Consulting Prof. Riccardo G. Zuffo, Professore di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni e direttore del laboratorio “Business Psychology. Organizzazione, lavoro e consumi” presso la Facoltà di Psicologia dell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti. Professore di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano. Membro del Laboratorio “Stress e Lavoro” della Regione Lombardia. Partner di Telema International Dott. Marcello Belmonte, HR Manager SIS-TER S.p.A. e Fresenius Medical Care Italia Spa Dott. Giovanni Ravaioli, Direttore Risorse Umane Newron Pharmaceutical S.p.A. Moderatore: Dott. Marco Righi, consulente aziendale L’incontro professionale è gratuito per gli associati G.I.D.P. ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Da ricordare... di Alessandra Bertoli Eccoci al quarto appuntamento della nostra rubrica, uno strumento semplice ma efficace che permette di passare brevemente in rassegna – a chi non ha avuto modo o tempo di parteciparvi – gli eventi principali accaduti in G.I.D.P. nell’arco dell’ultimo periodo. Questo periodo è stato contraddistinto da convegni di carattere giuslavoristico con particolare riferimento alle controversie di lavoro e alle difficoltà aziendali, ma anche da un tema sempre attuale come l’assessment. Ricordiamo i relatori, i temi e le date: Milano, 14 Gennaio 2010 – “Crisi economica e finanziaria: strumenti a disposizione della direzione risorse umane per la gestione delle difficoltà aziendali - cassa integrazione, contratti di solidarietà, mobilità” L’obiettivo dell’incontro, che vede come relatori gli Avvocati Roberto Respinti, Antonio Simonetti e Giorgio Simonetti, è illustrare strumenti conservativi e risolutivi del rapporto di lavoro sia dal punto di vista normativo che gestionale ed applicativo: vengono condotte riflessioni operative su CIGO, CIGS, Mobilità, Cassa in deroga, Contratti di solidarietà. Milano, 28 Gennaio 2010 – “Le somme corrisposte a titolo transattivo per la definizione delle controversie di lavoro” L’incontro, che vede in qualità di relatori l’Avv. Colombo e l’Avv. Fava, intende analizzare soluzioni conciliative all’interno dei luoghi di lavoro, non solo da un punto di vista teorico, ma anche pratico attraverso il commento di “format” di conciliazione. Inoltre vengono affrontate le problematiche contributive e fiscali delle somme erogate ai lavoratori in conseguenza della transazione anche alla luce della nuova circolare Assonime n. 9 del 2009. Milano, 11 Febbraio 2010 – “Sentenza di cassazione: reato ridurre lo stipendio sotto la pressione del licenziamento” E’ possibile ridurre il superminimo dei lavoratori soprattutto in tempo di crisi? E soprattutto quali sono i limiti entro i quali ciò è possibile? A queste e altre domande danno una risposta l’Avv. Burragato, l’Avv Fava e il Dott. Bottelli, partendo dalla sentenza della Cassazione, emessa al termine di un giudizio penale, che aggrava ancor di più la responsabilità del datore ritenendolo anche penalmente perseguibile ai sensi del codice penale (estorsione). Milano, 18 Febbraio 2010 – “Lo metto a bordo?/Lo lascio a bordo? (Soluzioni operative: assessment di selezione e valutazione del potenziale di risorse di qualità)” Dall´indagine G.I.D.P. “I trend occupazionali delle imprese italiane – secondo il budget HR 2010”, emerge che il 68% delle imprese che appartengono al nostro network sta assumendo personale impiegatizio, Quadri e Dirigenti. L ’incontro approfondisce le tematiche relative all'assessment insieme a un Gruppo leader in questo settore: vengono infatti presentate metodologie ed esperienze, con testimonianze di Direttori HR clienti di MCS e di ASCONS, sia su casi di neolaureati sia su casi di Risorse Umane già presenti in azienda. Roma, 24 Febbraio 2010 - “Il licenziamento individuale del dirigente” L'incontro, tenuto dagli Avvocati Fava e Tedde, si propone di analizzare, soprattutto sotto il profilo giuslavoristico, le problematiche più ricorrenti cui porre particolare attenzione nella gestione del licenziamento del dirigente con particolare riferimento alla ristrutturazione e/o riorganizzazione aziendale. L'incontro si propone anche di dare uno sguardo a due "nuove" forme di licenziamento: il mancato rispetto della legge 231/01 e della normativa sulla sicurezza sul lavoro alla luce delle recenti modifiche legislative. Milano, 25 Febbraio 2010 – “La nuova contrattazione integrativa aziendale” L’Avv. Bignami e l’Avv. Russo inquadrano la trattativa aziendale all’interno delle relazioni sindacali e del sistema di norme che regolano il contenuto degli accordi aziendali. I rappresentanti di entrambe le parti sociali: Caprioli (FIMCISL Lombardia) e Passerini (Assolombarda), che illustrano gli obiettivi che si pongono con tale contrattazione e il contenuto di alcuni degli istituti più importanti regolati dalla nuova contrattazione. Infine, viene illustrata l ’esperienza diretta di una gestione di una trattativa aziendale da parte di un’impresa attraverso l’illustrazione di un “case history” da parte di Giangrande di Techint. Alessandra Bertoli [email protected] ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice @ N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale ...da non perdere di Roberta Scrosati Segue un breve focus sulle notizie del mondo economico, politico e sociale che riguardano da vicino il panorama delle Risorse Umane e non solo. Questi “flash”, data la loro rilevanza ed attualità, sono degli spunti per eventuali riflessioni e possibili approfondimenti. Risorse Umane. A Milano premiate le famiglie che permettono di conciliare il lavoro e la famiglia (da “Il Sole 24 Ore” del 13-01-2010) Aziende in campo per il welfare. In aumento il ricorso alla banca delle ore: più convenzioni e sconti. Retribuzioni. Il rilancio dell‟apprendista (da “Il Sole 24 Ore” del 25-01-2010) Nuovo meccanismo di calcolo negli accordi (anche aziendali) per eliminare le disparità. Con la finanziaria stipendi in percentuale agli assunti pari -grado. Occupazione. La parità solo nel 2033 (tratto da “Il Sole 24 Ore” del 27 -01-2010) Uno studio di Manageritalia calcola il tempo necessario alle donne per raggiungere il 50% dei posti. Istat: una dipendente su tre abbandona dopo la nascita di un figlio. Il modo giusto per licenziare (tratto da “Business People di Gennaio 2010”) Umanità e determinazione. Parla Paolo Citterio, ex Direttore Centrale del Personale e organizzazione della Techint e Presidente dell’Associazione Direttori delle Risorse Umane G.I.D.P./H.R.D.A. Il lavoro flessibile (tratto da “L’esperto risponde de Il Sole 24 Ore” del 1 -02-2010) Contratti a termine con il limite dei 3 anni. Il superamento della scadenza fissata dalla legge comporta anzitutto una maggiorazione della retribuzione giornaliera. Poi, trascorsi 20 -30 giorni si determina il passaggio a tempo indeterminato. Outplacement. Manager in crisi – Solo un terzo ritrova il lavoro (da “Avvenire” del 24-022010) Dirigenti, addio al posto fisso. Se non esiste più l’azienda per la vita e le competenze diventano obsolete in poco tempo, fare il manager oggi vuol dire mettere in conto un’elevata mobilità, voluta o imposta. Come cambia l‟occupazione (tratto da “Il Sole 24 Ore” del 24-02-2010) Lo stage paga dazio alla crisi. Cresce la richiesta delle aziende ma si riducono le stabilizzazioni. L‟apprendimento continuo per sviluppare la professionalità è l‟arma vincente nella formazione: lo sostiene Pietro Scardillo (tratto da “ItaliaOggi” dell’ 1-03-2010) Senza la formazione continua la professionalità diventa presto obsoleta. Nella vita di un lavoratore, a qualsiasi livello, la professionalità costituisce il suo vero patrimonio, che va costantemente aggiornato e sviluppato attraverso la formazione continua. Donne e lavoro. Il gender pay gap (tratto da “Il Sole 24” Ore del 1-03-2010) L’equità non trova spazio in busta paga. Stipendi più bassi del 20%: pesano le differenze di posizione professionale e le ore lavorate. Roberta Scrosati [email protected] ...avanti Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati Torna all’indice N. 4 Aprile 2010 Periodico di approfondimento del Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale Colophon HR Time Registrazione al Tribunale di Milano n. 498 del 6 Settembre 2007 Direttore Responsabile: Luigi dell’Olio Coordinatore Comitato Scientifico: Pietro Ichino Comitato Scientifico: Avv. Michele Bignami Avv. Antonio Simonetti Avv. Antonio Toffoletto Avv. Salvatore Trifirò Direttore Editoriale: Pietro Scardillo Comitato di Direzione: Giovanni Facco Giuseppe Fumagalli Piera Marini Piero Quaroni Stefano Sedda Segreteria di Redazione: Alessandra Bertoli Roberta Scrosati [email protected] ; [email protected] ; 02/86984813 Associazione G.I.D.P. Consiglio Direttivo: Citterio Paolo - Presidente Diamanti Gianni - VicePresidente Quaroni Piero (Studio Pirola Pennuto Zei & Associati) - Tesoriere Bonometti Patrizia (Tenaris Dalmine) Crippa Marco (ANovo Italia) Limardi Antonio (Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor) Odazio Emanuele (Deloitte Consulting S.p.A.) Rossi Roberto (Morgan Stanley) Strapazzon Giovanni (Zambon S.p.A) Segretario Generale Associazione G.I.D.P./ H.R.D.A.: Ciullo Mino Revisori dei conti : Ardielli Monica (Mylan S.p.A.) Donato Angelo (Librerie Feltrinelli S.r.L) Giangrande Fulvio (Techint Italia) Revisori aggiunti : Arsini Cinzia Falanga Bruno (Gruppo Bonato) Nomina soci emeriti (alla memoria) Banzatti Orio Malatini Claudio Soci Onorari: Prof. Pietro Ichino (grande giurista ed innovatore nel mondo del lavoro) Dott.ssa Piera Marini (pioniera di un nuovo approccio alla gestione delle Risorse Umane) Dott. Giovanni Medi (Presidente del Premio Nazionale Mondo del Lavoro G.I.D.P./H.R.D.A. I,II,III Edizione) Dott. Pietro Scardillo (Direttore HR Time, rivista dell’Associazione G.I.D.P./ H.R.D.A.) Sono stati altresì nominati : Facco Giovanni (Comdata S.p.A.) - Coord. Reg. G.I.D.P./ H.R.D.A. Liguria Apicella Diego (Lloyd's Register Emea) - Vicecoord. Reg. G.I.D.P./ H.R.D.A. Liguria Fiorindo Ermes (Alenia Aeronavali) – Coord. Reg. G.I.D.P./H.R.D.A. Triveneto Tossini Umberto (Automobili Lamborghini Holding S.p.A) – Coord. Reg. G.I.D.P./ H.R.D.A. Emilia Romagna Ghiretti Arnaldo (Chiesi farmaceutici S.p.A.) – Vicecoord. Reg. G.I.D.P./ H.R.D.A. Emilia Romagna Culini Massimo (Uni Credit Banca di Roma) - Coord. Reg. G.I.D.P./ H.R.D.A. Lazio Rapisarda Mario (Sise S.p.A) - Coord. Reg. G.I.D.P./ H.R.D.A. Sicilia Progetto grafico e realizzazione a cura di AIR-ATLANTIS via Bordighera 10 20142 Milano 02 36559795 Thu mbs. db Torna all’indice Copyright © 2009 GIDP - Tutti i diritti riservati @