GIUGNO 2015 - ANNO XII - NUMERO 6 - euro 1,00 - distribuzione gratuita
Divisioni fatali per Insieme per Ossi
Serra eletto con solo 1.564 voti su 3.891 (41%); il 59% si divide tra Cossu e Cau
Tutto come previsto, la lista Ossi bene
comune di Cau non raggiunge nemmeno i mille voti, arriva ultima nella sfida a
tre, con 931 voti e un distacco di oltre
500 voti dalla prima ma senza ottenere
nulla determina esclusivamente la
sconfitta di Insieme per Ossi e della
Cossu che si ferma a soli 280 voti da
Uniti Possiamo. Cau con la sua scelta
determina la sconfitta della maggioranza di cui faceva parte e consegna la vittoria alla lista Serra - Cassano. Nella
storia di Ossi questo film, nel quale la
lista di maggioranza perde a causa
della terza lista, lo si è visto altre due
volte, nel 1975 a scapito di Tottoi Delogu
e della lista Dc, nel 1995 a scapito di
Cassano. Complimenti! (segue pag.2-4-I-IV-5)
Record di donne elette
PIBERE & PIBERONE
La doppia preferenza di genere raggiunge lo scopo
Una notizia positiva è certamente quella che vede la partecipazione femminile
crescere esponenzialmente; dopo le
disposizioni legislative del 2012 che
hanno introdotto la doppia preferenza di genere
le donne elette
al
Consiglio
Comunale
sono complessivamente
otto, cinque nella maggioranza e tre nell’opposizione. Per la maggioranza vengono elette
Laura
Cassano,
Alessandra
Manca,
Pasquangela Muresu,
Maria Laura Serra,
Patrizia Muresu mentre per l’opposizione vengono elette Maria Laura
Cossu, unica donna candidata a sindaco, Elisabetta Sanna, della lista
Insieme per Ossi e Maria Elena Serra
della lista Ossi bene comune. A Ossi il
binomio Donne e Politica non è mai
stato particolarmente felice. Il Consiglio
comunale è sempre stato interamente
maschile fino al 1975
quando le sinistre (PciPsi) elessero due donne,
Maria Gesuina Pinna e
Rosa Anna Derudas che
fu anche assessore. Nel
1985 nessuna donna.
Nel 1990 fu eletta solo
Salvatorica Martinez.
Nel 1995 due donne
Loredana Calaresu e
Patrizia Muresu come
nel 2000 Patrizia Muresu
e Maria Luisa Giugia e nel 2005, Pina
Maria Derudas e Maria Elena Serra.
Nel 2010 le elette furono tre, Cristiana
Sanna, Patrizia Muresu e Maria Laura
Cossu, che è stata anche Vicesindaco.
LA FRASE
”Il silenzio dell’Unione sull’immigrazione è diventato assordante.
L’Europa ha perso qualcosa di
molto prezioso: la sua capacità di
dimostrare umanità.”
Amnesty International
2
Un pezzo del Pd ha agito solo per perdere
La scelta di fare un’altra lista da parte di Cau ha determinato la vittoria di Serra
Giovanni Serra e Gavino Cassano non
devono ringraziare gli elettori di Ossi, i
1.564 elettori che hanno votato quella
lista, ma devono ringraziare solamente
otto persone, otto “dirigenti” del PD di
Ossi che con il loro comportamento
hanno diviso l’elettorato che non voleva
Serra e distrutto una vittoria che era a
portata di mano. Vittorio Cau, Antonello
Fadda, Giovanna Fiori, Sergio Zinellu,
Gavino Fadda, Maria Elena Serra,
Maria Demontis e Angelo Cau sono
otto componenti su venti della
Direzione del PD che avendo perso le
votazioni all’interno del partito, pretendevano di imporre il loro candidato con
la minaccia di fare un’altra lista. Questa
storia ad Ossi la conoscono tutti, o
meglio, ne conoscevano diverse versioni fintanto che con la pubblicazione dei
verbali, che riportano fedelmente quanto successo, molti cittadini hanno capito come stavano davvero le cose.
Perdenti erano dentro la direzione del
Pd, in quanto Cossu aveva più consensi di Cau e perdenti sono usciti dalla
competizione elettorale in quanto
Cossu supera Cau di quasi 350 voti. Si
può vincere una partita con metà della
tua squadra che gioca per perdere?
Evidentemente la risposta è no.
Quando Angelo Cau ha manifestato
l’intenzione di non rispettare le decisioni della direzione del partito e di candidarsi ugualmente, un autorevole dirigente del PD ha sollecitato un incontro
che si è tenuto ad Ossi nella seconda
metà di marzo al quale erano presenti:
Angelo Cau, Vittorio Cau, Giovanni
Vargiu, Francesco Pinna, Bastiano
Alba, Tatiana Giuranna e Pasquale
Lubinu. La richiesta che veniva avanzata dai vertici del partito era quella di fermarsi, azzerare tutte le decisioni prese
Responsabile redazione:
Massimo Pintus
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la tiratura è di 1.500 copie
Questa pubblicazione non ha scopo di lucro.
Trovate il mensile nelle rivendite dei quotidiani
Acciaro, Murgia, Mudadu, Fara e dagli sponsor
e provare a ripartire. In quella occasione l’allora sindaco Lubinu aveva pronosticato ad Angelo Cau che avrebbe
ottenuto tra i 700 ed i 900 voti, a Maria
Laura Cossu tra 1.300 e 1.500 e per
Serra tra 1.500 e 1.700. Da un lato
2.000-2.200 voti e dall’altro 1.500-1.700
voti. I sostenitori di Cau non hanno condiviso quella previsione sostenendo
che il risultato sarebbe stato ben diverso. Alla richiesta di azzerare tutto e ricominciare da capo, che era inaccettabile
soprattutto per la parte del partito che
subiva la scorrettezza, fu dato un
assenso di massima dai sostenitori di
Maria Laura Cossu, mentre i sostenitori di Angelo Cau non dettero nessun
margine di trattativa affermando che “si
erano spinti troppo avanti”. La loro
unica opzione era una lista con Cau
candidato e Cossu che doveva ritirarsi
dalla competizione per cedere il passo.
Solo questa era la proposta sul tavolo. I
presenti alla riunione lo sanno bene.
Davanti ad un atteggiamento simile
anche i vertici del partito hanno alzato le
braccia e hanno preso atto di un’arroccamento non recuperabile, di una
volontà cieca di imporsi. Il resto del film
lo abbiamo visto, famiglie divise, malumori, amicizie messe a rischio, gente
che non si saluta più, un elettorato non
abituato alle divisioni, confuso da questi comportamenti. Tanti i colpi bassi
alcuni a voce e altri su carta (anche se
per alcuni solo le critiche scritte valgono
non le bugie ripetute a voce). Solo degli
sprovveduti potevano pensare che la
terza lista avesse qualche possibilità di
vittoria, mentre chi vedeva le forze reali
in campo capiva che la lista Cau sarebbe arrivata terza e non era minimamente in partita. Il vero miracolo sarebbe stato la vittoria di Insieme per Ossi in
queste condizioni contro tutti! Dietro la
nascita della terza lista c’è una verità
inconfessabile, un aiuto a Serra occultato con motivazioni politiche. Questa
cosa è vera per un numero ristretto di
persone che hanno fatto leva sull’ingenuità di molti candidati ed hanno raggiunto il loro inconfessabile scopo.
La terza lista “kamikaze”
La stessa cosa è accaduta nel 1975 e nel 1995
Alle elezioni comunali sono state presentate tre liste, come nel 1970, nel
1975 e nel 1995. L’esistenza di due liste
è fisiologica, nel senso che in democrazia è necessario che ci siano una maggioranza ed un’opposizione quando
nasce la terza lista o altre ulteriori liste ci
sono due possibilità: o esse prendono
vita in modo completamente esterno
alle due principali, oppure nascono da
una spaccatura dalle liste principali. Nel
1975 la DC divisa consegnò la vittoria al
PCI-PSI, nel 1995 la lista di Leonardo
Tilocca consegnò la vittoria a Serra. Nel
2015 il copione è stato lo stesso, quello
che si vede ovunque; altro che offese
della satira! La vera offesa, l’offesa più
grande che è stata fatta è quella di aver
creato una lista con lo scopo premeditato di vendicarsi per la mancata designazione giocando a perdere e coinvolgendo in ciò ignari candidati.
Liste comunali 1952-2015
1952 - (5) DC, Sardegna e due spighe,
Indipendenti, Aquila, Stella
Corona e Fiamma
1956 - (2) DC, Sardegna e due spighe
1960 - (2) DC, Sardegna e due spighe
1964 - (2) DC, Sardegna e due spighe
1970 - (3) DC, Sardegna e due spighe,
Lista civica
1975 - (3) Unità Democratica Popolare,
DC, Rinnovamento
1980 - (2) Unità Democ. popolare, DC
1985 - (5) DC, PCI, PSI, PSdAZ., PRI
1990 - (4) DC, PCI, PSI, PSd’Az.
1995 - (3) Insieme per Ossi, Esperienza e
Rinnovamento, Il Buon governo
2000 - (2) Insieme per Ossi, U.p.cambiare
2005 - (4) Insieme per Ossi, Seminiamo il
futuro, Alternativa civica, Lista
del cuore.
2010 - (2) Insieme per Ossi, Uniti per rinnovare
2015 - (3) Uniti Possiamo, Insieme per
Ossi, Ossi Bene Comune
3
Serra comincia il mandato con un dispetto
Un’ordinanza arbitraria e carente di motivazioni chiude il parco verde di Fundone
Che si tratti di un dispetto politico lo
hanno capito tutti leggendo la ridicola
assenza di motivazioni dell’ordinanza
con la quale il sindaco ha chiuso al pubblico il parco di Fundone. L’invidia fa
brutti scherzi. Nel 1995 e nel 2000
Giovanni Serra aveva come impegno
programmatico la realizzazione del
parco di Fundone. In dieci anni, nessun
progetto, nessun finanziamento, nulla
di nulla, la classica promessa elettorale
non mantenuta. C’è stato invece chi il
parco lo ha realizzato davvero, in otto
anni di impegno tenace, rete di comuni,
progetto, espropri, appalto, esecuzione
dei lavori e quella che era solo un’idea
è stata realizzata. Essendoci stato un
aspro scontro politico sul parco di
Fundone a partire dalla fine del 2012
che è durato fino alla campagna elettorale scorsa, la cattiva politica non ha
pensato a quante cose belle si potessero organizzare nel parco, ma ha identificato questa opera con il sindaco
Lubinu e di conseguenza ha voluto
consumare una piccola misera vendetta. Ecco nel dettaglio le motivazioni: anzitutto nell'ordinanza si afferma
che il Comune è proprietario dei terreni, cosa della quale finalmente anche
il vicesindaco Canu potrà prendere
atto, visto che, in campagna elettorale,
eccepiva il titolo di proprietà del
Comune. 1) nell'ordinanza si fa riferimento genericamente ad un sopraluogo effettuato in data 4 giugno senza
fornire nessuna indicazione sulla qualifica, l'incarico ricoperto e le competenze tecniche dei partecipanti al
sopraluogo del quale, come confermato dall'ufficio tecnico, non è stato
effettuato nessun verbale. 2) l'assenza
di un gestore non costituisce in alcun
modo un valido motivo preclusivo alla
fruizione di uno spazio pubblico in condizioni di sicurezza, come del resto
accade in tutti gli altri spazi verdi comunali. 3) il potere di emanare ordinanze
contingibili ed urgenti affidato al sindaco
si riferisce ad un pericolo concreto ed
imminente e non ad un generico pericolo non meglio precisato. 4) quando
l'erba cresce un'Amministrazione
degna di questo nome si adopera per
tagliarla e non per la chiusura dei luoghi
dove l'erba è cresciuta. 5) il taglio dell'erba a Fundone, a prescindere dalla
chiusura, si rende comunque necessa-
rio per ottemperare alle prescrizioni
della campagna antincendio al fine di
assicurare la pubblica incolumità così
come avviene in tutte le proprietà comunali. 6) il Comune di Ossi dispone di un
potente trattore con braccio meccanico
di lunghezza pari a metri sei, nonché di
numerosi decespugliatori e personale
sia qualificato che generico che, in un
paio di giornate, avrebbe agevolmente
pulito tutta l'area del parco. 7) qualora
l’area del parco non venisse pulita verrà
segnalata l'inadempienza al Corpo
Forestale di Vigilanza Ambientale. 8) gli
atti di vandalismo contro la proprietà
comunale, l'abbandono di rifiuti, ecc.
riscontrati, non verranno inibiti con la
chiusura, ma anzi, verranno incentivati
perché si lascerà campo libero ai vandali senza più nessun controllo. 9) i controlli e le regole erano state disposte
S.Agenzia OSSI - dott. Sergio Zinellu
Largo Diaz - Tel. 079-349053 cell. 393-9208107
nella precedente Ordinanza sindacale
del 14 maggio 2015. 10) l'ordinanza
non è accompagnata da nessun parere
tecnico. Per tutti questi motivi l’ordinanza del sindaco qualora venisse impugnata nelle sedi opportune con ogni
probabilità sarebbe spazzata via in cinque minuti. I consiglieri comunali di
Insieme per Ossi hanno presentato
un’interrogazione con la quale chiedono di sapere: “1. Da chi è stato effettuato il sopraluogo e quale qualifica o titolo
tecnico idoneo avesse chi vi ha partecipato ed ha valutato il da farsi. 2. Perché
non è stato redatto un verbale del
sopraluogo. 3. Quale tipo di pericolo
immediato e concreto era presente tale
da indurre il primo cittadino a ritenere
che ricorressero i presupposti per un
atto drastico come la chiusura di un
parco pubblico sottratto così alle decine
di frequentatori quotidiani. 4. Quanto
tempo durerà la chiusura del parco. 5.
Quanto tempo é ritenuto necessario
per il completamento della gara d'appalto per la gestione. 6. Quanto tempo
è ritenuto necessario per la realizzazione del centro polifunzionale i cui
fondi andranno perduti in caso di
mancata rendicontazione entro il 31
dicembre. 7. Se la chiusura di
Fundone abbia come modello cui ispirarsi quello della strada provinciale per
Sant'Antonio.” Che poi si dica che il
parco di fundone è un cantiere troviamo sia anche offensivo verso l’impresa di Ossi che ha realizzato i lavori
Se.Sa srl di Antonio Serra la quale ha
realizzato i lavori che sono stati certificati, collaudati e pagati. Se davvero ci
fossero lavori non eseguiti a regola
d’arte il Comune di Ossi ha due anni di
tempo per contestare all’impresa e al
direttore dei lavori la non corretta esecuzione delle opere. Il fatto è che
Giovanni Serra in dieci anni non è riuscito ad aprire la casa di riposo (che fu
inaugurata due anni dopo la fine del
suo mandato nel 2007) non ha aperto il
centro sociale, da assessore provinciale non ha aperto la buddi-buddi e la
strada franata per sant’Antonio figuratevi se poteva tenere aperto il parco!
4
L’armata “invincibile” si ferma solo al 41%
Per la Nuova Sardegna, Serra addirittura ha “stravinto”, in realtà vince di misura
Che la Nuova Sardegna facesse il tifo
per Giovanni Serra se ne sono accorti
tutti, l’ultimo episodio è la vergognosa
intervista ai tre candidati apparsa il 26
maggio che parteggiava spudoratamente per lui.
Che si scriva poi,
in riferimento alle
ultime
elezioni,
che Serra ha “stravinto”
avendo
preso appena il
41% dei voti
rasenta davvero il
ridicolo! Serra si è alleato con Cassano,
l’opposizione non ha presentato nessuna lista, ha imbarcato SEL, IRS, 5 stelle, aveva davanti un Pd appositamente
spaccato a metà e nonostante tutto
questo riesce a vincere con appena
280 voti di scarto! Che cosa ci sarebbe
di straordinario in questa vittoria? La
verità è che la maggioranza degli ossesi non voleva Serra come sindaco, ben
2.211 elettori non lo hanno votato, per-
chè dire che “stravince”?. Nel 2010
Insieme per Ossi “stravinse” davvero
con il 79,97% dei voti. La vittoria di
Serra si sarebbe potuta definire “netta”
se avesse superato il 50% dei voti,
ma una vittoria con
1.564 voti su 3.891
votanti non ha
nulla di straordinario; se fossimo col
sistema proporzionale anzichè con
quello maggioritario non avrebbe
avuto nemmeno la maggioranza in
Consiglio Comunale. Si tratta di una vittoria di misura, come quella del 1995
quando Serra ha battuto Cassano
alleandosi a sinistra, l’inverso di oggi
che batte la sinistra spaccata in due
alleandosi con Cassano. Tutto ciò può
solo essere definito opportunismo e
non è infrequente che gli opportunisti
vengano premiati nella politica come
nella vita. Adesso viene il bello.
Cossu prevale su Cau
Da sola contro tutti, con metà partito
che nel disprezzo delle regole e
della democrazia interna l’ha combattuta, con alcuni che avevano il
solo obbiettivo di farle perdere le
elezioni per far vincere Serra, con
certe donne del direttivo PD che solo
a parole sono per le donne, contro
chi prevedeva sarebbe arrivata
terza, contro tutto questo 1.280 voti
sono un risultato di tutto rispetto.
Cicino Canu ottiene un risultato straordinario
Coerente con le sue idee e le scelte politiche fatte ha combattuto fino all’ultimo voto
Tutte e tre le liste lo avrebbero volentieri voluto tra le loro fila per via dei 452
voti raccolti alle comunali del 2010 ed in
previsione di un risultato che anche questa
volta si annunciava
come
notevole.
Antonino Canu, noto
Cicino, ha scelto la
coerenza, ha scelto di
sostenere la coalizione Insieme per Ossi
nella quale si è candidato nel 2005 assieme
al sindaco Lubinu ed
ha scelto di ingaggiare
una lotta fino all’ultimo
voto. A differenza dell’altro esponente
del gruppo che faceva capo originariamente all’UPC, Alfredo Mossa, che
durante le trattative aveva confermato
che loro due avrebbero agito d’intesa.
Consapevole della sua forza Canu ha
preferito la coerenza. Non così altri saltimbanchi della politica che sono capaci di dire una cosa e
poi cambiare idea 30
secondi dopo! 512 voti
di preferenza, cioè un
record storico per
Ossi, dimostrano che
la costanza, il lavoro
costante, essere sempre disponibile con i
cittadini, porta frutti.
Hanno voglia i candidati a sorridere e salutare quindici giorni
prima del voto, la vera
fatica è quella d’essere presenti e
disponibili sempre, come ha fatto
Cicino Canu. Alcuni si sono scandalizzati per la satira fatta da questo mensile, perchè i candidati sono stati raffigu-
rati con i personaggi di guerre stellari o
della macchina del tempo o altro, però,
quelle stesse persone che si scandalizzano per una fotografia, non esitano
privatamente a gettare merda su tutti,
altro che macchina del tempo, loro
hanno usato la macchina del fango. Le
verginelle scandalizzate per la satira a
quattrocchi per mesi hanno infangato la
reputazione di Cicino Canu di Pasquale
Lubinu e di altri, hanno condiviso su
watsapp fotografie offensive e prese in
giro ben più pesanti ma si scandalizzano per la satira? Altri hanno raccontato
balle su cosa è successo nel Pd e poi
criticato la pubblicazione dei verbali
(che li avevano sbugiardati!). A Cicino
Canu facciamo i complimenti per la
tenacia e diciamo di usare tutta la forza
che il voto gli ha dato per fare un’opposizione rigorosa alla lista dell’inciucio
perchè a breve si inizierà a ballare...
I
Tutti i risultati delle liste e dei candidati
Undici consiglieri comunali assegnati a Serra, due a Cossu ed uno a Cau
CAU ANGELINO
931 voti (24,66%)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Serra Maria Elena
Mossa Alfredo
Faedda Patrizia
Pinna Gianpiero
Demontis Maria A.
Solinas Francesco
Sanna Cristiana
Mura Sonia
Branca Anna
Linzas Salvatore
Zinellu Sergio
Fadda Gavino
Spada Claudio
Donaera Federico
Sanna Sebastiano
Cubadda Tullio
SERRA GIOVANNI
1.564 voti (41,43%)
COSSU MARIA LAURA
1.280 voti (33,90%)
191
186
126
121
113
96
91
77
75
71
70
67
60
45
38
20
Maria Elena Serra è l’unica eletta nella
lista “Ossi bene comune”. Ex assessore nella Giunta Lubinu supera per cinque voti l’ex Presidente del Consiglio
Comunale Alfredo Mossa che resta
fuori come gli ex assessori Gianpiero
Pinna (121) e Gavino Fadda (67) nonchè gli ex consiglieri Sergio Zinellu
(70) e Cristiana Sanna (91).
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Canu Cicino
Sanna Elisabetta
Alba Sebastiano
Giuranna Tatiana
Ventura Gianfranca
Lubinu Paola
Palmas Giuseppina
Contini Luciano
Fancellu Giovanni
Tucconi Ilaria
Vargiu Silvana
Solinas Antonio
Demontis Pietro
Chessa Manuela
Pilo Maria Grazia
Merella Matteo
512
191
188
179
179
116
111
84
81
76
61
60
53
43
37
27
Cicino Canu è il consigliere comunale
in assoluto più votato con 512 preferenze, Assessore nelle Giunte Lubinu ininterrottamente dal 2005. Viene eletto
insieme ad Elisabetta Sanna candidata per la prima volta nella lista “Insieme
per Ossi”. Nessuno degli altri candidati
faceva parte del Consiglio Comunale o
della Giunta Municipale uscente.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Canu Ferdinando
Cassano Laura
Manca Alessandra
Derudas Mauro
Muresu Pasquangela
Serra Maria Laura
Muresu Patrizia
Muresu Pietro
Tilocca Gianfranco
Mudadu Fabio
Sau Antonio
Mura Michele
Brunu Silvia
Martinez Caterina
Tolle Giulia
Sara Emanuele
264
254
235
231
213
200
177
145
138
137
136
120
91
90
51
45
Nando Canu è il più votato della lista
Uniti possiamo (264) che insieme a
Patrizia Muresu (177) faceva parte del
Consiglio Comunale uscente. Nessuno
degli altri candidati era consigliere.
Gianfranco Tilocca (138) era assessore nella giunta uscente. Buon risultato delle donne ben cinque su undici tra
gli eletti ed ai primi posti come voti.
INSERTO SPECIALE ELEZIONI COMUNALI
II
Lista n°1 - Ossi bene comune
Candidato Angelo Cau - voti 931 pari al 24,66%
DATI DEFINITIVI 7 SEZIONI SU 7
SEGGIO
1
CANDIDATI
Mossa Alfredo
Sanna Cristiana
Fadda Gavino
Branca Anna
Cubadda Tullio
Faedda Patrizia
Pinna Gian Piero
Serra Maria Elena
Spada Claudio
Demontis Maria A.
Solinas Francesco
Mura Sonia
Linzas Salvatore
Donaera Federico
Sanna Sebastiano
Zinellu Sergio
19
17
5
11
2
13
12
23
4
10
15
14
6
10
11
9
Totale preferenze:
Totale voti di lista:
181
119
SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO
7
TOTALE
3
6
2
4
5
27
15
4
15
6
18
15
41
4
9
26
6
12
5
6
19
228
146
22
15
4
4
6
8
24
19
5
15
12
3
5
9
1
4
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5
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3
6
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20
12
17
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7
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4
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28
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10
23
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9
4
8
8
44
11
13
16
5
36
13
43
13
8
13
10
14
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6
4
34
18
15
10
1
17
23
19
12
31
5
22
14
3
3
16
186
91
67
75
26
126
121
191
60
113
96
77
71
45
38
70
156
100
160
111
226
144
259
163
243
148
1.453
931
Lista n°2 - Insieme per Ossi
Candidata Maria Laura Cossu - voti 1.280 pari al 33,90%
DATI DEFINITIVI 7 SEZIONI SU 7
CANDIDATI
Alba Sebastiano
Canu Antonino
Chessa Manuela
Contini Luciano
Demontis Pietro
Fancellu Giovanni
Giuranna Tatiana
Lubinu Paola
Merella Matteo
Palmas Giuseppina
Pilo Maria Grazia
Sanna Elisabetta
Solinas Antonio
Tucconi Ilaria
Vargiu Silvana
Ventura Gianfranca
Totale preferenze:
Totale voti di lista:
SEGGIO
1
29
60
12
4
7
8
18
17
8
13
3
22
10
13
7
25
256
161
SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO
7
TOTALE
3
6
2
4
5
26
79
9
16
16
7
29
5
4
22
2
41
5
10
13
26
310
197
18
62
5
13
1
6
23
12
3
17
3
21
12
5
12
15
25
60
10
12
1
23
21
23
6
14
4
22
3
5
9
22
16
93
3
12
7
13
13
17
3
23
7
21
4
17
7
29
35
74
3
18
8
18
30
28
0
12
14
17
14
11
6
37
39
84
1
9
13
6
45
14
3
10
4
47
12
15
7
25
188
512
43
84
53
81
179
116
27
111
37
191
60
76
61
179
228
153
260
157
285
183
325
216
334
213
1.998
1.280
III
Lista n°3 - Uniti possiamo
Candidato Giovanni Serra - voti 1.564 pari al 41,43%
DATI DEFINITIVI 7 SEZIONI SU 7
SEGGIO
1
CANDIDATI
Brunu Silvana
Canu Ferdinando
Cassano Laura
Derudas Mauro
Manca Alessandra
Mudadu Fabio
Martinez Caterina
Mura Michele
Muresu Pasquangela
Muresu Piero
Muresu Patrizia
Sara Emanuele
Serra Maria Laura
Sau Antonio
Tolle Giulia
Tilocca Gianfranco
13
33
23
29
37
11
6
20
25
21
37
7
35
6
1
19
Totale preferenze:
Totale voti di lista:
323
204
SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO SEGGIO
7
TOTALE
3
6
2
4
5
14
48
33
40
45
9
10
27
40
30
40
4
25
8
11
23
407
246
7
12
28
26
22
12
10
9
18
23
18
4
21
19
6
11
15
27
44
43
35
36
13
16
37
21
22
7
32
32
15
23
13
47
46
35
15
29
22
7
19
11
25
4
24
24
6
16
13
35
43
29
30
28
20
17
51
19
17
8
27
37
9
22
16
62
37
29
51
12
9
24
23
20
18
11
36
10
3
24
91
264
254
231
235
137
90
120
213
145
177
45
200
36
136
138
246
149
418
251
343
224
405
261
385
229
2.527
1.564
Insediata la nuova Giunta Comunale
Due uomini e due donne: Canu (vicesindaco), Cassano, Manca e Derudas
Ferdinando Canu
Vicesindaco con delega a
urbanistica, edilizia privata,
raccolta differenziata, decoro
urbano, verde pubblico, agricoltura, ambiente, politiche
del lavoro, viabilità esterna,
barracelli, guardie zoofile;
Laura Cassano
Politiche sociali e assistenza,
politiche giovanili, pubblica
istruzione, cultura (archeologia, museo itinerante, lingua
sarda, scuola civica di musica, biblioteca), turismo;
Alessandra Manca
Programmazione, bilancio,
finanze e tributi, patrimonio,
industria e artigianato (attività produttive), informatizzazione uffici e servizi, politiche comunitarie;
Mauro Derudas
Lavori pubblici, edilizia pubblica, viabilità interna,
manutenzioni, mattatoio,
cimitero, sport, rapporti con
Abbanoa;
Il sindaco terrà per sé le deleghe a personale, capigruppo consiliari, rapporti con Università, Enti istituzionali e ricerca, Sanità.
IV
Prima seduta, parla il sindaco, assessori muti
In un Casablanca semivuoto fa tutto il sindaco gestendo un pò caoticamente i lavori
Le ultime elezioni comunali, tenutesi
meno di un mese fa, verranno ricordate per l’esplosione dei personalismi e
dell’arroganza. Angelo Cau in una nota
sul social network facebook scrive che
i suoi sono (..)“voti puliti (..)perché ottenuti dopo aver subito attacchi personali, denigratori e falsi da parte di chi
sapeva bene come fossero andate le
cose e ha continuato, in malafede, a
mentire sapendo di farlo”(..). Tutto ciò
mostra ancora di più l’arroccamento di
chi, pur sapendo di avere torto, continua ad autoconvincersi di essere nel
giusto. Come più volte ho ribadito, le
parole le porta via il vento, gli scritti
rimangono. Le persone ad un progetto
politico devono crederci realmente,
senza tornaconti personali. La verità, la
serietà, l’onestà, la lealtà, sono valori
che hanno guidato l’azione svolta in
questi mesi dal Partito Democratico di
Ossi e dal progetto “Insieme per Ossi”.
Verità dei fatti che molti hanno cercato
di modificare a piacimento per costruire
una giustificazione ad atti ingiustificabili
e antidemocratici, ovvero formare liste
contro le decisioni democratiche degli
iscritti al partito. Ovviamente l’esito elettorale ha comportato una divisione del
consenso, maggioritario, di cui godeva
la coalizione Insieme per Ossi e la conseguente sconfitta di entrambe le liste.
Insieme per Ossi viene staccata dalla
lista vincente di 286 voti, mentre Ossi
Bene Comune di 535 voti. Il 59% degli
ossesi, ben 2.211 elettori, non voleva
Serra come sindaco che ha vinto con
soli 1.564 voti. La lista ufficiale del
Partito ha ottenuto un consenso maggiore rispetto alla lista dei dissidenti che
si facevano forti di un inesistente maggiore consenso della loro proposta.
Avete raggiunto il vostro scopo? Scelta
lista. Dieci anni sono tanti, soprattutto
per un’amministrazione che si è evoluta in tanti aspetti. La figura del presidente del consiglio comunale è stata
abolita e le sue funzioni sono ora svolte
dal Sindaco però, il primo consiglio
comunale è stato uno spettacolo indecente per la tifoseria di alcuni maleducati che pensavano di essere allo stadio
e non dentro un’istituzione democratica. Questo spettacolo si è svolto senza
che il Primo Cittadino richiamasse
energicamente almeno una volta, dico
una volta, all’ordine, alcuni tifosi. Come
personalistica e opportunista è stata
anche quella di Giovanni Serra che,
senza aver fatto crescere alcun amministratore che lo sostituisse, si presenta
con questa priorità alla guida di una
bitro realmente vestiva la casacca del
capitano. Quello che più mi ha stupita,
dopo la maleducazione di alcuni spettatori del Casablanca, è stata una richiesta al Segretario Comunale del Primo
si può un minuto prima fare giuramento
sulla Costituzione italiana e successivamente tacere dinnanzi ad un’indecenza
contro un’istituzione democratica. Con i
“buuu” verso il gruppo consiliare
“Insieme per Ossi” che poneva all’attenzione del Primo Cittadino questioni
non chiare per quanto concerne le deleghe assessoriali e la mancanza dei
decreti di delega degli assessori negli
atti del Consiglio. Per non parlare di
altre esclamazioni e mugugni nei confronti della segretaria Comunale.
Insomma una partita di calcio dove l’ar-
Cittadino relativa alla polizza assicurativa di Fundone. Esiste o non esiste una
specifica polizza? In una gaffe simile
sarei potuta incorrere io, oppure un neo
assessore o consigliere alle prime armi,
ma non un sindaco con tanti anni d’esperienza! Esiste una polizza assicurativa generale che copre il Comune su
tutte le sue proprietà e quindi anche
Fundone. Nei suoi dieci anni di mandato amministrativo non ha mai stipulato
una polizza? Oltre a tale argomento
(che infiammava la tifoseria anti Parco),
qualcuno tra il pubblico esclamava ad
alta voce che esistono argomenti che
meritano maggiore attenzione quali le
tasse comunali. Su questo sono più
fiduciosa visto che il vicesindaco Canu
è particolarmente ferrato e ora che è in
maggioranza finalmente potrà attuare
la riduzione e cancellazione delle tasse
comunali. Dulcis in fundo. Speravo al
primo Consiglio Comunale che tutti i
nuovi assessori si presentassero dicendo due parole sulle proprie deleghe.
Non bisognava far crescere i nuovi
amministratori? Attenderò le prossime
occasioni e i primi atti. Come segretaria
del Partito Democratico seguirò insieme al Direttivo con grande attenzione il
lavoro del Consiglio Comunale. Un
augurio di buon lavoro al Consiglio
Comunale in particolar modo al gruppo
consiliare “Insieme per Ossi”.
Tatiana Giuranna
Segretaria del PD di Ossi
A SEL solo il vicecapogruppo
Il partito di Sel, nel corso del precedente mandato, ha perso per strada tutti e
due i consiglieri comunali ma, nonostante ciò, il sindaco aveva nominato un
loro rappresentante in Giunta come
assessore esterno. Sel ha poi lasciato
Insieme per Ossi che aveva deciso di
non fare le primarie, andando con Serra
che, invece, come tutti sanno, ha vinto
le primarie del piffero. Adesso, dopo il
risultato elettorale, il partito di Sel, che
con l’uscita dalla ex maggioranza ha
comunque contribuito a destabilizzare
Insieme per Ossi, ha ricevuto il giusto
riconoscimento da Serra: un assessorato? Noo! Il ruolo di capogruppo di
maggioranza? Noo! Gianfranco Tilocca
sarà vicecapogruppo! Davvero un riconoscimento politico notevole per Sel,
che indica quanto contano e conteranno nella maggioranza Serra - Cassano.
5
La scelta incomprensibile di Angelo Cau
Perchè spaccare il partito? Perchè distruggere tutto per dispetto e perdere malamente?
Adesso che i sogni di vittorie impossibili sono svaniti bisogna spiegare il motivo per cui, da una parte, chi si è combattuto per trentanni amministrerà il
Comune e dall’altra parte
chi, invece, per trentanni è
sempre stato dalla stessa
parte, pur avendo la maggioranza nel paese, sta
all’opposizione. In tutta
questa vicenda c’è una
cosa del tutto incomprensibile per gente come noi di
Intro sa Idda che da sempre è schierata con il centrosinistra ed è la seguente: perchè è meglio perdere piuttosto che accettare il voto! I due
voti di differenza del direttivo sono
diventati 350 voti nelle urne, cosa cambia? Il Pd ha impiegato quattro mesi per
arrivare alla scelta della candidata a sindaco, dal 2 ottobre 2014 al 3 febbraio
2015. Tante riunioni della Direzione del
Pd Comunale in cui tutti i componenti
del partito hanno partecipato e hanno
detto la loro opinione, riunioni che sono
state verbalizzate. Da quei verbali
(approvati all’unanimità) emerge che
tutte le scelte che sono state fatte erano
condivise da tutti, anche
da Angelo Cau, che le ha
votate, fino al fatidico tre
febbraio quando si è scelto il candidato a sindaco.
Angelo Cau ha partecipato
al voto della Direzione Pd,
ha messo la scheda nell’urna per quattro volte ed
ha quindi accettato il confronto democratico, con gli
altri candidati, ma non ne
ha rispettato il risultato.
Stupisce che una persona che da tanti
anni è attiva nel mondo dello sport
abbia compiuto un gesto così poco
sportivo come quello che lui ha compiuto contro Maria Laura Cossu, che
invece qualora fosse passato il suo
nome, come tutti gli altri, lo avrebbe
sostenuto candidandosi con lui. Si può
mettere sotto ricatto un partito? O vota-
te per me, oppure faccio ugualmente
una lista e vi faccio perdere!? Cosa c’è
di democratico in un atteggiamento
come quello posto in essere? La scelta
premeditata era quella di candidarsi a
sindaco a tutti i costi, di sfasciare tutto,
partito e coalizione e buttare a mare
dieci anni di buona amministrazione,
pur di arrivare alla candidatura? Perchè
Angelo Cau non ha chiesto di fare le
primarie? Forse perchè anche nelle primarie c’è chi vince e chi perde? Tutto
ciò appare in una luce inquietante, e
dimostra come l’ambizione e l’arrivismo
possano distruggere tutto. Gli umori del
paese indicavano chiaramente una non
condivisione della scelta di Angelo Cau.
Oggi è chiaro a tutti che alcuni dei
sostenitori di tale scelta avessero solo
uno scopo di rivalsa, un dispetto, che le
persone più ingenue non hanno nemmeno visto e le cui conseguenze si
sono manifestate chiaramente nell’urna. Soddisfatto del risultato? Anche
Bertinotti era soddisfatto per il suo 5%
tra le macerie...
il C.d.R.
Ai tempi del P.C.I. li chiamavano “traditori”
Oggi sono semplicemente degli iscritti che hanno violato lo Statuto del partito
Non si è trattato di una guerra civile,
non c’è stato spargimento di sangue,
nè guerre fratricide, al limite qualche
mal di pancia, tuttavia dal punto di vista
politico il comportamento di quegli iscritti e di quei dirigenti locali del Pd che
hanno partecipato come membri della
Direzione Comunale alla votazione per
scegliere il candidato a sindaco e che
avendo visto il loro candidato perdere
hanno deciso ugualmente di presentare una lista è politicamente vergognoso.
Se dal confronto interno fosse emerso il
nome di Angelo Cau, tutto il partito lo
avrebbe sostenuto, siccome ha vinto
Maria Laura Cossu loro hanno fatto
ugualmente una lista fregandosene
altamente della democrazia interna, del
partito e degli iscritti. Tutte le procedure,
sono state condivise, corrette e ineccepibili, tutti i componenti della Direzione
erano presenti, tutti hanno votato per
quattro votazioni, ma non tutti hanno
accettato e rispettato il risultato del voto.
Non stiamo parlando di ragazzi di primo
pelo che è comprensibile potessero
avere dei dubbi, ma di dirigenti locali di
lungo corso, come, per fare un esempio, Vittorio Cau, Antonello Fadda e
Giovanna Fiori, che militano da una vita
nel PCI-PDS-DS e che non potevano
non sapere che quando dopo quattro
mesi di riunioni il partito vota e sceglie
un nome, fare un’altra lista è un fatto
antidemocratico, scorretto e sleale
verso gli altri dirigenti., verso gli iscritti e
verso gli elettori del partito. Nel 1995 il
direttivo del Pds votò per la scelta del
candidato a sindaco da proporre agli
altri alleati: la votazione si concluse con
7 voti per Angelo Fancellu e 6 voti per
Vittorio Cau. Per un solo voto quindi
prevalse Angelo Fancellu, all’epoca
sostenuto da Antonello Fadda, mentre
dall’altra parte, perdente per un solo
voto, c’era Vittorio Cau, sostenuto
(come sempre) da Giovanni Vargiu. A
nessuno passò per la testa di fare altre
liste! Noi di INTROsaIDDA vorremmo
chiedere a Fadda, Cau e Fiori, (citiamo
solo loro tre perchè tutti e tre provengono politicamente dal Pci), come mai
oggi il voto interno non vale più nulla?
Come mai il direttivo del partito di cui
anche loro facevano parte, non può
votare e non può decidere? Perchè
questa strana situazione per cui se
fosse stato scelto Angelo Cau, due voti
di differenza sarebbero stati sufficienti e
legittimi, mentre siccome il partito ha
scelto Cossu, due voti di differenza non
sono sufficienti? Adesso sia Cau che
Cossu staranno all’opposizione, pur
disponendo uniti di un consenso enorme; che tipo di soddisfazione politica
tafazziana avete raggiunto? il C.d.R.
6
Ossi Notizie e La Nuova sempre contro
Finita la campagna elettorale non ci sarà più nessun difetto al Comune di Ossi?
Il mensile Intro sa Idda è stato accusato dagli oppositori della maggioranza di
essere un giornale di parte, un giornale
che parla solo bene dell’attività del
Comune, per fortuna dall’altra parte ci
sono gli “imparziali” quelli che danno le
informazioni corrette! La Nuova
Sardegna da una parte e
Ossi Notizie dall’altra
nell’ultimo anno e mezzo
hanno sistematicamente
ingigantito le critiche
all’Amministrazione
comunale. Ossi Notizie
lo ha fatto in maniera
abbastanza ridicola e
parossistica tanto che
dopo alcuni mesi tutti se
ne sono accorti ad eccezione di quei “tifosi” che
trovavano lo sfogo delle loro frustrazioni nel leggere notizie false o deformate
ma con l’importante aspetto d’essere
contro a priori. La Nuova ha agito in
maniera più raffinata, anch’essa pubblicando a volte bugie colossali, addirittura a tutta pagina in
apertura della cronaca di Sassari, come
quella delle poltroncine del cinema messe
sotto sequestro dai
carabinieri, notizia
che poi si è rivelata
essere totalmente
priva di qualsiasi fondamento. Sarebbe
davvero interessante
capire come hanno fatto a Sassari a
sapere che il Comune di Ossi aveva
comprato per 4 mila euro delle poltroncine usate dall’ex cinema 4 colonne,
quale uccellino verde avrebbe confidato la notizia che poi ha fatto prendere
una cantonata al quotidiano. Il resto
dell’opera è stato svolto ingigantendo
sistematicamente le critiche e minimizzando le risposte. I Consiglieri d’opposizione prendono una cantonata e dicono che i Piani particolareggiati dovevano avere il parere vincolante della
Soprintendenza, cosa del tutto falsa. La
Nuova subito titola “Piani particolareg-
giati carta straccia”, poi appare chiaro
che la minoranza aveva confuso un
ufficio regionale (tutela del paesaggio)
con uno ministeriale (ministero Beni
culturali) ma la smentita si conclude
dicendo che la minoranza ribadisce
l’accusa. Ora un giornalista degno di
questo nome, davanti a
un errore talmente
gigantesco,
dovuto
all’incompetenza della
minoranza, avrebbe
chiamato un ingegnere
o un architetto e avrebbe verificato chi aveva
ragione. Sfogliando La
Nuova si leggono notizie come la trasmissione della seduta in
videostreaming
con
qualche ora di ritando (addirittura) quindi anzichè dire che solo pochissimi
consigli comunali mandano online le
sedute (cosa positiva) si segnala che
due o tre volte in cinque anni mancava
il segnale (cosa negativa e ridicola).
Vedremo adesso se la
stessa trasparenza ci
sarà da parte della
nuova amministrazione con la trasmissione
online del consiglio
comunale. Oppure su
Fundone, dove La
Nuova è entrata nei
minimi dettagli delle
cause al Tar, dando
spazio a privati cittadini per cause singole e private, cosa che
non si è mai vista fare per nessun
comune e per nessun privato che abbia
un contenzioso con un comune. Un
lavoro costante volto a nascondere o
ridimensionare le cose positive e ad
accentuare quelle negative. Sfogliare
La Nuova e guardare le dimensioni
degli articoli paragonate con la povertà
dei contenuti, titoli a cinque colonne per
discutere di cose secondarie e poi articoletti di poche righe per parlare di cose
importanti, il tutto a discrezione del corrispondente ma sempre a senso unico.
Adesso che anche questa piccola rival-
sa è consumata siamo davvero curiosi
di vedere se La Nuova Sardegna darà
alla nuova opposizione lo stesso spazio, gli stessi titoli giganti riservati in
passato alla vecchia opposizione,
vedremo se la mancata trasmissione
delle sedute online determinerà ogni
volta tanto scalpore. Per quanto riguarda Ossi Notizie, invece, è sufficiente
andare nella sezione politica, e guardare in archivio e si nota che su 17 pagine
web di articoli, con circa dieci articoli per
pagina, sono ben 95 gli articoli che parlano negativamente della vecchia maggioranza. Non crediamo ci siano dubbi
sul fatto che Ossi Notizie stia all’imparzialità come Dracula sta all’Avis.
Nonostante tutto, senza l’aiuto kamikaze della lista Cau, avrebbero perso!
A proposito di carta igienica
Come si sa noi di Introsaidda siamo
scurrili, quindi siamo andati a lezione di
stile da uno degli autori di Ossi Notizie.
Non da Franca Mura, (diventata giornalista grazie a Introsaidda), ma da un tale
Massimiliano Roggio che, avendo ricevuto la relazione di fine mandato, l’ha
definita “merda in triplice copia”. Ne è
nata una discussione di altissimo livello
con Marco Lai, Liviana Simula e altri
eruditi che si soffermano sull’utilizzo
dell’opuscolo come carta igienica, per
pulirsi il culo. Archimedia informatica,
che è una ditta di Ossi, fa notare che la
carta è patinata quindi non servirebbe.
Che strano! A pagina 43 della relazione
si parla di un internet point comunale
che per due anni è stato gestito proprio
da Archimedia informatica che percepiva un compenso di 800 euro mensili
(più gli extra per l’affitto della sala). Caro
Archimedia non pensi che se la carta
non fosse stata patinata, poteva capitare di pulirsi il culo, proprio con la pagina 43 dove si parla del lavoro a voi affidato direttamente senza gara d’appalto?
7
Le verginelle sono scandalizzate dalla satira
Sono ben altre le azioni vergognose della campagna elettorale appena conclusa
Le elezioni comunali sono alle nostre
spalle e con questo numero, per quanto ci riguarda, archiviamo la discussione in merito, visto che inizia
una fase politica nuova
della quale saremo attenti
osservatori. Una cosa però
vogliamo evidenziare in
maniera molto chiara: in
questa campagna elettorale
si sono viste delle cose
scandalose. Non ci riferiamo all’inserto satirico del
mese scorso, che raffigurava i candidati nei panni di
Guerre stellari o cose simili, o del volantino del Pd che chiamava “opportunismo” e “scorrettezza” ciò che a tutti gli
effetti è opportunismo e scorrettezza,
ma si tratta di altre azioni. Anzitutto è
stato indecente (politicamente) il patto
Serra - Cassano. Le cose più vergognose che siano mai state dette contro
Serra ad Ossi, con tanto di microfono
ed amplificazione, gli ossesi le hanno
sentite il 29 maggio 2010 in Piazza del
Popolo alle ore 19,30 poi ripetute ancora peggio a Santa Croce un’ora dopo.
Altro che San Camillo o “sindaco 5 stel-
le da 40 anni in politica”! Offese tanto
volgari e profonde (per non parlare poi
delle cose dette in privato) che non
hanno tuttavia impedito ai
protagonisti di rimangiarsi
tutto e far nascere la “lista
dell’inciucio”. Un’altra cosa
indecente è il sorriso a 32
denti di alcuni esponenti
della lista arrivata ultima.
Certo non bisogna disperarsi se si perdono le elezioni, ma tanta euforia e gioia
(solo di alcuni) a che cosa
era dovuta? Magari a una
cena sassarese di qualche tempo fa,
magari a un patto tenuto nascosto agli
ingenui ed ignari candidati che non
hanno capito che sono stati semplicemete usati. Lo scopo non era vincere le
elezioni, cosa alla quale nessuno degli
“esperti” credeva, ma era solo quello di
aiutare Serra a vincere. Uno scopo cinicamente perseguito che giustifica da
un lato la disillusione di chi ha visto la
propria lista perdere e arrivare ultima e
dall’altro il sorriso tronfio di chi aveva
raggiunto il proprio scopo. Non si tratta
di rivelazioni “segrete” ma è stato detto
apertamente in presenza di persone
che possono confermarlo. “Noi il nostro
obbiettivo l’abbiamo raggiunto” (ossia
di far perdere Insieme per Ossi e Maria
Laura Cossu) commentava qualcuno ai
seggi dopo lo spoglio. Questa cosa
pensiamo sia molto più volgare, indecente e vergognosa di una vignetta o di
altre cose simili che hanno solo strappato un sorriso a chi ha saputo leggerci solo una critica politica. Un’altra cosa
vergognosa è la diversa valutazione
che alcuni ipocriti danno tra alcune
immagini apparse su questo giornale e
tutta un’altra serie di immagini fatte circolare con i cellulari tramite watsapp
che sono state viste da centinaia di persone. Anche le immagini inviate e condivise da centinaia di persone sono
immagini pubbliche e se la satira è
un’’offesa è offesa anche condividere
certe immagini in maniera virale. Infine
una nota per i doppiopesisti. In questa
pagina c’è la foto di un volantino distribuito il 14 aprile del 2000 due giorni
prima delle elezioni. Una satira contro
Cassano per le bollette dell’acqua ed
un invito a votare Giovanni Serra.
All’epoca però Emilio Piredda rideva...
La Nuova Sardegna dal 2006 scrive per 57 volte di Fundone
Molti articoli negativi. Non scrive nulla sull’inaugurazione, ma parla della chiusura
PIBERE & PIBERONE
Abbiamo ricevuto per conoscenza una
e-mail di protesta inviata al Direttore de
La Nuova Sardegna e mai pubblicata.
In detta mail si fa notare come La
Nuova Sardegna dal 2006 a oggi
abbia pubblicato ben 57 articoli
che parlavano del Parco di
Fundone. Dal 2012 in poi,
quasi tutti articoli che ne parlavano male, interrogazioni,
mozioni, espropri, cause,
alluvioni, pericoli, violazioni
presunte, ecc. ci mancava solo
di conoscere il colore delle
mutande degli avvocati, insomma
una quantità tale di melma che a stento sarebbe passata nel canale tombato.
La Nuova poteva scrivere che il parco è
finanziato per 2/3 con fondi europei, che
il Comune ha ottenuto una premialità di
100 mila euro perchè ha speso celermente detti fondi che, a differenza di tanti
altri casi, non sono ritornati indietro
non spesi, nulla di tutto ciò.
Dopo otto lunghi anni e infinite
polemiche, dopo 54 articoli
che parlavano di Fundone,
arriva finalmente l’apertura
del parco, un migliaio di persone lo hanno visitato, ogni
giorno decine di bambini,
ragazzi e adulti che vi si recavano, ma i lettori de La Nuova non
hanno letto una riga. Il 9 giugno in bella
evidenza la notizia della chiusura del
parco. Questa si che è correttezza...
Quando metà della tua squadra gioca
per far vincere l’avversario non è da
considerare una sconfitta tua, ma loro.
“Grazie per la fiducia dataci, ora il nostro
impegno per Ossi continuerà, insieme a
voi, nel Consiglio Comunale”
Maria Laura Cossu
Cicino Canu
Elisabetta Sanna
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