ARCIDIOCESI AMALFI – CAVA DE’ TIRRENI
> in diocesi
11 Febbraio 21.a Giornata Mondiale del Malato
13 Febbraio Mercoledì delle Ceneri – Inizio della Quaresima
22 Marzo 500° anniversario della fondazione della ex Diocesi - Cava
27 Marzo Mercoledì Santo – Cattedrale di Amalfi / ore 18:00
Solenne celebrazione della Messa Crismale
17 Aprile Pellegrinaggio diocesano presso la Tomba di S. Pietro in Vaticano –
Partecipazione all’Udienza Generale di Papa Benedetto XVI. Per partecipare
iscriversi presso la parrocchia di appartenenza.
> in parrocchia – nella chiesa del S. Rosario ; Mulini, ore 18,30
GENNAIO
Martedì 29 gennaio 2013
“Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra”. I
intervento del prof. Pasquale Giustiniani, docente di Filosofia teoretica e Direttore
del Seminario di studi “pasquale Orlando” della PFTIM
FEBBRAIO
Martedì 5 febbraio 2013
“E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito
Santo, nacque da Maria Vergine”. Intervento del prof. Pasquale Giustiniani.
Martedì 26 febbraio 2013
“Patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo
giorno risuscitò da morte”. Intervento del prof. Francesco Del Pizzo, docente di
Scienze umane nella sezione san Tommaso della PFTIM
GIOVEDI’ 31 GENNAIO FESTA DI S. GIOVANNI BOSCO – PROTETTORE DEI
GIOVANI E SANTO TESTIMONE DEL MESE DI GENNAIO
ORE 9,30 ; S. MESSA , ORE 18,00 VESPRI SOLENNI, BENEDIZIONE
SEGUE VIDEOPRESENTAZIONE DEL CIRCOLO ANSPI “CARMELA VILLANI”
INVITO I RESPONSABILI DELLE ASSOCIAZIONI GIOVANILI
FEDE E FAMIGLIA :
LABORATORIO DI CATECHESI , DI LITURGIA E DI SERVIZIO
Martedì 22 gennaio Martedì 12 – 19 febbraio
NELLA PROPRIA ZONA PASTORALE – RIONALE
Gli incontri inizieranno alle ore 18.30 e proseguiranno fino alle 20.00
Lettera
alle famiglie
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“Illuminati dall’Alto, Sorgente di fede viva”
Cara famiglia,
mi avvicino nuovamente, con questa lettera e all’inizio del
nuovo anno, alla tua realtà nell’insieme dei tuoi membri e nella
specificità e particolarità di ciascuno di essi.
Desideroso di affiancarmi a questo tuo reale vissuto, lo
esprimo non per fantasia o curiosità, ma nello specifico del mio
ministero episcopale con cui mi è dato il dovere esclusivo di
testimoniarti vicinanza e solidarietà, nella conoscenza del tuo
vissuto fatto di gioie, di conquiste, di sacrifici e, talora, di
sofferenza.
Ti pervenga con questo scritto, ancora una volta, il mio
affettuoso plauso per tutto il bene che riesci a concretizzare al
tuo interno e al tuo esterno, ma anche il mio incoraggiamento
per qualsiasi prova che sta contrassegnando l’esperienza di
qualcuno dei tuoi componenti o del tuo intero consesso
casalingo.
Ti stimolo a coltivare lo spirito di condivisione e di solidarietà
al tuo interno, per evitare dannosi ripiegamenti su sé stesso da
parte di qualcuno dei tuoi, quando si ritrova isolato in un
momento di sofferenza o di disagio.
Mi rivolgo, in particolare, a chi dei tuoi membri vive
l’esperienza della fede: essa non è un fatto privato! La fede è
contraccambio di fiducia e, quindi, di amicizia manifesta a Dio
che, in Gesù, ci rende partecipi di un amore giammai da
trattenere per sé o monopolizzare con soggettivi ragionamenti,
ma un amore che diventa carità verso chi incrociamo sui nostri
percorsi di vita.
“Da questo vi riconosceranno, se avrete amore gli uni per gli
altri …”: sono parole proferite da Gesù e che troviamo nel
Vangelo secondo Giovanni (13,35): esse comprovano che la fede
è vera, quando all’amore verso Dio facciamo seguire quello verso
il prossimo. Chi, con la fede, frequenta Dio, è chiamato, con la
carità, a frequentare il prossimo. E l’immediato prossimo a cui
accostarci sono i nostri familiari, nell’intimità del vissuto
casalingo.
Mi permetto di rivolgere una parola anche a qualcuno dei tuoi
che, per motivi vari, in maniera saltuaria o per niente segue
l’esperienza della fede. Vorrei rassicurarli che ogni volta che
mostrano accondiscendenza e comprensione verso chiunque sarà con una parola incoraggiante, sarà con un aiuto concreto o in
qualsiasi altra forma – essi, anche in maniera inconsapevole,
seguono la rotta indicata da Cristo, Buon Samaritano verso
l’umanità che invoca aiuto. Anche loro, senza avvertirlo, sono
raggiunti dalla luce che viene dall’Alto e che anche in essi
provoca carità e quindi … li fa essere già sulla via della fede!
Cara famiglia, sii partecipe delle gioie e delle sofferenze che
ritrovi al tuo interno: sarai così allenata ad essere partecipe anche
delle gioie e delle sofferenze che ritrovi al tuo esterno!
La fede, che col Battesimo ci è stata donata, trovi sbocco
quotidiano nella tua carità!
“Testimonianze di solidarietà”
(raccolte dalla Caritas Diocesana nell’opuscolo “2012 – Un anno di
solidarietà – Progetto CEI 8xmille ‘Domus Caritatis’)
Testimonianza sportello lavoro (pag. 15)
Nel mese di settembre 2011, in seguito alla separazione da mio marito, mi sono
rivolta alla Caritas di Cava de’ Tirreni affinché mi aiutasse a trovare lavoro. Ho
incontrato persone splendide e disponibili. Infatti, nel mese di ottobre dello
stesso anno mi hanno fatto incontrare una famiglia che aveva bisogno di aiuto in
casa. Ho accettato subito e devo dire che mi trovo benissimo. Ringrazierò
sempre queste persone per avermi aiutata in un momento così buio per me e i
miei cari.
LAURA
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Testimonianza usura (pag. 15)
Già in passato mi ero rivolto alla Caritas perché ero disperato. Da poco mi ero
formato una famiglia e la difficoltà a trovare un lavoro mi aveva fatto
accumulare dei debiti. La Caritas dell’Arcidiocesi Amalfi – Cava de’ Tirreni ha
avuto fiducia in me e ho potuto usufruire di una quota di microcredito che mi ha
consentito di uscire dal problema e soprattutto di non sentirmi giudicato da
parenti ed amici. A distanza di qualche anno la crisi economica mi ha fatto
rivivere quei momenti così bui. Non volevo mostrare alla Caritas che mi
trovavo nella condizione di qualche tempo prima. Infatti ho accolto l’invito di
un conoscente ad incontrare una persona che mi avrebbe aiutato. Era un usuraio.
Sono tornato a casa, ho guardato in faccia mia moglie e i miei figli e ho capito
che non potevo fargli una cosa così grande per uscire da un problema
economico. Così ho ricontattato il direttore della Caritas che, per la seconda
volta, mi ha ridato fiducia e speranza aiutandomi concretamente a superare
questa fase difficile. Cosa dire? Solo grazie al Signore che mi ha fatto conoscere
persone che, a nome della Chiesa, mi hanno restituito la dignità.
+ Orazio Soricelli – arcivescovo
“… e la famiglia è uno dei luoghi fondamentali in cui si vive e si
educa all’amore, alla carità” (Benedetto XVI, Discorso al Pontificio
Consiglio per la Famiglia, 1° Dicembre 2011)
FRANCESCO
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L'amore del prossimo è la misura del nostro amore di Dio. (E. Stein)
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Lettera alle famiglie - Comunita´ Parrocchiale Santa Maria Assunta