iscrivermi come membro individuale alla Lega contro l'Epilessia e pago almeno 50
franchi l'anno.
iscriverci come membro collettivo alla Lega contro l'Epilessia e paghiamo almeno
100 franchi l'anno.
che mi/ci telefoniate. Ho/Abbiamo delle domande sull'epilessia.
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ricerca – aiuta – informa
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Io (noi) desidero(iamo):
_______ Opuscolo „Epilessia e assicurazioni“
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_______ Opuscolo sui legati
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_______ Bollettini di pagamento per il sostegno alla Lega contro
l'Epilessia
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_______ “Epilepsie News“
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_______ Rivista specialistica „Epileptologie“
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_______ Lista materiale informativo
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_______ Flyer „Epilessia e guida di veicoli“
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_______ Programma delle manifestazioni della Lega contro l'Epilessia
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_______ Flyer „Epilessia e viaggi“
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_______ Flyer „L'epilessia e il desiderio di avere figli“
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_______ Flyer „La donna e l'epilessia“
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_______ Flyer „Primi soccorsi in caso di crisi epilettiche”
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_______ Flyer „Le basi della terapia farmacologica“
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_______ Flyer „Tipi di crisi frequenti“
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_______ Flyer „Caratteristiche principali delle crisi“
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_______ Flyer „Epilessie: cause frequenti“
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_______ Flyer „Cosa sono le epilessie“
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_______ Flyer „L'uomo e l'epilessia“
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_______ Flyer „Epilessia e anzianità“
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Per favore inviatemi:
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F
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Dove necessario mettere una crocetta
Lega contro l'Epilessia
“Pensavo fosse normale”
Circa tre anni fa Carole Helbling, mentre stava uscendo, crollò improvvisamente a terra priva di sensi. Si risvegliò su una lettiga senza sapere come fosse arrivata lì. „Ho
imputato questo fatto a una carenza di sonno e magari a
un piccolo eccesso di alcol.“
L'epilessia può colpire chiunque
Quasi l'uno percento della popolazione – circa 70'000
persone in Svizzera – soffre di un'epilessia attiva.
Aiutateci a rendere più semplice la vita quotidiana di
queste persone. Un caloroso grazie per le vostre
donazioni!
Il vostro sostegno finanziario può consentire alla Lega
contro l'Epilessia di potenziare le proprie attività a
favore delle persone affette da epilessia, vale a dire
- promuovere la ricerca al fine di sviluppare metodi
di diagnosi e terapia
- promuovere l'applicazione dei più innovativi
metodi di diagnosi e terapia con l'informazione e il
perfezionamento di esperti del settore
- agire sull'opinione pubblica per aumentare la
comprensione nei confronti delle persone affette
da epilessia e quindi la loro integrazione
- svolgere attività di consulenza per semplificare il
rapporto con la malattia delle persone epilettiche e
dei loro familiari
Poco tempo dopo, di notte, suo padre fu testimone di
una sua crisi. Seguì un approfondito esame comprensivo di
EEG con privazione del sonno e di MRI; venne diagnosticata un'epilessia, senza però che si fosse riusciti ad accertarne la causa. Fu solo quando l'allora diciassettenne iniziò a
leggere qualcosa in merito alla malattia, e in particolare alle assenze, che essa scoprì come stesse vivendo da anni le
situazioni ivi descritte. „Ogni volta la testa mi mancava per
breve tempo e pensavo che la mia circolazione non fosse
troppo stabile: mi limitavo quindi a starmene seduta fin
quando non passava.“ Oggi essa ritiene di essere epilettica sin da bambina, solo che allora considerava normale
quella condizione. Da quando assume regolarmente i
farmaci non ha più avuto alcuna crisi. All'inizio si sentiva
molto stanca, ma ora si è abituata alla terapia; di recente
ha anche ottenuto la licenza di condurre e nulla la può più
privare della sua voglia di viaggiare e gioia di vivere.
Vasti orizzonti
Questa giovane donna dagli attraenti occhi azzurri sta
recandosi all'intervista accompagnata dal suo amico. Il
lunedì è la sua giornata di libertà, mentre gli altri giorni
sono densi di lezioni e seminari. Carole Helbling sta
seguendo presso l'Università un piano di studi compren-
dente, oltre a pubbliche relazioni, anche diritto internazionale, politologia ed economia politica. „Dopo la maturità
ho trascorso cinque mesi in Africa. Essendo soprattutto
interessata ai Paesi stranieri e alla politica, mi è venuto in
mente di scegliere questo percorso.“ Nel Togo ha lavorato
come assistente in un ospedale gestito da suore svizzere.
Un mondo completamente diverso da quello delle sue
origini. Carole Helbling è cresciuta assieme a due sorelle in
un paesino della valle del Reno, nel cantone San Gallo,
dove è anche andata a scuola fin quando non ha cominciato a frequentare il liceo di Sargans.
Epilepsie
NEWS
Informazioni
Epilessia – un'armonia turbata
Buone prospettive
„Cosa, proprio tu?“, si sente dire la studentessa ogni
volta che racconta a una collega della sua epilessia, come
se fosse possibile fare una scelta diversa. Questa malattia
può letteralmente colpire chiunque. Quando non si fa
invadente, Carole Helbling non parla della sua epilessia in
quanto essa non occupa un grande spazio nella sua vita.
Ma il suo amico sa bene quanto è stato grande il suo choc
nel conoscere la diagnosi e che talvolta essa si dà pensiero
se questa malattia sia effettivamente ereditaria. Carole
non pensa per ora a formare una famiglia ma si concentra
sulla propria formazione, salvo giocare a pallavolo, sciare
o suonare il pianoforte. Non intende rinunciare a uscire
con i colleghi, pur non bevendo assolutamente alcol ed
evitando accuratamente le discoteche con effetti di luce.
Essendo fotosensibile, la luce intermittente potrebbe
infatti provocarle come reazione delle crisi epilettiche.
per amici e benefattori Nr. 2 | 08
Noi pensiamo agli accenti
Strumenti male accordati non producono una bella sonorità
orchestrale; e quando nel cervello molte cellule nervose si scaricano
contemporaneamente, il corpo è devastato da un notevole caos
momentaneo. Ma gli specialisti della Lega Svizzera contro l'Epilessia
conoscono bene la partitura e, con verve e delicatezza, mettono ordine
nell'esecuzione in modo che la melodia della primavera possa
nuovamente dispiegarsi.
Dr. med. Günter Krämer, Presidente
Lega Svizzera contro l’Epilessia
Schweizerische Liga gegen Epilepsie
Ligue Suisse contre l’Epilepsie
Swiss League Against Epilepsy
Mittente
Cognome | Nome
Via
Solitamente il televisore non rappresenta un pericolo
per le persone affette da epilessia. Almeno una persona su
due, colpite da crisi epilettiche mentre guardavano la
televisione o stavano giocando a video, è vittima di
attacchi anche per cause completamente indipendenti.
Gli epilettici che non sono fotosensibili non sono maggiormente esposti a crisi davanti alla televisione o ai videogiochi. Se però esiste una fotosensibilità, è opportuno usare
delle precauzioni senza che per questo, nemmeno in
questi casi, si debba sconsigliare in assoluto la visione
televisiva. L'area attorno al televisore non dovrebbe mai
essere completamente al buio e si dovrebbe osservare una
distanza di almeno 2 - 2,5 metri tra poltrona e televisore.
NPA | Località
Telefono
E-mail
Distanza dal televisore
Epilessia e fotosensibilità
Lega Svizzera contro l'Epilessia
Basso rischio
Nei comuni televisori la frequenza di rigenerazione
dell'immagine è di circa 50 quadri al secondo, tecnicamente definita anche come frequenza a 50 Hertz. Sebbene per
l'occhio e il cervello umani questa alternanza sia già troppo rapida per poter essere percepita, un certo numero di
cellule nervose del cervello, stimolate attraverso gli occhi
e il nervo ottico, possono comunque avere delle evidenti
reazioni. I nuovi televisori con frequenza di 100 Hertz comportano un rischio di crisi di gran lunga minore rispetto ai
vecchi apparecchi a 50 Hertz. I videogiochi potrebbero provocare delle crisi epilettiche in persone che già sono predisposte a un maggior rischio, ma nel complesso questa
probabilità appare abbastanza remota. Il meccanismo di
Seefeldstrasse 84
Casella postale 1084
CH 8034 Zurigo
«Epilepsie News» | 2.08
generazione della crisi appare analogo a quello della televisione. Per i videogiochi su computer si dovrebbe utilizzare uno schermo con diagonale non superiore ai 14 pollici;
inoltre, è consigliabile giocare per un'ora al massimo.
Impressum
Nel 5 per cento delle persone affette da epilessia, gli
stimoli luminosi possono scatenare delle crisi epilettiche, un fenomeno che nel linguaggio tecnico viene
definito come fotosensibilità. Le ragazze e le donne in
generale sono da 1,5 a 2 volte più fotosensibili dei
giovani o degli uomini.
Viene definita luce intermittente una luce caratterizzata da rapide fluttuazioni nella sua intensità. Nella
vita quotidiana si è spesso esposti a stimoli luminosi di
questo tipo. Ne sono degli esempi tubi al neon difettosi oppure la luce solare incidente tra gli alberi quando
si viaggia lungo un viale, come pure la luce riflessa da
specchi d'acqua o da ampie superfici vetrate. Lampi
stroboscopici e altri effetti luminosi tipici delle discoteche costituiscono degli stimoli particolarmente
violenti che spesso influiscono pesantemente sui
giovani. Da citare infine la televisione e i videogiochi i
cui effetti sono equivalenti. In una persona su quattromila, questi stimoli luminosi possono dar luogo a degli
attacchi epilettici.
I giovani sono più sensibili
La fotosensibilità si manifesta con senso di vertigine, visione oscillante e mal di testa. Sebbene essa sia
ereditaria e quindi presente fin dalla nascita, esiste
un'età specifica in cui una maggiore sensibilità alla
luce favorisce la comparsa di crisi. Questa fascia d'età
particolarmente a rischio si colloca tra l'infanzia e la
prima età adulta, purtroppo proprio l'età in cui capita
spesso di trascorrere parecchio tempo nelle discoteche, davanti al televisore o con i videogiochi. È quindi
chiaro che in questo periodo d'età le abitudini di vita
non sono necessariamente le dirette responsabili dei
più frequenti problemi dovuti a una fotosensibilità.
Gli attacchi epilettici nei giovani
Cosa sono le assenze, cosa si intende per attacchi focali, cos'è uno “status epilepticus”? A queste e a molte altre
domande viene data risposta nel flyer informativo “ Tipi di
crisi frequenti nei giovani e negli adulti” . La lettura di
questo volantino consente ai genitori di bambini o di
adolescenti affetti da epilessia di prepararsi bene al
colloquio con il medico e agli insegnanti di meglio
comprendere la situazione dei loro scolari.
Editore
Comitato direttivo
Lega contro l'Epilessia
Dr. med. Günter Krämer, Zurigo, Presidente
Casella postale 1084
Dr. med. Giovanni B. Foletti, Lavigny, Vicepresidente
Seefeldstrasse 84
Dr. oec. Christoph Pachlatko, Zurigo, Tesoriere
CH 8034 Zurigo
Dr. med. Andrea Capone Mori, Aarau
Tel. 043 488 67 77
Prof. Dr. med. Paul-André Despland, Losanna
[email protected]
Prof. Jean-Marc Fritschy, Zurigo
PC 80-5415-8
Regina Henggeler-Dimmler, Unterägeri
Dr. med. Max Kaufmann, Basilea
Redazione
Dr. med. Klaus Meyer, Tschugg
Margret Becker, lic. phil. I
Dr. phil. II Markus Schmutz, Basilea
Tel. 043 488 67 79
Prof. Dr. med. Heinz G. Wieser, Zurigo
[email protected]
Design | Realizzazione | Progetto grafico
Ufficio commerciale
screenblue mediendesign, Birgit Depping
Daniela Erb, lic. oec. publ.
[email protected], www.screenblue.de
Direttrice
Questo e altri volantini divulgativi sulle più importanti
tematiche riguardanti l'epilessia sono disponibili presso la
Lega Svizzera contro l'Epilessia , Seefeldstrasse 84, Casella
postale 1084, 8034 Zurigo, tel. 043 488 67 77, [email protected]
(v. anche il buono d'ordine qui accluso).
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