Beata colei che ha creduto! In cammino con Maria per incontrare il Figlio di Dio MARIA, NELL’ADORAZIONE DEI MAGI Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele"». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. MEDITIAMO Maria la donna dell’amore Betlemme, casa del pane - in ebraico -, e del silenzio. Nessuno parla nel racconto evangelico. C’è solo un gioco di sguardi. Maria guarda e non parla, custodisce tutto nel silenzio del cuore. I magi vedono il bambino con la madre e adorano, verbo che nella sua etimologia significa portare la mano alla bocca e tacere e contemplare. Maria la donna dell’amore Il centro e l’origine di ogni devozione a Maria siedono nel fatto che ella è la madre di Gesù. Lei è un segnale indicatore che rinvia al Figlio. Indica e si ritrae. I cercatori trovano un bambino avvolto da un abbraccio. La madre è l’abbraccio che fa vivere. Il piccolo vivrà soltanto se è amato, soltanto se è preso in cura. Gesù vive per l’amore di sua madre. Da questo abbraccio gli verrà, per sempre, insieme alla fede, una tale forza per vivere. Ogni piccolo d’uomo ha tanta forza quanta ne ha l’abbraccio che lo stringe e lo porta nell’esistenza. Non temere, Maria, il bambino vivrà per il tuo amore! Maria la donna dell’amore E ancora adesso Dio vive per il nostro amore, sta a noi aiutarlo a incarnarsi in queste case, in questi incontri. Maria la donna dell’amore Valorizzando il feriale, il carnale, l’umiltà di Dio, la vicinanza della carne allo spirito, la compenetrazione di cielo e terra, uomo e Dio abbracciati, che insieme operano, nella concretezza. «In mezzo a voi c’è uno che voi non conoscete» (Gv 1,26). Gesù l’uomo dell’amore Come si fa a riconoscerlo? Giovanni dice: «Al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio del sandalo» (Gv 1,27). Come segno particolare per riconoscerlo Giovanni dice che anche lui porta i sandali come tutti. Cristo viene in mezzo a noi scegliendo sempre il cammino dell’umiltà. Noi gli avremmo suggerito il fascino della potenza. Lui sceglie il fascino dell’amore. Gesù l’uomo dell’amore Videro il bambino in braccio a sua madre e lo adorarono. Maria, santuario di Dio La madre è come un altare su cui è deposto, come un tabernacolo che custodisce, un santuario che contiene il figlio. La casa su cui la stella si è fermata raccoglie in sé il bambino e la madre; la madre è a sua volta una casa che accoglie, che ospita il figlio. Maria, santuario di Dio Maria è il santuario di Dio, deve essere vista come la casa dove si va, come i magi pellegrini dell’Assoluto, per trovare il Figlio e accoglierlo da lei. Allora i mendicanti di perdono trovano il perdono del Padre nel Figlio, e i mendicanti di senso trovano la parola che colora le esistenze, e i mendicanti d’amore trovano il pane che si offre alla fame, e i mendicanti di vita trovano l’eternità e adorano. Luogo di incontro di due mendicanti è Santa Maria: l’uno d’amore che è Dio, l’altro d’amore che è l’uomo.