I MONITORAGGI I monitoraggi di anguilla europea hanno interessato 3 dei principali fiumi che attraversano il territorio provinciale: Piave, Livenza e Adige. I rilievi, condotti nel periodo primaverile nel 2011 e con cadenza stagionale per l’intero 2013, hanno previsto l’impiego di bertovelli con maglia da 12 mm per il monitoraggio degli adulti e maglia fitta (6 mm) per il rilievo dei giovanili calati in cordate miste. Di ogni anguilla catturata sono state misurate in campo la lunghezza totale ed il peso; sono state inoltre valutate visivamente la livrea (gialla o argentina), la presenza di eventuali ectoparassiti, ferite o segni di malattie e si è inoltre provveduto a verificare la presenza di eventuali marcature su ventre, dorso e capo. Nome scientifico. Anguilla anguilla Descrizione. Corpo serpentiforme, pressoché cilindrico nella parte anteriore e centrale del corpo, compresso in quella posteriore. Capo piccolo con muso arrotondato; bocca piccola, situata in posizione mediana e munita di piccoli denti su entrambe le mascelle; la mandibola risulta nettamente prominente; occhio piccolo di forma circolare. Presenza di un’unica pinna dorsale che decorre da circa il primo terzo dell’animale fino alla regione caudale dove si fonde alla pinna anale, lunga circa i 2/3 di quella dorsale. Pinne pettorali poco sviluppate. Pinne ventrali e caudale assenti. Corpo rivestito di abbondante muco. Forte dimorfismo sessuale di taglia (femmine più grandi). Taglia. Femmine: 150 cm per 6 kg; maschi 50 cm per 800 g Colorazione. Olivastra o bruno giallastra su dorso e fianchi; biancastra con riflessi argentati sul ventre. Durante il periodo riproduttivo il dorso assume una colorazione più scura, quasi nerastra. Distribuzione geografica. Presente in tutto il bacino del Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’oceano Atlantico dalla Scandinavia fino al Marocco ed alle isole Canarie. Ecologia. Specie catadroma solitaria e spiccatamente eurialina ed euriterma, vive su fondali sabbiosi, fangosi e detritici spogli e vegetati generalmente tra 2 e 5 metri di profondità, potendo tuttavia spingersi anche su batimetriche prossime ai 1000 metri. Inizia il suo ciclo vitale nel Mar dei Sargassi, per poi migrare verso le coste dell’America del nord e dell’Europa. Il primo stadio larvale, denominato “leptocefalo”, ha forma totalmente diversa rispetto all’adulto e, seppur mantenendo il corpo serpentiforme, si presenta estremamente compressa e trasparente. Il secondo stadio larvale, denominato “cieca”, presenta invece la forma del corpo dell’adulto, ma mantiene la caratteristica trasparenza del leptocefalo. A questo stadio l’anguilla giunge presso le nostre coste dopo una migrazione di 3.500 km ed inizia la risalita dei corsi d’acqua (ragano), assumendo la caratteristica colorazione olivastra. Dopo alcuni anni, prossima alla maturità sessuale, ridiscende i fiumi per guadagnare nuovamente il mare e riprodursi (anguilla argentina). Si nutre in massima parte di crostacei, anellidi e piccoli pesci. STAMPATO NEL SETTEMBRE 2013 Assessorato alla Pesca NUOVI INTERVENTI PER LA RICOSTITUZIONE DELLO STOCK DI ANGUILLA EUROPEA NELLE ACQUE DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Progetto finanziato con fondi FEP, Reg (CE) 1198/2006, Misura 3.2, Progetto n°04/BA/2011 L’anguilla, da sempre elemento fondamentale della pesca e della vallicoltura nel nostro territorio, ha subito nel corso degli ultimi decenni una drastica e progressiva riduzione, tanto da essere inserita tra le specie criticamente minacciate nella Lista Rossa IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e essere oggetto di uno specifico regolamento a livello europeo finalizzato alla sua tutela. La salvaguardia di questa specie dal ciclo vitale straordinariamente complesso e affascinante non può prescindere da una gestione coordinata che impegni in uno sforzo comune tutti gli Stati dove l’anguilla si distribuisce dopo la migrazione dal Mar dei Sargassi. In quest’ottica, partendo dalle disposizioni previste a livello comunitario, si inserisce anche l’azione della Provincia di Venezia che, da alcuni anni, sta partecipando attivamente al raggiungimento degli obiettivi stabiliti con i piani di gestione nazionale e regionale, al fine di incrementarne la presenza e di garantire un prelievo sostenibile sia per i pescatori professionisti che per quelli dilettantistico sportivi. Le azioni messe in campo da parte dell’Assessorato alla Pesca riguardano il monitoraggio della risorsa, la realizzazione di passaggi per anguille ed importanti attività di ripopolamento, nonché un costante impegno profuso nel contrastare la pesca illegale. Tali azioni, unitamente ad alcune disposizioni assunte a livello regolamentare, costituiscono il progetto provinciale per valutare lo stato della risorsa e favorirne la diffusione. Di quanto fatto in questi anni viene dato conto con questo opuscolo a tutti gli appassionati di pesca e a quanti ne apprezzano il sapore nelle tante preparazioni che caratterizzano la tradizione gastronomica del nostro territorio. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Francesca Zaccariotto L’ASSESSORE ALLA PESCA Giuseppe Canali LA CONDIZIONE DELLA SPECIE IN EUROPA E IN PROVINCIA DI VENEZIA L'anguilla europea (Anguilla anguilla) è una tra le specie più significative della pesca nelle acque interne italiane, della vallicoltura e dell’ittiocoltura. La significativa contrazione della specie in tutto il continente europeo è stata tale da portare a considerare l’anguilla come specie criticamente minacciata (“Critically Endangered” nella Red List dello IUCN ) e quindi meritevole di interventi mirati alla sua conservazione. Per fronteggiare questa criticità, la Comunità Europea ha adottato il Regolamento (CE) n. 1100/2007, che stabilisce un quadro per la protezione e lo sfruttamento sostenibile della specie. L’anguilla è da anni in forte contrazione anche nelle acque provinciali, come dimostrano la diminuzione delle catture e la scarsa rimonta registrate in epoca recente. Questo declino è probabilmente legato ad una molteplicità di fattori, tra cui l’alterazione complessiva degli habitat, la presenza di impedimenti alla risalita nei fiumi, il degrado della qualità delle acque, la consistente pressione di pesca, la predazione da parte di specie alloctone (tra cui il siluro europeo) oltre a malattie e parassitosi. LE AZIONI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Con il progetto “Nuovi interventi per la ricostituzione dello stock di anguilla europea nelle acque della Provincia di Venezia”, avviato nel 2013, l’amministrazione Provinciale ha attivato una serie di azioni a sostegno della specie, in accordo con il quadro di protezione e gestione sostenibile promosso dal Reg. (CE) 1100/2007, dando seguito a quanto realizzato con il precedente “Programma per la ricostituzione dello stock di anguilla europea nelle acque della Provincia di Venezia”. Tra le azioni condotte figurano: Il ripopolamento; La realizzazione di passaggi specifici per l’anguilla; Il monitoraggio. IL RIPOPOLAMENTO Nel periodo 2011-2013 la Provincia di Venezia ha immesso nelle proprie acque, a scopo di ripopolamento, circa 2.000 kg di ragani di anguilla (20-25 g). Oltre 4.000 esemplari (su circa 122.000 totali seminati) sono stati marcati con la tecnica Visible Implant Elastomer, mediante l’impianto di elastomeri biocompatibili di colore verde, rosso e arancione, iniettati sotto la pelle del capo e del dorso. La sostanza non compromette in alcun modo la vita degli animali e la loro commestibilità. La partecipazione dei pescatori costituisce un importante contributo per definire la presenza e l’abbondanza dell’anguilla nelle acque provinciali. Ciascun pescatore potrà segnalare le catture compilando la scheda di segnalazione alle pagine web http://www.lagunaproject.it/anguilla/ anguilla.aspx e http://pesca.provincia.venezia.it/ecm/ faces/public/pesca/tutela. Particolare importanza assumerà la segnalazione di esemplari marcati, dal momento che potrà fornire indicazioni su spostamenti e accrescimento dell’individuo marcato. Ad oggi 3 esemplari marcati sono stati rinvenuti nel fiume Livenza oltre un mese dopo la loro immissione, nel corso delle previste attività di monitoraggio, dato indicativo del fatto che almeno una parte dei ragani seminati rimane nell’areale di semina. I PASSAGGI PER ANGUILLE La frammentazione degli habitat è una delle cause riconosciute di contrazione della specie. La Provincia di Venezia ha provveduto a censire i principali ostacoli alla rimonta presenti nel reticolo idrografico ed a installare alcuni passaggi per anguille. In collaborazione con l’Associazione Pescatori del Veneto Orientale e la Regione Veneto sono stati realizzati quattro passaggi sul Fiume Lemene. Un quinto passaggio sarà realizzato sul fiume Zero a Marcon. I passaggi consistono in strutture portanti cui sono applicati dei substrati recanti ciuffi di setole rigide che consentono alle anguille di risalire la corrente sfruttando gli appoggi forniti dalle setole.