FEP 2007/2013
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Regione Puglia
A.S.Q. S.r.l.
Ambiente Sviluppo Sostenibile e Qualità
FEP Puglia 2007/2013
Mis. 3.5 “Progetti Pilota
Progetto
“Prova di stabulazione della ceca di
anguilla ai fini di piani di ripopolamento”
Massimo Rampacci (A.GE.I. soc. coop.)
il
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Verso un Piano di gestione comunitario per l’anguilla
L’anguilla europea, Anguilla anguilla, è una risorsa ittica
condivisa tra molti Stati, caratterizzata da un ciclo
biologico peculiare con un areale riproduttivo nel Mar
dei Sargassi sito dal quale, secondo le conoscenze
scientifiche attuali, ha origine la dispersione degli stadi
larvali e post-larvali che colonizzano successivamente le
acque interne e costiere di molti Paesi europei
dell’Oceano Atlantico e del Mediterraneo.
Il perdurare del calo del reclutamento naturale e la contrazione delle catture, evidenziati nella
Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 10 ottobre 2003
«Verso un piano d’azione comunitario per la gestione degli stock di anguilla europea»,
(conclusioni adottate dal Consiglio il 19 luglio 2004), in cui esorta la Commissione a presentare
proposte per la gestione a lungo termine degli stock di anguilla in Europa, e i più recenti pareri
scientifici del Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare (CIEM), relativi all’anguilla
europea indicano che tale stock ha superato i limiti biologici di sicurezza e che la pesca ai livelli
attuali non è sostenibile, ha condotto all’adozione del Reg. (CE) 1100/2007 che stabilisce un
quadro per la protezione e lo sfruttamento sostenibile dello stock di anguilla europea della
specie Anguilla anguilla nelle acque comunitarie, nelle lagune costiere, negli estuari e nei fiumi
e nelle acque interne comunicanti degli Stati membri che sfociano nei mari delle zone CIEM III,
IV, VI, VII, VIII, IX o nel mare Mediterraneo.
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Il Reg. CE 1100/2007 ha imposto
l’elaborazione di un Piano di
Gestione dell’Anguilla agli Stati
membri interessati a mantenere lo
sfruttamento della risorsa, ai fini
della ricostituzione dello stock.
L’Italia ha elaborato un Piano
nazionale nel quale sono stati
integrati i Piani delle Regioni
(Amministrazioni competenti in
materia di pesca nelle acque
interne).
Il Piano di gestione dell’Anguilla
della Regione Puglia (in fase di
pubblicazione) prevede una serie di
misure, in accordo con quanto
indicato nel Reg. CE 1100/2007, tra
cui la riduzione progressiva dello
sforzo di pesca dell’anguilla e piani
di ripopolamento con giovani
anguille.
Tabella 4.1 –.
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OBIETTIVI DEL PIANO
L’obiettivo di ciascun piano di gestione per l’anguilla è quello di ridurre la
mortalità antropogenica onde permettere un’elevata probabilità di passaggio
in mare per almeno il 40 % della biomassa di anguilla argentata.
La percentuale fa riferimento alla stima più elevata di migrazione che si
sarebbe verificata senza influenza antropogenica sullo stock. Il piano di
gestione per l’anguilla è elaborato per conseguire tale obiettivo a lungo
termine.
Corpo idrico
Lago di Varano
(Ettari Lagune media prod.)
Lago di Lesina
(Ettari Lagune media prod.)
TOTALE
ha
Pescato
precedente
anni ‘80
(kg)
Pescato
precedente anni
80 (kg/ha/anno)
6050
105.118
17,38
5000
85.275
17,05
11.050
190.393
17,23
Pescato
annuale
attuale.
(kg)
77.540
77.540
Riferimenti
bibliografici
Produzioni
pristine
Grimaldi
(2001)
7,01
Lumare
(1989)
7,01
Pescato
attuale
(kg/ha/anno)
Riferimenti
bibliografici
Produzioni
attuali
ISTAT
Dati di pesca in vari
periodi relativi Ad alcuni
ambienti lagunari della
Puglia
Articolo 2
5. Il livello di migrazione da conseguire è determinato, tenendo conto dei dati disponibili per ciascun bacino fluviale
dell’anguilla, in uno o più dei tre modi seguenti:
a) ricorso a dati raccolti nel periodo più opportuno anteriormente al 1980, sempreché disponibili in quantità e qualità
sufficienti;
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Art. 8.
REGOLAMENTO (CE) N.
1100/2007 DEL CONSIGLIO
del 18 settembre 2007
che istituisce misure per la
ricostituzione dello stock di
anguilla europea
Il piano di gestione per l’anguilla può contenere le seguenti
misure, senza che si limiti ad esse:
— riduzione delle attività di pesca commerciale,
— restrizioni alla pesca ricreativa,
— misure di ripopolamento,
— misure strutturali per rendere guadabili i fiumi e migliorare
gli habitat fluviali, unitamente ad altre misure ambientali,
— trasporto di anguille argentate dalle acque interne ad
acque dalle quali possano migrare liberamente verso il mar
dei Sargassi,
— lotta ai predatori,
— spegnimento temporaneo delle turbine per la produzione
di energia idroelettrica,
— misure nel campo dell’aquacoltura.
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L’obiettivo principale del PRGA (in fase di pubblicazione) mira a ripristinare (o
almeno a riportare ad un livello sostenibile) la biomassa delle anguille e per
raggiungere l’obiettivo prevede
A) completare rapidamente l’iter legislativo per l’emanazione di una Legge sulla Pesca nelle acque
interne della regione Puglia;
B) avviare gli studi necessari per la redazione della carta ittica regionale per rispondere alla
Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE), il cui obiettivo principale è la conservazione, tutela e
valorizzazione degli ecosistemi acquatici europei e degli ecosistemi adiacenti;
C) elaborare un programma di monitoraggio affidabile dei dati della pesca, sia sportiva, sia
professionale, anche attraverso campagne di campionamento per stime di abbondanza che veda i
pescatori coinvolti direttamente. Il monitoraggio deve divenire parte integrante del processo di
gestione, al fine di consentire scelte decisionali condivise;
D) avviare progetti pilota per verificare l’efficacia di una politica di gestione dello stock dell’anguilla
basata sui ripopolamenti, sia in ambienti di acque interne, sia in ambienti lagunari e pianificarne le
quote corrispondenti di restituzione alla riproduzione;
E) avviare azioni in grado di dare continuità e sostenibilità alla pesca anche con il fine di sostenere
un’economia basata sulle tradizioni locali;
F) prevedere misure compensative ai pescatori.
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Misure previste dal PRGA
1. Legge sulla pesca nelle acque interne della
Regione Puglia
2. Riduzione dello sforzo di pesca (50%)
3. Piano di Ripopolamento
4. Misure Socio Compensative
5. Monitoraggio
6. Risanamento ambientale
Stima della biomassa di anguille argentine con il
ripopolamento di ceche e la riduzione dello sforzo di
pesca del 50%, ricavata attraverso il Modello
DEMCAM (Bevacqua & De Leo, 2006).
7. Approvazione del Piano di gestione
dell’anguilla.
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Il ciclo vitale dell'anguilla inizia con lo
stadio di leptocefalo, cui fa seguito, dopo
una metamorfosi, lo stadio di ceca,
morfologicamente simile all'individuo
adulto ma non pigmentata. A questo
seguono lo stadio di anguilla gialla, tipico
degli animali in attiva crescita ed infine
quello di anguilla argentina, in fase preriproduttiva. L'anguilla è l'unico pesce
allevato di cui non è ancora possibile la
riproduzione controllata.
Considerata la difficoltà di reperire sul mercato nazionale ed internazionale
contingenti di ceche tali da soddisfare la forte richiesta da parte dei diversi
Paesi europei che intendono attuare Piani di Gestione, al fine di mantenere lo
sfruttamento sostenibile della specie ed attuare i piani di tutela, è prevedibile
ipotizzare soluzioni in grado di sopperire in parte alla biomassa di giovanili
necessari per il raggiungimento degli obiettivi imposti dal Reg, CE 1100/2007
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OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sperimentare l’affidabilità tecnica ed
economica della stabulazione della ceca,
finalizzata alla produzione di giovani
anguille destinate a piani di restocking in
ambienti naturali. Ciò con lo scopo di
contribuire alla riduzione della biomassa di
ceche necessaria all’integrazione del
reclutamento naturale. Le giovani anguille,
infatti, hanno tassi di sopravvivenza migliori
rispetto lo stadio di ceca.
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Articolazione del programma
Il progetto pilota prevede la durata di 24 mesi e sarà articolato in tre fasi.
I Fase
WP1 Pianificazione delle attività
WP1a1 Autorizzazioni e Formalizzazioni
WP1a3 Protocolli di monitoraggio
WP1a4 Reperimento ceche di anguilla
WP4a1 Definizione del piano di monitoraggio del progetto
II Fase
WP2 Prove di stabulazione della ceca
WP2a1 Acquisto delle ceche
WP2a2 Stabulazione presso l’impianto di acquacoltura
WP3 Restocking
WP3a1 trasferimento delle giovani anguille in ambienti naturali
WP3a2 Monitoraggio del ripopolamento
WP4 Monitoraggio del progetto
III Fase
Tutti i WP Analisi ed elaborazione dati
WP5 Comunicazione
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Scelta del sito – l’OASI LAGO SALSO
La scelta del Lago salso per effettuare il restocking delle giovani anguille si è
basata sui fattori seguenti:
1) Indicazioni della Regione sugli ambienti acquatici idonei al
ripopolamento
2) Identificazione di ambenti acquatici prioritari secondo i seguenti criteri:
a) Presenza della specie
b) Continuità dell’ambiente acquatico considerato con altri corpi idrici tale
da garantire l’ulteriore dispersione della specie ed il ritorno al mare
dello stadio pre-riproduttivo (anguilla argentina)
c) Preclusione delle attività di prelievo
d) Estensione
e) Controllo
Si ringraziano tutti i dirigenti e referenti dei
differenti Enti e del Servio CITES – CFS di Bari che
con la loro disponibilità hanno permesso l’avvio
del programma di tutela dell’anguilla nell’Oasi
Lago Salso
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Prova di stabulazione della ceca di anguilla ai