P.E.O.P.L.E. Il progetto Tutti i logo e le immagini sono dei rispettivi proprietari Luogo – gg mese 2002 Il progetto Sommario Obiettivi del progetto Dimensioni del progetto Punti fondamentali Livello di copertura Potenziale riuso Enti aderenti Best-practices Il protocollo d’intesa La cooperazione Le scelte fondamentali Il sistema dei servizi Il modello di organizzazione Il modello tecnico Il modello economico Il riuso dei risultati L’obiettivo atteso Il contributo richiesto Obiettivi del progetto Il progetto intende realizzare un modello federato tra Comuni che consenta, in modo avanzato, l'accesso mediante portale ai servizi on-line per cittadini ed imprese Dimensioni del progetto Presentato da circa 50 enti con quasi 7,5 milioni di abitanti, che rappresentano circa il 13% della popolazione nazionale, pretende di avere la caratteristica di superare le disomogeneità di partenza fra gli enti per la dimensione e la collocazione territoriale, attraverso la definizione di sottomodelli imperniati sulla standardizzazione e sulla flessibilità. Punti fondamentali Il sistema di cooperazione e l'accesso unificato rappresentano il punto fondamentale della standardizzazione PEOPLE che poggia anche sull'utilizzo dei servizi di multicanalità, sull’ utilizzo di carte e sistemi di autenticazione avanzati nonchè sull'apertura ai centri servizio.. Livello di copertura Tematicamente PEOPLE tende a coprire, con i propri servizi, il 95% dei motivi di accesso al Comune da parte di cittadini e imprese. Potenziale riuso Il potenziale riuso dei risultati, già dichiarato da altri enti, allarga la base di utenza interessata sino a 11,5 milioni di abitanti, pari al 20% della popolazione nazionale. Enti aderenti Numero Comuni e Regioni aderenti Enti aderenti Alcuni Comuni Best-practices oltre a Roma e Firenze, ricordiamo quelle realtà che hanno conseguito un riconoscimento in ambito nazionale: Best-practices Parma per il Centro Servizi e la sperimentazione sulla carta di identità elettronica Mantova con la best practice sullo Sportello unico alle imprese Best-practices Siena per il progetto “Le chiavi della Città” sulle carte servizi, sulla rete locale a larga banda e sulla web TV come Reggio Calabria Best-practices Ancona best practice 2000 per le pratiche on line e 2001 a livello europeo per l’ICI on line Bologna capostipite con le best practice della rete civica Iperbole e della firma digitale Best-practices Modena best practice per il Sistema Informativo Territoriale ( SIT ) Genova che ha realizzato il portale di servizi interattivi “Tu6Genova” Best-practices Reggio Emilia best practice per i servizi on line per le scuole materne Jesi con la rete civica più visitata di Italia per le Gazzette on line (rating del Il sole 24 Ore 2001) Best-practices Pesaro best practice per l’archiviazione ottica e per le scuole in rete San Benedetto del Tronto menzione speciale 2000 per la sperimentazione del voto elettronico Il protocollo d’intesa La comune volontà di consolidare e condividere le esperienze significative già acquisite ha dato luogo ad una forte spinta aggregatrice che, già a partire dal settembre 2000, ha dato origine ad attività di studio e ad investimenti preliminari coordinati. Da questo primo nucleo di aggregazione e sulla base del lavoro esplorativo dei tecnici designati dalle amministrazioni coinvolte è nato, al momento dell’uscita dell’avviso per il finanziamento dei progetti di e-government, il protocollo di intesa siglato a Firenze tra i primi 25 comuni il 16 aprile 2002 per l’avvio di una collaborazione su tutti i progetti di e-government a carattere nazionale ed europeo. La cooperazione Obiettivo principale del progetto People è la realizzazione di un modello federato di scambio, integrazione e condivisione di servizi, prodotti e soluzioni. Le scelte fondamentali Il progetto si fonda su tre scelte fondamentali: - modellizzazione e standardizzazione dell’accesso ai servizi di base ed aggregati che le amministrazioni partecipanti intendono erogare - evoluzione delle strategie organizzative dei processi di erogazione dei servizi per sfruttare al meglio le possibilità di accesso telematico - progettazione e realizzazione di sistemi informatici applicativi modulari ed integrati per la costruzione di centri servizi territoriali e di portali telematici e multi-canale Il sistema dei servizi Il sistema dei servizi comprende: - l’identificazione delle tipologie di servizi di front office con l’adozione della metafora degli eventi della vita e la conseguente identificazione degli episodi di interazione tra i cittadini, le imprese e le amministrazioni - il ripensamento dei processi di erogazione dei servizi di front office e del rapporto con i processi di alimentazione messi in atto nel back office (BPR) al fine di integrare ed adattare, nell’interesse degli utenti, le funzioni di accesso telematico. Il modello di organizzazione Il modello di organizzazione dei sistemi informatici e telematici si configura come un’architettura a tre livelli: -esportazione per via telematica, in base a standard tecnologici aperti, dei servizi di base realizzati dai sistemi locali e legacy (p. es. consultazione di banche dati, transazioni remote online) -integrazione dell’accesso telematico su base geografica ai servizi di base realizzato dai centri servizi che costituiscono anche il punto di contatto con i servizi ed i sistemi infrastrutturali regionali e territoriali -erogazione dei servizi ai cittadini tramite portali di accesso e sistemi multi-canale, previa autorizzazione ed eventuale autenticazione tramite carte a microprocessore Il modello tecnico In particolare il modello tecnico e realizzativo prevede: -autorizzazione ed autenticazione tramite carte di accesso a microprocessore (carta nazionale servizi - CNS, carta di identità elettronica - CIE, firma digitale - FD) -esportazione dei servizi secondo le modalità previste per la cooperazione applicativa (web-services basati XML/SOAP) -realizzazione di componenti software applicative scalabili e riutilizzabili in linea con i più recenti standard industriali e di mercato -multi-canalità di interazione (web, call-center, applicazioni vocali, WAP, SMS) con identificazione delle matrice funzioni/modalità, a seconda del canale utilizzato Il modello economico Il modello economico e di gestione, è ispirato al fondamentale principio cooperativo della ripartizione dei costi. Tale modello riguarda in particolare i costi di realizzazione, dispiegamento e gestione, considera gli aspetti relativi al riuso e definisce le regole di convivenza economica tra i partecipanti ed i partner. In accordo con il modello organizzativo dei sistemi sopra delineato, un obiettivo primario è quello di minimizzare i costi di esportazione telematica dei servizi di base gestiti dalle singole amministrazioni locali e di fattorizzare secondo necessità i costi di realizzazione e gestione di sistemi più complessi ed aggregati come centri servizi, portali e sistemi di interazione multi-canale. Il riuso dei risultati Modalità di riuso dei risultati Tutti i quattro elementi descritti, cioè - sistema dei servizi, - modello di organizzazione dei sistemi, - modello tecnico e realizzativo - modello economico e di gestione sono concepiti in modo da contenere importanti elementi riutilizzabili. Il riuso dei risultati -L’identificazione della tipologia dei servizi e la definizione di una modalità di accesso uniforme, in termini di contenuti e codifiche, possono costituire una proposta per uno standard su base nazionale -Il modello di organizzazione dei sistemi fondato sull’architettura a tre livelli risulta massimamente generico ed adattabile ad altri tipi di organizzazioni ed enti -Il modello tecnico e realizzativo consente di realizzare soluzioni e prodotti validati ed altamente modulari, riutilizzabili in contesti diversi -Il modello economico cooperativo per la realizzazione e la gestione di centri servizi, portali e sistemi multi-canale può favorire la diffusione di strutture analoghe, probabilmente necessarie a livello locale L’obiettivo atteso People ritiene raggiunto il proprio obiettivo generale qualora si verifichi che: -la parte orizzontale di base (il portale) sia realizzata al 100% -la parte verticale di contenuti (servizi in modalità webservices ) venga diffusa nella misura del 70% tra tutti gli enti aderenti Il contributo richiesto Il progetto People ammonta a 27.019.000 € di costo, con una richiesta di contribuzione allo Stato del 45% sul totale, pari a 12.159.000 €.