PAESE:
NUOVA
ZELANDA
I.
Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento
I.A.
Quadro degli indici economici, demografici e sociali
Superficie: 268,680 Kmq
Capitale: Wellington
Popolazione residente: 4.318.000 (stima dicembre 2009)
Composizione Popolazione (ultimo censimento, 2006):
Bianchi
79,1%
Maori
9,7%
Asiatici ed altri
7,4%
Isole Pacifico
3,8%
0-14 anni: 20,8% (maschi 437,547 / femmine 417,698)
15-64 anni: 67,3% (maschi 1,393,057 / femmine 1,378,358)
65 anni e oltre: 11,9% (maschi 214,189 / femmine 274,922)
Dati economici
PIL (dicembre 2009): 184.008 milioni di dollari NZ +1,6%
Reddito personale pro capite: 42.981 NZD (Statistics New Zealand, 2009)
Turismo dalla Nuova Zelanda verso l’Italia: 112.689 (arrivi, anno 2007 – dati ISTAT)
Turismo dall’Italia verso la Nuova Zelanda: 8.460 (31 dicembre 2009 – dati Statistics
New Zealand)
Interscambio beni e servizi con l’Italia in NZ$ (dicembre 2009): 1 miliardo e 131 milioni
Nuova Zelanda – Mondo
Importazioni: 39,7 miliardi
Esportazioni: 40,2 miliardi
Saldo: -+0,5 miliardi
Nuova Zelanda – Italia
727,8 milioni
403,9 milioni
323,9 milioni (a favore Italia)
Tasso di cambio (dicembre 2009): 1 NZD = 0,4929 EUR
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
1
Aree con maggiori potenzialità turistiche: Auckland, Wellington ed Isola del Sud
(Christchurch e Queenstown in particolare). I principali tour operator si trovano nelle
città di Auckland, Christchurch e Wellington.
I.B.
Previsioni a breve termine
L’economia della Nuova Zelanda ha segnato nel 2009 un calo del Prodotto Interno Lordo pari all’1,6%
rispetto all’anno precedente. Il dato riflette i cinque trimestri di crescita negativa verificatisi nel biennio
2008-09, ma va comunque letto alla luce della ripresa, che si è manifestata a cominciare dal secondo
trimestre del 2009, che ha determinato una crescita del PIL pari allo 0,8% nel corso dell’ultimo trimestre
dell’anno. La timida ripresa è stata assecondata dalla politica monetaria espansiva seguita dalla Banca
Centrale, la quale ha ulteriormente ridotto il costo del denaro (OCR-Official Cash Rate), portandolo dal 5%
al 2,5%. A fine anno, la disoccupazione si manteneva comunque ancora al 7,1%, valore elevato per la Nuova
Zelanda.
Il Ministero dell’Economia neozelandese (Treasury) prevede per il 2010 una contrazione del PIL dello
0,4% (su base annua) seguito da un aumento dello 2,4% nel 2011. Il riassorbimento della disoccupazione
avverrà gradualmente, dal 7% previsto per il 2010 al 6,9% previsto per il 2011. L’inflazione e’ attesa su
valori medi del 2,5% nel corso del 2010 per scendere al 2,3% nel 2011. L’aumento del potere di acquisto
delle famiglie collegato alla ripresa economica porterà a un aumento sensibile delle importazioni soltanto nel
2011 (+9,7%), che peraltro compenserà solo in parte il più marcato calo (-13,3%) previsto per il 2010. Le
esportazioni, invece, soffriranno dell’apprezzamento del dollaro neozelandese e, dopo una modesta crescita
nel 2010, dovrebbero scendere dello 0,2% nel 2011. Tornerà quindi a crescere il deficit dei conti con l’estero
passando dal 2,9% all’5,4% del prodotto interno lordo tra il 2010 e il 2011.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale (rapporto del 23 marzo 2009) la Nuova Zelanda, grazie a
solide politiche macroeconomiche, fondate su un tasso di cambio flessibile, un basso livello del debito
pubblico, flessibilità sul mercato del lavoro e un settore bancario in buona salute, si trova in posizione
migliore di altri Paesi occidentali. Tuttavia, sulle famiglie neozelandesi pesano ancora gli elevati livelli di
debito privato, la stagnazione dei mercati immobiliari e azionari e le incertezze sulla ripresa
dell’occupazione. Un fattore di vulnerabilità per l’economia neozelandese è rappresentato dal livello del
debito esterno a breve termine. È apprezzato l’atteggiamento prudente tenuto dal Governo in tema di politica
fiscale e riscuote analogo consenso la politica monetaria espansiva adottata recentemente dalla Banca
Centrale. Il sistema bancario è sostanzialmente stabile.
II.
Analisi del mercato turistico
II.A. Analisi del turismo outgoing
-
flussi turistici e principali destinazioni
posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti
principali destinazioni turistiche in Italia
prospettive per il breve e medio periodo
Nel corso dell’anno fiscale neozelandese 2008/2009, circa il 44,3% della popolazione
neozelandese si è recata all’estero (per un totale di circa 1 milioni e 919.788 persone). L’Italia si
conferma anche quest’anno come una delle mete preferite dal turista neozelandese: nell’ambito
delle destinazioni europee l’Italia si trova al terzo posto, superata soltanto dal Regno Unito e
dalla Francia. Il turista neozelandese che si reca in Italia sceglie, in media, come principali
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
2
destinazioni di viaggio Regioni quali il Lazio, la Toscana, il Veneto, la Lombaria, la Campania,
la Liguria, la Sicilia e l’Umbria. Stando alle stime effettuale dagli operatori turistici e dagli
agenti di viaggio, si continua a registrare una crescita della domanda di servizi turistici verso
l’Italia da parte del pubblico.
II.B. Analisi della domanda
-
segmento socio-economico di appartenenza
livello culturale
fasce di età
propensione al viaggio
principali motivazioni di vacanza all’estero
prodotti turistici preferiti (arte, mare, montagna, laghi, ecc.)
fattori determinanti nella scelta delle destinazioni (prezzi, livello di organizzazione,
conoscenza delle lingue, sicurezza, efficienza dei servizi, ecc.)
tipo di alloggio preferito
mesi preferiti per i viaggi
fonti di informazione preferiti (cataloghi, siti web, stampa specializzata, ecc.)
canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet, ecc.)
Segmento socio-economico di appartenenza: medio-alto;
Livello culturale: medio-alto;
Fasce di età: 45 – 60 anni;
Propensione al viaggio: alta – anno fiscale 2008/2009 nonostante la crisi mondiale il 44,3% di
neozelandesi si sono recati all’estero
Principali motivazioni di vacanza all’estero: anno 2007 – vacanza (42.3%), visite amici e parenti
(31.4%) e affari (14.6%)
Prodotti turistici preferiti: città d’arte, natura, enogastronomia e crociere;
Fattori determinanti nella scelta delle destinazioni: le attrattive della destinazione;
Tipo di alloggio preferito: alberghi 3 e 4 stelle;
Mesi preferiti per i viaggi: tutto l’anno con punte nei mesi di giugno, settembre e dicembre.
Fonti di informazione preferiti: siti web, opuscoli, libri, inserti viaggio pubblicati da
quotidiani/riviste e programmi televisivi dedicati ai viaggi
Canali utilizzati: Agenzie di Viaggio, Online Tour Operators e Siti Internet.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
3
II.C.
Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della destinazione “Italia”
Punti di forza
Punti di debolezza
Patrimonio artistico e culturale
Carenza rapporto qualità/prezzo
Enogastronomia
Carenza voli diretti
Bellezze naturali
Stile di vita
Opportunità
Rischi/Difficoltà Potenziali
Notevoli dato l’alto interesse e le disponibilità Incremento delle tariffe alberghiere
economiche
dei servizi offerti dai tour operators
III.
e
Obiettivi
Obiettivi da perseguire ai fini dell’incremento dei flussi turistici verso l’Italia con
riferimento a:
-
Prodotti turistici tradizionali – mantenimento/consolidamento competitività
Prodotti turistici di nicchia
Destagionalizzazione
Promozione dell’Italia minore
Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud
Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico
Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane
Prodotti turistici tradizionali – mantenimento/consolidamento competitività
Al fine di conseguire un costante monitoraggio dei servizi turistici offerti al grande pubblico, sono
stati intrapresi e portati avanti stretti rapporti con gli operatori che si occupano del flusso turistico
neozelandese in Italia. Sono state inoltre incrementate le attività di collaborazione con le Regioni al
fine di organizzare workshop in Italia indirizzati a tour operator e agenti di viaggio. Tali attività
risultano fondamentali per il continuo aggiornamento dei suddetti tour operator e agenti di viaggio,
e produce come riscontro un notevole aumento della qualità dei servizi offerti al pubblico e un
ampliamento della lista delle possibili destinazioni, il che si traduce in un aumento delle vendite.
Infine, le presentazioni sull’Italia indirizzate ai banconisti producono nei venditori un aumento della
conoscenza del prodotto da proporre al pubblico, e un conseguente miglioramento delle strategie di
promozione e quindi delle vendite.
Prodotti turistici di nicchia
La partecipazione ai workshop in Italia permette agli operatori turistici di venire a conoscenza di
nuove destinazioni e nuovi prodotti turistici, uscendo dagli itinerari più comuni. Questo consente
di inserire nei cataloghi anche prodotti di nicchia, che risultano particolarmente graditi al
mercato australiano e neozelandese.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
4
Destagionalizzazione
I periodi di ferie per i neozelandesi sono distribuiti durante l’intero arco dell’anno, cosi’ come le
vacanze scolastiche. Questo significa che non esiste un’alta stagione vera e propria: infatti i
neozelandesi viaggiano durante l’intero arco dell’anno.
Promozione dell’Italia minore
La partecipazione a educational tour in Italia ha permesso ai giornalisti e agli agenti di viaggio
che vi hanno preso parte di incrementare la conoscenza di mete turistiche che vadano oltre
l’itinerario solito Milano – Roma – Venezia – Firenze – Napoli – Costiera Amalfitana e Cinque
Terre
Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud
L’organizzazione di educational tour per agenti di viaggio e tour operator ha incrementato la
conscenza di nuove mete in particolare nell’Italia Meridionale
Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico
L’Isola del Sud e le località quali Dunedin e Queenstown sono stati individuati come nuovo
target delle operazioni promozionali finalizzate alla crescita della domanda per il turismo in
Italia.
Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane
Al fine di rendere il contatto del turista con le imprese italiane il più diretto e proficuo
possibile, sono stati realizzati e resi disponibili per i clienti elenchi ad hoc degli operatori
neozelandesi che trattano i prodotti venduti dalle imprese italiane.
Bibliografia
Half Year Economic and Fiscal Update – New Zealand Treasury
Ufficio Statistiche Neozelandese - www.stats.govt.nz
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
5
Scarica

Scarica il documento - ONT Osservatorio nazionale del Turismo