SABATO 17 NOVEMBRE 2007 ANNO V - N. 270
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BIOEDILIZIA: INCENTIVI E REGOLE
La giunta ha riordinato i board delle spa pubbliche. Il governatore ironizza: così abbiamo salvato il Pil mondiale
CITTÀ SOLARE
SENZA OSTACOLI
Cda e stipendi, la scure di Dellai
di GIOVANNI PASCUZZI
Costi, tetto a 65.000 euro. Le novità dal 2009. Firmani: un errore
R
ecentemente il consiglio comunale
di Trento ha deliberato la concessione di incentivi di natura finanziaria
a favore dell’edilizia sostenibile e
per incrementare l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili (tra cui si annoverano anche i pannelli solari). L’esperienza, però, insegna che le politiche di incentivo meramente finanziario non garantiscono automaticamente un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili. Esistono ostacoli di natura giuridica che possono vanificare i migliori propositi. Se, ad esempio, l’installazione di un collettore solare è subordinato all’osservanza delle prescrizioni urbanistiche, la stessa installazione potrebbe essere preclusa in presenza
di una normativa troppo rigida sull’altezza
delle costruzioni o sulle distanze.
Ma esiste un problema anche più grave.
Per definizione i sistemi ad energia solare
hanno bisogno di una continuata e inostruita esposizione al sole. A causa delle traiettorie seguite dai raggi solari (che variano in
funzione della latitudine, delle ore della giornata e delle stagioni dell’anno) può accadere
che ostacoli collocati su fondi confinanti a
quello su cui i collettori sono installati blocchino il flusso di luce e proiettino ombre sugli stessi collettori, compromettendone il
funzionamento e l’efficienza. Si pensi al caso del proprietario che, dopo aver installato
i pannelli sul tetto, si ritrovi ad assistere alla
sopraelevazione del fabbricato eretto sul fondo vicino, ovvero alla messa a dimora di alberi ad alto fusto lungo il confine: la nuova cubatura autorizzata come la nuova vegetazione precluderebbero «l’accesso al sole» dei
pannelli che diventerebbero così inservibili.
Per favorire un effettivo aumento dell’utilizzo dell’energia solare è necessario non solo introdurre incentivi di natura finanziaria,
ma anche rimuovere gli ostacoli di natura
giuridica che possono frapporsi all’installazione delle apparecchiature (i cosiddetti incentivi reali). Occorre, in particolare, disegnare gli strumenti di pianificazione del territorio in ragione delle caratteristiche di queste fonti energetiche. Occorre, cioè, che i piani regolatori, i regolamenti edilizi (ma anche gli strumenti di origine privatistica aventi analoga matrice) introducano misure relative alla dimensione dei lotti e al loro orientamento, alla tipologie edilizie ammissibili,
alla distanza tra fabbricati e alla loro altezza,
utili a garantire un continuo e inostruito accesso al sole da parte delle apparecchiature
che usano i raggi della nostra stella come
«combustibile». Solo così si può ottenere la
realizzazione di una «città solare» (obiettivo
non più procrastinabile con il petrolio a 100
dollari per barile).
TRENTO — La giunta provinciale ha stabilito ieri i tetti
di spesa per i consigli di amministrazione delle società direttamente controllate da Piazza Dante: il limite per i Cda
più numerosi, da cinque in su, è stato fissato in 65.000 euro. In generale, il presidente di una partecipata non potrà
portare a casa a fine anno più dell’80 per cento dell’indennità del governatore. L’esecutivo ha anche deciso di procedere alla riduzione dei Cda che hanno ancora più di cinque
membri. Si tratta di Trentino trasporti, di Interbrennero e
dell’aeroporto Caproni. Ironico Lorenzo Dellai, che ha commentato: «Così abbiamo risolto i problemi del Pil mondiale». Per nulla soddisfatto Bruno Firmani (Idv) che attacca:
«I Cda vanno ridotti subito, non alla fine del mandato».
Lo sciopero
H a pagina 3 Scarpetta
La delibera
IL PIANO
Distribuzione energetica
Ambito unico
in modo «elastico»
H a pagina 9 Orfano
Pompieri in corteo, funerale alla riforma
H a pagina 2 Santin
Ieri l’interrogatorio del carabiniere: ho solo cancellato qualche multa
Nappi al pm: «Mai preso soldi»
Piazza Dante
L’ALLARME
Fuga di gas
in un cantiere
Attimi di paura
a Trento sud
a pagina 5
TRENTO — Faccia a faccia con il pm
Paolo Storari ieri pomeriggio per l’ex
maresciallo dei carabinieri Giorgio
Nappi accusato di concussione, falso e
minacce. I suoi accusatori sono cinque.
Il militare è stato interrogato per circa
un’ora e mezza, ma non ha cambiato la
sua versione. «Non ho mai minacciato
nessuno con la pistola e neppure preso
soldi». Nappi è perentorio e ammette
solo di aver cancellato qualche multa
ad alcuni informatori, niente di più. Il
Riesame intanto ha annullato la seconda ordinanza di custodia cautelare.
IL MISTERO
Provincia,
via libera
al vigneto
dei Lunelli
Rosmini,
i suoi nemici
la Chiesa
e i politici
di MATTEO GRAZIOLA
L’inchiesta
OPERAZIONE SINERGY
Giro di cocaina,
altre testimonianze
Ascoltati per ore
numerosi clienti
a pagina 5
H a pagina 5 Roat
Cultura
RAVINA
In cinque accusano l’ex maresciallo. Lui nega tutto
L’operazione
Bressanini
Gino Lunelli
TRENTO — La giunta
provinciale ha dato l’ok
alla trasformazione in
vigneto del terreno
boscoso di proprietà dei
fratelli Lunelli.
H a pagina 7 Voltolini
Riemerge in questi
giorni — a ridosso
della luogo domani a
Novara — la
misteriosa questione
dell’avvelenamento
subito da Antonio
Rosmini a Rovereto
nel settembre 1854,
e indicato dagli
esperti come causa
della sua morte. Suoi
nemici si
annidavano sia nel
mondo politico sia
nella stessa Chiesa.
H a pagina 12
Malossini rilancia l’autostrada. Sì dell’economia. Pinter: strumentale
Forza Italia: referendum sulla Pirubi
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Via Brennero,
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i timori di Gardolo
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Il commento
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di SIMONE CASALINI
Il centro, come luogo
geografico e fisico di esercizio
della politica, è costantemente
in fermento soprattutto in
Trentino dove sopravvive un
generico moderatismo diffuso.
continua a pagina 8
TRENTO — Un referendum per
la Valdastico. La proposta è di Mario Malossini, che sa bene quanto
le infrastrutture siano una buona
carta da giocare in vista delle elezioni. Già in questi giorni viene
distribuito un opuscolo che spiega le ragioni della Valdastico e del
referendum. «La giunta — afferma il leader di Forza Italia — ha
deciso di non decidere, ricattata
com’è dalla sinistra e dai Verdi».
Di qui l’idea di costringere il governo provinciale a decidere attraverso la pressione popolare.
TRENTO — Il presidente della
circoscrizione di Gardolo teme
che l’operazione sull’area ex Frizzera comprometta l’interramento
di via Bolzano. Marco Dalla Fior,
intanto, tranquillizza Redolfi.
H a pagina 4 Scarpetta
H a pagina 6
Ex Frizzera
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