à An ni A STA M P vit 36 NUMERO diAtti NORDdiTrento | anno XXVI | dicembre 2015 | bimestrale di cultura | politica | attualità | e... in Piazza a GARDOLO 38121 GARDOLO via Soprasasso, 32 tel. 0461.992105 [email protected] www.otticadonati.it Scrittori, studiosi, autori e attori OLTRE il MURO del nostro DIALETTO I - TERZA PARTE - n questa terza parte dedicata al dialetto, diamo spazio a scritti, documenti, studiosi, poeti, commediografi e attori protagonisti della parlata trentina. Quasi incredibile, una delle prime notizie sul nostro dialetto la dà Dante Alighieri nel “De vulgari eloquentia” del 1303. Il poeta era alla ricerca di un “volgare municipale” (un dialetto) che potesse diventare la lingua unitaria di tutti gli Italiani: tra quelli presi in considerazione cita anche il nostro! In realtà il collerico e abituale “percorritore di altrui scale” (sic!!!) non ci fa fare una bella figura: considera il dialetto di Trento meno illustre di altri perché contiene troppe parole straniere (avrà sentito i “tedeschi” bombozzer, pefel, snol ecc…?)! In verità, il primo documento in assoluto riportante parole in dialetto trentino risale al 1286 quando nemmeno si parlava di “lingua italiana”. Al tempo però possedere un libro o avere la carta per scrivere era un affare di pochi, principi, notai, preti… (la cui lingua ufficiale era peraltro il latino): rarissimi di conseguenza i documenti. Solo verso la fine del 1300 compaiono vari testi in dialetto, in particolare uno contenente un elenco di arnesi, masserizie e viveri svaligiati nel Lomaso dai soliti ignoti. Tutto cambia a partire dal 1400, con l’introduzione della carta e della stampa. Scritti in dialetto si fanno via via più numerosi, perlopiù testi religiosi o brevi documenti notarili. Memorabile il 1482: viene stampata a Trento la traduzione in dialetto (era scritta in latino!) della commedia “Catinia” di Sicco Rizzi da Levico, detto Polenton, ultimo di 19 figli! Nel cinquecento il dialetto si fa sempre più largo a spese del latino: documentazioni per doti di ragazze in sposa, testamenti, passaggi di proprietà, preghiere, petizioni ecc.. Ne Alcune cose potrebbero andare storte, altre potrebbero funzionare. Le potete trovare entrambe là fuori. Se cercate le cose che potrebbero andare storte, le trovate. Avete semplicemente guardato nel mucchio sbagliato! Cercate ciò che funziona, troverete anche quello! fa uso perfino Bernardo Cles(io) per comunicare con le maestranze al lavoro nel magno palazzo del castello del Buonconsiglio. Il 1600 è il secolo delle streghe e delle fattucchiere e non mancano i processi a loro carico: il resoconto di uno, tenuto in Val di Non, è scritto in un miscuglio di dialetto trentino e noneso. Passa un altro secolo e nello statuto di Trento 1714, in alcuni poemi e poesie di Clemente Vannetti (quello con la via in centro città) e in un racconto umoristico di un abate, Giovanni Filici, vengono utilizzati una lunga serie di termini dialettali settecenteschi, alcuni dei quali finiti nel dimenticatoio. Nel 1761 Giuseppe Vanetti, il fondatore dell’Accademia degli Agiati di Rovereto, dà alle stampe una lezione sul dialetto roveretano utile ancora oggi per fare confronti dialetto - italiano. Nell’800, epoca di nazionalismi esasperati, tantissimi sono gli studiosi e gli autori dialettali che si interessano sia dell’utilizzo, sia della storia, sia di scrivere in dialetto. L’opera più curiosa, perlomeno per il titolo quantomeno boccaccesco, si deve ad un al- on deve essere stato semplice per gli abitanti di Spini accettare la decisione di costruire il nuovo Carcere di Trento sul loro territorio già pesantemente segnato da decenni di cantieri e disagi. In queste poche righe vorremmo però raccontarvi di cosa succede oltre quel muro,il tentativo di diverse realtà del sociale di contribuire a rendere quella struttura davvero utile al fine per il quale è stata pensata. Il Consolida, consorzio che raggruppa la maggior parte delle coop. sociali del Trentino, ha promosso diverse opportunità lavorative tramite alcune delle proprie associate diventando un partner prezioso per la Direzione del Carcere. All’interno è presente una lavanderia industriale gestita dalla coop. Le Coste, oltre al servizio interno diverse commesse provengono dall’esterno e tale attività garantisce il lavoro a diversi de- [continua in pagina 2] [continua in pagina 2] N Richard Bandler Buon Natale ovo Nu o n n A e ic l e f e L A RE DA ZI O NE Da oltre 30 anni leader nella progettazione e produzione di accessori elettrici ed elettronici per i settori caravaning e boating. Via Vienna, 4 | z.i. Spini di Gardolo (settore D | 38121 Trento | Tel. +39 0461 991598 | Fax +39 0461 960009 [email protected] - www.cbe.it moncher GAS INDUSTRIALI - MATERIALI PER SALDATURA ORARIO > dal lunedì al venerdì 8.00-12.00 e 14.00-18.00 - sabato CHIUSO DIREZIONE BOLZANO CONSEGNA a DOMICILIO moncher GAS INDUSTRIALI - MATERIALI PER SALDATURA Via Bassa, 21 38121 Canova di Gardolo (TN) tel. + 39 0461 822192 cell. + 39 389 1939137 TRENTO CENTRO NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO Attualità 2 ra” di Trento, socio della Accademia degli Agiati e della Sosat e autore di “Ciacere en trentin”, la nota rivista di cultura locale e folklore. Quindi, appassionati di dialetto, chapeau (zò el capel) a Elio Fox! Tra gli attori ricordiamo Andrea Castelli e le sue memorabili recite a partire dal leggendario “Sol” del ‘86, poi Castellinaria, Oblò, Album fin all’attuale “La scelta di Cesare” monologo tratto dall’omonimo libro di Pino Loperfido. Noi, nel nostro piccolo, ci “imbrodiamo” con il cruciverba mezzo italiano e mezzo dialetto: chapeau anche a noi e grazie dell’applauso!!! [da pag. 1 SCRITTORI, STUDIOSI, AUTORI E ATTORI DEL NOSTRO DIALETTO] tro abate, Antonio Turati, intitolato “El mondo dal cul en su” (siete incuriositi eh? trovate il testo in Google books!) e la pubblicazione di una novella di Boccaccio tradotta nel 1875 nei vari dialetti del Trentino per documentarne le differenze e i diversi influssi. Il secolo scorso si apre con Vittore Ricci che, da Milano, promuove una raccolta di termini dialettali rivolgendosi direttamente ai trentini perché gli inviino parole a testimonianza dell’italianità della parlata trentina e del Trentino: il dialetto sempre più lingua della comunità e segno di appartenenza! Cento anni di gran proliferare di scrittori, poeti, etimologi, commediografi e perfino dop- piatori di film: mitico il Rambo che parla in valsuganotto! Tra tutti citiamo per primo Lionello Groff, el Nando da Gardol, perché, diciamocelo, è un vanto tutto gardoloto e bene ha fatto l’amministrazione municipale a dedicargli l’omonimo piazzale. A nome di tutti gli altri, ricordiamo Elio Fox: 11 commedie di successo come “Storie de ancòi” (1971), “Fiori de naranz” (‘73), “I fioreti de frà Gaetano” (‘77), “Speck, amor e autonomia” (‘85). È stato presidente del “Club Armonia” per 20 anni, socio fondatore e presidente del “Cenacolo trentino di cultura dialettale”, vice-presidente della storica “Pro Cultu- Ugo Bosetti “LO SFUSO” [da pag. 1 OLTRE IL MURO] tenuti. La coop. Kaleidoscopio svolge attività di confezionamento di sostanze detergenti un grande laboratorio che occupa una decina di persone ed è in forte espansione Kinè che offre spazio occupazionale nell’attività di digitalizzazione di documenti. Dal mese di maggio la coop. La Sfera ha iniziato un’attività agricola utilizzando le diverse porzioni di terreno, a suo tempo adibite a verde, con la coltivazione di ortaggi ed erbe officinali con metodo biologico. Nel mese di settembre è iniziata la coltivazione dello zafferano. Accanto a queste realtà che hanno l’obbiettivo di creare spazi occupazionali grande importanza riveste la parte formativa: sono innumerevoli i corsi per il completamento della scuola dell’obbligo e percorsi mirati per acquisire competenze specifiche in ambito lavorativo. Un piccolo paese che vive all’interno delle mura, ma la volontà di tutti quanti operano nella Casa Circondariale di Spini è di cercare un possibile ponte con la comunità e di far conoscere all’esterno le tante iniziative positive che all’interno vengono realizzate. Franco Faes “A NORD DI TRENTO” Periodico bimestrale iscritto al Registro Stampa n. 1367 del Tribunale di Trento, in data 31.07.2008 PROPRIETÀ Associazione culturale “IL GRUPPO” Via Caproni 15, Roncafort (TN) [email protected] - www.ilgrupporoncafort.org DIRETTORE RESPONSABILE Ugo Bosetti REDAZIONE c/o Anna Mussi (0461.420577) RESPONSABILE PUBBLICITÀ Gianni Angelini (0461.993046) IN REDAZIONE Renato Beber, Maria Giovanna Conci, Franco Faes, Alberto Mattedi, Anna Mussi, Luisa Nicolini, Alessandro Serra TIRATURA/DIFFUSIONE 5000 copie REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPA litografica - Trento - [email protected] ...finalmente uno anche a Trento “Lo Sfuso” è un negozio ? Chi l’ha visto C he fine ha fatto il progetto per il centro civico di Roncafort? Doveva essere realizzato già da alcuni anni, assieme ad altre palazzine Itea nell’area vicina al nuovo asilo nido. Ce lo stiamo chiedendo da un po’ di tempo, anche perché il progetto era stato illustrato alla popolazione e approvato dal Comune; era cosa fatta, si aspettava solo l’inizio dei lavori da parte di Itea, proprietaria dell’area, ma qualcosa non è andato per il verso giusto, i finanziamenti sono stati bloccati o dirottati verso altre iniziative e il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’area, di fronte al bar Lupo per chi non conosce la zona, è abbandonata a se stessa, piena di erbacce, cespugli e alberi spontanei. Recintata in qualche maniera, una desolazione. Per questo, qualche mese fa, dopo un sopralluogo al quale hanno partecipato il vice sindaco, alcuni consiglieri circoscrizionali e un dirigente Itea, preso atto che per i prossimi anni non si costruirà nulla, è stato chiesta la possibilità di ripulire l’area prevista per il centro civico e individuarne un utilizzo per la comunità. È un bene di tutti, è stato fatto notare, ed è un peccato lasciarla così. Da quel giorno solo risposte evasive, nessun politico si è fatto vedere e tutto è come prima, anzi peggio di prima: degrado e sporcizia regnano ovunque. La redazione nato in aprile di quest’anno, dall’idea di proporre un metodo di acquisto più sostenibile, riprendendo quella che una volta era la consuetudine. Gli articoli trattati sono: alimentari, vini e detersivi. Negli alimentari vengono proposti cibi “secchi”, per i vini, cantine locali come Toblino e Aldeno, oltre a vini piemontesi, mentre per i detersivi ci sono sia quelli normali che una linea ecologica, molto apprezzata. La caratteristica del negozio è quella di offrire la possibilità di acquistare solo la quantità desiderata, senza essere legati a quantità preconfezionate. Per il prelievo degli alimenti secchi sono previsti i classici sacchetti da pane, ma per coloro che vogliono usare i propri contenitori, non c’è problema, grazie alla bilancia con tara rapida. Per i liquidi, sia vini che detersivi, è consigliato l’utilizzo di un proprio contenitore. In caso di necessità comunque, il recipiente si trova anche in negozio: in fondo questa è la filosofia che ci guida, perché il “riuso” è meglio del “riciclo”, sia per l’ambiente che per le nostre tasche. Pur non essendo un negozio dedicato, molti degli articoli sono della “bio”. Alcuni prodotti sono locali come appunto vini, diversi tipi di pasta, una farina, succo e aceto di mela ed altro ancora. La gamma dei prodotti è in continua evoluzione, siamo sempre alla ricerca di prodotti particolari, che magari è difficile trovare nella grande distribuzione, ci sono alcuni articoli che non si trovano in altri negozi di Trento e in alcuni casi abbiamo articoli in esclusiva per tutto il Trentino. Spesso non si considera che il costo di un prodotto che acquistiamo è rappresentato da un insieme di costi (pubblicità, trasporto, etc) di cui uno dei più rilevanti è l’imballo; quindi si spende per acquistare un imballo, che poi ci costa per lo smaltimento in termini di soldi e di impatto ambientale. Il riciclo è sicuramente meglio che seppellire tutto in una discarica, ma comunque questo comporta il movimen- to di mezzi per il conferimento nei centri di raccolta, il successivo trasporto nei centri di trasformazione e poi nelle aziende che ne ricavano nuovi prodotti; non è certo possibile riutilizzare tutto, ma per quanto riguarda flaconi, bottiglie e contenitori vari, con un po’ di attenzione possiamo salvaguardare l’ambiente e aiutare le nostre tasche. “Lo Sfuso” si colloca quindi in quest’ottica, cercando di stimolare quei comportamenti “virtuosi”, che rendono i consumi più sostenibili per il nostro pianeta e per noi stessi. Luisa Nicolini Negozio “Lo Sfuso” di Omicini Pierandrea C.so M. Buonarroti, 79 - TRENTO - 0461.1596247 LUNEDI 15:30-19:00 dal MARTEDI al VENERDI 07:40-13:15 / 15:30-19:00 SABATO 08:30-12:30 / 15:30-19:30 | numero 36 | dicembre 2015 | 3 A nche per il quartiere di Spini di Gardolo, piccola realtà urbana alla periferia di Trento, ma grande cuore, pulsante di tanti cittadini volenterosi, l’anno 2015 è stato un anno colmo di tanti appuntamenti interessanti e meritevoli di essere ricordati per l’immenso impegno di molte persone residenti, e per tutti quanti hanno voluto aderire alle ns. iniziative... Altra iniziativa della Cooperativa Arianna, che quest’anno ha lasciato un segno artistico e vivace nel ns. quartiere, è stata la loro partecipazione alla “Settimana dell’Accoglienza”, durante la quale alcuni bravissimi Writers, ed i bimbi e maestre della Scuola Materna di Spini, si sono dilettati nell’allestire dei Murales stupendi dell’Accoglienza, che ora tutti potranno ammirare sui muri del nuovo Parco giochi. La primavera di quest’anno, è iniziata a Spini con i colori e profumi della prima edizione di “Due passi per Spini tra storia e sapori (Vento in Poppa) - Passeggiata storico-gastronomica, organizzata dal Progetto EDUCATIVA DI STRADA TRENTO - COOPERATIVA ARIANNA, che ha visto la partecipazione di più di 100 iscritti, con ben 7 tappe, gestite da 30 volontari, punti di interesse storico, ognuno con gazebo illustrativo della storia del ns. territorio, preparato con tanta cura dai ragazzi di Spini e dai loro educatori Licia ed Andrea, giochi e punto trucco per bambini, e punti ristoro da far venire l’acquolina in bocca!!!! A fine marcia per tutti i partecipanti, è stato servito un ottimo pranzo a base di risotto agli asparagi Doc di Spini, preparato dagli Amizi del Pont dei Vodi!!! E nel pomeriggio, presso il parco giochi, torneo di street ball e grande caccia al tesoro! Loro iniziative, oltre all’importantissimo punto di incontro, relazione ed ascolto per gli adolescenti della zona, anche l’organizzazione di un corso annuale di ginnastica e laboratori di lavori vari, e la stampa e distribuzione del loro periodico d’informazione di comunità “L’Ora di ... Spini”. Per tutto l’anno 2015, il quartiere di Spini, è stato allietato anche dall’encomiabile Comitato AMIZI DEL PONT DEI VODI, con molte manifestazioni, ormai appuntamenti fissi per la ns. comunità, tra cui l’allegro pranzo di Carnevale con tante mascherine, la 7° Biciclettata dell’Amicizia lungo la pista ciclabile di Trento, e la Festa d’Estate a base di polenta, spezzatino, strauben e serata danzante. Le loro eccellenti doti culinarie sono ormai emigrate anche fuori paese, nel portico di Tut Gardol ‘n Festa, dove anche i Gardoloti possono ormai gustare la famosa polenta e goulasch del Comitato... L’annata si chiuderà poi in bellezza con la Castagnata accompagnata da pastasciutta e gioco della tombola; la magica Festa di Santa Lucia con la rievocazione della divertente e chiassosa “Strozega”, sfilata dei bimbi con tanti barattoli al seguito; e con l’ormai tradizionale allestimento a Dicembre di un luccicante albero di Natale, che illuminerà il centro urbano! Dulcis in fundo, il Pranzo della Comunità per Natale, che riunirà allo stesso tavolo per lo scambio degli auguri, i cittadini di Spini assieme a tutte le realtà associative, che fanno ormai parte della quotidianità del quartiere! L’anno 2015 a Spini, è da ricordare anche per la curiosa nascita del gruppo ecovolontari PULI...AMO SPINI, che, da un’idea di alcuni cittadini residenti, si sono rimboccati le maniche per fare in modo di cambiare in meglio il volto del proprio quartiere, ed hanno così organizzato e dato vita a ben quattro eco giornate, una per ogni stagione, di pulizia e raccolta di rifiuti abbandonati dalle vie residenziali, ed anche industriali, uniti anche ai ragazzi di Educativa di Strada Trento - Cooperativa Arianna, e sfamati a fine lavoro da un ottimo pranzo offerto dal Comitato Amizi del Pont dei Vodi. Un elogio alla “Squadra speciale di ... pulizia”, esempio di cittadinanza attiva, amante del proprio territorio, che, indossati guanti e buona volontà, ha raccolto dalle vie di Spini, e differenziato dove possibile, un quantitativo immenso, vario e curioso di rifiuti, in collaborazione con Dolomiti Ambiente. Il gruppo, ha così aderito anche all’iniziativa promossa quest’anno dal Comune di Trento “Al Associazioni Un occhio su SPINI di GARDOLO - anno 2015 mio quartiere ci penso anch’io” per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, ed è iscritto al II° Concorso “Premio per l’Ambiente Paolo Caracristi”, istituito dal Comune di Trento e Dolomiti Ambiente. L’anno 2015 è da ricordare a Spini, anche per i matrimoni dei cittadini residenti Isabel con Alberto, e Monica con Manuele. E per il compleanno centenario di Nonna Carmela!!!! Tutte le iniziative organizzate a Spini, passate e future, e le relative immagini sono visibili anche nel portale Facebook, nei profili di “UN OCCHIO SU SPINI DI GARDOLO...”, “Amizidelpontdeivodi Spini” ed “Educativa Strada Trento”. Un occhio su Spini pertanto, una frazione che in questi ultimi anni, dopo un’intensa crescita di abitanti ed abitazioni, stà piano piano cercando di trovare un forte senso e spirito di comunità, con una rete sociale forte, di incontri, di attività, di impegno di associazioni e progetti di adulti e ragazzi, ma anche di singoli cittadini, in cammino insieme per costruire una nuova Spini, più vivace, più pulita, più vivibile, sempre più unita in una piccola, ma grande comunità. Bruna Pasolli Fatti un regalo speciale a Natale... DIVENTA UN VIGILE DEL FUOCO VOLONTARIO S ei cresciuto a pane e Grisù e quando senti una sirena ti batte forte il cuore? Ami lavorare in squadra e fare attività pratiche? Vuoi fare volontariato ma non sai ancora qual’è la tua strada? Forse è il tuo momento per metterti in gioco e diventare un Vigile del Fuoco! I Vigili del Fuoco Volontari di Gardolo cercano giovani, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni che abbiano il desiderio di entrare a far parte del Corpo. Diventare vigili del fuoco è una scelta importante, forse anche molto impegnativa da non sottovalutare, ma il mondo che vi aspetta vi cam- bierà la vita. Non si tratta solo di volontariato ma di un grande percorso di crescita personale: corsi di formazione, addestramento tecnico e teorico, attività pratiche all’aperto, servizio per la comunità, condivisione e amicizia. Se vuoi trovare tutto questo contatta il Comandante Denis Biasiolli (349.0869405) o il Vice Comandante Tiziano Pojer (340.7613741) oppure passa in caserma (via Martino Aichner 4) a conoscerci il martedì o il venerdì sera dalle 20.00 alle 22.30. Ti aspettiamo! Via E. Sestan, 29 I 38121 Trento I tel. 0461 821356 I fax 0461 422462 I [email protected] www.effeerre.tn.it NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO Associazioni 4 Il CC GARDOLO in chiusura di una stagione impegnativa U n anno che ha visto il sodalizio di Gardolo protagonista sulle strade del Trentino il cui merito va ascritto soprattutto ai “cicini” (piccoli atleti dai sei ai dodici anni) che ogni settimana durante tutta la stagione agonistica hanno tenuto alti i colori del CC Gardolo ottenendo risultati lusinghieri e consentendo alla società di raggiungere il quarto posto nel Memorial Rigotti. Qualcuno purtroppo l’anno prossimo non ci sarà più, posto che farà il salto nella categoria Natale a Casa Pedrolli superiore. Ci sono comunque alcuni nuovi piccoli atleti che hanno chiesto di poter far parte della nostra società. Questo è importante perché vuol dire che la società sta lavorando bene. A tal proposito, il CC Gardolo, che il prossimo anno festeggerà i 40 anni di attività, è pronto e disponibile ad accogliere ragazzi e ragazze che vogliano intraprendere l’attività sportiva in bicicletta. Ci saranno iniziative di promozione all’uso della bicicletta, attraverso campagne informative e la presenza nelle scuole del Quartiere. L’attività è cominciata sin dai primi mesi dell’anno con i piccoli ciclisti allenati e seguiti dal Ds Gianmario Maurina coadiuvato da alcuni appassionati genitori. Ad aprile le prime gare organizzate proprio dal CC Gardolo. A Giugno la partecipazione al Meeting Nazionale a Pineto degli Abruzzi dove più di uno sono riusciti a dimostrare il loro valore. Si è disputato con successo il 2° Memorial dedicato a Romolo Benatti, gara per la categoria Juniores. Successo testimoniato non Un nuovo spazio per BAMBINI ...a Roncafort! L ’Associazione di promozione sociale Carpe Diem, che da anni opera sul territorio di Gardolo, ha aperto, in accordo con il Progetto Politiche Giovanili del Comune di Trento, un piccolo spazio dedicato ai bambini delle elementari. Veniteci a trovare! Il Gruppo Donne Ernesta Bittanti Battisti sarà presente anche quest’anno a “NATALE A CASA PEDROLLI” con la bancarella “delle gioie di Angela, le campanelle di Bea, le creazioni a soggetto natalizio e i dolcetti degli amici di Neufahrn”. Vi aspettiamo per scambiarci gli auguri i giorni 12, 13, 19 e 20 dicembre, dalle 17 in poi nella “Sala delle Levatrici” sita in casa Pedrolli. TUTTI I MERCOLEDÌ dalle 16.30 alle 18.30 e TUTTI I SABATI dalle 14.00 alle 16.30 Al Centro si può giocare, fare i compiti, studiare e incontrare nuovi amici. Ci trovate nella sala circoscrizionale di via Caproni 15. Per maggiori informazioni: [email protected] solo dal numero degli iscritti e partenti ma anche dalla qualità degli atleti e delle squadre che hanno partecipato. Un grande grazie alla famiglia Benatti; un grazie alle decine di instancabili volontari che hanno “vigilato” affinchè tutto si svolgesse nel migliore dei modi. È stato un anno di soddisfazioni anche per i tanti soci e amici che hanno partecipato con entusiasmo alle molte uscite promosse quali il Raid in Corsica nel mese di giugno o il MiniRaid sulle strade trevigiane a settembre, la Fiori di Primavera a maggio e la recente Foglie d’Autunno ad ottobre. Pedalate affrontate non con spirito competitivo ma come occasione per ammirare quello che di più bello può offrire il panorama, la natura e perché no anche la cucina delle regioni attraversate. Come di consueto, la chiusura è lasciata alla Festa del Nonno ‘n Bicicletta e glorie del ciclismo regionale giunta quest’anno alla 34a edizione. Un incontro conviviale organizzato presso Maso villa Warth di Francesco Moser e che quest’anno ha visto come ospite d’onore il campione del Mondo del 1982 Giuseppe Saronni. Il Club Ciclistico Gardolo è riconoscente e ringrazia gli amici sponsor che da anni non fanno mancare il loro sostegno finanziario e logistico alle gare e più in generale l’attività del Club. Il CC Gardolo avrà modo di parlare e approfondire l’andamento della stagione 2015 e ragionare sui programmi per il prossimo anno nell’Assemblea dei Soci che si terrà sabato 9 gennaio presso la sala Don Motter dell’Oratorio di Gardolo. Assemblea che quest’anno è chiamata ad eleggere il nuovo Direttivo. L’augurio è che questa società, con la partecipazione di molti appassionati, possa continuare nel tempo la sua attività ed essere punto di riferimento importante, nel panorama ciclistico e sportivo della città di Trento. Errebi Sabato 9 gennaio 2016 ore 17.30 Presso la sala Don Motter dell’Oratorio Via Aeroporto - Gardolo ASSEMBLEA dei SOCI Al termine dei lavori è previsto un incontro conviviale presso il Ristorante Paganella. I soci e gli amici del CC Gardolo sono vicini al dolore della famiglia per la scomparsa dell’amico Ettore Benedetti. Compagno e amico di tante fatiche. Da molti soprannominato il “Cipollini”. Simpatica compagnia nelle numerose uscite in bici. Ciao Ettore, che la terra ti sia lieve. otto TN0972 . 136 Ric. L N I H C C A B A T . RIV ALE Frutta e Verdura Via S. Anna, 10 tel. 329.2080619 O D L A R E I L L POMARO sasso, 32/7 Trento - Via Sopra 311 tel. 0461/990 36 | dicembre 2015 | 5 Storia e Associazioni Una riuscita CENA “ETNICA” I L a Colonia Alpina di Gardolo sta preparando una mostra storico fotografica sulla colonia ed i suoi anni di attività. Dal 1948 fino al 2000 presso la Madonna dell’Aiuto di Segonzano e dal 2000 in poi presso la struttura ai Gionghi di Lavarone. Chi avesse foto e/o documenti soprattutto dell’attività di Segonzano può contattarci ai seguenti numeri: Sergio 348-8589135 e Alberto 340-7921309. Riteniamo possa essere un momento importante per la comunità rivivere tempi spensierati di gioventù, ritrovandosi a chiacchierare sui bei tempi passati. Ed allora, forza, rovistate e riusciremo ad allestire un momento indimenticabile! Vi ringraziamo già fin d’ora per la vostra preziosa collaborazione. Il Direttivo T I M O N S A R A A T A B L O N I E M A S I S C A C U T A A F O N N E A D D E A R L A I T A R L A N A R E A E S F A M A T S I E N T I A P Z A R I T I R O R O E M B O B E N E U R L A R C O I A P A T E C H E T S O G A D T O L O L O D I A R I O S G N A C A R P I R A T I E R L A N E G G A R OFFICINA tamente formata per far parte del corpo docenti nelle attività di formazione e istruzione professionale avviate. A Z I M A quel circolo virtuoso di cui si è accennato sopra: ad esempio dalle attività produttive dell’azienda agricola si potrebbe realizzare un modello produttivo di riferimento per la diffusione della conoscenza di più efficienti tecniche agricole e quindi per la riduzione del gap economico in vista di uno sviluppo locale più forte ed equo; ci si aspetta dall’azienda anche la generazione di un valore economico in grado di sostenere i costi dei centri scolastici e professionali realizzati in loco. Un altro esempio di sinergia si può ricavare dallo sforzo profuso nel tempo dal circolo per il mantenimento di un’adozione a distanza, in quanto la persona seguita con questa nostra iniziativa risulta oggi adegua- G R A S I N bili in questi obiettivi: La generazione di un circolo virtuoso di auto sviluppo basato sulla crescita integrata della personalità umana, da perseguirsi attraverso l’istruzione e la formazione professionale, prima di cimentarsi con la costruzione di immobili scolastici; La promozione di iniziative di sensibilizzazione, indispensabile per realizzare una più diffusa e partecipata cultura della solidarietà e della pace fra i popoli; L’invio di aiuti con mezzi acquisiti su base volontaristica da singoli, enti e ditte, per la realizzazione di strutture importanti, come un edificio mensa e sala pluriuso e l’acquisto di un’azienda agricola per lo sviluppo di attività produttive. È auspicabile che su queste basi si realizzi “Colonia Alpina di Gardolo” C A A M P E E D T E O L E A N G R E P A fronti delle gravi problematiche vissute nei paesi impoveriti del Terzo Mondo. In particolare il territorio di elezione per noi è stata la Somalia, paese già di per sé poverissimo, inaridito dalla siccità e devastato da lunghi anni di guerra civile fra clan. Il nostro apporto rispetto all’entità dei bisogni è come una goccia nel mare e si concretizza nell’invio di aiuti e soprattutto in iniziative mirate ad accrescere nella cittadinanza la sensibilizzazione anche con l’organizzazione di momenti di informazione: esattamente due fattori che si realizzano con l’occasione della cena! Il nostro circolo ha deciso fin dall’inizio di affiancare l’Associazione ‘Una scuola per la Vita’, supportandone i progetti di svi- direttrice sede di Segonzano con la lo rdo Ga di ina Alp ia lon o Menapace 1950 Co pellano di Gardolo don Ald ca il e z Clo da h nc Fra insegnante Ida C I O T luppo; la motivazione di fondo di l Circolo ACLI di Gardolo nella questa scelta va individuata nella serata del 30 ottobre scorso ha comunanza di riferimenti, che riorganizzato presso l’oratorio di ACLI GARDOLO guardano non tanto il luogo di istiGardolo, l’usuale cena, definita tuzione dell’Associazione (presso le Acli ‘etnica’ in relazione alla tipologia dei piatti somministrati, con cui si offre un assag- provinciali in via Roma n. 57 in Trento), gio di gusti tipici dei paesi africani e della quanto piuttosto i principi e i criteri che Somalia in particolare, ovvero solidale in ne orientano gli interventi, ben sintetizzaquanto il ricavato è stato devoluto a favore dell’Associazione ‘Una scuola per la Vita’ onlus. La partecipazione è stata come sempre elevata. È naturale chiedersi il senso di una siffatta iniziativa, ed è presto detto: il nostro circolo è da tutti riconosciuto per il radicamento associativo sul territorio, sostenuto con varie iniziative che rafforzano il senso di appartenenza, oltre che per la gamma di servizi previdenziali, fiscali e famigliari forniti col supporto e il coinvolgimento dei vari soggetti operanti nel nostro movimento. Questa vitalità, tipicamente rivolta ai profili interni di comunità, potrebbe rapidamente inaridirsi se non sapesse aprirsi con senso di responsabilità alla solidarietà nei con- SOLUZIONE CRUCIVERBA A PAGINA 12 | numero NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO Cucina 6 Piatti speciali per le feste in arrivo... ANTIPASTI Fagottini di pasta sfoglia salati con crudo e granella di pistacchi! PRIMI Fettuccine in rosso con gamberi in guazzetto Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia - 6 fettine di prosciutto crudo - grana a scaglie - pistacchi - 1 uovo Preparazione: Stendete sul tavolo il rotolo di pasta sfoglia: con un bicchiere o una formina per i biscotti ritagliate dei cerchi di pasta. A parte tagliate le fettine di prosciutto crudo in modo da avere dei quadratini che stiano all’interno dei cerchi di pasta. Adagiate quindi una fettina di prosciutto cru- Ingredienti: 150 gr di semola di grano duro rimacinata - 100 gr di farina 00 - 2 uova - 1 tuorlo - 90 gr di formaggio caprino - 400 gr di gamberi - 1/2 cipolla - 10 pomodorini - 2 rametti di timo - 1/2 bicchiere di cognac - Olio evo - Sale e pepe verde Le fettuccine rosse si abbinano perfettamente a un sugo leggero di gamberi e pomodorini. Per rendere la pasta più cremosa e gustosa, lo chef propone una crema fatta di formaggio caprino e bisque. Preparazione: Si inizia dalla preparazione delle fettuccine alla rapa rossa: in una ciotola versate la farina e aggiungete un uovo. rompete l’altro uovo in una ciotola e aggiungetevi la rapa rossa tagliata a pezzettoni e frullate tutto insieme. Versate quindi la crema liquida all’impasto di farina e uova e riprendete a impastare. Dovrete ottenere un impasto elatisco e liscio. Lasciatelo quindi riposare alcuni minuti prima di porcedere a stendere la pasta. Usando una macchina per la pasta, prima asottigliate le sfoglie di pasta e poi create le fettuccine larghe circa 1 centimetro. Passate quindi alla preparazione dei gamberi in guazzetto: tagliate i pomodori a spicchi e poi pulite i gamberi sgusciandoli e del filamento nero. Tenete da parte sia i carapaci che le teste dei gamberi che userete per il guazzetto. Tritate la cipolla, fatela rosolare in una padella con un filo di olio e fatevi quindi saltare le teste e i carapaci dei gamberi. Unite i pomodorini, fiammeggiate con il cognac e quindi versate nella padella dell’acqua: fatela arrivare a bollore e lasciatela cuocere per qualche minuto. A fine cottura filtrate il sugo per eliminare le teste ed ottenere così una salsa liscia. Mettete il formaggio caprino in una ciotola e versatevi due o tre cucchiai della salsa che avete appena creato. Mescolate il composto con un cucchiaio fino ad ottenere una crema omogenea. Passate quindi alla preparazione dei gamberi: tritate lo scalogno e lasciatelo soffriggere in un filo di olio, aggiungetevi quindi i gamberi precedentemente puliti e i pomodorini rimasti. Lasciate quidni insaporire per qualche minuto. In fine cuocete le fettuccine in abbondante acqua salata: quando saranno cotte, scolatele e ripassatele per pochi minuti nella pentola con il condimento. Prendete quindi il piatto in cui servirete le fettuccine: sul fondo mettete un cucchiaio di caprino insaporito con la bisque di pesce. Adagiatevi spora le fettuccine rosse e decorate con due gamberi. do al centro dei cerchi; se volete un ripieno più sostanzioso mettete anche due fettine di crudo. Metteteci sopra una o due scaglie di grana e qualche granello dei pistacchi che avrete precedentemente tritato grossolanamente. Rompete l’uovo in una ciotola, salvando solo il tuorlo. Chiudete il fagottino unendo i quattro lati del cerchio di pasta e spennellate i ciuffetti con il tuorlo dell’uovo: adagiate tutti i fagottini su una teglia coperta con la carta da forno e prima di infornare spargetevi sopra i pistacchi tritati che avete avanzato. Infornate quindi a180° per 20 minuti. Mousse di salmone affumicato per tartine golosissime! Ingredienti: 200 gr di salmone affumicato 200 gr di ricotta - 100 ml di panna fresca - 1 mazzetto di erba cipollina Preparazione: Prendete 150 gr di salmone e mettetelo nel mixer con la ricotta e tritate tutto finemente. A parte montate la panna fresca fino a quando non sarà un composto compatto e non liquido. Tritate finemente l’erba cipollina e aggiungetelo al composto con il salmone: mescolate bene e unite quindi la panna montata. Aggiustate leggermente di sale. Prendete quindi il pane e spalmatevi sopra la mousse: decorate la tartina con una fettina sottile di salmone affumicato che avete precedentemente tenuto da parte e un ciuffetto di erba cipollina. ca nell’acqua salata dove poi potrete cucinare la pasta. Mentre la zucca cuoce nell’acqua, tritate lo scalogno e fatelo rosolare con la salsiccia (se non trovate la pasta di salsiccia, basterà sbriciolare le salamelle): a metà cottura fate sfumare con un bicchiere di vino bianco e aggiungete un rametto di salvia. Quando i dadini di zucca saranno ben cotti scolateli (ricordatevi di mantenere l’acqua per cuocere le pasta) e aggiungeteli al sugo di salsiccia. Fate rosolare alcuni minuti, fino a quando il sugo sarà diventato più denso e meno acquoso. Aggiungete quindi il formaggio grattugiato e un altro rametto di salvia. Fate saltare la pasta nel sugo per alcuni minuti e servite ben caldo. SECONDI Faraona alla birra Ingredienti: 1 faraona - 50 ml di birra - 1 scalogno - 1 carota - rosmarino e salvia Preparazione: Prendete la faraona, lavatela e pulitela. La parte più lunga della preparazione della faraone è nella pulizia: è infatti necessario accertarsi che siano state tolte tutte le penne e passarla velocemente sulla fiamma per eliminare le piume più piccole e invisibili a occhio nudo. Tagliate quindi lo scalogno, le carote e mettetele in una teglia con un filo di olio. Posizionate al centro la faraona e bagnate il tutto con la birra. Aggiungete gli aromi e infornate. Per avere una faraona ancora più gustosa, fatela marinare per un paio di ore nell’olio con la birra e tutti gli altri ingredienti. Mettere in forno a 180° per un’ora: se la pelle della faraona si colora troppo durante la cottura copritela con un foglio di carta di allumino. Ricordatevi inoltre ogni 15 minuti di bagnare la faraona: estraetela dal forno e con un cucchiaio raccogliete il sugo alla birra e versatelo sul dorso della faraona. Quando la faraona sarà cotta, mettetela sul piatto da portata e filtrate il sugo per eliminare le erbe aromatiche. Servite la faraona con vicino la salsa alla birra. Calamari ripieni con pomodorini secchi e olive nere Ingredienti: 500 gr di calamari - 50 gr di formaggio grattugiato - 1 limone - aglio - prezzemolo - Una confezione di pane bianco da toast - 50 gr di pomodori secchi sott’olio - 50 gr di olive nere - Un cucchiaio di capperi sotto sale - Due bicchierei di vino bianco - 2 uova - un bicchiere di latte Preparazione: Pulite e lavate i calamari staccando i tentacoli e triturateli finemente. In un’ampia padella fate rosolare i tentacoli tritati con un cucchiaio di olio e uno spicchio di aglio e, verso fine cottura, sfumate con il vino. Mettete la mollica del pane ad ammorbidirsi nel latte e quando si sarà impregnata, strizzatela bene e aggiungetela ai tentacoli in padella, facendo saltare tutto insieme per alcuni minuti. Lasciate raffreddare e trasferiteli quindi in una terrina in cui aggiungerete ilformaggio, le uova, i pomodori secchi tritati, i capperi sciacquati e tritati e le olive snocciolate e triturate. Amalgamate bene il composto e aggiustatelo quindi di sale e pepe: aiutatevi con una sac a poche a riempire i calamari. Chiudete icalamari con uno stuzzicadenti e fateli rosolare in una padella con un filo di olio, due spichi di aglio: sfumate quindi con un bicchiere di vino bianco. Gnocchi con zucca e salsiccia Ingredienti: Mezza zucca gialla - 150 gr di pasta di salsiccia - 2 rametti di salvia - 1 scalogno - 1 bicchiere di vino - 2 cucchiai di formaggio grattugiato Preparazione: Togliete la buccia alla zucca e tagliatela a dadini: fate quindi cuocere la zuc- 38121 Roncafort - Gardolo (TN) tel. 0461.993272 - fax 0461.1591805 RIPARAZIONI MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI - COSTRUZIONI IN FERRO | numero 36 | dicembre 2015 | 7 I n una città con tantissimi bambini era finalmente arrivato l’avvenimento dell’anno: la grande fiera del giocattolo. Natale era infatti alle porte e ogni anno, in questo periodo, la città organizzava la fiera. Era una fiera molto conosciuta: i venditori venivano da tutte le parti del mondo per far conoscere la loro merce. Là vi erano tutti i regali possibili che i genitori potevano fare ai loro bambini per renderli felici. Per l’occasione, un ricco direttore di banca decise di prendere il pomeriggio della vigilia di Natale libero: voleva anche lui visitare la fiera quest’anno! Mentre si avviava, pensava tra sé: Questo Natale voglio regalare al mio bambino una cosa molto bella ed interessante. Me lo posso permettere... Ho lavorato sodo l’anno e sono disposto a spendere molto... anzi... tantissimo! Quello stesso pomeriggio anche un giardiniere si recava alla fiera e camminando pensava: è stato un anno un po’ duro con il mio piccolo stipendio, però sono riuscito ugualmente a risparmiare un pochino... spero di poter comprare qualcosa di carino alla mia bambina. Intanto, le loro mogli erano rimaste a casa con i bambini e preparavano il pranzo di Natale. Il bambino del direttore era nella sua cameretta. Nonostante la stanza fosse molto bella e vi fosse un armadio colmo di pupazzi e giocattoli, egli era un po’ triste. Pensava infatti al suo papà. Lo vedeva così poco. La sera tornava dal lavoro proprio quando lui doveva andare a letto. Oppure era occupato, perché si portava anche del lavoro a casa. Cercava di consolarsi pensando che domani sarebbe stato Natale e che avrebbe ricevuto altri bei regali. Ma la cosa che più lo rasserenò era che finalmente il papà domani poteva essere a casa con lui tutto il giorno. La bambina del giardiniere invece aiutava serenamente la mamma a preparare il pranzo di Natale. Non aveva molti giocattoli, ma grazie alla vivacità e alla fantasia dei suoi genitori, non si sentiva mai sola. «Domani è Natale chissà che bei giochi faremo tutti insieme!», pensava felice. Giunto alla fiera, il banchiere cominciò subito a guardare con occhio critico ogni giocattolo esposto. C’era tutto ciò che un bambino potesse desiderare: dai trenini elettrici alle biciclette, dai pupazzi di peluche ai libri, ecc. Voleva comperare qualcosa di veramente grande per suo figlio, ma soprattutto qualcosa che lo tenesse occupato e al tempo stesso lo divertisse. Era sempre così impegnato e concentrato nel suo lavoro che non gli dedicava molto tempo per giocare insieme. Il giardiniere, arrivato anche lui alla fiera, si guardava in giro con calma. Era solo un po’ preoccupato perché sperava di trovare qualcosa che potesse piacere alla sua bambina e che non fosse troppo caro. Anche se sapeva che non avrebbe potuto comprare molto, non si lasciò sfuggire niente. Voleva raccontare e descrivere alla sua bambina ogni cosa vista. Verso sera il direttore ed il giardiniere si incontrarono per caso davanti ad una stanza dove all’ingresso c’era un grande cartellone con la scritta: “Qui puoi trovare il regalo più bello per tuo figlio”. Videro entrare molta gente incuriosita, ma quasi tutti uscivano delusi e scontenti. Incuriositi, a loro volta decisero di entrare. Era una grande stanza con le pareti bianchissime, molto illuminata, era quasi vuota e non c’erano giocattoli. In fondo alla stanza c’era soltanto un grande specchio antico appeso al muro e davanti ad esso, seduto ad una scrivania, un vecchio signore con una lunga barba bianca. Egli scriveva ed ogni tanto guardava la gente che entrava e usciva. Il direttore, perplesso e deluso, stava per uscire subito, ma quando vide il giardiniere avvicinarsi al vecchio chiedendogli gentilmente chi fosse, si avvicinò lentamente anche lui. Sentì il vecchio rispondere: Sono molto anziano, per tutta la vita ho costruito giocattoli per i bambini del mondo. Ma quest’anno ho portato qualcosa di particolare e prezioso... questo bellissimo specchio antico alle mie spalle. Il direttore ed il giardiniere si guardarono in faccia stupiti, poi riguardarono lo specchio. Disorientato e quasi irritato il direttore si girò per andarsene, ma ancora una volta si fermò,perché vide il giardiniere stringere la mano al vecchio e con il volto felice esclamare Ho capito! Ora so cosa regalare alla mia bambina. Non sono più preoccupato... arrivederci e grazie mille. Il giardiniere uscì poi felice dalla stanza. Il banchiere rimasto solo, guardò di nuovo lo specchio e pensò che cosa potesse fare un bambino con uno specchio così antico e fragile. Non osando chiederlo al vecchio, che incuteva molto rispetto, uscì in fretta per cercare di raggiungere il giardiniere. Non appena lo trovò gli chiese subito che cosa mai avesse capito. Mi dispiace, non posso dirtelo! rispose il giardiniere. Devi arrivarci da solo. Vedrai che un giorno capirai il perché questo possa essere il regalo più bello per tuo figlio! Il giorno di Natale, la figlia del giardiniere aprì il regalo e tutta felice ammirò con gioia le bellissime penne colorate ed i grandi fogli bianchi da disegno che suo padre le aveva comperato alla grande fiera del giocattolo. Si alzò e lo abbracciò: grazie papà, così potremo disegnare insieme tutte le belle cose che hai visto alla fiera. Non solo, bambina mia, disse il padre. Potremo disegnare altre cose molto più belle, per esempio la neve... Guarda fuori dalla finestra... sta ancora nevicando! Sai, questa notte, dopo molti anni, ha nevicato tantissimo. E siccome tu non hai ancora visto la neve, più tardi andremo con la mamma a fare una passeggiata tutti insieme e così potrai toccarla e giocare. Potremo lanciarci palle e fare un pupazzo... Vedrai che bello! Anche il figlio del banchiere era contento quel mattino. Stava aprendo un grandissimo pacco ricevuto in regalo. Con sorpresa non finiva più di tirare fuori dal pacco tanti piccoli vagoni di un treno; c’erano anche le rotaie e molte casette che figuravano da stazioni e case di campagna, verde per i prati, per i monti, alberi e siepi, e persino un fiumicello con i suoi ponti. Era molto felice: sicuramente il papà lo avrebbe aiutato a costruirlo... oggi finalmente era tutto il giorno a casa con lui e la mamma. Ma, mentre si avvicinava per abbracciarlo e ringraziarlo, suonò il telefono. Il padre si alzò dalla poltrona e andò a rispondere. Il suo viso si fece serio. Riattaccò e guardando un po’ triste la moglie ed il figlio riferì: Anche oggi il lavoro mi chiama. Mi dispiace molto, ma domani devo essere a New York per una conferenza importante, bevo partire subito! La moglie non disse nulla. Era abituata. Il bambino invece ci restò male. Il suo viso si fece triste e gli spuntarono due lacrime. Il papà lo notò e cercò di consolarlo: «Non piangere! Lo sai che ti voglio molto bene. Poi, per il trenino, non occorre proprio che ci sia anch’io! Potrai costruirlo con la mamma...». Il bambino si girò e stava per scappare piangendo nella sua stanza, ma inciampò in un pacchetto tutto bian- Lettura La fiera del GIOCATTOLO co avvolto con un nastro rosso. Si chinò e seduto sul tappeto cominciò ad aprire il pacco. Era triste e cercò di consolarsi con questo nuovo regalo. I genitori si guardarono perplessi. Quindi il padre chiese: Non credevo ci fossero altri regali... Sei stata tu rispose la mamma. Sono rimasta tutto il giorno a casa a preparare il pranzo. Non so chi possa averlo messo sotto l’albero di Natale! Il padre si avvicinò preoccupato al bambino e al regalo. Voleva sapere da dove provenisse e soprattutto assicurarsi che non contenesse qualcosa di pericoloso. Il bambino intanto aveva aperto delicatamente il pacco e con sorpresa tirò fuori una palla rossa con tanti puntini bianchi, come tanti fiocchi di neve. Il padre guardò il figlio ed il regalo e poi prese la scatola per vedere se c’era qualche bigliettino con il nome di chi lo aveva regalato. Con stupore lo trovò: Babbo Natale. Chiuse gli occhi pensieroso e subito si ricordò del vecchio con la lunga barba bianca che incuteva tanto rispetto. Poi si ricordò anche dello specchio e delle parole che erano scritte all’ingresso della stanza: qui puoi trovare il regalo più bello per tuo figlio. E finalmente capì anche lui e si commosse. Nello specchio aveva visto la sua immagine e si rese conto che lui stesso era il regalo più bello per suo figlio. Questo il giardiniere l’aveva capito subito! Abbracciò il bambino e piangendo di felicità esclamò: Oggi non parto. Rimaniamo insieme... Oggi sei tu più importante del mio lavoro. Dai che usciamo in giardino... giocheremo con la palla nuova e la mamma farà il tifo per noi. Mentre tutta la famiglia usciva felice per giocare insieme, cominciò a nevicare anche là dove abitava il bambino che, da quel giorno, non si sentì più solo e triste. www.musiccenter.it * STRUMENTI MUSICALI ED ACCESSORI * * LABORATORIO RIPARAZIONE * Gardolo (Trento) via Brennero, 141 Fax 0461.956553 - Tel. 0461.961600 NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO La Sfera 8 1995 2015 Realizzazione e manutenzione aree verdi Pulizie & Custodie Lavori socialmente utili Ventanni con la Comunità la sfera SCS – ONLUS La Sfera onlus - Via Kufstein - 38121 Loc. Spini di Gardolo TN tel. 0461 983488 - fax 0461 261976 - [email protected] WorkforPeople www.lasfera.org Promuovere la cultura del dono per superare la crisi dello stato sociale: le fondazioni di comunità C ome noto, a partire dagli anni Ottanta il welfare state ha subito un processo di riorganizzazione che ne ha decretato un sostanziale ridimensionamento. La crisi dello stato sociale impone un ripensamento del modello di welfare nella sua totalità, ed infatti è diventato indispensabile individuare nuovi strumenti d’intervento che consentano di garantire ai cittadini adeguati livelli di benessere. Il modello basato sulla raccolta e la redistribuzione di risorse da parte dello stato attraverso il sistema fiscale necessita di essere integrato da altre forme di sostegno. È dunque importante promuovere l’evoluzione verso un modello alternativo, quello del welfare generativo, che consenta di rigenerare le risorse disponibili ed allo stesso tempo responsabilizzare le persone che vengono aiutate, con lo scopo di incrementare il rendimento delle iniziative implementate generando un beneficio per l’intera collettività. In questo contesto si è creato lo spazio per lo sviluppo di nuove metodologie di azione ispirate alle attività di filantropia istituzionale attuate negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo, cioè quelle attività di utilità sociale realizzate grazie all’impiego di risorse donate da persone o imprese. Ci si riferisce in particolare alle fondazioni di comunità, soggetti nati con lo scopo di sviluppare attività di intermediazione filantropica. Assisfero, Associazione Italiana Fondazioni ed Enti di Erogazione, organizzazione di riferimento della filantropia istituzionale in Italia, definisce la filantropia comunitaria come “un’infrastruttura sociale il cui fine è quello di promuovere la cultura del dono aiutando i singoli a contribuire al benessere di u- AUTOTRASPORTI NOLEGGIO AUTOGRÙ e TRASPORTI ECCEZIONALI na particolare comunità locale. Essa, facendo leva sul senso di appartenenza, permette alle persone di sentirsi veramente cittadini e offre una alternativa reale per tutti coloro che desiderano partecipare alla definizione e realizzazione del bene comune”. Le fondazioni, enti non-profit, non si adoperano per la raccolta di fondi da destinare ad una specifica causa individuata a monte, ma piuttosto si servono dello strumento del fondo, il quale è a disposizione dell’intera collettività. L’obiettivo è quindi quello di incanalare risorse per la realizzazione di iniziative di cui può beneficiare la comunità di riferimento nel suo complesso. ALCUNI DEI NOSTRI PROGETTI PER LA COMUNITÀ 1 1 2 3 4 Sfera Change Up Progetto Carcere Aquila Basket Orto didattico - Mezzolombardo e Volano 2 3 4 SANTONI S.R.L. Via Alto Adige, 82 38121 TRENTO tel. 0461.990100 fax 0461.992444 [email protected] www.santoniautogru.com La nostra cooperativa è fortemente interessata a queste tematiche e alla possibilità di adottare nuovi strumenti innovativi per rispondere ai bisogni della comunità e del contesto territoriale in cui opera. L’innovazione sociale è infatti uno dei valori che contraddistinguono La Sfera, la quale si è attivata per verificare come rendersi promotore di attività di questo tipo. Nei prossimi numeri racconteremo gli sviluppi dell’iniziativa. 36 | dicembre 2015 | I È ora di pensare alle gomme da neve n base alle ordinanze degli Enti proprietari o concessionari delle strade, emesse ai sensi degli art. 6 e 7 del Codice della Strada, per circolare dal 15 novembre al 15 marzo 2016, è necessario avere montate le gomme da neve o avere catene a bordo. Le gomme termiche o da neve d’inverno alle basse temperature, sono migliori di quelle estive; hanno una mescola del battistrada più elastica che garantisce maggiore aderenza, inoltre il disegno del battistrada è ricco di lamelle che si aggrappano alla neve o al ghiaccio. Le catene da neve devono essere conformi alle norme UNI 11313 o CUNA NC 178 D.M 10.05.2014, queste sono di diversi tipi (a rombo - a cavo - a rompighiaccio ecc). La norma non prevede che le antineve siano montate su tutte le ruote delle vetture, ma è raccomandato per evitare anomalie di comportamento. Secondo la direttiva CEE 92/23, sono considerati pneumatici da neve se riportano sul fianco marcature M+S oppure MS-M-S-M&S; sono ammesse anche quelle rispondenti alla ONORM V5119 per i veicoli M-N-e O superiori; infine sono considerate da neve secondo il Regolamento UNICE, quelle marcate sui fianchi con la lettera E maiuscola in un cerchio o minuscola in un rettangolo, seguite dal nu- C 9 on grande orgoglio l’Associazione Sportiva A.D. Arcobaleno Basket ha concluso l’ESTATE 2015 con un segno sicuramente positivo in una bella stagione ricca di attività, proposte e tanto sport. I punti di forza vitali sono la presenza di uno staff consapevole, preparato ed attento e la costante collaborazione con altre associazioni sportive presenti sul territorio che hanno permesso a tutti gli iscritti di sperimentare una vasta gamma di discipline sportive. In particolare quest’anno è stato attivato il “Progetto in Acqua” in collaborazione con l’A.S.D. Buonconsiglio Nuoto Trento che ha permesso l’introduzione di tre corsi di nuoto settimanali anche durante l’orario di Sport Estate Insieme. SPORT ESTATE INSIEME e JUNIOR SPORT sono proposte di attività estiva diurna ludico, ricreativa e sportiva per bambini/e e ragazzi/e dai 5 ai 14 anni, che l’Associazione Sportiva A.D. Arcobaleno Basket organizza da diversi anni nel Comune di Trento e nel Comune di San Michele all’Adige. In particolare Sport Estate Insieme è rivolta ai bambini più piccoli con esigenze di gioco e tanto divertimento sociale e motorio, mentre Junior Sport è indirizzata ai ragazzi dalla quinta elementare alle medie che hanno esigenze di carattere più avventuroso e sofisticate. L’idea ed il progetto sono quelli di trascorrere assieme una o più settimane (dal lunedì al venerdì) durante il periodo estivo e nell’arco di questo tempo socializzare con nuovi amici, fare attività all’aria aperta, praticare sport, visi- mero identificativo del paese Comunitario che rilascia l’omologazione e da altro numero di serie: se mancano questi dati non possiedono l’omologazione Europea. La normativa sulle gomme termiche fa riferimento ai veicoli delle categorie M1-N1-01-02, tutti mezzi che a pieno carico non superano le 3,5 t. Gli autoveicoli pesanti compresi gli autobus di norma vengono equipaggiati sin dall’inizio, sulle gomme motrici, con pneumatici M-S e con codici di velocità tali che consentono di tenerle per tutte le stagioni; naturalmente nel periodo invernale, sono dotati anche di idonee catene, pure per eventuali rimorchi. Il D.M. 1049 del 17.01.2004, ha chiarito che si possono montare pneumatici con codice di velocità inferiore a quelle indicate nel libretto, ma non sotto la marcatura Q, nel periodo 15. ottobre 15 maggio 2016. Il battistrada dei pneumatici, per legge deve essere di almeno 1,6 mm per gli autoveicoli; di 1 mm per i motoveicoli; e di mm 0,50 per i ciclomotori. Tuttavia secondo le case costruttrici le gomme termiche o da neve con battistrada inferiore a 3 mm non danno garanzie ottimali di sicurezza viaria, come pure quelle con -5 anni di vita. Il D. M. dei Trasporti n. 58 del 22.10 1971, consente di montare le gomme chiodate su tutte le ruote dal 15 novembre al 15 marzo 2016 ma solo su veicoli di massa a p.c. fino a 3,5 t. Sono obbligatori i paraspruzzi dietro le ruote posteriori, ogni ruota deve avere almeno 80 chiodi e massimo 160, posso sporgere massimo mm 1,5; con le gomme chiodate è vietato superare i km 120 in autostrada e i 90 sulle altre strade. L’utilizzo delle calze da neve, che sono meno rumorose e di facile montaggio, sono vietate perchè non riconosciute come mezzi antisdrucciolevoli omologati. Anche gli autoveicoli con trazione integrale, devono fare uso di gomme da neve o di catene. Sui motoveicoli si possono montare gomme da neve o catene; mentre i ciclomotori e i motocicli, nel periodo di vigenza dell’obbligo, potranno circolare solo in assenza di neve o di ghiaccio. Gli Ufficiali e Agenti di Polizia, possono ordinare ai conducenti di veicoli privi di mezzi antisdrucciolevoli, di fermarsi e di non proseguire la marcia, in situazioni eccezionali di strade ghiacciate o innevate. Nel caso di sinistri stradali senza l’uso di mezzi da neve, potrebbero scaturire problemi assicurativi e maggiori responsabilita. Prima di recarsi in altri Stati è necessario informarsi anche perchè in più paesi le gomme da neve devono avere battistrada minimo di 3,5 mm e in altri 4 mm. Sanzioni: mantenere le gomme invernali dopo il 15 maggio 2016, si incorre nella multa di 419 euro+ritiro del libretto+revisione straordinaria del veicolo, infatti si configurano modifiche alle caratteristiche costruttive e di equipaggiamento. (Direttiva M.T. n. 1049 del 17.01.2014). Deroga: si possono usare anche d’estate se hanno codice di velocità uguale o superiore a quello delle gomme estive indicato nel libretto (Direttiva M.T. 15.05.2014). Circolare su strade innevate senza gomme da neve o catene fuori città sanzione di 85 euro, mentre in città 41 euro, senza decurtazione di punti. Giovanni Corazza Sport Estate Insieme & Junior Sport tare e conoscere qualche posto nuovo della nostra provincia e località turistiche. Il tutto sotto la guida attenta di istruttori provenienti da più discipline sportive ed animatori qualificati (istruttori qualificati delle F.S.N., laureati in Scienze Motorie, diplomati ISEF e diplomati educatori professionali), motivati, con voglia di stare con i bambini, in modo da offrire un’esperienza sempre nuova, diversificata e nel complesso polivalente, sia nello sport che nella socializzazione. L’iniziativa, nata per risolvere il problema di quelle famiglie che per varie ragioni hanno la necessità dell’assistenza e sorveglianza dei figli durante le fasce orarie di lavoro, ha riscontrato un notevole successo anche fra coloro che desiderano solo far passare delle settimane sportive e dinamiche ai propri figli durante le vacanze estive. Le attività sportive e ricreative proposte vanno dal calcio, al minibasket, alla pallavolo; giornate in piscina, uscite in bicicletta, escursioni in montagna; ludoteca, laboratori manuali ed artistici, incontri con associazioni del posto ed altro ancora come l’aiuto compiti e settimane tematiche per offrire nuove esperienze. Sono previste diverse opzioni a seconda delle esigenze famigliari: full time, part time o la possibilità anche del part time con pranzo in entrambe le sedi di Trento (Oratorio del Duomo) e di San Michele all’Adige (oratorio). Inoltre sono previsti dei punti di ritrovo esterni alla sede principale di attività per garantire ai genitori una tranquillità e una comodità nell’affidare ad un istruttore dedicato il proprio figlio anche vicino casa: POVO in Piazza Manci; TRENTO SUD zona S. Bartolomeo; GARDOLO in Piazza Libertà. Altre novità in cantiere per l’estate 2016 saranno presto inserite sul nostro sito www. arcobalenobasket.com, quindi non esitate a tenere sotto controllo la nostra pagina web, potreste trovare delle interessanti innovazioni per far divertite e far muovere i vostri figli non solo in città. Ente accreditato per BUONI di SERVIZIO P.A.T. possibilità di usufruire dei Buoni di Servizio cofinanziati dal Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2015/2016/2017 della Provincia Autonoma di Trento PER INFORMAZIONI ed ISCRIZIONI Segreteria A.D. Arcobaleno Basket Via 4 Novembre 78/1 Gardolo 0461/82.81.11 - [email protected] www.arcobalenobasket.com sezione ESTATE vieni a trovarci su Facebook Sicurezza e Associazioni La Sfera | numero NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 10 Associazioni “Ti ho incontrata domani” S olo perché una cosa non ci piace o ci fa paura, non possiamo chiudere gli occhi nella speranza che essa scompaia. Parlare della Malattia di Alzheimer non è mai facile, perché da una parte trovo persone che non vogliono sentire (pensando così di poter sfuggire l’ombra di questo male), dall’altra vedo persone interessate, o peggio coinvolte in questa patologia, che piene di timori chiedono cosa fare, come comportarsi col malato e come sarà il decorso di que- sto morbo. Dopo tante ore di consulenza in questo ambito (privata e istituzionale) posso confermare il fatto che abbiamo molta più paura di ciò che non conosciamo. E la malattia di Alzheimer è a tutt’oggi una patologia semisconosciuta, di cui non c’è cura. Ma se non si può ancora curare, si può fare molto nel to care, nel prendersi cura del malato, e per farlo è indispensabile entrare con lui in una relazione empatica con un ascolto attivo, per poter giungere ad una comprensione delle emozioni che lui prova e io posso rispecchiare. Le emozioni non vengono portate via dalla malattia. Impariamo a conoscerle, a gestirle e a capirle e riusciremo a dare la gran parte del benessere che il malato chiede e di cui ha bisogno, anche quando non riuscirà più a parlare chiaramente o a muoversi da solo. Ma non basta: serve utilizzare la competenza emotiva anche per capire tutto quello che questo male provoca dentro il caregiver, ossia chi si prende cura del malato. E per fare questo, per parlare di un tema tanto importante, quanto delicato ho colto l’occasione da un’idea del regista Marco Toscani, circa un anno fa: ci siamo incontrati a Trento, una domenica durante i mercatini di Natale e abbiamo deciso di dare il via a questa avventura: un cortometraggio, interamente girato a Trento, che parli di Alzheimer, ma da un’ottica nuova, quella del familiare. 25 novembre: giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne A tutte le donne che hanno subito violenza dedichiamo questa bella poesia di Frida Kahlo pittrice e poetessa messicana. TI MERITI UN AMORE Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta, con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire. Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te, che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle. Ti meriti un amore che voglia ballare con te, che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi, che non si annoi mai di leggere le tue espressioni. Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti, che ti appoggi quando fai la ridicola, che rispetti il tuo essere libera, che ti accompagni nel tuo volo, che non abbia paura di cadere. Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie che ti porti il sogno, il caffè e la poesia. Buone Feste Il film Diretto dal regista piacentino Marco Toscani, Ti ho incontrata domani racconta lo smarrimento dell’identità’ cui conduce l’Alzheimer, e un altro smarrimento, quello di chi resta, di chi vede trasformare la/il compagna/o di un cammino condiviso in un ologramma. Un lavoro impegnato, con una grande attenzione ai risvolti sociali, tendenza che costituisce la firma del regista e svela la sua idea di cinema. Marco Toscani affronta e svela con coraggio e ironia le conseguenze dell’Alzheimer, con un film sorprendente, che riflette il suo personalissimo punto di vista e la sua estetica scarna ed essenziale. Grazie alla fruibilità e all’immediatezza di un linguaggio comunicativo d’impatto come quello cinematografico, l’intento è quello di indirizzare l’attenzione del pubblico verso questo tipo di tematiche, di sconcertante attualità, e al contempo offrire allo spettatore un’occasione per riflettere: chi siamo quando la geografia della nostra vita si trasforma in un codice indecifrabile a noi stessi, una noce senza gheriglio, quando i ricordi e la vita stessa svaniscono, cancellando, come una di quelle foto che nessuno usa più, i contorni di ogni cosa e, alla fine, noi? Sinossi È difficile stabilire quale dei due drammi sia il più insostenibile, quello di chi “parte” inghiottito dall’ignoto, o quello di chi resta, assistendo inerme all’inesorabile dissoluzione di una vita. D’un tratto nella nostra stoffa più bella, la migliore, quella ben tessuta dall’ordito fine, dalla trama forte e resistente, un filo rimane incagliato in un’asperità qualunque; quel filo, quasi invisibile comincia a tirare, a sfilacciare con un ritmo inesorabile tutta la bellezza. Disegno, colore, ricami, ogni cosa scompare mentre il filo nel suo avanti e indietro trasforma in niente ciò che prima era qualcosa. Dice Marco Toscani: “Siamo le relazioni che abbiamo intrecciato, i pensieri che hanno affollato la nostra mente, i figli, le mogli, i mariti, gli amici, gli amanti, ogni persona che abbiamo incontrato e che ha trasformato il nostro filo in una stoffa preziosa, ricca di intrecci e ricami raffinati. Siamo le persone che abbiamo amato e che ci hanno amato, alla cui esistenza diamo e riceviamo autenticità. Quando questa svanisce ogni cosa perde di senso.” Io spero che questo cortometraggio, già inserito in un ampio progetto di comunicazione sociale, promosso dagli enti locali, possa rappresentare lo spunto per parlare di un problema sempre più attuale, che interessa un numero sempre maggiore di famiglie anche a Trento, attraverso serate informative, dibattiti e un costruttivo confronto. dott.ssa Paola Maria Taufer psicologa psicoterapeuta, presidente SIPAA 36 | dicembre 2015 | 11 Le infezioni respiratorie delle alte vie aeree Quando sta male soprattutto la gola Anche faringe e tonsille hanno un ruolo protettivo ed impediscono che agenti esterni possano essere deglutiti e andare a danneggiare le basse vie aeree respiratorie. Faringite o faringotonsillite È un’infezione o irritazione della faringe e delle tonsille, quasi sempre di origine infettiva. Questa malattia può essere parte di un’infezione diffusa delle alte vie respiratorie o essere isolata e localizzata solo alla faringe. I virus sono responsabili di circa il 70% dei casi, mentre nella gran parte delle forme batteriche, il principale responsabile è individuabile nello Streptococco beta-emolitico di gruppo A. Questa ultima forma di faringotonsillite è più comune tra i 5 e i 15 anni di età, ma può presentari anche in adulti e bambini più piccoli; è comunque rara nei bambini di età al di sotto dei 3 anni di età. I virus e i batteri sono in grado di invadere la mucosa della faringe scatenando una risposta di difesa immunologica che causa infiammazione con dolore (mal di gola), senso d’irritazione (bruciore, prurito) e dolore alla deglutizione. Non è facile distinguere tra le faringotonsilliti virali e quelle batteriche solo sulla base dei sintomi, e questo è un problema soprattutto per la faringotonsillite da Sreptococco betaemolitico di gruppo A che va trattata sempre con l’antibiotico per evitare le rare ma possibili complicanze (malattia reumatica e glomerulonefrite post-streptococcica). L’unico modo per fare diagnosi con certezza è Il tampone faringeo, ma se si ha solamente mal di gola con scolo di naso, starnuti, occhi arrossati e tosse, si può attendere qualche giorno prima di consultare il Medico ed eseguire il tampone faringeo. Occorre invece consultare sollecitamente il Medico se compaiono dolore intenso, tonsille ingrossate con essudato (le cosiddette placche), linfonodi del collo ingrossati, o piccoli puntini di colore rosso intenso sul volto e sul corpo (cosiddetto eritema) e febbre. Comunque ogni “mal di gola” che si protragga oltre una settimana senza migliorare richiede un controllo Medico. Come trattare la faringotonsillite acuta. Nelle persone che non hanno proble- riera, protettivo della mucosa mi immunologici, il trattamento nei confronti degli agenti irritandelle faringotonsilliti virali è soti (grindelia, mirra, salvia, pianlo sintomatico. Come nel caso taggine,...). Bere molta acqua della rinite, anche per la terapia della faringotonsillite si può inper rendere il muco fluido e fatervenire con prodotti con azione cilitarne l’eliminazione. Bere Terminiamo antisettica, protettiva, antinfiamspesso anche liquidi tiepidi per l’articolo iniziato matoria, idratante della mucosa decongestionare le vie respiranel numero in modo da lenire il dolore e ritorie e per fluidificare il muco. precedente durre il senso di “gola secca”. Pulire accuratamente il naso, su questo tipo Tali prodotti, utili per un trattapiù volte al giorno. Non alzadi infezioni. mento locale, possono essere troppo la temperatura all’inre assunti in concomitanza e a sostegno di terno dell’abitazione (ideale è 18-20 gradi). un’eventuale terapia generale eventualmenUmidificare gli ambienti. Non soggiorte impostata dal medico. nare in ambienti dove si è fumato. Non indossare indumenti troppo pesanti. Di notLa tosse te indossare un pigiama leggero, senza esaLa tosse è un meccanismo di difesa fonda- gerare con coperte e piumoni. mentale per il benessere delle vie respiratorie in quanto ha il compito di impedire che Quando le infezioni respiratorie corpi estranei e sostanze irritanti entrino nel- sono ricorrenti le vie respiratorie basse. La tosse è provo- Si dice che una persona soffra di infezioni cata dall’infiammazione provocata da virus respiratorie ricorrenti quando si ammala più e batteri e dallo scolo di filamenti vischiosi di 2-4 volte l’anno (se è adulto) o più di 6-8 di muco dal naso verso volte l’anno (se è un bambino). la faringe che “solletica” Negli adulti, il fumo di sigaretta (anche pasripetutamente la muco- sivo), il soggiorno in ambienti molto affollasa provocando un biso- ti e poco arieggiati, l’asma, l’allergia o altre gno di tossire continuo e malattie respiratorie croniche, condizioni di irritante. stress fisico e psichico possono determinaNel bambino la tosse re infezioni respiratorie ricorrenti. è quattro volte più fre- Se è pur vero che in particolari, adolescenquente che negli adul- ti e adulti possono ammalarsi in modo ricorti e le donne ne soffrono rente, non deve essere trascurato un appropiù degli uomini. Talvol- fondimento diagnostico medico quando le ta può essere estrema- infezioni respiratorie si susseguono a breve mente fastidiosa e di- scadenza in pochi mesi, specie poi se sosturbante sia negli adulti no coinvolte anche le basse vie respiratorie. che nei bambini. Diverso è il caso del bambino al di sotto dei Trattamento della tosse. Considerato 5 anni di età, le cui difese immunitarie nei il suo compito di “spazzino” delle vie respi- confronti delle infezioni da virus e batteri non ratorie, è pericoloso calmare profondamen- sono completamente sviluppate. È per quete la tosse o farne sparire completamente il sto motivo che i bambini in età prescolare si riflesso fisiologico. Può invece essere mol- ammalano molto frequentemente sempliceto utile limitarne l’intensità e renderla me- mente perché il loro sistema immunitario fano frequente e più tollerabile. Le persone di tica ad affrontare i primi contatti con gli aqualunque età che soffrono di malattie re- genti infettivi che vengono trasmessi dai cospiratorie croniche (es. asma, malformazioni etanei. dell’apparato respiratorio, broncopneumo- Il bambino può ammalarsi più spesso anche patia cronica ostruttiva, ecc.) devono con- perché ha un fratello più grande che fresultare sempre il Medico curante quando si quenta l’asilo nido o la scuola materna, vimanifesta tosse acuta. ve in un’abitazione piccola con tante persoChi non soffre di problemi respiratori cronici ne, i genitori fumano o perché è allergico o deve comunque valutare, anche con l’aiuto ha fattori costituzionali che lo predispongodel Farmacista, se è necessario consultare no alle infezioni. il Medico curante, prima decidere cosa assumere per attenuare una tosse fastidiosa. I trattamenti disponibili appartengono a due categorie: i sedativi della tosse, che riducono il riflesso della tosse, e i mucolitici che favoriscono l’espettorazione. Attenzione però a non utilizzare i farmaci in grado di “ammorbidire” il muco (mucolitici) nei bambini al di sotto dei 2 anni di età. Accanto a tali trattamenti, per alleviare il disagio possono essere utili alcuni accorgimenti: Utilizzare prodotti con effetto bar- Come prevenire le infezioni respiratorie ricorrenti In una condizione di infezioni ricorrenti, sia nel bambino che nell’adulto, può essere utile il trattamento con sostanze che aiutano il sistema immunitario a lavorare meglio senza stimolarlo in eccesso e senza alterarne il funzionamento. A tale scopo, sono impiegate con successo alcune piante medicinali (Echinacea nel bambino, Echinacea, Uncaria e Sambuco nell’adulto) utilizzate da secoli per la loro azione delicata ma nello stes- so tempo sufficientemente efficace, quando usate regolarmente nel periodo invernale a cicli di 20 giorni consecutivi intervallati da una pausa di due settimane, meglio se a partire dall’inizio dell’autunno. Nella stagione che si avvicina, è comunque bene tenere a mente alcune regole igieniche fondamanteli che possono aiutare a proteggersi da infezioni e limitare il contagio: Evita contatti ravvicinati con persone che hanno il raffreddore. Evita di toccarti il viso (soprattutto bocca e naso) con le mani senza averle lavate. Nello starnuto o nel colpo di tosse, copri bocca e naso con un fazzoletto, e, se non hai il fazzoletto a portata di mano, cerca di coprire la bocca e il naso con il cavo del gomito. Cambia spesso il fazzoletto e lava accuratamente le mani dopo averlo usato. Se ti capita di starnutire o tossire coprendoti con le mani, provvedi a lavarle subito con il sapone. Non toccare nessuna superficie prima di esserti lavato. Durante la stagione autunnale/invernale, assicura al tuo organismo un adeguato apporto di vitamine e sostanze antiossidanti che ti aiuteranno nella risposta infiammatoria in caso di infezione. Dott.ssa Francesca di Fonso LA FARMACIA DI RONCAFORT Via L. Caneppele 31 - Trento Tel. 0461.422.455 - fax 0461.421.981 [email protected] www.lafarmaciadironcafort.it Salute | numero NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO Storia 12 Un po’ di storia di Gardolo attraverso le sue vie Via monte Calisio prende il nome dell’omonimo monte Calisio (da Kalisch), 1097 metri al top e delimitato dai fiumi Avisio, Silla-Fersina e Adige (per i più cavillosi: il rio Barberino, la roza de Melta e la quasi interrata fossa della Malvasia…). Fa parte delle dolomiti di Fiemme come estrema propaggine del Lagorai verso la valle dell’Adige. È una delle montagne più amate dai trentini, non fosse altro per i mille metri in meno da scalare rispetto a Palon e Paganella (ambedue un po’ sopra i 2000!). Diciamocelo francamente: che sarebbe mai Trento senza il Calisio? In tutta la regione le prime tracce dell’uomo furono ritrovate proprio qui, a Piazzina di Martignano, nel 1971: una statuetta di forma femminile ottenuta da un corno di cervo, la cosiddetta “Venere del Gaban”. A questi sconosciuti del neolitico seguirono poi Reti, Etruschi e, nell’anno ’15, i Romani che realizzarono la prima strada sul monte: la via Claudia Augusta che collegava Augsburg in Baviera con Trento e da qui, poiché tutte le strade portano a Roma, fin giù nella capitale. Fin da quei tempi la città è stata costruita con pietra S Furono costruiti vari forti, quello di Civezzano, di Martignano e Casara, quest’ultimo appena sotto la cima. Scavato con lo sbancamento di 10 mila tonnellate di roccia, era uno dei più grandi impianti della fortezza di Trento. Aveva due gallerie (oggi visitabili) di 250 e 160 metri ed era armato con 2 obici in cupole corazzate e un cannone antiaereo 90mm/M16. Nuova vita nel Novecento con l’intensificarsi dello sfruttamento dell’oro rosso, il porfido, in Val di Cembra e con l’edificazione sulle sue falde di molti centri abitati, Meano, Martignano, Cognola, Villamontagna, Gardolo di mezzo e vari grossi centri tutto attorno, Civezzano, Fornace, Albiano… Oggi il monte è completamente coperto di boschi di castagni, abeti e noccioli, chiazzato di campi diligentemente coltivati e protetto come ambiente dalla riserva naturale al Pian del Gac (Fornace). È frequentato per il trekking, per percorsi full immersion nel bosco (alle Gorghe fantastica strada dei brozi verso il lago di Santa Colomba) e per tranquilli pick nick di famiglia su vasti e verdissimi prati. Non mancano aree sosta e ristorantini con panorama totale sulla città. pesso abitiamo in vie o piazze intitolate a persone il cui nome non ci dice assolutamente nulla oppure trae origine da toponimi locali per noi totalmente privi di significato. Un esempio a Trento Nord? via Giuseppe Tosetti, via Gaspare Crivelli, via Crosare, via Carpenedi... Da qui la proposta di Fabio Giacomoni: presentare il “titolare” (con attenzione speciale ai Gardoloti!) di una via o piazza di Gardolo, Roncafort, Canova ecc.. ed il perché di tanto riconoscimento! Per l’occasione, dopo vari toponimi altoatesini (Via Alto Adige, Via Innsbrück) eccone uno genuinamente locale: via Monte Calisio, dalla rotonda fino ad esaurirsi alle prime falde del detto monte. a cura di Ugo Bosetti rossa e grigia estratta soprattutto dalla collina di Cognola (Predara, Coste, Cantanghel, Pila) ossia dalla base del monte. La sua importanza aumentò a dismisura dopo l’anno mille con la scoperta delle miniere di galena argentifera, scavata a suon di ponta e mazzot da quei topi di montagna che furono i canopi. La città ne ricavò una tale ricchezza da spingere il vescovo Federico Vanga (Friedrich von Wangen, morto alla quinta crociata) negli anni 1186 e 1207 ad emanare il Codex Wanghianus, primo codice europeo in materia, per dare ordine all’attività mineraria (=tasse). Agli inizi del 1500, il nostro leggendario principe-vescovo Bernardo Cles(io) rinnovò la città con nuovi palazzi in vista del Concilio di Trento, il miseramente fallito tentativo di riconciliare Papa (il sant’uomo) e Martino Lutero (l‘infame cattivone): la città acquistò quell’aspetto rinascimentale, via Belenzani, via Roma, via Oss-Mazzurana, che ancor oggi conserva. Purtroppo la scoperta delle grandi miniere d’argento di Schwaz, presso Innsbruck, portò nel ‘400, alla perdita di importanza delle attività minerarie locali fino, ahinoi, a farle cessare quasi del tutto dopo il ritrovamento “a carriole” dell’argento in Perù. Semiabbandonato per secoli, riacquistò importanza strategica nell’ottocento quando il rischio di un’invasione italiana dalla Valsugana rese necessario fortificare gli accessi alla città. CRUCIVERBA “italo-trentino-gardoloto” Con le surriscaldate e rilassanti vacanze estive ormai in archivio è arrivato il momento di tornare alle vecchie usanze: il cruciverba! Cominciamo complicandolo con parole dialettali veramente dimenticate: per questa volta sei - sette, segnalate da ben quattro asterischi (****). Per le altre rimane valida la classificazione di sempre: un asterisco (*) per le parola in dialetto di uso ancora comune, ad esempio il 1 orizzontale; due** per quelle utilizzate più raramente come il 27 verticale; tre***, tipo la 60 orizzontale, per quelle ormai in bocca e orecchi di chi ha passato, ahilui, più volte gli “anta” e, come detto, quattro**** per quelle della serie “chiedete al nonno!”. Grazie per la collaborazione a Rosy, Marco ed a chiunque volesse segnalarci qualche parola dialettale ormai scordata scrivendola a [email protected] ORRIZONTALI: 1- Edificio di montagna in cui si fa il formaggio (*). 6- Persona incostante, volubile, inaffidabile (****). 14- Benvoluta, adora- ta, prediletta. 15- Espressione di disgusto (**). 16- Saluto sbrigativo ad un incontro per strada. 17- Scottature, ustioni sulla pelle (**). 18- Saziata, nutrita, alimentata. 20- Gonfiore bluastro causato da una botta. 21- Una nota musicale. 22- Impacciato, dai movimenti legati (**). 24Dalla pancia piena, rimpinzati (*). 25- Gruppetto di ragazzi (**). 28- Attaccabrighe, provocatore (**). 29- Dalla punta aguzza, appuntita. 31- L’abbandono della corsa da parte del ciclista. 33- Sulle macchine di Lecce. 35- Rimasto senza voce. 37- Sigla di “Record Olimpico”. 39- Associazione Nazionale Gardoloti. 41- Tipo di nuvola molto compatta. 43- Tele Giornale Provinciale. 45- Un paio di quelle vigorose e ci si leva il prurito di dosso (*). 48- Cellule nervose del cervello. 51- Contenitore in rame per l’acqua (**). 52- Attrezzo per disfare le matasse di lana (*). 53- Tipica espressione femminile di stupore (*). 55- Autentica, pura, genuina, verace (*). 56- Grasso, fertile, ricco e abbondante. 57- Vizio, piacevole abitudine specie alimentare (**). 59- Latte (*). 60- Persona furbetta, confusione imbroglio (***). 61- Costruivano le corde in canapa (****). a cura di Ugo Bosetti VERTICALI: 1- Capitombolo anche volontario (*). 2- Donne nubili, zitelle (****).3- Selciato, strada di ciottoli (*). 4- La più potente di tutte le bombe.5- Canta nei fossi. 6- Ci sono quelli di interesse, di natalità e umidità ma anche i mangia pannocchie e gli alberi.7- Respirare con fatica, ansimare (***). 8- Imputata colpevole, non innocente. 9- Assieme al manico nei coltelli.10- Lo raccolgono le api nei fiori. 11- Va aggiornato tutte le sere con i fatti del giorno. 12- L’articolo “il” (*). 13- Faticare a fare qualcosa, una salita, le scale di casa. (****).19Invece, al contrario. 23- L’eterno conduttore di “Striscia la notizia” (iniz). 25- Dalla voce sgraziata, non intonata, fuori dall’armonia (*).26Pietanza del Trentino con pane secco, luga1 2 3 4 5 6 14 7 20 21 24 25 29 34 39 10 22 27 31 35 36 13 23 32 37 38 42 47 48 51 49 43 50 52 53 12 28 41 46 11 19 26 30 40 45 60 9 16 18 56 8 15 17 33 neghe e formai sgnech. 27- In tavola accanto a cucchiaio e coltello (**). 30- Espressione di impazienza. 32- Tuo (*). 34- Coperto di sporco untuoso, sozzo (**).36- Le prediche del prete e del vescovo, sermoni. 38- Affibbiare, appioppare con forza (***). 40- Parte del grappolo d’uva (**). 42- Si dice di una ruota o gomma a terra.43- Chiacchiericcio continuo, noioso, quasi assordante (****). 44- Assalivano i galeoni spagnoli.46- Preparata solo con farina, senza lievito.47- Lo sterzo di barche e navi (*). 49- Si usa per dissodare il terreno, per arare (***). 50- Scassato, non più funzionante (*). 51Se il maschio della capra è il bech, chi è quello della pecora? (****). 54- Associazione Ciclisti Svizzeri.58- Simbolo chimico dell’Olmio. 54 57 55 58 61 59 44