patrocinio CAMERA DEI DEPUTATI PROVINCIA DI RAVENNA COMUNE DI RAVENNA appuntamento dedicato ai temi della sicurezza per la promozione del ciclismo su strada organizzato dal G.S. Progetti Scorta VENERDI 21 NOVEMBRE 2008 ore 20.15 foto: Roberto Bettini Sala Congressi Ristoro & Natura LA CAMPAZA Fosso Ghiaia (Ravenna) 17a edizione PREMIO SICUREZZA IL GIORNO DELLA SCORTA VENERDI 21 NOVEMBRE 2008 Sala Congressi Ristoro & Natura LA CAMPAZA Via Romea, 359 Fosso Ghiaia (Ra) Programma Ore 20:15 IL SALUTO Apertura lavori e saluto delle autorità Ore 20:30 L’INFORMAZIONE? UNA SICUREZZA Tavola rotonda con giornalisti, commentatori televisivi, corridori ed esperti della comunicazione Con il patrocinio di Ore 21:45 GLI OCCHI DELLA SICUREZZA Proiezione, in anteprima, del cortometraggio dedicato alla sicurezza dei giovani ciclisti, finanziato dal CRER e realizzato dalla Tondiniproduction su progetto del G.S. Progetti Scorta G.S. Progetti Scorta alla 3TRE Bresciana - 2008 Ore 22:15 PREMIO SICUREZZA 2008 Cerimonia di assegnazione Ore 22:45 BUFFET Conduce Andrea Berton telecronista di Eurosport Il Giorno della Scorta - 2007 L’informazione? Una sicurezza di Pier Augusto Stagi Brava gente Il saluto di Silvano Antonelli* Cari amici, eccoci di nuovo qua, per la 17ª volta, a proporvi un appuntamento dedicato alla sicurezza del ciclismo su strada. Rispetto alle edizioni precedenti abbiamo cambiato leggermente formula per consentire la partecipazione al maggior numero possibile di sportivi, ed abbiamo scelto un argomento, quello dell’informazione, apparentemente difficile, ma che i nostri ospiti sapranno invece proporre in modo coinvolgente e semplice. Semplice, come la constatazione che senza informazione non si va da nessuna parte, e che anche le norme che tutelano il ciclismo, in assenza di questa, rischiano di rimanere null’altro che un pezzo di carta. All’indomani dei Mondiali di Varese, Alfredo Martini mi ha detto: «Vedi Silvano, è importante che noi si abbia vinto, ma credimi, io do importanza ancora di più a come ci siamo riusciti, perché questo dimostra che il ciclismo è fatto di brava gente, cosa fondamentale per il nostro futuro». Sono perfettamente d’accordo, e l’auspicio mio e di tutto il gruppo Progetti Scorta è che anche gli addetti alla sicurezza siano considerati parte di questa brava gente. *Presidente G.S. Progetti Scorta L’informazione? Una sicurezza. Sì, può essere una sicurezza se è buona informazione. Se chi è chiamato a dare la notizia ha credibilità. Informazione sicura, accertata, verificata, credibile in tutto e per tutto. L’informazione dovrebbe essere sempre sicura, ma la sicurezza può fare a meno dell’informazione e della conoscenza? La risposta è chiaramente no. Come l’informazione non può fare a meno di una rigorosa sicurezza della fonte, lo stesso vale per la sicurezza: senza informazione, senza educazione, senza un’attenta e accurata divulgazione è poca cosa. E in questo caso l’informazione è «valore» indispensabile per la sicurezza. Per dirla con Henry Kissinger «la sicurezza senza valore è come una nave senza timone. Ma valore senza sicurezza è come un timone senza nave». Occorre quindi conoscere e divulgare, apprendere e mettere in pratica gli insegnamenti appresi. Di questi tempi si parla tanto di «morti bianche», di morti sul lavoro, ma è giusto se non indispensabile cominciare a parlare in maniera sempre più profonda e schietta anche delle «morti silenziose», di quei ragazzi e di quelle ragazze che ogni anno ci lasciano perché vittime della strada per la loro passione per la bicicletta. Noi che amiamo il ciclismo e la bicicletta, noi che... segue alla pagina successiva 3 Non serve la grafica “creativa” Più attenzione alla segnaletica Servono cartelli semplici e di colore efficace La segnalazione dei percorsi di gara è opportuno la si progetti tenendo conto che dovrà essere letta da chi arriva in velocità. E’ quindi necessario che, per colore e dimensione, i cartelli siano visibili da lontano e che la grafica utilizzata per indicare le varie direzioni sia la più elementare possibile. Precauzione, questa, oggi più che mai necessaria anche le per tantissime rotatorie, per le quali, insieme alla segnalazione, è indispensabile indicare pure come debbono essere percorse, sia per favorire il blocco del traffico che per evitare errori di percorso. Ci permettiamo quindi, in questo spazio, di proporre alcuni esempi di cartellonistica che secondo noi agevolerebbe il compito dei motociclisti e degli autisti delle vetture al seguito. 4 50x35 cm 50x50 cm 50x50 cm 50x50 cm Pier Augusto Stagi* segue dalla pagina precedente ...abbiamo a cuore la sorte, la crescita e le storie di questi ragazzi e di queste ragazze, dobbiamo fare qualcosa. Io personalmente, per quel poco che può valere, cerco di alzare l’attenzione del dibattito, cerco di dare voce ad una persona come Silvano Antonelli che merita di essere ascoltato, perché da anni sta lavorando con impegno assieme ad un prezioso gruppo di lavoro, ad un progetto importante che non a caso si chiama appunto «Progetti Scorta». Noi di tuttoBICI abbiamo deciso di stare al fianco di Silvano e di quanti come lui lavorano con passione per far crescere questo sport, in modo da renderlo sempre più bello e sicuro. «Quello che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia l’incanto è un sentimento che manca all’amore: la sicurezza». Honorè De Balzac intende la sicurezza come approdo ideale per coloro i quali desiderano incontrarsi, condividere anche le proprie amicizie e passioni. Il ciclismo è amicizia, e la sicurezza delle proprie amicizie è fondamentale. Si deve avere fiducia, e la fiducia i nostri ragazzi e le nostre ragazze devono riporla anche negli organizzatori che sono chiamati ad imprese improbe, soprattutto di questi tempi. Gare sempre più costose, strade sempre più trafficate: ecco perché è interesse di tutti parlare di sicurezza, sensibilizzare, spendere un po’ di denaro e del nostro tempo per questa giusta causa, perché non vogliamo più registrare quelle strazianti «morti silenziose». Parliamone, allora. Comunichiamo, facciamo in modo che si sappia in giro, che questi incontri, questi dibattiti, questi incontri-scuola possano servire per migliorare una situazione che deve essere assolutamente migliorata. Per il bene di tutti, per il bene di tutto il ciclismo. D’altra parte Sigmund Freud disse che «l’umanità ha sempre barattato un po’ di felicità per un po’ di sicurezza». Barattiamo allora anche noi qualcosa di più e di meglio: il nostro tempo. Dedichiamo un po’ del nostro tempo e delle nostre risorse e avremo tutti un ciclismo migliore. Non è una sicurezza, ma un augurio. *Direttore del mensile TuttoBici “Addetto alle segnalazioni aggiuntive” Convinciamoci, è un’ottima cosa! Fa discutere la nuova figura per la sicurezza delle gare ciclistiche « questa nuova figura porta una assoluta ventata di ulteriore sicurezza e tranquillità per gli atleti, per gli organizzatori, ma anche per gli automobilisti, che si vedranno fermati o fatti muovere da persone competenti e ben visibili nelle loro casacche scorta tecnica » Motostaffetta Sergio Valzania Volontario della Protezione Civile Nella primavera del 2007, tramite l’allora Ministro dello Sport, i dirigenti di alcuni Enti di promozione sportiva ed organizzatori di gran fondo, ottennero la disponibilità del Ministero dell’Interno per l’adozione di ulteriori misure che potessero rendere più sicure le gare ciclistiche su strada, in particolare, quelle che prevedevano un elevato numero di partecipanti, con tempi di scorrimento superiori alla norma. Di qui prende spunto il decreto del Ministero dei Trasporti, approvato il 19.12.07 e pubblicato sulla G.U. 56 del 6.3.08, col quale, modificando il precedente disciplinare delle scorte tecniche, viene introdotta la figura dell’ “Addetto alle segnalazioni aggiuntive”, ovvero di personale volontario appiedato, dotato di alcuni poteri fino a ieri riservati solo alle forze di polizia, quali ad esempio, imporre l’Alt e regolare il traffico. Una scelta saggia, condizionata anche dal fatto che oggi sarebbe improponibile chiedere alla Polizia Stradale di mettere a disposizione più agenti di quanto già non possa fare. Durante la parentesi estiva, pochi si sono impegnati su questa novità. Alcuni l’hanno bellamente trascurata, altri, come nel caso delle Province e delle Prefetture, hanno “finto” di prendere tempo, ma solo per non creare difficoltà agli organizzatori i quali, oggettivamente, non avrebbero potuto disporre di questi nuovi “Addetti” se non dopo aver svolto i corsi di abilitazione, più facili a farsi durante il periodo invernale. A ben vedere, questa nuova figura porta una assoluta ventata di ulteriore sicurezza e tranquillità per gli atleti, per gli organizzatori, ma anche per gli automobilisti, che si vedranno fermati o fatti muovere da persone competenti, ben visibili nelle loro casacche “scorta tecnica”, la cui presenza sta ad indicare, in modo esclusivo ed inequivocabile, che si è in presenza di una gara ciclistica. Eppure, su questo c’è chi mantiene delle riserve, se non contrarietà, come alcune parti della FCI, che chiedono di non fare “allarmismo” perché tanto questa figura, obbligatoria solo in alcuni casi, è facoltativa per le gare che non superano i 200 partecipanti o che non hanno tempi di sospensione del traffico superiori ai 15’, e quindi (si lascerebbe intendere), di fatto ininfluente per la stragrande maggioranza delle proprie gare. Una posizione certamente legittima, ma a nostro avviso discutibile, che rischia di aumentare le responsabilità degli organizzatori, i quali, secondo le prescrizioni delle Province e delle Prefetture, già oggi sono obbligati a disporre la presenza di proprio personale lungo il percorso di gara e nelle intersezioni stradali di maggior interesse. Casa che dovrebbe, al di là degli obblighi o meno, far ritenere a tutti assai più conveniente poter disporre di personale specificatamente addestrato e dotato di poteri attribuiti dalla legge. E’ bene, quindi, che questa novità venga accolta con lo spirito voluto dai Ministeri dell’Interno e dei Trasporti, nonché delle tante società sportive che hanno salutato favorevolmente il provvedimento, programmando da subito i corsi di abilitazione, impazienti come sono di dare finalmente ai propri volontari quelle conoscenze e quei poteri indispensabili per stare al passo coi tempi, e per dare futuro ad un ciclismo che non vuole morire strozzato dal traffico. G.S. Progetti Scorta 5 Codice della strada, gare ciclistiche e atleti in allenamento 6 Meno burocrazia, minori costi e più sicurezza Ecco il testo dell’emendamento elaborato dal G.S. Progetti Scorta allenamento protetto dei «ciclisti » «scorta imposta dall’Ente che autorizza la gara» «scorta tecnica inserita all’art. 12 del C.d.S.» Savignano sul Rubicone (FC), 25 aprile 2008 All’articolo 9 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n.285 e successive modificazioni, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: “3-bis Nel rispetto delle disposizioni disciplinare tecnico di cui al comma 6 ter, l’autorizzazione di cui al comma 1 può essere rilasciata anche per l’effettuazione su strada dei allenamenti ciclistici organizzati effettuati da atleti iscritti a società sportive riconosciute dal CONI. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dei commi 2, 6, 6-bis, 6-ter, 6-quater e 7-bis. Nel provvedimento di autorizzazione possono essere imposti percorsi, previsti tempi, modalità e numero massimo di atleti partecipanti in modo che non sia recato pregiudizio alla sicurezza della circolazione ed alla fluidità del traffico.” All’articolo 9 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni, il comma 6 bis è sostituito dal seguente: “6-bis. Quando la sicurezza della circolazione lo renda necessario, nel provvedimento di autorizzazione di competizioni ciclistiche su strada, può essere imposta la scorta da parte di uno degli organi di cui all’articolo 12, comma 3-ter. Per le competizioni di rilevanza nazionale a tappe ovvero per le competizioni di rilevanza internazionale, se le circostanze lo rendono necessario, può essere imposta la scorta di uno degli organi di cui all’articolo 12, comma 1 che può autorizzare gli organizzatori ad avvalersi, in sua vece o in suo ausilio, della scorta tecnica effettuata a cura di personale abilitato di cui all’articolo 12 comma 3-ter, fissandone le modalità ed imponendo le relative prescrizioni.” All’articolo 12 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n.285 e successive modificazioni, dopo il comma 3-bis è aggiunto il seguente: “3 ter. I servizi di scorta per la sicurezza della circolazione, nonché i conseguenti servizi diretti a regolare il traffico, di cui all’articolo 11, comma 1, lettere c) e d), possono inoltre essere effettuati da personale abilitato a svolgere scorte a competizioni ciclistiche di cui all’articolo 9, limitatamente ai percorsi autorizzati, con il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti di autorizzazione o di quelle richieste dagli altri organi di polizia stradale di cui al comma 1.” Nel comma 5 dell’articolo 12 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n.285 e successive modificazioni, le parole “eccetto quelli di cui al comma 3-bis” sono sostituite dalle seguenti “eccetto quelli di cui ai commi 3-bis e 3-ter”. Codice della strada e ciclismo Abbiamo smesso di “pedalare” Negli ultimi quattro anni, nessuna proposta avanzata dalla FCI « temiamo che ciò sia dipeso soprattutto da una perdita di progettualità e di determinazione che, in altri momenti invece... » Radiocorsa Alfredo Di Sabatino Segnalazione di un ostacolo Prendiamo atto che, dal 2005 ad oggi, la FCI non ha presentato nessuna proposta migliorativa del Codice della Strada, né per quanto riguarda le gare, né per quanto riguarda gli allenamenti. Dobbiamo rallegrarcene, pensando che tutto sia a posto? Per alcuni versi potremmo anche farlo, visto che il ciclismo non presenta caratteri di emergenza, per altri, invece, temiamo che ciò sia dipeso soprattutto da una perdita di progettualità e di determinazione che, in altri momenti , su questa materia, la FCI aveva saputo esprimere con innovativa capacità. Ad ogni modo, per quanto ci riguarda, noi rimaniamo dell’idea che occorra avere sempre qualcosa di pronto (pubblicato qui a fianco), da presentare al Governo e alla forze parlamentari, ogni qualvolta si dovessero aprire spiragli per la modifica del C.d.S. il quale, a nostro avviso, andrebbe modificato all’ Art.9, per introdurre alcuni vantaggi quali: 1. servizio di scorta tecnica imposto direttamente dall’Ente che autorizza la gara (evitando in tal modo il ricorso alla delega rilasciata dalla polizia stradale); 2. facoltà, per le scorte tecniche, di regolare il traffico senza l’ausilio dell’ordinanza di sospensione temporanea della circolazione (evitando in tal modo il ricorso alle ordinanze dei Prefetti); 3. possibilità di proteggere i corridori in allenamento con modalità simili a quelle utilizzate in gara (senza essere multati per intralcio alla circolazione). Modifiche tutto sommato semplici, ma che, se realizzate, darebbero il senso di un ciclismo che vive, che si fa ascoltare e che sa interloquire autorevolmente con le Istituzioni. G.S. Progetti Scorta 7 Il G.S. Progetti Scorta e gli sponsor Ran-Cellofan e Aspiratori Otelli sono lieti di annunciare che il PREMIO SICUREZZA è stato assegnato ad ALBO D’ORO 1992 - S.C. Pedale Azzurro - Ravenna 1993 - Jader Bassi (S. C. Rinascita - Ravenna) 1994 - G.S. A.C. 88 - Firenze 1995 - S.C. Faentina - Zama - Morini 1996 - Nino Ceroni (U.S. Imolese) 1997 - Luigi Bussacchini a.m. (G.S. Aspiratori Otelli) 1998 - Polizia Stradale 1999 - Gian Carlo Ceruti (Presidente F.C.I.) 2000 - S.C. Baracca - Lugo (RA) 2001 - Polizia Municipale di Faenza 2002 - Pedale Riminese - Terranova - Teddy 2003 - Carabinieri Regione Emilia-Romagna 2004 - Polisportiva Fiumicinese FA.I.T. Adriatica 2005 - Giandomenico Protospataro (Ministero dell’Interno) 2006 - RCS Sport - La Gazzetta dello Sport 2007 - FCI - Comitato Regionale Emilia-Romagna Alfredo Martini, il suo grande amico Aldo Spadoni: una vita per il ciclismo Aldo Spadoni nasce a Pistoia nel 1921, ed entra a far parte del mondo ciclistico nel 1947, quale vice presidente della U.C. Frosinone, città in cui si era trasferito per ragioni di lavoro. Diviene giudice di gara regionale nel 1948 e percorre tutte le tappe della categoria fino a divenire, nel 1957, commissario internazionale. Nella sua carriera è stato presidente di giuria delle più importanti gare internazionali, fra cui, Giro d’ Italia (1957 e 1958), Tour (1960 e 1961), Campionato del Mondo (Canada) ed Olimpiade di Roma (1960). Nel 1968 viene eletto vice presidente della Federazione Internazionale del Ciclismo Professionistico, e presidente della Unione del Ciclismo Italiano Professionistico. Nel 1973, sotto la presidenza Rodoni, è incaricato (insieme a Bassi e Galletti) di istituire, su tutto il territorio nazionale, la figura del direttore di corsa, attraverso corsi di abilitazione e criteri professionali fino ad allora sconosciuti. Dal 1973 al 1980 è presidente della Commissione Nazionale Giudici di Gara. Dal 1976 al 1990 è componente la giuria di appello dei campionati del mondo su pista e su strada, e componente la Commissione Tecnica dell’ Unione del Ciclismo Internazionale. E’ eletto vice presidente della FCI dal 1981 al 1989. Dal 1989 al 1998, è presidente della Commissione Tecnica della Lega del Ciclismo Professionistico. Dal 1990 al 1994, è presidente della Commissione Carte Federali e poi Giudice Sportivo Nazionale della FCI. Nel 2004, è l’estensore dell’attuale Regolamento Tecnico della FCI, in cui, per la prima volta, la sicurezza è inserita nei principi generali per lo svolgimento dell’attività agonistica ed organizzativa. Attualmente riveste la carica di presidente della Commissione Nazionale Elettorale Federale. Nel 1979 ha ricevuto dal Coni la Stella d’ Oro al Merito Sportivo, nel 1980 l’onorificenza “Merite” della UCI e, nel 1992, il distintivo al merito sportivo da parte della FCI, della quale è Socio d’ Onore per votazione della Assemblea Nazionale Federale. E’ stato nominato Commendatore nel 1985. Nel 2007, il CIO gli conferisce il diploma di volontario per lo sviluppo dello sport. Impegnato nel settore tecnico ed in quello della disciplina e della giustizia sportiva, Aldo Spadoni ha sempre legato il rispetto delle regole alla necessità di aiutare gli organizzatori a migliorare la qualità e la sicurezza delle manifestazioni ciclistiche. Egli, quindi, per molti di noi è stato un sincero collaboratore ed un vero maestro. Maestro anche sul piano dell’esempio, dimostrandoci che lo sport, essendo una scelta di vita, deve poggiare su solidi principi, e in primo luogo sull’onestà e lo spirito di servizio. Comitato organizzatore Premio Sicurezza 2008 «Occorre sentire Spadoni come stanno le cose…»: mi domando sempre quante volte ho sentito dire questa frase. Di certo ogni qualvolta non si riusciva ad interpretare nel modo giusto qualche regolamento. Aldo Spadoni è stato per tanti dirigenti un punto fermo di riferimento. Grazie alle proprie capacità è riuscito nel tempo a formare nuovi dirigenti, ufficiali di gara, direttori sportivi, direttori di corsa, e ad apportare innovazioni nelle strutture federali. Si è inoltre sempre reso disponibile verso la categoria dei tecnici, sia in campo dilettantistico come in quello dei professionisti, e le sue lezioni sulla regolamentazione del ciclismo hanno sempre riscosso approvazione in Italia e all’estero. Spadoni può essere definito il docente universitario della cultura del ciclismo. Aldo ha ricoperto importanti incarichi nazionali ed internazionali, dimostrando ogni volta le sue grandi e riconosciute capacità. Durante il periodo in cui ebbi l’incarico di Commissario Tecnico mi fu sempre vicino, specialmente quando fu presidente della Commissione Tecnica. Ancora oggi la FCI ha bisogno del suo speciale apporto per la Commissione Elettorale Nazionale. Tutto il mondo del ciclismo esprime ad Aldo la propria riconoscenza, ed io in prima fila! Alfredo Martini Presidente onorario FCI 9 Inedita iniziativa del Comitato Regionale FCI dell’Emilia Romagna 10 Un “corto” che allunga la vita Realizzato un cortometraggio per la sicurezza dei giovani corridori « ci ha pensato il CRER, accogliendo una proposta del G.S. Progetti Scorta, a sua volta elaborata sull’esperienza di centinaia di gare e di tante lezioni di sicurezza » Il regista Tondini alla partenza Un cortometraggio per insegnare ai giovani corridori come evitare guai in corsa e in allenamento, ovvero, come direbbero gli adulti, per favorire la prevenzione e garantire la sicurezza: un’ idea tutto sommato semplice ma che nessuno, fino ad oggi, aveva provato a trasformare in realtà. A “rompere il ghiaccio” ci ha pensato il CRER, accogliendo una proposta del G.S. Progetti Scorta, a sua volta elaborata sull’esperienza di centinaia di gare e di tante lezioni di sicurezza che questo Gruppo abitualmente tiene ai corridori. Le riprese, iniziate a fine luglio e affidate al regista Matteo Tondini di Faenza, hanno richiesto alcuni mesi per poter mettere in sequenza una serie di situazioni potenzialmente rischiose quali: l’allenamento, il pre-gara, il sorpasso dei corridori da parte delle motostaffette e delle ammiraglie, il cambio-ruote, la segnalazione dei pericoli, gli atleti in forte ritardo e altre circostanze ancora. Il tutto, secondo un montaggio dinamico e ...e con il motociclista Folesani moderno, capace di coinvolgere i corridori più giovani, che potranno comodamente guardarselo attraverso il proprio computer. Ma perché ciò avvenga effettivamente, e quindi si raggiunga il maggior numero possibile di interessati, dopo le spese iniziali sostenute dal CRER per la realizzazione del cortometraggio, sarà necessario trovare ulteriori risorse perché questo possa essere masterizzato in migliaia di copie. Riuscirci non sarà facile, soprattutto conoscendo l’atavica ritrosia che gl’italiani hanno ad investire sulla prevenzione. Il ciclismo però è una grande famiglia, sensibile e composta da tanti sponsor intelligenti. Possiamo quindi scommettere che l’avvocato Celestino Salami, presidente del CRER, riuscirà a portare fino in fondo una scommessa giusta, che forse molti suoi colleghi non hanno neppure mai immaginato. S.A. 4 domande al vice campione del mondo Damiano Cunego: la sicurezza, fattore primario « le motostaffette fanno un buonissimo lavoro « » ci vorrebbero regole uniformi per segnalare i pericoli » sui percorsi, «verii volontari e propri “angeli delle strade”» valutare meglio i rischi «delle strade dissestate» Damiano Cunego Consideri adeguata la preparazione delle motostaffette? «Sì. Per quanto mi riguarda le motostaffette fanno un buonissimo lavoro. Io spesso mi dico: “Caspita, ma questi rischiando pure la vita per noi”. Se noi corridori abbiamo passione, loro non sono da meno. Per questo vanno applauditi e ringraziati per quello che fanno». Quali sono gli errori più frequenti commessi da chi gestisce la sicurezza? «Errori da parte di chi organizza, in Italia ne vedo fin troppi, purtroppo. In particolare c’è poca sicurezza negli incroci, poco personale che dirige il traffico, e ciò può mettere a repentaglio la sicurezza dei ciclisti e delle motostaffette stesse. Il problema è più evidente nelle località dove la viabilità si basa su poche strade, come nelle valli bergamasche, ad esempio. Altro problema è il diverso sistema di segnalare il pericolo da parte degli organizzatori della medesima nazione. Ci vorrebbero regole uniformi, in modo tale che noi atleti, con un semplice colpo d’occhio, si possa riconoscere il pericolo ed evitarlo. Queste regole devono essere uguali non solo per i professionisti ma 11 per tutte le categorie». Cosa vedi di positivo per la sicurezza in gara? «Recentemente, in una corsa, ho visto uscire dallo stop delle vetture mentre arrivavamo noi ciclisti. Per fortuna e grazie a Dio, non ci sono stati incidenti perché la nostra andatura non era elevata. Ma in caso contrario cosa sarebbe successo? Perché le auto sono uscite dallo stop? E’ colpa degli autisti? Può darsi, ma non solo. Di positivo, quindi, vedo i tanti volontari che stanno attorno alle nostre corse, veri e propri «angeli delle strade», che cercano di limitare in tutti i modi il problema». Suggerimenti? «Valutare meglio i pericoli e considerare, oltre che la larghezza delle strade, anche il tipo di asfalto, senza tralasciare le troppe buche che spesso incontriamo sul nostro percorso. Inoltre, servirebbero protezioni alternative alle balle di paglia, che oggi non si usano più, perché impossibili da reperire. In ogni caso, mi auguro che da parte di tutti la sicurezza sia considerata sempre più un fattore primario e non un optional». MOTOSTAFFETTE SCORTE TECNICHE ORGANIZZAZIONE E DIREZIONE CORSA CONSULENZE AUTORIZZAZIONI E PERMESSI 12 LEZIONI CONVEGNI CORSI PRODUZIONE MATERIALE DIDATTICO Via Gioberti, 13 - 48100 RAVENNA Tel/Fax 0544 500666 Cell. 335 5899876 [email protected] www.progettiscorta.it Il manuale serve ad agevolare il compito di quelli che desiderano abilitarsi come “Addetto alle segnalazioni aggiuntive”, e delle società sportive che debbono organizzare i corsi di abilitazione. E’ scritto con la semplicità richiesta dal mondo del volontariato, ma anche con quella completezza necessaria per qualsiasi approfondimento. Costituisce una inedita raccolta di tutti i documenti ufficiali fino ad oggi pubblicati in materia di scorte tecniche, ed è stato pensato anche come possibile mezzo di autofinanziamento delle attività che il G.S. Progetti Scorta conduce a favore della sicurezza del ciclismo su strada. Nel 2009 il rinnovo dei vertici federali Motostaffette: ecco cosa chiedono Documento sottoscritto da: Motostaffetta Selle Italia G.S. Loabikers/Pegaso G.S. Progetti Scorta ASD Scorta Marche Gruppo Motociclisti Pistoia Motostaffetta Friulana « tutela assicurativa, formazione, professionalità, C.d.S. e indirizzi per la sicurezza, questi i punti principali sollevati dalla categoria » Motostaffetta Selle Italia Gruppo Motociclisti Pistoia Le motostaffette e le scorte tecniche sono volontari che aiutano il ciclismo mettendo a disposizione la propria passione, il proprio tempo libero, la propria moto ed anche (perché tacerlo?) la propria pelle. In Italia, e soltanto all’interno della FCI, siamo quasi 2000, una bella realtà, per non dire una bella opportunità, a disposizione di chi fosse interessato a perseguire livelli più alti di specializzazione, efficacia, qualità organizzativa e aggiornamento del C.d.S. per consolidare (e proteggere) il ruolo di questi operatori della sicurezza sportiva. Senza alcuna presunzione, negli ultimi 10 anni pensiamo di avere lasciato una traccia evidente del nostro impegno: basti pensare che nel ciclismo è aumentata la sicurezza nonostante siano diminuite le scorte della polizia stradale. Oggi, però, ci sentiamo a disagio e non siamo più tanto convinti di essere considerati una “ricchezza” piuttosto che un costo. Da troppo tempo, infatti, siamo in attesa che qualcuno si ricordi di noi e della necessità di dare risposta ad alcune nostre questioni, quali: tutela personale, chiarezza di indirizzo, rappresentatività della categoria, la cui soluzione possa scongiurare il rischio di derive corporative che male si concilierebbero con gli interessi di chi il ciclismo lo costruisce dal basso. Prossimamente attueremo una serie di iniziative che diano voce alle nostre ragioni, ma intanto, visto che nel marzo 2009 ci sarà il rinnovo dei vertici della FCI, ci piacerebbe molto che i candidati provassero a misurarsi con alcune delle nostre richieste, così riassumibili: Assicurazione (polizza casco, assistenza legale gratuita, copertura infortuni); Rappresentanza (costituzione del coordinamento gruppi motostaffette affiliati alla FCI); Formazione (selezione dei docenti addetti ai corsi delle motostaffette e costituzione di un loro elenco nazionale); Didattica (produzione di materiale per l’insegnamento e l’aggiornamento del personale addetto alle scorte); Professionalita’ (impiego esclusivo di motostaffette abilitate); Codice della Strada (elaborazione di una proposta organica per la tutela del ciclismo su strada); Consulta per la Sicurezza (istituzione di un gruppo di lavoro federale con il compito di monitorare, elaborare e proporre misure per l’adeguamento dei livelli di sicurezza e delle sue forme di promozione). Ovviamente siamo poco interessati ad interlocutori “attenti” solo perché alla ricerca del consenso elettorale. Siamo invece molto interessati a confrontarci con persone di provata coerenza, che sanno di cosa stiamo parlando, che ci apprezzano per quel che rappresentiamo e che pensano sia giusto inserire le nostre richieste tra le cose serie da affrontare nel prossimo quadriennio. In quanto poi ai candidati e ai possibili esiti del voto, la nostra posizione è semplice: saremo leali con chi lo sarà con noi. 13 14 Le piste ciclabili sono in galera, liberiamole! Gli sbarramenti installati per impedire l’accesso alle auto, sono un pericolo assurdo per i ciclisti « Che fare allora? Semplice, occorre avere il coraggio di fare piazza pulita di tutti gli ostacoli che imprigionano le piste ciclabili, confidando che alla fine il meglio trionferà » Paletti e... Così va il mondo: prima ti fanno la pista ciclabile e poi, per evitare che sia utilizzata dagli automobilisti come scorciatoia o parcheggio, ne imprigionano gli accessi con paletti e “panettoni” di ogni genere, fino a trasformala in percorso ad ostacoli: lasciando che i ciclisti finiti all’ospedale per avere picchiato contro gli sbarramenti “protettivi” compensano bellamente quelli che, grazie alla pista ciclabile, hanno evitato di essere investiti. Adesso è chiaro perché il ciclista lo chiamano l’ utente “debole” della strada. E come altro potrebbe sentirsi uno, dopo che si è spaccato la testa o rotto il femore? Diciamocelo con franchezza, si è costruita una realtà paradossale, e tutto questo perché i Comuni non hanno vigili per fare rispettare anche questi aspetti di normale mobilità urbana. Ma se questo è il mondo che ci aspetta, e se ogni legge dovrà essere mutilata per l’impossibilità di applicarla, beh, allora sarà difficile sostenere che stiamo lavorando per il nostro futuro e per uno Stato di diritto. Nessuno vuole vedere le cose con faciloneria, ma a forza di dire che mancano le risorse, gli amministratori pubblici stanno ossidando di pigrizia mentale tutte le proprie strutture, fino a minare lo spirito virtuoso dei tanti cittadini che chiedono soltanto educazione e rispetto. Che fare allora? Semplice, occorre avere il coraggio di fare piazza pulita di tutti gli ostacoli che imprigionano le piste ciclabili, confidando che alla fine il meglio trionferà. Certo, qualche vigile in più sulla strada e qualcuno in meno dietro agli autovelox potrebbe pure servire alla causa, così come qualche telecamera piazzata sulle piste ciclabili, ma se “panettoni” davvero si volesse usare la fantasia, allora è tempo di incominciare a lavorare attorno ad un progetto di legge che istituisca la figura dell’ausiliario del traffico. Non quello che conosciamo oggi, trasformato in gabelliere dei Comuni, ma quello vero: un volontario che possa, seppure con poteri minimi, svolgere compiti di presidio del territorio, di regolazione del traffico, di assistenza alla viabilità, di informazione stradale, in continuo collegamento con i comandi di polizia municipale per favorire la razionalità e l’efficacia degli interventi più urgenti. E’ troppo chiedere questo? Certo, lo sappiamo, c’è un problema: i poliziotti sono gelosi delle loro prerogative (anche quando non le possono esercitare) e i volontari che dovrebbero sostituirli potrebbero essere tentati di fare cose che è bene restino di esclusiva competenza dei poliziotti. Ma il problema, se lo è, è tale solo perché ancora non si è provato a dargli per davvero una soluzione, che in qualche modo, volendo, potrebbe prendere spunto anche da un piccolo esempio come quello del ciclismo, dove, da 6 anni, si sono dati poteri di regolazione del traffico ai volontari che hanno accettato di abilitarsi, senza nessun problema per i prefetti e per i corpi di polizia, che a quanto pare, invece, ne hanno tratto giovamento. Siamo partiti dalle piste ciclabili per finire col proporre il ciclismo quale esempio di collaborazione per migliorare la circolazione stradale… Forse l’accostamento è azzardato, chiediamo scusa, ma a noi è venuto spontaneo! “Comitato per la libertà delle piste ciclabili” 2008: orgogliosi del nostro contributo L’ attività del G.S. Progetti Scorta LA NOSTRA FORZA Acri Enzo, Antonelli Silvano, Arienti Denis, Bassi Gianluca, Benetti Lelio, Bertolasi Davide, Bonaventura Matteo, Bosi Gian Pietro, Bratta Mauro, Canali Nicolò, Caroli Stefano, Carpineti Eddy, Casadei Mirco, Coffari Stefano, Dalmonte Giuseppe, Di Sabatino Alfredo, Federici Adelmo, Folesani Paolo, Fregni Giovanni, Fremiti Vanes, Galeotti Roberto, Grillo Agostino, Grippo Teo, Lisena Mario, Mattioni Mario, Moschini Tarcisio, Pasi Bruno, Poli Michele, Poli Sandro, Pondini Giuseppe, Pulizzi Salvatore, Ricci Gianfranco, Santini Gabriele, Sarti Giovanni, Sartoni Domenico, Sbragion Graziano, Scalorbi Giampaolo, Spazzoli Paolo, Stagni Stefano, Stanzani Stefano, Tarozzi Eros, Tondini Enea, Tonelli Gino, Toschi Claudio, Valzania Sergio, Vincenzi Rinaldo, Zanella Claudio. SULLA STRADA Corse assistite: 139 Servizi individuali svolti: 994 Media moto per gara: 7 Organizzatori serviti: 64 Affidabilità: 1 motociclista assente ogni 300 in servizio DA MOTOCICLISTI A “SCENEGGIATORI” Progetto e sceneggiatura del cortometraggio: “Gli occhi della sicurezza” AUTORI ED “EDITORI” PER PASSIONE Realizzazione e distribuzione del manuale: “ALT passa la corsa…” Aggiornamento e ristampa dell’ opuscolo: “La sicurezza dell’ultimo minuto” IN GIRO A SPIEGARE LA SICUREZZA Corsi, convegni e lezioni, gli appuntamenti che ci hanno visti protagonisti: • • • • • • • • • • • • • Aggiornamento Lega Ciclismo Uisp: S. Lazzaro (BO) e Pistoia. “Sicurezza dell’ultimo minuto”, addestramento Protezione Civile e Polizia Municipale: Baricella (BO), Medicina (BO), Calcara (BO) e S. Biagio (FE). Addestramento DD.SS: Forlì. Riunione società dell’ E/R: Castel S. Pietro (BO). Convegno “Motociclisti e commissari in moto”: Faenza (RA). Aggiornamento moto staffette e DD.CC: Frosinone. Convegno motostaffette: Rive d’ Arcano (UD). Corso motostaffette: Bologna. Lezione di sicurezza: Savignano sul Rubicone (FC). Convegno “Ciclismo in sicurezza. Si può fare di più?”: Riolo Terme (RA). Aggiornamento scorte tecniche Udace: Reggio Emilia. Corso per scorte tecniche: Ravenna. Corso per “Addetti alle segnalazioni aggiuntive”: Cesenatico (FC), Città di Castello (PG) e Baricella (BO). ATTIVITA’ LUDICA Organizzazione del 2° Winter Meeting Scorta Raduno invernale delle motostaffette. Motostaffetta Claudio Zanella Hanno collaborato: Shirley Callegati (testi) MCdue ravenna (grafica e creatività) Ettore Bartolini (foto)