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IL TETTO
Periodico ALER Milano - Azienda Lombarda Edilizia Residenziale - www.aler.mi.it - Anno 10 - numero 1 - Luglio 2008 - Milano - Spedizione in proprio
Studenti, precari e anziani: in arrivo 1.300 nuovi alloggi. Zaffra: «Expo 2015? Non solo grattacieli»
Costruire case è ancora la sfida di Aler
u All’interno
l’Editoriale
di Loris Zaffra
L’intervista
al sottosegretario
Mario Mantovani
Presidente di Aler
C
i sono realtà che ti
fanno capire che
merita impegnarsi e
sognare perché, alla
fine, qualcosa di buono viene
sempre fuori. Sono i progetti giusti per contenuti e metodi. Quelli che rispondono a un
bisogno primario, la casa, che
però non è l’unico. E Aler lo
sa. Dettaglio non da poco poiché la qualità della vita
dei cittadini dipende da un sistema di relazioni e di
servizi che il contesto deve offrire. Vuol dire housing sociale e una progettazione edilizia e urbanistica
non speculativa, rispettosa degli standard di qualità,
realmente integrata, pensata per ricomporre le fratture, riarmonizzare le discontinuità delle periferie e
risolvere i problemi del degrado e dell’abusivismo.
Impegno di una mission che Aler sintetizza nella realizzazione di quartieri in cui vivere serenamente e dignitosamente. Come dire si scrive housing sociale, si
legge dare una casa in un pezzo di città e non in un
deserto di periferia.
Sfida che il nuovo corso dell’Aler gioca a tutto campo
aperti alle sinergie operative con enti pubblici e soggetti privati, al dialogo con i cittadini e alla partecipazione e sapendo di operare per dare forma a una società in evoluzione. Aler ha già realizzato un cospicuo numero di alloggi destinati alle categorie meno
forti economicamente, studenti fuori sede, lavoratori precari, anziani, giovani coppie e nuclei familiari.
Progetti, questi, che si ritrovano all’interno dei principali programmi messi in atto da Aler su Milano e
Provincia (Rsa, programma regionale per l’emergenza abitativa, costruzioni a canone concordato, recupero dei sottotetti, locazioni temporanee, residenze
universitarie e altre) per offrire una risposta mirata
alle esigenze della domanda.
Risposta che, giusto per dare qualche numero, si traduce in 127 alloggi per locazione a termine con futura vendita, 67 alloggi di autocostruzione in affitto,
251 alloggi a canone moderato, 431 alloggi grazie al
recupero dei sottotetti e, ancora, tre residenze sanitarie (via Quarenghi, via Baroni e quartiere Stadera)
per complessivi 385 posti letto. Ci sono poi cinque
nuove residenze universitarie (Gratosoglio, Campus
Martinitt, quartiere Mazzini, quartiere Stadera e quartiere Attendolo Sforza) che rendono disponibili qualcosa come 926 posti letto e 426 alloggi. Che aggiungere? Aler mette insieme tutto, come tutta insieme è
la vita, come tutta insieme la deve accogliere una città. E lo fa occupandosi delle persone, facendone un
pezzo di città non solo per loro ma anche per loro. È
la voglia di ottimismo, concretezza e voglia del fare
che si respira negli uffici Aler di viale Romagna. In
uno slogan? Expo 2015, non è solo grattacieli.
«Stiamo costruendo
una casa per tutti»
a pagina 3
Case occupate
Aler sgombera
il racket del piccone
a pagina 6
L’intervista
all’assessore Moioli
«Restate a Milano,
ci sarà da divertirsi»
a pagina 9
1908 - 2008
Da 100 anni
realizziamo il futuro
OCCUPARE UNA CASA
CANCELLA UN DIRITTO
L’EMERGENZA
ABUSIVI
È DI TUTTI
Occupare una casa è un reato*
che annulla la speranza
di famiglie che da anni
attendono un alloggio.
ALER Milano ha attivato una linea telefonica
per la segnalazione di casi di occupazione abusiva:
02-73922692 24 ore su 24
*Art. 633 del Codice Penale. Libro secondo. Titolo VIII. Capo I: Chiunque invade
arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli
o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa,
con la reclusione fino a due anni o con multa.
a pagina 11
Ë
Nell’inserto
STOP AL CARO BOLLETTA
Riscaldamento
scontato
per gli inquilini
Alzi la mano chi non vorrebbe pagare qualche euro
di meno sulle spese di riscaldamento di casa. Tutti,
nessuno escluso. Una speranza per tutti che però
diventa certezza per gli inquilini Aler...
segue a pag. 10
Tutto quello
che c’è
da sapere
sui canoni
d’affitto
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NOTIZIE DALL’ALER
Ecco il nuovo Consiglio d’Amministrazione
Loris
Zaffra
Filippo
Musti
Emilio
Bianchi
Pietro
Cerullo
Angelo
Gerosa
Marco
Mastrandrea
È nato il 12 ottobre 1947 a
Casina (Reggio
Emilia). Frequenta la facoltà di Economia e commercio all’Università Bocconi, concludendo i suoi studi nel 1975, fino al
1985 è segretario Uil, prima milanese e poi lombardo. Dal 1987 è
segretario regionale del Psi, dal
1990 al 1992, Loris Zaffra è assessore all’Edilizia popolare e privata
al Comune di Milano. È stato nel
consiglio d’amministrazione di Select Italia spa e Vedior spa e anche
presidente di Lombardia servizi spa
e dal 2005 presidente di NorCom
spa. Cariche che Loris Zaffra ha lasciato nel maggio 2008 quando è
stato nominato presidente di Aler
Milano e di Federcasa Lombardia.
Nato a Volpara (Pavia) il 2
agosto 1951,
Filippo Musti,
dopo il conseguimento del
diploma di Geometra esercita la libera professione. Nel 1993 diventa vicepresidente dello Iacp della Provincia di Pavia, di cui tre anni più tardi diventa presidente f.f. e successivamente, dopo esserne stato commissario
straordinario, ne assume l’incarico
– sino al marzo 2008 – di vicepresidente. Dal 2000 è vicepresidente di Asm Voghera spa e dal giugno 2006 è vicepresidente di Federcasa.
È nato a Turano
Lodigiano, il 25
aprile del 1956.
Dopo il diploma,
si specializza nel
settore tecnico gestionale e
commerciale. Da sempre orientato
verso i temi del governo locale, nel
1990 inizia la sua attività come
amministratore pubblico a Settimo
Milanese, comune di 18.700 abitanti della prima cintura dell’area
Metropolitana Milanese. E negli
anni ricopre diversi ruoli all’interno dell’amministrazione del Comune: dal ’92 al ’95 è assessore con
delega al Personale, trasporti, politiche sociali, e ricoprire anche la
carica di Sindaco per due mandati,
dal 1995 al 2004. Successivamente è stato assessore con delega alle
Politiche dello sviluppo del territorio e organizzazione dell’ente. Dal
2006 è anche consigliere della Fondazione Fiera di Milano.
Nato a Ravenna il 29 giugno
1936 - coniugato, con due figlie
– Pietro Cerullo è docente di
Diritto ed Economia. Dal 1971 al 1979 è parlamentare eletto nella VI e nella
VII Legislatura (circoscrizione Bologna-Ravenna-Ferrara-Forlì). Nel
1993 diventa vicesindaco di Taranto, con deleghe agli Affari generali, Istruzione e Attività organi collegiali. Due anni dopo ritorna in Parlamento dove tra l’altro diviene
membro delle commissioni Difesa,
Finanzia, Giustizia e Trasporti. Nel
1996 è responsabile della segreteria dell’assessore regionale lombardo all’Artigianato e dal 1998
è nel cda del Copat. Nel 2001 offre la sua consulenza all’assessorato all’Istruzione e Edilizia scolastica della Provincia di Milano e dallo
scorso anno è responsabile amministrativo della direzione “gestione patrimonio da reddito” Asp Immes e Pat.
È nato a Sesto
San Giovanni
nel 1959, dove
risiede ancora
oggi e ricopre
la carica di
consigliere comunale. Da giovanissimo svolge
attività di volontariato e dà vita
all’Unione Inquilini ed alla Cooperativa culturale Celes. È laureato
in Storia all’Università di Bologna
e nel 1996 partecipa alla costituzione dell’Associazione scientifica
Audis (aree urbane dimesse) di cui
è tutt’ora componente del Consiglio
direttivo. Sempre sensibile ai temi
dell’amministrazione
pubblica,
dal 1994 al 2002 è vice sindaco
con delega all’Urbanistica ed alla
Casa di Sesto San Giovanni. Nel
febbraio 2005 la Provincia di Milano lo nomina nel consiglio d’amministrazione dell’ALER Milano in
rappresentanza dei comuni non
capoluogo, nomina riconfermata
nello scorso mese di maggio.
Nato a Desio il
1 luglio 1974,
Marco Mastrandrea dopo il conseguimento del
diploma di Geometra, collabora con lo studio di architettura Cogliati nella progettazione di edifici residenziali e impianti commerciali. Nel 1996 diventa assistente parlamentare e tre anni dopo,
consulente della direzione generale Formazione e Lavoro della Regione Lombardia. In seguito, collabora sempre con la Regione Lombardia – direzione generale Infrastrutture e Mobilità - nell’attività di
programmazione e raccordo con le
altre Regioni sugli interventi previsti sul Demanio delle acque interne
e di navigazione. Attualmente collabora con le altre strutture regionali con mansione di dirigente. Dal
1998 è amministratore pubblico a
Severo, dove dal 2002 ricopre anche la carica di assessore allo Sport
e Tempo libero.
I cittadini
hanno tante domande da fare.
ALER lo sa.
CALL CENTER 840.021.212*
ALER risponde
Aler Milano ha attivato un servizio di Call Center per essere ancora più vicina ai suoi inquilini e a tutti i milanesi.
Se avete segnalazioni di carattere tecnico-amministrativo, volete comunicare disservizi o semplicemente desiderate
ricevere delle informazioni, potete rivolgervi direttamente ai nostri operatori
Ogni vostra richiesta sarà inoltrata ai settori competenti e agli uffici decentrati attraverso
una procedura informatica che ci permetterà di fornirVi la più valida e rapida assistenza.
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Call Center ALER. Un numero, tante risposte
Lunedì/Giovedì 9:00-13:00/14:00-17:30
Venerdì 9:00-13:00
*la chiamata costa solo uno scatto alla risposta
In vendita 173 alloggi
L’opportunità di avere una casa di proprietà
Sono 173 gli appartamenti che Aler mette in vendita in stabili, sia in Milano che in
Provincia. L’ha deciso il Consiglio di Amministrazione dell’azienda che, a breve, dopo
l’autorizzazione della Regione Lombardia pubblicherà i bandi di gara. Gli alloggi sono
disponibili nei quartieri milanesi di Lorenteggio, Gallaratese, Comasina, Gratogoglio e,
tra gli altri, anche a Baggio. Tra i comuni della provincia di Milano dove sarà effettuata
la vendita segnaliamo Abbiategrasso, Legnano, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni.
Alla gara – come previsto dalla legge - potranno partecipare cittadini italiani o di Stato
membro dell’Unione Europea nonché stranieri in possesso del permesso di soggiorno,
almeno biennale, che esercitano regolare attività lavorativa (subordinata o autonoma).
Ciascun concorrente potrà aggiudicarsi un solo alloggio. Unitamente all’alloggio sarà
venduto, se disponibile, anche il box o il posto auto. Il prezzo base d’asta è determinato
mediante apposita perizia tecnica. I proventi della vendita saranno poi destinati al
finanziamento delle azioni previste nel Patto per la riqualificazione e la sicurezza nei
quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica che è stato sottoscritto lo scorso aprile tra
Aler e Prefettura, Regione, Comune e Provincia di Milano. A questa alienazione ne
seguiranno altre, di volta in volta che si renderanno disponibili alloggi.
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LA PAROLA ALLA POLITICA
Senatore Mario Mantovani, con l’insediamento
del nuovo Governo, è
stato nominato Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, un
incarico assolutamente
prestigioso.
«Sì, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha
voluto affidarmi questo incarico che mi ha consentito di aprire, in questi mesi,
una nuova pagina della mia esperienza politica,
con la possibilità di operare in un Ministero di ampio
respiro per ciò che concerne il rilancio dell’economia
e la ripresa del Paese».
Dunque, una nuova sfida.
«Direi una prova che richiede grande impegno, soprattutto in questo tempo
in cui il Paese chiede a chi
governa risposte vere ed
immediate in relazione alle
nuove esigenze emerse dal
voto dello scorso aprile».
Politiche abitative ed
edilizia pubblica sono le
deleghe che il Ministro
Altero Matteoli le ha affidato. In sintesi, quali
sono gli aspetti principali del nuovo Piano Casa?
«Per parlare di Piano Casa
dobbiamo risalire agli anni
Cinquanta, quando l’allora ministro Amintore Fanfani comprese che, per ri-
Claudia Caselli
Mario Scotti, assessore
regionale alla Casa, partiamo subito da ciò che
da mesi è sulla bocca di
tutti, l’aumento dei canoni.
“Anzitutto voglio sottolineare che abbiamo avuto il coraggio, dopo 25 anni, di
modificare una legge che
per forza di cose non poteva più andare bene. E lo
abbiamo fatto incentrando
la nuova norma sulla sopportabilità del canone per
l’inquilino e sulla sostenibilità economica del sistema”.
Si spieghi meglio, assessore.
“Il canone di locazione non
può prescindere dalla reale
situazione economica della
famiglia e per questo abbiamo introdotto come metro
di calcolo l’Isee, l’unico che
realmente riesce a fotografare lo status degli inquilini.
Con l’Isee infatti si considera solo il reddito netto senza contare le tasse e le spese mediche. Inoltre vengono considerati, ma solo per
una percentuale, il patrimonio mobiliare ed immobiliare posseduto.
«Stiamo
costruendo
una casa
a tutti»
Il sottosegretario Mario Mantovani
spiega gli obiettivi e le azioni del
Piano Casa del governo Berlusconi
lanciare l’economia italiana nel periodo post bellico, avrebbe dovuto dare
impulso all’attività edilizia consentendo alle famiglie a basso reddito di diventare proprietarie delle proprie abitazioni. Oggi
sono ancora 4 milioni le famiglie che non dispongono di una casa in proprietà
e il Presidente Silvio Berlusconi ha saputo reinterpretare questo bisogno sociale
inserendo il Piano Casa tra
i pilastri del proprio programma elettorale».
Cosa occorre per dare
concretezza al nuovo
Piano?
«Occorre una nuova filosofia. Il nostro concetto di
famiglia ci spinge a considerare la casa come luogo
d’identità familiare, di crescita dei figli e di trasmissione dei valori. La casa assume un nuovo significato
e va inserita in un contesto urbano diverso rispetto all’attuale. La casa non
è un’infrastruttura, ma un
luogo di vita e di comunità.
Pertanto bisogna ripensare
al concetto di città, quindi no alla cementificazione
violenta, sì al rispetto della
vita dei cittadini e dell’am-
biente».
E gli enti che si occupano di edilizia pubblica
cosa dovrebbero fare?
«Gli enti che governano in
materia di edilizia pubblica debbono rispondere del
proprio operato, assicurando assoluta trasparenza nei
confronti di chi abita in alloggi popolari e combattere l’evasione per chi non rispetta gli accordi contrattuali e tolleranza zero per
i bilanci in passivo, anche
perché dobbiamo assumere la consapevolezza che il
denaro pubblico merita attenzione e rispetto»
Dicevamo che il Popolo
della Libertà, in campagna elettorale, ha posto
il tema della casa come
prioritario. Quali sono
le azioni che il Governo
intende portare avanti?
«In campagna elettorale
avevamo usato questo slogan: “Una casa per tutti”.
Così dovrà essere, in modo
da sostenere le famiglie
italiane meno abbienti, in
particolare i giovani, gli anziani e le persone con disabilità. Il PdL ha sintetizzato
in questo modo gli obiettivi da perseguire: un piano
di riscatto concordato con
«I nuovi canoni d’affitto, agevolano i più poveri»
L’assessore Mario Scotti: «La nuova legge mette finalmente
fine a canoni iniqui e ingiusti che non tenevano conto dell’ubicazione
e dello stato di conservazione degli immobili»
C’è chi vi accusa però di
aver aumentato i canoni
del 300 per cento…
“Guardi gli unici canoni che
aumentano del 300 per cento sono quelli che passano
da 6 a 20 euro. Oggi gli inquilini che pagano 20 euro
al mese di affitto sono oltre 4.000 e altre 5.000 famiglie pagano tra 20 e 50 euro
al mese.
Quindi per nessun altro
si può parlare di vera e
propria stangata?
“Complessivamente possiamo dire che quasi la metà
degli inquilini paga meno
di 150 euro al mese. Certo
poi ci sono aumenti più sostenuti, ma tenga conto che
tutti gli aumenti superiori a
100 euro al mese sono stati graduati fino a cinque
anni. A questo si aggiunga
che almeno 7.000 famiglie
dell’Aler di Milano avranno una diminuzione del canone. Poi ci sono le spese
condominiali, ma su quel-
lo interveniamo con i contributi di solidarietà che
preannuncio presto saranno incrementati.
Traduzione, grazie alla
nuova legge sui canoni
è finito il tempo delle ingiustizie
“Ci stiamo provando. In
Lombardia sono ancora mi-
gliaia le famiglie che pur
avendo i requisiti per avere
una casa popolare pagano
da 500 a 1000 euro al mese
in affitto sul libero mercato.
Certo la legge è perfettibile, per questo l’Osservatorio
regionale sui canoni sta lavorando insieme a Comuni,
Sindacati e Aler per verificare se ci sono stati impatti eccessivi e quali misure
possono essere adottate”.
Come verranno spesi i
nuovi introiti?
“La nuova liquidità sarà
usata solo ed esclusivamente per la riqualificazione del
patrimonio esistente. Nessuno intende far cassa. La
legge prevede che le ALER
e i Comuni adottino dei piani di manutenzione per investire maggiori risorse derivanti dai nuovi canoni”.
Sempre rimanendo nel
campo della nuova legge,
avete dichiarato guerra
agli abusivi, è così?
“Da un censimento termi-
le Regioni a favore degli
inquilini di alloggi pubblici, ma con lo Stato che, a
mio avviso, deve assumere la funzione di regolatore per dare senso alla spesa e al buon utilizzo del denaro pubblico; la riduzione
del costo dei mutui bancari delle famiglie; la graduale detassazione degli investimenti in riscaldamento
e difesa termica delle abitazioni e la stabilizzazione
delle norme fiscali sui lavori di ristrutturazione edilizia».
Senatore, un’ultima domanda, su un provvedimento che il Governo ha
già licenziato: la cancellazione dell’Ici sulla prima casa. Cosa ne pensa?
«A mio avviso, il Governo,
con l’approvazione del decreto-legge contenente le
misure per alleggerire il
carico fiscale delle famiglie, ha compiuto un passo in avanti indubbiamente significativo, se si considera che il costo dell’operazione è di 2.500 milioni
di euro per ciascuno degli
anni 2008, 2009 e 2010. Insieme alla detassazione degli straordinari, l’abolizione dell’Ici sulla prima casa
rappresenta una boccata
d’aria nuova per quei 23
milioni di proprietari di prima casa».
nato lo scorso 31 dicembre,
nella provincia di Milano,
4.913 case Erp risultano occupate abusivamente. Sono
decisamente troppe. La legge prevede l’adozione di un
Piano per la messa in sicurezza degli alloggi occupati abusivamente. Inoltre abbiamo firmato insieme ad
Aler con Prefettura, Questura, Comune e Provincia di
Milano un patto per la Legalità e la riqualificazione che
prevede misure serie e decise di prevenzione, di sgombero e di accompagnamento di eventuali casi in stato
di necessità”.
Concludendo, cosa rimane da fare?
“Nell’ultimo periodo abbiamo fatto tanto, il Prerp
ha stanziato 512 milioni di
euro non solo per riqualificazione e nuove costruzioni, ma anche per il sostegno
nel pagamento degli affitti e
per le giovani coppie che
devono acquistare la prima
casa. Per quel che riguarda
i canoni continuiamo il monitoraggio insieme all’Osservatorio per verificare se
sono necessari da subito interventi correttivi”.
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LA NUOVA POLITICA DELL’ABITARE
Housing sociale,
l’obiettivo di Aler
è molto più
di una casa
Responsabilità che l’azienda di viale Romagna,
in sinergia con enti pubblici e soggetti
privati, sintetizza nella realizzazione
di quartieri in cui vivere dignitosamente
Claudia Caselli
Esiste un problema casa. Anzi, la casa è
uno dei temi più importanti per la società milanese. Problema che riguarda non
solo la città di Milano, ma un’area più vasta che può essere individuata con quella
metropolitana. Lo dicono più soggetti sociali, certamente il volontariato, i sindacati,
gli imprenditori, lo dicono anche soggetti istituzionali, com’è confermato dalle iniziative di diverse amministrazioni.
Lo dimostrano le numerose occupazioni abusive di alloggi, che sono per lo più
espressione di delinquenza, di pura arroganza e di disprezzo della legge, ma che
sono anche il termometro di una necessità abitativa oggettiva e non facilmente risolvibile. Sappiamo bene che non è un argomento facile, anzi l’esperienza dimostra
quanto sia arduo individuare le giuste e
sostenibili soluzioni.
Ma non parlarne è peggio. Si rischia così
di eludere il tema, di far finta di non vederlo e di renderlo sempre più complesso e difficile.
Vanno affrontati nello stesso tempo i due
momenti del problema: quello della prima
accoglienza e quello della casa definitiva
o stabile. In questi ultimi decenni infatti la
questione abitativa si è significativamente
trasformata, sono cresciute alcune forme
di disagio, sono comparse nuove figure
all’interno dei gruppi in situazioni di
bisogno e si è estesa l’area del rischio
abitativo e della vulnerabilità fino a
toccare parti di popolazione non coinvolte
in precedenza da questo problema. Sono
cambiati i contratti di lavoro e le situazioni
precarie e temporanee sono all’ordine del
giorno per moltissime individui di ogni
età. Rispondendo alle indicazioni e alla
programmazione della Regione Lombardia,
ALER ha realizzato un cospicuo numero di
alloggi operando in stretta sinergia con le
Istituzioni per rispondere a questo nuovo
fabbisogno casa in Milano e Provincia.
I destinatari ai quali l’azienda si rivolge
sono appunto tutte quelle categorie sociali
meno forti economicamente e soggette a
disagio abitativo e quelle fasce che, per
la situazione sociale attuale, si trovano
ad avere bisogno di alloggi temporanei
ad un costo inferiore rispetto a quello
di mercato. Si parla quindi di studenti
fuori sede, lavoratori precari, anziani,
giovani coppie, nuclei familiari con redditi
ricadenti in determinati parametri.
Numerose iniziative hanno preso piede in
questi anni e svariate sono già sul punto
di essere portate a termine, ognuna pensata e modellata in base alle esigenze sociali attuali. Per esempio il programma
Sperimentale Recupero Sottotetti, finalizzato alla realizzazione di 431 alloggi distribuiti tra Milano e Provincia. Per gli anziani
385 posti letto in tre nuove Residenze Sanitarie Assistenziali con centro diurno integrato. Per i giovani, studenti, lavoratori a
tempo determinato e per le coppie, diverse possibilità di alloggi dignitosi e confortevoli a canoni “moderati” e “concordati”
fuori ERP, che spesso sfruttano abitazioni già in possesso di Aler, da riportare ad
uso abitativo.
Con le esigenze della società in continuo
cambiamento ci vuole una reazione, che
sia duttile e concreta, che non resti impreparata davanti al nuovo bisogno abitativo attuale e l’impegno di Aler nell’housing sociale è il segnale che esiste una risposta possibile.
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Affitti
contro
l’emergenza
casa
RESIDENZE
SANITARIE
ASSISTENZIALI
PROGRAMMA
REGIONALE PER
L’EMERGENZA
ABITATIVA
cos’è:
destinatari:
strutture di supporto
e assistenza
per anziani
nuclei familiari
soggetti a sfratto
esecutivo o
comprendenti soggetti
disabili che occupano
alloggi con barriere
architettoniche,
famiglie di nuova
formazione, studenti
universitari fuori
sede, ad altri nuclei
soggetti a disagio
abitativo
destinatari:
popolazione anziana
totale alloggi:
385 posti letto
totale alloggi:
recupero abitativo
di 731 alloggi
+ 30 di nuova
costruzione
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LA NUOVA POLITICA DELL’ABITARE
NUOVE
COSTRUZIONI
A CANONE
CONCORDATO
PROGRAMMA
SPERIMENTALE
SOTTOTETTI
PROGRAMMA
REGIONALE
CASE A CANONE
MODERATO
LOCAZIONE
A TERMINE
CON PROPRIETÁ
DIFFERITA
LOCAZIONE
TEMPORANEA
RESIDENZE
UNIVERSITARIE
cos’è:
cos’è:
cos’è:
cos’è:
cos’è:
cos’è:
alloggi in affitto
a canone piu’ alto
di quello sociale ma
inferiore a quello
di mercato
recupero di sottotetti
del patrimonio
edilizio Aler ad uso
abitativo
alloggi in affitto
a canone piu’ alto
di quello sociale
ma inferiore
a quello di mercato
destinatari:
studenti universtari
fuori sede, giovani
coppie, giovani
lavoratori a tempo
determinato
iniziativa che offre
la possibilita’ di
riscattare, dopo otto
anni di affitto, case
nuove a prezzi piu’
bassi di circa 30%
rispetto a quelli
di mercato
tipologia abitatativa
temporanea per
periodi che variano
da tre mesi a tre anni
assegnati con canone
concordato
residenze per giovani
con esigenze abitative
di natura temporanea,
che non possono
avere accesso libero
al libero mercato
degli affitti
nuclei familiari
soggetti a sfratto
esecutivo o
comprendenti soggetti
disabili che occupano
alloggi con barriere
architettoniche,
famiglie di nuova
formazione, studenti
universitari fuori sede
totale alloggi:
247 alloggi
destinatari:
totale alloggi:
431 alloggi
destinatari:
ceto medio, chi ha
presentato domanda
di alloggio di edilizia
residenziale pubblica
ma che, per la
propria condizione
economica, si colloca
al di sopra del limite
per ottenere un
alloggio a canone
sociale
totale alloggi:
229 alloggi
destinatari:
nuclei familiari
soggetti a sfratto
esecutivo o
comprendenti soggetti
disabili che occupano
alloggi con barriere
architettoniche,
famiglie di nuova
formazione (con un
coniuge sotto i 30
anni), persone sole
con minori o anziani
a carico, cittadini
con reddito (fuori
erp), annuo lordo da
17.001 a 55.000 e.
totale alloggi:
127 alloggi
destinatari:
studenti post-laurea
fuori sede e lavoratori
interinali
totale alloggi:
482 alloggi
destinatari:
studenti universitari,
stagisti, ricercatori,
partecipanti a corsi di
formazione
totale alloggi:
1.360 tra alloggi
e posti letto
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È LOTTA ALL’ABUSIVISMO
Case occupate,
Aler sgombera
il racket
del piccone
Giuliano Sestini
La scala E del palazzone
in via Mar Jonio convertita
in una casbah con tanto di
scritte in arabo a «decorare»
le pareti scrostate. Su per i
gradini che portano in cima
a questa specie di minareto nel mezzo del quartiere San Siro, una sola frase
è in italiano, stentato, ma il
senso si capisce benissimo:
«Itali(ani) di merd(a)». L’inquilino dell’ultimo piano
vive in solaio, anzi sul pianerottolo. Per terra ha sistemato materasso e coperte
trovate nei cassonetti, la finestra tappata col cartone,
per armadio usa la porta che dà al terrazzo, per
wc una bottiglia di plastica. All’alba, la visita fuori-programma: una squadra
anti-abusivi dell’Aler decisa
a metter fine all’occupazione. Operazione filata perfino più liscia del previsto,
con i carabinieri ad accompagnare in caserma un maghrebino dopo averlo «invitato» a raccogliere in fretta i
pochi effetti personali.
Sotto gli occhi dei condomini «onesti», che dopo la
È l’mpegno concreto di chi gestisce
oltre 66mila alloggi pubblici.
E che ogni giorno «misura»
lo stato di bisogno delle famiglie
grazie agli strumenti messi a disposizione
della Regione Lombardia
segnalazione all’Azienda di
Edilizia Residenziale Pubblica un risultato l’hanno
ottenuto subito. Stessa soddisfazione poco più tardi
negli occhi di una signora
affacciata al balcone dall’altra parte della città, quando
nel cortile di via dei Tommei (Molise-Calvairate) en-
trano i tecnici Aler. «L’altra sera qualcuno ha rotto
i sigilli del bilocale seminterrato. Dobbiamo intervenire prima che sia troppo
tardi». I poliziotti bussano
alla lastra scardinata di fresco con piede di porco. Sul
muro, scoperti, i fili elettrici deviati per rubare la cor-
rente. Sorpresa, ecco che
s’affaccia una giovane donna con due bimbi in braccio. Suo marito, un cittadino egiziano, continua a
OCCUPAZIONI ABUSIVE 2008
Tentativi N° alloggi Occupazioni
di occupazioni recuperati
abusive
abusive
registrare
GEN 2008
FEB 2008
MAR 2008
APR 2008
MAG 2008
67
58
56
80
59
65
54
54
77
57
2
4
2
3
2
%
97%
93%
96%
96%
97%
Il patto Aler con i cittadini. È il progetto «Quartieri Sicuri»
Una risposta concreta agli inquilini che chiedono di individuare
e quindi sgomberare gli abusivi.
E’ il patto per la legalità che Aler
ha stipulato con le Istituzioni e
in stretto raccordo con le forze
dell’ordine.
Un patto per la riqualificazione
e la sicurezza nei quartieri Aler
che non solo conferma la linea
dura sugli abusivi – quella dettata dalla legge regionale n.27
del 28 novembre 2007 - ma anche rafforza le regole da seguire
in caso di occupazioni abusive.
«Mano concreta ai cittadini onesti, quelli costretti a subire l’aggressione delle occupazioni illegali» commenta Loris Zaffra, presidente di Aler: «Un problema
che Aler affronta con fermezza,
in collaborazione con le Istituzioni, attraverso un’unità operativa a tutela del patrimonio».
Venti tutor della sicurezza che
sono costante e continuo punto di riferimento per i residenti, con una presenza sette giorni
su sette (dalle 8.00 alle 22.00), in
grado di «giocare un ruolo chia-
ve nei processi di individuazione e nella soluzione dei problemi, pure quelli spesso sottovalutati, che volentieri condizionano
la qualità della vita di un quartiere».
Annotazione del presidente Zaffra che il patto per la riqualificazione e la sicurezza – firmato
lo scorso 16 aprile in Prefettura
– declina concretamente in azioni contro “un fenomeno sempre
più preoccupante che da una
parte minaccia la sicurezza degli inquilini e, dall’altra, rischia di
vanificare le attività di riqualificazione dei quartieri”. Il patto sottoscritto dal prefetto Gian Valerio
Lombardi - insieme all’assessore
regionale alla Casa Mario Scotti,
dal vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, dall’assessore provinciale alle Politiche per l’abitalibità Daniela Gasparini e, ancora, dal questore Vincenzo Indolfi oltreché dal presidente di Aler
– innalza lo standard di sicurezza
e di fruibilità del territorio e, dettaglio non secondario, «istituisce»
all’articolo 7 «una cabina di re-
gia presso la Prefettura che, con
periodicità semestrale, verifica
l’avanzamento degli obiettivi».
Certezza per gli inquilini Aler di
poter vivere serenamente perché
la battaglia contro l’abusivismo
e l’illegalità è il presupposto essenziale per restituire vivibilità e
identità ai quartieri Aler.
Ma, attenzione, il contrasto alla
ghettizzazione è possibile anche
con nuovi e efficienti servizi e
un mix sociale che è da sempre
leit motiv dell’Aler.
[GiSe]
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È LOTTA ALL’ABUSIVISMO
Ë
LINEA
DURA
Stop abusivi,
più sicurezza
e socialità
Basta abusivi nelle case popolari. La Regione Lombardia sceglie la linea dura
contro chi occupa gli alloggi Aler senza averne diritto.
E punta a difendere i diritti di chi è in graduatoria regolarmente e aspetta, magari da anni, di ottenere un
appartamento. Un pugno di
ferro che si traduce in più
controlli e più espulsioni.
Non che finora non sia stato
fatto nulla. Nel 2007, oltre
783 sfratti sono stati portati a termine. Ma le famiglie
abusive sono circa tremila
e il lavoro da fare è ancora molto. Si calcola che le
occupazioni abusive a Milano siano 2.854 (dal novembre 1989, data dell’ultima
sanatoria). Numeri elevati, conto i quali già da anni
l’Aler combatte con un nucleo di vigilanza che tiene sott’occhio e interviene
contro chi ha messo radici
in case dove non potrebbe
abitare. «Non siamo certo
restati a guardare - spiega
il presidente Aler, Loris Zaffra - ma abbiamo predisposto un valido dispositivo di
controllo e contrasto delle occupazioni abusive che
aggiorna costantemente
il tavolo interistituzionale
composto da Regione, Comune, Provincia, Prefettura
e Questura».
Tutor
al lavoro
362 segnalazioni
manutentive
541 segnalazioni
di indisciplina dei titolari
degli alloggi
328 segnalazioni
di indisciplina degli
occupanti abusivi
278 segnalazioni
di atti illeciti
177 segnalazioni di cessioni
abusive da parte
dei titolari
38 segnalazioni
di avvicendamento
tra occupanti abusivi
122 segnalazioni di occupazioni degli spazi comuni
102 segnalazioni
di occupazioni abusive
in alloggii cui titolari
erano deceduti
90 segnalazioni
di subaffitto dei
posti-letto da parte dei
titolari degli alloggi
171 segnalazioni di alloggi
abbandonati
159 segnalazioni di ospitalità non autorizzata
57 segnalazioni
di casi sociali
25 segnalazioni riguardanti
alloggi Fuori E.R.P.
dormire. Quando gli agenti suonano la sveglia, capisce che è il caso di fare le
valigie «spontaneamente». I
piccoli, uno non avrà nem-
meno tre anni, scoppiano
a piangere. Così l’ispezione di routine si trasforma
in piccola emergenza umanitaria. «Madre e figli, sem-
pre se lo vorranno, saranno ospitati nell’immediato
presso una struttura protetta. La situazione dell’uomo
sarà valutata a parte, ma
pare abbia un lavoro, vedremo...». Intanto i fabbri si
mettono all’opera per blindare di nuovo l’appartamento. «È fondamentale
Istituito nucleo di servizio
ispettivo a tutela del patrimonio
composto da 20 Tutor
Istituita linea telefonica dedicata
alle segnalazioni di occupazioni abusive
Nro 02 73922692 (24 ore su 24)
Avviata campagna di sensibilizzazione
in tutti quartieri Aler
Avviata installazione negli alloggi
in assegnazione di impianti di allarme
collegati con la centrale operativa di Aler
Avviato il Patto per la Sicurezza
in sinergia con la Regione Lombardia,
Prefettura e Forze dell'Ordine
provvedere all’assegnazione dei locali sfitti in tempi
brevi, altrimenti arriveranno presto i prossimi disperati», concordano tecnici e
forze dell’ordine. «Accogliamo persone costrette dal
racket a pagare cifre da capogiro pur di entrare nelle
case - testimonia la responsabile del dormitorio City
Angels di via Esterle -. Ma
tra loro c’è sempre grande
omertà».
Catena di sfruttamento costata ad Aler 500mila euro
(nel 2007)in sgomberi e riparazioni: 680, infatti, sono
stati gli allontanamenti effettuati, pari all’85% delle nuove occupazioni (680
sul totale di 2.883 del patrimonio Aler). «Sgomberi avvenuti in tempo reale» chiosa Loris Zaffra, presidente
dell’Aler: «Impegno concreto di un’azienda pubblica che gestisce oltre 66mila
alloggi e che, ogni giorno,
misura lo stato di bisogno
delle famiglie grazie agli
strumenti messi a disposizione dalla Regione Lombardia».
1.382
SEGNALAZIONI
TELEFONICHE
846
INTERVENTI
DI TUTOR
PER SFRATTI
DI OCCUPAZIONI
IN FLAGRANZA
783
ALLOGGI
RECUPERATI
(dati 2007)
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UN OCCHIO AGLI ANZIANI
RIEPILOGO RILEVAZIONI
EFFETTUATE
DAI PORTIERI SOCIALI
SUDDIVISI
PER CASISTICHE
PIÙ RICHIESTE
DAGLI ANZIANI
TOTALE RICHIESTE
INTERVENTI
DAL 2002
AL 31/12/2007
125.144
Richiesta
accompagnamento
per spesa
6,71%
8.388
Richiesta compagnia
65,80% 82.353
Richiesta spesa
e acquisto medicinali
22,29% 27.886
Altre richieste
5,20%
6.517
ARRIVA
L’ESTATE
EMERGENZA CALDO
MILANO NON CHIUDE PER FERIE
CONTRO L’AFA
DIECI REGOLE D’ORO
TASK FORCE DEL COMUNE
È GUERRA ALLA “TIGRE”
Nonostante non si possa ancora parlare di vera e pro- Non uscire all’aperto nelle ore più calde della giornata Costerà più di 1,3 milioni di euro il piano anti-zanzare mespria estate, Milano è già pronta ad affrontare l’emergen- (dalle 11 alle 17), bere almeno due litri di acqua o di the so a punto dal Comune di Milano per il 2008. La strategia
za caldo, offrendo in modo particolare agli anziani tanti al giorno, indossare berretto e indumenti di fibre naturali, elaborata a Milano prevede la collaborazione dell’Agenzia
nuovi servizi, fra cui 200 posti negli ospedali e un medi- evitare l’esposizione diretta al sole e rinfrescare l’ambien- milanese per i servizi ambientali (Amsa), i cui operatori già
co della Asl a disposizione. Ecco nel dettaglio cosa preve- te in cui si soggiorna. Di più, cosa fare in caso di colpo a partire dallo scorso 18 febbraio hanno effettuato due cicli
de il piano. Anche quest’anno si sviluppa in due periodi. di calore o se si soffre di pressione alta. Sono queste al- di trattamenti insetticidi contro le zanzare adulte che stavaDal 3 giugno al 23 luglio, in via De Amicis dieci operato- cune delle “dieci regole d’oro per affrontare il caldo esti- no svernando presso 690 immobili comunali, mentre dalri rispondono alle emergenze legate alle ondate di caldo vo”, i consigli semplici ma efficaci che anche quest’anno lo scorso primo aprile hanno iniziato gli interventi per elio alle improvvise situazioni di disagio. In campo ci sono la Regione Lombardia suggerisce alla popolazione (e in minare le larve dai tombini stradali, dagli stabili comunali
anche 152 custodi sociali e ai 361 portieri. Poi dal 24 lu- articolare ai più anziani) per affrontare in sicurezza la ca- e dai 10 cimiteri di Milano. ‘I trattamenti sul verde pubbliglio al 31 agosto la centrale operativa di via degli Angio- lura estiva. Le regole sono contenute nell’opuscolo “Solo co saranno invece effettuati in caso di infestazione rilevata
li vedrà la collaborazione di 70 operatori sociali con l’Asl, il bello del caldo”, realizzato in oltre 650.000 copie a cura dalla rete di monitoraggio gestita dal Comune e, a seconl’associazione di medici volontari, due cooperative socia- dell’assessorato regionale alla Sanità della Regione Lom- da del livello e dell’estensione dell’infestazione, saranno
li, 11 associazioni di volontariato, 5 equipaggi comunali e bardia in collaborazione con quello alla Famiglia e Solida- messi in campo un numero variabile di operatori’. Il Piano,
6 di Milano ristorazione, la Tim, e Milanosport.
rietà Sociale, disponibile nelle sedi di Asl, Aziende ospe- inoltre, prevede lo spargimento di prodotti larvicidi a mezIl tutto per offrire consulenze e visite mediche domiciliari, daliere, farmacie, ambulatori, medici di base, case di ripo- zo di elicotteri su circa 2.500 ettari di risaie. La raccomanaccompagnamenti di anziani e disbrigo di commissioni, so e così via. Come già l’anno scorso, sarà anche il 118 di dazione principale rimane comunque quella di evitare la
consegnare pasti a domicilio, offrire l’ingresso gratuito in Milano a distribuire copie dell’opuscolo.
raccolta di acqua piovana stagnante in sottovasi, recipienti,
piscina, organizzare pomeriggi al cinema e pizzate.
serbatoi, fioriere, evaporatori dei caloriferi, vaschetAll’iniziativa hanno aderito ancora una volta anche
te di condensa dei condizionatori e canali di gronda.
PASTI E ASSISTENZA A DOMICILIO
l’Atm con l’offerta di Radiobus per il trasporto in
Un aiuto del tutto naturale in questa lotta impari arriIl piano per il 2008 (sino al 31 agosto) I numeri dello scorso anno
luoghi climatizzati, le farmacie per la consegna grava dall’America Boreale, da dove è stata importata la
tuita dei farmaci urgenti, l’Agis con l’organizzazioCatambra, una pianta capace di neutralizzare (senza
Pasti e assistenza a domicilio
8.615 euro di buoni spesa gratuiti
ne di spettacoli cinematografici pomeridiani, parrucemettere odori) i fastidiosi insetti grazie a una sostanAccompagnamento
2.163 i cittadini che si sono
chieri, pizzaioli, gelatai, l’Unione Artigiani, Apa Conza che contiene in misura quattro volte superiore ad
rivolti al servizio
per visite mediche
fartigianato, Epam, Centrale del latte.
ogni altro arbusto. L’area d’azione della repellenza è
e per commissioni
48.224 prestazioni erogate
E poi ancora Sma, Esselunga, Coop e Standa per la
pari, dicono i vivaisti, al doppio della sua chioma che
Buoni spesa
22.735 quotidiani consegnati
distribuzione di buoni spesa gratuiti, le testate gioral massimo è di sei metri per tre di altezza. BuccinaConsulenza medica
20.494 pasti caldi
nalistiche per le copie gratuite dei quotidiani e i gesco, comune di 30.000 abitanti a sud di Milano, ha
a domicilio
Ricoveri urgenti
stori dei parchi per le visite guidate.
deciso di sperimentarla recintando un’area non lonta842 accompagnamenti
Per avere informazioni sui servizi, tutti gratuiti, basta
na dalle nuove case Aler.
Numero verde 800.777.888
per commissioni
rivolgersi al numero verde 800.777.888
Caro vecchio Autan, addio!
(tutti i giorni dalle 8 alle 20)
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UN OCCHIO AGLI ANZIANI
”
CUSTODI SOCIALI
IN AZIONE
Si allarga e si consolida l’esperienza avviata con
il progetto “Custodi socio-sanitari” che dal 2004
impegna tantissimi operatori nell’intercettare e rispondere ai bisogni degli anziani ultra settantacinquelli che, vivono soli e in condizioni disagiate, nelle case popolari, situate in quartieri particolarmente svantaggiati della città di Milano.
Questo progetto, promosso da Regione Lombardia,
e finanziato con 2 milioni di euro all’anno, ha messo in campo quasi 60 operatori con competenze di
carattere sociale e sanitario. Ad essi si sono affiancati 150 custodi sociali, le cui competenze sono invece prevalentemente di tipo socio assistenziale,
che fanno parte del progetto “Custodia e portierato Sociale”, attivato dal Comune di Milano.
Per migliorare il coordinamento tra Regione e Comune e dare continuità a questa esperienza i due
enti hanno ora deciso di integrare i loro progetti,
ampliando così la possibilità di presa in carico e di
assistenza.
La convenzione è stata poi allargata anche agli altri “attori” dell’iniziativa: Asl Città di Milano, Aler
(Azienda lombarda edilizia residenziale) e la Jt International Italia srl, una società che sponsorizza
con 600.000 euro il progetto che è programmato
fino al giugno del 2010 e per la cui realizzazione
la Regione Lombardia ha stanziato quasi 4 milioni e mezzo di euro. In base a questa convenzione il
servizio verrà progressivamente esteso, dai quartieri di edilizia popolare delle Aler e del Comune
di Milano a tutta la città di Milano, e coinvolgerà
non solamente le persone anziane ma anche le altre persone che si trovano in condizioni di particolare fragilità, di degrado economico, sociale o culturale.
La convenzione prevede, inoltre, di monitorare la
situazione, attraverso anche la raccolta dei dati relativi alle persone coinvolte. Una miglior conoscenza della realtà permetterà infatti di programmare
meglio gli interventi di prevenzione.
l’intervista
”
Assessore
Mariolina
Moioli, l’estate è alle porte e si ripresentano alla
porta i problemi di sempre. In particolare per
quello che riguarda le fasce più deboli, gli anziani in primis.
«La politica che abbiamo
adottato dal nostro insediamento e che stiamo portando avanti mette al centro i bisogni della persona
e della famiglia, nella consapevolezza che la coesione sociale è di fondamentale importanza. Quindi il
nostro piano di interventi, che si articola in diversi
strumenti, si basa sulla strategia del rafforzamento dei
servizi sul territorio per
avvicinarli di più ai diretti
fruitori. Quindi largo ai servizi decentrati, di prossimità e a domicilio.»
Avete un’idea di quanti
possano essere gli anziani che potrebbero aver
bisogno di questi servizi?
«A Milano si contano
216mila cittadini over 70
e, di questi, 135mila hanno
superato i 75 anni.»
Avete già presentato idee
per quest’anno?
«Proprio in questi giorni
abbiamo il piano anticaldo
2008 (vedi box approfondimento), partito lo scorso 3 giugno e attivo fino
al 31 di agosto. Un piano
innovativo e lungimirante che ci permetterà di essere costantemente in contatto con i nostri anziani.
I nonni che resteranno in
città saranno “coccolati” e
aiutati in tutte le maniere
possibili: pasti a domicilio,
accompagnamento a visite,
abbonamenti gratuiti a piscine e cinema, ma anche
tanto altro.»
E per quanto riguarda i
loro luoghi di ritrovo?
«Sono stati climatizzati i 28
Centri socio ricreativi che
offrono loro attività varie di intrattenimento e di
svago.»
«RESTATE a Milano,
ci sarà da divertirsi»
L’assessore Moioli: «Palazzo Marino non dimentica
gli anziani e potenzia l’assistenza con 28 centri ricreativi»
Proseguirà
l’iniziativa
dei custodi sociali?
«Anche quest’anno disporremo del loro imprescindibile servizio. Sono 152,
pronti a rilevare i bisogni
delle persone a rischio catalogate nell’Anagrafe della
Fragilità. L’Asl inoltre mette a disposizione 200 posti letto per rispondere alle
emergenze che ogni anno
capitano in modo particolare in questo periodo.»
Quali i risultati dell’iniziativa nell’anno 2007?
«Cinema e pizza sono sta-
GLI “ANGELI CUSTODI” DELL’ALER
Le problematiche legate alla fragilità impongono una crescente consapevolezza dei livelli istituzionali, ciò
coincide con l’offerta messa a punto in questi anni da Aler, un sostegno e una protezione rivolta ai nuclei
familiari, che avvicini i più disagiati ai servizi territoriali, tramite figure sempre presenti negli stabili.
L’intervento si concretizza attraverso l’azione di portieri, formati appositamente e insediati stabilmente nelle
sedi individuate, e custodi sociali Aler, con il compito di attivarsi in prima persona e costruire una rete di
sostegno per i residenti. L’integrazione dell’attività del custode sociale con il portiere Aler rappresenta il punto
qualificante del progetto. Il portiere infatti, essendo una presenza continuativa e di riferimento per i residenti
nello stabile, conosce perfettamente le dinamiche sociali che avvengono negli alloggi che “amministra”, è
una figura di riferimento e soprattutto di fiducia per i residenti ed è quindi dettagliato e preciso nel segnalare
le problematiche di cui viene a conoscenza, alla figura del custode sociale. A quel punto, il custode sociale,
informato delle situazioni di crisi, entra in contatto diretto con la popolazione fragile, per ascoltarla e
rispondere più concretamente alle esigenze individuate. Sarà premura del custode sociale prevenire fenomeni
di solitudine ed emarginazione, fronteggiare situazioni di emergenza, sostenere famiglie in condizioni di
disagio, portare la voce del bisogno del cittadino al servizio sociale o sanitario territoriale, orientare gli utenti,
diventando un prezioso punto di riferimento e di aiuto tangibile.
ti i servizi più richiesti la
scorsa estate rispetto all’anno precedente, con un aumento del 486%. A seguire, sono cresciute del 146%
le richieste di accompa-
gnamento e del 103 quelle di compagnia. Nel complesso, il Comune ha erogato 48.224 prestazioni in
tre mesi, 6.300 in più del
2006.»
Quali in sintesi gli obiettivi?
«L’estate in città è molto
faticosa. Caldo e solitudine possono provocare malesseri inaspettati, e il servizio è studiato proprio
per prevenire. Gli anziani
a rischio sono conosciuti dai servizi sociali e sono
una realtà in ogni momento dell’anno»
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RISPARMIO ENERGETICO
RISCALDAMENTO
Lo sconto
è servito
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segue dalla prima
(...) Sì, avete letto bene: gli inquilini dell’azienda di viale Romagna godranno
di uno sconto sul riscaldamento. Un risparmio che fa sempre bene per le proprie tasche. E che Aler traduce concretamente perché la qualità dell’ambiente
è tema centrale per un’azienda pubblica che guarda al futuro. L’obiettivo di
coniugare lo sviluppo con la qualità
dell’ambiente impone infatti un’accelerazione che responsabilmente si declina pure nella semplificazione di procedimenti amministrativi e nella promozione di misure legate dallo stesso filo
conduttore. Quale? Il filo verde del risparmio energetico. Un filo conduttore
che in Aler è divenuto negli anni sempre più stringente. E gli esempi non
mancano: dalla valorizzazione delle
aree verdi dei nostri quartieri passando
per la raccolta differenziata dei rifiuti e
il risparmio energetico. Voce, quest’ultima, che significa non solo ridurre la
bolletta energetica ma liberare risorse
per altri scopi. E con questa «filosofia»
Aler ha aderito alla convenzione per la
fornitura di energia elettrica e servizi
connessi stipulata tra Consip spa e Edison Energia spa. Sottoscrizione di una
fornitura che contrattualmente dura
dodici mesi, a partire dal primo luglio,
e che per i nostri inquilini comporterà un risparmio sulla bolletta di circa il
15-20 per cento. La fornitura di elettricità e gas – collocandosi nell’ambito del
“mercato libero dell’energia elettrica”
– si tradurrà in un risparmio, mentre
Aler preannuncia per la stagione 20062007 un conguaglio per il servizio di
riscaldamento a favore della propria
utenza. Gli inquilini dell’Aler avranno,
nelle prossime fatturazioni, un accredito che varia da un minimo di 10euro ad
un massimo di 150euro in funzione del
tipo di centrale termica e dei contenuti
specifici dei fabbricati.
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TV
Domanda, quanto consuma un televisore in «stand by»?
Risposta: lo spreco è pari al 45 per cento. Significa che la tv spenta, ma con la spia rossa
accesa, consuma quasi la metà di quando è in funzione. Suggerimento: collegate tutti
gli elettrodomestici dotati di funzionamento stand-by (televisore, hi-fi, computer) a delle prese
multiple dotate di interruttore. Chiudendo l’interruttore spegnerete tutte le apparecchiature
elettriche che altrimenti rimarrebbero sempre accese.
LAVATRICE E LAVASTOVIGLIE
Altro microcomportamento consigliato riguarda l’uso della lavatrice e della lavastoviglie.
Sono responsabili di circa il 17 per cento del costo della bolletta. E concretamente un gesto
quotidiano (consigliato al massimo due volte alla settimana) è lavare la biancheria a bassa
temperatura, massimo 60 gradi, poiché i detersivi sono efficaci anche a basse temperature.
SCALDABAGNO
Particolare attenzione merita, poi, l’uso dello scaldabagno elettrico che è responsabile
di circa il 20 per cento del costo della bolletta. Il suo buono utilizzo rappresenta il modo meno
più efficiente di scaldare l’acqua e se non possiamo ridurne i consumi sostituendolo
con i collettori solari o con una caldaia a gas, beh non resta che accenderlo solo prima
di utilizzare l’acqua calda, magari anche grazie a un timer (concentrando l’accensione
nelle ore notturne e per non più di otto ore), e non regolare mai il termostato a temperature
superiori ai 50 gradi. Dettaglio, tenerlo nel luogo più caldo della casa e, se possibile,
preferire la doccia al bagno.
FRIGORIFERO
Consiglio per frigorifero e congelatore: entrambi vanno tenuti nel luogo più freddo della
cucina. E mai disporli vicino a boiler e forni. Rispetto al totale del consumo elettrico domestico,
frigorifero e congelatore sono responsabili del 18 per cento del costo della bolletta e essendo
accesi 24 ore su 24 anche piccoli accorgimenti possono avere effetti benefici sulla bolletta.
Come sa ogni massaia, non si introducono cibi caldi nel frigorifero che si sbrina appena
il ghiaccio supera 5 millimetri e, infine, il termostato dev’essere regolato non oltre 4 gradi.
LAMPADINE
Qualche altro euro si può pure risparmiare da una migliore razionalizzazione dell’illuminazione
domestica, che rappresenta il 15 per cento della bolletta. Considerazione generale. Le lampade
a incandescenza - meno efficienti e meno durature - hanno un costo di esercizio decisamente
alto. Vanno usate in ambienti dove la luce non rimane accesa a lungo e dove viene accesa e
spenta spesso, ad esempio le cantine e i ripostigli. Quelle alogene vanno usate con attenzione:
solo dove vi sia poca disponibilità di spazio e necessità di fasci luminosi concentrati.
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DALL’IACPM ALL’ALER (1908 - 2008)
Da 100 anni realizziamo il futuro
Al via le celebrazioni per un secolo di edilizia residenziale e pubblica a Milano e Provincia
Valentina Terruzzi
Agli inizi del Novecento Milano contava 600mila abitanti. Gli alloggi erano piccoli, malsani, sovraffollati, e
per venire incontro alle tante richieste delle famiglie
servivano nuovi edifici che
fossero abitabili ma a basso
costo. Tante le richieste e
una sola la risposta: creare
un ente pubblico che offrisse in proprietà o in locazione alloggi igienici e a buon
mercato alle classi meno
abbienti. A questo scopo
nel 1908 nacque l’Istituto per le case popolari ed
economiche di Milano, oggi Aler: il primo esperimento di municipalizzazione in
materia di edilizia popolare attuato dal Comune, e
l’unico in grado di fornire una soluzione concreta
all’emergenza “casa”. Da
lì a poco furono costruiti i
quartieri Lulli, Lombardia,
Prima di essere la storia di un ente, quella di Aler è la storia
della nostra città dagli inizi del Novecento e soprattutto quella
dei suoi cittadini che hanno abitato dall’inizio del secolo che
abitano tuttora nelle case popolari. Vicende che hanno segnato la vita meneghina, ma anche quella dell’azienda, che da
sempre si è adattata e plasmata sulle esigenze di una società in
continuo cambiamento. A partire dagli inizi del ventesimo se-
colo, con le semplici case operaie. A seguire dalle piccole unità immobiliari degli anni Trenta ai più grandi quartieri della
ricostruzione durante il dopoguerra. Negli anni Cinquanta le
grandi aree per gli immigrati e nel decennio seguente i grandi
quartieri articolati. Nel corso degli anni esigenze sempre differenti che hanno trovato Aler pronta e propositiva nel risolvere le diverse sfaccettature dell’emergenza casa.
Cialdini e Niguarda, cui seguirono negli anni Venti altri ventotto nuovi quartieri
(Vittoria, Genova, Magenta,
Tiepolo, Pascoli, Monza…):
dalle “case a riscatto” destinate ai ceti borghesi per
una futura cessione in proprietà, alle “case popolari”
in semplice affitto, fino alle
“ultrapopolari” per i più poveri. Da allora Milano è cresciuta superando il milione
di abitanti, e lo storico Istituto autonomo per le case
popolari (Iacp) ha ceduto il
passo a un’azienda dinamica e moderna: Aler (Azienda lombarda di edilizia residenziale) che quest’anno
compie cento anni di attivi-
tegrazione, dall’ambiente
alla sicurezza. «La casa è un
bisogno primario – spiega Loris Zaffra, presidente
di Aler Milano – ma non è
l’unico. Il benessere dei cittadini dipende dal sistema
di relazioni e di servizi che
il contesto
può e deve
offrire: spazi
e supporto
per la famiglia, la formazione, il
lavoro e l’integrazione». È per questo
che l’azienda da anni realizza programmi di housing
sociale e progetti a sostegno alle categorie più de-
tà. Cento anni, una mission:
realizzare quartieri in cui vivere serenamente e dignitosamente. Nata ufficialmente
nel 1996, Aler gestisce oggi
oltre 66mila alloggi di proprietà, di cui 41mila solo
nel capoluogo (e i rimanenti in altri
158 comuni)
garantendo
un tetto a
140mila persone. Numeri che hanno
fatto di Aler
una tra le più grandi immobiliari d’Europa, capace di
rispondere a domande differenziate: dall’abitazione ai
servizi, dalla socialità all’in-
boli (donne, anziani, malati
psichiatrici, extra-comunitari), come il custode sociale, il centro di accoglienza
femminile o il quartiere di
Gratosoglio creato in collaborazione con la Caritas
ambrosiana. Ma la mission
di Aler non si esaurisce qui.
Tra gli obiettivi rientrano
anche la riqualificazione
delle periferie e dell’ambiente, gli interventi contro
il degrado e contro le occupazioni abusive. «Iacp-Aler.
Da cento anni realizziamo
il futuro», così recita lo slogan. E pensando al futuro,
Aler si è impegnata a creare
una rete con le altre istituzioni pubbliche per miglio-
rare i servizi e le tempistiche. La Regione Lombardia
per far questo ha già stanziato 512 milioni di euro
per il triennio 2007-2009,
che significa tremila nuovi alloggi: «Un’opportunità – commenta Zaffra - per
affrontare
problematiche
nuove, come le case per le
giovani coppie o per i lavoratori precari». Un omaggio
al passato e uno sguardo al
futuro. Il centenario di Aler
significa proprio questo:
celebrare una parte della
città e dell’immaginario collettivo, ma anche guardare
avanti. Fino al 2015: «Aler
crede che lo sviluppo di
Milano debba essere legato
all’identità del territorio, per
cui accoglie la sfida dell’Expo, affrancando ai grattacieli i propri quartieri, simbolo
della nostra tradizione».
La città si trasforma: dall’abbandono al valore
1907-1945: DALLE ORIGINI ALLE GUERRE. Era il 1907 quando nel Quartiere Ripamonti sorgevano
le prime case dell’edilizia popolare, che rispondevano alla domanda delle classi popolari e dell’incremento
della popolazione. Gli alloggi sono semplici e a basso costo ma con elementi di forte modernità, come i
servizi interni e l’acqua corrente e tutta una serie di spazi comuni a servizio: la scuola materna, l’ambulatorio
antitubercolare e dei lavatoi. Questi sono gli anni di lavoro dello I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari)
nome originario dell’Ente dal 1908, ribattezzato Istituto per le Case Economiche nel 1923, e nuovamente
durante il fascismo con il nome con Istituto Fascista Autonomo per le Case Popolari. Tanti nomi ma sempre lo
stesso obbiettivo: dare un tetto sotto il quale permettere di abitare e dove poter fornire servizi per i cittadini
(asili nido, biblioteche, scuole preparatorie…). L’attività procedeva ininterrotta, sostenendo le fasce di
popolazione che più avevano subito la crisi degli anni Trenta e intensificando i lavori durante i momenti della
ricostruzione nel Dopoguerra.
ANNI ‘50: IL DOPOGUERRA E L’INDUSTRIALIZZAZIONE. Sono gli anni della ripresa e della svolta,
dal concetto di edilizia popolare si passa a quello di edilizia civile. È la fase della pianificazione totale,
che porta alla costruzione di quartieri autosufficienti, primo tra tutti il Quartiere Varesine. Nel 1946 avviene
ancora una trasformazione in Istituto Autonomo Case Popolari di Milano (IACPM), che gestisce l’opera di
ricostruzione ed imposta i nuovi quartieri. Nel 1951, ha inizio il primo grande flusso migratorio, al quale
seguono interventi edilizi di notevoli dimensioni (il quartiere residenziale Ina-Casa Harar di via Dessiè
Harar). L’intento è quello di ricreare nelle nuove costruzioni un ambiente simile a quello di origine, con
case a shiera, grandi portici, piccoli archi, seguendo questa linea, vengono costruiti i quartieri Fulvio Testi,
Lorenteggio e Barzoni. L’attività edilizia residenziale pubblica si intensifica notevolmente nel corso degli anni
Cinquanta , durante i quali viene costruito il primo quartiere autosufficiente Comasina, progettato in base alla
zonizzazione dei servizi e a un attento esame dei percorsi, è strutturato in 4 unità residenziali raggruppate
intorno a un nucleo civico, con negozi, asilo e centro sociale. È di questi anni la realizzazione da parte dello
Iacp di Milano della centrale termoelettrica, tra le più grandi d‘Europa.
1960-1996: DAL BOOM AL PERIODO DELLA STAGNAZIONE. Gli anni Sessanta sono caratterizzati
dal rilevante boom demografico, in contrasto con la sostanziale arretratezza delle abitazioni. Cambia così la
morfologia dei quartieri: da complessi autosufficienti costituiti da edifici chiusi, a strutture sviluppate su grandi
spazi e integrate nel complesso urbano. Ad esempio il quartiere Feltre (1957-1960). Dello stesso periodo
sono i quartieri Gratosoglio (1963-1971), il Sant’Ambrogio e Monte Rotondo (1964-1965), il Gallaratese
G2 e il San Leonardo (1964-1974) che completano il complesso Gallaratese.
Con l’inizio degli anni Settanta, l’arresto del flusso migratorio e l’entrata in vigore della Legge 865/71, che
toglie l’autonomia imprenditoriale all’Istituto, si apre una fase di stagnazione. La fine degli anni Settanta
caratterizza le costruzioni dell’Istituto da torri tipo, fino a 60 metri d’altezza, 4-5 alloggi per ognuno dei
20 piani previsti. Sono realizzate nei quartieri Ca Granda, Sella Nuova, Piemonte, Moncucco e Trenno.
Contemporaneamente ha il via il piano di recupero del centro storico, coordinato insieme al Comune di
Milano, che ha visto la ristrutturazione di Corso Garibaldi, Piazza Santo Stefano, via Scaldasole, Ticinese e
Corso XXII Marzo. Il piano di recupero prosegue con l’eliminazione di alcune vecchie abitazioni sostituite dai
nuovi quartieri Moncucco, via Zama, Cascina Anna, via Forze Armate, Vialba e Primaticcio.
DAL ’90 AD OGGI: la nascita dell’Aler. La crisi iniziata negli anni Settanta, dovuta principalmente
all’esaurimento dell’unica fonte di finanziamento cioè i fondi Gescal, sembrava protrarsi senza fine. Lo
sblocco risolutivo era invece alle porte, nel 1996, la Legge Regionale n. 13/96, trasforma l’Istituto in
Azienda Lombarda Edilizia Residenziale (Aler), passando da finalizzazione di tipo assistenziale ad azienda
con obiettivi economici. Con la trasformazione l’Aler si impega da subito nella riqualificazione di quartieri
nei loro aspetti edilizi, ambientali e sociali, proseguendo nello storico ruolo di operatore nell’edilizia sociale,
affiancandogli quello di Azienda, che come tale può porsi sfide di maggiore livello tale da calarsi con
successo nel libero mercato. Su un piano rinnovato, ma sempre attenti ai bisogni e alle necessità contingenti,
nascono il portierato sociale, i tutor contro la lotta all’abusivismo, l’housing sociale, tutte iniziative che
guardano con occhio razionale e pratico a quello che è oggi il bisogno abitativo su Milano e Provincia.
A
L
E
R
u
12
NOTIZIE DALL’ALER
Lavori
in corso
Sono 486 gli alloggi attualmente inagibili che
a breve saranno interessati da un profondo intervento di ripristino. L’investimento previsto di
24.460.663,76 euro rientra nelle proposte ammesse dalla Regione Lombardia. Programma
straordinario di Erp che, come previsto dalla
legge 222 del 30 novembre 2007, assicura alloggi a canone sociale prioritamente a soggetti
sottoposti a procedure esecutive di sfratto. Nel
dettaglio la Direzione Manutenzione di Aler ha
organizzato tre diverse fasi d’intervento per
l’esecuzione dei lavori
FASE PRIMA
Sono stati appaltati 12 lotti per un importo pari
a 4.131.500 euro per 120 unità di cui 80 nel
Comune di Milano e 40 dislocate in Provincia.
Per tutti e 120 gli alloggi sono stati già redatti
i progetti e già presentati nei Comuni di competenza.
FASE SECONDA
Sono stati predisposti 9 capitolati d’appalto
(190 alloggi) per un importo complessivo pari
a 6.705.000 euro, con il sistema della licitazione
privata semplificata, per i quali le gare saranno
esperite entro la prima decade di luglio.
FASE TERZA
In elaborazione ulteriori progetti capitolati speciali d’appalto per il rimanente importo.
u IL TETTO
Alloggi
in
lavorazione
Alloggi
riattati
e
consegnati
all'utenza
Alloggi
che verranno
ultimati e consegnati
all'utenza entro
settembre 2008
Alloggi
che verranno
ultimati
e consegnati
all'utenza entro
dicembre 2008
80
12
13
15
2
11
0
0
30
0
5
3
48
1
8
12
Alloggi
che verranno
messi
in
lavorazione
Alloggi
riattati
e
consegnati
all'utenza
Alloggi
che verranno
ultimati e consegnati
all'utenza entro
settembre 2009
Alloggi
che verranno
ultimati
e consegnati
all'utenza entro
dicembre 2009
190
18
0
0
90
18
100
0
Milano
Rozzano
Sesto S. G.
Legnano
Milano
Legnano
C’è posta per te...
Caro Presidente,
non ne posso più del disagio che la mia famiglia subisce a causa della precaria
situazione alloggiativa. Ho già presentato regolare richiesta di assegnazione
di una casa in edilizia residenziale pubblica. Che posso fare ancora? Quanto
tempo dovrò, dovremo attendere?
Luigi Spaventa
Caro Luigi, l’assegnazione di un alloggio di Erp è un procedimento
amministrativo di esclusiva competenza dei Comuni. L’amministrazione
comunale di Milano ha peraltro indetto il bando per l’assegnazione di
alloggi e Aler ne ha raccolto – dal 27 marzo al 30 maggio 2008 – le domande
di partecipazione. Il prossimo bando si aprirà ai primi di settembre. Credo
che a Te e a quanti come Te sono costretti a subire una situazione di disagio
così pesante e preoccupante bisogna offrire risposte concrete e garanzie per il
futuro. Un impegno che Aler ha già preso, come potrai leggere in queste stesse
pagine.
Cara Aler,
lo stabile al civico 18 di via Bruzzesi è invaso da scarafaggi, che provocano
un disturbo di natura igienico-sanitaria oltrechè un danno psicologico
a me e agli inquilini. Non si può risolvere questo problema?
Una ditta ha già effettuato una deblatizzazione straordinaria nei giorni
scorsi. Ricordiamo che il servizio di pulizia, sanificazione, derattizzazione
e deblatizzazione delle parti comuni degli stabili Aler è gestito direttamente
dagli Inquilini tramite la gestione autonoma. Comunque, gli uffici
dell’Azienda sono sempre a disposizione degli Inquilini.
Caro Presidente,
resiedo in via Baroni e da due anni e mezzo chiedo il cambio alloggio. Ho
una pensione d’invalidità oltre che quella di reversibilità di mio marito. Il mio
attuale alloggio è di tre locali mentre vorrei una casa di due locali, a pian
terreno e nel quartiere Chiesa Rossa. Ci posso contare?
Manuela C.
La sua richiesta è già stata ritenuta ammissibile. Aler però non può offrirle
un alloggio idoneo – con superficie non inferiore a 45 mq – posto al piano
rialzato o primo piano nel quartiere da Lei indicato. Peraltro, ha già detto
no a un alloggio sempre in via Baroni perché ritenuta “zona di non suo
gradimento”. Le consigliamo di rivolgersi all’amministrazione utenza
(02.73922678-73922347) dove potrà valutare insieme la possibilità di
ampliare le zone di sua preferenza.
Periodico Aler Milano,
Azienda lombarda
edilizia residenziale
Anno 10 numero 1
Registrato presso
il tribunale di Milano
in data 19/3/1999
al n° 178
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20133 milano
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Segreteria di redazione
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Distribuito gratuitamente in
90.000 copie agli utenti Aler di
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Progetto grafico
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Stampa
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Si ringrazia il personale dell’Aler
per la collaborazione
nella scelta dei testi
e del materiale fotografico
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Emergenze
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112
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113
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115
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118
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“Il Tetto”
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