A L E R IL TETTO Periodico ALER Milano - Azienda Lombarda Edilizia Residenziale - www.aler.mi.it - Anno 10 - numero 1 - Luglio 2008 - Milano - Spedizione in proprio Studenti, precari e anziani: in arrivo 1.300 nuovi alloggi. Zaffra: «Expo 2015? Non solo grattacieli» Costruire case è ancora la sfida di Aler u All’interno l’Editoriale di Loris Zaffra L’intervista al sottosegretario Mario Mantovani Presidente di Aler C i sono realtà che ti fanno capire che merita impegnarsi e sognare perché, alla fine, qualcosa di buono viene sempre fuori. Sono i progetti giusti per contenuti e metodi. Quelli che rispondono a un bisogno primario, la casa, che però non è l’unico. E Aler lo sa. Dettaglio non da poco poiché la qualità della vita dei cittadini dipende da un sistema di relazioni e di servizi che il contesto deve offrire. Vuol dire housing sociale e una progettazione edilizia e urbanistica non speculativa, rispettosa degli standard di qualità, realmente integrata, pensata per ricomporre le fratture, riarmonizzare le discontinuità delle periferie e risolvere i problemi del degrado e dell’abusivismo. Impegno di una mission che Aler sintetizza nella realizzazione di quartieri in cui vivere serenamente e dignitosamente. Come dire si scrive housing sociale, si legge dare una casa in un pezzo di città e non in un deserto di periferia. Sfida che il nuovo corso dell’Aler gioca a tutto campo aperti alle sinergie operative con enti pubblici e soggetti privati, al dialogo con i cittadini e alla partecipazione e sapendo di operare per dare forma a una società in evoluzione. Aler ha già realizzato un cospicuo numero di alloggi destinati alle categorie meno forti economicamente, studenti fuori sede, lavoratori precari, anziani, giovani coppie e nuclei familiari. Progetti, questi, che si ritrovano all’interno dei principali programmi messi in atto da Aler su Milano e Provincia (Rsa, programma regionale per l’emergenza abitativa, costruzioni a canone concordato, recupero dei sottotetti, locazioni temporanee, residenze universitarie e altre) per offrire una risposta mirata alle esigenze della domanda. Risposta che, giusto per dare qualche numero, si traduce in 127 alloggi per locazione a termine con futura vendita, 67 alloggi di autocostruzione in affitto, 251 alloggi a canone moderato, 431 alloggi grazie al recupero dei sottotetti e, ancora, tre residenze sanitarie (via Quarenghi, via Baroni e quartiere Stadera) per complessivi 385 posti letto. Ci sono poi cinque nuove residenze universitarie (Gratosoglio, Campus Martinitt, quartiere Mazzini, quartiere Stadera e quartiere Attendolo Sforza) che rendono disponibili qualcosa come 926 posti letto e 426 alloggi. Che aggiungere? Aler mette insieme tutto, come tutta insieme è la vita, come tutta insieme la deve accogliere una città. E lo fa occupandosi delle persone, facendone un pezzo di città non solo per loro ma anche per loro. È la voglia di ottimismo, concretezza e voglia del fare che si respira negli uffici Aler di viale Romagna. In uno slogan? Expo 2015, non è solo grattacieli. «Stiamo costruendo una casa per tutti» a pagina 3 Case occupate Aler sgombera il racket del piccone a pagina 6 L’intervista all’assessore Moioli «Restate a Milano, ci sarà da divertirsi» a pagina 9 1908 - 2008 Da 100 anni realizziamo il futuro OCCUPARE UNA CASA CANCELLA UN DIRITTO L’EMERGENZA ABUSIVI È DI TUTTI Occupare una casa è un reato* che annulla la speranza di famiglie che da anni attendono un alloggio. ALER Milano ha attivato una linea telefonica per la segnalazione di casi di occupazione abusiva: 02-73922692 24 ore su 24 *Art. 633 del Codice Penale. Libro secondo. Titolo VIII. Capo I: Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con multa. a pagina 11 Ë Nell’inserto STOP AL CARO BOLLETTA Riscaldamento scontato per gli inquilini Alzi la mano chi non vorrebbe pagare qualche euro di meno sulle spese di riscaldamento di casa. Tutti, nessuno escluso. Una speranza per tutti che però diventa certezza per gli inquilini Aler... segue a pag. 10 Tutto quello che c’è da sapere sui canoni d’affitto A u L E R 2 NOTIZIE DALL’ALER Ecco il nuovo Consiglio d’Amministrazione Loris Zaffra Filippo Musti Emilio Bianchi Pietro Cerullo Angelo Gerosa Marco Mastrandrea È nato il 12 ottobre 1947 a Casina (Reggio Emilia). Frequenta la facoltà di Economia e commercio all’Università Bocconi, concludendo i suoi studi nel 1975, fino al 1985 è segretario Uil, prima milanese e poi lombardo. Dal 1987 è segretario regionale del Psi, dal 1990 al 1992, Loris Zaffra è assessore all’Edilizia popolare e privata al Comune di Milano. È stato nel consiglio d’amministrazione di Select Italia spa e Vedior spa e anche presidente di Lombardia servizi spa e dal 2005 presidente di NorCom spa. Cariche che Loris Zaffra ha lasciato nel maggio 2008 quando è stato nominato presidente di Aler Milano e di Federcasa Lombardia. Nato a Volpara (Pavia) il 2 agosto 1951, Filippo Musti, dopo il conseguimento del diploma di Geometra esercita la libera professione. Nel 1993 diventa vicepresidente dello Iacp della Provincia di Pavia, di cui tre anni più tardi diventa presidente f.f. e successivamente, dopo esserne stato commissario straordinario, ne assume l’incarico – sino al marzo 2008 – di vicepresidente. Dal 2000 è vicepresidente di Asm Voghera spa e dal giugno 2006 è vicepresidente di Federcasa. È nato a Turano Lodigiano, il 25 aprile del 1956. Dopo il diploma, si specializza nel settore tecnico gestionale e commerciale. Da sempre orientato verso i temi del governo locale, nel 1990 inizia la sua attività come amministratore pubblico a Settimo Milanese, comune di 18.700 abitanti della prima cintura dell’area Metropolitana Milanese. E negli anni ricopre diversi ruoli all’interno dell’amministrazione del Comune: dal ’92 al ’95 è assessore con delega al Personale, trasporti, politiche sociali, e ricoprire anche la carica di Sindaco per due mandati, dal 1995 al 2004. Successivamente è stato assessore con delega alle Politiche dello sviluppo del territorio e organizzazione dell’ente. Dal 2006 è anche consigliere della Fondazione Fiera di Milano. Nato a Ravenna il 29 giugno 1936 - coniugato, con due figlie – Pietro Cerullo è docente di Diritto ed Economia. Dal 1971 al 1979 è parlamentare eletto nella VI e nella VII Legislatura (circoscrizione Bologna-Ravenna-Ferrara-Forlì). Nel 1993 diventa vicesindaco di Taranto, con deleghe agli Affari generali, Istruzione e Attività organi collegiali. Due anni dopo ritorna in Parlamento dove tra l’altro diviene membro delle commissioni Difesa, Finanzia, Giustizia e Trasporti. Nel 1996 è responsabile della segreteria dell’assessore regionale lombardo all’Artigianato e dal 1998 è nel cda del Copat. Nel 2001 offre la sua consulenza all’assessorato all’Istruzione e Edilizia scolastica della Provincia di Milano e dallo scorso anno è responsabile amministrativo della direzione “gestione patrimonio da reddito” Asp Immes e Pat. È nato a Sesto San Giovanni nel 1959, dove risiede ancora oggi e ricopre la carica di consigliere comunale. Da giovanissimo svolge attività di volontariato e dà vita all’Unione Inquilini ed alla Cooperativa culturale Celes. È laureato in Storia all’Università di Bologna e nel 1996 partecipa alla costituzione dell’Associazione scientifica Audis (aree urbane dimesse) di cui è tutt’ora componente del Consiglio direttivo. Sempre sensibile ai temi dell’amministrazione pubblica, dal 1994 al 2002 è vice sindaco con delega all’Urbanistica ed alla Casa di Sesto San Giovanni. Nel febbraio 2005 la Provincia di Milano lo nomina nel consiglio d’amministrazione dell’ALER Milano in rappresentanza dei comuni non capoluogo, nomina riconfermata nello scorso mese di maggio. Nato a Desio il 1 luglio 1974, Marco Mastrandrea dopo il conseguimento del diploma di Geometra, collabora con lo studio di architettura Cogliati nella progettazione di edifici residenziali e impianti commerciali. Nel 1996 diventa assistente parlamentare e tre anni dopo, consulente della direzione generale Formazione e Lavoro della Regione Lombardia. In seguito, collabora sempre con la Regione Lombardia – direzione generale Infrastrutture e Mobilità - nell’attività di programmazione e raccordo con le altre Regioni sugli interventi previsti sul Demanio delle acque interne e di navigazione. Attualmente collabora con le altre strutture regionali con mansione di dirigente. Dal 1998 è amministratore pubblico a Severo, dove dal 2002 ricopre anche la carica di assessore allo Sport e Tempo libero. I cittadini hanno tante domande da fare. ALER lo sa. CALL CENTER 840.021.212* ALER risponde Aler Milano ha attivato un servizio di Call Center per essere ancora più vicina ai suoi inquilini e a tutti i milanesi. Se avete segnalazioni di carattere tecnico-amministrativo, volete comunicare disservizi o semplicemente desiderate ricevere delle informazioni, potete rivolgervi direttamente ai nostri operatori Ogni vostra richiesta sarà inoltrata ai settori competenti e agli uffici decentrati attraverso una procedura informatica che ci permetterà di fornirVi la più valida e rapida assistenza. A L E R Call Center ALER. Un numero, tante risposte Lunedì/Giovedì 9:00-13:00/14:00-17:30 Venerdì 9:00-13:00 *la chiamata costa solo uno scatto alla risposta In vendita 173 alloggi L’opportunità di avere una casa di proprietà Sono 173 gli appartamenti che Aler mette in vendita in stabili, sia in Milano che in Provincia. L’ha deciso il Consiglio di Amministrazione dell’azienda che, a breve, dopo l’autorizzazione della Regione Lombardia pubblicherà i bandi di gara. Gli alloggi sono disponibili nei quartieri milanesi di Lorenteggio, Gallaratese, Comasina, Gratogoglio e, tra gli altri, anche a Baggio. Tra i comuni della provincia di Milano dove sarà effettuata la vendita segnaliamo Abbiategrasso, Legnano, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni. Alla gara – come previsto dalla legge - potranno partecipare cittadini italiani o di Stato membro dell’Unione Europea nonché stranieri in possesso del permesso di soggiorno, almeno biennale, che esercitano regolare attività lavorativa (subordinata o autonoma). Ciascun concorrente potrà aggiudicarsi un solo alloggio. Unitamente all’alloggio sarà venduto, se disponibile, anche il box o il posto auto. Il prezzo base d’asta è determinato mediante apposita perizia tecnica. I proventi della vendita saranno poi destinati al finanziamento delle azioni previste nel Patto per la riqualificazione e la sicurezza nei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica che è stato sottoscritto lo scorso aprile tra Aler e Prefettura, Regione, Comune e Provincia di Milano. A questa alienazione ne seguiranno altre, di volta in volta che si renderanno disponibili alloggi. 3 t A L E R LA PAROLA ALLA POLITICA Senatore Mario Mantovani, con l’insediamento del nuovo Governo, è stato nominato Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, un incarico assolutamente prestigioso. «Sì, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha voluto affidarmi questo incarico che mi ha consentito di aprire, in questi mesi, una nuova pagina della mia esperienza politica, con la possibilità di operare in un Ministero di ampio respiro per ciò che concerne il rilancio dell’economia e la ripresa del Paese». Dunque, una nuova sfida. «Direi una prova che richiede grande impegno, soprattutto in questo tempo in cui il Paese chiede a chi governa risposte vere ed immediate in relazione alle nuove esigenze emerse dal voto dello scorso aprile». Politiche abitative ed edilizia pubblica sono le deleghe che il Ministro Altero Matteoli le ha affidato. In sintesi, quali sono gli aspetti principali del nuovo Piano Casa? «Per parlare di Piano Casa dobbiamo risalire agli anni Cinquanta, quando l’allora ministro Amintore Fanfani comprese che, per ri- Claudia Caselli Mario Scotti, assessore regionale alla Casa, partiamo subito da ciò che da mesi è sulla bocca di tutti, l’aumento dei canoni. “Anzitutto voglio sottolineare che abbiamo avuto il coraggio, dopo 25 anni, di modificare una legge che per forza di cose non poteva più andare bene. E lo abbiamo fatto incentrando la nuova norma sulla sopportabilità del canone per l’inquilino e sulla sostenibilità economica del sistema”. Si spieghi meglio, assessore. “Il canone di locazione non può prescindere dalla reale situazione economica della famiglia e per questo abbiamo introdotto come metro di calcolo l’Isee, l’unico che realmente riesce a fotografare lo status degli inquilini. Con l’Isee infatti si considera solo il reddito netto senza contare le tasse e le spese mediche. Inoltre vengono considerati, ma solo per una percentuale, il patrimonio mobiliare ed immobiliare posseduto. «Stiamo costruendo una casa a tutti» Il sottosegretario Mario Mantovani spiega gli obiettivi e le azioni del Piano Casa del governo Berlusconi lanciare l’economia italiana nel periodo post bellico, avrebbe dovuto dare impulso all’attività edilizia consentendo alle famiglie a basso reddito di diventare proprietarie delle proprie abitazioni. Oggi sono ancora 4 milioni le famiglie che non dispongono di una casa in proprietà e il Presidente Silvio Berlusconi ha saputo reinterpretare questo bisogno sociale inserendo il Piano Casa tra i pilastri del proprio programma elettorale». Cosa occorre per dare concretezza al nuovo Piano? «Occorre una nuova filosofia. Il nostro concetto di famiglia ci spinge a considerare la casa come luogo d’identità familiare, di crescita dei figli e di trasmissione dei valori. La casa assume un nuovo significato e va inserita in un contesto urbano diverso rispetto all’attuale. La casa non è un’infrastruttura, ma un luogo di vita e di comunità. Pertanto bisogna ripensare al concetto di città, quindi no alla cementificazione violenta, sì al rispetto della vita dei cittadini e dell’am- biente». E gli enti che si occupano di edilizia pubblica cosa dovrebbero fare? «Gli enti che governano in materia di edilizia pubblica debbono rispondere del proprio operato, assicurando assoluta trasparenza nei confronti di chi abita in alloggi popolari e combattere l’evasione per chi non rispetta gli accordi contrattuali e tolleranza zero per i bilanci in passivo, anche perché dobbiamo assumere la consapevolezza che il denaro pubblico merita attenzione e rispetto» Dicevamo che il Popolo della Libertà, in campagna elettorale, ha posto il tema della casa come prioritario. Quali sono le azioni che il Governo intende portare avanti? «In campagna elettorale avevamo usato questo slogan: “Una casa per tutti”. Così dovrà essere, in modo da sostenere le famiglie italiane meno abbienti, in particolare i giovani, gli anziani e le persone con disabilità. Il PdL ha sintetizzato in questo modo gli obiettivi da perseguire: un piano di riscatto concordato con «I nuovi canoni d’affitto, agevolano i più poveri» L’assessore Mario Scotti: «La nuova legge mette finalmente fine a canoni iniqui e ingiusti che non tenevano conto dell’ubicazione e dello stato di conservazione degli immobili» C’è chi vi accusa però di aver aumentato i canoni del 300 per cento… “Guardi gli unici canoni che aumentano del 300 per cento sono quelli che passano da 6 a 20 euro. Oggi gli inquilini che pagano 20 euro al mese di affitto sono oltre 4.000 e altre 5.000 famiglie pagano tra 20 e 50 euro al mese. Quindi per nessun altro si può parlare di vera e propria stangata? “Complessivamente possiamo dire che quasi la metà degli inquilini paga meno di 150 euro al mese. Certo poi ci sono aumenti più sostenuti, ma tenga conto che tutti gli aumenti superiori a 100 euro al mese sono stati graduati fino a cinque anni. A questo si aggiunga che almeno 7.000 famiglie dell’Aler di Milano avranno una diminuzione del canone. Poi ci sono le spese condominiali, ma su quel- lo interveniamo con i contributi di solidarietà che preannuncio presto saranno incrementati. Traduzione, grazie alla nuova legge sui canoni è finito il tempo delle ingiustizie “Ci stiamo provando. In Lombardia sono ancora mi- gliaia le famiglie che pur avendo i requisiti per avere una casa popolare pagano da 500 a 1000 euro al mese in affitto sul libero mercato. Certo la legge è perfettibile, per questo l’Osservatorio regionale sui canoni sta lavorando insieme a Comuni, Sindacati e Aler per verificare se ci sono stati impatti eccessivi e quali misure possono essere adottate”. Come verranno spesi i nuovi introiti? “La nuova liquidità sarà usata solo ed esclusivamente per la riqualificazione del patrimonio esistente. Nessuno intende far cassa. La legge prevede che le ALER e i Comuni adottino dei piani di manutenzione per investire maggiori risorse derivanti dai nuovi canoni”. Sempre rimanendo nel campo della nuova legge, avete dichiarato guerra agli abusivi, è così? “Da un censimento termi- le Regioni a favore degli inquilini di alloggi pubblici, ma con lo Stato che, a mio avviso, deve assumere la funzione di regolatore per dare senso alla spesa e al buon utilizzo del denaro pubblico; la riduzione del costo dei mutui bancari delle famiglie; la graduale detassazione degli investimenti in riscaldamento e difesa termica delle abitazioni e la stabilizzazione delle norme fiscali sui lavori di ristrutturazione edilizia». Senatore, un’ultima domanda, su un provvedimento che il Governo ha già licenziato: la cancellazione dell’Ici sulla prima casa. Cosa ne pensa? «A mio avviso, il Governo, con l’approvazione del decreto-legge contenente le misure per alleggerire il carico fiscale delle famiglie, ha compiuto un passo in avanti indubbiamente significativo, se si considera che il costo dell’operazione è di 2.500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010. Insieme alla detassazione degli straordinari, l’abolizione dell’Ici sulla prima casa rappresenta una boccata d’aria nuova per quei 23 milioni di proprietari di prima casa». nato lo scorso 31 dicembre, nella provincia di Milano, 4.913 case Erp risultano occupate abusivamente. Sono decisamente troppe. La legge prevede l’adozione di un Piano per la messa in sicurezza degli alloggi occupati abusivamente. Inoltre abbiamo firmato insieme ad Aler con Prefettura, Questura, Comune e Provincia di Milano un patto per la Legalità e la riqualificazione che prevede misure serie e decise di prevenzione, di sgombero e di accompagnamento di eventuali casi in stato di necessità”. Concludendo, cosa rimane da fare? “Nell’ultimo periodo abbiamo fatto tanto, il Prerp ha stanziato 512 milioni di euro non solo per riqualificazione e nuove costruzioni, ma anche per il sostegno nel pagamento degli affitti e per le giovani coppie che devono acquistare la prima casa. Per quel che riguarda i canoni continuiamo il monitoraggio insieme all’Osservatorio per verificare se sono necessari da subito interventi correttivi”. A L E R u 4 LA NUOVA POLITICA DELL’ABITARE Housing sociale, l’obiettivo di Aler è molto più di una casa Responsabilità che l’azienda di viale Romagna, in sinergia con enti pubblici e soggetti privati, sintetizza nella realizzazione di quartieri in cui vivere dignitosamente Claudia Caselli Esiste un problema casa. Anzi, la casa è uno dei temi più importanti per la società milanese. Problema che riguarda non solo la città di Milano, ma un’area più vasta che può essere individuata con quella metropolitana. Lo dicono più soggetti sociali, certamente il volontariato, i sindacati, gli imprenditori, lo dicono anche soggetti istituzionali, com’è confermato dalle iniziative di diverse amministrazioni. Lo dimostrano le numerose occupazioni abusive di alloggi, che sono per lo più espressione di delinquenza, di pura arroganza e di disprezzo della legge, ma che sono anche il termometro di una necessità abitativa oggettiva e non facilmente risolvibile. Sappiamo bene che non è un argomento facile, anzi l’esperienza dimostra quanto sia arduo individuare le giuste e sostenibili soluzioni. Ma non parlarne è peggio. Si rischia così di eludere il tema, di far finta di non vederlo e di renderlo sempre più complesso e difficile. Vanno affrontati nello stesso tempo i due momenti del problema: quello della prima accoglienza e quello della casa definitiva o stabile. In questi ultimi decenni infatti la questione abitativa si è significativamente trasformata, sono cresciute alcune forme di disagio, sono comparse nuove figure all’interno dei gruppi in situazioni di bisogno e si è estesa l’area del rischio abitativo e della vulnerabilità fino a toccare parti di popolazione non coinvolte in precedenza da questo problema. Sono cambiati i contratti di lavoro e le situazioni precarie e temporanee sono all’ordine del giorno per moltissime individui di ogni età. Rispondendo alle indicazioni e alla programmazione della Regione Lombardia, ALER ha realizzato un cospicuo numero di alloggi operando in stretta sinergia con le Istituzioni per rispondere a questo nuovo fabbisogno casa in Milano e Provincia. I destinatari ai quali l’azienda si rivolge sono appunto tutte quelle categorie sociali meno forti economicamente e soggette a disagio abitativo e quelle fasce che, per la situazione sociale attuale, si trovano ad avere bisogno di alloggi temporanei ad un costo inferiore rispetto a quello di mercato. Si parla quindi di studenti fuori sede, lavoratori precari, anziani, giovani coppie, nuclei familiari con redditi ricadenti in determinati parametri. Numerose iniziative hanno preso piede in questi anni e svariate sono già sul punto di essere portate a termine, ognuna pensata e modellata in base alle esigenze sociali attuali. Per esempio il programma Sperimentale Recupero Sottotetti, finalizzato alla realizzazione di 431 alloggi distribuiti tra Milano e Provincia. Per gli anziani 385 posti letto in tre nuove Residenze Sanitarie Assistenziali con centro diurno integrato. Per i giovani, studenti, lavoratori a tempo determinato e per le coppie, diverse possibilità di alloggi dignitosi e confortevoli a canoni “moderati” e “concordati” fuori ERP, che spesso sfruttano abitazioni già in possesso di Aler, da riportare ad uso abitativo. Con le esigenze della società in continuo cambiamento ci vuole una reazione, che sia duttile e concreta, che non resti impreparata davanti al nuovo bisogno abitativo attuale e l’impegno di Aler nell’housing sociale è il segnale che esiste una risposta possibile. Ë Affitti contro l’emergenza casa RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI PROGRAMMA REGIONALE PER L’EMERGENZA ABITATIVA cos’è: destinatari: strutture di supporto e assistenza per anziani nuclei familiari soggetti a sfratto esecutivo o comprendenti soggetti disabili che occupano alloggi con barriere architettoniche, famiglie di nuova formazione, studenti universitari fuori sede, ad altri nuclei soggetti a disagio abitativo destinatari: popolazione anziana totale alloggi: 385 posti letto totale alloggi: recupero abitativo di 731 alloggi + 30 di nuova costruzione 5 A t L E R LA NUOVA POLITICA DELL’ABITARE NUOVE COSTRUZIONI A CANONE CONCORDATO PROGRAMMA SPERIMENTALE SOTTOTETTI PROGRAMMA REGIONALE CASE A CANONE MODERATO LOCAZIONE A TERMINE CON PROPRIETÁ DIFFERITA LOCAZIONE TEMPORANEA RESIDENZE UNIVERSITARIE cos’è: cos’è: cos’è: cos’è: cos’è: cos’è: alloggi in affitto a canone piu’ alto di quello sociale ma inferiore a quello di mercato recupero di sottotetti del patrimonio edilizio Aler ad uso abitativo alloggi in affitto a canone piu’ alto di quello sociale ma inferiore a quello di mercato destinatari: studenti universtari fuori sede, giovani coppie, giovani lavoratori a tempo determinato iniziativa che offre la possibilita’ di riscattare, dopo otto anni di affitto, case nuove a prezzi piu’ bassi di circa 30% rispetto a quelli di mercato tipologia abitatativa temporanea per periodi che variano da tre mesi a tre anni assegnati con canone concordato residenze per giovani con esigenze abitative di natura temporanea, che non possono avere accesso libero al libero mercato degli affitti nuclei familiari soggetti a sfratto esecutivo o comprendenti soggetti disabili che occupano alloggi con barriere architettoniche, famiglie di nuova formazione, studenti universitari fuori sede totale alloggi: 247 alloggi destinatari: totale alloggi: 431 alloggi destinatari: ceto medio, chi ha presentato domanda di alloggio di edilizia residenziale pubblica ma che, per la propria condizione economica, si colloca al di sopra del limite per ottenere un alloggio a canone sociale totale alloggi: 229 alloggi destinatari: nuclei familiari soggetti a sfratto esecutivo o comprendenti soggetti disabili che occupano alloggi con barriere architettoniche, famiglie di nuova formazione (con un coniuge sotto i 30 anni), persone sole con minori o anziani a carico, cittadini con reddito (fuori erp), annuo lordo da 17.001 a 55.000 e. totale alloggi: 127 alloggi destinatari: studenti post-laurea fuori sede e lavoratori interinali totale alloggi: 482 alloggi destinatari: studenti universitari, stagisti, ricercatori, partecipanti a corsi di formazione totale alloggi: 1.360 tra alloggi e posti letto A L E R u 6 È LOTTA ALL’ABUSIVISMO Case occupate, Aler sgombera il racket del piccone Giuliano Sestini La scala E del palazzone in via Mar Jonio convertita in una casbah con tanto di scritte in arabo a «decorare» le pareti scrostate. Su per i gradini che portano in cima a questa specie di minareto nel mezzo del quartiere San Siro, una sola frase è in italiano, stentato, ma il senso si capisce benissimo: «Itali(ani) di merd(a)». L’inquilino dell’ultimo piano vive in solaio, anzi sul pianerottolo. Per terra ha sistemato materasso e coperte trovate nei cassonetti, la finestra tappata col cartone, per armadio usa la porta che dà al terrazzo, per wc una bottiglia di plastica. All’alba, la visita fuori-programma: una squadra anti-abusivi dell’Aler decisa a metter fine all’occupazione. Operazione filata perfino più liscia del previsto, con i carabinieri ad accompagnare in caserma un maghrebino dopo averlo «invitato» a raccogliere in fretta i pochi effetti personali. Sotto gli occhi dei condomini «onesti», che dopo la È l’mpegno concreto di chi gestisce oltre 66mila alloggi pubblici. E che ogni giorno «misura» lo stato di bisogno delle famiglie grazie agli strumenti messi a disposizione della Regione Lombardia segnalazione all’Azienda di Edilizia Residenziale Pubblica un risultato l’hanno ottenuto subito. Stessa soddisfazione poco più tardi negli occhi di una signora affacciata al balcone dall’altra parte della città, quando nel cortile di via dei Tommei (Molise-Calvairate) en- trano i tecnici Aler. «L’altra sera qualcuno ha rotto i sigilli del bilocale seminterrato. Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi». I poliziotti bussano alla lastra scardinata di fresco con piede di porco. Sul muro, scoperti, i fili elettrici deviati per rubare la cor- rente. Sorpresa, ecco che s’affaccia una giovane donna con due bimbi in braccio. Suo marito, un cittadino egiziano, continua a OCCUPAZIONI ABUSIVE 2008 Tentativi N° alloggi Occupazioni di occupazioni recuperati abusive abusive registrare GEN 2008 FEB 2008 MAR 2008 APR 2008 MAG 2008 67 58 56 80 59 65 54 54 77 57 2 4 2 3 2 % 97% 93% 96% 96% 97% Il patto Aler con i cittadini. È il progetto «Quartieri Sicuri» Una risposta concreta agli inquilini che chiedono di individuare e quindi sgomberare gli abusivi. E’ il patto per la legalità che Aler ha stipulato con le Istituzioni e in stretto raccordo con le forze dell’ordine. Un patto per la riqualificazione e la sicurezza nei quartieri Aler che non solo conferma la linea dura sugli abusivi – quella dettata dalla legge regionale n.27 del 28 novembre 2007 - ma anche rafforza le regole da seguire in caso di occupazioni abusive. «Mano concreta ai cittadini onesti, quelli costretti a subire l’aggressione delle occupazioni illegali» commenta Loris Zaffra, presidente di Aler: «Un problema che Aler affronta con fermezza, in collaborazione con le Istituzioni, attraverso un’unità operativa a tutela del patrimonio». Venti tutor della sicurezza che sono costante e continuo punto di riferimento per i residenti, con una presenza sette giorni su sette (dalle 8.00 alle 22.00), in grado di «giocare un ruolo chia- ve nei processi di individuazione e nella soluzione dei problemi, pure quelli spesso sottovalutati, che volentieri condizionano la qualità della vita di un quartiere». Annotazione del presidente Zaffra che il patto per la riqualificazione e la sicurezza – firmato lo scorso 16 aprile in Prefettura – declina concretamente in azioni contro “un fenomeno sempre più preoccupante che da una parte minaccia la sicurezza degli inquilini e, dall’altra, rischia di vanificare le attività di riqualificazione dei quartieri”. Il patto sottoscritto dal prefetto Gian Valerio Lombardi - insieme all’assessore regionale alla Casa Mario Scotti, dal vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, dall’assessore provinciale alle Politiche per l’abitalibità Daniela Gasparini e, ancora, dal questore Vincenzo Indolfi oltreché dal presidente di Aler – innalza lo standard di sicurezza e di fruibilità del territorio e, dettaglio non secondario, «istituisce» all’articolo 7 «una cabina di re- gia presso la Prefettura che, con periodicità semestrale, verifica l’avanzamento degli obiettivi». Certezza per gli inquilini Aler di poter vivere serenamente perché la battaglia contro l’abusivismo e l’illegalità è il presupposto essenziale per restituire vivibilità e identità ai quartieri Aler. Ma, attenzione, il contrasto alla ghettizzazione è possibile anche con nuovi e efficienti servizi e un mix sociale che è da sempre leit motiv dell’Aler. [GiSe] 7 t A L E R È LOTTA ALL’ABUSIVISMO Ë LINEA DURA Stop abusivi, più sicurezza e socialità Basta abusivi nelle case popolari. La Regione Lombardia sceglie la linea dura contro chi occupa gli alloggi Aler senza averne diritto. E punta a difendere i diritti di chi è in graduatoria regolarmente e aspetta, magari da anni, di ottenere un appartamento. Un pugno di ferro che si traduce in più controlli e più espulsioni. Non che finora non sia stato fatto nulla. Nel 2007, oltre 783 sfratti sono stati portati a termine. Ma le famiglie abusive sono circa tremila e il lavoro da fare è ancora molto. Si calcola che le occupazioni abusive a Milano siano 2.854 (dal novembre 1989, data dell’ultima sanatoria). Numeri elevati, conto i quali già da anni l’Aler combatte con un nucleo di vigilanza che tiene sott’occhio e interviene contro chi ha messo radici in case dove non potrebbe abitare. «Non siamo certo restati a guardare - spiega il presidente Aler, Loris Zaffra - ma abbiamo predisposto un valido dispositivo di controllo e contrasto delle occupazioni abusive che aggiorna costantemente il tavolo interistituzionale composto da Regione, Comune, Provincia, Prefettura e Questura». Tutor al lavoro 362 segnalazioni manutentive 541 segnalazioni di indisciplina dei titolari degli alloggi 328 segnalazioni di indisciplina degli occupanti abusivi 278 segnalazioni di atti illeciti 177 segnalazioni di cessioni abusive da parte dei titolari 38 segnalazioni di avvicendamento tra occupanti abusivi 122 segnalazioni di occupazioni degli spazi comuni 102 segnalazioni di occupazioni abusive in alloggii cui titolari erano deceduti 90 segnalazioni di subaffitto dei posti-letto da parte dei titolari degli alloggi 171 segnalazioni di alloggi abbandonati 159 segnalazioni di ospitalità non autorizzata 57 segnalazioni di casi sociali 25 segnalazioni riguardanti alloggi Fuori E.R.P. dormire. Quando gli agenti suonano la sveglia, capisce che è il caso di fare le valigie «spontaneamente». I piccoli, uno non avrà nem- meno tre anni, scoppiano a piangere. Così l’ispezione di routine si trasforma in piccola emergenza umanitaria. «Madre e figli, sem- pre se lo vorranno, saranno ospitati nell’immediato presso una struttura protetta. La situazione dell’uomo sarà valutata a parte, ma pare abbia un lavoro, vedremo...». Intanto i fabbri si mettono all’opera per blindare di nuovo l’appartamento. «È fondamentale Istituito nucleo di servizio ispettivo a tutela del patrimonio composto da 20 Tutor Istituita linea telefonica dedicata alle segnalazioni di occupazioni abusive Nro 02 73922692 (24 ore su 24) Avviata campagna di sensibilizzazione in tutti quartieri Aler Avviata installazione negli alloggi in assegnazione di impianti di allarme collegati con la centrale operativa di Aler Avviato il Patto per la Sicurezza in sinergia con la Regione Lombardia, Prefettura e Forze dell'Ordine provvedere all’assegnazione dei locali sfitti in tempi brevi, altrimenti arriveranno presto i prossimi disperati», concordano tecnici e forze dell’ordine. «Accogliamo persone costrette dal racket a pagare cifre da capogiro pur di entrare nelle case - testimonia la responsabile del dormitorio City Angels di via Esterle -. Ma tra loro c’è sempre grande omertà». Catena di sfruttamento costata ad Aler 500mila euro (nel 2007)in sgomberi e riparazioni: 680, infatti, sono stati gli allontanamenti effettuati, pari all’85% delle nuove occupazioni (680 sul totale di 2.883 del patrimonio Aler). «Sgomberi avvenuti in tempo reale» chiosa Loris Zaffra, presidente dell’Aler: «Impegno concreto di un’azienda pubblica che gestisce oltre 66mila alloggi e che, ogni giorno, misura lo stato di bisogno delle famiglie grazie agli strumenti messi a disposizione dalla Regione Lombardia». 1.382 SEGNALAZIONI TELEFONICHE 846 INTERVENTI DI TUTOR PER SFRATTI DI OCCUPAZIONI IN FLAGRANZA 783 ALLOGGI RECUPERATI (dati 2007) A u L E R 8 UN OCCHIO AGLI ANZIANI RIEPILOGO RILEVAZIONI EFFETTUATE DAI PORTIERI SOCIALI SUDDIVISI PER CASISTICHE PIÙ RICHIESTE DAGLI ANZIANI TOTALE RICHIESTE INTERVENTI DAL 2002 AL 31/12/2007 125.144 Richiesta accompagnamento per spesa 6,71% 8.388 Richiesta compagnia 65,80% 82.353 Richiesta spesa e acquisto medicinali 22,29% 27.886 Altre richieste 5,20% 6.517 ARRIVA L’ESTATE EMERGENZA CALDO MILANO NON CHIUDE PER FERIE CONTRO L’AFA DIECI REGOLE D’ORO TASK FORCE DEL COMUNE È GUERRA ALLA “TIGRE” Nonostante non si possa ancora parlare di vera e pro- Non uscire all’aperto nelle ore più calde della giornata Costerà più di 1,3 milioni di euro il piano anti-zanzare mespria estate, Milano è già pronta ad affrontare l’emergen- (dalle 11 alle 17), bere almeno due litri di acqua o di the so a punto dal Comune di Milano per il 2008. La strategia za caldo, offrendo in modo particolare agli anziani tanti al giorno, indossare berretto e indumenti di fibre naturali, elaborata a Milano prevede la collaborazione dell’Agenzia nuovi servizi, fra cui 200 posti negli ospedali e un medi- evitare l’esposizione diretta al sole e rinfrescare l’ambien- milanese per i servizi ambientali (Amsa), i cui operatori già co della Asl a disposizione. Ecco nel dettaglio cosa preve- te in cui si soggiorna. Di più, cosa fare in caso di colpo a partire dallo scorso 18 febbraio hanno effettuato due cicli de il piano. Anche quest’anno si sviluppa in due periodi. di calore o se si soffre di pressione alta. Sono queste al- di trattamenti insetticidi contro le zanzare adulte che stavaDal 3 giugno al 23 luglio, in via De Amicis dieci operato- cune delle “dieci regole d’oro per affrontare il caldo esti- no svernando presso 690 immobili comunali, mentre dalri rispondono alle emergenze legate alle ondate di caldo vo”, i consigli semplici ma efficaci che anche quest’anno lo scorso primo aprile hanno iniziato gli interventi per elio alle improvvise situazioni di disagio. In campo ci sono la Regione Lombardia suggerisce alla popolazione (e in minare le larve dai tombini stradali, dagli stabili comunali anche 152 custodi sociali e ai 361 portieri. Poi dal 24 lu- articolare ai più anziani) per affrontare in sicurezza la ca- e dai 10 cimiteri di Milano. ‘I trattamenti sul verde pubbliglio al 31 agosto la centrale operativa di via degli Angio- lura estiva. Le regole sono contenute nell’opuscolo “Solo co saranno invece effettuati in caso di infestazione rilevata li vedrà la collaborazione di 70 operatori sociali con l’Asl, il bello del caldo”, realizzato in oltre 650.000 copie a cura dalla rete di monitoraggio gestita dal Comune e, a seconl’associazione di medici volontari, due cooperative socia- dell’assessorato regionale alla Sanità della Regione Lom- da del livello e dell’estensione dell’infestazione, saranno li, 11 associazioni di volontariato, 5 equipaggi comunali e bardia in collaborazione con quello alla Famiglia e Solida- messi in campo un numero variabile di operatori’. Il Piano, 6 di Milano ristorazione, la Tim, e Milanosport. rietà Sociale, disponibile nelle sedi di Asl, Aziende ospe- inoltre, prevede lo spargimento di prodotti larvicidi a mezIl tutto per offrire consulenze e visite mediche domiciliari, daliere, farmacie, ambulatori, medici di base, case di ripo- zo di elicotteri su circa 2.500 ettari di risaie. La raccomanaccompagnamenti di anziani e disbrigo di commissioni, so e così via. Come già l’anno scorso, sarà anche il 118 di dazione principale rimane comunque quella di evitare la consegnare pasti a domicilio, offrire l’ingresso gratuito in Milano a distribuire copie dell’opuscolo. raccolta di acqua piovana stagnante in sottovasi, recipienti, piscina, organizzare pomeriggi al cinema e pizzate. serbatoi, fioriere, evaporatori dei caloriferi, vaschetAll’iniziativa hanno aderito ancora una volta anche te di condensa dei condizionatori e canali di gronda. PASTI E ASSISTENZA A DOMICILIO l’Atm con l’offerta di Radiobus per il trasporto in Un aiuto del tutto naturale in questa lotta impari arriIl piano per il 2008 (sino al 31 agosto) I numeri dello scorso anno luoghi climatizzati, le farmacie per la consegna grava dall’America Boreale, da dove è stata importata la tuita dei farmaci urgenti, l’Agis con l’organizzazioCatambra, una pianta capace di neutralizzare (senza Pasti e assistenza a domicilio 8.615 euro di buoni spesa gratuiti ne di spettacoli cinematografici pomeridiani, parrucemettere odori) i fastidiosi insetti grazie a una sostanAccompagnamento 2.163 i cittadini che si sono chieri, pizzaioli, gelatai, l’Unione Artigiani, Apa Conza che contiene in misura quattro volte superiore ad rivolti al servizio per visite mediche fartigianato, Epam, Centrale del latte. ogni altro arbusto. L’area d’azione della repellenza è e per commissioni 48.224 prestazioni erogate E poi ancora Sma, Esselunga, Coop e Standa per la pari, dicono i vivaisti, al doppio della sua chioma che Buoni spesa 22.735 quotidiani consegnati distribuzione di buoni spesa gratuiti, le testate gioral massimo è di sei metri per tre di altezza. BuccinaConsulenza medica 20.494 pasti caldi nalistiche per le copie gratuite dei quotidiani e i gesco, comune di 30.000 abitanti a sud di Milano, ha a domicilio Ricoveri urgenti stori dei parchi per le visite guidate. deciso di sperimentarla recintando un’area non lonta842 accompagnamenti Per avere informazioni sui servizi, tutti gratuiti, basta na dalle nuove case Aler. Numero verde 800.777.888 per commissioni rivolgersi al numero verde 800.777.888 Caro vecchio Autan, addio! (tutti i giorni dalle 8 alle 20) 9 t A L E R UN OCCHIO AGLI ANZIANI ” CUSTODI SOCIALI IN AZIONE Si allarga e si consolida l’esperienza avviata con il progetto “Custodi socio-sanitari” che dal 2004 impegna tantissimi operatori nell’intercettare e rispondere ai bisogni degli anziani ultra settantacinquelli che, vivono soli e in condizioni disagiate, nelle case popolari, situate in quartieri particolarmente svantaggiati della città di Milano. Questo progetto, promosso da Regione Lombardia, e finanziato con 2 milioni di euro all’anno, ha messo in campo quasi 60 operatori con competenze di carattere sociale e sanitario. Ad essi si sono affiancati 150 custodi sociali, le cui competenze sono invece prevalentemente di tipo socio assistenziale, che fanno parte del progetto “Custodia e portierato Sociale”, attivato dal Comune di Milano. Per migliorare il coordinamento tra Regione e Comune e dare continuità a questa esperienza i due enti hanno ora deciso di integrare i loro progetti, ampliando così la possibilità di presa in carico e di assistenza. La convenzione è stata poi allargata anche agli altri “attori” dell’iniziativa: Asl Città di Milano, Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale) e la Jt International Italia srl, una società che sponsorizza con 600.000 euro il progetto che è programmato fino al giugno del 2010 e per la cui realizzazione la Regione Lombardia ha stanziato quasi 4 milioni e mezzo di euro. In base a questa convenzione il servizio verrà progressivamente esteso, dai quartieri di edilizia popolare delle Aler e del Comune di Milano a tutta la città di Milano, e coinvolgerà non solamente le persone anziane ma anche le altre persone che si trovano in condizioni di particolare fragilità, di degrado economico, sociale o culturale. La convenzione prevede, inoltre, di monitorare la situazione, attraverso anche la raccolta dei dati relativi alle persone coinvolte. Una miglior conoscenza della realtà permetterà infatti di programmare meglio gli interventi di prevenzione. l’intervista ” Assessore Mariolina Moioli, l’estate è alle porte e si ripresentano alla porta i problemi di sempre. In particolare per quello che riguarda le fasce più deboli, gli anziani in primis. «La politica che abbiamo adottato dal nostro insediamento e che stiamo portando avanti mette al centro i bisogni della persona e della famiglia, nella consapevolezza che la coesione sociale è di fondamentale importanza. Quindi il nostro piano di interventi, che si articola in diversi strumenti, si basa sulla strategia del rafforzamento dei servizi sul territorio per avvicinarli di più ai diretti fruitori. Quindi largo ai servizi decentrati, di prossimità e a domicilio.» Avete un’idea di quanti possano essere gli anziani che potrebbero aver bisogno di questi servizi? «A Milano si contano 216mila cittadini over 70 e, di questi, 135mila hanno superato i 75 anni.» Avete già presentato idee per quest’anno? «Proprio in questi giorni abbiamo il piano anticaldo 2008 (vedi box approfondimento), partito lo scorso 3 giugno e attivo fino al 31 di agosto. Un piano innovativo e lungimirante che ci permetterà di essere costantemente in contatto con i nostri anziani. I nonni che resteranno in città saranno “coccolati” e aiutati in tutte le maniere possibili: pasti a domicilio, accompagnamento a visite, abbonamenti gratuiti a piscine e cinema, ma anche tanto altro.» E per quanto riguarda i loro luoghi di ritrovo? «Sono stati climatizzati i 28 Centri socio ricreativi che offrono loro attività varie di intrattenimento e di svago.» «RESTATE a Milano, ci sarà da divertirsi» L’assessore Moioli: «Palazzo Marino non dimentica gli anziani e potenzia l’assistenza con 28 centri ricreativi» Proseguirà l’iniziativa dei custodi sociali? «Anche quest’anno disporremo del loro imprescindibile servizio. Sono 152, pronti a rilevare i bisogni delle persone a rischio catalogate nell’Anagrafe della Fragilità. L’Asl inoltre mette a disposizione 200 posti letto per rispondere alle emergenze che ogni anno capitano in modo particolare in questo periodo.» Quali i risultati dell’iniziativa nell’anno 2007? «Cinema e pizza sono sta- GLI “ANGELI CUSTODI” DELL’ALER Le problematiche legate alla fragilità impongono una crescente consapevolezza dei livelli istituzionali, ciò coincide con l’offerta messa a punto in questi anni da Aler, un sostegno e una protezione rivolta ai nuclei familiari, che avvicini i più disagiati ai servizi territoriali, tramite figure sempre presenti negli stabili. L’intervento si concretizza attraverso l’azione di portieri, formati appositamente e insediati stabilmente nelle sedi individuate, e custodi sociali Aler, con il compito di attivarsi in prima persona e costruire una rete di sostegno per i residenti. L’integrazione dell’attività del custode sociale con il portiere Aler rappresenta il punto qualificante del progetto. Il portiere infatti, essendo una presenza continuativa e di riferimento per i residenti nello stabile, conosce perfettamente le dinamiche sociali che avvengono negli alloggi che “amministra”, è una figura di riferimento e soprattutto di fiducia per i residenti ed è quindi dettagliato e preciso nel segnalare le problematiche di cui viene a conoscenza, alla figura del custode sociale. A quel punto, il custode sociale, informato delle situazioni di crisi, entra in contatto diretto con la popolazione fragile, per ascoltarla e rispondere più concretamente alle esigenze individuate. Sarà premura del custode sociale prevenire fenomeni di solitudine ed emarginazione, fronteggiare situazioni di emergenza, sostenere famiglie in condizioni di disagio, portare la voce del bisogno del cittadino al servizio sociale o sanitario territoriale, orientare gli utenti, diventando un prezioso punto di riferimento e di aiuto tangibile. ti i servizi più richiesti la scorsa estate rispetto all’anno precedente, con un aumento del 486%. A seguire, sono cresciute del 146% le richieste di accompa- gnamento e del 103 quelle di compagnia. Nel complesso, il Comune ha erogato 48.224 prestazioni in tre mesi, 6.300 in più del 2006.» Quali in sintesi gli obiettivi? «L’estate in città è molto faticosa. Caldo e solitudine possono provocare malesseri inaspettati, e il servizio è studiato proprio per prevenire. Gli anziani a rischio sono conosciuti dai servizi sociali e sono una realtà in ogni momento dell’anno» A L E R u 10 RISPARMIO ENERGETICO RISCALDAMENTO Lo sconto è servito Ë segue dalla prima (...) Sì, avete letto bene: gli inquilini dell’azienda di viale Romagna godranno di uno sconto sul riscaldamento. Un risparmio che fa sempre bene per le proprie tasche. E che Aler traduce concretamente perché la qualità dell’ambiente è tema centrale per un’azienda pubblica che guarda al futuro. L’obiettivo di coniugare lo sviluppo con la qualità dell’ambiente impone infatti un’accelerazione che responsabilmente si declina pure nella semplificazione di procedimenti amministrativi e nella promozione di misure legate dallo stesso filo conduttore. Quale? Il filo verde del risparmio energetico. Un filo conduttore che in Aler è divenuto negli anni sempre più stringente. E gli esempi non mancano: dalla valorizzazione delle aree verdi dei nostri quartieri passando per la raccolta differenziata dei rifiuti e il risparmio energetico. Voce, quest’ultima, che significa non solo ridurre la bolletta energetica ma liberare risorse per altri scopi. E con questa «filosofia» Aler ha aderito alla convenzione per la fornitura di energia elettrica e servizi connessi stipulata tra Consip spa e Edison Energia spa. Sottoscrizione di una fornitura che contrattualmente dura dodici mesi, a partire dal primo luglio, e che per i nostri inquilini comporterà un risparmio sulla bolletta di circa il 15-20 per cento. La fornitura di elettricità e gas – collocandosi nell’ambito del “mercato libero dell’energia elettrica” – si tradurrà in un risparmio, mentre Aler preannuncia per la stagione 20062007 un conguaglio per il servizio di riscaldamento a favore della propria utenza. Gli inquilini dell’Aler avranno, nelle prossime fatturazioni, un accredito che varia da un minimo di 10euro ad un massimo di 150euro in funzione del tipo di centrale termica e dei contenuti specifici dei fabbricati. 1 2 3 4 5 TV Domanda, quanto consuma un televisore in «stand by»? Risposta: lo spreco è pari al 45 per cento. Significa che la tv spenta, ma con la spia rossa accesa, consuma quasi la metà di quando è in funzione. Suggerimento: collegate tutti gli elettrodomestici dotati di funzionamento stand-by (televisore, hi-fi, computer) a delle prese multiple dotate di interruttore. Chiudendo l’interruttore spegnerete tutte le apparecchiature elettriche che altrimenti rimarrebbero sempre accese. LAVATRICE E LAVASTOVIGLIE Altro microcomportamento consigliato riguarda l’uso della lavatrice e della lavastoviglie. Sono responsabili di circa il 17 per cento del costo della bolletta. E concretamente un gesto quotidiano (consigliato al massimo due volte alla settimana) è lavare la biancheria a bassa temperatura, massimo 60 gradi, poiché i detersivi sono efficaci anche a basse temperature. SCALDABAGNO Particolare attenzione merita, poi, l’uso dello scaldabagno elettrico che è responsabile di circa il 20 per cento del costo della bolletta. Il suo buono utilizzo rappresenta il modo meno più efficiente di scaldare l’acqua e se non possiamo ridurne i consumi sostituendolo con i collettori solari o con una caldaia a gas, beh non resta che accenderlo solo prima di utilizzare l’acqua calda, magari anche grazie a un timer (concentrando l’accensione nelle ore notturne e per non più di otto ore), e non regolare mai il termostato a temperature superiori ai 50 gradi. Dettaglio, tenerlo nel luogo più caldo della casa e, se possibile, preferire la doccia al bagno. FRIGORIFERO Consiglio per frigorifero e congelatore: entrambi vanno tenuti nel luogo più freddo della cucina. E mai disporli vicino a boiler e forni. Rispetto al totale del consumo elettrico domestico, frigorifero e congelatore sono responsabili del 18 per cento del costo della bolletta e essendo accesi 24 ore su 24 anche piccoli accorgimenti possono avere effetti benefici sulla bolletta. Come sa ogni massaia, non si introducono cibi caldi nel frigorifero che si sbrina appena il ghiaccio supera 5 millimetri e, infine, il termostato dev’essere regolato non oltre 4 gradi. LAMPADINE Qualche altro euro si può pure risparmiare da una migliore razionalizzazione dell’illuminazione domestica, che rappresenta il 15 per cento della bolletta. Considerazione generale. Le lampade a incandescenza - meno efficienti e meno durature - hanno un costo di esercizio decisamente alto. Vanno usate in ambienti dove la luce non rimane accesa a lungo e dove viene accesa e spenta spesso, ad esempio le cantine e i ripostigli. Quelle alogene vanno usate con attenzione: solo dove vi sia poca disponibilità di spazio e necessità di fasci luminosi concentrati. 11 A t L E R DALL’IACPM ALL’ALER (1908 - 2008) Da 100 anni realizziamo il futuro Al via le celebrazioni per un secolo di edilizia residenziale e pubblica a Milano e Provincia Valentina Terruzzi Agli inizi del Novecento Milano contava 600mila abitanti. Gli alloggi erano piccoli, malsani, sovraffollati, e per venire incontro alle tante richieste delle famiglie servivano nuovi edifici che fossero abitabili ma a basso costo. Tante le richieste e una sola la risposta: creare un ente pubblico che offrisse in proprietà o in locazione alloggi igienici e a buon mercato alle classi meno abbienti. A questo scopo nel 1908 nacque l’Istituto per le case popolari ed economiche di Milano, oggi Aler: il primo esperimento di municipalizzazione in materia di edilizia popolare attuato dal Comune, e l’unico in grado di fornire una soluzione concreta all’emergenza “casa”. Da lì a poco furono costruiti i quartieri Lulli, Lombardia, Prima di essere la storia di un ente, quella di Aler è la storia della nostra città dagli inizi del Novecento e soprattutto quella dei suoi cittadini che hanno abitato dall’inizio del secolo che abitano tuttora nelle case popolari. Vicende che hanno segnato la vita meneghina, ma anche quella dell’azienda, che da sempre si è adattata e plasmata sulle esigenze di una società in continuo cambiamento. A partire dagli inizi del ventesimo se- colo, con le semplici case operaie. A seguire dalle piccole unità immobiliari degli anni Trenta ai più grandi quartieri della ricostruzione durante il dopoguerra. Negli anni Cinquanta le grandi aree per gli immigrati e nel decennio seguente i grandi quartieri articolati. Nel corso degli anni esigenze sempre differenti che hanno trovato Aler pronta e propositiva nel risolvere le diverse sfaccettature dell’emergenza casa. Cialdini e Niguarda, cui seguirono negli anni Venti altri ventotto nuovi quartieri (Vittoria, Genova, Magenta, Tiepolo, Pascoli, Monza…): dalle “case a riscatto” destinate ai ceti borghesi per una futura cessione in proprietà, alle “case popolari” in semplice affitto, fino alle “ultrapopolari” per i più poveri. Da allora Milano è cresciuta superando il milione di abitanti, e lo storico Istituto autonomo per le case popolari (Iacp) ha ceduto il passo a un’azienda dinamica e moderna: Aler (Azienda lombarda di edilizia residenziale) che quest’anno compie cento anni di attivi- tegrazione, dall’ambiente alla sicurezza. «La casa è un bisogno primario – spiega Loris Zaffra, presidente di Aler Milano – ma non è l’unico. Il benessere dei cittadini dipende dal sistema di relazioni e di servizi che il contesto può e deve offrire: spazi e supporto per la famiglia, la formazione, il lavoro e l’integrazione». È per questo che l’azienda da anni realizza programmi di housing sociale e progetti a sostegno alle categorie più de- tà. Cento anni, una mission: realizzare quartieri in cui vivere serenamente e dignitosamente. Nata ufficialmente nel 1996, Aler gestisce oggi oltre 66mila alloggi di proprietà, di cui 41mila solo nel capoluogo (e i rimanenti in altri 158 comuni) garantendo un tetto a 140mila persone. Numeri che hanno fatto di Aler una tra le più grandi immobiliari d’Europa, capace di rispondere a domande differenziate: dall’abitazione ai servizi, dalla socialità all’in- boli (donne, anziani, malati psichiatrici, extra-comunitari), come il custode sociale, il centro di accoglienza femminile o il quartiere di Gratosoglio creato in collaborazione con la Caritas ambrosiana. Ma la mission di Aler non si esaurisce qui. Tra gli obiettivi rientrano anche la riqualificazione delle periferie e dell’ambiente, gli interventi contro il degrado e contro le occupazioni abusive. «Iacp-Aler. Da cento anni realizziamo il futuro», così recita lo slogan. E pensando al futuro, Aler si è impegnata a creare una rete con le altre istituzioni pubbliche per miglio- rare i servizi e le tempistiche. La Regione Lombardia per far questo ha già stanziato 512 milioni di euro per il triennio 2007-2009, che significa tremila nuovi alloggi: «Un’opportunità – commenta Zaffra - per affrontare problematiche nuove, come le case per le giovani coppie o per i lavoratori precari». Un omaggio al passato e uno sguardo al futuro. Il centenario di Aler significa proprio questo: celebrare una parte della città e dell’immaginario collettivo, ma anche guardare avanti. Fino al 2015: «Aler crede che lo sviluppo di Milano debba essere legato all’identità del territorio, per cui accoglie la sfida dell’Expo, affrancando ai grattacieli i propri quartieri, simbolo della nostra tradizione». La città si trasforma: dall’abbandono al valore 1907-1945: DALLE ORIGINI ALLE GUERRE. Era il 1907 quando nel Quartiere Ripamonti sorgevano le prime case dell’edilizia popolare, che rispondevano alla domanda delle classi popolari e dell’incremento della popolazione. Gli alloggi sono semplici e a basso costo ma con elementi di forte modernità, come i servizi interni e l’acqua corrente e tutta una serie di spazi comuni a servizio: la scuola materna, l’ambulatorio antitubercolare e dei lavatoi. Questi sono gli anni di lavoro dello I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari) nome originario dell’Ente dal 1908, ribattezzato Istituto per le Case Economiche nel 1923, e nuovamente durante il fascismo con il nome con Istituto Fascista Autonomo per le Case Popolari. Tanti nomi ma sempre lo stesso obbiettivo: dare un tetto sotto il quale permettere di abitare e dove poter fornire servizi per i cittadini (asili nido, biblioteche, scuole preparatorie…). L’attività procedeva ininterrotta, sostenendo le fasce di popolazione che più avevano subito la crisi degli anni Trenta e intensificando i lavori durante i momenti della ricostruzione nel Dopoguerra. ANNI ‘50: IL DOPOGUERRA E L’INDUSTRIALIZZAZIONE. Sono gli anni della ripresa e della svolta, dal concetto di edilizia popolare si passa a quello di edilizia civile. È la fase della pianificazione totale, che porta alla costruzione di quartieri autosufficienti, primo tra tutti il Quartiere Varesine. Nel 1946 avviene ancora una trasformazione in Istituto Autonomo Case Popolari di Milano (IACPM), che gestisce l’opera di ricostruzione ed imposta i nuovi quartieri. Nel 1951, ha inizio il primo grande flusso migratorio, al quale seguono interventi edilizi di notevoli dimensioni (il quartiere residenziale Ina-Casa Harar di via Dessiè Harar). L’intento è quello di ricreare nelle nuove costruzioni un ambiente simile a quello di origine, con case a shiera, grandi portici, piccoli archi, seguendo questa linea, vengono costruiti i quartieri Fulvio Testi, Lorenteggio e Barzoni. L’attività edilizia residenziale pubblica si intensifica notevolmente nel corso degli anni Cinquanta , durante i quali viene costruito il primo quartiere autosufficiente Comasina, progettato in base alla zonizzazione dei servizi e a un attento esame dei percorsi, è strutturato in 4 unità residenziali raggruppate intorno a un nucleo civico, con negozi, asilo e centro sociale. È di questi anni la realizzazione da parte dello Iacp di Milano della centrale termoelettrica, tra le più grandi d‘Europa. 1960-1996: DAL BOOM AL PERIODO DELLA STAGNAZIONE. Gli anni Sessanta sono caratterizzati dal rilevante boom demografico, in contrasto con la sostanziale arretratezza delle abitazioni. Cambia così la morfologia dei quartieri: da complessi autosufficienti costituiti da edifici chiusi, a strutture sviluppate su grandi spazi e integrate nel complesso urbano. Ad esempio il quartiere Feltre (1957-1960). Dello stesso periodo sono i quartieri Gratosoglio (1963-1971), il Sant’Ambrogio e Monte Rotondo (1964-1965), il Gallaratese G2 e il San Leonardo (1964-1974) che completano il complesso Gallaratese. Con l’inizio degli anni Settanta, l’arresto del flusso migratorio e l’entrata in vigore della Legge 865/71, che toglie l’autonomia imprenditoriale all’Istituto, si apre una fase di stagnazione. La fine degli anni Settanta caratterizza le costruzioni dell’Istituto da torri tipo, fino a 60 metri d’altezza, 4-5 alloggi per ognuno dei 20 piani previsti. Sono realizzate nei quartieri Ca Granda, Sella Nuova, Piemonte, Moncucco e Trenno. Contemporaneamente ha il via il piano di recupero del centro storico, coordinato insieme al Comune di Milano, che ha visto la ristrutturazione di Corso Garibaldi, Piazza Santo Stefano, via Scaldasole, Ticinese e Corso XXII Marzo. Il piano di recupero prosegue con l’eliminazione di alcune vecchie abitazioni sostituite dai nuovi quartieri Moncucco, via Zama, Cascina Anna, via Forze Armate, Vialba e Primaticcio. DAL ’90 AD OGGI: la nascita dell’Aler. La crisi iniziata negli anni Settanta, dovuta principalmente all’esaurimento dell’unica fonte di finanziamento cioè i fondi Gescal, sembrava protrarsi senza fine. Lo sblocco risolutivo era invece alle porte, nel 1996, la Legge Regionale n. 13/96, trasforma l’Istituto in Azienda Lombarda Edilizia Residenziale (Aler), passando da finalizzazione di tipo assistenziale ad azienda con obiettivi economici. Con la trasformazione l’Aler si impega da subito nella riqualificazione di quartieri nei loro aspetti edilizi, ambientali e sociali, proseguendo nello storico ruolo di operatore nell’edilizia sociale, affiancandogli quello di Azienda, che come tale può porsi sfide di maggiore livello tale da calarsi con successo nel libero mercato. Su un piano rinnovato, ma sempre attenti ai bisogni e alle necessità contingenti, nascono il portierato sociale, i tutor contro la lotta all’abusivismo, l’housing sociale, tutte iniziative che guardano con occhio razionale e pratico a quello che è oggi il bisogno abitativo su Milano e Provincia. A L E R u 12 NOTIZIE DALL’ALER Lavori in corso Sono 486 gli alloggi attualmente inagibili che a breve saranno interessati da un profondo intervento di ripristino. L’investimento previsto di 24.460.663,76 euro rientra nelle proposte ammesse dalla Regione Lombardia. Programma straordinario di Erp che, come previsto dalla legge 222 del 30 novembre 2007, assicura alloggi a canone sociale prioritamente a soggetti sottoposti a procedure esecutive di sfratto. Nel dettaglio la Direzione Manutenzione di Aler ha organizzato tre diverse fasi d’intervento per l’esecuzione dei lavori FASE PRIMA Sono stati appaltati 12 lotti per un importo pari a 4.131.500 euro per 120 unità di cui 80 nel Comune di Milano e 40 dislocate in Provincia. Per tutti e 120 gli alloggi sono stati già redatti i progetti e già presentati nei Comuni di competenza. FASE SECONDA Sono stati predisposti 9 capitolati d’appalto (190 alloggi) per un importo complessivo pari a 6.705.000 euro, con il sistema della licitazione privata semplificata, per i quali le gare saranno esperite entro la prima decade di luglio. FASE TERZA In elaborazione ulteriori progetti capitolati speciali d’appalto per il rimanente importo. u IL TETTO Alloggi in lavorazione Alloggi riattati e consegnati all'utenza Alloggi che verranno ultimati e consegnati all'utenza entro settembre 2008 Alloggi che verranno ultimati e consegnati all'utenza entro dicembre 2008 80 12 13 15 2 11 0 0 30 0 5 3 48 1 8 12 Alloggi che verranno messi in lavorazione Alloggi riattati e consegnati all'utenza Alloggi che verranno ultimati e consegnati all'utenza entro settembre 2009 Alloggi che verranno ultimati e consegnati all'utenza entro dicembre 2009 190 18 0 0 90 18 100 0 Milano Rozzano Sesto S. G. Legnano Milano Legnano C’è posta per te... Caro Presidente, non ne posso più del disagio che la mia famiglia subisce a causa della precaria situazione alloggiativa. Ho già presentato regolare richiesta di assegnazione di una casa in edilizia residenziale pubblica. Che posso fare ancora? Quanto tempo dovrò, dovremo attendere? Luigi Spaventa Caro Luigi, l’assegnazione di un alloggio di Erp è un procedimento amministrativo di esclusiva competenza dei Comuni. L’amministrazione comunale di Milano ha peraltro indetto il bando per l’assegnazione di alloggi e Aler ne ha raccolto – dal 27 marzo al 30 maggio 2008 – le domande di partecipazione. Il prossimo bando si aprirà ai primi di settembre. Credo che a Te e a quanti come Te sono costretti a subire una situazione di disagio così pesante e preoccupante bisogna offrire risposte concrete e garanzie per il futuro. Un impegno che Aler ha già preso, come potrai leggere in queste stesse pagine. Cara Aler, lo stabile al civico 18 di via Bruzzesi è invaso da scarafaggi, che provocano un disturbo di natura igienico-sanitaria oltrechè un danno psicologico a me e agli inquilini. Non si può risolvere questo problema? Una ditta ha già effettuato una deblatizzazione straordinaria nei giorni scorsi. Ricordiamo che il servizio di pulizia, sanificazione, derattizzazione e deblatizzazione delle parti comuni degli stabili Aler è gestito direttamente dagli Inquilini tramite la gestione autonoma. Comunque, gli uffici dell’Azienda sono sempre a disposizione degli Inquilini. Caro Presidente, resiedo in via Baroni e da due anni e mezzo chiedo il cambio alloggio. Ho una pensione d’invalidità oltre che quella di reversibilità di mio marito. Il mio attuale alloggio è di tre locali mentre vorrei una casa di due locali, a pian terreno e nel quartiere Chiesa Rossa. Ci posso contare? Manuela C. La sua richiesta è già stata ritenuta ammissibile. Aler però non può offrirle un alloggio idoneo – con superficie non inferiore a 45 mq – posto al piano rialzato o primo piano nel quartiere da Lei indicato. Peraltro, ha già detto no a un alloggio sempre in via Baroni perché ritenuta “zona di non suo gradimento”. Le consigliamo di rivolgersi all’amministrazione utenza (02.73922678-73922347) dove potrà valutare insieme la possibilità di ampliare le zone di sua preferenza. Periodico Aler Milano, Azienda lombarda edilizia residenziale Anno 10 numero 1 Registrato presso il tribunale di Milano in data 19/3/1999 al n° 178 Direzione e redazione Viale Romagna, 26 20133 milano Tel. 02/73922648 Fax 02/70107122 Direttore responsabile Loris Zaffra Coordinamento editoriale Gianandrea Zagato Segreteria di redazione Anna Bubbico Claudia Caselli Delfina Tebeo Angela Buontempo Distribuito gratuitamente in 90.000 copie agli utenti Aler di Milano e Provincia Progetto grafico Mauro Brolis Stampa Arti Grafiche Alpine Via Luigi Belotti 14 Busto Arsizio Si ringrazia il personale dell’Aler per la collaborazione nella scelta dei testi e del materiale fotografico Numeri utili Centralino ALER 0273921 Emergenze 0273922330 Call Center 840021212 Filiale 1 (sud-ovest) Via Newton, 15 0248761 Filiale 2 (nord-est) Via A. 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Alle più significative verrà data risposta. La Redazione