RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO Prevenzione primaria di difetti congeniti mediante acido folico: valutazione rischio-beneficio, sorveglianza degli esiti, formazione e comunicazione (Programma - CCM 2007) Scheda di sintesi Titolo della ricerca: Prevenzione primaria di difetti congeniti mediante acido folico: valutazione rischio-beneficio, sorveglianza degli esiti, formazione e comunicazione Durata: 24 mesi (+ 12 mesi di proroga) Ente finanziatore: Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo Inizio: 28 marzo 2008 Finanziamento accordato: €490.000 delle Malattie (CCM) - Ministero della Salute Nome del proponente per l’ISS: Dipartimento di appartenenza: Dr.ssa Domenica Taruscio Centro nazionale Malattie Rare Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze PERIODO DI RENDICONTAZIONE IN OGGETTO: 28 marzo 2008 – 27 marzo 2011 Introduzione Il progetto ha svolto le attività previste nell’allegato tecnico funzionalmente alle tre unità operative: U.O. 1. Informazione e Formazione. Centro Nazionale Malattie Rare (Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze – ISS) Responsabile dott.ssa Domenica Taruscio. U.O. 2 - Valutazione rischio-beneficio. Dipartimento Sanità Alimentare e Animale – ISS. Responsabile Dott. Alberto Mantovani. U.O. 3 Sorveglianza e valutazione degli esiti. Registri regionali malformazioni congenite. Registro Toscana Difetti Congeniti (RTDC). Coordinamento dei Registri regionali difetti congeniti. Centro Nazionale delle Ricerche (CNR), Pisa. Responsabile Dott. Fabrizio Bianchi. Di seguito sono pertanto riportate le relazioni di attività separatamente per le tre unità operative anche in riferimento ai diversi obiettivi finali che le caratterizzavano: U.O. 1. - Informazione e Formazione – aumentare conoscenze e modificare attitudini e comportamenti/pratiche nelle donne (target finale di questa attività) e tra gli operatori sanitari del percorso nascita (target intermedio di questa attività) U.O. 2 - Valutazione rischio-beneficio – mostrare evidenze scientifiche sul rapporto rischio beneficio delle diverse strategie di sanità pubblica attuabili per aumentare l’intake di AF nella popolazione e nelle donne in età fertile che programmano una gravidanza U.O. 3 - Sorveglianza e valutazione degli esiti – evidenziare andamenti e trend temporali relativamente alle malformazioni folico sensibili -1- U.O. 1. Informazione e Formazione. Centro Nazionale Malattie Rare (Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze – ISS) Responsabile dott.ssa Domenica Taruscio. 1. ATTIVITÀ FORMATIVE/INFORMATIVE RIVOLTE AGLI OPERATORI SANITARI 1.1 Messa a punto e diffusione di documenti formativo - informativo rivolti agli operatori sanitari Le attività di formazione e informazione realizzate durante il progetto sono state dirette prevalentemente verso gli operatori sanitari maggiormente coinvolti nel “percorso nascita” (ginecologi, ostetrici, neonatologi, pediatri ospedalieri) e verso gli operatori della medicina territoriale (pediatri di libera scelta, medici di medicina generale, farmacisti). Una delle principali iniziative realizzate in questo ambito è stata la pubblicazione e diffusione capillare di documenti informativi su riviste divulgative in ambito medico. Queste iniziative sono state inserite in un programma più ampio di integrazione interdisciplinare che, ha previsto attività di coinvolgimento più settoriale. In particolare, per questo secondo aspetto, si fa riferimento allo studio pilota realizzato in Veneto per valutare il ruolo della farmacia territoriale (e quindi dei farmacisti) nella promozione dell’acido folico per la prevenzione primaria di difetti congeniti. Maggiori dettagli su queste attività sono relazionate nei punti A, B e C. A. Attività del progetto di promozione dell’acido folico attraverso le farmacie territoriali in Veneto. Introduzione - Nel periodo febbraio - maggio 2010 è stata realizzata in 4 province della Regione Veneto (Venezia, Vicenza, Padova, Treviso) un’attività di “Promozione attiva nelle farmacie al corretto utilizzo dell’acido folico in donne in età fertile”. Si è trattato di uno studio pilota di formazione sul campo, di tipo osservazionale, finalizzato a valutare l’efficacia dell’intervento dei farmacisti sulla promozione della supplementazione peri-concezionale con acido folico (AF) per la prevenzione primaria di alcune gravi Malformazioni Congenite (MC). L’impatto della promozione dell’AF farmacista-mediata è stato valutato, in termini di modifica di conoscenze, comportamenti ed attitudini in un campione di donne (1009 donne selezionate casualmente tra le clienti di 40 farmacie partecipanti al progetto) attraverso la somministrazione di questionari costruiti ad hoc per la valutazione pre- e post-intervento. In particolare il farmacista dopo aver somministrato alla donna il questionario pre-intervento (per avere una misura dello stato delle conoscenze, attitudini e comportamenti pregressi della donne sull’AF e la prevenzione delle MC) offriva in “modo attivo” alla donna il depliant dell’AF del CNMR al fine di rendere la donna consapevolmente informata dell’opportunità di prevenire efficacemente alcune gravi MC attraverso l’AF. A distanza di due mesi 284 donne sono selezionate casualmente dal campione intervistato e ricontattate per una seconda intervista al fine di valutare quanto la promozione dell’AF farmacista mediata avesse determinato un cambiamento nelle conoscenze attitudini e comportamenti della donna. Risultati descrittivi - Al progetto hanno aderito 48 farmacisti territoriali: 12 della provincia di Padova, 14 della provincia di Treviso, 1 della provincia di Venezia e 21 della provincia di Vicenza. Il 30% erano collaboratori/dipendenti di farmacia, il 10% erano direttori di farmacia e il 60% erano di proprietari di farmacia. Le farmacie coinvolte sono per il 25% private rurali, per il 71% private urbane e per il 4% pubbliche. Le donne reclutate per l’intervista sono state 1009. Di queste il 93% (n=930) ha accettato di rispondere alle domande del questionario. Il campione di donne intervistate è risultato per il 93 % di nazionalità italiana, solo l’7% ha indicato di essere di nazionalità straniera. L’età media del campione intervistato è stata di 34 anni, il 51% delle donne ha indicato di essere coniugata, il 52% di avere un diploma di scuola superiore, il 59 % di svolgere un lavoro dipendente. -2- Le analisi sono state approntate sia sui dati rilevati dai 938 questionari pre-intervento (prima cioè che il farmacista promuovesse attivamente la supplementazione con AF) che sui 284 questionari post-intervento (cioè dopo due mesi dall’azione di promozione del farmacista sulla corretta prassi di supplementazione con AF). Da valutazioni descrittive sui questionari pre-intervento è emerso che l’83% delle donne intervistate si tiene informata su aspetti di prevenzione, il 56% conosce cosa sono i difetti del tubo neurale e in particolare la spina bifida e il 52% dichiara di aver letto o sentito parlare di AF in riferimento alla gravidanza. Il 61% delle donne intervistate, infatti, sa che l’AF é una vitamina e ben l’84% conosce l’effetto dell’AF nella riduzione del rischio di alcune malformazioni congenite. Andando ad analizzare i comportamenti del sottogruppo di donne con una gravidanza in corso (n.=102) e/o che avevano recentemente (nel periodo 2008-2009) concluso una gravidanza (n.=153) è emerso che il 90% aveva assunto (o, nel caso di gravidanza in corso, stava assumendo) un prodotto a base di AF. Tra queste donne, solo il 34% aveva iniziato correttamente l’assunzione pre-concezionale, mentre il 65% aveva iniziato ad assumere AF quando la gravidanza era già in corso. Confrontando questi risultati con il dato emerso nelle 284 interviste post-intervento è emerso un importante miglioramento sui seguenti items: - consiglierebbe l'assunzione preconcezionale di vitamine ad una sua amica? Risposta SI +26% (pre 54% vs post 80%); - e’ possibile ridurre il rischio di una MC? Risposta “SI” +36% (pre 58% vs post 94%); - conosce l’AF? Risposta “SI” +29% (pre 55% vs post 84%); - sa cos'è l'AF? Risposta “Vitamina” +31% (pre 62% vs post 93%) - sa perché è importante assumere l’AF? Risposta “per ridurre il rischio di DTN” +14% (pre 84% vs post 98%) - quando si dovrebbe iniziare l’assunzione di AF? Risposta “Da quando si programma o non si esclude una gravidanza” +30% (pre 66% vs post 96%) - sa se l’AF è prescrivibile in esenzione? Risposta “SI” +36% (pre 34% vs post 84) Discussione e conclusioni - Queste analisi descrittive ci offrono una panoramica su conoscenze, attitudini e comportamenti pregressi del campione di donne studiato e come la mediazione dei farmacisti abbia determinato un cambiamento su alcuni items strettamente connessi alla corretta prassi di supplementazione dell’AF. I dati hanno mostrano che le donne hanno buone conoscenze di base e un buone attitudini rispetto alla prevenzione con AF. Questo però si traduce in una corretta assunzione dell’AF solo nel 34 % delle donne (dato riferito alle donne con una gravidanza in corso o recentemente conclusa). Si tratta comunque di una percentuale importante e in costante crescita in questa regione (il Veneto) dove, oltre alle attività del Network Italiano Promozione AF, sono in corso da diversi anni altre campagne ed iniziative per la prevenzione primaria materno infantile (es. Genitori Più). Andando a valutare l’impatto dell’azione del farmacista si è osservato un importante incremento di alcune conoscenze di base sulla corretta prassi di supplementazione nonchè sulle attitudini delle donne all’assunzione di queste vitamine. Queste valutazioni ascrivono pertanto al farmacista e alla farmacia territoriale un importante ruolo di mediazione per favorire la corretta assunzione dell’AF e più in generale per promuovere la cultura della prevenzione primaria. B. Pubblicazioni di News e articoli divulgativi su AF Nell'ambito delle attività finalizzate a stimolare la comunicazione medico paziente verso i benefici dell'assunzione di AF e folati nella prevenzione dei Difetti del Tubo Neurale (DTN), il CNMR, in condivisone con il gruppo di lavoro del progetto di formazione ed informazione sull'AF, ha diffuso specifiche informative attraverso la pubblicazione su diverse riviste del settore medico (Figure 1,2,3,4). -3- Medical Network (n. 4 – 2009) - Rivista specializzata del medico specialista ambulatoriale Figura 1. News pubblicata su Medicalnetwork Bimestrale di informazione Anno IX - N..4 Anno 2009 Rivista Italiana di Ostetricia e Ginecologia (n. 23 – 2009) Figura 2. News pubblicata sulla Rivista Italiana di Ostetricia e Ginecologia N.23:72-75 (ottobre 2010) -4- Giornale AMMI Magazine n. 1 - 2009- Giornale dell’Associazione Mogli Medici Italiani) Figura 3 –Pubblicazione del documento informativo sull’acido folico sul Magazine AMMI (Associazione Mogli Medici Italiani) “Conoscere per crescere” Rivista divulgativa della Società Italiana di Pediatria (SIP) Figura 4 –Articolo divulgativo su Conoscere per Crescere Volume 2 Anno 2010: 3-4 -5- “Fitogin” Rivista della Società Italiana di Fitoterapia e Integratori in Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG) Figura 5 –Articolo divulgativo su Fitogin - Volume 2 Anno 2011 -6- Questi documenti sono stati distribuiti attraverso i canali diffusione delle riviste in oggetto e attraverso le newsletter della CNMR. Laddove possibile, e nel rispetto del copyright, questi documenti sono stati anche diffusi attraverso le pagine web del CNMR. Questi articoli sono inoltre stati inviati in copia informatizzata ai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) coinvolti nel progetto per una distribuzione attiva agli operatori sanitari presenti sul territorio di loro competenza. C. Diffusione sul territorio nazionale di una circolare ministeriale a supporto delle attività di informazione e sensibilizzazione degli operatori sanitari sulla prevenzione delle MC attraverso l’assunzione corretta di AF Come atto formale e di consolidamento delle attività realizzate nell’ambito del progetto è stato elaborato dal CNMR un documento intitolato “Promozione dell’utilizzo dell’acido folico nella donna in età fertile” quale informativa sull’importanza di promuovere come attività di prevenzione primaria delle MC la supplementazione con AF. Il Ministero, e in particolare il Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria, Nutrizione e Sicurezza degli Alimenti - Direzione Generale Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione - Ufficio V - ha inviato questo documento sottoforma di Circolare Ministeriale (a firma del Dir. Generale Dr. Silvio Borrello) alle principali società scientifiche coinvolte nel “percorso nascita”, alle federazione e associazioni sindacali dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale, nonchè a tutti gli Assessorati alla Sanità delle regioni e provincie autonome. I testi di queste circolari sono consultabili come documenti di lettura dal sito dedicato al Network Acido Folico del CNMR (www.iss.it/cnmr/acid). 1.2 Formazione residenziale Le attività di formazione residenziale realizzate direttamente presso l’ISS sono coincise con l’organizzazione di 4 Convegni Nazionali. Queste attività congressuali oltre a rappresentare un momento di aggiornamento e condivisione del lavoro svolto dai diversi attori coinvolti nel progetto (CNMR-ISS, Rete dei SIAN, Associazione ASBIonlus, Dip. di Sanità Alimentare e Animale - ISS, Registri delle Malformazioni) sono stati inseriti nel programma ministeriale per l’Educazione Continua in Medicina (ECM). Questi Convegni hanno in tal modo contribuito a fornire preziosi elementi di aggiornamento e approfondimento sulle tematiche della sorveglianza e della prevenzione delle MC a quasi 600 operatori sanitari afferenti alle principali discipline sanitarie coinvolte nel percorso nascita (dalla medica territoriale – medici di medicina generale e pediatri di libera scelta - agli specialisti in ginecologia e ostetricia, neonatologia, pediatria, comprendendo anche biologi, farmacisti, dietisti, ostetrici). Per tutti questi eventi sono state prodotte valutazioni circa l’incremento delle conoscenze dei partecipanti attraverso la somministrazione di pre- e post-test formativi che hanno evidenziato un incremento medio delle conoscenze compreso tra 8% e 14%. -7- Di seguito una tabella riassuntiva dei Convegni Nazionali organizzati dal CNMR presso l’ISS Data evento Titolo 2/12/2008 Convegno Network Italiano Promozione Acido Folico 1° Convegno del Coordinamento dei registri delle MC Convegno Network Italiano Promozione Acido Folico Convegno Congiunto Network Italiano Promozione Acido Folico e Coordinamento nazionale dei registri delle Malformazioni Congenite 8/10/2009 9/10/2009 26/11/2010 4 Convegni Nazionali realizzati Crediti ECM erogati 130 N. Partecipanti che hanno richiesto crediti 39 NO 130 39 195 SI 160 87 435 SI 180 120 600 285 operatori hanno avuto crediti formativi 1386 Atti di congresso N. Partecipanti SI 3 atti di 590 congresso partecipanti pubblicati 156 Ulteriori attività di formazione sono state realizzate territorialmente attraverso i corsi coordinati dalla rete SiaNet (Network Nazionale SIAN - Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione): “Corsi/convegni 2009 - La rete dei SIAN a tutela della salute della collettività”: Prima Giornata - Catania, 5 giugno 2009 Seconda Giornata - Erice, 25 settembre 2009 Terza Giornata - Piazza Armerina, 20 novembre 2009 “Corsi/convegni 2010 - La rete dei SIAN a tutela della salute della collettività”: Prima Giornata - Frosinone 30 Settembre 2010 Seconda Giornata - Frosinone 5 Ottobre 2010 Terza Giornata - Frosinone 12 Ottobre 2010 Nell’ambito di questi appuntamenti sono state trattate soprattutto tematiche inerenti il ruolo dell’alimentazione nell’intake dei folati per la prevenzione di MC quale base portante per assicurare adeguati livelli di folatemia nella popolazione e nelle donne in età fertile: “Dieta ricca in folati e supplementazione con Acido Folico in epoca periconcezionale per la prevenzione primaria di difetti congeniti”. Questi eventi formativi hanno inoltre contribuito a promuovere il programma di educazione nutrizionale nelle scuole “Folati : mattoni per la salute - INRAN-ISS- SiaNet” 1.3 Formazione a distanza assistita da tutor formati in residenziale Il Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha proposto nel 2009 (febbraio-aprile 2009) un corso e-learning incentrato sulla prevenzione primaria di difetti congeniti, riservato esclusivamente a specifici profili sanitari/discipline riconducibili alla promozione della -8- salute riproduttiva. Il corso, erogato attraverso la piattaforma per la formazione a distanza (FAD) gestita dall’Ufficio Relazione Esterne (URE) dell’ISS (www.eduiss.it), è stato strutturato in 5 moduli didattici indipendenti ed ha utilizzato una modalità didattica ispirata ai principi del PBL (Problem Based Learning), sviluppata e sperimentata da diversi anni in ISS dall’Ufficio URE. Il primo modulo, propedeutico e obbligatorio per accedere agli altri, ha approfondito i “fattori protettivi” per la gravidanza e il nascituro con particolare riferimento all’AF; i successivi 4 moduli, complementari e facoltativi rispetto al primo, hanno sviluppato invece i principali “fattori di rischio” in gravidanza per le MC: stili di vita, farmaci/malattie infettive, esposizioni ambiente/lavoro, componente genetica. Gli utenti iscritti sono stati assistiti durante l’intero periodo di apertura del corso da una costante assistenza tecnica, e da una attività di supporto relativa a contenuti didattici da parte di tutor appositamente formati attraverso un corso residenziale tenutosi in ISS prima dell’apertura on-line del corso. Questa giornata formativa è stata finalizzata a fornire elementi conoscitivi di base ai tutor che dovevano poi assistere, nel periodo di fruizione del corso on-line, gli utenti del corso FAD. Una seconda giornata residenziale con i tutor si è invece svolta dopo la chiusura del corso quale valutazione condivisa interprofessionale sui seguenti aspetti: - il valore aggiunto del tutoraggio - valutazione dell’efficacia formativa - qualità del corso FAD. L’intero percorso formativo è stato inserito nel programma per l’Educazione Continua in Medicina (ECM) per complessivi (Crediti assegnati: 16 per il modulo propedeutico; 11 per ciascun modulo complementare). Dei 1070 utenti che hanno usufruito delle risorse didattiche del corso, 670 (63%) hanno superato il Modulo Propedeutico. Ciascun modulo complementare è stato studiato da oltre 500 utenti e mediamente i diversi moduli sono stati superati dal 70 % degli utenti che sono stati abilitati alla loro fruizione. Dalla valutazione dei questionari pre- e post-formativi si è osservato un evidente incremento delle conoscenze acquisite. Considerando i partecipanti che hanno compilato correttamente i due questionari (sono esclusi gli utenti che hanno compilato solo uno dei due questionari e gli utenti che erroneamente hanno chiuso per errore il post-test senza registrare le risposte fornite) è stato osservato un incremento delle conoscenze di circa il 20% per il modulo propedeutico e per i moduli complementari 2 e 5. Inferiore l’incremento osservato per i moduli complementari 3 e 4 (rispettivamente 6% e 10 %). Interessante osservare anche il dato relativo al numero di utenti che hanno riportato un incremento di conoscenze: ben il 74 % dei partecipanti ha incrementato le conoscenze iniziali in riferimento ai contenuti didattici del modulo propedeutico. Nei moduli complementari questa percentuale e risultata compresa tra il 33% del modulo sulla “Consulenza genetica nelle malformazioni congenite” e il 63% del modulo sui “Fattori comportamentali e stili di vita”. Al fine di evidenziare ulteriormente l’efficacia formativa del corso FAD sono stati calcolati Key Performance Indicator (KPI) per i singoli moduli didattici (Tabella 1). Da queste valutazione è emerso un livello di partecipazione al corso (tasso di completamento) superiore o uguale al 60% degli iscritti per tutti i moduli e un percentuale media del 50% di iscritti che hanno superato i diversi moduli proposti. Percentuali variabili tra il 18% e il 30% sono stati osservati in riferimento al tasso di inattività che esprime la percentuale di iscritti che non hanno poi iniziati il corso. Si osservano chiaramente percentuali più alte per alcuni moduli complementari in quanto erano direttamente gli utenti abilitati alla loro fruizione (dopo il superamento del modulo propedeutico) a decidere quali moduli iniziare a seguire. Discorso simile ma in modo complementare può essere fatto per il tasso di abbandono (il n. di utenti che pur avendo iniziato il corso lo hanno poi abbandonato), dove si -9- osserva un tasso di abbandono più alto nel modulo propedeutico (obbligatorio per tutti gli iscritti) e più basso per gli altri moduli (il cui accesso era a discrezione del partecipante). Tabella 1. Dettaglio dei Key Performance Indicator (KPI) KPI Prop. 1 Compl.2 (Key Performance Indicator) (n.) (n.) N. Iscrizioni 1310 650 (= partecipazioni previste ) N. Fruizioni 1070 522 (= partecipazioni attive*) N. Completati 796 449 (= partecipazioni effettive) N. Completati con successo 669 394 N. Non iniziati 240 128 N. Abbandoni 274 73 Prop. 1 Compl.2 (%) (%) Tasso di completamento 60.1 69.1 Tasso di completamento 51.1 60.6 con successo Tasso di inattività 18.3 19.7 Tasso di abbandono 25.6 14.0 Compl.3 (n.) Compl.4 (n.) Compl.5 (n.) 650 650 650 450 452 457 393 393 402 348 200 57 Compl.3 (%) 60.5 302 198 59 Compl.4 (%) 60.5 365 193 55 Compl.5 (%) 61.8 53.5 46.5 56.1 30.8 12.7 30.5 13.1 29.7 12.0 Dalla valutazione dei questionari di gradimento sono emerse ottime valutazioni (da parte degli utenti) sia sulla qualità dell’offerta didattica (qualità educativa, rilevanza degli argomenti trattati ed efficacia formativa), che per quanto concerne il supporto tecnico offerto per la fruizione del corso, il tempo di fruizione e l’utilizzo della piattaforma ISS. In particolare gli utenti hanno accolto molto favorevolmente la possibilità di poter seguire un corso di formazione gestendo liberamente il tempo dedicato allo studio e la possibilità di accedere al corso anche dalla propria abitazione o dal proprio posto di lavoro. Questo aspetto è stato particolarmente gradito dalle donne che sono state il 70 % degli iscritti, proprio in relazione alle loro esigenze di gestione familiare. Ulteriori valutazioni di efficacia di questa attività didattica sono state proposte ad un anno dalla fine del corso, chiedendo ai partecipanti di compilare un questionario di follow-up per l’autovalutazione delle proprie conoscenze e per registrare la percezione dell’impatto del corso sia sulle loro pratiche professionali sia in riferimento al miglioramento di attitudini e opinioni sulla promozione dell’AF. Il questionario di follow-up è stato proposto ai partecipanti in modalità on-line attraverso la stessa piattaforma per la formazione a distanza utilizzata per il corso FAD, sottoforma di risorsa aggiuntiva al Modulo Propedeutico. Il questionario presentava domande con risposte a scelta multipla. Alcune erano di carattere generale e di opinione, altre indagavano invece attitudini e comportamenti dei partecipanti. Per queste ultime sono state formulate domande ad hoc, con opzioni di risposta su scala Likert. - 10 - Nel periodo aprile-giugno 2010, circa 670 iscritti al corso hanno compilato il questionario di follow-up. Dalle domande di carattere generale è emerso che per il 76% dei rispondenti questo corso FAD è stato l’unico momento di approfondimento sull’AF e i folati per la prevenzione primaria di MC. Dall’analisi del questionario di follow-up, secondo l’autovalutazione dei partecipanti al corso FAD, è emerso un positivo cambiamento di attitudini e comportamenti. Infatti, a un anno dalla fine del corso, i partecipanti hanno percepito un miglioramento della qualità nella loro pratica professionale, con una maggiore attenzione alla promozione attiva dell’AF e, più in generale, alla prevenzione primaria delle MC. In particolare rispetto ai comportamenti, ben l’80% dei rispondenti ha dichiarato che quanto appreso durante il corso ha contribuito a modificare (abbastanza 60%; molto 21%) la propria attività professionale. Questo dato è stato confermato dall’analisi dei dati sulla frequenza con cui questi operatori hanno informato le donne sulla prevenzione delle malformazioni congenite con AF e folati prima e dopo il corso FAD (la percentuale di “spesso” o “molto spesso” è ad esempio passata dal 14% - prima del corso - al 40% - dopo il corso). In riferimento alle domande finalizzate a misurare la persistenza delle loro conoscenze ad un anno dalla chiusura del corso, è emerso che un’alta percentuale di partecipanti ha indicato correttamente il dosaggio raccomandato per le donne sane (supplementazione di AF con 0,4 mg) e la corretta modalità di prescrizione dei formulati in esenzione a base di AF. Alcune criticità sono invece emerse sui dosaggi di AF raccomandato per le donne considerate a rischio. In ogni caso complessivamente si è osservato un buon livello di mantenimento delle conoscenza distanza di un anno dal corso. Questo dimostra la validità e l’efficacia del corso di formazione proposto per gli operatori sanitari. I risultati convalidano la buona riuscita di questa esperienza formativa, confermando la validità della FAD rispetto alla formazione professionale sulle tematiche di prevenzione e promozione della salute riproduttiva. 1.4 Formazione a cascata Sulla base delle esperienze formative maturate nel corso del progetto, e in particolare prendendo come modello di riferimento il corso di formazione a distanza (Corso FAD - relazionato nel paragrafo 1.3), è stato prodotto, in collaborazione con l’Ufficio Relazioni Esterne (URE) dell’ISS, un manuale da proporre agli uffici di formazione delle ASL del territorio nazionale. Questo manuale intende rappresentare un modello operativo di riferimento per proporre interventi formativi residenziali nelle strutture sanitarie interessate. Il manuale è stato strutturato in come volume a fogli mobili diviso in più parti: • Premessa (P) • Introduzione: Il Percorso Formativo (I) • Note Per L’utilizzo Del Manuale (N) • Dossier Direttore Del Corso (D) • Dossier Facilitatore (F) • Dossier Partecipante (P) Questa struttura e articolazione permette infatti un’agevole gestione organizzativa del corso da parte del manager/organizzatore dell’evento formativo (che viene guidato progressivamente nelle procedure di organizzazione e gestione dell’evento formativo) e del facilitatore (che segue direttamente il gruppo in formazione). Il dossier del Partecipante rappresenta infine il riferimento didattico del discente (utente finale della formazione). La metodologia didattica utilizzata per la formazione è il Problem Based Learning (PBL) secondo lo schema metodologico del “One day – One Problem”. La struttura a fogli mobili permette inoltre una notevole flessibilità ed usabilità del manuale. Permette infatti di poter separare agevolmente i vari dossier e di assegnare ad ogni soggetto interessato al percorso didattico la parte di sua competenza (Direttore/Facilitatore/Partecipante). Questa flessibilità permette inoltre la possibilità di modificare, integrare e aggiornare costantemente e in modo semplice i contenuti didattici che ne hanno bisogno. Di seguito si allega in via esemplificativa l’indice del Manuale. - 11 - PREMESSA (P) INTRODUZIONE: IL PERCORSO FORMATIVO (I) I.1 Origine del corso e fabbisogno formativo I.2 Gruppo di miglioramento I.3 Il Corso di formazione I.4 Accreditamento ECM I.5 Formazione e supervisione a cura dell’Istituto Superiore di Sanità NOTE PER L’UTILIZZO DEL MANUALE (N) DOSSIER DIRETTORE DEL CORSO (D) D1) IL CORSO DI FORMAZIONE D.1.1 Brevi note sull’origine del corso e il fabbisogno formativo D.1.2 Programma D.1.3 Scopo e obiettivi D.1.4 Metodo didattico D.1.5 Destinatari e accreditamento ECM D.1.6 Valutazione D2) RISORSE PER L’ORGANIZZAZIONE DEL CORSO D.2.1 Risorse umane D.2.2 Supporti didattici D.2.3 Materiali D.2.3.a Problema e soluzione tipo D.2.3.b Letture D.2.3.c Esercitazione e soluzione D.2.3.d Lezione comunicazione D.2.3.e Griglie role-play D.2.3.f Questionario ECM D.2.3.g Questionario gradimento D.2.3.h Modulo “La qualità percepita” DOSSIER FACILITATORE (F) F1) IL CORSO DI FORMAZIONE F.1.1 Brevi note sull’origine del corso e il fabbisogno formativo F.1.2 Programma F.1.3 Scopo e obiettivi F.1.4 Metodo didattico F.1.5 Destinatari e accreditamento ECM F.1.6 Valutazione F2) GUIDA DEL FACILITATORE F.2.1 Analisi F.2.2 Studio individuale F.2.2.a Letture F.2.2.b Esercitazione e soluzione per feedback F.2.3 Soluzione F3) MATERIALI FACILITATORE F.A1 - Problema con obiettivi specifici F.A2 - Domande stimolo F.A3 - Letture F.A4 - Esercitazione e soluzione F.A5 - Soluzione tipo del problema 4) MATERIALI per PARTECIPANTI F.B1 - Problema F.B2 - Scheda “definizione obiettivi di apprendimento” F.B3 - Letture F.B4 - Esercitazione F.B5 - Scheda “soluzione problema” DOSSIER PARTECIPANTE (P) P. IL CORSO DI FORMAZIONE P.1 Programma / Brochure del Corso P.2 Metodo didattico P.3 Questionario ECM P.4 Questionario gradimento P.5 Modulo autorizzazione ricontatto “La qualità percepita” - 12 - 2. ATTIVITÀ INFORMATIVE ALLA POPOLAZIONE 2.1 Attività formativa/informativa rivolta agli studenti Le attività di formazione-informazione nelle scuole è stata realizzata attraverso una stretta collaborazione con INRAN e rete dei SIAN. Sono stati coinvolti 10 istituti rappresentativi di diverse realtà geografiche del nostro paese: Veneto – Lazio – Sicilia (Figura 1). Figura 1. Elenco delle scuole coinvolte nelle attività “Folati mattoni per la vita” e relativa collocazione geografica Nelle scuole coinvolte sono stati applicati tre distinti modelli formativi-informativi agli studenti coinvolti: - Approccio frontale: attività presentate da operatori SIAN - Peer education: ciascuna classe si è organizzata in gruppi di lavoro per realizzare una attività extra-didattica scelta tra quelle proposte e presentare i risultati ad altri ragazzi - Formazione a cascata: operatori esperti in educazione sanitaria hanno formato alcuni insegnanti che a loro volta hanno istruito gli alunni Sono stati somministrati i questionari previsti dal protocollo di studio: Questionario 1 sugli stili di vita e le abitudini alimentari, Questionario 2 pre-intervento per valutare le conoscenze pregresse sull’acido folico e i folati Questionario 2 post-intervento per valutare le conoscenze acquisite Questionario di gradimento delle attività svolte. Dall’analisi dei questionari pre-post intervento si è osservato un aumento medio percentuale di conoscenze in tutte le domande fatte agli studenti. Media dei punteggi esatti: 2.01 vs 6.38 (p<0.001). L’attività nelle scuole ha permesso la messa a punto e validazione di strumenti operativi per promuovere la conoscenza tra gli adolescenti sull’importanza dell’AF nella prevenzione dei DTN. - 13 - Questi strumenti opportunamente validati sono stati quindi messi a disposizione della rete dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN), che hanno proposto il modello formativo-informativo in altre realtà scolastiche territoriali del nostro paese. 2.2 Diffusione della raccomandazione a livello nazionale verso la popolazione e minoranze etnico linguistiche L’attività di diffusione a livello nazionale del materiale informativo-divulgativo destinato alla popolazione generale (elaborato dal CNMR in lingua italiana) ha portato sul territorio nazionale la distribuzione di circa 250.000 depliant e l’esposizione di quasi 20 poster presso farmacie, studi medici, aziende ospedaliere, aziende sanitarie locali. I dati complessivi per regione sono mostrati nella Tabella 2. I principali riferimenti a livello territoriale, a cui sono stati inviati questi materiali, afferiscono ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL, in particolare Consultori, Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. Anche Aziende Ospedaliere e numerose Farmacie hanno richiesto l’invio di questi documenti informativi da poter distribuire a propri utenti. Tabella 2. Distribuzione complessiva dei materiali informativi messi a punto dal CNMR sul territorio nazionale Al fine di raggiungere anche minoranze etnico-linguistiche i medesimi materiali divulgativi sono stati tradotti in 10 lingue (Figura 1). Al fine di ottimizzare le risorse del progetto, e in considerazione all’impossibilità di fornire quantitativi di depliant adeguati ai reali bisogni degli operatori sanitari localmente coinvolti nella distribuzione dei depliant alle minoranze linguistiche, tali prodotti editoriali sono stati messi a disposizione degli stessi operatori, attraverso il sito web del CNMR (www.iss.it/cnmr). Gli operatori delle Asl e dei consultori, e i medici che necessitavano di uno o più depliant nelle diverse lingue potevano scaricare e stampare liberamente i depliant nei formati grafici per la libera distribuzione agli utenti. - 14 - Albanese Cinese Arabo Francese Portoghese Rumeno Russo Spagnolo Tedesco Inglese Figura 1. Traduzione integrale del depliant italiano in 10 lingue Figura 2. Esempio di un pagina del Nuovo depliant multilingue in 11 lingue compreso l’italiano Al fine di rendere più semplice la comunicazione del messaggio preventivo verso le minoranze etnicolinguistiche presenti nel nostro paese, nell’ambito del progetto è stato messo a punto un nuovo prodotto grafico multilingue (figura 2). Questo libretto, editorialmente suddiviso in sedicesimi, contiene al sul interno i messaggi chiave per una corretta prassi di supplementazione in 11 lingue: italiano, rumeno, albanese, russo, spagnolo tedesco, francese, inglese, cinese, arabo, portoghese. In tal modo per il prossimo futuro gli operatori potranno, attraverso un unico prodotto grafico, fornire un couselling efficace per la prevenzione dei difetti congeniti con l’AF. Anche questo prodotto, ancora in fase di finalizzazione, verrà messo a disposizione sul sito web del CNMR e prossimamente distribuito sul territorio nazionale. - 15 - 3. ALTRE ATTIVITÀ DI PROMOZIONE DELL’ACIDO FOLICO 3.1 Attività di sensibilizzazione svolte in collaborazione con l’ Associazione Spina Bifida Italia (ASBI onlus) L’ASBI ha curato per gli anni 2008-2010 l’organizzazione delle Settimane Nazionali della Spina Bifida (4-12 ottobre 2008; 3-11 ottobre 2009; 2-10 ottobre 2010). Le principali iniziative organizzate nell’ambito di queste settimane di sensibilizzazione sono state: - incontri per le Famiglie durante il quale esperti del settore della Spina Bifida hanno affrontato diversi aspetti della patologia e dei relativi servizi; - campagne di sensibilizzazione attraverso mass-media dal titolo"Diamo a chi è affetto da Spina Bifida un mondo all'altezza dei suoi sogni" con patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso che ha curato anche messa in onda di Spot VIDEO, Spot Radio, diffusione/distribuzione di Flyer e Locandine; - organizzazione di convegni scientifici 1-3 ottobre 2010 “'La qualità dei servizi alla persona con Spina Bifida in Italia',” 3 ottobre 2009 “La spina bifida in Italia oggi: prevenzione, ricerca e cura” 10-11 ottobre 2008 “La tutela della disabilità tra costi sociali e qualità della vita” Sempre attraverso ASBI onlus sono state realizzate altre attività di divulgazione sulla prevenzione della Spina bifida e DTN:: - la distribuzione alle donne dell’opuscolo “Che sia maschio o femmina…l’importante è che sia sano!” attraverso le Farmacie Comunali Riunite (FCR) (figura1). - la campagna di sensibilizzazione “Toglietevi un pensiero” iniziativa promossa e sostenuta dall’ASBI onlus, rivolta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema legato ai timori della gravidanza da parte delle donne. La campagna ha infatti avuto come obiettivo quello di stimolare la comprensione delle problematiche che ruotano attorno alla decisione di mettere al mondo un figlio e alle molteplici ansie che possono emergere in fase di gestazione. In particolare, la comunicazione ha puntato sull’informazione rispetto alle patologie connesse alla carenza di acido folico, prima fra tutte la spina bifida, e alle difficoltà di assorbimento legate al polimorfismo genetico. La campagna attraverso azioni di divulgazione in occasione di convegni e congressi nazionali previsti nel corso del 2010, ha raggiunto anche gli operatori sanitari con l'obiettivo di sensibilizzarli rispetto all'importanza di affiancare la donna con consigli utili ed efficaci per la prevenzione primaria di malformazioni. - l’attivazione di un sevizio di "consulenza e orientamento” per pazienti con spina bifida e loro familiari attraverso la consultazione di aree dedicate del portale www.spinabifidaitalia.it quali il servizio di counselling online “L’esperto risponde”, dove esperti e professionisti rispondono direttamente anche a domande sulla prevenzione di queste gravi malformazioni . L’ASBI ha inoltre attivato un Numero Verde 800 866031, attivo tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21, con medesime finalià di “consulenza ed orientamento”. Una importante attività di sensibilizzazione organizzata dall’ASBI con la consulenza tecnicoscientifica del CNMR è stata la campagna “Io non concepisco una vita senza acido folico”. La prima edizione di questa campagna di sensibilizzazione si è svolta nel mese di maggio 2009. Tale attività avrà una seconda edizione nel 2011 e, in accordo con il CNMR, l’ASBI ripeterà questo evento ogni anno nel mese di maggio che è stato individuato come il mese della prevenzione delle MC. L’edizione 2009 si è avvalsa del supporto di Coop ITALIA, impresa leader nel mondo della grande distribuzione italiana e del il Sindacato Medici Italiani (SMI). Questo ha permesso di allestire stand informativi in 36 Ipercoop di tutto il territorio nazionale (Tabella 2), attraverso i quali medici e ginecologi dello SMI hanno dato informazioni sui DTN, sulle sue cause e conseguenze, e sulla possibilità di prevenire questa patologia utilizzando una dieta adeguata e assumendo acido folico. - 16 - Presso gli stand sono inoltre stati forniti consigli nutrizionali su quali prodotti ortofrutticoli sono particolarmente ricchi in folati. Tabella 2. Elenco degli Ipercoop su tutto il territorio nazionale che ospiteranno la campagna Afragola – NA (C.C. Le Porte di Napoli) Aprilia – LT (C.C. Aprilia 2) Avellino (Ipercoop Avellino) Barletta – BA (Ipercoop Barletta) Bologna (C.C. Lame) Cantù – CO (C.C. Mirabello) Carpi – MO (Borgogioso) Castenaso – BO (C.C. Nova) Catania Chieti (C.C. Abruzzo) Ferrara (C.C. Il Castello) Foggia (Ipercoop Foggia) Genova (C.C. L’Aquilone) Gradisca – GO (C.C. Isonzo) Lecce (Ipercoop Lecce) Livorno (C.C. Fonti del Corallo) Mantova (C.C. Favorita) Milano (Baggio) (C.C. La Torre) Modena (Grandemilia) Novate Milanese – MI (C.C. Metropoli) Perugia (Collestrada) Piacenza (C.C. Gotico) Pinerolo – TO (C.C. Le Due Valli) Ragusa (C.C. Ibleo) Rimini (C.C. Malatesta) Roma (C. C. Casilino) San Benedetto del Tronto (AP) (C.C PortoGrande) San Donà di Piave – VE (C.C. Piave) Senigallia – AN (C.C. Maestrale) Sesto San Giovanni – MI (C.C. Sarca) Taranto (Ipercoop Taranto) Terni (Ipercoop Terni) Torino (Parco Commerciale Dora) Trento (Superstore Trento) Vigevano – PV (C.C. Il Ducale) Viterbo (C.C. Tuscia) Il Centro Nazionale Malattie Rare ha contribuito offrendo il supporto tecnico-scientifico e la revisione del materiale divulgativo/informativo (poster e volantini) che sono stati distribuiti nell’ambito della campagna di sensibilizzazione (vedi figura 2). La comunicazione attraverso i media ha visto la diffusione dell’iniziativa attraverso: • 4 agenzie stampa • 17 testate quotidiane • 9 testate settimanali • 8 testate di comunicazione • 46 teste online e siti web • 2 emittenti televisive • 13 emittenti radiofoniche • 24 testate hanno pubblicato gratuitamente l’annuncio stampa Per la comunicazione all’interno dei punti vendita sono stati allestiti stand informativi con i poster dell’iniziativa. Gli stand erano presidiati da almeno un medico, un volontario delle associazioni spina bifida, informatori scientifici e hostess. Sul tavolo di ciascuno stand (figura 3) sono stati esposti un cesto contenente alcuni alimenti campione ad alto contenuto di folati (spinaci, lattuga, patate, carote..) e campioni omaggio di integratori a base di acido folico da distribuire alle donne interessate alla prevenzione. Il Sindacato Medici Italiani si è attivato per assicurare la presenza di almeno due medici (di cui un ginecologo) per ogni stand allestito nei 36 punti vendita sul territorio nazionale, per descrivere la patologia (insorgenza, caratteristiche, incidenza, complicanze..) e fornire informazioni utili e consigli sulla prevenzione della spina bifida e dei DTN in generale. Gli Ipercoop in cui si è potuto contare sulla presenza di un medico del sindacato sono stati 21 con copertura oraria differente. L’iniziativa ha rappresentato un momento importante, di mobilitazione e attività in prima linea per la promozione alla supplementazione con acido folico; nonostante le difficoltà logistiche e di organizzazione la valutazione complessiva della campagna è positiva, considerando l’afflusso medio in un punto vendita Ipercoop al sabato (circa 7.000 persone), il numero di volantini distribuiti (12.250 circa), la comunicazione ampia e diffusa attraverso: la pubblicazione dell’annuncio stampa - 17 - su spazi gratuiti di mensili, settimanali e quotidiani nazionali e locali, l’attività di ufficio stampa nazionale e locale, la segnalazione dell’iniziativa e della campagna sul sito e-coop, la presenza di un articolo con approfondimenti sull’Associazione e sulla patologia sul magazine mensile inviato ai soci Coop (6 milioni in Italia), il magazine delle Associazioni Spina Bifida e la segnalazione dell’iniziativa e pubblicazione della campagna attraverso il sito web http://www.asbi.info e il portale http://www.spinabifidaitalia.it. Figura 1. Campagna di informazione da parte delle farmacie comunali - 18 - Figura 2. Volantino messo a punto dal’associazione ASBI con la “Consulenza scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità – Network Italiano Acido Folico” 3.2 Distribuzione dei materiali informativi sull’AF a meeting convegni e momenti di formazione FORUM PA (edizioni 2008 - 2009 – 2010) In occasione del edizioni 2008-2010 del FORUM PA, il CNMR ha distribuito materiali informativi sull’acido folico prodotti dal Network e dal CNMR attraverso i stand informativi allestiti dall’Istituto Superiore di Sanità. Ricercatori del CNMR presenti negli stand allestiti dall’ISS hanno fornito informazioni su: - importanza della supplementazione peri-concezionale - attività del Network Italiano Acido Folico SANIT (edizioni 2008 – 2009 – 2010) In occasione delle edizioni del Sanit 2008-2010, il CNMR ha distribuito materiali informativi sull’acido folico prodotti dal Network e dal CNMR attraverso i stand informativi allestiti dall’Istituto Superiore di Sanità. Ricercatori del CNMR presenti negli stand allestiti dall’ISS hanno fornito informazioni su: - importanza della supplementazione peri-concezionale - 19 - - attività del Network Italiano Acido Folico In occasione del Sanit 2009 il CNMR ha inoltre attivamente partecipato al Convegno INRAN: “I consumi alimentari in Italia: corretta informazione e prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare” con un intervento a cura delle dott.ssa D. Taruscio dal titolo “Prevenzione Primaria di difetti congeniti mediante la vitamina B9 (acido folico e folati)” TRE GIRONATE DELLA SALUTE - 2-4 ottobre 2009 Giardini di Castel Sant’Angelo, Roma In occasione della Manifestazione organizzata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali in collaborazione con altre istituzioni pubbliche, con Associazioni di categoria, Società scientifiche e sportive sono stati allestiti spazi a cura dei colleghi dei SIAN per la promozione dei folati e dell’acido folico per la prevenzione di difetti congeniti. CONVENTION SICURA 2009- 27-28-05-2009 Modena Il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare (ISS) in rappresentanza del Network italiano Promozione Acido Folico ha partecipato a questo importante Meeting offrendo al Network una forte visibilità in una delle manifestazioni nazionali più importanti sulla sicurezza alimentare e la nutrizione. Al meeting partecipano centinaia di professionisti (es. operatori del SSN, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, universitari, industrie, ecc.) HANDICAP DAY 2010 - 2-3 ottobre 2010 Piazza del Popolo, Roma In occasione delle due giornate di sensibilizzazione sull’Handicap, il CNMR ha allestito un proprio Stand informativo e sono stati distribuiti i materiali informativi sull’acido folico prodotti dal Network e dal CNMR. Inoltre, i ricercatori del CNMR hanno fornito informazioni specifiche su: - importanza della supplementazione peri-concezionale con AF - attività del Network Italiano Acido Folico Eventi organizzati dalla Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia (FIOG) e AGEO (Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri) Nel periodo ottobre 2009 - ottobre 2010 Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia (FIOG) e AGEO (Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri) hanno distribuito opuscoli e poster informativi messi disposizione dal CNMR (circa 5000 opuscoli) nelle attività congressuali, nei convegni e nei corsi di formazione da loro organizzate/patrocinate ovvero a cui hanno partecipato. 24-25 ottobre 2009 Martellago (VE) Convegno “Dolore in ostetricia e ginecologia” Organizzato dalla Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia (FIOG) e dall’Ass. Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO); 6 novembre 2009 Castrocaro (FC) “Tumori ginecologici e della mammella: stile di vita, ormoni e riproduzione”; Week End Clinico della Società Italiana della Riproduzione (SIR) 13-14 novembre 2009 Padova “Prevenzione primaria in ginecologia: attualità e prospettive” Congresso medico per Medico chirurgo in Ginecologia e ostetricia; 12, 13,16,17 e 24 novembre 2009 Mestre (VE) corso per gli specialisti ambulatoriali della Società di Formazione Permanente per la Medicina Specialistica (SIFOP); Il corso è stato tenuto dal prof. Giorgino Presidente della FIOG: 18-20 novembre 2009 Bari “Ginecologia e ostetricia up to date: integrazione ospedale-territorio”; Congresso Nazionale FIOG - 20 - 1-3 dicembre 2009 Torino 2° Congresso Nazionale della Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia FIOG; 18 dicembre 2009 Padova “Procreazione Medicalmente Assistita e Dolore” Organizzato dalla Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia (FIOG) e dall’Ass. Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO); 15-17 aprile 2010, Sorrento (Na) “12° Congresso Nazionale AGEO e Congresso FIOG Regione Campania - Percorso nascita: la difficoltà del concepire e il rischio del partorire” Corso ECM a per Medico chirurgo (specialisti in Ginecologia e ostetricia), Ostetrica/o 30 aprile 2010, Bari – “Tumori ginecologici estrogeno correlati - Ruolo della Metformina nella prevenzione dei cancri ginecologici”. Corso di aggiornamento Corso ECM per Medico chirurgo (specialisti in Ginecologia e ostetricia, Endocrinologia, Oncologia), Ostetrica/o 6-8 maggio 2010, Viareggio – “10° international workshop on lower genital tract pathology - hpv disease 2010 a.d.: coming into the light”. Organizzato da: Associazione Culturale Enea e European Cervical Cancer Association (ECCA) Accreditamento ECM per Tecnico sanitario di laboratorio biomedico 14-15 maggio 2010, Lodi - “Ospedale e territorio dedicati alla Donna” 2° Congresso Regionale Macro Area Nord Italia della FIOG (Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia) Accreditamento ECM Regionale per Medico Chirurgo, Ostetrica/o, Infermiere 5 giugno 2010, Genova – “Infezioni genitali” Congresso Sumai (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell'Area Sanitaria) con il patrocinio delle principali società scientifiche di ginecologia ed ostetricia 18 giugno 2010, Padova - “La cervice uterina nella riproduzione umana”. Organizzato da AGEO (Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri), Università di Padova, FIOG (Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia) Accreditamento ECM per Medici di Medicina Generale, Ginecologi Endocrinologi, Ostetriche, Infermieri e Biologi 23-26 giugno 2010, Cagliari - “L’evoluzione ventennale delle scienze ginecologiche ed ostetriche”. Organizzato da: Associazione Italiana Endometriosi, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Sassari e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari e Sassari Accreditamento ECM per medico chirurgo (specialità: Ginecologia ed Ostetricia), Ostetrica/o, Biologi, Psicologi, Infermieri. 4 settembre 2010, Bologna - 10° SISMeR Forum– The energy of life Organizzato da SISMeR (Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione – Istituto privato che opera dal 1994 nell’ambito della fisiologia e patologia della riproduzione) con il patrocinio delle principali società scientifiche di ginecologia ed ostetricia 17- 18 settembre 2010, Taranto - III Meeting Internazionale Modern trends in Andrologia e Riproduzione Assistita - 21 - Organizzato dal Centro di Riproduzione e Andrologia (CREA) con il patrocinio delle principali società scientifiche di ginecologia ed ostetricia Accreditamento ECM per Medici Chirurghi (specialisti in Andrologia, Endocrinologia, Ginecologia ed Ostetricia, Medicina Generale, Patologia Clinica ed Urologia), Biologi e Ostetriche. 27-29 settembre 2010, Roma - “Ospedale e Territorio dedicati alla donna”. Congresso Nazionale A.G.U.I. (Associazione Ginecologi Universitari Italiani), Congresso Nazionale AGIF (Associazione Ginecologi Italiani in Formazione) Congresso Annuale LAMM (Società Laziale, Abruzzese, Marchigiana e Molisana di Ginecologia). Accreditamento ECM Nazionale per Medico Chirurgo (specialisti in Ginecologia e Ostericia, Endocrinologia, Oncologia), Osterica/o, Infermiera/e Nota: La tematica dell’acido folico è stata affrontata nel Simposio Satellite AGEO (Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri) – AgiCO (L'associazione dei ginecologi consultoriali) L'Ambulatorio Ginecologico: attualità e prospettive. (27 settembre 2010) - 22 - U.O. 2 - Valutazione rischio-beneficio. Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare – ISS. Responsabile Dott. Alberto Mantovani. 1. Studio e documentazione sui possibili rischi per la salute associati all’apporto non solo carente, ma anche squilibrato od eccessivo, di acido folico. 2. Valutazione del rapporto rischio beneficio relativamente a tutte le possibili strategie di sanità pubblica con particolare riguardo alla fortificazione degli alimenti. La U.O. 2 ha svolto attività di studio e documentazione sui possibili rischi per la salute associati all’apporto non solo carente, ma anche squilibrato od eccessivo, di acido folico, al fine di effettuare una valutazione del rapporto rischio beneficio relativamente a tutte le possibili strategie di sanità pubblica con particolare riguardo alla fortificazione degli alimenti. Le recenti preoccupazioni per i possibili effetti di un’assunzione eccessiva di acido folico (AF) hanno portato ad una rivalutazione della prassi di fortificazione generalizzata degli alimenti. Tali rischi, riguardanti sia le interferenze con il metabolismo della vitamina B12 sia la promozione tumorale, vanno caratterizzati dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo. Per rispondere a tali preoccupazioni, la U.O. 2 ha valutato i dati sui possibili rischi da eccesso di AF. Il lavoro prodotto è stato presentato, oltre che alle strutture del SSN ed alla comunità scientifica nel corso delle attività del Network promozione acido folico, come documento nell’ambito dell’Authority Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), per la valutazione delle evidenze disponibili sulla correlazione fra biomarcatori di assunzione (livelli sierici, plasmatici o eritrocitari di folati) ed effetti avversi dell’AF in popolazioni in cui viene effettuata la fortificazione generalizzata delle farine e da cui sono emerse le seguenti indicazioni: a. I dati di esposizione interna, oltre che limitati, non sono facilmente confrontabili in quanto vengono usati differenti biomarcatori ed unità di misura (ad es., ng/ml o nmol/l); b. una frazione limitata ( < 5%) di popolazione sopra i 60 anni mostra una correlazione tra bassi livelli di vitamina B12 ed alti livelli di folati; c. il cancro del colon-retto è la patologia che desta maggiori preoccupazioni: i dati epidemiologici e sperimentali disponibili suggeriscono che la carenza di AF sia un fattore di rischio al contempo l’eccesso di AF potrebbe risultare in una promozione maligna di frequenti lesioni benigne generando un effetto paradosso. Tale effetto è stato confermato da uno studio in vitro (Protiva et al.) che ha mostrato come sia la carenza che l’eccesso di AF alterino l’espressione genica, in particolare riguardo le risposte immunitarie ed infiammatorie in cellule intestinali umane. d. alcune evidenze (Ly et a.l, Larsson et al.) suggeriscono una correlazione fra alti livelli di folati ed aumento del rischio di carcinoma mammario (soprattutto post-menopausale ); studi sperimentali indicano un possibile effetto di una esposizione precoce ad alti livelli; e. non si evidenzia un ruolo protettivo di alti livelli di AF (corrispondenti al quintile o quartile più alto del biomarcatore selezionato) nei confronti dei tumori ne delle patologie cardiovascolari (Clarke et al.). A tale riguardo un recente studio ha mostrato che una supplementazione con 0.2 mg per almeno 6 mesi, è altrettanto efficace rispetto a dosi più alte sinora usate e presenta minori problemi di sicurezza (Tighe et al.). f. vi sono evidenze che l’uso di alimenti fortificati e di integratori porta ad un consistente incremento di AF non metabolizzato in circolo in generale i dati indicano come gli effetti dell’AF vadano considerati anche in relazione con i livelli di B12. (Morris et al.) - 23 - g. Preoccupazione desta l’osservazione che l’uso contemporaneo di alimenti fortificati ed integratori potrebbe portare al superamento dell’UL in bambini ed adolescenti (Yeug et al., Bayley et al.). I possibili effetti avversi di un eccesso di AF in queste fasce di età non sono noti. I livelli di folati nel siero o nel plasma associati con un iniziale incremento di effetti avversi nei soggetti vulnerabili (di mezza età o anziani) sono dell’ordine dei > 25 nmol/l. Considerando che tali livelli sono raggiungibili nelle popolazioni in cui si effettua la fortificazione generalizzata degli alimenti, occorre adottare un atteggiamento cautelativo nei confronti di tale prassi, almeno in attesa di ulteriori studi. Per contro, è opportuno sostenere strategie quali la promozione di un’alimentazione corretta e la supplementazione periconcezionale. La attività dell’U.O.2 nell’ambito della valutazione rischio-beneficio è stata comunicata, mediante relazioni orali e poster, a diversi incontri a carattere sia Nazionale che Internazionale, in particolare, oltre agli incontri annuali del Network acido folico: European Teratology Society (Edimburgo, Scozia - Settembre 2008) International Risk Assessment Workshop (Bodensee, Germania - Settembre 2008) Eurotox 2008 (Rodi, Grecia - Ottobre 2008) Società Italiana di Tossicologia (Verona, Gennaio 2009) 1st and 2nd ICORD Meeting (ISS, Febbraio 2009 e Buenos Aires aprile 2010) European Health Claims Conference (Ginevra, Svizzera - Marzo 2009) EFSA ESCO WG, Uppsala, Svezia – Gennaio 2009 Workshop ISS Rischio-beneficio in sicurezza alimentare (edizioni giugno 2009 e febbraio 2011) Le comunicazioni effettuate hanno presentato l’approccio alla valutazione rischio-beneficio dell’acido folico (AF) sviluppato nell’ambito della U.O. 2, dando rilievo sia al possibile ruolo dell’AF nel ridurre l’impatto di specifici fattori di rischio in popolazioni esposte (Es. situazioni di elevata contaminazione ambientale con arsenico), sia la forte attenzione nei confronti delle recenti evidenze che suggeriscono un possibile ruolo nella promozione tumorale in alcune fasce a rischio come gli anziani. Tale approccio è stato anche presentato in fase di gruppi di discussione all’incontro di studio organizzato dall’EFSA sulla valutazione rischio-beneficio dell’AF con particolare riguardo alla fortificazione, sia volontaria sia generalizzata (ESCO Report). I dati raccolti sono stati inoltre utilizzati per implementare due basi di dati dell’ISS: il database EDID sulle interazioni tra interferenti endocrini e nutrienti (accessibile dalla home page dell’area tematica ISS dedicata agli interferenti endocrini www.iss.it/inte) ed il database RareDisease and Orphan Drugs nella sezione dedicata all’AF (http://dspace.iss.it/srdspace/handle/2198/402). L’attività della U.O. 2 ha quindi contribuito alla valutazione comparata della sicurezza di differenti opzioni per incrementare l’assunzione di AF nella popolazione delle donne in età fertile che non escludono attivamente la procreazione. Tale valutazione deve necessariamente contemperarsi col Principio di Precauzione date le importanti lacune conoscitive sugli aspetti qualitativi e quantitativi degli affetti avversi dell’acido folico. - 24 - Nell’ultimo anno la UO 2 ha avviato due attività utili per migliorare la gestione dei rischi e dei benefici dell’AF, in particolare i fattori di rischio correlati all’alimentazione per la frazione di difetti del tubo neurale non prevenibile con la supplementazione, tra questi specifica attenzione va data ad un incremento delle conoscenze riguardo le carenze d zinco ed inositolo, l’iperglicemia associata a squilibri metabolici, l’esposizione a specifici contaminanti (arsenico e fumonisina B1). L’altro aspetto è la possibilità di arricchire il contenuto naturale di folati nel cibi. Un aspetto considerato è stato l’uso di mangimi fortificati per ottenere uova arricchite di folati. I dati disponibili indicano che questo approccio potrebbe portare ad una maggiore assunzione di folati senza problemi per la sicurezza dei consumatori, rispetto alla fortificazione che usando la forma sintetica di B9 ovvero l’AF pone problemi di sicurezza. Riferimenti bibliografici citati 1. Protiva P, Mason JB, Liu Z, Hopkins ME, Nelson C, Marshall JR, Lambrecht RW, Pendyala S, Kopelovich L, Kim M, Kleinstein SH, Laird PW, Lipkin M, Holt PR. Altered folate availability modifies the molecular environment of the human colorectum: implications for colorectal carcinogenesis. Cancer Prev Res (Phila). 2011 Apr;4(4):530-43. 2. Ly A, Lee H, Chen J, Sie K, Renlund R, Medline A, Sohn KJ, Croxford R,Thompson LU, Kim YI. Effect of maternal and postweaning folic acid supplementation on mammary tumor risk in the offspring. Cancer Res. 2010 Dec 6.[Epub ahead of print] 3. Larsson SC, Giovannucci E, Wolk A. Folate and risk of breast cancer: a meta-analysis. J Natl Cancer Inst. 2007 Jan 3;99(1):64-76. 4. Clarke R, Halsey J, Lewington S, Lonn E, Armitage J, Manson JE, Bønaa KH, Spence JD, Nygård O, Jamison R, Gaziano JM, Guarino P, Bennett D, Mir F, Peto R, Collins R; B-Vitamin Treatment Trialists' Collaboration. Effects of lowering homocysteine levels with B vitamins on cardiovascular disease, cancer, and cause-specific mortality: Meta-analysis of 8 randomized trials involving 37 485 individuals. Arch Intern Med. 2010 Oct 11;170(18):1622-31. 5. Tighe P, Ward M, McNulty H, Finnegan O, Dunne A, Strain J, Molloy AM, Duffy M, Pentieva K, Scott JM. A dose-finding trial of the effect of long-term folic acid intervention: implications for food fortification policy. Am J Clin Nutr. 2011 Jan;93(1):11-8. 6. Morris MS, Jacques PF, Rosenberg IH, Selhub J. Circulating unmetabolized folic acid and 5methyltetrahydrofolate in relation to anemia, macrocytosis, and cognitive test performance in American seniors. Am J Clin Nutr. 2010 Jun;91(6):1733-44. Erratum in: Am J Clin Nutr. 2010 Oct;92(4):1002. 7. Yeung LF, Cogswell ME, Carriquiry AL, Bailey LB, Pfeiffer CM, Berry RJ. Contributions of enriched cereal-grain products, ready-to-eat cereals, and supplements to folic acid and vitamin B-12 usual intake and folate and vitamin B-12 status in US children: National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), 2003-2006. Am J Clin Nutr. 2011 Jan;93(1):172-85. 8. Bailey RL, McDowell MA, Dodd KW, Gahche JJ, Dwyer JT, Picciano MF. Total folate and folic acid intakes from foods and dietary supplements of US children aged 1-13 y. Am J Clin Nutr. 2010 Aug;92(2):353-8. 9. ESCO Group EFSA European Food Safety 009http://www.efsa.europa.eu/en/events/event/corporate090121.htm 01/21/2011). - 25 - Authority, (last Uppsala. consultation U.O. 3 Sorveglianza e valutazione degli esiti. Registri regionali malformazioni congenite. Registro Toscana Difetti Congeniti (RTDC). Coordinamento dei Registri regionali difetti congeniti. Centro Nazionale delle Ricerche (CNR), Pisa. Responsabile Dott. Fabrizio Bianchi. INTRODUZIONE L’assunzione di Acido Folico (AF) da parte di una donna nel periodo precedente al concepimento e durante le fasi iniziali della gravidanza assume un ruolo importante nella prevenzione dei difetti del tubo neurale (DTN) e di gravi anomalie alla nascita determinate dalla mancata chiusura del tubo neurale durante la terza e quarta settimana di gravidanza. L’assunzione di AF durante il periodo periconcezionale può ridurre il rischio di altre malformazioni neonatali quali cardiopatie, in particolare conotroncali, anomalie del tratto urinario, schisi orofacciali, difetti in riduzione degli arti, onfalocele. Sulla base della letteratura scientifica ormai consolidata, l’aumento del consumo di AF in epoca periconcenzionale previene almeno la metà di tutti i casi di spina bifida e di altri DTN, oltre ad avere effetti benefici anche su altri esiti della gravidanza. In molti Paesi, le organizzazioni professionali e governative hanno elaborato delle raccomandazioni con lo scopo di incrementare la conoscenza e l’uso di AF. Il Network Italiano Promozione Acido Folico per la Prevenzione Primaria di Difetti Congeniti istituito nel 2004 e coordinato dal Centro Nazionale delle Malattie Rare presso l’Istituto Superiore di Sanità, ha elaborato e diffuso la seguente raccomandazione per la supplementazione periconcezionale dell’acido folico: “Le donne che programmano una gravidanza, o che non ne escludono attivamente la possibilità, devono assumere regolarmente almeno 0,4 mg al giorno di AF per ridurre il rischio di difetti congeniti. E’ fondamentale che l’assunzione inizi almeno un mese prima del concepimento e continui per tutto il primo trimestre di gravidanza.” L’uso di acido folico e il suo effetto preventivo di malformazioni congenite gravi è di grande interesse visto il basso tasso di fertilità delle famiglie italiane e l’elevata percentuale di interruzioni di gravidanza a seguito di diagnosi di malformazione. Al momento, i dati relativi alla conoscenza e all’uso di AF in Italia sono pochi. Nell’ambito del progetto “Prevenzione primaria di difetti congeniti mediante acido folico: valutazione rischio-beneficio, sorveglianza degli esiti, formazione e comunicazione” finanziato dal Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) - Ministero della Salute, è stata assegnata l’Unità Operativa 3 “Sorveglianza e valutazione degli esiti. Registri regionali malformazioni congenite. Registro Toscano Difetti Congeniti (RTDC). Coordinamento dei Registri regionali difetti congeniti.” all’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa (Responsabile Dott. Fabrizio Bianchi). MATERIALI E METODI La valutazione degli esiti malformativi selezionati è stata svolta in collaborazione con il Registro Nazionale Malattie Rare presso l’ISS ed i Registri italiani delle malformazioni congenite. La valutazione ha comportato inizialmente un’attività di coordinamento dei Registri coinvolti stabilendo modalità condivise di trasmissione dei dati e dei denominatori, a cui è seguita la fase di costruzione dell’archivio dei dati rilevati nel periodo disponibile da parte di ciascun Registro. Gli eventi studiati comprendono i nati vivi con difetto congenito accertato alla nascita o in periodo postnatale, le morti fetali oltre le 20 settimane di età gestazionale, gli aborti indotti (AI) a seguito di diagnosi prenatale di difetto congenito effettuati entro le 24 settimane di età gestazionale. - 26 - I Registri coinvolti nello studio sono i seguenti: 1. Nord-Est Italia (NEI) (numero medio di nati/anno=56.586) 2. Emilia-Romagna (IMER-Indagine Malformazioni congenite dell’Emilia Romagna) (29.756 nati/anno) 3. Toscana (RTDC-Registro Toscano Difetti Congeniti) (26.962 nati/anno) 4. Campania-Registro Campano Difetti Congeniti (50.250 nati/anno) 5. Sicilia (ISMAC-Indagine Siciliana Malformazioni Congenite) (18.390 nati/anno) 6. Lombardia (Province Varese, Sondrio e ASL MI1) (17.816 nati/anno) Questi registri coprono circa il 40 per cento dei nati del territorio italiano (circa 200.000 nascite/anno). Nella prima fase del progetto è stato costruito l’archivio dei dati rilevati da parte di ciascun Registro relativi ai nati vivi, le morti fetali, e gli aborti indotti a seguito di diagnosi prenatale di selezionati difetti congeniti. I difetti congeniti (DC) selezionati sulla base della certa o probabile efficacia preventiva da parte dell’AF sono stati: i difetti del tubo neurale (DTN) o anencefalia o spina bifida o encefalocele le schisi orofacciali o palatoschisi o labio±palatoschisi le cardiopatie congenite o totali o conotroncali i difetti di riduzione degli arti le atresie/stenosi ano-rettali le anomalie dell’apparato urinario l’onfalocele. Sulla base dei risultati delle analisi effettuate sui casi osservati nel periodo 1992-2006 che hanno evidenziato situazioni estremamente eterogenee, si è ritenuto utile procedere in una seconda fase all’aggiornamento della casistica con i dati relativi agli anni 2007-2008. L’aggiornamento è stato possibile fino ad oggi solo per i Registri IMER e RTDC. Non è stato possibile integrare il database con la casistica rilevata negli ultimi due anni da parte degli altri Registri per varie motivazioni: riguardo al Registro del Nord-Est le attività nel corso del 2010 hanno subito un rallentamento dovuto alla sostituzione del Responsabile; la gestione del Registro ISMAC è passata all’Osservatorio Epidemiologico della Regione Sicilia; per la regione Lombardia sono disponibili solo i dati relativi al periodo 1999-2006. Sarà assicurato invece un ulteriore aggiornamento con l’inclusione della casistica rilevata dal Registro della Campania per il periodo complessivo. Il completamento della casistica che prevede l’utilizzo delle schede di dimissione ospedaliera necessita di un lavoro supplementare che andrà oltre la scadenza ufficiale del progetto, ma sarà comunque effettuata. Le analisi spazio-temporali sono state effettuate sui dati individuali di ciascun Registro e sui dati rilevati dall’insieme dei Registri, per la individuazione di eventuali trend o disomogeneità nella distribuzione territoriale. Le differenze tra Registri, tra anni e l’interazione Registri-anni sono state - 27 - analizzate mediante modello di regressione di Poisson per tassi e testate mediante Statistica Rapporto di Verosimiglianza. L’analisi statistica è stata effettuata con STATA 10 (comando GLM). Sono state effettuate analisi relativamente a quattro periodi, rispettivamente 1992-2006, 19992004 e 1992-2008, a causa della eterogenea disponibilità di dati da parte dei Registri italiani coinvolti nello studio. Relativamente al periodo 1992-2006 sono disponibili dati per i casi totali (nati + AI) per i Registri NEI, IMER e RTDC, su una popolazione di 1.667.106 nati sorvegliati. Per il periodo 1999-2004 sono disponibili dati sui casi totali (eccetto gli AI che non vengono rilevati dal Registro ISMAC) per tutti i Registri partecipanti allo studio, su una popolazione sorvegliata di 1.225.073 nati. Per i Registri RTDC ed IMER sono disponibili dati sui casi totali per il periodo 1992-2008, su una popolazione complessiva sorvegliata di 964.205 nati. Le analisi sui nati malformati e sui casi totali sono presentate per le seguenti finalità: 1. valutare l’impatto degli AI e, indirettamente, della diagnosi prenatale, nei vari Registri e nel complesso dei Registri; 2. identificare andamenti nel tempo, nello spazio e disomogeneità spazio-temporali di particolare interesse; 3. pervenire a stime valide della prevalenza di difetti selezionati per le quali sia verificata una omogeneità spaziale e spazio-temporale nei Registri italiani. RISULTATI Nelle tabelle 1.1-1.6 sono riportati i dati di ciascun Registro relativi alla frequenza e alla prevalenza (con i relativi intervalli di confidenza al 95%) di tutti i difetti selezionati (Tab. 1.1 NEI - periodo 1992-2006; Tab. 1.2 IMER - periodo 1992-2006; Tab. 1.3 RTDC - periodo 1992-2006; Tab. 1.4 Campania - periodo 1992-2005; Tab. 1.5 Lombardia - periodo 1999-2004; Tab. 1.6 ISMAC periodo 1992-2005). Tabella 1.1. NEI: frequenza e prevalenza per 13 DC (periodo 1992-2006) DC Difetti tubo neurale Anencefalia Spina bifida Encefalocele Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali Schisi orofacciali Palatoschisi Labioschisi Difetti riduzione arti Atresia/stenosi ano-rettale Anomalie apparato urinario Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 IC 95% 182 279 461 5,43 4,94 27 119 146 1,72 1,44 144 12 5.416 157 987 426 562 304 186 150 46 129 30 206 3 85 17 67 76 27 56 61 273 42 5.622 160 1.072 443 629 380 213 206 107 3,22 0,49 66,23 1,89 12,63 5,22 7,41 4,48 2,51 2,43 1,26 2,83 0,35 64,51 1,59 11,87 4,73 6,83 4,03 2,17 2,10 1,02 DC: difetti congeniti - 28 - - 5,93 2,00 3,60 0,64 67,96 2,18 13,39 5,71 7,99 4,93 2,85 2,76 1,50 Tabella 1.2. IMER: frequenza e prevalenza per 13 DC (periodo 1992-2006) DC nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 IC 95% Difetti tubo neurale 88 154 242 5,72 5,00 Anencefalia 16 56 72 1,70 1,31 Spina bifida 62 83 145 3,43 2,87 Encefalocele 10 15 25 0,59 0,36 2.249 229 2.478 58,62 56,32 96 13 109 2,58 2,09 Schisi orofacciali 420 34 454 10,74 9,75 Palatoschisi 184 1 185 4,38 3,75 Labioschisi 236 33 269 6,36 5,60 Difetti riduzione arti 180 37 217 5,13 4,45 Atresia/stenosi ano-rettale 101 25 126 2,98 2,46 Anomalie apparato urinario 997 159 1.156 27,34 25,77 47 43 90 2,13 1,69 Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% - 6,45 2,10 3,99 0,82 60,92 3,06 11,73 5,01 7,12 5,82 3,50 28,92 2,57 DC: difetti congeniti Tabella 1.3. RTDC: frequenza e prevalenza per 13 DC (periodo 1992-2006) DC nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 IC 95% Difetti tubo neurale 63 164 227 5,74 4,99 Anencefalia 11 75 86 2,17 1,71 Spina bifida 38 78 116 2,93 2,40 Encefalocele 14 14 28 0,71 0,45 3.088 103 3.191 80,67 77,88 Cardiopatie conotroncali 171 16 187 4,73 4,05 Schisi orofacciali 377 36 413 10,44 9,43 Palatoschisi 154 4 158 3,99 3,37 Labioschisi 227 32 259 6,55 5,75 Difetti riduzione arti 172 34 206 5,21 4,50 Atresia/stenosi ano-rettale 77 10 87 2,20 1,74 Anomalie apparato urinario 907 101 1.008 25,48 23,91 35 36 71 1,79 1,38 Cardiopatie congenite totali Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% DC: difetti congeniti - 29 - - 6,49 2,63 3,47 0,97 83,46 5,40 11,45 4,62 7,34 5,92 2,66 27,05 2,21 Tabella 1.4. Campania: frequenza e prevalenza per 13 DC (periodo 1992-2005) DC Difetti tubo neurale nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 IC 95% 159 304 463 6,58 5,98 Anencefalia 35 182 217 3,08 2,67 Spina bifida 103 95 198 2,81 2,42 Encefalocele 21 27 48 0,68 0,49 2.412 270 2.682 38,12 36,68 Cardiopatie conotroncali 305 36 341 4,85 4,33 Schisi orofacciali 617 46 663 9,42 8,71 Palatoschisi 251 10 261 3,71 3,26 Labioschisi 366 36 402 5,71 5,16 Difetti riduzione arti 223 25 248 3,53 3,09 Atresia/stenosi ano-rettale 91 17 108 1,54 1,25 Anomalie apparato urinario 693 157 850 12,08 11,27 48 62 110 1,56 1,27 Cardiopatie congenite totali Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% - 7,18 3,49 3,21 0,88 39,56 5,36 10,14 4,16 6,27 3,96 1,82 12,89 1,86 DC: difetti congeniti Tabella 1.5 Lombardia: frequenza e prevalenza per 13 DC (periodo 1999-2004) DC Difetti tubo neurale nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 IC 95% 24 23 47 4,53 3,24 Anencefalia 3 11 14 1,35 0,64 Spina bifida 18 10 28 2,70 1,70 Encefalocele 3 2 5 0,48 0,06 147 3 150 14,46 12,15 Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali 34 0 34 3,28 2,18 118 6 124 11,96 9,85 Palatoschisi 46 1 47 4,53 3,24 Labioschisi 72 5 77 7,43 5,77 Difetti riduzione arti 40 8 48 4,63 3,32 Atresia/stenosi ano-rettale 24 1 25 2,41 1,47 Anomalie apparato urinario 105 3 108 10,41 8,45 0 4 4 0,39 0,01 Schisi orofacciali Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% DC: difetti congeniti - 30 - - 5,83 2,06 3,70 0,90 16,78 4,38 14,06 5,83 9,08 5,94 3,36 12,38 0,76 Tabella 1.6 ISMAC: frequenza e prevalenza per 13 DC (periodo 1992-2005) DC nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 IC 95% Difetti tubo neurale 82 n.d. 82 3,18 2,50 Anencefalia 11 n.d. 11 0,43 0,17 Spina bifida 59 n.d. 59 2,29 1,71 Encefalocele 12 n.d. 12 0,47 0,20 1.278 n.d. 1.278 49,64 46,92 10 n.d. 10 0,39 0,15 Schisi orofacciali 244 n.d. 244 9,48 8,29 Palatoschisi 165 n.d. 165 6,41 5,43 Labioschisi 79 n.d. 79 3,07 2,39 Difetti riduzione arti 61 n.d. 61 2,37 1,77 Atresia/stenosi ano-rettale 56 n.d. 56 2,18 1,61 Anomalie apparato urinario 289 n.d. 289 11,22 9,93 22 n.d. 22 0,85 0,50 Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% - 3,87 0,68 2,88 0,73 52,35 0,63 10,67 7,39 3,74 2,96 2,74 12,52 1,21 DC: difetti congeniti Per i soli Registri IMER ed RTDC sono riportati i dati relativi alla frequenza e alla prevalenza (con i relativi intervalli di confidenza al 95%) di 12 difetti selezionati relativi al periodo 1992-2008 (Tab. 1.7 IMER; Tab. 1.8 RTDC). Tabella 1.7 IMER: frequenza e prevalenza per 12 DC (periodo 1992-2008) DC nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 Difetti tubo neurale 98 181 279 5,52 4,87 Anencefalia 19 69 88 1,74 1,38 Spina bifida 68 92 160 3,16 2,67 Encefalocele IC 95% 11 20 31 0,61 0,40 2.622 265 2.887 57,08 55,00 Schisi orofacciali 506 48 554 10,95 10,04 Palatoschisi 224 5 229 4,53 3,94 Labioschisi 282 43 325 6,43 5,73 Difetti riduzione arti 236 50 286 5,65 5,00 Atresia/stenosi ano-rettale 114 28 142 2,81 2,35 Anomalie apparato urinario 1.148 194 1.342 26,53 25,11 52 53 105 2,08 1,68 Cardiopatie congenite totali Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% DC: difetti congeniti - 31 - - 6,16 2,10 3,65 0,83 59,15 11,86 5,11 7,12 6,31 3,27 27,95 2,47 Tabella 1.8 RTDC: frequenza e prevalenza per 12 DC (periodo 1992-2008) DC nati AI Totale Prevalenza n. n. n. x 10.000 Difetti tubo neurale 68 196 264 5,76 5,07 Anencefalia 10 83 93 2,03 1,62 Spina bifida 42 94 136 2,97 2,47 Encefalocele IC 95% 16 19 35 0,76 0,51 3.444 144 3.588 78,28 75,73 Schisi orofacciali 418 47 465 10,14 9,22 Palatoschisi 170 6 176 3,84 3,27 Labioschisi 248 41 289 6,31 5,58 Difetti riduzione arti 188 42 230 5,02 4,37 Atresia/stenosi ano-rettale 88 13 101 2,20 1,77 Anomalie apparato urinario 1.031 125 1.156 25,22 23,77 37 49 86 1,88 1,48 Cardiopatie congenite totali Onfalocele - 6,45 2,44 3,47 1,02 80,83 11,07 4,41 7,03 5,67 2,63 26,67 2,27 DC: difetti congeniti IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% Nelle tabelle 2.1.a e 2.2.a sono riassunti i dati di prevalenza ed eterogeneità (per anno e per anni-Registri) e trend individuati per tutti i difetti considerati, rispettivamente sui soli nati e sui casi totali (nati + AI) rilevati dai Registri NEI, IMER e RTDC nel periodo 1992-2006. Tabella 2.1.a Registri NEI, IMER, RTDC: Prevalenza alla nascita ed eterogeneità (1992-2006) DC Nati Prevalenza n. x 10.000 IC 95% Eterogeneità tra Registri anni- trend 333 2,00 1,78 - 2,21 sì Registri no sì Anencefalia 54 0,32 0,24 - 0,41 no no no Spina bifida 244 1,46 1,28 - 1,65 sì no sì Encefalocele 36 0,22 0,15 - 0,29 sì no sì 10.753 64,50 63,29 - 65,72 n.v. sì n.v. 424 2,54 2,30 - 2,79 sì no sì 1.784 10,70 10,20 - 11,2 n.v. sì n.v. 764 4,58 4,26 - 4,91 n.v. sì n.v. 1.025 6,15 5,77 - 6,52 no no no 656 3,93 3,63 - 4,24 sì no sì Difetti tubo neurale Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali Schisi orofacciali Palatoschisi Labioschisi Difetti riduzione arti Atresia/stenosi ano-rettale Anomalie apparato urinario Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% 364 2,18 1,96 - 2,41 no no no 2.054 12,32 11,79 - 12,85 n.v. sì n.v. 128 0,08 0,03 - 0,12 sì no sì DC: difetti congeniti - 32 - n.v.:non valutabile Tabella 2.2.a Registri NEI, IMER, RTDC: Prevalenza ed eterogeneità nei casi totali (nati+AI) (1992-2006) DC Nati+AI Prevalenza n. IC 95% Eterogeneità tra x 10.000 Registri anni- trend Registri sì n.v. 2,03 n.v. n.v. sì n.v. - 3,47 n.v. sì n.v. 0,46 - 0,68 n.v. sì n.v. 67,73 66,48 - 68,97 n.v. sì n.v. 456 2,74 2,48 - 2,99 sì no sì 1.939 11,63 11,11 - 12,15 no no no 786 4,71 4,39 - 5,04 n.v. sì n.v. 1.157 6,94 6,54 - 7,34 sì no no Difetti riduzione arti 803 4,82 4,48 - 5,15 n.v. sì n.v. Atresia/stenosi ano-rettale 426 2,56 2,31 - 2,80 no no no 2.370 14,22 13,64 - 14,79 sì no sì 268 1,61 1,42 - 1,80 sì no no Difetti tubo neurale 930 5,58 5,22 - 5,94 Anencefalia 304 1,82 1,62 - Spina bifida 534 3,20 2,93 Encefalocele 95 0,57 11.291 Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali Schisi orofacciali Palatoschisi Labioschisi Anomalie apparato urinario Onfalocele DC: difetti congeniti IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% n.v.:non valutabile Nelle tabelle 2.1.b e 2.2.b sono riassunti i dati di prevalenza ed eterogeneità (per anno e per anni-Registri) e trend individuati per tutti i difetti considerati, rispettivamente sui soli nati e sui casi totali (nati + AI) rilevati da tutti i Registri (eccetto gli AI che non vengono rilevati dal Registro ISMAC) nel periodo 1999-2004. Tabella 2.1.b Totale Registri: Prevalenza alla nascita ed eterogeneità (1999-2004) DC Nati Prevalenza n. x 10.000 IC 95% Eterogeneità tra Registri anni- Trend Registri Difetti tubo neurale 228 1,86 1,62 - 2,10 sì no sì Anencefalia 44 Spina bifida 167 0,36 0,25 - 0,47 no no no 1,36 1,16 - 1,57 sì no sì Encefalocele 17 0,14 0,00 - 0,20 no no no 6.718 54,84 53,53 - 56,15 n.v. sì n.v. 375 3,06 2,75 - 3,37 n.v. sì n.v. 1.212 9,89 9,34 - 10,45 sì no no Palatoschisi 521 4,25 3,89 - 4,62 sì no no Labioschisi 694 5,66 5,24 - 6,09 sì no no Difetti riduzione arti 412 3,36 3,04 - 3,69 sì no no Atresia/stenosi ano-rettale 283 2,31 2,04 - 2,58 no no sì 1.308 10,68 10,10 - 11,26 n.v. sì n.v. 76 0,62 0,48 - 0,76 no no no Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali Schisi orofacciali Anomalie apparato urinario Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% DC: difetti congeniti - 33 - n.v.:non valutabile Tabella 2.2.b Totale Registri: Prevalenza ed eterogeneità nei casi totali (nati+AI) (1999-2004) DC Nati+AI Prevalenza n. x 10.000 IC 95% Eterogeneità tra Registri anni- Trend Registri Difetti tubo neurale 663 5,41 5,00 - 5,82 n.v. sì n.v. Anencefalia 236 1,93 1,68 - 2,17 sì no no Spina bifida 366 2,99 2,68 - 3,29 sì no no Encefalocele 61 0,50 0,00 - 0,62 no no no 7.143 58,31 56,96 - 59,65 sì no sì 416 3,40 3,07 - 3,72 n.v. sì n.v. 1.320 10,77 10,19 - 11,36 sì no no Palatoschisi 545 4,45 4,08 - 4,82 sì no no Labioschisi 778 6,35 5,90 - 6,80 sì no no Difetti riduzione arti 505 4,12 3,76 - 4,48 sì no no Atresia/stenosi ano-rettale 325 2,65 2,36 - 2,94 n.v. sì n.v. 1.565 12,77 12,14 - 13,41 n.v. sì n.v. 183 1,49 1,28 - 1,71 sì no no Cardiopatie congenite totali Cardiopatie conotroncali Schisi orofacciali Anomalie apparato urinario Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% DC: difetti congeniti - 34 - n.v.:non valutabile Vengono riportati i grafici degli andamenti temporali sui soli nati (Figg. 1.1.a-13.1.a) e sui casi totali (nati+AI) per tutti i difetti rilevati dai Registri NEI, IMER e RTCD (Figg. 1.2.a-13.2.a) relativamente al periodo 1992-2006. Sono riportati inoltre i grafici degli andamenti temporali sui soli nati (Figg. 1.1.b-13.1.b) e sui casi totali (nati+AI) (Figg. 1.2.b-13.2.b) per tutti i difetti rilevati dai Registri NEI, IMER, RTDC, Campania, ISMAC e Lombardia relativamente al periodo 1999-2004. Figura 1.1.a Difetti tubo neurale: andamento temporale nei nati Figura 1.2.a Difetti tubo neurale: andamento temporale nei casi totali Figura 1.1.b Difetti tubo neurale: andamento temporale nei nati - 35 - Figura 1.2.b Difetti tubo neurale: andamento temporale nei casi totali Figura 2.1.a Anencefalia: andamento temporale nei nati Figura 2.2.a Anencefalia: andamento temporale nei casi totali Figura 2.1.b Anencefalia: andamento temporale nei nati - 36 - Figura 2.2.b Anencefalia: andamento temporale nei casi totali Figura 3.1.a Spina bifida: andamento temporale nei nati Figura 3.2.a Spina bifida: andamento temporale nei casi totali Figura 3.1.b Spina bifida: andamento temporale nei nati - 37 - Figura 3.2.b Spina bifida: andamento temporale nei casi totali Figura 4.1.a Encefalocele: andamento temporale nei nati Figura 4.2.a Encefalocele: andamento temporale nei casi totali Figura 4.1.b Encefalocele: andamento temporale nei nati - 38 - Figura 4.2.b Encefalocele: andamento temporale nei casi totali Figura 5.1.a Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei nati Figura 5.2.a Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei casi totali Figura 5.1.b Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei nati - 39 - Figura 5.2.b Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei casi totali Figura 6.1.a Schisi orofacciali: andamento temporale nei nati Figura 6.2.a Schisi orofacciali: andamento temporale nei casi totali Figura 6.1.b Schisi orofacciali: andamento temporale nei nati - 40 - Figura 6.2.b Schisi orofacciali: andamento temporale nei casi totali Figura 7.1.a Palatoschisi: andamento temporale nei nati Figura 7.2.a Palatoschisi: andamento temporale nei casi totali Figura 7.1.b Palatoschisi: andamento temporale nei nati - 41 - Figura 7.2.b Palatoschisi: andamento temporale nei casi totali Figura 8.1.a Labioschisi: andamento temporale nei nati Figura 8.2.a Labioschisi: andamento temporale nei casi totali Figura 8.1.b Labioschisi: andamento temporale nei nati - 42 - Figura 8.2.b Labioschisi: andamento temporale nei casi totali Figura 9.1.a Riduzione arti: andamento temporale nei nati Figura 9.2.a Riduzione arti: andamento temporale nei casi totali Figura 9.1.b Riduzione arti: andamento temporale nei nati - 43 - Figura 9.2.b Riduzione arti: andamento temporale nei casi totali Figura 10.1.a Ano-rettali: andamento temporale nei nati Figura 10.2.a Ano-rettali: andamento temporale nei casi totali Figura 10.1.b Ano-rettali: andamento temporale nei nati - 44 - Figura 10.2.b Ano-rettali: andamento temporale nei casi totali Figura 11.1.a Urinario: andamento temporale nei nati Figura 11.2.a Urinario: andamento temporale nei casi totali Figura 11.1.b Urinario: andamento temporale nei nati - 45 - Figura 11.2.b Urinario: andamento temporale nei casi totali Figura 12.1.a Onfalocele: andamento temporale nei nati Figura 12.2.a Onfalocele: andamento temporale nei casi totali Figura 12.1.b Onfalocele: andamento temporale nei nati - 46 - Figura 12.2.b Onfalocele: andamento temporale nei casi totali Figura 13.1.a Cardiopatie conotroncali: andamento temporale nei nati Figura 13.2.a Cardiopatie conotroncali: andamento temporale nei casi totali Figura 13.1.b Cardiopatie conotroncali: andamento temporale nei nati - 47 - Figura 13.2.b Cardiopatie conotroncali: andamento temporale nei casi totali COMMENTI Dalle analisi spazio-temporali dei tassi di prevalenza dei DC in studio relative ai tre Registri NEI, IMER e RTDC per i quali sono disponibili dati sia per i nati (Tab. 2.1.a e Figg. 1.1.a-13.1.a) che per il totale dei casi (nati+AI) (Tab. 2.2.a e Figg. 1.2.a-13.2.a) nel periodo complessivo 1992-2006, sono risultati andamenti omogenei (costanti o decrescenti) della prevalenza osservata tra i soli nati per anencefalia, labioschisi e atresia/stenosi ano-rettale. Per tutti gli altri difetti risultano condizioni di eterogeneità tra Registri, interazione anni-Registri o trend. Tra i casi totali (nati+AI) risultano confermate le eterogeneità osservate tra i nati, con l’aggiunta dell’anencefalia, dovute ad una disomogeneità degli andamenti tra Registri che comunque, nella maggior parte dei casi, risultano costanti o in diminuzione. Dalle analisi spazio-temporali relative all’insieme di tutti i Registri nel periodo 1999-2004, sono risultati andamenti omogenei (costanti o decrescenti) della prevalenza osservata tra i soli nati (Tab. 2.1.b e Figg. 1.1.b-13.1.b) per anencefalia, encefalocele, e onfalocele. Per tutti gli altri difetti risultano condizioni di eterogeneità tra Registri, interazione anni-Registri o trend. Tra i casi totali (nati+AI) (Tab. 2.2.b e Figg. 1.2.b-13.2.b) solo l’encefalocele risulta avere un andamento omogeneo della prevalenza tra Registri. Considerando l’insieme di tutti i Registri l’eterogeneità risulta ancora più complessa, pur confermando un esiguo numero di andamenti crescenti. Tra gli andamenti riscontrati tra Registri, numerosi sono i trend decrescenti, in particolare quello relativo ai difetti del tubo neurale tra i soli nati nei tre Registri NEI, IMER e RTDC che, per le loro caratteristiche, risultano maggiormente confrontabili. - 48 - Nelle tabelle 2.1.c e 2.2.c sono riassunti i dati di prevalenza ed eterogeneità (per anno e per anniRegistri) e trend individuati per 12 difetti considerati, rispettivamente sui soli nati e sui casi totali (nati+AI) rilevati dai Registri RTDC e IMER nel periodo 1992-2008. Tabella 2.1.c Totale Registri: Prevalenza alla nascita ed eterogeneità (1992-2008) DC Nati Prevalenza n. x 10.000 IC 95% Eterogeneità tra Registri anni- trend Registri Difetti tubo neurale 166 1,72 1,64 - 1,80 no no sì Anencefalia 29 0,30 0,27 - 0,34 sì no no Spina bifida 110 1,14 1,07 - 1,21 n.v. sì n.v. Encefalocele 27 0,28 0,25 - 0,31 no no sì 6.066 62,91 62,43 - 63,43 sì no sì Schisi orofacciali 924 9,58 9,39 - 9,78 no no sì Palatoschisi 394 4,09 3,96 - 4,21 sì no no Labioschisi 530 5,50 5,35 - 5,65 no no sì Difetti riduzione arti 424 4,40 4,27 - 4,53 no no no Atresia/stenosi ano-rettale 202 2,09 2,00 - 2,19 n.v. sì n.v. 2.179 22,60 22,30 - 22,90 n.v. sì n.v. 89 0,92 0,86 - 0,98 no no sì Cardiopatie congenite totali Anomalie apparato urinario Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% DC: difetti congeniti n.v.:non valutabile Tabella 2.2.c Totale Registri: Prevalenza ed eterogeneità nei casi totali (Nati+AI) (1992-2008) DC Nati+AI Prevalenza n. IC 95% Eterogeneità tra x 10.000 Registri anni- trend Registri Difetti tubo neurale 543 5,63 5,48 - 5,78 n.v. sì n.v. Anencefalia 181 1,88 1,79 - 1,96 n.v. sì n.v. Spina bifida 296 3,07 2,96 - 3,18 no no no Encefalocele 66 0,68 0,63 - 0,74 no no no Cardiopatie congenite totali 6.475 67,15 66,65 - 67,69 sì no sì Schisi orofacciali 1.019 10,57 10,36 - 10,77 no no no Palatoschisi 405 4,20 4,07 - 4,33 no no no Labioschisi 614 6,37 6,21 - 6,53 no no no Difetti riduzione arti 516 5,35 5,21 - 5,50 no no no Atresia/stenosi ano-rettale 243 2,52 2,42 - 2,62 sì no no 2.498 25,91 25,59 - 26,23 no no sì 191 1,98 1,89 - 2,07 no no no Anomalie apparato urinario Onfalocele IC 95%: Intervallo di Confidenza al 95% DC: difetti congeniti - 49 - n.v.:non valutabile Per i Registri IMER e RTDC vengono riportati i grafici degli andamenti temporali sui soli nati (Figg. 1.1.c-12.1.c) e sui casi totali (nati+AI) (Figg. 1.2.c-12.2.c) per 12 difetti nel periodo complessivo 1992-2008 e nei tre sottoperiodi 1992-1997, 1998-2003, 2004-2008 (Figg. 1.1.d12.1.d per i soli nati e Figg. 1.2.d-12.2.d per i casi totali). Difetti Tubo Neurale 4,5 prevalenza_nati*10000 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 IMER RTDC Figura 1.1.c Difetti tubo neurale: andamento temporale nei nati (1992-2008) Difetti Tubo Neurale 10 prevalenza_titale*10000 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 1.2.c Difetti tubo neurale: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 50 - Anencefalia prevalenza_nati*10.000 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 IMER RTDC Figura 2.1.c Anencefalia: andamento temporale nei nati (1992-2008) Anencefalia prevalenza_totale*10.000 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 IMER RTDC Figura 2.2.c Anencefalia: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 51 - Spina bifida prevalenza_nati*10000 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 IMER RTDC Figura 3.1.c Spina bifida: andamento temporale nei nati (1992-2008) Spina bifida Prevalenza_totale*10000 7 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 3.2.c Spina bifida: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 52 - Encefalocele prevalenza_nati*10000 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 IMER RTDC Figura 4.1.c Encefalocele: andamento temporale nei nati (1992-2008) Encefalocele prevalenza_totale*10000 2,5 2 1,5 1 0,5 0 IMER RTDC Figura 4.2.c Encefalocele: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 53 - Cardiovascolari prevalenza_nati*10000 120 100 80 60 40 20 0 IMER RTDC Figura 5.1.c Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei nati (1992-2008) Cardiovascolari prevalenza_totale*10000 120 100 80 60 40 20 0 IMER RTDC Figura 5.2.c Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 54 - Schisi orali 16 prevalenza_nati*10000 14 12 10 8 6 4 2 0 IMER RTDC Figura 6.1.c Schisi orofacciali: andamento temporale nei nati (1992-2008) Schisi orali prevalenza_totale*10000 16 14 12 10 8 6 4 2 0 IMER RTDC Figura 6.2.c Schisi orofacciali: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 55 - Palato prevalenza_nati*10000 8 7 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 7.1.c Palatoschisi: andamento temporale nei nati (1992-2008) Palato prevalenza_totale*10000 8 7 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 7.2.c Palatoschisi: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 56 - Labbro prevalenza_nati*10000 12 10 8 6 4 2 0 IMER RTDC Figura 8.1.c Labioschisi: andamento temporale nei nati (1992-2008) Labbro prevalenza_totale*10000 12 10 8 6 4 2 0 IMER RTDC Figura 8.2.c Labioschisi: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 57 - Arti 8 prevalenza_nati*10000 7 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 9.1.c Riduzione arti: andamento temporale nei nati (1992-2008) Arti 9 prevalenza_totale*10000 8 7 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 9.2.c Riduzione arti: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 58 - Ano-rettali prevalenza_nati*10.000 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 10.1.c Ano-rettali: andamento temporale nei nati (1992-2008) Ano-rettali prevalenza_totale*10.000 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 10.2.c Ano-rettali: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 59 - Urinario 40 prevalenza_nati*10000 35 30 25 20 15 10 5 0 IMER RTDC Figura 11.1.c Urinario: andamento temporale nei nati (1992-2008) Urinario prevalenza_totale*10000 40 35 30 25 20 15 10 5 0 IMER RTDC Figura 11.2.c Urinario: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 60 - Onfalocele prevalenza_nati*10000 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 IMER RTDC Figura 12.1.c Onfalocele: andamento temporale nei nati (1992-2008) Onfalocele prevalenza_totale*10000 6 5 4 3 2 1 0 IMER RTDC Figura 12.2.c Onfalocele: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 61 - Difetti tubo neurale 3 2,5 P x 10.000 2 1,5 1 0,5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 1.1.d Difetti tubo neurale: andamento temporale nei nati (1992-2008) Difetti tubo neurale 8 7 6 P x 10.000 5 4 3 2 1 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 1.2.d Difetti tubo neurale: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 62 - Anencefalia 0,6 0,5 P x 10.000 0,4 0,3 0,2 0,1 0 92-97 98-03 04-08 IMER RTDC Figura 2.1.d Anencefalia: andamento temporale nei nati (1992-2008) Anencefalia 3 2,5 P x 10.000 2 1,5 1 0,5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 2.2.d Anencefalia: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 63 - Spina bifida 2,5 P x 10.000 2 1,5 1 0,5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 3.1.d Spina bifida: andamento temporale nei nati (1992-2008) Spina bifida 4,5 4 3,5 P x 10.000 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 3.2.d Spina bifida: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 64 - Encefalocele 0,8 0,7 0,6 P x 10.000 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 4.1.d Encefalocele: andamento temporale nei nati (1992-2008) Encefalocele 1,2 1 P x 10.000 0,8 0,6 0,4 0,2 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 4.2.d Encefalocele: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 65 - Cardiopatie totali 90 80 70 P x 10.000 60 50 40 30 20 10 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 5.1.d Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei nati (1992-2008) Cardiopatie totali 90 80 70 P x 10.000 60 50 40 30 20 10 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 5.2.d Cardiopatie congenite totali: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 66 - Schisi orali 12 10 P x 10.000 8 6 4 2 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 6.1.d Schisi orofacciali: andamento temporale nei nati (1992-2008) Schisi orali 12 10 P x 10.000 8 6 4 2 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 6.2.d Schisi orofacciali: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 67 - Palatoschisi 6 5 P x 10.000 4 3 2 1 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 7.1.d Palatoschisi: andamento temporale nei nati (1992-2008) Palatoschisi 6 5 P x 10.000 4 3 2 1 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 7.2.d Palatoschisi: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 68 - Labioschisi 7 6 P x 10.000 5 4 3 2 1 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 8.1.d Labioschisi: andamento temporale nei nati (1992-2008) Labioschisi 8 7 6 P x 10.000 5 4 3 2 1 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 8.2.d Labioschisi: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 69 - Riduzione arti 6 5 P x *10.000 4 3 2 1 0 92-97 98-03 04-08 IMER RTDC Figura 9.1.d Riduzione arti: andamento temporale nei nati (1992-2008) Riduzione arti 7 6 P x 10.000 5 4 3 2 1 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 9.2.d Riduzione arti: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 70 - Ano-rettali 3 2,5 P x 10.000 2 1,5 1 0,5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 10.1.d Ano-rettali: andamento temporale nei nati (1992-2008) Ano-rettali 3,5 3 P x 10.000 2,5 2 1,5 1 0,5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 10.2.d Ano-rettali: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 71 - Urinario 35 30 P x 10.000 25 20 15 10 5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 11.1.d Urinario: andamento temporale nei nati (1992-2008) Urinario 35 30 P x 10.000 25 20 15 10 5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 11.2.d Urinario: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) - 72 - Onfalocele 1,8 1,6 1,4 P x 10.000 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 12.1.d Onfalocele: andamento temporale nei nati (1992-2008) Onfalocele 3 2,5 P x 10.000 2 1,5 1 0,5 0 92-97 98-03 IMER 04-08 RTDC Figura 12.2.d Onfalocele: andamento temporale nei casi totali (1992-2008) COMMENTI Relativamente all’andamento della prevalenza sia tra i nati che tra gli AI non si evidenziano in generale differenze sostanziali tra i due Registri, tranne lo scostamento rilevato nel periodo 20012005 per quanto riguarda i difetti del tubo neurale e prevalenze costantemente inferiori per le cardiopatie congenite totali nel Registro IMER rispetto al Registro RTDC. Dalle analisi spazio-temporali dei tassi di prevalenza alla nascita dei DC in studio (Tab. 2.1.c e Figg. 1.1.d-12.1.d) si evidenzia una sostanziale omogeneità negli andamenti dei tassi tra i due Registri ad esclusione dei difetti dell’apparato urinario per i quali si nota un andamento più decrescente nel Registro IMER rispetto al Registro RTDC e dell’atresia/stenosi ano-rettale per la quale si nota un andamento decrescente nel Registro IMER e un andamento crescente tra il primo e secondo periodo nel Registro RTDC (dal 1998 in poi gli andamenti sono risultati molto simili e decrescenti in entrambi i Registri). - 73 - Per la spina bifida si applicano le stesse considerazioni riportate per le atresie ano-rettali. Per le cardiopatie congenite totali si evidenziano andamenti decrescenti in entrambi i Registri con il Registro RTDC che presenta prevalenze di periodo costantemente più elevate rispetto ai tassi dell’IMER. Per la palatoschisi e per l’anencefalia si nota un andamento pressoché costante in entrambi i Registri ma con la prevalenza nel Registro IMER costantemente più elevata in tutti i periodi di studio. Per i difetti del tubo neurale, le schisi orali, la labioschisi e l’onfalocele si osservano andamenti decrescenti simili in entrambi i Registri. Per i difetti degli arti si notano andamenti pressoché simili e costanti tra i due Registri. Dalle analisi spazio-temporali dei tassi di prevalenza totale (nati+AI) dei DC in studio (Tab. 2.2.c e Figg. 1.2.d-12.2.d) si evidenzia una sostanziale omogeneità negli andamenti dei tassi tra i due Registri ad esclusione dei difetti del tubo neurale, in particolare per l’anencefalia, per i quali si nota un andamento decrescente nel Registro RTDC, mentre risulta crescente tra il primo e il secondo periodo e decrescente nel terzo periodo per il Registro IMER. Per le cardiopatie congenite totali si evidenziano andamenti decrescenti in entrambi i Registri con RTDC che presenta prevalenze di periodo costantemente più elevate rispetto ai tassi dell’IMER. Per l’atresia/stenosi ano-rettale si nota una sostanziale omogeneità tra gli andamenti della prevalenza, osservata in decremento in misura simile in entrambi i Registri negli ultimi due periodi considerati. Per le anomalie dell’apparato urinario si osservano andamenti decrescenti e pressoché sovrapposti in entrambi i Registri. Per tutti gli altri difetti si notano andamenti simili e costanti tra i due Registri. Gli andamenti osservati per l’encefalocele sono difficilmente interpretabili a causa dell’estrema rarità del difetto. I risultati della prima fase del progetto hanno evidenziato una situazione estremamente eterogenea tra gli andamenti della prevalenza osservati nei Registri italiani. Tale eterogeneità è presumibilmente dovuta alla diversa percentuale di copertura dei Registri e alle diverse fonti utilizzate per l’integrazione della casistica (per esempio le Schede di Dimissione Ospedaliera). L’aggiornamento relativo ai due Registri IMER e RTDC ha mostrato invece numerose similitudini negli andamenti della prevalenza dei DC sensibili all’acido folico. In sintesi, gli andamenti sono risultati costanti o decrescenti nel tempo suggerendo l’ipotesi di efficacia della somministrazione periconcezionale dell’AF in seguito alla raccomandazione nazionale approvata e diffusa nel 2004. - 74 - INDAGINE CONOSCITIVA DEL RUOLO DELL’ACIDO FOLICO NELLA PREVENZIONE DI ALCUNI DIFETTI CONGENITI Contemporaneamente alle altre attività, è stato condotto l’aggiornamento dell’indagine conoscitiva del ruolo dell’AF nella prevenzione di alcuni difetti congeniti, tramite la somministrazione del questionario (Allegato 1) in aree selezionate della Regione Toscana. L’indagine è stata eseguita mediante questionario messo a punto sulla base di un precedente modulo utilizzato negli Stati Uniti a cura del CDC di Atlanta, adattandolo alla realtà italiana. Tale questionario, dopo la validazione e l’utilizzo nel presente progetto, costituisce un prodotto di ricerca da offrire per studi analoghi in altre regioni. Il questionario utilizzato era strutturato in 36 domande complessive relative alle fonti dalle quali sono state assunte informazioni relativamente alla promozione della salute durante la gravidanza, alle informazioni ricevute dal proprio medico, alle vitamine assunte con relativi periodo e frequenza di utilizzo, o alle eventuali motivazioni per la mancata assunzione. Numerose domande hanno esplorato le conoscenze relative all’azione dell’AF e alla raccomandazione di uso per le donne in età fertile. Sono infine state richieste alcune informazioni fondamentali per la stratificazione del campione (programmazione della gravidanza, parità, nascite precedenti, titolo di studio, nazionalità di nascita ed età). Tre intervistatrici addestrate allo scopo (EB, DT, BP) si sono recate nelle maternità degli ospedali maggiormente rappresentativi delle tre Aree Vaste della Regione Toscana (Nord-Ovest, Centro e Sud-Est) per la somministrazione del questionario. Le donne eleggibili erano madri che avevano partorito nei tre giorni precedenti un bambino senza difetti congeniti diagnosticabili. Vengono presentati i risultati di 400 questionari relativi alle madri che hanno accettato di partecipare all’indagine effettuata nel periodo compreso dal 29 giugno al 9 settembre 2010. Tabella 3. Intervistate per punto nascita PUNTI NASCITA N. donne intervistate Careggi (Firenze) Siena Pisa S. Maria Annunziata (Firenze) Prato Livorno Poggibonsi S. Giovanni di Dio (Firenze) Borgo S. Lorenzo N. % 89 74 70 59 34 30 26 13 5 22,2 18,5 17,5 14,7 8,5 7,5 6,5 3,3 1,3 Sono stati distinti tre gruppi di madri: 1) AFA (Appropriate Folic Acid): donne che hanno fatto un uso corretto dell’AF, ossia hanno usato la dose raccomandata (400 µg al giorno) da almeno un mese prima del concepimento fino al primo trimestre di gravidanza; 2) OFA (Other Folic Acid): donne che hanno assunto AF durante la gravidanza ma non nel periodo periconcezionale (generalmente l’assunzione è avvenuta dopo il concepimento) oppure con un dosaggio non corretto; - 75 - 3) NFA (No Folic Acid): donne che non hanno assunto AF o che hanno assunto preparati multivitaminici nei quali non era presente l’AF. Nel presentare i risultati principali si sono messi a confronto gli AFA sia con ciascuno degli altri due gruppi, sia con i due gruppi combinati (C) in assenza di differenze significative fra di essi. RISULTATI PRINCIPALI Uso dell’acido folico Delle 400 donne intervistate, 110 (27,5%) hanno fatto un uso corretto dell’AF (AFA). Le altre 290 donne (C) sono state suddivise in due gruppi: 30 donne (7,5%) non hanno assunto AF o hanno fatto uso di preparati multivitaminici senza AF (NFA); 260 donne (65,0%) hanno assunto AF ma non nel periodo giusto e/o nelle dosi raccomandate (<400 µg/giorno) (OFA). Risultati relativi ad una corretta assunzione di acido folico Le donne intervistate avevano un’età media di 33.26±4.80 anni (range: 16-45). L’età media materna nel gruppo AFA era 34,24 anni vs 32,89 anni nel gruppo C (p(t)=0,012). Per quanto riguarda il grado di istruzione 324 donne (82,9% delle donne con informazione disponibile) erano in possesso di diploma superiore o laurea. Le donne che hanno fatto un uso corretto dell’AF erano mediamente di età più avanzata (età>30 anni: 75,5% vs 66,9%, p(χ2)=0,098) e con un livello di istruzione più elevato rispetto al resto del campione (livello di istruzione medio o elevato: 90,8% vs 79,8%; p(χ2)=0,009). Nel campione complessivo 344 donne (86,0%) risultano di nazionalità italiana. La maggior parte delle donne appartenenti al gruppo AFA risultano nate in Italia rispetto a quelle nate all’estero (91,8% vs 8,2%), mentre nei gruppi OFA e NFA le donne straniere rappresentano rispettivamente il 13,8% e il 34,5% (p(χ2)=0,001). Le donne del gruppo AFA si sono consultate con un medico prima della gravidanza con una frequenza quattro volte superiore rispetto alle altre donne (74,5% vs 18,3%, p(χ2)<0,0001), e hanno anche discusso più spesso delle altre della eventuale gravidanza con il loro medico curante (60,9% per AFA vs 12,8% nel restante gruppo, p(χ2)<0,0001). Principali fonti di informazione Tutte le donne, hanno considerato il medico come la più autorevole fonte di informazione per la salute, per la prevenzione e per la consulenza, a prescindere dall’uso dell’AF (77,3% per AFA vs 70,9% nel restante gruppo). Fattori che hanno influenzato l’uso Sono state esaminate alcune delle ragioni riferite dalle donne relativamente alla non corretta assunzione di AF. Le ragioni principali della mancata o non corretta assunzione di vitamine sono: “il medico non ha consigliato di prenderle” (34,3%) e “mangio bene, non ho bisogno di ulteriori vitamine” (15,6%). Il costo delle vitamine (“costano troppo”) è stato considerato come un fattore determinante solo nel 3,1% dei casi. La valutazione dell’importanza di andare da un medico quando si programma una gravidanza è risultata più elevata nel gruppo AFA (80,0%) rispetto al gruppo C (61,6%) (p(χ2)=0,005) (48,3% in NFA e 63,1% in OFA). - 76 - Conoscenza di altri fattori di rischio Le vitamine o i minerali che sono generalmente considerati utili per le donne in età fertile sono stati valutati in maniera differente nei gruppi: tra le vitamine risultano più utili l’acido folico (50,9% nel gruppo AFA vs 34,6% nel gruppo C), generici multivitaminici (45,5% vs 33,2%), la vitamina B12 (20,9% vs 12,1%), la vitamina C (17,3% vs 14,9%), la vitamina B6 (16,4% vs 10,0%), la vitamina D (13,6% vs 8,3%); tra i minerali sono risultati più frequenti il ferro (44,5% vs 27,7%) e il magnesio (35,5% vs 19,7%). Anche le vitamine e i minerali considerati utili in gravidanza risultano diversi per i due gruppi: in AFA 85,5% acido folico, 64,5% ferro, 61,8% multivitaminici, 42,7% magnesio; negli altri due gruppi combinati (gruppo C) 68,9% acido folico, 45,0% ferro, 17,6% magnesio, 38,4% multivitaminici. Consapevolezza e conoscenza sull’acido folico La maggior parte delle donne hanno sentito parlare di AF (381/400=95,3%). Sia il gruppo AFA che il gruppo OFA risultano avere una conoscenza molto elevata dell’AF (99,1% and 96,5%), mentre è più bassa in quello NFA (72,4%) (p(χ2)<0,0001). La conoscenza dei benefici generali dell’AF è risultata più elevata nel gruppo AFA rispetto a quello C per quanto riguarda il suo potenziale effetto di prevenzione dei difetti congeniti (80,9% vs 58,5%) (p(χ2)<0,0001), in particolare per ridurre il rischio di spina bifida (88,2% vs 71,6%) (p(χ2)<0,001). La percentuale di donne che dichiarava di essere a conoscenza che l’assunzione di AF deve avvenire prima della gravidanza era molto più elevata in AFA (91,8%) e più bassa in C (51,9%) (p(χ2)<0,0001), rispetto ad una percentuale di conoscenza corretta pari al 62,9% nel complesso dei tre gruppi di donne. La raccomandazione nazionale in materia di AF era conosciuta dal 69,1% delle donne del gruppo AFA e dal 28,0% del gruppo C (p(χ2)<0,0001); le fonti principali da cui le donne hanno appreso questa raccomandazione sono il ginecologo (78,9% vs 63,0%), amici/parenti (14,5% vs 13,6%), il medico di famiglia (13,2% vs 13,6%). Le donne che rispondono di conoscere le motivazioni della raccomandazione rappresentano il 82,7% del gruppo AFA e il 32,5% del gruppo C (p(χ2)<0,0001). Dall’analisi delle risposte riportate da parte di questo sottogruppo di donne risulta che sono state correttamente individuate le ragioni della raccomandazione rispettivamente nel 64,5% delle donne AFA e nel 27,7% delle donne C. La percentuale di donne che hanno dichiarato la propensione ad assumere 400 µg di acido folico al giorno in base alla precedente conoscenza è dell’81,0% nel gruppo C. Programmazione della gravidanza La gravidanza attuale era stata programmata complessivamente dal 50,9% delle donne, dall’87,3% delle donne AFA e dal 37,0% delle altre (36,9% in OFA, 37,9% in NFA) (p(χ2)<0,0001). Il 43,4% delle madri erano primipare, senza particolari differenze nei tre gruppi (rispettivamente 40,0%, 44,2% e 48,3%, p(χ2) = n.s.). Confronto con i dati dell’indagine precedente Dai risultati dell’indagine condotta nell’anno 2002 emergeva che 61 donne (5,7%) avevano assunto appropriatamente AF (gruppo AFA), 546 donne (51,6%) avevano assunto AF non nel periodo periconcezionale (gruppo OFA), 452 donne (42,7%) non avevano assunto AF (gruppo NFA). - 77 - Il confronto con i dati dell’indagine oggetto del presente studio (Tab. 4) evidenziano una notevole crescita della percentuale di uso corretto, una leggera crescita dell’uso non corretto e una sostanziale decrescita del non uso di AF. Tabella 4. Percentuale di risposte relative all’uso di acido folico secondo il gruppo di appropriatezza. AFA OFA NFA Indagine precedente (2002) 5,7 51,6 42,7 Indagine presente (2010) 27,5 65,0 7,5 La consapevolezza del ruolo di prevenzione dell’AF dei difetti congeniti, e in particolare dei DTN è paragonabile a quella riscontrabile in altri Paesi (Tab. 5), sebbene differenze nei gruppi target devono essere prese in considerazione. Tabella 5. Consapevolezza e uso di acido folico in letteratura. Nazione Consapevolezza effetto preventivo acido folico dei DTN (*) USA 61% 18-24 anni 87% 25-34 anni 89% 35-45 anni Utah % di assunzione corretta Fonte CDC, 2008 47% 40% (2007) 33% (2005) 40% (2004) 32% (2003) 48,4% Kansas 20% 25% Sharp et al., 2009 North Carolina 48% 20,5% nel gruppo 1 26,1% nel gruppo 2 Johnson Hilton et al., 2007 Mississippi Delta 63,5% 21,9% Robbins et al., 2006 Mexican American 86% Feldkamp et al., 2002 Coonrod et al., 2009 Population Arizona Emirati Arabi 46,6% Turchia 6,35% Israele 23,4% non programmata 34,0% programmata Wilton et al., 2010 12,2% su 171 gravide 10% su 90 donne che programmano una gravidanza <3% 30% 13,2% Baykan et al., 2010 Al-Hossani et al., 2010 Ringel et al., 1999 Gil et al., 2000 Hassan et al., 2008 Qatar Oman 58,5% Giappone Kondo et al.,. 2009 Thailandia 39,4% gravide 17,1% donne adulte 8,7% studentesse 83,9% famiglie con spina bifida 22,5-87,0% healthcare providers 24,4% 9,7% Western Australia 57% donne in età fertile Molster et al., 2009 Melbourne, Australia 23% - 78 - Nawapun et al., 2007 Forster et al., 2009 Nazione Consapevolezza effetto preventivo acido folico dei DTN (*) South Australia 77% Australia 12,5% (1996) 17,4% (1997) 30,2% (2001) Paesi Bassi 20-50% (2003) % di assunzione corretta 81% 91% 14% (16-19 years) 41% (>19 years) Chan et al., 2008 Watson et al., 2001 31%-63% (2005) de Walle et al., 2008 22-59% (2003) de Walle et al., 2007 <10% (1995) 40% (1998) 36% (2000) UK Fonte de Walle et al., 2002 44,6% Sen et al., 2001 ≈40% Raats et al., 1998 Wild et al., 1996(b) Scozia 57% Irlanda 67% Germania 22% studenti Danimarca 82% 51% su 84 gravide Rasmussen et al., 2010 Italia - Toscana 27,5% pp 65% dg Folic Acid Meeting, Rome 2010 Italia - Toscana 64,5% (AFA) 29,2% (OFA) 13,8% (NFA) 36% <6% pp 51% dg Argentina 52,9% WHO Folic Acid Meeting, Rome 2002 Zabala et al., 2008 Honduras 28,1% 24% Wu et al., 2007 Porto Rico 31,7% studentesse 18% Benitez et al., 2006 Cile 9,6% Legenda: 21% pp 36% dg 18% McGovern et al., 1997 Oleary et al., 2001 Potzsch et al., 2006 Pardo et al., 2007 (*) gruppi di donne con caratteristiche diverse. pp: periodo periconcezionale, dg: durante gravidanza Dalla tabella 5 si evince che la percentuale di consumatrici nel periodo periconcezionale riscontrata nel presente studio pur essendo ancora piuttosto ridotta, è simile a quella riscontrata in numerosi altri Paesi, più bassa di altri Paesi con politiche consolidate sull’AF, più elevata di qualche altra nazione dove è verosimile che non vi siano state azioni specifiche o campagne di promozione oppure i dati sono riferiti a periodi precedenti ad esse. La percentuale di consumatrici durante la gravidanza risulta nel nostro caso elevata. CONCLUSIONE I risultati principali vengono riassunti come segue: - 79 - Relativamente all’uso attuale, circa 3 donne su 10 (27,5%) hanno assunto AF nei tempi e nella dose appropriati a fronte di 1 su 18 donne (5,7%) dell’indagine precedente. Le donne che hanno assunto AF in modo scorretto (OFA) rappresentano il 65% del campione (vs 51,6% dell’indagine precedente). Le donne che non hanno dichiarato alcuna assunzione di AF sono proporzionalmente poche (N=30) (7,5% vs 42,7%). In relazione alla programmazione della gravidanza, le donne AFA rispetto alle altre donne tendono a programmare la gravidanza (87,3% vs 37,0%) e a consultare il medico prima della gravidanza (74,5% vs 18,3%). Per quanto riguarda il livello di istruzione, le donne AFA hanno mediamente istruzione più elevata (90,8% vs 44,8% NFA). Relativamente alla nazionalità, le donne straniere (13,8% nel campione) rappresentano il 34,5% tra le donne che non assumono AF, a fronte dell’8,2% nel gruppo AFA. Principali fonti di informazione Le donne AFA riconoscono maggiormente il medico, particolarmente lo specialista, come fonte di informazione più autorevole, sia in generale che per la raccomandazione (77,3% vs 72,0% e 86,4% vs 63%). Consapevolezza e conoscenza La conoscenza di AF risulta molto elevata sia nel gruppo AFA (99% vs 97%) che nel gruppo OFA (96,5% vs 95%), inferiore nelle donne NFA (72,4% vs 76,5%), con dati sostanzialmente simili a quelli dell’indagine precedente. La conoscenza della raccomandazione è risultata molto superiore nelle donne AFA (64,5%) rispetto alle donne OFA (29,2%), e alle donne NFA (13,8%). Fattori che hanno influenzato l’uso di AF Non sembra avere un ruolo rilevante l’aver ricevuto dal medico la raccomandazione sull’uso periconcezionale. Non sono emerse differenze di dieta adeguata, mentre la necessità di maggiori informazioni è molto elevata nei gruppi di uso inappropriato/non uso. Il costo delle vitamine ha un peso solo nei gruppi di uso inappropriato/non uso. In estrema sintesi, i risultati conseguiti: - rappresentano un importante dato conoscitivo sull’efficacia della raccomandazione nazionale che è stata diffusa sull’uso dell’AF; sono di utilità per la definizione di un baseline robusto per la sorveglianza nel tempo delle attitudini, delle conoscenze dell’uso dell’AF e del loro impatto sui difetti congeniti sensibili; forniscono importanti informazioni sulle fonti informative maggiormente conosciute e riconosciute che possono dare utili suggerimenti per il loro sviluppo o consolidamento. I risultati complessivi, seppure confortanti, indirizzano alla prosecuzione nelle azioni di promozione sull’uso appropriato di acido folico come presidio di riconosciuta efficacia per la prevenzione primaria di difetti congeniti specifici. - 80 - BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO AL-HOSSANI H, ABOUZEID H, SALAH MM, FARAG HM, FAWZY E. Knowledge and practices of pregnant women about folic acid in pregnancy in Abu Dhabi, United Arab Emirates. East Mediterr Health J. 2010 Apr;16(4):402-7. BAYKAN Z, OZTURK A, POYRAZOGLU S. Awareness, knowledge, and use of folic acid among women: a study from Turkey. Arch Gynecol Obstet DOI 10.1007/s00404-010-1547-5 BENITEZ A, BENITEZ O, IRIZARRY L, et al. Knowledge and attitude of adolescent girls regarding folic acid use. Bol Asoc Med P R. 2006 Jul-Sep;98(3):169-73. CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION (CDC). Prevalence of neural tube defects and folic acid knowledge and consumption-Puerto Rico, 1996-2006. 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A new database for food safety: EDID (Endocrine Disrupting chemicals -Diet Interaction Database). Ann. Ist. Sup. Sanità 2008, Vol. 44, No. 1: 57-63. 3. Grandolfo M., Taruscio D., Mantovani A., Brescianini S., Carbone P., Salvatore M., Neural tube defects and folic acid: an integrated, evidence-based approach to primary prevention in Italian context. ISTISAN Congressi 08/C10 Projects on rare diseases funded within the bilateral agreement Italy (Istituto Superiore di Sanità) and USA (NIH, Office for Rare Diseases) on joint research and development of public health actions. Roma 27-31 ottobre 2008. 4. Domenica Taruscio e Pietro Carbone (a cura di). Book degli Abstract del Convegno Annuale del Network Italiano Promozione Acido Folico per la Prevenzione Primaria dei Difetti Congeniti. ISTISAN Congressi 08/C9 Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 17 ottobre 2008. 5. Carbone P., Kodra Y., Salerno P., Granata O., Salvatore M., Pierannunzio D., Trama A., Mazzaccara A., Mannucci F., Paolini M.R., Ruggeri S., Ugolini G., Taruscio D. Messa a punto di un modello di prevenzione primaria per la prevenzione dei difetti congeniti mediante acido folico e folati. ISTISAN Congressi 08/C9 Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 17 ottobre 2008. 6. Salvatore M., Pierannunzio D., Trama A., Carbone P., Ruggeri S.,Turrini A., Ugolini G., Giannelli C., Ferraroni F., Luzi I., Serra M.A., Sanseverino A., Gentile A.E., De Santis M., Iacono D., Taruscio D. “Folati: mattoni per la vita!” un progetto di educazione sanitaria per promuovere l’assunzione di acido folico e prevenire i difetti congeniti del tubo neurale. ISTISAN Congressi 08/C9 Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico, Roma, 17 ottobre 2008. 7. Pierannunzio D., Vichi M. Masocco M. Taruscio D. Spina bifida in Italia: utilizzo dell’archivio delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e confronto con le altre fonti di dati. ISTISAN Congressi 08/C9 Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 17 ottobre 2008. 8. Pierini A., Minichilli F., Calzolari E., Rivieri F., Taruscio D., Bianchi F.. Registri Malformazioni Congenite della Toscana e dell'Emilia Romagna: aggiornamento sulla sorveglianza dei Difetti del Tubo Neurale. ISTISAN Congressi 08/C9 Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico Roma, 17 ottobre 2008. 9. Mantovani A., Baldi F. Eccesso di acido folico: quale evidenza di rischi per la salute? ISTISAN Congressi 08/C9 Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 17 ottobre 2008. - 90 - 10. Mantovani A., Baldi F. A new database for food safety: EDID (Endocrine disrupting chemicals - Diet Interaction Database). Reproductive Toxicology 2008 26(1):57 Epub Ahead of Print 11. Mantovani A., Baldi F., Taruscio D. Folic acid excess: health risks evidence? ISTISAN Congressi 08/C10 Projects on rare diseases funded within the bilateral agreement Italy (Istituto Superiore di Sanità) and USA (NIH, Office for Rare Diseases) on joint research and development of public health actions. Roma 27-31 ottobre 2008. 12. Mantovani A., Taruscio D. Potential adverse effects of folic acid in relation to biomarkers of folate status. Background document circulated for discussion. 2nd Meeting of the Working Group on Analysis of Risks and Benefits of Fortification of Food With Folic Acid, (Dublin, 29 Maggio 2008). Disponibile al link http://www.iss.it/cnmr/acid/rili/cont.php?id=161&lang=1&tipo=5 13. Domenica Taruscio e Pietro Carbone (a cura di). Book degli Abstract del Convegno Annuale del Network Italiano Promozione Acido Folico per la Prevenzione Primaria dei Difetti Congeniti. ISTISAN Congressi 09/C8 Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. 14. Berni C, Bianchi F, Capozzoli F, Carbone P, Caretto F, De Santis M, Ferraroni A, Gentile A, Giannelli C, Granata O, Kodra Y, Laugheed G, Leto A, Le Cam Y, Lopez T, Luzi I, Pierini A, Pieroni F, Polizzi A, Rial M, Ricci MA, Salerno P, Scida P, Scopetani G, Serra MA, Varì D, Taruscio D. L’acido Folico nella prevenzione di difetti congeniti Not Ist Super Sanità 2009;22(4 Suppl. 1):10-12 15. Domenica Taruscio, Pietro Carbone. Network Italiano Prmozione Acido Folico: aggiornamento. Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 3-4 16. Alberto Mantovani, Francesca Baldi. Fattori di rischio associati all'alimentazione e difetti del tubo neurale non prevenibili tramite acido folico. Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 10 17. Anna Pierini, Fabrizio Minichilli, Sebastiano Bianca, Elisa Calzolari, Giovanna Tagliabue, Gioacchino Scarano, Romano Tenconi, Fabrizio Bianchi. Aggiornamento dei dati dei registri italiani delle malformazioni congenite sui difetti sensibili all'azione dell'acido folico Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 13-14 18. Pietro Carbone, Elena Alonzo, Antonietta Antoniciello, Maristella Fardella, Rosanna La Carrubba, Marcello Caputo, Maria Letizia Ciallella, Eufemia Ciarallo, Claudia Cortesi, Simona De Introna, Loriana De Vita, Claudio Di Russo, Flora Di Tommaso, Francesco Libero Giorgino, Giordano Giostra, Orietta Granata, Marina La Rocca, Gabriella Midali, Paola Navacchia, Barbara Niccoli, Grazia Orlanducci, Vanda Pironi, Vincenzo Pontieri, Beatrice Sartini, Giuseppe Ugolini, Maria Vicario, Domenica Taruscio. L'importanza del tutor in un corso elearning: l'esperienza del tutoraggio nel corso di formazione a distanza sulla prevenzione dei difetti congeniti nel periodo peri-concezionale e peri-natale. Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 29-31 - 91 - 19. Pietro Carbone, Francesca Baldi, Donatella Barbina, Sebastiano Bianca, Fabrizio Bianchi, Elisa Calzolari, Matteo Cassina, Maurizio Clementi, Loriana De Vita, Elena Di Gianantonio, Orietta Granata, Ranieri Guerra, Debora Guerrera,, Irene Figà Talamanca, Felice Giordano, Angela Giusti, Michele Grandolfo, Alberto Mantovani, Chiara Manzi, Alfonso Mazzaccara, Roberta Pacifici, Paolo Salerno, Emanuele Scafato, Gioacchino Scarano, Marco Silano, Stefania Ruggeri, Romano Tenconi, Alessandra Torsello, Giuseppe Ugolini , Piergiorgio Zuccaro, Domenica Taruscio Realizzazione di un percorso di formazione e-learning: "La prevenzione dei difetti congeniti nel periodo peri-concezionale e peri-natale - fattori di rischio e fattori protettivi per la gravidanza" Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 32-33 20. Loriana De Vita, Donatella Barbina, Manila Bonciani, Pietro Carbone, Orietta Granata, Debora Guerrera, Alfonso Mazzaccara, Alessandra Torsello, Domenica Taruscio, Ranieri Guerra. Il metodo dell'apprendimento per problemi in un corso di formazione a distanza sulla prevenzione delle malformazioni congenite. Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 36-37 21. Maria Cristina Dieci "Io non concepisco una vita senza acido folico". la sensibilizzazione alla prevenzione della spina bifida negli ipercoop di tutta Italia. Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 38 22. Francesco Libero Giorgino, Orietta Granata, Pietro Carbone, Loriana De Vita, Domenica Taruscio, Gruppo di Lavoro Formazione Informazione Acido Folico. Diffusione di una comunicazione breve rivolta ai ginecologi ed ostetriche italiani per richiamare l'attenzione sulle opportunità di prevenzione di malformazioni congenite mediante l'acido folico Convegno Annuale del Network Italiano Acido Folico. Roma, 9 ottobre 2009. ISTISAN Congressi 09/C8: 39-40 23. Mantovani A, Baldi F, Frazzoli C, Tait S. Food components and rare birth defects. 6th International Conference on Rare Diseases and Orphan Drugs Global Approaches to Research and Patients Access to Diagnosis, Information and Care, and the Common Issues with Neglected Diseases in Developing Countries (Buenos Aires, 18-20 Marzo 2010) Program and Abstract Book, p31-32. (icord.se/wp-content/uploads/ICORD-2010-Buenos-AiresProgram1.doc). 24. Carbone Pietro, Granata Orietta, Taruscio Domenica. Il contributo della formazione a distanza nella prevenzione dei difetti congeniti mediante supplementazione con acido folico. “Ospedale e territorio dedicati alla donna” 18° Congresso Nazionale dell’Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI), Congresso Nazionale AGIF (Associazione Ginecologi Italiani in Formazione) Congresso Annuale LAMM (Società Laziale, Abruzzese, Marchigiana e Molisana di Ginecologia). Roma, 27-29 Settembre 2010. Atti del convegno: Abstract P1 25. Domenica Taruscio, Pietro Carbone. La sinergia tra il Network Italiano Promozione Acido Folico e il Coordinamento Nazionale dei Registri delle Malformazioni Congenite Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: xi-xii 26. Domenica Taruscio, Pietro Carbone. Sviluppo di strategie trans-nazionali per la sorveglianza e la prevenzione delle malformazioni congenite: la Joint Action EUROCAT - 92 - Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 3-6 27. Paola D’Incau, Massimo Farion, Pietro Carbone, Anna Carreri, Anita Conforti, Domenica Iacono, Benedetto Patuzzi, Antonella Sanseverino, Domenca Taruscio. Promozione attiva dell’acido folico nelle farmacie territoriali del Veneto: conoscenze, attitudini e comportamenti delle donne intervistate. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 13-14 28. Pietro Carbone, Orietta Granata, Donatella Barbina, Manila Bonciani, Loriana De Vita, Francesco Di Filippo, Debora Guerrera, Alfonso Mazzaccara, Alessandra Torsello, Ranieri Guerra, Domenica Taruscio. Stato delle conoscenze degli operatori sanitari sulla prevenzione di difetti congeniti con acido folico: le evidenze scaturite da un corso elearning. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 15-16 29. Orietta Granata, Pietro Carbone, Donatella Barbina, Manila Bonciani, Loriana De Vita, Francesco Di Filippo, Debora Guerrera, Alfonso Mazzaccara, Alessandra Torsello, Ranieri Guerra, Domenica Taruscio. Il contributo della formazione a distanza nella promozione attiva dell’acido folico per la prevenzione di difetti congeniti: risultati di un follow-up sulle attitudini e i comportamenti degli operatori sanitari. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 18-19 30. Stefania Ruggeri, Pasquale Buonocore, Altero Aguzzi, Marco Salvatore, Daniela Pierannunzio, Domenica Taruscio. Consumo di alimenti ricchi in folati negli adolescenti italiani. Risultati del programma di educazione alimentare: “Folati: mattoni per la vita!” Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 21-22. 31. Anna Pierini, Fabrizio Minichilli, Elisa Battistelli, Beatrice Pallari, Dianora Torrini, Fabrizio Bianchi. Aggiornamento dell’indagine conoscitiva sull’utilizzo dell’acido folico in Toscana. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 12 32. Stefania Ruggeri. La comunicazione del Network Italiano per la Promozione dell’Acido Folico: nel consenso scientifico la chiave di un messaggio efficace per la prevenzione. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 27 33. Giuseppina Crisponi, Stefania Ruggeri. Evoluzione della comunicazione sulla questione acido folico e folati su mezzo stampa e web in Italia. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 32 34. Maria Cristina Dieci. Il percorso dell’Associazione Spina bifida italia (ASBI) attraverso sensibilizzazione e prevenzione: le campagne di ieri, le speranze di domani. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 29 - 93 - 35. Chiara Frazzoli, Marieme Fall, Pamela Dragone, Djenaba Tine, Alberto Mantovani. la sicurezza alimentare sostenibile per la prevenzione delle malformazioni congenite: attività di informazione e comunicazione in Senegal. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 49 36. Alberto Mantovani, Francesca Baldi Le uova come potenziale alimento arricchito di folati: considerazioni su efficacia e sicurezza. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 52 37. Sabrina Tait (a), Cinzia. La Rocca (a), Alberto. Mantovani Policloro-bifenili (PCB) come possibili fattori di rischio nella patogenesi del complesso epispadia-estrofia vescicale. Convegno Congiunto Network Acido Folico e Coordinamento Registri Malformazioni Congenite. Roma 26 novembre 2010. ISTISAN Congressi 10/C6: 54 38. Neville Amanda, Calzolari Elisa, Bianca Sebastiano, Scarrano Gioacchino, Tenconi Romano, Bianchi Fabrizio. Report on periconceptional folic acid supplementation for Italia. Pubblicazione sul EUROCAT del documento di attività del Network 2005-2010 Survey of Folic Acid Policy and Practice in European Countries - December 2007 – REPORT ITALIA http://www.eurocat-network.eu/content/NTD-Dec2007-Italy.pdf 39. Neville A. Report on Periconceptional Folic Acid Supplementation for Italy (This document was prepared and approved by the Scientific Committee of the Italian Network for Folic Acid Promotion for the primary prevention of birth defects and the Italian Registers of Congenital Malformations). EUROCAT Special Report: Prevention of Neural Tube Defects by Periconpceptional Folic Acid Supplementation in Europe - December 2009 - Part IIb - Country Specific Chapters (Italy to UK) http://www.eurocat-network.eu/content/Special-Report-NTD-3rdEd-Part-IIB.pdf 40. Domenica Taruscio, Pietro Carbone (2011). Ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità: esperienza sul network acido folico. Phytogin Vol. II (n.1): 1-4 41. Pietro Carbone e Domenica Taruscio (a cura di) (2010). Acido folico e gravidanza: una prevenzione importante. Conoscere per crescere. Volume 2 Anno 2010: 3-4 42. Domenica Taruscio, Pietro Carbone, Armando Magrelli, Marco Salvatore. (2011) Riflessioni sulle malattie rare ambiente correlate. In corso di pubblicazione sul n. 27 (Aprile 2011) de “Il Cesalpino” - Rivista medico-scientifica dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Arezzo 43. Taruscio D, Carbone P, a Granata O, Baldi F, Mantovani A. Folic acid and primary prevention of birth defects. Biofactor 2011 submitted Il Responsabile Scientifico (Dott.ssa Domenica Taruscio) - 94 -