AESVI
Rassegna Stampa del 18/02/2008 08:21
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INDICE
AESVI
15/02/2008 Vita
La regole oggi
5
15/02/2008 ADV
Andrea Persegati confermato Presidente AESVI
6
15/02/2008 Key4Biz
In occasione del Safer Internet Day 2008, giornata europea della sicurezza in
internet, si e' tenuto ieri a Roma il seminario Telefonia mobile, chat e social
network: nuove forme di comunicazione tra liberta' e regole,...
7
15/02/2008 Uomo Vogue
ONLINE players in search of FRIENDS
10
VIDEOGIOCHI
16/02/2008 La Repubblica
ARRIVA L´APOCALISSE
12
16/02/2008 Libero
Un videogioco "formativo"
14
16/02/2008 ItaliaOggi
La regina dei giocattoli
15
16/02/2008 MediaForum
Un anno al di là delle aspettative
16
16/02/2008 MediaForum
Network / Adventertainment - Multiplayer
18
15/02/2008 Vita
Il nuovo Codice è pronto Ma ha le armi spuntate
19
15/02/2008 Altroconsumo
Alta definizione: solo a certe condizionI
21
15/02/2008 Gentleman
Un gioco da ragazzi
25
15/02/2008 PC Professionale
G51, la parola d'ordine è surround
26
15/02/2008 PC Professionale
POTENZA PER IL TUO PC(SECONDA PARTE)
28
15/02/2008 Win Magazine
2008, MA QUANTA TECNOLOGIA!
33
15/02/2008 MyTech
Usa, vendite videogame a 1,18 miliardi dollari in gennaio
35
16/02/2008 Repubblica.it 11:26
"La Apple punta ai videogiochi " Jobs e la pazza idea dell'iGame
36
15/02/2008 TgCom
A fine mese arriva il videogame
37
13/02/2008 TgCom
Su pc Cultura Moderna, Lucignolo e Ris
38
16/02/2008 Sport Week
LA F.1 IN TV MI FACEVA DORMIRE...
39
15/02/2008 BorsaItaliana.it 12:21
Usa, vendite videogame a 1,18 miliardi dollari in gennaio
42
15/02/2008 Smart Phone
Di corsa a. GIOCARE
43
15/02/2008 Spot and Web
Koch Media con Sound PR per Street Football e Buddy Inglese
47
15/02/2008 Abitare
GLI ANNI SETTANTA ALLA FIERA CAMPIONARIA
48
AESVI
4 articoli
15/02/2008
Vita
N. 7 _ 16/22 FEBBRAIO 2008 - CONSUMER'S MAGAZINE FEBBRAIO 2008
Codici & controlli
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La regole oggi
Televisione I bambini davanti alla tv sono attualmente protetti da una legge, la n. 112/2004 (legge
Gasparri), che ha recepito al suo interno il Codice tv e minori elaborato nel 2002 come atto di natura
privata. Il codice, cui hanno aderito editori di emittenti nazionali, il ministero delle Comunicazioni e
associazioni di utenti, era a sua volta stato ispirato da alcune direttive Uè, Televisione senza frontiere
(1989/522/CE e successive
Internet II controllo sulla rete è disciplinato dal Codice Internet e minori a cui hanno aderito di servizi
di comunicazione elettronica, gli Isp - Internet service provider e rappresentanti del ministero delle
Comunicazioni. Gli aderenti hanno un marchio di identificazione e garanzia (internetOminori) e si
impegnano realizzare una navigazione differenziata, il controllo delle password, sistemi di
identificazione dell'età dell'utente e a contribuire alla lotta alla pedopornografia online.
Videogame Un sistema di autoregolamentazione «ad uso e consumo» dei produttori è invece quello
dei videogiochi. Il sistema Pegi - Pan European Game Information del 2003, derivato dal sistema di
autovalutazione olandese Nicam, è stato definito e firmato dai produttori di videogiochi off e on line, e
si limita a indicare target di età e contenuti dei videogame. L'ente che compie la valutazione è
finanziato dalla Nintendo.
Cellulari II codice di autoregolamentazione elaborato nel 2004, così come sottolinea il Consiglio
nazionale utenti, mostra davvero troppe lacune e inadempienze. Di fronte al problema dell'accesso
dei minori attraverso il cellulare a contenuti audio e video vietati, il Cnu ha recentemente pubblicato
una delibera (007/16/10/2006), in cui ha censurato, tra l'altro, la pratica di uno dei gestori che offriva
ricariche gratis a fronte del consumo di materiali hard sui videofonini.
AESVI
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15/02/2008
ADV
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N. 10 - 2007
Andrea Persegati confermato Presidente AESVI
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L'Assemblea Generale dei Soci AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana), riunitasi
a Milano per eleggere le cariche associative relative al biennio 2008-2009, ha confermato nelle loro
posizioni il Consiglio Direttivo, il Presidente e il Tesoriere uscenti. Per i prossimi due anni il Consiglio
Direttivo dell'Associazione continuerà quindi a essere composto dai tre produttori di piattaforme
Microsoft (Maurizio Zazzaro), Nintendo (Andrea Persegati) e Sony Computer Entertainment (Gaetano
Ruvolo), oltre che dagli editori Electronic Arts (Francois Storelli), Activision (Paolo Chisari), Ubisoft
(Ricardo Cones) e Vivendi Games (Benoit Boutte). La Presidenza rimarrà in capo ad Andrea
Persegati (Nintendo), la Tesoreria a Benoit Boutte (Vivendi Games).
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15/02/2008
Key4Biz
Sito Web
In occasione del Safer Internet Day 2008, giornata europea della
sicurezza in internet, si e' tenuto ieri a Roma il seminario Telefonia
mobile, chat e social network: nuove forme di comunicazione tra
liberta' e regole,...
In occasione del Safer Internet Day 2008, giornata europea della sicurezza in internet, si è tenuto
ieri a Roma il seminario "Telefonia mobile, chat e social network: nuove forme di
comunicazione tra libertà e regole", una tavola rotonda - organizzata da Telefono Azzurro - che ha
coinvolto rappresentanti delle istituzioni, aziende di telefonia mobile e provider.
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L'obiettivo del convegno: informare, senza demonizzazioni, sui rischi connessi all'utilizzo delle
nuove tecnologie da parte dei minori e stimolare un'assunzione di responsabilità da parte delle
autorità competenti e degli operatori. I risultati: la presentazione delle buone pratiche italiane e
internazionali, l'individuazione condivisa delle azioni da intraprendere e l'impegno assunto nel
percorrere insieme il cammino tracciato.
Dopo una prima sessione di presentazione dello scenario, è stato il turno della politica. È emerso
così il primo degli impegni: l'adozione di una legislazione nazionale conforme agli accordi europei.
"È necessario che l'Italia - ha detto il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo - adotti al più
presto un codice di autoregolamentazione in materia di telefonia mobile, così come già previsto da
tempo in altri Paesi europei".
Buchi normativi, mancanza di un garante nazionale per l'infanzia, ipergarantismo verso i pedofili:
questi alcuni dei punti sottolineati dai politici intervenuti. "La risposta è nella sostegno reciproco tra
politica e società civile", ha affermato l'onorevole Maurizio Gasparri.
Hanno poi preso la parola gli operatori, da H3G a Vodafone Italia , da Aesvi, l'Associazione editori
software videoludici italiana, a Microsoft Italia e Google Italia fino a MySpace e altre aziende e
fornitori di servizi software per IT e telecomunicazioni, tra cui Wave Group. Tutti hanno illustrato le
proprie azioni per rendere la navigazione sul web e l'uso del telefonino più sicuri. L'impegno finale è
stato invece quello di stendere un codice di regolamentazione condiviso, grazie anche alla
collaborazione con le associazioni dei consumatori.
"Ritengo - ha dichiarato Riccardo Maffei, Amministratore Delegato di Wave Group - che chiunque
operi con le nuove tecnologie di comunicazione non può prescindere dalla tutela dei minori. Le
aziende ICT hanno inoltre una responsabilità maggiore: possono divenire la cerniera tra chi è a
diretto contatto con i soggetti da tutelare e chi possiede il know how tecnologico per la produzione e
diffusione dei contenuti. L'azienda che rappresento da sempre avverte questa responsabilità e per
questo partecipa al convegno organizzato da Telefono Azzurro ONLUS, plaudendo a questa come
ad analoghe iniziative e auspicando un forte intervento formativo, in materia di new media, a favore
di coloro che si occupano dell'educazione dei minori".
AESVI
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15/02/2008
Key4Biz
Sito Web
La parola d'ordine emersa dal convegno è individuare soluzioni non per vietare, ma per consentire un
uso della rete consapevole e funzionale alla crescita dei giovani. Di fronte ad aziende e istituzioni,
Telefono Azzurro ha riportato ancora una volta l'attenzione sui giovanissimi, invitando a considerarli
come "soggetti di diritto a tutti gli effetti e non mero oggetto di politiche commerciali".
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Nell'ambito del seminario è stato presentato il quaderno informativo "Internet: informarsi per navigare
serenamente e evitare i nuovi pericoli della rete". L'opuscolo, prodotto da Telefono Azzurro in
collaborazione con Polizia Postale e Hot114, è un vero e proprio manuale di navigazione, che
esplora le innumerevoli possibilità offerte dal web, mettendo al contempo il lettore in grado di gestire
eventuali situazioni di rischio, insidie e trappole nelle quali i bambini, se non preparati e soprattutto
non seguiti dagli adulti, possono cadere durante la navigazione.
Negli ultimi anni, la rete si è imposta come una delle tecnologie più utilizzate dai ragazzi. Li mette in
contatto con i coetanei, dà loro la possibilità di informarsi, di apprendere, di esprimersi, di giocare e
di divertirsi. Insomma il suo utilizzo è uno strumento indispensabile ed eccezionale. Ma questo
strumento va usato con accortezza. Per non sfociare in vere e proprie e-dipendenze o lasciare i
ragazzi in balia di contenuti magari violenti o pornografici.
Il quaderno contiene consigli per i giovani internauti, ma anche e soprattutto per i loro genitori e gli
insegnati, spesso spaesati da - e tentati di rifiutare in blocco - un mondo del quale non hanno alcuna
esperienza. Basta un po' di pazienza e di curiosità per imparare che quello che ci sembra un nemico
ha questo aspetto solo perché non lo conosciamo.
Essere consapevoli, poi, di servizi come l'Hot 114 di Telefono Azzurro o del ruolo svolto dalla Polizia
postale - anche di questo si parla nell'opuscolo - aiuta a sentirsi più sicuri.
Hot 114, la segnalazione si fa in un clic
Si chiama Inhope ed è un network che include 28 hotline di 25 Paesi e si occupa di combattere il
contenuto illegale o dannoso per i ragazzi presente sul web. Telefono Azzurro ha aderito alla rete
europea con il progetto Hot 114, unico in Italia perché riunisce in sé le funzioni della hotline e quelle
della helpine.
Grazie a Hot 114, chi vuole segnalare un video o delle immagini pedopornografiche, per esempio,
può farlo sia sul web, al sito www.hot114.it (attraverso l'apposita sezione "Clicca e segnala"), che per
telefono, componendo il 114. Può denunciare 24 ore su 24 e, volendo, in forma assolutamente
anonima.
Con Hot 114 sono stati stabiliti rapporti con gli internet service provider, sono state create partnership
con rappresentanti dell'area tecnologica e con associazioni impegnate nella difesa dei diritti dei
bambini e degli adolescenti. Anche con la Polizia postale è stato firmato un accordo sulle procedure
di raccolta e gestione delle segnalazioni. Il fatto di rientrare nella rete di Inhope potenzia ancora di più
l'azione di Hot 114, affiancata dalle altre hotline del resto del mondo. Le hotline che fanno capo a
Inhope, infatti, collaborano tra loro, scambiandosi informazioni e segnalazioni.
Le segnalazioni ricevute da Hot114 sono collocate in un archivio centrale, dove il materiale viene
analizzato e inviato alla polizia e, congiuntamente, a un'altra hotline, se il Paese che ospita il server è
diverso dal Paese nel quale è stata fatta la segnalazione.
Per Telefono Azzurro il progetto Hot 114, nato nell'ambito del programma Safer Internet promosso
dalla Commissione europea e diventato operativo dall'aprile 2005, vuol dire affrontare il problema
della sicurezza in internet attraverso la collaborazione con le istituzioni, locali e nazionali, e in queste
AESVI
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15/02/2008
Key4Biz
Sito Web
caso anche con realtà internazionali. Un metodo di lavoro, quello basato sulla ollaborazione, che
Telefono Azzurro ritiene fondamentale.
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I dati
Nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2006 e il 31 agosto 2007 il servizio ha accolto 955
segnalazioni relative a contenuti illegali e dannosi per bambini e adolescenti presenti in internet.
L'80,1% dei segnalanti ha scelto l'anonimato: ciò conferma che questo aspetto rappresenta un punto
di forza del servizio; se non ci fosse questa possibilità, si potrebbe ragionevolmente ipotizzare che
una parte rilevante di informazioni e di indicazioni preziose per le indagini successive della Polizia
postale andrebbe perduta.
La percentuale più elevata di segnalazioni si riferisce a siti web (63,5%). Sono rilevanti però anche i
valori riconducibili all'email (16,8%), all'attività di file sharing (12,9%), alla chat (5,1%) e ai newsgroup
(1,2%).
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15/02/2008
Uomo Vogue
N. 387 - GENNAIO 2008
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ONLINE players in search of FRIENDS
Arriva dal "Forum des droits sur l'Internet" l'ultimo allarme videogiochi. L'associazione francese punta
il dito sulle funzionalità di interazione diretta che stanno prendendo piede tra i cosiddetti Massively
mulii player online games, i video giochi online. In particolare. il forum mette in guardia sulla
possibilità di chattare e parlare in tempo reale tra giocatori, un pericolo per quelli più vulnerabili, come
i ragazzini. E d'altronde, non si può più non tenere in conto certe osservazioni: i videogames, nel
bene e nel male, rappresentano un fenomeno sociale. L'immagine della stanza buia con un teenager
che si isola davanti a un monitor, trascurandosi, è uno stereotipo ormai superato. I videogiochi sono
diventati la passione di adulti e donne, sono oggetto di produet placement esattamente come un film,
ospitano colonne sonore originali e si giocano online. Secondo i dati più recenti del rapporto Aesvi,
l'associazione italiana di settore, il videogiocatore medio nel nostro paese ha 28 anni, il 57% degli
appassionati ha tra i 18 e i 44 anni. Si tratta di maschi al 6] % e di femmine al 39%. Inoltre, dei circa
25 milioni attivi in Italia, circa 2 milioni giocano online. A tutto questo si è arrivati molto prima del
fenomeno "Second Life", che non è altro che un videogioco sociale. Un Massively multiplayer online
game, come il diffusissimo World of Warcraft (immagine a destra in basso), è dal 1994 un luogo di
incontro virtuale tra persone che si conoscono, si ritrovano, socializzano. E, se in principio le
ambientazioni erano gotiche, scure, popolate da mostri, con finalità violente, ora si cambia,
probabilmente per allontanare gli spettri di responsabilità su manifestazioni di violenza tra le nuove
generazioni. Dai primi Massively multiplayer online games si è arrivati a una serie di specializzazioni
sempre più vicine alla realtà: giochi di strategia, di gestione aziendale, sportivi, i dance games e i
giochi sociali come, appunto, Second Life. I dance games rappresentano il lato "buonista" del video
gioco. Come in una sala da ballo, il fine ultimo non è quello di vincere la competizione ma, piuttosto,
di trovare un partner affiatato, divertirsi e, ancora, socializzare. L'antesignano di tutti i dance games è
"Dance dance revolution": lanciato sul mercato nel '98, a oggi ha collezionato ben novanta versioni.
Dello stesso filone, GoDance (immagine a sinistra), in cui i partecipanti provengono dal mondo
virtuale di GoPets. Il giocatore definisce un avatar, piccolo animale colorato, che mentre circola
liberamente esplora il mondo online di GoPets alla ricerca di amici con caratteristiche simili. Un social
game in tutto e per tutto. Non esente, proprio come una normale chat line, dalle insidie che il web
può nascondere, (in alto, fotogramma dalla serie televisiva "O.C.", Gettyimages. A sinistra e qui sotto,
due schermate di online games)
AESVI
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VIDEOGIOCHI
20 articoli
16/02/2008
La Repubblica
Pag. 53
ED. NAZIONALE
ARRIVA L´APOCALISSE
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Tra film e romanzi tv e dischi è il soggetto vincente in america - istruzioni per la fine del mondo Nell´ultimo romanzo di Cormac McCarthy l´umanità regredisce ad uno stato di disperata barbarie, in
"Cloverfield" un gruppo di ventenni ad una festa viene aggredito da un mostro gigantesco - È
interessante notare che per alcuni il cataclisma non è il Male" - In "Io sono leggenda" il protagonista
va a caccia dove c´era Manhattan
NEW YORK
Prima del successo internazionale della Strada, corredato dalla vittoria del premio Pulitzer, Cormac
McCarthy era uno scrittore ammirato e di culto, ma non di grandissima popolarità. La violenza
esplicita di racconti ambientati in un west desolato ed epico, e la descrizione di personaggi che
preferivano l´eternità al momento, avevano fatto dei suoi libri un punto di riferimento per un mondo
intellettuale di nicchia che ne ammirava lo stile cristallino e la riflessione continua sulla presenza
ineluttabile del male. Ma la pubblicazione della Strada (in Italia è uscito da Einaudi) ha cambiato
drasticamente la percezione e la popolarità dell´autore, e, al di là della compiutezza artistica del
romanzo, c´è da ritenere che ciò sia dovuto alla scelta del tema: il viaggio di un padre e di un figlio in
cerca di calore attraverso un mondo devastato dall´apocalisse.
McCarthy non ci spiega se questa situazione sia stata creata da una guerra, un incidente nucleare o
uno spaventoso avvenimento naturale, ma ce ne racconta gli effetti: il mondo è gelido ed è coperto
da una perenne coltre di neve sporca di cenere. L´umanità è regredita ad uno stato di disperata
barbarie, nel quale si commettono crimini efferati e persino atti di cannibalismo. La visione
apocalittica dello scrittore americano non è molto diversa da quella che nelle ultime settimane ci
hanno proposto film di grande successo, serie televisive, fumetti, videogiochi e dischi come Year
Zero dei Nine Inch Nails, i quali ambientano il loro ultimo album in un immaginario 2022,
caratterizzato da un inverno nucleare e da una società in cui non esiste la libertà personale. Non è
certamente un caso che anche La Strada sia stato opzionato per un adattamento cinematografico, e
la fine del mondo appare oggi il tema ricorrente della cultura americana contemporanea. E´
inevitabile pensare subito ai fantasmi dell´undici settembre, ma i motivi sono più complessi:
drammaturgicamente la catastrofe pone i personaggi in condizioni estreme, nei quali sono costretti a
prendere decisioni che determinano la vita e la morte. La fine del mondo esalta poi il coraggio ed
offre inedite suggestioni estetiche. Sia in A. I. che in The day after tomorrow il pubblico si è incantato
nel vedere New York sommersa dalle acque, ed il piacere perverso della distruzione assume spesso
valenze politiche: la scena in cui gli alieni distruggono la Casa Bianca in Independence Day è stata
accolta regolarmente dall´applauso. Il termine apocalisse è usato costantemente, ma neanche nel
caso di McCarthy, che è certamente il più spirituale tra gli autori che trattano questo tema, è presente
un riferimento diretto al testo di San Giovanni o al libro di Daniele. In particolare nelle opere di cultura
popolare l´apocalisse non è citata per intendere una presenza trascendente, ma semplicemente la
fine del mondo che conosciamo. Ed è interessante notare che per alcuni di questi autori il cataclisma
non rappresenta necessariamente un male. Se si analizzano le opere più recenti, si nota che
l´approccio rivela infatti molte diversità: McCarthy esprime una visione tragica che tuttavia non
diventa mai nichilista e lascia spazio per momenti di tenerezza e persino di preghiera. Il mondo che
descrive sta irreversibilmente morendo, ed è già diventato sterile: la morte dell´ultimo uomo
coinciderà con la morte dell´intero pianeta. Opposta la visione proposta in World without us, nel quale
Alan Weisman, docente dell´Università dell´Arizona, immagina che la scomparsa dell´umanità generi
VIDEOGIOCHI
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16/02/2008
La Repubblica
Pag. 53
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ED. NAZIONALE
una rinascita rigogliosa della natura, che «in un primo momento mostra il suo aspetto selvaggio e poi
qualcosa di simile al Giardino dell´Eden». Weisman si è espresso in questi termini in un´intervista
pubblicata su Time, collocandosi sulla stessa lunghezza d´onda di uno special dell´History Channel
intitolato Life After People.
Diverse le strade intraprese dai film più recenti. In Io sono leggenda, tratto dall´omonimo classico di
Richard Matheson, e già adattato in passato sullo schermo con il titolo Occhi bianchi sul pianeta
terra, si immagina che sia stata l´umanità la prima responsabile della distruzione del pianeta: un
vaccino messo a punto per debellare il cancro genera un´epidemia che trasforma gli uomini in
creature bestiali. Il film ci mostra una New York deserta e devastata, dove la natura ha preso il
sopravvento: nella scena iniziale il protagonista va a caccia di cervi in quello che era il centro di
Manhattan, e lungo le avenue compaiono persino i leoni. Ma all´interno di questa visione tragica il
regista immagina una possibile speranza affidata ad un gruppo di persone rifugiate in un luogo
idilliaco nel Wyoming: il mondo non è ancora del tutto sterile, e può tornare a essere quello di una
volta. Un concetto simile a quello espresso in Children of men, dove la speranza di resurrezione
viene affidata all´ultima donna in grado di generare la vita. Molto diverso l´approccio di Cloverfield,
che segue le vicende di un gruppo di ventenni, i quali, nel pieno di una festa, si trovano di fronte
all´assalto di un mostro gigantesco, che comincia a devastare l´intera Manhattan. Non ci è dato di
sapere cosa sia il mostro né da cosa sia generato, e per ottenere un effetto di realismo il tutto è
raccontato come se fosse un filmato realizzato amatorialmente da uno dei protagonisti.
Si pensa immediatamente a Godzilla (anche se l´immagine della testa divelta della statua della libertà
fa venire in mente Il pianeta delle scimmie), ma questa ennesima ambientazione apocalittica
newyorkese è da riferirsi all´immaginario dell´undici settembre: una sequenza chiave, che vede i
giovani fuggire dal crollo di un grattacielo che genera un´enorme ondata di fumo e detriti, è una
citazione delle immagini girate la mattina degli attacchi terroristici. E´ ambientato in un mondo deserto
anche il prossimo film d´animazione della Pixar, intitolato Wall - E, con un robot che si aggira in un
pianeta coperto dai rifiuti, e hanno un simile paesaggio le serie Battlestar Galactica e Jericho, con
protagonisti bande di sopravvissuti a vari tipi di cataclismi. Deve impersonare un sopravvissuto in
lotta contro alieni di ogni tipo chi si diletta con il videogioco Half-Life2, ed anche il mondo dei
«comics» sembra ossessionato dalla fine del mondo: uno dei fumetti più apprezzati degli ultimi tempi
ha per protagonista una persona di nome Yorik, sopravvissuto ad un´epidemia che uccide solo gli
uomini e non contamina in alcun modo le donne. Il nome della pubblicazione è L´ultimo uomo, titolo
scelto nel 1824 da Mary Shelley per il romanzo che diede origine al genere «fine del mondo», e con il
quale tentò di esorcizzare la disperazione per la morte del marito e di tre figli. In quel caso la visione
apocalittica nasceva da un dolore personale. Oggi sembra un patrimonio acquisito da artisti e
produttori caratterizzati da intuizioni, riflessioni ed interessi diversissimi. Ma per ognuno di loro, come
per il pubblico che attribuisce alle loro opere il successo, appare un tema con il quale il confronto è
ineluttabile.
VIDEOGIOCHI
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16/02/2008
Libero
Pag. 50
ROMA
Per i futuri manager
Un videogioco "formativo"
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ppp Per la prima volta, un videogame diventa strumento didattico per formare i city manager del
futuro. Accade a chi frequenta i corsi di laurea in Scienze dell'Eco nomia e della Gestione Aziendale
dell'uni versità Cattolica del Sacro Cuore che, in collaborazione con Electronic Arts, presenterà il
progetto mercoledì prossimo all'hotel Nazionale. E giù a immaginare: sei il primo cittadino di una
piccola metropoli, dove piazzi la centrale elettrica? Emergenze come terremoti, alluvioni o incendi:
come le affronti? Dove metti parchi e servizi? Che tasse fai pagare ai cittadini e quanto promuovi
cultura, sport o tempo libero? Il gioco d'azzardo, lo permetti? Agli studenti non resta che imparare a
simulare la costruzione del proprio futuro, rendendo più vivibile la città creata "su misura". Da notare
che questo gioco fu portato da Walter Veltroni, in campagna elettorale, come palestra per aspiranti
sindaci. ROBERTA MARESCI
VIDEOGIOCHI
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16/02/2008
ItaliaOggi
Pag. 22
NUMERO 040
Tra bambole e videogame , lavoro divertendomi E appena posso parto per il Sud America
La regina dei giocattoli
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La vita e le passioni di Rebecca Varoli Piazza, toys marketing manager di Hasbro Italia
Andrea Della Valentina
Quando si dice la fortuna di lavorare divertendosi. Per Rebecca Varoli Piazza, toys marketing
manager di Hasbro Italia, divisione italiana del colosso americano dei giocattoli, pare sia proprio così.
«Ho la fortuna di mettere a frutto sul lavoro le passioni della vita privata», spiega accogliendoci nello
showroom aziendale stipato di giochi di ogni genere.
E dire che la prima esperienza professionale era stata di ben altro genere: dopo la laurea in scienze
della comunicazione a Milano, «ho cominciato come assistente marketing in Ecs, gruppo della banca
francese Société générale, che si occupa di asset management. Ambito finanziario, quindi una
carriera da maschiaccio», sorride. Poi, dopo due anni, la prima svolta, seguendo la passione per i
videogiochi: «sono cresciuta con la consolle Mattel intellivision, tra le prime degli anni '80. Un giorno,
curiosando nel sito della Digital bros (azienda italiana che si occupa di distribuzione e publishing di
videogiochi, ndr), ho visto che cercavano un product manager. Mi sono detta: perché no? Mi hanno
selezionata e sono rimasta sette anni». Insomma, «un sogno che si avverava».
Quindi, a ottobre 2007, il salto in Hasbro. «Da piccola ero appassionata di bambole. Quando è nata
l'opportunità di lavorare per l'azienda che mi aveva regalato parte dei sogni d'infanzia ho subito
accettato. E sono venuta a pettinare le bambole», scherza. Qui, continua Varoli Piazza, «mi occupo
di sviluppo e implementazione delle attività marketing dell'area giocattoli, declinandole dal
concepimento del gioco fino al lancio sul mercato. Sia per la parte di marketing creativo e strategico,
sia per quello finanziario». Ad affiancarla, «uno staff di persone in gamba con cui mi trovo bene, in un
bellissimo clima». Del resto sembra tautologico, tra uffici colorati e giochi dappertutto. Persino
durante le riunioni possono spuntare «una serie di palle, palline, fucili, pistole e dardi».
In realtà, il lavoro non manca. «Il settore dei giochi in Italia è in crescita e l'azienda ha chiuso il 2007
con un fatturato in crescita del 30%». Nuovi impegni sono in agenda, perché «ci basiamo molto
sull'innovazione di prodotto e ci rivolgiamo ai consumatori non solo con i prodotti classici ma anche
con nuovi stimoli». Tra questi, Varoli Piazza sta lavorando al lancio di «uno dei nostri progetti più
ambiziosi: un sito internet legato alla collana Littlest pet shop. Perché internet ha rivoluzionato il
mondo del giocattolo tradizionale, anche nelle abitudini dei bambini». Inoltre quest'anno, in cui
Hasbro Italia festeggia il trentesimo compleanno, è previsto il decollo di due nuove collane: la prima
relativa a Indiana Jones, in concomitanza con l'uscita dell'ultimo film prodotto da George Lucas,
prevista per maggio; la seconda connessa a Star Wars, insieme alla serie televisiva che dovrebbe
arrivare sugli schermi a ottobre.
Insomma: «Lavoro, tanto. In settimana sono molto concentrata». Per questo, appena può, si dedica
alla palestra: «acquagym, poi sauna e bagno turco». Ci va con la sua «vera passione, anche se
veniale: una Mini rossa». Impazzisce per le scarpe («regalatemi di tutto ma soprattutto scarpe. Cosa
che gli uomini... »). È vittima della tecnologia in fatto di iPod, computer e consolle, ma non del
telefonino («basta che chiami e abbia una rubrica»). Appena può viaggia, preferibilmente in Sud
America: «Panama, Costa Rica, Argentina. Cerco di andarci una volta l'anno». E legge, soprattutto
d'estate: il suo libro preferito è Lo zen e l'arte della manutenzione della bicicletta: «L'ho riletto più
volte trovandolo sempre fonte d'ispirazione». Dulcis in fundo, non poteva mancare l'appuntamento
fisso del lunedì sera, per giocare a Backgammon in un circolo. Stiamo pur sempre parlando della
regina dei giocattoli...
VIDEOGIOCHI
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16/02/2008
MediaForum
NET FORUM DICEMBRE/GENNAIO
MSN A colloquio con Pietro Scott Jovane, responsabile Microsoft Italia Online Services Group
Un anno al di là delle aspettative
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
«Guardando a inizio 2007 sembrava che le stime fossero troppo ottimistiche, invece secondo i dati di
ottobre di Nielsen Online scopriamo che il network si piazza al primo posto in Italia in tutte le
categorie»
Estato un anno ben al di là delle migliori aspettative quello che si chiude per Msn. «Guardando, a
gennaio, al 2007 sembrava che avessimo avanzato delle stime troppo ottimistiche - spiega Pietro
Scott Jovane, responsabile Microsoft Italia Online Services Group -, invece secondo i dati di ottobre
di Nielsen Online scopriamo che gli utenti di Msn.it sono cresciuti del 13,3%, Windows Live
Messenger ha quasi raggiunto i 12 milioni di utenti e Hotmail si è imposto come primo servizio di
posta elettronica in Italia con oltre 6 milioni di utenti. Windows Live Spaces rappresenta la più grande
comunità al mondo con oltre 5 milioni di utenti soltanto in Italia. Tutto ciò pone il nostro network al
primo posto in Italia in tutte le categorie. Un momento positivo, dunque, il mercato cresce e noi
contribuiamo alla sua crescita. Inoltre, ora si comincia a guardare maggiormente al tempo speso su
internet, e ciò per due motivi: primo, per capire se il mezzo assorbe la totale attenzione dell'utente o è
in coabitazione con altri mezzi. Per esempio, alle 15.00 registriamo un picco di utilizzo di Messenger
ma non esclusivo perché contemporaneamente si guarda la tv, si ascolta la radio, si usa il cellulare.
Ci sono poi fasce esclusive per internet; saperlo diventa importante per gli advertiser per riuscire a
catalizzare tutta l'attenzione del proprio target. Al momento sappiamo che un quinto del tempo speso
online dai navigatori (quasi4 ore e mezzo a persona nel mese dì ottobre, secondo Nielsen Online)
viene trascorso sul nostro network. Un primato che per un investitore diventa interessante. Dal punto
di vista dei prodotti - continua Scott Jovane -, a febbraio abbiamo lanciato la nuova home page di
Msn.it con una nuova modalità di gestione che ha riscontrato un alto gradimento. Il 7 luglio, inoltre,
abbiamo ospitato il più grande evento musicale: Live Earth, di cui Msn è stato partner e braccio
online, 9 concerti in tutto il mondo per sostenere l'ambiente. Ma il 2007 è stato anche l'anno del
lancio di Msn Video, piattaforma che ospita solamente contenuti non coperti da diritti, in modo da non
ledere il copyright, e ovviamente che non disturbino nessuno. Nuova anche la versione di Search:
abbiamo moltiplicato per 4 la capacità di indicizzazione del motore d ricerca. Dal 7 novembre,
abbiamo creato una suite di prodotti Msn, scaricabile da internet, che permette agli utenti di avere
sempre a portata di mano tutto ciò che gli serve per operare in stile Web 2.0: l'ultima versione di
Messenger, strumenti per creare blog anche in offline, aggregatore di caselle di posta elettronica,
strumento di tutela dei minori in rete, raccolta di foto, eccetera. Infine, abbiamo acquisito una
partecipazione in Facebook in modo da cominciare a mettere piede nel mondo dei social network.
Dal prossimo anno saremo la concessionaria pubblicitaria di Facebook con il marchio Microsoft
Digital Advertising Solutions, e a proposito di Mdas, chiuderemo l'anno con una crescita superiore a
quella del 40,6% del mercato». Per il 2008, Pietro Scott Jovane annuncia: «I device di accesso a
internet si sono moltiplicati: cellulari, console, videogame... con Mdas cercheremo quindi di offrire agli
investitori capacità di pianificazione su tutti i mezzi di accesso al web: i clienti Vodafone potranno
utilizzare Messenger direttamente sui telefonini (com'è già possibile per 3 e Wind), potremo
pianificare spazi adv sui cellulari o nei videogame, grazie alla tecnologia eQuantive (da noi acquisita).
Penso infine - conclude Scott Jovane -, che gli investitori abbiano bisogno di rapportarsi con un
numero minore di concessionarie, auspico quindi che ci sia una diminuzione del numero di queste
ultime, privilegiando i player più importanti».
VIDEOGIOCHI
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16/02/2008
MediaForum
NET FORUM DICEMBRE/GENNAIO
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l'attenzione del tarqet Sprizza ottimismo il responsabile di Microsoft Italia Online Services Group,
Pietro Scott Jovane
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16/02/2008
MediaForum
NET FORUM DICEMBRE/GENNAIO
CASE HISTORY
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Network / Adventertainment - Multiplayer
È il primo network online specializzato nei settori Cinema & Gaming che raccoglie 6 milioni di utenti
internet, nato dall'esperienza pluriennale di Multiplayer. it, nota testata giornalistica dedicata ai
videogiochi. L'idea generale che muove il Network vede protagonisti i due settori dell'intrattenimento
più importanti: gaming e cinema, due passioni che uniscono un target ampio ed eterogeneo. Nasce
da una semplice idea: coniugare il volume quantitativo dei siti rivolti a un utenza generica proveniente
principalmente da motori di ricerca, al contributo qualitativo dei siti specializzati e verticali, capaci
questi, di raccogliere l'utenza di nicchia e fidelizzata (hardcore gamers& cinefili). Solo in questo modo
è possibile raggiungere in modo ottimale il proprio target: dai navigatori casuali a quelli estremamente
fidelizzati. Attualmente, lo scenario del Network costituitosi, può contare su realtà online importanti
interne ai due settori nei quali è specializzato, Cinema & Gaming: dai siti di riferimento leader nel
web, fino ad arrivare a realtà amatoriali e non, nate spontaneamente e collegate tra loro dalla
passione per i videogiochi e perii cinema. 1 numeri di Network Gaming: 2 milioni di utenti unici -15
milioni di pagine viste - 25 milioni di impression mensili. Sito leader: Multiplayer.it Circuito
underground: 40 siti di differenti categorie, dai generici agli specializzati. Le migliori realtà emergenti,
community e web site verticali. I numeri di Network Cinema: 3 milioni utenti unici - 25 milioni di pagine
viste - 45 milioni di impression. Siti leader: Mymovies.it - Movieplayer.it Circuito underground: 20 siti
di riferimento per gli appassionati cinefili. Dai generici agli specializzati per genere cinematografico.
Cliente /Lucky Red Lucky Red è uno dei più importanti distributori cinematografici e home video
indipendenti in Italia con sede a Roma. Da quest'anno ha l'etichetta Key Films. Progetto Alcuni format
pubblicitari per 1408 Per il lancio di "1408" abbiamo ipotizzato un piano strutturato con visibilità
speciale sia nell'home page di Multiplayer (intra full screen) sia nell'home page di My Movies sia della
sezione programmazione sale (home dressing). Il video box con trailer ha dato invece profondità alla
campagna che, se su Multiplayer è andata in rotazione su tutte le pagine, su My Movies si è
concentrata sulla sezione cinema (l'area più visitata del sito) e sull'area editoriale. Infine, per sfruttare
gli interessanti gadget a disposizione (il libro di Stephen King da cui è tratto il film e gli insoliti occhiali
Mp3) abbiamo organizzato una piccola competition per gli utenti, localizzata nell'apposita area
Contest di Multiplayer, accessibile da tutte le home page principali (quelle generali e quelle di sezione
del sito) e da un box rectangle fisso per il periodo presente nelle pagine di My Movies. Target: 20/35
anni - F/MTiming: 19 nov/2 die 2007. Investimento 8.000 euroless
Luca Persichetti MULTIPLAYER Via Archimede, 19 05100 Terni Tei. 07442462 www.multiplayer.it
[email protected]
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15/02/2008
Vita
N. 7 _ 16/22 FEBBRAIO 2008 - CONSUMER'S MAGAZINE FEBBRAIO 2008
MEDIA E BAMBINI
Il nuovo Codice è pronto Ma ha le armi spuntate
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Benedetta Verrini
In un unico testo le regole per tv, telefoni, internet, videogiochi. Ma - denuncia il Cnu - senza
un'autorità di vigilanza e sanzioni adeguate rischia di fermarsi alle buone intenzioni. Ora la palla
passa al prossimo Parlamento
E' aperto il confronto sulla bozza del Codice di autoregolamentazione Media e minori, che il ministro
Gentiloni ha recentemente definito come «strumento necessario per dare omogeneità alle regole di
tutela dei minori nell'uso non solo della tv, ma anche dei new media». Sul provvedimento - concluso
nella sua prima fase di elaborazione tecnica e pronto al vaglio del Parlamento - il 24 gennaio scorso
alla Camera si è tenuto un convegno-dibattito in cui il Cnu - Consiglio nazionale degli utenti
(organismo interno all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha presentato critiche e proposte
di sviluppo dello strumento. La bozza di Codice ha, senza dubbio, un punto di forza: mira ad
accorpare e coordinare settori finora segmentati e regolati da fonti poco omogenee (e poco
vincolanti), come televisione, internet, telefonia e videogiochi. Allo stato attuale, ciascun media ha un
proprio corpus di regole: esistono il Codice tv e minori (salito al rango normativo nel 2004 con la
legge Gasparri) ed Inrernet e minori, oltre a blandi sistemi di autovalutazione - autoregolamentazione
nella telefonia mobile e nei videogiochi. Oltre a una piena copertura normativa, suddivisa in tante
sezioni quanti sono i settori da disciplinare, nel Codice Gentiloni è prevista una nuova istituzione (il
Comitato media e minori) che avrà competenza sull'intero campo dei media e consentirà di offrire,
almeno nelle intenzioni, un migliore controllo sui contenuti e sulla loro adeguatezza per bambini e
adolescenti. «Ma se è vero che era tempo di dare un riassetto complessivo alla materia», spiega
Luca Borgomeo, presidente del Consiglio nazionale utenti, «è altrettanto vero che tale riassetto, per
essere davvero efficace, deve prevedere un nuovo sistema di vigilanza e di sanzioni e deve superare
finalmente i limiti dell'autoregolamentazione » . Nel campo dei media, infatti, sia il sistema
dell'autoregolamentazione sia quello dei vari codici deontologici hanno sostanzialmente fallito. «Non
prevedono sanzioni o, quando le prevedono, hanno un'entità sostanzialmente irrisoria », prosegue
Borgomeo, ricordando cheunamultada 15milaeurononènulla in rapporto ai bilanci dei colossi
radiotelevisivi o telefonici. «La verifica delle violazioni, poi, viene fatta dagli stessi soggetti parte in
causa, con una sovrapposizione tra giudicanti e giudicati che vanifica il rigore del giudizio». Se
incorrerà nella "trappola" dell'autoregolamentazione, insomma, la grande rivoluzione annunciata dal
Codice media e minori mancherà il suo obiettivo. Si trasformerà nel solito guscio vuoto. Per questo,
sostiene Borgomeo, «il Consiglio nazionale utenti condivide la ratio del Codice ma ha espresso al
ministro una proposta per rendere più efficace, imparziale e diretto il meccanismo del controllo e della
sanzione, senza punire o ingessare il settore». Come dovrebbe funzionare, dunque? «Prima di tutto,
il Codice media e minori dovrà vedere estesa la sua efficacia non solo ai sottoscrittori ma dovrà
valere per tutti, attraverso un opportuno intervento legislativo», spiega il presidente Cnu. Per quanto
riguarda la sua operatività, poi, «lasciamo pure che siano gli stessi operatori a certificare, nei modi
convenuti, la conformità del loro prodotto: è un modo per responsabilizzarl ». Ma poi, su tali prodotti
deve poter essere esercitato un controllo «da parte di un organismo super partes, un Comitato
preposto all'applicazione del Codice e rafforzato, rispetto allo schema della bozza Gentiloni, da
un'effettiva autonomia operativa ed economica», prosegue Borgomeo. «Il Comitato si attiverà ogni
volta che un'istituzione, un'associazione o un singolo utente effettueranno una segnalazione. In caso
di effettiva violazione, il Comitato dovrà irrogare una sanzione che, per entità pecuniaria (ad esempio
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15/02/2008
Vita
N. 7 _ 16/22 FEBBRAIO 2008 - CONSUMER'S MAGAZINE FEBBRAIO 2008
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con multe equiparate al fatturato dell'azienda) o gravita del provvedimento, come il ritiro del prodotto,
abbia davvero un effetto deterrente ». È proprio questo il meccanismo (definizione del codice,
autocertificazione, verifica, eventuale sanzione) che, secondo il Consiglio nazionale utenti, dovrebbe
«fare la differenza» nel nuovo sistema di tutela introdotto dal Codice media e minori. «Il ministro
Gentiloni ha accolto la nostra proposta», sottolinea Borgomeo. Vista la crisi di governo, il testo inviato
dal ministero al Parlamento vedrà la luce quasi certamente nella nuova legislatura. «Su questa
materia così delicata, che coinvolge lo sviluppo e il futuro stesso dei nostri figli, speriamo in un'intesa
bipartisan. Anche se non mi nascondo», conclude, «che gli enormi interessi in gioco potrebbero far
nascere resistenze».
VIDEOGIOCHI
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15/02/2008
Altroconsumo
N.212 FEBBRAIO 2008
LETTORI DVD HD
Alta definizione: solo a certe condizionI
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Comprare un lettore di questo tipo è un investimento da fare solo in determinati casi: ad esempio se
si possiede già un grosso televisore predisposto.
Ormai da parecchi mesi, i punti vendita e la pubblicità stanno proponendo con particolare insistenza
prodotti video caratterizzati dall'alta definizione (HD). Si tratta di apparecchi in grado di riprodurre,
registrare e mostrare immagini con risoluzione e qualità superiori a quelle a cui siamo abituati. Tra
tutte le tipologie di prodotti con tecnologia HD, si stanno ritagliando sempre più spazio i lettori di
dischi ad alta definizione. Ne abbiamo parlato per la prima volta poco più di sei mesi fa sulla nostra
rivista dedicata alla tecnologia Hi_Test (HT n.2, luglio 2007); ma proprio perché questo tipo di
apparecchi sta perdendo la sua caratteristica di prodotto di nicchia, abbiamo deciso di occuparcene
anche su Altroconsumo e testare anche i modelli che nei circa sei - sette mesi trascorsi hanno fatto la
loro comparsa sul mercato. In questo articolo troverete infatti nove modelli, di cui tre già analizzati su
HiJTest, che però nel frattempo sono stati messi in commercio in una versione diversa o più
aggiornata. Sempre più pixel Prima di parlare del nostro test occorre spiegare che cosa s'intende per
alta definizione quando si tratta di apparecchi per la fruizione di immagini. Film, video e contenuti
possono essere oggi trasmessi, riprodotti e visualizzati a una risoluzione ben più alta di quella a cui
siamo abituati. Infatti il segnale HD è in grado di creare un'immagine attraverso una quantità di punti
(pixel) maggiore rispetto al tradizionale segnale in uso in Europa (il segnale PAL). Quest'ultimo,
infatti, utilizza poco più di 400 mila punti mentre quello HD ne arriva a impiegare anche 2 milioni: va
da sé che una trama di punti più fitta significa una maggiore risoluzione e quindi la possibilità di
apprezzare una quantità maggiore di dettagli nell'immagine: in poche parole una risoluzione più alta.
Questione di formato Per ottenere un'alta risoluzione occorrono dischi e supporti decisamente più
capienti rispetto ai normali Dvd (che contengono 4,7 GB) e particolari sistemi di compressione che ne
caratterizzano il formato. Oggi esistono due tipi di formato per l'alta risoluzione: il Blu Ray e l'HD Dvd.
Putroppo questi due formati non sono compatibili reciprocamente: significa che dischi Blu Ray non
possono essere letti da lettori HD Dvd e viceversa. Nonostante alcune case di produzione inizino a
mettere in commercio film compatibili con entrambi i formati, è auspicabile che in futuro si arrivi ad
avere un solo standard; l'affermarsi di un formato sull'altro dipenderà dalle scelte dei produttori di
contenuti e dalle major cinematografiche in una partita che si giocherà tutta nei prossimi anni, ma che
ha visto già una mossa importante con la scelta della Warner Bros di usare il Blu Ray. Questo è uno
dei motivi che ci ha indotto a considerare l'acquisto di questi apparecchi ancora prematuro. I
produttori, infatti, hanno per il momento scelto di commercializzare i loro lettori puntando su l'una o
sull'altra tecnologia ma, salvo alcuni costosissimi modelli in grado di riprodurre entrambi i formati, è
più facile trovare sul mercato marche che hanno adottato il sistema Blu Ray (al momento solo
Toshiba, Microsoft, Intel e Ibm producono lettori Hd Dvd): nel nostro test abbiamo pertanto inserito 6
lettori Blu Ray e un solo lettore HD Dvd. Inoltre, così come avevamo fatto nel precedente test,
abbiamo voluto mettere alla prova anche quelle console per videogiochi in grado di leggere anche i
Dvd in alta definizione: PlayStation 3 (che legge i dischi Blu Ray) e X-Box 360 (che con un lettore
esterno, può riprodurre dischi in formato HD Dvd). Non solo lettori Oltre alla problematica legata alla
scelta del formato, chi decide di comprare uno di questi apparecchi deve tener conto del fatto che il
solo lettore ad alta definizione non basta per poter vedere da subito immagini di maggiore qualità.
Perché si possa godere a pieno dei vantaggi di questo segnale occorre infatti ben altro e cioè che
anche gli altri apparecchi collegati al lettore siano predisposti per l'alta definizione. Ovviamente i
VIDEOGIOCHI
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15/02/2008
Altroconsumo
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N.212 FEBBRAIO 2008
dischi che devono essere inseriti nel lettore Dvd ad alta definizione devono essere dei due formati in
lizza e cioè o Blu Ray o HD Dvd: il costo dei film con questi dischi è decisamente più alto rispetto ai
normali Dvd (circa 27 euro contro i 20 di un Dvd). Tenete conto anche di un'altra cosa: non tutti i titoli
sono disponibili per ora in questi formati. La cosa più importante, però, è possedere un televisore che
sia a sua volta ad alta definizione. Perché sia definito tale occorre che abbia almeno una risoluzione
minima di 720 linee, anche se i migliori risultati si ottengono con 1080 linee. I produttori di televisori
ultrapiatti hanno introdotto per alcuni modelli l'utilizzo di due Ioghi che in qualche modo "certificano"
la compatibilita con il segnale ad alta definizione: "HD Ready" (come requisito minimo) e "Full HD"
(per indicare la piena compatibilita con tutti gli standard HD). Ancora presto Anche se i lettori Dvd ad
alta definizione stanno diventando prodotti non più di nicchia per noi il loro acquisto è prematuro.
Abbiamo già visto come l'indecisione del mercato sul formato da adottare (Blu Ray o HD Dvd) renda
l'acquisto di un modello piuttosto che di un altro ancora una scommessa; anche puntare su uno di
quei modelli in grado di leggere entrambi i tipi di dischi rappresenterebbe uno spreco di denaro (dato
il loro costo particolarmente elevato) nel caso in cui si arrivasse entro breve tempo all'affermarsi di un
formato a scapito dell'altro. Anche se si decide di acquistare un modello in grado di leggere un solo
formato il costo di questi apparecchi è ancora decisamente troppo elevato. Il Pioneer BDP-LX70A, ad
esempio, uno dei modelli che si sono meglio comportati nella categoria Blu Ray, costa addirittura
quasi 1.500 euro; ma neppure gli altri apparecchi sono a buon mercato, con prezzi che vanno da un
minimo di 400 a un massimo di 900 euro. Oltre al costo del lettore Dvd occorre mettere in conto
anche la necessità di possedere se non altro un buon televisore HD. A tale proposito, occorre
ricordare che per beneficiare della qualità HD e godere a pieno dei dettagli e della nitidezza delle
immagini, dovete possedere un televisore abbastanza grande da poter essere visto alla distanza cui
siete soliti guardare la televisione in casa: a 3 metri di distanza, ad esempio, bisognerebbe avere uno
schermo da 32 pollici se ha una risoluzione di 720 linee o addirittura un 50 pollici se la risoluzione HD
è maggiore (1080 linee). Inoltre sarebbe meglio possedere un televisore di buona fattura, perché le
differenze in termini di qualità dell'immagine possono variare (e anche di tanto) da modello a modello.
Tuttavia, è emerso dai nostri test che è meglio guardare un normale dvd con un buon modello di
televisore non ad alta definizione che guardare un Blu Ray o un HD Dvd con un televisore HD ma di
qualità scadente. Lettori alla prova Chi comunque non vuole rinunciare alla qualità delle immagini in
alta definizione, può farsi un'idea della situazione dei lettori HD in commercio dando un'occhiata ai
risultati dei nostri test di laboratorio sui nove modelli presenti in tabella. • Qualità dell'immagine. Tutti i
modelli sono in grado di riprodurre tanto i dvd normali quanto ovviamente quelli ad alta definizione.
Con questi ultimi non sussistono particolari problemi: la qualità varia da modello a modello restando
tra il buono e l'ottimo. Ma, tanto la Xbox 360 quanto il lettore Blu Ray di Panasonic hanno qualche
problema di compatibilita con la velocità standard in cui sono girati parecchi film (che è di 24
immagini al secondo); se il lettore e il televisore non supportano questo standard di frequenza (24p),
c'è il rischio che vi siano in continuazione fastidiosi singhiozzi e blocchi di immagine soprattutto in
occasione di riprese panoramiche. Questi apparecchi vanno invece meno bene quando si tratta di
riprodurre normali dvd: in questo caso emergono anche le differenze tra un modello e l'altro, con la
PlayStation 3 che non regge il confronto con gli altri apparecchi del test. • Facilità d'uso. Nella
maggior parte dei casi, i lettori sono facili da utilizzare. Se alcuni non hanno ottenuto un buon
punteggio, è dovuto a una navigazione all'interno del disco alcune volte poco pratica, a qualche
difficoltà nel collegarli alla televisione (in particolar modo le due console per giochi) e soprattutto a
tempi di reazione in genere veramente molto lenti: il Blu Ray della Sony, ad esempio, ci mette
addirittura un minuto prima di partire. Discorso a parte merita la Xbox 360 che, essendo
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15/02/2008
Altroconsumo
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N.212 FEBBRAIO 2008
principalmente una console per videogiochi, è priva di parecchie funzioni particolarmente utili quando
si deve guardare un film come rallenty, avanti e indietro... • Rumorosità. In funzione questi
apparecchi sono abbastanza silenziosi e non disturbano la visione di un film e del suo audio digitale.
Unica eccezione resta la X-Box 360 : la sua ventola di raffreddamento è quella che fa maggiore
rumore rendendo il suo utilizzo spesso fastidioso (problema che ha influito non poco sul suo giudizio
finale). • Consumi. La console della Microsoft si aggiudica la maglia nera anche per quanto concerne
i consumi: in posizione di standby il suo consumo elettrico raggiunge i 4 Watt, contro un solo Watt
degli altri modelli. Le due console per videogiochi (PlayStation 3 e XBox 360) inoltre sono gli
apparecchi che consumano di gran lunga di più quando sono in funzione. Pessimo, poi, in termini di
consumi il sistema adottato da Sharp denominato "quick start" (che però non abbiamo attivato nel
dare il giudizio in tabella): si tratta di una sorta di standby che consente di avviare l'apparecchio in un
solo secondo (invece dei 40 di tutti gli altri modelli). Questo stato di "dormiveglia" però consuma la
bellezza di 13 Watt al posto degli 0,3 Watt del normale standby di questo modello: un vero spreco.
Non solo film Alcuni di questi apparecchi non sono soltanto semplici lettori di film, ma vere e proprie
centraline multimediali. • Molti modelli possono essere collegati a internet tramite un semplice cavo
rete. Ciò può essere utile soprattutto se dovete scaricare aggiornamenti di software per questi
apparecchi (fondamentali specialmente per risolvere alcuni problemi di compatibilita delle due
console per videogiochi). • Due modelli (il Blu Ray di Pioneer e la PlayStation 3) sono compatibili con
il sistema DLNA, attraverso il quale è possibile con estrema facilità archiviare fotografie, ascoltare
musica e visionare video contenuti nel proprio Pc o su qualunque altro dispositivo multimediale. •
Infine, tutti i modelli Blu Ray del test (ad eccezione del modello Sharp) sono compatibili con il formato
AVCHD {Advanced Video Codec High Definition), ovvero il formato nel quale la maggior parte delle
nuove videocamere digitali HD effettua le proprie registrazioni. La funzione vi sarà utile se vorrete
visionare i vostri filmati delle vacanze in alta risoluzione. Anche l'audio è HD Se si decide di collegare
il lettore al televisore attraverso le uscite Dvi e Component dovete anche preoccuparvi di effettuare
un ulteriore collegamento audio. Tutti i modelli del test posseggono un'uscita audio digitale ottica e (a
eccezione delle due console) anche un'uscita audio elettrica. Sempre a eccezione della XBox 360 e
della Playstation 3, i modelli del nostro test sono in grado di riprodurre gran parte dei nuovi formati
audio digitali e cioè: Dolby Digital, Dolby TrueHD, DTS-HDMA e DTS-HD-HR). È possibile pertanto
collegarli ai normali sistemi surround con uscite analogiche 5.1, 7.1 o Hdmi. In ogni caso dovreste
avere un orecchio davvero allenato e possedere inoltre un ottimo impianto' surround (a un volume
piuttosto alto) per poter sentire effettivamente le differenze. Queste ultime invece le potete percepire
in modo molto nitido collegando il lettore direttamente alla Tv e ascoltando il suono grazie al sistema
stereo.
Questione di collegamenti cavo Hdmi presa Scart È necessario che anche il televisore sia ad alta
risoluzione affinchè si possa godere a pieno della superiore qualità dell'immagine HD. Il televisore in
questione, pertanto, deve possedere le più comuni porte per il collegamento ad alta definizione:
Hdmi, Dvi e Component. Mentre le prime due sono porte digitali, il collegamento via Component è di
tipo analogico. L'unico ingresso che collega tanto il segnale video quanto quello audio con un solo
cavo è quello Hdmi: gli altri sono invece solo collegamenti video, ai quali quindi va aggiunto un cavo
per l'audio. È importante ricordare che il solo modo per godere del segnale digitale è collegare gli
cavo S-Video apparecchi attraverso l'apposito cavo HD. Collegato a una semplice presa Scart o
SVideo anche il miglior lettore HD non potrà che riprodurre (persino sul miglior televisore HD) un
normale segnale standard, non ad alta risoluzione. Nonostante questa fondamentale condizione, solo
i produttori di tre modelli tra quelli da noi testati forniscono nella scatola i giusti cavi ad alta
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15/02/2008
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definizione. Una mancanza imperdonabile che vanifica i soldi spesi per l'acquisto di apparecchi tanto
costosi. Se non sono in dotazione, comprateli separatamente (il cavo Hdmi più a buon prezzo costa
circa 17 euro): è il solo modo per beneficiare della qualità del vostro investimento.
Ti interessa acquistare uno dei prodotti valutati positivamente da questo test? Verifica subito se è
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TABELLA LETTORI AD ALTA DEFINIZIONE: CLASSIFICA PER QUALITÀ Dotazioni MARCA e
modello Lettori BluRay ® PIONEER BDP-LX70A ® SAMSUNG BD-P1400 SONY BDP-S300
PANASONIC DMP-BD10 PHILIPS BDP7100 SONY Playstation 3 (1) SHARP BD-HP20S Lettori HD
DVD ® TOSHIBA HD-XE1 MICROSOFT XBox 360 + lettore esterno HD-DVD (2) §£ > o ra o. Il 5 ra 2
rara" lì ! Q ,ra w !5 "ra ••s i 11 o 5.1 5.1 5.1 7.1 5.1 2.1 5.1 Qualità video / / / (4) / 5.1 / / / / / (5) 2.1 / / +
a + a Facilità d'uso eo _ ^6 55 § | | •fc " o - +- a +/• - D - + • • + D • + + a a a - a a a a a a a + a i « J5 8
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- a Prezzi in euro (novembre 2007) 804 - 899 450 - 476 @ Migliore del Test; Q Miglior Acquisto; (^)
Scelta Conveniente (1) Incluso un controller wireless che assolve alle D ottimo; + buono; • medio; mediocre; © pessimo ___ . .. . (3) Bisogna acquistare cavi speciali, funzioni di telecomando. È
possibile anche (4) Cavo HDMI. acquistare a circa 25 euro un telecomando apposito. (5) Cavo
Component. (2) Prezzo comprensivo di un piccolo telecomando. (6) Tutti i modelli hanno l'uscita
audio digitale ottica.
X-Box 360 e PS3: veri lettori HD? La domanda è legittima: possono le due console per videogiochi
del nostro test rappresentare una buona alternativa ai lettori HD? Se ne possedete già una o preferite
di gran lunga spendere il vostro tempo giocando piuttosto che guardando un film, la risposta è sì.
Tenete presente che sono apparecchi nati principalmente per farvi divertire con i videogame, ma di
tanto in tanto possono andar bene anche per guardare gualche film in alta risoluzione. Con qualche
accorgimento, però. Se avete la X Box 360, aù esempio, dovrete comperare un lettore esterno HD
Dvd che ha un costo di circa 100 euro (che quindi va aggiunto al prezzo base della console). Se
invece avete optato per la PlayStation 3 il lettore (Blu Ray) lo trovate già incorporato, ma sarebbe
meglio munirvi di un apposito telecomando (che costa circa 30 euro) poiché l'utilizzo del joypad per
questo tipo di operazioni non è proprio l'ideale. A conti fatti ci sentiamo di dire che la PS3, con poche
decine di euro in più, può sostituire degnamente un normale lettore HD. La X Box 360, invece, ha
qualche problema di troppo che ne limita l'utilizzo alla sola funzione di console. Uno su tutti? È
davvero troppo rumorosa: un grosso problema se state guardando un film, meno se state giocando
Nessun Miglior Acquisto Abbiamo voluto testare modelli di lettori Dvd HD delle due categorie oggi
esistenti (Blu Ray e HD Dvd). Non abbiamo dato però nessun Miglior Acquisto perché: - riteniamo
quello dei lettori HD un acquisto prematuro: non sono ancora così a buon mercato (da 400 e 1.500
euro) e spesso basta avere un televisore di buona qualità e un normale lettore per godere di
immagini soddisfacenti; inoltre è difficile prevedere quale tecnologia vincerà la lotta dei formati,
nonostante la scelta della Warner Bros a favore del Blu Ray; - poi al costo del lettore va aggiunto
quello di un buon televisore HD, dei cavi di collegamento e dei dischi (più costosi dei normali dvd):
tutti elementi indispensabili per poter godere a pieno di un buon film in alta definizione. Comunque se
volete proprio acquistarne uno potete scegliere tra i tre modelli Migliori del Test. Per noi, il migliore è
Samsung BD-P1400 (399-512 euro).
QUALITÀ DELL'IMMAGINE: ECCO 1 REQUISITI Distanza (metri) 3 4 Diagonale di schermo (pollici)
(1) Schermi a 720 linee 32 42 Schermi a 1080 linee 50 70 (1) Diagonale di schermo minima
necessaria per una buona qualità dell'immagine ad alta definizione
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Gentleman
N.85 MARZO 2008
INNOVARE
Un gioco da ragazzi
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Da tempo la tecnologia ha invaso anche il mondo dei bambini. Fra lettori mp3 da shakerare, proiettori
prendisonno, cellulari Disney e una macchina a idrogeno, ecco le novità, per divertirsi e imparare. E
per gli eterni Peter Pan, l'Xbox 360 Eliterosse
DI GABRIO TONARELLI
IMAGINARIUMH2 La H2 Ecocar è una macchina che genera combustibile pulito con una stazione di
rifornimento che, con l'energia solare, trasforma l'acqua in idrogeno. Velocità massima di 8 km/h per
circa \ 20 minuti. Prezzo: 14ÒSeuiWjl www.imaginarium.it PHILIPS SCD940 TEATRO MAGICO
Concilia il sonno dei più piccoli con suoni pre-registrati (come l'acqua che scorre o il battito cardiaco)
e con proiezioni d'immagini sulle pareti die si attenuano, accompagnando il bambino nel mondo dei
sogni. Prezzo: 50 euro, www.philips.it DISNEY MOBILE 3 II videofonino realizzato da Lg con 3 Italia
per la Walt Disney, blocca l'accesso a numeri e contenuti non adatti ai ragazzi. Lo schermo Lcd
misura 2 pollici, la memoria è di 2 Gb e la fotocamera da 1,3 megapixel. Prezzo: 69 euro. www.
disneymobile.it; www.tre.SANDISK SANSA SHAKER Un lettore mp3 pensato per i bambini. Fin dai
colorì: rosa e azzurro. Si possono ascoltare canzoni dalle cuffie, ma anche dall'altoparlante
incorporato. Ci sono due prese per il microfono, la memoria è ampliabile. E per cambiare brano basta
scuoterlo. Prezzo: da 25,70 euro, www.sandisk.it
NON CHIAMATELA CONSOLE L'XBOX 360 ELITE È CRFSCH ITA Difficile che la utilizzino solo i
bambini: la nuova Xbox 360 Elite e i suoi videogiochi sono per tutti. La console permette di collegarsi
alla rete come un computer normale e dispone di un Hard Drive da 120 Gb. Ma, rispetto a un pc
normale, c'è Xbox Live: il primo servizio unificato dintrattenimento on-line integrato con la console.
Per sfidare altri appassionati in rete (collega giocatori di 26 diversi paesi del mondo), per chattare con
gli utenti Xbox (il Messen- I ger Kit costa 29,99 euro) e, nell'area download (Marketplace), per
scaricare nuovi livelli di gioco, video, musica, foto e demo. E, per gli amanti dei videogames dassid,
nella sezione Arcade d sono un'infinità di titoli amarcord. La porta rldmi (High definition multimedia
interface) permette ai possessori di televisori Full Hd di giocare, per l'appunto, in alta definizione.
Prezzo: 499 euro, www.xbox.com/it
BIBLIOTECA PORTATILE Di sicuro, i più felici degli e-book sono gli studenti, costretti fin da piccoli a
portarsi sulle spalle l'equivalente del loro pesò in libri. Ma iLiad della iRex Technologies, portato in
Italia da Simplicissimus Book Farm, è diverso dai libri digitali visti fino a oggi. La rivoluzione porta il
nome di e-lnk, l'inchiostro elettronico: ottima la leggibilità sul display (8 pollici, in bianco e nero)anche
inclinando l'agenda o con luce piena. In più, non stanca gli occhi per la mancanza di radiazioni di
frequenza (come su un Pc); come un libro vero. Si può scrivere, prendere appunti e sottolineare
qualsiasi documento e trasferirlo poi su un computer. La memoria è di 256 Mb (ampliabile), pesa 389
grammi e misura 270x155x16 mm. Si compra on-line (www.simplicissimus. it) e da Feltrihelli (www.
lafeltrinelli.it) a 630 euro
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PC Professionale
N.203 FEBBRAIO 2008
FIRST LOOKS PERIFERICHE
G51, la parola d'ordine è surround
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
II nuovo sistema audio 5.1 di Logitech, evoluzione del precedente X-540, può essere un punto di
riferimento per gli appassionati di videogiochi .j
Anteprima di Riccardo Meggiato
Di buoni motivi per acquistare un sistema audio surround di qualità per la riproduzione delle colonne
sonore di film e videogiochi 3D su pc ce ne sono tanti. Per i più appassionati è naturale non lesinare
sul budget e accontentarsi di un sistema a basso costo dai risultati mediocri. Logitech, con la sua
serie "G", punta proprio al mercato dei videogamer hardcore duri e puri, e il sistema multicanale G51,
nelle intenzioni del produttore, vuole essere per l'audio ciò che il mouse G9 e la tastiera G15
rappresentano per i controller da gioco: un punto di riferimento. Operazione riuscita? Partendo
dall'estetica, sembrerebbe proprio di sì: il design è vagamente retro ma piacevole, senza contare che
scaricando il software Mod G51 Skin dal sito Web di Logitech è possibile creare e stampare le
proprie "skin", con cui personalizzale i satelliti del sistema. Solleviamo solo qualche perplessità sul
filocomando che, con l'intenzione di imitare le fattezze di un gamepad, ha un aspetto un po' goffo ed
è francamente scomodo da usare. Trattandosi di un sistema a 5.1 canali, la messa in opera è un po'
laboriosa. Logitech ha sviluppato il G51 pensando al suo utilizzo in una singola postazione di gioco,
con i due satelliti frontali da disporre ai lati del monitor, quello centrale sopra il display (o tra questo e
la tastiera), i posteriori al spalle e il subwoofer sul pavimento. Per rendere più versatile l'installazione,
il produttore ha aggiunto un sistema a clip per fissare il satellite centrale al display e uno per il
montaggio a muro degli altri altoparlanti. Anche sul fronte dei collegamenti, il G51 si presta a un buon
numero di soluzioni. L'unità subwoofer, infatti, integra le prese minijack per la connessione diretta a
schede audio con output su 5.1 o più canali, oltre a una coppia di jack Rea stereo, ingresso
microfono, connettori per i satelliti e per il telecomando via cavo. Mancano solo le connessioni digitali,
che avrebbero però fatto lievitare i costi. Una volta effettuati tutti i collegamenti necessari e aver
posizionato gli altoparlanti si è pronti al primo utilizzo. Qui si fa la conoscenza del filocomando e della
sua interfaccia. L'unità di controllo permette innanzitutto la regolazione del volume master
dell'impianto oppure dei singoli speaker tramite una manopola abbinata a un pulsante Level. In più,
sono disponibili due tasti per il silenziamento istantaneo (mutìng) di audio e microfono. Il pulsante
Matrix, che eredita la tecnologia di upmix del sistema Logitech X-540, permette di generare un suono
surround partendo da una qualunque sorgente stereo in ingresso. Sempre sul filocomando si trovano
anche il pulsante di accensione e due prese minijack per la cuffia e un eventuale microfono. In virtù
della vocazione videoludica del prodotto, lo abbiamo provato soprattutto in questo contesto, con titoli
come Crysis, Halo 2, Shadowrun, World in Conflict e The Witcher. Per i test analitici, invece,
l'impianto è stato testato in uno studio professionale con un sistema di campionamento basato su un
mic-array da 16 microfoni Shure, un microfono di rilevazione ambientale, mixer digitale Yamaha 02R,
scheda audio Hercules 16/12 FW, computer con processore Pentium 4 a 3,6 Ghz con 4 GByte di
Ram e Windows XP Professional SP2. Come sorgenti sonore, oltre a una selezione di Cd e DvdAudio, abbiamo utilizzato tracce di riferimento con frequenze fisse nell'intervallo tra 30 Hz e 20.000
Hz. I valori rilevati hanno confermato in buona parte i dati dichiarati dal produttore: dunque una
risposta in frequenza compresa tra 35 e 20.000 Hz (36-20.000 è quella dichiarata) e una potenza
totale di 155 W Rms, di cui 20 W per ciascuna coppia di satelliti, 19 W per 0 centrale e 56 W per il
subwoofer. Prestazioni molto interessanti, che possono rivelarsi sufficienti anche per allestire un
sistema home theater in un ambiente di piccole dimensioni senza far storcere il naso agli utenti più
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esigenti, in virtù di una distorsione armonica che non supera mai il 9% e, soprattutto, grazie a un
rapporto tra segnale e rumore di 93 dB (contro i 94 dB dichiarati). Ottime le prestazioni anche sotto il
profilo dell'esperienza d'ascolto: i bassi sono corposi e caldi al punto giusto, mentre toni medi e alti
evidenziano un'elevata pulizia e vivacità anche nelle situazioni audio più congestionate. Anche il
surround Dolby Digital e Dts non delude e l'upmix effettuato attraverso la funzione Matrix genera un
separazione dei canali sufficientemente naturale. In definitiva, il G51 è un sistema 5.1 vivamente
consigliato.
Logitech G51 Euro 1 9 9 , 0 0 Iva inclusa • Buona definizione audio. ! • Tecnologia Matrix per l'upmix
di sorgenti stereo, j > Assenza di connessioni digitali. Telecomando un po' scomodo. | Produttore:
Logitech. Pagina Web: www.logitech.com
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N.203 FEBBRAIO 2008
COME FARE UPGRADE
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POTENZA PER IL TUO PC(SECONDA PARTE)
Fase gialla: costo tra i 75 e i 150 euro Avete ottimizzato al massimo il vostro hardware, installando i
driver più recenti ed eliminando tutti i task inutili e infine, come ultima speranza, avete spinto tutto
oltre i propri limiti, magari con l'overclock. Ma tutto questo non è bastato: il videogioco 3D che vi siete
regalati per Natale e che avete installato, ha messo in crisi il vostro Pc e per giocare dovete
abbassare talmente la risoluzione e gli effetti grafici che non si può più nemmeno parlare di
esperienza di gioco. Prima di farvi prendere dallo sconforto e comprare un sistema nuovo di zecca,
ricordatevi che, se la vostra attuale configurazione è ben bilanciata, basta un piccolo intervento per
mettere il turbo. Si tratta in questo caso di fare un innesto mirato, che possa fornire la potenza che vi
serve dove vi serve. E senza spendere grosse cifre potete dotarvi di elementi in grado di surclassare
facilmente tutto quello su cui avete lavorato finora. Il segreto, in questo caso, è quello di non voler
strafare. Investire più di 150 euro in questa fascia di aggiornamenti potrebbe essere inutile, in quanto
il nuovo componente potrebbe non essere adeguatamente supportato dal vostro vecchio sistema. Vi
trovereste dunque in una situazione speculare: avete cambiato il componente che era il collo di
bottiglia della configurazione e vi siete ritrovati che ora è tutto il resto della configurazione a fare da
tappo di bottiglia al nuovo componente. i scheda per giocare e per l'alta definizione.
Giocate MEGLIO SCHEDA GRAFICA 3D Difficoltà: Con la progressiva diffusione di Windows Vista
molti sviluppatori di videogiochi hanno spostato la propria attenzione su titoli in grado di sfruttare
(anche se per ora in minima parte) le librerie grafiche DirectX 10. Sia AMD sia Nvidia propongono in
questa fascia di prezzo schede grafiche dotate del pieno supporto a questa tecnologia, in grado di
offrire ottime prestazioni nei titoli DirectX 9 e una giocabilità sufficiente anche nei più recenti DirectX
10 (con qualche ovvia eccezione). La fascia media del mercato si è infatti spostata a livelli di prezzo
inferiori rispetto al passato, con una spesa tra i 100 e 1 150 euro è possibile acquistare la nuova
Radeon HD3850 o la prossima GeForce 9600GT, dalle ottime prestazioni in rapporto al prezzo
d'acquisto. Le schede grafiche più recenti supportano inoltre l'accelerazione hardware dei contenuti
multimediali in alta definizione, che spesso mettono in crisi i processori non recentissimi grazie a una
notevole mole di lavoro necessaria alla decodifica di un flusso di informazioni tanto elevato. In questo
caso tutte le schede di ultima generazione dì entrambi i produttori, Radeon serie HD2000 e HD3000
o GeForce 8000, eseguono la decodifica e la maggior parte di esse è anche in grado di gestire
contenuti protetti con Hdcp (Highbandwidth Digital Content Protection) come per esempio i filmati
posti su supporti Hd Dvd o Blu-ray. L'acquisto di una nuova scheda grafica può dunque rivelarsi una
scelta azzeccata, sia se preferite migliorare la vostra esperienza di gioco sia se i contenuti in alta
definizione mettono in crisi le capacità di calcolo del vostro processore attuale. Per il cambio di
scheda grafica è importante assicurarsi che il sistema sia in grado di accoglierla, cioè che sia
presente uno slot Pci Express X16 e l'alimentatore abbia una potenza sufficiente. Per prodotti di
questo tipo è solitamente necessario un modello da almeno 400 watt totali (o anche meno se si tratta
di un prodotto di buona qualità).19Fate spazio: disco rigido da5OOCbyte Difficoltà: • • Lo spazio di
archiviazione è una delle cose che su un moderno personal computer non basta mai. Le macchine
fotografiche digitali, la musica in formato digitale e i film (sia in bassa sia in alta definizione) sono in
grado di riempire in breve tempo un disco rigido che sembrava sovradimensionato. In questo caso,
grazie soprattutto al crollo dei prezzi del settore dell'archiviazione, l'acquisto di un nuovo disco rigido
può risolvere molti problemi. I modelli più recenti hanno inoltre prestazioni molto superiori a quelle
riscontrabili sui prodotti di qualche anno fa, e spesso una rumorosità durante il funzionamento
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PC Professionale
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nettamente inferiore. Tutti i produttori hanno in catalogo modelli di capacità diverse ma, in questo
periodo, il taglio da 500 Gbyte è certamente quello che garantisce il miglior rapporto tra prezzo e
capienza. Con circa 100 euro è infatti possibile acquistare un disco di questo tipo, dotato di
interfaccia Sata-II, tecnologia Ncqi(utilizzabile solo sulle schede madri che lo supportano) e
prestazioni molto elevate. L'installazione di un disco interno è abbastanza semplice: dopo aver aperto
il case e posizionato il disco nell'alloggiamento a lui dedicato è sufficiente collegare un cavo di
alimentazione di tipo Sata (direttamente dall'alimentatore o tramite un adattatore se quest'ultimo ne
fosse sprovvisto) e il cavetto Sata tra il disco e la scheda madre. È consigliabile, prima dell'acquisto,
valutare se il proprio sistema dispone dei requisiti necessari, che sono fondamentalmente due: lo
spazio fisico per l'alloggiamento del disco e una porta di connessione Sata libera sulla scheda
madreAggiornate il astenia operativo con Vista Difficoltà: • • II sistema operativo Microsoft Windows
Vista è un upgrade da tenere in considerazione soprattutto se siete interessati alle capacità
multimediali che esso è in grado di offrire. I videogiocatori più appassionati, per usufruire delle nuove
librerie grafiche DirectX 10, devono in ogni caso utilizzare questo sistema operativo. La versione
Home Premium, consigliata alla maggior parte degli utenti, ha inoltre una interessante funzionalità
che può essere molto utile in ambiente domestico: l'interfaccia Windows Media Center. Grazie a
questa parte del sistema e a un telecomando (acquistabile a parte) è possibile utilizzare il proprio
personal computer come centro audio e video domestico, in grado di fornire un'ottima esperienza
multimediale, soprattutto se collegato al televisore di casa. Windows Vista migliora inoltre la
sicurezza del sistema rispetto a XP, e la praticità di utilizzo è nel complesso molto buona. Se il primo
impatto è spesso deludente, il nuovo sistema operativo Microsoft diventa molto semplice da utilizzare
con il passare del tempo, dopo un breve periodo di apprendistato. L'aggiornamento del sistema
operativo può essere eseguito in due modi: formattando completamente il vecchio sistema o tramite
un aggiornamento, in grado di salvare i programmi normalmente utilizzati e tutte le preferenze di
sistema. È anche possibile avere entrambe i sistemi operativi contemporaneamente installati,
selezionando all'avvio della macchina quello che si intende utilizzare al momento. 21Circondatevi di
suoni, sistema audio 5.1 Difficoltà: • Per una completa esperienza multimediale è caldamente
consigliabile un impianto audio di tipo 5.1.1 quattro diffusori laterali (due anteriori e due posteriori)
permettono infatti un'immersività nettamente superiore a quella che un semplice impianto 2.1 è in
grado di offrire. La differenza si percepisce in maniera netta con i giochi tridimensionali o con i film in
Dvd o in alta definizione, tutti dotati di audio multicanale. In commercio esistono molti prodotti di
questo tipo, con prezzi anche molto vari; in genere un sistema di buon livello può costare circa 100
euro, ma esistono ottime soluzioni anche al limite inferiore di questa fascia di prezzo. L'installazione è
molto semplice e immediata; è infatti necessario solo il collegamento alla scheda audio, che deve
però essere in grado di gestire l'audio multicanale. La quasi totalità delle moderne schede madri
dispone dei connettori analogici necessari, ma è ovviamente consigliabile valutare la possibilità di
installazione prima dell'acquisto.
FASE ROSSA costo oltre 150 euro Eccoci arrivati all'ultimo step, quello che prevede gli upgrade più
costosi, con cifre superiori ai 150 euro. In questo caso il nostro consiglio, prima di procedere
all'acquisto, è di valutare con attenzione il vostro profilo di utilizzo. Vi siete scoperti registi in erba e vi
state appassionando di montaggio video? In tal caso spendere per un processore quad core è la
scelta migliore: i software di editing video sono tra i pochi in grado di sfruttare davvero le piattaforme
multicore. L'arrivo dei processori quad core ha portato i "semplici" dual core a prezzi di saldo: se
volete dare un po' di pepe a una configurazione spenta, optate per un Cpu dual core a frequenza più
elevata. Vi consigliamo, come sempre, di non voler strafare, ma di cercare il miglior compromesso
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prezzo/prestazioni. Tra i possibili aggiornamenti abbiamo inserito anche quello di una scheda grafica
professionale per applicazioni Cad/Cae: sia che voi siate studenti di ingegneria o architettura sia che
abbiate uno studio, poter progettare con strumenti hardware che dispongono di tutte le certificazioni
per il vostro software professionale vi garantisce una maggiore sicurezza. A differenza di qualche
anno fa, dove il segmento OpenGL professionale era appannaggio esclusivo delle soluzioni (costose)
di 3Dlabs, l'ingresso di AMD e Nvidia ha portato schede adatte a tutte le esigenze a partire da un
vero entrylevel adatto a tutte le tasche. Infine, tra gli aggiornamenti, considerate anche l'idea di
acquistare un monitor più ampio, a cui magari affiancare il vostro precedente modello. Vi garantiamo
che, una volta abituati a lavorare o a giocare su una superficie più ampia, non solo non potrete più
farne a meno, ma vi chiederete come avete fatto prima a stare senza. E come se non bastasse si
tratta di un aggiornamento a lungo termine, che sopravviverà all'attuale sistema e che terrete con voi
anche quando manderete definitivamente in pensione il vostro Pc. Progettate al computer, ma con
una scheda professionale Difficoltà: Se utilizzate il personal computer per il lavoro professionale,
come la progettazione grafica o 0 disegno assistito, l'acquisto di una nuova scheda certificata per gli
ambienti di sviluppo può essere un'ottima scelta. Schede di questo tipo si differenziano dalle normali
Radeon o GeForce soprattutto per la certificazione fornita dai produttori per particolari pacchetti
software; certificazione che garantisce che la scena vista sullo schermo sia esattamente fedele al
modello tridimensionale generato. Le schede professionali AMD Fire- GL e Nvidia Quadro (le più
diffuse) integrano anche il supporto hardware all'antialiasing per punti e linee, estremamente utile nei
casi di modellazione tridimensionale con l'utilizzo della modalità wireframe. I driver utilizzati da questi
prodotti sono inoltre specificatamente testati con le applicazioni maggiormente diffuse e certificati dai
produttori che ne garantiscono il perfetto funzionamento e l'assenza di errori che potrebbero, in certi
casi, compromettere un intero progetto. L'installazione sul sistema avviene esattamente come per le
schede grafiche da gioco, per cui valgono le medesime considerazioni. Mettete più cervelli con un
processore quad core Difficoltà: Con un investimento di più di 150 euro è possibile acquistare un
nuovo processore, sia dual sia quad core. Il modello quad più economico Intel è in vendita a poco più
di 250 euro, e rappresenta un ottimo punto di partenza per un sistema a elevate prestazioni. Quattro
core possono essere utili nelle applicazioni ottimizzate per architetture di questo tipo; come i software
di elaborazione grafica, fotoritocco, video editing o progettazione tridimensionale. I modelli dual core
sono invece disponibili a prezzi nettamente inferiori; i nuovi processori Intel basati sulla tecnologia
produttiva a 45 nm possono essere un'ottima soluzione, date le elevate prestazioni che sono in grado
di offrire e i consumi ridotti che li contraddistinguono. L'aggiornamento della Cpu è un intervento in
cui è indispensabile una buona manualità e una minima conoscenza del proprio sistema. Innanzitutto
bisogna verificare se il processore scelto per l'aggiornamento è compatibile con la scheda madre
posseduta; tutte le informazioni di questo tipo si possono trovare sui siti dei produttori. L'installazione
prevede la rimozione del dissipatore di calore, la sostituzione della Cpu (avendo cura di mettere un
po' di pasta termoconduttiva sulla superficie di quest'ultima) e il riposizionamento del dissipatore
display Ampliate la visuale con un secondo Difficoltà: • I monitor Lcd sono ormai lo standard del
mercato, le dimensioni sono in continua crescita e il prezzo d'acquisto ha subito nell'ultimo anno una
discesa inesorabile. Con una spesa di poco superiore ai 250 euro è oggi possibile acquistare ottimi
pannelli da 22 pollici, probabilmente il taglio con il miglior rapporto tra prezzo e qualità. I monitor di
questo tipo adottano un rapporto d'aspetto di 16:10 e quasi sempre una risoluzione di 1.680 x 1.050
punti. In commercio sono comunque presenti pannelli da 1.920 x 1.200 che soddisfano appieno le
esigenze del formato Full-Hd. Un monitor di grandi dimensioni consente inoltre di visualizzare più
finestre affiancate tra di loro, sveltendo e migliorando notevolmente il lavoro di tutti i giorni. Se
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N.203 FEBBRAIO 2008
inizialmente questa affermazione può sembrare esagerata, dopo qualche mese di utilizzo è molto
difficile tornare a lavorare con schermi più piccoli e con rapporto 4:3 o 5:4, riconoscendo
immediatamente i benefici che questa tipologia di monitor offre. L'acquisto di un nuovo monitor
permette inoltre il passaggio a configurazioni doppie in cui il vecchio schermo può essere posizionato
a fianco del principale e utilizzato per visualizzare le informazioni più importanti (come per esempio il
client email o di messaggistica) senza ingombrare l'area di lavoro. L'installazione è ovviamente molto
semplice, ma va comunque valutata la possibilità della scheda grafica di utilizzare due schermi, e
assicurarsi che disponga di un'uscita adeguata come la Dvi dato che pannelli di grandi dimensioni
pilotati attraverso una semplice Vga non offrono lo stesso impatto visivo che si può ottenere
attraverso l'uscita digitale. 25Passate all'alta definizione con un lettore Blu-ray Difficoltà: • • I lettori di
dischi ottici di nuova generazione per personal computer stanno iniziando a prendere piede. I prezzi
in discesa e l'indirizzamento del mondo Pc verso lo standard Blu-ray (solo alcuni portatili Toshiba
montano lettori e masterizzatori Hd Dvd), indicano nei lettori del formato sponsorizzato da Sony la
scelta più saggia. Con circa 150 euro si è ora in grado di acquistare un lettore Blu-ray, mentre i
masterizzatori raggiungono prezzi più elevati, anche se qualche produttore sta iniziando a proporre
modelli con prezzi di circa 300 euro. L'aggiornamento del proprio sistema con questi componenti è
consigliato se il vostro interesse principale è l'alta definizione; e se i restanti componenti sono in
grado di visualizzare un flusso video in Hd di tipo protetto. Per fare questo è necessaria una scheda
grafica e di uno schermo dotati del supporto all'Hdcp (High-bandwidth Digital Content Protection) e,
possibilmente, del supporto a risoluzioni elevate. L'installazione è nel complesso abbastanza
semplice; tutti i lettori e masterizzatori sono infatti dotati di connettore Sata (per il collegamento alla
scheda madre) e di un molex per l'alimentazione.
SCHEDA NCQ un normale disco i dati sono letti nell'ordine in cui vengono richiesti, costringendo le
testine a "saltare" sul disco anche se due dati in coda si trovano vicini tra loro. La tecnologia Ncq
[Native Command Queuing) permette di riordinare la lista delle richieste, facendo in modo che la
testina compia il percorso più breve, aumentando dunque la velocità delle operazionI
SCHEDA TIPS Grafica per le piattaforme Agp Nonostante i chipset più recenti non abbiano il
supporto allo standard Agp, molti produttori hanno ancora in catalogo schede dotate di questa
connessione. I più recenti modelli AMD e Nvidia hanno una connessione Pci Express nativa, e sono
incompatibili con lo standard precedente. Un semplice espediente ha però permesso di proporre
schede Agp basate sugli ultimi chip grafici. Tutto ciò è stato possibile grazie ai chip di conversione tra
Agp e Pci Express che equipaggiarono le prime schede di nuova generazione; dotate in origine del
solo supporto Agp. Oggi, utilizzando questi chip al contrario, è possibile proporre su Agp schede di
fascia media e alta, dando la possibilità di aggiornare i sistemi più datati. In questo caso è però molto
importante valutare bene le potenzialità offerte dal resto del sistema. Se infatti risultasse troppo lento,
l'aggiornamento della scheda grafica potrebbe davvero non servire a niente
SCHEDA TIPS Raid e vibrazioni 11 costo decrescente delle unità disco e la presenza su quasi tutte
le schede madri di un controller Raid integrato stanno rendendo sempre più popolare questa
soluzione. Non bisogna tuttavia sottovalutare che ogni unità produce vibrazioni e, se accoppiate,
possono entrare in risonanza con incidenze negative sulla vita dei dischi rigidi. Per questo motivo
scegliete un telaio che disponga di supporti gommati (damper) per i dischi oppure, se quello che già
possedete ne è privo, acquistate gli appositi kit.
SCHEDA TIPS TIPS Aggiornare: la regola empirica S pesso mettere mano a un sistema datato
potrebbe non valere i soldi spesi. Il consiglio di PC Professionale, per quanto empirico, è di usare la
regola delire: se il vostro computer ha tre anni o più, oppure se dovete cambiare tre o più
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PC Professionale
N.203 FEBBRAIO 2008
componenti, è più conveniente sostituire il Pc con uno nuovo.
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Win Magazine
Pag. 14
N.1 - GENNAIO 2008
2008, MA QUANTA TECNOLOGIA!
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Previsioni, aspettative e conferme. Ecco una breve rassegna di tutte le novità del mondo
dell'informatica e dell'elettronica che vedremo da qui a poco
Come sarà il 2008 per tutti gli appassionati di tecnologia? Sicuramente all'insegna di banda larga e
connessioni veloci a Internet e tra terminali diversi. La banda larga si infiltrerà in ogni gadget,
soprattutto wireless. Sarà anche un anno in cui la tecnologia si farà più familiare, per così dire "alla
mano": lo conferma l'ondata di terminali touchscreen in arrivo, sulla scorta del successo dell'iPhone.
E l'alta definizione? Si farà strada nelle nostre case, ma secondo gli esperti ci vorrà ancora un po'
perché rimpiazzi i prodotti video a risoluzione normale. In compenso diventerà subito più economica.
Banda larga per tutti Tante le novità in arrivo. Per prima cosa, la banda terga si estendeià sul
territorio. Diminuirà quindi la quota di coloro che ne sono esclusi (a fine 2008 si prevede che saranno
circa il 5% della popolazione, contro l'attuale 10%). La crescita della copertura sarà ottenuta da una
parte grazie a nuova fibra posata e a nuove centrali ADSL attivate al Sud e nelle regioni montagnose
del Nord; dall'altra grazie al WiMax, che è una delle novità tecnologiche 2008 per l'Italia (già da anni
disponibile in Europa). Il WiMax porterà banda larga nelle regioni periferiche, a prezzi e velocità
paragonabili alle ADSL di Ih/elio non alto. Sempre nel 2008 arriveranno in Italia le prime VDSL
(tecnologia già disponibile in Germania ed evoluzione dell'ADSL), fino a 50 Mbps, nelle principali
città. La VDSL sarà possibile grazie all'estensione del network in fibra ottica, che si avvicinerà alle
abitazioni. Nel frattempo in Giappone, Corea e Usa si fa strada già una tecnologia ancora più veloce
dell'xDSL la fibra portata fin dentro casa, per velocità fino a 100 Mbps. Ancora non si sa se arriverà
anche da noi. La banda larga di nuova generazione favorirà la crescita dell'IPTV (al momento c'è
quella di Telecom, Fastweb, Tiscali e Wind). La disponibilità di maggiore banda, infatti, migliorerà la
qualità dei programmi, anche in HD. Il che aprirà però le porte anche alle TV sul Web, non collegate
a un particolare operatore ma accessibili da qualsiasi utente Internet: joost e Babelgum, tra le altre.
La banda larga metterà radici anche nelle reti locali domestiche, diffondendo l'intrattenimento digitale
in tutta la casa. Ora è possibile fare solo streaming audio e, con un po' di fatica, video tramite Wi-Fi.
Nel 2008, invece, nuove tecnologie permetteranno di trasmettere in streaming qualsiasi tipo di
contenuto multimediale dal computer alla TV Potremo collegare senza fili la TV al PC anche per
vederci sopra Windows e giocare. Il merito sarà di tecnologie ora disponibili solo in Estremo Oriente e
Nord America, come l'USB Wireless e il Wireless HD. Ma sarà utile anche l'affermazione del nuovo
standard Wi-Fi (8O2.Un a 240 Mbps). Alta definizione ovunque L'alta definizione, nel frattempo, farà
passi avanti nella diffusione in ogni casa e in ogni terminale. Le videocamere HD cominceranno
anche a imporsi su quelle normali. A tal scopo gioverà l'arrivo di una nuova Xbox 360, dotata di
lettore HD-DVD integrato e, probabilmente, con ridotti consumi energetici. L'alta definizione fatica a
imporsi soprattutto perché perdura la guerra tra i due standard (Blu-ray e HD-DVD) e sembra che
non se ne vedrà presto la fine. Crescerà pure il numero di lettori dotati di entrambi gli standard: già ci
sono quelli di LG e Samsung. Intanto scendono i prezzi dei lettori che supportano un solo standard:
già da inizio 2008 saranno sotto i 400 euro. Cominceranno a essere integrati anche nei notebook di
basso prezzo. Notebook sempre più potenti Tutto complotta per rendere al top i notebook del 2008:
usciranno i primi quad-core, dotati cioè di processori con quattro core. La novità si vedrà subito nei
portatili per gli utenti residenziali, per i quali servirà soprattutto a rendere più fluide e realistiche le
scene dei videogiochi. Tra quelli del 2008 se ne prevedono molti in grado di sfruttare al meglio
l'architettura mulrjthreaded supportata da processori con più core. Altre due novità dei notebook: la
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15/02/2008
Win Magazine
Pag. 14
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
N.1 - GENNAIO 2008
diffusione di schermi LCD a LED retroilluminati e dei dischi allo stato solido (leggerissimi, da usare al
posto degli hard disk). Due tecnologie che fino al 2007 sono state troppo costose. In parallelo,
diventeranno più comuni i computer low cost, su cui scommettono in tanti: avranno il necessario con
un costo di soli 100-200 euro. Cellulari simil- computer, per Internet Evolveranno anche i cellulari,
ancora di più nella direzione di computer a tutti gli effetti, grazie a connessioni Internet più veloci: a
2/1,2 Mbps, con l'HSUPA (evoluzione dell'HSDPA), che sarà nei primi telefonini appunto nel 2008.
Miglioreranno inoltre le piattaforme software per l'accesso a contenuti Internet tramite cellulare.
Giocherà questo ruolo il sistema operativo Android, di Google, che sarà adottato nel 2008 dai
principali produttori di cellulari. Un'integrazione maggiore tra Internet e i telefonini lo si deve anche
allo sbarco dell'iPhone (di Apple), che probabilmente arriverà in Italia a primavera, quando sarà per la
prima volta disponibile anche in versione UMT5. AlUPhone si deve anche il successo della tecnologia
touch screen, che si appresta a diventare comune non solo nei cellulari ma anche nelle videocamere.
Con il cellulare, infine, sarà possibile anche pagare i mezzi pubblici e al supermarket: grazie alla
tecnologia integrata NFC (Near Field Communications), già utilizzabile nella metropolitana di Londra
da novembre 2OO7TIM e Wind contano di abilitare l'NFC nel 2008. Funziona "contadess", cioè basta
avvicinare il cellulare NFC a un lettore apposto che registri il pagamento.
La tecnologia NK è preseme sul Nokia (131 NK, un cellulare che integra anche l'accesso Wi- Fi al
Web.
QUANDO LA TECNOLOGIA FA FLOP Eoo alcuni prodotti rimasti solo un vago ricordo. Molti sono
divenuti idee morte, altri sono ancora in vita, ma il loro successo non rispecchia le aspettative
suscitate. TECNOLOGIA COSA PROMETTEVANO E COSA FANNO DAVVERO OROLOGI
DIGITALI Impazzavano negli Anni 80 e si pensava avrebbero fatto sparire quelli analogici, oggi
invece DA POLSO più di moda che mai perché più eleganti e arricchiti di funzioni tecnologiche come
il GPS. Negli Anni 90 non c'era computer senza penna ottica, che si immaginava avrebbe via via
PENNE OTTICHE soppiantato sempre più funzioni delle tastiere. Niente da fare, scrivete sui monitor
è poco pratico. Ma i pennini sono in auge su palmari e tablet PC. RICONOSCIMENTO Un albo
esempio di interfaccia alternativa, in teorìa più naturale della tastiera. VOCALE Fatica a prendere
piede, perché ancora non precisa e veloce come le keyboard. Esiste ancora, ma solo nelle mani di
pochissimi appassionati, perché l'apparecchiatura (caschi REALTÀ VIRTUALE e guanti) è troppo
costosa. E poi servirebbero anche videogame ad hoc, ma se non c'è mercato chi li sviluppa?
CELLULARI Negli Anni 90 si pensava sarebbero divenuti un must per gli appassionati. Ora sono
usati solo SATELLITARI in condizioni estreme poiché i costi delle chiamate sono elevati. RADIO AD
ALIA Ce ne sono pochissime di stazioni così, nel mondo, perché la musica di buona qualità
DEFINIZIONE si ascolta ormai su CD o DVD e per il resto la radio normale basta e avanza
Vecchie hitnuovo sound! Con MAGIX Audio Cleanic 2008 deluxe le tue canzoni preferite su vinile
saranno in pochi secondi digitalizzate e perfettamente restaurate. Dai nuova vita alle vecchie hit del
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• Della Xbox 360, la famosa console di Microsoft, nel 2008 verrà commercializzato un modello dotato
di lettore HD-DVD.
• Gli hard disk allo stato solido di» sempre più diffusi e consentiranno di aumentare l'autonomia dei
notebook e degli altri dispositivi portatili.
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15/02/2008
MyTech
Sito Web
Usa, vendite videogame a 1,18 miliardi dollari in gennaio
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SAN FRANCISCO (Reuters) - Le vendite di hardware e software per videogame negli Stati Uniti in
gennaio si sono attestate a 1,18 miliardi di dollari, con la console Wii di Nintendo in leggero vantaggio
sui prodotti concorrenti. Le vendite globali hanno mostrato una contrazione del 6%, in parte dovuta al
fatto che nel gennaio 2008 ci sono state quattro settimane, contro le cinque dello stesso mese nel
2007. E' quanto ha detto Npd aggiungendo che le vendite sono aumentate del 18% su una base
media settimanale. Nel mese scorso, Nintendo ha venduto 274.000 console Wii, Sony 269.000
PlayStation 3 e Microsoft 230.000 Xbox 360, secondo i dati di Npd.
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16/02/2008
11:26
Repubblica.it
Sito Web
"La Apple punta ai videogiochi " Jobs e la pazza idea dell'iGame
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Rumors in rete su una possibile irruzione dell'azienda Usa nel settore dominato da Nintendo,
Microsoft e Sony - Nel 1995 ci provò con la console Pippin, ma fu un fiasco di JAIME
D'ALESSANDRO
ROMA - La Apple, dopo l'entrata in grande stile nel mondo dei cellulari, potrebbe irrompere nel
settore dei videogame. O almeno è questo che si vocifera sul web, dove la notizia sta rimbalzando da
un sito all'altro. Del resto quello dei giochi elettronici è un business da circa 30 miliardi di dollari
l'anno. Certo, non può rivaleggiare con quello della telefonia mobile ma che ha già surclassato i
guadagni delle etichette musicali e ora si avvicina al giro d'affari delle major hollywoodiane. Secondo
il sito Trademork, specializzato in brevetti, a Cupertino il 5 febbraio hanno cambiato i connotati del
marchio Apple includendo fra i suoi prodotti anche console per videogame di diverso genere, poco
importa se portatili o da casa. Il che può voler dire sia che Steve Jobs ha sul serio deciso di fare
concorrenza alla Nintendo, Sony e Microsoft con una vera e propria console, sia che nel giro di
qualche mese uscirà semplicemente una nuova versione di iPhone o di iPod più orientata ai
videogame di quelle attuali. La differenza è abissale, in termini di investimenti e di strategie. Nel
primo caso infatti si tratterebbe di un attacco in piena regola ai tre colossi dell'intrattenimento digitale
che oggi si spartiscono il mondo dei giochi, dall'altra solo di un aggiornamento anche se importante di
un prodotto esistente. In realtà la Apple ha già tentato di conquistarsi una fetta del business dei
videogame. Accadde nel 1995, con una console chiamata Pippin (un tipo di mela) realizzata assieme
alla giapponese Bandai. Erano gli anni dell'ascesa folgorante della prima PlayStation Sony,
un'ascesa che lasciò davvero poco spazio agli altri concorrenti. A Nintendo e Sega infatti non andò
bene. Alla Apple e alla Bandai però andò molto peggio. Il Pippin vendette meno di 50 mila pezzi,
nulla o quasi, diventando una rarità oggi parecchio ricercata dai collezionisti di videogame d'epoca.
A sua discolpa va detto che storicamente non è mai stato facile farsi largo in questo settore. Oltre alla
Bandai e alla Apple, ne sanno qualcosa la Mattel, la Nec e la 3do. Perfino un gigante come la Nokia,
che nel 2003 presentò l'N-Gage, è riuscito a collezionare fino a ora solo brutte figure. Fa eccezione la
Microsoft, ma solo perché ha le spalle così larghe da poter supportare le sue console per anni anche
se in perdita. Magari però a Cupertino ormai si sentono abbastanza forti e fra qualche mese
sorprenderanno tutti con un iGame o qualcosa del genere. Sicuri che il primo a rispondere
positivamente sarà il mercato azionario, davvero poco clemente con la Apple negli ultimi tempi. Il
numero di console nel mondo (fonte vgchartz. com) - Console da casa: Wii Nintendo: 21.4 milioni
(44.4%) Xbox 360 Microsoft: 16.9 milioni (35.1%) PlayStation 3 Sony: 9.9 milioni (20.5%) Console portatili: Nintendo Ds: 67.1 milioni (68.3%) Psp Sony: 31.1 milioni (31.7%) Valore
complessivo del mercato dei videogame: 25-30 miliardi di dollari all'anno I Giocatori nel mondo
(dati Esa): Maschi: 62% Femmine: 38% Età media: 33 anni 28.2% minorenni 47.6% 18-49 anni
24.2% 50+ anni.
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15/02/2008
TgCom
Sito Web
A fine mese arriva il videogame
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Lost: Via Domus ormai imminente
Mentre negli USA impazza la quarta stagione della serie televisiva, Lost si prepara finalmente al
debutto nei negozi di videogiochi italiani (e non solo americani come avevamo precedentemente
riportato in questa notizia in cui trovate anche i primi dettagli sul gioco): lo conferma il produttore
Ubisoft annunciando che il 28 febbraio 2008 sarà la data fatidica in cui il mistero che avvolge i
dispersi del volo Oceanic 815 si arricchirà di nuove sfaccettature.
Pensato assolutamente per chi è già fan e conoscitore della serie televisiva, Lost: Via Domus sceglie
infatti la via di non riproporre in modo interattivo, ma pedissequo, i personaggi e le vicende già
"vissute" con il fiato sospeso sul piccolo schermo, bensì di dar vita a una nuova storia basata su un
protagonista inedito, il fotografo di guerra Elliot Maslow, sopravvissuto al terribile schianto pronto a
portare sull'isola un passato con cui fare i conti e nuove intriganti avventure.
Creato dagli studios Ubisoft con sede a Montreal - quel ribollente bacino di talenti che negli ultimi
anni ha dato vita a numerosi best seller dell'intrattenimento elettronico tra cui Sprinter Cell e il recente
Assassin's Creed - Lost: Via Domus è un gioco che mescola in sé avventura, sopravvivenza e azione
e si caratterizza per una trama sì inedita, ma che si incrocerà con i personaggi e gli ambienti che la
serie televisiva ha reso celeberrimi. Incontreremo dunque Jack, Kate, Locke, "gli altri", tutti riprodotti
digitalmente con dovizia di particolari grazie a un motore grafico sicuramente di buon livello, secondo
quanto abbiamo visto di persona in un recente assaggio in anteprima goduto presso gli uffici italiani
di Ubisoft.
Lost: Via Domus è in uscita su PlayStation 3, Xbox 360 e PC e l'impressione è che abbia tutte le
carte in regola per sfruttare degnamente una licenza tanto importante quanto critica e sicuramente di
difficile approccio data la tipicità e il carattere strutturalmente "misterioso" che pervade questa
produzione: il consiglio per tutti, in queste due settimane che ci separano dal lancio del gioco, è di
fare una scorpacciata in DVD della serie TV, certamente il miglior viatico per arrivare "pronti" a
questo evento di fine febbraio.
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13/02/2008
TgCom
Sito Web
Su pc Cultura Moderna, Lucignolo e Ris
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Ecco i videogame dei programmi tv
Sono arrivati, disponibili per personal computer, i videogiochi dei programmi tv. Si potrà indagare per
le strade di Roma con il comandante Riccardo Venturi dei Ris . Ci si potrà immedesimare nel ruolo di
un giornalista d'assalto con Lucignolo , il videogame ispirato al al format televisivo più conosciuto dai
giovani. In compagnia di Teo Mammuccari, la "marzullina" Juliana, il Gabibbo e la new entry Lydie ci
si potrà cimentare in tantissimi minigiochi, per accumulare la possibilità di fare quante più domande
per indovinare il personaggio misterioso di Cultura Moderna .
Il comandante dei Ris Riccardo Venturi dovrà affrontare 4 nuovi casi ambientati in una Roma
accuratamente riprodotta e seguire le tracce di un serial killer che pare inarrestabile. Insieme ai
membri della sua squadra De Biase, Testi e Levi, solo per citarne alcuni, il giocatore avrà a
disposizione tutti gli strumenti scientifici per analizzare le prove raccolte sui teatri degli omicidi e
portare a termine con successo le indagini. La linea temporale del videogame si inserisce in modo
contestualizzato tra la seconda e la terza serie televisiva.
RIS
Piattaforma: Pc
Genere: avventura
Prezzo: 39,99 euro
Ispirato al format televisivo più conosciuto dai giovani ecco il videogioco di Lucignolo. Il protagonista
è un giornalista d'assalto a cui viene presentata una possibilità per emergere nel mondo
dell'informazione: dovrà entrare nell'intrigante mondo notturno dei giovani e documentarlo, filmando,
travestendosi e agendo come un vero paparazzo. Il giovane reporter, avrà a disposizione una rete di
informatori, con la quale potrà realizzare reportage su situazioni particolarmente surreali, piccanti,
trasgressive.
LUCIGNOLO
Piattaforma: Pc
Genere: avventura
Prezzo: 39,99 euro
Si potrà giocare a Cultura Moderna, improvvisandosi talentuosi, stando seduti comodamente a casa,
davanti al proprio televisore. Ci si potrà cimentare in tantissimi minigiochi per accumulare la
possibilità di fare quante più domande per indovinare il personaggio misterioso. In compagnia dei
personaggi che hanno fatto la fortuna della trasmissione come Teo Mammucari, la "culturina" Juliana,
il Gabibbo e la new entry, la francesina Lydie, il giocatore dovrà svelare l'identità del personaggio
nascosto. A scelta si potrà anche selezionare l'opzione storica e tentare di indovinare il personaggio
del passato.
CULTURA MODERNA
Piattaforma: Dvd game
Genere: Arcade
Prezzo: 19,99 euro
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16/02/2008
Sport Week
Pag. 51
N. 6 - 16 FEBBRAIO 2008
NEL50N PIQUET JUNIOR
LA F.1 IN TV MI FACEVA DORMIRE...
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
«... e non ci sono arriuato grazie a mio padre». D debuttante celebre del 2008 si racconta, riuendica i
suoi meriti di pilota e chiarisce il rapporto con Alonso alla Renault. «Non farò come Hamilton: Briatore
sa gestire due piloti»
Andrea Cremonesi
La prima cosa che sta cercando di fare è togliersi di dosso l'etichetta di figlio di papa. Nelson Angelo
Piquet, ventiduenne figlio del tre volte campione del Mondo, lo fa ricordando che in fondo se
quest'anno correrà in F.i, alla Renault, al fianco di Fernando Alonso, non lo dovrà solo al suo nome
ma anche al fatto di aver dominato un campionato britannico di F.3 (2004) e di aver conteso a
Hamilton il trono della GP2 (2006). Orgoglioso di averlo fatto con un team creato apposta per lui: il
Piquet Sport. «Che sfida! Sono venuto in Europa insieme a un gruppo di tecnici e meccanici
brasiliani: abbiamo comprato le auto da Dallara, scelto la base del team e sfidato persone che
lavoravano in quelle categorie (F.3 e GP2), senza avere la loro esperienza. E abbiamo vinto. Non è
stata una passeggiata: partendo da zero si doveva far crescere una macchina e una squadra che
non erano abituati a vincere. Ce l'abbiamo fatta». E ora è normale chiederle se lei diventerà alla
Renault, per Alonso, un nuovo Hamilton. «Certe cose si possono evitare quando c'è un boss che sa
gestire i due piloti e Briatore è uno che questo lo sa fare bene. Inoltre Alonso si è trovato in una
situazione difficile perché aveva a che fare con un team inglese, gestito da un inglese che era anche
manager del compagno di squadra. Ci fosse stato di mezzo un team spagnolo le cose sarebbero
andate in maniera differente. E comunque malgrado tutto quello che è successo Alonso ha fatto gli
stessi punti di Hamilton, dimostrando in pieno cosa vale». La grande stagione di Letvis ha alzato il
livello delle aspettative nei confronti dei debuttanti. Lei sente che la sua vita sarà più complicata?
«Non credo. Lewis è stato anche molto fortunato a trovarsi in quel team in quel momento, ma ha fatto
un gran lavoro, vero». II suo obiettivo? «Stare vicino ad Alonso nelle prestazioni. Il resto dipenderà
dalla vettura: se sarà da podio, lotterò per salirci, se sarà vincente, cercherò di vincere. Ma per la
Renault tornare al vertice dopo una stagione in cui ha centrato un solo podio sarà dura. Ce lo
auguriamo ma sarà difficile battere Ferrari e McLaren». il precedente di Kovalainen è un po'
inquietante. «Credo si debbano fare le cose con calma. Forse Heikki si è fatto prendere dalla foga».
Cosa le ha chiesto Briatore per questa prima stagione? «Di prepararmi bene e di fare le cose con la
massima tranquillità». E lei cosa ha chiesto a Flavio? «Per ora nulla, ma quando arriverà la prima
gara magari gli chiederò di darmi... una mano». Conosce già il team perché l'anno scorso era terzo
pilota: come la relazione con i tecnici e i meccanici? «Molto buona. Ho passato tutta la stagione nel
paddock: era molto noioso, così ho trascorso il tempo a giocare con i meccanici e siamo diventati
amici. Nelle relazioni mi aiuta il fatto di sapere un po' le lingue: con i francesi parlo francese, con gli
italiani, italiano». Anche con Briatore? «Sì, ma a volte lui parla troppo velocemente e fatico a
comprenderlo. ^italiano l'ho imparato da bambino quando vivevo a Montecarlo con mia madre». Poi a
8 anni si è trasferito in Brasile dal padre: dura? «Sì, perché mi staccavo da mamma». Papa
brasiliano, mamma olandese. Lei come si sente? «Brasiliano, anche se ho parenti in Olanda e ogni
tanto ci vado». Vìvrà ancora in Inghilterra? «Questa è l'intenzione, ormai mi sono abituato al cattivo
tempo e al cibo schifoso. Sono vicino alla squadra e non dovrò fare lunghe attese negli aeroporti di
Heathrow e Stansted. Ma sono un debuttante anche per quanto riguarda le questioni fiscali, quindi
non so...». Lei inizia la sua avventura in F.i nello stesso team con il quale suo padre finì: infondo
sono cambiati i proprietari e il nome. «Forse significherà qualcosa per gli appassionati ma non per
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16/02/2008
Sport Week
Pag. 51
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N. 6 - 16 FEBBRAIO 2008
me. Anche perché io ho scoperto la F.i tardi. Da ragazzino mi addormentavo davanti alla tv quando
c'erano i GP Ed è stato così sino a 16-17 anni». Suo padre non aveva un gran rapporto con Briatore.
«Papa è un tipo diretto, che dice sempre quello che pensa e questo a volte può non piacere». Le ha
dato qualche suggerimento per trattare con Briatore? «Io so che con Flavio bisogna parlarci soltanto
se c'è qualcosa da dire, non tanto così per salutarlo. E quest'anno ci sarà modo di parlare». Che
sentimenti nutriva per Senna? «Ripeto: io all'epoca non seguivo la F.i. Mi sono documentato
leggendo un paio di libri su mio padre e su Emerson Fittipaldi. Le loro sono state storie incredibili.
Oggi venire in Europa dal Brasile non è così traumatico: c'è Internet, la comunicazione satellitare, ma
allora... Senna appartiene già a un'epoca più recente. Aveva l'appoggio della famiglia e degli
sponsor». Papa aveva la fama di playboy... «Pochi sanno che ha fatto pure il meccanico per
sfondare ed è tra i pochi piloti che sanno di tecnica». Diciamo che ha avuto una vita sentimentale
movimentata: e lei? «Io mi accontento di avere accanto la ragazza giusta». Hamilton dopo la prima
pole in Canada disse: «È stato meglio del sesso». Che ne pensa? «Io non ho ancora fatto la pole in
F.i eppoi il sesso brasiliano è meglio di quello inglese». Suo padre verrà ai GP? «Forse due o tre
volte». T^cm sarà dunque una riedizione di papa Hamilton? «La mia storia è differente. Rosberg o
Hamilton sin dai tempi del kart avevano con loro la famiglia al seguito. Io sono cresciuto da solo.
Eppoù la gente che va a lavorare in ufficio, mica si porta dietro i genitori, no? La verità è che noi
brasiliani facciamo una gavetta più dura: dobbiamo emigrare in Europa, magari in Paesi come
l'Inghilterra dove il tempo e il cibo fanno schifo e finiamo per vivere in posti modesti. Per il desiderio di
correre, rinunciamo a una qualità della vita migliore». Che ruolo ha avuto suo padre nella sua
formazione? «Mi ha fatto conoscere la gente giusta, e indirizzato per quello che è il meglio». Insieme
avete dato vita a un team. «E stata un'esperienza utile che mi ha fatto maturare. Anche perché lì ho
fatto un po' di tutto». Ha ancora un ruolo in squadra? «Cerco di aiutare i piloti, trasmettendo loro
quello che imparo. In F.i ad esempio le strategie». Infuturo la vedremo al muretto? «Non in F.i, ma in
GP2 perché no? Vorrei fare come Fisichella». Che circuiti preferisce? «Spa e Silverstone». Meglio la
F.i senza il controllo di trazione? «Sì, ci saranno più errori. A me piace l'aderenza precaria. Già ai
tempi del kart amavo correre sotto la pioggia». §&ud è il suo pregio? «So restare concentrato e,
avendo faticato a emergere, tengo i piedi ben saldi per terra». Suo padre non ha mai guidato per la
Ferrari: negli ultimi anni però si è creata una sorta di tradizione brasiliana, prima Barrichello poi
Massa. «Tutto è possibile ma io non subisco ad esempio il fascino delle supersportive. Non amo
correre per le strade, neppure per gioco, con i videogame. Di un'auto non guardo tanto le prestazioni
quanto accessori e comfort».
COME SI CRESCE Tre momenti con papa Nelson: nel '90 a Cervinia, nel '96 ai box di Interlagos. e,
l'anno scorso, alndianapolis.
SYLVIA, LA MAMMA MODELLA E HOSTESS Nelson jr è figlio di Sylvia Tamsma (qui con lui a
Montecarlo nel 2003), ex modella olandese e hostess della Klm, prima moglie di Nelson senior, tra le
più ammirate frequentatrici del paddock della F.l negli Anni 80.
LA SCHEDA MADRE OLANDESE PADRE BRASILIANO NATO IN GERMANIA AMA IL SUSHI
Nome Nelson Angelo Piquet. NatoaHeidelberg(Ger), il 25 luglio 1985. La madre è olandese. Carriera
Inizia a correre con i kart nel 1995, ottenendo i primi successi nel 1997. Corre con i kart sino al 2000
ottenendo tre titoli di campione brasiliano. Per due anni corre nella F.3 sudamericana vincendo nel
2002 il titolo (13 vittorie e 16 pole in 18 gare). Poi due anni nella F.3 britannica (a 19 anni nel 2004 è
il più giovane vincitore del titolo). Nel 2005 è il pilota della squadra brasiliana nella Al GP ed
esordisce nella GP2, dove, nel 2006, coglie 4 vittorie e 4 secondi posti contendendo il titolo a Lewis
Hamilton. Nel 2007 è tester e terzo pilota Renault. Stili di vita Risiede a Londra, ma la sua città di
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16/02/2008
Sport Week
Pag. 51
N. 6 - 16 FEBBRAIO 2008
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origine è Brasilia. Non ama il calcio. sceglie il colore bianco, la musica elettronica e, a tavola, il sushi.
Ama gli sport acquatici e i videogames. Fratelli da corsa Nelson senior ha altri figli piloti: Geraldo (30
anni) e il piccolo Pedro (9). Pilota è anche il nipote Rodrigo (35 anni).
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15/02/2008
12:21
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Usa, vendite videogame a 1,18 miliardi dollari in gennaio
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SAN FRANCISCO (Reuters) - Le vendite di hardware e software per videogame negli Stati Uniti in
gennaio si sono attestate a 1,18 miliardi di dollari, con la console Wii di Nintendo in leggero vantaggio
sui prodotti concorrenti.
Le vendite globali hanno mostrato una contrazione del 6%, in parte dovuta al fatto che nel gennaio
2008 ci sono state quattro settimane, contro le cinque dello stesso mese nel 2007.
E' quanto ha detto Npd aggiungendo che le vendite sono aumentate del 18% su una base media
settimanale.
Nel mese scorso, Nintendo ha venduto 274.000 console Wii, Sony 269.000 PlayStation 3 e Microsoft
230.000 Xbox 360, secondo i dati di Npd.
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15/02/2008
Smart Phone
N.1 - GENNAIO/FEBBRAIO 2008
Di corsa a. GIOCARE
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di Lucio Prosperi
UOMINI E TOPI Spesso ci siamo imbattuti in videogiochi realizzati sulla scia di pellicole di successo.
Giochi che raramente hanno saputo soddisfare le nostre aspettative, perché realizzati in modo
frettoloso e con scarsa ispirazione, giusto per sfruttare un nome di richiamo. Diverso è quello che
THQ Wireless ha fatto con Ratatouille che, pur essendo lontano dall'essere un titolo perfetto, riesce a
proporre un sistema di gioco originale e una realizzazione tecnica di buon livello. Bene così.
RATATOUILLE produttore: THQ WIRELESS genere: RACING costo: 5 euro compatibilita: JAVA
MIDP 2.0 Chi l'ha detto che solo gli esseri umani sono capaci di cucinare? Nel mondo della fantasia,
che è quello spesso rappresentato nei film di animazione della Disney, anche i topolini possono
avere una chance e diventare grandi chef. Questa, in estrema sintesi, è la storia di Remi, il grigio
topo di fogna (ma dall'aspetto molto carino) protagonista di Ratatouille, il gioco per cellulare ispirato
alla pellicola di animazione della Pixar. Rispetto al film però, non dovrete mettervi ai fornelli a
preparare zuppe o la ratatouille (un piatto a base di verdure stufate) ma andarvene in giro per i vari
livelli a raccogliere i bocconcini di formaggio disseminati qua e là. Contrariamente a quanto si
potrebbe credere, il gioco sviluppato da THQ Wireless non è un platform bensì un racing game. Nei
vari stage sono stati realizzati dei tracciati, delimitati da cavoletti di Bruxelles o olive nere, all'interno
dei quali dovrete correre velocemente, senza uscire di strada, cercando di controllare le derapate
(ma stiamo parlando di un topo o di un auto da rally?!?) e raccogliendo tutti i pezzi di formaggio. Oltre
alla difficoltà di "tenere" Remi in pista dovrete prestare attenzione agli elementi presenti nelle varie
ambientazioni e che tenteranno di ostacolare la vostra corsa. Dal punto di vista tecnico, Ratatouille è
ben fatto: la grafica è colorata e da fumetto e il topolino, così come quello del film, ispira
immediatamente simpatia. Buona la fluidità dell'azione, esente da fastidiosi rallentamenti, così come
la caratterizzazione dei sìngoli tracciati. Nella norma invece il sonoro, che non verrà certo ricordato
per l'ispirazione delle tracce musicali. In definitiva, un racing game insolito che riesce a divertire
anche se alla lunga risulta un po' ripetitivo.
SHADOWALKER produttore: GLU ENTERTAINMENT genere: AZIONE costo: 5 euro compatibilita:
JAVA MIDP 2.0 Fenice Shadowalker. È questo l'evocativo nome della protagonista del nuovo action
game sviluppato da GLU Entertainment. Il gioco non offre un gameplay particolarmente originale:
azione, combattimenti e qualche spruzzatina di elementi platform. Questa scelta è allo stesso tempo
il punto di forza e il limite di Shadowalker che è divertente e immediato ma, dopo qualche partita,
finisce con l'essere un po' troppo ripetitivo. Nessuna critica può essere mossa invece al reparto
grafico: ambientazioni ricche e dettagliate, fondali colorati con alcuni livelli di parallasse per restituire
al meglio la sensazione di profondità e piacevoli intermezzi in corrispondenza dei dialoghi tra i
personaggi. Ben fatte anche le animazioni, in particolare quella dell'affascinante protagonista che si
muove in modo fluido e realistico. Niente male l'accompagnamento sonoro, con effetti nella media e
musiche piuttosto orecchiabili: difficile aspettarsi di meglio, visto che stiamo pur sempre parlando di
un mobile game. L'ispirazione di Shadowalker ad alcuni classici del passato è piuttosto evidente (vi
dice niente Castlevania?). Insomma il titolo di GLU non vincerà la palma dell'originalità ma offre
comunque una solida realizzazione tecnica e una giocabilità intuitiva e coinvolgente.
SIIVI CITY SOCIETIES produttore: EA MOBILE genere: MANAGERIALE costo: 5 euro compatibilita:
JAVA MIDP 2.0 Un sindaco con poteri quasi divini. È questo il vostro ruolo nel nuovo capitolo della
celebre saga di Sim City. Dovrete costruire da zero la vostra città, decidendone la dislocazione e il
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tipo di edifici, quali servizi offrire e se mettere un freno all'inquinamento e alla criminalità. In pratica
potrete instaurare un regime democratico o una sorta di dittatura. A voi la scelta. Il gameplay ruota
attorno all'interfaccia che, con un semplice click, consente di scegliere i tipi di palazzi e strutture da
edificare: ci sono villette e case popolari, campi da calcio, fabbriche e botteghe di artigiani. Ogni
struttura ha un impatto ambientale e genera reazioni da parte della popolazione (che potrebbe anche
decidere di abbandonare la città), perciò valutate con attenzione ogni singola scelta. La grafica è
colorata e ben definita, con gli edifici ben caratterizzati e facilmente riconoscibili. La gestione della
mappa, soprattutto se giocate su un cellulare con un display piccolo, può risultare un po' difficoltosa.
Provato invece sull'N95, Sim City Societies assicura una confortevole visione della piantina e delle
varie icone di gestione. Musica d'introduzione nella norma, così come gli effetti sonori che
accompagnano le vostre partite. Il manageriale di EA Mobile è un titolo profondo e curato che non
mancherà di appassionare gli amanti del genere.
MY MODEL TRAIN 2 produttore: HANDY GAMES genere: PUZZLE GAME costo: 5 euro
compatibilita: JAVA MIDP 2.0 In Italia ogni volta che vogliamo intraprendere un viaggio in treno
dobbiamo, nostro malgrado, mettere in conto un probabile ritardo. Nel paese nel quale è ambientato
il nuovo gioco di Handy Games la puntualità dei convogli è motivo di grande orgoglio per la
popolazione. Il vostro compito è quello di far sì che tutti i treni arrivino a destinazione, senza fare
spazientire i viaggiatori. Se avete già giocato al precedente My Model Traìn saprete cosa attendervi
da questa Winter Edition: una ricca selezione di nuovi percorsi e scambi, tra i quali districarvi per far
giungere locomotiva e vagoni sani e salvi in stazione. Rispetto al passato cambia l'ambientazione,
che diventa invernale, in un trionfo di neve, alberi di Natale, renne e bambini sulle slitte. Non cambia
invece il gameplay: dovrete intervenire sugli scambi in modo da far compiere al treno il tragitto più
breve. Dopo i primi stage di allenamento, le cose ovviamente si complicheranno e riuscire a
raggiungere gli obiettivi senza perdere troppo tempo non sarà cosa agevole. My Model Train 2
sfoggia una realizzazione grafica di buon livello: i treni e i vari elementi su schermo sono colorati e in
stile fumetto mentre qualche sporadico effetto sonoro fa da accompagnamento alle vostre
scorribande sui binari. Durante le prime partite la visuale isometrica complica un po' le cose e non è
semplice spostarsi da uno scambio all'altro senza perdere tempo prezioso. Con la pratica le cose
migliorano e il puzzle game di Handy Games riesce nel suo intento: offrire un piacevole (e
impegnativo) passatempo.
STREET FIGHTER II produttore: CAPCOM genere: PICCHIADURO costo: 5 euro compatibilita:
JAVA MIDP 2.0 Non è facile stilare una classifica dei picchiaduro più popolari della storia dei
videogame. A volerci comunque provare, il nome di Street Fighter occuperebbe senza dubbio una
delie prime posizioni. Il titolo della Capcom è da considerare il capostipite dei picchiaduro
bidimensionali e, in un'epoca nella quale i giochi 3D spopolano, ha saputo mantenere una ricca
schiera di fan. Questi appassionati possono adesso vestire i panni di Ryu, Ken o Sagat anche
utilizzando il proprio cellulare. L'impatto grafico è ottimo. Guardando il display si ha l'impressione di
essere tornati nelle sale giochi di una decina di anni fa: personaggi realizzati in modo fedele, colori
vividi, ambientazioni suggestive. Peccato che una volta in movimento, la suggestione svanisca a
causa di un frame rate basso e di animazioni poco curate. Street Fighter è da sempre un titolo molto
tecnico che necessita di una grande padronanza del sistema di controllo. La sua trasposizione
mobile non è all'altezza e controllare il proprio lottatore si riduce a un'esperienza frustrante.
KANE & LYNCH - DEAD MAN produttore: EIDOS genere: AZIONE costo: 5 euro compatibilita: JAVA
MIDP 2.0 Kane e Lynch sono due criminali; si sono conosciuti nel braccio della morte e da lì sono
riusciti a fuggire. Adesso si ritrovano al centro di un gioco d'azione nel quale sono i proiettili l'unico
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linguaggio da utilizzare. E voi dovrete indossare i loro panni, alternandovi ai controlli ora di Kane ora
di Lynch, per superare i 38 livelli di gioco, inseriti all'interno di cinque differenti ambientazioni. Il
gameplay è quello classico degli action game a scorrimento orizzontale. Rispetto alla maggior parte
di titoli analoghi, Dead Man consente una gestione più approfondita del proprio arsenale e permette
di utilizzare numerose armi differenti. Dal punto di vista grafico meritano una menzione la fluidità
dell'azione e la realizzazione delle spettacolari ambientazioni. Le animazioni sono invece nella
media, così come il sonoro che si limita a musichette ed effetti poco ispirati. Kane & Lynch è un titolo
piuttosto tradizionale che punta sul carisma di due personaggi politicamente scorretti.
R-TYPE MOBILE produttore: ELITE genere: SPARATUTTO costo: 5 euro compatibilita: JAVA MIDP
2.0 Gli sviluppatori di videogiochi per cellulari attingono spesso e volentieri ai titoli storici, quelli che
hanno contribuito alla crescita e alla diffusione di questo fenomeno. Negli anni '80, prima in sala
giochi e poi sui primi home computer, spopolava R-Type, uno sparatutto d'ambientazione spaziale. Ai
comandi di una navicella armata fino ai denti, dovevate eliminare le furiose orde di alieni che vi si
paravano davanti, sfruttando i potenziamenti da raccogliere lungo i vari livelli. Una meccanica di
gioco semplice e coinvolgente che, adesso, si presta alla perfezione per girare sui cellulari. Rispetto
alla versione originale, questo R-Type Mobile introduce lo sparo automatico mentre per il supercolpo
dovrete tenere premuto per qualche secondo il tasto 5. Un'altra caratteristica rimasta immutata è il
livello di difficoltà. Il vecchio sparatutto era ostico e necessitava di un certo impegno per sconfiggere i
nemici. Questa complessità si ripresenta nella versione per cellulare: dovrete sudare le proverbiali
sette camice per arrivare a sconfiggere il mostro finale, anche perché dopo ogni "morte" dovrete
ricominciare dall'inizio dello stage! La grafica è ben fatta, strizza l'occhio a quella originale, e da il
meglio di sé nella realizzazione degli enormi boss di fine livello.
BOMBERMAN produttore: LIVING MOBILE genere: PUZZLE GAME costo: 5 euro compatibilita:
JAVA MIDP 2.0 All'inizio degli anni '80, la Hudson lanciò un videogame dalla struttura molto semplice
ma incredibilmente coinvolgente. Controllando un piccolo robot in grado di sganciare bombe dovrete
eliminare tutti i nemici che affollano i vari livelli. Ogni bomba ha una sua forza distruttiva (che può
essere incrementata raccogliendo gli appositi potenziamenti) e dovrete tenerne conto per fare fuori i
cattivi senza correre il rischio di restare coinvolti neli'esplosione. Il gioco per cellulare mette a
disposizione due versioni: quella Classica è una riproposizione perfetta dell'originale da sala giochi;
quella Supreme offre una modalità riveduta e corretta, con la possibilità di utilizzare in modo più
funzionale i power up raccolti. Carina poi la possibilità di sfidare un amico a colpi di bombe,
sfruttando il multiplayer via Bluetooth. In questo caso Bomberman offre il meglio si sé, perché nelle
sfide uno contro uno il divertimento è assicurato. Niente male la realizzazione tecnica: la versione
Classica è identica a quella del vecchio arcade, quella Supreme introduce un maggior numero di
elementi su schermo e colori più vivaci. Bomberman è dunque un piacevole tuffo nel passato,
dedicato al pubblico degli over 30.
CHI VUOL ESSERE MILIONARIO 3 produttore: GLU ENTERTAINMENT genere: PUZZLE costo: 5
euro compatibilita: JAVA MIDP 2.0 Terza edizione del gioco che vi permette di essere i protagonisti
della celebre trasmissione televisiva condotta da Gerry Scotti. Un nuovo set di domande per tentare
la scalata (purtroppo solo virtuale...) al milione di euro. La grafica e la musica sono esattamente
quelle viste e sentite in Tv mentre la meccanica ripropone quella dello show: una serie di domande di
difficoltà crescente, ognuna abbinata a un montepremi sempre più ricco; la possibilità di avvalersi di
tre aiuti (l'opinione del pubblico, la telefonata a casa e il 50 e 50) e l'opzione che vi permette di ritirarvi
in qualunque momento mantenendo la cifra guadagnata fino ad allora. Ottimo il database delle
domande: pur avendo affrontato una trentina di partite non ci è mai capitato di dover rispondere una
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seconda volta a una stessa domanda. A voler essere pignoli si può notare come la difficoltà sia poco
omogenea: capita che la domanda da 8mila euro sia più ostica di quella da 150mila. Ma dipende
anche dai campi nei quali siete più ferrati.
3D PEDROSA GP produttore: GAELCO genere: RACING costo: 5 euro compatibilita: JAVA MIDP
2.0 Ennesimo racing game d'ambientazione motociclistica che sfrutta la licenza del celebre pilota
della MotoGP, Daniel Pedrosa. Curiosamente lo spagnolo è l'unico motociclista "originale" mentre i
suoi avversari in pista sono storpiature degli altri campioni (leggendo i nomi di Capirey e Rossy vi
viene in mente qualcuno?). La struttura di gioco consente di affrontare una singola gara oppure
l'intero weekend, tra prove, giri liberi e il Gran Premio vero e proprio. Il gameplay è semplificato:
l'acceletatore della vostra moto è costantemente premuto, perciò dovrete preoccuparvi solo di frenare
e girare, scegliendo le traiettorie migliori. La grafica tridimensionale mette in mostra moto
discretamente dettagliate e una buona fluidità (anche perché gli awersari in pista sono solo sei).
Piuttosto spogli i vari tracciati mentre il sonoro si limita a un rombo del motore in stile ronzio. Se
amate il genere, dategli un'occhiata.
HARRY POTTER: LEZIONI DI MAGIA EA MOBILE USCITA PREVISTA: IMMINENTE Siete pronti
per un altro viaggio nella scuola di magia di Hogwarts? Con il nuovo capitolo di Harry Potter.
sottotitolato Lezioni di Magia, potrete vestire i panni dell'occhialuto maghetto (ma anche di Ron o
Hermione) e cercare di ottenere il massimo dei voti in varie materie. Vi sentite portati per
l'astronomia, gli incantesimi o l'erbologia? Allora avete buone possibilità di aggiudicarvi il titolo di
studente modello. Nel gioco dovrete fare pratica con magie e incantesimi, perfezionare la vostra
tecnica e quindi, sostenere l'esame. Il titolo di EA Mobile si pone dunque il duplice obiettivo di
accontentare i fan più accaniti della serie, facendo loro vestire i panni del mago, ma anche chi si
avvicina per la prima volta all'incantato mondo di Harry Potter. Il gioco sarà disponibile per il
download proprio nel momento in cui leggerete queste righe.
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Spot and Web
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Koch Media con Sound PR per Street Football e Buddy Inglese
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Koch Media ha scelto Sound Public Relations per gestire le attività di ufficio stampa per il lancio del
videogioco Street Football e del nuovo corso di lingua Buddy Inglese accompagnato dal Dizionario di
base di Inglese. Entrambi i titoli sono pensati per Nintendo DS. Tania Rossi PR Manager di Koch
Media ha dichiarato: "Abbiamo scelto Sound PR, oltre che per la solida esperienza maturata nel
mondo della comunicazione in diversi settori di mercato tra i quali sport, giovani, educational e
lifestyle, anche per la creatività che la contraddistingue, elemento indispensabile nella fase di lancio
dei nostri prodotti". "Siamo entusiasti di annunciare questa nuova collaborazione con Koch Media che
ci vedrà impegnati nel lancio di questi nuovi tre titoli - ha commentato Alessandra Malvermi,
Managing Partner di Sound PR - e questa collaborazione arricchisce il nostro parco clienti con un
marchio leader nel settore dei videogiochi e rappresenta un'ottima opportunità per coniugare la
nostra esperienza nel mercato kids con l'entusiasmo per una nuova sfida".
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Abitare
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N. 478 - DICEMBRE 2007 / GENNAIO 2008 - THE READER
GLI ANNI SETTANTA ALLA FIERA CAMPIONARIA
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
di Lea Vergine, in Alias, II Manifesto, 18 novembre 2007
Milano sta concludendo quasi quarantanni di protagonismo, uscendo di scena a velocità
impressionante. Ha perso i sensi ed è prossima al coma. E' una città-senza, senza responsabili,
senza idee, senza volontà di progettare, senza desideri e pensieri. Nei luoghi deputati per tradizione
alle grandi mostre, i nuovi mandarini si arrangiano con proposte velleitarie o del tutto casuali; le
fondazioni private vanno spegnendo i loro entusiasmi, diradando nel tempo le loro mostre, anche
quelle discutibili. E, comunque, quasi tutte le esposizioni dell'ultimo decennio, a essere ottimisti,
ricorrono a temi allettanti, di cosiddetto largo consumo, che convogliano, senza una ragione filologica
o culturale, col calcolo del trattenimento spesso rozzo e scadente, un numero di opere di autori del
passato e del presente, ritenuti di facile comprensione. Le mostre rimangono manifestazioni che non
fanno cultura poiché non si sposta niente, né un tema né un problema: si tratta solo di operazioni
garantite da un certo glamour, da un'aura televisiva, da un clima disneyland. Sì, purtroppo negli ultimi
quindici, forse venti anni, Milano ha rivelato la sua anima nera e bottegaia, concimata dal dilagare
dell'industria della moda, per esempio, arrogante e pervasiva. CITTÀ IN GINOCCHIO,
PENALIZZATA DAL GOVERNO POLITICO, FINANCHE AVARA DI AFFETTI, DI SORRISI, DOVE
OGNI INCONTRO È FINALIZZATO AL BUSINESS, DOVE, QUANDO SCENDE IL SILENZIO DEI
GIORNI FESTIVI, L'ATMOSFERA SI FA TRANQUILLIZZANTE AL PARI DI QUELLA DI UN
CAMPOSANTO. Forse si esagera nel pretendere da Milano un clima culturale, quello degli anni dai
'50 ai '70 è stato solo una svista probabilmente; è tornata ad essere un villaggione alla Demetrio
Pianelli, un supermercato della Svizzera meridionale, una sciatta proliferazione del Canton Ticino. La
metropoli incespica, è sbigottita, patetica; incafonita da una visione berlusconiana del mondo,
gremita di "lumpenoperatori", gli interlocutori nuovi che, nei musei, nella stampa e nelle case editrici,
decidono dei destini delle arti al di sopra delle teste di chi li propone, riducendo ogni manifestazione
alla traccia di ciò che è scomparso, cavalcando il quotidiano come surrogato di eventi trascorsi,
tentando di tenere a bada paure e conflitti pur di non ammettere la terribilità del mondo. Trionfa il
culto dell'incompetenza e la pacchianeria, oltre che l'ignoranza, anche dei significati delle parole.
Basti pensare all'uso di evento che viene grottescamente adoperato per qualunque presentazione di
collezioni di sarti, mobili, cucina, pubblicità, dimenticando (o non conoscendone) il significato:
"qualcosa che sostituisce, muta e cambia definitivamente il preesistente". Dunque, una città (ma si
può ancora definirla tale?) delegittimata soprattutto per la cultura contemporanea poiché è
contemporanea solo una situazione che produce attenzione crìtica alla sua realtà, e non altro. Il
progetto è stato rimpiazzato dalla commemorazione. E quel che aggiunge un qualcosa di
inspiegabile, quasi di patologico, è che è diventata un luogo dove si ammicca, si depreca, ci si
lamenta e si ciondola ma nessuno si schiera, come usano dire i lombardi. Come andava fatta una
mostra sugli anni '70 è cosa non facilissima. Ma come non va fatta è esemplificato da questa
dissennata discarica di frammenti che cita sport, maniere pubblicitarie, videogiochi, Aldo Moro, e via
contaminando. E' ovvio che anche questo ci fu negli anni '70 ma è la priorità, la selezione,
l'esclusione o l'inclusione delle varie tematiche in ragione della loro incidenza socio politica che
conta; e il come questo viene revocato. Dove sono finite le lotte politiche e figure come Chomsky o
Bruno Zevi, Manfredo Tafuri e dove Carmelo Bene e Wenders e Fassbinder o Straub? E dove
Rossanda, Argan o Brandi e Sanguineti? Sono solo i primi nomi che vengono in mente alla rinfusa di
fronte ad una sciorinata pesante di immaginette, perché è pesante una mostra quando dentro c'è
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poco. Ma cosa si ritrova di quell'appassionato racconto nella mostra "Annisettanta. Il decennio lungo
del secolo breve", alla Triennale? Certo che gli organizzatori della Triennale sono efficienti!
Inaugurano continuamente esposizioni, commemorazioni, anticipazioni e mille altre cosucce. Perché
non ci si chiede qual'è la qualità di quasi tutte queste manifestazioni? Che è modestissima e
approssimativa quando non inesistente (si guardi, ad esempio, alla mostra in corso dei dilettanteschi
quadri del regista David Lynch). Un architetto milanese di chiara fama e un signore che si occupa di
cinema vengono chiamati (da quale mente progettuale?) a lumeggiare le problematiche degli anni 70
attraverso cultura alta e bassa. Sarebbero quisquilie sofisticate, con i tempi che corrono, pretendere
curatori di competenza più specifica su un così vasto arco di argomenti se i risultati fossero di una
qualche veridicità e qualità. Ma tutto è ridicolo senza essere comico, a cominciare dalle citazioni di
Fabrizio De Andre che sottolineano i percorsi. De Andre è stato un eccezionale cantautore ma,
evidentemente, non è né Barthes né Althusser. Del soffitto teatralizzato con qualcosa di bianco, è
scritto "un cielo cumuliforme sormonta uno spazio latteo, immateriale, metafisico, onirico e
totalizzante, ingombro di corpi bianchi come monadi fluttuanti nel bianco, astratto colore della
memoria. È lo spazio degli anni '70". Santi numi! Andiamo avanti. Elio Fiorucci, bravo come è stato,
non ha certo bisogno di figurare come Padre Pio in un panegirico male orchestrato che, come quasi
tutta la mostra, pare riguardare più gli scarmigliati anni '80 che i '70; e dove sono, per quanto riguarda
le arti visive, il nascere della Body Art, gli ultimi rantoli dell'Arte Programmata o la Poesia Visiva, la
ricerca Concettuale, lo stesso Iperrealismo? Perché queste erano le temperature dell'epoca. COME
SI FA A INGANNARE LE MASSE DEI GIOVANI IGNARI CHE SI PRECIPITERANNO - IN ASSENZA
DI MOSTRE CITTADINE CHE NON SIANO BOTERÒ O DAVID LA CHAPELLE - NELLE SALE
DELL'ENTE DALLA RISPETTABILE TRADIZIONE ORMAI DIMENTICATA ANCHE DALLA
GENERAZIONE DEI CINQUANTENNI? C'è qualcuno che ricorda lo scritto di Carlo Giulio Argan del
1974? "... la Triennale, senza una piattaforma scientifica, sarebbe soltanto una divagazione sull'utile
e il dilettevole, tra la fiera campionaria e il luna park ... i progetti li fanno i tecnici, ma i tecnici che non
sono coscienti della politicità intrinseca della loro disciplina sono soltanto gli strumenti dei gruppi di
potere". Articolo correlato Casi Crìtici. Althusser e videogame per capire il mondo, di danni Canova,
in Alias, 11 Manifesto, 24 novembre 2007
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Rassegna Stampa del 18/02/2008 08:21