N° 112
PERCORSI DI SUPPORTO AL LUTTO: LINEE PROGETTUALI DELL’HOSPICE DI
TORREVECCHIA TEATINA
Antonio De Liberato, Torrevecchia Teatina
De Liberato Antonio Bianco Giovanna Di Labio Luisa Carinci Pier Paolo
INTRODUZIONE ED OBIETTIVI: Il supporto al lutto si configura come uno dei compiti fondamentali
dell’équipe multidisciplinare di cure palliative, a sostegno della qualità delle cure fornite e della vita
dei familiari e dei caregiver dei pazienti (1,2,3). Di seguito viene illustrato il percorso di assistenza al
lutto che l’UOSD Aziendale Cure Palliative Hospice della Asl 02 Abruzzo ha previsto per i suoi
assistiti con la finalità di rendere il Servizio di Supporto al Lutto parte integrante del mandato e del
percorso di cura fornito dall’équipe multidisciplinare.
SOGGETTI, STRUMENTI E METODI: Il Servizio è rivolto ai caregiver ed ai familiari dei pazienti
presi in carico a domicilio ed in hospice nel territorio della ex Asl di Chieti. Il responsabile del progetto
è lo Psicologo che svolge una funzione di coordinamento assieme alla Caposala ed al Medico
Referente della struttura. Il percorso si articola in questo modo (4):
a) Durante l’assistenza: vengono fornite informazioni sul Servizio sia dai membri dell’équipe
multidisciplinare che dallo psicologo stesso.
b) Decesso: nell’affiancamento al lutto si ricorda del Servizio e nel momento del commiato viene
consegnato un piccolo opuscolo informativo sul tema del lutto.
c) A circa un mese dal decesso viene effettuata una telefonata dall’infermiere dell’équipe affiancato
dallo psicologo, al fine di chiedere notizie e di ricordare del servizio di supporto. L’infermiere
effettua la telefonata con un griglia di cinque parametri da indagare relativi al funzionamento
biopsicosociale (la cui rilevazione è organizzata secondo una scala ordina eterosomministrata
strutturata come analogo visivo): se almeno due dei parametri ricevono una valutazione positiva
l’infermiere propone una visita di cordoglio presso il domicilio alla presenza dello psicologo, del
medico e dell’infermiere (o della caposala) stesso (5,6).
d) Visita di cordoglio: lo psicologo, il medico e l’infermiere si recano a domicilio per la visita. Nel
colloquio lo psicologo effettua l’analisi della domanda e dei bisogni del paziente sulla base di una
scheda di indicatori redatta ad hoc e propone se necessario la presa in carico (5,6). Al rientro si
effettua briefing con l’équipe per una ridefinizione del piano.
e) Presa in carico: sulla base dei bisogni rilevati si stabiliscono tempi, luoghi e modalità dell’azione
psicologica. Si procede alla compilazione della scheda di supporto al lutto che, oltre a
comprendere la parte relativa al contatto telefonico, è completata dalla valutazione dei sintomi
emozionali, cognitivi, comportamentali e somatici; delle reazioni, dello stadio e del tipo di lutto;
dagli obiettivi del lavoro del lutto; dal diario clinico; dalle valutazioni in itinere e conclusive di esito.
Ad ogni area corrispondono dei parametri la cui valutazione è articolata in formati chiusi ad
alternativa fissa, strutturati su variabili di tipo nominale. Le valutazioni in itinere e finali sono
strutturate su una scala di tipo ordinale ispirata a quelle di misurazione del dolore NRS (Numeric
Rating Scale).
f) Nel caso in cui nelle fasi precedenti c) e d) non si rilevino bisogni o venga rifiutata la proposta,
si effettuerà una telefonata di rivalutazione fra il quarto ed il sesto mese dal decesso con la
stessa procedura.
g) All’anniversario si spedisce una cartolina personalizzata di partecipazione e di ricordo del caro
estinto in cui vengono ricordate le modalità ed i contatti del servizio di assistenza al lutto. Se non
emergono necessità si conclude la presa in carico del Servizio di Supporto al Lutto.
RISULTATI E CONCLUSIONI: Vengono riportati i dati della sperimentazione pilota del percorso
(iniziata a gennaio 2015) rendicontati secondo i parametri di sintomatologia rilevata; richieste più
frequenti; servizi erogati; percezione della qualità del servizio. Il percorso del Servizio di Supporto al
Lutto è in attesa dell’approvazione aziendale definitiva, anche per quanto riguarda la modalità di
prescrizione e di pagamento della prestazione, che sono state proposte come esenti da ticket e
prescritte dal medico stesso dell’équipe delle cure palliative.
BIBLIOGRAFIA:
1.International Association for Hospice and Palliative Care IAHPC, List of essential practices in
palliative care. Houston: IAHPC press, 2012.
2. Registered Nurses' Association of Ontario (RNAO), Cure di fine vita durante gli ultimi giorni e le
ultime ore. Settembre 2011.
3. M. Mapelli, Il dolore che trasforma. Attraversare l'esperienza della perdita e del lutto. Franco
Angeli 2013.
4. B. Costantini, M. Caro, G. Corbelli, M.T. Crescini, G. Creton, D. De Benedetto, M.E. Diaz, A.J.
Latini, G. Morelli, J. Obando, A.L. Sierralta, A.Tesoriere, F. Vinci, Il sostegno al lutto in una unità di
cure palliative: un modello di intervento. Informazione Psicologia Psicoterapia Psichiatria agosto
2001, 43 (32-39), Roma.
5. L. Lombardo, C. Lai, M. Luciani, F. Morelli, E. Buttinelli, P. Aceto, S. Lai, M. D'Onofrio, F. Galli, F.
Bellizzi, I. Penco, Eventi di perdita e lutto complicato: verso una definizione di disturbo da
sofferenza prolungata per il DSM-5. Rivista Psichiatria, 2014,49 (3):106-114.
6. L.Dell'Osso, C. Carmassi, M.K. Shear, Dal lutto complicato (Complicated Grief) al Persistent
Complex Bereavement Disorder. Journal of Psychopathology, 2013, 19:185-190.
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