UNICAL
SSIS
Disciplina: Progettazione
400 ore
a.a. 2006/2007
Docente: prof. Domenico Milito
1^ Lezione
PROGETTAZIONE
1
Progettualità
complesso di idee la cui prefigurazione è
possibile presupponendo che esistono le
condizioni per realizzare tali idee
capacità di produrre progetti
2
Progettualità
Principale strumento di cui l’istituzione scolastica
autonoma dispone per fronteggiare il continuo e
repentino cambiamento, nonchè gli elementi
di complessità che caratterizzano la società attuale.
Per questo motivo si è soliti definire quella attuale come
“scuola del progetto”
3
Progettazione
si configura come la materializzazione dei progetti
4
Perché lavorare per progetti?
Forte esigenza di innovazione, sperimentazione e verifica;
necessità di flessibilità
Necessità di evitare inadeguatezze e sprechi nella divisione del
lavoro per funzioni
esigenza di sviluppare collaborazioni e partnership con altre
organizzazioni sulla base di accordi e obiettivi comuni; necessità
di sviluppare “lavoro di rete” tra servizi
modalità prevalente di accesso a risorse finanziarie
(convenzioni con enti locali sulla base di progetti, finanziamenti
su base legislativa regionale e nazionale, co-finanziamenti
Comunità Europea, etc.)
5
Autonomia e progettazione
La progettazione si pone come fattore indispensabile
affinchè la scuola possa autodeterminarsi nel definire
un’offerta formativa confacente alle istanze, alle
peculiarità e ai bisogni del territorio
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L’autonomia scolastica
sancita dalla Legge n. 59 del 15 marzo 1997
 scaturisce dal riordino di tutto l’apparato
amministrativo dello Stato
 è funzionale all’erogazione di un servizio non
predeterminato nei dettagli dal “potere centrale”,
all’interno di un assetto amministrativo ormai privo
dei caratteri di verticismo e piramidalità
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L’autonomia scolastica
si realizza nel suo pieno e autentico significato se:
• garantisce conoscenze di base uguali per tutto il
territorio nazionale e prefigura un ampio spazio per
corrispondere alle esigenze derivanti dalla
diversificazione delle situazioni sociali
• è garanzia di libertà d’insegnamento e di pluralismo
culturale
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L’autonomia scolastica
Il D.P.R. n. 275 dell’ 8 marzo 1999
contiene il “Regolamento” per l’autonomia
delle istituzioni scolastiche
Definisce gli ambiti di flessibilità e di decisionalità
riconosciuti alle scuole, che trovano nell’autonomia
organizzativa, didattica, di ricerca, di sviluppo e di
sperimentazione gli strumenti privilegiati per realizzare
il Piano dell’Offerta Formativa
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D.P.R. n. 275/99
L’autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia
nella progettazione e nella realizzazione di interventi
di educazione, formazione e istruzione mirati allo
sviluppo della persona umana
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D.P.R. 275/99
La progettazione
costituisce
il riferimento centrale
di ogni attività didattica e amministrativa
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D.P.R. n. 275/99
prefigura, all’art. 7, la promozione di accordi di rete e
convenzioni per il coordinamento di attività di comune
interesse che coinvolgono, su progetti determinati, più
scuole, enti, associazioni del volontariato e del privato
sociale
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Il Regolamento sull’Autonomia (D.P.R. n. 275/99)
pone i presupposti per una saldatura tra il principio
concettuale che fa della scuola un sistema aperto e le
norme che ne disciplinano compiti e funzioni per la
realizzazione di un’offerta formativa che può risultare
integrata attraverso la rete
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Certamente va ricordato quanto di nuovo è emerso
a livello di riforma della Pubblica Amministrazione in
termini di trasferimento di funzioni delegate dalla
Repubblica alle Regioni e agli Enti Locali già con gli
artt. 138 e 139 del D. Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998
(Bassanini 2).
Tale D. Lgs., raccordato con la Legge n. 142 dell’8
giugno 1990, era servito a delineare uno scenario
legislativo in trasformazione ancor prima della riforma
Costituzionale
14
La rete scolastica, prevista dall’art. 7 del Regolamento,
pertanto, diventa lo strumento operativo di questa
impostazione strutturale e funzionale di rottura rispetto
all’ isolamento vissuto dalla scuola, per troppo tempo
relegata a luogo di conservazione e di trasmissione di un
sapere obsoleto, ponendola nelle condizioni di concorrere
con gli altri soggetti (istituzionali e non) alla formazione
delle nuove generazioni attraverso il superamento delle
fatue illusioni connesse con la tradizionale
autoreferenzialità, sostenuta dal presupposto della
esclusività
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Diventa esigenza ineludibile l’attivazione di un approccio
organico (certamente non estemporaneo ed episodico) con
il territorio, inteso come dimensione spazio-temporale
imprescindibile per l’analisi e la riunificazione dei bisogni
formativi e socio-culturali degli utenti.
Le risorse a cui fare ricorso per la rete e per la
realizzazione di progetti integrati non sono riconducibili
solo al contesto scolastico, bensì risultano individuabili
e reperibili in altre realtà (istituzionali e non) che le
rendono disponibili proprio perché interessate alla
affermazione di una mission comune.
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La rete è valida a sviluppare e potenziare la capacità di
negoziazione delle scuole, con modalità di azione che
prescindano da spinte contrappositive, antagonistiche e,
a volte, conflittuali.
Si tratta, invece, di razionalizzare le risorse comuni, per
soddisfare bisogni materiali e immateriali in un’ottica di
sussidiarietà
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Tipologie di progetti
Progetti monoattore:
svolti da un’unica scuola o agenzia formativa
Progetti in risposta a bando pubblico:
la scuola, in tal caso, deve conoscere preliminarmente e con chiarezza
i propri bisogni, individuando in essi gli aspetti finanziabili con
fondi esterni e, quindi, ricercare il canale di finanziamento più idoneo
e i canali attraverso cui captare le risorse ritenute indispensabili
Progetti multiattore:
la cui finalità è quella di incidere sulla dimensione globale dei
problemi: è il caso, ad esempio, dei bandi relativi ai piani di
sviluppo locale o di iniziative comunitarie che richiedono un
partenariato di sviluppo territoriale o settoriale unitamente ad uno
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transnazionale
Tipologie di progetti
Progetti in rete e nuovi negozi giuridici
L’autonomia funzionale ha reso la scuola capace di
utilizzare, per l’instaurazione di rapporti di rete, nuovi
negozi giuridici come:
-Protocolli d’intesa,
-Convenzioni;
-Contratti di prestazione d’opera;
-Accordi di rete;
- ..……….
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Perché progettare nella scuola
dell’autonomia?
la progettazione costituisce lo strumento
irrinunciabile per:
•garantire percorsi operativi rapportati ai
bisogni formativi
•tenere sotto controllo i processi e i risultati tendendo
al miglioramento continuo
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Perché progettare nella scuola
dell’autonomia?
la progettazione dell’offerta formativa si pone come
elemento centrale di:
- identità
- qualificazione
del servizio svolto dall’istituzione scolastica
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Perché progettare nella scuola
dell’autonomia?
la progettazione è lo strumento sostanziale per
assicurare le azioni da porre in atto definendo
CHI FA
CHE COSA
COME e QUANDO
formalizzare e documentare un processo
rendendolo funzionale all’attuazione di quanto
previsto
rendere trasparente l’offerta formativa e
assicurare la rispondenza ai reali bisogni delle
persone in formazione
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La scuola del programma ha ceduto, così, il posto alla
scuola incaricata di erogare un servizio di qualità
attraverso un Piano dell’Offerta Formativa che
rappresenta l’identità culturale e progettuale della scuola
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Il POF
è il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell’ambito della loro autonomia
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In tale contesto il progetto diventa uno strumento
sostanziale che permette di:
precisare le azioni da porre in atto (definendo chi fa, che
cosa, come e quando), per rispondere a bisogni rilevati
mediante specifiche attività di analisi;
formalizzare e documentare un processo, rendendolo
funzionale all’attuazione di quanto previsto,
permettendone il controllo (verifica, valutazione e
formulazione delle ipotesi per il miglioramento) in vista
di una riprogettazione o di una valorizzazione della
esperienza effettuata;
rendere trasparente l’offerta formativa e assicurarne la
rispondenza ai reali bisogni delle persone in formazione
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Spunti teorico-operativi
L’istituzione scolastica è stata dotata di autonomia funzionale
con lo scopo di poter declinare l’offerta formativa rapportandola
alle peculiarità del contesto in cui essa opera.
Il principale strumento di cui dispone per fronteggiare il continuo e
repentino cambiamento, nonchè gli elementi di complessità che
caratterizzano la società attuale è la progettualità.
Tra l’altro, una progettazione rigorosa e documentata rappresenta
fattore irrinunciabile per tenere sotto controllo i processi e
garantire un percorso di riprogettazione nell’ottica del
miglioramento continuo.
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Vi è da precisare, però, che la progettualità nella scuola viene
esercitata da diversi anni, anche se il più delle volte le attività di
progettazione sono state inserite in un’ottica di adempimento,
considerando il progetto come qualcosa di accessorio rispetto
all’attività didattica, in quanto rispondente alla necessità di
ottenere fondi oppure di ottemperare alle disposizioni normative
e di istituto che, a partire dagli anni ’70, prevedevano la
formalizzazione di una programmazione.
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Come si può facilmente desumere è stato registrato un salto di
qualità, giacchè la scuola del programma ha ceduto il posto alla
scuola incaricata di erogare un servizio di qualità attraverso
un Piano dell’Offerta Formativa che fondi e rappresenti la
identità culturale e progettuale della scuola.
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La scuola del progetto
Analisi del contesto (istituto – utenza - territorio)
Definizione Piano dell’Offerta Formativa
Precisazione degli ambiti di progettualità (chi fa-che cosacome-quando)
Valorizzazione/Ottimizzazione delle risorse
Organizzazione del lavoro in team
Monitoraggio – Verifica
Valutazione – Riprogettazione - Standardizzazione
Trasparenza
Documentazione
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Certamente la progettazione non può essere frutto della
estemporaneità, né limitarsi a coinvolgere pochi operatori.
La cultura del progetto, invece, deve essere diffusa e
prefigurare il possesso delle necessarie competenze da parte di
tutti gli operatori in servizio nella scuola e, soprattutto, da parte
dei docenti oggi comunemente definiti “progettisti della
formazione”.
Si può pervenire alla formalizzazione di un progetto a condizione
che sia stato attivato un adeguato processo di progettazione.
Lavorare per progetti, quindi, implica il rispetto delle seguenti
fasi da ritenere irrinunciabili.
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La procedura per la progettazione
La definizione di una procedura è indispensabile per
tenere sottocontrollo (monitoraggio)il progetto stesso
Chi?
Che cosa?
•Obiettivi
•Azioni
•Risultati
•Prodotti
•È responsabile
•È destinatario
•È coinvolto
•Controlla
Quando?
•Durata
•Scadenza
Quanto?
•Costi
Come?
•Metodologia
•Strumenti
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Analisi di contesto
L’ ipotesi progettuale si affianca
all’analisi di contesto o, addirittura, scaturisce da essa
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Analisi di contesto
Strumenti
Griglie di rilevazione
Verificare i dati
disponibili a scuola
Interviste
Questionari
Allargare/
approfondire
il campo di indagine
La scelta dello
strumento più
idoneo va fatta in
relazione a:
-obiettivi dell’analisi
-prodotti attesi
-tempi e risorse a
disposizione
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Analisi di contesto
Griglia di rilevazione
Strumenti
-Individuare pochi dati essenziali al raggiungimento degli
obiettivi per una facile gestione degli stessi
-Segnalare l’oggetto e il periodo a cui la rilevazione si riferisce
-Riportare il nome del compilatore
-Allegare istruzioni chiare e concise
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Analisi di contesto
Intervista
Strumenti
-È uno strumento dinamico che si costruisce nel rapporto con
l’intervistato
-Richiede capacità di gestione della relazione
-Meglio strutturare in precedenza l’intervista (griglia di domande
chiave)
Per ridurre i tempi è possibile realizzare interviste di gruppo che
richiedono una gestione della relazione e della comunicazione
molto complessa
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Analisi di contesto
Questionario
Strumenti
-È anonimo
-È strumento che non consente interattività
-È necessario definire prima gli obiettivi d’indagine e selezionare
solo domande coerenti ad essi
-È preferibile strutturarlo con domande chiuse
-È importante evitare domande che determino un appiattimento
nelle risposte
-È opportuno verificare soprattutto fatti e non solo impressioni/
desiderata
- È indispensabile inserire domande di controllo
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1^ Lezione