Lago d’Endine
Val Cavallina
Araberara - 22 Luglio 2011
SABRINA COCCHETTI, CAPOGRUPPO DI MINORANZA
Endine “la bella addormentata”
La minoranza: “Che fine ha fatto
Tutti alla family run
il polo scolastico?”
MONASTEROLO DEL CASTELLO
La rabbia dei residenti
del lungolago:
“I campeggiatori fanno
i loro bisogni davanti alle nostre case”
Ar.Ca. - Il polo scolastico di cui non si sa ancora niente. Il bando
del centro sportivo che cambierà, o almeno così dovrebbe essere,
tutta la gestione dello sport endinese. Lavori pubblici che stentano
a partire. Manifestazioni turistiche organizzate singolarmente dalle
varie associazioni senza più il filo unico col Comune e la protesta dei
residenti nei confronti dei campeggiatori del lungo lago. A Endine c’è
tanta carne al fuoco e la tensione sale. Intanto arriva anche la notizia
che ai primi di settembre ci sarà una riunione dove saranno chiamati
i genitori dei bambini della scuola materna parificata per comunicare l’aumento delle rette: “Un aumento – spiega Sabrina Cocchetti,
capogruppo di minoranza – dopo 4 anni in cui le rette erano ferme,
si dovrebbe passare da 115 euro a 125, un ritocco che non dovrebbe
incidere sulle tasche dei genitori”. Ma le polemiche riguardano il
polo scolastico: “Abbiamo chiesto da tempo un incontro – continua
Sabrina Cocchetti – ma non c’è mai stato, i capigruppo non sono mai
stati riuniti, niente di niente, eppure è un intervento prioritario per
Endine, non si sa dove lo vogliono fare, come lo vogliono strutturare
e in che modo. Abbiamo chiesto di capire come sta lavorando la
commissione ma anche lì non abbiamo avuto risposte, commissione
chiusa, non hanno mai aperto un tavolo di confronto per spiegare
quello che vogliono fare. A loro evidentemente sta bene così ma un
intervento così importante che riguarda tutta la popolazione andrebbe perlomeno condiviso. In consiglio comunale non perdono occa-
sione per dire che non li lasciamo lavorare, bene, stanno lavorando
senza far sapere nulla, vedremo alla fine quello che esce e se esce
qualcosa. Vedremo se ci saranno o meno risultati. Lo stesso vale per
il resto del programma, il paese è fermo, immobile, sta dormendo.
Le commissioni non si riuniscono da tempo immemorabile”. Polemiche anche sul fronte del turismo: “Non c’è un filo conduttore delle
manifestazioni, non esiste un opuscolo con le varie feste per Endine,
ogni associazione si è fatta il suo volantino, manca il coordinamento,
almeno gli altri anni il Comune tirava le fila, adesso no”. Qualche
mese fa se n’era andato non senza polemiche l’assessore al turismo D’Alessandro: “E questi non stanno facendo niente, si respira
un’aria stanca, ognuno va per la sua strada, senza coordinamento”.
Intanto in redazione sono arrivate lamentele di residenti che abitano
sul lungolago: “Non si può andare avanti così – sbotta una signora
al telefono – durante l’estate arrivano i campeggiatori con le tende
sul lungolago e creano disagi a noi cittadini”. Disagi di che genere?
“Lungo il lago non ci sono bagni pubblici e così i campeggiatori
fanno i loro bisogni nei terreni limitrofi a ridosso delle nostre case.
Troviamo di tutto e dobbiamo pure pulire. Quando il Comune ha
fatto il lungolago avrebbe dovuto pensare almeno a mettere qualche
bagno pubblico, è impensabile che la gente venga a campeggiare e
non abbia servizi igienici, la situazione è insostenibile e la puzza col
caldo è insopportabile”.
SPINONE AL LAGO
Una vera festa dello sport per le scelte fatte e per le iniziative organizzate. Il Trofeo Comune di Monasterolo del
Castello ha fatto anche quest’anno il pieno, di atleti e di famiglie con bambini al seguito. Come da tradizione la giornata del 9 luglio si è aperta con la family run che ha visto
la partecipazione di tante famiglie e tanti campioni in erba.
La family run ha percorso un giro del percorso della gara
senior, tracciato che è partito ed è arrivato nel centro storico passando per il lago. La sera è stato il turno delle categorie giovanili prima e delle categorie assolute dopo con la
grande novità 2011, niente premi in denaro ma solo premi
in natura per dare una svolta contro il doping. “La voglia
di ritirarci e lasciar perdere tutto è stata tanta – spiega Gilberto Giudici – ma alla fine abbiamo ragionato ed abbiamo capito che le cose si possono cambiare solo rimanendo
all’interno e così abbiamo deciso di organizzare ancora la
gara, nonostante tutte le difficoltà, ma di eliminare i premi
in denaro cambiandoli con premi in natura”. Alla fine però
la risposta è stata comunque positiva da parte degli atleti.
“Tra le donne abbiamo avuto ancora grandi atlete – spiega
sempre Gilberto Giudici – con la vittoria di Daniela Paterlini e il secondo posto di Eliana Patelli. Tra gli uomini
il livello è stato alto con la vittoria di Abdelladhi Tyar
e il secondo posto di Fabio Mascheroni, tra gli uomini
abbiamo avuto meno concorrenti ma probabilmente per la
concomitanza nella stessa sera di altre gare”.
Avanzano i lavori del nuovo insediamento turistico
Il sindaco Marquindi l’occasione che a sud del paese dove lavori del nuovo ristorante.
co Terzi prepara
per arrivare a sti- un’impresa sta realizzando Quando tutto sarà concluil
regolamento
lare questo regola- nuove strutture residenzia- so si potrà procedere anche
cimiteriale
per
mento in modo da li e turistiche. “I lavori pro- alla realizzazione delle operimettere a posto
preparare il prossi- seguono – spiega sempre il re pubbliche previste, del
il cimitero. Arrimo importante in- sindaco Marco Terzi – credo parcheggio e del nuovo giarvare a realizzare
tervento della no- che nei prossimi mesi si ar- dino. Si aspetta ovviamenquest’opera,
il
stra amministra- riverà a pitturare le facciate te la fine dei lavori perché
punto principale
zione comunale”. delle abitazioni e poi saran- altrimenti queste due opere
per il programma
Intanto sembrano no pronte. Sono invece an- andrebbero danneggiate dal
Marco Terzi
2012, il comune
esserci novità an- cora in fase di ultimazione i passaggio dei camion”.
deve infatti conoscere l’esatta situazione
CASAZZA – INAUGURATA PIAZZA MOLINI DI COLOGNOLA
del camposanto del paese
e le sue esigenze in fatto di
spazi. “Stiamo provvedendo
in questi giorni a stilare il
regolamento cimiteriale –
spiega Marco Terzi – per
capire bene le eventuali carenze del cimitero e progettare al meglio l’intervento.
Il regolamento cimiteriale
poi mancava ed andava fatto per legge. Abbiamo preso
I bersaglieri in concerto
per la nuova piazza
GRAN FINALE GARA ESTIVA BOCCETTE
Il 2 luglio si è conclusa al BAR SARA di Piangaiano – Endine, la gara estiva di boccette.
La manifestazione ha coinvolto ben 128 giocatori provenienti dalle più svariate località
della Lombardia.
Dopo estenuanti incontri, vissuti da tutti i giocatori con determinazione e passione, sono
giunti in finale i seguenti partecipanti:
1° classificato – BARCELLA – C.S.B. FANTASTICO
2° classificato – CENTURELLI – C.S.B. SARA
3° classificato – BIANCHI - C.S.B. SARA
4° classificato – MANGILI – C.S.B. SARA
Si ringrazia per la grande partecipazione sia da parte dei giocatori che degli spettatori,
dando merito agli organizzatori per quella che sicuramente si può definire una delle più
belle gare di boccette degli ultimi anni.
C’era proprio tanta gente sabato 9 luglio
per l’inaugurazione della piazza ai Molini
di Colognola, la fanfara dei bersaglieri Arturo Scattini ha avuto il posto d’onore in
questa grande festa che ha coinvolto tutto il
paese di Casazza. Il taglio del nastro della
piazza è arrivato alle 20,30 e dopo il corteo
si è mosso in direzione dell’oratorio, ovviamente di corsa in pieno stile bersagliere.
Nel campo sportivo il gruppo orobico ha
tenuto il suo applauditissimo concerto con
le tribune gremite di gente e tante autorità
presenti.
Alla fine rinfresco per tutti realizzato
dall’associazione Melograno, associazione
che quest’anno ha compiuto dieci anni di
vita ed ha festeggiato nella serata dei bersaglieri.
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Araberara - 22 Luglio 2011
CASAZZA – SUI SENTIERI DELL’ENDURO
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Cronaca di un disastro (ambientale) annunciato
Prima della gara
quel poi che bisognerà vedere,
distruggere e risanare questo
il senso del tutto in una rincorsa che sa di vita. Continuiamo
quindi la nostra salita per arrivare in località Ronchi, e qui subito do nell’occhio e lo staff della
gara di motocrossisti mormora,
minaccia la denuncia, capisco
subito di non essere gradito.
Quindi mi tengo alla larga ma
non comprendo questa paura di
quel qualcuno che vuole solo
osservare, non ficcare il naso
che anche se fosse non ci sareb-
Dopo la gara
be nulla di male. “Dopo passami
le foto che fai” tuonano dai loro
scarponi sotto le tute sgargianti. Il sarcasmo è una bella arma
per difendersi, di certo non per
dialogare. Ma il bello deve ancora venire. Finalmente arrivo
sui Colli di San Fermo, luogo
della ‘prova speciale’, sui crinali si vedono ancora i segni, è
normale la gara è finita da poco.
Scendo verso la Val Spirola, sotto il Comune di Monasterolo e il
lago d’Endine. Qui i danni sono
tosti in una valle con problemi
di dissesti idrogeologici (tre
frane solo nel secondo novecento) e puntellata dalle così dette
bretelle, più di una decina, per
contenere la furia che sgretola la
terra. Tutto intorno le arate delle
moto e i volontari già a smantellare il fettucciato che delimitava il percorso. Scendo più a
valle per godermi lo spettacolo
del crinale spettinato dal basso
e con Sergio Del Bello coordinatore del fronte del no, che in
questi giorni ha fatto tremare le
gambe agli organizzatori, tiro
le prime somme. Quali le criticità riscontrate? “Ci sono tanti
punti che stiamo analizzando,
uno di questi è proprio la zona
della Val Spirola. Lo vedi come
è ridotta? Questa valle è una
miniera botanica preziosissima, con quattro specie diverse
di orchidee spontanee e rarissime, per non parlare dei narcisi.
Vale la pena anche ricordare
che il Piano regionale territoriale prevede che questo tipo di
gare non possono essere fatte
a più di 800 metri di quota, e
CASAZZA - Lettera aperta al segretario del PD della Lombardia Maurizio Martina
Enduro: il silenzio impressionante del PD
Era già successo lo scorso anno
nell’Alto Sebino in occasione dei
mondiali di enduro. Si è ripetuto
quant’anno in Val Cavallina per
i campionati italiani di enduro.
Il circolo del PD locale, pur debitamente informato di quanto
accadeva, è rimasto alla finestra
a guardare. Non ha mosso un ciglio. Non si è pronunciato in alcuna sede. Non ha sottoscritto gli
appelli e gli esposti come invece
hanno fatto le associazioni ambientaliste, il CAI ed altri soggetti
politici e privati. Insomma non ha assunto alcuna posizione in
merito ne a favore ne contro. Ma sappiamo che il silenzio di fatto
è una forma indiretta di consenso. Ho informato questa volta per
gli enduro di Casazza, anche il vostro deputato Giovanni Sanga,
che è originario della Val Cavallina, ma anche da lui non si è
ottenuto alcun pronunciamento. Eppure al riguardo sulla stampa
locale (Araberara, L’Eco di Bergamo e Bergamonews) e sul Corriere della Sera sono usciti vari
articoli nelle ultime settimane.
Non parlo poi del consigliere regionale Mario Barboni, del quale sappiamo, anche per dichiarazioni fatte pubblicamente, che è
favorevole alle moto e a queste
manifestazioni agonistiche. In
merito si sono pronunciati gli
onorevoli Sergio Piffari e Gabriele Cimadoro e il reporter di
Rai3 Giorgio Fornoni sostenendo in merito opinioni diverse. Ma si sono pronunciati. Hanno
rilasciato alla stampa una dichiarazione. E’ stata sottoscritta,
dopo varie riunioni una diffida inviata alla Comunità Montana,
ai comuni e al Corpo Forestale dello Stato in merito al fatto che
la documentazione autorizzativa dell’evento è stata riscontrata
segue a pag. 60
qui siamo a 1200 metri circa.
Un’altra cosa: la Val Spirola è
sotto vincolo idrogeologico e a
rischio frane perché hanno permesso una cosa simile?” Questo
il punto perché Delbello non ce
l’ha con i motociclisti: “Assolutamente no, il Moto Club non è
il nostro bersaglio ma lo sono le
amministrazioni che hanno concesso i permessi pur essendo a
conoscenza di tutti i vincoli e la
legislazione in merito. La classica situazione italiana in cui
le amministrazioni e la politica
sono pesantemente manchevoli”. Ed ora che si fa? “Continuiamo a controllare che il ripristino ambientale venga fatto al
meglio, ma purtroppo non viene
fatto da persone qualificate, un
gran lavoro dei volontari, ma
nessun laureato in scienze naturali”. Delbello che si spinge
verso altri orizzonti con un occhio alle promesse di collaborazione futura uscite nel dopogara
da parte dei motocrossisti: “Ma
quanto varranno?
Questo fine settimana a Rota
Imagna ci sarà un’altra gara
e si sta ripetendo lo stesso copione della gara di Casazza.
Materiale che arriva in ritardo,
mancanza di interventi da parte
delle autorità competenti. Ma
perché non ci mettiamo d’accordo prima, sedendoci ad un
tavolo per discutere con le tempistiche giuste?”. Infatti un’altra polemica divampata in questi
giorni riguarda le tempistiche,
la stampa locale ha tuonato dicendo “gli ambientalisti si svegliano sempre tardi”. Delbello
chiosa in merito: “Non avevamo
i documenti e chi di dovere non
ce li ha dati se non pochi giorni prima della gara, un silenzio
colpevole nonostante le nostre
incessanti richieste”. Come dicevamo prima è tutta una questione di tempo, come quello per
il ripristino (circa 30 giorni). La
spada di Damocle che rischia di
bucare qualche ruota non solo
metaforicamente.
Val Cavallina
(An. Ma.) Si è strombazzato molto
in questi giorni sul rombare di motori in Val Cavallina per l’Assoluto di
Enduro di sabato 16 e domenica 17
luglio. I fronti avversi hanno parlato,
documentando le loro ragioni, in mezzo i giornali locali che sentenziavano
dalle colonne tirando una botta a destra e a manca senza prendersi la briga
di calare sul pezzo, in questo caso di
terra, discusso per raccontarlo.
Allora parto, domenica mattina,
penna in spalla e scarponi ben allacciati per testare il polso furente della
gara, il battito dei sentieri percorsi,
l’affanno della terra raspata dalle dentiere gommose delle moto. Si perché è
inutile nasconderlo i danni ci sono ed
ora arriva il difficile, ovvero il ripristino, perché l’uomo più di una volta
ha dimostrato di non avere la stessa
pazienza millenari della terra. La mia
ricognizione parte da Pira, nella ex
Cava nel Comune di Grone, luogo della partenza. Una ex cava dismessa e
già luogo di polemiche aspre, come se
non bastassero quelle sull’enduro, per
l’imminente costruzione della centrale a biogas. Il rumore è assordante,
ma c’era da aspettarselo, e i sentieri
squarciati per fare posto all’incedere
delle ruote. Nulla di strano la zona
è da anni in precarie condizioni, bonifiche sull’escavazione non fatte e
da pochi anni gli è stata addossata a
fondo valle una zona industriale. Ora
è arrivato l’enduro per dare il colpo di
grazia. Passiamo oltre, si va in su e mi
addentro nel cuore del bosco in Colseda nella terrazza che sbalza il passo
fino ai Colli di San Fermo passando
per Salino. Un sentiero che taglia in
due il bosco tra muretti a secco, antiche mulattiere e fioriture sparse di ciclamini. Qui le moto danno il meglio,
si sentono libere di raspare e quindi a
parlare sono i solchi in una zona che
è solo di passaggio, non è gara vera.
Sorprende quindi il vedere un muretto
abbattuto per far posto al tracciato e
chiedo subito al proprietario del prato,
perché? “Ho firmato l’autorizzazione,
non ho voluto niente ma molti si sono
fatti pagare profumatamente. Tanto lo
risistemano sempre, non ho mai avuto
problemi con i motociclisti e poi l’erba prima o poi ricresce”. Appunto è
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