GUSTO & TRADIZIONE L’analisi delle ricette del passato ci fornisce informazioni interessantissime sui prodotti e sulla tecnica cui le ricette stesse sono legate. Cosa avrebbe fatto Carême se, invece della brace di legna, avesse potuto disporre di cucine a gas o di forni a microonde? Artusi avrebbe ancora realizzato i suoi piatti ipercalorici, iperproteici e ipercolesterolici se con i suoi contemporanei avesse trascorso la vita seduto alla scrivania, o in auto, vivendo in case dotate di termosifoni e di condizionatori? D’altra parte nella storia della gastronomia, il gusto si caratterizza per i tempi lunghi per cui possiamo dire che certi accostamenti, certe tecniche, certe intuizioni, hanno valenze che superano il breve periodo e rappresentano, al di là delle contingenze legate al clima o alla tecnologia, lo specchio del sentire comune, che si modifica solo a lungo termine e per effetto di eventi dirompenti. SAPERI E TRADIZIONI SOSTENIBILI Nutrite il pianeta, nutrire l’uomo. Saperi, tradizioni, ingredienti e ricette per condividere una riflessione per una sostenibilità concreta. 5 | ICONA PROGETTO SCUOLA _ Linee guida ELEMENTI COSTITUTIVI La struttura dell’icona Progetto Scuola è stata realizzata iscrive all’interno di una forma circolare i diversi elementi: la dicitura spec del progetto delle singole iniziative, il Logo Expo Milano 2015, il c “Io ci sono” e il pittogramma identificativo che indica l’apparten al Progetto Scuola. Vecchia Brianza in Cucina, Ottorina Perna Bozzi, Martello 1968 PROGETTO SCUOLA www.collegioballerini.it O Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Collegio Ballerini Via Giuseppe Verdi 77 20831 Seregno - Monza e Brianza - Italia Tel. 0362 235501 @C_Ballerini Collegio Ballerini collegioballerini S IO CI Il contenuto di questo opuscolo è stato elaborato dalle classi quinte all’interno dei progetti scolastici sviluppati per EXPO 2015 ON QUALE SOSTENIBILITÀ? STAGIONALITÀ Gli alimenti di stagione, sopratutto frutta e verdura, si presentano al meglio delle loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali offrendo fragranze e consistenze non riproducibili con alimenti conservati. Questi alimenti ci aiutano anche a rendere più invitanti e appetibili i nostri piatti grazie ai colori vivi e profumi intesi. ECONOMICITÀ L’abbondanza di alimenti stagionali riduce i prezzo di acquisto. Acquistare alimenti completi, ad esempio un pollo intero, non solo petto o cosce già separate dal macellaio, consente di risparmiare sul prezzo di acquisto fino al 30%. Inoltre si possono preparare diverse ricette con una varietà di sapori e consistenze. Spesso anche gli scarti possono diventare ingredienti di una ricetta: la pelle del pollo è utile involucro per un involtino e le bucce delle patate fritte sono un ottimo contorno. SALUBRITÀ Tutti gli alimenti freschi garantiscono il miglior apporto di principi nutritivi, acqua e fibre. Una dieta sana prevede cinque pasti al giorno (tre pasti principali e due spuntini) in cui variare il più possibile gli alimenti consumati. Molto importante è la moderazione nelle dosi, adeguandole al numero di portate che si consumeranno, e una giusta proporzione tra i diversi principi nutritivi. Porre attenzione alla preparazione degli alimenti: ricette troppo elaborate provocano un’eccessiva manipolazione degli alimenti e, in generale, un loro impoverimento. TERRITORIO Riconoscere più valore ai prodotti del territorio può garantire una sana sostenibilità, portando vantaggi ai consumatori e ai produttori. Alimenti che percorrono brevi tratti fra la produzione e il consumo, con minori passaggi e minori lavorazioni, riescono a donare il meglio in termini di qualità. Il tutto scoprendo o riscoprendo produzioni di nicchia legate anche ad una cultura basata sul rispetto del territorio. Il territorio ci propone non solo prodotti unici, ma anche produttori di eccellenza. Riconoscere e valorizzare l’artigianalità di molte produzioni è un valore da ricercare con forza e da promuovere. FRESCHEZZA Oggi cosa mangiamo? Per rispondere al meglio a questa domanda, quando si sta facendo la spesa per il menu di casa, bisognerebbe chiedersi quali alimenti, in quel momento, possono valorizzare realmente la nostra tavola. Alternare ai “soliti” ingredienti, prodotti meno raffinati e integrali, limitare il numero di ingredienti per la composizione di un piatto e scegliere prodotti conservati con metodi meno aggressivi. Quindi, oggi cosa è meglio mangiare? TRADIZIONE Spesso, i nuovi stili di vita, portano ad una standardizzazione nei cibi e nei gusti alimentari. Riscoprire le tradizioni del territorio deve essere una prerogativa di tutti, anche delle scuole nei percorsi di educazione alimentare. Comprendere queste bellezze del nostro Paese, può far nascere un senso di rispetto e di tutela di quanto è alle radici della nostra società moderna. Anche in cucina. QUALI RICETTE? PANE INTEGRALE Un classico impasto per panificazione con farina, acqua, lievito e sale. Alla biga di sola farina di grano tenero, primo impasto per costituire una base lievitata, si aggiunge farina integrale con cereali misti, acqua e sale. La seconda lievitazione consente di avere un impasto morbido e leggero, facilmente digeribile. La pezzatura ideale per la cottura è in filoni che mantengono morbidezza e fragranza per diversi giorni. Ottimo consumato anche per crostini con formaggi, salumi e miele. PATATE Sono da sempre un ingrediente molto versatile della cucina in grado di essere coltivate anche in condizioni avverse. Cotte intere, pelate o con la buccia, utilizzate per gnocchi e minestre, per purea e in accompagnamento ai piatti principali. La buccia è ottima fritta. Nella tradizione brianzola si cuociono nella cenere del camino “in bornis” oppure in acqua fino ad ottenere una polenta o “pult” a cui aggiungere anche altre verdure cotte avanzate. MAIS (POLENTA) La polenta non ha bisogno di presentazioni nella cucina del nostro territorio. Ogni litro d’acqua cuoce al meglio circa 1/3 del suo peso in farina (300 g). La bramata oro, macinata a pietra, ha bisogno di almeno un’ora di cottura. Con l’aggiunta di farina di fraina, si può rendere più ricca di profumi. Aggiungendo invece burro e formaggio si ottiene una polenta taragna che, se ben condita, richiama il “toc” del lago di Como. Anche gli avanzi della polenta si prestano a una buona cucina: crostoni alla brace, lasagnette di polenta, polenta dolce con zucchero. CARNE D’AVANZO Carne bollita o arrosto avanzata non è mai stata sprecata. Il bollito riscaldato nel suo brodo, usato poi per una salutare minestra, ritorna in tavola come “lesso rifatto”. L’arrosto ben macinato, con l’aggiunta di patate schiacciate, è alla base dei “mondeghili” tipici della cultura brianzola. Consumata a freddo, la carne d’avanzo ben si presta ad essere condita in insalata con l’aggiunta di cipolla rossa, fagioli borlotti e prezzemolo trito, richiamando la classica insalata di nervetti. LUGANEGA BRIANZOLA La vera luganega della Brianza è preparata con carne magra e grassa di maiale, in pari quantità, sale e spezie con l’aggiunta di alcuni ingredienti caratteristici: formaggio Grana, vino bianco e brodo freddo chiarificato. Si presenta con una macinatura molto fine, quasi in pasta, ed è ottima consumata a crudo oppure, cotta con il suo intingolo o “pucen”, in accompagnamento al risotto alla milanese che, così servito, viene denominato risotto alla monzese. PANE DOLCE O PAN STRIÀA Nella tradizione del nostro territorio si è sempre aggiunta la frutta agli impasti del pane. In particolare, il “pan striàa” è un pane dolce privo di zucchero che vede fra i suoi ingredienti principali: mele, fichi secchi, uva (o uvetta), noci, cipolle affettate e latte. Molto buono anche dopo giorni biscottato in forno. UNA TRADIZIONE DALLA BRIANZA. DEL MAIALE NON SI BUTTA VIA NIENTE? COPPA Trova il suo impiego migliore, rifilata e sgrassata, nella preparazione di salumi. Una lenta cottura arrosto, consente, allo stesso modo, di valorizzarne morbidezza e sapore LARDO Questa parte grassa, spesso aromatizzata, diviene un salume molto noto. Come grasso, il lardo può essere alla base di battuti per cotture arrosto, per aromatizzare ricette e per accompagnare crostini BRACIOLE Dal carré del maiale si ricavano le classiche braciole con osso, ottime per cotture in pentola o alla brace. Il fondello, attaccato al carré è usato per la produzione di salami LONZA La lonza, taglio molto noto nella cucina domestica, si può cuocere intera arrosto oppure, tagliata a fette, in scaloppe, scaloppine o piccatine. Si presta anche a panatura GUANCIALE Meno grasso e più delicato del lardo, si usa nei macinati per salami crudi. Tiene bene anche le cotture, quindi spesso è usato anche per gli insaccati da cuocere FILETTO Percorre il maiale dalla spalla fino alla prima costola ed è un taglio, come nel bovino, di pregio. Di colore rosso intenso, richiede brevi cotture per restare tenero e profumato SPALLA Intera è alla base della produzione del prosciutto cotto di spalla. Sezionata, la fesa è ingrediente per salami pregiati, mentre il muscolo viene macinato per insaccati da cuocere COSCIA Intera è alla base della produzione dei prosciutti. Sezionata, consente di ricavare tagli per arrosti, fettine, bolliti e macinati. Fra i tagli è il più versatile PANCETTA Presenta un minor contenuto di grasso rispetto al lardo e può essere utilizzata, distesa o arrotolata, come salume oppure per insaporire e mantenere tenere altre carni in cottura PUNTINE Taglio economico, è ricavato dopo lo spolpo delle carni da insaccare. Si valorizza con una cottura alla griglia (anche in costato intero) oppure, in umido, nella tradizionale casoeula