ISSN 1830-6349 Edizione speciale giugno 2008/6 IT CESE info EDITORIALE Caro lettore, le cose nuove non devono mai spaventare: ricordiamoci che l’Arca di Noè, a differenza del Titanic, non è stata costruita da professionisti. Il 28 maggio scorso, nel corso della sessione plenaria commemorativa, il CESE ha fatto qualcosa di nuovo: per la prima volta un’assemblea dell’Unione europea (UE) ha dato voce ai giovani, invitandoli a discutere con i propri membri. Negli ultimi mesi un gruppo di giovani, composto da rappresentanti del Forum europeo della gioventù e da tirocinanti del CESE, si è impegnato a fondo per concentrare una moltitudine di idee in una visione comune. Usando le loro parole, «la democrazia partecipativa e il coinvolgimento di tutti gli attori alla base sono la chiave per vincere le sfide economiche, politiche e sociali che l’UE affronta oggi». I giovani hanno presentato il loro punto di vista e le sfide che vedono per l’avvenire. Ne è scaturita una discussione molto animata, che ha toccato diversi argomenti: dalle questioni relative alla globalizzazione alle attuali tendenze demografiche, dal cambiamento climatico alla sostenibilità, dalla coesione sociale all’impegno politico dei cittadini. La passione dimostrata nei confronti della democrazia partecipativa, dal livello dei cittadini fino al livello europeo, è stata straordinaria. I giovani hanno inoltre auspicato un rafforzamento del ruolo del CESE, che «nel panorama istituzionale è l’unica assemblea europea non articolata in partiti politici a incarnare il dialogo civile europeo». Da questo successo il CESE dovrebbe trarre insegnamento. Facciamo tesoro di questa iniziativa e continuiamo a dare ai giovani una voce e un ruolo nel nostro futuro, sotto tutti gli aspetti. Comitato economico e sociale europeo un ponte tra l’Europa e la società civile organizzata 50 anni di CESE: ispirarsi al passato per immaginare il futuro Il 28 maggio 2008, 50 anni dopo la prima sessione plenaria del Comitato economico e sociale europeo, gli attuali leader dell’UE, ex presidenti del CESE e giovani europei provenienti da diversi paesi si sono riuniti a Bruxelles per la sessione plenaria celebrativa di questo anniversario. Nel corso di questa sessione speciale si è anche tenuto un dibattito tra giovani europei e membri del CESE sulle sfide alle quali l’Unione europea deve far fronte. Jillian van Turnhout Vicepresidente del CESE CALENDARIO IN QUESTO NUMERO 5 settembre 2008 2 Salonicco (Grecia): Termine del viaggio Sail for Europe — Il veliero «Traité de Rome» arriva a destinazione 8-9 settembre 2008 Atene (Grecia): Convegno biennale organizzato dal CESE 3 3 4 Dibattito sul dialogo con la società civile: quale futuro per l’UE nell’epoca della globalizzazione? Un libro sulla storia del CESE presentato da Jacques Delors 50º anniversario del CESE: la bandiera del Comitato solca i mari d’Europa «Villaggio europeo» di Parigi: alcuni membri del CESE accolgono i visitatori EESC info — Special edition June 2008 La sessione è stata aperta dal presidente del CESE Dimitris Dimitriadis, il quale ha sottolineato che negli ultimi 50 anni il CESE ha svolto un importante ruolo di ponte tra le istituzioni europee e la società civile organizzata, dando un contributo visibile e tangibile al processo legislativo dell’Unione europea. Il presidente ha anche assicurato che il CESE avrebbe continuato a lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni e i cittadini europei. Secondo Dimitriadis, «una delle principali sfide che abbiamo di fronte è quella di rafforzare la presenza del CESE nel dibattito sul futuro dell’Europa, nel quadro della ratifica del trattato di Lisbona, e di accrescere la trasparenza dei suoi lavori rendendoli anche più accessibili ai cittadini». I leader politici europei esprimono apprezzamento per il ruolo del CESE Nel suo intervento il presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering ha messo in evidenza il grande valore aggiunto dei pareri del Comitato e dei suoi membri quale importante fonte di conoscenze specialistiche basate sull’esperienza locale. Ha altresì sottolineato l’importanza della solidarietà per il raggiungimento degli obiettivi europei e quella del dialogo sociale a livello europeo. «Il nostro compito comune», ha dichiarato Pöttering, «è quello di costruire un futuro comune». Il ministro sloveno del Lavoro, della famiglia e degli affari sociali, Marjeta Cotman, intervenendo in rappresentanza della presidenza di turno del Consiglio, ha rilevato che il CESE avvicina le politiche europee ai cittadini, e ha aggiunto che «abbiamo bisogno di un dialogo costruttivo e di sinergie collaborative per vincere tutte le sfide che l’UE ha di fronte». Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso si è rivolto al CESE sottolineando che il fatto che si celebri questo anniversario dimostra la sostenibilità dei valori centrali del progetto europeo: «Il CESE è un partner indispensabile per le altre istituzioni», ha affermato, aggiungendo che «il trattato di Lisbona, una volta ratificato, ne rafforzerà il ruolo». Ultimo, ma non meno importante, Luc Van den Brande, presidente del Comitato delle regioni, l’organizzazione «sorella» del CESE, ha rilevato che la funzione consultiva sta diventando un elemento fondamentale del processo decisionale europeo e ha sottolineato l’importanza di collaborare per sviluppare in futuro un’Europa migliore. Ha poi concluso esortando a «costruire l’Europa insieme». ● www.eesc.europa.eu 1 Dibattito sul dialogo con la società civile: quale futuro per l’UE nell’epoca della globalizzazione? che riesca cioè a dare un volto umano alla globalizzazione. In conclusione, tutti hanno concordato sulla necessità di modulare il processo di globalizzazione europeo, nonché di preservare e allo stesso tempo rafforzare un modello socioeconomico europeo che valorizzi la diversità e garantisca la solidarietà tra tutti i cittadini. Gli oratori hanno espresso punti di vista che, pur nella loro diversità, guardavano tutti alle opportunità offerte dalla globalizzazione. Jacques Delors ha ricordato il ruolo indispensabile del CESE e dei suoi rappresentanti nel processo decisionale europeo, per poi dichiarare: «Tra il mondo e la nazione c’è l’Europa». L’ex presidente della Commissione ha infine ravvisato nel declino demografico dell’Europa un’importante sfida per il futuro dell’UE. A suo giudizio bisognerà riconsiderare la questione dei flussi migratori in Europa, condizione per un’Europa sempre forte e indipendente di fronte alla sfida dell’invecchiamento demografico. L’interattività permette alla diversità di esprimersi». Ha quindi esortato i membri del CESE a un uso maggiore e più disinibito di Internet. Karoli Hindriks ha spiegato come le nuove tecnologie siano state perfettamente assimilate nel suo paese, l’Estonia, e come si sia innescato un circolo virtuoso: l’accesso a Internet è stato reso agevole e gratuito, attirando così i giovani e catalizzando il dinamismo. In quanto cittadina di un nuovo Stato membro, Karoli Hindriks ha soprattutto insistito affinché l’Europa — il I protagonisti del dibattito: Erri De Luca, Martin Rogard, Susanne Justesen, Jacques Delors, Karoli Hindriks, Pat Cox, Nana Mouskouri e Dimitris Dimitriadis. Mercoledì 28 maggio 2008 si è svolto presso il Comitato economico e sociale europeo un grande dibattito con la società civile sul futuro dell’Unione europea e il dialogo interculturale. Il moderatore del dibattito, l’ex presidente del Parlamento europeo Pat Cox, ha spesso dato la parola al pubblico, tra cui figuravano numerosi membri del CESE. Hanno dibattuto tra loro e con il pubblico l’ex presidente della Commissione europea Jacques Delors, la cantante Nana Mouskouri, già deputata europea e ambasciatrice dell’Unicef, lo scrittore italiano Erri De Luca, il responsabile di Dailymotion (il sito europeo concorrente di Youtube) Martin Rogard, la fondatrice di Innoversity Susanne Justesen e la candidata al premio «Giovane imprenditore europeo 2008» Karoli Hindriks. La globalizzazione, con tutte le preoccupazioni e le speranze che su- scita, è stato il tema al centro del confronto, da cui è emerso un bilancio molto variegato dell’Unione europea e del suo futuro. Alcuni hanno indicato le multinazionali come le uniche beneficiarie della globalizzazione, a fronte di un’Unione europea che, pur frenando strutturalmente la dinamica della globalizzazione, non sarebbe del tutto in grado di proteggere i propri posti di lavoro e le proprie industrie. Altri, invece, hanno sostenuto che, al contrario, è proprio nei periodi di libero scambio che l’Europa ha conosciuto la prosperità. Tutti, però, hanno messo in risalto i valori europei e il fatto che abbiamo la responsabilità di valorizzarli, in particolare il riconoscimento del fatto che ognuno svolge un proprio ruolo nella società. Allo stesso modo è stato espresso l’auspicio che l’Europa dia vita a un nuovo umanesimo per il XXI secolo, Il pubblico partecipa attivamente al dibattito moderato da Pat Cox. Per Erri De Luca, l’Europa deve «lasciare un posto agli ultimi, agli ultimi arrivati, agli ultimi della scala sociale», e i membri del CESE possono svolgere un ruolo essenziale a tal fine. Secondo Nana Mouskouri, «ciò che manca all’Europa è conoscersi un po’ meglio e avere l’occasione per farlo», ragion per cui raccomanda ai membri del CESE di insistere sul ruolo preponderante dell’istruzione e dell’apprendimento delle lingue. Per lei, è la cultura condivisa che fa l’Europa ed è da ciò che dipende l’avvenire delle generazioni future! In questo contesto le nuove tecnologie sono strumenti straordinari di scambio e di democrazia, il che fa dire a Martin Rogard: «Non bisogna avere paura delle nuove tecnologie. Torta di compleanno per il CESE. I giovani vogliono far proprio il progetto europeo! Nella seconda parte della sessione plenaria, i membri del CESE e un gruppo di giovani europei, composto di tirocinanti del CESE e di esponenti del Forum europeo della gioventù, hanno discusso la Dichiarazione dei giovani, un documento essenziale che presenta una visione del futuro dell’UE e dei progetti del CESE. I giovani hanno esortato l’UE e il CESE a concentrarsi su temi quali la globalizzazione, l’invecchiamento demografico, i cambiamenti 2 climatici, lo sviluppo sostenibile e la parità di genere. Hanno inoltre invitato a rafforzare la democrazia partecipativa nel quadro di una partnership più stretta tra tutte le parti interessate della governance europea. «Solo promuovendo le sinergie tra le parti interessate e le istituzioni politiche», conclude il documento, «potremo porre rimedio al deficit democratico che si percepisce, e quindi contribuire a incoraggiare i cittadini europei a sentirsi parte integrante del progetto UE». Il presidente Dimitris Dimitriadis e la vicepresidente Jillian van Turnhout incontrano i tirocinanti del CESE. CESE — possa dare strumenti semplici e concreti ai giovani dei paesi europei che desiderino lanciarsi in un progetto. Per Susanne Justesen, l’Europa è il continente che presenta la più grande diversità al mondo, più ancora che l’America del Nord o l’Asia. A suo giudizio, tale diversità è un formidabile giacimento di energia creativa e un potenziale di crescita totalmente inesplorato, specie per quanto riguarda le imprese e i servizi pubblici. A ciò però aggiunge che «la mondializzazione offre un’occasione unica per farci vedere e conoscere dal resto del mondo e per insegnare al mondo il nostro tenore di vita», a condizione che si rispetti il principio di reciprocità. ● Nana Mouskouri riceve dei fiori dal presidente del CESE. CESE info — Edizione speciale giugno 2008 50º anniversario del CESE: la bandiera del Comitato solca i mari d’Europa stro belga ed eurodeputato Wilfried Martens, il presidente Dimitriadis ha visitato l’imbarcazione e si è intrattenuto con l’equipaggio dopo aver partecipato alla celebrazione del 60º anniversario del Congresso d’Europa, tenutosi quello stesso giorno all’Aia. Il 24 maggio scorso il presidente del CESE Dimitris Dimitriadis ha accolto diversi ospiti a bordo del veliero «Traité de Rome» nel porto di Scheveningen (L’Aia), nell’ambito del progetto Sail for Europe sponsorizzato dal CESE. Assieme ai membri del Comitato Joost Van Iersel, Brenda King, Carlos Alberto Pereira Martins e Robert Schadeck, nonché ad altri ospiti tra cui l’ex primo mini- Nel corso della giornata il pubblico ha avuto modo di visitare il veliero, sul quale erano a disposizione informazioni, pubblicazioni e gadget vari, e incontrare l’equipaggio. Nel suo periplo dell’Europa, si è trattato del secondo scalo che il «Traité de Rome» ha dedicato esclusivamente al CESE, dopo la manifestazione organizzata a Rotterdam alla presenza del membro del CESE Jan Simons. Il 28 maggio, data del 50º anniversario del Comita- Il presidente italiano Giorgio Napolitano si congratula con il CESE può offrire in termini di progresso economico, civile, sociale e culturale. Le sfide della globalizzazione richiedono un’Europa forte anche dal punto di vista politico e fondata sulla coesione tra i suoi popoli e i suoi cittadini. La visione di Altiero Spinelli di un’Europa politica e profondamente radicata nella società civile è quanto mai attuale per rilanciare il progetto europeo e per consentire alla nostra Unione di crescere in termini di rappresentatività, efficacia e peso internazionale. Giorgio Napolitano, © Presidenza della Repubblica italiana. In occasione del 50º anniversario del CESE, il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ha inviato la lettera seguente al presidente del CESE Dimitris Dimitriadis: Rivolgo un caloroso saluto al presidente Dimitriadis, ai membri del Comitato economico e sociale europeo e a tutti i partecipanti alle celebrazioni del 50º anniversario della prima sessione plenaria del Comitato. Questa ricorrenza è un’occasione per promuovere una maggiore consapevolezza dei cittadini europei sugli straordinari avanzamenti realizzati grazie all’integrazione europea e sulle opportunità che un’Europa più unita to, il veliero ha attraccato a Ostenda, dove Xavier Verboven, membro del CESE, ha accolto un gruppo di studenti di un istituto nautico. La leggendaria imbarcazione è salpata da Bruxelles in aprile, portando la bandiera europea, il logo, le insegne e il materiale informativo del CESE in diversi porti europei, con l’obiettivo di promuovere l’ideale europeo e il Comitato stesso a livello locale. Dopo aver solcato il Mare del Nord e l’Oceano Atlantico, il capitano Philippe Hanin condurrà il «Traité de Rome» nel Mediterraneo. Il 4 settembre il veliero raggiungerà la Grecia, dove sarà nuovamente accolto dal presidente Dimitriadis, questa volta a Salonicco, sua città natale. ● Il veliero «Traité de Rome». Un libro sulla storia del CESE presentato da Jacques Delors Nel corso del ricevimento organizzato per il 50º anniversario del CESE il 28 maggio 2008, Dimitris Dimitriadis e Jacques Delors hanno presentato un volume sulla storia del CESE, al quale l’ex presidente della Commissione europea ha contributo con una lettera scritta di suo pugno. per il 50º anniversario del CESE, sono occorsi mesi di ricerche negli archivi del Comitato e in quelli dell’Unione europea a Firenze, ed è stato necessario consultare vecchi schedari e archivi fotografici ormai dimenticati per compilare quella che è la prima rassegna in assoluto di questi 50 anni di democrazia partecipativa. storia del Comitato, dai negoziati in vista dei trattati di Roma all’istituzione del Comitato e ai primi anni del suo funzionamento. Questa sezione illustra in maniera straordinaria l’attività del Comitato, i suoi successi, quali il varo del dialogo sociale negli anni ottanta, la sua partecipazione alla convenzione dei diritti fondamentali dell’Unione europea, ma anche le difficoltà che esso ha dovuto superare. Il Comitato economico e sociale europeo ha sempre svolto un prezioso ruolo di raccordo tra le istituzioni dell’Unione e la società civile, assicurando ai gruppi economici e sociali europei un’istanza autorevole e ascoltata per rendere noti i loro punti di vista e le loro aspettative. La seconda parte del volume raccoglie vari contributi e testimonianze di ex presidenti, consiglieri, ex segretari generali e membri del personale, ed è impreziosita da fotografie che ci mostrano il passato del Comitato. Formulo pertanto al Comitato i miei più sentiti auspici di proseguire questa importante funzione nell’ambito del processo decisionale dell’Unione e di continuare con successo a farsi interprete delle istanze della società civile. L’opera è abbinata a un DVD contenente un breve documentario sulla storia del Comitato, con interviste a ex presidenti, consiglieri e membri del personale, immagini della Bruxelles degli anni cinquanta e di quella odierna, nonché una serie di materiali aggiuntivi con ulteriori informazioni sul Comitato. Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica italiana ● Jacques Delors e il presidente Dimitriadis firmano il libro sulla storia del CESE. Per redigere il volume, commissionato nell’ambito delle celebrazioni I primi capitoli del libro forniscono una dettagliata panoramica della ● Il Comitato economico e sociale si è insediato: i sindacati criticano aspramente la sua composizione CESE info riporta il primo articolo in assoluto pubblicato dall’agenzia di stampa Agence Europe sul CESE. Bruxelles (CEE), 19 maggio 1958 — Il Comitato economico e sociale delle Comunità europee (CEE e Euratom) si è insediato oggi nel corso di una sessione solenne iniziata alle ore 11.15 nella sala del Senato belga, alla presenza dei rappresentanti dei governi e delle istituzioni europee. (…) Aprendo la sessione, il presidente in carica del Consiglio dei ministri della CEE Larock ha sottolineato che il Comitato economico e sociale, per la portata delle sue competenze e la qualità dei suoi membri, rappresenta uno dei fondamenti dell’Europa in costruzione. Larock ha ricordato che il Comitato non è stato creato presso un’istituzione in particolare ma presso l’insieme delle istituzioni comunitarie; i suoi membri sono designati a titolo personale e non devono essere vincolati da alcun mandato imperativo. Il presidente Larock ha quindi indicato i principi secondo i quali, conformemente alle disposizioni del trattato, sono stati scelti i membri del Comitato: «Sappiamo bene quali difficoltà è stato neces- CESE info — Edizione speciale giugno 2008 sario superare per procedere alla ripartizione dei seggi», ha detto, «ma siamo convinti che le legittime preoccupazioni espresse da alcuni siano state tenute in considerazione in misura accettabile per tutti. Equilibrando le rappresentanze imprenditoriali e quelle dei lavoratori abbiamo risposto alle aspettative espresse dall’Assemblea parlamentare europea». Larock ha voluto così anticipare le critiche attese da parte dei sindacati. Ha quindi precisato che le sezioni del Comitato costituiscono solo una parte dell’insieme e saranno consultate esclusivamente all’interno del Comitato stesso. Esse rappresenteranno quindi un fattore di coesione e consentiranno di raggruppare per argomento le varie questioni. Dopo avere elencato i compiti nei quali la consultazione del Comitato sarà obbligatoria (tra l’altro, l’elaborazione e l’attuazione di una politica agricola comune, l’applicazione delle regole di concorrenza, le misure volte ad eliminare gli ostacoli agli scambi e alla libera circolazione della manodopera), Larock ha concluso il proprio discorso sottolineando che l’ampiezza di tali compiti indica l’autorità e la forza del Comitato. È quindi intervenuto il presidente di turno del Consiglio dei ministri dell’Euratom, Motz, sottolineando, tra l’altro, che il Comitato nel suo insieme sarà chiamato a pronunciarsi anche in merito alle questioni nucleari ed energetiche in generale. Motz ha ricordato la sem- pre più grave carenza di energia e il rischio che essa provochi un indebolimento dell’Europa. La Commissione dell’Euratom parteciperà ai lavori della Comunità europea del carbone e dell’acciaio sul coordinamento delle politiche energetiche, e il Comitato dovrà esprimere il proprio parere su questa e su altre importanti questioni, come la tutela della salute, i programmi di ricerca e la formazione di specialisti. Il mese prossimo potrete leggere il seguito dell’articolo, dedicato all’intervento del primo presidente della Commissione, Walter Hallstein. (copyright: Agence Europe, www.agenceurope.eu) ● 3 di Jane Morrice Paisley e Martin McGuinness, rispettivamente primo ministro e vice primo ministro, hanno parlato in termini lusinghieri del positivo impegno dell’UE a favore della pace. E poi, quando un’orchestra mista finanziata dall’Unione ha eseguito l’«Inno alla gioia» e quando il coro di una scuola integrata, composto di bambini cattolici e protestanti, ha cantato Imagine di John Lennon. Jane Morrice. «Luci e ombre». Così Henri Malosse, presidente del sottocomitato del CESE, descrive in sintesi la conferenza consultiva sul ruolo dell’Unione europea nel processo di pace in Irlanda del Nord, tenutasi il 28 aprile a Belfast. Le luci sono venute dalla cerimonia di apertura, nel corso della quale Ian Le ombre invece sono apparse durante le consultazioni, quando diversi rappresentanti delle realtà locali hanno descritto la lentezza dei progressi verso una vera riconciliazione. Nelle loro parole c’è stato apprezzamento per il sostegno offerto dall’UE, fatto non solo di finanziamenti, ma anche di speciali modalità d’intervento e dell’appoggio a gruppi che in precedenza non ricevevano aiuti. Hanno osservato però anche che, per affrontare alla radice le cause del conflitto, ci sarà bisogno di molto più tempo e di molte più energie. Preoccupazioni che hanno trovato conferma durante una visita alle più note zone «calde» della città, dove la comunità cattolica e quella protestante vivono fianco a fianco, ma divise dai cosiddetti «muri della pace» alti come edifici di due piani e dove, dagli enormi murales dipinti dai paramilitari, uomini armati e incappucciati fissano minacciosamente i passanti. La luce è poi tornata in serata, quando il sindaco di Belfast ha parlato del radioso futuro della città e dei programmi per l’incontro tra i sindaci delle principali città d’Irlanda, il primo in oltre 50 anni. Un ottimismo che il sottocomitato ha potuto condividere, visitando il giorno successivo alcuni progetti finanziati dall’UE e constatando direttamente i cambiamenti positivi in corso. I membri del sottocomitato tornano quindi con Un coro di bambini canta l’«Inno alla gioia». emozioni contrastanti da una visita in cui hanno potuto toccare con mano le speranze e le paure di molti cittadini dell’Irlanda del Nord e rendersi conto di persona dell’importanza del lavoro che resta da fare. ● «Villaggio europeo» Il CESE celebra di Parigi: alcuni membri del il suo 50º anniversario CESE accolgono i visitatori e la giornata Robert Schuman a Helsinki La delegazione del CESE celebra il 50º anniversario del Comitato a Helsinki. Membri del CESE presentano il Comitato ai visitatori. Il 9 e 10 maggio 2008 il CESE ha partecipato al «villaggio europeo», organizzato presso il Municipio di Parigi. Il Comitato aveva un suo stand, dove ha accolto visitatori francesi come pure molti turisti da tutto il mondo. Diversi membri del Comitato hanno presenziato all’evento per stringere contatti con il pubblico, partecipando ai dibattiti organizzati in tale occasione. Marie Zvolská, Beatrice Ouin, Henri Malosse, Evelyne Pichenot, Stéphane Buffetaut e Gérard Dantin si sono impegnati con entusiasmo per attirare il pubblico e discutere con i visitatori su temi legati al CESE e all’Europa in generale. I visitatori hanno ricevuto pubblicazioni e gadget e hanno avuto l’opportunità di partecipare a un quiz su computer che poneva una serie di domande sull’Europa e metteva in palio un premio speciale. I membri hanno anche partecipato ai dibattiti, soffermandosi sull’impegno del CESE nel progetto Galileo, sul ruolo del Comitato nel promuovere un’Europa solidale nel mondo e sul suo contributo all’identità europea. Pichenot ha anche rilasciato un’intervista a France Info riguardo al 50º anniversario del Comitato. ● CESE info Caporedattore Karel Govaert Redattori Christian Weger Agata Berdys Nadia Boukhenfouf Agnieszka Nyka Despoina Mergiani 4 Indirizzo Comitato economico e sociale europeo Edificio Jacques Delors, Rue Belliard 99, B-1040, Bruxelles Tel. (32-2) 546 93 96 o 546 95 86 Fax (32-2) 546 97 64 E-mail: [email protected] Internet: http://www.eesc.europa.eu/ Schuman», istituita per commemorare la dichiarazione del ministro francese Robert Schuman che nel 1950 lanciò il progetto d’integrazione europea, il CESE ha allestito uno stand informativo nel centro di Helsinki, dove è stato creato un «villaggio europeo», visitato da migliaia di cittadini finlandesi. Questi ultimi hanno potuto ascoltare brani di musica europea, discorsi di uomini politici finlandesi ed europei, tra cui i membri finlandesi del CESE, e confrontarsi con questi ultimi su questioni e problematiche europee. Gli opuscoli in finlandese e svedese e il materiale informativo messo a disposizione del pubblico nel corso della manifestazione hanno avuto molto successo tra i visitatori. L’evento, svoltosi nell’arco di due giorni, ha messo in evidenza il valore aggiunto delle iniziative realizzate a livello locale e rivolte ai cittadini. Con l’intervento attivo dei membri del CESE e una proficua cooperazione con le altre istituzioni dell’UE e le organizzazioni dei membri del Comitato, il CESE contribuisce attivamente all’iniziativa «Comunicare l’Europa» e funge da vero e proprio ponte verso l’Europa. ● I membri finlandesi del CESE, guidati da Seppo Kallio, hanno deciso di celebrare il 50º anniversario del Comitato economico e sociale europeo in Finlandia, organizzando, in collaborazione con la locale rappresentanza della Commissione europea e con l’Ufficio informazioni del Parlamento europeo, un seminario sulle relazioni UE-Russia con la partecipazione di vari rappresentanti della società civile finlandese. La Finlandia, grazie ai suoi vincoli storici con la Russia, svolge infatti un ruolo di spicco nello sviluppo di partenariati strategici con questo paese. Il giorno successivo (9 maggio), in occasione della «Giornata Robert Cittadini finlandesi visitano il «villaggio europeo» di Helsinki. Cese info in 22 lingue: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/eescinfo/index_en.asp CESE info viene pubblicato nove volte l’anno in occasione delle sessioni plenarie del CESE. Le versioni a stampa di CESE info in tedesco, inglese e francese possono essere ottenute gratuitamente presso il servizio Stampa del Comitato economico e sociale europeo. CESE info è inoltre disponibile in 22 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del Comitato: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/index_en.asp CESE info non può essere considerato come un resoconto ufficiale dei lavori del Comitato. A tal fine si rimanda alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o ad altre pubblicazioni del Comitato. La riproduzione — con citazione della fonte — è autorizzata a condizione di inviare una copia alla redazione. Edizione speciale giugno 2008/6 Tiratura: 20 500 copie. Il prossimo numero uscirà nel luglio 2008. Stampato su carta riciclata al 100 % EESC info — Special edition June 2008 QE-AA-08-006-IT-N La visita del sottocomitato del CESE a Belfast suscita emozioni contrastanti