LA FAUNA DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA 2008 A CURA DEL DOTT. NATURALISTA FEDERICO ORLANDI LA FAUNA DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA STUDIO PER L’ANNO 2008 STUDIO BIBLIOGRAFICO MONITORAGGIO TRAMITE AVVISTAMENTI A cura del Dott. Naturalista Federico Orlandi Via Ronchi, 148/b 54100 – Massa Carrara (MS) cell. 328 7633052 tel. 0585 252596 e-mail: [email protected] 3 Indice Premessa............................................................................................................................. 5 Introduzione ........................................................................................................................ 5 1. Il Territorio Ecosistemi presenti sul territorio della provincia........................................................ 7 Zona Costa Zona Collina .................................................................................................................... 9 Zona Alpi Apuane Il Fiume Zona Lunigiana ............................................................................................................. 10 Zona Fiume Magra Zona Boschiva .............................................................................................................. 11 2. Metodo d’indagine........................................................................................................ 12 3. L’avifauna...................................................................................................................... 14 Analisi dei principali Taxa presenti............................................................................. 19 Accipitriformes ............................................................................................................. 19 Anseriformes Charadriiformes Ciconiformes................................................................................................................. 20 Passeriformes............................................................................................................... 21 Strigiformes .................................................................................................................. 22 4. I Mammiferi.................................................................................................................... 24 Analisi dei principali Taxa presenti Gli Ungulati ................................................................................................................... 25 I Carnivori...................................................................................................................... 26 5. Gestione della piccola Fauna Stanziale...................................................................... 27 6. Conclusioni ................................................................................................................... 30 7. Atlante dell’Avifauna Provinciale ................................................................................ 24 4 Premessa Il progetto si pone come scopo di indagare la presenza di fauna nel territorio provinciale, in quanto tra le varie istituzioni presenti sul territorio (Provincia, Comuni, Comunità Montane, Enti Parco) manca una conoscenza basilare, aggiornata e approfondita sull’argomento. Le pubblicazioni più recenti si incentrano soprattutto sullo studio della presenza di avifauna, e consistono: − in uno studio sulla conoscenza della fauna del Lago di Porta (Puglisi e Taverni, 2000). Si tratta di una piccola zona umida al confine con la provincia di Lucca, l’habitat è particolare, consiste in una zona palustre ricoperta per la quasi totalità da canneto, e delimitato dalla presenza di un bosco idrofilo; − uno studio sull’avifauna delle praterie montane delle Alpi Apuane (Lombardi et al., 1998). Questi lavori prendono solo in piccola parte in considerazione la vastità e le potenzialità dell’intero territorio provinciale non considerando l’estrema diversità, caratterizzazione dei vari ambienti presenti, e nemmeno l’enorme e spiccata iterazione tra di loro, con la presenza di ampie zone di margine e confine, in quanto limitati a delle zone comunque molto importanti, ma di per sé poco estese. Con questo progetto cercheremo di creare un database sulla presenza della fauna nel territorio provinciale, tenendo di conto della conformazione tutta della provincia. Introduzione Questo progetto parte, innanzi tutto, come una ricerca bibliografica, per delimitare gli areali di dispersione e nidificazione delle varie specie faunistiche, ma la mancanza di una consistente e sviluppata bibliografia a riguardo ha reso necessario l’impiego di mezzi alternativi di raccolta dati. Iniziando ad utilizzare i vari avvistamenti fatti sul territorio da privati, appassionati o operatori nel settore, tramite l’ATC 13 mi sono mosso contattando le maggiori associazioni venatorie, ambientaliste e appassionati di Birdwatching per sensibilizzarli riguardo al progetto. A questi è stato chiesto di conservare e poi fornire un registro dei vari avvistamenti effettuati dai propri associati, dati semplici da fornire in quanto la prima parte del progetto verte solo ad indicare la presenza/assenza delle varie specie nel territorio. Altro metodo di acquisizione dati si ha con la lettura dei tesserini venatori che contengono tra i vari dati, anche il quantitativo di tutto ciò che è stato cacciato sul territorio, sia per quanto riguarda il cacciato ordinario sia per quanto riguarda la caccia di selezione 5 alle specie nocive (cornacchie grigie, cinghiali, volpi), infine altri dati sono stati forniti dai vari recuperi fatti dalle varie forze dell’ordine e dal centro di recupero animali selvatici “L’assiolo”. Questa metodologia di acquisizione dati è molto interessante in quanto per la prima volta si ha una collaborazione significativa tra le varie associazioni ambientaliste e quelle venatorie, che interagendo tra di loro potranno fornire dati di avvistamento coprendo il più possibile tutto il territorio. Al termine del lavoro sarà fornito un elenco di tutta la fauna avvistata sul territorio e verranno analizzate in particolar modo le specie di maggior interesse venatorio (quindi la fauna rilasciata dall’ATC e le specie nocive). 6 1. Il Territorio Il territorio della provincia di Massa Carrara si trova al confine Nord della regione Toscana con la Liguria e l’Emilia Romagna, presenta una grande variabilità di ambienti ed una delle caratteristiche peculiari della zona è la presenza di una barriera naturale data dalla fase terminale della catena appenninica che si trova a ridosso della zona costiera, formando così uno scenario unico nel suo genere e presente solo in questa zona dell’Italia. Si passa dalla zona costiera a quella collinare e montana nel giro di pochi Km, senza contare l’entroterra della Lunigiana, zona montana caratterizzata da una sviluppata valle fluviale, completamente diversa dalla morfologia peculiare delle Alpi Apuane. Premesso questo, si spiega la grandissima variabilità di ambienti e conseguentemente l’altissima variabilità di flora e fauna presente. C’è anche da considerare il diverso grado di antropizzazione su tutto il territorio. Si passa dalla forte presenza di strutture antropiche, che limitano l’areale di nidificazione e distribuzione delle varie specie faunistiche, della zona costiera, alla presenza di piccoli centri ammassati intramezzati da uno sviluppo di rigogliosi boschi, nelle zone montane e della Lunigiana. Un ruolo importante lo riveste il grado di protezione del territorio, infatti sono presenti 2 parchi regionali (Parco delle Alpi Apuane, Parco Appennino tosco-emiliano), varie zone ANPIL (Lago di Porta, Fiume Magra) e circa una decina zone di rispetto venatorio, inoltre vige il divieto di caccia nella zona costiera al di sotto della SS1 “Aurelia”. Tutte queste peculiarità rendono il nostro vasto territorio importantissimo per l’enorme biodiversità. Ecosistemi presenti sul territorio della provincia La superficie territoriale della Provincia di Massa-Carrara è pari a 115.670 ettari, dei quali circa l’85,3% è localizzato nelle zone montane, mentre il restante 14,7% è distribuito tra collina e costa; inoltre ben 58.309 ettari sono destinati ad attività agroforestali. Agricoltura 13 dei 17 comuni presenti in Provincia, sono situati nelle zone di montagna, così che i terreni seminativi, presenti soprattutto nella fascia costiera, rappresentino solamente il 5,6% di tutto il territorio. Superficie Agric. Totale 58.309 Seminativi 3.272 Coltivazioni Legnoso Agrarie 3.461 Prati e Pascoli Castagn. da Frutto Pioppeti Boschi Altra Superf. 13.732 3.086 9.1 29.634 5.113 Tab 1.1 – Tabelle riassuntiva delle coltivazioni sul territorio provinciale espresso in ettari. 7 Analizzando la Tab. 1.1 si può dedurre che l’attività agricola nel territorio provinciale ha uno scarso impatto ambientale, essendo limitata a poche aree e soprattutto di tipo non intensivo. Particolare importanza riveste l’abbandono delle zone agricole nelle zone montane, a discapito di un graduale ed inesorabile avanzamento del bosco; questo ha dato via ad un lento processo di aumento e di sviluppo delle popolazioni di animali considerati nocivi, quali caprioli e cinghiali ad esempio, che, non trovando più predatori naturali e visto il loro habitat avanzare, hanno aumentato il loro areale di diffusione e dispersione, portandosi molto a ridosso delle zone antropizzate e ancora coltivate, divenendo così dannosi sia per le coltivazioni che per l’uomo e arrecando anche molti danni per l’economia locale. Prodotto Agricolo Produzione Erbacee (cereali, leguminose, patate, ortaggi, fiori) Arboree (vivai, olio d’oliva, vino, fruttiferi) Zootecniche(latte, uova, pollame e conigli, ovini, caprini, suini e bovini) Produzione Vendibile Totale 32.277 11.624 Percentuale di Produzione 42% 15% 33.170 43% 77.071 100% Tab. 1.2 – Tabella riassuntiva della produzione agricola della Provincia di Massa-Carrara. Boschi Altro fattore importante per l’ecosistema del territorio, è lo sviluppo boschivo. La superficie forestale della Provincia risulta essere di 77.520 ettari, corrispondenti al 67% della estensione totale del territorio. Un territorio forestale di tale dimensioni ha allo stesso tempo importanza strategica sia dal punto di vista economico-produttivo (poiché la foresta è ancora una delle risorse endogene di maggior interesse nei territori montani) sia da un punto di vista ambientale-paesaggistico (assetto idrogeologico dei terreni, regolazione flussi d’acqua, mantenimento della biodiversità). Categorie Boschi Boschetti Castagneti da frutto Macchia Mediterranea Formazioni Riparie Aree di Rinnovazione Cespuglieti Arbusteti Aree Transitoriamente prive di Vegetazione Tolate Superficie in ettari 65.248 416 5.392 48 1.024 2.608 784 1.712 288 77.520 Tab 1.3 – Superficie Forestale ripartita per Categorie. 8 Ai fini di questo studio il territorio provinciale è stato diviso in 5 zone, sulla base della sua morfologia geografica, in modo da poter avere un primo quadro dell’areale di distribuzione delle varie specie faunistiche, ove il semplice avvistamento della specie caratterizza la presenza in una determinata zona. Queste 5 Zone sono la Zona costa, la Zona Collina, la Zona Alpi Apuane e La Zona Lunigiana, divisa a sua volta nella Zona della valle fluviale e nella zona boschiva. Descrizione delle zone Zona costa La zona costiera è forse la più complicata dal punto di vista strutturale, infatti è quella con il maggior tasso di urbanizzazione e comprende zone come Marina di Carrara, Avenza, Marina di Massa, Ronchi e Cinquale. Ricopre una superficie di circa 4.500 ha che si sviluppano da Marina di Carrara (limite Nord) al Cinquale (limite Sud). Ciò nonostante risulta una zona di alto interesse faunistico per la presenza di più ambienti diversi ivi presenti. Il territorio si presenta estremamente frammentato e per la maggior parte destinato a orti familiari, seminativi e prati di piccole dimensioni alternati ad incolti e divisi da siepi, vigneti. L'area costiera che da Marina di Carrara arriva al Cinquale, è caratterizzata da spiagge prevalentemente sabbiose. La vegetazione presente è quella tipicamente mediterranea dominata dal pino marittimo. Le peculiarità dell'area, connotata dall'arenile, da aree umide, dalle zone di foce dei canali che la attraversano e dai canali stessi, nonostante l'intensa urbanizzazione, consentono ancora oggi la fruizione di tali ambienti da parte di numerose specie di avifauna migratoria. Dietro la fascia dunale/retrodunale si sviluppa una zona di bosco (fascia Sclerofille – lecci) nella quale si ha una forte presenza di animali (rettili, mammiferi e uccelli). Da non scordare, inoltre, la presenza delle paludi del Lago di Porta, che ospitano un gran quantitativo di specie animali e vegetali. Zona Collina E’ la zona che si ritrova tra la costa e le Alpi Apuane, coe ad esempio le Rupi Porta o le colline del Candia. Qui la presenza dell’uomo si ha soprattutto con la coltivazione di vigneti, uliveti e poche e rade strutture abitative con numerosi terreni lavorati a "terrazzamento" e "tagliapoggio". 9 Nelle zone più interne ed elevate è caratterizzata da boschi di castagno; diffusi sono anche il carpino nero ed il cerro. Localmente si trovano boschetti e formazioni composte da robinia, farnia e roverella. Il sottobosco è popolato da vari mammiferi e da una ricca avifauna stanziale. Zona Alpi Apuane A breve distanza dalla costa la provincia di Massa - Carrara offre lo splendido paesaggio delle Alpi Apuane segnate dalle cave di marmo che, quale punto obbligato di riferimento fra montagna e mare, dominano ed incombono sul territorio. Oltre che da tali massicci, le dorsali montane sono costituite dalla porzione iniziale dell'Appennino Tosco - Emiliano. Nei versanti oltre i 1.000 metri s.l.m. domina il faggio che nelle zone più elevate lascia spazio ad alcuni pascoli di quota e praterie montane. In questo ambiente, allo stesso tempo ostile ed affascinante, si ritrovano numerose specie di avifauna migratoria, rapaci diurni e notturni e specie ungulate. È segnalata anche la presenza del lupo. La presenza dell’uomo si ha con isolate costruzioni (rifugi o case di pastori), strade e piccoli paesi immersi nella natura. Il Fiume La provincia di Massa - Carrara è attraversata da numerosi corsi d'acqua di notevole interesse tra i quali il più importante è rappresentato dal fiume Magra. La vegetazione che si trova lungo le sponde è costituita da cannicce, pioppi, salici ed ontani. L'ambiente fluviale presenta caratteristiche favorevoli alle sosta ed alla permanenza soprattutto dell'avifauna migratoria, tra cui alcune rare specie come l'airone cenerino ed il cavaliere d'Italia. Zona Lunigiana La Lunigiana si identifica oggi con la vallata del Magra e quella dei suoi affluenti, mentre i suoi confini storici sono molto più ampi. Valle di confine, ambita terra di strade e agevoli passi appenninici. In Lunigiana si trovano diversi parchi naturali a difesa di un territorio particolarmente incontaminato. La zona può essere suddivisa in 2 sottozone, Zona Fiume Magra e Zona Boschiva. L’antropizzazione non è molto sviluppata, consiste in costruzioni stradali e piccoli centri urbani non troppo sviluppati e distanziati tra di loro. Presenta molte zone a destinazione prevalentemente agricola dove le coltivazioni cerealicole e foraggiere in rotazione prevalgono sulle altre, ed un notevole sviluppo delle piante da frutto. Inoltre si ha la presenza di vigneti sparsi. la zona forestale si presenta a volte interrotta da aree a destinazione agricola prevalentemente occupata da prati e pascoli. 10 Zona Fiume Magra L'ambiente fluviale della bassa Val di Magra, pur portando i segni di un intenso sfruttamento da parte dell'uomo, comprende zone umide uniche, aree di sosta e nidificazione di grande importanza per l'avifauna migratoria. Estese foreste e corsi d'acqua ancora integri caratterizzano ancora le sponde della Val di Magra, terra di antica cultura che ritrova occasioni di sviluppo nella valorizzazione delle produzioni tipiche e delle attività agricole e turistico-ricreative compatibili con l'ambiente. La zona si presenta come un complesso sistema di orti, prati piccoli appezzamenti a seminativo e vigneto. In prossimità del fiume vi sono localizzati incolti erbacei e arbustivi in prevalenza di latifoglie. Zona Boschiva Elementi di particolare interesse sono la pregevole dotazione di foreste, costituite da faggete e conifere e flora tipica delle alpi Apuane. La vegetazione è molto varia, infatti si possono trovare vere e proprie rarità botaniche come nardeti, brachipodieti e brughiere a Mirtillo rosso, I'Erica baccifera e il Rododendro ferrugineo, la vegetazione degli affioramenti rocciosi, formazioni a Salix herbacea nelle vallette nivali, la vegetazione delle torbiere dal delicato equilibrio ecologico con la drosera ed alcune rare orchidee, faggete ed Abeti bianchi. La zona, inoltre, è ricca di specie animali di grande interesse. 11 2. Metodo di Indagine Lo studio comprende l’utilizzo di tutti di dati bibliografici dal 1997 a oggi, i dati provenienti da banche dati del biennio 2006-2007, integrati con i dati del 2008, del centro di recupero animali selvatici della provincia di Massa Carrara e dalla lettura dei tesserini venatori. Essendo il primo anno di lavoro prevalentemente incentrato su dati bibliografici e non su studi di campo, i dati per questo progetto di ricerca sono arrivati prevalentemente da: − Ricerche Bibliografiche: Queste informazioni sono state raccolte da tutti quegli studi di settore, pubblicazioni, opuscoli contenenti dati sulla presenza di avifauna nel territorio provinciale. In particolare, l’enorme fonte di informazione è stata data dalla lettura dei tesserini venatori (soprattutto per la presenza delle specie cacciabili) e dal database dei centri di recupero di animali selvatici della provincia di Massa Carrara; − Avvistamenti: I dati degli avvistamenti sono stati raccolti basandoci sulla lettura di apposite schede di avvistamento distribuite alle varie associazioni Venatorie, Faunistiche e Ambientaliste. All’inizio di Ottobre alle varie associazioni presenti sul territorio, è stata data una scheda da compilare, dove venivano riportati i dati riguardanti le varie specie avvistate e il luogo di avvistamento. Considerato il breve periodo intercorso dalla distribuzione delle schede e la stesura del primo anno di progetto, questi dati sono ancora pochi, ma confido in un sempre maggiore supporto a questa ricerca da questo tipo di censimento/avvistamento. − Dati da Ricatture: I dati sono pervenuti maggiormente da operazioni di caccia. In questi ultimi anni l’ATC 13 ha portato avanti un programma di rilascio di selvaggina inanellata (fagiani, pernici, starne) nelle varie zone di caccia. L’acquisizione importantissima di questi dati, serve principalmente a monitorare l’evoluzione della dinamica delle popolazioni di queste specie, infatti si può capire se dopo essere stati rilasciati gli individui si spostano da luogo del rilascio, oppure se si riproducono e nidificano in questi stessi luoghi. Lo studio si svilupperà in due parti, la prima avrà come argomento lo studio dell’avifauna presente sul territorio provinciale, con la pubblicazione dei primi dati sul rilascio della selvaggina nelle varie zone di rispetto venatorio, da parte dell’ATC 13 Massa – Carrara, e delle prime considerazioni sulla vocazionalità delle specie nocive come la cornacchia grigia. 12 La seconda parte avrà come argomento lo studio della fauna a mammiferi presente nel territorio provinciale, e la vocazionalità delle specie nocive (volpe, cinghiale, capriolo). 13 3. L’Avifauna Nel corso del periodo di studio bibliografico e acquisizione dati, sono state rilevate 132 specie di uccelli distribuite in 14 Ordini e 42 Famiglie (Tab. 3.1). Ordine Accipitriformes o Famiglia Accipitridae Falconiformes Falconidae Anseriformes Anatidae Specie Cat Zona Albanella minore (Circus pygargus) M ACLM Aquila reale (Aquila chrysaetos) R AL Biancone (Circaetus gallicus ) M A Falco di palude (Circus aeruginosus) R C Falco pecchiaiolo occidentale (Pernis apivorus) N A Poiana comune (Buteo buteo) R ACLM Sparviere eurasiatico (Accipiter nisus) R AL Falco cuculo (Falco vespertinus) O C Falco pellegrino (Falco peregrinus) R ACLM Gheppio (Falco tinnunculus) R ACLM Lodolaio eurasiatico (Falco subbuteo) M ALM Alzavola (Anas crecca) S C Canapiglia (Anas strepera) N C Codone comune (Anas acuta) N C Fischione (Anas penelope) M CM Germano reale (Anas platyrhyncos) S CM Marzaiola (Anas querquedula) M C Mestolone comune (Anas clipeata) R CM Moretta (Aythya fuligula) N CM Moriglione (Aythya ferina) R CM Smergo dal petto rosso (Mergus serrator) N C ACLM Apodiformi Apodi Rondone (Apus apus) M Charadriiformes Charadriidae Corriere piccolo (Charadrius dubius) M Pavoncella (Vanellus vanellus) N CM Haematopodidae Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus) O C Laridae Gabbiano comune (Larus ridibundus) R CM 14 Recurvirostridae Cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus) N C Scolopacidae Beccaccia (Scolopax rusticola) R CM Beccaccino (Gallinago gallinago) S CLM Combattente (Philomachus pugnax) O AC Frullino (Lymnocryptes minimum) N C Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos) M CM Pittima reale (Limosa limosa) O CM Mignattino (Chlidonias niger) O C Mignattino piombato (Chlidonias hybridus) O C Airone bianco maggiore (Casmerodius albus) M CM Airone cenerino (Ardea cinerea) R CM Airone rosso (Ardea purpurea) N CM Garzetta (Egretta garzetta) N ACLM Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) M CM Tarabuso (Botaurus stellaris) R C Colombaccio (Columba palumbus) R CLM Tortora (Streptopelia turtur) R ACLM Alcedinidae Martin pescatore (Alcedo atthis ispida) R CM Meropidae Gruccione (Merops apiaster) N C Upupidae Upupa (Upupa epops) N ACLM Phasianidae Fagiano R CLM Pernice rossa (Alectoris rufa) R AL Starna (Perdix perdix) R ALM Folaghe R C Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus) R C Porciglione (Rallus aquaticus) S CM Voltolino (Porzana porzana) M C Sternidae Ciconiiformes Columbiformes Coraciiformes Galliformes Gruiformes Ardeidae Columbidae Rallidae 15 Passeriformes Alaudidae Allodola (Alauda arvensis) R ACLM Certhiidae Rampichino comune ( orquat brachydactyla) S AL Cisticolidae Beccamoschino (Cisticola juncidis) S C Corvidae Cornacchia grigia ( orqua corone cornix) R ACLM Gazza ladra (Pica pica) R CLM Ghiandaia (Garrulus glandarius) R CLM Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus) R A Gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax) R A Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus) S CM Ortolano (Emberiza hortulana ) N A Strillozzo (Emberiza calandra) R A Zigolo muciatto (Emberiza cia) N ALM Cardellino (Carduelis carduelis) R ACLM Crociere (Loxia curvirostra) O C Fanello (Carduelis cannabina) N AL ND ACLM Lucherino eurasiatico (Carduelis spinus) S ACL Verdone (Carduelis chloris chloris) S ACLM Balestruccio (Delichon urbicum) M ACLM Rondine comune (Hirundo rustica) N ACLM Rondine montana (Ptyonoprogne rupestris) N AL Topino (Riparia riparia) M ACLM Laniidae Averla piccola (Lanius orquata) N AL Motacillidae Ballerina bianca (Motacilla alba) N ACLM Ballerina gialla (Motacilla) N ALM Calandro (Anthus campestris) N AC Cutrettola (Motacilla flava) M ACLM Spioncello (Anthus spinoletta) S ACLM Culbianco (Oenanthe oenanthe) R AL Pettirosso (Erithacus rubecula) R ACLM Pigliamosche (Muscicapa striata) N ACLM Saltimpalo (Saxicola orquata) S Emberizidae Fringillidae Fringuello (Fringilla coelebs) Hirundinidae Muscicapidae Stiaccino (Saxicola rubetra) ND A A 16 Oriolidae Rigolo ( Oriolus oriolus) M Paridae Cinciarella (Cyanistes Caeruleus) S CM Cinciallegra (Parus major) R CM Cincia bigia (Parus palustris) ND AC Cincia mora (Parus ater) ND AC Codibugnolo (Aegithalos caudatus) R ACLM Passera d'Italia (Passer italiae) R ACLM Passera mattugia (Passer montanus) R CLM Passera scopaiola (Prunella modularis) R AL Prunellidae Sordone (Prunella collaris) N AL Regulidae Fiorrancino (Regulus ignicapillus) N AL Remizidae Pendolino europeo (Remiz pendulinus) R CM Sylviidae Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus) N - Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus) N C Capinera (Sylvia atricapilla) N CLM Forapaglie (Acrocephalus schoenobaenus) M ACLM Passeridae Forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon) Luì grosso (Phylloscopus trochilus) Luì piccolo (Phylloscopus collybita) Luì verde (Phylloscopus sibilatrix) Magnanina (Sylvia undata) Occhiocotto (Sylvia melanocephala) Sterpazzola (Sylvia communis) Sterpazzolina (Sylvia cantillans) AC M AC ND ACLM M AL N AC R C M AC N AL R CM Usignolo di fiume (Cettia cetti) Sittidae Picchio muratore (Sitta europaea) N AL Sturnidae Storno (Sturnus vulgaris) S CLM Troglodytes Scricciolo (Troglodytes troglodytes) R CM 17 Turdidae Pelecaniformes Piciformes Podicipediformes Strigiformes Phalacrocoracidae Picidae Podicipedidae Strigidae Tytonidae Cesena (Turdus pilaris) ND A Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros) R AL Codirossone (Monticola saxatilis) N AL Merlo (Turdus merula) N ACLM Passero solitario (Monticola solitarius) R ACLM Tordo bottaccio (Turdus philomelos) S C Tordo sassello (Turdus iliacus) M ACLM Cormorano (Phalacrocorax carbo) R C Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis) R C ND ACLM Picchio verde (Picus viridis) R AL Torcicollo (Jynx torquilla) N CL Svasso maggiore (Podiceps cristatus) R C Tuffetto (Tachybaptus ruficollis) S C Allocco (Strix aluco) R ACLM Assiolo (Otus scops N ACLM Civetta (Athene noctua) R ACLM Barbagianni (Tyto alba) R ACLM Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) Tab. 3.1 – Elenco delle specie di uccelli presenti sul territorio provinciale. Nella colonna Cat. sono riportate le Categorie Fenologiche: N) Specie Nidificanti; ND) Non Disponibilità di dati; O) Specie Occasionali; R) Specie Residenti; S) Specie Svernanti. Nella colonna Zone: A) Alpi Apuane; C) Costa; L) Lunigiana Zona Montana; M) Lunigiana Zona Valle del Magra. Naturalmente questo numero va considerato in difetto data la provenienza dei dati, soprattutto per quanto riguarda le specie migratrici o quelle poco visibili, in quanto i dati bibliografici risalgono al massimo all’anno 2000 (Puglisi e Taverni, 2000). Le specie rilevate, presenti sul territorio provinciale, si possono dividere nelle seguenti categorie fenologiche: − residenti: specie presenti tutto l’anno sul territorio e nidificanti; − nidificante: specie presenti esclusivamente come nidificanti, svernando altrove; − svernanti: specie presenti soltanto nel periodo non riproduttivo; − migratrici: specie presenti sul territorio solamente durante le migrazioni; − occasionali: specie occasionalmente presenti; − N.D.: specie delle quali non si hanno dati significativi. 18 Sulla base di tutti i dati raccolti e ad uno studio approfondito sulle abitudini delle varie specie di uccelli rinvenute, è stato possibile collocare queste nelle varie categorie fenologie utilizzate. Nel grafico (Fig. 3.1) sono riportate le percentuale divise in categorie fenologiche delle specie osservate sul territorio provinciale. OCCASIONALI 5% N.D. 10% RESIDENTI 39% MIGRATORI 14% SVERNANTI 11% NIDIFICANTI 21% Fig. 3.1 – Composizione del popolamento di uccelli del territorio provinciale. E’ indicata la percentuale di specie divise per categoria fenologica. Analisi dei principali Taxa Presenti Accipitriformes Falconiformi (Accipitriformes, Sharpe 1874), conosciuti anche come Accipitriformes sono un ordine che raggruppa circa 290 specie di uccelli in cui si includono i rapaci diurni. I Falconiformi costituiscono l'ordine che comprende tutti gli uccelli meglio noti come Rapaci diurni, in quanto sono predatori attivi nelle ore di luce. Svolgono un ruolo fondamentale negli equilibri della natura. Hanno dimensioni grandi e medie e sono di forme slanciate, con ali lunghe, che consentono un volo possente. Sono tipici il loro robusto becco, arcuato, atto a dilaniare le prede, e le zampe altrettanto poderose, armate di robusti artigli e col pollice rivolto posteriormente. Il piumaggio è costituito da un fitto piumino e da penne molto resistenti e rigide. Nella nostra fauna sono rappresentati da 4 famiglie: Egipidi od Avvoltoi, Falconidi o Falchi, Accipitridi con Aquile, Poiane ed altre specie simili e Pandionidi, col Falco pescatore. Esistono seri problemi circa la loro conservazione, particolarmente precaria per alcune specie. Sul territorio provinciale sono presenti tutto l’anno, in particolare 19 per la forte presenza della Poiana e del Gheppio, mentre si ha anche la presenza di molte forme di passaggio, come il Lodolaio, il Biancone e l’Albanella minore Anseriformes L’ordine e la famiglia comprendono essenzialmente “cigni”, “oche” e anatre. Tra queste, 9 specie sono considerate cacciabili dalla legislazione in vigore (Germano, Fischione, Canapiglia, Codone, Alzavola, Marzaiola, Mestolone, Moretta e Moriglione). Si tratta di uccelli gregari, che formano stormi misti o che si mescolano nei siti di pastura o riposo, la cui conservazione pone complessi problemi gestionali, con particolare riferimento alle diverse modalità di caccia e la necessità di garantire, in ogni caso, la possibilità di riconoscimento in natura delle specie in pericolo o comunque escluse per legge dal prelievo. Spesso si tratta inoltre di specie migranti, la cui gestione implica una prospettiva internazionale. Allo studio dei problemi caratteristici di tale gruppo di specie ed alle possibili soluzioni viene dato ampio spazio nell’ambito del capitolo allegato al presente studio e specificamente dedicato ai temi della conservazione e gestione. Sul territorio sono per lo più svernanti e di passo e si trovano soprattutto nella zona del Lago di Porta e sul Fiume Magra. Charadriiformes I Caradriiformi (Charadriiformes, Huxley 1867) sono un ordine a cui fanno capo molte famiglie di uccelli di mare quali i gabbiani (Laridae) e le alche (Alcidae). Sono presenti sul territorio soprattutto con la famiglia Scolapacidae. Importante la presenza della Beccaccia. Ciconiiformes I Ciconiiformi (Ciconiformes, Bonaparte 1854) sono un ordine della classe degli uccelli. Comprende diverse specie, accomunate da una struttura fisica molto simile. Sono uccelli generalmente di grandi dimensioni, hanno zampe lunghe e slanciate, adatte a camminare in acque poco profonde, un collo lungo e robusto, un becco grande e appuntito. Sono diffusi in tutti i continenti, ma la maggior parte delle specie vive in Africa, Asia ed Europa. Molte specie di ciconiformi, come ad esempio i Ciconidi, sono migratrici spostandosi ad alte latitudini durante l'estate per riprodursi e svernando a verso latitudini tropicali. Vivono generalmente nelle zone umide e si nutrono prevalentemente di pesci, rane, piccoli rettili, crostacei e molluschi, insetti e occasionalmente anche topi. Sul territorio provinciale sono sia stanziali tutto l’anno come l’Airone cenerino o il Tarabuso, oppure nidificanti come la Garzetta. Si trovano spesso lungo piccoli fossi, rive dei fiumi o, in particolare, nel Lago di porta. 20 Passeriformes Sono uccelli Neognati carenati, il più sovente di piccole dimensioni, più di rado di medie. La lunghezza del corpo totale varia (per tutto il mondo) dai 7,5 cm del colibrì fino ai 120 cm dell'Uccello del paradiso e di peso da 4,8 g a 1350 g. Le nostre specie vanno dai 9,5 cm e 5 g del Regolo ai 65 cm e 1300 g del Corvo imperiale. Il becco ha varia foggia, in relazione anche ai vari regimi alimentari ed ai particolari adattamenti evolutivi. I Passeriformi sono tutti fondamentalmente arboricoli e, secondariamente, terricoli, anche se alcuni trovano cibo nell'acqua o presso le rive; la loro conformazione - in particolare della zampa - è di chiara impostazione arboricola, per la prensione dei rami. Tutti hanno prole inetta, nidofila, ed i piccoli nascono con gli occhi chiusi. È pure assai caratteristica la vistosa colorazione della cavità orale dei nidiacei, cosa che facilita ai genitori l'essenziale opera dell'imbeccata del cibo, potendo scorgere meglio le fauci dei piccoli anche dentro nidi ben nascosti e poco illuminati o nella luce del crepuscolo. Molti passeriformi sono uccelli migratori: solo pochi esemplari sono eccezionalmente uccelli stanziali. All'ultimo gruppo appartengono le specie nella famiglia dei menuri o dei calleidi, nei quali la capacità di volo è poco sviluppata. Sono uccelli canori. Sul territorio provinciale sono l’ordine più rappresentato con 20 famiglie e con più di 60 specie. Fenologicamente i passeriformi prendono tutta la gamme delle varie categorie. Tra le specie residenti più rappresentate vi sono i Corvidi, con la forte presenza della Cornacchia grigia, mentre tra le specie migranti più importanti si ha la forte presenza, nel periodo primavera-estate, della Rondine comune. Tra i passeriformi sono presenti specie dannose per l’agricoltura e per le altre specie di animali, i Corvidi (Cornacchie grigie e Gazze) in quanto specie fortemente colonizzatrici e altamente predatrici di colture, uova o piccoli mammiferi. Gazza e Cornacchia grigia sono specie contemplate dalla legge nazionale n. 157 dell'11 febbraio 1992 e della legge regionale toscana n. 3 del 12 gennaio 1994. La caccia può avvenire con i mezzi e i tempi indicati da queste leggi e dai calendari venatori regionali. Ai sensi degli articoli 3 e 21 comma "o" della 157/92, e dell'articolo 32 della 3/94 vengono tutelate uova, nidi e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla fauna selvatica. Ai sensi dell'articolo 19 della 157/92 e dell'articolo 37 della 3/94 le Regioni e le Province possono provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica "problematica", mediante il prevalente utilizzo di metodi selettivi ed ecologici, su parere dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Per far fronte ai danni non altrimenti risarcibili arrecati alla produzione agricola e alle opere approntate sui terreni coltivati e a pascolo dalla fauna selvatica, è costituito a cura di ogni Regione un fondo destinato alla prevenzione e ai risarcimenti (art. 26 della legge 157/92). 21 I maggiori problemi sono dati da: • prelievo di prodotti agricoli (frutta, olive, uva, ecc.) • consumo di mangimi ad uso zootecnico • rischio “birdstrike” presso gli aeroporti • problemi agli elettrodotti • predazione su nidi e nidiacei di altri uccelli Tra i gruppi di vertebrati “problematici” i Corvidi occupano un posto di rilievo, su cui si concentra il maggior numero di interventi da parte delle Amministrazioni competenti. Secondo un’indagine dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, a livello di singole specie la Cornacchia grigia si colloca al secondo posto. Per quanto riguarda la predazione sugli altri uccelli, la bibliografia scientifica non evidenzia un particolare impatto demografico per quanto riguarda i Passeriformi, mentre questo può invece riguardare i Fasianidi, soprattutto se trattasi di individui di allevamento a uso venatorio, con scarsa indole selvatica. Tra i vari metodi per il contenimento di questa specie vi è la cattura in vivo tramite gabbie-trappola, tipo "Larsen" o "Letter-box". E' un sistema discretamente selettivo che comporta un disturbo minimo alle specie non-target. C'è però da notare che lo sforzo prodotto con i sistemi di eliminazione diretta (compreso il presente) non è di solito in grado di incidere sulla densità di popolazione dei Corvidi, né di ridurre stabilmente la loro consistenza, a causa del reclutamento naturale di queste specie. Si tratta quindi di una tecnica da considerare unicamente a livello locale, nell'ambito di alcuni istituti di gestione faunistico-venatoria. L'abbattimento al nido è sconsigliato per il disturbo recato in epoca riproduttiva, ed il rischio di coinvolgere specie protette non-target (quali rapaci diurni e notturni) che spesso occupano i nidi abbandonati dai Corvidi. Strigiformes Sebbene erroneamente associati ai rapaci, gli Strigiformi non somigliano per nulla agli eleganti e possenti predatori diurni; possiedono infatti una testa proporzionalmente molto grande rispetto al resto del corpo, sorretta da un collo quasi indistinto, hanno struttura tozza e coda breve, oltre a un piumaggio lungo, soffice e leggero che ne magnifica le reali dimensioni. Tutti questi caratteri contribuiscono a dare agli Strigiformi un aspetto goffo e nello stesso tempo massiccio. La testa larga e arrotondata porta un becco solo apparentemente breve, perché fortemente incurvato e quasi del tutto nascosto fra le penne, ma forte e possente, abbastanza rilevato in rapporto al cranio e alla gola, mobilissimo e munito alla base di cera, sul cui margine anteriore si aprono le narici, di solito imperforate e circondate da vibrisse erettili. Particolare interesse rivestono anche, nel capo degli 22 Strigiformi, gli occhi, molto grandi e rotondi. Essi sono in posizione frontale, aperti in avanti - a differenza di quanto accade negli altri uccelli - e collocati in una vasta cavità orbitale circondata da piume erettili. Queste, erigendosi a ventaglio, ricoprono da un lato la base del becco e dall'altra l'orifizio auditivo, marginato da una plicatura cutanea in forma di mezzaluna, che funge in un certo senso da padiglione. Tale plicatura interessa tutta la regione posteriore del capo e, girando attorno al globo oculare, raggiunge la lunghezza di 3-4 cm, mentre i suoi due margini possono ravvicinarsi e costituire una vera e propria valvola di chiusura al condotto auditivo. Lungo i margini della fenditura, assai mobile, si trovano spesso piccole piume arrotondate, di colore chiaro o comunque vivace, che, unitamente a quelle che circondano l'occhio, formano il cosiddetto disco facciale perioftalmico o auricolare, che assume particolare evidenza soprattutto nel barbagianni. Le ali sono grandi, larghe e arrotondate, con undici lunghe remiganti munite di una dentellatura costituita dalle barbe rovesciate. Gli arti sono assai robusti, forniti di cinque dita, di cui quello esterno reversibile in ogni direzione, tutte armate di unghie lunghe, sottili, fortemente incurvate e molto acuminate; tarsi e dita sono quasi sempre rivestiti da piume lanose, che talvolta nascondono anche le unghie. Il piumaggio è fondamentale, perché esso incide notevolmente sul loro aspetto esteriore: esso è lungo, molle e setoso - assai diverso come costituzione da quello dei rapaci veri e propri - con la superficie esterna delle penne rivestita da barbule sottili come piumini, inserite spesso perpendicolarmente e con frequenti zone erettili. Sul territorio vi è la forte presenza di specie residenti quali la Civetta e l’Allocco, mentre molta importanza ha l’unica specie migratoria, L’Assiolo. 23 4. I Mammiferi I dati sulla presenza di mammiferi sul territorio provinciale provengono dal database dei centri di recupero di animali della provincia (in particolare dal CRAS “L’Assiolo”) e dai dati presenti sulle schede di avvistamento date alle associazioni. Sono state rilevate 16 specie appartenenti a 5 Ordini e 10 Famiglie (Tab. 4.1). Ordine Ungulata Artiodactyla Carnivora Famiglia Specie Zona Suidae Cinghiale (Sus Scrofa) ACLM Bovidae Muflone (Ovis musimon) Cervidae Daino (Dama dama) CL Capriolo(Capreolus capreolus) CL Canidae Mustelidae L Cervo (Cervus elaphus) ? Lupo (Canis lupus) L Volpe (Vulpes vulpes) ACLM Donnola (Mustela nivalis) ACLM Faina (Martes foina) ACLM Puzzola (Mustela putorius) ACLM Tasso (Meles meles) AL Hysticidae Istrice (Hystrix cristata) AL Sciuridae Scoiattolo (Sciurus vulgaris) ACLM Gliridae Ghiro (Glis glis) ACLM Erinaceomorpha Erinaceidae Riccio (Erinaceus europaeus) Lagomorpha Leporidae Lepre (Lepus europaeus) Rodentia CM ACLM Tab. 4.1 - Elenco delle specie di mammiferi presenti sul territorio provinciale. Nella colonna Zone sono riportati i dati sui luoghi di avvistamento: A) Alpi Apuane; C) Costa; L) Lunigiana Zona Montana; M) Lunigiana Zona Valle del Magra; ?) presenza non accertata. La presenza di mammiferi è sviluppata soprattutto nelle zone boschive e forestali del territorio provinciale, questo porta dedurre che più si ha l’avanzamento dei boschi a discapito delle zone agricole, più si ha un aumento delle popolazioni di mammiferi, soprattutto erbivori nocivi per l’agricoltura (per mancanza di predatori naturali), con conseguente aumento dei danni alle colture e strutture agricole causati da questi ultimi. 24 Analisi dei principali Taxa Presenti Gli Ungulati Con il continuo aumento di boschi e foreste, si ha avuto il conseguente aumento, in ordine numerico, delle popolazioni di molti ungulati e del loro areale di sviluppo. In corrispondenza con l’aumento degli ungulati, sono aumentati anche i danni e gli incidenti causati dalla fauna selvatica, infatti i danni causati soprattutto da cinghiale alle strutture agricole e culture sono aumentate in valore assoluto dopo il 2006. il Cinghiale – Al livello di danni causati, questa specie è la principale artefice presente nella provincia di Massa Carrara. Questo ungulato ha ampliato considerevolmente il proprio areale divenendo una vera e propria minaccia, infatti le notevolissime capacità di adattamento ai diversi tipi di habitat, nonché il forte impatto che questa specie determina sulle attività agricole, ne fanno un elemento faunistico per il quale il semplice criterio ecologico nel definire le aree vocazionali è difficilmente sostenibile; pertanto si ha la necessità di un controllo rispetto alle possibilità di espansione della specie soprattutto tenendo di conto dei diversi interessi economici locali. Cervidi e bovidi – I mutamenti della situazione agricola, l’abbandono di molte aree montane e di alta collina da parte della popolazione, per concentrarsi maggiormente in zone urbanizzate, ha favorito una graduale riconquista del territorio da parte di boschi e foreste con l’aumento della disponibilità di un areale adatto ad ospitare la conseguente espansione delle popolazioni di ungulati. L’incremento delle popolazioni di caprioli (autoctoni del nostro territorio) e di daini e mufloni (alloctoni) vanno viste, sostanzialmente, in modo diverso, in quanto il primo è autoctono rispetto al territorio provinciale, quindi il controllo e la gestione di questa specie può essere conservativa, mentre per daini e mufloni, alloctoni, considerati competitori ecologici dei caprioli, la gestione può essere non conservativa. Per questo, ai fini di una corretta gestione della fauna a ungulati presente sul territorio provinciale, i Piani faunistico-venatori dividono il territorio in zone vocate e zone non vocate; quindi nelle zone non vocate la presenza di queste specie non è compatibile con le coltivazioni agricole quindi la presenza di ungulati non è ammessa, diverso strategia si ha nelle zone vocate, dove la presenza è compatibile col sistema forestale e boschivo, sempre tenendo di conto, comunque, di precise densità di popolazioni. 25 I Carnivori Rappresentati in prevalenza da mustelidi (faine e donnole in prevalenza) e canidi (volpe). Le volpi in questo caso sono considerate molto nocive a causa del forte aumento del loro numero, dovuto soprattutto al grande adattamento ambientale anche in zone altamente antropizzate, (cosa che ha fornito loro altissime risorse trofiche), e alla mancanza di competitori naturali. Legato all’aumento degli ungulati, negli ultimi anni, si ha avuto anche un relativo (seppur meno consistente) aumento dei loro predatori naturali, i lupi. Sempre maggiori sono gli avvistamenti di individui o la localizzazione di tracce e escrementi. Questa cosa va tenuta in considerazione in quanto l’aumento dei predatori, porterà ad un avanzamento dell’areale delle specie predata che cercheranno rifugio in zone diverse fino a spengersi sempre più vicino alle zone abitate e coltivate, aumentando così, in modo diretto i danni a coltivazioni e cose, e in modo indiretto contribuendo a far avvicinare il lupi alle zone con forte presenza di greggi e pascoli con forti possibilità di attacco a questi ultimi con danni ingenti per la pastorizia. 26 5. Gestione piccola fauna stanziale La gestione della piccola fauna ha costituito per le province uno dei maggiori impegni nella funzione della salvaguardia della fauna, in particolare per quella stanziale. Molti fattori incidono sulla probabilità di successo della gestione della dinamica delle popolazioni, da un lato le modificazioni agro-ambientali, a dall’altro, la presenza di popolazioni antagoniste e predatrici tali da incidere pesantemente sulle popolazioni della selvaggina stanziale (lepre e galliformi) compromettendone la presenza e lo sviluppo allo stato naturale del territorio. A tal fine, dall’anno 2007, è in atto su tutto il territorio provinciale un progetto di ripopolamento della fauna stanziale (galliformi e lepri), che prevede il rilascio su tutta la provincia, con diversi tipi di modalità, di nuova selvaggina. Fagiano Comune Capi emessi Emissione Diretta Ambientamento Voliera Casola 215 165 Comano 140 140 Fivizzano 715 515 Bagnone 100 100 50 50 Villafranca L. 150 150 Filattiera 370 220 150 Pontremoli 370 220 150 Zeri 340 340 Mulazzo 250 250 Podenzana 230 120 110 Tresana 280 70 210 Aulla 140 140 Fosdinovo 170 170 Carrara 205 155 50 Massa 170 120 50 75 25 50 3970 2650 1320 Licciana Nardi Montignoso Totale 50 200 Tab. 5.1 – Dati sulla emissione di fagiani per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale. 27 Pernice Comune Capi emessi Emissione Diretta Casola 460 460 Comano 160 160 Fivizzano 580 480 Filattiera 220 220 Pontremoli 690 690 Zeri 250 250 Podenzana 50 Mulazzo 160 160 Tresana 120 120 Aulla 330 130 Fosdinovo 270 270 Carrara 110 110 Massa 80 30 50 Montignoso 90 40 50 3570 3120 450 Totale Ambientamento Voliera 100 50 200 Tab. 5.2 – Dati sulla emissione di pernici per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale. Lepre riproduttrice Comune Capi emessi Emissione Diretta Comano 5 5 Casola 10 1 Fivizzano 30 30 Bagnone 4 4 Licciana Nardi 14 14 Villafranca L. 8 8 Filattiera 18 18 Pontremoli 30 30 Zeri 36 36 Aulla 8 8 Totale 163 163 Ambientamento Recinto Tab. 5.3– Dati sulla emissione di lepre riproduttrice per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale. 28 Leprotti Comune Capi emessi Emissione Diretta Ambientamento Recinto Fivizzano 30 30 Filattiera 12 12 Pontremoli 12 12 Podenzana 10 10 Aulla 46 46 Montignoso 10 10 Totale 120 120 Tab. 5.4 – Dati sulla emissione di leprotti per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale. Come si può vedere dalle tabelle 5.1, 5.2, 5.3 e 5.4 sono stati emessi un totale di 7823 capi (tra galliformi e lepri) nelle varie Zone di Ripopolamento e Cattura. Le modalità di rilascio previste sono state 2: − Emissione diretta: l’animale viene rilasciato direttamente da gabbia nella zona stabilita, libero di muoversi da subito all’interno del territorio, per poi spostarsi anche al di fuori delle Zone di Ripopolamento e Cattura; − Ambientamento: l’animale dapprima rimane in recinti o stabulari all’interno della zona di rilascio, per potersi ambientare e possibilmente individuare tale zona come proprio habitat futuro. Purtroppo tutto questo sforzo da parte dell’ATC 13 è vanificato dalla forte presenza di predatori naturali considerati nocivi, come le volpi, che data la forte vocazionalità, durante il periodo di pausa della caccia, fanno strage della maggior parte della selvaggina rilasciata. Questo problema impedisce al momento di sviluppare un programma di rilascio della selvaggina stanziale con basi maggiormente scientifiche, che porterebbero al progetto una notevole evoluzione e un maggior monitoraggio delle specie rilasciate, apportando nuovi dati sulla distribuzione e sull’areale di dispersione dei vari individui, e maggiori dati sulla dinamica delle popolazioni delle specie rilasciate. 29 6. Conclusioni L’elaborazione di tutti i dati raccolti in questo primo anno di studio, rende possibile la costruzione di un piccolo atlante avifaunistico del territorio provinciale, nel quale vengono date basilari indicazioni per il riconoscimento della specie e viene riportata una piccola mappa di distribuzione delle varie specie nelle zone prese in considerazione. C’è da considerare, però, che la maggior parte di questi dati provengo da precedenti studi bibliografici, datati rispetto a questo nuovo studio. In questi anni è molto probabile che la dinamica dei popolamenti delle varie specie si molto cambiata quindi molte di queste possono aver cambiato sia l’areale di distribuzione, allargandolo o restringendolo, o addirittura categoria fenologica. Un primo passo per la costruzione di un database più aggiornato è senz’altro l’utilizzo dei vari dati delle schede di avvistamento, distribuite tra le varie associazioni, che perverranno il prossimo anno. Questi dati forniranno un primo aggiornamento al progetto, facendo pervenire dati recenti e nuovi. Per il proseguo per l’anno 2009 del progetto, si prevede un maggior afflusso di dati da avvistamenti e soprattutto dalla lettura dei tesserini venatori, che come dato nuovo forniranno anche la zona di cattura della specie. L’elaborazione di queste informazioni sarà importante, soprattutto, per poi elaborare dei piani di intervento per la conservazione dell’avifauna cacciabile e non, in quanto negli ultimi anni si è vista una notevole riduzione degli individui cacciati, ed intervenire in tempo per comprendere e risolvere questa problematica, porterebbe notevoli vantaggi allo sviluppo ambientale e sostenibile del nostro territorio, nonché ad un progressivo aumento delle specie di uccelli presenti su tutto il territorio provinciale. Per quanto riguarda la vocazionalità delle specie nocive presenti su tutto il territorio, sarà previsto un maggior monitoraggio dell’abbattimento delle volpi e dei cinghiali. Inoltre per gli anni 2008/2009 è previsto l’inizio del Piano di Controllo dei corvidi, quindi col proseguo di questo progetto si potranno avere nuovi dati sulla vocazionalità e l’abbattimento di questa specie considerata nociva. 30 7. Atlante dell’Avifauna Provinciale Avifauna Residente Airone Cenerino (Ardea cinerea) L'airone cenerino (Ardea cinerea, Linnaeus 1758), è una specie appartenente all'ordine dei Ciconiiformes e alla famiglia degli Ardeidi. Aspetto Airone di grandi dimensioni ha il piumaggio di colore grigio sulla parte superiore e bianco in quella inferiore. Le zampe e il becco sono gialli. L'adulto ha piume nere sul collo e un ciuffo nucale nero molto evidente che si diparte dalla sommità posteriore e superiore dell'occhio. Nei govani domina il colore grigio. Come tutti gli aironi vola tenendo il collo ripiegato ad esse Distribuzione Diffuso in tutta Italia. Gregario, nidifica in colonie denominate garzaie insieme ad altre specie di Ardeidi. Si può avvistare lungo i fossi e canali o rive dei fiumi soprattutto lungo la costa, nella zona del Lago di Porta o nella Valle del Fiume Magra. Allocco (Strix aluco) L'allocco (Strix aluco, Linnaeus 1758), è un uccello rapace della famiglia degli Strigidi. Aspetti morfologici Ha capo grosso e tondeggiante, dischi facciali bruno-grigiastri. Ha occhi neri, non possiede ciuffi auricolari, piumaggio bruno fulvo, macchiettato e striato. Si mimetizza alla perfezione nel bosco che frequenta, il suo colore può sembrare la corteccia di un albero. La taglia è di 38-43 cm, il peso variabile dai 310 ai 620 grammi. Il dimorfismo sessuale è caratterizzato dalle dimensioni maggiori della femmina. 31 Distribuzione e habitat Di notte è possibile vederlo cacciare in tutta Italia, escluso la Sardegna e la penisola salentina. Non ha un habitat preferenziale, però sotto i 1000 metri s.l.m., al di fuori dei boschi non si fa vedere quasi mai. Frequenta boschi, parchi e giardini, nonché i pressi delle case di campagna. Ha costumi prettamente notturni e si riposa appressato a un tronco d'albero. Lo si può avvistare su tutto il territorio provinciale. Allodola L'allodola (Alauda arvensis, Linnaeus 1758) è un uccello dell'ordine dei Passeriformi e della famiglia degli Alaudidi. Aspetti morfologici L'allodola è lunga circa 16-19,5 cm, ha un'apertura alare che può raggiungere i 32-37 cm e pesa circa 33-48 g, coda 6,5-7,5 cm, tarso 2223 mm, becco 11-12 mm, uovo 24,1x16,8 mm. È caratterizzata da un piumaggio di colore marrone leggermente striato di nero nella parte superiore, più chiaro (bianco-fulve) in quella inferiore, nonché da un piccolo ciuffo erettile che mostra solo se allarmata. Presenta larghe strie al petto. Distribuzione e habitat L'allodola è la specie più tipica e comune di questa famiglia in Italia, sia in forma stanziale, sia come migratrice. È diffuso in tutta Europa e Asia. Le popolazioni del nord e dell'est migrano in autunno verso l'Europa Meridionale e il nord Africa per poi ritornarvi alla fine dell'inverno; le popolazioni meridionali sono stanziali. É gregaria in migrazione ed in inverno. Nella provincia di Massa Carrara è di passo in ottobre-novembre e marzo-aprile. 32 Aquila Reale L'aquila reale (Aquila chrysaetos, Linnaeus 1758) è un uccello appartente alla famiglia degli Accipitridi. Aspetti morfologici Ha una lunghezza di 74 - 87 cm; la coda misura dai 26 ai 33 cm, con un'apertura alare di 203220 cm. Il suo peso varia dai 2,9 kg, ai 6,6 kg; la femmina è del 20% circa più grande del maschio. Le sue parti superiori sono di color bruno castano, con penne e piume copritrici più pallide, le parti inferiori sono di color castano scuro, la testa invece è di color castano dorato. Il colorito varia a seconda dell'età e l'abito adulto viene completato a 5 anni di vita. Il giovane appena involato possiede un piumaggio bruno nerastro con evidenti macchie bianche a semiluna al centro delle ali e coda bianca bordata di nero; la livrea dell'adulto è bruna con spalle e nuca Il pulcino è ricoperto da un fitto piumino biancastro. Distribuzione e habitat Un tempo l'aquila reale viveva nelle zone temperate dell'Europa, nella parte nord dell'Asia, nel nord America, nord Africa e Giappone. In molte di queste regioni l'aquila è oggi presente solamente sui rilievi montuosi, ma nei secoli precedenti nidificava anche nelle pianure e nelle foreste. In Italia è presente sulla dorsale appenninica e sull'arco alpino, In provincia è stata avvistata una coppia sulle Alpi Apuane. 33 Barbagianni (Tyto alba) Il barbagianni (Tyto alba, Scopoli appartiene alla famiglia dei Titonidi. 1769) Aspetti morfologici Sono pallidi, dalle ali e zampe lunghe. 33-39 cm in lunghezza con un'apertura alare di 80-95 cm. Hanno un volo oscillante quando si avvicinano ai pascoli o a simili terreni di caccia. Ci sono alcune sottospecie che si distinguono nei colori delle loro parti sotto al corpo. Per esempio, il Tyto alba alba del'Europa occidentale è praticamente totalmente bianco sotto, mentre il Tyto alba guttata dell'Europa centrale è arancione. Tutte le razze hanno parti superiori grigie e ocra. Distribuzione e habitat Sono uccelli tipici di zone d'aperta campagna come fattorie e cacciano prevalentemente ai margini dei boschi. Sono prevalentemente sedentari e notturni o crepuscolari. Barbagianni se ne trovano in tutto il territorio provinciale, dalla costa alla Lunigiana. A volte vengono chiamati anche gufi dalla faccia da scimmia per il loro aspetto. Cardellino Il Cardellino (Carduelis carduelis, Linnaeus 1758 ) è un uccello appartenente alla famiglia dei fringillidi. Aspetti morfologici Il cardellino è facilmente riconoscibile per la macchia rossa sulla faccia e per l'ampia barra alare gialla. Il resto del piumaggio va dal bianco delle guance, al nero della nuca, della coda e della parte esterna delle ali, al marrone scuro del dorso. 34 Distribuzione e habitat La specie nominale è il carduelis carduelis carduelis che vive nell'Europa continentale dai monti Pirenei ai monti Urali, a sud est è distribuito fino alle coste del Mar Nero a nord si trova fino alla penisola scandinava fino al 64° parallelo. Cinciallegra (Parus major) La Cinciallegra (Parus major, Linnaeus 1758) è la più grande tra gli uccelli appartenenti alla famiglia dei Paridi. Aspetti morfologici Leggermente più piccola di un passero, lunga circa 15 cm, presenta un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali azzurrate. Il capo e la gola sono neri, con guance bianche. Il petto giallo è attraversato longitudinalmente da una linea nera dalla gola all'addome che, nei maschi, è leggermente più larga. Distribuzione e habitat È distribuita in tutta Italia, Europa e Nord-Africa prediligendo le basse altitudini, come le zone collinari e pianeggianti. Vive nei boschi di conifere, non disdegnando parchi, giardini e frutteti, dove è comunque attentissima ad evitare l'uomo. Lo si può avvistare nelle zone sulla costa e nella valle del Fiume Magra. 35 Civetta (Athene noctua) La civetta (Athene noctua, Scopoli 1769), è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidae. Aspetti morfologici Lunga circa 21-23 cm, apertura alare di 53-59 cm, peso che varia da 100 a 200 g. Ha capo largo e appiattito, occhi gialli e zampe lunghe parzialmente rivestite di setole. La parte superiore è grigio-bruno macchiata di bianco mentre in quella inferiore è prevalente il bianco, macchiato di bruno. I sessi sono simili, con la femmina di dimensioni leggermente maggiori. Distribuzione e habitat La si trova in tutto l'Emisfero nord, in Europa, Asia ed Africa del nord. In Italia è un uccello molto comune ed è diffuso in quasi tutta la penisola tranne che sulle Alpi. I suoi habitat preferiti sono nelle vicinanze degli abitati civili, dove c'è presenza umana, in zona collinare. Evita le zone oltre i 1000 m di altitudine poiché la neve limita fortemente le sue fonti alimentari. In Provincia la si può avvistare in tutte le zone, soprattutto al crepuscolo dove il suo canto è inconfondibile. Codibugnolo (Aegithalos caudatus) Il Codibugnolo (Aegithalos caudatus, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia degli Aegithalidae. Aspetti morfologici È un piccolo passeriforme con una lunghezza di appena 13 cm e 15 in lunghezza compresa la coda molto lunga che da sola raggiunge la lunghezza di 7-9 cm. Il codibugnolo è nero e marrone sopra e biancastro nella parte inferiore con fianchi rossicci. Ha una corona bianca.Le sottospecie del Nord Europa (A. c. caudatus) hanno teste e fianchi completamente bianchi. 36 Distribuzione e habitat Il Codibugnolo può essere osservato in quasi tutta Europa, Asia, ed Africa del nord. Nidifica in quasi tutta l'Italia, tranne la Sardegna, in ambienti di montagna, ricchi di vegetazione. È una specie stanziale. È strettamente imparentato con le cince e in inverno lo si può rinvenire spesso con gruppi di cince. Lo si vede soprattutto in collina e nelle Zone Montane del territorio provinciale. Codirosso Spazzacamino Il codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros, Gmelin 1774) è un piccolo passeriformes che appartiene alla famiglia dei turdidae. Aspetti morfologici La dimensione è quella di un passero. Il colore del maschio è grigio sul dorso, nero sulla gola, sulle guance e sul petto, la coda è rosso arancione e presenta una evidente macchia alare bianca. La femmina ha colori più smorzati tendenti al verde oliva, ma conserva la coda rossa. Distribuzione e habitat È nidificante in tutta Europa, in Europa meridionale è stanziale, al più si sposta verso il piano nel periodo invernale, mentre le popolazioni dell'Europa centro-settentrionale sono migratrici. Nel territorio provinciale il suo habitat naturale è nelle zone rocciose di montagna (ma anche ad altitudini più basse), la specie si è adattata benissimo all'habitat urbano e si puo' vedere facilmente nelle zone con meno traffico delle città come piccoli paesi, centri suburbani, zone industriali, ecc. 37 Colombaccio (Columba palumbus) Il colombaccio (Columba palumbus, Linnaeus 1758) è una specie di uccello della famiglia dei Colombi (Columbidae). Aspetti morfologici Il colombaccio è lungo dai 40 ai 42 cm. Apertura alare va dai 75 agli 80 cm e può pesare dai 460 ai 570 grammi. Testa e la schiena sono bluastri. Il petto è di un colore rosa-grigio. Macchie bianche sul collo con colorazione verdastra. Durante il volo, sulla parte superiore delle ali, si possono riconoscere delle fasce trasversali bianche. Distribuzione e habitat Lo spazio vitale dei colombacci sono le foreste di tutti i tipi, soprattutto le foreste di margine, ma anche i giardini e i parchi cittadini. Sono diffusi in tutta Europa, a parte nel nord della Scandinavia e in Islanda, dalla zona del Mar Nero fino alle regioni settentrionali della Tunisia, dell'Algeria e del Marocco. Il colombaccio abbandona le regioni più settentrionali d'autunno per poi ritornarvi in primavera. Al contrario è stanziale nell'Europa centrale e meridionale. Presente su quasi tutto il territorio provinciale tranne che in alta montagna. Cornacchia Grigia La Cornacchia grigia (Corvus corone cornix, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei corvidi. Aspetti morfologici La cornacchia grigia si differenzia da quella nera per il colore del piumaggio e per le dimensioni. La cornacchia grigia ha il dorso e la pancia ricoperte da piume grigie, le restanti parti invece sono di color nero, le sue dimensioni sono di circa 50 cm, a differenza della nera che è un po' più piccola. 38 Distribuzione e habitat Diffusa in tutta l'Europa fino ai Monti Urali, nel nord Europa presenta comportamento migratore mentre a sud (Austria, Svizzera, Italia) presenta un comportamento prevalentemente stanziale. Specie dannosa, la si può trovare ovunque sul territorio visto che ha colonizzato qualsiasi zona della provincia. Culbianco Il Culbianco (Oenanthe oenanthe, Linnaeus 1758) è un uccello insettivoro della famiglia dei Muscicapidae (Vigors 1825). Aspetti morfologici La lunghezza di questo uccello insettivoro è di circa 14 cm, per 26 grammi di peso. Il dimorfismo sessuale è caratterizzato, dai colori quasi completamente diversi specie nel periodo della riproduzione, il maschio con dorso e vertice di colore grigio, remiganti e coda neri, sottopancia bianco, mentre la femmina è di colore marroncino con sopracciglio giallastro. Distribuzione e habitat Lo si incontra in tutta Europa, e buona parte di Asia, Africa ed America del Nord, Nel territorio provinciale è visibile nelle zone montagnose della Lunigiana e delle Alpi Apuane. 39 Fagiano Fagiano è un nome generico dato ad un gruppo di uccelli appartenenti alla famiglia Phasianidae, sono i gallinacei più affini ai galli selvatici. Aspetti morfologici Il loro corpo è abbastanza slanciato, breve il collo, la testa piccola, le ali corte e fortemente arrotondate, la coda lunga o lunghissima, composta di sedici o diciotto penne disposte a tetto; hanno becco snello, arcuato, debole e munito di uncino, e piedi di media altezza che nei maschi si arricchiscono della presenza di uno sperone. L'abito riveste tutto il corpo, con l'eccezione delle nude guance e dei tarsi: le sue piume sono generalmente grandi e arrotondate, solo eccezionalmente sottili e lunghe, e si allungano, ora all'occipite ora alla nuca, in cuffie e collari; qua e là sono sfilacciate, ed il loro colorito, anche se non è così risplendente come negli affini appena nominati, si compone tuttavia in gradazioni elegantissime. Le femmine sono generalmente più piccole dei maschi, hanno la coda più corta e sono tinteggiate in modo più semplice e meno distinto. Distribuzione e habitat Tutti i fagiani sono originari dell'Asia. Raramente penetrano all'interno delle foreste, perché hanno bisogno, per soddisfare le loro necessità vitali, di vagare nei campi, nei prati e nelle pianure fertili. L’ATC13 ha avviato un progetto di rilascio di molti individui di questa specie su tutto il territorio Provinciale. 40 Falco di Palude Il Falco di palude (Circus aeruginosus, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia degli Accipitridae. Aspetti morfologici il maschio è inconfondibile per il suo piumaggio tricolore: piume marroni scure, mantello rosso scuro, la coda e le ali color grigio cenere. La femmina ed il giovane sono di un uniforme colore marrone, la parte superiore del capo della femmina è color crema come il bordo dell'attaccatura delle ali. Caratteristico è il collare di piume facciali, simile a quello del gufo, che copre le aperture insolitamente grandi dell'orecchio, un adattamento per localizzare le prede anche in mezzo all'erba alta grazie al fruscio da loro prodotto e dagli squittii emessi. Distribuzione e habitat Il falco di palude è possibile osservarlo in Europa, Asia, ed Africa. In Italia ci sono nidificazione sparse, ma sempre in ambienti con vicinanza dell'acqua. I nuclei più folti sono nella Pianura Padana, nel Salento e in Sardegna. E’ segnalata una coppia presente tutto l’anno nei pressi del Lago di Porta. Falco Pellegrino Il falco pellegrino (Falco peregrinus, Tunstall 1771) è un genere di Falconidi. Aspetti morfologici Il falco pellegrino è facilmente disdinguibile dalla poiana comune (Buteo buteo) per il suo corpo compatto e la sua siluette piu` agile, le ali sono a punta e non frangiate come quelle della Poiana e la sua coda relativamente corta. Notevoli sono anche i suoi colpi d'ala veloci e vigorosi. 41 Distribuzione e habitat Diffuso quasi in tutto il mondo (Europa, Asia, Africa, Nordamerica e Sudamerica, Australia, Tasmania e Oceania). Specie cosmopolita, è stata avvistata su tutto il territorio provinciale. Folaga Le folaghe sono uccelli acquatici di medie dimensioni appartenenti alla famiglia dei ralli. Costituiscono il genere Fulica. Aspetti morfologici Questi ralli hanno un piumaggio quasi completamente nero e, diversamente da molti ralli, sono solitamente facili da vedere, dal momento che nuotano spesso in acque aperte piuttosto che nascondersi nel sottobosco. Sulla fronte presentano degli scudi prominenti od altre decorazioni, hanno becchi colorati e molte, ma non tutte, hanno il sottocoda bianco. Come altri ralli, hanno dita palmate. 42 Distribuzione e habitat Frequenta specchi d’acqua interni e costieri con sponde ricoperte di vegetazione; durante l’inverno è presente pure nelle lagune salmastre e negli estuari con acque poco profonde. E’ stata avvistata nei canale di irrigazione e di scolo della costa e nelle acque del Lago di Porta. Gabbiano Comune (Larus ridibundus) Il gabbiano comune (Larus ridibundus, Linneus 1766) è un uccello della famiglia dei Laridi, comune in Europa, Asia e sulle coste orientali del Canada. Solitamente è un uccello migratore ma alcuni esemplari, principalmente nella zona occidentale, sono anche stanziali. Aspetti morfologici Il Larus ridibundus ha una lunghezza che va dai 38 ai 44 cm e un'aperutra alare dai 98 ai 105 cm. La sua velocità di volo è di circa 10 metri al secondo. Nidifica soprattutto a terra e predilige gli ambienti umidi delle paludi o dei canneti. Come tutte le specie di gabbiano, è molto socievole in inverno, sia quando si cura dei piccoli che quando è in stagione di accoppiamento. Non è una specie pelagica e raramente viene visto al largo dalle coste. Distribuzione e habitat Specie che si adatta ad ogni condizione, migratrice giornaliera, la si può provare su tutto il territorio provinciale. 43 Gazza La gazza o gazza ladra (Pica pica, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei corvidi. Aspetti morfologici Il suo piumaggio è bianco e nero e ha dei riflessi che possono variare, a seconda della luce, dal grigio al verde metallico. I sessi non si distinguono esteriormente. Le gazze raggiungono un peso che va dai 200 ai 250 g e sono generalmente lunghe circa 45 cm. Distribuzione e habitat Come la Cornacchia Grigia, è una specie altamente adattabile, la si può avvistare su tutto il territorio provinciale. Gheppio Il gheppio (Falco tinnunculus, Linnaeus 1758) è uno dei rapaci più diffusi nell'Europa centrale. Aspetti morfologici gheppi mostrano più che altre specie un acceso dimorfismo sessuale. La caratteristica più notevole è che i maschi hanno la testa di colore grigio chiaro, le femmine invece sono uniformemente di colore rosso mattone. I maschi hanno le ali di colore rossastro e sono caratterizzati da alcune macchie scure a volte dalla forma di asterisco. Il fondoschiena e la coda è di colore completamente grigio chiaro con un trattino nero finale e una bordatura bianca. La parte inferiore è di color crema chiaro con strisce o macchie marroncine. La parte inferiore del ventre è totalmente bianca. 44 Distribuzione e habitat Il gheppio è il falco più diffuso in Europa, Asia e vaste regioni africane. Presente su tutto il territorio provinciale, soprattutto nelle zone rupestri o rocciose. Ghiandaia La ghiandaia (Garrulus glandarius, Linnaeus 1758) appartiene alla famiglia dei Corvidi (Corvidae). Aspetti morfologici La lunghezza corporea ammonta a 34 cm, la sua ampiezza alare a 53 cm e il suo peso a 170 g. Il piumaggio è marrone rosso, le penne delle ali sono blu chiare e contornate di nero. Il suo dorso bianco diventa visibile particolarmente in volo. Vola solitario o in piccoli gruppi a grande distanza l'uno dall'altro, non in stormi ed è in grado di coprire grandi distanze in volo. Distribuzione e habitat La ghiandaia la si trova in Europa, in Africa e in Asia, in particolare nella Repubblica popolare cinese fino in Giappone. Dal punto di vista biogeografico questo biotopo viene annoverato alla regione paleartica. Nel nostro territorio la ghiandaia vive nelle foreste cedue e miste, ma anche in foreste sempreverdi delle zone collinari e basso montane. Inoltre si può trovare in giardini vicini alle foreste e parchi vicini alle foreste. 45 Gracchio Corallino Il Gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Corvidae. Aspetti morfologici Lungo circa 40 cm ed ha un piumaggio nero, lucido e splendente, con riflessi blu, zampe lunghe. Ha il corpo allungato con ali e coda brevi, il becco è aguzzo e leggermente ricurvo spesso di colore rosso. Distribuzione e habitat Il Gracchio alpino vive in Europa, Asia, ed Africa del nord, in Italia nidifica sulle montagne sparse su penisola, ed isole, in habitat in cui ci sia la possibilità di trovare costoni rocciosi, ma anche cave, e praterie. Da noi Presente prevalentemente sulle Alpi Apuane. Gracchio Alpino Il Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus, Linnaeus 1766) è un uccello della famiglia dei Corvidae. Aspetti morfologici Più piccolo e snello della Cornacchia, è inconfondibile per avere il piumaggio uniformemente nero con becco giallo e zampe rosso arancio (nerastre nel giovane). La silhouette in volo è caratterizzata da ali lunghe, ampie e arrotondate e dalla coda piuttosto lunga e arrotondata all'apice. La lunghezza è di circa 37 cm; l'apertura alare di 80 cm e il peso è intorno ai 260 g. 46 Distribuzione e habitat Il Gracchio alpino vive in Europa, Asia, ed Africa del nord, in Italia nidifica sulle Alpi, e sull'Appennino, in habitat costituiti in cui sia la possibilità di trovare costoni rocciosi, ma anche cave. La presenza sul nostro territorio è data da avvistamenti sulle Alpi Apuane. Martin Pescatore Il martin pescatore comune o martin pescatore europeo (Alcedo atthis ispida) è la specie più diffusa di martin pescatore, e l'unica presente in Europa. È lungo 15-16 cm e pesa 40-44 grammi circa. È molto diffuso in Europa, Asia e Africa. Aspetti morfologici Le piume sono sgargianti, di colori tra il blu e il verde, ma sul collo e sulla gola si notano evidenti macchie bianche. Le parti superiori presentano una colorazione che a seconda della rifrazione della luce può risultare blu brillante o verde smeraldo. Il petto, invece, ha una colorazione arancione vivace per i maschi, più castana per le femmine. La testa è abbastanza grande, con un becco lungo, robusto nero; le ali e la coda corti raccolgono il corpo. Le zampette sono piccole e di un rosso intenso. 47 Distribuzione e habitat Nidificante e sedentario in Europa centrale, in Europa meridionale e in Europa occidentale. Nidificante estiva in Europa orientale. Non è considerata una specie in pericolo. Frequenta luoghi umidi: stagni, laghi, rogge e fossati e in generale terreni umidi e acque che scorrono lentamente con molte piante acquatiche. Presente prevalentemente nelle Zone del Lago di porta dove sono state censite almeno 7 coppie. Mestolone Il mestolone comune (Anas clypeata Linnaeus, 1758) è un'anatra comune diffusa in Europa e Asia e nella maggior parte del Nordamerica. Aspetti morfologici Questa specie è inconfondibile nell'emisfero settentrionale a causa del suo grande becco a forma di spatola. Il maschio nidificante (abito nuziale) ha la testa verde, il petto bianco e il ventre e i fianchi castano-rosicci, gli occhi sono di color giallo. In volo, vengono rese visibili le penne anteriori dell'ala azzurro pallide, separate dallo specchio di color verde da un bordo bianco. Le femmine sono bruno chiare, con il piumaggio molto simile ad una femmina di germano reale, ma il loro becco lungo e largo le identifica facilmente. La parte anteriore dell'ala della femmina è grigia, gli occhi sono di colore marrone, le zampe sono di colore arancione, la taglia è più piccola di quella del maschio. Nel piumaggio non di nidificazione (eclissato), il maschio assomiglia di più alla femmina. 48 Distribuzione e habitat È un uccello delle regioni acquatiche aperte, come le praterie allagate o le paludi con un po' di vegetazione emergente del nostro territorio, qundi nelle zone allagate nella valle del Magra e del Lago di Porta. Quest'anatra di superficie è strettamente migratrice e sverna molto più a sud del suo areale di nidificazione. Non è così gregario come altre anatre di superficie al di fuori della stagione della nidificazione e tende a formare solamente piccoli stormi. Moriglione Il Moriglione (Aythya ferina, Linnaeus, 1758) è un uccello anseriforme appartenente alla famiglia degli Anatidi. Aspetti morfologici I Moriglione ha dimensioni medio-grandi, forme abbastanza tozze, becco lungo circa quanto la testa, ali non lunghe, coda breve e arrotondata. Il piumaggio del maschio è completo da fine settembre a luglio e si caratterizza per capo e collo di colore castano-rossiccio, dorso e fianchi grigio chiari vermicolati, petto e sottocoda neri; l'abito eclissale è simile a quello della femmina, ma col dorso più chiaro. La femmina è brunastra scura con guance, gola e base del becco più chiare. Ambedue i sessi hanno la banda alare grigiastra, il becco nero con striscia azzurrognola mediana, più opaca nella femmina, e le zampe grigie. Distribuzione e habitat Vive in Europa, Asia, Africa del nord, ed America del nord, in Italia ci sono scarse nidificazioni sparse un po' ovunque ma sempre ad altitudini basse, e dove ci sia acqua. Presente sul territorio anche nella zona del Lago di Porta. 49 Occhiocotto L'Occhiocotto (Sylvia melanocephala, Gmelin 1789) è un uccello canoro dell'ordine dei Passeriformi. Aspetti morfologici Grande poco meno di un passero, con becco sottile, ali brevi e coda ad apice arrotondato, presenta un colorito prevalentemente grigiastro. Il maschio è identificabile grazie ai margini della coda bianchi (assenti nella comune Capinera) e soprattutto al cappuccio nero esteso fin sotto gli occhi su cui spicca l'anello perioculare rosso che ne ha suggerito il nome italiano; la femmina e soprattutto i giovani presentano una livrea meno contrastata. Distribuzione e habitat È presente nel bacino del Mar Mediterraneo fino alla Turchia e al Mar Caspio. Nella provincia di Massa Carrara è stanziale e nidificante, molto localizzato lungo le coste. Passera d’Italia La Passera d'Italia, o passero italiano (Passer italiae, Vieillot 1817) appartiene alla famiglia dei Passeridae e all'ordine dei Passeriformes. Aspetti morfologici Visto che viene ritenuto un ibrido, tra un Passero domestico,ed una Passera sarda, ha caratteristiche comuni a queste due specie. Esiste un lieve dimorfismo sessuale, la femmina ha un colorito bianco grigiastro inferiormente e bruno superiormente, con dorso striato di scuro. Il maschio è caratterizzato dal capo bruno rossiccio con guance bianche e ampia macchia golare nera; nel piumaggio appena mutato (autunno e inverno), i margini chiari delle penne offuscano sia il nero della gola, sia il colore rossiccio del vertice. 50 Distribuzione e habitat Lo si trova in tutta Italia, Francia e Svizzera. Pressoché avvistata in tutte le zone della provincia a tutte le altitudini. Passera Mattugia La passera mattugia (o passero mattugio) (Passer montanus Linnaeus, 1758), è un uccello molto comune nei paesi europei. Aspetti morfologici Da non confondere con il passero domestico, la taglia media è di 14 cm, ed il peso di quasi 22 grammi. Non esiste dimorfismo sessuale, il capo è di colore nocciola, gola è guancie nere, ventre bianco, petto avano, ali e coda marroni e nere, il dorso è marrone. Distribuzione e habitat Lo si trova in quasi tutta Europa, Asia ed Africa del Nord, ma anche in quasi tutto il resto del continente per introduzione. Frequenta le campagne, raramente i centri abitati, dove riesce a trovare cibo, e posti ideali per la riproduzione. Presente quasi ovunque tranne che nelle zone di alta montagna delle Alpi Apuane. 51 Passera Scopaiola La Passera scopaiola (Prunella modularis, Linnaeus 1758), è un uccello dell'ordine dei Passeriformi. Aspetti morfologici La passera scopaiola (Prunella modularis) raggiunge la lunghezza di 15 cm, ed è caratterizzata da un becco lungo, scuro e sottile, da un piumaggio misto di bruno e grigio e superiormente striato di nero. Le parti inferiori sono di un color lavagna e la testa ed il collo sono grigi. Distribuzione e habitat E' presente in gran parte dell'Europa, nell'Asia Minore, nel Caucaso e nell'Iran. In autunno le popolazioni settentrionali si spingono nel sud dell'Europa e giungono nell'Africa settentrionale e nell'Asia occidentale. Nella penisola italiana è stazionaria, di passo e invernale. In provincia la si può avvistare quasi sempre nelle zone di montagna, ed ama vivere nascosta passando la maggior parte del tempo fra siepi e cespugli, ma nidifica nei boschi, preferibilmente di conifere. Passero Solitario Il Passero solitario (Monticola solitarius, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Turdidae. Aspetti morfologici A dispetto del nome, non ha niente dei classici passeri, mentre ha tutto della famiglia dei tordi, infatti ha una taglia di circa 23 cm, ed un peso di 60 grammi. Il dimorfismo sessuale è abbastanza evidente, infatti il maschio d'estate è di colore blu scuro con ali e coda più scure, mentre la femmina è marrone bluastra sulla schiena, petto chiaro che da sul marrone. 52 Distribuzione e habitat Il suo canto vi allieterà in Europa meridionale, Africa del nord e Asia centrale, in Italia tranne che in pianura padana, dove è raro incontrarlo, lo si trova dovunque, ci siano pareti rocciose, ed assolate. Pressoché presente su tutto il territorio provinciale. Pendolino Il Pendolino europeo (Remiz pendulinus, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Remizidae. Aspetti morfologici Il pendolino è lungo 11 cm, ed ha un peso di 10 grammi. Ha la testa grigia con maschera nera il groppone rossiccio, ed il petto più chiaro variegato di macchie rossiccie molto maggiori nel maschio, ali e coda marroni e nere. Distribuzione e habitat Nidifica prevalemente nelle regioni a Nord dell'Eurasia, dove ci siano corsi d'acqua ed ambienti palustri come cannetti, boschi di salici e pioppeti. Sul territorio provinciale abbiamo degli esemplari stazionari, ed altri che vengono a svernare in inverno, presente soprattutto nella zona costa e nella valle del fiume Magra. 53 Pernice Rossa La Pernice rossa (Alectoris rufa, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Phasianidae. Aspetti morfologici Rispetto ad uccelli della sua specie, ha dimensioni medie, infatti è lunga una trentina di centimetri, per circa mezzo chilo di peso. Ha un collarino nero intorno alla gola bianca, le zampe sono di colore rosso, non c'è dimorfismo sessuale spiccato. Distribuzione e habitat La Pernice rossa non è un uccello comune in molti paesi, in molti è stato anche introdotto, infatti è visibile libero in natura, in Europa dell'Ovest, ed in Africa del Nord-Ovest, è presente anche in Italia dove forse è stata introdotta, è presente sull'Appenino ligure, su quello tosco-emiliano ed all'Isola d'Elba, i suoi habitat sono gli spazi aperti, a quote basse, spesso nella macchia mediterranea o nelle radure di boschi cedui. Introdotta Su tutto il territorio provinciale. Pettirosso Il pettirosso (Erithacus rubecula, Linnaeus 1758) è un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Muscicapidae. Aspetti morfologici Lungo circa 13 - 14 cm, peso 11 - 22 grammi, apertura alare 6,8 - 7,7 cm, età media 3 - 4 anni. Il pettirosso è un piccolo uccello cantore europeo molto comune. È di aspetto paffuto e senza collo. Gli adulti hanno il petto e il fronte colorato di arancio. Il resto del piumaggio è di colore bruno oliva. Ai giovani manca la colorazione arancione e sono fortemente macchiettati. 54 Distribuzione e habitat Presente su tutto il territorio provinciale, lo si può avvistare in giardini, siepi, boschetti, boschi con sottobosco. Nidifica nei buchi o nelle spaccature di alberi, ai piedi delle siepi, nell'edera o anche in vecchi oggetti lasciati dall'uomo (esempio bollitore). Il nido ha la forma di una tazza perfettamente rotondo. Picchio Verde (Picus viridis) Il Picchio verde (Picus viridis, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Picidae. Aspetti morfologici Distribuzione e habitat Il Picchio verde è possibile osservarlo nelle zone boscose della Lunigiana e delle Alpi Apuane. 55 Poiana (Buteo buteo) La poiana comune (Buteo Buteo, Linnaeus 1758) è un uccello da preda tipico dell'Europa. Aspetti morfologici Ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57 cm con una apertura alare dai 110 ai 130 cm, rendendolo un predatore di medie dimensioni. Distribuzione e habitat Il suo habitat copre la maggior parte dell'Europa e si estende in Asia. Vive in tutte le zone tranne che in quelle più fredde. Alimentazione Preferisce i boschi, ma di solito caccia in territori aperti. Mangia soprattutto piccoli mammiferi e, talvolta, carogne di animali (saprofagia). Avvistabile in tutti gli ambienti della Provincia. Scricciolo (Troglodytes troglodytes) Lo Scricciolo (Troglodytes troglodytes, Linnaeus 1758), è un passeriforme molto piccolo, di forma tonda e lungo appena 10 cm. Aspetti morfologici Il piumaggio sul dorso, sulle ali e sulla coda è di colore castano; le ali e i fianchi sono anche barrati. L'addome è più chiaro, presenta anch'esso dei piccoli tratti neri. Ha un lungo sopracciglio chiaro.La coda, corta e appuntita è sempre tenuta ben sollevata. Il becco è piuttosto lungo e sottile. Le zampe sono lunghe e robuste.Si muove in maniera molto agile, dinamica e scattante. 56 Distribuzione e habitat È diffuso in tutta Europa, Asia, Nord Africa e Nord America. Lo Scricciolo è un uccello stanziale e vive prevalentemente in località umide e abbondanti di cespugli. Predilige infatti muoversi sul terreno, ispezionando tutto ciò che lo incuriosisce. Si può incontrare in pianura e vicino ai centri abitati in inverno, mentre in estate predilige le zone montane. Sparviere Lo sparviere eurasiatico (Accipiter nisus, Linneo 1758) è un uccello della famiglia degli Accipitridae. Aspetti morfologici Corpo snello, testa piccola, becco elegante e adunco, tarsi alti e sottili come le dita munite di forti unghie, sono i caratteri propri dello sparviere eurasiatico dal punto di vista della struttura. In lunghezza supera i trenta centimetri, oltre dieci dei quali fanno parte della coda; ciascuna ala è di circa sedici centimetri, e la loro apertura supera i sessanta. Nella femmina, queste misure sono largamente superate: essa è infatti di almeno sei centimetri più lunga, e la sua apertura alare sopravanza quella del maschio di oltre dieci centimetri. L'abito degli individui adulti è cinerino scuro nelle parti superiori, bianco con linee ondulate e striature rosso-ruggine nelle inferiori; la coda è segnata da cinque o sei fasce nere ed ha l'estremità bianca. Il becco è azzurro; la cera, i piedi e gli occhi sono gialli. I giovani sono maggiormente grigi e bianchi in misura minore: sulla gola e sulla parte anteriore del collo presentano delle striature longitudinali, mentre il ventre e le cosce sono segnati da macchie trasversali. È uno dei più agili tra i rapaci, e vola con facilità e rapidità nonostante le sue ali siano corte; solo sul terreno i suoi movimenti saltellanti denunciano un certo impaccio. 57 Distribuzione e habitat Lo sparviere eurasiatico è diffuso in quasi tutta Europa, eccezion fatta per i paesi più meridionali, ed abita pure da stazionario la maggior parte dell'Asia centrale. Le migrazioni invernali lo portano in India e nell'Africa settentrionale. In tutti questi luoghi esso popola, di preferenza, i boschetti non molto folti, soprattutto quelli delle regioni montuose. Starna La starna (Perdix perdix, (Linnaeus 1758) è un uccello galliforme appartenente alla famiglia dei Fasianidi. Aspetti morfologici Nel gruppo dei fasianidi la si può descrivere come di medie dimensioni. Il corpo ha una lunghezza tra 29 e 33 cm, l’apertura alare è di circa 45-48cm. Il peso medio è di poco superioe a 400 gr, con lievi differenze tra maschi e femmine a seconda della fase del ciclo annuale. Il dimorfismo sessuale è relativo soprattutto ad alcune caratteristiche della livrea. Il maschio infatti ha una macchia bruno scura sul petto a forma di ferro di cavallo comune comunque anche al 50% delle femmine anche se in quest’ultime la macchia è più chiara e solitamente incompleta. Per poter stabilire il sesso con sicurezza si devono osservare le la colorazione e la striatura delle penne scapolari, le femmine presentano una striatura a forma di croce lorenese. Oppure durante il periodo riproduttivo la striscia periorbitale arancione dei maschi. Il piumaggio è principalmente di color grigio azzurro e castano rossiccio, i giovani sono più chiari degli aduti. I pulcini hanno una colorazione fulva con punteggiature e striscie nere. 58 Distribuzione e habitat La starna è un uccello originario di steppe fredde, l’Italia centrale e i balcani sono l’ areale più meridionale in cui vive. In Italia la starna si trova in uno stato di decremento continuo perdurante da mezzo secolo. I motivi del declino della specie sono riscontabili nell’aumento di superficie agricola coltivata a monocoltura intensiva nelle zone di pianura, nell’abbandono dei terreni agricoli collinari e montani e in un eccessivo prelievo venatorio negli ultimi trenta anni. Le popolazioni di starna più cospicue si trovano nel nord e lungo l’Appennino centro settentrionale . Un censimento di una ventina di anni fa ne stima una quantità tra 15000 e 16000 esemplari divisa in 14 sottopopolazioni. La maggior parte delle sottopopolazioni sono mantenute in equilibrio dai continui ripopolamenti per scopi cinofili. Strillozzo Lo Strillozzo (Emberiza calandra o Miliaria calandraLinnaeus 1758), è un uccello della famiglia degli Emberizidae. Aspetti morfologici Lo strillozzo è di colore marrone, con striature più scure sul dorso, e petto di colore avano. Tra gli zigoli è il più grande, la taglia è di circa 18 cm di lunghezza e quasi 40 grammi di peso. Non c'è un evidente dimorfismo sessuale. Distribuzione e habitat Preferisce vivere in ambienti agricoli aperti, ricchi di frutteti. In Italia nidifica tra Aprile ed Agosto, in tutto il territorio escluso le Alpi, al di sopra dei 1000 metri di altitudine, lo si può vedere nei vari periodi dell'anno, in tutto l'Emisfero nord, di Europa, Asia, ed Africa. 59 Tarabuso Il tarabuso (Botaurus stellaris, Linnaeus 1758) è un uccello solitario e difficile da trovare in Italia, appartenente alla famiglia degli ardeidi. Aspetti morfologici Grande e bruno uccello di palude, “cugino” degli aironi dai quali si distingue per l’aspetto meno slanciato, il collo più corto e pesante e le zampe tozze e verdastre; dall’aspetto barrato e screziato è solito nascondersi nei fitti canneti dove assume, soprattutto se allarmato, una tipica posizione con il collo e il becco tesi verso l’alto, confondendosi con la vegetazione. Sul capo presenta, anche se difficili da notare a distanza, una macchia nera sulla fronte e una sotto ognuno degli occhi che nei giovani sono marroni. Il becco è giallastro e non molto sviluppato. Il Tarabuso è animale crepuscolare per cui è raro vederlo in volo quando mostra grandi “piedi”, ali grandi e scure, collo ripiegato su se stesso e battiti d’ala abbastanza profondi e veloci. Distribuzione e habitat Vive nelle paludi, negli acquitrini, nei canneti e nei pantani. Le sue dimensioni sono: lunghezza 75 cm circa, peso 1200 gr, apertura alare 110 cm, becco 7 cm, tarso 10 cm, coda 11 cm. Uno degli areali italiani nei quali si trova questa specie è costituito dalla palude del parco regionale umbro di Colfiorito. 60 Usignolo di Fiume L' Usignolo di fiume (Cettia cetti, Temminck 1820), è un uccello della famiglia dei Sylviidae. Aspetti morfologici Lungo 14 cm. pesa in media 13/15 gr. il piumaggio è di colore bruno rossiccio su capo dorso, coda e groppone, bianco sporco sulle parti inferiori. Un sopracciglio bianco è ben visibile sugli occhi. Ali corte ed arrotondate, la coda piuttosto lunga è spesso tenuta sollevata. Sessi simili. Distribuzione e habitat L'Usignolo di fiume è possibile osservarlo in Europa, Asia ed Africa del nord, nidifica in tutta Italia in habitat nei pressi di corsi d'acqua, e collinari. 61 Avifauna Nidificante Averla Piccola L'averla piccola (Lanius collurio, Linnaeus 1758) è un comune passeraceo detto anche falconcello appartenente alla famiglia Laniidae. Aspetti morfologici È lungo circa 17,5-18,5 cm, e pesa 25-35 grammi in media; ala 8,8-9,8 cm; apertura alare 28-29 cm; coda 7,5-8 cm; tarso 23-25 mm; becco 14-17 mm. Ha il corpo rosso-bruno nella parte superiore e bianco-rosato sul ventre ed in tutte le parti inferiori. Il vertice ed il groppone sono color grigio-ardesia (blu pallido). La coda è nera con i lati bianchi. La testa di colore chiaro è contraddistinta da una mascherina (fascia) nera sulla faccia, più evidente nel maschio, che attraversa l'occhio e arriva sino alle copritrici auricolari. La coda è nera e bianca sui lati. Distribuzione e habitat In Italia tranne che sulla penisola salentina, ed in Sicilia è comunissima in ambienti prossimi ai 2000 m s.l.m., in ambienti (campi) agricoli, ai margini dei boschi, in zone cespugliose, in sassaie con alberi e cespugli, tranne che nelle regioni più a nord nidifica in quasi tutta Europa, Asia ed Africa del Nord. 62 Ballerina Bianca La ballerina bianca (Motacilla alba, Linnaeus 1758) è un passeraceo diffuso in tutta l'Eurasia. Aspetti morfologici Grande quanto un passero. Forme slanciate con lunga coda e colorito bianco, nero e grigio piuttosto contrastato. Corre rapidamente e agita spesso la coda. Becco sottile ed appuntito. Il maschio in abito nuziale è inconfondibile: mascherina bianca su fronte e occhi contrastante con la gola, il petto e la nuca neri; dorso e ali grigi; coda nera bordata di bianco e parti inferiori bianche. La femmina ha colori meno netti sul capo ed entrambi i sessi hanno una livrea più sfumata in inverno. Il giovane è bianco e grigio, con una mezzaluna scura sul petto e coda più corta rispetto all'adulto. Distribuzione e habitat Vive libero in natura in tutti i continenti, molto simile agli altri componenti del genere predilige gli ambienti prossimi all'acqua anche se è possibile trovarla anche in altri ambienti grazie alla sua notevole capacità di adattamento. Ballerina Gialla La ballerina gialla (Motacilla cinerea,Tunstall 1771) è un uccello insettivoro della famiglia dei Motacillidae. Aspetti morfologici Lunga circa 18 cm con coda lunga e nera, groppone giallo verdastro le parti superiori sono grigio oliva, sottocoda giallo. 63 Distribuzione e habitat Distribuita in buona parte dell'Europa,Asia e Africa nord occidentale, in Italia è stanziale e nidificante. Il suo habitat sono le regioni montuose e collinari ma comunque sempre molto legata all'acqua, fiumi, torrenti, fossi. Canapiglia La canapiglia (Anas strepera) è un anseriforme della famiglia degli Anatidi. Aspetti morfologici È un'anatra di superficie con caratteristico specchio alare bianco e nero. Il maschio è grigio scuro fittamente striato, la femmina bruna macchiata di nero, simile al giovane. Il becco del maschio è scuro, più chiaro quello della femmina, le zampe sono giallo arancio. La lunghezza totale è di 46-56 cm e l'apertura alare di 84-95 cm. Pesa 470-1300 g. Distribuzione e habitat Specie migratrice e sedentaria, diffusa in Eurasia e Nordamerica, in Europa evidenzia una distribuzione puntiforme, soprattutto nelle parti sudoccidentali. In Italia nidifica con una popolazione di 20-50 coppie, mentre è più comune come svernante, con 4000-5500 individui censiti annualmente. Frequenta zone umide d'acqua dolce e salmastra, come paludi, stagni, laghi, lagune ecc., purché ricoperte da adeguata vegetazione emergente. Si osserva raramente in mare. 64 Cannaiola La Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus, Hermann 1804), è un uccello della famiglia dei Sylviidae Aspetti morfologici la cannaiola misura circa 13-14 cm e presenta una colorazione marroncino, molto chiara, del piumaggio. Le zampe sono scure anche se di colore molto variabile dal bruno al grigio al carnicino. Durante il canto, la Cannaiola tiene le penne sulla fronte solitamente sollevate e la coda non è abbassata. Distribuzione e habitat La Cannaiola comune è diffusa in tutta l'Europa, nell'Asia Minore e in Italia risulta essere di passo estivo. Per molti aspetti risulta molto simile al cannareccione, con l'eccezione che la cannaiola presenta delle dimensioni molto più piccole rispetto a questo ultimo. Riguardo all'habitat, è un uccello meno esigente rispetto al cannareccione, infatti, si può trovare con molta facilità, in prossimità di qualsiasi corso d'acqua dolce, e la sua presenza non è legata a quella dei canneti caratteristica questa ultima fondamentale per il cannareccione. Capinera La capinera (Sylvia atricapilla, Linnaeus 1758) è un Silvide diffuso e comune che vive nell'Europa settentrionale temperata. Aspetti morfologici È un silvide robusto, principalmente dal piumaggio grigio. Sebbene molti silvidi siano identici nel sesso, diverse specie del genere Sylvia hanno piumaggi diversi per maschio e femmina. Il maschio ha un capo nero mentre la femmina ce l'ha marrone chiaro. 65 Distribuzione e habitat Questo piccolo passeriforme è un uccello migratore e quelli della fascia settentrionale e centrale svernano in Europa meridionale e in Africa settentrionale dove sono presenti anche popolazioni locali. È più paffuto della maggior parte dei silvidi, in parte perché si nutre di piccole bacche come anche della dieta di insetti più comune per i silvidi. Tra le popolazioni locali europee, è degna di attenzioni la sottospecie Sylvia a. heineken che è diffusa nella Penisola Iberica, Madeira, Canarie, Marocco, Algeria; differisce dalla nostrana Sylvia a. atricapilla per le minori dimensioni, e per il piumaggio più scuro. Codirossone Il Codirossone (Monticola saxatilis, Linnaeus 1766) è un uccello della famiglia dei Turdidae. Aspetti morfologici Le dimensioni medie rientrano tra i 55 grammi di peso, e i 19 cm di lunghezza, dimorfismo sessuale ben evidente, specie nei mesi della riproduzione, il maschio ha la testa turchese, petto e coda arancio scuro, ali scure (quasi nere) e groppone bianco; la femmina invece è marrone, maculata in petto, con la coda castano arancio. Il maschio d'inverno perde il turchese ed è simile alla femmina, tranne che per un petto rossiccio. Distribuzione e habitat E' un visitatore estivo in Europa, si può incontrare in tutta Italia nel periodo della riproduzione, gradisce le zone di montagna al di sopra dei 300 metri s.l.m con pareti nude ed assolate, e le aree con vegetazione sparsa. Sverna in Africa a sud del Sahara. 66 Codone Il codone comune (Anas acuta Linnaeus 1758) è un'uccello della famiglia delle Anatidi. Aspetti morfologici Il maschio durante il periodo riproduttivo è particolarmente riconoscibile: corpo grigio pallido, petto bianco che prosegue con una svirgolata su ogni lato del collo e testa marrone con riflessi ramati. Il dorso è grigio variegato fulvo, il ventre camoscio e nero, lunga coda aguzza composta da lunghe penne di color grigio e al centro in particolare da due penne verde scuro che possono raggiungere i 10 cm di lunghezza lo specchio delle penne remiganti interne è verde scuro con riflessi bronzei orlato di arancione. Le femmine sono marroni variegate di nero con sfumature rossicce, la loro coda è meno aguzza. Il collo è lungo, il becco è grigio tendente al celeste. Oltre al periodo di riproduzione, il maschio somiglia alla femmina; sono anatre relativamente grandi ma snelle. Distribuzione e habitat Questo anatide predilige i grandi spazi aperti come estuari di fiumi, lagune, zone paludose e tundre; è attivo soprattutto la sera o di notte. È diffuso nel nord dell'Europa, nel nord dell'Asia, in gran parte del Canada, in Alaska e nella parte centrale degli Stati Uniti. Durante l'inverno, questa anatra migra verso sud per svernare in regioni più temperate, coprendo distanze enormi e spingendosi talvolta sino all'equatore. 67 Falco Pecchiaiolo Il falco pecchiaiolo occidentale (Pernis apivorus), detto dialettalmente anche adorno, è un uccello rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridi. Aspetti morfologici E’ grande all'incirca quanto una poiana e il suo piumaggio è assai variabile con tre caratteristiche bande scure sulla coda. Distribuzione e habitat Il falco pecchiaiolo occidentale è un uccello migratore di lunga distanza che trascorre l'inverno a sud del Sahara e giunge in Europa a primavera per nidificare passando soprattutto dallo stretto di Gibilterra, dalla Sicilia e lo Stretto di Messina, e dalla Turchia (ad ovest ed est del Mar Nero). Fanello Il Fanello (Carduelis cannabina, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Fringillidae, apprezzato per il canto. Aspetti morfologici I colori vanno dal bruno del dorso al rosso vivo di fronte e petto (solo i maschi e non in cattività), dal grigio del disegno facciale al bianco della banda alare, oltre le remiganti nere. Normalmente raggiunge i 13 cm. di lunghezza, ed il peso di circa 21 grammi. 68 Distribuzione e habitat Lo si trova nelle regioni italiane, oltre che in quasi tutta Europa, Africa del nord ed in Asia minore, in genere preferisce gli spazi aperti, non di pianura. Fiorrancino Il Fiorrancino (Regulus ignicapillus Temminck, 1820) è un uccello della famiglia dei Regulidae. Aspetti morfologici È probabilmente il più piccolo uccello italiano. Parti superiori verdi. Ventre bianco. Tinta dorata sui lati del collo. Si distingue dal Regolo per il sopracciglio bianco che borda la cresta arancione. L'occhio è traversato da una striscia nera che nei giovani si distingue appena. Frequenta boschi, ma anche vegetazione bassa e zone umide. Si ciba di insetti, aracnidi, miriapodi, molluschi e larve. Appende il nido a rami di conifere, alberi cedui e cespugli. 69 Distribuzione e habitat Vive in Eurasia ed Africa del nord, in Italia nidifica dovunque ci siano boschi e foreste, in media montagna (1500/2000 m s.l.m.). Nell'arcipelago Toscano nidifica sicuramente all'Elba e probabilmente a Capraia, Giglio e Gorgona, sverna a Giannutri e Pianosa. Frullino Il frullino (Lymnocryptes minimus, Brunnich 1764) è un uccello della famiglia degli Scolopacidae. Aspetti morfologici Il Frullino ha dimensioni piccole, forme slanciate ed eleganti, becco lungo, diritto e sottile, coda cuneata. Il piumaggio in entrambi i sessi è brunastro con riflessi verdastri e purpurei nelle parti superiori è leggermente barrato in quelle inferiori, becco carnicino con apice scuro, zampe verdastre. In volo è simile al Beccaccino, dal quale si distingue per le minori dimensioni e il becco più corto, il volo più lento e rettilineo; inoltre, quando si alza in volo non emette alcun richiamo. Lunghezza cm 17-19, peso gr 40-55. Distribuzione e habitat Frequenta acquitrini erbosi, prati allagati, risaie, marcite, rive paludose di laghi, fiumi, stagni, specchi d'acqua artificiali, piccole zone umide anche d'alta montagna, zone salmastre costiere. Specie migratrice distribuita come nidificante in Europa nord-orientale ed Asia settentrionale. I quartieri di svernamento comprendono le regioni mediterranee, l'Africa fino all'Equatore e l'Asia meridionale. In Italia è di passo in settembreottobre e in marzo-aprile; localmente sosta anche per tutto il periodo invernale. 70 Gallinella d’Acqua La gallinella d'acqua (Gallinula chloropus, Linnaeus 1758) è una specie della famiglia dei Rallidi. Aspetti morfologici La gallinella si riconosce per il piumaggio nero, il becco giallo dotato di una cera rossa alla base dello stesso. Le ali chiuse presentano una striscia di penne bianche, come pure è bianco il posteriore. La lunghezza supera i 30 cm. I piedi sono dotati di dita molto lunghe, le zampe sono di colore giallo verdastro. Distribuzione e habitat La gallinella è molto diffusa. Nidificante e sedentaria in Europa centrale, in Europa meridionale e in Europa occidentale. Nidificante estiva in Europa orientale. Non è considerata una specie in pericolo. Frequenta luoghi umidi: stagni, laghi, rogge e fossati e in generale terreni umidi e acque che scorrono lentamente con molte piante acquatiche. Magnanina La Magnanina (Sylvia undata, Boddaert , 1783) è un uccello insettivoro appartenente alla famiglia dei Sylviidae. Aspetti morfologici Il maschio ha coda lunghissima, sempre alzata e spesso aperta a ventaglio, testa e dorso grigio lavagna che sfumano nel bruno scuro del dorso.. Gola, petto e fianchi color vinaccia punteggiati di bianco. Anello palpebrale rosso-arancio. La femmina ha una colorazione simile ma meno intensa. I giovani sono più chiari e bruni. Tipico volo lento con ali vibranti e coda ciondoloni. Vive nei ginestreti, nei boschi e in Lecce basse. 71 Distribuzione e habitat La Magnanina vive in Europa, ed Africa del nord, in Italia nidifica al di sotto della Pianura Padana, in habitat collinari formati da brughiere Merlo Il Merlo (Turdus merula, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Turdidae. Aspetti morfologici La specie è caratterizzata da un marcato dimorfismo sessuale: il maschio è lungo fino a 25 centimetri e presenta un piumaggio in genere completamente nero o marrone scuro; il becco, le zampe e il contorno degli occhi sono di un giallo acceso tendente all'arancione mentre la femmina è di colore bruno scuro, con la gola più chiara, striata.Il maschio immaturo è nero opaco con becco scuro,opaco Distribuzione e habitat Dopo il passero il Merlo è il passeriforme più diffuso in Europa ed in Italia. È diffuso in tutto il territorio europeo ad esclusione della Scandinavia settentrionale. È inoltre presente in Asia, in Africa nord-settentrionale, nelle Canarie e nelle Azzorre. Durante gli inverni si trasferisce dai paesi più settentrionali in quelli più caldi, mentre nelle zone temperate come l'Italia è presente tutto l'anno. Vive generalmente nei boschi con sottobosco, nei frutteti e nei vigneti, ed è comune presso tutte le zone coltivate. Il Merlo dal collare predilige le zone montuose dove si è adattato bene al clima. 72 Moretta La Moretta (Aythya fuligula, Linnaeus 1758) è un uccello anseriforme appartenente alla famiglia degli Anatidi. Aspetti morfologici Il maschio adulto è tutto nero ad eccezione dei fianchi bianchi e del becco grigio-azzurro. Ha un ciuffo ben visibile sulla testa. La femmina adulta è bruna con i fianchi più pallidi e si confonde più facilmente con altre anatre tuffatrici. Distribuzione e habitat La moretta eurasiatica nidifica largamente in tutta l'Eurasia temperata e settentrionale. Si può osservare occasionalmente anche come visitatrice invernale sia sulle coste degli Stati Uniti che su quelle del Canada. Si crede che abbia allargato il suo areale tradizionale in seguito all'aumento della disponibilità di acque dolci dovuta all'estrazione di ghiaia e alla diffusione di cozze d'acqua dolce, il suo cibo preferito. Queste anatre sono migratrici nella maggior parte del loro areale e svernano nelle regioni più miti dell'Europa meridionale e occidentale, dell'Asia meridionale e, per tutto l'anno, in quasi tutto il Regno Unito. In inverno, sulle acque aperte, possono formare grandi stormi. Il loro habitat di nidificazione è nei pressi delle paludi e dei laghi con abbondanza di vegetazione per nascondere il nido. Si trovano anche sulle lagune costiere, sulle coste del mare e sugli stagni riparati. 73 Pavoncella La pavoncella (Vanellus vanellus) è un uccello appartenente alla famiglia dei Caradridi. Aspetti morfologici Alto: da 28 a 31 cm Apertura alare: da 70 a 76 cm Peso: da 150 a 300 g Le piume del dorso sono nere con riflessi bronzei, rosso-verdi. Bianca nella parte inferiore, con il sotto coda marrone e petto nero. Le gambe sono rosa pallido. La testa molto elegante con il lungo ciuffo (10 cm), largo sopraciglio bianco e becco nero. In volo le ali presentano una caratteristica forma arcuata. Distribuzione e habitat Frequenta le pianure, i vasti territori coltivati a campi e zone parzialmente umide, ma la si incontra anche nelle foreste di pini e nei pascoli, fino a quote medio alte, nella stagione invernale e durante il passo. L'habitat, molto vasto, comprende l'Eurasia settentrionale, il Giappone e il nord Africa. Particolarmete comune in Olanda dove nidifica in gran numero. Si riproduce normalmente nell'europa centrale e orientale, mentre sverna nell'europa occidentale e meridionale e nord Africa. Picchio Muratore Il picchio muratore (Sitta europaea, Linnaeus 1758) è un uccello passeriforme, di circa 14 cm di lunghezza per 22-25 g di peso. Al contrario di quello che può suggerire il suo nome, non appartiene alla famiglia dei picchi. Aspetti morfologici Il piumaggio è vivace. Grigio-blu sul capo, sul dorso, le ali e la coda, mentre l'addome è color arancio. Le guance e la gola sono bianche; una striscia nera attraversa gli occhi fino ad arrivare al becco anch'esso nero, lungo, appuntito e molto robusto. La coda e le zampe sono relativamente corte. 74 Distribuzione e habitat È diffuso in quasi tutta l'Europa centrooccidentale e meridionale, e in alcune zone del nord Africa e del Medio-oriente. In Italia è diffuso ovunque, tranne che in Sardegna. Vive nei parchi di latifoglie (più difficilmente nei boschi di conifere), ma è possibile incontrarlo nei parchi, giardini e frutteti in prossimità dei centri abitati. Sterpazzolina La Sterpazzolina (Sylvia cantillans, Pallas 1764) è un uccello insettivoro appartenente alla famiglia dei Sylviidae. Aspetti morfologici la Sterpazzolina ha una colorazione del piumaggio delle parti superiori grigio cenere; le timoniere esterne sono bianche. Il maschio presenta una striscia bianca all’inizio del corpo che divide la colorazione grigiastra del capo da quella castano rosato dell’alto petto e della gola. L’addome e il sottocoda sono chiari. Gli individui giovani e le femmine presentano una colorazione più chiara, rosa fulvo inferiormente, con la striscia bianca meno evidente. Distribuzione e habitat La Sterpazzolina vive in Europa dell'ovest, ed Africa, in Italia nidifica al di sotto della Pianura Padana, in habitat di media montagna formati da brughiere, e spazi aperti con cespugli, ma anche nelle vicinanze di ambienti antropizzati. 75 Rondine Comune La rondine comune (Hirundo rustica, Linnaeus 1758) è un piccolo uccello migratore dell' ordine dei passeri presente in Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe. È spesso chiamata solamente con il nome di rondine, che non è sbagliato, ma indica più ampiamente tutta la famiglia Hirundinidae. Aspetti morfologici La rondine comune è un uccello piccolo e agile, lungo circa 18 cm. Questo uccello presenta una coda lunga e biforcuta, ali curve e aguzze e un piccolo becco diritto di color grigio scuro. E’ di colore blu scuro (quasi nero) sul dorso, grigiastro sul ventre ed ha una striscia rossa sulla gola, separata dal ventre da una fascia blu-grigia. Distribuzione e habitat La popolazione di rondini comuni, in America del Nord, è notevolmente aumentata durante il ventesimo secolo con la crescente disponibilità dei luoghi di riproduzione artificiali. Negli ultimi anni, si è avuto un declino graduale di rondini nelle zone europee e nordamericane, dovuto all'intensificazione agricola e all'uso di pesticidi che riduce il numero di insetti, e quindi anche il numero di rondini. Tuttavia, rimane un uccello molto diffuso e piuttosto comune in tutto il mondo. Rondine Montana La rondine montana (Ptyonoprogne rupestris, Scopoli 1769) è un uccello della famiglia degli Hirundinidae. Aspetti morfologici Si può confondere con il topino, però è leggermente più grande, può raggiungere i 15 cm di lunghezza, ed i 22 grammi di peso. 76 Distribuzione e habitat La rondine montana vive in Europa, Asia, ed Africa del Nord, in Italia nidifica in zone di montagna, in habitat in cui è possibile fare il nido, dove ci sono edifici radi, o costoni rocciosi. Sordone Il Sordone (Prunella collaris, Scopoli 1769) è un uccello della famiglia dei Prunellidae. Aspetti morfologici Simile a un passero, ma con becco sottile; il folto piumaggio ne rende la silhouette assai compatta. Il colorito bruno è ravvivato dalle strie bruno rossastre dei fianchi e dalla gola bianca macchiettata di nero, quest'ultima evidente solo negli adulti osservati a breve distanza. Distribuzione e habitat Vive in Eurasia, ed Africa del nord, in Italia lo si trova e nidifica sulle Alpi e sugli appennini, dove ci siano spazi aperti. 77 Zigolo Muciatto Lo zigolo muciatto (Emberiza cia, Linnaeus 1766), della famiglia degli Emberizidae, che nidifica in zone montagnose dell'Italia escluso la Sardegna, da Aprile ad Agosto. Aspetti morfologici Lungo circa 16 cm e con apertura alare di 25 cm, è caratterizzato dalla gola e dalla testa grigio cenere con una sottile stria nera al vertice, attraverso e sotto l'occhio. Le parti superiori sono castane striate di nero, il groppone è castano senza strie, le parti inferiori sono castano fulve. La femmina è più opaca e più bruna, con petto e fianchi leggermente striati; il giovane ha piumaggio simile alla femmina. Distribuzione e habitat Alle quote più basse nidifica frequentemente in orno-ostrieti e querceti misti strutturati a boscaglia e negli ambienti di transizione tra questi e i consorzi più o meno evoluti, mentre alle massime altitudini penetra nelle associazioni ad arbusti contorti radi. Sembra essere meno comune nel settore alpino occidentale rispetto a quello orientale. Lo Zigolo muciatto è presente in tutti i Parchi che comprendono zone alpine e prealpine. In inverno amplia la sua diffusione alla parte collinare e planiziale della regione, dove è possibile osservarlo con maggiore frequenza nelle zone di brughiera (Parco Pineta, Parco Groane, Parco della Brughiera, parte nord del Parco del Ticino) o lungo i corsi fluviali. Nell'Europa occidentale, compresa l'Italia, si manifestano soprattutto movimenti di transumanza, con una parte della popolazione che abbandona le stazioni più elevate e si spinge a svernare in collina o lungo i corsi d'acqua delle valli. 78 Avifauna Svernante Alzavola L'Alzavola (Anas crecca, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia delle Anatidae. Aspetti morfologici L'Alzavola è l'anatra più piccola fra quelle europee. La colorazione del maschio è variegata e va dal verde delle fascia che circonda l'occhio al marrone rossiccio del resto della faccia. il petto è bianco sporco maculato di macchie nere. Le ali, marrone scuro e grigie, presentano uno specchio verde. La femmina è quasi totalmente bruna, eccetto lo specchio alare verde che è comune al piumaggio del maschio. Distribuzione e habitat Presente in centro Europa. Di passo, nidificante e svernante in Italia. Molto più diffidente di altre specie delle sue famiglie è difficile trovarla nei parchi e nei giardini, ma preferisce acque interne isolate in estate, mentre si disperde nelle acque aperte e lungo le coste in inverno. È nota per la sua attitudine a tuffarsi. È più facile trovarla in grandi e rumorosi stormi, in laghi circondati da canneti, dove vengono costruiti i nidi. Beccaccia La Beccaccia (Scolopax rusticola, Linnaeus 1758) è un uccello dell'ordine dei Caradriformi, famiglia degli scolopacidi. Aspetti morfologici È caratterizzata da un becco a punta di 6-8 cm. ed un peso tra i 250 ed i 380 gr, ha una colorazione mimetica che ben si adatta all'ambiente che frequenta, quindi colore marrone variamente barrato di nero e giallastro. 79 Distribuzione e habitat L'areale della beccaccia euro-asiatica comprende l'Europa fino alle isole atlantiche (Azzorre, Canarie) e le isole britanniche, l'Asia fino alla Cina, Mongolia, e Tibet. In Italia si trova nel periodo dello svernamento, tra ottobre e marzo, nei boschi, meglio se misti a caducifoglie, con prevalenza di betulle, carpini, frassini, querce, robinie, castagni, ontani, larici e faggi, ma anche abeti, e pini, in primavera nidifica in un'ampia fascia di territorio che comprende il nord Europa e l'Asia centrale. Solo eccezionalmente nidifica sulle Alpi e ancor più raramente sugli Appennini. Beccaccino Il Beccaccino (Gallinago gallinago Linnaeus, 1758) è un uccello della famiglia delle Scolopacidae. Aspetti morfologici Ha un becco lungo e sottile, raggiunge in media una lunghezza di 28 cm ed un peso di 250 g. con una apertura alare di 49 cm. Ha un piumaggio variegato con tinte brune, rossicce e crema. Il capo è compresso lateralmente, gli occhi molto spostati indietro. Zampe lunghe e verdastre. Coda con poco bianco ai lati. Distribuzione e habitat Praticamente tranne che in Oceania è visibile in tutto il mondo, in Italia ci sono rari casi di nidificazione in ambienti palustri, durante la migrazione e lo svernamento gli habitat sono diversi, tranne che nei boschi si adatta dovunque, anche se predilige paludi, prati umidi, praterie e risaie. 80 Beccamoschino Il beccamoschino (Cisticola juncidis, Rafinesque 1810) è un uccello della famiglia delle Cisticolidae. Aspetti morfologici Il beccamoschino (Cisticola juncidis) è lungo circa 11 cm ed è caratterizzato da un piumaggio nelle parti superiori di colore bruno-olivastro a strisce, con il groppone rossiccio, e nelle parti inferiori bianco, con il petto, i fianchi ed il sottocoda fulvi. Il volo è formato da un susseguirsi di curve, e quando è in volo emette un fischio acuto e forte. Nell'erba si muove con grande velocità. Distribuzione e habitat Lo si trova in Eurasia meridionale, ed in quasi tutta l'Africa. In Italia nidifica soprattutto sulla zona costiera, ma anche all'interno, in habitat costituiti da aree aperte, come pascoli, zone coltivate, e praterie, mai al di sopra della zona collinare. E' un frequentatore delle zone asciutte e palustri ricche di erbe, cespugli nonché nei campi coltivati a cereali e nelle praterie. Cinciarella La Cinciarella (Cyanistes Caeruleus, Linnaeus 1758) è un uccellino passeriforme appartenente alla famiglia dei Paridi (Paridae). Aspetti morfologici È lunga circa 10.5-12 cm e pesa intorno ai 12 gr. Il piumaggio è molto vivace, presentando per entrambi i sessi una colorazione blu cobalto sulla nuca, sulle ali e sulla coda, verdastra sul dorso, una mascherina bianca, attraversata da una linea nera all’altezza degli occhi, e petto giallo zolfo. Ha il becco nero a punta e zampe corte e robuste grigio-blu. I giovani sono molto più gialli degli esemplari adulti. 81 Distribuzione e habitat Molto popolare in Italia e in Europa, ma anche in alcune zone dell’Africa nord-occidentale del medio oriente e, vive prevalentemente nei boschi collinari e pianeggianti, ma è anche un assiduo frequentatore di frutteti e giardini dove è possibile ammirarla nelle sue acrobazie tra i rami, alla ricerca di cibo. Evita gli spazi aperti per paura dei rapaci e se lo fa si innalza parecchio. Cormorano Il cormorano (Phalacrocorax carbo, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Phalacrocoracidae. Aspetti morfologici Il cormorano è un uccello di grandi dimensioni con corpo nero e un becco ad uncino. Il peso Varia da 1,5 kg fino a 5,3 kg. La lunghezza può variare da 70 a 102 cm e l'apertura alare da 121 a 160 cm. Ha un lungo collo a S elastico che permettere di far passare pesci grandi fino all'esofago. Gli adulti si distinguono dai giovani dal piumaggio marroncino. Le zampe, con grandi membrane, gli danno una grande spinta sott'acqua. Distribuzione e habitat Il cormorano può essere osservato in quasi tutti i continenti, in Italia esistono nidificazioni sparse, ma sempre in ambienti con vicinanza d'acqua, sia interni come laghi e fiumi, che sulla costa. La maggior parte dei cormorani emigra all'inizio della primavera, per la riproduzione, nell'emisfero Sud. 82 Germano Reale Il Germano reale (Anas platyrhyncos, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia delle Anatidae, Aspetti morfologici Questa specie è caratterizzata da uno spiccato dimorfismo sessuale. Nel maschio, durante il periodo nuziale il capo e la parte superiore del collo sono di color verde splendente, uno stretto collare bianco a metà del collo separa la testa dal petto e dalla parte superiore del dorso che sono di un colore bruno-porporino, i fianchi e il ventre sono argentati, le spalle sono biancogrige, l'alto dell'ala è grigio, la parte inferiore del dorso grigio-nera come il groppone e le parti inferiori finemente marezzate di nericcio sul fondo bianco-grigiastro, le copritrici superiori sono di color verde-nero e si arricciano verso l'alto. Le inferiori nero-velluto e le penne remiganti grigio-cupo alla base terminano con uno specchio blu-violaceo orlato di bianco. L'occhio è bruno-chiaro, il becco giallo-verde ed il piede rosso-pallido.La femmina ha colori mimetizzanti: macchiata di bruno e marrone scuro, becco bruniccio, sopracciglio marrone scuro, gola beige, i fianchi hanno una colorazione più chiara: beige chiazzato marrone; le penne timoniere sono beige rigate marrone, lo specchio è blu-violaceo bordato di bianco, le zampe sono di colore arancione spento, meno vivo rispetto a quelle del maschio. 83 Distribuzione e habitat Vive nelle zone umide d'acqua dolce: paludi, stagni, laghi e fiumi calmi, in tutte le regioni temperate e subtropicali dell' America settentrionale, d'Europa, dell'Asia. Vive sull'acqua, e va sulla terra ferma soltanto per la nidificazione ed il riposo. Le popolazioni boreali svernano al sud ad esempio, gli esemplari dell'Europa settentrionale svernano nella parte centro meridionale del continente, tuttavia alcuni esemplari non migrano, in alcune regioni come il nord d'Italia sono stanziali. Questo fenomeno sembra in aumento, particolarmente nelle città dove i germani reali sembrano trovare un'alimentazione sufficiente. Lucherino Il Lucherino eurasiatico (Carduelis spinus, Linnaeus 1758) è un colorato fringillide che si trova nelle regioni europee ed asiatiche. Aspetti morfologici Il dimorfismo sessuale nel lucherino è evidente, il maschio si presenta con la fronte, la calotta ed il pizzetto di colore nero, assenti nella femmina. Altro segno distintivo è il lipocroma giallo maggiormente diffuso nella livrea degli individui di sesso maschile. I piccoli sono simili alle femmine ed assumono a muta ultimata la tipica colorazione adulta. Generalmente è lungo circa 12 cm e pesa 14 grammi Distribuzione e habitat Il lucherino è diffuso in tutta Europa ad eccezione delle estreme regioni del nord della Scandinavia e dell'Islanda, in parte dell'Asia e nel nord Africa. Nel nord Africa migra durante la stagione fredda così come nell'Europa del sud ed in Medio Oriente. Prediligge i boschi di conifere particolarmente quelli formati da Larici e Abeti Rossi, ma gradisce molto anche i semi di Ontano e Betulla, oltre a quelli delle composite. 84 Marangone Il Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia delle Phalacrocoracidae. Aspetti morfologici Phalacrocorax aristotelis è un uccello marino costiero, della famiglia delle Phalacrocoracidae, la lunghezza che raggiunge i 75 cm. Il becco è sottile ed allungato. Il corpo si presenta di un colore nero lucido. I giovani hanno il piumaggio ventrale biancastro. Le zampe sono palmate grigio-nerastre. Il ciuffo da cui la specie prende il nome è presente solamente in inverno durante il corteggiamento. Distribuzione e habitat Habitat ed Ecologia Specie tipicamente marittima che nidifica su piccole isole lungo le coste in zone ripide e irraggiungibili. Si osserva spesso negli scogli dove sosta generalmente con le ali aperte. I luoghi di pesca sono quasi sempre in corrispondenza di golfi e baie riparati, anche se talvolta può spingersi al largo. Distribuzione Il Marangone dal ciuffo è una specie politipica presente nel Mediterraneo e nel Mar Nero con la sottospecie meridionale (Phalacrocorax aristotelis desmarestii). In Italia si riproducono circa 2.000 coppie, distribuite principalmente in Sardegna nelle Pelagie (Lampedusa). Nell’Arcipelago Toscano è concento a Capraia (15-20 coppie dal 2005) e a Pianosa (3-4 coppie nel 1998 sono diventate 20 del 2005), nelle altre isole e isolette non dovrebbero essere presenti più di 10-15 coppie. Migliarino di Palude IL Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia degli Emberizidae. Aspetti morfologici La schiena di questo zigolo è simile a quella di altri uccelli della sua specie, quindi ha delle striature marroni e nere, poi ha un cappuccio nero sulla testa che termina con un collare bianco, petto e ventre sono chiari, il becco è conico da granivoro. 85 Distribuzione e habitat Dal nome italiano, si capisce che il suo habitat naturale sono le zone dove c'è acqua, non è un uccello molto comune in Italia, sono poche le coppie nidificanti, nel resto del mondo lo si può trovare nell'Emisfero nord, di Europa, Asia, ed Africa. Porciglione Il porciglione (Rallus aquaticus, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Rallidae. Aspetti morfologici Gli adulti sono lunghi 23 - 26 cm e hanno principalmente parti superiori marroni e parti inferiori bluastre con barre nere sui fianchi. Il corpo è appiattito lateralmente per facilitare il passaggio tra i giunchi. Hanno piedi lunghi, una coda corta e un ciuffo rossastro sottile di (3 - 4,5 cm) di lunghezza. Le gambe sono giallastre. Gli uccelli immaturi sono simili agli adulti ma il bluastro viene rimpiazzato da un cremisi. Distribuzione e habitat Il suo habitat preferito sono le paludi e i canneti in Europa e in Asia. Nidifica in luoghi asciutti in una vegetazione di palude deponendo fino a una decina di uova. Le popolazioni più settentrionali e orientali sono migratori ma i porciglioni sono residenti stabili nell'Europa meridionale e occidentale con numeri in aumento per i migratori invernali. 86 Rampichino Il Rampichino comune (Certhia brachydactyla, Brehm 1820) è un uccello della famiglia dei Certhiidae. Aspetti morfologici Simile al Rampichino alpestre, è di taglia molto piccolo anche lui, infatti è 12,5 cm lungo e pesa mediamente 10 grammi. Distribuzione e habitat In Italia è visibile in tutte le regioni (tranne che in Sardegna), dove ci sono boschi e foreste tra i 1000 e i 2000 metri di altitudine, ma anche parchi cittadini. Nel resto del mondo lo si trova in Eurasia (tranne che nella penisola scandinava) e nelle isole del Nord; al meridione può arrivare fino in Africa del nord. Saltimpalo Il saltimpalo (Saxicola torquata, Linnaeus 1766) è un uccello della famiglia dei Muscicapidae. Aspetti morfologici Il saltimpalo è lungo circa 12 cm e pesa fino a tredici grammi. Il maschio ha una testa nera e un anello bianco nel collo. La parte anteriore è colorata di rosso arancio. Le femmine hanno tutto il corpo di un colore più opaco. 87 Distribuzione e habitat Vive su superfici aperte con singoli arbusti, per esempio in brughiere o praterie alte. La sua residenza invernale è l'Europa merdionale e Occidentale. In Europa centrale e orientale il saltimpalo è presente da marzo a novembre. La specie frequenta ambienti aperti: incolti, brughiere, prati, campi a coltura estensiva... Necessita della presenza di cespugli, arbusti, erbe folte, paletti (da cui il nome). Da queste postazioni il maschio può cantare per segnalare il proprio territorio.. Smergo Minore Lo smergo dal petto rosso serrator) è un'anatra tuffatrice. (Mergus Aspetti morfologici Lo smergo dal petto rosso adulto è lungo 5258 cm ed ha un'apertura alare di 67-82 cm. Ha una cresta appuntita ed un becco rosso lungo e sottile dai margini seghettati. I maschi adulti hanno la testa scura con riflessi verdi, collo bianco con petto rugginoso, dorso nero e regioni inferiori bianche. Le femmine adulte hanno la testa rugginosa ed il corpo grigiastro. I giovani sono come la femmina, ma sono privi del collare bianco ed hanno una macchia sulle ali più piccola. 88 Distribuzione e habitat Il suo habitat di nidificazione sono i laghi e i fiumi d'acqua dolce lungo tutto il Nordamerica settentrionale, la Groenlandia, l'Europa e l'Asia. Nidifica sul suolo in luoghi riparati nei pressi dell'acqua. È un migratore e molti degli individui che nidificano a settentrione passano l'inverno nelle acque costiere del lontano sud. Spioncello Lo Spioncello (Anthus spinoletta, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia Motacillidae. Aspetti morfologici Uccello dall'aspetto slanciato con coda e becco lunghi; Testa affusolata, il becco nero, l'unghia posteriore è abbastanza lunga. Raggiunge una lunghezza di circa 17 cm. peso 22 - 27 g. Capo grigio con assenza di striature, ha un sopracciglio ben marcato e la stria alare è appena percettibile; Parti superiori grigiastre uniformi, senza striature marcate; Parti inferiori biancastre, attraversate da striature più o meno pesanti sul petto e sui fianchi. Coda scura, con margini bianchi, due barre biancastre nette sulle ali scure. 89 Distribuzione e habitat Specie migratrice, localmente sedentaria, dispersiva; In Europa l'areale riproduttivo, coincide con i principali sistemi montuosi centro Meridionali. Sverna nell'Europa Occidentale a sud dell'areale, fino al bacino del Mediterraneo, e dell'Africa Settentrionale. In inverno frequenta ambienti costieri, e zone umide, nei pressi dei margini fangosi dei bacini idrici, nei letti fangosi dei dei torrenti, e le pozze d'acqua salmastre. In Italia è nidificante, sedentario parziale, migratore regolare, e svernante. Il suo principale habitat di nidificazione è costituito da ambienti aperti, come pascoli, e praterie d'altitudine, caratterizzate da vegetazione bassa e rada, predilige i pianori umidi al di sopra dell'alta vegetazione arborea. Storno Lo Storno (Sturnus vulgaris, Linnaeus 1758) è un uccello dell'ordine dei passeriformi. Aspetti morfologici Lo storno è lungo circa 20-23 cm, ha un'apertura alare di circa 35-40 cm e pesa circa 70-90 g. Il suo piumaggio in estate è nero lucente con riflessi violacei e verdi con le punte delle piume bianche, mentre in inverno il nero diventa meno brillante e i riflessi si attenuano. Il becco è aguzzo, giallognolo in estate, bruno in inverno, le zampe sono rossastre, la coda corta. L'unico carattere che differenzia i sessi è una macchia sulla base del becco che è azzurra nei maschi, rossastra nelle femmine. 90 Distribuzione e habitat Lo storno è originario dell'Eurasia e dell'Africa settentrionale ma è stato portato dall'uomo anche in Nord America, Australia dove, grazie alla sua duttilità, si è adattato perfettamente. In Italia i primi avvistamenti di storno risalgono alla fine dell'Ottocento in Friuli e da allora la sua espansione non ha subito battute d'arresto, se si pensa che secondo alcune fonti oggi in Italia svernerebbero più di un milione di coppie. Vive nelle campagne ma anche nelle città e nei villaggi. Durante l'estate predilige luoghi che presentino cavità per nidificare. Svasso Maggiore Lo svasso maggiore (Podiceps cristatus) è una specie di uccello della famiglia dei podicipedi. Aspetti morfologici Gli svassi maggiori sono lunghi 46-51 cm e hanno un'apertura alare di 59-73 cm. Pesano dagli 800 ai 1400 g. In estate gli uccelli sono facili da riconoscere nel loro piumaggio variopinto. Hanno un collo lungo bianco in avanti, un viso bianco, un capo nero e un ciuffo rosso mattone e nero. Nel piumaggio non riproduttivo manca il caratteristico ciuffo variopinto. Distribuzione e habitat Gli svassi maggiori si trovano negli specchi d'acqua di pianura di tutta Europa (fino alla Scandinavia settentrionale e all'Islanda). Le popolazioni orientali sono uccelli migratori che svernano lungo le coste dell'Europa occidentale e meridionale. In Germania gli svassi maggiori sono prevalentemente uccelli stanziali, che emigrano pure lungo le coste in caso di laghi ghiacciati più a lungo. 91 Tordo Bottaccio Il tordo bottaccio (Turdus philomelos, C.L. Brehm 1831) è un uccello della famiglia dei Turdidae. Aspetti morfologici Raggiunge i 22 cm di lunghezza ed i 75 grammi di peso. In volo il sottoala è di colore camoscio, coda e dorso di colore marrone chiaro, fianchi e petto di colore chiaro, quasi bianco, con i classici puntini neri dei tordi, che in genere non raggiungono il ventre. Distribuzione e habitat E' presente in gran parte del nord Europa (Francia, Regno Unito, Scandinavia, Germania e Russia alpi italiane) nel periodo estivo dove nidifica, mentre sverna delle regioni del mediterraneo (Italia, Spagna, Croazia, Grecia e nord Africa). In Italia è presente ad iniziare da i primi di ottobre sino tutto marzo. È copioso nelle aree collinari del centrosud dove si nutre principalmente di olive e bacche. Tuffetto Il tuffetto (Tachybaptus ruficollis, Pallas 1764) è un uccello acquatico dell'ordine dei podicipediformi, affine allo svasso ma di più modeste proporzioni, essendo lungo 27 cm. Aspetti morfologici E' il più piccolo tra gli svassi europei, il tuffetto è difficile da avvistare sia per le sue dimensioni ridotte sia per la sua abitudine di immergersi spesso. Si presenta tozzo e con collo corto, spesso con le piume del sottocoda arruffate. In estate la gola e le guance assumono la tipica colorazione castana mentre in inverno è quasi completamente bruno-grigio. E' sempre presente una piccola macchia bianca alla base del becco. 92 Distribuzione e habitat Nidifica nella fascia temperata dell'Europa e dell'Asia e sverna in Africa e nelle regioni mediterranee. Frequenta le acque dolci, soprattutto quelle ferme, dove vive nascosto tra la vegetazione acquatica lungo le rive. Verdone Il verdone (Carduelis chloris chloris, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei fringillidi. Aspetti morfologici Ha un becco largo alla base, corto e duro, è di colore verde con sfumature gialle accentuate, sul ventre, sulla groppa, sulle ali e coda, è presente del nero su ali e coda, la femmina è meno colorata, ha molto meno lipocromo giallo, i giovani sono di colore bruno/verde con striature più scure, che perdono alla prima muta. Può raggiungere i 15 cm. di lunghezza, ed il peso di circa 25 grammi. Distribuzione e habitat Lo si trova in tutta Europa, in Africa del nord e in Asia minore, e tutta Italia. Si adatta in qualsiasi habitat, anche se predilige le zone al di sopra dei 1000 metri s.l.m.. 93 Avifauna Migratoria Airone Bianco Maggiore L'Airone bianco maggiore (Casmerodius albus, Linnaeus 1758), è una specie appartenente all'ordine dei Ciconiiformes e alla famiglia degli Ardeidae. Aspetti morfologici L'Airone bianco maggiore è il più grande tra gli Ardeidae presenti in Europa. Ha il piumaggio completamente bianco che non cambia nell'arco dell'anno. Il becco è generalmente giallo e le zampe sono di colore nerastro o giallo sbiadito alla base durante l'anno. Come tutti gli aironi ha però un abito nuziale nella stagione riproduttiva. In questo periodo il becco diventa nerastro e le zampe diventano più gialle fino a rossastre. Il piumaggio è più brillante e le piume si estendono come un ventaglio sulla parte inferiore del dorso. In volo appare molto massiccio e come tutti gli aironi tiene il collo piegato a S. Distribuzione e habitat In Italia è considerata specie migratrice regolare e in seconda istanza svernante e nidificante (dagli anni 90) in Nord Italia e Delta del Po. Frequenta ambienti umidi, specialmente i canneti, le praterie umide, le rive di laghi e fiumi; occasionalmente la si può trovare in zone marine come banchi di alghe e zone scoperte di marea. La si può trovare anche in zone agricole specialmente nelle risaie allagate. 94 Airone Rosso L'airone rosso (Ardea purpurea Linnaeus, 1766) è una specie di uccello della famiglia delle Ardeidae. Aspetti morfologici il corpo è scuro e allungato. La testa e il collo sono stretti e allungati. Il becco funziona come arpione per afferrare le prede. Le lunghe zampe gli consentono di spingersi nelle acque più profonde. Le dita lunghe e molto distanziate gli permettono di camminare facilmente sui terreni paludosi e sulla vegetazione acquatica. Il suo tipico collo, che egli allunga, fa da complemento ideale del becco, consentendogli di aumentare l'efficienza e la velocità del suo attacco alla preda. Può vivere anche 23 anni. Distribuzione e habitat Diffuso dalla Spagna alla Turchia É minacciato dalla caccia accidentale e dalla distruzione dei canneti spesso anche da incendi dolosi. Albanella Minore L'Albanella minore (Circus pygargus, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia degli Accipitridae. Aspetti morfologici Monotipica. Dicromismo sessuale. Lunghezza 43-47 cm. (coda 16-19) apertura alare 105-120 cm. Peso medio 230-495 g. Maschio, arti superiori grigio scuro. Primarie esterne nere; Femmine primarie interne e secondarie grige con barra scura evidente. Inferiormente biancastro con screziature ruggine sul petto e ventre. Testa e collo grigio cenere. Femmina, parti superiori brune, con sfumature piú chiare sulle ali. Codione bianco. Parti inferiori castano, con barratura scura sulle ali. Testa e collo castani. 95 Distribuzione e habitat L' Albanella minore è un uccello rapace abbastanza comune, che occupa un areale abbastanza vasto, infatti è visibile in quasi tutte le regioni, dei continenti europeo, africano, ed asiatico, in Italia nidifica in primavera inoltrata, in varie regioni del centronord, ma ne esistono delle nutrite colonie anche in Sardegna e nel Salento, i suoi habitat sono le zone collinari, ma con spazi aperti come terre coltivate, o pascoli. Frequenta in riproduzione canneti, paludi, brughiere e campi alberati, zone steppose, savane e coltivi durante lo svernamento. Questo accipitride è un migratore e si muove in stormo. Assiolo L'assiolo o assiuolo (Otus scops, Linnaeus 1758) è il più piccolo gufo europeo dopo la civetta nana. Aspetti morfologici Lunghezza: 18-21 cm peso 56-102 g. L'aspetto è annoverato tra gli strigiformi meglio definibili. L'assiolo ha un piumaggio finemente vermicolato e macchiettato di bruno grigiastro (color corteccia), che va dal grigio al marrone castagna sotto le ali con diverse chiazze bianche evidenti sul dorso. Il suo portamento è molto elegante. Gli occhi hanno un'iride color arancione tendente al giallo. Nella parte inferiore del corpo si trovano strisce nere che colpiscono. 96 Distribuzione e habitat I punti principali dell'espansione dell'assiolo sono lungo il Mar Mediterraneo con concentrazioni in Spagna, Croazia e in Turchia. Lo si può trovare anche in Africa del Nord, in Libia ed Egitto manca completamente. In Europa centrale le sue popolazioni raggiungono il confine settentrionale, L'assiolo è una specie termofila che utilizza ambienti aperti, talvolta anche aridi. Uliveti, foreste di pini, piccole radure di frassini, boschi, campagne alberate, parchi e giardini, in pianura ed in montagna sino al limite del castagno, anche presso le abitazioni umane. Balestruccio Il balestruccio (Delichon urbicum) è una specie di uccelli della famiglia delle rondini (Hirundinidae). Aspetti morfologici Il balestruccio è un uccello di appena 13-14,4 cm di lunghezza con un peso che va dai 15 ai 25 gr. Ala 10,8-11,5 cm; apertura alare 28-30 cm; coda 6,5-6,8 cm; tarso 9-10 mm; becco 9 mm. Il Balestruccio ha le parti superiori (la testa, il dorso, le ali e la coda) che sono di un bel nero-bluastro lucido. Le parti inferiori (groppone e sopraccoda) con le zampe fanno un contrasto color bianco farina e non presentano alcun collare. La coda è corta e forcuta, ma meno biforcuta di quella delle rondini, è senza timoniere filiformi e il suo corpo è un po' più affusolato. Le gambe sono corte e i piedi sono coperti da un piumaggio bianco. 97 Distribuzione e habitat La specie frequenta ambienti molto vari, vive nei territori coltivi densamente popolati (campagne), nel territorio aperto fin nelle città e villaggi, in pratica non si allontana mai dalle abitazioni umane. Si riproduce in tutta Europa fino ad un'altezza di 2000 m. Inoltre ci sono esemplari in Asia, fin nella Siberia nordoccidentale, in Giappone e in Africa nordoccidentale. In questi territori gli uccelli migratori vi restano da aprile fino a settembre. I balestrucci europei svernano in Africa a sud del Sahara fin nella provincia del Capo. Biancone Il biancone (Circaetus gallicus, Gmelin 1788) appartiene alla sottofamiglia dei bianconi all'interno della famiglia degli accipitridi. Aspetti morfologici Con una lunghezza corporea di circa 70 cm e una larghezza alare di 175 cm è evidentemente più grande della nostra poiana. È chiaro nella parte inferiore e l'area del capo e del petto si distacca con evidenza dal resto del corpo. Ha una testa relativamente grande e occhi gialli lucenti. I piccoli atti al volo sono molto più chiari e hanno talvolta una testa quasi bianca. Distribuzione e habitat Con circa 5.900 - 14.000 coppie in Europa i bianconi sono tra le specie più rare. Si trova anche in Europa meridionale e orientale, a macchia di leopardo tuttavia anche in Ungheria e Polonia. Ama regioni calde, aperte ricoperte di arbusti come le steppe, le savane, i deserti sconfinati e le foreste. Importante per questo animale è la presenza di animali da preda. In qualità di evidente uccello migratore si sposta tra agosto e ottobre con prestazioni giornaliere fino ai 100 km/h principalmente passando per Gibilterra nelle regioni a sud del Sahara e ritorno solo verso marzo. 98 Cannareccione Il Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Sylviidae, che è possibile osservare in quasi tutta Europa, Asia, ed Africa. Distribuzione e habitat E’ un migratore transahariano con areale riproduttivo esteso attraverso tutto il Paleartico. In Italia è presente in tutte le regioni con una distribuzione però frammentata, cioè circoscritta alle zone umide con canneti; può essere stimata una popolazione di 20.000-40.000 coppie nel periodo 1988-1997. vive nei canneti sulle rive dei fiumi, dei laghi e delle paludi. Cavaliere d’Italia Il cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus, Linnaeus 1758) è un uccello di palude della famiglia dei Recurvirostridi. Aspetti morfologici Gli adulti sono lunghi 33 - 36 cm. Hanno lunghe gambe rosa, un lungo becco nero e sottile e sono essenzialmente bianchi con ciuffo e schiena scuri. 99 Distribuzione e habitat L'habitat di crescita sono le paludi, i laghi a fondale basso e gli acquitrini. I cavalieri d'Italia si possono trovare in Europa occidentale, meridionale e sudorientale, Asia centrale e coste settentionali, occidentali e meridionali dell'Africa. Possono espandersi anche oltre questi confini. La sottospecie H. h. meridionalis vive unicamente in Sud Africa. Sono uccelli migratori e si spostano verso le coste oceaniche durante l'inverno. Corriere Piccolo Il Corriere piccolo (Charadrius dubius, Scopoli 1786), è un uccello della famiglia dei Charadriidae Aspetti morfologici è simile al Fratino. Gli adulti hanno un becco completamente nero, l'addome bianco, un anello nero sul petto, il collare bianco. Ha un cerchio giallo intorno all'occhio. Anche le forme giovanili hanno un cerchio giallo intorno all'occhio, ma la mancanza di un sopracciglio chiaro è un segno distintivo. Quando è in volo, è evidente la mancanza della banda bianca sulle ali. Distribuzione e habitat Tranne che nelle Americhe, è possibile osservarlo in tutto il resto del mondo, in Italia ndifica in habitat anche dove ci siano corsi d'acqua, anche all'interno e su ambienti collinari. 100 Cutrettola La Cutrettola (Motacilla flava, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Motacillidae. Aspetti morfologici Passeriforme con coda lunghissima coda e di forma slanciata. Piumaggio con toni gialli nelle parti ventrali e verdastro sul dorso. Coda nera, con bordo bianco. Il disegno della testa varia nei maschi secondo le diverse razze. Il sopracciglio della femmina è meno evidente. Giovani brunastri e con coda più corta. Distribuzione e habitat La Cutrettola è possibile osservarla in quasi tutti i continenti, in Italia ci sono nidificazione sparse, ma sempre in ambienti con vicinanza dell'acqua. Fischione Il fischione o fischione eurasiatico (Anas penelope, in passato Mareca penelope) è un'anatra comune e largamente diffusa. Aspetti morfologici Quest'anatra di superficie è lunga 42-50 cm ed ha un'apertura alare di 71-80 cm. Il maschio nidificante ha i fianchi e il dorso grigi, con l'estremità posteriore nera ed uno specchio bianco brillante, visibile sia in volo che a riposo. Ha il petto rosa, il ventre bianco e la testa castana con una striscia giallastra sulla sommità del capo. Nel piumaggio non-nidificante (eclissato), il maschio assomiglia molto di più alla 101 femmina. La femmina è bruno chiara, con il piumaggio molto simile a quello della femmina di germano reale. Si può distinguere dalla maggior parte delle altre anatre, escluso il fischione americano, per la forma. Comunque, questa specie ha la testa più pallida e penne ascellari bianche sul sottoala. Distribuzione e habitat Nidifica nelle aree più settentrionali di Europa e Asia. È la controparte del Vecchio Mondo del fischione americano del Nord America. È strettamente migratore e sverna più a sud del suo areale di nidificazione. In Gran Bretagna e Irlanda il fischione è comune come visitatore invernale, ma come uccello nidificante scarseggia in Scozia, nel Distretto dei Laghi, sui Pennini e occasionalmente più a sud. Può essere rinvenuto come raro visitatore invernale negli Stati Uniti, in particolare sia sulla costa atlantica che su quella pacifica. Il fischione è un uccello delle regioni acquatiche aperte, come pianure allagate o paludi con un po' di vegetazione più alta. Forapaglie Il forapaglie (Acrocephalus schoenobaenus) è un uccello canoro del genere degli Acrocefali e della famiglia dei Sylviidae. Aspetti morfologici Il forapaglie è lungo circa 13 cm e ha un'ampiezza alare di 17 - 21 cm. Il peso ammonta a circa 10-15 grammi. La parte superiore è di colore marrone e grigio, la parte inferiore è di colore giallastro. L'uccellino ha una gola biancastra e un becco a punta. Ha una striscia di colore grigio chiaro sopra agli occhi e una coperutra nera del capo. I maschi e le femmine hanno lo stesso colore. 102 Distribuzione e habitat In quasi tutta Europa l'uccello migratore a lungo tratto è presente da aprile ad ottobre. La sua residenza invernale si trova a sud del Sahara in Africa. Il tempo di percorrenza e la direzione migratoria gli sono innati. Per superare bene i circa 6.000 kilometri il migratore notturno impiega riserve di grasso. Il forapaglie vive nei folti canneti e negli arbusteti lungo le rive dei laghi e dei fiumi, nelle paludi, nelle brughiere, sui campi ubertosi e nei terreni coltivi. Garzetta La garzetta (Egretta garzetta, Linneo 1766), è una specie appartenente al genere delle Egrette, ordine dei Ciconiiformes. Aspetti morfologici La garzetta è lunga circa 55-65 cm, il suo peso varia da 350 a 650 g ed ha un'apertura alare di 85-95 cm. Il piumaggio è interamente bianco, il lungo becco è nero, come le zampe, mentre i piedi sono giallastri. L'iride è gialla. In abito nuziale questo airone sviluppa alcune penne ornamentali molto lunghe sulla nuca, alla base del collo e sul mantello. Non esiste una caratteristica evidente che differenzia i due sessi. Distribuzione e habitat La garzetta, come del resto quasi tutti gli aironi, è un uccello molto legato all'acqua. Infatti frequenta prevalentemente ambienti acquitrinosi, canali, stagni, fiumi. È presente in quasi tutto il bacino del Mediterraneo, Africa, Asia meridionale, Australia e Indonesia. 103 Gruccione Il gruccione (Merops apiaster) è un variopinto uccello dell'ordine dei Coraciformi nella famiglia dei Meropidae. Aspetti morfologici Questa specie, come altri gruccioni, è un uccello esile e variopinto. Può raggiungere una lunghezza di 27-29 cm incluse le due penne allungate della coda e la sua apertura alare può raggiungere i 50 cm. Pesa fra i 50 e 70 grammi. Il becco è nerastro, lungo e leggermente ricurvo verso il basso. Il piumaggio variopinto, a grandi linee castano superiormente e azzurro inferiormente, è “dipinto” anche di giallo, verde, nero, e arancione. Le zampe sono marronegrigiastro. I sessi sono fra loro simili. Distribuzione e habitat Vive in Europa meridionale e in parti del Nord Africa e dell'Asia occidentale. Abita in ambienti aperti con vegetazione spontanea e cespugliosa con alberi sparsi e pali della luce, presso corsi fluviali, boschi con radure, oliveti. In Italia nidificain Pianura Padana lungo i fiumi, nelle cave di sabbia e nella zona costiera dell'Italia peninsulare. Lodolaio Il lodolaio eurasiatico (Falco subbuteo, Linnaeus 1758), chiamato anche semplicemente lodolaio, è un falco di piccole dimensioni. Aspetti morfologici Di piccola mole e forme slanciate, è dotato di ali piuttosto lunghe, che raggiungono e sopravanzano l'estremità della coda. La femmina è alquanto più grande. Le parti superiori sono nere azzurrognole, con la testa grigiastra, la nuca segnata da macchie bianche e le ali orlate di giallo ruggine; le parti inferiori sono striate di nero sul fondo bianco o gialliccio; nella coda le timoniere sono azzurre superiormente e volgono al grigio nella parte inferiore, sempre marcate da macchie trasversali rosso-ruggine. 104 Distribuzione e habitat Il lodolaio eurasiatico vive in tutta Europa, eccettuate le regioni di sud-est, e nelle parti temperate del Continente asiatico. Compie d'inverno regolari migrazioni che lo portano nel meridione d'Europa e in India. Abita preferibilmente i boschi non troppo folti. Vivacissimo e ardito, gareggia in velocità con qualsiasi altro uccello: il suo volo basso e veloce richiama quello della rondine, poiché, come questa, tiene le ali disposte a falce, le muove di frequente e compie con grande sveltezza le più difficili evoluzioni. Si posa di solito sugli alberi e molto di rado sul terreno. La sua indole è cauta e prudente, e lo porta a schivare attentamente la vicinanza con l'uomo: quando deve trovare un rifugio per la notte, lo cerca con grande attenzione e non si ferma che con il favore delle tenebre. Maschi e femmine vivono sempre assieme, ed assieme si dispongono alle migrazioni; il loro accordo viene meno solo quando devono spartirsi le prede, occasione in cui non esitano ad azzuffarsi furiosamente, scendendo sempre più verso terra e facendo insistentemente udire il loro grido acuto, ma non del tutto sgradevole. Lui Grosso Il luì grosso (Phylloscopus trochilus) è un uccello canoro del genere dei Phylloscopus e della famiglia dei Sylviidae. Aspetti morfologici Il luì grosso è lungo circa 11 - 13 cm e ha un'ampiezza alare di 17 - 22 cm. Il suo peso è di circa 8 - 11 grammi. Nell'aspetto è difficle da distinguere dal luì piccolo (Phylloscopus collybita). Il suo canto rende possibile l'identificazione inequivocabile di entrambe le specie di uccelli. La parte superiore va dal verde al verde oliva, la parte inferiore è giallastra. L'uccellino ha la gola, il petto e la striscia al di sopra degli occhi giallastri. Pulcini di luì grosso con il tipico abito giovanile I maschi e le femmine hanno lo stesso colore. Un luì piccolo può arrivare ai 12 anni di età. 105 Distribuzione e habitat In quasi tutta l'Europa centrale e settentrionale il migratore a lungo raggio è presente da aprile a settembre. La sua residenza invernale è a sud del Sahara in Africa. Il tempo di viaggio e la direzione di migrazione gli sono innati. Il Luì piccolo vive in foreste cedue e miste, parchi, terreni umidi, arbusteti e giardini. Lui Verde Il Lui verde (Phylloscopus sibilatrix, Bechstein 1793) è un uccello della famiglia degli Sylviidae. Aspetti morfologici Rispetto ad altri Lui, è più grande infatti raggiunge i 12 cm di lunghezza media, ed i 10 grammi di peso. I colori di base sono il verde oliva di groppone e dorso, oltre le ali e la coda, che hanno anche penne nere, petto chiaro con sottogola giallo. Distribuzione e habitat Vive libero in natura in Europa, Asia, e Africa, in Italia nidifica sulle Alpi e sull'Appenino. 106 Marzaiola La Marzaiola (Anas querquedula, Linnaeus 1758) è una specie del genere Anas. Aspetti morfologici La Marzaiola nel suo abito comune si può scambiare facilmente con altre specie dello stesso genere, soprattutto con l'alzavola (Anas crecca), poiché quest'ultima ha una corporatura molto simile. Le femmine si possono riconoscere dalle femmine delle anatre di altre specie dalla striatura del capo: nella parte superiore del capo si può riconoscere una cappa di colore marrone scuro, una striscia scura che passa sopra agli occhi mentre anche la guancia è di colore leggermente più scuro rispetto al resto del corpo. Il costume di corteggiamento del maschio è molto caratteristico. Una striscia bianca passa in forma arcuata dall'occhio fino al collo. Il resto del corpo è di colore marroncino. La schiena e il petto hanno una colorazione di fondo grigia e sono piene di macchioline marroni. I fianchi bianchi sono coperti da sottili strisce grigie. Sulla schiena cadono lunghe penne da spalla a forma di lancetta che hanno un colore bianco e nero. Durante il volo si può riconoscere la penna interna di colore grigiastro e lo specchio grigioazzurro in entrambi i sessi. Distribuzione e habitat La marzaiola è ampiamente diffusa nel paleoartico. Occupa quasi tutta l'Europa occidentale, sporadicamente anche l'Europa occidentale e l'Europa centrale. In Scandinavia la si può trovare sulle righe del Mar Baltico. Verso est il suo territorio di espansione si estende su una striscia ampia fino all'isola di Sachalin. Sverna in Africa, India e Asia sudorientale. Le marzaiole depongono le uova vicino a paludi e stagni. In inverno si trattengono vicino ai laghi e nei territori fluviali alluvionali. 107 Pigliamosche Il pigliamosche (Muscicapa striata, Pallas 1764) è un uccello della famiglia dei Muscicapidi. Aspetti morfologici Taglia media di 14 cm di lunghezza, e 16 grammi di peso. Il pigliamosche è un uccello che si distingue nell'aspetto con lunghe ali e una lunga coda. Gli uccelli adulti hanno nella parte superiore un piumaggio che va dal grigio al marroncino. Nella parte inferiore sono biancastri con striature deboli e scure. Le gambe sono corte e nerastre come il becco. I piccoli sono di colore più marroncino degli uccelli adulti. Sulla schiena hanno un margine chiaro nelle piume. Distribuzione e habitat Cova nella maggior parte delle regioni d'Europa e nell'Asia occidentale. Come uccello migratorio sverna in Africa e nel sud-ovest dell'Asia. I pigliamosche sono uccelli delle foreste soleggiate, dei parchi, dei giardini e dei frutteti e preferiscono le superfici aperte con una quantità di alberi sparsi. In Italia è sia nidificante, che di passo, anche se sta subendo una riduzione notevole. Piro Piro piccolo Il Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia degli Scolopacidae. Aspetti morfologici Questo piccolo e panciuto uccello presenta un colore beige sul dorso fino sul petto, mentre il ventre è bianco latte, Le zampe sono lunghe circa trenta centimetri, poco più del becco. 108 Distribuzione e habitat Il Piro piro piccolo è visibile in tutti i continenti, in Italia nidifica ovunque ci siano corsi d'acqua, tranne che in Sardegna e Sicilia. Rigogolo Il rigogolo (Oriolus oriolus, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia degli Oriolidae, di un bel colore giallo-nero. Aspetti morfologici Dimorfismo sessuale caratterizzato dal maschio giallo e nero, e dalla femmina giallo-verde, con il ventre che ha delle striature grigie. la taglia è di 22 cm di lunghezza, per un peso di 70 grammi. Distribuzione e habitat Lo si incontra in Europa, Asia, ed Africa, in quasi tutta l'Italia tranne la Sardegna, in habitat costituiti da boschi di latifoglie, al di sotto dei 1800 metri s.l.m.. 109 Rondone Il rondone (Apus apus, Linnaeus 1758) è un piccolo uccello migratore dell'ordine degli Apodiformi. Aspetti morfologici Il rondone è lungo 15-18 cm, ha una apertura alare di 35-40 cm e pesa circa 40-50 g. Ha il piumaggio completamente nero, tranne il mento che è biancastro. Le ali sono falciformi e la coda leggermente biforcuta. Il becco è molto corto, con una grande apertura boccale. Le zampe sono molto corte e inadatte per camminare a terra: per questo motivo il rondone non ama ritrovarsi al suolo. Quando si trova a terra riesce sì a prendere il volo, a volte spingendo con le lunghe ali, a patto però che il terreno sia liscio, cosicché le ali possano battere liberamente, cosa che invece non riesce loro, ad esempio, in terreni con l'erba alta. Distribuzione e habitat Il rondone vive in quasi tutt'Europa, in gran parte dell'Asia e nell'Africa mediterranea e meridionale. Vive in città e paesi soprattutto con centri storici ricchi di cavità, campagne, specchi d'acqua e coste rocciose. Sgarza Ciuffetto La Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides, Scopoli, 1769), è una specie appartenente all'ordine dei Ciconiiformes e alla famiglia degli Ardeidi. Aspetti morfologici Airone di medie dimensioni dal collo corto (come il guardabuoi) ha il piumaggio di colore bianco, marrone, e arancione. Le zampe e il becco nel periodo riproduttivo diventano azzurri. L'adulto ha un ciuffo nucale molto evidente. Nei giovani domina il colore marrone screziato e il becco è giallastro. 110 Distribuzione e habitat Nidifica in Spagna e sporadicamente in altre zone dell'Europa meridionale. Poco diffuso in Pianura Padana soprattutto lungo i fiumi e nella zona della Lombardia e del Piemonte dove è dominante la risaia e nella zona del delta del Po e delle valli è sicuramente uno specie di airone cloniale piuttosto rara. Nel censimento del 1981 la popolazione italiana era stimata in 300 coppie. Gregario, nidifica in colonia denominata garzaia insieme ad altre specie di Ardeidi. Sterpazzola La sterpazzola (Sylvia communis) è un uccello della famiglia dei Silvidi appartenente al genere dei Sylvia. Aspetti morfologici Le sterpazzole hanno dimensioni che vanno dai 13 ai 18 cm di lunghezza e pesano dai 12 ai 17 grammi. La parte superiore del loro corpo è bruno-grigiastra, le ali sono di un colore rubicondo e la parte inferiore è color lattea. La gola ha una chiazza biancastra e attorno agli occhi si trova un anello biancastro. Le sue gambe sono beige e ha una coda relativamente lunga. Il maschio ha un ciuffo grigio e la femmina uno marrone. Può arrivare agli otto anni di vita. Distribuzione e habitat La sterpazzola si trova in tutta Europa fuorché nel Nord della Scandinavia. È un uccello migratore dai lunghi tragitti ed ha il suo quartier generale nel NordAfrica. L'orientamento e il tempo di volo sono per lui innati. La sterpazzola vive in paesaggi con arbusti e piante spinose. 111 Topino Il topino (Riparia riparia, Linnaeus 1758) è l'uccello più piccolo della famiglia delle rondini (Hirundinidae). Aspetti morfologici Raggiunge una lunghezza media di circa 13 cm. Ha una coda leggermente biforcuta e un becco piatto e aguzzo. La parte superiore del suo corpo è color terra di siena bruciata, la parte inferiore è bianca con striature marroni grigiastre sul corpo. Distribuzione e habitat Il topino raggiunge in volo un'altezza di 750 m. In Eurasia si può osservare nella stagione di cova (resta nel nido da maggio fino a settembre) ed essendo un uccello migratore comincia a svernare ad agosto, spostandosi in Africa centrale, Africa nordoccidentale o Sudamerica. Poiché la sua zona di migrazione per la covata è sempre più ricca di insediamenti e di industrializzazioni sta diventando sempre più frequentemente un uccello di passaggio e presente solo a macchia di leopardo, soprattutto in Europa centrale. Torcicollo Il Torcicollo (Jynx torquilla, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Picidae. Aspetti morfologici 112 Distribuzione e habitat Il torcicollo vive libero in natura, in Eurasia, ed Africa del nord, nidifica in tutta l'Italia, in ambienti di media montagna. Tordo Sassello Il tordo sassello (Turdus iliacus, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Turdidae. Aspetti morfologici La taglia di questo tordo è di 22 cm di lunghezza, per un peso medio di 70 grammi, la colorazione è quella tipica dei tordi, è di colore bruno scuro nelle parti superiori, bianco striato di scuro nelle parti inferiori, sopracciglio crema, fianchi castani, coda marrone scuro, si confonde con il tordo bottaccio, dal quale si riconosce però dal più intenso color rosso sott l'ala Distribuzione e habitat Si trova libero in natura in quasi tutto l'Emisfero nord, in Europa, Asia ed Africa del Nord, ma qualche raro esemplare è stato avvistato anche in America del Nord. Il suo habitat è costituito da boschi di conifere, campagne coltivate ricche di frutteti. 113 Tortora La Tortora (Streptopelia turtur, Linnaeus 1758) è un uccello che fa parte della sottofamiglia dei Columbinae. Aspetti morfologici La taglia media è di 28 cm di lunghezza, e 140 grammi di peso. Le striature bianche e nere sul collo, la rendono abbastanza distinguibile rispetto a specie simili, poi ha petto rosato, e ventre bianchiccio, le ali ed il groppone sono di colore rossiccio, con squame marroni. Guardandoli dal basso in volo, si possono distinguere le punte della coda di colore bianco. Distribuzione e habitat In Italia si può osservare quasi dovunque, infatti nidifica tranne che sulle Alpi, e qualche zona pugliese. In Inverno dall'Eurasia migrano verso l'Africa. Il suo habitat preferenziale, è quello dei campi, nelle zone rurali, dove siano presenti grandi alberi su cui nidificare.Nel tempo ha modificato le sue abitudini e non è raro vederla anche nelle periferie cittadine purché vi siano sufficienti aree verdi. E' stata vista nidifcare anche su piccole piante di terrazze e balconi purché non venga sovente disturbata. L'offerta discreta e sistematica di granaglie la rende col tempo abbastanza confidente con gli umani. Upupa L'upupa (Upupa epops, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia degli Upupidi. Aspetti morfologici L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di 44-48cm. Il piumaggio è marrone molto chiaro nella parte superiore e a strisce orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne ad apice nero, il becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente ricurvo verso il basso. In volo la silhouette è caratterizzata da ampie ali arrotondate e dal lungo e sottile becco; posata appare snella, con corti piedi. 114 Distribuzione e habitat L'upupa è diffusa nell'Europa centro-meridionale, in Asia e Africa settentrionale. Migra verso i tropici in inverno. È amante dei luoghi secchi dove si può incontrare presso boschetti o frutteti o lungo strade sterrate dove spesso si concede bagni di polvere. È presente anche nelle zone verdi delle città. Voltolino Il Voltolino (Porzana porzana, Linnaeus 1766), è un uccello della famiglia delle Rallidae. Aspetti morfologici piccolo uccello caratteristico delle zone umide, con ali corte e arrotondate, preferisce correre o nuotare piuttosto che volare. La specie non è molto conosciuta, perché raramente esce alla scoperto. Distribuzione e habitat Il Voltolino vive in Europa, Asia, ed Africa, in Italia ci sono rare nidificazioni, sulla Pianura Padana, in ambienti a stretto contatto con l'acqua. 115 Avifauna Occasionale Beccaccia di Mare La beccaccia di mare, o ostrichiere (Haematopus ostralegus, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia delle Haematopodidae. Aspetti morfologici Lungo quasi 50 cm, il piumaggio è nero su capo, collo e ali mentre sulla parte bassa del dorso, sul groppone, sulla coda e nelle parti inferiori è bianco. D'inverno ha una specie di "collarino" bianco. La sezione terminale della coda è caratterizzata da un ampio margine nero, mentre sulle ali è visibile una fascia bianca; gli occhi, il lungo e affilato becco e le zampe sono rossastri. Maschio e femmina hanno colori uguali. La silhouette risulta, nel complesso, abbastanza tarchiata e simile a quella della cornacchia. Distribuzione e habitat Lo si può trovare in Europa, Asia, ed Africa, in Italia ne esiste una nutrita colonia che nidifica nei dintorni del delta del PO, che rappresenta anche il suo habitat preferito, quindi nei pressi del mare. Combattente Il combattente (Philomachus pugnax, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia degli Scolopacidae. Aspetti morfologici ll Combattente ha dimensioni medie, forme eleganti con becco di media lunghezza, sottile, leggermente ricurvo e appuntito, coda arrotondata. Il piumaggio è brunastro-sabbia macchiato di scuro, con petto fulvo chiaro, ventre biancastro, becco bruno-nerastro e zampe giallastre. Il maschio in livrea nuziale si orna di due ciuffi auricolari erettili e di un grande collare di penne di tinte variabili. 116 Distribuzione e habitat Questo uccello ha un vastissimo areale: vive in tutta Europa, Africa e Asia, in Australia, in Alaska, Stati Uniti e Canada occidentali e orientali, nel Sud America settentrionale fino a Brasile e Perù, e nei Caraibi. È accidentale in Islanda, Hawaii, Nuova Zelanda, su alcune isole del Pacifico, sulle Comore, Mauritius, Maldive, in Corea del Nord e Laos. Crociere Il crociere (Loxia curvirostra, Linnaeus 1758) è un uccello canoro della famiglia dei Fringillidi. Il curvirostra è la specie di crocieri più comuni. Aspetti morfologici Ha le forme simili a quelle di un passero, con ali più appuntite e coda nettamente forcuta. Il colorito del maschio adulto, rosso mattone con ali e coda nere, è raggiunto gradualmente a partire dall'abito giovanile bruno striato di scuro: gli stadi intermedi sono caratterizzati dalla presenza di irregolari chiazze arancioni o rosate. La femmina è bruno-grigia con ali e coda bruno-nere e groppone giallo verdastro. Il becco ad apice incrociato rende inconfondibile la specie a breve distanza e giustifica i nomi volgari italiano, francese e inglese (Crociere, Beccroisé, Crossbill); nei giovani è normalmente conico durante le prime 3-4 settimane di vita. Il crociere cresce fino ai 15 e ai 17 centrimetri di lunghezza e pesa fino ai 40 grammi. 117 Distribuzione e habitat Il crociere vive prevalentemente in boschi di conifere, prediligendo in particolare l'abete rosso, il larice, il pino uncinato e il pino silvestre,ma anche in parchi e giardini dell'Europa centrale e settentrionale. Si ferma nella maggior parte dei casi laddove vi sia la migliore offerta di semi di conifere. Le popolazioni nordiche compiono irregolari movimenti "invasivi" verso l'Europa centrale quando, a seguito di una brusca diminuzione dei coni disponibili, le risorse alimentari non permettono un'alimentazione sufficiente a popolazioni abbondanti; una piccola parte di tali soggetti erratici può riprodursi nei nuovi siti raggiunti nel corso dell'"invasione". Falco Cuculo Il Falco cuculo (Falco vespertinus, Linnaeus 1766), è un uccello della famiglia dei Falconidae Aspetti morfologici L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di 44-48cm. Il piumaggio è inconfondibile, marrone molto chiaro nella parte superiore e a strisce orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne, il becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente ricurvo verso il basso. In volo la silhouette è caratterizzata da ampie ali arrotondate e dal lungo e sottile becco; posata appare snella, con corti piedi e testa ornata da un vistoso ciuffo erettile di penne ad apice nero. I sessi sono simili. 118 Distribuzione e habitat Il Falco cuculo è possibile osservarlo in quasi tutte le regioni di Europa, Asia, ed Africa, in Italia ci sono nidificazione solo in Pianura Padana, in Habitat costituiti da terreni aperti come pascoli, e praterie, con scarsa vegetazione.. Mignattino Il Mignattino (Chlidonias niger, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei Sternidae. Aspetti morfologici L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di 44-48cm. Il piumaggio è inconfondibile, marrone molto chiaro nella parte superiore e a strisce orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne, il becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente ricurvo verso il basso. La silhouette appare snella, con corti piedi e testa ornata da un vistoso ciuffo erettile di penne ad apice nero. Distribuzione e habitat Il Mignattino è visibile in tutti i continenti, in Italia esistono rare nidificazioni all'interno della Pianura padana, in ambienti con presenza di acqua. 119 Mignattino Piombato Il Mignattino piombato (Chlidonias hybridus, Pallas 1811), è un uccello della famiglia dei Sternidae. Aspetti morfologici Una piccola sterna, più grande e massiccio del Mignattino e del Mignattino alibianche, è il "mignattino" che più assomiglia alle altre sterne; si riconosce per il piumaggio nell'abito riproduttivo con cappuccio nero guance e gola bianchi, parti inferiori grigio scuro, sottocoda bianco, coda grigia leggermente biforcuta; becco massiccio rosso-scuro, zampe rosse; in inverno la fronte è bianca e il vertice striato di nero, parti inferiori chiare, becco scuro. Distribuzione e habitat Il Mignattino piombato è visibile in tutti i continenti, in Italia esistono rare nidificazioni sul delta del Po. Pittima reale La pittima reale (Limosa limosa, Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia degli Scolopacidae. Aspetti morfologici L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di 44-48cm. Il piumaggio è inconfondibile, marrone molto chiaro nella parte superiore e a strisce orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne, il becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente ricurvo verso il basso. In volo la silhouette è caratterizzata da ampie ali arrotondate e dal lungo e sottile becco; posata appare snella, con corti piedi e testa ornata da un vistoso ciuffo erettile di penne ad apice nero. 120 Distribuzione e habitat La pittima reale è visibile in tutti i continenti, in Italia esistono rare nidificazioni sulla Pianura padana, in ambienti con presenza di acqua. 121 Avifauna con Cat. fenologica Incerta (N.D.) Calandro Il calandro (Anthus campestris, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei motacillidi e del genere degli Anthus. Aspetti morfologici Il calandro ha una lunghezza che oscilla fra i 15 e i 20 cm con un corpo color sabbia con macchie brune nella livrea e sul ventre è un po' più chiaro. Il suo volo è molto veloce poiché allarga le ali per poi raccoglierle improvvisamente. Distribuzione e habitat Il calandro può essere trovato in zone sabbiose, cespugliose ed incolte. È diffuso per quasi tutto il territorio italiano ed in modo particolare può essere trovato in Campania nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e nel Contrafforte pliocenico in provincia di Bologna. Ed in generale nell'Europa Centrale e Meridionale, in Africa Settentrionale, in Asia Centrale per poi emigrare più a sud nelle zone equatoriali tropicali verso Ottobre e tornare ad Aprile Cesena La cesena (Turdus pilaris, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Turdidae, che si trova in Italia sulle Alpi. Aspetti morfologici La silhouette e le dimensioni sono analoghe a quelle del merlo. Il colorito, lievemente più vivace nel maschio, è caratteristico: capo grigio, dorso bruno rossastro, groppone grigio, coda e ali nerastre, petto e fianchi giallo ocra striati di nero, ventre e sottoala bianchi. 122 Distribuzione e habitat Lo si trova in Europa nord-orientale ed Asia settentrionale, in Italia ne esistono diverse coppie sulle Alpi, comunque migrano nei paese caldi per l'inverno, compreso l'Africa del Nord. Preferisce le zone rade, non ricche di alberi, ai margini dei boschi. La Cesena ha mostrato nell'ultimo secolo una spettacolare estensione del suo areale riproduttivo, un tempo limitato all'Europa settentrionale e orientale. A partire dagli anni '60 ha raggiunto anche le Alpi italiane, ove nidifica in numerose località dal Piemonte sino al Friuli Venezia Giulia. In migrazione e svernamento può essere osservata in tutti gli ambienti parzialmente alberati. Cincia Bigia La Cincia bigia (Parus palustris, Linnaeus 1758) è un piccolo uccello passeriforme lungo circa 12 cm appartenente alla famiglia dei Paridi Aspetti morfologici Il piumaggio è castano sul dorso, sulle ali e la coda, più chiaro sull’addome con un caratteristico cappuccio nero e guance bianche. Distribuzione e habitat Diffusa in tutta Europa, vive prevalente nei querceti e nei boschi di caducifoglie in generale. Non è difficile però incontrarla nei parchi e giardini, soprattutto durante la stagione invernale. 123 Cincia Mora La cincia mora (Parus ater, Linneo 1758) è un uccello della famiglia delle cince (Paridae). Aspetti morfologici La cincia mora è lunga appena 11 cm e pesa dagli 8 ai 10 grammi. Ha un ciuffo nero con una caratteristica macchia bianca sul collo che si distacca come striscia longitudinale dal resto del piumaggio del collo. Ha guance bianche o biancastre con un goppo nero. La parte inferiore va dal giallastro al biancastro e ha fianchi color panna. La parte superiore è di colore olivastro o bluastro con un doppio e stretto legame alare. Distribuzione e habitat L'habitat preferito è la foresta di conifere. Nelle foreste miste cercano conifere. In Europa meridionale le cince more si trovano anche in boschi cedui; in Europa occidentale occupano anche giardini. In seguito ad alte figliate la specie tende ad espandersi in territori non occupati. Forapaglie Castagnolo Il forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon) è un uccello della famiglia delle Sylviidae. Aspetti morfologici Di piccole dimensioni, lunghezza 12-13 cm e 1516.5 cm di apertura alare, si distingue dal Forapaglie per la presenza di un cappuccio piá scuro, per il sopracciglio più bianco e per il colore del dorso, che pur essendo in entrambe le specie striato di nero, nel Forapaglie castagnolo ha un colore di fondo piá castano-rossiccio. Parti inferiori bianche con fianchi, sottocoda e petto fulvo castani. 124 Distribuzione e habitat Durante il periodo riproduttivo frequenta vasti canneti a Phragmites frammista a carici, giunchi e tife (solo occasionalmente in fragmiteti puri), generalmente in pianure a quote modeste, ma nel Caucaso raggiunge quasi i 2000 metri di quota. In Italia nidifica in un areale discontinuo, con due nuclei principali nella porzione orientale della Pianura Padana e nel centro. In Italia settentrionale è migratrice parziale, altrove è pressoché sedentaria. Le popolazioni europee nord-orientali migrano, e svernano all'interno o a sud dell'areale di quelle meridionali. L'Italia, in autunno, è interessata dal flusso migratorio di individui provenienti da Austria, Ungheria ed ex Yugoslavia. Fringuello Il fringuello (Fringilla coelebs, Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei Fringillidae. Aspetti morfologici Lungo 17 cm per un peso di 25 gr . Il maschio ha piumaggio del petto tendente al ruggine, groppone verdognolo, testa color carta da zucchero con fronte nera, ali nere con striature giallo-verdognole e macchia bianca a altezza della spalla, ventre color castano chiaro quasi biancastro, becco violaceo nel periodo d’estro e color carne nei mesi invernali, parte terminale della schiena color muschio. Distribuzione e habitat È diffuso in Europa, Africa settentrionale e Asia 125 Lui Piccolo Il luì piccolo (Phylloscopus collybita) è una specie d'uccello della famiglia dei Silvidi che appartiene all'ordine dei passeriformi. Aspetti morfologici L'uccellino è lungo appena 11 cm. Il suo peso ammonta a circa 8 grammi. È molto simile al luì grosso. Il piumaggio è color olivastro, le sue zampe sono scure. La striscia sugli occhi non è così marcata come nei suoi parenti. Nel migliore dei casi è possibile distinguerlo nel canto. In natura è difficile da scoprire a causa del suo aspetto esterno invisibile. Inoltre si trattiene per lo più nei cespugli e negli alberi, nei quali svolazza o saltella quasi senza sosta. Distribuzione e habitat Di solito nidifica in parcheggi, giardini, boschi ricchi di sottosuolo e siepi. Fa parte degli uccelli estivi e sverna nei territori mediterranei, raramente anche in Nordafrica. E' presente in tutta l'Europa ed in gran parte dell'Asia. In Italia è stanziale e più numeroso d'inverno, quando arrivano gli individui che migrano dal nord. Picchio Rosso Maggiore Il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) è un uccello appartente alla famiglia dei picchi. Aspetti morfologici l picchio rosso maggiore è lungo 24-26 cm e pesa intorno ai 70-100 gr. Le forme sono relativamente tozze, con grande testa arrotondata e forte becco a pugnale. Si presenta nero sul dorso, sulle ali e la coda con delle striature biancastre alle estremità. Il petto e il collare sono beige, mentre l’addome è rosso accesso. Il capo è nero con gola e guance bianche, separate da una sottile linea nera che parte dal becco. Il becco è nero, appuntito e ben robusto. 126 Distribuzione e habitat Il Picchio rosso maggiore è presente in tutta Europa, ad esclusione delle regioni più settentrionali e in Irlanda e Islanda e in alcune isole. In Asia si spinge fino in Giappone, Cina e India occidentale. É una specie molto adattabile, è presente nei boschi sia di conifere sia di latifoglie, nelle campagne alberate e perfino nei parchi cittadini; può nidificare dal fondovalle sino al limite superiore delle foreste e scava i nidi su un'ampia gamma di essenze: particolarmente frequente è l'utilizzazione di grandi castagni da frutto, larici ai margini dei pascoli, pioppi e ciliegi. In Italia è una specie protetta. Stiaccino Lo stiaccino (Saxicola rubetra, Linnaeus 1758) è un uccello insettivoro della famiglia dei Muscicapidae (Vigors 1825). Aspetti morfologici La taglia di questo insettivoro è abbastanza piccola, 12 cm di lunghezza, e 18 grammi di peso medio. Il dimorfismo sessuale è caratterizzato dall'assenza di nero sul capo della femmina, ed il petto meno rossiccio, per il resto i colori e la taglia sono abbastanza similari, dorso, ali e coda di colore bruno e nero, ventre, sopraccigli e qualche remigante bianchi. Distribuzione e habitat Lo si incontra in tutta Europa, e buona parte di Asia ed Africa, in Italia è visibile nelle zone montagnose, come le Alpi, e l'Appennino, dovunque ci siano habitat con vegetazione sparsa, praterie naturali, brugherie. 127