LA FAUNA DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA
2008
A CURA DEL DOTT. NATURALISTA FEDERICO ORLANDI
LA FAUNA DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA
STUDIO PER L’ANNO 2008
STUDIO BIBLIOGRAFICO
MONITORAGGIO TRAMITE AVVISTAMENTI
A cura del Dott. Naturalista Federico Orlandi
Via Ronchi, 148/b
54100 – Massa Carrara (MS)
cell. 328 7633052
tel. 0585 252596
e-mail: [email protected]
3
Indice
Premessa............................................................................................................................. 5
Introduzione ........................................................................................................................ 5
1. Il Territorio
Ecosistemi presenti sul territorio della provincia........................................................ 7
Zona Costa
Zona Collina .................................................................................................................... 9
Zona Alpi Apuane
Il Fiume
Zona Lunigiana ............................................................................................................. 10
Zona Fiume Magra
Zona Boschiva .............................................................................................................. 11
2. Metodo d’indagine........................................................................................................ 12
3. L’avifauna...................................................................................................................... 14
Analisi dei principali Taxa presenti............................................................................. 19
Accipitriformes ............................................................................................................. 19
Anseriformes
Charadriiformes
Ciconiformes................................................................................................................. 20
Passeriformes............................................................................................................... 21
Strigiformes .................................................................................................................. 22
4. I Mammiferi.................................................................................................................... 24
Analisi dei principali Taxa presenti
Gli Ungulati ................................................................................................................... 25
I Carnivori...................................................................................................................... 26
5. Gestione della piccola Fauna Stanziale...................................................................... 27
6. Conclusioni ................................................................................................................... 30
7. Atlante dell’Avifauna Provinciale ................................................................................ 24
4
Premessa
Il progetto si pone come scopo di indagare la presenza di fauna nel territorio provinciale, in
quanto tra le varie istituzioni presenti sul territorio (Provincia, Comuni, Comunità Montane,
Enti Parco) manca una conoscenza basilare, aggiornata e approfondita sull’argomento. Le
pubblicazioni più recenti si incentrano soprattutto sullo studio della presenza di avifauna, e
consistono:
− in uno studio sulla conoscenza della fauna del Lago di Porta (Puglisi e Taverni,
2000). Si tratta di una piccola zona umida al confine con la provincia di Lucca,
l’habitat è particolare, consiste in una zona palustre ricoperta per la quasi totalità da
canneto, e delimitato dalla presenza di un bosco idrofilo;
− uno studio sull’avifauna delle praterie montane delle Alpi Apuane (Lombardi et al.,
1998).
Questi lavori prendono solo in piccola parte in considerazione la vastità e le potenzialità
dell’intero territorio provinciale non considerando l’estrema diversità, caratterizzazione dei
vari ambienti presenti, e nemmeno l’enorme e spiccata iterazione tra di loro, con la
presenza di ampie zone di margine e confine, in quanto limitati a delle zone comunque
molto importanti, ma di per sé poco estese. Con questo progetto cercheremo di creare un
database sulla presenza della fauna nel territorio provinciale, tenendo di conto della
conformazione tutta della provincia.
Introduzione
Questo progetto parte, innanzi tutto, come una ricerca bibliografica, per delimitare gli areali
di dispersione e nidificazione delle varie specie faunistiche, ma la mancanza di una
consistente e sviluppata bibliografia a riguardo ha reso necessario l’impiego di mezzi
alternativi di raccolta dati. Iniziando ad utilizzare i vari avvistamenti fatti sul territorio da
privati, appassionati o operatori nel settore, tramite l’ATC 13 mi sono mosso contattando le
maggiori associazioni venatorie, ambientaliste e appassionati di Birdwatching per
sensibilizzarli riguardo al progetto. A questi è stato chiesto di conservare e poi fornire un
registro dei vari avvistamenti effettuati dai propri associati, dati semplici da fornire in quanto
la prima parte del progetto verte solo ad indicare la presenza/assenza delle varie specie nel
territorio. Altro metodo di acquisizione dati si ha con la lettura dei tesserini venatori che
contengono tra i vari dati, anche il quantitativo di tutto ciò che è stato cacciato sul territorio,
sia per quanto riguarda il cacciato ordinario sia per quanto riguarda la caccia di selezione
5
alle specie nocive (cornacchie grigie, cinghiali, volpi), infine altri dati sono stati forniti dai
vari recuperi fatti dalle varie forze dell’ordine e dal centro di recupero animali selvatici
“L’assiolo”.
Questa metodologia di acquisizione dati è molto interessante in quanto per la prima volta si
ha una collaborazione significativa tra le varie associazioni ambientaliste e quelle venatorie,
che interagendo tra di loro potranno fornire dati di avvistamento coprendo il più possibile
tutto il territorio. Al termine del lavoro sarà fornito un elenco di tutta la fauna avvistata sul
territorio e verranno analizzate in particolar modo le specie di maggior interesse venatorio
(quindi la fauna rilasciata dall’ATC e le specie nocive).
6
1. Il Territorio
Il territorio della provincia di Massa Carrara si trova al confine Nord della regione Toscana
con la Liguria e l’Emilia Romagna, presenta una grande variabilità di ambienti ed una delle
caratteristiche peculiari della zona è la presenza di una barriera naturale data dalla fase
terminale della catena appenninica che si trova a ridosso della zona costiera, formando
così uno scenario unico nel suo genere e presente solo in questa zona dell’Italia. Si passa
dalla zona costiera a quella collinare e montana nel giro di pochi Km, senza contare
l’entroterra della Lunigiana, zona montana caratterizzata da una sviluppata valle fluviale,
completamente diversa dalla morfologia peculiare delle Alpi Apuane. Premesso questo, si
spiega la grandissima variabilità di ambienti e conseguentemente l’altissima variabilità di
flora e fauna presente. C’è anche da considerare il diverso grado di antropizzazione su
tutto il territorio. Si passa dalla forte presenza di strutture antropiche, che limitano l’areale di
nidificazione e distribuzione delle varie specie faunistiche, della zona costiera, alla
presenza di piccoli centri ammassati intramezzati da uno sviluppo di rigogliosi boschi, nelle
zone montane e della Lunigiana. Un ruolo importante lo riveste il grado di protezione del
territorio, infatti sono presenti 2 parchi regionali (Parco delle Alpi Apuane, Parco Appennino
tosco-emiliano), varie zone ANPIL (Lago di Porta, Fiume Magra) e circa una decina zone di
rispetto venatorio, inoltre vige il divieto di caccia nella zona costiera al di sotto della SS1
“Aurelia”. Tutte queste peculiarità rendono il nostro vasto territorio importantissimo per
l’enorme biodiversità.
Ecosistemi presenti sul territorio della provincia
La superficie territoriale della Provincia di Massa-Carrara è pari a 115.670 ettari, dei quali
circa l’85,3% è localizzato nelle zone montane, mentre il restante 14,7% è distribuito tra
collina e costa; inoltre ben 58.309 ettari sono destinati ad attività agroforestali.
Agricoltura
13 dei 17 comuni presenti in Provincia, sono situati nelle zone di montagna, così che i
terreni seminativi, presenti soprattutto nella fascia costiera, rappresentino solamente il 5,6%
di tutto il territorio.
Superficie
Agric.
Totale
58.309
Seminativi
3.272
Coltivazioni
Legnoso
Agrarie
3.461
Prati e
Pascoli
Castagn.
da Frutto
Pioppeti
Boschi
Altra
Superf.
13.732
3.086
9.1
29.634
5.113
Tab 1.1 – Tabelle riassuntiva delle coltivazioni sul territorio provinciale espresso in ettari.
7
Analizzando la Tab. 1.1 si può dedurre che l’attività agricola nel territorio provinciale ha uno
scarso impatto ambientale, essendo limitata a poche aree e soprattutto di tipo non
intensivo. Particolare importanza riveste l’abbandono delle zone agricole nelle zone
montane, a discapito di un graduale ed inesorabile avanzamento del bosco; questo ha dato
via ad un lento processo di aumento e di sviluppo delle popolazioni di animali considerati
nocivi, quali caprioli e cinghiali ad esempio, che, non trovando più predatori naturali e visto
il loro habitat avanzare, hanno aumentato il loro areale di diffusione e dispersione,
portandosi molto a ridosso delle zone antropizzate e ancora coltivate, divenendo così
dannosi sia per le coltivazioni che per l’uomo e arrecando anche molti danni per l’economia
locale.
Prodotto Agricolo
Produzione
Erbacee (cereali, leguminose, patate, ortaggi, fiori)
Arboree (vivai, olio d’oliva, vino, fruttiferi)
Zootecniche(latte, uova, pollame e conigli, ovini, caprini, suini e
bovini)
Produzione Vendibile Totale
32.277
11.624
Percentuale di
Produzione
42%
15%
33.170
43%
77.071
100%
Tab. 1.2 – Tabella riassuntiva della produzione agricola della Provincia di Massa-Carrara.
Boschi
Altro fattore importante per l’ecosistema del territorio, è lo sviluppo boschivo. La superficie
forestale della Provincia risulta essere di 77.520 ettari, corrispondenti al 67% della
estensione totale del territorio.
Un territorio forestale di tale dimensioni ha allo stesso tempo importanza strategica sia dal
punto di vista economico-produttivo (poiché la foresta è ancora una delle risorse endogene
di maggior interesse nei territori montani) sia da un punto di vista ambientale-paesaggistico
(assetto idrogeologico dei terreni, regolazione flussi d’acqua, mantenimento della
biodiversità).
Categorie
Boschi
Boschetti
Castagneti da frutto
Macchia Mediterranea
Formazioni Riparie
Aree di Rinnovazione
Cespuglieti
Arbusteti
Aree Transitoriamente prive di Vegetazione
Tolate
Superficie in ettari
65.248
416
5.392
48
1.024
2.608
784
1.712
288
77.520
Tab 1.3 – Superficie Forestale ripartita per Categorie.
8
Ai fini di questo studio il territorio provinciale è stato diviso in 5 zone, sulla base della sua
morfologia geografica, in modo da poter avere un primo quadro dell’areale di distribuzione
delle varie specie faunistiche, ove il semplice avvistamento della specie caratterizza la
presenza in una determinata zona.
Queste 5 Zone sono la Zona costa, la Zona Collina, la Zona Alpi Apuane e La Zona
Lunigiana, divisa a sua volta nella Zona della valle fluviale e nella zona boschiva.
Descrizione delle zone
Zona costa
La zona costiera è forse la più complicata dal punto di vista strutturale, infatti è quella con il
maggior tasso di urbanizzazione e comprende zone come Marina di Carrara, Avenza,
Marina di Massa, Ronchi e Cinquale. Ricopre una superficie di circa 4.500 ha che si
sviluppano da Marina di Carrara (limite Nord) al Cinquale (limite Sud). Ciò nonostante
risulta una zona di alto interesse faunistico per la presenza di più ambienti diversi ivi
presenti. Il territorio si presenta estremamente frammentato e per la maggior parte
destinato a orti familiari, seminativi e prati di piccole dimensioni alternati ad incolti e divisi
da siepi, vigneti.
L'area costiera che da Marina di Carrara arriva al Cinquale, è caratterizzata da spiagge
prevalentemente sabbiose. La vegetazione presente è quella tipicamente mediterranea
dominata dal pino marittimo. Le peculiarità dell'area, connotata dall'arenile, da aree umide,
dalle zone di foce dei canali che la attraversano e dai canali stessi, nonostante l'intensa
urbanizzazione, consentono ancora oggi la fruizione di tali ambienti da parte di numerose
specie di avifauna migratoria.
Dietro la fascia dunale/retrodunale si sviluppa una zona di bosco (fascia Sclerofille – lecci)
nella quale si ha una forte presenza di animali (rettili, mammiferi e uccelli). Da non
scordare, inoltre, la presenza delle paludi del Lago di Porta, che ospitano un gran
quantitativo di specie animali e vegetali.
Zona Collina
E’ la zona che si ritrova tra la costa e le Alpi Apuane, coe ad esempio le Rupi Porta o le
colline del Candia. Qui la presenza dell’uomo si ha soprattutto con la coltivazione di vigneti,
uliveti e poche e rade strutture abitative con numerosi terreni lavorati a "terrazzamento" e
"tagliapoggio".
9
Nelle zone più interne ed elevate è caratterizzata da boschi di castagno; diffusi sono anche
il carpino nero ed il cerro. Localmente si trovano boschetti e formazioni composte da
robinia, farnia e roverella. Il sottobosco è popolato da vari mammiferi e da una ricca
avifauna stanziale.
Zona Alpi Apuane
A breve distanza dalla costa la provincia di Massa - Carrara offre lo splendido paesaggio
delle Alpi Apuane segnate dalle cave di marmo che, quale punto obbligato di riferimento fra
montagna e mare, dominano ed incombono sul territorio. Oltre che da tali massicci, le
dorsali montane sono costituite dalla porzione iniziale dell'Appennino Tosco - Emiliano. Nei
versanti oltre i 1.000 metri s.l.m. domina il faggio che nelle zone più elevate lascia spazio
ad alcuni pascoli di quota e praterie montane. In questo ambiente, allo stesso tempo ostile
ed affascinante, si ritrovano numerose specie di avifauna migratoria, rapaci diurni e notturni
e specie ungulate. È segnalata anche la presenza del lupo. La presenza dell’uomo si ha
con isolate costruzioni (rifugi o case di pastori), strade e piccoli paesi immersi nella natura.
Il Fiume
La provincia di Massa - Carrara è attraversata da numerosi corsi d'acqua di notevole
interesse tra i quali il più importante è rappresentato dal fiume Magra. La vegetazione che
si trova lungo le sponde è costituita da cannicce, pioppi, salici ed ontani. L'ambiente fluviale
presenta caratteristiche favorevoli alle sosta ed alla permanenza soprattutto dell'avifauna
migratoria, tra cui alcune rare specie come l'airone cenerino ed il cavaliere d'Italia.
Zona Lunigiana
La Lunigiana si identifica oggi con la vallata del Magra e quella dei suoi affluenti, mentre i
suoi confini storici sono molto più ampi. Valle di confine, ambita terra di strade e agevoli
passi appenninici. In Lunigiana si trovano diversi parchi naturali a difesa di un territorio
particolarmente incontaminato. La zona può essere suddivisa in 2 sottozone, Zona Fiume
Magra e Zona Boschiva. L’antropizzazione non è molto sviluppata, consiste in costruzioni
stradali e piccoli centri urbani non troppo sviluppati e distanziati tra di loro. Presenta molte
zone a destinazione prevalentemente agricola dove le coltivazioni cerealicole e foraggiere
in rotazione prevalgono sulle altre, ed un notevole sviluppo delle piante da frutto. Inoltre si
ha la presenza di vigneti sparsi. la zona forestale si presenta a volte interrotta da aree a
destinazione agricola prevalentemente occupata da prati e pascoli.
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Zona Fiume Magra
L'ambiente fluviale della bassa Val di Magra, pur portando i segni di un intenso
sfruttamento da parte dell'uomo, comprende zone umide uniche, aree di sosta e
nidificazione di grande importanza per l'avifauna migratoria. Estese foreste e corsi d'acqua
ancora integri caratterizzano ancora le sponde della Val di Magra, terra di antica cultura
che ritrova occasioni di sviluppo nella valorizzazione delle produzioni tipiche e delle attività
agricole e turistico-ricreative compatibili con l'ambiente. La zona si presenta come un
complesso sistema di orti, prati piccoli appezzamenti a seminativo e vigneto. In prossimità
del fiume vi sono localizzati incolti erbacei e arbustivi in prevalenza di latifoglie.
Zona Boschiva
Elementi di particolare interesse sono la pregevole dotazione di foreste, costituite da
faggete e conifere e flora tipica delle alpi Apuane. La vegetazione è molto varia, infatti si
possono trovare vere e proprie rarità botaniche come nardeti, brachipodieti e brughiere a
Mirtillo rosso, I'Erica baccifera e il Rododendro ferrugineo, la vegetazione degli affioramenti
rocciosi, formazioni a Salix herbacea nelle vallette nivali, la vegetazione delle torbiere dal
delicato equilibrio ecologico con la drosera ed alcune rare orchidee, faggete ed Abeti
bianchi. La zona, inoltre, è ricca di specie animali di grande interesse.
11
2. Metodo di Indagine
Lo studio comprende l’utilizzo di tutti di dati bibliografici dal 1997 a oggi, i dati provenienti
da banche dati del biennio 2006-2007, integrati con i dati del 2008, del centro di recupero
animali selvatici della provincia di Massa Carrara e dalla lettura dei tesserini venatori.
Essendo il primo anno di lavoro prevalentemente incentrato su dati bibliografici e non su
studi di campo, i dati per questo progetto di ricerca sono arrivati prevalentemente da:
− Ricerche Bibliografiche: Queste informazioni sono state raccolte da tutti quegli
studi di settore, pubblicazioni, opuscoli contenenti dati sulla presenza di avifauna
nel territorio provinciale. In particolare, l’enorme fonte di informazione è stata data
dalla lettura dei tesserini venatori (soprattutto per la presenza delle specie
cacciabili) e dal database dei centri di recupero di animali selvatici della provincia di
Massa Carrara;
− Avvistamenti: I dati degli avvistamenti sono stati raccolti basandoci sulla lettura di
apposite schede di avvistamento distribuite alle varie associazioni Venatorie,
Faunistiche e Ambientaliste. All’inizio di Ottobre alle varie associazioni presenti sul
territorio, è stata data una scheda da compilare, dove venivano riportati i dati
riguardanti le varie specie avvistate e il luogo di avvistamento. Considerato il breve
periodo intercorso dalla distribuzione delle schede e la stesura del primo anno di
progetto, questi dati sono ancora pochi, ma confido in un sempre maggiore
supporto a questa ricerca da questo tipo di censimento/avvistamento.
− Dati da Ricatture: I dati sono pervenuti maggiormente da operazioni di caccia. In
questi ultimi anni l’ATC 13 ha portato avanti un programma di rilascio di selvaggina
inanellata (fagiani, pernici, starne) nelle varie zone di caccia. L’acquisizione
importantissima di questi dati, serve principalmente a monitorare l’evoluzione della
dinamica delle popolazioni di queste specie, infatti si può capire se dopo essere
stati rilasciati gli individui si spostano da luogo del rilascio, oppure se si riproducono
e nidificano in questi stessi luoghi.
Lo studio si svilupperà in due parti, la prima avrà come argomento lo studio dell’avifauna
presente sul territorio provinciale, con la pubblicazione dei primi dati sul rilascio della
selvaggina nelle varie zone di rispetto venatorio, da parte dell’ATC 13 Massa – Carrara, e
delle prime considerazioni sulla vocazionalità delle specie nocive come la cornacchia grigia.
12
La seconda parte avrà come argomento lo studio della fauna a mammiferi presente nel
territorio provinciale, e la vocazionalità delle specie nocive (volpe, cinghiale, capriolo).
13
3. L’Avifauna
Nel corso del periodo di studio bibliografico e acquisizione dati, sono state rilevate 132
specie di uccelli distribuite in 14 Ordini e 42 Famiglie (Tab. 3.1).
Ordine
Accipitriformes o
Famiglia
Accipitridae
Falconiformes
Falconidae
Anseriformes
Anatidae
Specie
Cat
Zona
Albanella minore (Circus pygargus)
M
ACLM
Aquila reale (Aquila chrysaetos)
R
AL
Biancone (Circaetus gallicus )
M
A
Falco di palude (Circus aeruginosus)
R
C
Falco pecchiaiolo occidentale (Pernis apivorus)
N
A
Poiana comune (Buteo buteo)
R
ACLM
Sparviere eurasiatico (Accipiter nisus)
R
AL
Falco cuculo (Falco vespertinus)
O
C
Falco pellegrino (Falco peregrinus)
R
ACLM
Gheppio (Falco tinnunculus)
R
ACLM
Lodolaio eurasiatico (Falco subbuteo)
M
ALM
Alzavola (Anas crecca)
S
C
Canapiglia (Anas strepera)
N
C
Codone comune (Anas acuta)
N
C
Fischione (Anas penelope)
M
CM
Germano reale (Anas platyrhyncos)
S
CM
Marzaiola (Anas querquedula)
M
C
Mestolone comune (Anas clipeata)
R
CM
Moretta (Aythya fuligula)
N
CM
Moriglione (Aythya ferina)
R
CM
Smergo dal petto rosso (Mergus serrator)
N
C
ACLM
Apodiformi
Apodi
Rondone (Apus apus)
M
Charadriiformes
Charadriidae
Corriere piccolo (Charadrius dubius)
M
Pavoncella (Vanellus vanellus)
N
CM
Haematopodidae
Beccaccia di mare (Haematopus ostralegus)
O
C
Laridae
Gabbiano comune (Larus ridibundus)
R
CM
14
Recurvirostridae
Cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus)
N
C
Scolopacidae
Beccaccia (Scolopax rusticola)
R
CM
Beccaccino (Gallinago gallinago)
S
CLM
Combattente (Philomachus pugnax)
O
AC
Frullino (Lymnocryptes minimum)
N
C
Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos)
M
CM
Pittima reale (Limosa limosa)
O
CM
Mignattino (Chlidonias niger)
O
C
Mignattino piombato (Chlidonias hybridus)
O
C
Airone bianco maggiore (Casmerodius albus)
M
CM
Airone cenerino (Ardea cinerea)
R
CM
Airone rosso (Ardea purpurea)
N
CM
Garzetta (Egretta garzetta)
N
ACLM
Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides)
M
CM
Tarabuso (Botaurus stellaris)
R
C
Colombaccio (Columba palumbus)
R
CLM
Tortora (Streptopelia turtur)
R
ACLM
Alcedinidae
Martin pescatore (Alcedo atthis ispida)
R
CM
Meropidae
Gruccione (Merops apiaster)
N
C
Upupidae
Upupa (Upupa epops)
N
ACLM
Phasianidae
Fagiano
R
CLM
Pernice rossa (Alectoris rufa)
R
AL
Starna (Perdix perdix)
R
ALM
Folaghe
R
C
Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus)
R
C
Porciglione (Rallus aquaticus)
S
CM
Voltolino (Porzana porzana)
M
C
Sternidae
Ciconiiformes
Columbiformes
Coraciiformes
Galliformes
Gruiformes
Ardeidae
Columbidae
Rallidae
15
Passeriformes
Alaudidae
Allodola (Alauda arvensis)
R
ACLM
Certhiidae
Rampichino comune ( orquat brachydactyla)
S
AL
Cisticolidae
Beccamoschino (Cisticola juncidis)
S
C
Corvidae
Cornacchia grigia ( orqua corone cornix)
R
ACLM
Gazza ladra (Pica pica)
R
CLM
Ghiandaia (Garrulus glandarius)
R
CLM
Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus)
R
A
Gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax)
R
A
Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus)
S
CM
Ortolano (Emberiza hortulana )
N
A
Strillozzo (Emberiza calandra)
R
A
Zigolo muciatto (Emberiza cia)
N
ALM
Cardellino (Carduelis carduelis)
R
ACLM
Crociere (Loxia curvirostra)
O
C
Fanello (Carduelis cannabina)
N
AL
ND
ACLM
Lucherino eurasiatico (Carduelis spinus)
S
ACL
Verdone (Carduelis chloris chloris)
S
ACLM
Balestruccio (Delichon urbicum)
M
ACLM
Rondine comune (Hirundo rustica)
N
ACLM
Rondine montana (Ptyonoprogne rupestris)
N
AL
Topino (Riparia riparia)
M
ACLM
Laniidae
Averla piccola (Lanius orquata)
N
AL
Motacillidae
Ballerina bianca (Motacilla alba)
N
ACLM
Ballerina gialla (Motacilla)
N
ALM
Calandro (Anthus campestris)
N
AC
Cutrettola (Motacilla flava)
M
ACLM
Spioncello (Anthus spinoletta)
S
ACLM
Culbianco (Oenanthe oenanthe)
R
AL
Pettirosso (Erithacus rubecula)
R
ACLM
Pigliamosche (Muscicapa striata)
N
ACLM
Saltimpalo (Saxicola orquata)
S
Emberizidae
Fringillidae
Fringuello (Fringilla coelebs)
Hirundinidae
Muscicapidae
Stiaccino (Saxicola rubetra)
ND
A
A
16
Oriolidae
Rigolo ( Oriolus oriolus)
M
Paridae
Cinciarella (Cyanistes Caeruleus)
S
CM
Cinciallegra (Parus major)
R
CM
Cincia bigia (Parus palustris)
ND
AC
Cincia mora (Parus ater)
ND
AC
Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
R
ACLM
Passera d'Italia (Passer italiae)
R
ACLM
Passera mattugia (Passer montanus)
R
CLM
Passera scopaiola (Prunella modularis)
R
AL
Prunellidae
Sordone (Prunella collaris)
N
AL
Regulidae
Fiorrancino (Regulus ignicapillus)
N
AL
Remizidae
Pendolino europeo (Remiz pendulinus)
R
CM
Sylviidae
Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus)
N
-
Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus)
N
C
Capinera (Sylvia atricapilla)
N
CLM
Forapaglie (Acrocephalus schoenobaenus)
M
ACLM
Passeridae
Forapaglie castagnolo (Acrocephalus
melanopogon)
Luì grosso (Phylloscopus trochilus)
Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
Luì verde (Phylloscopus sibilatrix)
Magnanina (Sylvia undata)
Occhiocotto (Sylvia melanocephala)
Sterpazzola (Sylvia communis)
Sterpazzolina (Sylvia cantillans)
AC
M
AC
ND
ACLM
M
AL
N
AC
R
C
M
AC
N
AL
R
CM
Usignolo di fiume (Cettia cetti)
Sittidae
Picchio muratore (Sitta europaea)
N
AL
Sturnidae
Storno (Sturnus vulgaris)
S
CLM
Troglodytes
Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
R
CM
17
Turdidae
Pelecaniformes
Piciformes
Podicipediformes
Strigiformes
Phalacrocoracidae
Picidae
Podicipedidae
Strigidae
Tytonidae
Cesena (Turdus pilaris)
ND
A
Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
R
AL
Codirossone (Monticola saxatilis)
N
AL
Merlo (Turdus merula)
N
ACLM
Passero solitario (Monticola solitarius)
R
ACLM
Tordo bottaccio (Turdus philomelos)
S
C
Tordo sassello (Turdus iliacus)
M
ACLM
Cormorano (Phalacrocorax carbo)
R
C
Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis)
R
C
ND
ACLM
Picchio verde (Picus viridis)
R
AL
Torcicollo (Jynx torquilla)
N
CL
Svasso maggiore (Podiceps cristatus)
R
C
Tuffetto (Tachybaptus ruficollis)
S
C
Allocco (Strix aluco)
R
ACLM
Assiolo (Otus scops
N
ACLM
Civetta (Athene noctua)
R
ACLM
Barbagianni (Tyto alba)
R
ACLM
Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
Tab. 3.1 – Elenco delle specie di uccelli presenti sul territorio provinciale. Nella colonna Cat. sono riportate le
Categorie Fenologiche: N) Specie Nidificanti; ND) Non Disponibilità di dati; O) Specie Occasionali; R) Specie
Residenti; S) Specie Svernanti. Nella colonna Zone: A) Alpi Apuane; C) Costa; L) Lunigiana Zona Montana;
M) Lunigiana Zona Valle del Magra.
Naturalmente questo numero va considerato in difetto data la provenienza dei dati,
soprattutto per quanto riguarda le specie migratrici o quelle poco visibili, in quanto i dati
bibliografici risalgono al massimo all’anno 2000 (Puglisi e Taverni, 2000). Le specie
rilevate, presenti sul territorio provinciale, si possono dividere nelle seguenti categorie
fenologiche:
− residenti: specie presenti tutto l’anno sul territorio e nidificanti;
− nidificante: specie presenti esclusivamente come nidificanti, svernando altrove;
− svernanti: specie presenti soltanto nel periodo non riproduttivo;
− migratrici: specie presenti sul territorio solamente durante le migrazioni;
− occasionali: specie occasionalmente presenti;
− N.D.: specie delle quali non si hanno dati significativi.
18
Sulla base di tutti i dati raccolti e ad uno studio approfondito sulle abitudini delle varie
specie di uccelli rinvenute, è stato possibile collocare queste nelle varie categorie fenologie
utilizzate.
Nel grafico (Fig. 3.1) sono riportate le percentuale divise in categorie fenologiche delle
specie osservate sul territorio provinciale.
OCCASIONALI 5%
N.D. 10%
RESIDENTI 39%
MIGRATORI 14%
SVERNANTI 11%
NIDIFICANTI 21%
Fig. 3.1 – Composizione del popolamento di uccelli del territorio provinciale. E’ indicata la percentuale di
specie divise per categoria fenologica.
Analisi dei principali Taxa Presenti
Accipitriformes
Falconiformi (Accipitriformes, Sharpe 1874), conosciuti anche come Accipitriformes sono
un ordine che raggruppa circa 290 specie di uccelli in cui si includono i rapaci diurni. I
Falconiformi costituiscono l'ordine che comprende tutti gli uccelli meglio noti come Rapaci
diurni, in quanto sono predatori attivi nelle ore di luce. Svolgono un ruolo fondamentale
negli equilibri della natura. Hanno dimensioni grandi e medie e sono di forme slanciate, con
ali lunghe, che consentono un volo possente. Sono tipici il loro robusto becco, arcuato, atto
a dilaniare le prede, e le zampe altrettanto poderose, armate di robusti artigli e col pollice
rivolto posteriormente. Il piumaggio è costituito da un fitto piumino e da penne molto
resistenti e rigide. Nella nostra fauna sono rappresentati da 4 famiglie: Egipidi od Avvoltoi,
Falconidi o Falchi, Accipitridi con Aquile, Poiane ed altre specie simili e Pandionidi, col
Falco pescatore. Esistono seri problemi circa la loro conservazione, particolarmente
precaria per alcune specie. Sul territorio provinciale sono presenti tutto l’anno, in particolare
19
per la forte presenza della Poiana e del Gheppio, mentre si ha anche la presenza di molte
forme di passaggio, come il Lodolaio, il Biancone e l’Albanella minore
Anseriformes
L’ordine e la famiglia comprendono essenzialmente “cigni”, “oche” e anatre. Tra queste, 9
specie sono considerate cacciabili dalla legislazione in vigore (Germano, Fischione,
Canapiglia, Codone, Alzavola, Marzaiola, Mestolone, Moretta e Moriglione). Si tratta di
uccelli gregari, che formano stormi misti o che si mescolano nei siti di pastura o riposo, la
cui conservazione pone complessi problemi gestionali, con particolare riferimento alle
diverse modalità di caccia e la necessità di garantire, in ogni caso, la possibilità di
riconoscimento in natura delle specie in pericolo o comunque escluse per legge dal
prelievo. Spesso si tratta inoltre di specie migranti, la cui gestione implica una prospettiva
internazionale. Allo studio dei problemi caratteristici di tale gruppo di specie ed alle possibili
soluzioni viene dato ampio spazio nell’ambito del capitolo allegato al presente studio e
specificamente dedicato ai temi della conservazione e gestione. Sul territorio sono per lo
più svernanti e di passo e si trovano soprattutto nella zona del Lago di Porta e sul Fiume
Magra.
Charadriiformes
I Caradriiformi (Charadriiformes, Huxley 1867) sono un ordine a cui fanno capo molte
famiglie di uccelli di mare quali i gabbiani (Laridae) e le alche (Alcidae). Sono presenti sul
territorio soprattutto con la famiglia Scolapacidae. Importante la presenza della Beccaccia.
Ciconiiformes
I Ciconiiformi (Ciconiformes, Bonaparte 1854) sono un ordine della classe degli uccelli.
Comprende diverse specie, accomunate da una struttura fisica molto simile. Sono uccelli
generalmente di grandi dimensioni, hanno zampe lunghe e slanciate, adatte a camminare
in acque poco profonde, un collo lungo e robusto, un becco grande e appuntito. Sono
diffusi in tutti i continenti, ma la maggior parte delle specie vive in Africa, Asia ed Europa.
Molte specie di ciconiformi, come ad esempio i Ciconidi, sono migratrici spostandosi ad alte
latitudini durante l'estate per riprodursi e svernando a verso latitudini tropicali. Vivono
generalmente nelle zone umide e si nutrono prevalentemente di pesci, rane, piccoli rettili,
crostacei e molluschi, insetti e occasionalmente anche topi. Sul territorio provinciale sono
sia stanziali tutto l’anno come l’Airone cenerino o il Tarabuso, oppure nidificanti come la
Garzetta. Si trovano spesso lungo piccoli fossi, rive dei fiumi o, in particolare, nel Lago di
porta.
20
Passeriformes
Sono uccelli Neognati carenati, il più sovente di piccole dimensioni, più di rado di medie. La
lunghezza del corpo totale varia (per tutto il mondo) dai 7,5 cm del colibrì fino ai 120 cm
dell'Uccello del paradiso e di peso da 4,8 g a 1350 g. Le nostre specie vanno dai 9,5 cm e
5 g del Regolo ai 65 cm e 1300 g del Corvo imperiale. Il becco ha varia foggia, in relazione
anche ai vari regimi alimentari ed ai particolari adattamenti evolutivi. I Passeriformi sono
tutti fondamentalmente arboricoli e, secondariamente, terricoli, anche se alcuni trovano cibo
nell'acqua o presso le rive; la loro conformazione - in particolare della zampa - è di chiara
impostazione arboricola, per la prensione dei rami. Tutti hanno prole inetta, nidofila, ed i
piccoli nascono con gli occhi chiusi. È pure assai caratteristica la vistosa colorazione della
cavità orale dei nidiacei, cosa che facilita ai genitori l'essenziale opera dell'imbeccata del
cibo, potendo scorgere meglio le fauci dei piccoli anche dentro nidi ben nascosti e poco
illuminati o nella luce del crepuscolo. Molti passeriformi sono uccelli migratori: solo pochi
esemplari sono eccezionalmente uccelli stanziali. All'ultimo gruppo appartengono le specie
nella famiglia dei menuri o dei calleidi, nei quali la capacità di volo è poco sviluppata. Sono
uccelli canori. Sul territorio provinciale sono l’ordine più rappresentato con 20 famiglie e con
più di 60 specie. Fenologicamente i passeriformi prendono tutta la gamme delle varie
categorie. Tra le specie residenti più rappresentate vi sono i Corvidi, con la forte presenza
della Cornacchia grigia, mentre tra le specie migranti più importanti si ha la forte
presenza, nel periodo primavera-estate, della Rondine comune. Tra i passeriformi sono
presenti specie dannose per l’agricoltura e per le altre specie di animali, i Corvidi
(Cornacchie grigie e Gazze) in quanto specie fortemente colonizzatrici e altamente
predatrici di colture, uova o piccoli mammiferi. Gazza e Cornacchia grigia sono specie
contemplate dalla legge nazionale n. 157 dell'11 febbraio 1992 e della legge regionale
toscana n. 3 del 12 gennaio 1994.
La caccia può avvenire con i mezzi e i tempi indicati da queste leggi e dai calendari
venatori regionali. Ai sensi degli articoli 3 e 21 comma "o" della 157/92, e dell'articolo 32
della 3/94 vengono tutelate uova, nidi e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla
fauna selvatica. Ai sensi dell'articolo 19 della 157/92 e dell'articolo 37 della 3/94 le Regioni
e le Province possono provvedere al controllo delle specie di fauna selvatica
"problematica", mediante il prevalente utilizzo di metodi selettivi ed ecologici, su parere
dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.
Per far fronte ai danni non altrimenti risarcibili arrecati alla produzione agricola e alle opere
approntate sui terreni coltivati e a pascolo dalla fauna selvatica, è costituito a cura di ogni
Regione un fondo destinato alla prevenzione e ai risarcimenti (art. 26 della legge 157/92).
21
I maggiori problemi sono dati da:
•
prelievo di prodotti agricoli (frutta, olive, uva, ecc.)
•
consumo di mangimi ad uso zootecnico
•
rischio “birdstrike” presso gli aeroporti
•
problemi agli elettrodotti
•
predazione su nidi e nidiacei di altri uccelli
Tra i gruppi di vertebrati “problematici” i Corvidi occupano un posto di rilievo, su cui si
concentra il maggior numero di interventi da parte delle Amministrazioni competenti.
Secondo un’indagine dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, a livello di singole
specie la Cornacchia grigia si colloca al secondo posto. Per quanto riguarda la predazione
sugli altri uccelli, la bibliografia scientifica non evidenzia un particolare impatto demografico
per quanto riguarda i Passeriformi, mentre questo può invece riguardare i Fasianidi,
soprattutto se trattasi di individui di allevamento a uso venatorio, con scarsa indole
selvatica. Tra i vari metodi per il contenimento di questa specie vi è la cattura in vivo tramite
gabbie-trappola, tipo "Larsen" o "Letter-box". E' un sistema discretamente selettivo che
comporta un disturbo minimo alle specie non-target. C'è però da notare che lo sforzo
prodotto con i sistemi di eliminazione diretta (compreso il presente) non è di solito in grado
di incidere sulla densità di popolazione dei Corvidi, né di ridurre stabilmente la loro
consistenza, a causa del reclutamento naturale di queste specie. Si tratta quindi di una
tecnica da considerare unicamente a livello locale, nell'ambito di alcuni istituti di gestione
faunistico-venatoria. L'abbattimento al nido è sconsigliato per il disturbo recato in epoca
riproduttiva, ed il rischio di coinvolgere specie protette non-target (quali rapaci diurni e
notturni) che spesso occupano i nidi abbandonati dai Corvidi.
Strigiformes
Sebbene erroneamente associati ai rapaci, gli Strigiformi non somigliano per nulla agli
eleganti e possenti predatori diurni; possiedono infatti una testa proporzionalmente molto
grande rispetto al resto del corpo, sorretta da un collo quasi indistinto, hanno struttura tozza
e coda breve, oltre a un piumaggio lungo, soffice e leggero che ne magnifica le reali
dimensioni. Tutti questi caratteri contribuiscono a dare agli Strigiformi un aspetto goffo e
nello stesso tempo massiccio. La testa larga e arrotondata porta un becco solo
apparentemente breve, perché fortemente incurvato e quasi del tutto nascosto fra le penne,
ma forte e possente, abbastanza rilevato in rapporto al cranio e alla gola, mobilissimo e
munito alla base di cera, sul cui margine anteriore si aprono le narici, di solito imperforate e
circondate da vibrisse erettili. Particolare interesse rivestono anche, nel capo degli
22
Strigiformi, gli occhi, molto grandi e rotondi. Essi sono in posizione frontale, aperti in avanti
- a differenza di quanto accade negli altri uccelli - e collocati in una vasta cavità orbitale
circondata da piume erettili. Queste, erigendosi a ventaglio, ricoprono da un lato la base del
becco e dall'altra l'orifizio auditivo, marginato da una plicatura cutanea in forma di
mezzaluna, che funge in un certo senso da padiglione. Tale plicatura interessa tutta la
regione posteriore del capo e, girando attorno al globo oculare, raggiunge la lunghezza di
3-4 cm, mentre i suoi due margini possono ravvicinarsi e costituire una vera e propria
valvola di chiusura al condotto auditivo. Lungo i margini della fenditura, assai mobile, si
trovano spesso piccole piume arrotondate, di colore chiaro o comunque vivace, che,
unitamente a quelle che circondano l'occhio, formano il cosiddetto disco facciale
perioftalmico o auricolare, che assume particolare evidenza soprattutto nel barbagianni. Le
ali sono grandi, larghe e arrotondate, con undici lunghe remiganti munite di una dentellatura
costituita dalle barbe rovesciate. Gli arti sono assai robusti, forniti di cinque dita, di cui
quello esterno reversibile in ogni direzione, tutte armate di unghie lunghe, sottili, fortemente
incurvate e molto acuminate; tarsi e dita sono quasi sempre rivestiti da piume lanose, che
talvolta nascondono anche le unghie. Il piumaggio è fondamentale, perché esso incide
notevolmente sul loro aspetto esteriore: esso è lungo, molle e setoso - assai diverso come
costituzione da quello dei rapaci veri e propri - con la superficie esterna delle penne
rivestita da barbule sottili come piumini, inserite spesso perpendicolarmente e con frequenti
zone erettili. Sul territorio vi è la forte presenza di specie residenti quali la Civetta e
l’Allocco, mentre molta importanza ha l’unica specie migratoria, L’Assiolo.
23
4. I Mammiferi
I dati sulla presenza di mammiferi sul territorio provinciale provengono dal database dei
centri di recupero di animali della provincia (in particolare dal CRAS “L’Assiolo”) e dai dati
presenti sulle schede di avvistamento date alle associazioni. Sono state rilevate 16 specie
appartenenti a 5 Ordini e 10 Famiglie (Tab. 4.1).
Ordine
Ungulata Artiodactyla
Carnivora
Famiglia
Specie
Zona
Suidae
Cinghiale (Sus Scrofa)
ACLM
Bovidae
Muflone (Ovis musimon)
Cervidae
Daino (Dama dama)
CL
Capriolo(Capreolus capreolus)
CL
Canidae
Mustelidae
L
Cervo (Cervus elaphus)
?
Lupo (Canis lupus)
L
Volpe (Vulpes vulpes)
ACLM
Donnola (Mustela nivalis)
ACLM
Faina (Martes foina)
ACLM
Puzzola (Mustela putorius)
ACLM
Tasso (Meles meles)
AL
Hysticidae
Istrice (Hystrix cristata)
AL
Sciuridae
Scoiattolo (Sciurus vulgaris)
ACLM
Gliridae
Ghiro (Glis glis)
ACLM
Erinaceomorpha
Erinaceidae
Riccio (Erinaceus europaeus)
Lagomorpha
Leporidae
Lepre (Lepus europaeus)
Rodentia
CM
ACLM
Tab. 4.1 - Elenco delle specie di mammiferi presenti sul territorio provinciale. Nella colonna Zone sono
riportati i dati sui luoghi di avvistamento: A) Alpi Apuane; C) Costa; L) Lunigiana Zona Montana; M) Lunigiana
Zona Valle del Magra; ?) presenza non accertata.
La presenza di mammiferi è sviluppata soprattutto nelle zone boschive e forestali del
territorio provinciale, questo porta dedurre che più si ha l’avanzamento dei boschi a
discapito delle zone agricole, più si ha un aumento delle popolazioni di mammiferi,
soprattutto erbivori nocivi per l’agricoltura (per mancanza di predatori naturali), con
conseguente aumento dei danni alle colture e strutture agricole causati da questi ultimi.
24
Analisi dei principali Taxa Presenti
Gli Ungulati
Con il continuo aumento di boschi e foreste, si ha avuto il conseguente aumento, in ordine
numerico, delle popolazioni di molti ungulati e del loro areale di sviluppo. In corrispondenza
con l’aumento degli ungulati, sono aumentati anche i danni e gli incidenti causati dalla
fauna selvatica, infatti i danni causati soprattutto da cinghiale alle strutture agricole e culture
sono aumentate in valore assoluto dopo il 2006.
il Cinghiale – Al livello di danni causati, questa specie è la principale artefice presente
nella provincia di Massa Carrara. Questo ungulato ha ampliato considerevolmente il proprio
areale divenendo una vera e propria minaccia, infatti le notevolissime capacità di
adattamento ai diversi tipi di habitat, nonché il forte impatto che questa specie determina
sulle attività agricole, ne fanno un elemento faunistico per il quale il semplice criterio
ecologico nel definire le aree vocazionali è difficilmente sostenibile; pertanto si ha la
necessità di un controllo rispetto alle possibilità di espansione della specie soprattutto
tenendo di conto dei diversi interessi economici locali.
Cervidi e bovidi – I mutamenti della situazione agricola, l’abbandono di molte aree
montane e di alta collina da parte della popolazione, per concentrarsi maggiormente in
zone urbanizzate, ha favorito una graduale riconquista del territorio da parte di boschi e
foreste con l’aumento della disponibilità di un areale adatto ad ospitare la conseguente
espansione delle popolazioni di ungulati. L’incremento delle popolazioni di caprioli
(autoctoni del nostro territorio) e di daini e mufloni (alloctoni) vanno viste, sostanzialmente,
in modo diverso, in quanto il primo è autoctono rispetto al territorio provinciale, quindi il
controllo e la gestione di questa specie può essere conservativa, mentre per daini e
mufloni, alloctoni, considerati competitori ecologici dei caprioli, la gestione può essere non
conservativa.
Per questo, ai fini di una corretta gestione della fauna a ungulati presente sul territorio
provinciale, i Piani faunistico-venatori dividono il territorio in zone vocate e zone non vocate;
quindi nelle zone non vocate la presenza di queste specie non è compatibile con le
coltivazioni agricole quindi la presenza di ungulati non è ammessa, diverso strategia si ha
nelle zone vocate, dove la presenza è compatibile col sistema forestale e boschivo, sempre
tenendo di conto, comunque, di precise densità di popolazioni.
25
I Carnivori
Rappresentati in prevalenza da mustelidi (faine e donnole in prevalenza) e canidi (volpe).
Le volpi in questo caso sono considerate molto nocive a causa del forte aumento del loro
numero, dovuto soprattutto al grande adattamento ambientale anche in zone altamente
antropizzate, (cosa che ha fornito loro altissime risorse trofiche), e alla mancanza di
competitori naturali.
Legato all’aumento degli ungulati, negli ultimi anni, si ha avuto anche un relativo (seppur
meno consistente) aumento dei loro predatori naturali, i lupi. Sempre maggiori sono gli
avvistamenti di individui o la localizzazione di tracce e escrementi. Questa cosa va tenuta in
considerazione in quanto l’aumento dei predatori, porterà ad un avanzamento dell’areale
delle specie predata che cercheranno rifugio in zone diverse fino a spengersi sempre più
vicino alle zone abitate e coltivate, aumentando così, in modo diretto i danni a coltivazioni e
cose, e in modo indiretto contribuendo a far avvicinare il lupi alle zone con forte presenza di
greggi e pascoli con forti possibilità di attacco a questi ultimi con danni ingenti per la
pastorizia.
26
5. Gestione piccola fauna stanziale
La gestione della piccola fauna ha costituito per le province uno dei maggiori impegni nella
funzione della salvaguardia della fauna, in particolare per quella stanziale. Molti fattori
incidono sulla probabilità di successo della gestione della dinamica delle popolazioni, da un
lato le modificazioni agro-ambientali, a dall’altro, la presenza di popolazioni antagoniste e
predatrici tali da incidere pesantemente sulle popolazioni della selvaggina stanziale (lepre e
galliformi) compromettendone la presenza e lo sviluppo allo stato naturale del territorio. A
tal fine, dall’anno 2007, è in atto su tutto il territorio provinciale un progetto di ripopolamento
della fauna stanziale (galliformi e lepri), che prevede il rilascio su tutta la provincia, con
diversi tipi di modalità, di nuova selvaggina.
Fagiano
Comune
Capi emessi
Emissione Diretta
Ambientamento Voliera
Casola
215
165
Comano
140
140
Fivizzano
715
515
Bagnone
100
100
50
50
Villafranca L.
150
150
Filattiera
370
220
150
Pontremoli
370
220
150
Zeri
340
340
Mulazzo
250
250
Podenzana
230
120
110
Tresana
280
70
210
Aulla
140
140
Fosdinovo
170
170
Carrara
205
155
50
Massa
170
120
50
75
25
50
3970
2650
1320
Licciana Nardi
Montignoso
Totale
50
200
Tab. 5.1 – Dati sulla emissione di fagiani per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale.
27
Pernice
Comune
Capi emessi
Emissione Diretta
Casola
460
460
Comano
160
160
Fivizzano
580
480
Filattiera
220
220
Pontremoli
690
690
Zeri
250
250
Podenzana
50
Mulazzo
160
160
Tresana
120
120
Aulla
330
130
Fosdinovo
270
270
Carrara
110
110
Massa
80
30
50
Montignoso
90
40
50
3570
3120
450
Totale
Ambientamento Voliera
100
50
200
Tab. 5.2 – Dati sulla emissione di pernici per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale.
Lepre
riproduttrice
Comune
Capi emessi
Emissione Diretta
Comano
5
5
Casola
10
1
Fivizzano
30
30
Bagnone
4
4
Licciana Nardi
14
14
Villafranca L.
8
8
Filattiera
18
18
Pontremoli
30
30
Zeri
36
36
Aulla
8
8
Totale
163
163
Ambientamento Recinto
Tab. 5.3– Dati sulla emissione di lepre riproduttrice per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale.
28
Leprotti
Comune
Capi emessi
Emissione Diretta
Ambientamento Recinto
Fivizzano
30
30
Filattiera
12
12
Pontremoli
12
12
Podenzana
10
10
Aulla
46
46
Montignoso
10
10
Totale
120
120
Tab. 5.4 – Dati sulla emissione di leprotti per il ripopolamento 2007, su tutto il territorio provinciale.
Come si può vedere dalle tabelle 5.1, 5.2, 5.3 e 5.4 sono stati emessi un totale di 7823 capi
(tra galliformi e lepri) nelle varie Zone di Ripopolamento e Cattura.
Le modalità di rilascio previste sono state 2:
− Emissione diretta: l’animale viene rilasciato direttamente da gabbia nella zona
stabilita, libero di muoversi da subito all’interno del territorio, per poi spostarsi anche
al di fuori delle Zone di Ripopolamento e Cattura;
− Ambientamento: l’animale dapprima rimane in recinti o stabulari all’interno della
zona di rilascio, per potersi ambientare e possibilmente individuare tale zona come
proprio habitat futuro.
Purtroppo tutto questo sforzo da parte dell’ATC 13 è vanificato dalla forte presenza di
predatori naturali considerati nocivi, come le volpi, che data la forte vocazionalità, durante il
periodo di pausa della caccia, fanno strage della maggior parte della selvaggina rilasciata.
Questo problema impedisce al momento di sviluppare un programma di rilascio della
selvaggina stanziale con basi maggiormente scientifiche, che porterebbero al progetto una
notevole evoluzione e un maggior monitoraggio delle specie rilasciate, apportando nuovi
dati sulla distribuzione e sull’areale di dispersione dei vari individui, e maggiori dati sulla
dinamica delle popolazioni delle specie rilasciate.
29
6. Conclusioni
L’elaborazione di tutti i dati raccolti in questo primo anno di studio, rende possibile la
costruzione di un piccolo atlante avifaunistico del territorio provinciale, nel quale vengono
date basilari indicazioni per il riconoscimento della specie e viene riportata una piccola
mappa di distribuzione delle varie specie nelle zone prese in considerazione. C’è da
considerare, però, che la maggior parte di questi dati provengo da precedenti studi
bibliografici, datati rispetto a questo nuovo studio. In questi anni è molto probabile che la
dinamica dei popolamenti delle varie specie si molto cambiata quindi molte di queste
possono aver cambiato sia l’areale di distribuzione, allargandolo o restringendolo, o
addirittura categoria fenologica. Un primo passo per la costruzione di un database più
aggiornato è senz’altro l’utilizzo dei vari dati delle schede di avvistamento, distribuite tra le
varie associazioni, che perverranno il prossimo anno. Questi dati forniranno un primo
aggiornamento al progetto, facendo pervenire dati recenti e nuovi.
Per il proseguo per l’anno 2009 del progetto, si prevede un maggior afflusso di dati da
avvistamenti e soprattutto dalla lettura dei tesserini venatori, che come dato nuovo
forniranno anche la zona di cattura della specie. L’elaborazione di queste informazioni sarà
importante, soprattutto, per poi elaborare dei piani di intervento per la conservazione
dell’avifauna cacciabile e non, in quanto negli ultimi anni si è vista una notevole riduzione
degli individui cacciati, ed intervenire in tempo per comprendere e risolvere questa
problematica, porterebbe notevoli vantaggi allo sviluppo ambientale e sostenibile del nostro
territorio, nonché ad un progressivo aumento delle specie di uccelli presenti su tutto il
territorio provinciale. Per quanto riguarda la vocazionalità delle specie nocive presenti su
tutto il territorio, sarà previsto un maggior monitoraggio dell’abbattimento delle volpi e dei
cinghiali. Inoltre per gli anni 2008/2009 è previsto l’inizio del Piano di Controllo dei corvidi,
quindi col proseguo di questo progetto si potranno avere nuovi dati sulla vocazionalità e
l’abbattimento di questa specie considerata nociva.
30
7. Atlante dell’Avifauna Provinciale
Avifauna Residente
Airone Cenerino (Ardea cinerea)
L'airone cenerino (Ardea cinerea, Linnaeus
1758), è una specie appartenente all'ordine dei
Ciconiiformes e alla famiglia degli Ardeidi.
Aspetto
Airone di grandi dimensioni ha il piumaggio di
colore grigio sulla parte superiore e bianco in
quella inferiore. Le zampe e il becco sono gialli.
L'adulto ha piume nere sul collo e un ciuffo nucale
nero molto evidente che si diparte dalla sommità
posteriore e superiore dell'occhio. Nei govani
domina il colore grigio. Come tutti gli aironi vola
tenendo il collo ripiegato ad esse
Distribuzione
Diffuso in tutta Italia. Gregario, nidifica in colonie
denominate garzaie insieme ad altre specie di
Ardeidi. Si può avvistare lungo i fossi e canali o
rive dei fiumi soprattutto lungo la costa, nella zona
del Lago di Porta o nella Valle del Fiume Magra.
Allocco (Strix aluco)
L'allocco (Strix aluco, Linnaeus 1758), è un
uccello rapace della famiglia degli Strigidi.
Aspetti morfologici
Ha capo grosso e tondeggiante, dischi facciali
bruno-grigiastri. Ha occhi neri, non possiede ciuffi
auricolari, piumaggio bruno fulvo, macchiettato e
striato. Si mimetizza alla perfezione nel bosco
che frequenta, il suo colore può sembrare la
corteccia di un albero. La taglia è di 38-43 cm, il
peso variabile dai 310 ai 620 grammi. Il
dimorfismo sessuale è caratterizzato dalle
dimensioni maggiori della femmina.
31
Distribuzione e habitat
Di notte è possibile vederlo cacciare in tutta Italia,
escluso la Sardegna e la penisola salentina. Non
ha un habitat preferenziale, però sotto i 1000
metri s.l.m., al di fuori dei boschi non si fa vedere
quasi mai. Frequenta boschi, parchi e giardini,
nonché i pressi delle case di campagna.
Ha costumi prettamente notturni e si riposa
appressato a un tronco d'albero. Lo si può
avvistare su tutto il territorio provinciale.
Allodola
L'allodola (Alauda arvensis, Linnaeus 1758) è
un uccello dell'ordine dei Passeriformi e della
famiglia degli Alaudidi.
Aspetti morfologici
L'allodola è lunga circa 16-19,5 cm, ha
un'apertura alare che può raggiungere i 32-37 cm
e pesa circa 33-48 g, coda 6,5-7,5 cm, tarso 2223 mm, becco 11-12 mm, uovo 24,1x16,8 mm. È
caratterizzata da un piumaggio di colore marrone
leggermente striato di nero nella parte superiore,
più chiaro (bianco-fulve) in quella inferiore,
nonché da un piccolo ciuffo erettile che mostra
solo se allarmata. Presenta larghe strie al petto.
Distribuzione e habitat
L'allodola è la specie più tipica e comune di
questa famiglia in Italia, sia in forma stanziale, sia
come migratrice. È diffuso in tutta Europa e Asia.
Le popolazioni del nord e dell'est migrano in
autunno verso l'Europa Meridionale e il nord
Africa per poi ritornarvi alla fine dell'inverno; le
popolazioni meridionali sono stanziali. É gregaria
in migrazione ed in inverno. Nella provincia di
Massa Carrara è di passo in ottobre-novembre e
marzo-aprile.
32
Aquila Reale
L'aquila reale (Aquila chrysaetos, Linnaeus
1758) è un uccello appartente alla famiglia degli
Accipitridi.
Aspetti morfologici
Ha una lunghezza di 74 - 87 cm; la coda misura
dai 26 ai 33 cm, con un'apertura alare di 203220 cm. Il suo peso varia dai 2,9 kg, ai 6,6 kg; la
femmina è del 20% circa più grande del
maschio.
Le sue parti superiori sono di color bruno
castano, con penne e piume copritrici più pallide,
le parti inferiori sono di color castano scuro, la
testa invece è di color castano dorato. Il colorito
varia a seconda dell'età e l'abito adulto viene
completato a 5 anni di vita. Il giovane appena
involato possiede un piumaggio bruno nerastro
con evidenti macchie bianche a semiluna al
centro delle ali e coda bianca bordata di nero; la
livrea dell'adulto è bruna con spalle e nuca Il
pulcino è ricoperto da un fitto piumino
biancastro.
Distribuzione e habitat
Un tempo l'aquila reale viveva nelle zone
temperate dell'Europa, nella parte nord dell'Asia,
nel nord America, nord Africa e Giappone. In
molte di queste regioni l'aquila è oggi presente
solamente sui rilievi montuosi, ma nei secoli
precedenti nidificava anche nelle pianure e nelle
foreste. In Italia è presente sulla dorsale
appenninica e sull'arco alpino, In provincia è
stata avvistata una coppia sulle Alpi Apuane.
33
Barbagianni (Tyto alba)
Il barbagianni (Tyto alba, Scopoli
appartiene alla famiglia dei Titonidi.
1769)
Aspetti morfologici
Sono pallidi, dalle ali e zampe lunghe. 33-39 cm
in lunghezza con un'apertura alare di 80-95 cm.
Hanno un volo oscillante quando si avvicinano ai
pascoli o a simili terreni di caccia. Ci sono alcune
sottospecie che si distinguono nei colori delle loro
parti sotto al corpo. Per esempio, il Tyto alba alba
del'Europa occidentale è praticamente totalmente
bianco sotto, mentre il Tyto alba guttata
dell'Europa centrale è arancione. Tutte le razze
hanno parti superiori grigie e ocra.
Distribuzione e habitat
Sono uccelli tipici di zone d'aperta campagna
come fattorie e cacciano prevalentemente ai
margini dei boschi. Sono prevalentemente
sedentari e notturni o crepuscolari.
Barbagianni se ne trovano in tutto il territorio
provinciale, dalla costa alla Lunigiana. A volte
vengono chiamati anche gufi dalla faccia da
scimmia per il loro aspetto.
Cardellino
Il Cardellino (Carduelis carduelis, Linnaeus
1758 ) è un uccello appartenente alla famiglia dei
fringillidi.
Aspetti morfologici
Il cardellino è facilmente riconoscibile per la
macchia rossa sulla faccia e per l'ampia barra
alare gialla. Il resto del piumaggio va dal bianco
delle guance, al nero della nuca, della coda e
della parte esterna delle ali, al marrone scuro del
dorso.
34
Distribuzione e habitat
La specie nominale è il carduelis carduelis
carduelis che vive nell'Europa continentale dai
monti Pirenei ai monti Urali, a sud est è distribuito
fino alle coste del Mar Nero a nord si trova fino
alla penisola scandinava fino al 64° parallelo.
Cinciallegra (Parus major)
La Cinciallegra (Parus major, Linnaeus 1758) è
la più grande tra gli uccelli appartenenti alla
famiglia dei Paridi.
Aspetti morfologici
Leggermente più piccola di un passero, lunga
circa 15 cm, presenta un piumaggio verdastro
sul dorso, con coda e ali azzurrate. Il capo e la
gola sono neri, con guance bianche. Il petto
giallo è attraversato longitudinalmente da una
linea nera dalla gola all'addome che, nei
maschi, è leggermente più larga.
Distribuzione e habitat
È distribuita in tutta Italia, Europa e Nord-Africa
prediligendo le basse altitudini, come le zone
collinari e pianeggianti. Vive nei boschi di
conifere, non disdegnando parchi, giardini e
frutteti, dove è comunque attentissima ad
evitare l'uomo. Lo si può avvistare nelle zone
sulla costa e nella valle del Fiume Magra.
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Civetta (Athene noctua)
La civetta (Athene noctua, Scopoli 1769), è un
uccello rapace notturno della famiglia degli
Strigidae.
Aspetti morfologici
Lunga circa 21-23 cm, apertura alare di 53-59 cm,
peso che varia da 100 a 200 g. Ha capo largo e
appiattito, occhi gialli e zampe lunghe
parzialmente rivestite di setole. La parte superiore
è grigio-bruno macchiata di bianco mentre in
quella inferiore è prevalente il bianco, macchiato
di bruno. I sessi sono simili, con la femmina di
dimensioni leggermente maggiori.
Distribuzione e habitat
La si trova in tutto l'Emisfero nord, in Europa, Asia
ed Africa del nord. In Italia è un uccello molto
comune ed è diffuso in quasi tutta la penisola
tranne che sulle Alpi. I suoi habitat preferiti sono
nelle vicinanze degli abitati civili, dove c'è
presenza umana, in zona collinare. Evita le zone
oltre i 1000 m di altitudine poiché la neve limita
fortemente le sue fonti alimentari. In Provincia la si
può avvistare in tutte le zone, soprattutto al
crepuscolo dove il suo canto è inconfondibile.
Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
Il Codibugnolo (Aegithalos caudatus, Linnaeus
1758), è un uccello della famiglia degli
Aegithalidae.
Aspetti morfologici
È un piccolo passeriforme con una lunghezza
di appena 13 cm e 15 in lunghezza compresa
la coda molto lunga che da sola raggiunge la
lunghezza di 7-9 cm. Il codibugnolo è nero e
marrone sopra e biancastro nella parte inferiore
con fianchi rossicci. Ha una corona bianca.Le
sottospecie del Nord Europa (A. c. caudatus)
hanno teste e fianchi completamente bianchi.
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Distribuzione e habitat
Il Codibugnolo può essere osservato in quasi
tutta Europa, Asia, ed Africa del nord.
Nidifica in quasi tutta l'Italia, tranne la
Sardegna, in ambienti di montagna, ricchi di
vegetazione.
È una specie stanziale. È strettamente
imparentato con le cince e in inverno lo si può
rinvenire spesso con gruppi di cince. Lo si vede
soprattutto in collina e nelle Zone Montane del
territorio provinciale.
Codirosso Spazzacamino
Il codirosso spazzacamino (Phoenicurus
ochruros, Gmelin 1774) è un piccolo
passeriformes che appartiene alla famiglia dei
turdidae.
Aspetti morfologici
La dimensione è quella di un passero. Il colore
del maschio è grigio sul dorso, nero sulla gola,
sulle guance e sul petto, la coda è rosso
arancione e presenta una evidente macchia
alare bianca. La femmina ha colori più smorzati
tendenti al verde oliva, ma conserva la coda
rossa.
Distribuzione e habitat
È nidificante in tutta Europa, in Europa
meridionale è stanziale, al più si sposta verso il
piano nel periodo invernale, mentre le
popolazioni dell'Europa centro-settentrionale
sono migratrici. Nel territorio provinciale il suo
habitat naturale è nelle zone rocciose di
montagna (ma anche ad altitudini più basse), la
specie si è adattata benissimo all'habitat urbano
e si puo' vedere facilmente nelle zone con
meno traffico delle città come piccoli paesi,
centri suburbani, zone industriali, ecc.
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Colombaccio (Columba palumbus)
Il colombaccio (Columba palumbus, Linnaeus
1758) è una specie di uccello della famiglia dei
Colombi (Columbidae).
Aspetti morfologici
Il colombaccio è lungo dai 40 ai 42 cm. Apertura
alare va dai 75 agli 80 cm e può pesare dai 460
ai 570 grammi. Testa e la schiena sono bluastri.
Il petto è di un colore rosa-grigio. Macchie
bianche sul collo con colorazione verdastra.
Durante il volo, sulla parte superiore delle ali, si
possono riconoscere delle fasce trasversali
bianche.
Distribuzione e habitat
Lo spazio vitale dei colombacci sono le foreste di
tutti i tipi, soprattutto le foreste di margine, ma
anche i giardini e i parchi cittadini. Sono diffusi in
tutta Europa, a parte nel nord della Scandinavia e
in Islanda, dalla zona del Mar Nero fino alle
regioni settentrionali della Tunisia, dell'Algeria e
del Marocco. Il colombaccio abbandona le regioni
più settentrionali d'autunno per poi ritornarvi in
primavera. Al contrario è stanziale nell'Europa
centrale e meridionale. Presente su quasi tutto il
territorio provinciale tranne che in alta montagna.
Cornacchia Grigia
La Cornacchia grigia (Corvus corone cornix,
Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei
corvidi.
Aspetti morfologici
La cornacchia grigia si differenzia da quella nera
per il colore del piumaggio e per le dimensioni.
La cornacchia grigia ha il dorso e la pancia
ricoperte da piume grigie, le restanti parti invece
sono di color nero, le sue dimensioni sono di
circa 50 cm, a differenza della nera che è un po'
più piccola.
38
Distribuzione e habitat
Diffusa in tutta l'Europa fino ai Monti Urali, nel
nord Europa presenta comportamento migratore
mentre a sud (Austria, Svizzera, Italia) presenta
un comportamento prevalentemente stanziale.
Specie dannosa, la si può trovare ovunque sul
territorio visto che ha colonizzato qualsiasi zona
della provincia.
Culbianco
Il Culbianco (Oenanthe oenanthe, Linnaeus
1758) è un uccello insettivoro della famiglia dei
Muscicapidae (Vigors 1825).
Aspetti morfologici
La lunghezza di questo uccello insettivoro è di
circa 14 cm, per 26 grammi di peso. Il dimorfismo
sessuale è caratterizzato, dai colori quasi
completamente diversi specie nel periodo della
riproduzione, il maschio con dorso e vertice di
colore grigio, remiganti e coda neri, sottopancia
bianco, mentre la femmina è di colore marroncino
con sopracciglio giallastro.
Distribuzione e habitat
Lo si incontra in tutta Europa, e buona parte di
Asia, Africa ed America del Nord, Nel territorio
provinciale è visibile nelle zone montagnose
della Lunigiana e delle Alpi Apuane.
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Fagiano
Fagiano è un nome generico dato ad un gruppo
di uccelli appartenenti alla famiglia Phasianidae,
sono i gallinacei più affini ai galli selvatici.
Aspetti morfologici
Il loro corpo è abbastanza slanciato, breve il
collo, la testa piccola, le ali corte e fortemente
arrotondate, la coda lunga o lunghissima,
composta di sedici o diciotto penne disposte a
tetto; hanno becco snello, arcuato, debole e
munito di uncino, e piedi di media altezza che nei
maschi si arricchiscono della presenza di uno
sperone. L'abito riveste tutto il corpo, con
l'eccezione delle nude guance e dei tarsi: le sue
piume sono generalmente grandi e arrotondate,
solo eccezionalmente sottili e lunghe, e si
allungano, ora all'occipite ora alla nuca, in cuffie
e collari; qua e là sono sfilacciate, ed il loro
colorito, anche se non è così risplendente come
negli affini appena nominati, si compone tuttavia
in gradazioni elegantissime. Le femmine sono
generalmente più piccole dei maschi, hanno la
coda più corta e sono tinteggiate in modo più
semplice e meno distinto.
Distribuzione e habitat
Tutti i fagiani sono originari dell'Asia. Raramente
penetrano all'interno delle foreste, perché hanno
bisogno, per soddisfare le loro necessità vitali, di
vagare nei campi, nei prati e nelle pianure fertili.
L’ATC13 ha avviato un progetto di rilascio di molti
individui di questa specie su tutto il territorio
Provinciale.
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Falco di Palude
Il Falco di palude (Circus aeruginosus,
Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia
degli Accipitridae.
Aspetti morfologici
il maschio è inconfondibile per il suo piumaggio
tricolore: piume marroni scure, mantello rosso
scuro, la coda e le ali color grigio cenere. La
femmina ed il giovane sono di un uniforme
colore marrone, la parte superiore del capo
della femmina è color crema come il bordo
dell'attaccatura delle ali. Caratteristico è il
collare di piume facciali, simile a quello del
gufo, che copre le aperture insolitamente
grandi dell'orecchio, un adattamento per
localizzare le prede anche in mezzo all'erba
alta grazie al fruscio da loro prodotto e dagli
squittii emessi.
Distribuzione e habitat
Il falco di palude è possibile osservarlo in
Europa, Asia, ed Africa. In Italia ci sono
nidificazione sparse, ma sempre in ambienti
con vicinanza dell'acqua. I nuclei più folti sono
nella Pianura Padana, nel Salento e in
Sardegna. E’ segnalata una coppia presente
tutto l’anno nei pressi del Lago di Porta.
Falco Pellegrino
Il falco pellegrino (Falco peregrinus, Tunstall
1771) è un genere di Falconidi.
Aspetti morfologici
Il falco pellegrino è facilmente disdinguibile dalla
poiana comune (Buteo buteo) per il suo corpo
compatto e la sua siluette piu` agile, le ali sono a
punta e non frangiate come quelle della Poiana e
la sua coda relativamente corta. Notevoli sono
anche i suoi colpi d'ala veloci e vigorosi.
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Distribuzione e habitat
Diffuso quasi in tutto il mondo (Europa, Asia,
Africa, Nordamerica e Sudamerica, Australia,
Tasmania e Oceania). Specie cosmopolita, è
stata avvistata su tutto il territorio provinciale.
Folaga
Le folaghe sono uccelli acquatici di medie
dimensioni appartenenti alla famiglia dei ralli.
Costituiscono il genere Fulica.
Aspetti morfologici
Questi ralli hanno un piumaggio quasi
completamente nero e, diversamente da molti
ralli, sono solitamente facili da vedere, dal
momento che nuotano spesso in acque aperte
piuttosto che nascondersi nel sottobosco.
Sulla fronte presentano degli scudi prominenti
od altre decorazioni, hanno becchi colorati e
molte, ma non tutte, hanno il sottocoda
bianco. Come altri ralli, hanno dita palmate.
42
Distribuzione e habitat
Frequenta specchi d’acqua interni e costieri
con sponde ricoperte di vegetazione; durante
l’inverno è presente pure nelle lagune
salmastre e negli estuari con acque poco
profonde. E’ stata avvistata nei canale di
irrigazione e di scolo della costa e nelle acque
del Lago di Porta.
Gabbiano Comune (Larus ridibundus)
Il gabbiano comune (Larus ridibundus, Linneus
1766) è un uccello della famiglia dei Laridi,
comune in Europa, Asia e sulle coste orientali
del Canada. Solitamente è un uccello migratore
ma alcuni esemplari, principalmente nella zona
occidentale, sono anche stanziali.
Aspetti morfologici
Il Larus ridibundus ha una lunghezza che va dai
38 ai 44 cm e un'aperutra alare dai 98 ai 105
cm. La sua velocità di volo è di circa 10 metri al
secondo. Nidifica soprattutto a terra e predilige
gli ambienti umidi delle paludi o dei canneti.
Come tutte le specie di gabbiano, è molto
socievole in inverno, sia quando si cura dei
piccoli che quando è in stagione di
accoppiamento. Non è una specie pelagica e
raramente viene visto al largo dalle coste.
Distribuzione e habitat
Specie che si adatta ad ogni condizione,
migratrice giornaliera, la si può provare su tutto
il territorio provinciale.
43
Gazza
La gazza o gazza ladra (Pica pica, Linnaeus
1758) è un uccello della famiglia dei corvidi.
Aspetti morfologici
Il suo piumaggio è bianco e nero e ha dei riflessi
che possono variare, a seconda della luce, dal
grigio al verde metallico. I sessi non si
distinguono
esteriormente.
Le
gazze
raggiungono un peso che va dai 200 ai 250 g e
sono generalmente lunghe circa 45 cm.
Distribuzione e habitat
Come la Cornacchia Grigia, è una specie
altamente adattabile, la si può avvistare su tutto
il territorio provinciale.
Gheppio
Il gheppio (Falco tinnunculus, Linnaeus
1758) è uno dei rapaci più diffusi
nell'Europa centrale.
Aspetti morfologici
gheppi mostrano più che altre specie un
acceso dimorfismo sessuale. La
caratteristica più notevole è che i maschi
hanno la testa di colore grigio chiaro, le
femmine invece sono uniformemente di
colore rosso mattone. I maschi hanno le ali
di colore rossastro e sono caratterizzati da
alcune macchie scure a volte dalla forma di
asterisco. Il fondoschiena e la coda è di
colore completamente grigio chiaro con un
trattino nero finale e una bordatura bianca.
La parte inferiore è di color crema chiaro
con strisce o macchie marroncine. La parte
inferiore del ventre è totalmente bianca.
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Distribuzione e habitat
Il gheppio è il falco più diffuso in Europa,
Asia e vaste regioni africane. Presente su
tutto il territorio provinciale, soprattutto nelle
zone rupestri o rocciose.
Ghiandaia
La ghiandaia (Garrulus glandarius, Linnaeus
1758) appartiene alla famiglia dei Corvidi
(Corvidae).
Aspetti morfologici
La lunghezza corporea ammonta a 34 cm, la sua
ampiezza alare a 53 cm e il suo peso a 170 g. Il
piumaggio è marrone rosso, le penne delle ali
sono blu chiare e contornate di nero. Il suo dorso
bianco diventa visibile particolarmente in volo.
Vola solitario o in piccoli gruppi a grande distanza
l'uno dall'altro, non in stormi ed è in grado di
coprire grandi distanze in volo.
Distribuzione e habitat
La ghiandaia la si trova in Europa, in Africa e in
Asia, in particolare nella Repubblica popolare
cinese fino in Giappone. Dal punto di vista
biogeografico questo biotopo viene annoverato
alla regione paleartica. Nel nostro territorio la
ghiandaia vive nelle foreste cedue e miste, ma
anche in foreste sempreverdi delle zone collinari
e basso montane. Inoltre si può trovare in giardini
vicini alle foreste e parchi vicini alle foreste.
45
Gracchio Corallino
Il
Gracchio
corallino
(Pyrrhocorax
pyrrhocorax, Linnaeus 1758) è un uccello della
famiglia dei Corvidae.
Aspetti morfologici
Lungo circa 40 cm ed ha un piumaggio nero,
lucido e splendente, con riflessi blu, zampe
lunghe. Ha il corpo allungato con ali e coda brevi,
il becco è aguzzo e leggermente ricurvo spesso
di colore rosso.
Distribuzione e habitat
Il Gracchio alpino vive in Europa, Asia, ed Africa
del nord, in Italia nidifica sulle montagne sparse
su penisola, ed isole, in habitat in cui ci sia la
possibilità di trovare costoni rocciosi, ma anche
cave,
e
praterie.
Da
noi
Presente
prevalentemente sulle Alpi Apuane.
Gracchio Alpino
Il Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus,
Linnaeus 1766) è un uccello della famiglia dei
Corvidae.
Aspetti morfologici
Più piccolo e snello della Cornacchia, è
inconfondibile
per
avere
il
piumaggio
uniformemente nero con becco giallo e zampe
rosso arancio (nerastre nel giovane). La
silhouette in volo è caratterizzata da ali lunghe,
ampie e arrotondate e dalla coda piuttosto lunga
e arrotondata all'apice. La lunghezza è di circa
37 cm; l'apertura alare di 80 cm e il peso è
intorno ai 260 g.
46
Distribuzione e habitat
Il Gracchio alpino vive in Europa, Asia, ed Africa
del nord, in Italia nidifica sulle Alpi, e
sull'Appennino, in habitat costituiti in cui sia la
possibilità di trovare costoni rocciosi, ma anche
cave. La presenza sul nostro territorio è data da
avvistamenti sulle Alpi Apuane.
Martin Pescatore
Il martin pescatore comune o martin
pescatore europeo (Alcedo atthis ispida) è
la specie più diffusa di martin pescatore, e
l'unica presente in Europa. È lungo 15-16 cm
e pesa 40-44 grammi circa. È molto diffuso in
Europa, Asia e Africa.
Aspetti morfologici
Le piume sono sgargianti, di colori tra il blu e il
verde, ma sul collo e sulla gola si notano
evidenti macchie bianche. Le parti superiori
presentano una colorazione che a seconda
della rifrazione della luce può risultare blu
brillante o verde smeraldo. Il petto, invece, ha
una colorazione arancione vivace per i
maschi, più castana per le femmine. La testa
è abbastanza grande, con un becco lungo,
robusto nero; le ali e la coda corti raccolgono
il corpo. Le zampette sono piccole e di un
rosso intenso.
47
Distribuzione e habitat
Nidificante e sedentario in Europa centrale, in
Europa meridionale e in Europa occidentale.
Nidificante estiva in Europa orientale. Non è
considerata una specie in pericolo. Frequenta
luoghi umidi: stagni, laghi, rogge e fossati e in
generale terreni umidi e acque che scorrono
lentamente con molte piante acquatiche.
Presente prevalentemente nelle Zone del
Lago di porta dove sono state censite almeno
7 coppie.
Mestolone
Il mestolone comune (Anas clypeata
Linnaeus, 1758) è un'anatra comune diffusa in
Europa e Asia e nella maggior parte del
Nordamerica.
Aspetti morfologici
Questa specie è inconfondibile nell'emisfero
settentrionale a causa del suo grande becco a
forma di spatola. Il maschio nidificante (abito
nuziale) ha la testa verde, il petto bianco e il
ventre e i fianchi castano-rosicci, gli occhi sono
di color giallo. In volo, vengono rese visibili le
penne anteriori dell'ala azzurro pallide, separate
dallo specchio di color verde da un bordo
bianco. Le femmine sono bruno chiare, con il
piumaggio molto simile ad una femmina di
germano reale, ma il loro becco lungo e largo le
identifica facilmente. La parte anteriore dell'ala
della femmina è grigia, gli occhi sono di colore
marrone, le zampe sono di colore arancione, la
taglia è più piccola di quella del maschio. Nel
piumaggio non di nidificazione (eclissato), il
maschio assomiglia di più alla femmina.
48
Distribuzione e habitat
È un uccello delle regioni acquatiche aperte,
come le praterie allagate o le paludi con un po'
di vegetazione emergente del nostro territorio,
qundi nelle zone allagate nella valle del Magra e
del Lago di Porta. Quest'anatra di superficie è
strettamente migratrice e sverna molto più a sud
del suo areale di nidificazione. Non è così
gregario come altre anatre di superficie al di
fuori della stagione della nidificazione e tende a
formare solamente piccoli stormi.
Moriglione
Il Moriglione (Aythya ferina, Linnaeus, 1758) è
un uccello anseriforme appartenente alla famiglia
degli Anatidi.
Aspetti morfologici
I Moriglione ha dimensioni medio-grandi, forme
abbastanza tozze, becco lungo circa quanto la
testa, ali non lunghe, coda breve e arrotondata. Il
piumaggio del maschio è completo da fine
settembre a luglio e si caratterizza per capo e
collo di colore castano-rossiccio, dorso e fianchi
grigio chiari vermicolati, petto e sottocoda neri;
l'abito eclissale è simile a quello della femmina,
ma col dorso più chiaro. La femmina è brunastra
scura con guance, gola e base del becco più
chiare. Ambedue i sessi hanno la banda alare
grigiastra, il becco nero con striscia azzurrognola
mediana, più opaca nella femmina, e le zampe
grigie.
Distribuzione e habitat
Vive in Europa, Asia, Africa del nord, ed America
del nord, in Italia ci sono scarse nidificazioni
sparse un po' ovunque ma sempre ad altitudini
basse, e dove ci sia acqua. Presente sul territorio
anche nella zona del Lago di Porta.
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Occhiocotto
L'Occhiocotto (Sylvia melanocephala, Gmelin
1789) è un uccello canoro dell'ordine dei
Passeriformi.
Aspetti morfologici
Grande poco meno di un passero, con becco
sottile, ali brevi e coda ad apice arrotondato,
presenta
un
colorito
prevalentemente
grigiastro. Il maschio è identificabile grazie ai
margini della coda bianchi (assenti nella
comune Capinera) e soprattutto al cappuccio
nero esteso fin sotto gli occhi su cui spicca
l'anello perioculare rosso che ne ha suggerito il
nome italiano; la femmina e soprattutto i
giovani
presentano
una
livrea
meno
contrastata.
Distribuzione e habitat
È presente nel bacino del Mar Mediterraneo
fino alla Turchia e al Mar Caspio. Nella
provincia di Massa Carrara è stanziale e
nidificante, molto localizzato lungo le coste.
Passera d’Italia
La Passera d'Italia, o passero italiano (Passer
italiae, Vieillot 1817) appartiene alla famiglia dei
Passeridae e all'ordine dei Passeriformes.
Aspetti morfologici
Visto che viene ritenuto un ibrido, tra un Passero
domestico,ed
una
Passera
sarda,
ha
caratteristiche comuni a queste due specie.
Esiste un lieve dimorfismo sessuale, la femmina
ha un colorito bianco grigiastro inferiormente e
bruno superiormente, con dorso striato di scuro.
Il maschio è caratterizzato dal capo bruno
rossiccio con guance bianche e ampia macchia
golare nera; nel piumaggio appena mutato
(autunno e inverno), i margini chiari delle penne
offuscano sia il nero della gola, sia il colore
rossiccio del vertice.
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Distribuzione e habitat
Lo si trova in tutta Italia, Francia e Svizzera.
Pressoché avvistata in tutte le zone della
provincia a tutte le altitudini.
Passera Mattugia
La passera mattugia (o passero mattugio)
(Passer montanus Linnaeus, 1758), è un
uccello molto comune nei paesi europei.
Aspetti morfologici
Da non confondere con il passero domestico,
la taglia media è di 14 cm, ed il peso di quasi
22 grammi. Non esiste dimorfismo sessuale, il
capo è di colore nocciola, gola è guancie nere,
ventre bianco, petto avano, ali e coda marroni
e nere, il dorso è marrone.
Distribuzione e habitat
Lo si trova in quasi tutta Europa, Asia ed
Africa del Nord, ma anche in quasi tutto il
resto del continente per introduzione.
Frequenta le campagne, raramente i centri
abitati, dove riesce a trovare cibo, e posti
ideali per la riproduzione. Presente quasi
ovunque tranne che nelle zone di alta
montagna delle Alpi Apuane.
51
Passera Scopaiola
La Passera scopaiola (Prunella modularis,
Linnaeus 1758), è un uccello dell'ordine dei
Passeriformi.
Aspetti morfologici
La passera scopaiola (Prunella modularis)
raggiunge la lunghezza di 15 cm, ed è
caratterizzata da un becco lungo, scuro e sottile,
da un piumaggio misto di bruno e grigio e
superiormente striato di nero. Le parti inferiori
sono di un color lavagna e la testa ed il collo
sono grigi.
Distribuzione e habitat
E' presente in gran parte dell'Europa, nell'Asia
Minore, nel Caucaso e nell'Iran. In autunno le
popolazioni settentrionali si spingono nel sud
dell'Europa e giungono nell'Africa settentrionale e
nell'Asia occidentale. Nella penisola italiana è
stazionaria, di passo e invernale.
In provincia la si può avvistare quasi sempre
nelle zone di montagna, ed ama vivere nascosta
passando la maggior parte del tempo fra siepi e
cespugli, ma nidifica nei boschi, preferibilmente
di conifere.
Passero Solitario
Il Passero solitario (Monticola solitarius,
Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei
Turdidae.
Aspetti morfologici
A dispetto del nome, non ha niente dei classici
passeri, mentre ha tutto della famiglia dei tordi,
infatti ha una taglia di circa 23 cm, ed un peso di
60 grammi. Il dimorfismo sessuale è abbastanza
evidente, infatti il maschio d'estate è di colore blu
scuro con ali e coda più scure, mentre la
femmina è marrone bluastra sulla schiena, petto
chiaro che da sul marrone.
52
Distribuzione e habitat
Il suo canto vi allieterà in Europa meridionale,
Africa del nord e Asia centrale, in Italia tranne
che in pianura padana, dove è raro incontrarlo, lo
si trova dovunque, ci siano pareti rocciose, ed
assolate. Pressoché presente su tutto il territorio
provinciale.
Pendolino
Il Pendolino europeo (Remiz pendulinus,
Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei
Remizidae.
Aspetti morfologici
Il pendolino è lungo 11 cm, ed ha un peso di 10
grammi. Ha la testa grigia con maschera nera il
groppone rossiccio, ed il petto più chiaro
variegato di macchie rossiccie molto maggiori nel
maschio, ali e coda marroni e nere.
Distribuzione e habitat
Nidifica prevalemente nelle regioni a Nord
dell'Eurasia, dove ci siano corsi d'acqua ed
ambienti palustri come cannetti, boschi di salici e
pioppeti. Sul territorio provinciale abbiamo degli
esemplari stazionari, ed altri che vengono a
svernare in inverno, presente soprattutto nella
zona costa e nella valle del fiume Magra.
53
Pernice Rossa
La Pernice rossa (Alectoris rufa, Linnaeus
1758), è un uccello della famiglia dei
Phasianidae.
Aspetti morfologici
Rispetto ad uccelli della sua specie, ha
dimensioni medie, infatti è lunga una trentina di
centimetri, per circa mezzo chilo di peso. Ha un
collarino nero intorno alla gola bianca, le zampe
sono di colore rosso, non c'è dimorfismo
sessuale spiccato.
Distribuzione e habitat
La Pernice rossa non è un uccello comune in
molti paesi, in molti è stato anche introdotto,
infatti è visibile libero in natura, in Europa
dell'Ovest, ed in Africa del Nord-Ovest, è
presente anche in Italia dove forse è stata
introdotta, è presente sull'Appenino ligure, su
quello tosco-emiliano ed all'Isola d'Elba, i suoi
habitat sono gli spazi aperti, a quote basse,
spesso nella macchia mediterranea o nelle
radure di boschi cedui. Introdotta Su tutto il
territorio provinciale.
Pettirosso
Il pettirosso (Erithacus rubecula, Linnaeus 1758)
è un piccolo uccello passeriforme della famiglia
dei Muscicapidae.
Aspetti morfologici
Lungo circa 13 - 14 cm, peso 11 - 22 grammi,
apertura alare 6,8 - 7,7 cm, età media 3 - 4 anni.
Il pettirosso è un piccolo uccello cantore europeo
molto comune. È di aspetto paffuto e senza collo.
Gli adulti hanno il petto e il fronte colorato di
arancio. Il resto del piumaggio è di colore bruno
oliva. Ai giovani manca la colorazione arancione
e sono fortemente macchiettati.
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Distribuzione e habitat
Presente su tutto il territorio provinciale, lo si può
avvistare in giardini, siepi, boschetti, boschi con
sottobosco. Nidifica nei buchi o nelle spaccature
di alberi, ai piedi delle siepi, nell'edera o anche in
vecchi oggetti lasciati dall'uomo (esempio
bollitore). Il nido ha la forma di una tazza
perfettamente rotondo.
Picchio Verde (Picus viridis)
Il Picchio verde (Picus viridis, Linnaeus 1758), è
un uccello della famiglia dei Picidae.
Aspetti morfologici
Distribuzione e habitat
Il Picchio verde è possibile osservarlo nelle zone
boscose della Lunigiana e delle Alpi Apuane.
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Poiana (Buteo buteo)
La poiana comune (Buteo Buteo, Linnaeus
1758) è un uccello da preda tipico dell'Europa.
Aspetti morfologici
Ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57 cm con
una apertura alare dai 110 ai 130 cm, rendendolo
un predatore di medie dimensioni.
Distribuzione e habitat
Il suo habitat copre la maggior parte dell'Europa
e si estende in Asia. Vive in tutte le zone tranne
che in quelle più fredde.
Alimentazione
Preferisce i boschi, ma di solito caccia in territori
aperti. Mangia soprattutto piccoli mammiferi e,
talvolta, carogne di animali (saprofagia).
Avvistabile in tutti gli ambienti della Provincia.
Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
Lo Scricciolo (Troglodytes troglodytes, Linnaeus
1758), è un passeriforme molto piccolo, di forma
tonda e lungo appena 10 cm.
Aspetti morfologici
Il piumaggio sul dorso, sulle ali e sulla coda è di
colore castano; le ali e i fianchi sono anche
barrati. L'addome è più chiaro, presenta
anch'esso dei piccoli tratti neri. Ha un lungo
sopracciglio chiaro.La coda, corta e appuntita è
sempre tenuta ben sollevata. Il becco è piuttosto
lungo e sottile. Le zampe sono lunghe e
robuste.Si muove in maniera molto agile,
dinamica e scattante.
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Distribuzione e habitat
È diffuso in tutta Europa, Asia, Nord Africa e
Nord America.
Lo Scricciolo è un uccello stanziale e vive
prevalentemente in località umide e abbondanti
di cespugli. Predilige infatti muoversi sul terreno,
ispezionando tutto ciò che lo incuriosisce.
Si può incontrare in pianura e vicino ai centri
abitati in inverno, mentre in estate predilige le
zone montane.
Sparviere
Lo sparviere eurasiatico (Accipiter nisus,
Linneo 1758) è un uccello della famiglia degli
Accipitridae.
Aspetti morfologici
Corpo snello, testa piccola, becco elegante e
adunco, tarsi alti e sottili come le dita munite di
forti unghie, sono i caratteri propri dello sparviere
eurasiatico dal punto di vista della struttura. In
lunghezza supera i trenta centimetri, oltre dieci
dei quali fanno parte della coda; ciascuna ala è di
circa sedici centimetri, e la loro apertura supera i
sessanta. Nella femmina, queste misure sono
largamente superate: essa è infatti di almeno sei
centimetri più lunga, e la sua apertura alare
sopravanza quella del maschio di oltre dieci
centimetri. L'abito degli individui adulti è cinerino
scuro nelle parti superiori, bianco con linee
ondulate e striature rosso-ruggine nelle inferiori;
la coda è segnata da cinque o sei fasce nere ed
ha l'estremità bianca. Il becco è azzurro; la cera, i
piedi e gli occhi sono gialli. I giovani sono
maggiormente grigi e bianchi in misura minore:
sulla gola e sulla parte anteriore del collo
presentano delle striature longitudinali, mentre il
ventre e le cosce sono segnati da macchie
trasversali. È uno dei più agili tra i rapaci, e vola
con facilità e rapidità nonostante le sue ali siano
corte; solo sul terreno i suoi movimenti saltellanti
denunciano un certo impaccio.
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Distribuzione e habitat
Lo sparviere eurasiatico è diffuso in quasi tutta
Europa, eccezion fatta per i paesi più meridionali,
ed abita pure da stazionario la maggior parte
dell'Asia centrale. Le migrazioni invernali lo
portano in India e nell'Africa settentrionale. In tutti
questi luoghi esso popola, di preferenza, i
boschetti non molto folti, soprattutto quelli delle
regioni montuose.
Starna
La starna (Perdix perdix, (Linnaeus 1758) è un
uccello galliforme appartenente alla famiglia dei
Fasianidi.
Aspetti morfologici
Nel gruppo dei fasianidi la si può descrivere
come di medie dimensioni. Il corpo ha una
lunghezza tra 29 e 33 cm, l’apertura alare è di
circa 45-48cm. Il peso medio è di poco superioe
a 400 gr, con lievi differenze tra maschi e
femmine a seconda della fase del ciclo annuale.
Il dimorfismo sessuale è relativo soprattutto ad
alcune caratteristiche della livrea. Il maschio
infatti ha una macchia bruno scura sul petto a
forma di ferro di cavallo comune comunque
anche al 50% delle femmine anche se in
quest’ultime la macchia è più chiara e
solitamente incompleta. Per poter stabilire il
sesso con sicurezza si devono osservare le la
colorazione e la striatura delle penne scapolari,
le femmine presentano una striatura a forma di
croce lorenese. Oppure durante il periodo
riproduttivo la striscia periorbitale arancione dei
maschi. Il piumaggio è principalmente di color
grigio azzurro e castano rossiccio, i giovani sono
più chiari degli aduti. I pulcini hanno una
colorazione fulva con punteggiature e striscie
nere.
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Distribuzione e habitat
La starna è un uccello originario di steppe
fredde, l’Italia centrale e i balcani sono l’ areale
più meridionale in cui vive. In Italia la starna si
trova in uno stato di decremento continuo
perdurante da mezzo secolo. I motivi del declino
della specie sono riscontabili nell’aumento di
superficie agricola coltivata a monocoltura
intensiva nelle zone di pianura, nell’abbandono
dei terreni agricoli collinari e montani e in un
eccessivo prelievo venatorio negli ultimi trenta
anni. Le popolazioni di starna più cospicue si
trovano nel nord e lungo l’Appennino centro
settentrionale . Un censimento di una ventina di
anni fa ne stima una quantità tra 15000 e 16000
esemplari divisa in 14 sottopopolazioni. La
maggior parte delle sottopopolazioni sono
mantenute in equilibrio dai continui ripopolamenti
per scopi cinofili.
Strillozzo
Lo Strillozzo (Emberiza calandra o Miliaria
calandraLinnaeus 1758), è un uccello della
famiglia degli Emberizidae.
Aspetti morfologici
Lo strillozzo è di colore marrone, con striature più
scure sul dorso, e petto di colore avano. Tra gli
zigoli è il più grande, la taglia è di circa 18 cm di
lunghezza e quasi 40 grammi di peso. Non c'è un
evidente dimorfismo sessuale.
Distribuzione e habitat
Preferisce vivere in ambienti agricoli aperti, ricchi
di frutteti. In Italia nidifica tra Aprile ed Agosto, in
tutto il territorio escluso le Alpi, al di sopra dei
1000 metri di altitudine, lo si può vedere nei vari
periodi dell'anno, in tutto l'Emisfero nord, di
Europa, Asia, ed Africa.
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Tarabuso
Il tarabuso (Botaurus stellaris, Linnaeus
1758) è un uccello solitario e difficile da
trovare in Italia, appartenente alla famiglia
degli ardeidi.
Aspetti morfologici
Grande e bruno uccello di palude, “cugino”
degli aironi dai quali si distingue per l’aspetto
meno slanciato, il collo più corto e pesante e
le zampe tozze e verdastre; dall’aspetto
barrato e screziato è solito nascondersi nei
fitti canneti dove assume, soprattutto se
allarmato, una tipica posizione con il collo e il
becco tesi verso l’alto, confondendosi con la
vegetazione. Sul capo presenta, anche se
difficili da notare a distanza, una macchia
nera sulla fronte e una sotto ognuno degli
occhi che nei giovani sono marroni. Il becco
è giallastro e non molto sviluppato. Il
Tarabuso è animale crepuscolare per cui è
raro vederlo in volo quando mostra grandi
“piedi”, ali grandi e scure, collo ripiegato su
se stesso e battiti d’ala abbastanza profondi
e veloci.
Distribuzione e habitat
Vive nelle paludi, negli acquitrini, nei canneti
e nei pantani. Le sue dimensioni sono:
lunghezza 75 cm circa, peso 1200 gr,
apertura alare 110 cm, becco 7 cm, tarso 10
cm, coda 11 cm.
Uno degli areali italiani nei quali si trova
questa specie è costituito dalla palude del
parco regionale umbro di Colfiorito.
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Usignolo di Fiume
L' Usignolo di fiume (Cettia cetti, Temminck
1820), è un uccello della famiglia dei Sylviidae.
Aspetti morfologici
Lungo 14 cm. pesa in media 13/15 gr. il
piumaggio è di colore bruno rossiccio su capo
dorso, coda e groppone, bianco sporco sulle parti
inferiori. Un sopracciglio bianco è ben visibile
sugli occhi. Ali corte ed arrotondate, la coda
piuttosto lunga è spesso tenuta sollevata. Sessi
simili.
Distribuzione e habitat
L'Usignolo di fiume è possibile osservarlo in
Europa, Asia ed Africa del nord, nidifica in tutta
Italia in habitat nei pressi di corsi d'acqua, e
collinari.
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Avifauna Nidificante
Averla Piccola
L'averla piccola (Lanius collurio, Linnaeus 1758)
è un comune passeraceo detto anche falconcello
appartenente alla famiglia Laniidae.
Aspetti morfologici
È lungo circa 17,5-18,5 cm, e pesa 25-35 grammi
in media; ala 8,8-9,8 cm; apertura alare 28-29
cm; coda 7,5-8 cm; tarso 23-25 mm; becco 14-17
mm. Ha il corpo rosso-bruno nella parte
superiore e bianco-rosato sul ventre ed in tutte le
parti inferiori. Il vertice ed il groppone sono color
grigio-ardesia (blu pallido). La coda è nera con i
lati bianchi. La testa di colore chiaro è
contraddistinta da una mascherina (fascia) nera
sulla faccia, più evidente nel maschio, che
attraversa l'occhio e arriva sino alle copritrici
auricolari. La coda è nera e bianca sui lati.
Distribuzione e habitat
In Italia tranne che sulla penisola salentina, ed in
Sicilia è comunissima in ambienti prossimi ai
2000 m s.l.m., in ambienti (campi) agricoli, ai
margini dei boschi, in zone cespugliose, in
sassaie con alberi e cespugli, tranne che nelle
regioni più a nord nidifica in quasi tutta Europa,
Asia ed Africa del Nord.
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Ballerina Bianca
La ballerina bianca (Motacilla alba, Linnaeus
1758) è un passeraceo diffuso in tutta l'Eurasia.
Aspetti morfologici
Grande quanto un passero. Forme slanciate con
lunga coda e colorito bianco, nero e grigio
piuttosto contrastato. Corre rapidamente e agita
spesso la coda. Becco sottile ed appuntito.
Il maschio in abito nuziale è inconfondibile:
mascherina bianca su fronte e occhi contrastante
con la gola, il petto e la nuca neri; dorso e ali
grigi; coda nera bordata di bianco e parti inferiori
bianche. La femmina ha colori meno netti sul
capo ed entrambi i sessi hanno una livrea più
sfumata in inverno. Il giovane è bianco e grigio,
con una mezzaluna scura sul petto e coda più
corta rispetto all'adulto.
Distribuzione e habitat
Vive libero in natura in tutti i continenti, molto
simile agli altri componenti del genere predilige
gli ambienti prossimi all'acqua anche se è
possibile trovarla anche in altri ambienti grazie
alla sua notevole capacità di adattamento.
Ballerina Gialla
La ballerina gialla (Motacilla cinerea,Tunstall
1771) è un uccello insettivoro della famiglia dei
Motacillidae.
Aspetti morfologici
Lunga circa 18 cm con coda lunga e nera,
groppone giallo verdastro le parti superiori sono
grigio oliva, sottocoda giallo.
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Distribuzione e habitat
Distribuita in buona parte dell'Europa,Asia e
Africa nord occidentale, in Italia è stanziale e
nidificante. Il suo habitat sono le regioni
montuose e collinari ma comunque sempre molto
legata all'acqua, fiumi, torrenti, fossi.
Canapiglia
La canapiglia (Anas strepera) è un anseriforme
della famiglia degli Anatidi.
Aspetti morfologici
È un'anatra di superficie con caratteristico
specchio alare bianco e nero. Il maschio è grigio
scuro fittamente striato, la femmina bruna
macchiata di nero, simile al giovane. Il becco del
maschio è scuro, più chiaro quello della femmina,
le zampe sono giallo arancio. La lunghezza totale
è di 46-56 cm e l'apertura alare di 84-95 cm.
Pesa 470-1300 g.
Distribuzione e habitat
Specie migratrice e sedentaria, diffusa in Eurasia
e Nordamerica, in Europa evidenzia una
distribuzione puntiforme, soprattutto nelle parti
sudoccidentali. In Italia nidifica con una
popolazione di 20-50 coppie, mentre è più
comune come svernante, con 4000-5500
individui censiti annualmente.
Frequenta zone umide d'acqua dolce e
salmastra, come paludi, stagni, laghi, lagune
ecc., purché ricoperte da adeguata vegetazione
emergente. Si osserva raramente in mare.
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Cannaiola
La
Cannaiola
(Acrocephalus
scirpaceus,
Hermann 1804), è un uccello della famiglia dei
Sylviidae
Aspetti morfologici
la cannaiola misura circa 13-14 cm e presenta
una colorazione marroncino, molto chiara, del
piumaggio. Le zampe sono scure anche se di
colore molto variabile dal bruno al grigio al
carnicino. Durante il canto, la Cannaiola tiene le
penne sulla fronte solitamente sollevate e la coda
non è abbassata.
Distribuzione e habitat
La Cannaiola comune è diffusa in tutta l'Europa,
nell'Asia Minore e in Italia risulta essere di passo
estivo. Per molti aspetti risulta molto simile al
cannareccione, con l'eccezione che la cannaiola
presenta delle dimensioni molto più piccole
rispetto a questo ultimo.
Riguardo all'habitat, è un uccello meno esigente
rispetto al cannareccione, infatti, si può trovare
con molta facilità, in prossimità di qualsiasi corso
d'acqua dolce, e la sua presenza non è legata a
quella dei canneti caratteristica questa ultima
fondamentale per il cannareccione.
Capinera
La capinera (Sylvia atricapilla, Linnaeus 1758)
è un Silvide diffuso e comune che vive
nell'Europa settentrionale temperata.
Aspetti morfologici
È un silvide robusto, principalmente dal
piumaggio grigio. Sebbene molti silvidi siano
identici nel sesso, diverse specie del genere
Sylvia hanno piumaggi diversi per maschio e
femmina. Il maschio ha un capo nero mentre la
femmina ce l'ha marrone chiaro.
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Distribuzione e habitat
Questo piccolo passeriforme è un uccello
migratore e quelli della fascia settentrionale e
centrale svernano in Europa meridionale e in
Africa settentrionale dove sono presenti anche
popolazioni locali. È più paffuto della maggior
parte dei silvidi, in parte perché si nutre di
piccole bacche come anche della dieta di
insetti
più
comune
per
i
silvidi.
Tra le popolazioni locali europee, è degna di
attenzioni la sottospecie Sylvia a. heineken
che è diffusa nella Penisola Iberica, Madeira,
Canarie, Marocco, Algeria; differisce dalla
nostrana Sylvia a. atricapilla per le minori
dimensioni, e per il piumaggio più scuro.
Codirossone
Il Codirossone (Monticola saxatilis, Linnaeus
1766) è un uccello della famiglia dei Turdidae.
Aspetti morfologici
Le dimensioni medie rientrano tra i 55 grammi di
peso, e i 19 cm di lunghezza, dimorfismo
sessuale ben evidente, specie nei mesi della
riproduzione, il maschio ha la testa turchese,
petto e coda arancio scuro, ali scure (quasi nere)
e groppone bianco; la femmina invece è
marrone, maculata in petto, con la coda castano
arancio. Il maschio d'inverno perde il turchese ed
è simile alla femmina, tranne che per un petto
rossiccio.
Distribuzione e habitat
E' un visitatore estivo in Europa, si può incontrare
in tutta Italia nel periodo della riproduzione,
gradisce le zone di montagna al di sopra dei 300
metri s.l.m con pareti nude ed assolate, e le aree
con vegetazione sparsa. Sverna in Africa a sud
del Sahara.
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Codone
Il codone comune (Anas acuta Linnaeus 1758)
è un'uccello della famiglia delle Anatidi.
Aspetti morfologici
Il maschio durante il periodo riproduttivo è
particolarmente riconoscibile: corpo grigio pallido,
petto bianco che prosegue con una svirgolata su
ogni lato del collo e testa marrone con riflessi
ramati. Il dorso è grigio variegato fulvo, il ventre
camoscio e nero, lunga coda aguzza composta
da lunghe penne di color grigio e al centro in
particolare da due penne verde scuro che
possono raggiungere i 10 cm di lunghezza lo
specchio delle penne remiganti interne è verde
scuro con riflessi bronzei orlato di arancione. Le
femmine sono marroni variegate di nero con
sfumature rossicce, la loro coda è meno aguzza.
Il collo è lungo, il becco è grigio tendente al
celeste. Oltre al periodo di riproduzione, il
maschio somiglia alla femmina; sono anatre
relativamente grandi ma snelle.
Distribuzione e habitat
Questo anatide predilige i grandi spazi aperti
come estuari di fiumi, lagune, zone paludose e
tundre; è attivo soprattutto la sera o di notte. È
diffuso nel nord dell'Europa, nel nord dell'Asia, in
gran parte del Canada, in Alaska e nella parte
centrale degli Stati Uniti. Durante l'inverno,
questa anatra migra verso sud per svernare in
regioni più temperate, coprendo distanze enormi
e spingendosi talvolta sino all'equatore.
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Falco Pecchiaiolo
Il falco pecchiaiolo occidentale (Pernis
apivorus), detto dialettalmente anche adorno, è
un uccello rapace appartenente alla famiglia degli
Accipitridi.
Aspetti morfologici
E’ grande all'incirca quanto una poiana e il suo
piumaggio è assai variabile con tre caratteristiche
bande scure sulla coda.
Distribuzione e habitat
Il falco pecchiaiolo occidentale è un uccello
migratore di lunga distanza che trascorre
l'inverno a sud del Sahara e giunge in Europa a
primavera per nidificare passando soprattutto
dallo stretto di Gibilterra, dalla Sicilia e lo Stretto
di Messina, e dalla Turchia (ad ovest ed est del
Mar Nero).
Fanello
Il Fanello (Carduelis cannabina, Linnaeus 1758)
è un uccello della famiglia dei Fringillidae,
apprezzato per il canto.
Aspetti morfologici
I colori vanno dal bruno del dorso al rosso vivo di
fronte e petto (solo i maschi e non in cattività),
dal grigio del disegno facciale al bianco della
banda
alare,
oltre
le
remiganti
nere.
Normalmente raggiunge i 13 cm. di lunghezza,
ed il peso di circa 21 grammi.
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Distribuzione e habitat
Lo si trova nelle regioni italiane, oltre che in quasi
tutta Europa, Africa del nord ed in Asia minore, in
genere preferisce gli spazi aperti, non di pianura.
Fiorrancino
Il
Fiorrancino
(Regulus
ignicapillus
Temminck, 1820) è un uccello della famiglia
dei Regulidae.
Aspetti morfologici
È probabilmente il più piccolo uccello italiano.
Parti superiori verdi. Ventre bianco. Tinta
dorata sui lati del collo. Si distingue dal
Regolo per il sopracciglio bianco che borda la
cresta arancione. L'occhio è traversato da
una striscia nera che nei giovani si distingue
appena. Frequenta boschi, ma anche
vegetazione bassa e zone umide. Si ciba di
insetti, aracnidi, miriapodi, molluschi e larve.
Appende il nido a rami di conifere, alberi
cedui e cespugli.
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Distribuzione e habitat
Vive in Eurasia ed Africa del nord, in Italia
nidifica dovunque ci siano boschi e foreste, in
media montagna (1500/2000 m s.l.m.).
Nell'arcipelago Toscano nidifica sicuramente
all'Elba e probabilmente a Capraia, Giglio e
Gorgona, sverna a Giannutri e Pianosa.
Frullino
Il frullino (Lymnocryptes minimus, Brunnich
1764) è un uccello della famiglia degli
Scolopacidae.
Aspetti morfologici
Il Frullino ha dimensioni piccole, forme slanciate
ed eleganti, becco lungo, diritto e sottile, coda
cuneata. Il piumaggio in entrambi i sessi è
brunastro con riflessi verdastri e purpurei nelle
parti superiori è leggermente barrato in quelle
inferiori, becco carnicino con apice scuro, zampe
verdastre. In volo è simile al Beccaccino, dal
quale si distingue per le minori dimensioni e il
becco più corto, il volo più lento e rettilineo;
inoltre, quando si alza in volo non emette alcun
richiamo. Lunghezza cm 17-19, peso gr 40-55.
Distribuzione e habitat
Frequenta acquitrini erbosi, prati allagati, risaie,
marcite, rive paludose di laghi, fiumi, stagni,
specchi d'acqua artificiali, piccole zone umide
anche d'alta montagna, zone salmastre costiere.
Specie migratrice distribuita come nidificante in
Europa nord-orientale ed Asia settentrionale. I
quartieri di svernamento comprendono le regioni
mediterranee, l'Africa fino all'Equatore e l'Asia
meridionale. In Italia è di passo in settembreottobre e in marzo-aprile; localmente sosta anche
per tutto il periodo invernale.
70
Gallinella d’Acqua
La gallinella d'acqua (Gallinula chloropus,
Linnaeus 1758) è una specie della famiglia dei
Rallidi.
Aspetti morfologici
La gallinella si riconosce per il piumaggio nero, il
becco giallo dotato di una cera rossa alla base
dello stesso. Le ali chiuse presentano una
striscia di penne bianche, come pure è bianco il
posteriore. La lunghezza supera i 30 cm. I piedi
sono dotati di dita molto lunghe, le zampe sono di
colore giallo verdastro.
Distribuzione e habitat
La gallinella è molto diffusa. Nidificante e
sedentaria in Europa centrale, in Europa
meridionale e in Europa occidentale. Nidificante
estiva in Europa orientale. Non è considerata una
specie in pericolo. Frequenta luoghi umidi: stagni,
laghi, rogge e fossati e in generale terreni umidi e
acque che scorrono lentamente con molte piante
acquatiche.
Magnanina
La Magnanina (Sylvia undata, Boddaert , 1783)
è un uccello insettivoro appartenente alla famiglia
dei Sylviidae.
Aspetti morfologici
Il maschio ha coda lunghissima, sempre alzata e
spesso aperta a ventaglio, testa e dorso grigio
lavagna che sfumano nel bruno scuro del dorso..
Gola, petto e fianchi color vinaccia punteggiati di
bianco. Anello palpebrale rosso-arancio. La
femmina ha una colorazione simile ma meno
intensa. I giovani sono più chiari e bruni. Tipico
volo lento con ali vibranti e coda ciondoloni. Vive
nei ginestreti, nei boschi e in Lecce basse.
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Distribuzione e habitat
La Magnanina vive in Europa, ed Africa del nord,
in Italia nidifica al di sotto della Pianura Padana,
in habitat collinari formati da brughiere
Merlo
Il Merlo (Turdus merula, Linnaeus 1758) è un
uccello della famiglia dei Turdidae.
Aspetti morfologici
La specie è caratterizzata da un marcato
dimorfismo sessuale: il maschio è lungo fino a 25
centimetri e presenta un piumaggio in genere
completamente nero o marrone scuro; il becco, le
zampe e il contorno degli occhi sono di un giallo
acceso tendente all'arancione mentre la femmina
è di colore bruno scuro, con la gola più chiara,
striata.Il maschio immaturo è nero opaco con
becco scuro,opaco
Distribuzione e habitat
Dopo il passero il Merlo è il passeriforme più
diffuso in Europa ed in Italia. È diffuso in tutto il
territorio
europeo
ad
esclusione
della
Scandinavia settentrionale. È inoltre presente in
Asia, in Africa nord-settentrionale, nelle Canarie
e nelle Azzorre. Durante gli inverni si trasferisce
dai paesi più settentrionali in quelli più caldi,
mentre nelle zone temperate come l'Italia è
presente tutto l'anno. Vive generalmente nei
boschi con sottobosco, nei frutteti e nei vigneti,
ed è comune presso tutte le zone coltivate. Il
Merlo dal collare predilige le zone montuose
dove si è adattato bene al clima.
72
Moretta
La Moretta (Aythya fuligula, Linnaeus 1758) è un
uccello anseriforme appartenente alla famiglia
degli Anatidi.
Aspetti morfologici
Il maschio adulto è tutto nero ad eccezione dei
fianchi bianchi e del becco grigio-azzurro. Ha un
ciuffo ben visibile sulla testa. La femmina adulta
è bruna con i fianchi più pallidi e si confonde più
facilmente con altre anatre tuffatrici.
Distribuzione e habitat
La moretta eurasiatica nidifica largamente in tutta
l'Eurasia temperata e settentrionale. Si può
osservare
occasionalmente
anche
come
visitatrice invernale sia sulle coste degli Stati
Uniti che su quelle del Canada. Si crede che
abbia allargato il suo areale tradizionale in
seguito all'aumento della disponibilità di acque
dolci dovuta all'estrazione di ghiaia e alla
diffusione di cozze d'acqua dolce, il suo cibo
preferito. Queste anatre sono migratrici nella
maggior parte del loro areale e svernano nelle
regioni più miti dell'Europa meridionale e
occidentale, dell'Asia meridionale e, per tutto
l'anno, in quasi tutto il Regno Unito. In inverno,
sulle acque aperte, possono formare grandi
stormi.
Il loro habitat di nidificazione è nei pressi delle
paludi e dei laghi con abbondanza di vegetazione
per nascondere il nido. Si trovano anche sulle
lagune costiere, sulle coste del mare e sugli
stagni riparati.
73
Pavoncella
La pavoncella (Vanellus vanellus) è un uccello
appartenente alla famiglia dei Caradridi.
Aspetti morfologici
Alto: da 28 a 31 cm Apertura alare: da 70 a 76
cm Peso: da 150 a 300 g Le piume del dorso
sono nere con riflessi bronzei, rosso-verdi.
Bianca nella parte inferiore, con il sotto coda
marrone e petto nero. Le gambe sono rosa
pallido. La testa molto elegante con il lungo ciuffo
(10 cm), largo sopraciglio bianco e becco nero. In
volo le ali presentano una caratteristica forma
arcuata.
Distribuzione e habitat
Frequenta le pianure, i vasti territori coltivati a
campi e zone parzialmente umide, ma la si
incontra anche nelle foreste di pini e nei pascoli,
fino a quote medio alte, nella stagione invernale
e durante il passo. L'habitat, molto vasto,
comprende l'Eurasia settentrionale, il Giappone e
il nord Africa. Particolarmete comune in Olanda
dove nidifica in gran numero. Si riproduce
normalmente nell'europa centrale e orientale,
mentre sverna nell'europa occidentale e
meridionale e nord Africa.
Picchio Muratore
Il picchio muratore (Sitta europaea, Linnaeus
1758) è un uccello passeriforme, di circa 14 cm
di lunghezza per 22-25 g di peso.
Al contrario di quello che può suggerire il suo
nome, non appartiene alla famiglia dei picchi.
Aspetti morfologici
Il piumaggio è vivace. Grigio-blu sul capo, sul
dorso, le ali e la coda, mentre l'addome è color
arancio. Le guance e la gola sono bianche; una
striscia nera attraversa gli occhi fino ad arrivare
al becco anch'esso nero, lungo, appuntito e
molto robusto. La coda e le zampe sono
relativamente corte.
74
Distribuzione e habitat
È diffuso in quasi tutta l'Europa centrooccidentale e meridionale, e in alcune zone del
nord Africa e del Medio-oriente. In Italia è diffuso
ovunque, tranne che in Sardegna. Vive nei parchi
di latifoglie (più difficilmente nei boschi di
conifere), ma è possibile incontrarlo nei parchi,
giardini e frutteti in prossimità dei centri abitati.
Sterpazzolina
La Sterpazzolina (Sylvia cantillans, Pallas
1764) è un uccello insettivoro appartenente
alla famiglia dei Sylviidae.
Aspetti morfologici
la Sterpazzolina ha una colorazione del
piumaggio delle parti superiori grigio cenere;
le timoniere esterne sono bianche. Il maschio
presenta una striscia bianca all’inizio del
corpo che divide la colorazione grigiastra del
capo da quella castano rosato dell’alto petto
e della gola. L’addome e il sottocoda sono
chiari. Gli individui giovani e le femmine
presentano una colorazione più chiara, rosa
fulvo inferiormente, con la striscia bianca
meno evidente.
Distribuzione e habitat
La Sterpazzolina vive in Europa dell'ovest, ed
Africa, in Italia nidifica al di sotto della
Pianura Padana, in habitat di media
montagna formati da brughiere, e spazi aperti
con cespugli, ma anche nelle vicinanze di
ambienti antropizzati.
75
Rondine Comune
La rondine comune (Hirundo rustica, Linnaeus
1758) è un piccolo uccello migratore dell' ordine
dei passeri presente in Europa, in Asia, in Africa
e nelle Americhe. È spesso chiamata solamente
con il nome di rondine, che non è sbagliato, ma
indica più ampiamente tutta la famiglia
Hirundinidae.
Aspetti morfologici
La rondine comune è un uccello piccolo e agile,
lungo circa 18 cm. Questo uccello presenta una
coda lunga e biforcuta, ali curve e aguzze e un
piccolo becco diritto di color grigio scuro. E’ di
colore blu scuro (quasi nero) sul dorso, grigiastro
sul ventre ed ha una striscia rossa sulla gola,
separata dal ventre da una fascia blu-grigia.
Distribuzione e habitat
La popolazione di rondini comuni, in America del
Nord, è notevolmente aumentata durante il
ventesimo secolo con la crescente disponibilità
dei
luoghi
di
riproduzione
artificiali.
Negli ultimi anni, si è avuto un declino graduale di
rondini nelle zone europee e nordamericane,
dovuto all'intensificazione agricola e all'uso di
pesticidi che riduce il numero di insetti, e quindi
anche il numero di rondini. Tuttavia, rimane un
uccello molto diffuso e piuttosto comune in tutto il
mondo.
Rondine Montana
La rondine montana (Ptyonoprogne rupestris,
Scopoli 1769) è un uccello della famiglia degli
Hirundinidae.
Aspetti morfologici
Si può confondere con il topino, però è
leggermente più grande, può raggiungere i 15 cm
di lunghezza, ed i 22 grammi di peso.
76
Distribuzione e habitat
La rondine montana vive in Europa, Asia, ed
Africa del Nord, in Italia nidifica in zone di
montagna, in habitat in cui è possibile fare il nido,
dove ci sono edifici radi, o costoni rocciosi.
Sordone
Il Sordone (Prunella collaris, Scopoli 1769) è un
uccello della famiglia dei Prunellidae.
Aspetti morfologici
Simile a un passero, ma con becco sottile; il folto
piumaggio ne rende la silhouette assai compatta.
Il colorito bruno è ravvivato dalle strie bruno
rossastre dei fianchi e dalla gola bianca
macchiettata di nero, quest'ultima evidente solo
negli adulti osservati a breve distanza.
Distribuzione e habitat
Vive in Eurasia, ed Africa del nord, in Italia lo si
trova e nidifica sulle Alpi e sugli appennini, dove
ci siano spazi aperti.
77
Zigolo Muciatto
Lo zigolo muciatto (Emberiza cia, Linnaeus
1766), della famiglia degli Emberizidae, che
nidifica in zone montagnose dell'Italia escluso
la Sardegna, da Aprile ad Agosto.
Aspetti morfologici
Lungo circa 16 cm e con apertura alare di 25
cm, è caratterizzato dalla gola e dalla testa
grigio cenere con una sottile stria nera al
vertice, attraverso e sotto l'occhio. Le parti
superiori sono castane striate di nero, il
groppone è castano senza strie, le parti
inferiori sono castano fulve. La femmina è più
opaca e più bruna, con petto e fianchi
leggermente striati; il giovane ha piumaggio
simile alla femmina.
Distribuzione e habitat
Alle quote più basse nidifica frequentemente
in orno-ostrieti e querceti misti strutturati a
boscaglia e negli ambienti di transizione tra
questi e i consorzi più o meno evoluti, mentre
alle massime altitudini penetra nelle
associazioni ad arbusti contorti radi. Sembra
essere meno comune nel settore alpino
occidentale rispetto a quello orientale. Lo
Zigolo muciatto è presente in tutti i Parchi che
comprendono zone alpine e prealpine. In
inverno amplia la sua diffusione alla parte
collinare e planiziale della regione, dove è
possibile osservarlo con maggiore frequenza
nelle zone di brughiera (Parco Pineta, Parco
Groane, Parco della Brughiera, parte nord del
Parco del Ticino) o lungo i corsi fluviali.
Nell'Europa occidentale, compresa l'Italia, si
manifestano
soprattutto
movimenti
di
transumanza, con una parte della popolazione
che abbandona le stazioni più elevate e si
spinge a svernare in collina o lungo i corsi
d'acqua
delle
valli.
78
Avifauna Svernante
Alzavola
L'Alzavola (Anas crecca, Linnaeus 1758), è un
uccello della famiglia delle Anatidae.
Aspetti morfologici
L'Alzavola è l'anatra più piccola fra quelle
europee. La colorazione del maschio è variegata
e va dal verde delle fascia che circonda l'occhio
al marrone rossiccio del resto della faccia. il petto
è bianco sporco maculato di macchie nere. Le ali,
marrone scuro e grigie, presentano uno specchio
verde. La femmina è quasi totalmente bruna,
eccetto lo specchio alare verde che è comune al
piumaggio del maschio.
Distribuzione e habitat
Presente in centro Europa. Di passo, nidificante e
svernante in Italia. Molto più diffidente di altre
specie delle sue famiglie è difficile trovarla nei
parchi e nei giardini, ma preferisce acque interne
isolate in estate, mentre si disperde nelle acque
aperte e lungo le coste in inverno. È nota per la
sua attitudine a tuffarsi. È più facile trovarla in
grandi e rumorosi stormi, in laghi circondati da
canneti, dove vengono costruiti i nidi.
Beccaccia
La Beccaccia (Scolopax rusticola, Linnaeus
1758) è un uccello dell'ordine dei Caradriformi,
famiglia degli scolopacidi.
Aspetti morfologici
È caratterizzata da un becco a punta di 6-8 cm.
ed un peso tra i 250 ed i 380 gr, ha una
colorazione mimetica che ben si adatta
all'ambiente che frequenta, quindi colore marrone
variamente barrato di nero e giallastro.
79
Distribuzione e habitat
L'areale della beccaccia euro-asiatica comprende
l'Europa fino alle isole atlantiche (Azzorre,
Canarie) e le isole britanniche, l'Asia fino alla
Cina, Mongolia, e Tibet. In Italia si trova nel
periodo dello svernamento, tra ottobre e marzo,
nei boschi, meglio se misti a caducifoglie, con
prevalenza di betulle, carpini, frassini, querce,
robinie, castagni, ontani, larici e faggi, ma anche
abeti, e pini, in primavera nidifica in un'ampia
fascia di territorio che comprende il nord Europa
e l'Asia centrale. Solo eccezionalmente nidifica
sulle Alpi e ancor più raramente sugli Appennini.
Beccaccino
Il Beccaccino (Gallinago gallinago
Linnaeus, 1758) è un uccello della
famiglia delle Scolopacidae.
Aspetti morfologici
Ha un becco lungo e sottile, raggiunge in
media una lunghezza di 28 cm ed un
peso di 250 g. con una apertura alare di
49 cm. Ha un piumaggio variegato con
tinte brune, rossicce e crema. Il capo è
compresso lateralmente, gli occhi molto
spostati indietro. Zampe lunghe e
verdastre. Coda con poco bianco ai lati.
Distribuzione e habitat
Praticamente tranne che in Oceania è
visibile in tutto il mondo, in Italia ci sono
rari casi di nidificazione in ambienti
palustri, durante la migrazione e lo
svernamento gli habitat sono diversi,
tranne che nei boschi si adatta dovunque,
anche se predilige paludi, prati umidi,
praterie e risaie.
80
Beccamoschino
Il beccamoschino (Cisticola juncidis, Rafinesque
1810) è un uccello della famiglia delle
Cisticolidae.
Aspetti morfologici
Il beccamoschino (Cisticola juncidis) è lungo
circa 11 cm ed è caratterizzato da un piumaggio
nelle parti superiori di colore bruno-olivastro a
strisce, con il groppone rossiccio, e nelle parti
inferiori bianco, con il petto, i fianchi ed il
sottocoda fulvi. Il volo è formato da un
susseguirsi di curve, e quando è in volo emette
un fischio acuto e forte. Nell'erba si muove con
grande velocità.
Distribuzione e habitat
Lo si trova in Eurasia meridionale, ed in quasi
tutta l'Africa. In Italia nidifica soprattutto sulla
zona costiera, ma anche all'interno, in habitat
costituiti da aree aperte, come pascoli, zone
coltivate, e praterie, mai al di sopra della zona
collinare. E' un frequentatore delle zone asciutte
e palustri ricche di erbe, cespugli nonché nei
campi coltivati a cereali e nelle praterie.
Cinciarella
La Cinciarella (Cyanistes Caeruleus, Linnaeus
1758)
è
un
uccellino
passeriforme
appartenente alla famiglia dei Paridi (Paridae).
Aspetti morfologici
È lunga circa 10.5-12 cm e pesa intorno ai 12
gr. Il piumaggio è molto vivace, presentando
per entrambi i sessi una colorazione blu
cobalto sulla nuca, sulle ali e sulla coda,
verdastra sul dorso, una mascherina bianca,
attraversata da una linea nera all’altezza degli
occhi, e petto giallo zolfo. Ha il becco nero a
punta e zampe corte e robuste grigio-blu. I
giovani sono molto più gialli degli esemplari
adulti.
81
Distribuzione e habitat
Molto popolare in Italia e in Europa, ma anche
in alcune zone dell’Africa nord-occidentale del
medio oriente e, vive prevalentemente nei
boschi collinari e pianeggianti, ma è anche un
assiduo frequentatore di frutteti e giardini dove
è possibile ammirarla nelle sue acrobazie tra i
rami,
alla
ricerca
di
cibo.
Evita gli spazi aperti per paura dei rapaci e se
lo fa si innalza parecchio.
Cormorano
Il cormorano (Phalacrocorax carbo, Linnaeus
1758), è un uccello della famiglia dei
Phalacrocoracidae.
Aspetti morfologici
Il cormorano è un uccello di grandi dimensioni
con corpo nero e un becco ad uncino. Il peso
Varia da 1,5 kg fino a 5,3 kg. La lunghezza può
variare da 70 a 102 cm e l'apertura alare da 121
a 160 cm. Ha un lungo collo a S elastico che
permettere di far passare pesci grandi fino
all'esofago. Gli adulti si distinguono dai giovani
dal piumaggio marroncino. Le zampe, con grandi
membrane, gli danno una grande spinta
sott'acqua.
Distribuzione e habitat
Il cormorano può essere osservato in quasi tutti i
continenti, in Italia esistono nidificazioni sparse,
ma sempre in ambienti con vicinanza d'acqua,
sia interni come laghi e fiumi, che sulla costa. La
maggior parte dei cormorani emigra all'inizio
della primavera, per la riproduzione, nell'emisfero
Sud.
82
Germano Reale
Il Germano reale (Anas platyrhyncos, Linnaeus
1758) è un uccello della famiglia delle Anatidae,
Aspetti morfologici
Questa specie è caratterizzata da uno spiccato
dimorfismo sessuale. Nel maschio, durante il
periodo nuziale il capo e la parte superiore del
collo sono di color verde splendente, uno stretto
collare bianco a metà del collo separa la testa
dal petto e dalla parte superiore del dorso che
sono di un colore bruno-porporino, i fianchi e il
ventre sono argentati, le spalle sono biancogrige, l'alto dell'ala è grigio, la parte inferiore del
dorso grigio-nera come il groppone e le parti
inferiori finemente marezzate di nericcio sul
fondo bianco-grigiastro, le copritrici superiori
sono di color verde-nero e si arricciano verso
l'alto. Le inferiori nero-velluto e le penne
remiganti grigio-cupo alla base terminano con
uno specchio blu-violaceo orlato di bianco.
L'occhio è bruno-chiaro, il becco giallo-verde ed
il piede rosso-pallido.La femmina ha colori
mimetizzanti: macchiata di bruno e marrone
scuro, becco bruniccio, sopracciglio marrone
scuro, gola beige, i fianchi hanno una
colorazione più chiara: beige chiazzato marrone;
le penne timoniere sono beige rigate marrone, lo
specchio è blu-violaceo bordato di bianco, le
zampe sono di colore arancione spento, meno
vivo rispetto a quelle del maschio.
83
Distribuzione e habitat
Vive nelle zone umide d'acqua dolce: paludi,
stagni, laghi e fiumi calmi, in tutte le regioni
temperate
e
subtropicali
dell'
America
settentrionale,
d'Europa,
dell'Asia.
Vive
sull'acqua, e va sulla terra ferma soltanto per la
nidificazione ed il riposo. Le popolazioni boreali
svernano al sud ad esempio, gli esemplari
dell'Europa settentrionale svernano nella parte
centro meridionale del continente, tuttavia alcuni
esemplari non migrano, in alcune regioni come il
nord d'Italia sono stanziali. Questo fenomeno
sembra in aumento, particolarmente nelle città
dove i germani reali sembrano trovare
un'alimentazione sufficiente.
Lucherino
Il Lucherino eurasiatico (Carduelis spinus,
Linnaeus 1758) è un colorato fringillide che si
trova nelle regioni europee ed asiatiche.
Aspetti morfologici
Il dimorfismo sessuale nel lucherino è evidente, il
maschio si presenta con la fronte, la calotta ed il
pizzetto di colore nero, assenti nella femmina.
Altro segno distintivo è il lipocroma giallo
maggiormente diffuso nella livrea degli individui
di sesso maschile. I piccoli sono simili alle
femmine ed assumono a muta ultimata la tipica
colorazione adulta. Generalmente è lungo circa
12 cm e pesa 14 grammi
Distribuzione e habitat
Il lucherino è diffuso in tutta Europa ad
eccezione delle estreme regioni del nord della
Scandinavia e dell'Islanda, in parte dell'Asia e
nel nord Africa. Nel nord Africa migra durante la
stagione fredda così come nell'Europa del sud
ed in Medio Oriente. Prediligge i boschi di
conifere particolarmente quelli formati da Larici e
Abeti Rossi, ma gradisce molto anche i semi di
Ontano e Betulla, oltre a quelli delle composite.
84
Marangone
Il Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax
aristotelis, Linnaeus 1758) è un uccello della
famiglia delle Phalacrocoracidae.
Aspetti morfologici
Phalacrocorax aristotelis è un uccello marino
costiero, della famiglia delle Phalacrocoracidae,
la lunghezza che raggiunge i 75 cm. Il becco è
sottile ed allungato. Il corpo si presenta di un
colore nero lucido. I giovani hanno il piumaggio
ventrale biancastro. Le zampe sono palmate
grigio-nerastre. Il ciuffo da cui la specie prende il
nome è presente solamente in inverno durante il
corteggiamento.
Distribuzione e habitat
Habitat ed Ecologia Specie tipicamente marittima
che nidifica su piccole isole lungo le coste in
zone ripide e irraggiungibili. Si osserva spesso
negli scogli dove sosta generalmente con le ali
aperte. I luoghi di pesca sono quasi sempre in
corrispondenza di golfi e baie riparati, anche se
talvolta può spingersi al largo. Distribuzione Il
Marangone dal ciuffo è una specie politipica
presente nel Mediterraneo e nel Mar Nero con la
sottospecie
meridionale
(Phalacrocorax
aristotelis desmarestii). In Italia si riproducono
circa 2.000 coppie, distribuite principalmente in
Sardegna
nelle
Pelagie
(Lampedusa).
Nell’Arcipelago Toscano è concento a Capraia
(15-20 coppie dal 2005) e a Pianosa (3-4 coppie
nel 1998 sono diventate 20 del 2005), nelle altre
isole e isolette non dovrebbero essere presenti
più di 10-15 coppie.
Migliarino di Palude
IL Migliarino di palude (Emberiza
schoeniclus, Linnaeus 1758), è un uccello
della famiglia degli Emberizidae.
Aspetti morfologici
La schiena di questo zigolo è simile a
quella di altri uccelli della sua specie, quindi
ha delle striature marroni e nere, poi ha un
cappuccio nero sulla testa che termina con
un collare bianco, petto e ventre sono
chiari, il becco è conico da granivoro.
85
Distribuzione e habitat
Dal nome italiano, si capisce che il suo
habitat naturale sono le zone dove c'è
acqua, non è un uccello molto comune in
Italia, sono poche le coppie nidificanti, nel
resto del mondo lo si può trovare
nell'Emisfero nord, di Europa, Asia, ed
Africa.
Porciglione
Il porciglione (Rallus aquaticus, Linnaeus
1758) è un uccello della famiglia dei
Rallidae.
Aspetti morfologici
Gli adulti sono lunghi 23 - 26 cm e hanno
principalmente parti superiori marroni e parti
inferiori bluastre con barre nere sui fianchi. Il
corpo è appiattito lateralmente per facilitare il
passaggio tra i giunchi. Hanno piedi lunghi,
una coda corta e un ciuffo rossastro sottile di
(3 - 4,5 cm) di lunghezza. Le gambe sono
giallastre. Gli uccelli immaturi sono simili agli
adulti ma il bluastro viene rimpiazzato da un
cremisi.
Distribuzione e habitat
Il suo habitat preferito sono le paludi e i
canneti in Europa e in Asia. Nidifica in luoghi
asciutti in una vegetazione di palude
deponendo fino a una decina di uova. Le
popolazioni più settentrionali e orientali sono
migratori ma i porciglioni sono residenti
stabili nell'Europa meridionale e occidentale
con numeri in aumento per i migratori
invernali.
86
Rampichino
Il Rampichino comune (Certhia brachydactyla,
Brehm 1820) è un uccello della famiglia dei
Certhiidae.
Aspetti morfologici
Simile al Rampichino alpestre, è di taglia molto
piccolo anche lui, infatti è 12,5 cm lungo e pesa
mediamente 10 grammi.
Distribuzione e habitat
In Italia è visibile in tutte le regioni (tranne che in
Sardegna), dove ci sono boschi e foreste tra i
1000 e i 2000 metri di altitudine, ma anche parchi
cittadini. Nel resto del mondo lo si trova in
Eurasia (tranne che nella penisola scandinava) e
nelle isole del Nord; al meridione può arrivare
fino in Africa del nord.
Saltimpalo
Il saltimpalo (Saxicola torquata, Linnaeus 1766)
è un uccello della famiglia dei Muscicapidae.
Aspetti morfologici
Il saltimpalo è lungo circa 12 cm e pesa fino a
tredici grammi. Il maschio ha una testa nera e un
anello bianco nel collo. La parte anteriore è
colorata di rosso arancio. Le femmine hanno tutto
il corpo di un colore più opaco.
87
Distribuzione e habitat
Vive su superfici aperte con singoli arbusti, per
esempio in brughiere o praterie alte. La sua
residenza invernale è l'Europa merdionale e
Occidentale. In Europa centrale e orientale il
saltimpalo è presente da marzo a novembre. La
specie frequenta ambienti aperti: incolti,
brughiere, prati, campi a coltura estensiva...
Necessita della presenza di cespugli, arbusti,
erbe folte, paletti (da cui il nome). Da queste
postazioni il maschio può cantare per segnalare il
proprio territorio..
Smergo Minore
Lo smergo dal petto rosso
serrator) è un'anatra tuffatrice.
(Mergus
Aspetti morfologici
Lo smergo dal petto rosso adulto è lungo 5258 cm ed ha un'apertura alare di 67-82 cm. Ha
una cresta appuntita ed un becco rosso lungo
e sottile dai margini seghettati. I maschi adulti
hanno la testa scura con riflessi verdi, collo
bianco con petto rugginoso, dorso nero e
regioni inferiori bianche. Le femmine adulte
hanno la testa rugginosa ed il corpo grigiastro.
I giovani sono come la femmina, ma sono privi
del collare bianco ed hanno una macchia sulle
ali più piccola.
88
Distribuzione e habitat
Il suo habitat di nidificazione sono i laghi e i
fiumi d'acqua dolce lungo tutto il Nordamerica
settentrionale, la Groenlandia, l'Europa e
l'Asia. Nidifica sul suolo in luoghi riparati nei
pressi dell'acqua. È un migratore e molti degli
individui che nidificano a settentrione passano
l'inverno nelle acque costiere del lontano sud.
Spioncello
Lo Spioncello (Anthus spinoletta, Linnaeus
1758), è un uccello della famiglia
Motacillidae.
Aspetti morfologici
Uccello dall'aspetto slanciato con coda e
becco lunghi; Testa affusolata, il becco nero,
l'unghia posteriore è abbastanza lunga.
Raggiunge una lunghezza di circa 17 cm.
peso 22 - 27 g. Capo grigio con assenza di
striature, ha un sopracciglio ben marcato e la
stria alare è appena percettibile; Parti
superiori grigiastre uniformi, senza striature
marcate;
Parti
inferiori
biancastre,
attraversate da striature più o meno pesanti
sul petto e sui fianchi. Coda scura, con
margini bianchi, due barre biancastre nette
sulle ali scure.
89
Distribuzione e habitat
Specie migratrice, localmente sedentaria,
dispersiva; In Europa l'areale riproduttivo,
coincide con i principali sistemi montuosi
centro Meridionali. Sverna nell'Europa
Occidentale a sud dell'areale, fino al bacino
del Mediterraneo, e dell'Africa Settentrionale.
In inverno frequenta ambienti costieri, e zone
umide, nei pressi dei margini fangosi dei
bacini idrici, nei letti fangosi dei dei torrenti, e
le pozze d'acqua salmastre. In Italia è
nidificante, sedentario parziale, migratore
regolare, e svernante. Il suo principale
habitat di nidificazione è costituito da
ambienti aperti, come pascoli, e praterie
d'altitudine, caratterizzate da vegetazione
bassa e rada, predilige i pianori umidi al di
sopra dell'alta vegetazione arborea.
Storno
Lo Storno (Sturnus vulgaris, Linnaeus 1758) è
un uccello dell'ordine dei passeriformi.
Aspetti morfologici
Lo storno è lungo circa 20-23 cm, ha un'apertura
alare di circa 35-40 cm e pesa circa 70-90 g. Il
suo piumaggio in estate è nero lucente con
riflessi violacei e verdi con le punte delle piume
bianche, mentre in inverno il nero diventa meno
brillante e i riflessi si attenuano. Il becco è
aguzzo, giallognolo in estate, bruno in inverno, le
zampe sono rossastre, la coda corta. L'unico
carattere che differenzia i sessi è una macchia
sulla base del becco che è azzurra nei maschi,
rossastra nelle femmine.
90
Distribuzione e habitat
Lo storno è originario dell'Eurasia e dell'Africa
settentrionale ma è stato portato dall'uomo anche
in Nord America, Australia dove, grazie alla sua
duttilità, si è adattato perfettamente. In Italia i
primi avvistamenti di storno risalgono alla fine
dell'Ottocento in Friuli e da allora la sua
espansione non ha subito battute d'arresto, se si
pensa che secondo alcune fonti oggi in Italia
svernerebbero più di un milione di coppie. Vive
nelle campagne ma anche nelle città e nei
villaggi. Durante l'estate predilige luoghi che
presentino cavità per nidificare.
Svasso Maggiore
Lo svasso maggiore (Podiceps cristatus) è
una specie di uccello della famiglia dei
podicipedi.
Aspetti morfologici
Gli svassi maggiori sono lunghi 46-51 cm e
hanno un'apertura alare di 59-73 cm. Pesano
dagli 800 ai 1400 g. In estate gli uccelli sono
facili da riconoscere nel loro piumaggio
variopinto. Hanno un collo lungo bianco in
avanti, un viso bianco, un capo nero e un ciuffo
rosso mattone e nero. Nel piumaggio non
riproduttivo manca il caratteristico ciuffo
variopinto.
Distribuzione e habitat
Gli svassi maggiori si trovano negli specchi
d'acqua di pianura di tutta Europa (fino alla
Scandinavia settentrionale e all'Islanda). Le
popolazioni orientali sono uccelli migratori che
svernano lungo le coste dell'Europa occidentale
e meridionale. In Germania gli svassi maggiori
sono prevalentemente uccelli stanziali, che
emigrano pure lungo le coste in caso di laghi
ghiacciati più a lungo.
91
Tordo Bottaccio
Il tordo bottaccio (Turdus philomelos, C.L.
Brehm 1831) è un uccello della famiglia dei
Turdidae.
Aspetti morfologici
Raggiunge i 22 cm di lunghezza ed i 75 grammi
di peso. In volo il sottoala è di colore camoscio,
coda e dorso di colore marrone chiaro, fianchi e
petto di colore chiaro, quasi bianco, con i classici
puntini neri dei tordi, che in genere non
raggiungono il ventre.
Distribuzione e habitat
E' presente in gran parte del nord Europa
(Francia, Regno Unito, Scandinavia, Germania e
Russia alpi italiane) nel periodo estivo dove
nidifica, mentre sverna delle regioni del
mediterraneo (Italia, Spagna, Croazia, Grecia e
nord Africa). In Italia è presente ad iniziare da i
primi di ottobre sino tutto marzo. È copioso nelle
aree collinari del centrosud dove si nutre
principalmente di olive e bacche.
Tuffetto
Il tuffetto (Tachybaptus ruficollis, Pallas
1764) è un uccello acquatico dell'ordine dei
podicipediformi, affine allo svasso ma di più
modeste proporzioni, essendo lungo 27 cm.
Aspetti morfologici
E' il più piccolo tra gli svassi europei, il
tuffetto è difficile da avvistare sia per le sue
dimensioni ridotte sia per la sua abitudine di
immergersi spesso. Si presenta tozzo e con
collo corto, spesso con le piume del
sottocoda arruffate. In estate la gola e le
guance assumono la tipica colorazione
castana mentre in inverno è quasi
completamente bruno-grigio. E' sempre
presente una piccola macchia bianca alla
base del becco.
92
Distribuzione e habitat
Nidifica nella fascia temperata dell'Europa e
dell'Asia e sverna in Africa e nelle regioni
mediterranee. Frequenta le acque dolci,
soprattutto quelle ferme, dove vive nascosto
tra la vegetazione acquatica lungo le rive.
Verdone
Il verdone (Carduelis chloris chloris,
Linnaeus 1758) è un uccello della famiglia dei
fringillidi.
Aspetti morfologici
Ha un becco largo alla base, corto e duro, è
di colore verde con sfumature gialle
accentuate, sul ventre, sulla groppa, sulle ali
e coda, è presente del nero su ali e coda, la
femmina è meno colorata, ha molto meno
lipocromo giallo, i giovani sono di colore
bruno/verde con striature più scure, che
perdono alla prima muta. Può raggiungere i
15 cm. di lunghezza, ed il peso di circa 25
grammi.
Distribuzione e habitat
Lo si trova in tutta Europa, in Africa del nord e
in Asia minore, e tutta Italia. Si adatta in
qualsiasi habitat, anche se predilige le zone
al di sopra dei 1000 metri s.l.m..
93
Avifauna Migratoria
Airone Bianco Maggiore
L'Airone bianco maggiore (Casmerodius
albus, Linnaeus 1758), è una specie
appartenente all'ordine dei Ciconiiformes e
alla famiglia degli Ardeidae.
Aspetti morfologici
L'Airone bianco maggiore è il più grande tra
gli Ardeidae presenti in Europa. Ha il
piumaggio completamente bianco che non
cambia nell'arco dell'anno. Il becco è
generalmente giallo e le zampe sono di
colore nerastro o giallo sbiadito alla base
durante l'anno. Come tutti gli aironi ha però
un abito nuziale nella stagione riproduttiva.
In questo periodo il becco diventa nerastro e
le zampe diventano più gialle fino a
rossastre. Il piumaggio è più brillante e le
piume si estendono come un ventaglio sulla
parte inferiore del dorso. In volo appare
molto massiccio e come tutti gli aironi tiene il
collo piegato a S.
Distribuzione e habitat
In Italia è considerata specie migratrice
regolare e in seconda istanza svernante e
nidificante (dagli anni 90) in Nord Italia e
Delta del Po. Frequenta ambienti umidi,
specialmente i canneti, le praterie umide, le
rive di laghi e fiumi; occasionalmente la si
può trovare in zone marine come banchi di
alghe e zone scoperte di marea. La si può
trovare anche in zone agricole specialmente
nelle risaie allagate.
94
Airone Rosso
L'airone rosso (Ardea purpurea Linnaeus,
1766) è una specie di uccello della famiglia delle
Ardeidae.
Aspetti morfologici
il corpo è scuro e allungato. La testa e il collo
sono stretti e allungati. Il becco funziona come
arpione per afferrare le prede. Le lunghe zampe
gli consentono di spingersi nelle acque più
profonde. Le dita lunghe e molto distanziate gli
permettono di camminare facilmente sui terreni
paludosi e sulla vegetazione acquatica. Il suo
tipico collo, che egli allunga, fa da complemento
ideale del becco, consentendogli di aumentare
l'efficienza e la velocità del suo attacco alla
preda. Può vivere anche 23 anni.
Distribuzione e habitat
Diffuso dalla Spagna alla Turchia
É minacciato dalla caccia accidentale e dalla
distruzione dei canneti spesso anche da incendi
dolosi.
Albanella Minore
L'Albanella minore (Circus pygargus, Linnaeus
1758) è un uccello della famiglia degli Accipitridae.
Aspetti morfologici
Monotipica. Dicromismo sessuale. Lunghezza 43-47
cm. (coda 16-19) apertura alare 105-120 cm. Peso
medio 230-495 g. Maschio, arti superiori grigio
scuro. Primarie esterne nere; Femmine primarie
interne e secondarie grige con barra scura evidente.
Inferiormente biancastro con screziature ruggine sul
petto e ventre. Testa e collo grigio cenere.
Femmina, parti superiori brune, con sfumature piú
chiare sulle ali. Codione bianco. Parti inferiori
castano, con barratura scura sulle ali. Testa e collo
castani.
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Distribuzione e habitat
L' Albanella minore è un uccello rapace
abbastanza comune, che occupa un areale
abbastanza vasto, infatti è visibile in quasi
tutte le regioni, dei continenti europeo,
africano, ed asiatico, in Italia nidifica in
primavera inoltrata, in varie regioni del centronord, ma ne esistono delle nutrite colonie
anche in Sardegna e nel Salento, i suoi
habitat sono le zone collinari, ma con spazi
aperti come terre coltivate, o pascoli.
Frequenta in riproduzione canneti, paludi,
brughiere e campi alberati, zone steppose,
savane e coltivi durante lo svernamento.
Questo accipitride è un migratore e si muove
in stormo.
Assiolo
L'assiolo o assiuolo (Otus scops, Linnaeus
1758) è il più piccolo gufo europeo dopo la
civetta nana.
Aspetti morfologici
Lunghezza: 18-21 cm peso 56-102 g.
L'aspetto è annoverato tra gli strigiformi
meglio definibili. L'assiolo ha un piumaggio
finemente vermicolato e macchiettato di
bruno grigiastro (color corteccia), che va dal
grigio al marrone castagna sotto le ali con
diverse chiazze bianche evidenti sul dorso. Il
suo portamento è molto elegante. Gli occhi
hanno un'iride color arancione tendente al
giallo. Nella parte inferiore del corpo si
trovano strisce nere che colpiscono.
96
Distribuzione e habitat
I punti principali dell'espansione dell'assiolo
sono lungo il Mar Mediterraneo con
concentrazioni in Spagna, Croazia e in
Turchia. Lo si può trovare anche in Africa del
Nord,
in
Libia
ed
Egitto
manca
completamente. In Europa centrale le sue
popolazioni
raggiungono
il
confine
settentrionale, L'assiolo è una specie
termofila che utilizza ambienti aperti, talvolta
anche aridi. Uliveti, foreste di pini, piccole
radure di frassini, boschi, campagne
alberate, parchi e giardini, in pianura ed in
montagna sino al limite del castagno, anche
presso le abitazioni umane.
Balestruccio
Il balestruccio (Delichon urbicum) è una
specie di uccelli della famiglia delle rondini
(Hirundinidae).
Aspetti morfologici
Il balestruccio è un uccello di appena 13-14,4
cm di lunghezza con un peso che va dai 15 ai
25 gr. Ala 10,8-11,5 cm; apertura alare 28-30
cm; coda 6,5-6,8 cm; tarso 9-10 mm; becco 9
mm. Il Balestruccio ha le parti superiori (la
testa, il dorso, le ali e la coda) che sono di un
bel nero-bluastro lucido. Le parti inferiori
(groppone e sopraccoda) con le zampe fanno
un contrasto color bianco farina e non
presentano alcun collare. La coda è corta e
forcuta, ma meno biforcuta di quella delle
rondini, è senza timoniere filiformi e il suo
corpo è un po' più affusolato. Le gambe sono
corte e i piedi sono coperti da un piumaggio
bianco.
97
Distribuzione e habitat
La specie frequenta ambienti molto vari, vive
nei territori coltivi densamente popolati
(campagne), nel territorio aperto fin nelle città
e villaggi, in pratica non si allontana mai dalle
abitazioni umane. Si riproduce in tutta Europa
fino ad un'altezza di 2000 m. Inoltre ci sono
esemplari in Asia, fin nella Siberia nordoccidentale, in Giappone e in Africa nordoccidentale. In questi territori gli uccelli
migratori vi restano da aprile fino a settembre.
I balestrucci europei svernano in Africa a sud
del Sahara fin nella provincia del Capo.
Biancone
Il biancone (Circaetus gallicus, Gmelin 1788)
appartiene alla sottofamiglia dei bianconi
all'interno della famiglia degli accipitridi.
Aspetti morfologici
Con una lunghezza corporea di circa 70 cm e
una larghezza alare di 175 cm è evidentemente
più grande della nostra poiana. È chiaro nella
parte inferiore e l'area del capo e del petto si
distacca con evidenza dal resto del corpo. Ha
una testa relativamente grande e occhi gialli
lucenti. I piccoli atti al volo sono molto più chiari e
hanno talvolta una testa quasi bianca.
Distribuzione e habitat
Con circa 5.900 - 14.000 coppie in Europa i
bianconi sono tra le specie più rare. Si trova
anche in Europa meridionale e orientale, a
macchia di leopardo tuttavia anche in Ungheria e
Polonia. Ama regioni calde, aperte ricoperte di
arbusti come le steppe, le savane, i deserti
sconfinati e le foreste. Importante per questo
animale è la presenza di animali da preda. In
qualità di evidente uccello migratore si sposta tra
agosto e ottobre con prestazioni giornaliere fino
ai 100 km/h principalmente passando per
Gibilterra nelle regioni a sud del Sahara e ritorno
solo verso marzo.
98
Cannareccione
Il Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus,
Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia dei
Sylviidae, che è possibile osservare in quasi
tutta Europa, Asia, ed Africa.
Distribuzione e habitat
E’ un migratore transahariano con areale
riproduttivo esteso attraverso tutto il Paleartico.
In Italia è presente in tutte le regioni con una
distribuzione però frammentata, cioè circoscritta
alle zone umide con canneti; può essere
stimata una popolazione di 20.000-40.000
coppie nel periodo 1988-1997. vive nei canneti
sulle rive dei fiumi, dei laghi e delle paludi.
Cavaliere d’Italia
Il cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus,
Linnaeus 1758) è un uccello di palude della
famiglia dei Recurvirostridi.
Aspetti morfologici
Gli adulti sono lunghi 33 - 36 cm. Hanno lunghe
gambe rosa, un lungo becco nero e sottile e sono
essenzialmente bianchi con ciuffo e schiena
scuri.
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Distribuzione e habitat
L'habitat di crescita sono le paludi, i laghi a
fondale basso e gli acquitrini. I cavalieri d'Italia si
possono trovare in Europa occidentale,
meridionale e sudorientale, Asia centrale e coste
settentionali, occidentali e meridionali dell'Africa.
Possono espandersi anche oltre questi confini.
La sottospecie H. h. meridionalis vive unicamente
in Sud Africa.
Sono uccelli migratori e si spostano verso le
coste oceaniche durante l'inverno.
Corriere Piccolo
Il Corriere piccolo (Charadrius dubius, Scopoli
1786), è un uccello della famiglia dei
Charadriidae
Aspetti morfologici
è simile al Fratino. Gli adulti hanno un becco
completamente nero, l'addome bianco, un anello
nero sul petto, il collare bianco. Ha un cerchio
giallo intorno all'occhio. Anche le forme giovanili
hanno un cerchio giallo intorno all'occhio, ma la
mancanza di un sopracciglio chiaro è un segno
distintivo. Quando è in volo, è evidente la
mancanza della banda bianca sulle ali.
Distribuzione e habitat
Tranne che nelle Americhe, è possibile
osservarlo in tutto il resto del mondo, in Italia
ndifica in habitat anche dove ci siano corsi
d'acqua, anche all'interno e su ambienti collinari.
100
Cutrettola
La Cutrettola (Motacilla flava, Linnaeus 1758), è
un uccello della famiglia dei Motacillidae.
Aspetti morfologici
Passeriforme con coda lunghissima coda e di
forma slanciata. Piumaggio con toni gialli nelle
parti ventrali e verdastro sul dorso. Coda nera,
con bordo bianco. Il disegno della testa varia nei
maschi secondo le diverse razze. Il sopracciglio
della femmina è meno evidente. Giovani
brunastri e con coda più corta.
Distribuzione e habitat
La Cutrettola è possibile osservarla in quasi tutti i
continenti, in Italia ci sono nidificazione sparse,
ma sempre in ambienti con vicinanza dell'acqua.
Fischione
Il fischione o fischione eurasiatico (Anas
penelope, in passato Mareca penelope) è
un'anatra comune e largamente diffusa.
Aspetti morfologici
Quest'anatra di superficie è lunga 42-50 cm
ed ha un'apertura alare di 71-80 cm. Il
maschio nidificante ha i fianchi e il dorso
grigi, con l'estremità posteriore nera ed uno
specchio bianco brillante, visibile sia in volo
che a riposo. Ha il petto rosa, il ventre
bianco e la testa castana con una striscia
giallastra sulla sommità del capo. Nel
piumaggio non-nidificante (eclissato), il
maschio assomiglia molto di più alla
101
femmina. La femmina è bruno chiara, con il
piumaggio molto simile a quello della
femmina di germano reale. Si può
distinguere dalla maggior parte delle altre
anatre, escluso il fischione americano, per la
forma. Comunque, questa specie ha la testa
più pallida e penne ascellari bianche sul
sottoala.
Distribuzione e habitat
Nidifica nelle aree più settentrionali di
Europa e Asia. È la controparte del Vecchio
Mondo del fischione americano del Nord
America. È strettamente migratore e sverna
più a sud del suo areale di nidificazione. In
Gran Bretagna e Irlanda il fischione è
comune come visitatore invernale, ma come
uccello nidificante scarseggia in Scozia, nel
Distretto dei Laghi, sui Pennini e
occasionalmente più a sud. Può essere
rinvenuto come raro visitatore invernale negli
Stati Uniti, in particolare sia sulla costa
atlantica che su quella pacifica. Il fischione è
un uccello delle regioni acquatiche aperte,
come pianure allagate o paludi con un po' di
vegetazione più alta.
Forapaglie
Il
forapaglie
(Acrocephalus
schoenobaenus) è un uccello canoro del
genere degli Acrocefali e della famiglia dei
Sylviidae.
Aspetti morfologici
Il forapaglie è lungo circa 13 cm e ha
un'ampiezza alare di 17 - 21 cm. Il peso
ammonta a circa 10-15 grammi. La parte
superiore è di colore marrone e grigio, la
parte inferiore è di colore giallastro.
L'uccellino ha una gola biancastra e un
becco a punta. Ha una striscia di colore
grigio chiaro sopra agli occhi e una
coperutra nera del capo. I maschi e le
femmine hanno lo stesso colore.
102
Distribuzione e habitat
In quasi tutta Europa l'uccello migratore a
lungo tratto è presente da aprile ad ottobre.
La sua residenza invernale si trova a sud
del Sahara in Africa. Il tempo di
percorrenza e la direzione migratoria gli
sono innati. Per superare bene i circa
6.000 kilometri il migratore notturno
impiega riserve di grasso. Il forapaglie vive
nei folti canneti e negli arbusteti lungo le
rive dei laghi e dei fiumi, nelle paludi, nelle
brughiere, sui campi ubertosi e nei terreni
coltivi.
Garzetta
La garzetta (Egretta garzetta, Linneo 1766),
è una specie appartenente al genere delle
Egrette, ordine dei Ciconiiformes.
Aspetti morfologici
La garzetta è lunga circa 55-65 cm, il suo
peso varia da 350 a 650 g ed ha un'apertura
alare di 85-95 cm. Il piumaggio è
interamente bianco, il lungo becco è nero,
come le zampe, mentre i piedi sono
giallastri. L'iride è gialla. In abito nuziale
questo airone sviluppa alcune penne
ornamentali molto lunghe sulla nuca, alla
base del collo e sul mantello. Non esiste una
caratteristica evidente che differenzia i due
sessi.
Distribuzione e habitat
La garzetta, come del resto quasi tutti gli
aironi, è un uccello molto legato all'acqua.
Infatti frequenta prevalentemente ambienti
acquitrinosi, canali, stagni, fiumi. È presente
in quasi tutto il bacino del Mediterraneo,
Africa, Asia meridionale, Australia e
Indonesia.
103
Gruccione
Il gruccione (Merops apiaster) è un variopinto
uccello dell'ordine dei Coraciformi nella famiglia
dei Meropidae.
Aspetti morfologici
Questa specie, come altri gruccioni, è un uccello
esile e variopinto. Può raggiungere una
lunghezza di 27-29 cm incluse le due penne
allungate della coda e la sua apertura alare può
raggiungere i 50 cm. Pesa fra i 50 e 70 grammi. Il
becco è nerastro, lungo e leggermente ricurvo
verso il basso. Il piumaggio variopinto, a grandi
linee
castano
superiormente
e
azzurro
inferiormente, è “dipinto” anche di giallo, verde,
nero, e arancione. Le zampe sono marronegrigiastro. I sessi sono fra loro simili.
Distribuzione e habitat
Vive in Europa meridionale e in parti del Nord
Africa e dell'Asia occidentale. Abita in ambienti
aperti con vegetazione spontanea e cespugliosa
con alberi sparsi e pali della luce, presso corsi
fluviali, boschi con radure, oliveti. In Italia
nidificain Pianura Padana lungo i fiumi, nelle
cave di sabbia e nella zona costiera dell'Italia
peninsulare.
Lodolaio
Il lodolaio eurasiatico (Falco subbuteo,
Linnaeus 1758), chiamato anche semplicemente
lodolaio, è un falco di piccole dimensioni.
Aspetti morfologici
Di piccola mole e forme slanciate, è dotato di ali
piuttosto
lunghe,
che
raggiungono
e
sopravanzano l'estremità della coda. La femmina
è alquanto più grande. Le parti superiori sono
nere azzurrognole, con la testa grigiastra, la nuca
segnata da macchie bianche e le ali orlate di
giallo ruggine; le parti inferiori sono striate di nero
sul fondo bianco o gialliccio; nella coda le
timoniere sono azzurre superiormente e volgono
al grigio nella parte inferiore, sempre marcate da
macchie trasversali rosso-ruggine.
104
Distribuzione e habitat
Il lodolaio eurasiatico vive in tutta Europa,
eccettuate le regioni di sud-est, e nelle parti
temperate del Continente asiatico. Compie
d'inverno regolari migrazioni che lo portano nel
meridione
d'Europa
e
in
India.
Abita
preferibilmente i boschi non troppo folti.
Vivacissimo e ardito, gareggia in velocità con
qualsiasi altro uccello: il suo volo basso e veloce
richiama quello della rondine, poiché, come
questa, tiene le ali disposte a falce, le muove di
frequente e compie con grande sveltezza le più
difficili evoluzioni. Si posa di solito sugli alberi e
molto di rado sul terreno. La sua indole è cauta e
prudente, e lo porta a schivare attentamente la
vicinanza con l'uomo: quando deve trovare un
rifugio per la notte, lo cerca con grande
attenzione e non si ferma che con il favore delle
tenebre. Maschi e femmine vivono sempre
assieme, ed assieme si dispongono alle
migrazioni; il loro accordo viene meno solo
quando devono spartirsi le prede, occasione in
cui non esitano ad azzuffarsi furiosamente,
scendendo sempre più verso terra e facendo
insistentemente udire il loro grido acuto, ma non
del tutto sgradevole.
Lui Grosso
Il luì grosso (Phylloscopus trochilus) è un
uccello canoro del genere dei Phylloscopus e
della famiglia dei Sylviidae.
Aspetti morfologici
Il luì grosso è lungo circa 11 - 13 cm e ha
un'ampiezza alare di 17 - 22 cm. Il suo peso è di
circa 8 - 11 grammi. Nell'aspetto è difficle da
distinguere dal luì piccolo (Phylloscopus
collybita). Il suo canto rende possibile
l'identificazione inequivocabile di entrambe le
specie di uccelli. La parte superiore va dal verde
al verde oliva, la parte inferiore è giallastra.
L'uccellino ha la gola, il petto e la striscia al di
sopra degli occhi giallastri. Pulcini di luì grosso
con il tipico abito giovanile I maschi e le femmine
hanno lo stesso colore. Un luì piccolo può
arrivare ai 12 anni di età.
105
Distribuzione e habitat
In quasi tutta l'Europa centrale e settentrionale il
migratore a lungo raggio è presente da aprile a
settembre. La sua residenza invernale è a sud
del Sahara in Africa. Il tempo di viaggio e la
direzione di migrazione gli sono innati. Il Luì
piccolo vive in foreste cedue e miste, parchi,
terreni umidi, arbusteti e giardini.
Lui Verde
Il Lui verde (Phylloscopus sibilatrix, Bechstein
1793) è un uccello della famiglia degli Sylviidae.
Aspetti morfologici
Rispetto ad altri Lui, è più grande infatti
raggiunge i 12 cm di lunghezza media, ed i 10
grammi di peso. I colori di base sono il verde
oliva di groppone e dorso, oltre le ali e la coda,
che hanno anche penne nere, petto chiaro con
sottogola giallo.
Distribuzione e habitat
Vive libero in natura in Europa, Asia, e Africa, in
Italia nidifica sulle Alpi e sull'Appenino.
106
Marzaiola
La Marzaiola (Anas querquedula, Linnaeus
1758) è una specie del genere Anas.
Aspetti morfologici
La Marzaiola nel suo abito comune si può
scambiare facilmente con altre specie dello
stesso genere, soprattutto con l'alzavola (Anas
crecca), poiché quest'ultima ha una corporatura
molto simile. Le femmine si possono riconoscere
dalle femmine delle anatre di altre specie dalla
striatura del capo: nella parte superiore del capo
si può riconoscere una cappa di colore marrone
scuro, una striscia scura che passa sopra agli
occhi mentre anche la guancia è di colore
leggermente più scuro rispetto al resto del corpo.
Il costume di corteggiamento del maschio è molto
caratteristico. Una striscia bianca passa in forma
arcuata dall'occhio fino al collo. Il resto del corpo
è di colore marroncino. La schiena e il petto
hanno una colorazione di fondo grigia e sono
piene di macchioline marroni. I fianchi bianchi
sono coperti da sottili strisce grigie. Sulla schiena
cadono lunghe penne da spalla a forma di
lancetta che hanno un colore bianco e nero.
Durante il volo si può riconoscere la penna
interna di colore grigiastro e lo specchio grigioazzurro in entrambi i sessi.
Distribuzione e habitat
La marzaiola è ampiamente diffusa nel
paleoartico. Occupa quasi tutta l'Europa
occidentale, sporadicamente anche l'Europa
occidentale e l'Europa centrale. In Scandinavia la
si può trovare sulle righe del Mar Baltico. Verso
est il suo territorio di espansione si estende su
una striscia ampia fino all'isola di Sachalin.
Sverna in Africa, India e Asia sudorientale.
Le marzaiole depongono le uova vicino a paludi e
stagni. In inverno si trattengono vicino ai laghi e
nei territori fluviali alluvionali.
107
Pigliamosche
Il pigliamosche (Muscicapa striata, Pallas 1764)
è un uccello della famiglia dei Muscicapidi.
Aspetti morfologici
Taglia media di 14 cm di lunghezza, e 16 grammi
di peso. Il pigliamosche è un uccello che si
distingue nell'aspetto con lunghe ali e una lunga
coda. Gli uccelli adulti hanno nella parte
superiore un piumaggio che va dal grigio al
marroncino. Nella parte inferiore sono biancastri
con striature deboli e scure. Le gambe sono corte
e nerastre come il becco. I piccoli sono di colore
più marroncino degli uccelli adulti. Sulla schiena
hanno un margine chiaro nelle piume.
Distribuzione e habitat
Cova nella maggior parte delle regioni d'Europa e
nell'Asia occidentale. Come uccello migratorio
sverna in Africa e nel sud-ovest dell'Asia. I
pigliamosche
sono uccelli delle
foreste
soleggiate, dei parchi, dei giardini e dei frutteti e
preferiscono le superfici aperte con una quantità
di alberi sparsi. In Italia è sia nidificante, che di
passo, anche se sta subendo una riduzione
notevole.
Piro Piro piccolo
Il Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos,
Linnaeus 1758), è un uccello della famiglia
degli Scolopacidae.
Aspetti morfologici
Questo piccolo e panciuto uccello presenta
un colore beige sul dorso fino sul petto,
mentre il ventre è bianco latte, Le zampe
sono lunghe circa trenta centimetri, poco più
del becco.
108
Distribuzione e habitat
Il Piro piro piccolo è visibile in tutti i
continenti, in Italia nidifica ovunque ci siano
corsi d'acqua, tranne che in Sardegna e
Sicilia.
Rigogolo
Il rigogolo (Oriolus oriolus, Linnaeus 1758) è un
uccello della famiglia degli Oriolidae, di un bel
colore giallo-nero.
Aspetti morfologici
Dimorfismo sessuale caratterizzato dal maschio
giallo e nero, e dalla femmina giallo-verde, con il
ventre che ha delle striature grigie. la taglia è di
22 cm di lunghezza, per un peso di 70 grammi.
Distribuzione e habitat
Lo si incontra in Europa, Asia, ed Africa, in quasi
tutta l'Italia tranne la Sardegna, in habitat
costituiti da boschi di latifoglie, al di sotto dei
1800 metri s.l.m..
109
Rondone
Il rondone (Apus apus, Linnaeus 1758) è un
piccolo uccello migratore dell'ordine degli
Apodiformi.
Aspetti morfologici
Il rondone è lungo 15-18 cm, ha una apertura
alare di 35-40 cm e pesa circa 40-50 g. Ha il
piumaggio completamente nero, tranne il mento
che è biancastro. Le ali sono falciformi e la coda
leggermente biforcuta. Il becco è molto corto, con
una grande apertura boccale. Le zampe sono
molto corte e inadatte per camminare a terra: per
questo motivo il rondone non ama ritrovarsi al
suolo. Quando si trova a terra riesce sì a
prendere il volo, a volte spingendo con le lunghe
ali, a patto però che il terreno sia liscio, cosicché
le ali possano battere liberamente, cosa che
invece non riesce loro, ad esempio, in terreni con
l'erba alta.
Distribuzione e habitat
Il rondone vive in quasi tutt'Europa, in gran parte
dell'Asia e nell'Africa mediterranea e meridionale.
Vive in città e paesi soprattutto con centri storici
ricchi di cavità, campagne, specchi d'acqua e
coste rocciose.
Sgarza Ciuffetto
La Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides,
Scopoli, 1769), è una specie appartenente
all'ordine dei Ciconiiformes e alla famiglia
degli Ardeidi.
Aspetti morfologici
Airone di medie dimensioni dal collo corto
(come il guardabuoi) ha il piumaggio di
colore bianco, marrone, e arancione. Le
zampe e il becco nel periodo riproduttivo
diventano azzurri. L'adulto ha un ciuffo
nucale molto evidente. Nei giovani domina
il colore marrone screziato e il becco è
giallastro.
110
Distribuzione e habitat
Nidifica in Spagna e sporadicamente in
altre zone dell'Europa meridionale. Poco
diffuso in Pianura Padana soprattutto lungo
i fiumi e nella zona della Lombardia e del
Piemonte dove è dominante la risaia e nella
zona del delta del Po e delle valli è
sicuramente uno specie di airone cloniale
piuttosto rara. Nel censimento del 1981 la
popolazione italiana era stimata in 300
coppie. Gregario, nidifica in colonia
denominata garzaia insieme ad altre specie
di Ardeidi.
Sterpazzola
La sterpazzola (Sylvia communis) è un
uccello
della
famiglia
dei
Silvidi
appartenente al genere dei Sylvia.
Aspetti morfologici
Le sterpazzole hanno dimensioni che
vanno dai 13 ai 18 cm di lunghezza e
pesano dai 12 ai 17 grammi. La parte
superiore del loro corpo è bruno-grigiastra,
le ali sono di un colore rubicondo e la parte
inferiore è color lattea. La gola ha una
chiazza biancastra e attorno agli occhi si
trova un anello biancastro. Le sue gambe
sono beige e ha una coda relativamente
lunga. Il maschio ha un ciuffo grigio e la
femmina uno marrone. Può arrivare agli
otto anni di vita.
Distribuzione e habitat
La sterpazzola si trova in tutta Europa
fuorché nel Nord della Scandinavia. È un
uccello migratore dai lunghi tragitti ed ha il
suo quartier generale nel NordAfrica.
L'orientamento e il tempo di volo sono per
lui innati. La sterpazzola vive in paesaggi
con arbusti e piante spinose.
111
Topino
Il topino (Riparia riparia, Linnaeus 1758) è
l'uccello più piccolo della famiglia delle rondini
(Hirundinidae).
Aspetti morfologici
Raggiunge una lunghezza media di circa 13 cm.
Ha una coda leggermente biforcuta e un becco
piatto e aguzzo. La parte superiore del suo corpo
è color terra di siena bruciata, la parte inferiore è
bianca con striature marroni grigiastre sul corpo.
Distribuzione e habitat
Il topino raggiunge in volo un'altezza di 750 m. In
Eurasia si può osservare nella stagione di cova
(resta nel nido da maggio fino a settembre) ed
essendo un uccello migratore comincia a
svernare ad agosto, spostandosi in Africa
centrale, Africa nordoccidentale o Sudamerica.
Poiché la sua zona di migrazione per la covata è
sempre più ricca di insediamenti e di
industrializzazioni sta diventando sempre più
frequentemente un uccello di passaggio e
presente solo a macchia di leopardo, soprattutto
in Europa centrale.
Torcicollo
Il Torcicollo (Jynx torquilla, Linnaeus 1758) è un
uccello della famiglia dei Picidae.
Aspetti morfologici
112
Distribuzione e habitat
Il torcicollo vive libero in natura, in Eurasia, ed
Africa del nord, nidifica in tutta l'Italia, in ambienti
di media montagna.
Tordo Sassello
Il tordo sassello (Turdus iliacus, Linnaeus
1758) è un uccello della famiglia dei
Turdidae.
Aspetti morfologici
La taglia di questo tordo è di 22 cm di
lunghezza, per un peso medio di 70 grammi,
la colorazione è quella tipica dei tordi, è di
colore bruno scuro nelle parti superiori,
bianco striato di scuro nelle parti inferiori,
sopracciglio crema, fianchi castani, coda
marrone scuro, si confonde con il tordo
bottaccio, dal quale si riconosce però dal più
intenso color rosso sott l'ala
Distribuzione e habitat
Si trova libero in natura in quasi tutto
l'Emisfero nord, in Europa, Asia ed Africa del
Nord, ma qualche raro esemplare è stato
avvistato anche in America del Nord. Il suo
habitat è costituito da boschi di conifere,
campagne coltivate ricche di frutteti.
113
Tortora
La Tortora (Streptopelia turtur, Linnaeus 1758)
è un uccello che fa parte della sottofamiglia dei
Columbinae.
Aspetti morfologici
La taglia media è di 28 cm di lunghezza, e 140
grammi di peso. Le striature bianche e nere sul
collo, la rendono abbastanza distinguibile
rispetto a specie simili, poi ha petto rosato, e
ventre bianchiccio, le ali ed il groppone sono di
colore rossiccio, con squame marroni.
Guardandoli dal basso in volo, si possono
distinguere le punte della coda di colore bianco.
Distribuzione e habitat
In Italia si può osservare quasi dovunque, infatti
nidifica tranne che sulle Alpi, e qualche zona
pugliese. In Inverno dall'Eurasia migrano verso
l'Africa. Il suo habitat preferenziale, è quello dei
campi, nelle zone rurali, dove siano presenti
grandi alberi su cui nidificare.Nel tempo ha
modificato le sue abitudini e non è raro vederla
anche nelle periferie cittadine purché vi siano
sufficienti aree verdi. E' stata vista nidifcare
anche su piccole piante di terrazze e balconi
purché non venga sovente disturbata. L'offerta
discreta e sistematica di granaglie la rende col
tempo abbastanza confidente con gli umani.
Upupa
L'upupa (Upupa epops, Linnaeus 1758) è un
uccello della famiglia degli Upupidi.
Aspetti morfologici
L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di
44-48cm. Il piumaggio è marrone molto chiaro
nella parte superiore e a strisce orizzontali
bianco-nere nella parte inferiore. Il capo è
provvisto di un ciuffo erettile di penne ad apice
nero, il becco è piuttosto lungo e sottile e
leggermente ricurvo verso il basso. In volo la
silhouette è caratterizzata da ampie ali
arrotondate e dal lungo e sottile becco; posata
appare snella, con corti piedi.
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Distribuzione e habitat
L'upupa è diffusa nell'Europa centro-meridionale,
in Asia e Africa settentrionale. Migra verso i
tropici in inverno.
È amante dei luoghi secchi dove si può
incontrare presso boschetti o frutteti o lungo
strade sterrate dove spesso si concede bagni di
polvere. È presente anche nelle zone verdi delle
città.
Voltolino
Il Voltolino (Porzana porzana, Linnaeus 1766), è
un uccello della famiglia delle Rallidae.
Aspetti morfologici
piccolo uccello caratteristico delle zone umide,
con ali corte e arrotondate, preferisce correre o
nuotare piuttosto che volare. La specie non è
molto conosciuta, perché raramente esce alla
scoperto.
Distribuzione e habitat
Il Voltolino vive in Europa, Asia, ed Africa, in Italia
ci sono rare nidificazioni, sulla Pianura Padana,
in ambienti a stretto contatto con l'acqua.
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Avifauna Occasionale
Beccaccia di Mare
La beccaccia di mare, o ostrichiere
(Haematopus ostralegus, Linnaeus 1758), è un
uccello della famiglia delle Haematopodidae.
Aspetti morfologici
Lungo quasi 50 cm, il piumaggio è nero su capo,
collo e ali mentre sulla parte bassa del dorso, sul
groppone, sulla coda e nelle parti inferiori è
bianco. D'inverno ha una specie di "collarino"
bianco. La sezione terminale della coda è
caratterizzata da un ampio margine nero, mentre
sulle ali è visibile una fascia bianca; gli occhi, il
lungo e affilato becco e le zampe sono rossastri.
Maschio e femmina hanno colori uguali. La
silhouette risulta, nel complesso, abbastanza
tarchiata e simile a quella della cornacchia.
Distribuzione e habitat
Lo si può trovare in Europa, Asia, ed Africa, in
Italia ne esiste una nutrita colonia che nidifica nei
dintorni del delta del PO, che rappresenta anche
il suo habitat preferito, quindi nei pressi del mare.
Combattente
Il combattente (Philomachus pugnax, Linnaeus
1758) è un uccello della famiglia degli
Scolopacidae.
Aspetti morfologici
ll Combattente ha dimensioni medie, forme
eleganti con becco di media lunghezza, sottile,
leggermente
ricurvo
e
appuntito,
coda
arrotondata. Il piumaggio è brunastro-sabbia
macchiato di scuro, con petto fulvo chiaro, ventre
biancastro, becco bruno-nerastro e zampe
giallastre. Il maschio in livrea nuziale si orna di
due ciuffi auricolari erettili e di un grande collare
di penne di tinte variabili.
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Distribuzione e habitat
Questo uccello ha un vastissimo areale: vive in
tutta Europa, Africa e Asia, in Australia, in
Alaska, Stati Uniti e Canada occidentali e
orientali, nel Sud America settentrionale fino a
Brasile e Perù, e nei Caraibi. È accidentale in
Islanda, Hawaii, Nuova Zelanda, su alcune isole
del Pacifico, sulle Comore, Mauritius, Maldive, in
Corea del Nord e Laos.
Crociere
Il crociere (Loxia curvirostra, Linnaeus 1758) è
un uccello canoro della famiglia dei Fringillidi. Il
curvirostra è la specie di crocieri più comuni.
Aspetti morfologici
Ha le forme simili a quelle di un passero, con ali
più appuntite e coda nettamente forcuta. Il
colorito del maschio adulto, rosso mattone con ali
e coda nere, è raggiunto gradualmente a partire
dall'abito giovanile bruno striato di scuro: gli stadi
intermedi sono caratterizzati dalla presenza di
irregolari chiazze arancioni o rosate. La femmina
è bruno-grigia con ali e coda bruno-nere e
groppone giallo verdastro. Il becco ad apice
incrociato rende inconfondibile la specie a breve
distanza e giustifica i nomi volgari italiano,
francese e inglese (Crociere, Beccroisé,
Crossbill); nei giovani è normalmente conico
durante le prime 3-4 settimane di vita. Il crociere
cresce fino ai 15 e ai 17 centrimetri di lunghezza
e pesa fino ai 40 grammi.
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Distribuzione e habitat
Il crociere vive prevalentemente in boschi di
conifere, prediligendo in particolare l'abete rosso,
il larice, il pino uncinato e il pino silvestre,ma
anche in parchi e giardini dell'Europa centrale e
settentrionale. Si ferma nella maggior parte dei
casi laddove vi sia la migliore offerta di semi di
conifere. Le popolazioni nordiche compiono
irregolari movimenti "invasivi" verso l'Europa
centrale quando, a seguito di una brusca
diminuzione dei coni disponibili, le risorse
alimentari non permettono un'alimentazione
sufficiente a popolazioni abbondanti; una piccola
parte di tali soggetti erratici può riprodursi nei
nuovi siti raggiunti nel corso dell'"invasione".
Falco Cuculo
Il Falco cuculo (Falco vespertinus, Linnaeus
1766), è un uccello della famiglia dei Falconidae
Aspetti morfologici
L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di
44-48cm. Il piumaggio è inconfondibile, marrone
molto chiaro nella parte superiore e a strisce
orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il
capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne, il
becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente
ricurvo
verso
il
basso.
In volo la silhouette è caratterizzata da ampie ali
arrotondate e dal lungo e sottile becco; posata
appare snella, con corti piedi e testa ornata da un
vistoso ciuffo erettile di penne ad apice nero. I
sessi sono simili.
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Distribuzione e habitat
Il Falco cuculo è possibile osservarlo in quasi
tutte le regioni di Europa, Asia, ed Africa, in Italia
ci sono nidificazione solo in Pianura Padana, in
Habitat costituiti da terreni aperti come pascoli, e
praterie, con scarsa vegetazione..
Mignattino
Il Mignattino (Chlidonias niger, Linnaeus 1758),
è un uccello della famiglia dei Sternidae.
Aspetti morfologici
L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di
44-48cm. Il piumaggio è inconfondibile, marrone
molto chiaro nella parte superiore e a strisce
orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il
capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne, il
becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente
ricurvo
verso
il
basso.
La silhouette appare snella, con corti piedi e testa
ornata da un vistoso ciuffo erettile di penne ad
apice nero.
Distribuzione e habitat
Il Mignattino è visibile in tutti i continenti, in Italia
esistono rare nidificazioni all'interno della Pianura
padana, in ambienti con presenza di acqua.
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Mignattino Piombato
Il Mignattino piombato (Chlidonias hybridus,
Pallas 1811), è un uccello della famiglia dei
Sternidae.
Aspetti morfologici
Una piccola sterna, più grande e massiccio del
Mignattino e del Mignattino alibianche, è il
"mignattino" che più assomiglia alle altre sterne;
si riconosce per il piumaggio nell'abito
riproduttivo con cappuccio nero guance e gola
bianchi, parti inferiori grigio scuro, sottocoda
bianco, coda grigia leggermente biforcuta; becco
massiccio rosso-scuro, zampe rosse; in inverno
la fronte è bianca e il vertice striato di nero, parti
inferiori chiare, becco scuro.
Distribuzione e habitat
Il Mignattino piombato è visibile in tutti i
continenti, in Italia esistono rare nidificazioni sul
delta del Po.
Pittima reale
La pittima reale (Limosa limosa, Linnaeus
1758), è un uccello della famiglia degli
Scolopacidae.
Aspetti morfologici
L'upupa è lunga 25-29cm, con apertura alare di
44-48cm. Il piumaggio è inconfondibile, marrone
molto chiaro nella parte superiore e a strisce
orizzontali bianco-nere nella parte inferiore. Il
capo è provvisto di un ciuffo erettile di penne, il
becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente
ricurvo
verso
il
basso.
In volo la silhouette è caratterizzata da ampie ali
arrotondate e dal lungo e sottile becco; posata
appare snella, con corti piedi e testa ornata da un
vistoso ciuffo erettile di penne ad apice nero.
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Distribuzione e habitat
La pittima reale è visibile in tutti i continenti, in
Italia esistono rare nidificazioni sulla Pianura
padana, in ambienti con presenza di acqua.
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Avifauna con Cat. fenologica Incerta (N.D.)
Calandro
Il calandro (Anthus campestris, Linnaeus
1758) è un uccello della famiglia dei motacillidi
e del genere degli Anthus.
Aspetti morfologici
Il calandro ha una lunghezza che oscilla fra i 15
e i 20 cm con un corpo color sabbia con
macchie brune nella livrea e sul ventre è un po'
più chiaro. Il suo volo è molto veloce poiché
allarga
le
ali
per
poi
raccoglierle
improvvisamente.
Distribuzione e habitat
Il calandro può essere trovato in zone
sabbiose, cespugliose ed incolte. È diffuso per
quasi tutto il territorio italiano ed in modo
particolare può essere trovato in Campania nel
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e
nel Contrafforte pliocenico in provincia di
Bologna. Ed in generale nell'Europa Centrale e
Meridionale, in Africa Settentrionale, in Asia
Centrale per poi emigrare più a sud nelle zone
equatoriali tropicali verso Ottobre e tornare ad
Aprile
Cesena
La cesena (Turdus pilaris, Linnaeus 1758) è un
uccello della famiglia dei Turdidae, che si trova in
Italia sulle Alpi.
Aspetti morfologici
La silhouette e le dimensioni sono analoghe a
quelle del merlo. Il colorito, lievemente più vivace
nel maschio, è caratteristico: capo grigio, dorso
bruno rossastro, groppone grigio, coda e ali
nerastre, petto e fianchi giallo ocra striati di nero,
ventre e sottoala bianchi.
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Distribuzione e habitat
Lo si trova in Europa nord-orientale ed Asia
settentrionale, in Italia ne esistono diverse coppie
sulle Alpi, comunque migrano nei paese caldi per
l'inverno, compreso l'Africa del Nord. Preferisce
le zone rade, non ricche di alberi, ai margini dei
boschi. La Cesena ha mostrato nell'ultimo secolo
una spettacolare estensione del suo areale
riproduttivo, un tempo limitato all'Europa
settentrionale e orientale. A partire dagli anni '60
ha raggiunto anche le Alpi italiane, ove nidifica in
numerose località dal Piemonte sino al Friuli
Venezia Giulia.
In migrazione e svernamento può essere
osservata in tutti gli ambienti parzialmente
alberati.
Cincia Bigia
La Cincia bigia (Parus palustris, Linnaeus 1758)
è un piccolo uccello passeriforme lungo circa 12
cm appartenente alla famiglia dei Paridi
Aspetti morfologici
Il piumaggio è castano sul dorso, sulle ali e la
coda, più chiaro sull’addome con un caratteristico
cappuccio nero e guance bianche.
Distribuzione e habitat
Diffusa in tutta Europa, vive prevalente nei
querceti e nei boschi di caducifoglie in generale.
Non è difficile però incontrarla nei parchi e
giardini, soprattutto durante la stagione invernale.
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Cincia Mora
La cincia mora (Parus ater, Linneo 1758) è un
uccello della famiglia delle cince (Paridae).
Aspetti morfologici
La cincia mora è lunga appena 11 cm e pesa
dagli 8 ai 10 grammi. Ha un ciuffo nero con
una caratteristica macchia bianca sul collo che
si distacca come striscia longitudinale dal resto
del piumaggio del collo. Ha guance bianche o
biancastre con un goppo nero. La parte
inferiore va dal giallastro al biancastro e ha
fianchi color panna. La parte superiore è di
colore olivastro o bluastro con un doppio e
stretto legame alare.
Distribuzione e habitat
L'habitat preferito è la foresta di conifere. Nelle
foreste miste cercano conifere. In Europa
meridionale le cince more si trovano anche in
boschi cedui; in Europa occidentale occupano
anche giardini. In seguito ad alte figliate la
specie tende ad espandersi in territori non
occupati.
Forapaglie Castagnolo
Il
forapaglie
castagnolo
(Acrocephalus
melanopogon) è un uccello della famiglia delle
Sylviidae.
Aspetti morfologici
Di piccole dimensioni, lunghezza 12-13 cm e 1516.5 cm di apertura alare, si distingue dal
Forapaglie per la presenza di un cappuccio piá
scuro, per il sopracciglio più bianco e per il colore
del dorso, che pur essendo in entrambe le specie
striato di nero, nel Forapaglie castagnolo ha un
colore di fondo piá castano-rossiccio. Parti
inferiori bianche con fianchi, sottocoda e petto
fulvo castani.
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Distribuzione e habitat
Durante il periodo riproduttivo frequenta vasti
canneti a Phragmites frammista a carici, giunchi
e tife (solo occasionalmente in fragmiteti puri),
generalmente in pianure a quote modeste, ma
nel Caucaso raggiunge quasi i 2000 metri di
quota. In Italia nidifica in un areale discontinuo,
con due nuclei principali nella porzione orientale
della Pianura Padana e nel centro. In Italia
settentrionale è migratrice parziale, altrove è
pressoché sedentaria. Le popolazioni europee
nord-orientali migrano, e svernano all'interno o a
sud dell'areale di quelle meridionali. L'Italia, in
autunno, è interessata dal flusso migratorio di
individui provenienti da Austria, Ungheria ed ex
Yugoslavia.
Fringuello
Il fringuello (Fringilla coelebs, Linnaeus 1758)
è un uccello della famiglia dei Fringillidae.
Aspetti morfologici
Lungo 17 cm per un peso di 25 gr . Il maschio
ha piumaggio del petto tendente al ruggine,
groppone verdognolo, testa color carta da
zucchero con fronte nera, ali nere con striature
giallo-verdognole e macchia bianca a altezza
della spalla, ventre color castano chiaro quasi
biancastro, becco violaceo nel periodo d’estro
e color carne nei mesi invernali, parte
terminale della schiena color muschio.
Distribuzione e habitat
È diffuso in Europa, Africa settentrionale e
Asia
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Lui Piccolo
Il luì piccolo (Phylloscopus collybita) è una
specie d'uccello della famiglia dei Silvidi che
appartiene all'ordine dei passeriformi.
Aspetti morfologici
L'uccellino è lungo appena 11 cm. Il suo
peso ammonta a circa 8 grammi. È molto
simile al luì grosso. Il piumaggio è color
olivastro, le sue zampe sono scure. La
striscia sugli occhi non è così marcata come
nei suoi parenti. Nel migliore dei casi è
possibile distinguerlo nel canto. In natura è
difficile da scoprire a causa del suo aspetto
esterno invisibile. Inoltre si trattiene per lo
più nei cespugli e negli alberi, nei quali
svolazza o saltella quasi senza sosta.
Distribuzione e habitat
Di solito nidifica in parcheggi, giardini, boschi
ricchi di sottosuolo e siepi. Fa parte degli
uccelli estivi e sverna nei territori
mediterranei, raramente anche in Nordafrica.
E' presente in tutta l'Europa ed in gran parte
dell'Asia. In Italia è stanziale e più numeroso
d'inverno, quando arrivano gli individui che
migrano dal nord.
Picchio Rosso Maggiore
Il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
è un uccello appartente alla famiglia dei picchi.
Aspetti morfologici
l picchio rosso maggiore è lungo 24-26 cm e
pesa intorno ai 70-100 gr. Le forme sono
relativamente
tozze,
con
grande
testa
arrotondata e forte becco a pugnale. Si presenta
nero sul dorso, sulle ali e la coda con delle
striature biancastre alle estremità. Il petto e il
collare sono beige, mentre l’addome è rosso
accesso. Il capo è nero con gola e guance
bianche, separate da una sottile linea nera che
parte dal becco. Il becco è nero, appuntito e ben
robusto.
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Distribuzione e habitat
Il Picchio rosso maggiore è presente in tutta
Europa, ad esclusione delle regioni più
settentrionali e in Irlanda e Islanda e in alcune
isole. In Asia si spinge fino in Giappone, Cina e
India occidentale. É una specie molto adattabile,
è presente nei boschi sia di conifere sia di
latifoglie, nelle campagne alberate e perfino nei
parchi cittadini; può nidificare dal fondovalle sino
al limite superiore delle foreste e scava i nidi su
un'ampia gamma di essenze: particolarmente
frequente è l'utilizzazione di grandi castagni da
frutto, larici ai margini dei pascoli, pioppi e ciliegi.
In Italia è una specie protetta.
Stiaccino
Lo stiaccino (Saxicola rubetra, Linnaeus 1758) è
un uccello insettivoro della famiglia dei
Muscicapidae (Vigors 1825).
Aspetti morfologici
La taglia di questo insettivoro è abbastanza
piccola, 12 cm di lunghezza, e 18 grammi di peso
medio. Il dimorfismo sessuale è caratterizzato
dall'assenza di nero sul capo della femmina, ed il
petto meno rossiccio, per il resto i colori e la
taglia sono abbastanza similari, dorso, ali e coda
di colore bruno e nero, ventre, sopraccigli e
qualche remigante bianchi.
Distribuzione e habitat
Lo si incontra in tutta Europa, e buona parte di
Asia ed Africa, in Italia è visibile nelle zone
montagnose, come le Alpi, e l'Appennino,
dovunque ci siano habitat con vegetazione
sparsa, praterie naturali, brugherie.
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la fauna della provincia di massa carrara 2008