Anno 40 / N. 5 maggio 2009 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it Pagina 2 Pagina 4 Pagina 8 Pagina 9 È possibile andare a lavorare in Svizzera? I volontari delle unità cinofile Calabria-Svizzera binomio vincente Comunicazioni Ufficiali Pagina 3 Pagina 6 Pagina 8 Pagina 10 Rubrica legale Nuovo presidente a Milano Il mercato immobiliare Informazioni OSE DCOOS3273 «In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto» Seconda timida apertura alla corporazione femminile Alla Conferenza ONU sul razzismo Svizzera sotto accusa Il «Böögg», il pupazzo gigante imbottito di petardi che simboleggia l’inverno, è esploso lunedì sera 20 aprile a Zurigo dopo 12 minuti e 55 secondi. Secondo la credenza popolare, la rapidità del botto è presagio di un’estate piuttosto bella. Il sole ha del resto fatto bella mostra di sé per l’intero pomeriggio della Sechseläuten. Circa 3'500 membri delle corporazioni e numerosi ospiti (tra i quali il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz) hanno preso parte al corteo che ha attraversato la città vecchia in direzione del prato dove il Böögg è stato eretto sopra una pila di fascine alta 72 metri. Il corteo, accompagnato da carri allegorici che rappresentano i mestieri delle corporazioni o i relativi quartieri, è stato seguito da decine di migliaia di spettatori. La corporazione delle donne Fraumünster Gesellschaft, che dal 1989 si batte per essere rappresentata ufficialmente nella società delle corporazioni, ha avuto per la seconda volta la possibilità di seguire il percorso ufficiale del corteo, ma in una sfilata che, come già un anno fa, ha preceduto di mezz’ora quella dei maschi. Alle 18 in punto sono state accese le fascine alla base del pupazzo che simboleggia l’inverno, e i rappresentanti delle corporazioni hanno iniziato a fare i loro giri a cavallo intorno al rogo. L’agonia del Böögg come detto è durata esattamente 12 minuti e 55 secondi, fino Nuove nubi sull’orizzonte diplomatico svizzero. Nel partecipare all’organizzazione a Ginevra della Conferenza ONU sulla lotta contro il razzismo, ha urtato la suscettibilità di alcuni Stati del mondo occidentale. Il motivo principale di questi contrasti è stato creato dalla visita del presidente iraniano Ahmadinejad, già al momento del ricevimento da parte del presidente della Confederazione Merz, ma poi anche nel suo discorso alla Conferenza, durante il quale i rappresentanti di vari paesi europei hanno abbandonato la sala. La reazione più veemente è stata quella di Israele, che ha richiamato il proprio ambasciatore a Berna, protestando già prima dell’incontro col presidente iraniano. A Berna si fa però notare che l’incontro è avvenuto in coordinazione con Washington e che Tel Aviv ne era stata informata. La Svizzera rappresenta gli interessi americani in Iran da quasi 30 anni. Il Dipartimento degli esteri ha inoltre precisato che durante l’incontro Merz ha criticato il mancato rispetto dei diritti dell’uomo in Iran e si è distanziato dai propositi del presidente, che nega l’olocausto degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Ha inoltre ricordato il ruolo importante che la Svizzera svolge nei conflitti in Medio-Oriente. Alla Conferenza ONU non ha partecipato nemmeno la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey. In Israele, dove è pure stato convocato il Alla «Sechseläuten» di Zurigo Proteste per l’incontro il «Böögg» annuncia una bella estate con il presidente iraniano Il momento culminante della tradizionale festa a Zurigo. I cavalieri delle corporazioni corrono attorno al «Böögg» che sta bruciando. all’esplosione del petardo inserito nel collo del pupazzo. Una morte precoce del pupazzo alto tre metri e mezzo preconizza un’estate calda, mentre oltre i 15 minuti le previsioni non sono considerate buone. Le istituzioni hanno reagito rapidamente rappresentante diplomatico svizzero, si è potuto assistere a forti reazioni negative, partendo dal fatto che il presidente iraniano ha più volte parlato della necessità di “cancellare Israele dalla carta della terra”. Negli ambienti diplomatici si nota infine che il nuovo ministro degli esteri israeliano Liberman è intenzionato ad inasprire i rapporti con coloro che sostengono i “nemici” di Israele. L’immediata e veemente reazione all’incontro di Berna va inserita in questo contesto. Il presidente Iraniano parla alla Conferenza dell’ONU sul razzismo a Ginevra. Secondo le previsioni del BAK di Basilea È scattata la solidarietà fra Svizzeri La crisi in Svizzera in occasione del terremoto in Abruzzo sta toccando il fondo Il grave terremoto che ha colpito la regione dell’Aquila, provocando centinaia di morti e molti disagi alla popolazione, non ha risparmiato alcune famiglie svizzere. Tra di esse quella di Alessandra Mazzetti Gallucci. La signora Alessandra, che ha acquisito la nazionalità svizzera per matrimonio, risiede a Coppito/Aquila, città di cui è originaria, con due figlie. Ha dovuto trasferire i genitori a Brindisi dove il papà ha subito un intervento chirurgico. Ha vissuto in prima persona i primi momenti terribili del terremoto. “A un certo momento, erano le 3.32 di notte – ci dice, ancora scossa dall’evento – mi sono ritrovata il televisore sul letto! Tutto tremava e sobbalzava, i vetri scoppiavano, prostrandoci in uno spaventoso senso di disperazione e di impotenza. Non capivamo che cosa stesse succedendo e d’istinto siamo uscite dalle macerie, abbiamo preso l’auto e ci siamo recate all’aperto, il più lontano possibile dagli abitati, le cui case stavano crollando”. Alessandra ci racconta anche dell’immediatezza e dell’efficienza dei soccorsi. “Dopo mezz’ora sono già arrivati i primi soccorritori e hanno iniziato il duro lavoro di ricerca e ricupero delle persone sepolte, in mezzo a una polvere indescrivibile e un gran puzzo di gas”. Ora i sinistrati sono accolti in 129 campi di tende d’emergenza, nei quali dispongono di un alloggio e ricevono pasti caldi. “C’è un’ottima assistenza – precisa Alessandra Immagini scioccanti del terremoto che ha colpito la regione dell’Abruzzo. – e le persone sono molto disponibili, anche dal lato umano”. “Stiamo ora rendendoci conto del disastro che abbiamo subito – aggiunge – e per fortuna ho potuto riprendere il lavoro. In ogni caso sono molto riconoscente per l’immediato aiuto ricevuto da parte svizzera. In particolare ringrazio René Ringger, del Circolo svizzero salentino, che si è dato da fare, anche con Monica, e mi ha perfino invitato a casa sua per Pasqua”. Di fronte a questa situazione d’emergenza, il Consolato dell’Ambasciata di Roma, nella persona del console Marinella Menghetti Coutinho ha richiesto l’intervento di alcune istituzioni svizzere in Italia. La risposta è stata immediata e concreta. Il Circolo Svizzero Salentino ha risposto subito, mettendo a disposizione 500 euro, versati sul conto postale della famiglia colpita. Alla richiesta di aiuto ha poi fatto seguito un gesto analogo da parte della Società Svizzera di Soccorso di Torino, che ha pure messo subito e direttamente a disposizione altri 500 euro. Ora la situazione va lentamente migliorando. Come detto, la signora Alessandra ha ritrovato il lavoro presso le Poste italiane, ma il disagio evidentemente continua. Altre istituzioni svizzere in Italia che volessero aggiungersi all’operazione di soccorso sono pregate di contattare il console Marinella Menghetti Coutinho, presso l’Ambasciata svizzera di Roma, che può fornire tutte le informazioni del caso. L’operazione finora condotta è comunque un bel esempio di cooperazione fra le istituzioni svizzere in Italia, a dimostrazione del senso di solidarietà che le anima, ma anche della prontezza e dell’efficacia dell’intervento diretto, pur limitato ad alleviare i primi momenti di sofferenza. Dopo essere entrata, con un leggero ritardo rispetto ad altri paesi, nella peggiore recessione economica, dopo quella del 1975, la Svizzera conoscerà una leggera ripresa già nell’anno prossimo. Il ritmo in cui si sta contraendo l’economia sta infatti rallentando. Secondo il BAK Basel Economics, il fondo potrebbe già essere stato toccato. La ripresa non è proprio dietro l’angolo, ma non è nemmeno molto distante, ha detto lo specialista dell’istituto basilese Martin Eichler. Un lento miglioramento non va tuttavia atteso prima del quarto trimestre. Secondo gli esperti renani, il prodotto interno lordo elvetico quest’anno dovrebbe subire una contrazione del 2,1 per cento, mentre per l’anno prossimo è pronosticato un modesto tasso di crescita dello 0,6 per cento, gli stessi incrementi indicati dal BAK il 10 marzo. Eichler ha sottolineato tuttavia che le in- certezze sono elevate. Nuove notizie negative dai mercati finanziari potrebbero spingere ulteriormente l’economia mondiale verso il basso. Vista la necessità degli istituti di credito di procedere a ulteriori svalutazioni non si può escludere un nuovo inasprimento della crisi. Gli utili di alcune banche nel primo trimestre e il miglioramento delle borse segnalano tuttavia che la fiducia sta ritornando. Eichler giustifica il suo ottimismo anche con gli impulsi derivanti dai programmi congiunturali lanciati in tutto il mondo e con le politiche monetarie espansive delle banche centrali. Intanto le esportazioni, che sono una delle componenti importanti del prodotto interno lordo, risultano in calo. Verranno così probabilmente penalizzati gli investimenti, soprattutto in quelle aziende che lavorano nell’ambito delle esportazioni. Sabato 16 e domenica 17 maggio 2009 71º Congresso del Collegamento a Senigallia E-mail: [email protected] 2 N. 5 maggio 2009 Alcuni suggerimenti e le istanze a cui ci si può rivolgere /AI AVS zioni cura Assi ciali so bert di Ro r le Enge È possibile andare a lavorare in Svizzera? Non è così facile ma non è impossibile Gentile Signor Engeler, mi chiamo A.C., ho avuto il piacere di conoscerla durante un Congresso Svizzero tenutosi a Riccione qualche anno fa. Mia mamma è svizzera e mi sento davvero privilegiata poiché sono in possesso della doppia cittadinanza italiana-svizzera. Ho 23 anni e sono una studentessa iscritta all’ultimo anno della Laurea Specialistica in Lettere (curriculum Linguistica italiana e civiltà letterarie) dell’Università di X. Le scrivo con il desiderio e la speranza di poter avere qualche informazione sulle possibilità di lavoro in Svizzera. Le racconto in breve la mia storia: sono giornalista pubblicista dal 2006 e collaboro come freelance. Sono una ragazza dinamica con tanta voglia di crescere professionalmente. Per Lei vi è qualche possibilità di trovare lavoro in campo giornalistico (in redazioni di carta stampata, televisive, radiofoniche), culturale e artistico (anche in ambasciate, consolati, Istituti di cultura, musei) o educativo come insegnante? Le allego il mio curriculum e il certificato di laurea triennale per una presentazione più dettagliata. Se ha necessità di avere altre informazioni o documentazioni non esiti a contattarmi. Ringrazio anticipatamente per l’attenzione. In attesa di ricevere una risposta porgo i miei più cordiali saluti. A.C. Risposta Ad ogni crisi economica, e puntualmente anche negli ultimi mesi, mi arrivano numerose richieste di questo tipo. Approfitto quindi del mio spazio questa volta per ritornare su alcuni principi che abbiamo trattato in diversi congressi del Collegamento. lo stipendio a disposizione è generalmente maggiore. In cambio, le esigenze sono notevolmente superiori, e chi non rende qualitativamente e quantitativamente quanto si richiede si trova facilmente a spasso. La Svizzera spesso dà di più, ma chiede in cambio notevolmente di più. Osservazioni generali La Svizzera non è il paese del bengodi. La crisi è arrivata anche lì, seppure per ora in maniera meno forte. Ci sono buone opportunità per persone molto qualificate professionalmente. La preparazione dei principianti svizzeri è mediamente superiore a quella italiana. Si affronta quindi un mercato molto competitivo. Un problema per molti interessati è la lingua: solo professionisti molto qualificati hanno buone opportunità senza la padronanza del tedesco, eventualmente del francese. Anche nel Ticino non sono molte le posizioni qualificate che non richiedono almeno una di queste due altre lingue nazionali. Un ostacolo supplementare, sul quale ritorno più avanti, è la presentazione di una candidatura, molto più professionale in Svizzera. Lavorare in Svizzera dà – non sempre, ma spesso – maggiori soddisfazioni: il lavoro è generalmente meglio organizzato, al singolo viene spesso data più autonomia, e Chi non è certo dello studio da intraprendere o del tipo di lavoro da cercare Il Collegamento Svizzero in Italia ha un accordo con i Centri di Orientamento ticinesi per lo studio e lavoro di Lugano, Mendrisio e Bellinzona, ai quali tutti gli svizzeri residenti in Italia possono rivolgersi. A chi non è certo della strada da intraprendere nello studio o delle chances di trovare lavoro consiglio prendere appuntamento con uno di questi centri e recarsi personalmente sul posto per accertare attitudini e possibilità, o l’eventuale opportunità di seguire una formazione supplementare. Per il lavoro, la responsabile dell’ufficio di Mendrisio è la Signora Renata Filippini, tel. 0041 91 816 41 23, per l’orientamento sullo studio la Signora Francesca Mena, tel. 0041 91 816 41 25. I numeri di telefono degli altri uffici si trovano su Internet. Dove trovare lavoro? Quasi l’80% delle posizioni non sono presenti su giornali o Internet, ma vengono coperte attraverso segnalazione di collaboratori o conoscenti. Conviene quindi informare tutti i familiari ed amici in Svizzera delle Vostre intenzioni ed aspirazioni e fornire loro il curriculum. Non solo trovare lavoro, ma anche trovare abitazione adeguata e ricevere tanti consigli sono importanti nella fase iniziale, e la presenza di familiari vicini facilita molto l’inserimento. Oltre alla ricerca sui giornali locali della regione prescelta conviene cercare sui siti Internet. Ne indico qualcuno, altri si trovano attraverso Google: – www.swissemigration.ch (D/F/I): sito ufficiale della Confederazione, dove svizzeri all’estero che desiderano tornare possono presentare la loro offerta. Non basta da solo, ma conviene iscriversi – gratis – www.treffpunkt-arbeit.ch (D) sito ufficiale degli uffici di collocamento della Svizzera tedesca, gratis, larga scelta di posizioni non superiori – www.jobs.ch (D/F/I) sito commerciale, offerte in tutta la Svizzera – www.jobrapido.ch (D) sito commerciale, offerte in tutta la Svizzera – www.monster.ch, www.jobscout24.ch, www.gigajob.ch altri siti commerciali Come presentarsi? Pubblico accanto un curriculum campione. Fondamentale è la filosofia che sta dietro. I punti essenziali: 1. Non devo mai partire da me, ma sempre da ciò che interessa il destinatario. La domanda deve riferirsi a una posizione definita. 2. Devo essere breve e chiarissimo. Il destinatario medio passa circa due secondi per decidere se leggere o cestinare subito. Se non ho colto l’attenzione in due secondi, partita persa. Se passo i primi 2 secondi, un messaggio breve e chiaro sarà forse letto, se è lungo e tortuoso, via dopo due righe e cestino. 3. In Svizzera è consueto allegare foto tipo passaporto e copie di certificati. 4. Unico obiettivo di una candidatura è ottenere un colloquio. Tutta la lettera deve interessare il destinatario al punto di dire “voglio vedere questa persona”. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 5. Le domande spedite non in seguito ad un annuncio su giornale o Internet devono essere indirizzate alla persona che decide, non all’ufficio personale. Parte della preparazione è quindi scoprire chi decide nella ditta o nell’ente per la posizione che vorrei ricoprire. 6. Al colloquio, devo presentarmi puntualmente, vestito adeguatamente e ben preparato: come voglio rispondere alle domande, che cosa voglio chiedere. In una casella a parte, presento le domande che vengono spesso chieste durante i colloqui. Buona fortuna! Robert Engeler Erzählen Sie von sich/Ihre berufliche Laufbahn Warum suchen Sie eine neue Stelle? Warum haben Sie sich für diese Stelle beworben? Haben Sie sich auch für andere Stellen beworben? Weshalb haben Sie die letzte (bzw. vorherigen) Stellen verlassen? Was haben Sie während Ihrer Arbeitslosigkeit getan? Was wissen Sie über unsere Firma? Woher? Was ist Ihr Karriere-Ziel? In 5, in 10 Jahren? Warum glauben Sie, sich für diese Stelle zu qualifizieren? Was verstehen Sie unter... (ihr Fachgebiet) Was können Sie für uns tun? Was hat Ihnen an Ihrer letzten Stelle gefallen/nicht gefallen? Was gefällt Ihnen besonders gut in Ihrem Beruf? Wie denken Sie über Ihren letzten Arbeitgeber? Welche Ihrer bisherigen Stellen hat Ihnen am besten gefallen? Warum? Wie würden Sie sich selbst/Ihr Chef Sie beschreiben? Welches sind Ihre Stärken/Schwächen? Welches waren die wichtigsten Aufgaben in Ihrer letzten Stelle? Arbeiten Sie gerne im Team? Lieber allein? Beispiele? Sind Sie bereit, für die Firma zu reisen? Wieviel? Haben Sie Führungseigenschaften? Wie können Sie diese belegen? Welches war Ihr schwierigstes Führungsproblem? Wie gelöst? Tragen Sie gerne Verantwortung? Wie hat sich das gezeigt? Wie organisieren Sie Ihre Arbeit? Was unternahmen Sie, um Ihren Aufgabenbereich zu erweitern? Was haben Sie für Ihre Firma geleistet? Was waren Ihre bedeutendsten Leistungen Ihrer Laufbahn? Wie würden Sie folgendes Problem lösen: .... Welche EDV-Kenntnisse haben Sie? Wo haben Sie Misserfolge erlitten? Was glauben Sie, dass Ihre Arbeitskollegen über Sie denken? Wie hoch ist Ihr jetziges Gehalt? Andere „fringe benefits“? Wie viel möchten Sie bei uns verdienen? Wann könnten Sie bei uns eintreten? Können Sie Referenzen angeben? Haben Sie noch andere Stellen in Aussicht? Welche? Gli articoli con sottofondo rosa sono di fonte ufficiale svizzera Mensile degli svizzeri in Italia, Fondata nel 1968 Parzialmente su Internet, www.gazzettasvizzera.it www.revuesuisse.ch Elezioni cantonali a Neuchâtel Sinistra avanti in Parlamento Maggioranza radicale per il governo – wwvv.collegamentosvizzero.it e Editore Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia Redazione Dott. Ignazio Bonoli, CP 146, CH-6932 Breganzona, Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45, E-mail: [email protected] Pubblicità CCSI, Camera di Commercio Svizzera in Italia Via Palestro 2, 20121 Milano, Tel. 02 763 20 31 - Fax 02 78 10 84 Testi e foto inviare per e-mail a: [email protected] Le elezioni cantonali a Neuchâtel non hanno sortito nessun candidato eletto al primo turno in Consiglio di Stato. Dei tre consiglieri di Stato di sinistra uscenti, soltanto due hanno ottenuto un buon risultato, ma non tale da farli eleggere in governo. Il cattivo risultato ottenuto dal Verde uscente Fernand Cuche, soltanto undicesimo, ha messo in pericolo la maggioranza rosso-verde, conquistata quattro anni fa grazie alla brillante elezione di Cuche. È comunque fallito il tentativo dell’UDC di eleggere un proprio candidato in governo, giunto soltanto dodicesimo. Anche l’uscente liberale-radicale Roland Debély è giunto solo settimo ed ha rinunciato al ballottaggio. La bassa partecipazione al voto (solo il 37%) non ha comunque impedito alla sinistra formata da socialisti, Verdi e POP/So- lidarité di migliorare la propria posizione di maggioranza in Parlamento, portandola a 60 seggi, contro i 55 seggi andati alla destra. La fusione fra liberali e radicali ha però permesso al nuovo partito di diventare il gruppo maggiore in Gran Consiglio, con 41 seggi (+1) contro i 36 (-5) seggi andati ai socialisti. L’UDC con 14 seggi (-3) è risultata la grande sconfitta di questa elezione, mentre PPD, Evangelici e altre liste minori non sono riusciti a entrare in Parlamento. Nel secondo turno per le elezioni del Consiglio di Stato, i rosso-verdi non sono riusciti a confermare l’elezione dell’uscente Fernand Cuche, opposto al candidato liberale-radicale. Cuche è stato battuto sia dai tre candidati liberali-radicali, sia dai due socialisti, tra cui la Signora Gisèle Ory (nuova), che hanno ottenuto il numero maggiore di voti in assoluto. Finisce così il “Sonderfall” del canton Neuchâtel, finora l’unico cantone svizzero con una maggioranza assoluta di sinistra in governo. Nel Consiglio di Stato neocastellano ben quattro consiglieri su cinque sono di nuova nomina. Il più giovane è il liberaleradicale Frédéric Hainard, di soli 33 anni. L’unico uscente rieletto è invece il socialista Jean Studer, finora a capo delle finanze, con il risultato migliore in assoluto. A Fernand Cuche, quattro anni fa eletto con l’appoggio degli ambienti contadini, è stato invece rimproverato un eccessivo “fondamentalismo verde”, che tra l’altro l’avrebbe indotto a decidere una riduzione dello spargimento di sale sulle strade, lo scorso inverno, suscitando malumore fra la popolazione. Composizione e impaginazione TBS, La Buona Stampa sa, Via Fola 11, 6963 Pregassona, Tel. +41 91 973 31 71, Fax +41 91 973 31 72, E-mail: [email protected] Stampa Regiopress SA, via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona Progetto grafico Daniele Garbarino, SGD, Strada Regina 22, 6928 Manno Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Introiti Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. 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Tiratura media mensile 28.200 copie. 3 N. 5 maggio 2009 Per capire il significato del termine «federalismo fiscale», oggi molto attuale in Italia (IV) L’iter legislativo per l’introduzione in Italia del federalismo fiscale è quasi concluso Cari Lettori, nell’ultimo numero della Gazzetta Svizzera ho parlato del “Federalismo fiscale svizzero” e dei principi sui quali esso si basa. Passo ora a parlare del “Federalismo fiscale italiano” (in corso di attuazione) e dei principi sui quali si basa. Il programma è tutt’altro che semplice e tutt’altro che facile. Ciò, anche perché il cammino del legislatore italiano è, per ora, soltanto parziale. Ma non siamo lontani dalla meta. Ricordo anzitutto che la Costituzione Italiana ha compiuto 61 anni: fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22.12.1947; fu promulgata dal Capo Provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27.12.1947; entrò in vigore l’1.1.1948. Dall’1.1.1948 ad oggi sono trascorsi, per l’appunto, 61 anni. Per arrivare alla elaborazione di un progetto di Costituzione “federalista”, fu necessario, in via preliminare, disporre una serie di modifiche della Costituzione all’epoca vigente. Tali modifiche cominciarono a prendere corpo con la Legge Costituzionale n.1 del 1999 e n.3 del 18.10.2001 nonché del successivo Referendum confermativo. Prendendo in esame l’intero Titolo V° della Costituzione ed enucleando ciò che ci interessa di più, possiamo dire che l’Art. 119 che fino ad allora suonava così “Le Regioni hanno autonomia finanziaria nelle forme e nei limiti stabiliti dalle leggi della Repubblica, che la coordinano con la finanza dello Stato, delle Provincie e dei Comuni. Alle Regioni sono attribuiti tributi propri e quote di tributi erariali, in relazione ai bisogni delle Regioni per le spese necessarie ad adempiere le loro funzioni normali. Per provvedere a scopi determinati, e particolarmente per valorizzare il Mezzogiorno e le Isole, lo Stato assegna per legge a singole Regioni contributi speciali. La Regione ha un proprio demanio e patri- monio, secondo le modalità stabilite con legge della Repubblica”, è stato ampiamente modificato come segue: “I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite. Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento. È esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.”. Non è chi non veda che finalmente nella Costituzione Italiana si è cominciato a parlare di “Comuni”, “Province”, “Città metropolitane” e, come prima, di “Regioni”, stabilendo che ciascuna di esse debbono avere risorse autonome. Arrivati a questo punto fu chiaro che i principi del federalismo fiscale erano stati fissati, ma fu altrettanto chiaro che il federalismo fiscale vero e proprio non era ancora entrato in funzione a causa della “finora mancata approvazione della necessaria legge ordinaria di attuazione”. Nel frattempo, però, il concetto del federalismo fiscale è diventato, via via, sempre più presente nella dialettica politica italiana con il crescere dei consensi della Lega Lombarda, confluita , nel 1991, nella Lega Nord. Infatti la Lega Nord proponeva e propone l’attuazione di un sistema di ripartizione fiscale in grado di garantire alle Regioni dove la ricchezza viene prodotta una più equa ripartizione del denaro. Prova ne sia che le proposte di federalismo fiscale prevedevano (e prevedono) che le Regioni debbano avere a disposizione ben il 90% del gettito fiscale del proprio territorio e che la riscossione delle imposte spettasse alle Regioni e non più alla Tesoreria Unica. Ricordo che il c.d. “Fisco Federale” è già da tempo attuato nell’Alto Adige, la cui autonomia, sancita dallo Statuto degli anni ‘70, prevede un’ampia autonomia finanziaria e legislativa; nelle “Province speciali” che trattengono 9/10 di tutte le entrate tributarie erariali (anche sui tabacchi, benzina e marche da bollo) e perfino particolare autonomia anche sui servizi in denaro affidati al potere centrale quali: scuole, viabilità, infrastrutture. Ricordo infine che la Regione Sicilia è dotata di autonomia finanziaria, anche se la Regione vanta un debito consistente con lo Stato Italiano. Debito mai pagato. La Commissione Parlamentare per le questioni regionali della Camera promosse una indagine conoscitiva sull’attuazione dell’Art. 119 della Costituzione in relazione alla nuova configurazione di competenze riconosciute alle Regioni e alle autonomie rica Rub le lega . vv dell’A idi Gu Ugo locali in materia di federalismo fiscale. Attraverso questa indagine la Commissione intendeva acquisire tutte le informazioni sulle criticità che riguardano la compiuta attuazione del federalismo fiscale. Tra i vari capitoli che ci interessano, vi erano “il finanziamento e la gestione delle funzioni delle Regioni”; “la distribuzione delle risorse alle autonomie locali (che nel nuovo sistema dovevano prevedere il ricorso a indicatori standard di costi e fabbisogno finanziario)”; “l’impatto che potrebbe avere sul sistema regionale l’introduzione di un fondo perequativo alimentato dalla fiscalità generale per assicurare il finanziamento dei fabbisogni standard di tutte le Regioni”. Vale quindi la pena di ricordare: – Che in data 29.9.2007 il Governo Prodi (Ministro delle Finanze Padoa Schioppa) presentò alla Camera dei Deputati un disegno di legge ad hoc. Disegno di legge di grande “envergure” che era costituito da ben sei Capi: Contenuti e regole di coordinamento finanziario; Rapporti finanziari: lo Stato e le Regioni; Finanza degli Enti Locali: rapporti finanziari fra lo Stato e gli Enti Locali nonché tra le Regioni e gli Enti Locali; Finanziamento delle città di Roma, Capitale della Repubblica, e delle Città metropolitane; Coordinamento della Finanza delle Regioni a Statuto Ordinario e Speciale e delle Province autonome; Norme procedurali e di salvaguardia finanziaria). Il tutto per un totale di 19 complessissimi articoli. Purtroppo il Governo Prodi “defunse” e quindi fu necessario ricominciare tutto daccapo. – Che in data 24.3.2009 l’attuale Governo presieduto da Berlusconi ha redatto e presentato un nuovo disegno di legge con il quale è stata chiesta “delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in sede di attuazione dell’Art. 119 della Costituzione”. Articolo 119 che è, per l’appunto, quello che ci interessa. Ebbene, anche questo disegno di legge è La giovane socialista batte la candidata radicale Immutati in Obvaldo gli equilibri politici Il mancato appoggio dell’UDC alla radicale Kathrin Martelli ha impedito al partito della borghesia zurighese di conquistare il posto di sindaco della città. Nell’elezione di ballottaggio, Martelli ha raccolto soltanto 30'851 schede, contro le 41'745 schede andate alla socialista Corine Mauch. L’UDC aveva raccomandato ai suoi aderenti di non votare nessuno dei due candidati in lizza. Forse anche per questo, nonostante l’alta posta in gioco, la partecipazione è stata soltanto del 34,2%. La 56enne Kathrin Martelli siede in Municipio dal 1994 e al primo turno era riuscita a battere di misura la sfidante socialista. L’ambita poltrona di sindaco, che i socialisti detengono da ormai 18 anni, resta quindi in mano alla sinistra, nonostante la ghiotta occasione che si era presentata con le dimissioni del sindaco in carica. La nuova eletta è invece nuova alla politica cantonale zurighese. Si presentava infatti per la prima volta all’elezione del Municipio. Con la sua elezione i cittadini hanno optato per un rinnovo generazionale e per un nuovo stile. La 48enne socialista è la prima omosessuale dichiarata a diventare sindaco della più grande città svizzera; incarna un modo di far politica pragmatico e lontano dai clamori. Corine Mauch, ex capogruppo del PS nel Consiglio comunale, dove è entrata nel 1999, era dipendente dei servizi parlamentari dell’Amministrazione federale prima di candidarsi alla carica di sindaco. Ingegnere agronomo con un postdiploma all’Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica (IDEHAP) di Losanna, la Mauch riceverà il testimone il prossimo primo maggio dal collega di partito Elmar Ledergeber, che a 65 anni, e dopo 7 anni Rimangono immutati gli equilibri politici nel Governo di Obvaldo: il secondo turno dell’elezione suppletiva del Consiglio di Stato è stato vinto dal candidato cristianosociale (PCS) Franz Enderli, che con 6'000 voti ha superato la PPD Martha Bächler, che ha ottenuto 4'825 preferenze. L’esecutivo del piccolo Cantone della Svizzera centrale rimane così formato da due PPD, due PCS e un PLR. costituito da 10 Capi e 27 articoli. I Capi sono i seguenti: Contenuti e regole di ordinamento finanziario; Rapporti finanziari Stato-Regioni; Finanza degli Enti Locali; Finanziamento delle Città metropolitane; Interventi speciali; Coordinamento dei diversi livelli di Governo; Patrimonio di Regioni ed Enti Locali; Norme transitorie e Finali; Obiettivi di perequazione e di solidarietà per le Regioni a Statuto Speciale e per le Province autonome di Trento e Bolzano; Salvaguardia finanziaria ed abrogazioni. Una vera e propria “rivoluzione”! Prevista, attesa, sofferta, ma una “rivoluzione”! Questo disegno di legge, non ancora approvato mentre scrivo, delegherà il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi aventi ad oggetto l’attuazione proprio dell’Art. 119 della Costituzione al fine di assicurare – attraverso la definizione dei principi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario nonché la definizione della perequazione – autonomia finanziaria dei Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. Tale disegno di legge prevede – fra l’altro – l’istituzione di una specifica Commissione Parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale; l’attribuzione di specifici tributi per le Province e le Città metropolitane; le quote aggiuntive di tributi erariali per Roma capitale; l’ineleggibilità per gli Amministratori degli Enti Locali responsabili di dissesto finanziario; la possibilità di istituire Città metropolitane nell’ambito di una Regione nelle aree metropolitane compresi i Comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze e Bari. Conclusione: l’iter legislativo può dirsi quasi concluso con buona pace per Bossi, compagni e per la loro “Devolution” (decentramento amministrativo). Sarò probabilmente costretto a riprendere questo argomento quando il disegno di legge del Governo Berlusconi sarà stato approvato da entrambe le Camere. AVVOCATO UGO GUIDI Corine Mauch è il nuovo Vince il candidato cristiano-sociale sindaco di Zurigo per il Consiglio di Stato Brillante conferma del sindaco Nuova Mendrisio: vittoria del PPD Corine Mauch. sulla “prima poltrona” dell’esecutivo cittadino, ha lasciato l’incarico. Praticamente sconosciuta al grande pubblico fino a pochi mesi fa, la neo “sindaca” di Zurigo è figlia di Ursula Mauch, exconsigliera nazionale e capogruppo del PS alle Camere federali fra il 1987 e il 1995. Corine Mauch è stata pure bassista di un gruppo rock femminile fra gli anni ’80 e ’90. La fusione di Mendrisio con sei comuni della regione ha portato alla creazione di una nuova città, in Ticino, con dodicimila abitanti. Le prime elezioni nel nuovo comune hanno permesso al PPD (democristiani) di conquistare la maggioranza assoluta in Municipio con 4 seggi su 7. Brillante l’elezione del sindaco di Mendrisio uscente Carlo Croci che viene in pratica confermato nella carica di capo dell’esecutivo del nuovo comune. Il PPD ha confermato la sua forza anche in Consiglio comunale, con il 33% dei voti, seguito dai liberali-radicali con il 23% e dalla sinistra con il 12%. La Lega dei ticinesi ha invece ottenuto soltanto il 7%. Il nuovo municipio sarà così formato da 4 PPD, due liberali-radicali e un socialista. Enderli, 55 anni, docente e teologo di formazione, succederà al collega di partito Hans Hofer, che lascerà l’incarico alla fine di giugno. La partecipazione si è attestata al 47%. Al primo turno, il 22 marzo, si erano presentati tre candidati: Martha Bächler (PPD, ma sostenuta anche dall’UDC) aveva raccolto 4'439 voti, Franz Enderli (PCS) 3'988 e Bernadette Halter Zeier (PS) 2'504. Tutti avevano quindi mancato la maggioranza assoluta richiesta di 5'466 schede. La socialista Halter Zeier, giunta terza, aveva quindi annunciato il suo ritiro ed aveva invitato a sostenere Enderli. Nello scontro tra sinistra e destra, il sostegno dell’UDC si è rivelato insufficiente per Martha Bächler: al secondo turno ha ottenuto soltanto 400 voti in più del primo turno, mentre il sostegno massiccio del partito socialista a Enderli, dopo il ritiro della candidata socialista, è stato determinante. Institut auf dem Rosenberg Estd 1889 STUDIARE IN SVIZZERA: L‘INIZIO DI UNA CARRIERA INTERNAZIONALE Liceo Linguistico – Liceo Scientifico Istituto Tecnico Commerciale • Scuola Paritaria con Diploma italiano in 4 ANNI • Accesso a tutte le Università • Stupenda struttura immersa nel verde • Ambiente internazionale, studenti provenienti da 35 Paesi • Sport, spettacoli, mostre, attività per il tempo libero • Corsi estivi di lingue (Inglese, Tedesco, Francese) UN‘ESPERIENZA INDIMENTICABILE IN UN AMBIENTE PROTETTO ED ESCLUSIVO Institut auf dem Rosenberg, Höhenweg 60, CH-9000 St. Gallen Preside: Camilla Cafagna, Direttrice: Monica A. Schmid Tel.: +41 71 277 92 18, Fax +41 71 277 92 32 [email protected], www.instrosenberg.ch, www.ariana.ch 4 N. 5 maggio 2009 Il Console Marinella Menghetti Coutinho al Circolo Svizzero di Firenze Incontro con i diciottenni svizzeri della Toscana e visita al museo Stibbert con gli amici di Bologna Dopo l’assemblea generale ordinaria del 10 marzo, che ha visto la conferma del presidente Luciano De Filla e dell’intero comitato, l’attività del Circolo Svizzero di Firenze è proseguita con due importanti eventi concentrati nel terzo fine settimana di aprile: sabato 18 c’è stata la gradita visita del console di Roma, signora Marinella Menghetti Coutinho, che nel pomeriggio ha tenuto un discorso ai giovani svizzeri che compiono 18 anni. All’incontro hanno preso parte molti ragazzi provenienti non solo da Firenze ma da tutta la Toscana, Isola d’Elba compresa. Al termine della riunione, alle ore 18.30, si è svolto un concerto: Elena Castini all’arpa e Laura Manescalchi al flauto ottavino hanno eseguito arie e gighe della tradizione celtica, con qualche interessante sconfinamento in altri campi della musica, da Nino Rota a Scarborough Fair, brano reso popolare dall’interpretazione di Paul Simon e Art Garfunkel. La mattina di domenica 19 aprile, i soci di Firenze hanno incontrato quelli di Bologna per una visita allo Stibbert, uno dei più stravaganti musei fiorentini: le oltre sessanta stanze, dimora di Federico Stibbert (1838-1906), scozzese da parte di padre, raccolgono una collezione di cinquantamila oggetti d’arte e antiquariato che il proprietario della villa accumulò nel corso dei suoi viaggi e grazie ad un’efficientissima “rete” di procacciatori sparsi in tutto il mondo. Le armature erano la «Primo piano» Le firme dei soci fondatori della società Svizzera dell’Amicizia, anno 1860. vera passione di Stibbert, e la raccolta fiorentina è probabilmente una delle migliori del mondo, con esemplari etruschi, romani, giapponesi, indiani, turchi e così via. Ha accolto il gruppo dei visitatori il professor Francesco Civita, direttore della sezione giapponese. Per una storia del Circolo Svizzero di Firenze Come già annunciato nel numero scorso della Gazzetta Svizzera, il Circolo fiorentino si appresta a celebrare il 150° anno della fondazione. L’antesignana del Circolo fu infatti la Società Svizzera “Amicizia”, creata il 1° gen naio 1860. In attesa di poter approfondire l’argomento, magari con una ricerca storica appropriata, è forse interessante aggiungere qualche nota supplementare dopo i cenni storici forniti nel numero di aprile della Gazzetta. La Società Amicizia nacque come A cura di Annamaria Lorefice società per azioni, i cui titoli negli anni successivi furono sorteggiati e rimborsati. In occasione di un primo spoglio dell’archivio del Circolo, recentemente restaurato da Beatrice Cuniberti, è stato possibile consultare con maggiore facilità i documenti relativi alla comparsa di quella prima associazione, avente per scopo – recita l’atto di fondazione – “di procurare ai suoi membri trattamenti leciti, e di stringere fra loro maggiormente legami d’amicizia. I principali soggetti di ricreazione saranno i giuochi onesti e riconosciuti dalla buona società, il biliardo, la musica e la lettura”. L’articolo 1 stabiliva che soci fondisti e proprietari del “mobiliare della società” fossero coloro in possesso di almeno un’azione di 100 franchi, alle quali azioni veniva corrisposto un interesse a ragione del 5% annuo. I firmatari in calce all’atto costitivo sono in totale diciotto, tre dei quali aggiuntisi in tempi successivi (1° luglio 1860 e 1° maggio 1861). Negli anni seguenti, fino al 1865, entrarono altri trentotto soci, di cui quattro restano purtroppo anonimi a causa di firme illeggibili. Esistono nell’archivio alcune carte che riportano le liste dei soci aggiuntisi nei primi anni di vita della società Amicizia, anche se solo uno spoglio più approfondito dell’evidenza documentaria, attento alla successione cronologica, potrebbe stabilire l’effettiva completezza delle fonti. Cosa si sa delle due principali ricorrenze celebrate nel passato? Il primo cinquantenario venne ufficialmente festeggiato non nel 1910 ma il 5 gennaio 1911, con un ricevimento al Grand Hotel, di cui resta il discorso commemorativo pronunciato dall’allora presidente, il cavalier Giovanni Térond. Dei festeggiamenti per il 100° anniversario si sa ovviamente di più, anche grazie a un elegante opuscolo di una ventina di pagine, stampato presso la tipografia Alba di Sesto Fiorentino, che ripercorre gli episodi salienti del Circolo, dagli anni dell’“Amicizia” fino al 1960. Nell’anno del centenario era presidente Kurt Bruggisser, e il numero dei soci oltrepassava i 150. “Formulo l’augurio – scriveva nella prefazione il presidente Bruggisser – che i nostri posteri, con spirito di solidarietà e di sacrificio sappiano mantenere l’unione della comunità elvetica di Firenze affinché nel lontano 2060 – degni dei fondatori, - possano festeggiare il 2° centenario dell’esistenza del nostro vecchio, e pur così giovane e vigoroso sodalizio”. Il 2060 resta ancora “lontano”, ma il 2010 si avvicina con un anniversario forse meno “rotondo” ma ugualmente degno di nota. Sono ancora allo studio iniziative per celebrare degnamente questo traguardo: un secolo e mezzo di storia che testimonia come la presenza degli Svizzeri a Firenze sia ormai profondamente radicata nel tessuto economico e sociale della città. di David Tarallo e-mail: [email protected] Grazie ai volontari delle unità cinofile molte persone hanno salva la vita. Paola Poli della REDOC ticinese: «Per ora il fiuto canino è insostituibile» Lo straordinario lavoro degli angeli a quattro zampe Mendrisio – I team delle unità cinofile trascorrono le domeniche nei cantieri a "seppellirsi" tra le macerie di demolizioni, o nelle discariche: sono i volontari che allenano i propri cani a trovare esseri umani da salvare. Non si pensa mai alla dedizione di queste persone, e degli angeli a quattro zampe, i loro (nostri) amici cani – se non quando, purtroppo, accade una catastrofe. Li scorgiamo appena nei servizi televisivi, in sottofondo. Ma che tipo di cani sono? Come vengono addestrati ad affrontare situazioni drammatiche, a rintracciare corpi umani e a segnalarli perché si scavi proprio in quel punto? Come mai si utilizzano i cani nonostante gli strumenti tecnologici disponibili? Comunque, al contrario delle altre volte, in occasione del recente terremoto in Abruzzo, i volontari svizzeri non hanno raggiunto quei luoghi, come ci conferma Paola Poli, Capo intervento, responsabile e capo istruzione CAT (catastrofe) della REDOG (organizzazione ufficiale svizzera cani da salvataggio): «Un mio collega ai vertici dell’Unione cinofila italiana di salvataggio, mi riferisce che nella regione erano presenti i cani dell’Ucis, dei vigili del fuoco, della polizia, ma anche degli “outsider” dall’estero scesi a titolo personale». Nonostante Berlusconi abbia fermato gli aiuti esteri. In effetti le competenze raggiunte dalle unità cinofile italiane sono ottime e paritetiche alle nostre, perciò non occorreva l’intervento della REDOG svizzera o di altri Paesi». Lei come ha cominciato questa importante attività? «Per caso. Trent’anni fa avevo un cane pastore, e non desideravo essere portata a spasso da lui... bensì ottenere la sua collaborazione. Dal corso in una cinofila è iniziata una vera passione. Ma non ero interessata alle attività sportive o da difesa, perciò, dato che era appena nata la Società svizzera cani da salvataggio ho trovato lì il mio sbocco». Cosa fate di preciso? «Qui in Ticino, l’addestramento si svolge due volte alla settimana. Sono sempre a caccia di cantieri dove ci siano macerie di demolizioni oppure andiamo in discarica. Lì simuliamo le situazioni, i volontari si Paola Poli e la sua cagna Seta calate in una cavità in cerca di vite da salvare. Sotto, Seta e Paola Poli, Capo intervento, responsabile e capo istruzione CAT (catastrofe) della REDOG. L'organizzazione ufficiale svizzera cani da salvataggio, prevede due discipline: la CAT, catastrofe, e la RIC, ricerca di superficie (per scomparse in zone inaccessibili, affidata a un'altra responsabile). La motivazione di questi volontari è mettere il proprio cane a disposizione del bene altrui. Nel sito www.redog.ch si rintraccia la storia svizzera dei tanti interventi coi cani di salvataggio. nascondono prima dell’arrivo dei cani, sotto mucchi di detriti spesso fetidi... Il cane si allontana per cercare attraverso il suo fiuto ma resta sempre attento al suo compagno umano, che lo richiama subito nel caso avverta un qualsiasi rischio. Anche nella realtà di un disastro, nessuno deve farsi male, tanto meno il cane». Quali sono i cani più adatti? «Tutti, purché di taglia media, agili, docili, dotati di fiuto e predisposizione al lavoro. Non scartiamo nessuno all’inizio ma capiamo presto chi sarà idoneo al salvataggio». Percepiscono le tensioni dovute alla catastrofe? «Sì, e nell’intervento sono molto concentrati. A volte il cane ha bisogno di una pausa eppure non lo dimostra. Non sappiamo spiegarcelo, ma tirano fuori delle risorse superiori al normale. Quando siamo coscienti che il cane ha bisogno di riposare, intervalliamo il loro duro e straordinario lavoro con alcune pause forzate». La tecnologia non riesce a sostituire il loro fiuto? «Al momento il naso del cane è insostituibile. Il mezzo tecnico è un complemento, sono importanti gli strumenti che rilevano i battiti cardiaci sotto le macerie, ma niente sostituisce il fiuto di un cane che deve trovare persone vive ognuna con odori diversi e sconosciuti. I vivi hanno un odore molto diverso da quello di un cadavere». In presenza di quest’ultimo cosa fanno? «È possibile che lo segnalino, ma ciò esula dal loro compito. I nostri cani da catastrofe cercano persone vive. Se fiutano il cadavere, sanno che devono andare oltre, a cercare i vivi da estrarre per le cure e per i quali non c’è tempo da perdere; ci vogliono ore per estrarre in sicurezza una persona sepolta». Un bel carico di tensione e di responsabilità, come gestite l’ansia? «Una mia indicazione – dove Seta si arresta ad abbaiare - di scavare in un posto piuttosto che in un altro, comporta il movimento di uomini e mezzi e l’impiego di molto tempo. Non posso dare indicazioni dubbie, è una responsabilità enorme, perciò bisogna mantenersi lucidi e adottare tecniche ben precise». Ricorda la sua prima esperienza? «Si, col terremoto dell’Irpinia, avevo 25 anni. Con i nove cani della squadra di soccorso svizzera abbiamo tirato fuori e salvato undici persone. Sono tantissime. Ne basta solo una per dire: ne è valsa la pena...!». Come si chiama la sua bella cagna? «Seta. Con la mia Seta abbiamo fatto di tutto e di più! Anche in addestramento: siamo state a bordo di un elicottero Superpuma, abbiamo dormito sole nel bosco abbracciate per scaldarci; oppure non abbiamo dormito lavorando nel buio della notte, a volte ci siamo allenate per 21ore di seguito. Non è così evidente per una cagna abituata ai comfort di una casa, dove mangia e dorme tranquilla, affrontare le situazioni più disparate... ma questo fa parte dell’allenamento. Commuove l’idea che facciano tutto questo solo per partecipare alle iniziative dei loro compagni umani... sono talmente fiduciosi nei nostri confronti che fanno tutto, malgrado tutto». Annamaria Lorefice Una Regione da scoprire e da gustare nelle sue MANIFESTAZIONI! www.mendrisiottotourism.ch Maribur Teatro di Figura > 15-17 maggio 21 maggio 22 novembre 5 N. 5 maggio 2009 Visita anche al Museo Ebraico, alla Sinagoga spagnola e finale in casa Pediconi Vivo interesse al Circolo Svizzero di Roma per la visita della Sinagoga e dell’antico «ghetto» ebraico Grande partecipazione e vivo interesse è stato il risultato per la visita guidata al Museo Ebraico ed alla Sinagoga di Roma. La giornata uggiosa non ha fermato il gruppo di visitatori formato dal Circolo Svizzero di Roma che si era dato appuntamento al Lungotevere Cenci, davanti alla Sinagoga, accomunati dall’interesse comune per la cultura e la storia. Visibile da molti punti della città con la sua cupola quadrata, la Sinagoga o Tempio, come amano chiamarla gli ebrei romani, rappresenta architettonicamente la riconquistata cittadinanza della Comunità dopo la vergogna del Ghetto. Gli architetti Armani e Costa che la costruirono nel 1904 non erano ebrei: la Comunità non aveva ancora potuto avere architetti propri. Fu inaugurata con grandissima solennità e devozione. E' tuttora frequentata praticamente da tutti gli ebrei romani, anche se nella città vi sono almeno altre tredici Sinagoghe più piccole in vari quartieri. Lo stile è un misto di Liberty e di arte babilonese, con evidente richiamo all'origine mediorientale della religione ebraica e allo stile dell'epoca di costruzione. Non porta immagini, solo simboli: la menorah, le tavole della legge, i “lulav”. Le molteplici scritte in ebraico sono quasi tutti versetti della Scrittura che esaltano la sacralità del luogo. Sul lato sinistro di chi guarda la facciata si vedono ancora i segni dell'attentato compiuto da membri dell'OLP il 9 ottobre 1982 nel quale rimasero ferite più di 40 persone e dalla pioggia, riposarci e ristorarci gustando, in piacevole ed allegra compagnia un delizioso e ricco brunch. L’evento ha regalato alla Comunità Svizzera romana uno splendido momento propositivo di confronto ricco di emozioni e di importanti ricordi di momenti storici, rivisitando luoghi noti ed offrendo opportunità ed occasione per rivedere vecchi e nuovi soci con cui abbiamo condiviso in piacevole compagnia la giornata. La degustazione dei meravigliosi ed ottimi dolci, in casa del neo Consigliere, Francesco Pediconi che gentilmente ci ha ospitato, mettendo a disposizione la sua splendida dimora, ha concluso la giornata. Fabio Trebbi morì Stefano Tachè, un bimbo di due anni. Proseguendo il giro con la nostra guida, abbiamo visitato la sottostante Sinagoga spagnola ed il Museo Ebraico. Nonostante la pioggia, una breve passeggiata per i vicoli caratteristici del Ghetto ebraico di Roma, tra i più antichi del mondo, ha portato gli ospiti nella vicina piazza Mattei dove sorge la famosa fontana delle Tartarughe. I Mattei erano fra le famiglie cristiane le cui case erano adiacenti al Ghetto ed avevano le chiavi dei portoni che venivano chiusi all'Ave Prossimamente il Circolo Svizzero di Roma propone: mercoledì 20 maggio 2009 alle ore 20.00 Cena sociale ci incontriamo al Circolo sportivo della BNL – viale Marco Polo, 127. La serata sarà dedicata all’informazione per tutti coloro che non hanno avuto modo di recarsi a Senigallia per seguire il 71° Congresso del Collegamento Svizzero il 16 e 17 maggio. Per la cena conviviale è obbligatoria la prenotazione: i posti sono limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 18 05 2009 ai numeri di telefono 06 440 21 09 oppure 06 689 66 62 oppure trebbi@tin. it appuntamento al Circolo sportivo della BNL – viale Marco Polo, 127. Maria e riaperti la mattina dall'esterno. La splendida fontana delle tartarughe e la sua storia ci è stata raccontata dalla nostra neo-Consigliera Monika Pfenniger, già insegnante alla Scuola Svizzera di Roma. L’impressione comune al termine della visita era comunque quella già sintetizzata da altri: come può esserci “in uno spazio così piccolo tanta memoria, tanto dolore e tanta speranza”. La mattinata si è conclusa nel palazzo dei nostri Soci, la famiglia Pediconi in piazza Costaguti, dove abbiamo potuto ripararci Una ventina di ragazzi ha partecipato all’incontro con l’Ambasciatore – Il primo incontro del 2009 si è svolto a Napoli L’Ambasciata Svizzera di Roma organizza incontri con i ragazzi svizzeri che raggiungono la maggiore età Sull’ultimo numero della Gazzetta, abbiamo appreso dell’iniziativa “Facebook” lanciata dal comitato del collegamento. Iniziativa questa che ha l’obiettivo di usare un moderno mezzo di comunicazione e coinvolgere così maggiormente i giovani lettori e lettrici della gazzetta. Siamo particolarmente contenti, perché quest’iniziativa va ad aggiungersi a quella lanciata l’anno scorso dalla Svizzera istituzionale. I lettori e lettrici sanno che nell’anno in cui si raggiunge la maggiore età, i ragazzi e le ragazze sono chiamati ad annunciarsi individualmente presso il loro consolato d’appartenenza. L’anno scorso anche per dare una connotazione un po’ diversa, abbiamo deciso di non limitarci all’invio della documentazione, ma di organizzare anche evento puramente per loro. E così per la prima volta, il 20 ottobre u.s. una ventina di 18-enni hanno partecipato ad una prima manifestazione organizzata per l’occasione presso l’’Ambasciata di Roma. L’obiettivo principale era quello di marcare quest’importante traguardo. L’appuntamento si è sviluppato su due parti centrali; nella prima parte i “nuovi maggiorenni” sono stati informati sui diritti e doveri che questo traguardo implica. Nei vari temi trattati, particolare interesse hanno suscitato quelli legati alle possibilità di studio e del servizio militare. La seconda parte ha riservato un aperitivo alla residenza dell’Ambasciatore di Svizze- Il 20 ottobre 2008 a Roma. Spero ci siano altre occasioni per incontrarci, cercherò di tenermi aggiornato tramite il “Swiss events in italia”. Ho capito il ruolo che svolge l’Ambasciata e il Consolato in un altro paese e che cosa possa rappresentare per noi in caso di bisogno. Daniele nella sua lettera di ringrazia- Ho incontrato dei ragazzi nuovi e con mento ci dice anche: loro ci siamo poi soffermati in giardino a “Posso solo dire che ho trovato questa parlare un po’ di questa nostra comune iniziativa molto18.6.2008 utile e stimolante. VICTORIA 16:48 Paginaesperienza” 4 Il 19 febbraio 2009 a Napoli. ra Bruno Spinner, che assieme ad altri collaboratori e collaboratrici dell’Ambasciata hanno potuto interagire con i giovani, che per l’occasione sono giunti anche dall’Umbria, Marche e Abruzzo nonché dalla Campania. Un secondo evento era previsto a Firenze inizio dicembre. Purtroppo questo – per cause di forza maggiore – ha dovuto essere rinviato. L’Ambasciata con il Circolo svizzero di Firenze al quale vanno i ringra- ziamenti per la disponibilità, ha riproposto l’incontro il 17 aprile scorso. (Vedi articolo sul Circolo Svizzero di Firenze). Il 2009 è iniziato all’insegna della Campania, dove il 19 febbraio vi è stato un primo incontro a Napoli. Siamo contenti che quest’iniziativa riscontri pieno gradimento dei giovani partecipanti. Grazie anche ai messaggi di ringraziamento ricevuti, abbiamo l’intenzione di continuare su questa strada, sperando che la partecipazione possa aumentare nel corso delle prossime manifestazioni. Dopo l’evento di Roma, Adriano ci scrive “Volevo innanzitutto ringraziarLa per l’ email, oltre a voler esprimere a Lei e tutto lo staff che ha contribuito all’evento di martedì, le mie più sincere congratulazioni per la riuscita dell’incontro,il quale a mio avviso è stato perfetto come un orologio svizzero (non a caso!). Sono veramente fiero di essere rappresentato come cittadino svizzero da persone disponibili e gentili come voi, in quanto ho percepito una calorosa accoglienza da parte di tutto il personale, nonchè dall’Ambasciatore Bruno Spinner. Il Victoria Albergo Romano di primissima classe • costruito nel 1899 • Ristrutturato rispettando stile e opere d’arte • Situazione calma nel centro storico, di fronte al Parco di Villa Borghese a due passi dalle vie più famose per lo «shopping» • Rinomato per il suo ristorante italiano classico, il BELISARIO • Il VIC’S-BAR come punto d’incontro • Roof-garden romantico per cocktails e cene estive • Sale conferenze funzionali • Garage 24 ore • Servizio tempestivo, cortese e multilingue • R.H. Wirth – H. 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L’Assemblea Generale è stata onorata dal- la presenza delle più alte cariche del Consolato Generale di Svizzera di Milano nelle persone del Console Generale David Vogelsanger, del Console Generale Aggiunto Evelyne Stampfli e del Console Lara Eckerl - Taglioni. Diamo per sommi capi una breve cronaca dell’Assemblea iniziata con la lettura da parte del Consigliere Pomi del verbale dell’Assemblea Generale del 2008, quindi approvata da parte degli intervenuti. Prende la parola il Presidente Gottfried Goetz (chiamato Edo dai numerosissimi Edo Goetz a sinistra (ex Presidente) e Jean Pierre Hardegger (nuovo Presidente). amici). Egli legge la sua relazione sui principali avvenimenti del 2008 nella Società Svizzera di Milano. Ricorda con orgoglio i ben 51 eventi organizzati per la nostra Società e coglie l’occasione per esprimere un particolare ringraziamento all’attivissimo Segretario Generale Ing. Arnaldo Haechler, ben coadiuvato dalla gentile segretaria Sara Fraticelli. Il Presidente passa quindi in rassegna le attività delle sei Sezioni della Società Svizzera e porge poi il suo sincero grazie a tutte le persone del Comitato Centrale e delle varie Sezioni che l’hanno aiutato nel suo lavoro. Accenna anche all’importante Congresso del Collegamento Svizzero svoltosi nel 2008 a Milano perfettamente riuscito malgrado il tempo infame. Di grande supporto per la Società è stata la costante collaborazione col Consolato Generale, ed in particolare con il Console Generale David Vogelsanger a cui va il suo particolare ringraziamento. Gottfried Goetz conclude il suo rapporto confermando la sua definitiva decisione di lasciare ad altri la presidenza della Società. È seguita poi da parte del Dott. Luca Minoli, consulente finanziario della Società, la lettura del conto economico al 31/12/2008 il quale si chiude purtroppo con un certo passivo essendo mancati alcuni importanti introiti legati alla generale recessione economica. Il Console Generale di Svizzera è poi pregato di assumere temporaneamente la presidenza dell’Assemblea per le operazioni inerenti all’elezione dei componenti il nuovo Comitato Centrale. Letti i nominativi proposti, essi vengono accettati dall’Assemblea, per cui il nuovo Comitato per il 2009 risulta così composto: Presidente: Jean Pierre Hardegger; Vicepresidenti: Gianni Definti e Avv. Andrea Pogliani; Consiglieri: Sergio Baerlocher, Ing. Marco Cometta, Alberto Fossati, Gottfried Goetz, Avv. Ugo Guidi, Dott. Annamaria Hachen, Ing. Enrico Hachen, Ing. Arnaldo Haechler, Dott. Riccardo Klinguely, Tiziano Pelli, Ing. Fabio Pomi, Alberto Trivioli, Christina Urech. Fanno parte del Comitato Centrale anche i presidenti delle sei Sezioni della Società, e precisamente: Sez. Birilli: Dott. Sandro Greco; Sez. Bridge: Pierfranca Suter; Sez. Prima visita del presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estereo Visita di Monsieur Jaques Simon Eggly alla Scuola Svizzera di Bergamo Venerdì 20 marzo la nostra scuola ha avuto l’onore di ospitare il Presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri all’Estero (OSE), il sig. Jacques Simon Eggly*. Per lui è stata la prima visita ufficiale ad una scuola svizzera in Italia durante le ore di attività, è ciò gli ha permesso di toccarne con mano l’organizzazione e la quotidianità delle lezioni, lasciandolo piacevolmente sorpreso per l’ottimo risultato raggiunto negli ultimi anni e per l’affiatamento del team e degli alunni. Durante la sua visita ha avuto modo di incontrare gli studenti/esse delle scuole medie (sesta, settima e ottava classe): ai 17 ragazzi ha esposto, in lingua francese e tedesca, l’evoluzione dal punto di vista storico e geografico della Svizzera, dai suoi albori ai giorni nostri, sottolineando in particolar modo il significato insito all’identità svizzera. Il suo messaggio ha infatti cercato di trasmettere ai ragazzi l’importanza di frequentare, in territorio italiano, una scuola che affonda le proprie radici nella cultura elvetica: qualunque sia la nazionalità degli studenti, è importante che essi colgano l’unicità della scuola che frequentano. Nel caso di studenti svizzeri, la nostra scuola offre loro l’opportunità di mantenere un legame non solo linguistico, ma anche e soprattutto culturale con la madrepatria; se invece si tratta di studenti italiani o di altra origine, la nostra scuola consente loro di avvicinarsi ad una realtà altrimenti sconosciuta, ma che non deve venir trascurata in un’Europa che invita ad aprire le porte fra gli stati membri. Ciò assume ancor maggiore importanza alla luce della multiculturalità che caratterizza l’attuale società e la progressiva integrazione della Svizzera nel panorama europeo. Lo stesso giorno, il sig. Eggly ha tenuto una piacevole serata divulgativa, aperta a tutti, dal tema “Storia della Svizzera, la sua identità e le sfide attuali”: con la stessa semplicità ed esaustività con le quali si era rivolto agli alunni, ha saputo illustrare la situazione attuale del proprio paese ed in relazione a ciò ha evidenziato l’importanza di tutelare e promuovere costantemente tutti coloro che hanno lasciato, per svaria- te ragioni, la Svizzera. Al centro del suo discorso ha sottolineato la difesa non solo dei propri concittadini residenti all’estero, ciò che per altro rappresenta il suo costante operato, ma anche del senso civico e dei valori svizzeri: questi possono essere attualizzati grazie, appunto, alle numerose scuole svizzere all’estero ed in generale attraverso gli svizzeri che vivono fuori dalla propria terra d’origine, pur continuando a sentirsi ad essa legati e a farsene fieri portavoce. Fra i presenti all’incontro serale, oltre ai rappresentati della nostra scuola, anche il Console onorario, il sig. Daniel Vonrufs, l’ex Console onorario, il sig. Riccardo Berner e la sig.ra Maya Legler. La visita del presidente dell’OSE si è rivelata un’interessantissima occasione per la nostra scuola al fine di non dimenticare la propria origine e, sulla scorta di questa, non perdere mai di vista la propria missione civica, educativa, culturale ed umana, in particolar modo in un periodo di disorientamento sociale e perdita di valori come quello che stiamo attraversando. *J. S. Eggly (Ginevra, 1942) è membro del Consiglio degli svizzeri all’estero dal 1988 ed in passato è stato deputato col partito liberale nel Parlamento del suo cantone, divenendone presidente. Dal 1983 è nel Consiglio nazionale ed è inoltre stato giornalista e commentatore per Le Temps e Journal de Genève. Edo Goetz a sinistra e il Console Generale dottor David Vogelsanger. Giovani: Ing. Daniela Mannina; Sez. Signore: Emma Fossati; Sez. Sportivi: Giancarlo Selna; Sez. Tiratori: Dott. Alberto Hachen; Revisori dei conti: Dott.Carlo Saverio Fossati - Dott. Willy Kesselring; Revisori supplenti: Dott. Corrado Goetz - Giovanni Paltenghi. Il Vicepresidente Gianni Definti traccia quindi brevemente la figura del nuovo Presidente per il 2009 nella persona di Jean Pierre Hardegger, socio molto conosciuto ed attivo in seno alla nostra Società. Hardegger si è sempre interessato di problemi assicurativi, in particolar modo nel settore dei trasporti rivestendo importanti incarichi in questo campo. Prende poi la parola il Console Generale David Vogelsanger per esprimere con commosse parole la sua viva personale riconoscenza all’ex Presidente per il suo lungo lavoro speso a favore della Società Svizzera di Milano, ed aggiunge che la nostra Società è oggi la più importante fra le Società Svizzere di tutto il mondo. Egli mette in risalto lo stretto legame e la collaborazione che sono sempre esistiti fra la nostra Società e tutto il Consolato. Un affettuoso abbraccio a Gottfried Goetz conclude il discorso del Console Generale. Si alza infine il Consigliere Avv. Ugo Guidi, notissimo supporto e consigliere per tutti i cittadini svizzeri in Italia. Egli esprime il suo vivo rammarico per la decisione dell’amico Edo di lasciare la Presidenza. L’Avv. Guidi mette in risalto la continua e creativa attività di Edo durante la sua presidenza dedicando con grande liberalità e passione molto tempo della sua vita alla nostra Società, e ricorda i suoi sforzi per suscitare un sempre maggior interesse ai Soci promuovendo un grande numero di manifestazioni con la collaborazione del Segretario generale Ing. Haechler. L’Avv. Guidi informa infine che fortunatamente Edo non si allontanerà in futuro dalla nostra Società in quanto continuerà ad apportare i suoi consigli e la sua esperienza al Comitato Centrale nel quale resterà come Consigliere. Al termine del suo appassionato intervento l’Avv. Guidi ha voluto consegnare a Edo, a nome di tutti i Soci, una targa a ricordo della sua lunga Presidenza suscitando una viva commozione all’ex Presidente, condivisa anche dai presenti. Enrico Hachen 7 N. 5 maggio 2009 Attività del Circolo Svizzero di Bologna Visita alla mostra «Canova. L’ideale classico fra scultura e pittura» Il Circolo Svizzero, domenica 29 marzo 2009, ha organizzato una visita guidata alla mostra canoviana di Forlì. L’interessante iniziativa ha visto l’adesione di una cinquantina di Soci e Simpatizzanti, uniti nell’interesse alla cultura, nel consueto clima amichevole. La presente recensione illustra la mostra e le due mostre collegate di Cesena e Faenza. Forlì città canoviana celebra il grande scultore in una mostra di rilievo internazionale che dà vita, nella splendida cornice dei Musei di San Domenico, a un confronto di alcuni dei principali capolavori di Canova con i modelli antichi che l’avevano ispirato e con le pitture di artisti a lui contemporanei che subirono il fascino e l’influenza dell’opera di questo grande scultore, campione della nuova e personale reinvenzione del bello ideale dell’arte classica. “Canova ha avuto il coraggio di non copiare i Greci e di inventare una bellezza come avevano fatto i Greci”: con questa citazione da Stendhal il percorso della mostra ci fa subito entrare nel vivo dell’arte di questo sublime artista, colui che secondo il grande Pietro Giordani aveva saputo sintetizzare perfettamente le aspettative dell’inquieto mondo contemporaneo con il repertorio della tradizione classica in un’arte dal valore universale, regalando al mondo “la consolazione della bellezza”. Lungo il percorso della mostra, in un dialogo fitto e attivo fra pittura e scultura, quella bellezza si manifesta in varie forme: è “il mito che si fa carne” e acquisisce un’inedita forza dinamica nei due nudi colossali di Creugante e Damosseno, è la leggiadria di un’Ebe in volo con la veste mossa dal vento in volute traslucide quasi fossero d’alabastro, accompagnata dal confronto geniale con un altra figura in volo: il Mercurio volante di Giambologna del 1580. Bellezza è l’armonia delle Danzatrici che traducono in marmo il ritmo interiore della giovinezza, è il sentimento mitico di Amore e Psiche stanti, è anche la riflessione sul senso intimo della morte, resa da Canova nei suoi bassorilievi in gesso che rappresentano la fine di Socrate in un ritmo da pittura vascolare greca, da rileggere alla luce della foscoliana “Corrispondenza di amorosi sensi”. È proprio grazie all’arte che la bellezza sarà duratura anche dopo la morte, a quell’equilibrio tra vero e bello e tra arte e morale che Canova, come Raffaello, ha saputo recuperare e donare ai suoi contemporanei e ai posteri. La bellissima Venere Italica è lì a ricordarcelo, come messaggio finale, da portare con sé, dopo questo viaggio nelle meraviglie del neoclassico canoviano. Canova, nuovo Raffaello che restituisce all’Italia e a Roma il primato nelle arti, in «103 in ottima salute – La Signora Olimpia Scossa Baggi a Cadorago (Como) accoglie il Console generale di Svizzera a Milano con sua moglie». particolare nella scultura, è dunque creatore, ma è anche difensore della tradizione artistica italiana: come Ispettore generale delle Antichità e Belle Arti di papa Pio VII dal 1802, egli amplia i Musei Vaticani, come ‘ambasciatore d’arte’ si dedica, negli anni successivi, al recupero delle opere che Napoleone aveva prelevato dalla Penisola ed esposto al Louvre. Mentre Forlì celebra il grande artista, alla Biblioteca Malatestiana di Cesena la mostra collegata “L’Arte contesa. Nell’età di Napoleone, Pio VII e Canova” illustra il suo ruolo di ‘tutore’ delle arti. Il percorso espositivo cesenate, incentrato sulla vicenda dei prelievi di opere d’arte operati da Napoleone in Italia a cavallo fra Sette e Ottocento, e sulle azioni per il loro recupero, espone anche alcuni capolavori della pittura italiana scelti come casi emblematici di questa circostanza strabiliante, che contribuì a fondare il moderno concetto di patrimonio culturale. Eccezionale sfondo dell’esposizione, oltre alla celeberrima Biblioteca Malatestiana, anche la Biblioteca Piana, raccolta privata del cesenate Pio VII, espressione del gusto di questo papa, detto “dei Beni culturali” per il ruolo centrale che rivestì in questa avvincente storia di ricostituzione del patrimonio artistico italiano. Un’altra mostra completa questo quadro canoviano romagnolo: a Faenza, “L’Officina neoclassica, dall’Accademia de’ Pensieri all’Accademia d’Italia” racconta, nella cornice di Palazzo Milzetti, la vicenda della grande Istituzione creata da Felice Giani e i rapporti di questa con Canova. Federica Rizzoli* *Laureata in Conservazione dei beni Culturali e collaboratrice esterna della Scuola Normale Superiore di Pisa per attività di ricerca relativa alla storia del patrimonio culturale. Sistema informatico con nuove tecnologie CRISI al Circolo Svizzero ma Varese non è in crisi! Dall'aprile scorso il Circolo Svizzero Varese ha iniziato a servirsi di CRISI (acronimo di Contatti, Risposte, Informazioni per gli Svizzeri in Italia), un sistema informativo basato sulle nuove tecnologie ed al servizio dei propri iscritti. Costituito intorno ad un proprio sito con tanto di Blog dove trovare sempre le ultime notizie, scaricare documentazioni per gli Svizzeri all'estero, come i ragguagli sul voto per corrispondenza, nonchè possibilità di poter contattare il Circolo, per ottenere qualsiasi informazione, non ultima quella di iscriversi come socio. In preparazione anche una sezione “da Svizzeri per Svizzeri” dove sarà possibile mettere a disposizione tantissime nozioni cui attingere in merito a virtù di iscritti e simpatizzanti. In aggiunta alla presenza nella grande rete un sistema di messaggistica SMS permette ai soci di rimanere in contatto con il Circolo e con gli altri iscritti quasi in tempo reale, usando il proprio telefono cellulare. Così si possono ottenere risposte, o formulare proposte, per attività comuni in brevissimo tempo e senza perdere l’attualità. Inoltre, con lo scopo di attrarre anche soci più giovani, il Circolo Svizzero Varese è approdato pure su “facebook” il nuovo fenomeno di "Social Network" su internet. Per ulteriori informazioni, per iscriversi al Circolo Svizzero Varese e per rimanere sempre aggiornati visitate le pagine del sito csv.freesitespace.net, inviate una mail ad [email protected] oppure chiamate la segreteria del CSV al numero di Varese 0332 26 14 91. La «12ª ZUSAMMENKUNFT» Dell’Associazione ex-allievi e amici della Scuola Svizzera di Milano si terrà alla TRIENNALE di Milano, T – DesignCafè, giovedì 21 maggio, dalle ore 19.30 alle 21.30, Viale Alemagna 6, zona Parco Sempione, dietro la Stazione Nord. Per chi fosse interessato, è prevista una visita guidata al nuovo Museo del Design! 8 N. 5 maggio 2009 Promosso dal Consolato onorario di Svizzera per la Regione Calabria Lo prevede un’ordinanza del Consiglio federale «Grande entusiasmo per un’esperienza indimenticabile» A partire dal prossimo 1. luglio, in Svizzera, anche gli operatori privati potranno trasportare lettere di peso superiore ai 50 grammi. Il Consiglio federale ha infatti deciso di confermare per via d’ordinanza la riduzione da 100 a 50 grammi del monopolio della Posta sugli invii di lettere. Un quarto del mercato globale delle lettere sarà aperto alla concorrenza. Il Parlamento non avrà così voce in capitolo, sebbene sia ancora pendente una mozione approvata dagli Stati lo scorso dicembre che chiede al Governo di sottoporre la questione al Legislativo, nell’ambito della liberalizzazione completa prevista per il 2012. Moritz Leuenberger ha giustificato l’ordinanza con la necessità di affrettare i tempi, dal momento che in Europa il monopolio è già stato ridotto a 50 grammi nel 2006. L’Unione europea sta del resto preparando Con il progetto «Conosci la Svizzera?» Il monopolio postale Calabria-Svizzera: binomio vincente perde un altro pezzo Il Consolato di Svizzera per la Regione Calabria, in collaborazione con la Scuola Media Statale “Vittorino da Feltre” ed il Centro Turistico Studentesco di Reggio Calabria, a conclusione di un progetto denominato “Conosci la Svizzera?” iniziato lo scorso anno con una intera classe della scuola media statale di Reggio Calabria, è rientrato il 4 aprile 2009 dalla annunciata gita di 5 giorni passata in territorio Elvetico. I ragazzi della 3ª F della Vittorino hanno passato in rassegna la città di Berna, la capitale, dove sono stati ricevuti a Palazzo Federale, che hanno così avuto modo di visitare compiutamente; proseguendo hanno ammirato le bellezze del centro storico della Capitale. Nel pomeriggio i giovani reggini hanno trascorso una fantastica esperienza creativo-educativa presso il famoso Zentrum “Paul Klee”, ideato dal maestro italiano Renzo Piano. A Zurigo, sono stati ospiti per una colazione di lavoro della Camera di Commercio Italiana in Svizzera, dove è stato loro spiegato quali sono le funzioni e le peculiarità che una Camera di Commercio si propone in territorio straniero. Dopo aver passeggiato lungo i vicoli della città vecchia ed aver ammirato la mitica “Banhofstrasse”, è stata poi fatta visita al bellissimo Zoo, con una zona dedicata alla riproduzione, unica nel suo genere in Europa, della foresta equatoriale del “Masoala”. Anche qui i ragazzi sono rimasti affascinati per l’esperienza vissuta. L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita del più grande ed importante Museo dei Trasporti “il Verkershaus di Lucerna”. Qui i giovanissimi reggini si sono letteralmente sbizzarriti potendo toccare con mano tutti i mezzi di trasporto, dai vecchissimi treni a vapore, dai primi aeroplani, le prime auto- Il Gruppo reggino davanti al “Paul Klee Zentrum” di Berna. mobili e biciclette e tutta una serie infinita di mezzi di locomozione ferroviaria, aerea, marina e stradale, provando persino l’ebbrezza di un lancio con il paracadute da un aereo tramite uno straordinario simulatore. Dopo la visita al centro storico e la passeggiata sul lungo lago di Lucerna, definita da tutti la Città più a misura d’uomo di quelle visitate, affascinante è stata poi la salita con la funivia sul monte Pilatus, dove grazie ad una bella giornata di sole è stato possibile ammirare lo splendido scenario dei quattro Cantoni . Lungo il tragitto per il rientro, dulcis in fundo, è stata fatta visita alla fabbrica di cioccolata Alprose, vicino Lugano, dove i ragazzi hanno potuto vedere il Museo della Cioccolata, dalle sue origini fino alla produzione, facendo incetta di svariati tipi di cioccolato. Il gruppo scolastico è stato accompagnato oltre che dai professori e dal Preside della Scuola anche dal Console Onorario www.revue.ch Faites-nous donc le plaisir d’une visite. per la Regione Calabria Renato Vitetta, il quale si è detto estremamente felice per la perfetta riuscita della prima esperienza di interscambio turistico-culturale-scolastico, tra una Città Calabrese, Reggio Calabria, sede del Consolato Onorario e la Confederazione Elvetica. Questo primo incontro tra gli studenti calabresi e la Svizzera -dice il Console Onorario Vitetta- sia il preludio ad una serie di iniziative tra le due realtà, in quanto ritengo che la realtà fantasiosa, estroversa e solare della gioventù calabrese ben si collima con la straordinaria capacità di adattamento che non indugia mai nella pigrizia, caratteristica peculiare del popolo svizzero. L’augurio e l’auspicio è che questo sia solo l’inizio di un lungo percorso a venire, che permetta sempre di più ai giovani italiani di andare a toccare “con mano” la realtà di un Paese che oggi viene classificato con la miglior qualità di vita in Europa, e nel contempo faccia sì che giovani studenti svizzeri possano avere la possibilità di venire a scoprire le straordinarie bellezze presenti , oltre al mare ed al clima , a Reggio Calabria e nel resto della Regione. Per il momento, si può già annunciare che il CTS, Centro Studentesco Giovanile di Reggio Calabria, visto il grande successo che l’iniziativa ha ricevuto, anche tramite la pubblicazione su diversi organi d’informazione, ha deciso di inserire per il prossimo anno la “Svizzera” quale programma per le Gite scolastiche d’Istruzione. il prossimo passo, che consiste nella liberalizzazione completa per la fine del 2010. La decisione del Consiglio federale ha suscitato parecchie reazioni negative. Per Peter Sutterlüti, presidente dell’associazione degli assuntori privati di servizi postali, il nuovo regime non offrirà una vera opportunità di concorrenza. La stessa Posta non è entusiasta della decisione del Governo. Il portavoce Oliver Flüeler ha dichiarato che avrebbe preferito fissare dapprima le condizioni quadro nella legge. La prevista liberalizzazione non piace per nulla neppure alle organizzazioni dei consumatori e ai sindacati. I centri e i grossi clienti forse ne approfitteranno, ma fra i perdenti ci saranno le regioni periferiche e i clienti privati, secondo quanto ha detto la direttrice della Fondazione per la protezione dei consumatori Sara Stalder. Finora è rimasto al riparo dalle bolle speculative Prospettive del mercato immobiliare svizzero Come sta andando l’edilizia in Svizzera? Il tradizionale rapporto annuale del Credit Suisse risponde in modo sostanzialmente positivo a questa domanda. I mercati immobiliari svizzeri sono fondamentalmente sani e non subiranno rivolgimenti profondi nel 2009, garantiscono gli autori dello studio. Non si possono però escludere a priori alcune difficoltà per i prossimi anni. Questi mercati sono attualmente in ritardo rispetto all’evoluzione della congiuntura economica, grazie al fatto che l’economia interna è rimasta piuttosto robusta fino alla fine del 2008. Le ricadute della crisi finanziaria mondiale non si sono quindi ancora riflesse sui mercati immobiliari svizzeri. Oggi cominciano però a manifestarsi i segni di un probabile forte calo della domanda, anche se tutti i segmenti del mercato non ne saranno toccati nello stesso modo. Di conseguenza anche il rischio di un pesante calo di prezzi rimane piuttosto debole. Anche il mercato dell’alloggio rimane quin- di piuttosto stabile e trae ancora profitto dalla forte immigrazione, soprattutto di personale qualificato. Quest’anno anche questo importante fattore della domanda è comunque destinato a indebolirsi, ma senza per questo lasciare il posto a una forte contrazione della domanda. Gli statistici prevedono ancora una crescita demografica dell’1%, cifra superiore alla media del lungo periodo. Anche questa crescita sarà formata soprattutto da immigrati con buona formazione e quindi con un buon potenziale di reddito, il che significa un fattore positivo a media e lunga scadenza per il mercato immobiliare. Ma a pochi mesi di distanza dal rapporto, i sintomi della crisi cominciano a farsi sentire in modo più marcato anche nell’edilizia. Come sempre i vari settori e le varie regioni sono colpite in modo differenziato. Per esempio le costruzioni di prestigio non sembrano dar segni di rallentamento, mentre per le regioni a vocazione turistica si può prevedere una forte pressione sui prezzi. Nelle città e negli agglomerati il mercato fa segnare un certo rallentamento, ma il tasso di appartamenti sfitti rimane basso, per cui non vi sarà una diminuzione sensibile del livello delle pigioni. A partire dagli Stati Uniti, seguiti da alcuni altri paesi, i mercati immobiliari mondiali sono in piena crisi. C’è però chi si chiede quando la tendenza si ripercuoterà anche sulla Svizzera. Per alcuni analisti è quindi solo questione di tempo. La Svizzera sembra però poter contare su alcuni aspetti particolari. Intanto, dall’inizio del secolo, l’aumento dei prezzi delle case monofamiliari e delle proprietà per piani si è situato tra il 20 e il 30% e non al 90% e più come negli USA e in Gran Bretagna, cioè molto di più del reddito disponibile. In Svizzera invece i prezzi sono aumentati poco di più delle pigioni, mantenendo una proporzione che il mercato può sopportare. Inoltre, dopo le cattive esperienze degli anni novanta, le banche sono diventate più restrittive nel credito ipotecario e non hanno compiuto gli errori di quelle americane. La Svizzera è anche rimasta al riparo dalle grosse speculazioni immobiliari provenienti dall’estero. Non si è quindi verificata una grande bolla speculativa, anche se i tassi di finanziamento hanno raggiunto livelli bassissimi. Ciò non esclude però che gli effetti della crisi si facciano sentire nei prossimi tempi. Differenziato per regioni si sente ancora un certo eccesso di domanda, per cui il rallentamento potrebbe provocare una certa distensione del mercato, ma non una destabilizzazione, nonostante il prevedibile arrivo sul mercato nel 2009 di circa 40'000 nuove abitazioni, confrontate con il calo della domanda dovuto alla recessione. Ciò potrebbe significare circa 60'000 appartamenti sfitti, invece dei 37'000 al 1. giugno 2008. Cifra che costituisce però soltanto l’1,6% del mercato. A questo punto anche l’offerta potrebbe reagire e contribuire a calmare le acque. 9 N. 5 maggio 2009 Informarsi per tempo sui paesi di destinazione, sulle disposizioni d’ingresso, su assicurazioni e denaro Quando qualcuno torna da un viaggio… … ha sempre qualcosa da raccontare Purtroppo tutte le esperienze collegate con viaggi d’affare o di piacere non sono sempre positive. Vale quindi la pena di preparare bene il proprio viaggio per evitare, in numerosi casi, le contrarietà o perfino il peggio. I seguenti consigli vi aiuteranno a preparare le più belle settimane dell’anno e a trarne un buon profitto: Procurarsi le informazioni Informatevi per tempo sul vostro paese di destinazione, consultando guide di viaggio, Internet, i giornali e le riviste, i consigli ai viaggiatori del DFAE (vedi quadretta), ecc. La pubblicazione “Chi vuole andare lontano risparmia il proprio cavallo” del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) vi propone una serie di consigli che hanno dato buone prove: www.dfae.admin.ch/viaggi, rubrica “Raccomandazioni prima della partenza”. Potete pure ordinare questa pubblicazione in tedesco, francese e italiano presso l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, pubblicazioni federali, CH-3003 Berna. Nuove iniziative popolari e referendum Dall’ultimo numero e fino alla chiusura redazionale nessuna nuova iniziativa popolare è stata lanciata. Alla pagina www.bk.admin.ch/aktuell/ abstimmung/index.html?lang=it troverete una lista degli oggetti sottoposti a referendum e delle iniziative popolari in corso, nonché i formulari per le firme corrispondenti, se esistono. Vogliate inviare i formulari completati e firmati direttamente al comitato competente. Quest’ultimo si incarica pure dell’autentificazione della vostra firma. Documenti di viaggio Informatevi per tempo sulle disposizioni d’ingresso presso la rappresentanza (ambasciata o consolato generale) del vostro paese di destinazione (le rappresentanze svizzere non possono darvi nessuna informazione in proposito): •Un passaporto è necessario o basta la carta d’identità? (per l’UE: http://europa.eu/abc/travel/doc/index_it.htm) •Un passaporto leggibile a macchina basta o il passaporto biometrico è richiesto? Un passaporto provvisorio basta (alcuni paesi come il Qatar, il Kuweit, il Bahrein, esigono un visto nel passaporto provvisorio)? (informazioni per gli Stati Uniti: http://bern.usembassy.gov/ niv_waiver_program.html, www.schweizerpass.admin.ch/pass/it/home.html. •Avete bisogno di un visto d’entrata, di transito o d’uscita? •Dovete procurarvi il visto nel vostro paese di domicilio prima della partenza oppure lo ricevete all’aeroporto in occasione dell’entrata? •Vi sono altre disposizioni da rispettare prima di entrare? (per esempio l’autorizzazione d’entrata obbligatoria dal 12 gennaio 2009 per gli Stati Uniti: https:// esta.cbp.dhs.gov/) •I minorenni che viaggiano soli o accompagnati da uno solo dei loro genitori hanno bisogno di un permesso di viaggio particolare dei genitori o del genitore non accompagnante? •Da notare che è obbligatorio possedere una carta d’identità nell’UE, nonostante l’accordo di Schengen. Dovete poter provare la vostra identità in ogni momento. Il vostro passaporto ha ancora un numero sufficiente di pagine ed è ancora valido almeno sei mesi dopo l’entrata nel vostro paese di destinazione? Da notare che in alcuni paesi un passaporto deve avere ancora almeno due pagine libere faccia a faccia, quando dovete chiedere un visto. Se avete bisogno di un nuovo passaporto svizzero, richiedetelo per tempo (almeno sei settimane prima dell’utilizzazione) alla Sono aumentati dell’1,2% rispetto al 2007 6% Asia Europa Africa America Oceania Asia 62% Europa A fine dicembre 2008, 676’176 cittadini svizzeri vivevano all’estero, ossia 8’069 in più che nel dicembre 2007 (+ 1,2%). 485’286 persone, ossia il 71,6%, sono doppi nazionali. Dove vive la maggior parte degli Svizzeri all’estero? «Hitparade» Francia Germania Stati Uniti Italia Canada Denaro Se perdete denaro oppure vi viene rubato, i vostri parenti o i vostri amici possono inviarvene rapidamente attraverso agenzie quali la Western Union (www.westernunion.com). Causa mancanza di spazio l’articolo è stato abbreviato. Potete leggerlo integral- E se succedesse tuttavia qualcosa … Prendete contatto con i vostri parenti se volete parlare di una catastrofe nel paese in cui trascorrete le vostre vacanze. Sono certamente preoccupati per la vostra incolumità. Se incontrate difficoltà, restate calmi. Non opponete mai resistenza di fronte all’autorità di uno Stato, ma insistete sul vostro diritto di informare la rappresentanza svizzera più vicina in caso di arresto. Se il ricorso ai vostri propri mezzi non basta più, potete rivolgervi alla rappresentanza svizzera competente: www.dfae. admin.ch (Rappresentanze). I servizi dell’ambasciata o del consolato generale consistono in primo luogo nell’aiutarvi a volare di nuovo con le proprie ali. Essi possono per esempio mettervi in contatto con medici o ospedali, organizzare il rimpatrio, comunicare le coordinate di un avvocato senza impegno o fornire un documento di viaggio in caso di perdita del passaporto. Per alcune prestazioni le rappresentanze devono prelevare delle spese. Troverete più ampie informazioni su www. dfae.admin.ch (Servizi – Aiuto all’estero). Non aspettatevi tuttavia l’impossibile, poiché le rappresentanze sono vincolate a norme giuridiche. Esse non possono prendere il posto di una banca, procedere a inchieste di polizia, immischiarsi in una procedura giudiziaria in corso o liberare Svizzere o Svizzeri che abbiano violato la legge senza procedura giudiziaria. Le rappresentanze non possono mettere somme di denaro a disposizione per il proseguimento del viaggio e le spese d’albergo. Esse non possono neppure avanzare fondi per coprire le spese in caso di decesso, per cauzioni, per multe od onorari d’avvocato. Le rappresentanze non possono fornire un passaporto all’aeroporto o chiedere un visto d’entrata o d’uscita per voi. Sotto la rubrica Consigli ai viaggiatori, il DFAE pubblica su Internet la sua valutazione della situazione quanto alla sicurezza in oltre 150 paesi I consigli ai viaggiatori si concentrano sulla valutazione della situazione della sicurezza in materia di politica e di criminalità. Essi attirano l’attenzione sui rischi potenziali e contengono raccomandazioni quanto alle precauzioni da prendere in viaggio. Se il DFAE ritiene che i pericoli siano particolarmente elevati in un paese o in una regione, sconsiglia i viaggi. I consigli ai viaggiatori si concentrano quindi su un aspetto molto specifico del viaggio. Per le altre eventualità essi rimandano agli organi competenti, per esempio per informazioni sulle disposizioni d’entrata e sulla propagazione di malattie. I consigli ai viaggiatori sono pubblicati nelle tre lingue ufficiali, il tedesco, il francese e l’italiano, verificate in permanenza e adeguate in caso di modifica della valutazione della situazione: www.dfae.admin.ch/viaggi Esther Leupp, DFAE, Consigli ai viaggiatori Responsabile delle pagine informazioni ufficiali del DFAE: Rahel Schweizer Servizio degli Svizzeri all’estero/DFAE Bundesgasse 32, CH-3003 Berna Tel. +41 31 324 23 98, Fax +41 31 324 23 60, www.eda.admin.ch/asd.pa6 [email protected] Berna e Bruxelles discutono della tassazione delle società 25% America 3% Africa Assicurazioni In numerosi paesi le spese per il medico e l’ospedale sono confrontabili a quelle svizzere, perfino più elevate. Anche un breve soggiorno in ospedale o un rimpatrio possono avverarsi molto costosi. Prima del viaggio chiarite i punti seguenti con le vostre assicurazioni: •Qual è la copertura assicurativa all’estero? •Dovete pagare voi stessi le fatture all’estero e farvi rimborsare più tardi soltanto dall’assicurazione? •Esiste un’assicurazione annullamento? Se del caso è consigliato concludere un’assicurazione malattia e/o viaggio supplementare. mente su www.revue.ch. Speriamo che questi consigli contribuiscano a rendere il vostro soggiorno indimenticabile e vi auguriamo belle vacanze e un viaggio senza problemi! Si negoziano altri accordi nel settore dell’elettricità e dell’agroalimentare Statistica 2008 degli Svizzeri all’estero 4% Oceania rappresentanza presso la quale siete registrati: www.dfae.admin.ch (Rappresentanze). I passaporti provvisori possono essere emessi, ma sono validi soltanto 12 mesi al massimo, contengono soltanto 16 pagine e costano 100 franchi. Non esistono passaporti provvisori con dati biometrici. A casa come in viaggio, conservate sempre con cura il vostro passaporto e proteggetelo contro il furto e la perdita. In caso di perdita del vostro passaporto, copia del passaporto effettuate prima del viaggio possono rivelarsi utili. Esse non sostituiscono tuttavia né il passaporto originale, né i chiarimenti delle rappresentanze svizzere, che possono richiedere un certo tempo, in particolare durante il fine settimana. In caso di perdita del vostro passaporto, esigete che la polizia allestisca un rapporto. Quest’ultimo è necessario per l’emissione di un passaporto provvisorio, nonché per l’annullamento del passaporto smarrito. ni azio c i n u Com li ia uffic Regno Unito (GB e Irlanda del Nord) Spagna Australia Argentina Brasile Il 57,6% dei nostri compatrioti all’estero sono donne, il 22,5% degli Svizzeri all’estero hanno meno di 18 anni. Di tutti i cittadini che hanno diritto di voto, 124’399, ossia il 23,9%, si sono iscritti in un catalogo elettorale. La statistica completa, nonché un comunicato stampa particolareggiato, possono essere consultati sul sito: www.dfae.admin.ch (Documentazione – Pubblicazioni – Svizzeri all’estero) Dopo il plebiscito sulla libera circolazione delle persone, la Svizzera e l’Unione europea negoziano il transito dell’elettricità e il libero scambio agricolo. L’UE vuole anche mettere fine ai privilegi fiscali cantonali per le società estere. L’8 febbraio scorso, il popolo svizzero ha definitivamente confermato l’accordo con l’UE sulla libera circolazione delle persone e l’ha esteso ai nuovi Stati membri dell’UE, la Bulgaria e la Romania (vedi Gazzetta Svizzera marzo 2009). Questo costituisce sicuramente un grande progresso sulla strada dei negoziati bilaterali, ma la via è ancora molto lunga. In due settori soprattutto, Berna e Bruxelles stanno conducendo negoziati su altri accordi: In quanto paese situato al centro dell’Europa, nonché importante produttore di elettricità, la Svizzera occupa una posizione centrale nel mercato dell’elettricità europeo liberalizzato. Le due parti aspirano quindi a concludere un accordo sul transito dell’elettricità. L’aumento del libero scambio nel settore agroalimentare è anch’esso oggetto di negoziati. Si tratta di sopprimere i dazi doganali protezionistici e i contingenti e di armonizzare le prescrizioni in materia di produzione. L’incarto è contestato in politica interna: i favorevoli prevedono prezzi al consumo inferiori, i contrari temono per l’esistenza di numerosi agricoltori. Accanto a questi, anche altri incarti meno importanti so- no in discussione. Essi derivano per la maggior parte dallo sviluppo del diritto dell’UE. Un accordo-quadro sui negoziati bilaterali è all’ordine del giorno da tempo per poter avviare in modo giudizioso eventuali adeguamenti delle leggi svizzere indotti da nuove disposizioni dell’UE. Si tratta di un dialogo istituzionalizzato che andrebbe al di là dei gruppi di esperti che esistono già in alcune specialità. La ministra degli affari esteri Micheline Calmy-Rey ha riportato sul tappeto questo accordo dopo la votazione dell’8 febbraio, ma le reazioni delle parti sono state piuttosto fredde. Numerosi politici temono che l’UE abbia l’intenzione di servirsene affinché la Svizzera integri automaticamente la sua legislazione. Questo farebbe in fin dei conti del nostro paese una specie di membro B dell’UE. Negoziati senza negoziare L’incarto più spinoso nei rapporti tra Berna e Bruxelles non è oggetto di negoziati ufficiali: la tassazione delle società europee in Svizzera. Da tempo numerosi paesi dell’UE non vedono di buon occhio la tassazione diversa secondo i Cantoni e in parte molto debole per le società bucalettere, cioè quelle società che hanno un indirizzo in Svizzera, ma nessun dipendente. Inoltre, l’UE critica la disuguaglianza di trattamento delle società holding nazionali ed estere in Svizzera. Le prime non possono esercitare nessuna attività commerciale propria, le seconde sono invece autorizzate. Questo permette di generare utili nell’UE, ma di essere tassati nel paradiso fiscale svizzero. Lanciando un ultimatum, Bruxelles esige la soppressione di questi privilegi fiscali, poiché trasgredirebbero l’accordo di libero scambio del 1972. Senza concessione su questo punto, l’UE ha avvertito che non farà avanzare gli altri temi in discussione. La Svizzera contesta un rapporto con l’accordo del 1972 e non vuole neppure negoziare un sistema di tassazione con autonomia cantonale. Il Consiglio federale è tuttavia pronto a fare concessioni all’UE attraverso riforme autonome. Nel dicembre ha quindi avanzato una serie di proposte: soppressione delle società bucalettere, divieto di attività commerciale delle holding estere. Restano sospese soltanto le ripercussioni che queste misure avrebbero sulla piazza economica e la questione a sapere se possano bastare per calmare gli spiriti nell’UE. René Lenzin 10 N. 5 maggio 2009 87mo Congresso degli Svizzeri all’estero – Lucerna, dal 7 al 9 agosto 2009 «Gli Svizzeri all’estero: una ricchezza per il nostro paese?» In che cosa consiste l’arricchimento per la Svizzera dovuto al fatto di avere circa il 10% della propria popolazione che vive all’estero? I nostri concittadini espatriati portano un valore aggiunto al nostro paese in termini di immagine, di reputazione e di rete globale di networking? Si considerano essi stessi come ambasciatori del nostro paese e dei suoi valori? L’87mo Congresso degli Svizzeri all’estero affronterà tutte queste tematiche. Adottando il tema “Gli Svizzeri all’estero: una ricchezza per il nostro paese?” il congresso si svolgerà dal 7 al 9 agosto 2009 nel nuovissimo centro dei congressi del Museo dei trasporti di Lucerna. In un mondo globalizzato in cui i legami d’interdipendenza fra gli esseri umani, le loro attività economiche e i sistemi politici sono sempre più intensi, gli Svizzeri all’estero sono, a non averne dubbio, una ricchezza per il nostro paese! Prestigiosi conferenzieri illustreranno, 87mo Congresso degli Svizzeri all’estero, dal 7 al 9 agosto 2009, al Museo dei trasporti di Lucerna in occasione di brevi interventi e di una tavola rotonda, la realtà e i miti che circondano l’apporto degli Svizzeri all’estero al nostro paese. Claude Beglé, ex dipendente del CICR, di Nestlè e di Philip Morris e attuale presidente del consiglio d’amministrazione della Posta, è stato uno Svizzero all’estero durante trent’anni, pur lavorando per aziende svizzere. Verrà a parlarci della sua esperienza su questo tema in occasione del discorso d’apertura del congresso. Accoglieremo anche il presidente di Svizzera Turismo, il signor Jürg Schmid, nonché la cancelliera della Confederazione signora Corina Casanova, per citarne soltanto due. L’87mo Congresso degli Svizzeri all’este- ro, che si svolgerà nel quadro incantevole della città di Lucerna, si rivolgerà tanto allo spirito quanto al cuore e al palato. Una visita del Museo svizzero dei trasporti permetterà di vedere le realizzazioni rese possibili grazie al soggiorno all’estero di alcuni dei nostri compatrioti. Infine, la domenica sarà l’occasione di meglio scoprire Lucerna e la sua regione: i partecipanti potranno, a scelta, scoprire la città di Lucerna e le sue meraviglie, oppure effettuare un giro in battello sul lago dei Quattro Cantoni, seguito da un pranzo sul Rigi. L’87mo Congresso promette di essere appassionante! Troverete più ampie informazioni sul congresso sul nostro sito internet: www.aso. ch/it/Offerte Intervista a Lucas Maissen, responsabile dei campi per la Fondazione Luoghi ideali per allacciare amicizie universali Che bello poter giocare… anche con Lucas, il monitore! La Fondazione per i ragazzi svizzeri all’estero (FRSE) offre ogni anno a circa 350 ragazzi svizzeri all’estero l’occasione di conoscere meglio la loro patria e di allacciare così con essa un rapporto positivo. Da dieci anni Lucas Maissen dirige i campi aperti ai ragazzi svizzeri del mondo intero. In questa intervista ci fa conoscere i risvolti della sua ricca esperienza. Domanda: Da dieci anni lei lavora come responsabile del campo per la Fondazione dei ragazzi svizzeri all’estero. Cos’è che l’ha motivata? Lucas Maissen: Sono stato attivo negli scouts durante numerosi anni e ho potuto acquisire una vasta esperienza di inquadramento. Dieci anni fa, quando un amico mi ha parlato dei campi della FRSE, mi sono sentito subito interessato. Consideravo il multiculturalismo e la diversità delle lingue dei campi come una sfida interessante. Che cosa rappresenta per lei questo compito già quasi onorifico? In primo luogo lavorare con dei ragazzi e dei giovani mi procura molta gioia. E’ un’idea unica quella di riunire giovani dagli orizzonti tanto diversi in uno stesso luogo. Per me ciò significa che si sono superate le frontiere del pensiero nazionale. Nei campi abbiamo una comunità mondiale vivente. Non vi è nessuna differenza tra i poveri e i ricchi. I ragazzi danno prova di una franchezza senza pregiudizi: potrebbero essere un buon modello per tutti noi adulti. Che cosa possono vivere i ragazzi nei campi, quali esperienze possono maturarne? ni azio m r Info OSE I ragazzi possono divertirsi, creare e vivere molte cose. Imparano nel contempo a meglio conoscere il loro paese d’origine, ma anche altre culture. Offriamo ai ragazzi numerose esperienze nella natura, organizziamo bivacchi e dormiamo talvolta nelle tende. Permettiamo ai ragazzi di evadere dal quotidiano spesso regolamentato. Qui possono fare molto, ma devono poco. Spesso hanno la possibilità di scegliere fra vari programmi. Proponiamo ai ragazzi esperienze appassionanti e intense, trasformando per esempio una passeggiata in una misteriosa caccia al tesoro. Le esperienze più durevoli per i ragazzi sono tuttavia le amicizie universali che si creano durante i campi e che persistono spesso attraverso gli anni e nonostante le grandi distanze. Trasmettete ai partecipanti dei campi un’immagine particolare della Svizzera? In quale misura marcate la loro immagine della patria? Molto avviene in modo automatico nel quotidiano dei campi. La pulizia del nostro paese è per esempio trasmessa dal fatto che possiamo bere l’acqua del rubinetto senza esitare. Trasmettiamo ai ragazzi valori come la durabilità, utilizzando prodotti della regione per i pasti o separando i rifiuti. Spesso i ragazzi svizzeri all’estero hanno un’immagine idealizzata della loro patria: di un paese nel quale il latte e il miele scorrono in abbondanza. Per questo speriamo anche di permettere loro di avere una visione critica e sfumata della Svizzera. Il folclore è importante ai nostri occhi, ma vogliamo mostrare che la Svizzera è molto di più che non soltanto cioccolato o formaggio. Valori quali la nostra cultura al dialogo e al compromesso devono anche rimanere impressi nella loro immagine personale della Svizzera. Che cosa pensa della forza del legame che unisce i ragazzi svizzeri all’estero alla Svizzera? Dipende in primo luogo dai genitori. Numerosi ragazzi ne sanno molto sulla Svizzera e parlano regolarmente una lingua nazionale. I ragazzi svizzeri all’estero sono fieri della loro origine, ma anche di possedere un passaporto svizzero. Sono capaci di fare la distinzione tra la loro identità svizzera e il loro paese d’origine. Si sente che i ragazzi svizzeri tra di loro hanno un legame speciale, dal momento che hanno tutti le stesse radici? Ne risulta certamente un denominatore comune predefinito, una base naturale che collega e crea una certa franchezza. Penso tuttavia che siano soprattutto le esperienze comuni indimenticabili che marcano in fin dei conti le amicizie di lunga data. In quale misura i campi della FRSE sono contraddistinti dai differenti orizzonti linguistici? In generale la lingua in quanto mezzo di comunicazione è sovrastimata dagli adulti. I ragazzi sviluppano il loro proprio linguaggio. Essi comunicano attraverso i gesti, le mimiche o i disegni. I ragazzi sono aperti, vanno gli uni verso gli altri e trovano sempre un mezzo per comunicare, anche se non parlano la stessa lingua. Lei costata un’evoluzione particolare dei ragazzi svizzeri all’estero a causa di questo mondo sempre più globalizzato? Costato che a causa delle tecnologie dell’informazione sempre più avanzate, è diventato sempre più facile intrattenere amicizie universali. Notiamo anche che i ragazzi sono più informati a proposito della Svizzera, grazie a Internet, e che, in questo modo nascano meno clichés. Ma le nuove tecnologie hanno pure degli inconvenienti: attraverso il loro telefono portatile, i ragazzi restano sempre in contatto con il loro “quotidiano”, anche durante i campi, e non possono quindi tuffarsi intensamente nella comunità del campo. Qual è la sua più bella esperienza in occasione di un campo? Ce ne sono molte. Ma quelle che ricordo con maggior piacere sono le esperienze semplici: quando un ragazzo è profondamente impressionato, poiché può raccogliere erbe nel bosco e ammirare per la prima volta le stelle nel cielo notturno. Ci vuole così poco per essere felici. Senza dimenticare le amicizie universali che nascono ogni volta e che mi incoraggiano a continuare sempre. Intervista di Viviane Aerni ❑ Sono interessato(a) al prossimo Congresso degli Svizzeri all’estero, ma non ho ancora un collegamento Internet. Vogliate inviarmi, nella primavera 2009, i documenti per l’iscrizione all’87mo Congresso degli Svizzeri all’estero (dal 7 al 9 agosto 2009 a Lucerna) per posta, al seguente indirizzo: Nome/Cognome Indirizzo Paese/NAP/Luogo E-mail: Vogliate scrivere in caratteri leggibili e rinviare il tagliando completato a: Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE), Dipartimento comunicazione, Organizzazione del congresso, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna. Per risparmiare tempo e l’affrancatura, potete anche contattarci direttamente per e-mail: [email protected] Le informazioni più recenti concernenti il Congresso sono pubblicate regolarmente anche su www.aso.ch/ it/offerte. Vale perciò la pena di visitare il nostro sito di tanto in tanto. Offerte per i giovani Svizzeri all’estero a partire dai 15 anni L’OSE centro competente per questioni dei giovani L’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) mette in rete i giovani ed è interessata alla creazione di un legame forte con la Svizzera. L’OSE informa e consiglia i giovani, difende i loro interessi e propone loro un’offerta attrattiva di vacanze e di formazione in Svizzera. Swiss Camps I campi dell’OSE entusiasmano i giovani Svizzeri all’estero nel mondo intero. Meta di vacanze privilegiate la Svizzera offre numerose occasioni di praticare uno sport. Negli Swiss Camps, i responsabili delle squadre godono di una formazione sportiva adeguata ai giovani e possono offrire ai partecipanti lezioni di sport di alto livello. Durante questi campi l’OSE trasmette informazioni attuali e utili sulla cultura, la geografia, la storia, la politica e le società svizzere. Un programma-quadro divertente tende a creare un’atmosfera distesa, ideale per allacciare amicizie internazionali. La prossima estate l’OSE accoglierà circa 120 giovani nei due campi di Leukerbad (Losche-les-Bains). I partecipanti effettueranno escursioni nelle magnifiche montagne del Vallese. In gruppi, i giovani praticheranno sport quali l’escursione, il mountain-bike, sport con la palla, le scalate o sport acquatici. Alcuni “ateliers”, visite di musei e una grande festa sono pure in programma. Le date dei campi sono le seguenti: Leukerbad (Losche-les-Bains) 1: dal 19 al 31 luglio 2009 Leukerbad (Losche-les-Bains) 2: dal 2 al 14 agosto 2009 L’OSE si rallegra di poter accogliere alcune facce nuove nei campi estivi polisportivi. Offerte di formazione La Svizzera è un piccolo paese, ma ha molte cose da far scoprire a chi ha sete di conoscenze. L’OSE si augura di poter risvegliare presso i giovani cittadini all’estero la voglia di familiarizzarsi sempre di più con il paese dei loro avi. Di una durata di due settimane, il corso di lingue dell’OSE si rivolge ai giovani che non hanno o hanno poche conoscenze di Segue a pagina 11 Rinnovo del CSE per il periodo 2009-13 Il Consiglio degli Svizzeri all’estero (CSE) è l’organo rappresentativo degli Svizzeri all’estero. Esso rappresenta e difende gli interessi di tutti gli Svizzeri emigrati presso gli ambienti politici svizzeri. Il ruolo del CSE è quindi fondamentale per la difesa degli interessi dei 700’000 Svizzeri all’estero. I delegati che siedono nel CSE saranno rieletti per il periodo 2009-2013. Un appello internazionale è quindi rivolto a tutti gli Svizzeri all’estero che desiderano presentarsi nella funzione di delegato nel CSE. Tutte le informazioni complementari sono accessibili sul sito www.aso.ch/it/politica Fate conoscere la Svizzera attorno a voi! L’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) e Svizzera Turismo hanno concluso uno stretto partenariato e, insieme, lavoriamo affinché gli Svizzeri all’estero conservino un legame forte con il nostro paese. Così, nell’ambito di questo partenariato, Svizzera Turismo cerca Svizzere e Svizzeri all’estero impegnati, che amino parlare della loro patria e che ne abbiano spesso l’occasione. Un “Switzerland Promotion Kit” con immagini, presentazioni, film e opuscoli, nonché altre informazioni interessanti sulla Svizzera, saranno inviate gratuitamente ai membri della “Rete Svizzera”. Inoltre, questi membri riceveranno regolarmente informazioni e attualità sulla Svizzera, nonché offerte speciali esclusive. Per diventare membro della “Rete Svizzera”, dovete aprire la pagina Internet seguente e compilare il formulario che si trova sotto la rubrica “Rete Svizzera”, di: www.MySwitzerland.com/aso die der ungen et istet. ation nd n und nösste rgarend erheirt verernaessezder dern, nnöorte en TS en für e EinTiermen die etz en. fgabe ng ür die unterFachberand Maga- ahlichen t er tiolgt in Spen- Zur Bekämpfung einer Zweiklassengesellschaft in der Schweiz Das Initiativkomitee «Für eine Solidaritätsabgabe» hat im Februar 2006 die eidgenössische Volksinitiative «Für eine SoliOfferte per i giovani Svizzeri all’estero a partire dai 15 anni daritätsabgabe(gegen eine Zweiklassengesellschaft)» lanciert (siehe «Schweizer Revue» 3/06). Diese verpflichtet Kantone und Gemeinden, finanziell schwache Bevölkerungsgruppen zu unterstützen. L’OSE centro competente per questioni dei giovani Die Volksinitiative sieht eine Änderung der schweizerischen Bundesverfassung vor. Ein neuer Artikel 128a soll festlegen, dass Kantone und Gemeinden finanziell schwache Bevölkerungsschichten – wie etwa kinderreiche Familien – schützen. Dies soll geschehen, indem sie Risiken und Folgen von Arbeitslosigkeit und Armut bekämpfen und die Krankenkassenprämien durch Zuschüsse senken oder aufheben. Für die Finanzierung dieser Massnahme soll der Bund eine progressiv gestaltete Solidaritätsabgabe festlegen. Diese richtet sich nach den jährlichen Einkommen von Privaten und den jährlichen Reingewinnen von Firmen. Der Ertrag dieser Abgabe soll nach einem vom Bund festzulegenden Schlüssel auf die Kantone verteilt werden. Diese haben die Mittel zweckgebunden zu verwenden: So sollen sie damit die Arbeitslosigkeit und Armut bekämpfen und diesen vorbeugen, die Ausbildung der untersten Bevölkerungsschichten verbessern und die Krankenkassenprämien senken. Diese Initiative können Sie noch bis zum 28. September 2007 unterzeichnen. VOLKSINITIATIVEN Seit der letzten Ausgabe ist folgende Volksinitiative lanciert worden: Partecipanti entusiaste dell’Azione 72 ore. ■ «Prävention statt Abzockerei - Für eine Neuausrichtung der Tabaksteuer (Tabakinitiative)»; bis 12. Juni 2008 Continua da pagina 10 Corso di tedesco a Zurigo: Unter der Seite www.admin.ch/ch/d/pore/vi/vis_1_3_1_1.html dal 6 al 17 luglio 2009 können Sie die Unterschriftenbogen der hängigen Initiativen herununa delle lingue nazionali. I corsi sono es- Corso di francese a Neuchâtel: senzialmente basati sulla conversazione. dal 6 al 17 luglio 2009 terladen. Tendono a far vivere una prima esperienCorso di tedesco a Lucerna: za valorizzante e a risvegliare la curiosità dal 3 al 14 agosto 2009 per tuffarsi nell’apprendimento della lingua URNENGANG straniera. I partecipanti seguono un cor- L’OSE si rallegra di poter chiacchierare 17. Juni 2007 soEidgenössische ogni mattina. DaVolksabstimmung due a tre volte per vom in tedesco o in francese con dei giovani settimana, il pomeriggio, l’OSE organizza compatrioti. Datum der Nationalratswahlen 2007: 21. Oktober escursioni e attività collettive. Dopo il Congresso degli Svizzeri all’estero a Lucerna sul tema: “Gli Svizzeri all’estero, Le date dei corsi linguistici sono le seuna ricchezza per il nostro paese?”, l’OSE guenti: VERANT WOR TLIC H FÜR DIE OFFIZIELLEN EDA-INF propone ORMATIONEN: ai giovani un seminario durante il Corso di francese a Friburgo: quale i partecipanti possonoBERN chinarsi intenG ABRIEL A BRODBEC K, AUSL ANDSC HWEIZERDIENS T/EDA , C H-3003 dal 22 giugno al 3 luglio 2009 samente sulla questione a sapere come gli Inserat 11 N. 5 maggio 2009 Un’iniziativa chiede un adeguamento ni azio m r Info OSE Svizzeri all’estero possano contribuire a dare un’immagine positiva della Svizzera nel mondo. Naturalmente i giovani scopriranno Lucerna e la Svizzera centrale, riceveranno informazioni sul sistema di formazione in Svizzera e prenderanno attivamente parte al congresso. Il seminario avrà luogo dal 2 al 9 agosto 2009 a Lucerna. L’OSE avrebbe piacere che i giovani Svizzeri prendano la parola al Congresso degli Svizzeri all’estero. Famiglie ospitanti L’OSE mantiene una grande rete di contatti con famiglie ospitanti svizzere che accolgono giovani durante periodi da due a quattro settimane. Queste famiglie sono interessate a uno scambio con persone del mondo intero e offrono ai giovani l’alloggio e i pasti. In generale il soggiorno in famiglia ospitante è combinato con un’offerta di formazione. Rimane tuttavia un tempo sufficiente per fare la conoscenza della famiglia ospitante e allacciare nuove amicizie. Organizzazione degli Svizzeri all’estero • Servizio giuridico • Servizio dei giovani • AJAS Associazione per l’incoraggiamento dell’istruzione dei giovani Svizzeri e delle giovani Svizzere all’estero • CSSE Comitato per le Scuole svizzere all’estero • FRSE Fondazione per i ragazzi Svizzeri all’estero OSE, Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna Tel. +41 31 356 61 00 Fax +41 31 356 61 01 www.aso.ch Nuova legge sulle armi nello Spazio Schengen Nell’ambito degli adeguamenti agli accordi di Schengen, la Svizzera sta rivedendo alcune sue leggi. Tra queste anche la legge che disciplina l’acquisto e il possesso di armi per i cittadini residenti all’estero. In particolare, nella nuova versione della legge sulle armi è stato introdotto l’articolo 9a. In base agli accordi di Schengen, le persone domiciliate in uno degli Stati Schengen devono presentare un’attestazione ufficiale del loro Stato di domicilio per essere legittimate all’acquisto di un’arma. In passato la legge sulle armi prevedeva un’eccezione per gli Svizzeri domiciliati all’estero in base alla quale il permesso d’acquisto di armi doveva essere rilasciato dall’autorità competente del Cantone in cui l’arma era stata acquistata (art. 8 cpv. 3 LArm). Il consigliere nazionale Reymond André ha depositato il 18 marzo 2009 un’iniziativa parlamentare che chiede di modificare l’art. 9a della legge, almeno per i cittadini Svizzeri residenti nei paesi non facenti par- te dell’accordo di Schengen. Egli chiede perciò di ripristinare la disposizione precedente per i cittadini residenti al di fuori di un paese della zona di Schengen. Gli Svizzeri d’Italia non sono direttamente interessati da questa iniziativa, ma dovranno comunque adeguarsi alle nuove disposizioni nel caso in cui vogliano, per esempio, procurarsi un’arma in Svizzera. Raccomandiamo ai corrispondenti di inviare i testi e anche le fotografie (non quelle piccole di internet), nella misura massima possibile, attraverso la posta elettronica. L’indirizzo è: [email protected] 12 N. 5 maggio 2009 Notizie in breve dalla Svizzera Cioccolato. Il cioccolato non conosce crisi. Nel 2008 le 18 aziende svizzere produttrici di cioccolato (ChocoSuisse) hanno superato i record di vendita per la quinta volta consecutiva, con una cifra d’affari di 1,8 miliardi di franchi, in progressione del 9,3% in un anno. Sono state vendute circa 185’000 tonnellate di cioccolato l’anno scorso. Ghiacciai. I ghiacciai alpini non si ritraggono soltanto in lunghezza, ma anche in spessore. In Svizzera il ghiaccio si è particolarmente ridotto di 1,3 metri al Silvretta (GR) e di 1,7 metri al Gries (VS) nel 2007. Hockey. I Zurigo Lions hanno vinto la Champions League di hockey di fronte ai Russi del Metallurg Magnitogorsk. Dopo un percorso esemplare, gli Zurighesi sono perfino riusciti a battere i Finlandesi dell’Espoo Blues. Banche. Mentre si scatena la polemica per il versamento di 2 miliardi di bonus, l’UBS annuncia una perdita di 20 miliardi di franchi nel 2008, di cui 8,1 nel solo quarto trimestre. Le uscite nette di capitale sono state di 85,8 miliardi nei tre ultimi mesi del 2008 e hanno raggiunto 226 miliardi lungo l’arco dell’anno. Il Credit Suisse, dal canto suo, ha perso 8,2 miliardi di franchi nel 2008. Trasporti pubblici. Secondo l’Unione sindacale svizzera (USS), il paese deve trarre profitto dalla recessione per sviluppare i trasporti pubblici. Le capacità di trasporto ferroviario e di agglomerazione hanno raggiunto limiti fisiologici, cosa che viene certamente confermata dai pendolari che li utilizzano ogni giorno. Tra i rimedi proposti dall’USS figurano investimenti pubblici di almeno cinque miliardi di franchi. Disoccupazione parziale. La ministra dell’economia Doris Leuthard ha anticipato una delle domande dell’USS concernenti l’aumento della durata della disoccupa- zione parziale da 12 a 18 mesi. Questa misura è entrata in vigore il 1. aprile. Riconoscimento. Moritz Leuenberger ha ricevuto lo “European Railway Award” che ricompensa la sua politica ferroviaria e in particolare il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Albert Einstein. Albert Einstein è lo Svizzero più celebre di tutti i tempi, secondo il sondaggio realizzato dalla „SonntagsZeitung“. Il premio Nobel per la fisica naturalizzato in Svizzera nel 1901 è oggetto di un’esposizione permanente dal 2005 nel Museo storico di Berna. Tangenziale ovest a Zurigo. Dopo 38 anni di attesa, il 4 maggio viene aperta al traffico la nuova tangenziale ovest, che permetterà di raggiungere la A1 e l’aereoporto di Kloten, senza dover attraversare la città. I lavori erano iniziati nel 1996 ed erano costati poco meno di 3 miliardi. Il Davos vince il campionato. La squadra grigionese di disco su ghiaccio del Davos si è aggiudicata il titolo di campione svizzero per la 29ª volta. La vittoria dei grigionesi sugli irriducibili avversari del Kloten è stata piuttosto faticosa poiché si è estesa a ben sette gare, alcune delle quali vinte soltanto nei tempi supplementari. L’accesso a questa finale è stato molto faticoso per i grigionesi, che sono riusciti a superare il Lugano, pure nella settima gara. Dal canto suo il Kloten ha battuto il Friborgo. Poco dumping salariale. Soltanto l’8% delle ditte straniere che lavorano in Svizzera, grazie alla libera circolazione nell’ambito dell’UE, praticherebbero salari inferiori a quelli svizzeri. Lo rende noto il SECO, sulla base delle indicazioni fornite dai cantoni e dalle commissioni di sorveglianza delle misure di accompagnamento. Esperienza Svizzera Idee per un’estate in Svizzera L’estate in Svizzera: il termine evoca paesaggi suntuosi e variegati, panorami montagnosi affascinanti, laghi trasparenti che invitano alla pratica degli sport nautici e innumerevoli possibilità di organizzare il tempo libero. Attivi per strada La Svizzera è un paradiso naturale per gente attiva e SvizzeraMobile è il pianificatore di itinerari ideali per le più belle escursioni. SvizzeraMobile vi propone i migliori circuiti per “mountainbike”, per passeggiate, per “skater”, bicicletta e canoa. Attraversano tutte le regioni del paese e sono adatte a tutti i gusti e a tutti i livelli. Su www.MySwitzerland.com/aso ( rubrica SvizzeraMobile) troverete tutti gli itinerari collegati con i trasporti pubblici, le mete di singole tappe, le curiosità, gli alberghi e i servizi più utili. Swiss Trails rende la rete di percorsi di SvizzeraMobile facilmente utilizzabile. Oltre 500 possibilità di alloggio di varie categorie possono essere riservate via Swiss Trails e sono tutte collegate fra di loro per mezzo di trasporti quotidiani e individuali dei bagagli. Inoltre si può per esempio noleggiare una bicicletta in qualsiasi luogo di tappa, anche se non c’è nessuna stazione di noleggio nelle vicinanze. Swiss Trails trasporta le biciclette nel luogo da voi desiderato Scoprire i parchi naturali e il patrimonio mondiale dell’Unesco È un fatto noto al di là delle frontiere nazionali: la Svizzera possiede un celebre parco nazionale in altitudine, in Engadina. Ma sapete che quasi ogni regione conta almeno un parco naturale? Anche qui la fauna e la flora possono svilupparsi in modo naturale, senza interventi umani. E ognuno di questi parchi sorprende per le sue particolarità: tracce di milioni di anni fa, piante rare o vedute mozzafiato. I nuovi viaggi nella “natura” permettono agli ospiti di vivere attività che rispondono ai loro bisogni, nonché di godere di esperienze gastronomiche di prim’ordine. Ma durante questi viaggi essi potranno soprattutto vivere la natura in maniera attiva, visitare i parchi e i siti classificati nel patrimonio mondiale dell’Unesco ed informarsi sulle caratteristiche della natura. I più begli itinerari panoramici svizzeri Il culmine di ogni viaggio attraverso la Svizzera è un’escursione in uno dei meravigliosi e celebri itinerari panoramici. Approfittate della vista dalla finestra panoramica di un treno, dal ponte di un batello o da un’autopostale e scoprite le bellezze naturali della Svizzera in modo da conservarne un bellissimo ricordo. Viaggiate con il Glacier Express da San Moritz a Zermatt e apprezzate i fantastici paesaggi a bordo delle nuove carozze panoramiche. Oppure scoprite le bellezze della Svizzera centrale, dell’Oberland bernese e della regione del Lemano in occasione di un viaggio con la Golden Pass Line. Troverete più ampie informazioni su www.MySwitzerland.com/aso. Alberghi tipicamente svizzeri Il servizio un po’ più personalizzato, l’atmosfera autentica, la gastronomia sempre sorprendente: il tutto “tipicamente svizzero” non è una vaga promessa, ma la distinzione di una tradizione alberghiera particolarmente svizzera. Qui l’ospite non viene semplicemente alloggiato in un ambiente originale svizzero. Qui approfitta anche dei migliori consigli diretti per le escursioni. Che si tratti di una romantica capanna alpina, di un affascinante alberghetto o di un hotel di lusso: qui vi troverete sicuramente al settimo cielo. Il loro carattere unico sta nella diversità: troverete questi “alberghi tipicamente svizzeri” sparsi in tutto il paese. Tutti diversi gli uni dagli altri, ma tutti improntati al carattere della rispettiva regione. I nostri alberghi sono sempre situati nei posti migliori e la loro personalità è altrettanto variegata dell’intero paese. di Meiringen, passando dal Vacherin friburghese. Le cantine sono rifornite delle migliori produzioni regionali: l’allettante Petite Arvine vallesana, lo stuzzicante Saint Saphorin vodese o il più complesso Pinot Noir dei Grigioni. Concorso Vivete un momento di Svizzera autentica e vincete una settimana di vacanze in uno degli alberghi tipicamente svizzeri. Volete saperne di più? Appuntamento su www.MySwitzerland.com/aso Delizie della regione Autentica quanto gli edifici: la loro cucina. Infatti, sulla tavola si ritrova quanto offre il paese. E naturalmente ciò che è più tipico della regione: dallo sminuzzato di vitello alla zurighese, alla meringa Suggerimenti di Svizzera Turismo: sul sito www.MySwitzerland.com/aso troverete l’offerta forfetaria del mese, nonché l’iscrizione per «Rete Svizzera». Iscrivendovi entro il 31 luglio 2009, parteciperete automaticamente al sorteggio per tentare di vincere un week-end in uno degli “alberghi tipicamente svizzeri”. Troverete altre informazioni interessanti e offerte attraenti di Svizzera Turismo nella nostra Newsletter. Abbonatevi su www.MySwitzerland.com/aso Accordo di partenariato fra Svizzera Turismo e l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) Auslandschweizer-Organisation Organisation des Suisses de l’étranger Organizzazione degli Svizzeri all’estero Organisaziun dals Svizzers