EUROPA informa Newsletter quindicinale a cura di EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E.Mach ALL’INTERNO ISTITUZIONI -Presidenza al Belgio -Trasparenza UE CITTADINI -Roaming più basso -Diritti dei passeggeri AGRICOLTURA -In vigore il nuovo logo biologico GIOVANI -Record “Erasmus” -Disegni e musica TURISMO -A tutta bici Fondazione E.Mach Commissione europea DG Comunicazione Anno 14 n° 14 del 7 luglio 2010 – 304 Strategia “Europa 2020” Il 17 giugno il Consiglio europeo ha adottato la strategia “Europa 2020” confermando i cinque obiettivi principali e dando il suo avvallo politico agli orientamenti per le politiche economiche e occupazionali, che saranno adottati in seguito alla formulazione del parere da parte del Parlamento. Gli Stati membri dovranno quindi agire per attuare le loro strategie in merito, in collaborazione con la Commissione e tutte le politiche dell’UE, che dovranno essere orientate al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2020, riferendosi in particolare alla PAC e alla Politica di Coesione. L’avanzamento del fenomeno di globalizzazione e la crisi scoppiata nel 2008, che ha colpito anche l’UE, ha portato alla luce nuove sfide, quali la concorrenza con le economie dei Paesi emergenti (Cina e India), la necessità di correggere le finanze mondiali e l’urgenza di affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico, l’uso delle risorse energetiche e diversi problemi ambientali. La Commissione si è attivata per elaborare una strategia a lungo termine che preveda un modello alternativo di crescita e sviluppo per tutta l’Unione. A fronte degli eventi accaduti, oltre alle misure immediate per far fronte alle problematiche che si sono generate, l’UE ha ritenuto opportuno elaborare un programma di riformulazione delle politiche, che consenta all’Europa di uscire dalla situazione critica e quindi di ricollocarsi in maniera forte a livello internazionale, senza ricadere nelle problematiche precedenti. Il documento analizza i punti di debolezza del sistema economico europeo e formula una programmazione atta a modificare il modello di sviluppo. Solo attraverso l’elaborazione di un nuovo modello di sviluppo l’UE potrà uscire dalla crisi e ritrovarsi competitiva a livello internazionale. “Europa 2020” si fonda su 3 priorità strategiche: 1. Crescita intelligente: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione 2. Crescita sostenibile: promuovere un’economia più efficiente, più verde e competitiva 3. Crescita inclusiva: promuovere un’economia ad alto tasso di occupazione Gli obiettivi I cinque obiettivi della strategia sono: • nell’UE, il 75% delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni deve avere un lavoro; • il 3% del PIL dell’UE deve essere investito in ricerca e innovazione; • i traguardi 20/20/20 (ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 20% rispetto a quelli del 1990; portare al 20% la quota di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale di energia; puntare ad un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica) in materia di clima ed energia devono essere raggiunti. Nel documento del Consiglio è stato aggiunto “L’UE si è impegnata a prendere la decisione di passare entro il 2020 ad una riduzione del 30% rispetto ai livelli del 1990 come offerta condizionale, nel quadro di un accordo globale e completo per il periodo successivo al 2012, a condizione che altri Paesi sviluppati si impegnino ad analoghe riduzioni delle emissioni e i paesi in via di sviluppo contribuiscano adeguatamente in funzione delle loro responsabilità e capacità rispettive”; • il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato • 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà. Gli Stati membri dovranno poi trasporre questi obiettivi nelle loro politiche interne, individuare le problematiche principali e avviare una programmazione ad hoc, in stretta collaborazione con la Commissione. Le iniziative faro Gli obiettivi fissati hanno una portata molto ampia e, per poter favorire la loro implementazione, serviranno una serie di iniziative a livello nazionale, europeo e mondiale. La Commissione ha quindi presentato delle iniziative faro per avviare i processi relativi a ogni tematica: • “L’Unione dell’Innovazione”: per migliorare le condizioni generali e l’accesso ai finanziamenti alla ricerca, in modo che i nuovi prodotti e servizi portino ad un aumento dell’occupazione; • “Youth on the move” per migliorare l’efficienza dei sistemi di insegnamento e aiutare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro; • “Un’agenda europea del digitale”: per accelerare la diffusione della banda larga in tutto il territorio; • “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse”: per favorire il passaggio ad un’economia a basse emissioni, l’utilizzo di energie rinnovabili, promuovere l’efficienza energetica; • “Una politica industriale per l’era della globalizzazione”: favorire lo sviluppo di una base industriale forte e sostenibile; • “Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro”: modernizzare i mercati occupazionali e permettere alle persone di aggiornare le proprie competenze nell’arco della vita, anche attraverso la mobilità dei lavoratori; • “La Piattaforma europea contro la povertà”: per garantire la coesione sociale e territoriale, in modo che i benefici offerti dall’aumento dell’occupazione siano distribuiti equamente e che i cittadini a rischio o in condizioni di povertà possano avere stili di vita dignitosi e partecipare alla vita civile. Gli strumenti Gli strumenti in mano all’UE saranno tutti imperniati al conseguimento degli obiettivi prefissati. Ad ogni modo la Commissione ha individuato come priorità immediata la definizione di una strategia di uscita valida, attraverso la riforma del sistema finanziario, il risanamento del bilancio e l’intensificazione del coordinamento con l’Unione Economica e Monetaria. Fondamentale per il successo del Programma sarà l’impostazione di una governance economica più forte. La strategia sarà quindi imperniata su due pilastri: la combinazione tra priorità e obiettivi; le relazioni sui singoli Stati che aiuteranno questi ultimi ad elaborare strategie per riequilibrare le finanze pubbliche e imboccare la strada della crescita sostenibile. L’UE adotterà orientamenti integrati per raggiungere priorità e obiettivi, mentre agli Stati verranno indirizzate raccomandazioni specifiche. Contemporaneamente si svolgeranno le relazioni sulla Strategia “Europa 2020” e la valutazione del patto di stabilità. Il Consiglio europeo ha la piena titolarità della Strategia, mentre la Commissione valuterà i progressi fatti, agevolerà gli scambi politici e presenterà proposte per orientare le diverse azioni. Il Parlamento europeo avrà invece la funzione di mobilitatore dei cittadini e di colegislatore nella formulazione delle iniziative. Questo sistema di partenariato dovrà estendersi anche a tutti i comitati UE, alle Istituzioni nazionali, locali, le parti sociali, la società civile. Presidenza UE al Belgio ISTITUZIONI Il 1° luglio 2010 la presidenza semestrale del Consiglio dell'Unione europea è passata dalla Spagna al Belgio. La nuova presidenza proseguirà il lavoro in “trio” programmato di comune accordo per diciotto mesi da Spagna, Belgio e Ungheria (la quale succederà alla presidenza a partire dal 1° gennaio 2011). Le tematiche che domineranno i sei mesi della presidenza belga sono il futuro dell’economia europea, il riassetto del futuro budget dell’Unione europea, la dimensione sociale e l’occupazione all’interno del sistema economico, le questioni ambientali, energetiche e climatiche, l’immigrazione, la questione degli asili, l’allargamento dell’UE ad Islanda, paesi balcanici e Turchia. Infine l’attuazione delle novità previste dal Trattato di Lisbona come ad esempio il nuovo corpo diplomatico e la cosiddetta “iniziativa dei cittadini”. Chi ha ricevuto finanziamenti europei? Nei giorni scorsi la Commissione europea ha aggiornato il proprio database on line, pubblico, per fornire i dati di coloro che hanno ricevuto finanziamenti comunitari nel 2009 in settori quali la ricerca, l'istruzione, l'energia, i trasporti e gli aiuti esterni. L’aggiornamento ha fatto così superare le 114 000 voci già presenti in modo anche da consentire maggiori possibilità di ricerca e comprendendo anche informazioni sulle spese amministrative della Commissione. Come ha ricordato Janusz Lewandowski, il Commissario europeo responsabile per il bilancio e la programmazione finanziaria, pochissime amministrazioni pubbliche al mondo sono così all'avanguardia per quanto riguarda la trasparenza finanziaria. Il Sistema di trasparenza finanziaria è stato avviato nel 2008 e fornisce informazioni sui beneficiari delle linee di bilancio gestite direttamente dalla Commissione e dalle sue agenzie esecutive. Si tratta del 20% del bilancio complessivo dell’UE, in quanto il rimanente o riguarda altre istituzioni oppure è gestito a livello nazionale (ricordiamo ad esempio i fondi agricoli, per i quali è tra l’altro operativo un sistema analogo di ricerca dei beneficiari dei fondi). I dati sono accessibili mediante un motore di ricerca su Internet che prevede diversi criteri di ricerca come il paese del beneficiario, la denominazione del programma o l'importo. Dal 1° luglio “roaming” ancora più basso Il “roaming” telefonico è la possibilità di comunicare con i telefoni cellulari da un paese all’altro, utilizzando anche la rete del gestore del paese in cui si viaggia. Questo gestore però fa pagare all’utente l’utilizzo della propria rete. Ad esempio se un cittadino italiano va in Belgio con un cellulare di un gestore italiano e da Bruxelles chiama casa, sulla sua chiamata verrà applicata una tariffa di roaming e un’altra tariffa di roaming sarà applicata al cellulare che riceve la chiamata in Italia. Fino al 2007 queste tariffe erano un po’ “selvagge” e ogni gestore faceva quello che voleva. Il regolamento comunitario del 2007 ha stabilito dei massimali alle tariffe applicabili, oltre ad aver introdotto una maggiore trasparenza. Nel 2009 il regolamento è stato cambiato abbassando ulteriormente i prezzi degli SMS, delle chiamate vocali e della trasmissione dati da un Paese all’altro. E’ stata così introdotta l’Eurotariffa, che fissa il costo massimo per l’invio di un SMS a 0,11 euro (il 60% in meno di quanto costava prima!); il prezzo massimo per una chiamata vocale è sceso a 0,43 eurocent/minuto (-70% rispetto al 2005) e a 0,19 euro/minuto per la ricezione, mentre 1 euro è il costo massimo per l’invio (o la ricezione) di 1 megabyte di dati. Dal 1° luglio di quest’anno questi massimali si sono ulteriormente ridotti, scendendo in particolare a 0,39 euro/ minuto per le chiamate vocali e a 0,80 euro/megabyte per i dati. Un grande successo quindi dell’UE per i consumatori, ma in una sua relazione la Commissione europea lamenta che la concorrenza nel mercato UE del roaming non è ancora abbastanza forte da offrire ai consumatori una miglior scelta e migliori tariffe: le tariffe applicate dai gestori sono infatti quasi sempre al limite più alto imposto dal regolamento comunitario: la media attuale dei costi delle chiamate si attesta sui 0,38 euro/minuto e sui 0,17 euro/minuto per la ricezione delle stesse, valori quindi di poco inferiori ai limiti massimi imposti dall’UE. Il risultato finale che la Commissione europea vuole ottenere è che entro il 2015 la differenza tra le tariffe di roaming e quelle nazionali diventi pressoché nulla, in linea con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea. http://ec.europa.eu/ beneficiaries/fts/ index_en.htm CITTADINI http://ec.europa.eu/ information_society/ activities/roaming/ index_en.htm Diritti del passeggero a portata di mano Ora, grazie a una campagna informativa a livello europeo avviata a fine giugno dalla Commissione europea e che durerà due anni, tutti i viaggiatori potranno accedere più facilmente alle informazioni relative ai diritti di cui possono avvalersi durante i loro spostamenti in treno o in aereo. Sebbene la Commissione negli ultimi anni abbia adottato delle norme per garantire che tutti gli utenti del trasporto ferroviario e aereo possano beneficiare degli stessi livelli di trattamento in tutta l'Unione europea, non tutti i passeggeri sono ben informati sui loro diritti. Per risolvere questo problema, con l'inizio del periodo delle vacanze estive, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie dell’UE verranno affissi dei manifesti che ricordano ai viaggiatori i loro diritti. Ci saranno inoltre a breve a disposizione degli specifici opuscoli mentre è già operativo il sito internet, a giorni consultabile in tutte le 23 lingue ufficiali dell'Unione europea, dove è possibile conoscere i diritti di cui ci si può avvalere ogni qualvolta ci si mette in viaggio con un mezzo pubblico. La campagna informativa, intitolata “I diritti del passeggero a portata di mano”, ci ricorda quindi a che cosa si ha diritto ad esempio in caso di ritardo o di cancellazione di un volo o in caso di smarrimento o danneggiamento dei bagagli o ancora se siamo persone disabili o con problemi di mobilità. La Commissione sta attualmente lavorando per estendere i diritti dei passeggeri ad ulteriori modalità di trasporto, oltre a quelle per le quali sono già in essere (sostanzialmente treno e aereo); in particolare sono state avviate proposte legislative relative ai passeggeri del trasporto marittimo o fluviale e per quanti viaggiano in pullman e se Parlamento europeo e Consiglio si troveranno d’accordo, queste proposte potrebbero essere adottate già entro la fine dell’anno. h t t p :/ / ec . e u r o p a. e u / passenger-rights Successioni in Europa La libera circolazione è uno dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Sono più o meno nove milioni i cittadini europei che usufruiscono oggi di questo diritto vivendo all'estero. Ogni anno nell'UE si aprono circa 450 000 successioni internazionali, per un valore di oltre 120 miliardi di euro. Le famiglie, che sono titolari in un altro paese di beni come la casa o il conto corrente, si scontrano con la diversità delle regole che nei 27 Stati membri dell'UE disciplinano la competenza giurisdizionale e la legge applicabile. Ad esempio, in caso di morte di un cittadino britannico proprietario di una casa nel sud della Francia, come sapere se si applica il diritto successorio francese o quello britannico? Proprio per aiutare i cittadini a conoscere meglio la legge, il consiglio dei notariati dell'Unione Europea, con il sostegno della Commissione europea, ha inaugurato il sito web dedicato in 22 lingue dell'UE e in croato. CITTADINI www.successions-europe.eu In vigore il nuovo logo del biologico Il 1° luglio 2010 sono entrate in vigore le nuove norme europee sull'etichettatura degli alimenti biologici, che prevedono anche l'uso del nuovo logo biologico europeo che dovrà essere apposto sugli alimenti biologici confezionati prodotti negli Stati membri nel rispetto degli standard fissati. Accanto al logo europeo continueranno ad apparire altri marchi privati, regionali o nazionali, mentre il logo europeo sarà opzionale per i prodotti biologici non confezionati oppure per quelli importati. Le nuove norme in materia di etichettatura prevedono anche l'indicazione obbligatoria del luogo di coltivazione o allevamento degli ingredienti e il codice identificativo dell'ente responsabile dei controlli. Gli operatori del settore dispongono di un periodo di transizione di due anni per conformarsi alle nuove regole. Erasmus: record di studenti che studiano all’estero Nel corso dell’anno accademico 2008/09, un numero record di studenti si è recato all’estero per soggiorni di studio o stage presso imprese grazie al sostegno dell’UE nel quadro del programma Erasmus. Secondo i nuovi dati pubblicati, quasi 200 000 studenti universitari hanno ottenuto una borsa di studio per seguire corsi o formazioni all’estero; ciò rappresenta un aumento dell’8,7% rispetto all’anno accademico precedente e significa che oltre due milioni di giovani europei hanno beneficiato del sostegno del programma Erasmus a partire dalla sua creazione, nel 1987. L’aumento maggiore riguarda il numero di studenti che hanno effettuato stage presso le imprese, salito di oltre il 50% rispetto all’anno passato. Inoltre, nel 2009 più di 36 000 addetti del personale degli istituti di istruzione superiore si sono recati all’estero per insegnare o ricevere una formazione in uno dei 31 paesi europei che partecipano al programma Erasmus. Il sostegno di Erasmus non si limita esclusivamente agli studenti e al personale universitario ma interessa altresì la cooperazione fra istituti di istruzione superiore per mezzo di reti, progetti multilaterali e altre misure. Un’attenzione crescente è inoltre rivolta all’apertura verso il mondo delle imprese e la società. Con l’ingresso della Croazia e dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia nel 2009, il numero di paesi partecipanti al programma è ora salito a 33. AGRICOLTURA GIOVANI Disegni per la parità di genere Quattordici bambini di tutto il mondo sono stati premiati nelle settimane scorse quali vincitori del concorso di disegno sulla parità di genere, indetto dalla Commissione europea l’8 marzo 2010, giornata internazionale della donna. Riceveranno un premio di 1 000 euro a testa destinati all’acquisto di libri, computer ed altro materiale didattico e al pagamento di tasse scolastiche o abbonamenti a biblioteche. Sono stati circa 50 000 i bambini tra gli otto e i dieci anni, provenienti da 61 paesi di Africa, Asia, Caraibi, Pacifico, America latina, Mediterraneo e Medio Oriente, nonché del vicinato orientale dell’UE, che hanno illustrato con un disegno la loro visione della parità uomo-donna. La Commissione europea è fermamente impegnata a inserire la parità uomo-donna nella sua cooperazione allo sviluppo. Lo scorso 14 giugno il consiglio “Affari esteri” ha adottato il piano d’azione UE 2010-2015 sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile nella politica di sviluppo. Questo piano, applicabile tanto alla cooperazione allo sviluppo della Commissione europea quanto a quella degli Stati membri, intende accelerare il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio per quanto riguarda la parità uomo-donna e la salute materna e contribuire alla realizzazione di altri obiettivi di sviluppo internazionali connessi all’uguaglianza di genere. http://ec.europa.eu/ europeaid/what/gender/ drawing-competition2010_en.htm Musica contro la povertà In occasione dell’Anno europeo contro la povertà e l’esclusione sociale, il 2 luglio la Commissione europea ha indetto il concorso “Musica contro la povertà” rivolto a giovani europei dai 15 ai 25 anni che sono invitati a concorrere con brani musicali originali dedicati alla lotta contro la povertà nel mondo. Ai vincitori, selezionati tramite il voto online e da una giuria di professionisti, sarà offerta la possibilità di incidere il proprio brano in un vero studio di registrazione e di esibirsi a Bruxelles nel prossimo dicembre, in occasione delle “Giornate europee dello sviluppo”. Oltre a inviare le loro proposte musicali via internet entro il 30 settembre, i partecipanti dovranno esprimere il proprio sostegno a favore di uno degli otto obiettivi di sviluppo del Millennio: eliminare la fame e la povertà estrema, garantire l'istruzione primaria per tutti, promuovere le pari opportunità tra i sessi, ridurre la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’AIDS, la malaria e le altre malattie, garantire la sostenibilità ambientale, sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo. I brani in concorso potranno essere votati online fino al 31 ottobre 2010. I nomi dei due vincitori finali verranno resi noti a novembre: un vincitore verrà eletto tramite il voto online mentre l'altro sarà selezionato da una giuria di professionisti. www.ifightpoverty.eu Un quadro politico per il turismo europeo La Commissione europea ha presentato il 1°luglio una comunicazione sugli obiettivi del turismo. Lo scopo è far sì che l'Europa continui ad essere la prima destinazione turistica mondiale, dopo che nel 2008 ha toccato i 370 milioni di arrivi internazionali, dato che rappresenta più del 40 % della cifra globale. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione, responsabile anche del settore turistico ha ricordato come il Trattato di Lisbona abbia definito per la prima volta un quadro comunitario specifico per il turismo europeo. Questo offre ora la possibilità di elaborare una politica in grado di sfruttare la varietà che il settore turistico europeo può offrire, tanto agli europei quanto ai non europei. Il documento adottato dalla Commissione europea definisce 21 azioni che lanceranno l'industria del turismo europeo nel 21° secolo. Tra le azioni proposte per mantenere il primo posto dell’Europa è previsto il miglioramento della competitività del settore turistico in Europa, la promozione dello sviluppo di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità, il consolidamento dell'immagine e della visibilità dell'Europa come insieme di destinazioni sostenibili e di alta qualità e il potenziamento dell'integrazione del turismo nelle politiche e negli strumenti finanziari UE. TURISMO Comunicazione della Commissione europea n. 352 del 1° luglio 2010 “L’Europa prima destinazione turistica mondiale: un nuovo quadro politico per il turismo europeo In bici senza frontiere linguistiche... Il cicloturismo è sempre più diffuso…ma come fare se ci troviamo in Lituania e vogliamo chiedere un "kit riparazioni"? Oppure in Romania e desideriamo sapere come si dice "onda verde per ciclisti"? O ancora abbiamo bisogno di domandare in arabo se una certa strada "è adatta alle bici"? O stiamo pensando a come l’UE potrebbe cofinanziare la realizzazione di piste ciclabili? Ecco che ci viene in soccorso la seconda edizione del "Lessico europeo della bicicletta", presentato a fine giugno a Copenhagen dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) in occasione di “Velo-city global”, la conferenza internazionale sulla politica ciclistica in corso a Copenaghen. L'opuscolo, ricco di illustrazioni e realizzato in un comodo formato da viaggio, contiene tutte le risposte a queste domande e a molte altre. Comprende inoltre tanti termini utili legati al mondo delle biciclette, come ad esempio i nomi dei diversi pezzi della bici in tutte le 23 lingue ufficiali dell’UE e in alcune altre. Numerose sono le novità di questa seconda edizione, realizzata dal CESE in collaborazione con la Federazione europea dei ciclisti (ECF): quattro lingue aggiuntive nella versione stampata (russo, giapponese, cinese e arabo) e sei lingue in più nella versione on-line (croato, turco, islandese, macedone, montenegrino e albanese) per fornire uno strumento utile non solo agli europei, ma anche ai turisti che visitano l'Europa; una sezione inedita dedicata alle possibilità di finanziamento dell'Unione europea per i progetti dedicati ai ciclisti e alle relative infrastrutture; una sezione contenente statistiche sull'utilizzo delle biciclette e dati sui relativi benefici per l'economia, l'ambiente e la salute; più esempi di infrastrutture all'avanguardia per i ciclisti (come l'"onda verde per ciclisti" o le rotonde con diritto di precedenza per le biciclette); dal prossimo autunno una versione in stile "Wikipedia" sul sito del CESE che consentirà ai visitatori del sito di aggiungere nuove traduzioni o termini. Il "Lessico europeo della bicicletta" è consultabile all’indirizzo: http://www.eesc.europa.eu/ sections/ten/europeancycling-lexicon Per ricevere una copia gratuita dell'opuscolo è possibile rivolgersi alla sezione specializzata del CESE competente all'indirizzo [email protected] ...e promozione del cicloturismo E proprio al cicloturismo è dedicato uno specifico invito nell’ambito delle azioni preparatorie sul turismo sostenibile, pubblicato nel mese di giugno dalla Direzione generale “Imprese” della Commissione europea. Ha l’obiettivo generale di fornire un valore aggiunto, di migliorare la sostenibilità e la performance competitiva del cicloturismo europeo. E’ rivolto a organizzazioni attive nel campo del turismo, quali autorità pubbliche e loro reti o associazioni a livello nazionale, regionale e comunale, istituti di istruzione e formazione, organizzazioni di gestione delle destinazioni turistiche e loro reti o associazioni, organizzazioni non governative senza scopo di lucro, reti e gruppi di riflessione, associazioni internazionali e nazionali attive nel settore del turismo, organizzazioni della società civile operanti all’interno di una rete di organizzazioni di vari paesi (come organizzazioni ciclistiche, turistiche, fondazioni, associazioni culturali, ambientaliste, associazioni di regioni, città e comuni in seno all’Unione europea, federazioni e associazioni con provata esperienza in collaborazioni transfrontaliere). In particolare l’invito mira a sostenere e promuovere percorsi ciclabili transnazionali e reti di percorsi ciclabili, al fine di poter contribuire -direttamente o indirettamente- alla riduzione delle emissioni di CO2 nel settore del turismo. Le proposte di progetto devono riguardare una di questi due tipi di attività: la gestione a livello europeo e l’ulteriore sviluppo della rete di rotte del cicloturismo europee; l’elaborazione di un impianto di azioni transnazionali (studio di fattibilità) per lo sviluppo e la promozione dei percorsi del Cammino di Santiago e dell’Iron Curtain Train. Per quanto riguarda il secondo tipo di attività i progetti devono essere realizzati in consorzio con almeno tre partner provenienti da tre diversi Stati membri dell’UE. Questo invito riflette la volontà della Commissione europea di arrivare entro il 2020, assieme alla Federazione ciclistica europea, a creare una rete di piste ciclabili che attraversino tutta l’Unione europea...ma di questa iniziativa, chiamata “Euro velo”, parleremo la prossima volta. Si conclude “Rendiamo l’Europa più semplice” Con la seconda visita in Trentino dal 2 al 6 luglio da parte dei dodici componenti della delegazione bulgara, si sta avviando verso la conclusione il progetto “Rendiamo l’Europa più semplice” che ha visto coinvolti gli operatori di Europe Direct Trentino e quelli di Europe Direct Sofia, oltre ad una ventina di cittadini di Pergine Valsugana. Inserita nel programma “Europa dei cittadini”, l’iniziativa ha visto una serie di incontri di approfondimento e quattro visite-scambio, due in Bulgaria e due in Trentino. Nell’ultima gli amici bulgari, appartenenti allo Europe Direct Sofia, al centro per la Modernizzazione della Politica , all’Istituto europeo e a una società di consulenza, tutti organismi con sede nella capitale del “paese delle rose”, hanno avuto tra l’altro l’opportunità di approfondire gli aspetti legati alla formazione in campo agricolo, ad una specifica coltura trentina quale quella dei piccoli frutti e alla gestione delle aree protette visitando il parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Il budget totale per questo bando è di 600 000 euro e le sovvenzioni saranno concesse fino a un massimo del 75% delle spese totali ammissibili, a un numero indicativo di 5-8 progetti. L'importo massimo dei finanziamento è di 120 000 euro. EUROPE DIRECT BANDI APERTI Finanziamento ai gruppi politici europei: L’Articolo 191 del Trattato che istituisce la Comunità europea considera i partiti politici a livello europeo quale importante fattore per l’integrazione in seno all’Unione, in quanto contribuiscono a formare una coscienza europea e a esprimere la volontà politica dei cittadini dell’Unione. In questo contesto il Regolamento (CE) n. 2004/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, definisce le regole relative allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo. Tale Regolamento prevede in particolare un contributo finanziario annuo del Parlamento europeo sotto forma di sovvenzione di funzionamento ai partiti politici che lo richiedano e che rispettino le condizioni stabilite da detto Regolamento. Il Parlamento europeo ha pertanto pubblicato un invito a presentare proposte relativamente all’esercizio di bilancio 2011 per il periodo d’attività compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del prossimo anno. Scadenza: 1° novembre 2010 GUUE C 164 del 24 giugno 2010 Sovvenzioni alle fondazioni politiche europee: Sempre il Regolamento (CE) n. 2004/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, riconosce il ruolo delle fondazioni politiche a livello europeo che, quali organizzazioni affiliate ai partiti politici a livello europeo, “possono, tramite le proprie attività, sostenere e perseguire gli obiettivi dei partiti politici europei, in particolare in termini di contributo al dibattito sui temi di politica pubblica europea e sull’integrazione europea, oltre che svolgere la funzione di catalizzatori per nuove idee, analisi e scelte politiche”. Tale Regolamento prevede in particolare un contributo finanziario annuo di funzionamento da parte del Parlamento europeo alle fondazioni politiche che lo richiedano e che rispettino le condizioni stabilite da detto Regolamento. Il presente invito a presentare proposte riguarda le richieste di sovvenzione relative all’esercizio di bilancio 2011 per il periodo d’attività compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2011. Scadenza: 1° novembre 2010 GUUE C 164 del 24 giugno 2010 Partenariati Gioventù in Azione: La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte nell’ambito dell’Azione 4.6 - “Partenariati” del programma Gioventù in Azione. Lo scopo principale del presente invito è sostenere i partenariati tra la Commissione europea, attraverso l’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura, e quelle regioni, municipalità o ONG europee che intendono elaborare o consolidare le loro azioni, strategie e i loro programmi di lunga durata nel campo dell’istruzione non formale e della gioventù. I progetti avranno l’obiettivo di sviluppare partenariati in particolare con enti regionali o locali al fine di: incoraggiare la loro partecipazione ad attività europee nel campo dell’istruzione non formale e della gioventù; sostenere la capacita del loro sviluppo come enti attivi nel campo della gioventù ed erogatori di opportunità di istruzione non formale destinate ai giovani e ai giovani lavoratori; promuovere lo sviluppo di reti sostenibili, uno scambio di pratiche migliori e il riconoscimento dell’istruzione non formale. Sarà data preferenza ai progetti che riflettono meglio le priorità permanenti del Programma Gioventù in Azione: ovvero la partecipazione dei giovani, la diversità culturale, la cittadinanza europea, nonché l’inserimento di giovani con minore opportunità. In particolare sono ammissibili le seguenti attività: scambi giovanili a livello transnazionale; iniziative dei giovani a livello nazionale o transnazionale; servizio volontario europeo; formazione e attività di networking. Questo programma di attività può essere realizzato direttamente dal candidato oppure in collaborazione con uno o più partner co-organizzatori, ampiamente coinvolti nella definizione e nell’attuazione del progetto e designati dal candidato all’atto della presentazione della domanda. In entrambi i casi il programma di attività può prevedere la partecipazione di partner associati. I partner associati partecipano all’attuazione delle attività proposte del progetto, ma non in pari misura e allo stesso livello di partecipazione dei partner co-organizzatori. Le proposte devono essere presentate da un ente pubblico locale o regionale oppure da un ente senza fini di lucro, attivo a livello europeo nel settore della gioventù, che possieda organizzazioni associate in almeno 8 paesi partecipanti al Programma. Se nel progetto si indica che il programma di attività dovrà essere realizzato unitamente a uno o più co-organizzatori, tali organizzazioni dovranno avere caratteristiche simili. I candidati devono essere legalmente registrati da almeno due anni in uno dei seguenti paesi aderenti al Programma: i paesi membri dell’Unione europea; i paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein e Norvegia); la Turchia (paese candidato all’adesione). Il programma di attività deve iniziare tra il 1° aprile e il 1° settembre 2011 e potrà avere una durata di due anni. Le domande devono essere inviate all’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura. Scadenza: 8 ottobre 2010 GUUE C 164 del 24 giugno 2010 Gemellaggi Una delle azioni del programma “Europa per i cittadini 2007-2013” riguarda il gemellaggio fra città. All’interno di questa azione sono previsti diversi tipi di attività, fra le quali gli incontri fra cittadini nell’ambito del gemellaggio e il collegamento telematico in rete delle città gemellate. Per queste due attività la scadenza 2010 è a fine estate. Scadenza: 1° settembre 2010 GUUE C 322 del 30 dicembre 2009 PARTNERSHIP Facciamo degli spot insieme! Un gruppo giovanile di Bursa, in Turchia, cerca dei partner per un progetto multimediale del titolo “Smile at camera”. Il periodo previsto per lo scambio va dal 21 febbraio al 1° marzo 2011. Al progetto parteciperanno in totale cinque gruppi europei composti da sei giovani ciascuno. Durante l’attività i giovani realizzeranno degli spot sui programmi europei destinati ai giovani con lo scopo di utilizzarli nel futuro come materiale informativo-didattico nel lavoro giovanile. Contattare Ali Dindar [email protected] Centri giovanili Il centro giovanile „Maison de quartier Clagny”, a Versailles, cerca uno o più partner stranieri per organizzare uno scambio giovanile che porti i ragazzi a conoscere le diverse realtà dei centri di aggregazione comunitaria della città. Contattare Cyril Martin [email protected] Ricerche Spazio Alpino E’ stato riaperto il bando del programma comunitario Spazio Alpino che ha mira ad accrescere la competitività delle regioni coinvolte attraverso progetti di cooperazione transnazionale. Ecco alcuni contatti per progetti: Il Slovenian Forestry Institute cerca partner per un progetto di gestione delle acque e prevenzione rischi. Contattare: [email protected] Il Vortal Ltd dalla Slovenia è interessato a creare un progetto sull’allocazione efficiente delle risorse naturali. Contattare: [email protected] L’Università di Salzburg cerca dei partner per un progetto sull’e-turismo. Lo scopo è di creare un sistema che permette di avere più ospiti nello Spazio Alpino attraverso internet. Contattare: [email protected] Il progetto Streets4People è ideato dalla Città di Salzburg e cerca di capire in che modo il camminare ed il movimento lento può diventare fonte di sviluppo. Inoltre cerca di capire quali sono le misure adatte per una città nella regione alpina e come deve essere la mobilità sostenibile in questa città ideale. Contattare: [email protected] LE NOSTRE PUBBLICAZIONI Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi (gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato. • • • • • • • • • • • • • • • • • CEDEFOP, Skills supply and demande in Europe. Medium-term forecast up to 2020. European Network for Rural Development, Rivista rurale dell’Ue, n°1—ottobre 2009. E’ disponibile il primo numero in italiano del periodico della rete europea per lo sviluppo rurale. Sette sono le rubriche che lo compongono: informazioni sulla rete, sviluppi rurali, abitanti delle zone rurali, le zone rurali in primo piano, tematiche rurali, ricerca rurale e riepilogo della situazione rurale. Provincia di Perugia (a cura di), Sopravvivere alla pubblica amministrazione: guida ai diritti di cittadinanza europea, Segmenti di Comunicazione Pubblica. Studi sull’integrazione europea, numero 1, 2010, anno V, Cacucci editore. Compendio, il Mediatore europeo, 2009 Eurofound News, Issue 6, June 2010 EUROSTAT, Science, technology and innovation in Europe, 2010 Edition Cipra, Alpinscena, n° 93, aprile 2010, Edizione italiana Centro Europe Direct—Regione Emilia Romagna, Europa e media locali, in “Il filo d’Europa” n°4. Commissione europea, “What’s in it for me?”. EU opportunities in education, culture and youth. In una cinquantina di agili pagine vengono brevemente illustrati i programmi europei rivolti in maniera specifica all’istruzione, alla cultura e ai giovani. Si comincia quindi con Comenius, per passare a Gioventù in azione, Leonardo, Erasmus ed Erasmus Mundus, Grundtvig, Jean Monnet, la cooperazione con i paesi industrializzati e Tempus. Vengono anche trattati i programmi Cultura, MEDIA e le opportunità Marie Curie per i ricercatori Commissione europea, “Better training for safer food”. Annual report 2009. La pubblicazione descrive le attività 2009 dell’iniziativa “Una migliore formazione per cibi più sicuri”, arrivata al quarto anno di attività; obiettivo dell’iniziativa è formare al meglio lo staff che nei diversi Stati membri è impegnato nei controlli alimentari, veterinari e della salute delle piante. Commissione europea, Microfinanza: un nuovo strumento a vostra disposizione. E’ un depliant che presenta per sommi capi lo strumento europeo di microfinanza “Progress”, che offre microcrediti per chi vuole avviare o sviluppare una piccola impresa Unione europea, Trattato EURATOM. Versione consolidata. La versione consolidata del trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica Commissione europea, La zona euro: una moneta, tante opportunità. E’ un’interessante mappa dell’Unione europea che oltre a distinguere gli Stati membri che fanno parte della “zona euro” da quelli che ancora sono esclusi, fornisce alcune utili indicazioni di sintesi sull’economia della “zona”. Commissione europea, The employment dimension of economy greening 2009. Questo numero della rivista dell’osservatorio europeo dell’occupazione pone l’attenzione sugli effetti che l’”economia verde” può avere sull’occupazione Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Insight (n.12). Il numero di aprilegiugno 2010 della newsletter trimestrale del Centro Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Executive science update (n.11). La newsletter trimestrale del Centro rivolta però in questo caso in maniera specifica ai decisori politici “Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN) Tel. +39 0461 534848 - Fax: +39 0461 531052 - E mail: [email protected] Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997 Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Alessandro Cavagna, Paolo Pezzin, Boglarka Fenyvesi-Kiss con la collaborazione di Europe Direct Carrefour Veneto Direttore responsabile: Silvia Ceschini APPROFONDIMENTO PAC post 2013 La Commissione agricoltura del PE dà il via libera Il 15 giugno la Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha votato la relazione sulla riforma della PAC dopo il 2013. Secondo la Commissione è importante riuscire ad assicurare una PAC forte che permetta di conseguire gli obiettivi della Strategia “UE 2020”. Per fare in modo che l’agricoltura affronti le nuove sfide (biodiversità, lotta ai cambiamenti climatici, energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche) i pagamenti diretti e la distribuzione dei fondi a livello UE devono essere garantiti. In quest’ultimo caso, è fondamentale garantire una distribuzione più equa sia fra gli agricoltori che fra gli Stati, tanto che uno dei principi cardine della PAC dovrà essere “Equa distribuzione dei pagamenti”. La qualità e la sicurezza dei prodotti europei è vista come grande fattore di competitività per l’UE, che dovrebbe acquisire la leadership nel settore, a patto che anche le materie importate dai Paesi terzi rispettino le stesse regole. L’aumento della competitività nel settore agricolo dovrebbe quindi permettere agli operatori del settore di affrontare il mercato e avere ricavi adeguati. Per realizzare questo, la Commissione propone di rafforzare il potere negoziale degli imprenditori agricoli nella catena alimentare, incoraggiando la trasparenza dei prezzi. In caso di volatilità dei prezzi e di crisi si ipotizza la creazione di un meccanismo di “rete di sicurezza” che faccia riferimento alle risorse sia pubbliche che private. Essenziale per la PAC del futuro sarà evitare l’abbandono delle terre, promuovere una L’andamento delle spese della PAC nel periodo 1980-2013 crescita più verde e lo sviluppo rurale; la struttura attuale con due pilastri deve quindi essere mantenuta. Infine, la Commissione sottolinea che è necessario coinvolgere i giovani nel settore agricolo, attraverso prestiti agevolati per aiutarli a superare gli alti costi di partenza e le difficoltà di accesso al credito. Non nasconde la propria soddisfazione il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro che sottolinea come "la relazione sintetizza la visione dell'Europarlamento sulla PAC post 2013 e rappresenta una solida base su cui costruire una riforma robusta e moderna. Abbiamo portato a termine un lavoro proficuo e intenso con la partecipazione di tutti i gruppi parlamentari come dimostrano gli oltre 800 emendamenti presentati. Inizia così a prendere forma la PAC del futuro. Una nuova politica agricola che sappia soddisfare le molteplici attese dei nostri cittadini e valorizzare il contributo dell'agricoltura e delle aree rurali alle nuove sfide globali della società moderna. Partendo dal percorso di modernizzazione intrapreso a partire dal 1992 e proseguito poi con Agenda 2000 e la Riforma Fischler, la nostra proposta di risoluzione apre la strada ad una riforma ambiziosa e introduce una rinnovata prospettiva capace di coniugare la produzione di beni e servizi pubblici da parte degli agricoltori e le necessarie garanzie di sostenibilità economica, indispensabili per assicurare la continuità nel tempo dell'attività agricola in tutto il territorio europeo. Con l'approvazione degli emendamenti di compromesso, inoltre, abbiamo introdotto importanti novità al testo originario: il lavoro e il ricambio generazionale sono stati inseriti tra i concetti chiave della PAC del futuro. Ora attendiamo fiduciosi l'approvazione in Aula del testo definitivo, con la consapevolezza che, dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la relazione rappresenterà un valido supporto per indirizzare l'esecutivo nell'elaborazione della Comunicazione attesa entro l'anno".