appartenuto Giovanni da Matera, eremita vissuto sul Gargano
e morto il 2 0 giugno 1139, canonizzato quello stesso anno sotto il
pontificato di Celestino I I .
Con un criterio più ampio di quello seguito dal Gattini, nel
compilare la genealogia della propria famiglia, Tuccio raccoglie
anche notizie interessanti la sua città in un Notamente di memorie
de la Città di Matera .
La breve monografia del Gattini, costituita da poche notizie
raccolte rapidamente e rimaste inedite in un archivio gentilizio,
ed il Notamento di Tuccio costituiscono i primi tentativi di uno
studio storico di carattere locale di cui si ha notizia in Basilicata
dove non suscitano ancora entusiasmo ed interesse gli studi di Flavio
Biondo, né quei lavori storico-geografici che, iniziatisi con la relazione di Ciriaco de' Pizzicolli di Ancona, redatta nel 1441, sul viaggio da lui compiuto nelle regioni Italiane dal 1426 al 1437 e con la
Descrizione di tutta l'Italia di fra Leandro Alberti , indicheranno
il metodo che sarà seguito, nel sec. X V I I I , dagli scrittori di storia
patria dei paesi della Basilicata Occidentale.
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3. —• L'entusiasmo per le ricerche archeologiche e per gli studi
geografici che aveva indotto il ferrarese Antonio Buonaccioli
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Insigne dottore fisico e profondo filosofo, Tuccio fu medico
del principe di Bisignano e, successivamente, fu chiamato alla corte
di Ferdinando d'Aragona il quale, propter sua merita et servitia quae
nobis praestit, il 17 febbraio del 1477, gli concedeva il feudo della
Botella.
Su di lui, morto prima del gennaio del 1488, oltre T A F U R I , che
ci dà notizia del suo Notamento, cfr. T O P P I , Bibl. Nap., p. 3 0 3 ;
GATTINI, Note stor., cit., pp. 360 ss. ; G A T T I N I , Delle armi, cit., p. 4 2 .
Cfr. TROPEA, Storia dei Lucani, cit., pp. 8 ss.
Edita in Bologna nel 1550, fu ripubblicata in Venezia nel 1557
e nel 1596. Cfr. HOMUNCULUS ( G . Bacioppi), Storia della denomiminazione di Basilicata, Boma, Barbera, 1874, p. 13.
Nel 1574 fu pubblicato il Theatrum geographicum di ABRAMO
ORTELIO, completato, nel 1578 dal Thesaurum geographicum che,
nel 1579, venne ripubblicato preceduto dal Nomenclaior ptolomaicus.
L'Ortelio, che era nato in Aversa nel 1527, fu in corrispondenza
con i maggiori geografi del tempo e, per tutto ciò che si riferisce alle
Provincie meridionali, si servi del De antiguitate et situ Calabriae
di GABRIELE BARRIO, ed. in Boma nel 1571, della Historia del Begno
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di Napoli
di GIAMBATTISTA
CARAPA ed.
nel
1572 e dell'opuscolo
sulla Campania di Antonio Sanfelice ed. nel 1.571.
Per la antica Lucania l'Ortelio si avvalse dell'aiuto di Celso
Cittadini, segretario del vescovo di Conza e valente erudito che aveva
dimorato in Buccino ed in Auletta prima di passare a Conza. Di
lui' si conserva un epistolario nella Marciana, di Venezia (cfr. TROPEA,
Storia dei Lucani, cit., pp. 1 2 s).
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appartenuto Giovanni da Matera, eremita vissuto sul Gargano e