N. 1, febbraio 2013, la rivista di Helsana Ospedali in Svizzera. Uno sguardo al passato, tre sguardi al futuro. Pagina 6 14 | Prestazioni di punta Intervista con il presidente del CdA di Helsana Thomas D. Szucs 20 | Nuovi approcci «Casa della salute» ginevrina quale alternativa all’ospedale 26 | Occhiali per bambini Cosa bisogna sapere se vostro figlio ha bisogno di occhiali Editoriale Care lettrici, cari lettori, tocchiamo ferro: le mie degenze ospedaliere si contano sulle dita di una sola mano. Ma recentemente un mio parente ha dovuto essere ricoverato in ospedale per nove giorni e qui ho ritrovato qualcosa che avevo già notato qualche anno fa in occasione di un’altra visita a un parente malato in un altro paese: perplessità e insicurezza. Ovviamente c’era anche la paura, questo è chiaro, se si va in ospedale a causa di un problema di salute per il quale inizialmente la causa non è accertata. Ma entrambi i miei parenti non sapevano come sarebbe stata la loro degenza ospedaliera, quanto sarebbero dovuti restare in ospedale e quali fattori avrebbero determinato la durata del ricovero. Forse non hanno chiesto chiaramente queste cose. Ma forse anche i procedimenti in ospedale sono troppo orientati alla clinica stessa, anche se tutti, dalle inservienti fino al primario, lavorano per il benessere del paziente. Mi auguro che negli ospedali del futuro i pazienti siano al centro dei procedimenti e con questo svanisca l’insicurezza. Hugo Vuyk Caporedattore 2 senso – una pubblicazione di Helsana Appare quattro volte l’anno, rivista per gli assicurati E-paper www.senso.ch/it Indirizzo Casella postale, 8081 Zurigo, fax: 043 340 02 10, [email protected] Direzione della redazione Hugo Vuyk Redazione Daniela Diener, Julia Franke, Daniela Schori Collaborazione redazionale Juliane Lutz Traduzioni Servizio linguistico Helsana Ideazione e design Crafft Kommunikation AG, Zurigo Stampa Ziegler Druck- und Verlags-AG, Winterthur Stampata su carta sbiancata senza cloro Cambiamento d’indirizzo Se l’indirizzo sulla vostra rivista senso è sbagliato o se ricevete indesideratamente più esemplari per famiglia, comunicatelo direttamente al nostro servizio clienti (il numero telefonico figura sulla vostra polizza o sulla vostra HelsanaCard) oppure online su www.helsana.ch/contatto. senso 1 13 • Indice 4 Helsana Consigli e curiosità Focus 14 «Per le prestazioni di punta» 17 Diagnosi: tumore alla prostata 20 La prima «casa della salute» della Svizzera 22 I dirigenti di Helsana regalano tempo 23 Cura di familiari 24 Mi concede un ballo? 26 Occhiali per bambini 27 La colonna di Helsi 28 L’aviatrice. Consigli per i principianti 30 In breve 33 Benessere a prezzo di favore Salute 34 6 13 Ospedale ieri, oggi, domani Due generazioni fa le operazioni agli occhi erano ancora considerate prestazioni pionieristiche in ospedale. Leggete che cosa è cambiato da allora e in che direzione prosegue il cammino. Da individualista a compagno di squadra Il soffione contro i gonfiori Persone 36 «Sono una persona compassionevole» 39 Domande 40 Quanto costa …? Foto di copertina Due ostetriche con neonati venuti al mondo il giorno di Capodanno. Berliner Morgenpost, 03.01.1930 senso 1 13 • 3 Consigli e curiosità Vale la pena smettere di fumare L’infanzia felice dà i suoi frutti Vale la pena fare in modo che l’infanzia dei figli sia felice. Ricercatori britannici e americani hanno analizzato i dati di 15 000 giovani adulti negli Stati Uniti d’America. Le conclusioni: chi ha avuto un’infanzia felice guadagnava in seguito di più di chi ha vissuto quel tempo in modo infelice. Si suppone che i giovani soddisfatti concludono più facilmente una formazione professionale e che grazie alla loro positività ottengono più facilmente di altri un buon lavoro e promozioni in seguito. 4 La ricerca britannica Million Women dimostra la dannosità delle sigarette. I ricercatori hanno osservato 1,3 milioni di donne per cinque anni. Il risultato: le fumatrici sui 40 anni muoiono con frequenza tre volte maggiore delle non fumatrici a causa di cancro ai polmoni, colpo apoplettico e malattie croniche polmonari o cardiache. Le donne che hanno smesso di fumare hanno riguadagnato in durata della vita. Smettere di fumare prima dei 30 o dei 40 anni ha ridotto il rischio accresciuto di mortalità rispettivamente del 97 e del 90 per cento. Le donne che hanno smesso di fumare prima dei 50 anni hanno ridotto il rischio ancora di due terzi. La salute in una citazione «Gioia, moderatezza e calma chiudono la porta al medico.» Friedrich von Logau, 1605–1655, poeta barocco tedesco Foto: gettyimages senso 1 13 • Fare la spesa con criterio Quale pesce si può comprare in buona coscienza? Un’app aiuta. Comunicazione digitale Facebook e Twitter cambiano il modo di comunicare. Le amicizie si fanno in fretta e si disfanno ancora più rapidamente. E un cinguettio inappropriato può generare rapidamente problemi. Sembra ci sia la necessità di nuovi modi comportamentali. E allora il libro «Come trattare gli altri e farseli amici nell’era digitale» arriva al momento giusto. Nello stesso si adattano all’era attuale i consigli leggendari di Dale Carnegie come «iniziate positivamente». Chi li mette in pratica, si trova bene anche nel mondo digitale. Perché un aspetto non cambia: le persone vogliono essere trattate con rispetto. Sia in Facebook che altrove. Bompiani, circa CHF 50.–. Primo soccorso: utile guida App Le situazioni in cui altre persone hanno bisogno di primo soccorso si possono verificare quotidianamente. L’app «Primo soccorso», realizzata in collaborazione con la Croce Bianca italiana, spiega l’essenziale. Tra i contenuti si evidenziano «azioni di ricupero infortunati», «controllo funzioni vitali», «posizione laterale», «rianimazione» e «trattamento delle lesioni». Gratuito. Per iOS. Fare la spesa: scegliere con criterio Quale pesce si può comprare in buona coscienza? Con quali lampadine si può risparmiare energia elettrica? E cosa significa in effetti il marchio Biosuisse? Per gli ecologisti l’app «Guida WWF» facilita l’acquisto con utili spiegazioni e consigli per i consumatori rispettosi dell’ambiente. Gratuito. Per iOS e cellulari Android. Mangiare correttamente mantiene sani Il ristorante dell’Aia HanTing Cuisine non è soltanto il miglior locale cinese del paese. Da tre mesi il ristorante serve pietanze che favoriscono la salute. Il titolare Han Ji ha collaborato durante quattro anni con l’Università di Shandong in Cina prima di trasporre le sue creazioni sul menù. Ad esempio, agnello in crosta di noci; secondo la scienza alimentare cinese la carne d’agnello rinforza il cuore e le noci regolano i lipidi nel sangue. Alla domanda perché collabora per la cucina sana addirittura con scienziati, Han Ji risponde: «In occidente il cibo deve solo essere buono. In Cina sappiamo che mangiare correttamente mantiene sani. Questo è quello che voglio diffondere.» Andiamo a ‘s-Gravenhage! www.hantingcuisine.nl senso 1 13 • Foto: iStockphoto, Hanting Cuisine Soffermarsi un momento Molti di noi corrono da un appuntamento all’altro. Il tempo per soffermarsi un attimo e cogliere il momento è raro. E pensare che la consapevolezza sarebbe così importante. Anche distaccandosi un solo momento dalla frenesia della vita si riduce lo stress. E qui vi aiuta la «campana della consapevolezza». Suona più volte leggermente e fa in modo che si percepisca quel momento preciso. Gratuito. Per cellulari Android. 5 Focus Ospedale ieri, oggi, domani Tre illustrazioni e quattro interventi rappresentano lo sviluppo delle prestazioni ospedaliere dal 1950. Quattro esperti spiegano in tre interviste quali sono le sfide odierne e in che direzione prosegue il cammino. Testo: Juliane Lutz Illustrazioni: Gonzalo Diez G li ospedali svizzeri cambiano sotto vari aspetti. Bastano già l’evoluzione demografica e la forte diffusione delle malattie della civilizzazione come il diabete a rendere necessari cambiamenti. A questo si aggiungono la penuria di personale specializzato nel settore infermieristico e la crescente pressione dei costi, che molti istituti sanitari devono affrontare. Contemporaneamente il progresso tecnologico nel campo della medicina condurrà a possibilità d’intervento che adesso ci sembrano improbabili. Come sarà dunque l’ospedale del futuro? La fredda mentalità tecnologica e i robot sostituiranno gli specialisti mancanti e saranno dominanti? Oppure, nonostante tutto, in futuro si potrà avere maggiore riguardo per le esigenze individuali dei pazien- 6 ti? Il fatto che l’ambiente ospedaliero influisca notevolmente sul processo di guarigione è cosa nota da tempo. Per le previsioni a lungo termine bisognerebbe saper leggere nella sfera di cristallo. Ma quattro specialisti nei campi della salute e del design, dello sviluppo tecnologico della medicina e delle assicurazioni malattia rivolgono lo sguardo comunque agli anni a venire. Fonti: dott. med. Frank Bochmann Clinica oftalmologica Lucerna, dott.ssa med. Jane McDougall Inselspital Berna, prof. dott. med. Bernhard Meier Inselspital Berna, prof. (em.) dott. med. Wilhelm Rutishauser, dott. med. Marcus Vetter Ospedale universitario Basilea senso 1 13 • Focus 1950 Possibilità limitate, elevato tasso di mortalità 1. Cancro al seno 2. Parti prematuri 3. Cataratta 4. Cardiopatia coronarica Fino al 1955 si procedeva all’amputazione dell’intero seno, come pure all’asportazione dei linfonodi della cavità ascellare. Quindi vennero le prime combinazioni di amputazione del seno e di irradiazioni locali. Fino al 1980 morivano circa i due terzi delle pazienti con cancro al seno. Negli anni ‘50 moriva il 70% dei neonati prematuri di peso inferiore ai 1500 grammi. Di quelli che sopravvivevano il 70% subiva danni gravi. Il progresso portò all’incubatrice da trasporto negli anni ‘60 e dei reparti di cure intensive neonatali negli anni ‘70. Nel 1950 i medici iniziarono con l’impianto di lenti artificiali. Fino al 1949 si asportava al paziente il cristallino opacizzato in seguito al processo di senescenza. Per poter in un certo qual modo continuare a vedere, il paziente doveva portare occhiali speciali per tutta la vita. Nel 1950 per le arterie coronariche ristrette non c’erano medicamenti buoni né possibilità operative adeguate. I preparati a base di nitrati calcioantagonisti nonché i fluidificanti del sangue e i riduttori del colesterolo sono considerati pietre miliari per la prevenzione dell’infarto cardiaco. Reparti specialistici Un ospedale universitario disponeva di circa 10 specializzazioni. Diagnosi I reparti diagnostici quali la radiografia assumono sempre più importanza. Le camere degli anni ‘50 sono occupate da 6 a 19 pazienti. Il progresso medico degli ultimi 54 anni è enorme. senso 1 13 • Nel 1959 si esegue all’ospedale pediatrico di Zurigo la prima operazione a cuore aperto con una macchina cuore-polmone. Nel 1961 il pioniere svedese della cardiologia Ake Senning impianta presso l’Ospedale universitario di Zurigo il primo pacemaker. Nel 1962 si impianta presso l’Ospedale cantonale di San Gallo la prima articolazione artificiale dell’anca. Nel 1963 ha luogo presso l’Inselspital di Berna il primo trapianto di un rene proveniente da un donatore deceduto. Nel 1966 si esegue presso l’Ospedale universitario di Basilea il primo trapianto di rene proveniente da un donatore vivo. 7 Focus 1980 Medicamenti e tecniche efficaci 1. Cancro al seno 2. Parti prematuri 3. Cataratta 4. Cardiopatia coronarica Grandi successi sono poi stati negli anni Ottanta la terapia antiormonale, negli anni Novanta l’impiego di taxani e dopo il duemila quello di Herceptin. Grazie alle migliori terapie, dal 1989 al 2006 i casi di morte in Svizzera sono scesi del 23 %. Dal 1980 ai neonati prematuri sotto i 1500 grammi si effettua la respirazione artificiale. Dagli anni ‘90 si impiegano i corticosteroidi e il surfactante per la maturazione dei polmoni. Nel 1990 moriva ancora il 60-75 % dei neonati sotto i 1000 grammi, oggi il 30-40 %. Nel 1980 l’estrazione extracapsulare della cataratta era un intervento standard. Il cristallino veniva estratto tramite un’incisione nell’occhio, con aspirazione e inserimento della lente artificiale. L’operazione durava un’ora. Il tempo di rigenerazione dell’occhio era di due mesi. Dal 1977 i medici hanno iniziato a dilatare con un palloncino all’estremità di un catetere i vasi ristretti, offrendo così un’alternativa all’operazione di bypass a cuore aperto, che era l’intervento standard fin dal 1969. Gli stent, che mantengono aperto il punto dilatato, si impiegano dal 1986. Ambulanza volante Gli eliporti consentono trasporti rapidi. Costruzioni funzionali L’era dei grattacieli non va più di moda poiché le degenze si accorciano. Nel 1969 Ake Senning esegue il primo trapianto di un cuore presso l’Ospedale universitario di Zurigo. 8 Nel 1970 un paziente affetto da cataratta riceve per la prima volta una lente artificiale presso l’Ospedale cantonale di Lucerna. Ambulatoriale La tendenza ai trattamenti ambulatoriali influenza la struttura degli ospedali. Nel 1973 si trapianta per la prima volta il midollo osseo presso l’Ospedale universitario di Basilea. Nel 1977 Andreas Grüntzig desta sensazione in tutto il mondo con la dilatazione coronarica presso l’Ospedale universitario di Zurigo. Nel 1983 viene eseguito il primo trapianto di fegato presso l’Inselspital di Berna. Nel 1985 a Breitenbach (SO) nasce nel 1985 Jelena, la prima bambina in provetta della Svizzera. Fonti: UFSP, Clinica Pallas Olten, Clinica univ. Ginevra, Inselspital Berna, Ospedale cantonale Lucerna, Ospedale univ. Basilea, Ospedale univ. Zurigo. senso 1 13 • Focus 2012 Buone possibilità di guarigione e di sopravvivenza 1. Cancro al seno 2. Parti prematuri 3. Cataratta 4. Cardiopatia coronarica La maggior parte delle donne mantiene il seno e si può fare a meno anche dell’asportazione dei linfonodi della cavità ascellare. Oggi si controlla se ci sono cellule maligne nel linfonodo sentinella. L’81 % delle pazienti è ancora in vita cinque anni dopo la diagnosi. Le probabilità di sopravvivenza di neonati estremamente prematuri nati intorno alla 24a settimana di gravidanza e sotto i 1000 grammi di peso si situano all’80 %. Ma di loro solo un terzo risulta completamente sano. Il limite si situa oggi intorno alla 22a settimana di gravidanza. Lo standard odierno è rappresentato dalla facoemulsificazione: il cristallino opacizzato viene frantumato tramite ultrasuoni e aspirato. Dopodiché viene inserita la lente artificiale. L’intervento dura 15 minuti. Dopo un giorno i pazienti possono già vedere bene. Per quattro pazienti su cinque con cardiopatia coronarica l’inserimento di stent consente l’eliminazione relativa dei disturbi. Uno su cinque necessita di un’operazione di bypass. Grazie a tutti questi metodi moderni, la quota dei decessi si è nettamente ridotta. Flessibile Le costruzioni flessibili consentono adeguamenti più rapidi. Specializzazione Un ospedale universitario conta oggi circa 50 specializzazioni. Posto per le cure I locali per le cure d’emergenza e ambulatoriali necessitano di più spazio delle camere per i pazienti. Nel 1986 Ulrich Sigwart impianta per primo al mondo all’Ospedale universitario di Losanna uno stent per dilatare una stenosi in un’arteria coronarica. senso 1 13 • Nel 1990 si impiega per la prima volta il laser presso l’Ospedale cantonale di Lucerna per la cura della miopia. Nel 1992 si esegue presso l’Ospedale universitario di Zurigo il primo trapianto polmonare. Nel 1999 ha luogo presso l’Ospedale universitario di Ginevra il primo trapianto multiorgano (fegato, pancreas, rene, intestino tenue). Nel 2008 presso l’Inselspital di Berna si sostituisce per la prima volta la valvola aortica con il procedimento del cateterismo. Nel 2010 per la prima volta nella Clinica Pallas di Olten si trapianta il solo strato malato di cornea secondo il metodo DMEK. 9 Focus La parola agli esperti Due ricercatrici, un medico e uno specialista in assicurazioni malattia illustrano per «senso» le sfide e possibilità dell’ospedale del futuro. possano vivere più a lungo autonomamente in casa propria. Attualmente si sta lavorando alla realizzazione di sensori che trasmettono i dati vitali delle persone anziane e dei malati cronici a familiari e a medici. Anche in Svizzera? Ziegler: Con il cosiddetto «iHomeLab» l’Università di Lucerna sperimenta come coordinare le tecnologie di comunicazione, la sensorica e gli impianti tecnici degli edifici. Forse avremo presto edifici tanto «intelligenti» da capire quando una persona sviene. Piuttosto che in ospedale lo stato di salute dei pazienti può in futuro essere sorvegliato tramite un comando a distanza. Le esperte di design Iniziamo con Claudia Acklin e Ute Ziegler. Le due ricercatrici si occupano presso l’Università di Lucerna di questioni relative al design e alla salute. Ad esempio come l’ambiente ospedaliero influisce sui pazienti e sul loro processo di guarigione, ma anche come lo sviluppo demografico modificherà in futuro l’offerta degli ospedali. 10 Nel 2035 il 26% della popolazione svizzera sarà in età superiore ai 65 anni. Quali effetti ha questo sugli ospedali? Claudia Acklin: Non offriranno più tutti i servizi, ma saranno parte di una rete con organizzazioni di intervento precedente e successivo come i medici di famiglia, le cure spitex e le case di cura. Le persone anziane saranno ricoverate in ospedale solo nelle fasi acute di una malattia e i familiari dovranno impegnarsi di più. E come sarà? Acklin: Non ci sono posti letto ospedalieri e di cure infermieristiche per poter stare al passo con l’evoluzione demografica. Per questo si sta riflettendo su come i familiari possono partecipare maggiormente alle cure a domicilio nell’ambito di una rete fatta di non specialisti istruiti e di professionisti per assumere una parte dell’assistenza ai malati. Grazie alla flessibilizzazione del lavoro questo sarebbe possibile, mancano però ancora i relativi modelli di orario di lavoro. Ute Ziegler: La tendenza verso i programmi «Ambient Assisted Living» farà in modo che le degenze stazionarie siano ulteriormente abbreviate e che i pazienti Nonostante la tecnica dovremo essere ricoverati anche in futuro. Ziegler: In Scandinavia ci sono progetti interessanti. Là i pazienti che non necessitano più di cure intense si ricoverano in un albergo per pazienti annesso all’ospedale. Queste strutture sono molto più convenienti, dato che non hanno bisogno di tutte le costose apparecchiature di un ospedale. Cambierà anche l’atmosfera triste negli ospedali? I malati hanno bisogno di un ambiente ameno. «Il futuro degli ospedali non sta nei trastulli di alta tecnologia.» Claudia Acklin, Università di Lucerna Acklin: Molte cliniche private attuano i concetti di arredamento delle compagnie aeree. Questo non significa però che per sentirsi a loro agio i pazienti abbiano bisogno solo di ambienti più belli. In alcuni istituti si va oltre, si modificano aspetti essenziali. Ma molti ospedali pubblici hanno il problema della pressione dei costi e spesso questo è in contraddizione con le necessità dei pazienti. senso 1 13 • Focus E di che cosa hanno bisogno? Acklin: Di piccole unità ben controllabili, nelle quali essi possano ritirarsi, come pure di un determinato grado di autodeterminazione e di individualità. L’esperto di tecnica Joachim Kettenbach dà uno sguardo allo sviluppo tecnologico della medicina negli ospedali svizzeri. Il primario di radiologia intervenzionale all’Inselspital di Berna ha presieduto nel 2008 la rinomata International Society of Medical Innovation and Technology. Ma si può nei grandi ospedali tenere conto delle esigenze di ogni singolo paziente? Ziegler: In un progetto di ricerca presentato alla fine del 2012 mostriamo come i pazienti possono configurare personalmente il loro spazio. Gli aspetti sono la protezione dai rumori indesiderati, la maggiore autonomia e la contemporanea eliminazione dello stress, ma anche l’illuminazione individualizzata. Negli ospedali si ha l’impressione che ci sia una sola intensità di luce. Bisogna considerare che già 100 lux in più significano otto ore in meno di degenza. Acklin: Chi in ospedale diventa poco più di un numero deve avere almeno la sensazione di poter decidere ancora qualcosa da solo, ad esempio nell’ambito del suo spazio immediato. A proposito di pressione dei costi: ci saranno anche in Svizzera partenariati con l’economia, così come a Stanford? Là sarà aperto nel 2017 un ospedale superlativo per il quale Apple e altri hanno stanziato molto denaro. Acklin: Abbiamo un’altra tradizione. Gli ospedali sono finanziati prevalentemente dal potere pubblico. Non credo neanche ad un futuro con trastulli di alta tecnologia. Abbiamo bisogno di concetti ragionevoli e praticabili, che consentano di poter ancora gestire gli ospedali. Professoressa Claudia Acklin (a sinistra) Dal 2066 l’ex giornalista è alla guida del Centro di competenza Design Management dell’Università di Lucerna. Tra i suoi campi di ricerca c’è anche quello di design e salute. Dottoressa Ute Ziegler (a destra) Storica dell’arte tedesca, che dal 2009 svolge ricerche nel campo «Healing Environment» incentrate su «Health Care Design». È collaboratrice scientifica presso l’Università di Lucerna, Arte e Design. senso 1 13 • Foto: Jürg Waldmeier Ci sono già robot che agiscono al tavolo operatorio. Saranno presto una cosa corrente? Joachim Kettenbach: Sono un po’ scettico. Alcuni sistemi robotici sono già quasi routine, altri sono in via di sperimentazione, entrambi presentano svantaggi. Dunque nei prossimi anni saranno ancora prevalentemente persone a eseguire le operazioni. Sì, per fortuna. Ma nell’assistenza infermieristica e nella riabilitazione i robot potrebbero presto diventare importanti. Quali? Il sistema robotico Da Vinci, che si impiega per le operazioni al cuore, costa circa 1,1 milioni di franchi. A questo si aggiungono costi annui di manutenzione pari a 140 000 franchi. C’è bisogno anche di personale istruito e di uno specialista della ditta, che interviene in caso di problemi. Anche se i robot possono compensare automaticamente un tremolio della mano, il chirurgo che lavora con un robot non sente se il braccio del robot preme troppo o troppo poco. Si ricercano per questo materiali adatti che siano in grado di trasmettere in tempo reale movimenti e forze del campo operatorio a una sorta di joystick. In questo modo l’operatore potrebbe «sentire» con quanta forza un robot pratica un’incisione. Ma l’onere lavorativo e i costi sono ancora molto grandi. «Nelle cure e nella riabilitazione i robot potrebbero diventare importanti.» Joachim Kettenbach, Inselspital Berna In questo ambito il Giappone è considerato un precursore. Là c’erano già nel 2009 cliniche nelle quali i robot si recavano fino al letto dei pazienti per chiedere loro come si sentivano. Questo è immaginabile in Svizzera? No, perché le attenzioni da parte di altre persone sono molto apprezzate negli ospedali. I robot potrebbero però aiutare il personale infermieristico nelle attività 11 Focus L’esperto di acquisti Peter Graf, responsabile Acquisto prestazioni presso Helsana spiega come sarà in futuro la collaborazione tra le casse e gli ospedali. di routine, ad esempio quando si tratta di sollevare i pazienti. Nel campo della riabilitazione è già possibile per i pazienti l’impiego di esoscheletri elettromeccanici. Questi li aiutano nell’esercizio delle sequenze di movimento. Le nuove tecniche spingono comunque l’essere umano un po’ in secondo piano. Ci sono sensori e punte endoscopiche in grado di valutare se le cellule mirate sono sane o hanno subito alterazioni patologiche. Finora potevano farlo solo i chirurghi. In caso di funzioni rapide e precise consentono di individuare bene i tumori situati superficialmente. Ma la maggior parte dei tumori cresce in profondità negli organi. In questo contesto è utile il progetto MEVIS dell’istituto Fraunhofer. In base ai dati di immagini radiologiche si preparano modelli tridimensionali degli organi. Con questi lavorano i chirurghi e i radiologi dell’Inselspital di Berna. Con l’ausilio di questi modelli si rappresentano tutti gli importanti dettagli anatomici e le alterazioni patologiche. Sul modello si può pianificare un intervento quanto meno invasivo possibile e valutare meglio l’eventuale rischio. Ma nella pratica c’è ancora bisogno di specialisti che eseguano poi gli interventi. Quali novità vede ancora? La prevenzione è il futuro. Nonostante i progressi della medicina la diffusione delle malattie della civilizzazione è aumentata fortemente. Questo sarà per noi anche un carico economico. Per questo si deve investire di più nella prevenzione. E qui non si tratta di un ambito di alta tecnologia, bensì di cose apparentemente banali, come uno stile di vita sano. Professor dottor Joachim Kettenbach Di nazionalità austriaca è primario e sostituto direttore del reparto di radiologia interventistica presso l’Inselspital di Berna. Nel 2008 è stato presidente della International Society of Medical Innovation and Technology. 12 Come saranno in futuro le cure integrate a livello ospedaliero? Peter Graf: Gli ospedali devono assumere un ruolo più attivo nelle cure integrate e collaborare maggiormente con altri fornitori di prestazioni antecedenti o successivi. Un esempio sta nella riabilitazione: spesso i pazienti devono trascorrere qualche giorno a casa tra la degenza ospedaliera e quella di riabilitazione. Ma di regola in ospedale si sa già prima dell’operazione se in seguito sarà necessaria una riabilitazione ambultoriale o stazionaria. La conseguenza logica sarebbe richiedere subito la garanzia di assunzione dei costi all’assicuratore malattia, organizzare in tempo utile un posto per la riabilitazione e consentire così al paziente un passaggio senza interruzioni. Vogliamo eeliminare questa «frattura». «Forniremo presto ai clienti dati qualitativi che così ancora non esistevano.» Peter Graf, Helsana, Zürich Gli assicuratori malattia consiglieranno presto agli assicurati gli ospedali nei quali si sono verificate meno complicazioni per determinati interventi? Sarebbe più conveniente per entrambi. In Svizzera non possiamo consigliare singoli ospedali. Ma vogliamo fornire presto ai nostri clienti dati qualitativi, che non esistono finora così in Svizzera. I forfait per caso consentiranno di rilevare con precisione le quote relative alle complicazioni. E intendiamo mettere tali informazioni a disposizione dei nostri assicurati. Si affermeranno anche le garanzie relative agli interventi e alle prestazioni negli ospedali? La medicina non è una scienza esatta. Questo è eventualmente possibile in pochi ambiti, ad esempio per gli interventi tramite laser agli occhi oppure per la tenuta delle articolazioni artificiali. Ma rilasciare garanzie negli ambiti dell’oncologia o della cardiologia sarebbe immorale e irresponsabile. Non c’è nessuna garanzia sulla vita. Quali prestazioni aggiuntive potranno offrire in futuro gli assicuratori malattia agli assicurati? Grazie alle informazioni delle nostre cliniche partner potremo presto mettere a disposizione dei nostri clienti indicazioni sul comfort alberghiero, la struttura ospedaliera e la specializzazione. Già oggi è possibile organizzare in modo semplice appuntamenti presso medici specialisti per i clienti che hanno un’assicurazione integrativa ospedaliera per il reparto semiprivato o privato. E con l’ausilio dello scambio elettronico dei dati con gli ospedali potremo in futuro, ovviamente con l’accordo del paziente e rispettando le disposizioni di protezione dei dati, anche fornire i dati del paziente necessari per il ricovero in ospedale, ad esempio i medicamenti assunti fino a quel momento. Finora in ospedale ci si doveva basare sulle dichiarazioni del paziente. Oppure sui rapporti di ricovero dei medici prescriventi, a volte non del tutto precisi. Peter Graf Giurista ed economista aziendale, dal 2005 è alla guida dell’Acquisto prestazioni Helsana. In precedenza è stato per otto anni direttore dei servizi presso l’Inselspital di Berna. Foto: Jürg Waldmeier senso 1 13 • Focus Da individualista a compagno di squadra 100 anni fa il medico di famiglia era chirurgo, ostetrico e psichiatra in una sola persona. Anche oggi è al centro dell’assistenza medicosanitaria, ma la sua quotidianità è cambiata notevolmente. Succede anche che il suo studio si trovi in un ospedale. I n passato il medico di famiglia era raggiungibile 24 ore su 24, fine settimana compreso. Di regola si trattava di un uomo e abitava nella stessa casa in cui aveva lo studio medico. Il medico di famiglia era un individualista nelle discipline più svariate: le visite a domicilio facevano parte del suo lavoro quotidiano, era ginecologo, ostetrico, chirurgo, pediatra e psichiatra. All’ospedale giungevano solo i casi molto gravi e soltanto se l’assistenza in casa non era più possibile. Interlocutore centrale Oggi molti aspetti sono diversi, ma non il principio: il medico di famiglia è l’interlocutore più importante in caso di problemi e domande sulla salute. Il medico di famiglia può curare direttamente 9 su 10 dei suoi pazienti. E di gran lunga non tutti i pazienti che manda da altri necessitano di una degenza ospedaliera; molti di loro possono essere curati da uno specialista o in una clinica ambulatoriale. Oltre al quadro clinico il medico di famiglia cerca di includere anche la situazione familiare e professionale del paziente nelle sue considerazioni. Spesso fattori dell’ambiente personale giocano un ruolo decisivo per la cura di una malattia. Lo specialista per contro, sia nel proprio studio che in una clinica, lavora concentrandosi sugli organi, rispettivamente sul problema di salute. pazienti con la migliore affidabilità. La comunicazione è imprescindibile per una buona collaborazione. Da una parte i medici specialisti e quelli degli ospedali necessitano di una lettera di prescrizione del medico di famiglia quanto più precisa possibile, con indicazione chiara della problematica e un incarico altrettanto chiaro, come pure di una lista completa delle diagnosi e dei medicamenti. Solo in questo modo si possono evitare le duplicità e fare in modo che i pazienti vengano curati in modo mirato. D’altra parte, per il medico di famiglia è imprescindibile ricevere un rapporto preciso del medico specialista o dell’ospedale per poter successivamente assistere il paziente in maniera ottimale. Trend verso i centri di pronto soccorso Negli ultimi anni sempre più pazienti sono andati direttamente al pronto soccorso di un ospedale anziché dal medico di famiglia. La conseguenza è stata il sovraffollamento con lunghi tempi d’attesa. Da questo è nato un nuovo modello di La comunicazione è essenziale Per il medico di famiglia è importante poter disporre di una buona rete di medici specialisti, dai quali può mandare i suoi senso 1 13 • ed. Dott.ssae mEr ni on Sim collaborazione tra ospedali e medici di famiglia: in alcuni ospedali sono stati aperti centri di pronto soccorso gestiti da medici di famiglia. Se un paziente si reca di propria iniziativa in uno di questi ospedali, ha luogo una selezione. I casi di pronto soccorso semplici dal profilo medico vengono trattati in tale centro, strutturato come un normale studio medico e gestito da medici di famiglia. I casi più complessi vengono trattati come d’abitudine dal reparto delle urgenze dell’ospedale. In questo modo si riducono i tempi d’attesa e i casi semplici non gravano inutilmente sulla struttura ospedaliera. Una seconda tendenza vede come i medici di famiglia si uniscano sempre più di frequente in studi medici associati più o meno grandi. Nella combinazione con medici specialisti si può offrire così al paziente un’ampia gamma di prestazioni sanitarie sotto lo stesso tetto. Tramite lo scambio di informazioni tra i vari medici, il paziente beneficia di una qualità elevata delle prestazioni sanitarie. Dott.ssa med. Simone Erni-Müller, medico specialista di medicina generale e medicina sportiva, studio medico associato mediX, Zurigo. www.medix-gruppenpraxis.ch 13 Helsana 14 Helsana «Per le prestazioni di punta» L’importanza di quattro parole con lettera iniziale «p», dove va il settore sanitario e come gli assicurati di Helsana beneficiano delle eccedenze: a colloquio con Thomas D. Szucs, presidente del Consiglio di amministrazione di Helsana. Da tre anni lei è il presidente di Helsana. Come si è sviluppata Helsana in questo periodo? Thomas D. Szucs: Nel 2010 abbiamo fatto molti cambiamenti e adesso ne raccogliamo i frutti. Helsana lavora con successo ed è un partner affidabile per i suoi clienti. Per me sono importanti quattro parole che iniziano con la «p»: professionalità, performance, passione e perfezione. Abbiamo ottenuto miglioramenti su tutta la linea. Da noi lavorano professionisti, la performance economica è di nuovo in ordine e dalla svolta in poi mi sembra di vedere di più un certo sfavillio negli occhi dei collaboratori. Si è risvegliato un nuovo entusiasmo senza il quale non è possibile ottenere prestazioni di punta. Nel nostro settore questo aspetto non è diverso che nello sport o nella musica. Secondo lei cosa è a posto e cosa ancora non lo è? Siamo ben raggiungibili per i nostri clienti, ma questo non basta ancora. Nel settore sanitario molto si svolge anche al di fuori degli orari d’ufficio. Per questo i fornitori di servizi come noi possono permettersi sempre meno di essere presenti solo dalle otto alle cinque, in particolare quando qualcuno si ammala. I nostri clienti devono sentirsi ben assistiti quando hanno bisogno di noi. Qui c’è ancora un potenziale di miglioramento. senso 1 13 • Foto: Jürg Waldmeier Sembra futuristico. Quali sviluppi si attende nei prossimi anni per il nostro settore sanitario? Le moderne tecnologie di comunicazione pervadono anche il nostro settore. Inoltre cambiano le condizioni per i fornitori di prestazioni. I medici si uniscono in studi associati e in reti. Anche gli ospedali si interconnettono sempre più. La tendenza va verso le cure integrate. Questo accresce le esigenze poste agli assicuratori malattia e spinge molti concorrenti ai loro limiti. Ancora oggi ci sono assicurazioni che non dispongono neanche di un sistema informatico. In quali ambiti Helsana può partecipare a configurare il futuro? Il settore sanitario diventa sempre più complesso. Gli assicuratori malattia hanno sempre più il compito di mantenere la chiarezza per i loro assicurati. Calcolare i premi e rimborsare le prestazioni non basta più. Solo chi capisce la sua malattia e i propri medicamenti sa anche agire correttamente in merito. In questo contesto vogliamo sostenere i nostri assicurati affinché restino sani o ritrovino la salute. Helsana ha un’eccellente situazione economica. Quale beneficio ne traggono i clienti? Un partner affidabile. Con un buon risultato evitiamo grandi aumenti dei premi in futuro. Helsana si fa sempre notare per il fatto di percorrere nuove vie. Questo va a vantaggio degli assicurati? «Siamo un partner affidabile per i nostri clienti.» Thomas D. Szucs Vogliamo essere precursori e per questo tentiamo consapevolmente di percorrere nuove vie, si dice che chi non risica non rosica. Di regola il settore sanitario si Il cliente al centro Premi stabili La nostra politica dei premi punta sulla continuità. Cerchiamo di attenuare con i nostri clienti gli aumenti inevitabili dei premi. Innovazioni Rimborsiamo subito i nuovi medicamenti di Novartis e Roche che promettono buoni risultati, secondo l’utilità per i pazienti. Consulenza a discrezione Molte vie conducono a Helsana. I consulenti assicurativi, la nuova consulenza online, i punti vendita e il telefono. 15 Helsana Come aiuta Helsana Nel nuovo rapporto di gestione di Helsana sei dei suoi assicurati raccontano la loro storia. Vi trovate inoltre il conto economico 2012, un ritratto dell’azienda e un colloquio con la Direzione. Leggete il rapporto di gestione online sotto www.helsana.ch/report/it. 150 39 rientri Per oltre sei settimane Rea Ufer ha dovuto restare collegata, dopo un ictus, fino a 22 apparecchi. Con il sostegno dei medici, dei terapisti, della sua famiglia e del case management di Helsana è tornata alla vita nonostante la sua emiparesi. Consolidamento giorni 12 Rapporto di gestione 20 Sono i rientri dall’estero che Helsana organizza in media ogni anno. Dopo un drammatico incidente con la bicicletta, Marc Eichenberger è stato uno di loro. 24 ore È il tempo in cui Mathilde Wickihalter ha ottenuto grazie a Helsana un appuntamento per un secondo parere presso un rinomato oftalmologo, che le ha dato sicurezza per affrontare un’operazione. muove molto lentamente. Abbiamo ottenuto un successo ad esempio nell’ideazione della fornitura dei dati dagli ospedali. Siamo tra i primi a poter controllare in modo veramente serio le fatture ospedaliere con i forfait per caso. E dato che abbiamo trovato l’accordo con due ditte farmaceutiche, i nostri assicurati hanno un accesso più rapido a medicamenti innovativi. Diamo ancora uno sguardo all’argomento ospedali. I forfait per caso, introdotti un anno fa, fanno ancora parlare molto. Qual è la sua opinione? Sono molto tranquillo, in fin dei conti ho già fatto l’esperienza dell’introduzione in «I risparmi vanno a vantaggio dei nostri assicurati.» Thomas D. Szucs 16 Germania e in Italia. Ogni cambio di sistema costa sudore e lacrime e c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Noi di Helsana partecipiamo intensamente a queste discussioni e ci impegniamo attivamente quando si tratta di introdurre innovazioni. I forfait per gli interventi standard sono sensati. Il nuovo sistema di conteggio si affermerà anche in Svizzera. Non si può pretendere di avere la soluzione perfetta fin dal primo giorno. Nei paesi dove si conteggia da tempo secondo i forfait per caso, nessuno chiede più un ritorno ai metodi del passato. In nessun ambito come nel settore sanitario si parla tanto spesso di riforme. Ad esempio: l’assicurazione di base e integrativa devono essere rigorosamente separate? Lei cosa ne pensa? In un primo tentativo questa idea è fallita miseramente. Il numero di firme necessario per il lancio di un’iniziativa popolare è stato mancato nettamente. Il fatto che il Consigliere federale Alain Berset voglia far passare questa idea dalla porta di servizio mi sorprende. Egli intende separare l’assicurazione di base e le assicurazioni integrative presso gli assicuratori malattia, ma non vuole cambiare nulla per quanto riguarda i fornitori di prestazioni. Questo è incoerente. Non riesco a capire come questa cosa dovrebbe funzionare senza far aumentare a dismisura la burocrazia per tutti gli interessati. Un’altra idea politica vorrebbe che i casi costosi di malattia venissero passati a un’istanza statale. Qual è l’opinione di Helsana? È un’assurdità assoluta. Ogni limite fisso dei costi comporta lo stimolo a far lievitare i costi quel tanto che basta affinché vengano poi assunti dallo Stato. Questa sarebbe la versione subdola del passaggio a una cassa unica. Il disbrigo e il rimborso delle prestazioni rappresentano l’attività principale di un assicuratore malattia e comporta il fatto che i costi vengano tenuti sotto controllo nel miglior modo possibile. Si pensi a cosa è accaduto con l’AI, per la quale nessuno si è preoccupato dei costi durante anni. Alla fine si è creato un deficit enorme, che adesso dobbiamo compensare con fatica tramite l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto. I costi della salute e i premi in aumento preoccupano molte persone. Cosa fa Helsana a tale riguardo? Abbiamo dato il buon esempio riducendo nettamente i nostri costi d’esercizio. Il controllo delle fatture è un compito che prendiamo molto sul serio e con la nostra cooperativa di acquisti negoziamo direttamente le tariffe ospedaliere, per ottenere di più a favore dei nostri assicurati. Inoltre creiamo valori aggiunti perché collaboriamo strettamente con i migliori fornitori di prestazioni, ospedali, studi medici associati e reti di medici. I risparmi vanno a vantaggio dei nostri assicurati. Ci impegniamo anche affinché vengano assunte le prestazioni innovative che hanno un’utilità evidente e in parte fanno addirittura risparmiare sui costi altrove. Intervista: Julia Franke senso 1 13 • Helsana Diagnosi: tumore alla prostata Incontinenza, impotenza, a volte addirittura la morte. Si tratta di prognosi cattive per un uomo sulla cinquantina. Il responso ha scosso Jürg non meno della diagnosi stessa: tumore alla prostata. Il suo problema successivo: dove farsi operare? T umore alla prostata! Quanto tempo mi resta ancora da vivere? Jürg* era scioccato! Anche se era preavvisato. Perché dagli esami di controllo, fatti sei mesi prima, era risultato nel suo sangue un valore elevato dell’antigene prostatico specifico. Questo è un primo indizio di un’alterazione della prostata. Ma dagli ulteriori esami non era risultato nulla di anomalo. Sei mesi dopo la situazione era cambiata: il referto era negativo. «In quei mesi si era sviluppato un tumore a cresci- senso 1 13 • Foto: Jürg Waldmeier ta aggressiva», racconta Jürg a «senso». Questo ingegnere voleva saperne di più quanto prima possibile. Soprattutto se il tumore era solo locale o se si erano già formate metastasi. Ma l’ospedale poteva offrirgli un appuntamento per gli ulteriori esami solo dopo due settimane. Jürg non voleva assolutamente attendere tanto: «Anche se la diagnosi non è forzatamente una sentenza di morte, volevo fare chiarezza rapidamente. Non sapere come procedere mi affliggeva molto.» Dunque ha cercato 17 Helsana Modo di procedere per gli interventi all’estero Richiesta Le persone interessate si rivolgono al Centro di competenza Estero di Helsana, signora Andrea Geissbühler, 043 340 59 45. Stabilire il contatto Helsana prende contatto con la Clinica Martini. Il paziente invia gli atti medici ad Amburgo. un’altra clinica che potesse offrirgli un appuntamento più prossimo. Qualche giorno dopo era chiaro che l’operazione era assolutamente necessaria. Limitazioni per tutta la vita A seconda dello stadio e dell’aggressività del tumore si possono considerare vari trattamenti; ad esempio l’irradiazione, la terapia ormonale, la chemioterapia o, come nel caso di Jürg, la prostatectomia. Le probabilità di una guarigione duratura sono molto buone fintanto che il tumore resta circoscritto alla prostata. Ma l’operazione nasconde comunque rischi, le cui cifre variano a seconda della fonte: dal 5 al 15 per cento dei pazienti è incontinente dopo l’operazione e dal 20 all’80 per cento resta impotente, a seconda dello stadio del tumore, dell’età del paziente e dell’esperienza del medico. Anche Jürg ha dovuto prenderne atto. «Dovrei portare assorbenti per sempre? E la mia vita sessuale sarebbe finita?» Queste eventualità lo inquietavano, voleva maggior sicurezza e ha chiesto in giro. È stato così che ha incontrato un conoscente che si era fatto asportare la prostata a Monaco. «Lodava il trattamento e anche il risultato. Di modo che anch’io volevo farmi operare là e mi sono rivolto a Helsana per la garanzia di assunzione dei costi.» Clinica specializzata ad Amburgo Non poteva sapere che anche Helsana si stava occupando in quel momento dello stesso argomento ed era in trattativa con In ambito privato Jürg discute e risponde volentieri in merito all’argomento tumore alla prostata, ma non intende farsi trovare in eterno su Google e per questo rinuncia alla citazione del nome intero. * 18 Colloquio di consulenza I medici della Clinica Martini esaminano gli atti medici e prendono contatto con il paziente. Appuntamento Al più tardi entro una settimana c’è la proposta di una data. Prima dell’operazione ha luogo un altro colloquio approfondito con il paziente. la Clinica Martini di Amburgo, specializzata esclusivamente sui tumori alla prostata. Questa clinica fa parte del complesso ospedaliero universitario di Amburgo-Eppendorf e, con oltre 2000 operazioni alla prostata all’anno, i suoi medici contano tra i chirurghi più esperti al mondo in questo campo. L’elevato grado di specializzazione e la trasparenza hanno destato l’attenzione di Helsana. «La medicina di punta relativa all’asportazione della prostata c’è anche in Svizzera», dice Alex Friedl, che coordi- Il tumore alla prostata ha travolto Jürg. Si sentiva sano e improvvisamente ha dovuto occuparsi di incontinenza, di impotenza e dell’eventualità della morte. na l’acquisto di prestazioni presso Helsana e assiste il progetto pilota con la Clinica Martini: «In questo campo non c’è comunque un altro ospedale che comunichi con tanta chiarezza i dati relativi alla qualità e garantisca addirittura per contratto le quote di riuscita. Inoltre i dati relativi ai casi sono impressionanti. Non sono così elevati in ogni ospedale.» L’intervento è meno costoso che in Svizzera? Friedl: «Al contrario. A Helsana l’operazione costa di più. Questo viene dal fatto che per questi trattamenti all’estero i cantoni non assumono costi. In compenso, proprio quando si tratta d tumori aggressivi come nel nostro esempio, si possono evitare costi successivi a lungo termine come le terapie e gli assorbenti, perché grazie alla preservazione delle fibre nervose si riduce il rischio di incontinenza e di disfunzione erettile. Questo metodo non è offerto in tutti gli ospedali della Svizzera.» Ci sono costi anche per il paziente: l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie copre solo le prestazioni erogate in Svizzera. Per le cure pianificate all’estero è dunque necessaria un’assicurazione integrativa ospedaliera. L’aliquota percentuale varia a seconda della variante assicurativa. In considerazione del gran numero di casi non sarebbe sensato riunire anche gli specialisti in Svizzera? L’urologo Martin Baumgartner del Centro prostata dell’Ospedale cantonale di Aarau ci dice in merito: «Con il nuovo sistema tariffale dei forfait per caso avrà luogo automaticamente una concentrazione dell’offerta.» Ma per questo c’è bisogno di tempo. Secondo Baumgartner da noi non si giungerà mai al punto, come in America, che un chirurgo esegue, ad esempio, unicamente asportazioni dei reni. «Si tratterebbe di un sistema completamente nuovo.» Helsana auspicherebbe una maggiore specializzazione degli ospedali. «L’esempio della Clinica Martini mostra che un ospedale può avere successo anche se si concentra su competenze centrali selezionate. Questo aumenta il numero di casi e quindi anche i buoni risultati», dice Friedl. Jürg è stato il primo cliente di Helsana a beneficiare di questa collaborazione. «Siamo partiti già due settimane dopo la diagnosi.» Sua moglie lo ha accompagnato ad Amburgo. Ricorda bene l’atmosfera eccellente in ospedale, su richiesta si poteva avere un bicchiere di vino a cena. Jürg era contento di trasferirsi dalla clinica in albergo dopo cinque giorni, «ci si sente subito un po’ meno pazienti». Impressionante è stata anche l’assistenza personale, «di me si è occupato sempre lo stesso medico». Nella Clinica Martini il chirurgo è competente per i suoi pazienti dalla prima visita all’uscita dall’ospedale. «L’informazione è fondamentale. Nel caso senso 1 13 • Helsana ideale la compagna del malato è presente in occasione della consulenza. È anche la prima ad essere informata in merito al decorso subito dopo l’operazione», spiega Markus Graefen, primario della Clinica Martini, che ha operato Jürg. Quando, dopo 12 giorni, Jürg ha potuto essere liberato dal catetere, la minzione ha funzionato subito. «Nel tragitto di ritorno ci siamo trovati nel bel mezzo di un ingorgo. Ma non ho perso una sola goccia d’urina!» Elevate quote di riuscita Il tumore alla prostata è l’affezione tumorale più frequente dell’uomo, con 6000 nuovi casi all’anno in Svizzera. All’inizio è raro che si manifestino disturbi. Anche Jürg non si era accorto di niente: «La prevenzione è dunque molto importante, al più tardi dai cinquanta anni d’età. Molti dei miei colleghi evitano gli esami, probabilmente per paura della verità. Io la penso diversamente, perché a mio avviso solo gli esami medici danno la sicurezza.» Approssimativamente, tra i clienti di Helsana, circa 800 uomini all’anno si ammalano di tumore alla prostata. Senza la diagnostica estemporanea Jürg sa- rebbe probabilmente rimasto impotente, come dice Graefen. Con questo procedimento, che è tra l’altro applicato anche nel Centro prostata di Aarau, il patologo esamina durante l’operazione i bordi del tessuto asportato per individuare eventuali cellule cancerogene. Queste si rilevano solo al microscopio. Il chirurgo sa subito se deve tagliare ancora. «In questo modo tocchiamo solo lo stretto necessario invece di asportare di più per la guarigione del tumore.» Jürg deve però ancora riguardarsi. Adesso impiega il tempo per definire nuove priorità nella sua vita. «La mia salute è in primo piano.» E gli interessa anche quella dei suoi colleghi. Quanto meno fa da ambasciatore per la prevenzione contro il cancro. Testo: Daniela Schori «Helsana è la prima assicurazione svizzera con la quale collaboriamo.» Prof. dott. med. Markus Graefen, primario della Clinica Martini. La Clinica Martini in cifre 2005 è l’anno in cui viene fondata la Clinica Martini come affiliata all’ospedale universitario di Amburgo-Eppendorf. La specializzazione su una sola malattia è unica in tutta la Germania. 2300 dati di pazienti sono a disposizione della clinica per la ricerca. 10 % 96 % per cento dei pazienti viene dall’estero. Altre cifre e informazioni: www.martini-klinik.de senso 1 13 • Foto: pgc 25 000 asportazioni di prostata eseguite dalla Clinica Martini nel 2012. degli uomini operati prima dei 60 anni d’età è continente. 92 % degli uomini operati con preservazione delle fibre nervose prima dei 60 anni d’età è potente. Prestazioni supplementari Una degenza ospedaliera può preoccupare. Bene se si ha la libera scelta. Chi non vuole avere limitazioni in caso di una degenza ospedaliera, si premunisce con un’assicurazione integrativa, ad esempio per il reparto semiprivato con HOSPITAL PLUS oppure per quello privato con HOSPITAL COMFORT. Oltre ad una maggiore sfera privata e comfort in camera, sarete curati dal medico da voi scelto nell’ospedale che volete. L’assicurazione ospedaliera paga inoltre per le degenze stazionarie all’estero, non solo per i casi di pronto soccorso, ma anche per gli interventi e le cure pianificate. Helsana offre agli assicurati con un’assicurazione ospedaliera l’accesso a centri di competenza riconosciuti internazionalmente e specializzati in un ambito specifico. Ad esempio la Clinica Martini di Amburgo, specializzata sui tumori alla prostata. Il secondo parere dà sicurezza In caso di malattie gravi un secondo parere di esperti è utile per optare per la terapia migliore. Helsana contatta un professore competente nell’ambito in questione, che vi consiglia, chiarisce la diagnosi e i fattori dei disturbi e verifica la proposta terapeutica. Un’altra prestazione di servizio per gli assicurati con copertura per il reparto semiprivato e privato è fast track. Invece di attendere più settimane o addirittura mesi per ottenere una visita presso uno specialista, Helsana vi garantisce l’accesso alla prima consultazione di un primario entro una settimana. Consulenza personale Le prestazioni dell’’assicurazione ospedaliera: www.helsana.ch/hospital_it oppure richiedete una consulenza personale: 043 340 91 42. 19 Helsana La prima «casa della salute» della Svizzera Lo scorso mese di settembre il medico Philippe Schaller ha aperto nel canton Ginevra la Cité Générations, il primo centro medico in Svizzera nel quale si può anche pernottare. L’innovativa idea non entusiasma solo i pazienti. 20 Illustrazione: Martin Haake senso 1 13 • Helsana I n realtà voleva diventare artista, musicista oppure pittore. E invece ha studiato medicina. «Ho sempre sentito il bisogno di partecipare alla grande avventura umana e di sviluppare progetti innovativi.» Chi dice questo si chiama Philippe Schaller ed è un medico di Ginevra. La sua «opera magna», il centro Cité Générations, è un progetto pilota per tutta la Svizzera. Schaller, che ha conseguito un diploma in materia di organizzazione sanitaria presso l’Università di Montreal, ha elaborato durante dieci anni a Ginevra il concetto del centro Cité Générations e ne ha supervisionato la costruzione. Tutto con caparbia tenacia ed esponendosi a grandi rischi economici perché il progetto non ha mai beneficiato di nessun sussidio. Un’alternativa all’ospedale L’edificio a minergia di color marrone nel comune ginevrino periferico di Onex, raggiungibile con il tram dal centro di Ginevra, ha praticamente tutto quello che una «casa della salute» può offrire per la salute della popolazione. Nel centro lavorano circa 230 persone, tra cui 40 medici. Oltre ad essere un centro di pronto soccorso 24 ore su 24, ha anche una sezione spitex. Offre inoltre trattamenti paramedici e di medicina alternativa: ergoterapia, omeopatia, osteopatia, psicoterapia, podologia e riflessologia plantare. Ha poi una farmacia, dentisti, un centro per l’udito e una stazione per le cure mediche ambulatoriali. L’offerta è completata da un reparto con 14 letti per casi di breve durata e per casi più lunghi di medicina palliativa. Il progetto di Philippe Schaller dà una risposta alla domanda: «Come evitare i ricoveri ospedalieri di pazienti con malattie croniche e di persone anziane che non necessitano di una degenza in un ospedale per malattie acute?» Oltre alle due possibilità «restare a casa» e «ospedale, risp. casa di cura», attualmente non ci sono quasi altre alternative. Pernottamento ambulatoriale Un esempio: una donna di 84 anni, chiamiamola Jeannine Dubois, vive a Ginevra. Dopo una caduta accusa un dolore pungente al fianco destro. Il suo vicino la accompagna al centro Cité Générations, senso 1 13 • dove viene visitata da un medico del pronto soccorso. Non ci sono ossa rotte, ma forti ematomi. Sono già le ore 20 e la paziente non può più andare a casa, dato che vive da sola. Rimane dunque nel reparto dei letti da degenza breve. Siccome è diabetica, la mattina dopo riceve un’iniezione di insulina; grazie alle pastiglie i suoi dolori si sono ridotti. L’organizzazione spitex passa da lei e organizza per il giorno successivo l’appuntamento per le cure a domicilio e il sevizio pasti. Così che la signora Dubois può rientrare a casa il terzo giorno; il suo diabete è regolato, i dolori sono quasi scomparsi. Restare autonomi più a lungo In passato la signora Dubois, spiega Philippe Schaller, avrebbe dovuto recarsi al pronto soccorso di un ospedale. «In casi simili i pazienti trascorrono sovente più settimane in ospedale. Questo genera costi elevati e, cosa ancora peggiore, durante tale periodo i pazienti perdono il contatto con il loro ambiente sociale. A questo si aggiunge l’indebolimento dei muscoli dovuto alla posizione supina per lungo tempo.» Il nostro sistema sanitario fa registrare una gran perdita di prestazione, rileva Schaller. Si riferisce, tra l’altro, a una ricerca del dott. Olivier Rutschmann, che ha esaminato nel 2003 i servizi di pronto soccorso delle cliniche universitarie ginevrine. La ricerca ha concluso che la collaborazione tra i medici, gli ospedali, le organizzazioni spitex e le istituzioni sociali lascia a desiderare. Mancano inoltre centri per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali. Con ambulatori multidisciplinari si potrebbe evitare fino al 40 per cento di tutte le degenze ospedaliere. Philippe Schaller e dell’avviso che «gli attuali metodi di finanziamento non tengono il passo con l’evoluzione della società.» Gli assicuratori malattia hanno ben accolto il modello del centro Cité Générations, ma non pagano ancora le prestazioni ambulatoriali relative ai suoi letti per breve degenza. Helsana invece? Costituisce l’eccezione. «Siamo pronti a collaborare con il centro Cité Générations perché apprezziamo questo modello innovativo», dice Muriel Richet-Decking, addetta all’acquisto di prestazioni presso Helsana. Lei e Helsana collaborano già da tempo con la rete di medici «Réseau Delta». Anche questa, come il centro Cité Générations, è un’opera realizzata da Philippe Schaller. Testo: Elisabeth Hörler Il nuovo studio medico online di Medix Dall’autunno 2011 gli studi medici Medix di Berna e Zurigo offrono ai loro pazienti uno studio medico online. «I pazienti siedono di fronte al medico solo per il 25% del tempo della visita medica» dice il dott. med. Adrian Wirthner, direttore di Medix Berna. «Il resto del tempo lo trascorrono nella sala d’attesa o nel tragitto di andata e ritorno.» Considerando che oltre il 50 % dei pazienti bernesi di Medix interpellati ha espresso l’esigenza del contatto online con il proprio medico, Medix e la ditta In4medicine hanno sviluppato l’idea delle studio medico online. I pazienti possono così porre semplici domande mediche o amministrative in ogni momento tramite Internet e richiedere i risultati di esami, valori di laboratorio o informazioni sui medicamenti. Questo fa risparmiare consultazioni. «Questa piattaforma Internet soddisfa le massime esigenze di sicurezza, come l’e-banking», dice Wirthner. La piattaforma è solo a disposizione dei pazienti dello studio medico. Peraltro più della metà degli utenti bernesi ha più di 40 anni, il più anziano ha addirittura 86 anni. 21 Helsana 3 5 1 2 4 6 I dirigenti di Helsana regalano tempo I dirigenti di Helsana si sono immedesimati volontariamente nel ruolo di assistenti: l’azienda organizza gite per gli ospiti di case di cura e per anziani. 22 «Qui comanda lei», ha detto pacatamente Daniel H. Schmutz, CEO di Helsana. Durante la gita con gli ospiti della residenza Bethesda di Küsnacht, la signora a lui affidata voleva fare di testa sua. Lo scorso anno ci sono stati tre eventi simili. Ogni volta quindici dirigenti di Helsana hanno creato il diversivo con grigliate e picnic in case di cura e per anziani. Per quanto possa sembrare semplice, una gita con persone bisognose di cure o dementi, nella quotidianità della casa di cura, non è fattibile senza aiuto esterno. «Le gite che si sono svolte a tarda estate l’anno scorso hanno avuto un tale successo da ampliare quest’anno l’iniziativa», dice Nadine Sauber, che si occupa di gran parte dell’organizzazione. In questo modo Helsana dà un piccolo, ma concreto contributo per un settore sanitario più umano. Questo avviene consapevolmente con le case di cura perché così non possono nascere conflitti con interessi commerciali. Nel contempo anche i dirigenti di Helsana imparano: hanno una visione della quotidianità dei pazienti e del personale infermieristico e possono avere con loro uno scambio diretto di idee. L’iniziativa suscita reazioni positive: «Abbiamo avuto un pomeriggio fuori dall’ordinario e questo ci ha fatto bene», ha scritto a Helsana Thomas Holliger, direttore della casa di cura Lindenfeld. «Abbiamo potuto regalare un po’ di tempo.» Testo: Julia Franke Foto: pgc senso 1 13 • Helsana E dopo il lavoro, occuparsi del padre malato Lavorare e nel contempo assistere familiari: questo è il caso per una persona su dieci. I datori di lavoro possono essere un sostegno importante per queste persone. 1e2 L’intrattenimento musicale organizzato privatamente ha regalato buon umore. 3, 4 e 5 Gli ospiti della casa di cura e per anziani hanno goduto la giornata nella natura. 6 Una delle escursioni ha portato al castello Wildess nel canton Argovia. Da due anni Gaby S. rasenta i suoi limiti: divorziata, è madre di due adolescenti, lavora come segretaria e a parte questo si occupa di suo padre malato. Da qualche tempo soffre sempre più spesso di emicrania. Dovrebbe ridurre i suoi impegni, ma chi farebbe poi il suo lavoro? Gaby S. è una persona fittizia, ma situazioni di questo genere ce ne sono tante. Fanno parte di una generazione definita dagli scienziati come «generazione cerniera»: incastrata tra il lavoro, i figli e i familiari malati. In futuro saranno sempre di più i lavoratori che dovranno occuparsi di familiari malati o disabili. In Svizzera circa il 4 per cento delle persone che lavorano, vale a dire 160 000 individui, ha familiari che necessitano di aiuto e cure a casa. In seguito all’evoluzione demografica, al progresso della medicina e al criterio della politica sanitaria «ambulatoriale prima che stazionario», questa cifra è destinata ad aumentare. professionale Kalaidos, sezione Sanità, sviluppa soluzioni pratiche con il concorso di altri partner. In tale contesto Helsana sostiene il nuovo progetto «work & care plus»: stabilisce il contatto con i suoi clienti aziendali e mette a disposizione locali per i colloqui con i responsabili del personale. Per un opuscolo, che esiste già in lingua tedesca, Helsana finanzia inoltre nuovi ritratti di lavoratori in situazioni simili nella Svizzera romanda e in Ticino. In più Helsana tiene corsi d’istruzione in collaborazione con Careum F+E e l’ufficio «UND». In questi corsi i responsabili delle risorse umane e i superiori imparano a realizzare strutture con le quali i collaboratori possono conciliare meglio il loro lavoro e le cure assistenziali ai loro familiari. In questo modo i datori di lavoro favoriscono la salute dei loro collaboratori e li fidelizzano nei confronti dell’azienda, garantendosi il mantenimento di un prezioso know-how. Il servizio di assistenza sanitaria più grande del mondo Testo: Daniela Diener I familiari costituiscono il maggior servizio di assistenza sanitaria del mondo. La sanità risparmia miliardi in questo modo, ma per il singolo individuo e per la società questo comporta rischi: la sollecitazione plurima per lungo tempo spinge molte persone ai loro limiti psichici e fisici. Ne risente anche la salute. Pur essendoci molti prestatori di servizi che aiutano le persone in questione, l’offerta è ancora lacunosa, poco chiara e per questo spesso anche poco nota. Istruzioni per le aziende I datori di lavoro possono dare un aiuto essenziale. Con il programma di ricerca e sviluppo «work & care» l’istituto di ricerca Careum F+E della scuola universitaria senso 1 13 • Familiari bisognosi di cure – come conciliare assistenza, famiglia e lavoro Organizzazione e aspetti finanziari e giuridici I consigli di questo opuscolo L’opuscolo è pubblicato su www.helsana.ch/negozio_online. Esso può anche essere ordinato tramite e-mail all’indirizzo: [email protected]. 23 Helsana Mi concede un ballo? Walzer viennese, discofox e prevenzione delle cadute: con il ballerino professionista Edi e il suo team agli eventi di danza di Helsana. 24 Foto: Jürg Waldmeier senso 1 13 • Helsana I ballerini di Helsana Edi ed Elvira ballano un discofox. Oltre a loro ci sono altre ballerine e ballerini nel team. S D S S D D S D S D D L a signora novantenne mette con piacere da parte il suo bastone: «Adesso si balla!» Subito si alza suo marito e prega Edi, il ballerino al suo fianco, di fare attenzione perché sua moglie non è più tanto in forma. Non sarebbe stato necessario. Edi guida la signora con attenzione per un paio di giravolte e sempre ballando la riconduce lentamente al suo posto e l’aiuta a sedersi. Tutta questa attenzione non è casuale. Perché Edi è lo specialista per determinate lezioni, quelle di ballo. Egli è il ballerino di Helsana e dà ad ogni compagna di ballo la sensazione di avere un bell’aspetto sulla pista da ballo. Ballare è la passione di Edi. Per tale motivo una volta la settimana si dedica al ballo, per Helsana o come ballerino ufficiale. Pratica i balli classici inserendo qual e là un ballo nuovo, vuole semplicemente regalare gioia. Edi ha partecipato a gare di ballo. Questa non è una premessa, ma dal punto di vista tecnico bisogna essere sicuri. Fino ad oggi Edi ha ballato con oltre 50 000 signore. Oltre a Edi ci sono altre ballerine e ballerini nel team di ballo Helsana. Essi provvedono affinché nei balli organizzati da Helsana anche le persone sole possano ballare e i timorosi prendano coraggio. Grazie ai partner professionisti gli ospiti rispolverano balli caduti nell’oblio. «Dopo due o tre passi ci si ricorda tutto.» Questo dà coraggio. E spesso gli uomini, Anche Pro Senectute offre pomeriggi danzanti per persone anziane. Potete trovare le relative indicazioni sotto: www.seniorentanz.ch senso 1 13 • dopo un ballo con una ballerina di Helsana si dirigono verso una signora e la invitano a ballare. Una questione di armonia Edi dice: «Nei balli di coppia è importante trovare l’accordo e sviluppare il ballo insieme. E questo stimola il cervello.» Forse quello dell’uomo un po’ di più, perché è lui che guida. Se la coppia fa un errore, è sua la colpa. Deve saper riconoscere: «Che musica suona? Qual è il ballo adatto? Lo so ballare? Oppure quale alternativa scelgo? L’uomo deve trovare il ritmo con la sua compagna di ballo e quindi sviluppare il ballo sulla pista. Il ballo è armonia, tra chi balla e con la musica.» Proprio perché il corpo e la mente devono lavorare contemporaneamente e il coordinamento con il partner stimola di più il cervello, il ballo di coppia è particolarmente utile per la prevenzione delle cadute. E per tale motivo lo scorso anno Helsana ha organizzato pomeriggi speciali: iniziano con una relazione sulla prevenzione delle cadute, continuano con un aperitivo e finiscono con il ballo, accompagnato da musica dal vivo. Ogni evento è diverso. Edi tenta ogni volta di sintonizzare sé stesso e il suo team alle regioni. Perché, nonostante la globalizzazione, le persone sono diverse a seconda della loro regione. In particolare per il ballo. Ad esempio a Basilea: «Qui gli ospiti non vogliono perdere tempo prezioso con l’aperitivo. La pista da ballo si riempie subito e resta affollata per l’intera durata di due ore. In Ticino, per contro, gli uomini preferiscono prima brindare, se la prendono con calma, si rifocillano. Le signore cominciano poi ad essere impazienti perché vogliono ballare. Dopo però sono gli uomini a non voler più smettere.» Edi ama il suo hobby e trova meraviglioso essere ballerino di Helsana. Si sente onorato se può ballare con una signora centenaria, oppure una con deambulatore, una ex ballerina classica oppure una signora alla quale piace semplicemente ballare e non ne ha più avuto l’occasione da molto tempo. Gli piace dispensare gioia, mettere la sua compagna di ballo al centro dell’attenzione, farla divertire e farla ridere. Una volta è venuto addirittura un medico per vedere cosa faceva una sua paziente. Dopo aver guardato un po’ ha commentato: «Qui non c’è bisogno del dottore né dello psichiatra.» Perché ballare, appunto, fa bene. Testo: Sabine Hunziker Schmid Concorso Volete migliorare il vostro stile di ballo? Oppure imparare un nuovo ballo? E avete più di 65 anni? Sorteggiamo per tre clienti di Helsana con accompagnatrice o accompagnatore una lezione privata con Edi ed Elvira. Partecipazione: via e-mail o cartolina postale con nome, numero d’assicurato, indirizzo e telefono nonché la parola chiave «Pomeriggio danzante» a: marketing.bestandeskunden@ helsana.ch oppure Helsana Assicurazioni SA, Markleting Clienti esistenti PKI, Casella postale, 8081 Zurigo. Il termine di partecipazione è il 2 aprile 2013. 25 Helsana Aiuto, mio figlio ha bisogno di occhiali Anche i bambini piccoli possono avere difetti della vista e avere bisogno di occhiali. Ma da cosa ci si accorge che un bambino ha bisogno di occhiali? E cosa è importante negli occhiali per bambini? senso ha voluto saperne di più. Stando a statistiche un bambino su cinque ha bisogno di occhiali e il numero di bambini miopi è in costante aumento. «Le attività ravvicinate praticate per lungo tempo sembrano essere una concausa dell’aumento dei casi di miopia», spiega Veit Sturm, responsabile del reparto di oftalmologia pediatrica dell’Ospedale cantonale di San Gallo. Le attività all’aria aperta possono per contro avere un effetto preventivo. In caso di dubbio dall’oftalmologo Quando si tratta di un bambino piccolo non è facile per i genitori capire se soffre di miopia. Ma ci sono indizi che depongono a favore di una visita dall’oculista. Secondo Sturm si tratta, ad esempio, di sensibilità alla luce, lacrimazione, strizzare l’occhio, strofinarsi gli occhi, battere le palpebre frequentemente, malumore o irritabilità, posizione inclinata della testa, cambio di distanza leggendo e guardando la televisione oppure episodi di nuove inettitudini. Varie infermità della prima infanzia, come i danni cerebrali o il ritardo nello sviluppo psicomotorio, possono essere un motivo per chiarire un’eventuale miopia o strabismo. Veit Sturm aggiunge: «In caso di mal di testa inesplicabili, di legastenia o di difficoltà generali di apprendimento, può essere utile consultare un oftalmologo.» Determinati difetti della vista che vengono scoperti solo in età scolare possono, di regola, regredire solo parzialmente. Si tratta qui della cosiddetta ambliopia, un’alterazione della vista senza difetto organico. Per Sturm questo è uno degli argomenti principali nella discussione relativa ai controlli della vista sui bambini. Partner di Helsana Con la sua rete di oltre 60 filiali in tutta la Svizzera McOptic è uno dei maggiori ottici svizzeri. L’azienda offre numerose marche di occhiali e usa lenti fabbricate da Optiswiss SA a Basilea. Grazie alla cooperazione i clienti di Helsana beneficiano di vantaggi esclusivi. Il bambino sceglie gli occhiali Una volta diagnosticato il difetto della vista da parte dell’oftalmologo, si va dall’ottico per scegliere gli occhiali. Gli occhiali per i bambini devono essere leggeri e resistenti. Martin Knupfer, docente presso McOptic per la specializzazione I vantaggi dal 2013: come beneficiare Possono beneficiare degli sconti permanenti tutti gli assicurati del gruppo Helsana. Mostrate in negozio la vostra HelsanaCard oppure ordinate le lenti sul sito web www.helsana.ch/it/ mcoptic. 26 Sconto Helsana Presso McOptic beneficiate dello sconto esclusivo durevole Helsana del 10 per cento (non cumulabile) su tutti i prodotti e le prestazioni di servizio. 39 franchi All’acquisto di occhiali correttivi McOptic della gamma dei 199 franchi, i bambini e gli adolescenti assicurati presso Helsana beneficiano di uno sconto di 39 franchi e pagano solo le lenti. Test gratuito Il test della vista per la patente di guida del valore di 10 franchi è gratuito presso McOptic per tutti gli assicurati del gruppo Helsana. Gratis in prova I clienti di Helsana ricevono gratuitamente in prova presso McOptic un paio di lenti a contatto di alta qualità nella loro gradazione. Azioni McOptic Con la fattura dei premi riceverete le indicazioni relative alle promozioni di McOptic. Chi paga tramite e-fattura o addebito bancario o postale, può consultare l’indirizzo www.helsana.ch/ primeclub_it. senso 1 13 • Helsana degli ottici, spiega in merito: «Gli occhiali pesanti sono solo un fastidio superfluo e fanno in modo che il bambino non li accetti.» Ovviamente gli occhiali devono stare bene e questo richiede un adattamento accurato da parte dell’ottico. Le montature sportive sarebbero molto adatte per i bambini, in particolare per quelli molto irrequieti. I genitori e l’ottico fanno una prima scelta preliminare, ma il bambino deve essere coinvolto. «I bambini hanno senz’altro un’idea precisa di come vogliono i loro occhiali», afferma Knupfer. Questo riguarderebbe più spesso il colore che non la forma, ma alla domanda se gli occhiali sono comodi da portare può rispondere solo il bambino. Una volta acquistati gli occhiali, questi devono essere adattati periodicamente. Sia perché il bambino cresce sia perché gli occhiali vengono strapazzati. La regola prevede un controllo ricorrente dopo un periodo da sei a otto settimane, che è compreso nel prezzo a prescindere dalla frequenza. Indipendentemente dall’evoluzione della vista, il bambino ha bisogno di nuovi occhiali con maggiore frequenza degli adulti a causa della sua crescita. Questo riguarda anche le lenti perché queste devono corrispondere alla nuova montatura nella forma e nelle dimensioni, come pure per il centraggio. A proposito: dalla metà del 2012 ci sono di nuovo i rimborsi dall’assicurazione di base per gli occhiali dei bambini. Testo: Hugo Vuyk Rimborso per i bambini Il rimborso dall’assicurazione di base per le lenti di occhiali o le lenti a contatto ammonta, fino al compimento dei 18 anni d’età, fino a 180 franchi all’anno, meno la partecipazione ai costi. Solo con la ricetta dell’oftalmologo. senso 1 13 • La colonna di Helsi Ibernazione? Io vado a sciare! Salve gente! Giusto, ci sono molti castori che in inverno vanno in ibernazione. È una cosa diversa dal letargo e per questo noi castori dobbiamo pensare a nutrirci anche in inverno. I miei consimili accumulano in tempo utile rami e tronchi davanti alle loro tane. In questo modo giungono al cibo anche quando l’acqua è ricoperta da una cappa di ghiaccio. Ma l’ibernazione non fa per me, men che meno da quando lavoro per Helsana. Mi piace la montagna e sono un grande appassionato di sci. Cosa? Voi non credete che io, un castoro, sappia sciare? Allora tirate fuori da sotto la poltrona il vostro tablet PC oppure accendete il computer. Visitate semplicemente il mio sito, facebook.helsi.ch, e cliccate i filmati. Il primo filmato dimostra come io scendo elegantemente, sì, proprio elegantemente, lungo il pendio innevato. Questo inverno mi troverete spesso sulle piste e mi piacerebbe incontrarvi in occasione dell’una o dell’altra gara dello Swiss-Ski Rivella Family Contest. È un evento per tutti coloro che vogliono passare una giornata serena sulla pista con tutta la famiglia. Per saperne di più leggete a pagina 30 di questa edizione. E per conoscere meglio le mie attività: www.helsi.ch. A presto gente, il vostro Helsi 27 Helsana «Le manifestazioni podistiche sono il mio allenamento.» Irène Leemann-Feller 28 senso 1 13 • Helsana L’aviatrice Come viene la voglia di correre? Ad Irène Leemann-Feller grazie alla vincita di una quota di partecipazione ad una manifestazione podistica. I rène Leemann ricorda con precisione: «Era il 29 maggio 2005». All’epoca aveva 51 anni e quel giorno aveva preso la sua borsa da sport ed era andata in treno a Morges per fare walking lungo il Lemano, insieme a centinaia di altre donne e uomini sportivi. La partecipazione a questa manifestazione di walking era puramente casuale: l’aveva vinta con un concorso di Helsana. «Mi infastidiva unicamente la grande quantità di gente.» Ma aveva pensato che la maggior parte delle persone avrebbe camminato più rapidamente di lei e che in coda sarebbe stato più tranquillo. «È stato fantastico. Le persone, la natura, l’atmosfera»! Nel frattempo ha conosciuto alcuni partecipanti. Chi nel corso degli anni passa da manifestazione a manifestazione come lei, incontra spesso volti già noti. Una donna a moto perpetuo Questa signora con i capelli corti si muoveva volentieri già da bambina ed è diventata maestra di sport. Non ha mai saputo stare seduta tranquilla, «ad eccezione della cabina di pilotaggio.» Da oltre 20 anni è insegnante di volo. «Lassù nell’aria tutto è diverso, molto più emotivo. A volte, di fronte alla bellezza del nostro paese e allo spettacolo del tempo vado in brodo di giuggiole.» Ha una sensazione simile alle innumerevoli manifestazioni podistiche alle quali partecipa in tutta la Svizzera. Oltre alla compagnia, le piace attraversare zone sconosciute. E la natura offre la rigenerazione totale. Deve sforzarsi un po’ solo se tira vento forte. Inizialmente faceva walking, poi è passata alla corsa, «senza nessuna pressione». La velocità è determinata da come si sente. «Mentre corro vedo ogni lumaca.» Pianifica le sue corse con molto anticipo. «In questo modo non possono esserci scuse», dice. Grazie all’attività fisica regolare l’artrosi al ginocchio le fa meno male. Inoltre recupera in fretta. «Dopo la corsa dei 100 chilometri di Bienne, tre anni fa, ho dovuto letteralmente trascinarmi fino alla stazione. Ma la mattina dopo ero nuovamente fresca e riposata.» Nessun allenamento speciale Se va tutto bene, percorre un chilometro in sei minuti. Le piace correre in salita. Mezza maratona? Nessun problema. Una maratona? Se non ci sono limiti di tempo. E quanto si allena per ottenere queste prestazioni? Secondo lei non si allena affatto. In ogni caso non in modo mirato. «Le manifestazioni podistiche sono il mio allenamento.» Ogni anno partecipa a 20-30 manifestazioni podistiche e praticamente porta sempre con sé la bicicletta. L’automobile sarebbe veleno per il suo budget, ma anche per la sua salute. «L’attività fisica all’aria aperta è per me come una medicina. Mi rende felice.» E fintanto che resta così in forma potrà decollare con il suo Piper. Testo: Daniela Schori Vincete il divertimento della corsa Vorreste vedere come si svolge una manifestazione podistica? Helsana sorteggia, per l’evento di vostra scelta, cinque quote di partecipazione gratuite, pernottamento, pranzo e massaggio sportivo compresi per due persone in uno swiss wellness hotel. Partecipate su www.helsana.ch/ concorso o pianificate il prossimo evento su www.helsana.ch/eventi. I principianti corrono spesso troppo veloci e poi sono frustrati. L’allenatore Urs Gerig conosce queste insidie e dà buoni consigli. Cinque consigli per i principianti 1. 2. Il piacere del movimento è più importante della prestazione. Che si tratti di passeggiare, di walking o jogging, muoversi regolarmente all’aria aperta è il primo passo. Godetevi le sensazioni fisiche. Trovate il vostro ritmo d’allenamento. In quale giorno e a che ora volete intraprendere qualcosa? Mantenete quello che pianificate. In questo modo ci saranno meno scuse. senso 1 13 • Foto: Jürg Waldmeier, Helsana 3. 4. In un secondo momento Attenetevi al vostro piano potrete aumentare il ritmo. nonostante il cattivo Inizialmente concentratevi tempo, lo stress o la sulla giusta sequenza dei stanchezza. La disciplina si movimenti: correte facendo può allenare come un piccoli passi, poggiate muscolo. Le scuse si l’intera pianta del piede. perdono quanto più frequentemente correte. 5. Cosa vi motiva a correre? Un compagno d’allenamento, la partecipazione ad un evento podistico, la voglia di dimagrire, un diario d’allenamento? Cerate di scoprire che cosa vi motiva e vi diverte. 29 In breve Il metodo Feldenkrais sostiene l’approccio dell’autodidattica. Sci e snowboard Family Contest Fino a marzo 2013 si svolge ancora il popolare Swiss-Ski Rivella Family Contest. Il gruppo Helsana vi partecipa per la prima volta come cosponsor e voi clienti ne potete beneficiare. L’impegno di Helsana rende ancora più interessante la partecipazione alla gara di sci e snowboard per l’intera famiglia: per 70 anziché 85 franchi passate tutta la giornata in montagna e non dovete preoccuparvi di nulla. Da tre a cinque membri della famiglia partecipano alla gara sugli sci o su snowboard. Il tempo viene fermato non appena l’ultimo membro della famiglia ha raggiunto la linea del traguardo. Dopo la gara si può giocare e ci si può divertire nel villaggio o sulle piste a libera disposizione. Tutte le famiglie ricevono un omaggio a sorpresa, anche se non possono salire sul podio dei vincitori. I bambini (anno di nascita 1999 o più giovani) possono partecipare alla gara con uno o due adulti. Non importa se si tratta di genitori, nonni, zii o padrini. Possono affrontare il percorso cinque membri della famiglia in totale. Informazioni e iscrizione: www.helsana.ch/it/familycontest 30 Rilassamento Il metodo Feldenkrais Questa volta, nella piccola serie di articoli di senso sul di rilassamento, presentiamo il metodo Feldenkrais. Il metodo Feldenkrais tende al potenziamento del benessere fisico, emotivo e mentale mediante il miglioramento della percezione del corpo e dei movimenti. Il nome del metodo si rifà al suo ideatore, ossia all’ambizioso judoka Moshé Feldenkrais (1904–1984). Una lesione al ginocchio da giovane lo aveva spinto a studiare l’anatomia umana e i movi- menti. Il metodo Feldenkrais si addice tra l’altro per il trattamento di dolori cronici, in caso di stress e tensioni oppure per migliorare il benessere generale e può essere appreso in occasione di un corso. Maggiori informazioni su www.helsana.ch/rilassamento Iniziativa di donazione Riconoscimento 2,5 milioni per Telethon Friendly Work Space La colletta Telethon di dicembre 2012 ha raccolto circa 2 456 670 franchi, quasi quanto lo scorso anno. Questo denaro servirà a sostenere le famiglie con rare malattie ereditarie. Helsana ha messo a disposizione il suo call center presso il servizio clienti di Losanna, dove sessanta collaboratori di Helsana si sono offerti volontari per rispondere alle telefonate di donazione durante il tempo della colletta. www.telethon.ch Per il suo impegno nell’ambito del management sanitario aziendale, Helsana è stata insignita da «Promozione Salute Svizzera» del marchio di qualità «Friendly Work Space». I collaboratori sani sono più motivati e più efficienti, affrontano meglio i problemi e hanno più idee. Pertanto Helsana si impegna per il loro benessere con un management sanitario aziendale sistematico. Foto: pgc, Keystone senso 1 13 • In breve Mercato del lavoro Nuova immagine Glicemia Risparmio nella misurazione Nel 2012 l’UFSP ha aumentato il rimborso delle strisce per il controllo glicemico. Dynamicare, partner di Helsana, mantiene tuttavia invariati i suoi prezzi bassi e quindi la differenza rispetto ad altri prodotti diventa più grande. Gli assicurati di Helsana ottengono così un prodotto che nei test si situa molto bene, a prezzo di discount. Ne beneficiano in particolare i diabetici non dipendenti da insulina. Nelle fiere del lavoro, nelle inserzioni e in Internet Helsana si presenta con una nuova veste a chi cerca un impiego. La presentazione mostra quello che rende unica Helsana: l’avanzamento flessibile, le dimensioni interessanti dell’azienda e la responsabilità sociale. Per la prima volta i collaboratori di Helsana compaiono anche in filmati. Un’impressione del nuovo ritratto di Helsana come datore di lavoro. www.helsana.ch/carriera Numeri importanti Servizio clienti Per informazioni riguardanti la vostra assicurazione malattia, ma anche se l’indirizzo sul vostro esemplare di senso è errato oppure se ricevete esemplari in più non desiderati. Il numero telefonico del servizio clienti della vostra regione figura in alto a sinistra sulla vostra polizza o sull’HelsanaCard. Numero d’emergenza +41 43 340 16 11 In situazioni d’emergenza (soprattutto all’estero), per questioni relative alla protezione giuridica (Helsana-advocare, Helsana-advocare PLUS) e per il sostegno psicologico immediato, 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana. www.helsana.ch/prodotti-per-il-diabete HelsanaCard Nuove tessere in aprile Chi viaggia in uno stato dell’UE in aprile dovrebbe portare con sé la nuova HelsanaCard oppure un certificato sostitutivo. Consulenza sanitaria telefonica Avete un problema di salute improvviso e non sapete cosa fare? La nostra consulenza sanitaria telefonica vi aiuta in modo competente. Anche la notte e il fine settimana. Tutti i clienti che hanno l’assicurazione di base presso Helsana hanno ricevuto nel 2010 una nuova tessera d’assicurato. Questa scade il 31 marzo 2013. A causa della grande quantità, la produzione e la consegna delle nuove HelsanaCard avverranno in forma scaglionata entro la fine di marzo. Esse resteranno invariate per quanto riguarda l’aspetto e il contenuto. Il micro- senso 1 13 • Foto: iStockphoto, Crafft chip contiene esclusivamente dati amministrativi, che sono stampati anche sulla tessera. Non viene memorizzato alcun dato medico. Come finora, la carta presenta a tergo la tessera sanitaria europea munita di una banda magnetica che contiene un numero per la fatturazione. Se ad aprile vi recate in un paese europeo e non avete ancora ricevuto la nuova HelsanaCard, ordinate il «Certificato sostitutivo della tessera sanitaria europea» presso il servizio clienti o su www.helsana.ch/contatto. Se non presentate la tessera sanitaria valida oppure il certificato sostitutivo, i costi delle cure mediche devono essere anticipati in contanti nel paese estero europeo. 0800 100 008 (gratuito per i clienti Helsana). Farmacie con vendita per corrispondenza Mediservice: 0800 817 827 Xtrapharm: 0848 100 000 Zur Rose: 0848 861 861 31 In breve Prestazioni Celine van Till und Michael Fässler am Tag der Wahl. Da soli al timone Fino alla fine del 2012 Helsana aveva delegato alcuni compiti alla Federazione svizzera per i compiti comunitari degli assicuratori malattia, in breve SVK. Adesso Helsana svolge direttamente tali funzioni per ottenere, a vantaggio dei clienti, soluzioni ancora migliori a costi ancora più bassi. Si otterranno miglioramenti in particolar modo nell’ambito delle garanzie di assunzione dei costi e di altre pratiche amministrative in caso di ventilazione meccanica a domicilio, trapianti, dialisi, alimentazione artificiale e medicamenti specifici. Impegno Ambasciatori della parità dei diritti Celine van Till e Michael Fässler rappresentano come Miss e Mister Handicap gli interessi dei disabili. Contratti Modifica per i letti elettrici sanitari Dal suo infortunio a cavallo di quattro anni fa la ginevrina Celine van Till soffre delle conseguenze di un trauma cerebrale, ha perso la metà della sua acuità visiva e vede dop- pio. Oggi va di nuovo a cavallo e partecipa a tornei parasportivi. Michael Fässler di Sissach ha subito all’età di 17 anni, in un allenamento di hockey su ghiaccio, un’emorragia cere- brale con conseguente emiparesi del lato sinistro. Dal 2007 fa parte della squadra nazionale di tennis da tavolo su sedia a rotelle. Lo scorso ottobre i due sono stati eletti Miss e Mister Handicap 2012 e adesso durante un anno rappresenteranno le persone disabili. Il progetto d’integrazione, elezione compresa, è sostenuto anche da Helsana, come pure dai suoi due azionisti Artisana e Fondation Sana. Cure ospedaliere Dato che il contratto tra SVK e i fornitori di letti elettrici sanitari è stato sciolto, nell’interesse dei suoi assicurati Helsana stipula nuovi contratti diretti. In questo modo si garantisce che dalle assicurazioni integrative TOP e COMPLETA si possano ancora corrispondere i rimborsi per il noleggio e l’acquisto di letti elettrici sanitari. Trovate i dettagli sotto www.helsana.ch/ letti-elettrici 32 Cosa dovreste sapere prima Chi si deve ricoverare in ospedale ha domande da porre. Un nuovo opuscolo di Helsana dà le risposte sulla scelta dell’ospedale e sulle prestazioni. Quando è possibile pianificare il ricovero Deve andare in ospedale? Cosa è importante sapere ospedaliero stazionario, si consiglia di regolare tempestivamente i punti in sospeso. Inoltre, a causa del nuovo finanziamento ospedaliero, ci sono stati diversi cambiamenti. Nell’opuscolo «Deve andare in ospedale?», Helsana mostra quali tipi di ospedaL’importante in breve le esistono e quali sono le differenze tra gli ospedali figuranti nell’elenco, le case da parto, gli ospedali convenzionati Helsana e gli ospedali non convenzionati. L’opuscolo spiega inoltre quali prestazioni sono coperte da quali assicurazioni e che cosa succede quando si cambia il reparto ospedaliero. L’opuscolo si può scaricare dal nostro sito: www.helsana.ch/download Foto: Eduard Meltzer/Miss Handicap, iStockphoto senso 1 13 • Sconto tare men supple el d Prime.Club Benessere a prezzo di favore 10% Che ne direste di risparmiare veramente ad ogni acquisto di prodotti per la cura del corpo, cosmetici, integratori alimentari, articoli igienici e prodotti per la madre e il bambino? Con la drogheria online della farmacia con vendita per corrispondenza Zur Rose questo è possibile: in qualità di clienti di Helsana beneficiate di uno sconto supplementare del 10 per cento sui prezzi già ribassati. E questo per tutto l’anno. I vostri vantaggi in breve: →sconto supplementare del 10 per cento su un’ampia gamma di noti articoli di marca; →consegna gratuita a partire da un valore d’ordinazione di 50 franchi; → nessuna quantità minima d’ordinazione; → ordinazioni 24 ore su 24, 7 giorni la settimana; →consegna comodamente a domicilio di regola entro due giorni lavorativi; → pagamento dietro fattura. Vogliate osservare che lo sconto supplementare del 10 per cento viene dedotto solo dal momento in cui la merce è nel cestino. I prezzi indicati nel negozio si intendono prima della deduzione di questo sconto e gli sconti indicati si riferiscono ai prezzi regolamentari della farmacia Zur Rose. Potete trovare tutti gli articoli per il vostro benessere e la vostra bellezza sotto www.helsana.ch/drogheria-online. Altre offerte attuali per voi Sconto Flims, Laax, Falera Stampate il buono e via sulla pista 10% Toner e cartucce d’inchiostro Agevolazioni nel negozio HP per il club dei clienti 27% Voucher alberghieri di Freedreams Riscuotibili presso oltre 3000 hotel partner 35% Museo Svizzero dei Trasporti Il più conveniente di due biglietti è gratuito 2 per 1 Das Zelt Musicisti e comici svizzeri sotto lo stesso tendone 20% Potete trovare i dettagli di queste offerte e altre proposte a prezzi speciali su www.helsana.ch/primeclub_it. senso 1 13 • Foto: pgc 33 Caffè di radici di tarassaco La radici si raccolgono in primavera prima che si formi lo stelo. Lavarle con acqua e tagliarle in piccoli pezzi. Spargerle su un panno e lasciarle seccare a temperatura ambiente. Arrostire in padella e in modo regolare i pezzetti di radice essiccati. Quando si saranno raffreddati, metterli in un recipiente a tenuta d’aria. Prima dell’uso macinare i pezzetti di radice come i chicchi di caffè. Preparazione: far bollire 1 cucchiaino da tè di polvere con 250 ml d’acqua, non lasciare in infusione troppo a lungo (5-10 minuti) altrimenti diventa troppo amaro. 34 Foto: Martina Meier senso 1 13 • Salute Il soffione contro i gonfiori Il tarassaco (dente di leone) con i suoi fiori gialli si trova dappertutto. Tutti lo conoscono e i numerosi nomi popolari ne sono la prova. Nella fitoterapia la pianta è considerata disintossicante in quanto favorisce la digestione e la minzione. S icuramente nessuna pianta officinale ha mai ispirato tanto il bambino o l’artista che è in noi: i bambini ne fanno allegre collane, ne tramutano i fiori gialli in miele o soffiano il caratteristico frutto a pappo, motivo per il quale è chiamato anche soffione. Nell’arte il tarassaco compare, ad esempio, nel quadro «Tristano e Isotta» di Salvador Dalì, nel quale Isotta ha un fiore di tarassaco nei capelli. Nel «Gran pezzo di prato» di Albrecht Dürer simboleggia la bellezza nella semplicità dell’essere e per Goethe la tendenza alla spirale del suo stelo era la chiave per vedere più a fondo nei misteri della natura. Il tarassaco è ispiratore anche per il corpo in quanto lo purifica a fondo e questo genera una leggerezza che conferisce nuovamente spazio e tempo alla creatività. Dinamico disintossicante Il tarassaco rimuove dall’organismo i residui che si formano nell’organismo in seguito all’ingestione di cibi di difficile digestione. Con la sollecitazione della produzione di acido biliare si migliora la digestione dei grassi e si riduce nel contempo la formazione di calcoli biliari. Inoltre potenzia il movimento gastrointestinale, sciogliendo i crampi, riducendo la sensazione di sazietà e i gonfiori, di modo che le sostanze nutritive vengano assorbite meglio consentendo una defecazione regolare. La funzione digestiva così migliorata impedisce l’accumulo di scorie in tutto l’organismo, così che, senso 1 13 • con l’assunzione a lungo termine, si possono lenire addirittura i disturbi reumatici. Inoltre asporta gli accumuli di acqua dai tessuti, li disintossica e stimola la minzione, purificando tutto il corpo dalle scorie. Fiore inconfondibile Il tarassaco (Taraxacum officinale) cresce praticamente dappertutto, preferisce comunque i terreni ricchi di humus e ben concimati. Si riconosce dalla caratteristica forma delle foglie e dai fiori di colore giallo acceso. Nessuna foglia è uguale a un’altra, tipica è però la forma laceolata e lobata con margini dentati. A livello del suolo le foglie costituiscono una grande rosetta dalla quale si erge uno stelo cavo che, se viene spezzato, lascia fuoriuscire un liquido lattiginoso amaro. In alto sullo stelo, che non ha foglie, troneggia il fiore giallo, costituito da innumerevoli petali fini. Alla sfioritura essi formano i noti «piccoli paracadute» bianchi che il vento sparge in ogni dove. Impiego Preparazione di tisana Mettere sul fornello 1 cucchiaio (3 – 4 grammi) di foglie e radici di tarassaco con 250 ml di acqua fredda, far bollire brevemente, lasciar riposare 10 minuti, quindi passare al colino e bere quando è ancora tiepido. Se bevuto prima di un pasto stimola l’appetito, durante il pasto o subito dopo previene il gonfiore, il senso di sazietà e la costipazione. A causa dell’effetto di stimolazione della minzione, la tisana non dovrebbe essere bevuta dopo le ore 20. Miscela spagirica disintossicante 20 ml Taraxacum officinale, 10 ml Verbascum thapsiforme, 10 ml Avena sativa, 10 ml Betula pendula. Durante 6 settimane 3 volte al giorno 3 spruzzi direttamente in bocca, bere inoltre 2 litri d’acqua per favorire l’eliminazione delle tossine. Christine Funke è farmacista, fitoterapista e maestra di yoga YS (Yoga Svizzera). Insegna inoltre fitoterapia presso la Scuola superiore di drogheria a Neuchâtel. 35 Persone «Sono una persona compassionevole» Sara Lüchinger lavora presso Helsana come case manager. La trentunenne aiuta le persone divenute inabili al lavoro a ritrovare la loro strada nel mondo del lavoro. M i piace il mattino. Se non ho appuntamenti esterni sono in ufficio a Stettbach già tra le 7 e le 7.15. E qui inizio la giornata sempre con lo stesso rituale: innanzitutto mi preparo il mio latte macchiato fatto con un espresso e il latte, e quindi accendo il computer in ufficio. Ma a questo punto la routine finisce già. Quello che amo del mio lavoro è proprio il fatto che ogni giorno è diverso. In qualità di case manager mi occupo di assicurati che in seguito a una malattia o un infortunio non sono più abili al lavoro. Abbiamo moltissimi clienti che soffrono di dolori cronici oppure che a causa di problemi esistenziali sono giunti all’esaurimento. Di regola si trovano anche in situazioni sociali ed economiche difficili. Tutti gli assicurati che hanno stipulato l’assicurazione di base presso Helsana e per i quali si evidenzia una problematica multipla hanno il diritto a beneficiare del case management. La premessa fondamentale è comunque il fatto che siano motivati a cambiare la loro situazione. Amo queste cinque cose … Romanzi Mi piace lo stile degli autori britannici. Esposizioni Che con gli amici tramuto in eventi sociali. ottimale delle cure mediche dei clienti in questione. Ma il mio compito come case manager nel coordinamento interistituzionale è un altro: unitamente ai partner già coinvolti, che si tratti di medici, di rappresentanti dell’AI, dell’URC, degli istituti di assistenza sociale, coordino l’ulteriore procedimento. Il case management è una situazione win-win per le persone in questione, gli assicuratori malattia e le altre parti coinvolte. Una persona che ad esempio ha una malattia cronica va spesso da uno specialista all’altro e non sempre ottiene così le cure migliori. In questo modo causa anche costi elevati. Se però è assistita dal case manager le sue cure si svolgono in modo strutturato e i costi si riducono. Per il mio lavoro l’empatia è molto importante. È essenziale per guadagnare la fiducia del cliente. Questo non è difficile per me, perché sono una persona molto compassionevole. Ma come case manager bisogna anche saper moderare e non temere il confronto, ad esempio quando gli altri partner sono di opinione diversa. Assistente e coordinatrice 11 anni di cure infermieristiche I case manager aiutano le persone in questione a reintegrarsi nella vita lavorativa e le assistono durante tutto il processo. Ho colleghi che si occupano del decorso Prima di iniziare a lavorare presso Helsana nella primavera del 2011, sono stata infermiera per 11 anni. Volevo diventare infermiera fin dalla prima elementare. 36 Foto: iStockphoto senso 1 13 • Menschen senso 1 13 • Foto: Jürg Waldmeier, Location: urbanbliss.ch 37 Persone Rigattieri Dopo la formazione professionale ho lavorato dapprima in un ospedale per malattie acute vicino al mio luogo d’origine Montlingen, nel canton San Gallo. È stato un semestre interessante, ma dato che i pazienti restavano da noi solo per breve tempo, non si poteva instaurare un legame con loro. In quel periodo mi sono resa conto che preferisco sostenere a lungo termine le persone emotivamente piuttosto che somministrare di corsa infusioni, e quindi sono andata a lavorare in una casa di cura e per anziani nel Principato del Liechtenstein. L’ultimo mio impiego è stato in una comunità abitativa di Uster, nella quale vivono adulti mentalmente e fisicamente disabili. In questo lavoro sono maturata e volevo quindi affrontare nuove sfide nelle quali poter mettere a frutto le mie esperienze precedenti. E questo è il caso adesso. Nel lavoro di case manager posso anche inserire molti aspetti della mia personalità. Sono creativa e questa è un’importante premessa per trovare di volta in volta la migliore soluzione per il cliente. E ogni giorno mi occupo di persone e delle loro storie, una cosa che mi è sempre piaciuta. Traggo anche una grande soddisfazione dal fatto che il mio lavoro è utile. I miei colleghi e io vediamo spesso come i clienti rinascono quando possono riprendere la loro vita di un tempo. Molti sono palesemente riconoscenti per il nostro aiuto. Questi riscontri mi fanno sempre molto piacere. Del mio lavoro mi piace anche il fatto di essere parte di un team fantastico e di poter comunque lavorare indipendentemente e pianificare da sola la mia settimana. La storia è sempre importante Delle belle cose vecchie non ne ho mai abbastanza. Viaggiare L’Inghilterra e la Tailandia mi affascinano. Cucina Per questo motivo nel mio tempo libero mi piace frequentare i mercati delle pulci e le botteghe dei rigattieri alla ricerca di vestiti, gioielli, mobili e accessori per la casa. Spesso dietro questi oggetti preziosi e polverosi c’è molto più lavoro che nell’oggettistica odierna. Questo mi piace, perché apprezzo la qualità sopra ogni cosa. Mio marito condivide la mia passione per il vintage e per tale motivo a Winterthur abbiamo arredato la nostra abitazione con molte cose vecchie. La nostra cucina è un misto di stili dagli anni Quaranta agli anni Settanta. E qui che la sera ci sediamo a cena, di regola preparo pietanze tradizionali che faceva già mia madre, e parliamo delle esperienze fatte. Parlare della giornata trascorsa davanti a un polpettone con purè di patate o a un fumante piatto di spaghetti è per me il miglior distensivo. Registrazione di Juliane Lutz Mi piacciono le pietanze tradizionali come il polpettone. Nell’interesse dei clienti La case manager Sara Lüchinger aiuta gli assicurati divenuti inabili al lavoro a reintegrarsi nel mondo del lavoro. In tale contesto coordina il procedimento di tutti i partner coinvolti nel caso. Non mi interessa solo la storia delle persone, bensì anche quella delle cose. 38 Foto: iStockphoto senso 1 13 • Domande Trasloco Farmacie senso Ginecologia Comunicare subito il nuovo indirizzo Decidere a favore di una Articolo in un’edizione precedente Cosa è pagato e con quale frequenza Sto traslocando. Dove devo comunicare il mio nuovo indirizzo? La cosa migliore è comunicare i cambiamenti d’indirizzo ancora prima del trasloco, oppure subito dopo. Può farlo semplicemente per telefono tramite il servizio clienti oppure con il formulario di contatto «Per clienti privati di Helsana» sotto www.helsana.ch/contatto. Il formulario di contatto può essere impiegato anche per le modifiche del conto, i reclami, l’ordinazione di documenti per i clienti o per domande in relazione alla copertura assicurativa. Ho sentito che se si acquistano i medicamenti sempre presso la stessa farmacia ci sono meno costi. È corretto? Sì, esatto. Il farmacista fattura tasse come, ad esempio, il controllo all’acquisto. Se si reca in varie farmacie la tassa del controllo all’acquisto può essere fatturata più volte nello stesso giorno. Peraltro Helsana sostiene le farmacie con vendita per corrispondenza Mediservice, Zur Rose e Xtrapharm, perché sono più convenienti e offrono per gli assicurati prestazioni di servizio vantaggiose e una consulenza ineccepibile. Ad esempio, queste farmacie rinunciano a fatturare le tasse per controllo all’acquisto e controllo dei medicamenti. Qualche tempo fa ho letto su senso un articolo riguardante un argomento che mi interessa. È possibile avere nuovamente quell’edizione? Come e-paper trova online tutte le edizioni di senso a partire dalla metà del 2008 sotto www.senso.ch/it. Clicchi su «Archivio senso». La pubblicazione o determinate pagine di un’edizione si possono salvare come file PDF e quindi stampare. La ginecologa mi consiglia una visita preventiva ginecologica all’anno. Ma la cassa malati paga tale visita? L’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie BASIS assume i costi di una visita preventiva ginecologica ogni tre anni, compresi gli esami di laboratorio e il Pap-test. Negli anni inframezzo rimborsiamo la visita dalle assicurazioni integrative SANA oppure COMPLETA. I costi per visite a seguito di disturbi o malattie, compresi i medicamenti dell’Elenco delle specialità, sono coperti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. In questi casi non si tratta di visite preventive. Avete domande? Michael Meier senso 1 13 • Michael Meier, responsabile Centro di competenza Servizio alla clientela Svizzera, e il suo team rispondono direttamente alle domande dei clienti. A quelle che sono interessanti per vaste cerchie di clienti, diamo risposta in questa rubrica. Il modo più semplice per porci domande è su www.helsana.ch, sezione «Contatto». Coloro che preferiscono telefonare trovano il numero telefonico del servizio clienti sull’HelsanaCard oppure sulla polizza. 39 Quanto costa …? Parto 7990 franchi per un taglio cesareo Se un bambino viene al mondo con un taglio cesareo, un ospedale per le cure di base del canton Zurigo fattura in media per questo intervento un prezzo di 7990 franchi. Se la puerpera si ricovera nel reparto semiprivato o privato, il taglio cesareo costa in media rispettivamente 12 230 o 15 340 franchi. Un parto normale viene a costare nel reparto comune di un ospedale 5550 franchi in media, in una casa per partorienti 4390 franchi, nel reparto semiprivato di un ospedale 9190 franchi e in quello privato 11 900 franchi. Foto: iStockphoto Da Cesare al taglio Non solo motivi medici Quote specifiche dei paesi Questo tipo di parto deve il suo nome a Giulio Cesare, ma il fatto che il famoso triumviro fosse nato tramite parto cesareo fa certamente parte della leggenda, dato che sua madre sopravvisse. Allora si trattava di una rarissima eccezione, perché fino agli inizi dell’epoca moderna il taglio cesareo comportava di regola il decesso della madre. Si praticava innanzi tutto per salvare il bambino quando la madre era morente oppure per poterli inumare separatamente. Oggi si pratica il taglio cesareo quale intervento d’urgenza nel caso sia in pericolo la vita della madre o del bambino e quando vi sono complicazioni durante il parto. Ci sono inoltre motivi medici a favore di un taglio cesareo pianificato: gravidanze plurigemellari, posizione sfavorevole del feto o decorso difficile della gravidanza. Un motivo non medico è il desiderio di poter decidere il momento della nascita. In merito alla quantità di «tagli cesarei su richiesta» non c’è accordo. Da noi il taglio cesareo trova applicazione per un parto su tre. 10 anni fa la quota si situava al 25 per cento. Da paese a paese si riscontrano forti differenze: secondo l’OCSE la quota si situa in Messico al 45 per cento di tutti i parti, in Finlandia invece solo al 16 per cento. Per il 2010 si è registrata in Francia una quota di tagli cesarei pari al 20 per cento, mentre la Germania, con il 31 per cento, si situa vicino al valore svizzero che è del 33 per cento. Helsana Assicurazioni SA, Casella postale, 8081 Zurigo Tel. +41 43 340 11 11, fax +41 43 340 01 11, www.helsana.ch