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Spedlzlone in abbonamento postale Gruppo III
N. 11-12 30 Novembre l Dicembre 1957
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O R G A N O MENSILE D E L L ' A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A PER IL C O N S I G L I O D E I C O M U N I
UNA NECESSARIA RISPOSTA DA FRASCATI
I
7
I1 111 Congresso Nazionale dell'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni
d'Europa cade in una delicata congiuntura dell'integrazione economica dell'Europa,
quando le mosse per la creazione di una zona di libero scambio hanno tutta l'aria
di un bastone fra le ruote del mercato comune. L'unica risposta è rilanciare ancora
e chiedere, nelì'ambito dei 6 Paesi, elezioni dirette, sopranazionali, a suffragio universale e Comunità Politica.
L' Europa economica troverà il suo complemento
e il suo compimento nell'Europa politica
cji Henri Bonnek
Sindaco di Chtiteaudun
Io sono fra coloro i quali credono che 1'Europa, l'Europa che noi vogliamo costruire,
forma necessariamente un tutto e che le
sue parti sono indispensabili le une alle altre.
E' d'altra parte molto facile comprendere che
uno stato è un organismo sensibile, come tutti
gli organismi, a una legge di finalità o di
reciprocità interna. L'Europa dei sei, proemio
all'Europa dei quindici e all'Europa completa,
non sfugge a questa leigge.
Questa è una delle ragioni per noi di credere che l'istituzione del Mercato Comune
provocherà, se riuscirà, la costituzione degli
organi che per esso sono complementari e,
in particolare, le istituzioni politiche. E' dunque indispensabile che gli Europei non atten-
politicamente
dano affatto per pensare
Noi sappiamo di voler costituire una Federazione. Ma esistono svariati modi per fare
una Federazione e noi dobbiamo quindi stabilirne il tipo più efficace e più adatto ai
popoli che si uniranno.
Inversamente quando si esamina il trattato del Mercato Coinune [istituente una
comunità economica europea 1 1 ) si resta sorpresi della sua insufficienza sul piano politico. Solamente la buona volontà, la fede
comune (essa esiste nel momento in cui scrivo)
degli uomini di stato potrà animare questo
trattato. Ma questo resteri fragile. E' quindi
evidente la necessità per i sei di una politica
comune. Ma essendo decisa la politica di cia(<
)l.
D'EUROPA
scuno su scala nazionale, ci vorrà un accordo
permanente.
Comprendo bene che gli stati che si uniranno sono assai vicini gli uni agli altri,
vicini geograficamente (ciò che ha loro permesso nel passato u n certo numero di pugilati più o meno omerici, ma inutili), vicini
moralmente (sul piano dei costumi, della cultura e degli ideali sociali e politici). Intendersi è anche loro interesse materiale, e l'interesse è u n legame molto forte. Ma infine si
sa bene che i popoli, come gli uomini, attraversano delle crisi nel corso della loro esistenza. Fintanto che dei legami organici non
saranno costituiti, si possono perciò temere
delle perturbazioni o dei gravi dissensi. Al
contrario, la costituzione di istituzioni politiche comuni, con un Presidente della Repubblica Occidentale, un Governo, un Parlamento, un'Alta Corte di Giustizia federale,
renderà le cose molto più semplici e facili.
Un esempio basta a provarlo: è ben evidente
che non si avrà una vera e pienamente efficace economia europea senza una banca e una
moneta comuni. Ma banca e moneta comune
implicano un governo comune.
Il problema naturalmente è stato incontrato dai negoziatori, politici e saggi, del
Mercato Comune; e il trattato comporta un
embrione di istituzioni politiche: il Consiglio
dei Ministri degli Stati membri, la Commissione dei Nove membri designati da questo
Consiglio, un'Assemblea consultiva derivata
dai Parlamenti, una Corte di Giustizia, dei
Comitati economici, sociali e monetari.
Certamente la competenza di questi organismi è limitata all'economia. Ma essi sono
di origine politica. Certamente l'Assemblea,
come d'altronde i Comitati, non è che consultiva, ma essa vede crescere la sua importanza dal fatto che sarà comune con quelle
della CECA e dell'Euratom.
Così, io credo, maigrado le difficoltà della
impresa, che ci si può permettere di sostituire
il presente al futuro e di dire che l'Europa è
sul punto di nascere e che le sue istituzioni
politiche sono contenute nelle sue istituzioni
economiche. Esse ne sgorgheranno perché la
economia trova il suo complemento e il suo
compimento nella politica.
Gli avversari dell'Europa al Parlamento
francese (non parlo dei comunisti, che sarebbero europei se ciò fosse loro permesso da
Mosca, ma dei nazionalisti) ci hanno molto
divertito con l'accusare i fautori del Mepcato
Comune di voler costituire l'Europa politica
al di là del trattato. Ma noi non abbiamo
mai nascosto, che io sappia, che questo era
il nostro scopo.
E il popolo francese nell'apprendere che il
suo Parlamento, che pur contando uomini
di valore è senza dubbio il più timoroso ed
inefficace dei Parlamenti, aveva votato il
Mercato Comune, ha creduto comprendere
30 Novembre
C O M U N I D'EUROPA
c h e l'Europa nasceva. I1 popolo francese nell a s u a maggioranza è europeo. Esso non h a
approfondito gli articoli dei Trattato, perc h é i dettagli tecnici gli sfuggono, m a h a
app5eso con soddisfazione l'annuncio dell'Europa (unita) l a c u i necessità gli appariva
incontestabile. Sarebbe profondamente deluso
s e fosse altrimenti.
Così gli uomini d i s t a t o delle sei nazioni
d o v r a n n o costituire l e istituzioni economiche
comuni. Se n o i fossimo stati audaci, a v r e m m o
iniziato dalla testa, cioè dalle istituzioni politiche. Io n o n s a p r e i d i r e s e il metodo d i iniziare dalla base possa essere giudicato migliore. S e m b r a p i ù logico. Ma è u n fatto che
u n architetto non pensa alle fondamenta del
s u o edificio, senza immaginare e raffigurarsi
l'edificio nel suo insieme, Di q u i l a necessità
di pensare I( politicamente ) l .
Io credo c h e l a convocazione degli elettori
d e i sei paesi p e r l a iilesignazione d e i loro rappresentanti a u n P a r l a m e n t o europeo costituente. dovrà essere p r e s a i n considerazione
prima c h e t u t t e le difficoltà della instaurazione d e l Mercato C o m u n e siano s t a t e risolte,
perché essa apparirii proprio come u n m o d o
di risolverle.
Non facciamo anlicipazioni; m a prepariamoci! P r e p a r i a m o l'opinione pubblica a questa convocazione. E per questo reclamiamola!
Nessun dubbio, d'altra parte, c h e l'opinione
pubblica i n questiorie non si appassioni p e r
i grandi problemi cvhe allora s a r a n n o posti,
perché i popoli comprendono p i ù facilmente
i problemi politici c h e quelli economici. A
t o r t o o a ragione si sentono toccati p i ù direttamen
d a i politici.
- l Dicembre
1957
Con questo numero il dott. Tito Scipio~ne,
Tesoriere dell'AICCE, ci ha chiesto di essere
esonerato dalla condirezione di Cornu,ni d'Europa D, perché i suoi gravi impegni di lavoro
e l'attività dell'AIC%E, che C? e8normemente
cresciuta, gli impediscano di dedicarsi altresì
al nostro giornale.
L a gratitudine che d a b b i a m all'am,ico S8cipione, che con tanta genexasità sacrifica ore
preziose per noi, no'n può esprimersi facilmente
can un trafiletto.
Egli comunque - è doveraso ricoadaslo
i n tempi difficili ha trasformatu questo nostro
foglio i n un organo di uscita rego~lase,di diffusione capillare ad arganizzatissima, di amministrazione moldesta m a solida.
Ci è di conforto il fatto che, pur allo'ntanan,dosi dalla condirezione di Cbmuni d'Europ,a B,
Scipiolne rimarrà con noi a contatto di gomito,
nel lavoro organizzativo e politico dell'AICCE,
e che quin,di potremo ugualmente ricorrere in
qualche modo ai suoi consigli e alla sua collaborazione.
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Henri Bomet
Sindaco di Chateaudun
Forma di amminist~aiionelocale (11,
Discorso del Presidente Peyron
in occasione della consegna del
Premio d'Europa alla Città di Torino
1. I Comuni sono1 le sole a collettività locali B
esistenti nel Granducato di Lussemburgo.
2. Tramite il Ministero degli interni, lo Stato
esercita una funzione di tutela e di controllo
sui Comuni. Tutte le deliberazioni e decisioni
del Consiglio comunale sono soggette all'approvazione ministeriale (per alcune questioni è
necessaria l'approvazione della Granduchessa).
Tutti i conti vengono controllati da un organismo ministeriale speciale.
Signor Presidente
Sindaco,
Eccettuata la città di Lussemburgo, che è
alle dipendenze dirette del Wnistero dell'in-.
terno, tutti gli altri Comuni non dipendono
direttamente dallo Stato, ma dai Commissariati distrettuali ( v e n e sono. tre), che sono
organi di controdlo. Non vi sono altri organi
intermedi.
dell'Assemblea, Signor
Signori Membri dell'Assemblea Consultiva
del Consi~liod ' E u r o ~ a .
E' con vera commozione che io riconosco l'alto
onore di po'ter varcare le soglie di questo Municipio, per ricevere dalle Vostre mani, quale Sindaco della città di Torino, il Premio d'Eliro'pa
testè conferito alla città stessa.
Proprio al principio di quest'anno i o avevo
sentito tutta l'importanza e tutta l'autorità dell'Assemblea Con,suitiva,, quando, in rappre'sentanza dei Poteri Locali, ebbi l'alta ventura di
occuparne i seggi, e di poter in quella circos t m z a constatare che ivi era gradita. ed ascoltata l a voce dei rappre,sentanti desila periferia.
Ricordo la soddisfazione che invase tutti i
membri della Delegazione Italiana, della quale
ero il Capo, quan,do varcammo l e soglie dell'Assemblea Consultiva, udimmo le parole illuminate del Presidente Dehousse, e seguimmo i
lavori magistraimente direstti dal Deputato
Chaban-Delmas,
L
E la nostra soddisfazione fu co'mpleta quan,do,
nello sipazio di soli tre giorni, potemmo raggiungere t r a membri delle diverse Delegazioni
quell'afflato amichevole e quella reciproca stima che ci consentirono di raggiungere dei buo'ni
risultati.
' Ma non avrei mai immaginato che alcuni mesi
dopo sarei ritorna,to qui, innanzi a Voi, per
ricevere u n premio ambito, che mi conforta per
l'aiitorità dalla quale parte, per il prestigio della
Commissione che volle assegnarlo', e per l ' h portanza e la risonanza del premio ste~sso.
E' anche a mia con,oscenza che a molte e
mo'lte - e cioè a pare,cchie decine -, amrnontavano l e candidature, tutte degnissime, per cui
l'e~ssere stata prescelta la città di Torino, in
una con quella di Bordeaux - che s8i trova
sulla linea del 4 P parallelo, che attraverso
Torino giunge sino al Mar Nero -, è circostanza particolarmente lusinghiera.
Di questo v e ne è grata l'Italia, v e ne è
grato il Piemo'nte, v e n e 6 grata la città di
Torino, che per bocca mia vi esprime i suoi
profondi sentimenti.
Chi vi parla è un e'uropeista convinto da
molti anni, e, avendo l'ono~re da oltre sei anni
di essere S'indaco della sua città. è da uuell'epoca ctie si batte per un'intcsa europea. e
soprattutto per la div~ilgazione dell'idcu europeistica e pcr quel contributo chc gli Enti
locali possono fornire, ed effcttivamente forniscono, yci. la costruzionc dcll'Europa di domani.
E' quindi non soltanto nella mia particolare
qualità di Sindaco di Torino che io v i esprimo
i miei sentimcnti di gratitudine profonda, oltre
che di oiriaggio per tutti voi. Signori Deputati
c Senatori. Signor Sindaco C Signori Colleghi
Municipali; ma anche nella mia qualità di Pre-
sidente della Sezione Italiana per il Consiglio
dei Comuni d'Europa, e quale Presidente della
Comunità Ebropea di Credito Comunale, la
quale ultima proprio nell'aula del Parlamento
europeo ebbe una solenne sanzione di lusinghiero incoraggiamento.
Questo Premio, che h o l'onore di ricevere
unitamente al Collega on. Chaban-Delmas, Sin,daco di Bordeaux, sarà considerata dall'intera
città di Torino, dal Consiglio Comunale e dall'Amministrazione C'ivica come un prezioso alto
riconoscimento, come un cimelio tra i più cari
della nostra antica vita cittadina.
Siamo veramente l u ~ i n g a t iche il nostro appoggio determinante a l Corso Universitario di
Studi Europei, presso l'università di Tonno,
che l'ospitalità data al Congresso di a Fraternità Mondiale n, e la sede allestita a totali
spese del Comune per la Comunità Euroipea di
Credito Comunale - oltre alla propaganda
europeistica i n ogni circostanza, ed all'effettuazione di jumelages -, siano stati elementi
tenuti ben presenti dalla Commissione giudicatrice.
Questo premio sarà di sprone a continuare
sulla via intrapresa, e ci sarà anche di vivo
ed efficace incoraggianiento i n quei momenti
inevitabili in cui tutto sembra crollare, ed in
cui l e difficoltà, facendosi sentire più numerose,
fanno temere f d e m e n t e che l a nostra meta
sia ancora lontana, o addirittura che essa sia
impossibile da raggiungere.
Ma vi posso sin d'0r.s assicurare che, anche
se questi momenti difficili verranno, s e anche
qualche volta l a tentazione potesse essere quella
di abbandonare un'iniziativa nella quale crediamo, solo perché ne valutiamo ulteriori difficoltà, questo premio sarà rimedio a tutte le
debolezze, sarà energetico a tutte le stanchezze,
sarà sostegno incommensurabile alla nostra fatica, perché 1'Eiuropa sia fatta.
A tutti Voi, egregi Signori, l a rinnovata
espressione del mio grazie; a Lei, Signor Presidente, con la gratitudine profonda dell'animo
mio, il rinnovato omaggio rispettoso alia Sua
persona ed aii'hssemblea che Ella con tanta
saggezza e con tanto prestigio dirige.
A tutti, nessuno escluso. il mio augurio sincero al grido di .Viva l'Europa unita
C
..
Amedeo Peyron
Tutela e cont~ollo.
1. Bilancio:
A) I1 bilancio comunale deve essere approvato dal Ministero degli interni prima di entrare i n vigore.
B) Al momento di effettuare il controllo si
tiene conto unicamente della legalità dei diversi articoli.
C) Non vi è ricorso contro questa decisione.
2. I conti:
A) I conti devono essere approvati dal
Ministero degli interni.
B) I1 controllo si estende alla legalità dei
diversi articoli e tiene conto delle eccedenze
verificatesi sulle spese previste dal bilancio.
C) L a perizia contabile è prevista nell'esam e dei conti effettuato dalle Autorità superiori.
D> La perizia è effettuata dall'Autorità
superiore.
Tendenze generali di sviluppo.
1, 2, 3. - I1 sistema fiscale tedesco, introdotto
durante l'occupazione e non ancora abolito, ha
dato una struttura del tutto differente al sistema di contribuzione lussemburghese. S e ne
sono avvantaggiati alcuni Comuni che si trovano in possesso di entrate sproporzionate alle
loro spese e alla loro importanza, mentre ne
sono stati seriamente danneggiati altri, per
esempio la città di Lussemburgo. Sta sempre
più prendendo piede la tendenza a ristabilire
anche in questo campo una legislazione lussemburghese vera e propria.
(1) Dalla relazione presentata dalla città del Lussemburgo e pubblicata su «Nuova Rassegna W n . 1 4 del
16 luglio 1967.
30 Novembre
- l ~ i c e m b i e1957
COMUNI D'EUROPA
giacciono q u i i n fosse comuni, li ricordano con
dolore e sopra tutto gli Ebrei che furono quasi
spinti da Hitler alla consapevolezza del vincolo
e
che l i lega al loro popolo. Essi n o n dimentiche-ranno, n o n potranno m a i dimenticare il male
che loro è stato fatto. Ed i Tedeschi n o n devono
mai dimenticare quello che hanno commesso i n
questi anni di vergogna uomini appartenenti al
G r o stesso popoloMi pare di sentire l'obiezione: E gli altri?
N o n ne sai nulla dei campi di concentramento
del 1945-46 e la loro brutalità, la loro ingiustizia? Non sai nulla delle vittime i n prigionia di
stranieri, dei torti della giustizia formalistica e
crudele alla quale sono ancor oggi soggetti
-1 m o r t i i n n o c e n t i ci otibligano, se v o g l i a m o uomini tedeschi? Non sai forse che continua
P u b b l i c h i a m o le v i r i l i parole c h e T s o d o r o
il maltrattamento nei campi di concena v e r e una coscienza tran,quilla e c o m p o ~ t a r c i tuttora
Heuss, presidesnte detl~aRepubblioa f e d e r a l e
tramento e che l a gente v i m u o r e nella zona
d
a
tiomin,i
forti,
a
lottare
o
g
n
i
giorn80
per
la
sovietica a Waldheim, Torgau, B'autzen? L'unica
tedescta h a pronunciato alLcrrché è stata scocosa mutata soaior &li emblemi.
federazione europea, coit~t~ro
i regim'i polizieperta la s t e b commemm-ativa sull'areuz d o v e
N e h o conoscenza, sì, e non h o m a i esitato
schi e c o s n t ~ ol'idea stessa di vi,o'lenza, c o n t r o a parlarne. Ma citare l e ingiustizie e l e brutalità
sorgeva i l c a m p o n'arista d i c o n c e n t r a m e n t o d i
t u t t i i K v i n t a t i , I , t u t t i i t i r a n n i , tu'tte le altrui per giustificare le proprie è l'atteggiaBergen-Belsen. E' W dkclorso c h e ci d à h mimento di coloro che - n o n hanno diritto di far
illegalità.
sura d e l oo'ntributo che i più e l e t t i spiriti tevalere l e proprie esigenze di moralità C che trov
viamo fra t u t t i i popoli, siano Americani o T e deschi, u o m i n i flamosi e u o m i n i u m i l i e i g n o t i ,
deschi o Francesi od altri. Nessun popolo è
Quando m i è stato chiesto se fossi disposto
potnanno dure all'unità europiea e per il più
migliore di u n altro e ovunque vi sono di questi
a dire qui, oggi, qualche parola, i n questa occae di quelli. L'America non è il paese proprio
compLet10r i s p e t t o dell~aperson,a u m a n a . S'ono sione, h o risposto affermativamente, senza esidi Dio D e l'ingenuo Emanuel Geibel ha forse
tare. Mi sembrava infatti c h e sarebbe stato una
parole c h e m o s t n a n o i l s m s ' o p r o f m ~ d odelcommesso u n certo abuso quando disse che verrà
viltà il cercare pretesti per rifiutare di farlo e
l'attsegiamento m o r a l e , che d e v e pcesiedm,e penso
i n cui il mondo sarà ancora salvato
che noi Tedeschi vogliamo, intendiamo e dil a giorno
l germanesimo.
alla stessa n o s t r a lo'tta p ~ e r Le a u t o n o m i e
dobbiamo imparare a gua.rdare coraggiosamente
E gli Ebrei sarebbero il popolo eletto >> se
Locali. H e u s s c i indica c o m e Hitler, S b l i n , i n faccia alla verità, specie su questo suolo che
n o n fossero stati eletti o r o ~ r i ooel dolore e ~ e l
è stato concimato e devastato dagli eccessi della
martirio?
Mi sembra che ;titoli di merito-di
Muss'olini, L a v a l , F m n , c o a b b i a n o nuppnesenvigliaccheria umana. Perché la cruda violenza
cui si fregiano i popoli da sé sieno u n a cosa .
che
si
fregia
di
carabine,
pistole
e
verghe
natat80 e naprpwsmtino, n,elLo sbesso t e m p o , i l
perniciosa e banale; essa pregiudica il vero sensconde fra l e sue trame una buona dose di
t r a # d i m e n t opiù n e n o della più alta t ~ a d i r i o n e pusillanimità, quando b e n satolla incede tronfia, timento patrio che portano i n cuore t u t t i coloro
che sono coscienti della propria storia, la quale
tedesca, rus,sla, italiana,' franclese, spiagmla e
minacciosa e senza pi'etk f r a la miseria indi- può bensì rendere orgoglioso e sicuro colui che
fesa,
la
f
a
m
e
e
l
e
malattie.
aspira a grandi cose, m a n o n deve tuttavia trad i q u e l l a etirope~an e l szco complesso. Quesba
Chi v i parla qui come Tedesco d e v e sentirsi
nelle spire di una sciocca frenesia farit r a d i z i m , e europeia c h e è fiatta d i ljoltta per i l capace di lasciarsi guidare dalla libertà di co- scinarlo
seica. Brutalità ed ingiustizia non sono mezzi
scienza
che
gli
consenta
cli
riconoscere
la
ferocia
diritto
i l qu~aletrasforma Vorda, l a m a s s a ,
ai quali è lecito ricorrere per reciproca ritordei crimini che sono stati commessi q u i dai
sione. Esse comportano i n f a t t i il pericolo di insii n c o ~ m p l e s s oartioolato d i cittadini e d i g r u p Tedeschi. E coloro che volessero mascherarli o nuarsi nel profondo della coscienza; la loro porpi ,autonomi -; e c h e è fatta d i cristian'esimio minimizzarli riferendosi ad un abuso della cosid- tata diviene il più grave fardèllo del destino
= ragion di Stato P, sarebbero per l o m e n o
individuale e , peggio ancora, di quello del po- c h e per la p ~ i mv o l t a ci ha i n s e ~ n a t o , detta
degli sfrontati.
polo, o dei popoli. T u t t i i popoli hanno i loro
nella sua i n t e r e t a a , la premimenzia d e l v a l o ~ e
Ora voglio farvi una rivelazione che desterà
cantori bardi della vendetta e se questi vengono
della persolna u m a n a s u l l o stesso Stato', s ' m - stupore i n molti di voi; penso tuttavia che m i m e n o hanno in riserva i loro propagandisti.
crederete anche se qualcuno che m i ascolta alla
Qui riposano uomini appartenenti a diversi
plice s t r u m e n t o ( n e l migliwre d e i casi) dellia radio potrà ritenere inverosimile ciò che v i popoli.
L e epigrafi i n molte lingue sono u n
narro.
Ho
inteso
nominare
la
prima
volta
Belsen
libertà degli u o m i n i . Q u e s t a tnadizione e u r o documento del tragico destino europeo. V i ripodalla B.B.C. nella prima.vera del 1945 e so che sano anche molti Tedcschi vittime del terrore
pna d o n d e sono n a t i liberalismo e socia,lismo altrettanto è successo a molti i n questo paese.
e quanti v e ne sono ai margini di altri campi di
A v e v a m o conoscenza - o, meglio, ne a v e v o io - concentramento! Ha però u n profondo signifi- d a i n t e n d e r e q u n l i lieviti ideali, a t t i a d
di
Dachau,
Buchenwald
presso
W
e
i
m
a
r
,
Oraniencato
che Nachum Goldman abbia parlato qui
ofJrire a l k ssoietà e a tutti i m o i m e m b r i
burg, t u t t i luoghi che i n passato risvegliavano pcr tutti. Perché qui a Belsen dovevano morir
u n a n u o v a ricchezza d i p ~ o s p e t t i v ~ ee qualie
allegri ricordi e che furono poi imbrattati di
di f a m e ed essere vittime delle epidemie proespressione d e l r i s p e t t o pensoso per i l pos- una sozza tinta bruna. IA c'crano stati amici e priamente quegli Ebrei che si poterono ancora
parenti e ce n e avevano parlato. Poi si sentì
acciuffare i n qualche parte! Goldman ha parlato
s i m o e di u n a sete d i giustizia e d i clarità; menzionare Theresienstadt, c h e da principio era della via dolorosa percorsa dagli Ebrei e della
stata
per
così
dire
preparata,
allestita,
per
la
loro
forza di affrontare l e catastrofi della storia.
n o n c o m e copertura di n u o v i arbitrii e privisita da parte dei neutrali e Ravensbriick. U n Certo si è, che quello che subirono gli Ebrei
vilegi o c o m e s t r u m ' e n t i ideologici u t i l i a brutto giorno intesi il n o m e di Mauthausen, dove
fra il 1933 ed il 1945 è l a cosa più terribile che
u o m i n i p u s i l h n i m i e crudeli, e pato'logica- avevano a liquidato il m i o vecchio amico Otto si sia verificata nella storia della diaspora. Ma
Hirsch, il nobile e grande capo della rappresen- era avvenuto qualche cosa di nuovo. Goldman
m e n t e incapaci d i auten,ticu s w i e v o l e z z a , per
tanza dcgli Ebrei tedeschi nel Reich. Appresi
n e parlò. Nel passato ci sono state persecuzioni
d o m i n a r e e a t t u a r e astratti, m a n i a c i s c h e m i il n o m e di questo campo dalla bocca della sua
di ogni specie contro gli Ebrei. Erano state i n
consortc che cercavo d.i sostenere e di consiparte provocate da fanatismo religioso i n parte
m e n t a l i -.
gliare. Ma Belsen mancava i n questo mio catada rivalità d'ordine sociale ed economico. Nel
L a rievocazion~e delle viglic~ccherie e dei logo del terrore e della vergogna, e così pure
1933 n o n era questione di fanatismo religioso.
Auschwitz.
Perché
ai dispregiatori delle Sacre Scritture del
m'orti, co'mpiuta da H e u s s , ci indu'ca a i m p e Questa notizia non può tuttavia costituire una Vecchio e del Nuovo Testamento, ai nemici di
gn~are i l rest)o della nostra v i t a in prò d e l scappatoia per coloro che vanno affermando ogni legame religioso era completamente estratanto volentieri: noi non n e sapevamo nulla. neo ogni problema rnetafisico. E quello sociale
f e d e s a l i s m o europeo. Anna F r a n k , la b a m No, queste cose noi l e sapevamo. Attraverso l e ed economico n o n e sufficiente se n o n mira solbina e b r e a m o r t a n e l camp.0 d i B e r g e n lettere dei prelati cattolici e protestanti che per
tanto all'assassinio per rapina.
B e k ~ e naveula scritto pre8c~ed,entemente
sul suo vie misteriose giungevano agli uomini eravamo
Ma non si trattava solo di questo. La ragione
a
cognizione
del
massacro
sistematico
dei
defondamentale era b e n diversa. L'insorgere di u n
diario ( c o m p o s t o m e n t r e , prima della cattura
genti nelle case di salute. Questo Stato, pel
inovimento d i naturalismo biologico da parte
n~azist~a,
eva n8asco.sta in un alloggio segreto 3,
quale il sentimento d'umanità rappresentava u n d i uomini di mediocre cultura, portò all'insegnauentimentalismo ridico111 ed oneroso, voleva fare m e n t o dell'omicidio quasi come u n procedimento
d i A m s t e r d a m occup~ata- la frase è sottoanche qui tabula rasa = - senonché questa automatico, senza che sentissero la modesta
lineata a n c h e d a Natalia G i n z b u r g , n e l i a
q tabula rasa B grondava sangue ed era ricoperta
necessità di u n pur modesto scnso morale di
di.
residui di cenere - m a che importava tutto moderazione. Questa è appunto la profonda
prejazione all'edizio'ne italiana d e l diario) :
cio? La nostra fantasia, alimentata dalla tradi- corruzione dell'epoca. Ed è la nostra vergogna
E' un gvan miracolo c h e io non a b b i a r i n u n - zione borghese e cristiana n o n poteva concepire
che ciò sia avvenuto nel quadro della nostra
ciato a t u t t e le m i e speranze perché ess~e la mole di questo tragico e cinico annientastoria nazio'nale, dalla quale Lessing e Kant,
mento.
sembr,ano assurde e inattuabili. L e conservo
e Schiller ebbero l'ispirazione della
Questa Belsen, comc anche questa lapide, rap- Goethe
coscienza universale. Nessuno, nessuno potrà
ancora, no~mostante tutto', perché c o n t i n u o a presentano u n a vicenda storica. Essa è destinata m
a i cancellare questa nostra vergogna.
credere nell'intima b o n t à d e l h m o . . M i è ai figli ed. alle figlie di nazioni straniere, agli
IL m i o amico Albert Schweitzer ha creato per
Ebrei tedeschi e di altri paesi ed anche al popolo
l
a
sua teoria della cultura etica la formula
impossibile cosbruire t u t t o sulba base della
tedesco e n o n solo ai Tedeschi che furono infosProfondo rispetto della vita
Essa è indubsati
i
n
questa
terra.
morbe, d,elia misle:ria, d e l k confusione. V e d o
L o so b e n e che qualcuno opinerà: Era neces- biamente appropriata, per quanto il ricordo di
ii m o n d o m u t a r s i l e n t a m e n t e in un d e s e r t o , saria questa lapide? N o n sarebbe stato meglio questa espressione possa apparire u n crudele
i n questo luogo o v e essa è stata schero d o s e m p r e più forte l'avvicinarsi d e l r o m b o che l'aratro tracciasse qui i suoi solchi e che la paradosso
fertilità della terra eternamente rinnovantesi nita migliaia e migliaia di volte! Inoltre ci doc h e ucciderà n o i pure, p~artecipoa l d o l o ~ edi stendesse il velo del perdono su ciò che accadde?
mandiamo se n o n si sarebbe forse dovuto comRispetto della
m i l i o n i d i u o m i n i , e p p u r e q u a n d o guard'o i l Dopo secoli a questo suolo potrà restar legata pletare la formula cosi:
morte n.
cielo, penso c h e t u t t o si v o l g e r à n u o v a m , e n t e una vaga lugubre leggenda. .Ebbene ciò può
Voglio raccontarvi ora una breve storia, che
essere forse u n motivci di meditazione: e certaforse spiacerà a molti Ebrei ed a molti n o n
a l b e n e , c h e a n c h e quest'a spietata d u r e z z a m e n t e gli argomenti n o n mancano, argomenti
Ebrei.
T u t t i m i diranno: ina che c'entra qui
cess~erà,c h e rit~orneranrn,~
l'ordine, la pace e della preoccupazione che questo obelisco possa
divenire u n pungolo chq non permetta il risa- tutto questo? Nella prima guerra mondiale dodie la serenità n . Mta a c h e platto n o i n e p o t r e m ~ o narnento completo delle ferite che nel corso del
cimila giovani di fede ebraica sono caduti per
la loro patria tedesca. Nel m o n u m e n t o eretto
godere, s e n m se8ntircield esser,e complici degli t e m p o dovrebbero invece rimarginarsi.
i n onore dei caduti della mia città natale i loro
Parliamone con assoluta iranchezza. Gli uoassassini della piccola A n n a ?
m i n i che sanno che i morti del loro popolo
(conlinua a pag. 6 )
Il
dCarCo '9 dC A n n a P r a n k
l e speranze d'Europa
'6
p
-
DESTINO
..
-
p
CC
11
.
COMUNI D'EUROPA
4
30 Novembre
--
- 1 Dicembre 1957
Il fabbisogno finanziario dei Comuni tedeschi e la sua copertura
di Karl Horn
Osservazioni preliminari.
L e notizie seguenti descriveranno l'economia
finanziaria dei C;omuni. S'arebbero però incomplete, anzi non sareb'be possibile fornirle, se non
comprendessero anche il c ollegamento finanziario dei Cosmuni con lo Stat,o. Qui dovranno
essere prese in considerazione le condizioni del
diritto pubblico i n Germania durante i diversi
periodi che saranno comparati.
Dal 1871 al 1914 la Germania e r a una Federazione. A fianco del Reich, come .'Stato superiore B, esistevano anche i Liinder, muniti di
ampie autonomie e denominati Stati Federati.
I n virtù della Costituzione di Weimar del 1919
la Federazione Germanica fu tra,sformata i n uno
Stato unitario, che era però suddiviso i n Lander
con notevoli diritti di sovranità. La situazione
dopo la seconda guerra mondiale non permette
più una visione unitaria dell'ex territorio del
Reich. L8a descrizione seguente potrà quindi
soffermarsi solo sulle condizioni esistenti nella
RepubhLica Federale di Germania, a partire
dal 1945.
Questa Repubblica Federale ha assunto di
nuovo, in virtù della Legge fondamentale di
Bonn del 1949, la caratteristica di Federazione,
benché i U n d e r non siano più do'tati della
votestà degli
- Stati Federati dei f eri odo dal 1871
al 1919.
Di fronte all'attività finanziaria dei Comuni
si trova quindi l'attività finanziaria dello Stato
(espressa nelle finanze del Reich) e quella dei
Lander.
Il confronto è reso ancora più arduo dalla
esistenza degli Stati-Città di Amburgo e Bsema
(fino al 1945 anche Lube'cca era considerata
tale).
P e r semplificare la descrizione seguente i
dati finanziari di questi Stati-Città -sono stati
suddivisi, nel limite del posssibile, in un settore
per il Land ed in un settore per la Città, secondo quanto risulta dagli altri rapporti fra i
Lander ed i Comuni, cosicché questi Stati-Città
sono stati descritti come Lander D per il loro
settore regionale e come = Comuni. per il settore comunale.
Qui si potranno trascurare dei conteggi minuziosi, perché s: tratta di dare una descrizione generale.
Si dovrà soffermare ì'attenzioae anche su di
un'altra caratteristica dell'organizzazione amministra,tiva.
I comuni più piccoli e quelli rurali cedono
una parte dei loro compiti ad associazioni di
Comuni (Kreisverbande). Gli altri, liberi dall'associazione, ed i Kreisverbande cedono nello
stesso mo'do una parte dei loro compiti alle
asso~ciazioni maggiori, provinciali o circo'scrizionali
(Provinzialverbande
e
Bezirkisver
bande).
Dunque, ogni volta-che qui si parla di finanze
còmunali, se non si fa espressamente cenno a
casi particolari, ci si riferisce all'economia finanziaria dei Comuni e delle asso'ciazioni (Gemeindeverbande) .
anteriore t r a il fabbisogno finanziario diretto
dello stato ed il fabbisogno finanziario dei comuni. Questo spiega perché nell'anno 1955 esisteva, nei confronti del 1913, un fabbisogno
finanziario dello Stata quasi nove volte superiore mentre il fabbisogno finanziario dei coa
muni e r a solo 4,5 volte superiore.
Del resto l'aumento delle cifre nominali è,
in parte preponderanl.e, la conseguenza dello
spostamento del valore della valuta verificatosi dal 1913 in poi. Nelle cifre maggiori delì'anno 1955 si trova, oltre il gonfiamento nominale,
anche un carico maggiore effettivo.
In prima linea sono le nuove attività come
per esempio la costruzione statale di abitazioni,
per la quale nel 1913 furono erogate delle
somme modestissime.
Per una parte non trascurabile si tratta pure
di una intensificazione dell'attività già esistente. Ciò vale per il :;ettore statale come pure
per i1 settore comunale. D'altra parte negli
ultimi settanta anni, e specialmente dal 1913,
il settore comunale è stato notevolmente sgravato dagli oneri della Previdenza Sociale. In
-
Spese dello Stato e dei Comuni.
1
Il f a u t qu'une force politique, spécifiqument européenne, s e constitua
dans nos divers pays, e t soit capable
d'exercer bientot une pression effettive
s u r l'opinion. Car Ke Marché Commuri,
dans la lutte qu'il va m m e r contre
les
intérets » (mal compris) des
Nations, ne pourrti s'appuyer simplement sur les paragraphes du Traité.
Des conflits I'opposeront, inévitablement, aux E t a t s prétendus souverains.
Qui pourra trancher ces conflits en
faveur de l'union nécessaire? I1 f audra
recourir a u peuple. I1 f a u d r a donc que
les Européens élisent une Assemblée
qui puisse parler pour eux. Qu7elle
élabore ensuite une vraie Constitution,
ou qu'elle préfère l'appeler un Pacte
Fédéral, qu'elle noimme u n Président,
un Collège, un Sénat, un Parlement
ou quelque J u n t e exècutive, peu nous
importe en somme e t pour l'instant,
pourvu qu'elle fonde une légitimité
européenne, supérieure à celle des
Etats.
"Tenir compte du possible, mais amai
l e crber,, (da N.E.M., edizione francese)
Del fabbisogno totale finanziario dello Stato
e dei Comuni vanno a carico:
D E I COMUNI E D E I
DELLO STATO
Anni (Federazione e Lander) GEMEINDEVERBANDE
milioni (li marchi delle varie epoche
1913.
1925.
1929 .
1932.
.
.
4.209,5
8.865,6
. 14.426,5
. 8.866,5
59,0%
61,576
59,57~
61,000
2.968,9
41,O':
5.600,O
38,590
8.445,1 . 40,5'%
5.668,l
39,0L6
FEDERAZIONE, LANDER,
(àEMEINDERVERBANDE, COMUNI
(complessivamente)
milioni d i DM
1349
. . . . . . .
23.360,7
1951
1955
.
.
. . . . . . . . .
. . . . . . . . .
35.352,2
51.371.3
Suddivisione del fabbisogno totale finanziario 1955:
Federazione e Lander . . . 37.680,O
73,4%o
Comuni e Gemeindeverbande 13.691,3
26,6%
Che la quota dei comuni al fabbisogno totale
finanziario, di circa il 40% negli anni dal 1913 al
1932, sia caduta al 26,676 nell'anno 1955, è da
ascriversi innanzitutto a i carichi per le conseguenze belliche, comprensivi di tutti i carichi
so'ciali che in quell'anno ammontavano a circa
22,4 miliardi di marchi, dei quali circa 19,6 mi,
liardi sono stati direttamente o indirettamente
a carico della Federazione o dei Lander. Se
finansi tolgono questi carichi dal fab~biso~gna
ziario. totale, allora si ripristina il rapporto
particolar e dalle Assicurazioni speciali contro
la disoccupazione (mediante i1 trasferimento di
molti compiti sociali a speciali Enti di Assicurazione Sociale), dalle Assicurazioni per le
malattie e dalle Assicurazioni per l'invalidità
e la vecchiaia.
Quali sono le attività che determinano il
fabbisogno finanziario dei Comuni?
Esercizio 1929-30
I1 fabbisogno toltale finanziario dei Comuni,
per l'ammontare di circa 8,445 milioni d i marchi, si suddivide nei seguenti settori:
1) Amministrazione generale . . . 8,4%
2) Polizia . . . . . . . . . . . 3,l i0
3) Istruzione e cu1tu:ra . . . . . . . 18,70/0
4) Previdenza e assistenza pubblica 16,2%
Altri . . . . . . . . . . . . 11,4%
5) Costruzioni di abitazioni . . . . 15,l';o
6) Economia e traffico . . . . . . 16,5%
7) Altri settori dell'PLmministrazione 10,6%
Esercizio 1932-33
Molti schiarimenti sono forniti dal confronto
dell'anno 1929-30 con l'anno-crisi 1932-33.
11 fabbisogno finaqiario dell'anno 1932-33,
per mancanza dei sufficienti mezzi di copertura,
ha dovuto essere ridotto dagli 8.445 milioni di
marchi nell'anno 1929-30 ai 5.668 milioni di
marchi.
D'altra parte i Comuni non potevano esimersi
dai carichi di Previdenza e assistenza che erano
in continuo aumelnto. La scala d i quest'anno di
crisi ha dunque fornito le seguenti indicazioni.
essenzialmente modificate:
1) Amministrazione generale . . . 9.3%
2 ) Polizia . . . . .
. . . . . 4,1%
3) Istruzione e cultura .
.
. 16,4C/c
4) Previdenza e assistenza pubblica 33,6%
Altri . . . . . . .
. . . . 10,1?6
5) Costruzione di abita&ni
. . . 3,5%
Economia e traffico . .
. . . 12,5c%
1 ) Altri settori de1l'~mminiskazione 10,5%
Mentre il fabbisogno finanziario totale diminuiva di circa un terzo, per la Previdenza e
l'assistenza pubblica si è dovuto spendere qiiasi
la metà in più di quello che era stato speso
pochi anni prima, cosicché la sua quota al fabbisogno totale finanziario si è più che raddoppiata (dal 16,2 al 33,6%).
Ciò è andato a svantaggio innanzitutto della
costruzione di abitazioni (invece del 15,1% solo
il 3,5%), deli'economia ed il traffico, mentre il
fabbisogno finanziario degli altri settori della
amministrazione h a subito un cambiamento notevole in senso assoluto, ma modesto in senso
relativo.
6)
~se&izio 1955-56
I1 fabbisogno totale dei Comuni, per un ammontare totale di 13.691 milioni di marchi, si
suddivide come segue:
1) Amministrazione generale (confrontabile circa con la posizione
1 de!l'esercizio 1929-30) . . . . 10,O:L
2) Poslizia -. . .
. . . . . . . 3,0?L
3) Istruzione e cultura
. .
. 17,8%
4) Previdenza e assistenza pubbiica
(incluso la Sanità) . . . . . . 22,29&
5) Costruzione di abitazioni; Economia e traffico . . . . . . . . 44,44L.
6) Altri . . . . . . . . . . . . 2,6%
I punti 5 e 6 corrispondono all'incirca ai
punti 5, 6 e 7 de,lla tabeslla del 1929-30'. Purtroppo le descrizioni degli esercizi 1929-30 e
1932-33 non somno esattamente confrontabili con
le descrizioni deìl'esercizio 1955-56.
Ma si può rilevare che l e erogazioni per la
Previdenza e l'assistenza pubblica hanno subito
un resgresso mo81toapprezzabile. La causa è, in
minima parte, dovuta allo spostamento degli
Enti di Assicurazione sociale, e per la maggior
parte alla diminuita neces,sit,à di aiuto, sempre
che non sia da ascriversi agli eventi beììici.
Al contrario, nel campo comunale, le attività
nel settore delle abitazioni, nell'economia e nel
setto,re del traffico (specialmente per quel che
statali), rappresentano,
riguarda le c~s~truzioni
in rapporto al to'tale dell'attività e al tostale
delle spese, una quota notevolmente superiore
a quella dell'anno 1929-30.
Quali sono le fonti per coprire il fabbisogno
finanziario dei Comuni?
Durante tutto il periodo al quale si riferisce
l'inchiesta, il principio della copertura era governato dalla massima che ogni settore amministrativo avrebbe dovuto utilizzare, prima di
tutto, le sue proprie fonti di introiti. Questi
cosidetti mezzi speciali di copertura, hanno
avuto effettivamente, da sempre, un'importanza
tutta differente per ogni singolo settore della
amministrazione: scarsa per l'Amministrazione
Centrale e la Polizia, è invece molto varia per
i1 settore dell'Isiruzione (vale a dire scuole'elementari e scuole medie superiori) e quello della
Cultura (università) tanto più che ora si differenziano in modo molto maggiore, secondo che
un Lund conceda o meno l'esenzione dalle tasse
scolastiche (istruzione gratuita o pagata). Alcune organizzazioni economiche, specialmente
quelle necessarie per garantire l'igiene, si autofinanziano quasi dappertutto. Questo accadeva
sia nel passato che oggi. Altre organizzazioni
ottengono dalle tasse almeno una parte notevole
del loro fabbisogno finanziario. Dato che i Comuni posseggono aziende proprie, economicamente autonome, per l'erogazione alla popolazione dell'acqua, dell'elettricità e del gas e gestiscono delle aziende per il trasporto locale
delle persone, gli esercizi di queste aziende
influiscono, se mai, sul bilancio comunale con
l'apporto della parte eccedente dei proventi
netti. Generalmente non hanno bisogno di mezzi
30 Novembre
- 1 Diombre 1957
di copertura provenienti dal bilancio generale
comunale, anzi, mettono le eccedenze di questi
mezzi di copertura a disposizione dei Comuni.
Mead generali-
apemira
I settori amministrativi senza, o con insufficienti mezzi di copertura, si rivolgono per il
fabbisogno supplementare al bilancio comunale.
P e r la copertura di questo supplemento ci si
serve innanzi tutto dei proventi netti del patrimonio comunale e - come abbiamo accennato
poc'anzi - delle eccedenze delle aziende comunali, in quanto questi enti, ritengano di poterne
fare a meno.
Prima delle due guerre mondiali esistevano
non pochi Comuni benestanti, in verità quasi
sempre piccoli Comuni, che riuscivano a pareggiare i bilanci dei loro esercizi. Oggi questi
Comuni sono ridotti ad un numero piccolissimo:
la maggior parte, specialmente quelli più importanti, hanno dovuto sempre fare assegnamento a mezzi di copertura di altro genere,
cioè alle imposte.
Nei tempi traxorsi il gettito delle imposte
dei singoli comuni doveva servire, a prescindere
da speciali casi di necessità, alla copertura del
solo fabbisogno supplementare. I compiti che I
comuni, per mancanza di un proprio gettito di
imposte e finanziamenti, non avevano potuto
asG'lvere dovevano rimanere in gran parte non
eseguiti. La povertà e la ricchezza furono allora
accettate nel settore comun'ale come una cosa
ineluttabile.
Le due guerre momndiali, specialmente l'ultima, hanno a,pportato anche qui un notevole
cambiainento.
Anche i comuni con finanze deboli furoa,o caricati coercitivamente, specialmente a causa
dell'afflusso dei profughi, d a compiti ai quali
non erano in grado' di f a r fronte, benché i carichi diretti delle conseguenze belliche fossero
so~pportati largamente dallo Stato. In questo
caso a fianco ai mezzi generali di copertura
provenienti dal proiprio gettito delle imposte e
dalla propria consi&nz,a finanziari,a, si aggiungono anche i supplementi finanziari concessi
da parte dello S'tato.
Così sul piano comunale', come nel settore
privato ed individuale, si è effettuato un liverlamento sociale. La povertà e, la ricchezza non
sono più accettate, a simiglianza dei tempi
pa,s,sati, come un'ordinamento' voluto da Dio.
Le co'nseguenze dalle bombe e, dopo la guerra, gli 11 milioni di profughi che furono sca,cciati dalla loro patria, hanno mescolato città e
campagna, poveri e ricchi, modesti ed esigenti,
come in un giuoco di dadi.
La prosperità economica dei comuni relativainente ricchi (specialmente dei cemuni industriali) che erano, non senza eccezioni, in prevalenza, e le c i t t j maggio'ri, fanno sorgere
pretese in comuni con finanze deboli molto p i ù
che negli anni precedenti.
Questa situazione non è stata provo'cata dai
singoli co'muni, così come la ricchezza degli
altri comuni è quasi sempre dovuta al caso.
Però lo Stato interviene per ristabilire l'equilib'rio. Oltre ai mezzi generali di copertura lo
Stato concede dei supplementi finanziari e ciò
non nel modo che ricchi e poveri siano messi
nelle identiche buone condizioni, ma in modo
da ridurre notevolmente il contra,sto. Dopo
queste oservazioni preliminari, indispensabili
per far capire la situazione finanziaria dei
comuni, ora facciamo seguire i confronti con i
dati.
Esweixio 1913-14 (Amnario statistico per il Reich
1927 pag. 457).
L'introito globale delle imposte dello Stato
(Rcich e Lander) e dei Comuni ammontava a
4.058,5 milioni di marchi, mentre nei soli comuni si è avuto un gettito di imposte per l'ammontare di 1.594 milioni di marchi, cioè circa
il 39,3%
I1 carico comunale delle imposte gravante sui
cittadini risultava in inedia, per 56 milioni di
abitanti, di circa 28 marchi pro capite. Questa
cifra rappresenta però solo una media approssimativa. Calcolato secondo l'annuario statistico (vol. 387, pagg. 42-48) nello stesso anno il
fabbisogno totale supplementare di circa 1.804
milioni di marchi risultava' calcolato pro capite:
nei Comuna con oltre 100.000 abitanti di circa
52,5 marchi me'ntre nei Comuni fino a 2.000 abitanti di soli 11 marchi, (il fabbisogno di sussidio
non era però uguale al gettito delle imposite,
ma confrontabile in modo relativo).
COMUNI D'ELJROPA
Eaereipjo 1924-25. (Annuario ~tatisticoper il Reieh
1927 pag, 457)
L'introito globale delle imposte dello Stato
(Reich, L8iinder e dei Comuni) ammontava a
10.101 milioni di marchi mentre nei soli comuni
si è avuto un gettito di 3.31.6 milioni di marchi
cioè circa il 33%.
I1 carico di imposte comunali gravante sui
cittadini risultava, per 60,'791 miliosni di abitanti, di circa 56 marchi p70 capite, quindi già
il doppio del 1913. Secondo una statistica che
tiene conto de~lla suddivisi,one del fabbisomgno
supplementare per le singo~1.ecategorie di grandezza dei Comuni, per l'esercizio 1928, le differenze f r a i grandi e i piccoli Comuni sono
molto più forti che nel 1913: difatti l e mvvenzioni totali per i Comuni o:ltre i 100.00~0abitanti
sono uguali a 139 marchi pro capite; per i
Comuni fino a 2.000 abitanti appena di 21
marchi.
Per i piccoli Comuni si dovrà effettivamente
aggiungere anche il fabbisogno pro quota di
supp1,ementi dei Kreisverbande.
Cosicché questo fabòiso'gno aumenta, secondo
stima, sia nel 1913 che nel 1928 del 50%. Ma
anche qui le differenze permangono notevomli.
5
In tutti i Comuni . . . . . . . D.M. 128,55
Nelle città non appartenenti a l
Kreise . . . . . . . . . .
201,40
Nelle città appartenenti al Kreise
=
162,%2
Nelle città da 10.000 fino a 20.000
=
83,79
abitanti appartenenti al Kreise
Nei Comuni rurali con oltre 1.000
45,34
e fino a 2.000 abitanti . . . .
Nelle città appartenenti al Kreise
e nei Comuni rurali il fabbisogncr d i sevirenzieni p ~ o
capite
aumenta con il fabbisogno dei
Landkreise ancora per . . . . =
25,57
I1 gettito delle imposte nelle città appartenenti ai Kreise dell'Assia che hanno il 32%
della popolazione, comporta il 56,570 dell'intero
gettito (circa 169 D.M. pro capite). I1 gettito
delle imposte (non identico col fabbisogno di
sovvenzioni) di tutti i comuni non appartenenti
a Kreise con 68% degli abitanti comporta però
solo il 43,570 (circa 60,70 D.M. pro capite).
I1 gettito delle imposte di Francoforte sul
Meno, con 610.000 abitanti, risulta però solo di
208 D.M. pro capite. Nella totalità dei comuni
appartenenti a Kreise di un Landkreise nelle
regioni montane, con condizioni prevalentemente
rurali e abitati da piccoli agricoltori, risultava,
però inferiore a 28 D.M.
Comuni: di Busca: un vide intitolato ai Comuni d'Europa.
Quale quadro ne risulta per i tempi presenti?
Secondo l'Annuario Statistico per la Repubblica Federale di Germania 1955 (pag. 406) gli
introiti globali per imposte dello Stato (Confederazione, Lander) e clei Comuni risultavario
nell'esercizio 1954 di 38.084 milioni di D.M.
mentre gli introiti di iinposte dei Comuni di
5 3 3 milioni, cioè circa il 13,4A.
Da una quota comunale del 37,570 per l'anno
1914 e del 33% per l'anno 1925, si scende al
13,4% per il 1954.
La sniegazione è data in parte con la descrizione dei-settori di attivita e per il resto dai
carichi dello Stato per cause belliche. Malgrado
che la quota dei Comuni al gettito globale delle
imposte sia fortemente diminuito, il carico, calcolato pro capite, ha subito un forte aumento
rispetto a prima. Con 49.521 milioni di abitanti
il carico globale delle iniposte risultava nel 1954
di 737 D.M. pro carpite e per le entrate comunali di circa 103 marchi.
Non è disponibile una statistica per l'intero
territorio Federale che confronti i carichi fra i
Comuni di diverse categorie di grandezza, però
le condizioni del Land dell'Assia potranno essere indicate a questo scopo come tipiche per
l'intero territorio Federale
Dal n. 80 de a Contributi alla Statistica dell'Assia P edito dall'ufdcio regionale statistico
delllAssia (aprile 1956) erano a disposizione dei
Comuni del Land, nell'anno 1954, mezzi di copertura generale pro cjapite:
Di quale specie di imposte si compone il
gettito comunale?
(Dall'Annuario statistico per il Reich del 1927,
pag. 417).
Per il 52% da imposte sul patrimonio: nella
maggior parte dei Lander di allora dall'imposta
sul reddito (imposta sulla ricchezza mobile).
Per il 24,8% da impo'ste fondiarie ed imposte
sui fabbricati.
Per il 10,6% da imposte sull'industria e commercio.
Per il 12,6% da imposte sul consumo, imposte
sul lusso ed altre imposte.
Per il 29,1% dalle imposte sul patrimonio
(quote di imposte statali per sostituire l'imposta sul reddito e l'imposta sulla ricchezza mobile,
eliminate).
Per il 16,4% da imposte fondiarie ed imposte
sui fabbricati.
Per, il 14,8% da imposte sull'industria e commercio.
Per il 17% da tasse sul valore locativo (una
specie di tassa per togliere i debiti dai fabbricati, come conseguenza dell'inflazione).
Per il 15,7% da imposte sul traffico.
Per il 7 % da imposte sul consumo, sul lusso.
COMUfr(l. D'EUROPA
6
1 9 5 4
30 Novembre
e i gemellaggi
In quest'ultimo anno' non vi è stata alcuna
attività della ,Commissione di Urbanistica. Si
è avuta invece l a r i u n i a della Commissione
per gli affari europei e quella della Sottocommissione per gli affratellamenti.
Quest'ultima, nelle due riunioni, ha ancora
discusso sulle p~oss~ibilità
di funzionamento e d i
finanzia'mento del progettato Istituto europeo
i
con la
di studi e di r o l a z i ~ ~ nintercomuiiali,
convocazione a Lugano nella prima decade di
marzo dell'Ascmblea dei soci dell'lstitut,~ in
occasione delle giornate d i studio indette, n,e811a
stessa data, a Lugmo, d,i concerto con il Centro
europeo della cultura e l a Commissione culturale del CCE. In quella otccasione sarà coinvocata a'nche a Lugsno l'Assemblea dei Com,uni
svizzeri aderenti a l CCE p'er la ricostituzdone
definitiva di quella sezione nazionale.
Dal 23 a l 28 settembre, a Bruges, si sano
tenu1.e discussioni sz;~ll'educazion~epto~polare in
Europa, sotto il patrocinio del Centro europeo
della cultura che olmai affianca l'opera del1
CCE e ha fatto a'nche s~uoil motto dal Com,une aU'Europa D e del Collegio d'Europa. Tra
i relatori Bmgmanrj., direttore del Collège
d'Europe, Denis d e Rougemont. direttore del
C e n t ~ oe il vice presidente ing. Brug,nw che ha
trattato il tema per noi assai intenesante: La
tecnica degli affratellamenti e la cultura popo..
lare P .
Ndll'anno i n corso si sono celebrati i seguenti
aRratellamenti con comuni italiani:
il 19 maggio a Tcrino, fra Torino e C h m bery (seguito, il 15 settembre, dalla cerimonia
a Chambery);
il 5 giugno ad Ivrea, fra Ivrea e Moathey;
i1 15 giugno a Saint Cloud, k a Saint Cloud,
Frascati e Bad Godecsberg (cerimonia ripetuta
nuovamente a Fraseaiti come d a noi già riportato):
il 31 agosto a Madane, fra Modane e Bardonecchia in occasione del cinquantesimo anniversario dell'apeqtura d e l Frejus, con celebrazioni nelle d u e città;
il 15 settembre a Ravenna, fra Ravenna e
Chartres;
il 5 e 6 ottobre a Velletri: fra Velletri,
Puteaux, Otrenbach, Esch sur Alzette, Moedliilg. St. Gilles, alla presenza dei sindaci di
Puteaux e M d l i n g (VelFtri retituil 3 la visita a PLiteaux nella p r w u n a primavela).
.
l'istituto eu,ropeo di studi e rapporti intemo'munali che pertanto non deve essere considerato u n nuovo ente o una ennesin,a iniziativa
i n w p o , e~uropeo. ma il ne'cessario inldispe,nsabile celntro di coon-diname'nto delLle attività
finosa promoiss~e dal CCE, attività che altrimenti finirebbero p a no,n es,sere prolducenti.
T r a l e predette attività logicamente non va
calmipresa la Comunità europea d i Credito che
ha una sua attività e d un fine be~nprelcisb', ma
che tuttavia potreb'be, atbraverso l'Istituto, pro'muo~velrestudi e d inchieste utili al suo lavoro.
E' in programma,, d'accomd~ con il C ~ m i t a ~ l o
nazionale per la produttività, un convegno a
Vicenza dei rappresentanti dei Comuni veneti
aid~me~ntialllAICCE e dei rappreseatant,i dei
Comitati prolvi.n,ciali per la produttività delle
Veaezie per studiare le possibilità di co1labo~razione, sia in campo nazionale, sia in cam'po
europeo, attraverso gli affratellamenti. I1 Comit,at,o nazionale per l a produttività ritien,e
utilissima l a funzione dell'Istituto europeo, di
studi e rela.zioni in,terco~mnnalie coasigliabile
l'ade~io~nedei cosmitati provinciali.
* * *
.
.
.
I1 gettito dell'imposta sull'industria e cornrnercio ràppresenta quindi in tutti i Comuni circa
3,2 volte il gettito dell'imposta fondiaria, m a
Nelle Città libere da circondari'o
4 volte
Nei Comuni i n circondari con più
4,2
di 10.000 abitanti persino . . .
Nei Comuni in circondari con
più di 3.000 fino a 10.000 abitanti
. . . . . . . . . . 3.1 D
Nei Comuni con meno di 3.000
1 , ~
abitanti solo . . . . . . .
.
I1 fatto che attualmente l'abitante dei comuni
non è più portato, mediante le imposte, a partecipare ai carichi comunali, è stato considerato
spesso come un errore insito nel sistema delle
imposte comunali.
I1 ripristino, spesso richiesto, d i un sistema
che poggi sui tre pilastri principali:
introiti degli abitanti
pmsesso foa,d,iario ed immobiliare
industria e commercio
incontra degli ostacoli a causa delle differenze
della forza tributaria ed a causa delle difficoltà
ivi connesse per ottenere una compensazione
equa dei carichi ed una compensazione equa
dei finanziamenti.
Karl Horn
Borgomastro di Bad Homburg
T]18AGlICO DIESTl[BO
(continua da pao. 3)
nomi erano iscritti in lettere di bronzo accanto
a quelli di tutti gli altri caduti, un camerata
accanto all'altro. I1 Gauleiter nazista fesce to,gliere
i nomi degli Ebrei morti e riempire gli spazi
con alcuni nomi di battaglie. Non vi parlo di
ciò perché furono cancellati anche i nomi di
alcuni miei amici d'infanzia. Ma perché ho
dovuto provare l'amara sensazione e lo spavento
nel constatare che il rispetto per la morte, la
morte in combattimento, era tramontato, mentre
si pensava allora già a nuove guerre!
La morte in guerra, per l a guerra, ha scelto
poi l e più terribili forme. Anche qui a Belsen
la guerra ha infierito con la fame e le epidemie,
suoi inseparabili aiutanti. Qualche ragazzaccio
cinico o qualche individuo dissoluto avrebbe
potuto esclamare: Infine erano soltanto Ebrei:
polacchi, russi, francesi, belgi, norvegesi, greci, ecc. Soltanto? Erano uomini come te e come
me, avevano genitori, figli, mariti, mogli! Le
immagini dei sopravvissuti n e sono la docuMolti altri affratel1,menti sano i n preparamentazione più paurosa.
zione e fra i più intferewanti quelli di Udine
In questa parte del paese l a guerra era cescon Esslingen, Viennsi, Neath Wales, che sarà
sata nell'aprile 1945. Tuttavia si continuava a
ceilebrato i n aprile ad Esslingea.
morire di fame e per l e epidemie. Anche medici
Nell'ultima riunione di Parigi sono stati preinglesi vi hanno lasciato la vita. In questi ultimi
visti, salvo ratifiche ed accordi, molti altri
giorni sono poi stato pregato d a parte di alcune
affratellamenti che interesseranno comuni itaeminenti personalità ebraiche di dire in questa
liani.
occasione anche qualche parola in merito a
questo immediato dopoguerra, e dell'opera di
Ruvo del1 Monte con St. Benoit du Sault e
soccorso prestata da parte di medici tedeschi e
Gunthershausen;
di infermiere e suore tedesche nella primavera
Anzio con Megève e Friedrisckaven o del 1945 a quei poveri esseri votati alla morte.
Wetzlar;
No'n m i constava nulla di tutto ciò. Ma mi sono
Castei G a n d d f o con Nimes ed altra città fatto raccontare che allora, in tale orribile miseria, il desiderio di socco'rrere cresceva fino
tedesca;
all'inverosimile, al sacrificio d i se stessi; e così
Saluzzo con Pl-ivas e Weillburg;
anche il senso del dovere d a parte dei medici
ed il pudore di venir meno a questo compito e
Milano con Bordeaux, Brema e Bristoi;
la dedizione cristiana e fraterna per colui ch;
Fabriano con La Flèche e Ravensburg;
stava per morire, m a che era pur sempre il
prossimo D. Sono assai grato che ciò mi sia stato
Terlizzi con Lezoux;
detto e che mi sia stata rivolta questa preghiera,
Sp~erlonga con Chateauneuf. Meise e Gra- perché il verificarsi di questa spontanea prova
venmacher.
di giustizia e di bontà è pur sempre un certo
E' infine concordato il grande affratellaconforto.
mento. in occasione dei IV Stati generali. fra
Rousseau inizia uno dei suoi libri con l'aforin no, Liegi, L8illa, C~olunia,Ilford:
fermazione apodittica s l'uomo è buono *. Oh,
Va sottolineato che Lwr mettere in contatto i purtroppo abbiamo appreso che il mondo è assai
rappresentanti dei comuni proposti pler l'affrapiù complicato d i certe tesi dei letterati moratellamento, sempre, si intende, su iniziativa e lizzanti. Tuttavia sappiamo però anche questo:
L'uomo, il genere umano n , sono un concetto
richiesta di Comuni promotori. per deflnire gli
accordi, promuovere gli incontri, fornire suggeastratto, un elemento statistico, spesso una frase
poco impegnativa; ma il sentimento d'umanità
rimenti, interessare l e autorità, è richiesta
molta corrispondenza dal nostro ufficio di si estrinseca nel comportamento umano, nel
semplice atteggiamento di fronte agli altri, a
Roma e mol- tempo intercorre fra l e richieste
qualsiasi religione, razza, ceto o professione
da parte dei Comuni e le celebrazioni degli
appartengano. E questo, questo solo potrebbe
affratellamenti.
rappresentare un confoi-to.
Né qui si esaurisoe l'opera della CommisQui sorge l'obelisco, qui c'è la parete con le
sione, che è presieduta dall'ing. Brugner, ma
sue epigrafi in molte lingue. Sono di pietra.
questa si fa parte diligente perché alle cerimo~nieseguano r a p ~ p o ~interessanti
ti
e fruttuosi Solo fredda pietra. Saxa locuntur, le pietre possono parlare. Dipende dal singolo, dipende da
fra i Comuni affratellati, al fine di realizzazioni nel campo ecanmnico come in quello cul- te di comprenderne il linguaggio, d i comprendere il suo particolare linguaggio, per te, per
turale e turistico: è questa preoccupazione, con
noi tutti!
quella di tenere in attività le commissioni di
Teodoro Heuss
studio, che ha suggerito la costituzione delC
I
I
(
(
1
I
I Consigli comunali di Solarolo
Rainerio (Cremona), di Gressoney St.
Jean (Valle d9Aosta), di Nocera Umbra (Perugia), e Maschito (Potenza)
hanno ratificato la Carta europea delle
libertà locali e l'Appello di Esslingen
per l'Assemblea Costituente europea.
1 Dicembre 1957
Le commissioni di studio del CCE
(Dall'Annuario statistico per la Repubblica
Federale di Germania 1955, pag. 406).
Per il 26,lC: per imposta fondiaria su possesso
d i aree fabbricabili e possesso d i immobili.
Per il 65,5% dall'imposta sull'industria e commercio.
P e r 118,4%dall'imposta del traffico e dei consumi, t r a l e quali l'imposta per l'acquisto di
terreni, tasse sulle bevande, tasse sui divertimenti, tasse sui cani, ecc.
I1 confronto tra questi t r e esempi degli ultimi
cinquant'anni dimostra una modifica essenziale
avvenuta nel sistema della tassazione comunale.
S e nel 1913 l'irnposta sul reddito degli abitanti
dei comuni era ancora la fonte principale con
oltre il 50% dell'intero gettito, questa imposta,
come fonte diretta, è ora completamente scomparsa.
Esisteva ancora nell'anno 1925 però solo nella
forma di contributi delle imposte del Reich per
sostituire la soppressa imposta comunale sul reddito, con una quota di circa il 29%.
t'imposta sui terreni e sui fabbricati h a riconquistato nell'anno 1954, nei confronti del 1913,
la sua posizione relativa nel sistema delle imposte comunali dopo che il gettito nel 1925 era
sceso al 16,4% del gettito totale proveniente
dalle imposte comunali.
Attualmente il pilastro che sorregge tutto il
sistema delle imposte è l'imposta sull'industria
e commercio. La sua importanza nel 1913 era di
gran lunga inferiore all'imposta fondiaria; nel
1925 era quasi eguale. Oggi però assume il carico
comunale delle imposte fino ai due terzi. E questa non è che una media approssimativa. Nelle
contrade rurali, come nel Landkreis indicato
nell'esempio, il gettito dell'imposta fondiaria è
ancora superiore a Quello sull'industria e commercio.
Nei comuni industriali, a l contrario, l'imposta
sull'industria e commercio h a molto spesso un
gettito tre volte, e certe volte persino dieci volte,
superiore all'imposta fondiaria.
Dopo che avevo terminato il manoscritto, furono pubblicate nella rivista Economia e Statistica. (anno 9", opuscolo 6 giugno 1957) anche
gli introiti per le tasse comunali del 1956.
Ammontavano (sempre includendo il settore
degli Stati-Città, ma senza Berlino) a 5.806,8 milioni di D.M. così suddivisi:
. . . 1.286,9
Imposta fondiaria . . .
Imposta nell'industria e commercio 4.070,l
Altre imposte . . . . . . . . .
449,5
1
'-
1
I
I
I
1
1
I
30 Novembre
-1
COMUNI D'EUFIOPA
Dicembre 1957
7
Consiglio di Presidenza e Commissione affari europei a Puteaux
NUOVI C()MUN I
Pubblicheremo nei prossimi numeri u n resocanta circostanziato dei lavori che si sono svolti
a Puteaux nei giorni 3 e 4 novembre.
I1 3 si è riunito i1 Consiglio ch Presidenza del
C.C.E. ed h a affrantato varie questioni di ordine
generale. I1 4 si è riunita l a Coawnicsime degli
M a r i Europei e, con esca, si sono riuniti l a
Sott.ocamnnissione dei gemellaggi ed i1 Camitato Costituzionale.
La Sezione italiana era rappresentata dal Vice
Presidente Brugner e dal Segretario g e n k a l e
Serafini.
aderenti all'AICCE
11 Congresso Paneuropeo
L'VIII Congresso delllUnione Paneuropa, riunito recentemente l a Bad-Ragatz sotto la presidenza di Richard de Condenhove-Kalergi, ha
adottato i seguenti punti:
a) l a costituzione di un Comitato per la
preparazione l'organizzazione del17=Azione europea per una Assemblea Costituente n basata
sul suffragio universale;
b ) una stretta associazione t r a l'Europa
occidentale e il Maghreb per la pace mondiale
e la difesa dell'Occidente e per la prosperità
dell'Europa e delllAfrica;
C) una proposta di invito alle nazioni iberiche di aderire all7OTAN, a l Consiglio d ' f i ropa e all'UE0 per raggiungere l'unione completa dalla grande famiglia europea;
d ) una rapida soluzione del problema di
Cipro in modo da assicurare i diritti delle minoranze mussulmane in uno Stato indipendente
garantito da1l'WA.N;
e) di appoggiare le proposte occidentali in
favore del disarmo;
f ) il ristabilimento in Europa del francese
quale lingua diplomatica comune rendendo però
obbligatorio nelle SCUOI~
secondarie dell'unione
europea l a lingua italiana, l a tedesca e l'inglese.
Al termine dei lavori è stato formulato ed
approvato un manifesto da rivolgere a tutte l e
nazioni europee per la convocazione dell'Assemblea costituente europea.
COMUNE
C O R T ~ C C I (~
~
CISMONDEL GRAPPA
VERONA
. . .
ABITANTI
~ .1 . ~.
(Vjcenza)
. . .
MERCATELLO
(Pesaro) . . .
MASONE([Genova) . . . .
GAEBIONETA
EINANUOVA (Cremona) . . . . . . . .
PIOVEDI SACCO (Padova) . .
VOLONGO
(Cremona) , . .
ACQUALAGNA
(Pesar0) . . .
BUSCA (Cuneo) . . . . .
SANMAURO
TORINESE ('J'oT~~o)
CASTELDELCI(Pesaro) .
.
TORNOLO(Parma) . . . .
S. CRISTINAVALGARDENIL (B01-
. . .
zanO)
MAJANO(Udine) . .
OSI0 SOTTO (Bergamo)
G~~~~~~ (,cremona)
,
. . .
. . .
. .
(Udine) SANFELE(Potenza) . . .
SPERLONGA
(Latina) . . . .
DOBEIACO(Balzano) . .
CHIETI . . . . . . .
SPOTORNO
(Savona) .
BADIA (Bolzano) . . . .
SLUDERNO
(Balzano)
CINTANO(Torino) . . .
CORVARA
IN BADIA(Balzano)
BRUNICO(Bolzano) . . .
TORREANO
.
.
.
.
.
.
.
.
~1.973
~
2.170
194.282
3.000
4.244
1.893
16.140
1.172
4.206
8.458
5.282
1.650
3.347
1.212
6.230
4.389
5.167
3.404
7.933
2.823
2.470
43.590
2.160
1.754
1.270
323
577
6.871
BANCO DI SANTO SPIRITO
Il
FONDATO NEL 1605
II
PIETRAPERTOSA
(Potenza) . .
2.349
ANZIO(Roma) . . . . . . 10.685
NUORO . . . . . . . . 16.949
BARGE(Cuneo) . . . . .
TERMENO(Bolzano) . . . .
CASTELMEZZANO
(Potenza) .
GARGAZZONE
(Bolzano) . . .
GRUMONEVANO(Napoli) . .
FORMELLO
(Roma) . . . .
~ )
CASTELSAN PIETRO (Roma) .
BRACCIANO
(Roma) . . . .
NEMI (Roma) . . . . . .
QUINCINETTO(Torino) . . .
TITO (Potenza) . . . . .
VESTENANOVA
(Verona) . . .
CALITRI (Avellino) . . . .
COLLERETTO
GIACOSA(Torino)
RIFIANO(Bolzano) . . . .
LAION (Bolzano) . . . . .
POSTAL(Bolzano) . . . . .
ROVERETO(Trento) . . . .
TERLANO(Bolzano) . . . .
PALESTRINA
(Roma) . . . .
FILOTTRANO
(Ancona) . . .
PARELLA(Torino) . . . .
STRAMBINO
(Torino) . . . .
SAVOIADI LUCANIA(Potenza)
CAINES(Bolzano) . . . . .
CAMPOTURES (Bolzano) . .
CAMPOMAGGIORE
(Potenza) .
QUASSOLO.
(Torino) . . . .
FANO(Pesaro) . . . .
.
CASTELGANDOLFO
(Roma) . .
TORREDI BAIRO(Torino) . .
CORLETO
PERTICARA
(Potenza)
GORIZIA . . . . . . . .
RENON(Bolzano) . . . . .
MONGUELFO(Bolzano) . . .
PIEDIMONTE SAN GERMANO
(Frosinone) . . . . . .
VERDELLINO
(Bergamo) . . .
VALSTRONA
(Novara) . . .
VALDI VIZZE(Bolzano) . . .
MARTELLO
(Bolzano) . . . .
LACES (Bolzano) . . . . .
ANDRIANO
(Bolzano) . . . .
CICOGNOLO
(Cremona) . . .
.
C O M U N I D' E U R O P A
Organo del19A.I.C.C.E.
DIREZIONE CENTRALE
Roma
-
Via del Corso, 173
AnnoV
- n.
11-12 30 Nov.
-
1 Dicemb. 1957
Direrrore responaabiie: UMBERTO SERAFINI
Redattore capo: EDMONDO PAOLINI
E REDAZIONE,
DIREZIONE
V
i
a Lombardia, 30
Roma
-
A~~~~INISTWIONE:
Via Castelfidardo, 68 - Roma
-
tel. 462.594
-
tel. 463.632
Indirizzo telegrafico: Comnneuropa
-
Roma
-
Un numero L. 100
Abbonamento annuo
ordinario L. 1.000
Abbonamento Sostenitnre
L 5.000 per Rivati e Enti Locali L 100.000
per Enti vari.
-
-
I versamenti debbono esaere effmuati mi cJc
postale n. 1127135 inrestaro a:
in tutto
il
mondo
-
''Banca N d o n d e del LPIom
Roma, V i a
Bbsoloii
Aswhxione Itaiiana p a il ConBglio dei Comuni di Europa
Via L o d a r dio, 30 Roma ''
-
-
-
Autorizzaz. del Mbunale di Roma n. 4696 deli'll-6-1955
n m w w C*ITUDI -m- 1957
razionale e di accedervi immediatamente.
schedari
orizzontali
synthesis
D
gli schedari orizzontali Synthesis reiidono possibile
rilevare simultaneamente le indicazioni ed i riferimenti essenziali di molte schede. Consultazione ed
aggiornamento si compiono direttamente sullo scliedario. Le qualità funzionali d i tali metodi d i schedat u r a li hanno resi indispensabili per numerosi servizi
della amministrazione pubblica e privata.
-
P
P
-
stabilimento di Massa (Apuania)
I
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