l - Spedlzlone in abbonamento postale Gruppo III N. 11-12 30 Novembre l Dicembre 1957 - - O R G A N O MENSILE D E L L ' A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A PER IL C O N S I G L I O D E I C O M U N I UNA NECESSARIA RISPOSTA DA FRASCATI I 7 I1 111 Congresso Nazionale dell'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni d'Europa cade in una delicata congiuntura dell'integrazione economica dell'Europa, quando le mosse per la creazione di una zona di libero scambio hanno tutta l'aria di un bastone fra le ruote del mercato comune. L'unica risposta è rilanciare ancora e chiedere, nelì'ambito dei 6 Paesi, elezioni dirette, sopranazionali, a suffragio universale e Comunità Politica. L' Europa economica troverà il suo complemento e il suo compimento nell'Europa politica cji Henri Bonnek Sindaco di Chtiteaudun Io sono fra coloro i quali credono che 1'Europa, l'Europa che noi vogliamo costruire, forma necessariamente un tutto e che le sue parti sono indispensabili le une alle altre. E' d'altra parte molto facile comprendere che uno stato è un organismo sensibile, come tutti gli organismi, a una legge di finalità o di reciprocità interna. L'Europa dei sei, proemio all'Europa dei quindici e all'Europa completa, non sfugge a questa leigge. Questa è una delle ragioni per noi di credere che l'istituzione del Mercato Comune provocherà, se riuscirà, la costituzione degli organi che per esso sono complementari e, in particolare, le istituzioni politiche. E' dunque indispensabile che gli Europei non atten- politicamente dano affatto per pensare Noi sappiamo di voler costituire una Federazione. Ma esistono svariati modi per fare una Federazione e noi dobbiamo quindi stabilirne il tipo più efficace e più adatto ai popoli che si uniranno. Inversamente quando si esamina il trattato del Mercato Coinune [istituente una comunità economica europea 1 1 ) si resta sorpresi della sua insufficienza sul piano politico. Solamente la buona volontà, la fede comune (essa esiste nel momento in cui scrivo) degli uomini di stato potrà animare questo trattato. Ma questo resteri fragile. E' quindi evidente la necessità per i sei di una politica comune. Ma essendo decisa la politica di cia(< )l. D'EUROPA scuno su scala nazionale, ci vorrà un accordo permanente. Comprendo bene che gli stati che si uniranno sono assai vicini gli uni agli altri, vicini geograficamente (ciò che ha loro permesso nel passato u n certo numero di pugilati più o meno omerici, ma inutili), vicini moralmente (sul piano dei costumi, della cultura e degli ideali sociali e politici). Intendersi è anche loro interesse materiale, e l'interesse è u n legame molto forte. Ma infine si sa bene che i popoli, come gli uomini, attraversano delle crisi nel corso della loro esistenza. Fintanto che dei legami organici non saranno costituiti, si possono perciò temere delle perturbazioni o dei gravi dissensi. Al contrario, la costituzione di istituzioni politiche comuni, con un Presidente della Repubblica Occidentale, un Governo, un Parlamento, un'Alta Corte di Giustizia federale, renderà le cose molto più semplici e facili. Un esempio basta a provarlo: è ben evidente che non si avrà una vera e pienamente efficace economia europea senza una banca e una moneta comuni. Ma banca e moneta comune implicano un governo comune. Il problema naturalmente è stato incontrato dai negoziatori, politici e saggi, del Mercato Comune; e il trattato comporta un embrione di istituzioni politiche: il Consiglio dei Ministri degli Stati membri, la Commissione dei Nove membri designati da questo Consiglio, un'Assemblea consultiva derivata dai Parlamenti, una Corte di Giustizia, dei Comitati economici, sociali e monetari. Certamente la competenza di questi organismi è limitata all'economia. Ma essi sono di origine politica. Certamente l'Assemblea, come d'altronde i Comitati, non è che consultiva, ma essa vede crescere la sua importanza dal fatto che sarà comune con quelle della CECA e dell'Euratom. Così, io credo, maigrado le difficoltà della impresa, che ci si può permettere di sostituire il presente al futuro e di dire che l'Europa è sul punto di nascere e che le sue istituzioni politiche sono contenute nelle sue istituzioni economiche. Esse ne sgorgheranno perché la economia trova il suo complemento e il suo compimento nella politica. Gli avversari dell'Europa al Parlamento francese (non parlo dei comunisti, che sarebbero europei se ciò fosse loro permesso da Mosca, ma dei nazionalisti) ci hanno molto divertito con l'accusare i fautori del Mepcato Comune di voler costituire l'Europa politica al di là del trattato. Ma noi non abbiamo mai nascosto, che io sappia, che questo era il nostro scopo. E il popolo francese nell'apprendere che il suo Parlamento, che pur contando uomini di valore è senza dubbio il più timoroso ed inefficace dei Parlamenti, aveva votato il Mercato Comune, ha creduto comprendere 30 Novembre C O M U N I D'EUROPA c h e l'Europa nasceva. I1 popolo francese nell a s u a maggioranza è europeo. Esso non h a approfondito gli articoli dei Trattato, perc h é i dettagli tecnici gli sfuggono, m a h a app5eso con soddisfazione l'annuncio dell'Europa (unita) l a c u i necessità gli appariva incontestabile. Sarebbe profondamente deluso s e fosse altrimenti. Così gli uomini d i s t a t o delle sei nazioni d o v r a n n o costituire l e istituzioni economiche comuni. Se n o i fossimo stati audaci, a v r e m m o iniziato dalla testa, cioè dalle istituzioni politiche. Io n o n s a p r e i d i r e s e il metodo d i iniziare dalla base possa essere giudicato migliore. S e m b r a p i ù logico. Ma è u n fatto che u n architetto non pensa alle fondamenta del s u o edificio, senza immaginare e raffigurarsi l'edificio nel suo insieme, Di q u i l a necessità di pensare I( politicamente ) l . Io credo c h e l a convocazione degli elettori d e i sei paesi p e r l a iilesignazione d e i loro rappresentanti a u n P a r l a m e n t o europeo costituente. dovrà essere p r e s a i n considerazione prima c h e t u t t e le difficoltà della instaurazione d e l Mercato C o m u n e siano s t a t e risolte, perché essa apparirii proprio come u n m o d o di risolverle. Non facciamo anlicipazioni; m a prepariamoci! P r e p a r i a m o l'opinione pubblica a questa convocazione. E per questo reclamiamola! Nessun dubbio, d'altra parte, c h e l'opinione pubblica i n questiorie non si appassioni p e r i grandi problemi cvhe allora s a r a n n o posti, perché i popoli comprendono p i ù facilmente i problemi politici c h e quelli economici. A t o r t o o a ragione si sentono toccati p i ù direttamen d a i politici. - l Dicembre 1957 Con questo numero il dott. Tito Scipio~ne, Tesoriere dell'AICCE, ci ha chiesto di essere esonerato dalla condirezione di Cornu,ni d'Europa D, perché i suoi gravi impegni di lavoro e l'attività dell'AIC%E, che C? e8normemente cresciuta, gli impediscano di dedicarsi altresì al nostro giornale. L a gratitudine che d a b b i a m all'am,ico S8cipione, che con tanta genexasità sacrifica ore preziose per noi, no'n può esprimersi facilmente can un trafiletto. Egli comunque - è doveraso ricoadaslo i n tempi difficili ha trasformatu questo nostro foglio i n un organo di uscita rego~lase,di diffusione capillare ad arganizzatissima, di amministrazione moldesta m a solida. Ci è di conforto il fatto che, pur allo'ntanan,dosi dalla condirezione di Cbmuni d'Europ,a B, Scipiolne rimarrà con noi a contatto di gomito, nel lavoro organizzativo e politico dell'AICCE, e che quin,di potremo ugualmente ricorrere in qualche modo ai suoi consigli e alla sua collaborazione. . - . q - Henri Bomet Sindaco di Chateaudun Forma di amminist~aiionelocale (11, Discorso del Presidente Peyron in occasione della consegna del Premio d'Europa alla Città di Torino 1. I Comuni sono1 le sole a collettività locali B esistenti nel Granducato di Lussemburgo. 2. Tramite il Ministero degli interni, lo Stato esercita una funzione di tutela e di controllo sui Comuni. Tutte le deliberazioni e decisioni del Consiglio comunale sono soggette all'approvazione ministeriale (per alcune questioni è necessaria l'approvazione della Granduchessa). Tutti i conti vengono controllati da un organismo ministeriale speciale. Signor Presidente Sindaco, Eccettuata la città di Lussemburgo, che è alle dipendenze dirette del Wnistero dell'in-. terno, tutti gli altri Comuni non dipendono direttamente dallo Stato, ma dai Commissariati distrettuali ( v e n e sono. tre), che sono organi di controdlo. Non vi sono altri organi intermedi. dell'Assemblea, Signor Signori Membri dell'Assemblea Consultiva del Consi~liod ' E u r o ~ a . E' con vera commozione che io riconosco l'alto onore di po'ter varcare le soglie di questo Municipio, per ricevere dalle Vostre mani, quale Sindaco della città di Torino, il Premio d'Eliro'pa testè conferito alla città stessa. Proprio al principio di quest'anno i o avevo sentito tutta l'importanza e tutta l'autorità dell'Assemblea Con,suitiva,, quando, in rappre'sentanza dei Poteri Locali, ebbi l'alta ventura di occuparne i seggi, e di poter in quella circos t m z a constatare che ivi era gradita. ed ascoltata l a voce dei rappre,sentanti desila periferia. Ricordo la soddisfazione che invase tutti i membri della Delegazione Italiana, della quale ero il Capo, quan,do varcammo l e soglie dell'Assemblea Consultiva, udimmo le parole illuminate del Presidente Dehousse, e seguimmo i lavori magistraimente direstti dal Deputato Chaban-Delmas, L E la nostra soddisfazione fu co'mpleta quan,do, nello sipazio di soli tre giorni, potemmo raggiungere t r a membri delle diverse Delegazioni quell'afflato amichevole e quella reciproca stima che ci consentirono di raggiungere dei buo'ni risultati. ' Ma non avrei mai immaginato che alcuni mesi dopo sarei ritorna,to qui, innanzi a Voi, per ricevere u n premio ambito, che mi conforta per l'aiitorità dalla quale parte, per il prestigio della Commissione che volle assegnarlo', e per l ' h portanza e la risonanza del premio ste~sso. E' anche a mia con,oscenza che a molte e mo'lte - e cioè a pare,cchie decine -, amrnontavano l e candidature, tutte degnissime, per cui l'e~ssere stata prescelta la città di Torino, in una con quella di Bordeaux - che s8i trova sulla linea del 4 P parallelo, che attraverso Torino giunge sino al Mar Nero -, è circostanza particolarmente lusinghiera. Di questo v e ne è grata l'Italia, v e ne è grato il Piemo'nte, v e n e 6 grata la città di Torino, che per bocca mia vi esprime i suoi profondi sentimenti. Chi vi parla è un e'uropeista convinto da molti anni, e, avendo l'ono~re da oltre sei anni di essere S'indaco della sua città. è da uuell'epoca ctie si batte per un'intcsa europea. e soprattutto per la div~ilgazione dell'idcu europeistica e pcr quel contributo chc gli Enti locali possono fornire, ed effcttivamente forniscono, yci. la costruzionc dcll'Europa di domani. E' quindi non soltanto nella mia particolare qualità di Sindaco di Torino che io v i esprimo i miei sentimcnti di gratitudine profonda, oltre che di oiriaggio per tutti voi. Signori Deputati c Senatori. Signor Sindaco C Signori Colleghi Municipali; ma anche nella mia qualità di Pre- sidente della Sezione Italiana per il Consiglio dei Comuni d'Europa, e quale Presidente della Comunità Ebropea di Credito Comunale, la quale ultima proprio nell'aula del Parlamento europeo ebbe una solenne sanzione di lusinghiero incoraggiamento. Questo Premio, che h o l'onore di ricevere unitamente al Collega on. Chaban-Delmas, Sin,daco di Bordeaux, sarà considerata dall'intera città di Torino, dal Consiglio Comunale e dall'Amministrazione C'ivica come un prezioso alto riconoscimento, come un cimelio tra i più cari della nostra antica vita cittadina. Siamo veramente l u ~ i n g a t iche il nostro appoggio determinante a l Corso Universitario di Studi Europei, presso l'università di Tonno, che l'ospitalità data al Congresso di a Fraternità Mondiale n, e la sede allestita a totali spese del Comune per la Comunità Euroipea di Credito Comunale - oltre alla propaganda europeistica i n ogni circostanza, ed all'effettuazione di jumelages -, siano stati elementi tenuti ben presenti dalla Commissione giudicatrice. Questo premio sarà di sprone a continuare sulla via intrapresa, e ci sarà anche di vivo ed efficace incoraggianiento i n quei momenti inevitabili in cui tutto sembra crollare, ed in cui l e difficoltà, facendosi sentire più numerose, fanno temere f d e m e n t e che l a nostra meta sia ancora lontana, o addirittura che essa sia impossibile da raggiungere. Ma vi posso sin d'0r.s assicurare che, anche se questi momenti difficili verranno, s e anche qualche volta l a tentazione potesse essere quella di abbandonare un'iniziativa nella quale crediamo, solo perché ne valutiamo ulteriori difficoltà, questo premio sarà rimedio a tutte le debolezze, sarà energetico a tutte le stanchezze, sarà sostegno incommensurabile alla nostra fatica, perché 1'Eiuropa sia fatta. A tutti Voi, egregi Signori, l a rinnovata espressione del mio grazie; a Lei, Signor Presidente, con la gratitudine profonda dell'animo mio, il rinnovato omaggio rispettoso alia Sua persona ed aii'hssemblea che Ella con tanta saggezza e con tanto prestigio dirige. A tutti, nessuno escluso. il mio augurio sincero al grido di .Viva l'Europa unita C .. Amedeo Peyron Tutela e cont~ollo. 1. Bilancio: A) I1 bilancio comunale deve essere approvato dal Ministero degli interni prima di entrare i n vigore. B) Al momento di effettuare il controllo si tiene conto unicamente della legalità dei diversi articoli. C) Non vi è ricorso contro questa decisione. 2. I conti: A) I conti devono essere approvati dal Ministero degli interni. B) I1 controllo si estende alla legalità dei diversi articoli e tiene conto delle eccedenze verificatesi sulle spese previste dal bilancio. C) L a perizia contabile è prevista nell'esam e dei conti effettuato dalle Autorità superiori. D> La perizia è effettuata dall'Autorità superiore. Tendenze generali di sviluppo. 1, 2, 3. - I1 sistema fiscale tedesco, introdotto durante l'occupazione e non ancora abolito, ha dato una struttura del tutto differente al sistema di contribuzione lussemburghese. S e ne sono avvantaggiati alcuni Comuni che si trovano in possesso di entrate sproporzionate alle loro spese e alla loro importanza, mentre ne sono stati seriamente danneggiati altri, per esempio la città di Lussemburgo. Sta sempre più prendendo piede la tendenza a ristabilire anche in questo campo una legislazione lussemburghese vera e propria. (1) Dalla relazione presentata dalla città del Lussemburgo e pubblicata su «Nuova Rassegna W n . 1 4 del 16 luglio 1967. 30 Novembre - l ~ i c e m b i e1957 COMUNI D'EUROPA giacciono q u i i n fosse comuni, li ricordano con dolore e sopra tutto gli Ebrei che furono quasi spinti da Hitler alla consapevolezza del vincolo e che l i lega al loro popolo. Essi n o n dimentiche-ranno, n o n potranno m a i dimenticare il male che loro è stato fatto. Ed i Tedeschi n o n devono mai dimenticare quello che hanno commesso i n questi anni di vergogna uomini appartenenti al G r o stesso popoloMi pare di sentire l'obiezione: E gli altri? N o n ne sai nulla dei campi di concentramento del 1945-46 e la loro brutalità, la loro ingiustizia? Non sai nulla delle vittime i n prigionia di stranieri, dei torti della giustizia formalistica e crudele alla quale sono ancor oggi soggetti -1 m o r t i i n n o c e n t i ci otibligano, se v o g l i a m o uomini tedeschi? Non sai forse che continua P u b b l i c h i a m o le v i r i l i parole c h e T s o d o r o il maltrattamento nei campi di concena v e r e una coscienza tran,quilla e c o m p o ~ t a r c i tuttora Heuss, presidesnte detl~aRepubblioa f e d e r a l e tramento e che l a gente v i m u o r e nella zona d a tiomin,i forti, a lottare o g n i giorn80 per la sovietica a Waldheim, Torgau, B'autzen? L'unica tedescta h a pronunciato alLcrrché è stata scocosa mutata soaior &li emblemi. federazione europea, coit~t~ro i regim'i polizieperta la s t e b commemm-ativa sull'areuz d o v e N e h o conoscenza, sì, e non h o m a i esitato schi e c o s n t ~ ol'idea stessa di vi,o'lenza, c o n t r o a parlarne. Ma citare l e ingiustizie e l e brutalità sorgeva i l c a m p o n'arista d i c o n c e n t r a m e n t o d i t u t t i i K v i n t a t i , I , t u t t i i t i r a n n i , tu'tte le altrui per giustificare le proprie è l'atteggiaBergen-Belsen. E' W dkclorso c h e ci d à h mimento di coloro che - n o n hanno diritto di far illegalità. sura d e l oo'ntributo che i più e l e t t i spiriti tevalere l e proprie esigenze di moralità C che trov viamo fra t u t t i i popoli, siano Americani o T e deschi, u o m i n i flamosi e u o m i n i u m i l i e i g n o t i , deschi o Francesi od altri. Nessun popolo è Quando m i è stato chiesto se fossi disposto potnanno dure all'unità europiea e per il più migliore di u n altro e ovunque vi sono di questi a dire qui, oggi, qualche parola, i n questa occae di quelli. L'America non è il paese proprio compLet10r i s p e t t o dell~aperson,a u m a n a . S'ono sione, h o risposto affermativamente, senza esidi Dio D e l'ingenuo Emanuel Geibel ha forse tare. Mi sembrava infatti c h e sarebbe stato una parole c h e m o s t n a n o i l s m s ' o p r o f m ~ d odelcommesso u n certo abuso quando disse che verrà viltà il cercare pretesti per rifiutare di farlo e l'attsegiamento m o r a l e , che d e v e pcesiedm,e penso i n cui il mondo sarà ancora salvato che noi Tedeschi vogliamo, intendiamo e dil a giorno l germanesimo. alla stessa n o s t r a lo'tta p ~ e r Le a u t o n o m i e dobbiamo imparare a gua.rdare coraggiosamente E gli Ebrei sarebbero il popolo eletto >> se Locali. H e u s s c i indica c o m e Hitler, S b l i n , i n faccia alla verità, specie su questo suolo che n o n fossero stati eletti o r o ~ r i ooel dolore e ~ e l è stato concimato e devastato dagli eccessi della martirio? Mi sembra che ;titoli di merito-di Muss'olini, L a v a l , F m n , c o a b b i a n o nuppnesenvigliaccheria umana. Perché la cruda violenza cui si fregiano i popoli da sé sieno u n a cosa . che si fregia di carabine, pistole e verghe natat80 e naprpwsmtino, n,elLo sbesso t e m p o , i l perniciosa e banale; essa pregiudica il vero sensconde fra l e sue trame una buona dose di t r a # d i m e n t opiù n e n o della più alta t ~ a d i r i o n e pusillanimità, quando b e n satolla incede tronfia, timento patrio che portano i n cuore t u t t i coloro che sono coscienti della propria storia, la quale tedesca, rus,sla, italiana,' franclese, spiagmla e minacciosa e senza pi'etk f r a la miseria indi- può bensì rendere orgoglioso e sicuro colui che fesa, la f a m e e l e malattie. aspira a grandi cose, m a n o n deve tuttavia trad i q u e l l a etirope~an e l szco complesso. Quesba Chi v i parla qui come Tedesco d e v e sentirsi nelle spire di una sciocca frenesia farit r a d i z i m , e europeia c h e è fiatta d i ljoltta per i l capace di lasciarsi guidare dalla libertà di co- scinarlo seica. Brutalità ed ingiustizia non sono mezzi scienza che gli consenta cli riconoscere la ferocia diritto i l qu~aletrasforma Vorda, l a m a s s a , ai quali è lecito ricorrere per reciproca ritordei crimini che sono stati commessi q u i dai sione. Esse comportano i n f a t t i il pericolo di insii n c o ~ m p l e s s oartioolato d i cittadini e d i g r u p Tedeschi. E coloro che volessero mascherarli o nuarsi nel profondo della coscienza; la loro porpi ,autonomi -; e c h e è fatta d i cristian'esimio minimizzarli riferendosi ad un abuso della cosid- tata diviene il più grave fardèllo del destino = ragion di Stato P, sarebbero per l o m e n o individuale e , peggio ancora, di quello del po- c h e per la p ~ i mv o l t a ci ha i n s e ~ n a t o , detta degli sfrontati. polo, o dei popoli. T u t t i i popoli hanno i loro nella sua i n t e r e t a a , la premimenzia d e l v a l o ~ e Ora voglio farvi una rivelazione che desterà cantori bardi della vendetta e se questi vengono della persolna u m a n a s u l l o stesso Stato', s ' m - stupore i n molti di voi; penso tuttavia che m i m e n o hanno in riserva i loro propagandisti. crederete anche se qualcuno che m i ascolta alla Qui riposano uomini appartenenti a diversi plice s t r u m e n t o ( n e l migliwre d e i casi) dellia radio potrà ritenere inverosimile ciò che v i popoli. L e epigrafi i n molte lingue sono u n narro. Ho inteso nominare la prima volta Belsen libertà degli u o m i n i . Q u e s t a tnadizione e u r o documento del tragico destino europeo. V i ripodalla B.B.C. nella prima.vera del 1945 e so che sano anche molti Tedcschi vittime del terrore pna d o n d e sono n a t i liberalismo e socia,lismo altrettanto è successo a molti i n questo paese. e quanti v e ne sono ai margini di altri campi di A v e v a m o conoscenza - o, meglio, ne a v e v o io - concentramento! Ha però u n profondo signifi- d a i n t e n d e r e q u n l i lieviti ideali, a t t i a d di Dachau, Buchenwald presso W e i m a r , Oraniencato che Nachum Goldman abbia parlato qui ofJrire a l k ssoietà e a tutti i m o i m e m b r i burg, t u t t i luoghi che i n passato risvegliavano pcr tutti. Perché qui a Belsen dovevano morir u n a n u o v a ricchezza d i p ~ o s p e t t i v ~ ee qualie allegri ricordi e che furono poi imbrattati di di f a m e ed essere vittime delle epidemie proespressione d e l r i s p e t t o pensoso per i l pos- una sozza tinta bruna. IA c'crano stati amici e priamente quegli Ebrei che si poterono ancora parenti e ce n e avevano parlato. Poi si sentì acciuffare i n qualche parte! Goldman ha parlato s i m o e di u n a sete d i giustizia e d i clarità; menzionare Theresienstadt, c h e da principio era della via dolorosa percorsa dagli Ebrei e della stata per così dire preparata, allestita, per la loro forza di affrontare l e catastrofi della storia. n o n c o m e copertura di n u o v i arbitrii e privisita da parte dei neutrali e Ravensbriick. U n Certo si è, che quello che subirono gli Ebrei vilegi o c o m e s t r u m ' e n t i ideologici u t i l i a brutto giorno intesi il n o m e di Mauthausen, dove fra il 1933 ed il 1945 è l a cosa più terribile che u o m i n i p u s i l h n i m i e crudeli, e pato'logica- avevano a liquidato il m i o vecchio amico Otto si sia verificata nella storia della diaspora. Ma Hirsch, il nobile e grande capo della rappresen- era avvenuto qualche cosa di nuovo. Goldman m e n t e incapaci d i auten,ticu s w i e v o l e z z a , per tanza dcgli Ebrei tedeschi nel Reich. Appresi n e parlò. Nel passato ci sono state persecuzioni d o m i n a r e e a t t u a r e astratti, m a n i a c i s c h e m i il n o m e di questo campo dalla bocca della sua di ogni specie contro gli Ebrei. Erano state i n consortc che cercavo d.i sostenere e di consiparte provocate da fanatismo religioso i n parte m e n t a l i -. gliare. Ma Belsen mancava i n questo mio catada rivalità d'ordine sociale ed economico. Nel L a rievocazion~e delle viglic~ccherie e dei logo del terrore e della vergogna, e così pure 1933 n o n era questione di fanatismo religioso. Auschwitz. Perché ai dispregiatori delle Sacre Scritture del m'orti, co'mpiuta da H e u s s , ci indu'ca a i m p e Questa notizia non può tuttavia costituire una Vecchio e del Nuovo Testamento, ai nemici di gn~are i l rest)o della nostra v i t a in prò d e l scappatoia per coloro che vanno affermando ogni legame religioso era completamente estratanto volentieri: noi non n e sapevamo nulla. neo ogni problema rnetafisico. E quello sociale f e d e s a l i s m o europeo. Anna F r a n k , la b a m No, queste cose noi l e sapevamo. Attraverso l e ed economico n o n e sufficiente se n o n mira solbina e b r e a m o r t a n e l camp.0 d i B e r g e n lettere dei prelati cattolici e protestanti che per tanto all'assassinio per rapina. B e k ~ e naveula scritto pre8c~ed,entemente sul suo vie misteriose giungevano agli uomini eravamo Ma non si trattava solo di questo. La ragione a cognizione del massacro sistematico dei defondamentale era b e n diversa. L'insorgere di u n diario ( c o m p o s t o m e n t r e , prima della cattura genti nelle case di salute. Questo Stato, pel inovimento d i naturalismo biologico da parte n~azist~a, eva n8asco.sta in un alloggio segreto 3, quale il sentimento d'umanità rappresentava u n d i uomini di mediocre cultura, portò all'insegnauentimentalismo ridico111 ed oneroso, voleva fare m e n t o dell'omicidio quasi come u n procedimento d i A m s t e r d a m occup~ata- la frase è sottoanche qui tabula rasa = - senonché questa automatico, senza che sentissero la modesta lineata a n c h e d a Natalia G i n z b u r g , n e l i a q tabula rasa B grondava sangue ed era ricoperta necessità di u n pur modesto scnso morale di di. residui di cenere - m a che importava tutto moderazione. Questa è appunto la profonda prejazione all'edizio'ne italiana d e l diario) : cio? La nostra fantasia, alimentata dalla tradi- corruzione dell'epoca. Ed è la nostra vergogna E' un gvan miracolo c h e io non a b b i a r i n u n - zione borghese e cristiana n o n poteva concepire che ciò sia avvenuto nel quadro della nostra ciato a t u t t e le m i e speranze perché ess~e la mole di questo tragico e cinico annientastoria nazio'nale, dalla quale Lessing e Kant, mento. sembr,ano assurde e inattuabili. L e conservo e Schiller ebbero l'ispirazione della Questa Belsen, comc anche questa lapide, rap- Goethe coscienza universale. Nessuno, nessuno potrà ancora, no~mostante tutto', perché c o n t i n u o a presentano u n a vicenda storica. Essa è destinata m a i cancellare questa nostra vergogna. credere nell'intima b o n t à d e l h m o . . M i è ai figli ed. alle figlie di nazioni straniere, agli IL m i o amico Albert Schweitzer ha creato per Ebrei tedeschi e di altri paesi ed anche al popolo l a sua teoria della cultura etica la formula impossibile cosbruire t u t t o sulba base della tedesco e n o n solo ai Tedeschi che furono infosProfondo rispetto della vita Essa è indubsati i n questa terra. morbe, d,elia misle:ria, d e l k confusione. V e d o L o so b e n e che qualcuno opinerà: Era neces- biamente appropriata, per quanto il ricordo di ii m o n d o m u t a r s i l e n t a m e n t e in un d e s e r t o , saria questa lapide? N o n sarebbe stato meglio questa espressione possa apparire u n crudele i n questo luogo o v e essa è stata schero d o s e m p r e più forte l'avvicinarsi d e l r o m b o che l'aratro tracciasse qui i suoi solchi e che la paradosso fertilità della terra eternamente rinnovantesi nita migliaia e migliaia di volte! Inoltre ci doc h e ucciderà n o i pure, p~artecipoa l d o l o ~ edi stendesse il velo del perdono su ciò che accadde? mandiamo se n o n si sarebbe forse dovuto comRispetto della m i l i o n i d i u o m i n i , e p p u r e q u a n d o guard'o i l Dopo secoli a questo suolo potrà restar legata pletare la formula cosi: morte n. cielo, penso c h e t u t t o si v o l g e r à n u o v a m , e n t e una vaga lugubre leggenda. .Ebbene ciò può Voglio raccontarvi ora una breve storia, che essere forse u n motivci di meditazione: e certaforse spiacerà a molti Ebrei ed a molti n o n a l b e n e , c h e a n c h e quest'a spietata d u r e z z a m e n t e gli argomenti n o n mancano, argomenti Ebrei. T u t t i m i diranno: ina che c'entra qui cess~erà,c h e rit~orneranrn,~ l'ordine, la pace e della preoccupazione che questo obelisco possa divenire u n pungolo chq non permetta il risa- tutto questo? Nella prima guerra mondiale dodie la serenità n . Mta a c h e platto n o i n e p o t r e m ~ o narnento completo delle ferite che nel corso del cimila giovani di fede ebraica sono caduti per la loro patria tedesca. Nel m o n u m e n t o eretto godere, s e n m se8ntircield esser,e complici degli t e m p o dovrebbero invece rimarginarsi. i n onore dei caduti della mia città natale i loro Parliamone con assoluta iranchezza. Gli uoassassini della piccola A n n a ? m i n i che sanno che i morti del loro popolo (conlinua a pag. 6 ) Il dCarCo '9 dC A n n a P r a n k l e speranze d'Europa '6 p - DESTINO .. - p CC 11 . COMUNI D'EUROPA 4 30 Novembre -- - 1 Dicembre 1957 Il fabbisogno finanziario dei Comuni tedeschi e la sua copertura di Karl Horn Osservazioni preliminari. L e notizie seguenti descriveranno l'economia finanziaria dei C;omuni. S'arebbero però incomplete, anzi non sareb'be possibile fornirle, se non comprendessero anche il c ollegamento finanziario dei Cosmuni con lo Stat,o. Qui dovranno essere prese in considerazione le condizioni del diritto pubblico i n Germania durante i diversi periodi che saranno comparati. Dal 1871 al 1914 la Germania e r a una Federazione. A fianco del Reich, come .'Stato superiore B, esistevano anche i Liinder, muniti di ampie autonomie e denominati Stati Federati. I n virtù della Costituzione di Weimar del 1919 la Federazione Germanica fu tra,sformata i n uno Stato unitario, che era però suddiviso i n Lander con notevoli diritti di sovranità. La situazione dopo la seconda guerra mondiale non permette più una visione unitaria dell'ex territorio del Reich. L8a descrizione seguente potrà quindi soffermarsi solo sulle condizioni esistenti nella RepubhLica Federale di Germania, a partire dal 1945. Questa Repubblica Federale ha assunto di nuovo, in virtù della Legge fondamentale di Bonn del 1949, la caratteristica di Federazione, benché i U n d e r non siano più do'tati della votestà degli - Stati Federati dei f eri odo dal 1871 al 1919. Di fronte all'attività finanziaria dei Comuni si trova quindi l'attività finanziaria dello Stato (espressa nelle finanze del Reich) e quella dei Lander. Il confronto è reso ancora più arduo dalla esistenza degli Stati-Città di Amburgo e Bsema (fino al 1945 anche Lube'cca era considerata tale). P e r semplificare la descrizione seguente i dati finanziari di questi Stati-Città -sono stati suddivisi, nel limite del posssibile, in un settore per il Land ed in un settore per la Città, secondo quanto risulta dagli altri rapporti fra i Lander ed i Comuni, cosicché questi Stati-Città sono stati descritti come Lander D per il loro settore regionale e come = Comuni. per il settore comunale. Qui si potranno trascurare dei conteggi minuziosi, perché s: tratta di dare una descrizione generale. Si dovrà soffermare ì'attenzioae anche su di un'altra caratteristica dell'organizzazione amministra,tiva. I comuni più piccoli e quelli rurali cedono una parte dei loro compiti ad associazioni di Comuni (Kreisverbande). Gli altri, liberi dall'associazione, ed i Kreisverbande cedono nello stesso mo'do una parte dei loro compiti alle asso~ciazioni maggiori, provinciali o circo'scrizionali (Provinzialverbande e Bezirkisver bande). Dunque, ogni volta-che qui si parla di finanze còmunali, se non si fa espressamente cenno a casi particolari, ci si riferisce all'economia finanziaria dei Comuni e delle asso'ciazioni (Gemeindeverbande) . anteriore t r a il fabbisogno finanziario diretto dello stato ed il fabbisogno finanziario dei comuni. Questo spiega perché nell'anno 1955 esisteva, nei confronti del 1913, un fabbisogno finanziario dello Stata quasi nove volte superiore mentre il fabbisogno finanziario dei coa muni e r a solo 4,5 volte superiore. Del resto l'aumento delle cifre nominali è, in parte preponderanl.e, la conseguenza dello spostamento del valore della valuta verificatosi dal 1913 in poi. Nelle cifre maggiori delì'anno 1955 si trova, oltre il gonfiamento nominale, anche un carico maggiore effettivo. In prima linea sono le nuove attività come per esempio la costruzione statale di abitazioni, per la quale nel 1913 furono erogate delle somme modestissime. Per una parte non trascurabile si tratta pure di una intensificazione dell'attività già esistente. Ciò vale per il :;ettore statale come pure per i1 settore comunale. D'altra parte negli ultimi settanta anni, e specialmente dal 1913, il settore comunale è stato notevolmente sgravato dagli oneri della Previdenza Sociale. In - Spese dello Stato e dei Comuni. 1 Il f a u t qu'une force politique, spécifiqument européenne, s e constitua dans nos divers pays, e t soit capable d'exercer bientot une pression effettive s u r l'opinion. Car Ke Marché Commuri, dans la lutte qu'il va m m e r contre les intérets » (mal compris) des Nations, ne pourrti s'appuyer simplement sur les paragraphes du Traité. Des conflits I'opposeront, inévitablement, aux E t a t s prétendus souverains. Qui pourra trancher ces conflits en faveur de l'union nécessaire? I1 f audra recourir a u peuple. I1 f a u d r a donc que les Européens élisent une Assemblée qui puisse parler pour eux. Qu7elle élabore ensuite une vraie Constitution, ou qu'elle préfère l'appeler un Pacte Fédéral, qu'elle noimme u n Président, un Collège, un Sénat, un Parlement ou quelque J u n t e exècutive, peu nous importe en somme e t pour l'instant, pourvu qu'elle fonde une légitimité européenne, supérieure à celle des Etats. "Tenir compte du possible, mais amai l e crber,, (da N.E.M., edizione francese) Del fabbisogno totale finanziario dello Stato e dei Comuni vanno a carico: D E I COMUNI E D E I DELLO STATO Anni (Federazione e Lander) GEMEINDEVERBANDE milioni (li marchi delle varie epoche 1913. 1925. 1929 . 1932. . . 4.209,5 8.865,6 . 14.426,5 . 8.866,5 59,0% 61,576 59,57~ 61,000 2.968,9 41,O': 5.600,O 38,590 8.445,1 . 40,5'% 5.668,l 39,0L6 FEDERAZIONE, LANDER, (àEMEINDERVERBANDE, COMUNI (complessivamente) milioni d i DM 1349 . . . . . . . 23.360,7 1951 1955 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35.352,2 51.371.3 Suddivisione del fabbisogno totale finanziario 1955: Federazione e Lander . . . 37.680,O 73,4%o Comuni e Gemeindeverbande 13.691,3 26,6% Che la quota dei comuni al fabbisogno totale finanziario, di circa il 40% negli anni dal 1913 al 1932, sia caduta al 26,676 nell'anno 1955, è da ascriversi innanzitutto a i carichi per le conseguenze belliche, comprensivi di tutti i carichi so'ciali che in quell'anno ammontavano a circa 22,4 miliardi di marchi, dei quali circa 19,6 mi, liardi sono stati direttamente o indirettamente a carico della Federazione o dei Lander. Se finansi tolgono questi carichi dal fab~biso~gna ziario. totale, allora si ripristina il rapporto particolar e dalle Assicurazioni speciali contro la disoccupazione (mediante i1 trasferimento di molti compiti sociali a speciali Enti di Assicurazione Sociale), dalle Assicurazioni per le malattie e dalle Assicurazioni per l'invalidità e la vecchiaia. Quali sono le attività che determinano il fabbisogno finanziario dei Comuni? Esercizio 1929-30 I1 fabbisogno toltale finanziario dei Comuni, per l'ammontare di circa 8,445 milioni d i marchi, si suddivide nei seguenti settori: 1) Amministrazione generale . . . 8,4% 2) Polizia . . . . . . . . . . . 3,l i0 3) Istruzione e cu1tu:ra . . . . . . . 18,70/0 4) Previdenza e assistenza pubblica 16,2% Altri . . . . . . . . . . . . 11,4% 5) Costruzioni di abitazioni . . . . 15,l';o 6) Economia e traffico . . . . . . 16,5% 7) Altri settori dell'PLmministrazione 10,6% Esercizio 1932-33 Molti schiarimenti sono forniti dal confronto dell'anno 1929-30 con l'anno-crisi 1932-33. 11 fabbisogno finaqiario dell'anno 1932-33, per mancanza dei sufficienti mezzi di copertura, ha dovuto essere ridotto dagli 8.445 milioni di marchi nell'anno 1929-30 ai 5.668 milioni di marchi. D'altra parte i Comuni non potevano esimersi dai carichi di Previdenza e assistenza che erano in continuo aumelnto. La scala d i quest'anno di crisi ha dunque fornito le seguenti indicazioni. essenzialmente modificate: 1) Amministrazione generale . . . 9.3% 2 ) Polizia . . . . . . . . . . 4,1% 3) Istruzione e cultura . . . 16,4C/c 4) Previdenza e assistenza pubblica 33,6% Altri . . . . . . . . . . . 10,1?6 5) Costruzione di abita&ni . . . 3,5% Economia e traffico . . . . . 12,5c% 1 ) Altri settori de1l'~mminiskazione 10,5% Mentre il fabbisogno finanziario totale diminuiva di circa un terzo, per la Previdenza e l'assistenza pubblica si è dovuto spendere qiiasi la metà in più di quello che era stato speso pochi anni prima, cosicché la sua quota al fabbisogno totale finanziario si è più che raddoppiata (dal 16,2 al 33,6%). Ciò è andato a svantaggio innanzitutto della costruzione di abitazioni (invece del 15,1% solo il 3,5%), deli'economia ed il traffico, mentre il fabbisogno finanziario degli altri settori della amministrazione h a subito un cambiamento notevole in senso assoluto, ma modesto in senso relativo. 6) ~se&izio 1955-56 I1 fabbisogno totale dei Comuni, per un ammontare totale di 13.691 milioni di marchi, si suddivide come segue: 1) Amministrazione generale (confrontabile circa con la posizione 1 de!l'esercizio 1929-30) . . . . 10,O:L 2) Poslizia -. . . . . . . . . . 3,0?L 3) Istruzione e cultura . . . 17,8% 4) Previdenza e assistenza pubbiica (incluso la Sanità) . . . . . . 22,29& 5) Costruzione di abitazioni; Economia e traffico . . . . . . . . 44,44L. 6) Altri . . . . . . . . . . . . 2,6% I punti 5 e 6 corrispondono all'incirca ai punti 5, 6 e 7 de,lla tabeslla del 1929-30'. Purtroppo le descrizioni degli esercizi 1929-30 e 1932-33 non somno esattamente confrontabili con le descrizioni deìl'esercizio 1955-56. Ma si può rilevare che l e erogazioni per la Previdenza e l'assistenza pubblica hanno subito un resgresso mo81toapprezzabile. La causa è, in minima parte, dovuta allo spostamento degli Enti di Assicurazione sociale, e per la maggior parte alla diminuita neces,sit,à di aiuto, sempre che non sia da ascriversi agli eventi beììici. Al contrario, nel campo comunale, le attività nel settore delle abitazioni, nell'economia e nel setto,re del traffico (specialmente per quel che statali), rappresentano, riguarda le c~s~truzioni in rapporto al to'tale dell'attività e al tostale delle spese, una quota notevolmente superiore a quella dell'anno 1929-30. Quali sono le fonti per coprire il fabbisogno finanziario dei Comuni? Durante tutto il periodo al quale si riferisce l'inchiesta, il principio della copertura era governato dalla massima che ogni settore amministrativo avrebbe dovuto utilizzare, prima di tutto, le sue proprie fonti di introiti. Questi cosidetti mezzi speciali di copertura, hanno avuto effettivamente, da sempre, un'importanza tutta differente per ogni singolo settore della amministrazione: scarsa per l'Amministrazione Centrale e la Polizia, è invece molto varia per i1 settore dell'Isiruzione (vale a dire scuole'elementari e scuole medie superiori) e quello della Cultura (università) tanto più che ora si differenziano in modo molto maggiore, secondo che un Lund conceda o meno l'esenzione dalle tasse scolastiche (istruzione gratuita o pagata). Alcune organizzazioni economiche, specialmente quelle necessarie per garantire l'igiene, si autofinanziano quasi dappertutto. Questo accadeva sia nel passato che oggi. Altre organizzazioni ottengono dalle tasse almeno una parte notevole del loro fabbisogno finanziario. Dato che i Comuni posseggono aziende proprie, economicamente autonome, per l'erogazione alla popolazione dell'acqua, dell'elettricità e del gas e gestiscono delle aziende per il trasporto locale delle persone, gli esercizi di queste aziende influiscono, se mai, sul bilancio comunale con l'apporto della parte eccedente dei proventi netti. Generalmente non hanno bisogno di mezzi 30 Novembre - 1 Diombre 1957 di copertura provenienti dal bilancio generale comunale, anzi, mettono le eccedenze di questi mezzi di copertura a disposizione dei Comuni. Mead generali- apemira I settori amministrativi senza, o con insufficienti mezzi di copertura, si rivolgono per il fabbisogno supplementare al bilancio comunale. P e r la copertura di questo supplemento ci si serve innanzi tutto dei proventi netti del patrimonio comunale e - come abbiamo accennato poc'anzi - delle eccedenze delle aziende comunali, in quanto questi enti, ritengano di poterne fare a meno. Prima delle due guerre mondiali esistevano non pochi Comuni benestanti, in verità quasi sempre piccoli Comuni, che riuscivano a pareggiare i bilanci dei loro esercizi. Oggi questi Comuni sono ridotti ad un numero piccolissimo: la maggior parte, specialmente quelli più importanti, hanno dovuto sempre fare assegnamento a mezzi di copertura di altro genere, cioè alle imposte. Nei tempi traxorsi il gettito delle imposte dei singoli comuni doveva servire, a prescindere da speciali casi di necessità, alla copertura del solo fabbisogno supplementare. I compiti che I comuni, per mancanza di un proprio gettito di imposte e finanziamenti, non avevano potuto asG'lvere dovevano rimanere in gran parte non eseguiti. La povertà e la ricchezza furono allora accettate nel settore comun'ale come una cosa ineluttabile. Le due guerre momndiali, specialmente l'ultima, hanno a,pportato anche qui un notevole cambiainento. Anche i comuni con finanze deboli furoa,o caricati coercitivamente, specialmente a causa dell'afflusso dei profughi, d a compiti ai quali non erano in grado' di f a r fronte, benché i carichi diretti delle conseguenze belliche fossero so~pportati largamente dallo Stato. In questo caso a fianco ai mezzi generali di copertura provenienti dal proiprio gettito delle imposte e dalla propria consi&nz,a finanziari,a, si aggiungono anche i supplementi finanziari concessi da parte dello S'tato. Così sul piano comunale', come nel settore privato ed individuale, si è effettuato un liverlamento sociale. La povertà e, la ricchezza non sono più accettate, a simiglianza dei tempi pa,s,sati, come un'ordinamento' voluto da Dio. Le co'nseguenze dalle bombe e, dopo la guerra, gli 11 milioni di profughi che furono sca,cciati dalla loro patria, hanno mescolato città e campagna, poveri e ricchi, modesti ed esigenti, come in un giuoco di dadi. La prosperità economica dei comuni relativainente ricchi (specialmente dei cemuni industriali) che erano, non senza eccezioni, in prevalenza, e le c i t t j maggio'ri, fanno sorgere pretese in comuni con finanze deboli molto p i ù che negli anni precedenti. Questa situazione non è stata provo'cata dai singoli co'muni, così come la ricchezza degli altri comuni è quasi sempre dovuta al caso. Però lo Stato interviene per ristabilire l'equilib'rio. Oltre ai mezzi generali di copertura lo Stato concede dei supplementi finanziari e ciò non nel modo che ricchi e poveri siano messi nelle identiche buone condizioni, ma in modo da ridurre notevolmente il contra,sto. Dopo queste oservazioni preliminari, indispensabili per far capire la situazione finanziaria dei comuni, ora facciamo seguire i confronti con i dati. Esweixio 1913-14 (Amnario statistico per il Reich 1927 pag. 457). L'introito globale delle imposte dello Stato (Rcich e Lander) e dei Comuni ammontava a 4.058,5 milioni di marchi, mentre nei soli comuni si è avuto un gettito di imposte per l'ammontare di 1.594 milioni di marchi, cioè circa il 39,3% I1 carico comunale delle imposte gravante sui cittadini risultava in inedia, per 56 milioni di abitanti, di circa 28 marchi pro capite. Questa cifra rappresenta però solo una media approssimativa. Calcolato secondo l'annuario statistico (vol. 387, pagg. 42-48) nello stesso anno il fabbisogno totale supplementare di circa 1.804 milioni di marchi risultava' calcolato pro capite: nei Comuna con oltre 100.000 abitanti di circa 52,5 marchi me'ntre nei Comuni fino a 2.000 abitanti di soli 11 marchi, (il fabbisogno di sussidio non era però uguale al gettito delle imposite, ma confrontabile in modo relativo). COMUNI D'ELJROPA Eaereipjo 1924-25. (Annuario ~tatisticoper il Reieh 1927 pag, 457) L'introito globale delle imposte dello Stato (Reich, L8iinder e dei Comuni) ammontava a 10.101 milioni di marchi mentre nei soli comuni si è avuto un gettito di 3.31.6 milioni di marchi cioè circa il 33%. I1 carico di imposte comunali gravante sui cittadini risultava, per 60,'791 miliosni di abitanti, di circa 56 marchi p70 capite, quindi già il doppio del 1913. Secondo una statistica che tiene conto de~lla suddivisi,one del fabbisomgno supplementare per le singo~1.ecategorie di grandezza dei Comuni, per l'esercizio 1928, le differenze f r a i grandi e i piccoli Comuni sono molto più forti che nel 1913: difatti l e mvvenzioni totali per i Comuni o:ltre i 100.00~0abitanti sono uguali a 139 marchi pro capite; per i Comuni fino a 2.000 abitanti appena di 21 marchi. Per i piccoli Comuni si dovrà effettivamente aggiungere anche il fabbisogno pro quota di supp1,ementi dei Kreisverbande. Cosicché questo fabòiso'gno aumenta, secondo stima, sia nel 1913 che nel 1928 del 50%. Ma anche qui le differenze permangono notevomli. 5 In tutti i Comuni . . . . . . . D.M. 128,55 Nelle città non appartenenti a l Kreise . . . . . . . . . . 201,40 Nelle città appartenenti al Kreise = 162,%2 Nelle città da 10.000 fino a 20.000 = 83,79 abitanti appartenenti al Kreise Nei Comuni rurali con oltre 1.000 45,34 e fino a 2.000 abitanti . . . . Nelle città appartenenti al Kreise e nei Comuni rurali il fabbisogncr d i sevirenzieni p ~ o capite aumenta con il fabbisogno dei Landkreise ancora per . . . . = 25,57 I1 gettito delle imposte nelle città appartenenti ai Kreise dell'Assia che hanno il 32% della popolazione, comporta il 56,570 dell'intero gettito (circa 169 D.M. pro capite). I1 gettito delle imposte (non identico col fabbisogno di sovvenzioni) di tutti i comuni non appartenenti a Kreise con 68% degli abitanti comporta però solo il 43,570 (circa 60,70 D.M. pro capite). I1 gettito delle imposte di Francoforte sul Meno, con 610.000 abitanti, risulta però solo di 208 D.M. pro capite. Nella totalità dei comuni appartenenti a Kreise di un Landkreise nelle regioni montane, con condizioni prevalentemente rurali e abitati da piccoli agricoltori, risultava, però inferiore a 28 D.M. Comuni: di Busca: un vide intitolato ai Comuni d'Europa. Quale quadro ne risulta per i tempi presenti? Secondo l'Annuario Statistico per la Repubblica Federale di Germania 1955 (pag. 406) gli introiti globali per imposte dello Stato (Confederazione, Lander) e clei Comuni risultavario nell'esercizio 1954 di 38.084 milioni di D.M. mentre gli introiti di iinposte dei Comuni di 5 3 3 milioni, cioè circa il 13,4A. Da una quota comunale del 37,570 per l'anno 1914 e del 33% per l'anno 1925, si scende al 13,4% per il 1954. La sniegazione è data in parte con la descrizione dei-settori di attivita e per il resto dai carichi dello Stato per cause belliche. Malgrado che la quota dei Comuni al gettito globale delle imposte sia fortemente diminuito, il carico, calcolato pro capite, ha subito un forte aumento rispetto a prima. Con 49.521 milioni di abitanti il carico globale delle iniposte risultava nel 1954 di 737 D.M. pro carpite e per le entrate comunali di circa 103 marchi. Non è disponibile una statistica per l'intero territorio Federale che confronti i carichi fra i Comuni di diverse categorie di grandezza, però le condizioni del Land dell'Assia potranno essere indicate a questo scopo come tipiche per l'intero territorio Federale Dal n. 80 de a Contributi alla Statistica dell'Assia P edito dall'ufdcio regionale statistico delllAssia (aprile 1956) erano a disposizione dei Comuni del Land, nell'anno 1954, mezzi di copertura generale pro cjapite: Di quale specie di imposte si compone il gettito comunale? (Dall'Annuario statistico per il Reich del 1927, pag. 417). Per il 52% da imposte sul patrimonio: nella maggior parte dei Lander di allora dall'imposta sul reddito (imposta sulla ricchezza mobile). Per il 24,8% da impo'ste fondiarie ed imposte sui fabbricati. Per il 10,6% da imposte sull'industria e commercio. Per il 12,6% da imposte sul consumo, imposte sul lusso ed altre imposte. Per il 29,1% dalle imposte sul patrimonio (quote di imposte statali per sostituire l'imposta sul reddito e l'imposta sulla ricchezza mobile, eliminate). Per il 16,4% da imposte fondiarie ed imposte sui fabbricati. Per, il 14,8% da imposte sull'industria e commercio. Per il 17% da tasse sul valore locativo (una specie di tassa per togliere i debiti dai fabbricati, come conseguenza dell'inflazione). Per il 15,7% da imposte sul traffico. Per il 7 % da imposte sul consumo, sul lusso. COMUfr(l. D'EUROPA 6 1 9 5 4 30 Novembre e i gemellaggi In quest'ultimo anno' non vi è stata alcuna attività della ,Commissione di Urbanistica. Si è avuta invece l a r i u n i a della Commissione per gli affari europei e quella della Sottocommissione per gli affratellamenti. Quest'ultima, nelle due riunioni, ha ancora discusso sulle p~oss~ibilità di funzionamento e d i finanzia'mento del progettato Istituto europeo i con la di studi e di r o l a z i ~ ~ nintercomuiiali, convocazione a Lugano nella prima decade di marzo dell'Ascmblea dei soci dell'lstitut,~ in occasione delle giornate d i studio indette, n,e811a stessa data, a Lugmo, d,i concerto con il Centro europeo della cultura e l a Commissione culturale del CCE. In quella otccasione sarà coinvocata a'nche a Lugsno l'Assemblea dei Com,uni svizzeri aderenti a l CCE p'er la ricostituzdone definitiva di quella sezione nazionale. Dal 23 a l 28 settembre, a Bruges, si sano tenu1.e discussioni sz;~ll'educazion~epto~polare in Europa, sotto il patrocinio del Centro europeo della cultura che olmai affianca l'opera del1 CCE e ha fatto a'nche s~uoil motto dal Com,une aU'Europa D e del Collegio d'Europa. Tra i relatori Bmgmanrj., direttore del Collège d'Europe, Denis d e Rougemont. direttore del C e n t ~ oe il vice presidente ing. Brug,nw che ha trattato il tema per noi assai intenesante: La tecnica degli affratellamenti e la cultura popo.. lare P . Ndll'anno i n corso si sono celebrati i seguenti aRratellamenti con comuni italiani: il 19 maggio a Tcrino, fra Torino e C h m bery (seguito, il 15 settembre, dalla cerimonia a Chambery); il 5 giugno ad Ivrea, fra Ivrea e Moathey; i1 15 giugno a Saint Cloud, k a Saint Cloud, Frascati e Bad Godecsberg (cerimonia ripetuta nuovamente a Fraseaiti come d a noi già riportato): il 31 agosto a Madane, fra Modane e Bardonecchia in occasione del cinquantesimo anniversario dell'apeqtura d e l Frejus, con celebrazioni nelle d u e città; il 15 settembre a Ravenna, fra Ravenna e Chartres; il 5 e 6 ottobre a Velletri: fra Velletri, Puteaux, Otrenbach, Esch sur Alzette, Moedliilg. St. Gilles, alla presenza dei sindaci di Puteaux e M d l i n g (VelFtri retituil 3 la visita a PLiteaux nella p r w u n a primavela). . l'istituto eu,ropeo di studi e rapporti intemo'munali che pertanto non deve essere considerato u n nuovo ente o una ennesin,a iniziativa i n w p o , e~uropeo. ma il ne'cessario inldispe,nsabile celntro di coon-diname'nto delLle attività finosa promoiss~e dal CCE, attività che altrimenti finirebbero p a no,n es,sere prolducenti. T r a l e predette attività logicamente non va calmipresa la Comunità europea d i Credito che ha una sua attività e d un fine be~nprelcisb', ma che tuttavia potreb'be, atbraverso l'Istituto, pro'muo~velrestudi e d inchieste utili al suo lavoro. E' in programma,, d'accomd~ con il C ~ m i t a ~ l o nazionale per la produttività, un convegno a Vicenza dei rappresentanti dei Comuni veneti aid~me~ntialllAICCE e dei rappreseatant,i dei Comitati prolvi.n,ciali per la produttività delle Veaezie per studiare le possibilità di co1labo~razione, sia in campo nazionale, sia in cam'po europeo, attraverso gli affratellamenti. I1 Comit,at,o nazionale per l a produttività ritien,e utilissima l a funzione dell'Istituto europeo, di studi e rela.zioni in,terco~mnnalie coasigliabile l'ade~io~nedei cosmitati provinciali. * * * . . . I1 gettito dell'imposta sull'industria e cornrnercio ràppresenta quindi in tutti i Comuni circa 3,2 volte il gettito dell'imposta fondiaria, m a Nelle Città libere da circondari'o 4 volte Nei Comuni i n circondari con più 4,2 di 10.000 abitanti persino . . . Nei Comuni in circondari con più di 3.000 fino a 10.000 abitanti . . . . . . . . . . 3.1 D Nei Comuni con meno di 3.000 1 , ~ abitanti solo . . . . . . . . I1 fatto che attualmente l'abitante dei comuni non è più portato, mediante le imposte, a partecipare ai carichi comunali, è stato considerato spesso come un errore insito nel sistema delle imposte comunali. I1 ripristino, spesso richiesto, d i un sistema che poggi sui tre pilastri principali: introiti degli abitanti pmsesso foa,d,iario ed immobiliare industria e commercio incontra degli ostacoli a causa delle differenze della forza tributaria ed a causa delle difficoltà ivi connesse per ottenere una compensazione equa dei carichi ed una compensazione equa dei finanziamenti. Karl Horn Borgomastro di Bad Homburg T]18AGlICO DIESTl[BO (continua da pao. 3) nomi erano iscritti in lettere di bronzo accanto a quelli di tutti gli altri caduti, un camerata accanto all'altro. I1 Gauleiter nazista fesce to,gliere i nomi degli Ebrei morti e riempire gli spazi con alcuni nomi di battaglie. Non vi parlo di ciò perché furono cancellati anche i nomi di alcuni miei amici d'infanzia. Ma perché ho dovuto provare l'amara sensazione e lo spavento nel constatare che il rispetto per la morte, la morte in combattimento, era tramontato, mentre si pensava allora già a nuove guerre! La morte in guerra, per l a guerra, ha scelto poi l e più terribili forme. Anche qui a Belsen la guerra ha infierito con la fame e le epidemie, suoi inseparabili aiutanti. Qualche ragazzaccio cinico o qualche individuo dissoluto avrebbe potuto esclamare: Infine erano soltanto Ebrei: polacchi, russi, francesi, belgi, norvegesi, greci, ecc. Soltanto? Erano uomini come te e come me, avevano genitori, figli, mariti, mogli! Le immagini dei sopravvissuti n e sono la docuMolti altri affratel1,menti sano i n preparamentazione più paurosa. zione e fra i più intferewanti quelli di Udine In questa parte del paese l a guerra era cescon Esslingen, Viennsi, Neath Wales, che sarà sata nell'aprile 1945. Tuttavia si continuava a ceilebrato i n aprile ad Esslingea. morire di fame e per l e epidemie. Anche medici Nell'ultima riunione di Parigi sono stati preinglesi vi hanno lasciato la vita. In questi ultimi visti, salvo ratifiche ed accordi, molti altri giorni sono poi stato pregato d a parte di alcune affratellamenti che interesseranno comuni itaeminenti personalità ebraiche di dire in questa liani. occasione anche qualche parola in merito a questo immediato dopoguerra, e dell'opera di Ruvo del1 Monte con St. Benoit du Sault e soccorso prestata da parte di medici tedeschi e Gunthershausen; di infermiere e suore tedesche nella primavera Anzio con Megève e Friedrisckaven o del 1945 a quei poveri esseri votati alla morte. Wetzlar; No'n m i constava nulla di tutto ciò. Ma mi sono Castei G a n d d f o con Nimes ed altra città fatto raccontare che allora, in tale orribile miseria, il desiderio di socco'rrere cresceva fino tedesca; all'inverosimile, al sacrificio d i se stessi; e così Saluzzo con Pl-ivas e Weillburg; anche il senso del dovere d a parte dei medici ed il pudore di venir meno a questo compito e Milano con Bordeaux, Brema e Bristoi; la dedizione cristiana e fraterna per colui ch; Fabriano con La Flèche e Ravensburg; stava per morire, m a che era pur sempre il prossimo D. Sono assai grato che ciò mi sia stato Terlizzi con Lezoux; detto e che mi sia stata rivolta questa preghiera, Sp~erlonga con Chateauneuf. Meise e Gra- perché il verificarsi di questa spontanea prova venmacher. di giustizia e di bontà è pur sempre un certo E' infine concordato il grande affratellaconforto. mento. in occasione dei IV Stati generali. fra Rousseau inizia uno dei suoi libri con l'aforin no, Liegi, L8illa, C~olunia,Ilford: fermazione apodittica s l'uomo è buono *. Oh, Va sottolineato che Lwr mettere in contatto i purtroppo abbiamo appreso che il mondo è assai rappresentanti dei comuni proposti pler l'affrapiù complicato d i certe tesi dei letterati moratellamento, sempre, si intende, su iniziativa e lizzanti. Tuttavia sappiamo però anche questo: L'uomo, il genere umano n , sono un concetto richiesta di Comuni promotori. per deflnire gli accordi, promuovere gli incontri, fornire suggeastratto, un elemento statistico, spesso una frase poco impegnativa; ma il sentimento d'umanità rimenti, interessare l e autorità, è richiesta molta corrispondenza dal nostro ufficio di si estrinseca nel comportamento umano, nel semplice atteggiamento di fronte agli altri, a Roma e mol- tempo intercorre fra l e richieste qualsiasi religione, razza, ceto o professione da parte dei Comuni e le celebrazioni degli appartengano. E questo, questo solo potrebbe affratellamenti. rappresentare un confoi-to. Né qui si esaurisoe l'opera della CommisQui sorge l'obelisco, qui c'è la parete con le sione, che è presieduta dall'ing. Brugner, ma sue epigrafi in molte lingue. Sono di pietra. questa si fa parte diligente perché alle cerimo~nieseguano r a p ~ p o ~interessanti ti e fruttuosi Solo fredda pietra. Saxa locuntur, le pietre possono parlare. Dipende dal singolo, dipende da fra i Comuni affratellati, al fine di realizzazioni nel campo ecanmnico come in quello cul- te di comprenderne il linguaggio, d i comprendere il suo particolare linguaggio, per te, per turale e turistico: è questa preoccupazione, con noi tutti! quella di tenere in attività le commissioni di Teodoro Heuss studio, che ha suggerito la costituzione delC I I ( ( 1 I I Consigli comunali di Solarolo Rainerio (Cremona), di Gressoney St. Jean (Valle d9Aosta), di Nocera Umbra (Perugia), e Maschito (Potenza) hanno ratificato la Carta europea delle libertà locali e l'Appello di Esslingen per l'Assemblea Costituente europea. 1 Dicembre 1957 Le commissioni di studio del CCE (Dall'Annuario statistico per la Repubblica Federale di Germania 1955, pag. 406). Per il 26,lC: per imposta fondiaria su possesso d i aree fabbricabili e possesso d i immobili. Per il 65,5% dall'imposta sull'industria e commercio. P e r 118,4%dall'imposta del traffico e dei consumi, t r a l e quali l'imposta per l'acquisto di terreni, tasse sulle bevande, tasse sui divertimenti, tasse sui cani, ecc. I1 confronto tra questi t r e esempi degli ultimi cinquant'anni dimostra una modifica essenziale avvenuta nel sistema della tassazione comunale. S e nel 1913 l'irnposta sul reddito degli abitanti dei comuni era ancora la fonte principale con oltre il 50% dell'intero gettito, questa imposta, come fonte diretta, è ora completamente scomparsa. Esisteva ancora nell'anno 1925 però solo nella forma di contributi delle imposte del Reich per sostituire la soppressa imposta comunale sul reddito, con una quota di circa il 29%. t'imposta sui terreni e sui fabbricati h a riconquistato nell'anno 1954, nei confronti del 1913, la sua posizione relativa nel sistema delle imposte comunali dopo che il gettito nel 1925 era sceso al 16,4% del gettito totale proveniente dalle imposte comunali. Attualmente il pilastro che sorregge tutto il sistema delle imposte è l'imposta sull'industria e commercio. La sua importanza nel 1913 era di gran lunga inferiore all'imposta fondiaria; nel 1925 era quasi eguale. Oggi però assume il carico comunale delle imposte fino ai due terzi. E questa non è che una media approssimativa. Nelle contrade rurali, come nel Landkreis indicato nell'esempio, il gettito dell'imposta fondiaria è ancora superiore a Quello sull'industria e commercio. Nei comuni industriali, a l contrario, l'imposta sull'industria e commercio h a molto spesso un gettito tre volte, e certe volte persino dieci volte, superiore all'imposta fondiaria. Dopo che avevo terminato il manoscritto, furono pubblicate nella rivista Economia e Statistica. (anno 9", opuscolo 6 giugno 1957) anche gli introiti per le tasse comunali del 1956. Ammontavano (sempre includendo il settore degli Stati-Città, ma senza Berlino) a 5.806,8 milioni di D.M. così suddivisi: . . . 1.286,9 Imposta fondiaria . . . Imposta nell'industria e commercio 4.070,l Altre imposte . . . . . . . . . 449,5 1 '- 1 I I I 1 1 I 30 Novembre -1 COMUNI D'EUFIOPA Dicembre 1957 7 Consiglio di Presidenza e Commissione affari europei a Puteaux NUOVI C()MUN I Pubblicheremo nei prossimi numeri u n resocanta circostanziato dei lavori che si sono svolti a Puteaux nei giorni 3 e 4 novembre. I1 3 si è riunito i1 Consiglio ch Presidenza del C.C.E. ed h a affrantato varie questioni di ordine generale. I1 4 si è riunita l a Coawnicsime degli M a r i Europei e, con esca, si sono riuniti l a Sott.ocamnnissione dei gemellaggi ed i1 Camitato Costituzionale. La Sezione italiana era rappresentata dal Vice Presidente Brugner e dal Segretario g e n k a l e Serafini. aderenti all'AICCE 11 Congresso Paneuropeo L'VIII Congresso delllUnione Paneuropa, riunito recentemente l a Bad-Ragatz sotto la presidenza di Richard de Condenhove-Kalergi, ha adottato i seguenti punti: a) l a costituzione di un Comitato per la preparazione l'organizzazione del17=Azione europea per una Assemblea Costituente n basata sul suffragio universale; b ) una stretta associazione t r a l'Europa occidentale e il Maghreb per la pace mondiale e la difesa dell'Occidente e per la prosperità dell'Europa e delllAfrica; C) una proposta di invito alle nazioni iberiche di aderire all7OTAN, a l Consiglio d ' f i ropa e all'UE0 per raggiungere l'unione completa dalla grande famiglia europea; d ) una rapida soluzione del problema di Cipro in modo da assicurare i diritti delle minoranze mussulmane in uno Stato indipendente garantito da1l'WA.N; e) di appoggiare le proposte occidentali in favore del disarmo; f ) il ristabilimento in Europa del francese quale lingua diplomatica comune rendendo però obbligatorio nelle SCUOI~ secondarie dell'unione europea l a lingua italiana, l a tedesca e l'inglese. Al termine dei lavori è stato formulato ed approvato un manifesto da rivolgere a tutte l e nazioni europee per la convocazione dell'Assemblea costituente europea. COMUNE C O R T ~ C C I (~ ~ CISMONDEL GRAPPA VERONA . . . ABITANTI ~ .1 . ~. (Vjcenza) . . . MERCATELLO (Pesaro) . . . MASONE([Genova) . . . . GAEBIONETA EINANUOVA (Cremona) . . . . . . . . PIOVEDI SACCO (Padova) . . VOLONGO (Cremona) , . . ACQUALAGNA (Pesar0) . . . BUSCA (Cuneo) . . . . . SANMAURO TORINESE ('J'oT~~o) CASTELDELCI(Pesaro) . . TORNOLO(Parma) . . . . S. CRISTINAVALGARDENIL (B01- . . . zanO) MAJANO(Udine) . . OSI0 SOTTO (Bergamo) G~~~~~~ (,cremona) , . . . . . . . . (Udine) SANFELE(Potenza) . . . SPERLONGA (Latina) . . . . DOBEIACO(Balzano) . . CHIETI . . . . . . . SPOTORNO (Savona) . BADIA (Bolzano) . . . . SLUDERNO (Balzano) CINTANO(Torino) . . . CORVARA IN BADIA(Balzano) BRUNICO(Bolzano) . . . TORREANO . . . . . . . . ~1.973 ~ 2.170 194.282 3.000 4.244 1.893 16.140 1.172 4.206 8.458 5.282 1.650 3.347 1.212 6.230 4.389 5.167 3.404 7.933 2.823 2.470 43.590 2.160 1.754 1.270 323 577 6.871 BANCO DI SANTO SPIRITO Il FONDATO NEL 1605 II PIETRAPERTOSA (Potenza) . . 2.349 ANZIO(Roma) . . . . . . 10.685 NUORO . . . . . . . . 16.949 BARGE(Cuneo) . . . . . TERMENO(Bolzano) . . . . CASTELMEZZANO (Potenza) . GARGAZZONE (Bolzano) . . . GRUMONEVANO(Napoli) . . FORMELLO (Roma) . . . . ~ ) CASTELSAN PIETRO (Roma) . BRACCIANO (Roma) . . . . NEMI (Roma) . . . . . . QUINCINETTO(Torino) . . . TITO (Potenza) . . . . . VESTENANOVA (Verona) . . . CALITRI (Avellino) . . . . COLLERETTO GIACOSA(Torino) RIFIANO(Bolzano) . . . . LAION (Bolzano) . . . . . POSTAL(Bolzano) . . . . . ROVERETO(Trento) . . . . TERLANO(Bolzano) . . . . PALESTRINA (Roma) . . . . FILOTTRANO (Ancona) . . . PARELLA(Torino) . . . . STRAMBINO (Torino) . . . . SAVOIADI LUCANIA(Potenza) CAINES(Bolzano) . . . . . CAMPOTURES (Bolzano) . . CAMPOMAGGIORE (Potenza) . QUASSOLO. (Torino) . . . . FANO(Pesaro) . . . . . CASTELGANDOLFO (Roma) . . TORREDI BAIRO(Torino) . . CORLETO PERTICARA (Potenza) GORIZIA . . . . . . . . RENON(Bolzano) . . . . . MONGUELFO(Bolzano) . . . PIEDIMONTE SAN GERMANO (Frosinone) . . . . . . VERDELLINO (Bergamo) . . . VALSTRONA (Novara) . . . VALDI VIZZE(Bolzano) . . . MARTELLO (Bolzano) . . . . LACES (Bolzano) . . . . . ANDRIANO (Bolzano) . . . . CICOGNOLO (Cremona) . . . . C O M U N I D' E U R O P A Organo del19A.I.C.C.E. DIREZIONE CENTRALE Roma - Via del Corso, 173 AnnoV - n. 11-12 30 Nov. - 1 Dicemb. 1957 Direrrore responaabiie: UMBERTO SERAFINI Redattore capo: EDMONDO PAOLINI E REDAZIONE, DIREZIONE V i a Lombardia, 30 Roma - A~~~~INISTWIONE: Via Castelfidardo, 68 - Roma - tel. 462.594 - tel. 463.632 Indirizzo telegrafico: Comnneuropa - Roma - Un numero L. 100 Abbonamento annuo ordinario L. 1.000 Abbonamento Sostenitnre L 5.000 per Rivati e Enti Locali L 100.000 per Enti vari. - - I versamenti debbono esaere effmuati mi cJc postale n. 1127135 inrestaro a: in tutto il mondo - ''Banca N d o n d e del LPIom Roma, V i a Bbsoloii Aswhxione Itaiiana p a il ConBglio dei Comuni di Europa Via L o d a r dio, 30 Roma '' - - - Autorizzaz. del Mbunale di Roma n. 4696 deli'll-6-1955 n m w w C*ITUDI -m- 1957 razionale e di accedervi immediatamente. schedari orizzontali synthesis D gli schedari orizzontali Synthesis reiidono possibile rilevare simultaneamente le indicazioni ed i riferimenti essenziali di molte schede. Consultazione ed aggiornamento si compiono direttamente sullo scliedario. Le qualità funzionali d i tali metodi d i schedat u r a li hanno resi indispensabili per numerosi servizi della amministrazione pubblica e privata. - P P - stabilimento di Massa (Apuania) I