PERICOLOSITA' DELLA CORRENTE ELETTRICA Alunni: Iacoi Domenico Paletta Francesco Scalise Pietro Turco Raffaele Direttive CEE e legislazione italiana La sicurezza elettrica è regolata da diverse direttive, la principale è la 73/23/CEE, che è applicata a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche con tensioni da 50 a 1000V in corrente continua e da 75 a 1500V in corrente alternata. In Italia, è recepita con la legge 791 del 1977, che successivamente è stata sostituita dalla 46/90 con il D.P.R n. 447/91, che obbliga gli istallatori ad eseguire gli impianti elettrici a regola d'arte secondo precise tecniche di sicurezza. Il CEI è l'ente normativo per l'Italia, il CENELEC, lo è per l'Europa, mentre l' IEC lo è a livello internazionale. La conformità dei prodotti alle prescrizioni tecniche di sicurezza è attestata dal marchio IMQ. Effetti della corrente elettrica sul corpo umano Gli effetti della corrente, sul corpo umano dipendono dalla sua intensità, dalla durata, dal tipo di corrente alternata o continua e dal percorso di essa nel corpo stesso. Il contatto può essere diretto e indiretto; è diretto se avviene con una parte attiva dell'apparecchiatura, è indiretto invece se avviene con parti metalliche, normalmente non in tensione, ma che possono andarvi a causa di un cattivo funzionamento o per difetto di funzionamento. La protezione in questi casi si realizza mediante i salvavita e con l'aggiunta di un impianto di messa a terra, in moda da avere l'interruzione automatica dell'alimentazione. Contatto indiretto Contatto diretto Impedenza del corpo umano In sintesi l'impedenza del corpo umano dipende dai seguenti fattori: frequenza, tensione, superficie di contatto e percorso della corrente. I percorsi di maggiore impedenza sono quelli tra schiena e mano destra, tra mano e mano e tra mano e piedi; quelli minori invece sono quelli che interessano il cuore. La dipendenza dell'impedenza può essere valutata soltanto in base a dati statistici. La tabella riporta i valori statistici nella probabilità del 5-50-96%, per tensione variabile da 25V fino a valori superiori a 1000V. Tensione di contatto [V] 25 50 75 100 125 220 700 1000 Val. asintotico Valori non superati delle percentuali indicate di popolazione [Ω] 0,5% 50% 95% 1750 1450 1250 1200 1125 1000 750 700 650 3250 2625 2200 1875 1625 1350 1100 1050 750 6100 4375 3500 3200 2875 2125 1550 1500 850 CORRENTE ALTERNATA A BASSA FREQUENZA La pericolosità della corrente alternata a frequenza industriale o a frequenza inferiore a 100Hz, è rappresentata dal grafico corrente-durata fornito dalla citata pubblicazione Cei 1335 P, sul quale sono delimitate le zone di pericolosità per gli effetti della corrente che attraversa il corpo umano dalla mano sinistra ai piedi. Percorso della corrente Schiena – mano destra Mano sinistra – mano destra Schiena – mano sinistra Glutei – mani Mano destra – piedi Mano sinistra – piedi Due mani – piedi Torace – mano destra Torace – mano sinistra p 0,3 0,4 0,7 0,7 0,8 1,0 1,0 1,3 1,5 a) Corrente continua: Il rapporto tra valore efficace della corrente alternata e l'intensità della corrente continua <<equivalente>> nei riguardi della soglia di rilascio, cresce all'aumentare della durata, passando da un valore prossimo a 2 al valore di 3,5 per durata illimitata, come mostrano i dati in tabella. Durata [ms] 0,1 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 2,0 Illimitata Intensità di corrente [mA] Iac Idc 100 60 35 28 23 20 15 10 180 130 90 76 65 60 48 35 Influenza della frequenza b) Corrente alternata a frequenza maggiore di 100 Hz: Statisticamente le soglie di percezione e pericolosità sono più elevate a frequenze più alte. Per tenere conto di ciò, si introduce il fattore di frequenza: Ff=If/I50 cioè il rapporto tra la corrente di soglia If alla frequenza considerata e la corrente di soglia alla frequenza industriale. In tabella vi sono i valori dei fattori di frequenza relativi alle soglie di percezione e di rilascio, per frequenze fino a 10 Khz. F [Hz] Ff percez. Ff rilascio f [KHz] Ff percez. Ff rilascio 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1,00 1,1 1,23 1,36 1,50 1,63 1,76 1,88 2,00 2,10 1,00 1,08 1,16 1,24 1,31 1,39 1,45 1,52 1,59 1,65 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2,10 3,5 4,9 6,3 7,6 8,8 10,0 11,3 12,6 14 1,65 2,0 2,5 3,0 3,5 3,9 4,3 4,7 5,1 5,4 Tensioni limite di pericolo Ipotizzando un'area di contatto di 50-100cm2, il valore di Zcu varia fra circa 3KΩ a 25V e 1KΩ a 1000V. Nel caso di apparecchiature accessibili a personale tecnico, come negli impianti di telecomunicazione, si ipotizza una superficie di contatto minore (10-15cm2) e si assume convenzionalmente Zcu = 5KΩ. Con questi dati sono stati fissati i valori delle tensioni limite in funzione della durata di contatto, sia per gli impianti elettronici utilizzatori, sia per le apparecchiature di telecomunicazione, sia infine per gli impianti di terra nelle cabine di trasformazione. In quest'ultimo caso le tensioni limite sono più basse, tenuto conto delle maggiori superfici di contatto che si possono determinare all'interno di una cabina. Durat a [sec] Corren te [mA] Tensione [V] CEI 64-8 0,1 0,2 0,4 0,8 1,0 2,0 100 60 35 23 20 1 > 400 400 230 120 _ _ CEI 74- CEI 11-8 3 500 300 175 115 100 75 192 192 192 96 84