CLASSE 2° SEZ. I Nome Cognome: Pegoraro Mattia. ENERGIA FAI DA TE ESPERIMENTO 1 L’ALTERNATORE MATERIALI UTILIZZATI • • • • • • • • • Legno Filo di rame (Qu) smaltato Diodi Fili elettrici Motore a corrente continua Magneti Ruote di diverse grandezze Cinghia di trasmissione Tubo filettato MONTAGGIO E SCHEMA DELL’ESPERIMENTO La struttura è realizzata in legno. La parte rotante è montata su un tubo filettato ed è composta da due magneti fissati ad una struttura in legno, i quali ruotano intorno ad un avvolgimento di rame composto da 86 spire. Il tutto è fissato ad una ruota piccola, la quale tramite una cinghia di trasmissione, è collegata a sua volta ad una altra ruota più grande, che permette di aumentare il numero di giri dei magneti. I fili elettrici verranno poi collegati ad un sistema di diodi che ci permetterà di convertire la tensione alternata in continua. SPIEGAZIONE DEL FENOMENO OSSERVATO L’alternatore è un dispositivo che permette di produrre energia elettrica, sfruttando il fenomeno dell’induzione elettromagnetica : è sufficiente far ruotare una spira rettangolare dentro un campo magnetico uniforme, intorno a un asse perpendicolare alle linee del campo, per ottenere un modellino di semplice alternatore. La causa è la variazione di flusso magnetico attraverso la spira, l’effetto una tensione alternata. Infatti, mentre la spira ruota, il flusso Φ(B) del campo magnetico che la attraversa varia nel tempo ∆Φ. Per la legge di Faraday-Neumann-Lenz, nasce una forza elettromotrice indotta, direttamente proporzionale alla variazione di flusso che la ha prodotta. Per alzare la tensione prodotta abbiamo usato un trasformatore con un fattore moltiplicativo pari a 55. Volendo utilizzare l’energia per accendere un led è stato necessario trasformarla da alternata in continua grazie all’opportuno utilizzo di un sistema di diodi(vedi figura) Adesso il nostro alternatore è simile a una dinamo. Usando un oscilloscopio sarebbe possibile vedere queste immagini prese da diversi punti del circuito: tensione in uscita dall’alternatore(alternata)(unita di misura un quadretto=0,1V) tensione in uscita dal trasformatore (alternata)(unita di misura un quadretto=5V) tensione in uscita dal ponte diodi(unita di misura un quadretto=0,5V) INTERAZIONI DA PARTE DELLO SPERIMENTATORE Per far funzionare l’esperimento è sufficiente azionare la manovella in senso antiorario. È opportuno notare che la velocità con cui si gira influisce sulla variazione di flusso e quindi sull’esito del esperimento. ESPERIMENTO 2 LA PILA DI VOLTA STUDIO DEI MATERIALI • 10 Monete da 5 centesimi • Alluminio(può essere usato quello di alcuni contenitori alimentari) • Carta assorbente • Acqua • Sale • Fili elettrici • Led • Tubo di plastica del tipo usato negli impianti elettrici. Sono stati usati i 5 centesimi per la loro copertura in rame. CREAZIONE DEL PROGETTO La struttura è realizzata con il tubo in plastica, nella quale sono stati impilati una serie di 5 centesimi,carta imbevuta in acqua e sale e dischetti di alluminio (ordinati nella serie R,C,A,R,C,A dove R = 5 centesimi,C = carta, A = alluminio ) in modo tale che i due poli siano di materiale diverso (rame o alluminio). N.B. Il progetto potrebbe non funzionare a causa di varie reazioni chimiche che avvengono per creare corrente elettrica e che a lungo andare i reagenti finiscono e al fatto che è stata utilizzata una soluzione salina e che quest’ultima potrebbe evaporare. SPIEGAZIONE DEL FENOMENO OSSERVATO Fra i due elettrodi metallici di ciascuna cella si instaura una differenza di potenziale che viene mantenuta costante da forze di natura chimica. Ogni elettrodo infatti tende a rilasciare ioni metallici positivi nella soluzione con la quale è a contatto, assumendo rispetto ad essa un potenziale negativo. La differenza di potenziale fra un elettrodo e la soluzione dipende dal tipo di metallo di cui è composto l'elettrodo. Utilizzando ad esempio un disco di zinco ed uno di rame come fece Volta, si misura presso lo zinco un potenziale negativo maggiore in valore assoluto rispetto a quello del rame. Collegando i due elettrodi per mezzo di un conduttore si genera un movimento di elettroni dal polo di carica negativa a quello di carica positiva (dallo zinco al rame nel caso precedente) e dunque una corrente elettrica di verso opposto. Il movimento di elettroni nel circuito esterno alla pila tende a compensare ed annullare la differenza di potenziale fra gli elettrodi e la soluzione; affinché la corrente si mantenga costante è necessario che il polo negativo venga costantemente rifornito di elettroni sottratti al polo positivo. Questo compito è affidato alla soluzione elettrolitica che cede gli elettroni presi dallo zinco. INTERAZIONI DA PARTE DELLO SPERIMENTATORE Lo sperimentatore dovrà semplicemente chiudere il circuito.